Simone Weil e la congiura spagnola All

L’ECO DI BERGAMO
Spettacoli 53
MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014
Simone Weil e la congiura spagnola
All’Auditorium il film «Venezia salva»
Un’opera diretta da Serena Nono e realizzata con la Casa dell’Ospitalità lagunare
È liberamente tratta dalla tragedia scritta dalla filosofa e mistica francese
Matteo Trevisan
GIULIO BROTTI
«Considerate questa
città, con tutti coloro che l’abitano, come un balocco che si
può buttare dove si vuole, che
si può fare a pezzi. Senza dubbio
ve ne sarete accorto: è questo il
sentimento dei mercenari e
persino degli ufficiali che sono
con noi. Noi, beninteso, siamo
al di sopra di tutto questo: noi
facciamo la storia».
ra) incarna il delirio della «forza», che concepisce i rapporti
tra gli esseri umani come urti
tra corpi massivi, destinati a
distruggersi a vicenda; Jaffier,
il congiurato che tradendo i
compagni salva la città, è invece
mosso dalla compassione, forma dell’«amore soprannaturale».
Il cantautore
bergamasco
Matteo Trevisan
all’Edonè
Puntata numero sette per
Radiolution Live, che torna questa sera
all’Edonè di Redona (inizio ore 22, ingresso gratuito) con Matteo Trevisan.
I ruoli del dramma
«Venezia salva» è anche il titolo
di un film liberamente tratto dalla trageNell’estate del 1940,
mentre l’esercito teCon David dia della Weil, diretto
Serena Nono e redesco, occupata la
Riondino da
alizzato in collaboraFrancia, sembrava
prossimo a sbarcare e un gruppo zione con la Casa deldi Venesulle coste britannidi senza l’Ospitalità
zia e Mestre, struttuche, Simone Weil
(1909-1943) scriveva fissa dimora ra che accoglie le perla prima stesura di «non-attori» sone senza fissa dimora: i diversi ruoli
una tragedia destinadel dramma sono apta a rimanere incompiuta, «Venezia salva». Già Tho- punto sostenuti, oltre che da
mas Olway e Hugo von Hof- David Riondino, da un gruppo
mannstahl, tra gli altri, avevano di questi «non-attori».
tratto ispirazione dall’episodio
di una congiura ordita dagli Presenti regista e interpreti
Spagnoli nel 1618 per impadro- Stasera alle 21, all’Auditorium
nirsi della città lagunare, dopo di piazza della Libertà, la pelliaverla messa a ferro e fuoco; nel cola sarà proiettata alla presentesto weiliano (edito in tradu- za della regista e di alcuni interzione italiana da Adelphi, con preti, su iniziativa dell’Opera
prefazione di Cristina Campo) Bonomelli Onlus, della Comula vicenda storica è riletta in nità di ricerca «Culture Religiouna luce metafisica: il proven- ni Diritti Nonviolenza» attiva
zale Renaud (è lui a pronuncia- all’Università di Bergamo e delre le parole riportate in apertu- la Fondazione Serughetti-La
Opera incompiuta
Un’immagine del film «Venezia salva» di Serena Nono: stasera all’Auditorium di piazza della Libertà
Porta, in collaborazione con
Lab80 film (ingresso 5 euro,
ridotto 4).
Primo incontro del ciclo
Si tratta del primo incontro del
ciclo «Simone Weil, “Venezia
salva” e la rinascita della civiltà
europea», che vedrà la partecipazione (dal 10 al 12 marzo
prossimi) di Domenico Canciani e Maria Antonietta Vito, annoverati tra i maggiori esperti
dell’opera della filosofa e mistica francese.
Riflessioni sul destino dell’Europa
«Riprendiamo così il filo di un
interesse per Simone Weil che
seguiamo da anni – spiega Fulvio Cesare Manara, docente di
Pedagogia sociale all’Università
di Bergamo –: la pubblicazione
della prima edizione italiana
integrale dei suoi “scritti di
Londra”, curata appunto da
Canciani e dalla Vito per Castelvecchi con il titolo «Una Costituente per l’Europa», ci offrirà
un’occasione per riflettere non
solo sul destino del nostro con-
Del resto, come scriveva John
Steinbeck nel suo «Furore» del
1939, «con l’armonica puoi fare
quello che vuoi: note staccate,
accordi, melodie ritmate». Se
poi aggiungiamo una voce «nera» e un carisma da showman
ecco che il blues è servito: l’appuntamento è all’auditorium
Modernissimo di Nembro dove
domani, giovedì (ore 21 , ingresso 10 euro), va in scena Brian
Templeton, «predicatore» del
blues, potente cantante e tra i
più talentuosi armonicisti
d’America.
