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Innovazione e Sostenibilità
Osservatorio Innovazione e Sostenibilità
Innovazione e Sostenibilità Newsletter n. 18/2014
a cura di Giuliana Giovannelli e Alessandra Graziani
Sommario:
News dai territori:
Regione Calabria:
Regione Lazio:
Regione Puglia:
Edilizia scolastica: Annunciato finanziamento di 20 mln di euro
Accordo Cnr e Autorità portuale Roma e Lazio per rinnovabili ed efficienza energetica
Ambiente: Finanziamenti per rimuovere l'amianto da aree pubbliche e private
News nazionali:
:
Ambiente
Edilizia scolastica:
Rinnovabili:
Rapporti e studi:
Aziende:
Criteri verdi per gli appalti pubblici, le novità delle nuove Direttive Ue;
Occupazione giovanile, finanziati con 237 MLN 63 progetti nella Green Economy
Un taglio da 1,5 mld di euro dallo Stato. Si conta su stanziamenti regionali
Energia, il risparmio si vende: certificati bianchi
Ristrutturazioni e risparmio energetico, le detrazioni spingono i lavori: +54% nel 1°
bimestre 2014;
Acustica in edilizia, dalla Provincia di Bolzano il Catalogo degli elementi costruttivi;
In Emilia Romagna 42 mln di euro per efficienza energetica e fonti rinnovabili;
Raddoppiati gli alberghi green in Italia. Tedeschi tra i turisti più green, Italiani ancora poco
attenti;
Eolico e solare costano la metà del nucleare;
Wienerberger a Vienna per il premio internazionale di architettura Brick Award 2014;
Italcementi: tangenziale più sicura grazie a nuovi materiali disinquinanti e autopulenti;
Magnetti Goldbeck: il fotovoltaico entra nel futuro;
SanMarco-Terreal Italia presenta un cappotto prefabbricato altamente performante
L’azienda Nordhaus certificata Passivhaus
News dai territori:
Regione Calabria: Edilizia scolastica: Annunciato finanziamento di 20 mln di euro
29/04/2014. Infrastrutture. Gentile annuncia un finanziamento di 20 milioni per la messa in sicurezza delle scuole
Catanzaro - 20 milioni di euro per finanziare progetti di messa a norma degli edifici scolastici. E' questo l'annuncio dato
dall'assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Pino Gentile che, nella prossima riunione di Giunta proporrà appunto,
assieme all’assessore al Bilancio ed alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Giacomo Mancini, di stanziare 20
milioni di euro per la messa in sicurezza di edifici scolastici.
In particolare – si legge in una nota dell’ufficio stampa della Giunta – saranno finanziati tutti i 109 interventi ritenuti
ammissibili, ma non finanziati per l’insufficienza delle risorse statali, a seguito dell’avviso pubblico che la Regione ha
predisposto lo scorso mese di settembre, ai sensi della Legge 98/2013 (legge di conversione del cosiddetto “Decreto
del fare”). Con questo ulteriore provvedimento la Giunta conferma il proprio costante impegno in favore dell’edilizia
scolastica ritenuta prioritaria anche per la riqualificazione urbana soprattutto dei piccoli centri abitati.
L’azione che l’assessorato ai Lavori Pubblici sta attuando, d’intesa con il Presidente Scopelliti, mira a mettere in
sicurezza il territorio regionale ed in particolare a rendere confortevoli e sicuri gli edifici scolastici e diventa un
sostegno importante in un momento difficile quale quello attuale. Il piano di interventi che sarà finanziato contribuirà
in modo significativo al completamento della messa a norma degli edifici scolastici che vede la Calabria tra le regioni
più virtuose nella programmazione degli interventi in materia di edilizia scolastica.
Fonte: sito internet edilio
Regione Lazio: Rinnovabili: Accordo Cnr e Autorità portuale Roma e Lazio per rinnovabili ed efficienza energetica
29/04/2014. E’ stato sottoscritto un Accordo Quadro tra CNR e Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta,
che prevede una collaborazione per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l'innovazione nell'ambito della sostenibilità
ambientale, dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili, smart grid e smart city.
In particolare è prevista una stretta collaborazione nei settori delle energie rinnovabili (energia eolica, solare ma
soprattutto energia dal moto ondoso), nello studio dell'inquinamento atmosferico, nello sviluppo di modelli previsionali
per la qualità dell'aria, nel monitoraggio e miglioramento della qualità del mare, nelle tecnologie marittime e nella
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logistica, nell'osservazione della terra e telerilevamento dell'inquinamento del mare, anche a seguito di sversamenti di
carburanti e altri inquinanti in mare.
"Questo accordo è molto rilevante per il Cnr che può mettere a disposizione le notevoli conoscenze scientifiche su
queste tematiche e allo stesso tempo sperimentare le tecnologie in un settore, quello portuale e marittimo, ove la
richiesta di innovazione è sempre più sentita e urgente", osserva il presidente del Cnr, Luigi Nicolais. "In tal modo si
potranno avere vantaggi reciproci per la ricerca e per l'innovazione delle strutture portuali verso una concezione
innovativa, sostenibile e ‘smart'".
"La firma di questo accordo quadro - spiega Pasqualino Monti presidente dell'Autorità portuale Civitavecchia rappresenta un atto fondamentale e importante nell'ottica di una fattiva e reciproca collaborazione tra i due enti. Nello
specifico- prosegue monti - si prevede di valorizzare il patrimonio culturale dei porti del network ed innovare le attività
che vi si svolgono, confermando la volontà di rendere il network uno dei principali centri dello sviluppo economico
nazionale, anche attraverso la creazione di un polo dedicato alle scienze e tecnologie del mare".
Fonte: sito internet infobuild energia
Regione Puglia: Ambiente: Finanziamenti per rimuovere l'amianto da aree pubbliche e private
28/04/2014. La Regione Puglia ha indetto un bando rivolto ai Comuni per la rimozione dell’amianto nelle aree
pubbliche e private. Il provvedimento, emanato con atto dirigenziale del Servizio ciclo rifiuti e bonifica , pubblicato nel
Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 46 del 3 aprile 2014, prevede la realizzazione di due azioni:
•
Rimozione e smaltimento di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche con prevalenza di manufatti in
amianto per cui la Regione ha stanziato più di 630.000 euro;
•
Interventi di rimozione e smaltimento di manufatti in amianto presso aree private per cui sono stati stanziati
circa 350.000 euro.
Copertura del 70% della spesa
Nel primo caso la cifra massima erogabile a ogni Comune ammonta a 60.000 euro per coprire un massimo del 70%
dei costi sostenuti per l’opera di bonifica di amianto anche da più siti. L’amministrazione potrà presentare una sola
istanza di contributo, che comprenda tutti gli interventi realizzati. Nel secondo caso la Regione garantisce la copertura
del 70% delle spese sostenute dal Comune per la rimozione di amianto da aree private, fino alla cifra massima
erogabile di 50.000 euro.
