Big Data, aziende nel guado - Corriere delle comunicazioni

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n°10. 9 giugno 2014
I FORUM del Corriere delle Comunicazioni
Non conta solo fronteggiare l’ondata crescente di informazioni
ma interpretarne il significato ai fini del miglioramento dei processi aziendali
e degli investimenti in Ict fatti e da programmare. Molte le realtà
che hanno già cambiato modello di business, ma non è semplice per tutte:
servono lungimiranza e competenze. E bisogna crederci
Big Data, aziende nel guado
7 Cio italiani su 10
ritengono rilevante
il tema dei Big data
Analytics: l’obiettivo
è trarre vantaggio
competitivo
Alessandro Piva
responsabile ricerca osservatorio
big data analytics & business
intelligence politecnico di milano
Per Big Data intendiamo informazioni che provengono da differenti
sorgenti: dalle operations aziendali,
dalle comunicazioni M2M, dai social
e dalle interazioni people-to-machine,
oltre che dagli open data della PA. Un
trend, quello dei Big Data Analytics,
caratterizzato da una mole di dati
enorme ed in continua crescita e che
per 7 cio italiani su 10 rappresenta un
tema rilevante: cominciano ad esserci
aziende che cambiano il proprio modello di business e da collettore di dati
diventano provider in una filiera fluida
che li rende appetibili a più soggetti.
La maggior parte dei Big Data sono
destrutturati, e quello che vediamo nella nostra ricerca annuale organizzata
dall’osservatorio Big Data Analytics &
Business Intelligence della School of
Management del Politecnico è la forte
attenzione delle aziende nel cercare di
trarre vantaggio competitivo dai Big
Data e di creare progetti che migliorino
la qualità dei dati a disposizione del
business per permettere decisioni più
rapide e consapevoli. Le opportunità
sono molteplici e le aziende si chiedono quotidianamente come poterne
trarre beneficio per il proprio business..
Jean-Pierre Giannetti
Country Manager Italia
MicroStrategy
MicroStrategy ha ben presente questo bisogno di informazioni estratte
dai dati che poi è il core della nostra
attività: aiutare le grandi aziende ad
analizzare i propri dati. Nel mercato
della Business Intelligence siamo atipici perché tra le aziende che vendono
piattaforme di BI noi siamo gli unici
specializzati su questo tema: facciamo
solo questo e pensiamo di farlo bene.
Anche per le ultime tendenze richieste dal mercato, relative ai Visual
Analytics. La nostra piattaforma ha un
ruolo significativo per la mobile intelligence, cioè la reportistica sui dispositivi mobili. Dal nostro punto di vista
La legge sulla privacy pone
vincoli che rendono difficili
gli scambi e le integrazioni
delle informazioni
- Francesco Saverio Colasuonno -
vediamo in forte crescita la richiesta
soprattutto di Business Analytics ma
anche di altre forme trattamento dei
dati.
Giovanna Della Posta
Direttore Controllo gestione
acquisti e immobiliare
Sara Assicurazioni
Una sfida molto importante che
stiamo affrontando è quella della digitalizzazione e della dematerializzazione: tutto il processo, dall’emissione
di una polizza fino al contrassegno. La
tecnologia sta avendo un ruolo sempre
più capillare e aumentano in maniera
significativa i flussi di informazioni
che abbiamo a disposizione e non tutti
sono ancora maturi. Da questo punto
di vista il problema spesso sono non
solo i dati che potremmo raccogliere
dai clienti, ad esempio con l’utilizzo
di sensori satellitari sulle automobili,
ma anche l’integrazione delle nostre
banche dati con quelle dei provider.
Quando si parla di Big Data il problema è relativo ai flussi di dati: con quelli
interni possiamo organizzarci, ma cosa
succede poi se quelli che provengono
da un nostro fornitore non sono affidabili? Perché il dato non nasce tutto
internamente: in buona parte dipende
anche dalle informazioni raccolte dai
fornitori esterni.
Francesco Saverio
Colasuonno
Dirigente ufficio sviluppo
applicativo Inail
L’importanza delle fonti esterne
per i dati raccolti, che costruiscono i
Big Data, anche per noi è centrale: ad
esempio, quasi il 20 per cento degli
infortuni sul lavoro avviene per strada,
Servono tecnologie e skills
che consentano di raggiungere
al meglio gli obiettivi prefissati
in linea con gli investimenti
- Giovanni Rando Mazzarino -
con punte che superano il 30 per cento
nelle aree metropolitane. Abbiamo investito molto sulla prevenzione nella
sede di lavoro, ma si è fatto poco per
la sede stradale. Bisognerebbe capire
come collegare i dati dell’Inail con
quelli degli altri enti, come la polizia
stradale, le assicurazioni, i comuni. Lo
scambio dei dati tra soggetti diversi va
incoraggiato, per creare valore dalla
condivisione degli stessi, anche al fine
dello sfruttamento dei dati da parte del
mondo produttivo; anche il web e il
mondo social mettono a disposizione
molte informazioni. Ci sono però numerosi vincoli – soprattutto quelli contenuti nella legge sulla privacy – che
rendono gli scambi e le integrazioni
delle informazioni difficili. Il percorso
da seguire per la condivisione dei dati
spesso è lungo e conseguentemente le
soluzioni realizzate non hanno un buon
time to market finale.
Giovanni Rando
Mazzarino
CTO di GTECH
Gtech è leader nella fornitura di
tecnologia per Lotteries, Games Machines, Gambling Interactive e Sport
Betting in tutto il mondo: dal Far East
a tutte le Americhe. In Italia, meglio
conosciuti come Lottomatica, gestiamo più di 110mila punti vendita con
circa 20 milioni di consumatori. Da
questo si capisce la forte rilevanza
che assume la tematica Big Data. Due i
punti di forte interesse. Il primo è relativo alla necessità di elaborare dati che
consentano in real time l’adeguamento
di azioni correttive sui processi transat-