Appello al Premier Renzi

Gentile Presidente,
La Presidenza italiana, nel Consiglio Europeo del 23 e 24 ottobre, è chiamata a giocare un ruolo centrale
nella definizione dell’accordo sul nuovo quadro comunitario per il 2030 in materia di clima ed energia. Le
nostre associazioni si aspettano che il Consiglio trovi un accordo sugli elementi chiave del nuovo quadro
comunitario e che dia un chiaro mandato per il lavoro dei prossimi mesi. Ciò sarà cruciale anche per il buon
esito della COP20 in modo da assicurare un accordo globale il prossimo anno a Parigi.
Il Consiglio Europeo dello scorso giugno ha confermato che l’obiettivo europeo al 2030 per la riduzione
delle emissioni di gas-serra deve essere in linea con l’obiettivo già concordato per il 2050 di riduzione delle
emissioni dell’80-95%.
Recentemente l’IPCC ha ribadito che la minaccia dei cambiamenti climatici dovuti alle emissioni antropiche
è molto preoccupante e vicina alla soglia critica: per evitare la crisi climatica si deve agire entro alcuni anni.
I governi attualmente in carica, pertanto, hanno enormi responsabilità. L’obiettivo del 40% proposto per il
2030 non assicura che l’Unione europea sia in grado di raggiungere il suo obiettivo di lungo termine di
mantenere l’aumento della temperatura al di sotto della soglia critica dei 2°C. Ridurre le emissioni dell’80%
entro il 2050 non sarà sufficiente, visto che le emissioni globali continuano a crescere ed il loro picco non
sarà raggiunto presto. La scienza, infatti, ci dice che se vogliamo mantenere l’aumento della temperatura al
di sotto dei 2°C - e visto che l’obiettivo europeo sarà usato come riferimento dagli altri paesi - è necessario
che l’Unione europea si impegni ad una riduzione delle emissioni di gas-serra del 95% entro il 2050 come
giusto contributo per prevenire pericolosi cambiamenti climatici. A tal fine, la UE deve ridurre le sue
emissioni ben oltre il 40% entro il 2050.
Il ruolo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica è cruciale per raggiungere questo obiettivo.
Pertanto, come richiesto dal Parlamento europeo, è necessario definire tre obiettivi coerenti che si supportino
a vicenda, ambiziosi e legalmente vincolanti.
Purtroppo, l’obiettivo comunitario proposto per le rinnovabili manca di ambizione e non fornisce la
necessaria certezza per gli investitori. La proposta di “almeno il 27%” è, infatti, appena il 3% al di sopra
dell’attuale trend al 2030. La crescita del settore delle rinnovabili, pertanto, si ridurrebbe dal 7% annuo
dell’ultimo decennio a meno del 2% per il periodo 2020-2030.
Inoltre, l'obiettivo del 30% per l’efficienza energetica proposto dalla Commissione lo scorso 23 luglio non è
sufficientemente ambizioso e non coglie appieno le potenzialità del risparmio energetico in Europa. Recenti
studi dimostrano che oltre il 40% di risparmio è possibile tecnicamente ed economicamente, consentendo
una riduzione del consumo di gas equivalente alle attuali importazioni europee dalla Russia. Riteniamo che
l’obiettivo per l’efficienza energetica debba essere vincolante.
Ribadiamo ancora una volta che gli obiettivi per le rinnovabili e l’efficienza energetica sono essenziali per
garantire la sicurezza energetica dell’Unione europea, rendendola meno dipendente dalle dinamiche
geopolitiche.
In questo contesto, le nostre associazioni La invitano ad impegnarsi per un ambizioso accordo politico per il
nuovo quadro comunitario al 2030, che:
• si impegni per un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas-serra che vada ben oltre il 40%, noi
proponiamo il 55%;
• escluda l’utilizzo di crediti internazionali per il raggiungimento di questo obiettivo. Oggi il 75% dei crediti
esterni UE è realizzato in Russia, Ucraina e Cina, penalizzando gli investimenti domestici nelle tecnologie
pulite.
• includa un obiettivo vincolante per l’efficienza energetica che vada ben oltre il 30%, noi proponiamo il
40%; e
aumenti
l’ambizione dell’obiettivo per le rinnovabili, noi proponiamo il 45%.
•
Le nostre associazioni hanno il piacere di invitarLa alla tavola rotonda che abbiamo organizzato per il
prossimo 9 ottobre a Roma alla Protomoteca del Campidoglio per un’approfondita discussione sul nuovo
quadro comunitario al 2030 in materia di clima ed energia. Politiche ambiziose per combattere i cambiamenti
climatici in corso, aumentare l’utilizzo delle fonti rinnovabili e ridurre il consumo energetico ha grandi
potenziali per ridurre drasticamente la dipendenza europea da importazioni energetiche. Nello stesso tempo,
lo sviluppo delle tecnologie pulite spingerà l’innovazione, migliorerà la competitività ed il benessere dei
cittadini.
Questa è la Sua grande opportunità per cambiare il futuro dell’Italia e dell’Europa.
Cogliamo l’occasione per porgere i più cordiali saluti,
Giuseppe Onufrio
Direttore esecutivo Greenpeace
Vittorio Cogliati Dezza
Presidente Legambiente
Donatella Bianchi
Presidente WWF
Con l’adesione di:
Climate Action Network (CAN) - Europe
Oxfam - Europe
Health and Environment Alliance - Europe
Carbon Market Watch - Europe
Change Partnership - Europe
France Nature Environnement (FNE) - France
Centre for Transport and Environment - Czech republic
Ekoenergy - Finland
Clean Air Action Group - Hungary
Grian - Ireland
Concerned Citizens Against Climate Change - the Netherlands
Quercus - Portugal
Terra Mileniul III - Romania
Fundacion Alborada - Spain
Swedish Society for Nature Conservation - Sweden
Noe21 - Switzerland
Reseau Action Climat (RAC) - France
Inter Environnement Wallonie - Belgium