Scadenza: 10 maggio 2014
Le istanze saranno evase in ordine di arrivo e fino a esaurimento dei fondi destinati a ogni linea di intervento.Le
istanze comunali di accesso ai contributi regionali dovranno essere trasmesse al Servizio ciclo dei rifiuti e bonifica
dell’Assessorato alla qualità dell’ambiente, entro e non oltre il 10 maggio 2014.
Fonte: sito internet casa e clima
News nazionali:
Ambiente: Criteri verdi per gli appalti pubblici, le novità delle nuove Direttive Ue
28/04/2014. “Le amministrazioni aggiudicatrici dovrebbero poter esigere che siano applicate misure o sistemi di
gestione ambientale durante l’esecuzione di un appalto pubblico”.
Lo ribadiscono le nuove direttive europee del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici - Direttiva 2014/24/UE sugli
appalti pubblici (che abroga la direttiva 2004/18/CE) e Direttiva 2014/25/UE sulle procedure d’appalto degli enti
erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali (che abroga la direttiva 2004/17/CE) -,
pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea del 28 marzo scorso.
“Le nuove regole consentono agli acquirenti pubblici di fare riferimento ad una specifica etichetta o marchio di qualità
ambientale nello stabilire le caratteristiche ambientali di opere, beni o servizi da acquistare”, osserva il Comitato
Ecolabel Ecoaudit-Sezione EMAS Italia nella newsletter n. 2/2014.
Clausola orizzontale per il rispetto delle norme ambientali
Le nuove direttive hanno, tra gli obiettivi, quello di favorire una migliore integrazione dei requisiti ambientali nelle
procedure di appalto. È prevista una clausola orizzontale relativa al rispetto della normativa ambientale, per cui
un’impresa, anche se ha presentato l’offerta più vantaggiosa, può essere esclusa se non rispetta tutti gli obblighi
normativi derivanti dalla legislazione ambientale nazionale, europea ed internazionale.
Sistemi di gestione ambientale
L'articolo 62 della Direttiva 2014/24/UE e l'art. 81 della 2014/25/UE stabiliscono che “le amministrazioni aggiudicatrici,
quando richiedono la presentazione di certificati rilasciati da organismi indipendenti per attestare il rispetto da parte
dell’operatore economico di determinati sistemi o di norme di gestione ambientale essi fanno riferimento…al sistema
dell’Unione di ecogestione e audit (EMAS), o ad altri sistemi di gestione ambientale nella misura in cui sono conformi
all’articolo 45 del regolamento CE n. 1221/2009 o ancora ad altre norme di gestione ambientale fondate su norme
europee o internazionali in materia, certificate da organismi accreditati”.
“Il legislatore europeo – evidenzia la newsletter Emas - ha dato quindi, in primo luogo, riconoscimento al Regolamento
EMAS, che può quindi essere finalmente citato nei criteri di appalto, in secondo luogo ad altri sistemi di gestione, i
quali sono stati riconosciuti dalla Commissione Europea come equivalenti a parti del sistema di gestione EMAS (art. 45
del Reg. EMAS). Infine la Direttiva riconosce anche altri sistemi di gestione ambientale. Tutto ciò deve però soddisfare
specifiche condizioni. In generale, comunque, se un’impresa non è stata in grado di ottenere il marchio in tempo,
marchi equivalenti o altri mezzi di prova devono essere accettate dai committenti pubblici”.
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Determinazione dei costi del ciclo di vita
Le nuove direttive Ue promuovono, inoltre, la determinazione dei costi del ciclo di vita che comprende i costi interni,
nonché i costi legati a fattori ambientali.
Eco-criteri per il processo produttivo
Quando si descrivono tecnicamente i prodotti o servizi che si vuole acquistare, si può richiedere che il processo
produttivo non comporti l’uso di sostanze chimiche tossiche o che siano prodotti/forniti con macchine ad alta efficienza
energetica
Fonte: sito internet casa e clima
:
Ambiente Occupazione giovanile, finanziati con 237 MLN 63 progetti nella Green Economy
24/04/2014. Firmati dal ministro dell'Ambiente i decreti per i finanziamenti a tasso agevolato attraverso il Fondo
rotativo “Kyoto”
Finanziamenti a tasso agevolato, attraverso il Fondo rotativo “Kyoto” per la riduzione delle emissioni di gas serra, di
progetti per lo sviluppo dell’occupazione giovanile nel settore dell’economia ambientale.
Lo ha deciso il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha firmato i decreti ministeriali che finanziano 63 progetti
- importo totale di 125.426.448 euro – per un investimento complessivo di oltre 237 milioni di euro, che comprende
anche il contributo privato.
I settori finanziati
Tutti i progetti sono inquadrati in ambiti decisivi al raggiungimento degli obiettivi del Fondo di Kyoto: tra questi, la
protezione del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico e sismico, lo sviluppo di biocarburanti di seconda e
terza generazione oltre che dei prodotti intermedi chimici da biomasse e scarti vegetali, lo sviluppo delle nuove
tecnologie nel solare, l’incremento dell’efficienza energetica nei settori civile, industriale e terziario compresi gli
interventi di “social housing”, la valorizzazione di tutti i processi che comportino una riduzione dell’inquinamento e
dell’uso di risorse.
Progetti per l'occupazione giovanile
“Un paese che vuole tornare rapidamente a crescere deve dare fiducia ai suoi giovani, mettendoli in gioco in settori
strategici come l’economia ambientale, che sempre più sarà chiamata a rappresentare l’economia del futuro, in grado
di dare opportunità occupazionali e prospettive concrete di sviluppo”, ha sottolineato Galletti.
Fonte: sito internet casa e clima
Edilizia scolastica: Un taglio da 1,5 mld di euro dallo Stato. Si conta su stanziamenti regionali
28/04/2014. Con la pubblicazione in G.U. del decreto Irpef dei 3,5 mld annunciati per la scuola ne restano solamente
244 milioni. Buone notizie dalle Regioni
Dei 3,5 miliardi annunciati dal Governo Renzi qualche mese fa per la sicurezza nelle scuole, disponibili ce ne sarebbero
solamente 244 milioni. E' quanto approvato nel dectreto Irpef pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dopo la firma del
presidente Giorgio Napolitano, giovedì 24 aprile. Un taglio da 1,5 miliardi di euro rispetto al piano del ministro
Cottarelli per la sistemazione degli edifici scolastici per il solo 2014.
SOFFRE IL COMPARTO DEI LAVORI PUBBLICI. Nel decreto Irpef è tutto il comparto dei lavori pubblici a essere
completamente trascurato. Non sono previste, infatti, risorse aggiuntive rispetto a quanto ipotizzato nel Def, che per
questo settore indicava altri due anni di grandi difficoltà. Le cifre sono indicative: nel 2014 si perderanno altri 1,4
miliardi di euro e nel 2014 altri 900 milioni. Che si aggiungono a quelli già persi dal 2011 al 2013: circa 5 miliardi.
Da Palazzo Chigi, però si sostiene che una spinta importante in questo senso sarà data da un altro tipo di operazione.
La manovra, infatti, dovrebbe consentire di spostare risorse ingenti da opere che ormai non sono più fattibili verso altri
investimenti che invece sono «cantierabili». E che dovrebbero riguardare, per l’appunto, soprattutto l’edilizia scolastica
e il risanamento idrogeologico.