Ad accompagnare l’artista di
Boston ci saranno il chitarrista
Umberto Porcaro e The Shuffle
Kings band, giovane band di talenti italiani che si sta affermando a livello internazionale. Organizzato da Geomusic con la
collaborazione del Comune di sentivano. Una combinazione di
Nembro, il concerto promette potenza e convinzione, unite ad
emozioni forti. Anche se dalle un timbro di voce sicuro e a un
nostre parti non ha una grandis- brillante senso del tempo, rensima popolarità, Brian è infatti dono le sue performance uniun personaggio noto agli appas- che».
sionati di blues e ha trascorsi
Anche musicalmente ce ne è
importanti a fianco di Muddy per tutti i gusti, perché TempleWaters, Blues Band ed Eric ton ha modellato i suoi spettacoClapton.
li secondo un mix eclettico di
Un curriculum di tutto rispet- stili musicali americani, suoto, a cui si aggiunge
nando country, rock e
una cospicua discosoul oltre al suo ingregrafia a proprio nome
Nello diente principale di
e con i Radio Kings, la
il blues nelle
spettacolo sempre,
band con cui ha esorsue diverse varianti.
dito nel 1991 per poi
un mix A sposare perfettacostruirsi una solida
il groove
di stili mente
reputazione solista
«rockin and rolling»
musicali di Templeton ci sarà
dal 1999 (da quando il
gruppo si è sciolto)
la 6 corde di Umberto
per essere un potente cantante Porcaro, chitarrista dotato pure
baritono, un ottimo armonicista di una voce intensa, graffiante e
e un grande autore, tanto da me- appassionata che ha saputo elaritarsi il titolo di «The Boston borare e fondere in modo natuBest Blues front-man». Di lui rale il blues della scuola califordice il padre dell’armonica mo- niana con il Chicago blues, agderna Jerry Portnoy (a lungo a giungendo un accento ruvido,
fianco di Muddy Waters ed Eric tagliente e aggressivo puramenClapton): «Brian Templeton è te texano. 1
uno dei vocalist di maggior ta- Marco Offredi
lento, come da tempo non se ne
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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M. O.
Cinevideoclub
Nembro, serata blues
con Brian Templeton
È tra i vocalist migliori
Non c’è blues senza armonica. Lo si può dire pensando a come
questo piccolo strumento abbia accompagnato il padre di tutti i generi, disseminando frammenti di storia del blues
e dei bluesman, da Bob Dylan a Robert
Johnson, da Sonny Boy a John Lee
Williamson, fino a Bruce Springsteen
e al «nostro» Edoardo Bennato.
tinente, ma anche sulle radici
di una “civiltà” che sia degna di
questo nome».
« Le considerazioni weiliane
sulla guerra, – continua il professor Fulvio Cesare Manara –
sugli obblighi verso l’essere
umano, sulla giustizia, sui partiti politici, costituiscono ancor
oggi dei “carboni ardenti”, sollevando questioni determinanti sul senso delle istituzioni politiche e della convivenza umana». 1
Il cantautore bergamasco, classe
1972, anima di tante formazioni
del rock della nostra provincia,
è oggi impegnato in un percorso
da solista che oscilla tra il cantautorato italiano e l’animo
blues d’Oltreoceano. Il tutto rigorosamente in acustico e fondato sull’essenzialità della formula voce-chitarra, con qualche
incursione d’armonica e chitarre blues-folk. Radiolution Live
si conferma un format innovativo sulla scena bergamasca, a metà tra esibizione dal vivo e programma radiofonico: come sempre, infatti, concerto e intervista
saranno registrati in presa diretta e raccolti in un podcast, le cui
puntate sono disponibili per lo
streaming e il download gratuito
dall’Apple Store, sulle applicazioni Podcast per smartphone e
presto anche sul sito www.edone-bergamo.it. 1
Le guerre
nel mondo
Domani
otto corti
Brian Templeton
«Wars in the World», le guerre nel
mondo, è l’impegnativo assunto della
serata di domani del Cinevideoclub
Bergamo (nella sede di via Moroni 25,
ore 21). Gli otto cortometraggi proposti «sono una traccia di tristi avvenimenti o di persone che hanno vissuto
queldeterminatoperiodostoricoone
hanno sentito parlare». Apre «Col
bianco dei capelli di una madre» di
Giampaolo Bernagozzi e Pierluigi Buganè di Bologna (un sacrificio dei Bersaglieri nel 1934). Seguiranno: «Dachau» di Paolo Trivella di Bergamo (la
tragica storia del primo lager nazista
aperto nel 1933 per tedeschi antinazisti); «Corpo di guerra» di Pierantonio
Leidi,presidentedelnostroCinevideo
(si possono fermare i conflitti con un
clic?); «Ritornano» di Federico Rampini di Bergamo (il triste ritorno nei
cimiteri dei resti dei soldati che erano
partiti «per onorare la Patria»);
«AfrikanPatchwork»diNedoZanotti
di Casale Monferrato (film di animazione su un «bambino-soldato»);
«War Paint» di Giorgio Sabbatini di
Torino (film sperimentale con riflessioni sulla guerra); «Ta Pum» di ArmandoAlbertidiMerano(commemorazione dei caduti nella guerra 191518); «Marzabotto: una strage di 1836
civili» di Pierantonio Leidi (una mostra fotografica sulla strage perpetrata dai nazisti nel 1944). F. COL.