BUONE NOTIZIE DALLE REGIONI. Ma, mentre il Governo "risparmia" sulla scuola, buone notizie sembrano arrivere
dalle Regioni.
La giunta regionale siciliana ha infatti deliberato lo stanziamento di ulteriori nuove risorse per 34 milioni per l'edilizia
scolastica e oltre 26 milioni per gli asili nido che si sommano alla cifra precedentemente stanziata, per un ammontare
complessivo di 358 milioni di euro.
Per finanziare tutti i progetti rimasti fuori dai finanziamenti statali per insufficienza delle risorse, in Calabria l'assessore
alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione, Pino Gentile, informa che "nella prossima riunione di Giunta proporrà
di destinare 20 milioni di euro per finanziare progetti di messa a norma degli edifici scolastici. In particolare - si legge
in una nota - saranno finanziati tutti i 109 interventi ritenuti ammissibili, ma non finanziati per l'insufficienza delle
risorse statali, a seguito dell'avviso pubblico che la Regione ha predisposto lo scorso mese di settembre, ai sensi della
Legge 98/2013 (legge di conversione del cosiddetto ''Decreto del fare'').
L'azione che l'assessorato ai Lavori Pubblici sta attuando, d'intesa con il Presidente della Regione Scopelliti, mira a
mettere in sicurezza il territorio regionale ed, in particolare, a rendere confortevoli e sicuri gli edifici scolastici e diventa
un sostegno importante in un momento difficile quale quello attuale.
Fonte: sito internet casa e clima
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Rinnovabili: Energia, il risparmio si vende: certificati bianchi
15/04/2014. Certificati bianchi. Spesso ignorate le possibilità offerte dalle norme - Il cambio caldaia rende oltre 2.500
euro Energia, il risparmio si vende Ogni intervento dà più titoli di efficienza che valgono da 80 a 100 euro l'uno Saverio
Fossati M I certificati bianchi in condominio suonano, per molti, come parole misteriose. Eppure consistono in titoli veri
e propri, commerciabili e anche di discreto valore, che i condòmini rischiano spesso di perdere per inefficienza o
ignoranza delle normativa. In sostanza, i Tee (titoli di efficienza energetica) vengono "prodotti" ogni volta che si
esegue un intervento di risparmio energetico. Il sistema dei certificati bianchi, come spiega il sito del Gse, prevede che
i distributori di energia elettrica e di gas naturale (come Enel e A2A) raggiungano annualmente determinati obiettivi di
risparmio di energia primaria, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (Tep). Un «certificato bianco» o
Tee equivale appunto al risparmio di una Tep. Dato che raramente le aziende distributrici di energia elettrica e gas
eseguono o progettano interventi del genere, assolvono al loro obbligo acquistando i Tee da altri soggetti, sul mercato
organizzato. Ma possono presentare progetti per il rilascio dei certificati bianchi anche le società operanti nel settore
dei servizi energetici, ed ecco che entrano in scena i condomini. Dopo il lavoro, infatti, viene certificato la quantità di
risparmio energetico realizzata, corrispondente a un certo numero di Tee. Naturalmente il condominio non saprebbe
che farsene ma le Esco o i trader possono, appunto, commercializzarli (solo con il consenso del condominio, si badi
bene), facendo un accordo diretto con Enel o altri grandi produttori, oppure mettendoli in vendita alla borsa titoli
specifica, gestita dal Gse. «IIvalore - spiega Renato Cremonesi di Cremonesi consulenze, che da oltre vent'anni fa
consulenza energeticae si occupa proprio di intermediare i Tee - va mediamente da 8o a ioo euro/Tee, nel periodo da
settembre a maggio, e ogni Tee può essere venduto per cinque anni e in alcuni casi, come isolamento e
cogenerazione, anche otto». Il mancato consenso del condominio (previsto dal Dm dello Sviluppo economico del 28
dicembre 2012) impedirebbe la negoziazione del titolo ma molte imprese si dimenticano o non conoscono la
normativa, con la conseguenza che il valore viene, semplicemente, perduto». Invece il meccanismo giusto è quello di
autorizzare l'impresa alla cessione con un ac- Valori nascosti cordo che preveda una remunerazione per tutti. I trader
autorizzati (come la stessa Cremonesi o Awenia, che segnala che nei primi 3 mesi del 2014 sono state già presentate
un migliaio di proposte di progetto, che consentiranno di emettere Tee per un valore complessivo di oltre ioo milioni) si
occupano anche di trovare l'accordo, che in genere prevede per il condominio il 30-40% del ricavato, il 10-20% al
trader e il resto all'impresa. Un condominio che stia facendo i lavori con un'impresa non accreditata può comunque
rivolgersi al trader per non perdere il valore dei Tee. L'amministratore e i condòmini devono vigilare perché
l'informativa sul consenso sia fornita correttamente e, soprattutto, che l'accordo sulla cessione venga rispettato. «Va
precisato - prosegue Cremonesi - che dal 3 gennaio 2013 i Tee non sono più compatibili con la detrazione Irpef del 65
per cento. Inoltre, i Tee premiano maggiormente interventi completi, infatti se si applica la contabilizzazione del calore
unitamente al cambio caldaia, si ottengono quasi il doppio dei Tee rispetto al solo cambio della caldaia».
Fonte: Fossati Saverio, Il Sole 24Ore
Rapporti e studi: Ristrutturazioni e risparmio energetico, le detrazioni spingono i lavori: +54% nel 1° bimestre 2014
28/0472014. Cresme: nel 2013 i bonus fiscali hanno spinto una spesa di 28 miliardi di euro, di cui 4,8 miliardi di Iva
versata all'Erario
Nel 2013 le detrazioni fiscali innalzate al 50% (dal 36%) per le ristrutturazioni edilizie e al 65% (dal 55%) per le
riqualificazioni energetiche degli edifici hanno trainato una spesa di 28 miliardi di euro, di cui 4,8 miliardi di Iva versata
all'Erario.
Nel primo bimestre del 2014 si è rilevato un aumento degli interventi, pari a 5,7 miliardi di euro al netto dell'Iva - di
cui a gennaio 4,5 miliardi - con un aumento del 54% rispetto ai primi due mesi del 2013.
Importanti ricadute occupazionali
A fornire i dati il Cresme che stima, sul fronte delle ricadute occupazionali, in 226.339 gli occupati diretti creati dalle
due detrazioni fiscali nel 2013 – erano 157.949 nel 2012 – e in 339.508 gli occupati complessivi - erano 238.508 nel
2012 – sommando anche l'indotto.
Lupi: un fisco amico aiuta la ripresa
“Dati molto positivi, un fisco amico aiuta la ripresa“, ha commentato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Maurizio Lupi.
“I bonus fiscali per le ristrutturazioni funzionano”, sottolinea il ministro. “E’ la prova che il fisco, usato in modo non
vessatorio nei confronti delle imprese e dei cittadini, può essere una leva per la ripresa”.
Le recenti novità sulla detrazione 55-65%
Ricordiamo che la legge di stabilita 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147) ha prorogato per tutto il 2014 l'eco-bonus
al 65% e anche la detrazione al 50% per le ristrutturazioni. La detrazione al 65% per gli interventi di riqualificazione
energetica è confermata per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014. La detrazione scende invece
al 50% per le spese che saranno effettuate nel 2015. Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e
per quelli che riguardano tutte le unita immobiliari di cui si compone il singolo condominio, la detrazione si applica
nella misura del 65%, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 30 giugno 2015; del 50%
per le spese che saranno effettuate dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016.
Dal 1° gennaio 2016 (per i condomini dal 1° luglio 2016) l'agevolazione sarà invece sostituita con la detrazione fiscale
del 36% prevista per le spese relative alle ristrutturazioni edilizie.
Potenziata al 50% la detrazione 36%
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Per quanto riguarda la detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie, con il decreto legge n. 83/2012, è stata elevata
l'aliquota dal 36% al 50%, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, e anche l’importo massimo di
spesa ammessa al beneficio, da 48.000 euro a 96.000 euro.
Con il decreto legge n. 63/2013, questi maggiori benefici sono stati estesi alle spese effettuate entro il 31 dicembre
2013; successivamente, con la legge di stabilità 2014, è stata prorogata al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire
della maggiore detrazione Irpef (50%), sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, e
stabilito una detrazione del 40% per le spese che saranno sostenute nel 2015. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione
tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
La legge di stabilità 2014 ha inoltre prorogato la detrazione delle spese sostenute per interventi di adozione di misure
antisismiche su costruzioni che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità, se adibite ad abitazione principale o ad
attività produttive. Per questa detrazione sono state fissate le seguenti misure: 65%, per le spese effettuate dal 4
agosto 2013 al 31 dicembre 2014; 50%, per le spese sostenute dal 1º gennaio 2015 al 31 dicembre 2015.
L’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione non può superare l’importo di 96.000 euro.
Bonus Mobili
La legge di stabilità 2014 ha inoltre prorogato fino alla fine del 2014 anche la detrazione del 50% per l’acquisto di
mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili
oggetto di ristrutturazione. Per questi acquisti sono detraibili le spese documentate e sostenute dal 6 giugno 2013 al
31 dicembre 2014. La detrazione va calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro e ripartita in
10 quote annuali di pari importo.
Fonte: sito internet casa e clima
Rapporti e studi: Acustica in edilizia, dalla Provincia di Bolzano il Catalogo degli elementi costruttivi
30/04/2014. In occasione della giornata internazionale contro il rumore, che ricorre il 30 aprile, l'assessore della
Provincia autonoma di Bolzano, Richard Theiner, con l'Agenzia provinciale per l'ambiente, tramite l'Ufficio aria e
rumore, presentano il Catalogo innovativo degli elementi costruttivi che contiene misure e proposte per la riduzione del
rumore in edilizia.
L'acustica in edilizia ed il comfort acustico delle nuove costruzioni sono tematiche innovative che rivestono sempre
maggiore importanza. La schermatura dai rumori, soprattutto da quelli da traffico e vicinato percepiti maggiormente,
costituisce un presupposto rilevante per rendere le nostre abitazioni più confortevoli, come fa presente l'assessore
provinciale Richard Theiner. L'Agenzia provinciale per l'ambiente ha affrontato questa tematica sviluppando un
Catalogo innovativo degli elementi costruttivi al fine di fornire un aiuto pratico a progettisti e costruttori. Il catalogo
realizzato con la collaborazione del TBZ Technisches Bauphysik-Zentrum e l'Università di Padova, è composto da un
manuale e da numerose schede tecniche suddivise in base agli elementi costruttivi (pareti interne ed esterne, solai,
tetti e terrazze), al tipo di costruzione (massiccia o leggera) ed ai materiali utilizzati (es. monostrato, multistrato,
calcestruzzo, laterocemento).
Manuale e schede tecniche
Nelle schede sono messi in evidenza i risultati delle misure del rumore che soddisfano sempre i requisiti minimi previsti
dal D.P.C.M. 05.12.1997. Inoltre, a titolo comparativo, sono riportati anche i risultati di misure eseguite su costruzioni
che presentano errori evidenti, commessi in fase di progettazione o di realizzazione.
Il catalogo contiene numerose soluzioni costruttive che permettono di ridurre la propagazione sonora ma è importante
sottolineare che per ogni tipologia costruttiva sono state eseguite misure di rumore post operam. Come fa presente
Georg Pichler, direttore dell'Ufficio aria e rumore, naturalmente ciò assume maggior rilievo se si pensa che ad opera
ultimata è difficile ovviare ad eventuali errori di progettazione o realizzazione.
Uso libero
Il catalogo è inteso quale strumento di libero uso; obiettivo dell'Agenzia provinciale per l'ambiente è di integrarlo con
ulteriori soluzioni costruttive testate e misurate dai progettisti e dai costruttori. A tal fine i tecnici in acustica ed i
progettisti che hanno misurato elementi costruttivi non ancora catalogati, realizzati utilizzando materiali e tecniche di
posa in opera diverse da quelle già esaminate, sono invitati a completare una nuova scheda che, previa approvazione
dell'Ufficio aria e rumore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente, verrà aggiunta al catalogo.
Fonte. sito internet casa e clima
Rapporti e studi: In Emilia Romagna 42 mln di euro per efficienza energetica e fonti rinnovabili
30/04/2014. Sono Forlì (con 1 milione e duecentomila euro) e Bologna ( con 1 milione e settantamila euro) i Comuni
emiliani che hanno destinato la quota maggiore di finanziamenti pubblici a valere sui Fondi strutturali europei
2007/2013 per la realizzazione di progetti in tema di efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili.
L’Emilia Romagna ha destinato complessivamente all’asse Energia 42 milioni di euro per 350 progetti, il 3% di 1,5
miliardi di euro di finanziamenti monitorati (dati Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero
dello sviluppo economico).
A livello nazionale, le Regioni che hanno destinato la percentuale maggiore di fondi al tema dell’energia sostenibile
sono il Piemonte con 265 milioni di euro (più del 10% di 2,5 miliardi di euro di finanziamenti monitorati), l’Umbria con
64 milioni di euro (il 9% di 674 milioni di euro) e il Trentino Alto Adige con 47 milioni di euro (il 7% di 637 milioni di
euro).
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L’Emilia Romagna è tra le Regioni più virtuose dal punto di vista normativo, insieme a Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria,
Lombardia, Trentino Alto Adige e Puglia, per essersi dotate di leggi che rendono obbligatori interventi di efficienza
energetica, uso di energia da fonti rinnovabili e certificazione energetica degli edifici. Lazio e Umbria hanno introdotto
obblighi sull’uso dell’energia da fonti rinnovabili, ma non prevedono parametri di efficienza energetica, né controlli in
caso di mancata certificazione energetica. Veneto, Toscana, Campania, Calabria e Marche hanno emanato Linee Guida
per l’edilizia sostenibile, che devono essere adottate dai regolamenti comunali per entrare in vigore.
Le altre Regioni si limitano a dare semplici indicazioni sullo sviluppo delle fonti rinnovabili (fonte Rapporto Efficienza
Energetica Enea 2013).
È questa la mappa dell’Italia che utilizza l’energia in modo intelligente, elaborata da Officinae Verdi, Energy-Financial
System Integrator UniCredit – WWF.
“Quella dell’Italia a “energia pulita” – ha dichiarato Giovanni Tordi Amministratore Delegato di Officinae Verdi – è una
mappa articolata e complessa, che è necessario monitorare perché ad oggi ammonta ancora a 4,4 Mtep/anno di
energia primaria risparmiata il gap che separa l’Italia dall’obiettivo europeo del 20% di efficienza energetica al 2020 e
l’impegno delle amministrazioni regionali è fondamentale nel dare seguito ai provvedimenti nazionali e cogliere
l’opportunità di innovazione e sviluppo offerta dai fondi strutturali europei. Gli investimenti in energie rinnovabili ed
efficienza energetica – ha aggiunto Tordi – possono far ripartire la nostra economia grazie ad un modello di sviluppo
diffuso a basso impatto ambientale ma ad alto tasso di occupazione e innovazione tecnologica, con importanti
possibilità di ricerca applicata: i soli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici hanno mobilitato, al 2013,
19 miliardi di euro di investimenti e attivato tra diretto e indotto 280mila posti di lavoro (dati Servizio studi della
Camera dei Deputati)” .
Numeri destinati a crescere, dato che tra le priorità del Governo c’è la ristrutturazione e la riqualificazione energetica
dell’edilizia scolastica: 42mila scuole, di cui oltre il 60% costruite prima del 1974 (dati Ecosistema Scuola 2014
Legambiente). Secondo stime Cresme, con un investimento di 3,6 miliardi di euro sulle scuole più energivore, si
otterrebbe un risparmio di 169 milioni di euro all’anno sulla bolletta energetica, pari ad un taglio del 13% sui consumi
complessivi del settore.
Un intervento che aiuterebbe a raggiungere gli obiettivi della Direttiva comunitaria 2012/27, considerando anche che
sono in arrivo i fondi del Programma quadro della Comunità europea Horizon 2020, che stanzia 200 milioni di euro per
efficienza energetica (98 milioni) e smart city (92 milioni).
“È chiaro – ha proseguito Tordi – che per far decollare gli investimenti greentech occorre rendere sempre più efficace il
mix pubblico-privato degli strumenti finanziari già esistenti, prevedendo però anche interventi a favore di innovazioni
di filiera, cosi come per attrarre risorse esterne sarebbe auspicabile una semplificazione degli iter autorizzativi, fattore
questo che limita la capacità di investimento con finanza privata sul territorio. Per questo Officinae Verdi Desk Energia
UniCredit, ha sviluppato al proprio interno un team “Green Portfolio” per effettuare rapidamente i pre-screening
tecnico-finanziario sui progetti energetici, verificando tecnologia, performance, business plan e la possibilità di
integrare forme di finanziamento pubblico-privato. Tutto avviene mediante un inbox [email protected] e si riceve
un feedback mediamente entro 5 giorni dalla submission”.
In tema di sistemi per l’efficienza energetica, Officinae Verdi conferma che sono ampi i margini di miglioramento dei
consumi energetici per il settore pubblico e privato, con un sistema di metering&control (OV Energy Metering &
Control) è possibile mettere sotto controllo h24 i flussi di energia (elettrici e termici), conoscere in modo dettagliato i
consumi stagionali, realizzare una mappatura delle inefficienze imputabili agli impianti o ai processi e
conseguentemente attuare le misure di riqualificazione appropriate ottenendo risparmio nell’ordine del 10-12%.
Nel caso in cui l’azienda effettui interventi di riqualificazione energetica, in base al settore merceologico e allo “stato di
salute” impiantistico ed edilizio (attivo e passivo), il risparmio medio che ottiene si può aggirare intorno al 30% – 35%,
con punte che arrivano al 40% laddove si intervenga su impianti che non hanno mai provveduto ad un approccio di
riqualificazione energetica integrato (elettricità, riscaldamento).
Alcuni esempi.
Una SCUOLA di medie dimensioni, che consuma 335 MWh annui tra riscaldamento invernale, illuminazione e uso di
acqua calda sanitaria, pari ad una bolletta energetica di 35.000 euro/anno, grazie ad un investimento di 95.000 euro
per effettuare la riqualificazione della centrale termica, l’installazione di un impianto solare termico e la sostituzione
delle lampadine tradizionali con quelle a LED, ottiene un risparmio in bolletta del 34%. Il risparmi o energetico
generato e la valorizzazione in Titoli di Efficienza energetica per 15.600 euro/anno per 5 anni, permettono un rientro
dell’investimento in 6 anni.
La riqualificazione della centrale termica, l’installazione di un impianto solare termico e l’adozione di un sistema di
illuminazione a LED, consente ad un IMPIANTO SPORTIVO che spende per l’energia elettrica e termica 60.000
euro/anno, un risparmio del 25% (la bolletta passa a 45.000 euro/anno). L’investimento iniziale, di 115.000 euro,
grazie al risparmio in bolletta ottenuto e alla sua valorizzazione in Titoli di efficienza energetica pari a 18.500
euro/anno per 5 anni, rientra in 6 anni.
Un HOTEL di medie dimensioni, dove la bolletta energetica annuale (luce + gas) ammonta a 195.000 euro, la
riqualificazione della centrale termica e di quella frigorifera l’installazione di cogeneratore per la contemporanea
produzione di energia elettrica, calore per riscaldamento e acqua calda sanitaria, consentono un risparmio in bolletta
del 35% (la bolletta passa a 127.000 euro/anno). L’investimento iniziale di 275.000 euro, grazie al risparmio
energetico generato e alla valorizzazione in Titoli di efficienza energetica per 77.000 euro/anno per 5 anni, rientra in 4
anni.
Officinae Verdi Spa è la Energy Efficiency Company nata dalla joint venture UniCredit – WWF Italia. È oggi il primo
network in Italia Greentech & Finance, opera a livello nazionale integrando servizi, tecnologie verdi e soluzioni
finanziarie, favorendo lo sviluppo di un nuovo modello energetico di generazione distribuita.
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
Officinae Verdi, a soli due anni dalla nascita, ha raggiunto il break even, confermando che il settore può rappresentare
un nuovo modello di sviluppo.
Fonte: sito internet edilio
Rapporti e studi: Raddoppiati gli alberghi green in Italia. Tedeschi tra i turisti più green, Italiani ancora poco attenti
28/04/2014. Solo 1 albergatore su 10 non crede che l’attenzione all'ambiente lo abbia aiutato ad aumentare il proprio
business
Martedì 29 Aprile 2014
HotelTonight (app leader delle prenotazioni giorno su giorno) ha presentato i risultati di una survey condotta sulle
strutture italiane partner, mirata ad indagare la loro attitudine green.
In Italia l’attenzione verso il pianeta sembra una conquista relativamente recente, almeno per quanto riguarda
l’industria dell’ospitalità. Sono gli ultimi due anni ad aver registrato un crescente impegno da parte degli hotel italiani
nei confronti dell’ambiente: tra gli albergatori intervistati il 50% ha adottato pratiche eco-friendly negli ultimi 24 mesi,
mentre appena il 23% applica la logica green alla propria struttura da cinque anni o più. Solo il 4% non ha ancora
dotato la propria struttura delle caratteristiche necessarie per gravare meno sull’ambiente.
Benefici anche economici
Non solo si registrano benefici da un punto di vista eco, ma anche da un punto di vista economico. Tra le motivazioni
che spingono i proprietari degli hotel ad essere green più della metà (60%) ha infatti registrato una riduzione della
spesa sui consumi, e solo 1 albergatore su 10 non crede che l’attenzione verso il pianeta lo abbia aiutato ad
aumentare il proprio business.
Le pratiche green di albergatori e ospiti
Per contribuire a ridurre il proprio impatto ambientale, gli albergatori italiani hanno adottato varie pratiche. La più
comune risulta l’installazione (per il 94%del campione) di lampadine a risparmio energetico, pratica seguita dal
programma di riutilizzo della biancheria in camera(62%) e dall’uso di prodotti per la pulizia non tossici (58%). Ma non
mancano l’uso di energia geotermica, l’installazione di pannelli solari e di inverter, l’utilizzo di carta riciclata e la
raccolta differenziata.
Ma se questi sono gli sforzi degli albergatori, che dire degli ospiti? Interrogati su chi siano gli ospiti più green, la
maggioranza degli albergatori (65%) indica i tedeschi, seguiti dagli inglesi. Terzo posto per i francesi e appena quarto
per gli italiani, che in classifica riescono a superare solo gli spagnoli.
Fonte: sito internet casa e clima
Rapporti e studi: Eolico e solare costano la metà del nucleare
28/04/2014. Il dibattito sul fronte energetico in Germania è vivo. Sopratutto alla luce della recente adozione di un
progetto di legge- che dovrà passare al vaglio del Bundestag, la Camera bassa del parlamento tedesco- che riduce
ulteriormente i sussidi alle energie rinnovabili. Un progetto che rientra a pieno titolo nella strategia che il governo
Merkel sta tentando di attuare da un po' di tempo a questa parte e che prevede una netta riduzione degli incentivi
statali alle rinnovabili con il duplice obiettivo di tenere sotto controllo l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e di
poter investire nell’ammodernamento della rete di distribuzione.
Non si tratta di un dietro-front nelle politiche pro-energie alternative, perché di fatto la Germania continua a credere
negli obiettivi che si è posta: le rinnovabili dovranno costituire il 40-45% del totale della produzione elettrica entro il
2025 e il 55-60% entro il 2035, con la prospettiva di eliminare il nucleare entro il 2022. Ma di una vera e propria prova
del nove: la transizione energetica (Energiewende) su cui la potenza europea ha puntato in questi anni deve risultare
sostenibile da un punto di vista economico e il settore delle rinnovabili, dopo tanti aiuti, deve essere in grado di
autofinanziarsi.
Uno studio dimostra la convenienza delle rinnovabili anche senza incentivi
Sarà il tempo a sancire la riuscita o meno delle politiche energetiche tedesche, ma in un panorama di accesi dibattiti
c'è chi cerca di 'spingere la mano', dimostrando come le rinnovabili anche senza incentivi sono attualmente più
convenienti del nucleare. A dichiararlo è uno studio tedesco, realizzato dalla società di consulenza Prognos AG e
commissionato da Agora Energiewende, think tank creato dalla Mercator Foundation e dalla European Climate
Foundation, con l'obiettivo di fare il punto sulla situazione delle rinnovabili in Germania. E secondo cui i sistemi eolici e
fotovoltaici di nuova generazione sono in grado di produrre energia con costi inferiori al 50% rispetto agli impianti
nucleari.
Confronto Uk-Germania
Il report parte da un confronto fra Germania e Regno Unito, e in particolare fra i regimi incentivanti di feed-in-tariff che
l'Uk sta applicando al nuovo nucleare e quelli che i tedeschi stanno invece stanziando per le rinnovabili. E rivela come i
sistemi di cattura e stoccaggio del carbonio (CSS)- non ancora disponibili in Europa- applicati agli impianti nucleari,
siano più costosi di qualsiasi strategia contro i cambiamenti climatici che preveda un incremento di impianti eolici e
fotovoltaici.
Lo studio indaga anche i costi di un 'sistema di alimentazione completo', con impianto eolico o fv affiancato a un
sistema a gas naturale in grado di coprire il fabbisogno energetico in particolari momenti di emergenza. E anche in
questo caso il risparmio è evidente e si aggira su un – 20% rispetto all'alternativa del nucleare.
Competitività maturata grazie alle innovazioni tecnologiche
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
Come mai le rinnovabili sono diventate così competitive? Agora Energiewende non ha dubbi: la competitività è stata
raggiunta grazie a due decenni di costante progresso tecnologico. Le innovazioni hanno permesso ai costi, sopratutto
quelli del fotovoltaico, di diminuire drasticamente. E di 'reggere' sul mercato anche in seguito alla graduale
diminuzione delle tariffe incentivanti.
Costi energia rinnovabile attualmente più bassi del nucleare e destinati a scendere ancora
Prendendo in esame lo stesso lasso di tempo, i costi per l'energia nucleare nel Regno Unito siano rimasti costanti,
mentre quelli di eolico e fotovolatico siano in costante diminuzione in Germania. Nel dettaglio, il costo medio di energia
nucleare in Uk è pari a € 112/MWh per 35 anni, mentre per i grandi impianti fv tedeschi si spendono inizialmente €
96/MWh, che diventano € 57/MWh negli ultimi anni di attività. Mentre l'eolico, sempre in Germania, ha un costo
iniziale di € 73/MWh e arriva a € 44/MWh.
La Germania darà il buon esempio
Diffondere questi dati- sottolineano gli analisti- è particolarmente importante in un periodo come quello attuale, in cui i
governi di tutto il mondo stanno decidendo il percorso energetico da intraprendere. La Germania si sta muovendo con
convinzione verso le rinnovabili, e la decisione di anticipare la chiusura della centrale nucleare Grafenrheinfeld ne è un
esempio lampante. Ma non tutti sono d'accordo, in primis l'Australia che sembra invece puntare sul nucleare di nuova
generazione. “La Germania- conclude il report- insieme ad altri paesi dimostrerà come da eolico e solare è possibile
ricavare energia sufficiente a coprire qualsiasi esigenza, e con una convenienza economica assoluta.”
Fonte: sito internet casa e clima
Aziende: Wienerberger a Vienna per il premio internazionale di architettura Brick Award 2014
30/04/2014 - Il premio internazionale di architettura Wienerberger Brick Award, che viene assegnato ogni due anni, ha
l’obiettivo di individuare tra le più innovative costruzioni in laterizio, quelle che permettono di apprezzare la varietà e
l’originalità dell’utilizzo di questo materiale in espressioni architettoniche, applicazioni funzionali e soluzioni estetiche
destinate a lasciare il segno.
Il prestigioso concorso è giunto alla sesta edizione e festeggia quest’anno il decennale della sua istituzione. Promosso
da Wienerberger, il più grande produttore al mondo di laterizi e leader assoluto in Europa nella produzione di tegole in
cotto, il premio internazionale Brick Award ha riscontrato anche quest’anno un notevole numero di iscrizioni a
testimonianza dell’importanza della manifestazione nel panorama dell’architettura internazionale.
“I progetti pervenuti per il Brick Award di quest’anno, ancora una volta mettono in luce la valenza sostenibile del
laterizio come elemento chiave e performante per un’architettura orientata al futuro, all’efficienza energetica e,
soprattutto, alla modernità” spiega Heimo Scheuch, CEO di Wienerberger AG.
Critici internazionali di architettura e giornalisti hanno proposto più di 300 progetti, di cui 50 sono stati selezionati per
la fase finale. I progetti in concorso provengono da 26 paesi diversi dell’Europa e dell’Asia, dalla Spagna al Bangladesh,
dalla Cina alla Svezia, e rappresentano le più varie tipologie costruttive. I partecipanti concorrono all’interno di 5
categorie, e fra i progetti premiati in ciascuna categoria verrà scelto il vincitore del gran premio:
1. Edifici unifamiliari
2. Ristrutturazioni di edifici pubblici
3. Nuovi edifici pubblici
4. Interventi nel tessuto urbano
5. Soluzioni speciali in laterizio
I vincitori di quest'anno sono stati selezionati da una giuria di rinomati esperti, presieduta dall’Arch. Wang Shu (Cina)
vincitore del Premio Pritzker e composta dagli architetti Vera Yanovshtchinsky (Paesi Bassi), Ewa Kurylowicz (Polonia)
e Pavol Panák (Slovacchia; vincitore del Wienerberger Brick Award 2012 per la categoria delle ristrutturazioni).
I criteri di valutazione dei progetti riguardano principalmente l’aspetto innovativo dell’edificio, la creatività e la
maestria di utilizzo dei laterizi, prendendo in analisi anche i risultati conseguiti dalle singole opere in tema di
sostenibilità, funzionalità e efficienza energetica, mentre non costituisce affatto un criterio di selezione l’uso di
materiali Wienerberger.
La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà a Vienna il prossimo 8 maggio, nella splendida cornice del
"Architekturzentrum".
L’evento è accompagnato dalla presentazione del prestigioso volume “BRICK 14”, pubblicato dalla casa editrice
Callwey, in cui sono raccolti e presentati in dettaglio tutti i progetti vincitori e quelli selezionati. Sarà quindi possibile
apprezzare la bellezza degli edifici e l’originalità delle soluzioni attraverso meravigliose fotografie e disegni
particolareggiati.
“Spesso il laterizio - spiega il presidente della Giuria Wang Shu – viene abbinato immediatamente al concetto di
tradizione. Il fascino di questa straordinaria competizione consiste proprio nella valorizzazione di questo materiale in
chiave innovativa, immersi nell’originalità con cui i progettisti lo hanno saputo interpretare, dando vita a soluzioni
ricche di fantasia, efficaci e tecnicamente ineccepibili”.
Fonte: WIENERBERGER su Edilportale.com
Aziende: Italcementi: tangenziale più sicura grazie a nuovi materiali disinquinanti e autopulenti
30/04/2014 - Il nuovo svincolo di Lambrate sulla Tangenziale Est di Milano è in assoluto il primo tratto stradale in
Italia dove è stato applicata la nuova soluzione i.active COAT di Italcementi, il rasante di ultima generazione in grado
di trasformare una parete in un elemento attivo, interagendo con la luce.
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Innovazione e Sostenibilità
La Milano-Serravalle in qualità di committente ha fatto proprio un progetto che ha previsto l’utilizzo del materiale
direttamente nel capitolato. L’applicazione è avvenuta dopo una giornata di formazione pratica presso i laboratori
Italcementi.
i.active COAT è un prodotto fotocatalitico a base di TX Active, il principio attivo brevettato da Italcementi già
apprezzato nel mondo delle costruzioni per le sue proprietà autopulenti e disinquinati, che adeguatamente illuminato
permette di rendere le pareti maggiormente resistenti agli agenti inquinanti rendendo così le superfici più pulite e
luminose e più sicure per chi viaggia.
Il prodotto è stato messo a punto in i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi, dove oltre 100 tecnici e
ricercatori sono quotidianamente impegnati nello studio e nello sviluppo di innovazioni tecnologiche, funzionali ed
estetiche dei nuovi materiali per le costruzioni. i.active COAT contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, assicura un
elevato pregio estetico, evita la formazione di macchie e al termine dell’uso è completamente riciclabile come
materiale inerte. L’applicazione di mille metri quadrati di prodotto equivale a piantare 80 alberi sempre verdi o
eliminare l’inquinamento provocato da 30 veicoli a benzina.
Fonte: Italcementi su Edilportale.com
Aziende: Magnetti Goldbeck: il fotovoltaico entra nel futuro
29/04/2014. Conclusa la fase degli incentivi, l’installazione di impianti fotovoltaici mantiene inalterati i vantaggi per le
imprese che desiderano guadagnare la propria indipendenza energetica riducendo i costi di approvvigionamento e
rispettando l’ambiente. Parola di Magnetti Goldbeck, operatore italiano fra i più dinamici nell’ambito dell’energia pulita.
Realtà recente sul mercato dell’energia rinnovabile ma forte di un know how tecnico di altissimo livello, Magnetti
Goldbeck di Carvico (BG) si conferma come una delle imprese italiane più dinamiche del settore grazie ai suoi impianti
fotovoltaici su misura realizzati per aziende appartenenti ai più diversi settori merceologici: dal tessile all’alimentare,
dalla meccanica industriale a quella di precisione alla logistica. Un know how che Magnetti Goldbeck possiede nel suo
dna, grazie alla vocazione tecnica e alla competenza delle aziende partner Goldbeck Solar – realtà con un’expertise
ultradecennale nel settore dell’energia solare - e Magnetti Building, fra i maggiori player italiani nel campo delle
costruzioni industriali, commerciali e per la logistica.
Entrata nel mercato italiano del fotovoltaico quando il Conto Energia si avviava alla conclusione, Magnetti Goldbeck ha
fatto propria la convinzione che, anche senza incentivi, il solare rimanga comunque vantaggioso per le aziende. “Oggi
un investimento nel fotovoltaico è in grado di sostenersi da solo con tempi di rientro ragionevolmente brevi e numerosi
benefici – dichiara Sergio Signorini, amministratore delegato di Magnetti Goldbeck –, per questo sempre più aziende
scelgono di produrre in modo autonomo e pulito l’energia elettrica di cui hanno bisogno.”
Fra i primi operatori ad aver messo in cantiere la realizzazione di impianti non incentivati ed esclusivamente per
autoconsumo diretto (sono in corso di realizzazione impianti industriali per oltre 400 kWp senza incentivi per quasi
500.000 euro di ricavi), Magnetti Goldbeck nel corso del 2013 ha messo il proprio know how al servizio di aziende
particolarmente energivore con indubbi vantaggi: valorizzazione delle coperture degli edifici, quote di autoconsumo
elevate (pari al 70 – 85 per cento dell’energia prodotta dagli impianti), sensibile risparmio di combustibili inquinanti,
maggiore rispetto dell’ambiente, miglioramento dell’immagine aziendale e dei prodotti in termini di responsabilità
sociale d’impresa. In molti casi, gli impianti sono stati realizzati a completamento di edifici industriali opera
dell’azienda partner Magnetti Building, una delle realtà più importanti e riconosciute a livello internazionale nel settore
della progettazione e costruzione di edifici industriali, commerciali e per la logistica.
Tra i settori a cui è rivolta maggiormente l’attenzione di Magnetti Goldbeck, vi è proprio quello della logistica. “Sono
diversi gli impianti che abbiamo progettato per aziende in cui il passaggio logistico riveste un ruolo fondamentale –
spiega l’ing. Signorini –. L’impiego di energia da fonte rinnovabile assume infatti per esse non soltanto valenza
strategica in termini di riduzione costi ma conferisce anche valore aggiunto, sempre più imprescindibile, all’aspetto
green del ciclo di vita dei prodotti. In questo senso la partnership con Magnetti Building si rivela per noi fondamentale:
le competenze progettuali che abbiamo sviluppato in anni di affiancamento a progettisti nella realizzazione edile di
strutture logistiche ci consentono infatti di avere gli strumenti idonei per analizzare e comprendere al meglio le
dinamiche impiantistiche e di consumo di questo tipo di business.”
Un segmento dunque, quello della logistica, che può trarre numerosi benefici dal fotovoltaico: per questo Magnetti
Goldbeck ha deciso di dare il proprio sostegno al premio “Logistico dell’Anno” promosso da Assologistica. “ La nostra
offerta rimane comunque ampia e personalizzabile – conclude l’ing. Sergio Signorini -. Il nostro obiettivo prioritario è
infatti quello di offrire sempre e comunque alla committenza un servizio completo. La conoscenza approfondita delle
tecnologie della prefabbricazione industriale moderna ci consente infatti di eseguire realizzazioni di ogni dimensione,
sicure e garantite nel tempo, in particolare sulle coperture più complesse: dai micro-shed ai tegoli alari, dai macroshed alle coperture piane dove, grazie all’impego del brevetto esclusivo “Sunolution” di Goldbeck Solar, possiamo
intervenire con installazioni aerodinamiche particolarmente leggere ed efficienti.
Fonte: sito internet circuitiverdi.it
Aziende: SanMarco-Terreal Italia presenta Thermoreal® SM: un cappotto prefabbricato altamente performante
24/04/2014 - SanMarco-Terreal Italia presenta: Thermoreal® SM, un innovativo sistema a cappotto per l’isolamento
termico degli edifici costituito da pannelli prefabbricati mediante l’assemblaggio di schiuma poliuretanica, quarzite e
listelli di laterizio faccia a vista “a pasta molle” SanMarco.
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
Il particolare sistema di assemblaggio fa sì che i tre elementi non siano semplicemente incollati tra loro, ma creino un
corpo unico, indivisibile e con un’altissima resistenza agli agenti atmosferici. La prefabbricazione viene eseguita in
condizioni controllate di fabbrica con procedimenti standardizzati.
Le dimensioni ridotte (mm 1315 x 715 h, equivalenti a mq 0,94 per pannello) e il peso limitato (kg 28 circa) rendono il
pannello molto versatile nelle fasi di logistica, stoccaggio in cantiere e, soprattutto, permettono velocità e facilità di
posa. I pannelli possono essere fissati meccanicamente a qualsiasi struttura di supporto, dalla parete in legno alla più
tradizionale parete in latero-cemento, al pannello in CA delle strutture prefabbricate. Il sistema Thermoreal® SM
assicura una elevata performance termica dell’edificio oltre a migliorare l’aspetto estetico grazie ai listelli in laterizio
faccia a vista a pasta molle nelle varietà di finiture e colori della gamma SanMarco.
Queste caratteristiche rendono Thermoreal® SM perfetto nei casi di ristrutturazione e riqualificazione edilizia così come
nella nuova edificazione. Tra i vantaggi d’uso sicuramente la lunga durabilità e l’assenza di manutenzione, oltre alla
semplicità di posa.
Fonte: SanMarco - Terreal Italia su Edilportale.com
Aziende: L’azienda Nordhaus certificata Passivhaus
28/04/2014 - Nata dall’iniziativa di imprenditori del settore, Nordhaus realizza edifici in legno rispettando severi
controlli qualitativi. Partendo dalla progettazione, l’azienda cura ogni dettaglio tecnico ponendo grande attenzione alla
resa estetica, nel rispetto dei requisiti previsti da leggi e norme vigenti e delle regole di qualità tipiche della
tradizionale carpenteria del legno. Tutti i cicli produttivi seguiti sono altamente tecnologici ed eco-compatibili, frutto di
un continuo lavoro di ricerca e sviluppo eseguito direttamente nei laboratori aziendali. L’azienda Nordhaus è certificata
Passivhaus.
Nordhaus è sinonimo di Casa Passiva
Quella certificata Passivhaus è una soluzione costruttiva che si caratterizza per la capacità di utilizzare in modo
efficiente le risorse naturali di calore e raffrescamento, in modo da rendere superfluo il ricorso a sistemi attivi di
riscaldamento o raffreddamento. Per tutte le costruzioni realizzate dall’azienda, infatti, le prestazioni dell’edificio
vengono definite in fase di progettazione. La Passivhaus è in assoluto la migliore soluzione abitativa disponibile oggi
sul mercato.
La filosofia di Nordhaus è quella di rendere accessibile a tutti la casa ecocompatibile, proponendo soluzioni che
assicurano i più alti standard abitativi. L’abilità specifica ed unica di Nordhaus è quella della flessibilità: l’azienda è
infatti in grado di adattare il sistema Casa Passiva ad ogni esigenza progettuale, rispettando e valorizzando sia
l’ambiente che le singole esigenze economiche e abitative.
L’azienda Nordhaus assicura una progettazione certificata Passivhaus. Questa certificazione è garantita solo alle
aziende in cui uno o più progettisti abbiano frequentato il corso europeo CEPH e superato l’esame conclusivo.
Disporre di un Consulente Certificato Passivhaus, riconosciuto a livello europeo e formato secondo i canoni dettati dal
Passivhaus Institut di Darmstadt, assicura al committente un referente completo, l’intervento di un’azienda capace di
garantire le certificazioni riconosciute in tutta Europa di rispondenza dell’abitazione realizzata ai dettami della
Passivhaus.
Nordhaus è inoltre membro dell’iPHA International Passivhaus Association (Associazione Internazionale Casa Passiva),
una rete di progettisti, ricercatori, produttori e costruttori che mira a promuovere la Casa Passiva e a diffondere la
conoscenza di questo standard costruttivo ad un pubblico sempre più vasto.
Scegliere Nordhaus significa guardare avanti e decidere di vivere nella casa del futuro.
Fonte: Nordhaus su Edilportale.com