PALLAVOLO

PALLAVOLO
STORIA
Sembra che già i Greci e i Romani praticassero un gioco che consisteva nel tenere in volo una sfera
sopra una barriera e si racconta che nelle piazze dei borghi medioevali italiani si disputavano partite
fra adulti, intenti a respingere con le mani una palla oltre una siepe, una corda tesa o di un qualsiasi
ostacolo basso.
Dall'Italia questo passatempo si trasferisce in Francia dove è praticato dai cortigiani nei giardini reali,
qui prende il nome di, minonette poiché la sua pratica richiede l'agilità e la prontezza tipiche di un
gatto (che in francese si dice minon).
La nascita della pallavolo moderna va in ogni modo collocata tra il 1893 e il 1895, per merito
dell'insegnante di educazione fisica americano William G. Morgan il quale aveva strutturato un gioco
che faceva praticare ai suoi allievi del collegio YMCA (Young men's Christian Association) della
cittadina di Holyoke, nel Massachusetts, Stati Uniti d’America.
Le prime regole furono pubblicate negli Stati Uniti d’America nel 1896 sulla rivista "Phisical Education".
Le caratteristiche fondamentali di tale attività ricreativa consistevano nel fatto che:
era escluso a priori qualsiasi possibile contatto fisico fra i giocatori delle due squadre, poiché era
obbligatorio stare nella propria meta campo,
la palla doveva essere giocata al volo con un rinvio prima del contatto con il suolo.
Ciò evitava quanto, accadeva negli altri sport di squadra e vale a dire la possibilità di subire qualsiasi
tipo di incidente per contatti fisici violenti, volontari o involontari, con l'avversario.
Dopo un lungo periodo di sperimentazione con gli alunni delle sue classi, il professore americano ritenne
giunto il momento di far conoscere anche ad altri il suo gioco.
Lo sottopose al giudizio di un consiglio di colleghi particolarmente competenti in giochi sportivi, gli
stessi che avevano lanciato la pallacanestro e fu, quindi, ancora una volta l'YMCA a tenere a battesimo
un nuovo gioco di squadra, al quale assegnarono il nome di Volleyball.
Il nome fu scelto dal dott. Alfred T. Halstead il quale prese dal gioco del tennis il termine volley, che
significa appunto colpo al volo, nasce così la denominazione assai felice di pallavolo (palla al volo) che
esprime con immediatezza i contenuti stessi del gioco.
Attraverso i Collegi dell'YMCA il gioco si diffonde in tutti gli Stati Uniti.
Un insegnante americano del collegio di Manila lo propaganda in Asia (specie in Giappone e in Cina) ed
infine le truppe statunitensi la esportano in Europa nel primo dopoguerra, in Italia giunse nel secondo
dopoguerra.
In Italia, il primo manuale compare nel 1942 e da allora la pallavolo ha avuto un grande sviluppo sino ai
titoli mondiali conquistati recentemente dalla nostra nazionale maschile.
Il gioco è semplice nelle sue regole, divertente, vivace, non richiede grandi spazi per essere praticato, è
divenuto presto uno "sport di famiglia", nel senso che figli e genitori lo possono giocare insieme, su di
una spiaggia, sul prato praticamente dovunque.
Il fatto poi, che si possa praticare anche al chiuso, ha ulteriormente facilitato la sua diffusione nei
Paesi che non godono di favorevoli condizioni climatiche per la maggior parte dell'anno.
Nato da un'esigenza tipicamente ricreativo-educativa, questo gioco ha subito una lunga evoluzione fino
ad assumere, in questi ultimi anni, un volto nuovo, divenendo maggiormente atletico e spettacolare, in
pratica un vero e proprio sport da competizione.
L'anno 1947 segna la nascita della Federazione Internazionale di Volleyball, mentre l'ammissione ai
giochi Olimpici di Tokio del 1964 sancisce la rilevanza mondiale di questo sport.
Da allora ad oggi sono stati compiuti enormi progressi, sul piano qualitativo e su quello quantitativo, e la
pallavolo si e diffusa dappertutto, sia come gioco ricreativo-formativo, sia come sport molto
competitivo.
La storia recente è scritta nel 1999 con un notevole cambiamento delle regole di gioco per adattare la
pallavolo alle esigenze del mercato sportivo dei mass media ed in particolar modo della televisione.
AREA DI GIOCO
AREA DI
AREA DI DIFESA
ATTACCO
RETE
LINEA DEI TRE METRI
ZONA DI BATTUTA
lunghezza 18 mt. larghezza 9 mt. altezza della rete 2.24 mt. Femminile e 2.43m maschile
I numeri indicano la
disposizione in
campo de giocatori
5
4
6
3
1
2
FONDAMENTALI
INDIVIDUALI: palleggio, bagher, battuta, muro, schiacciata.
DI SQUADRA: ricezione a W, attacco con alzatore al centro e schiacciatore laterale
SQUADRA IN BATTUTA
SQUADRA IN RICEZIONE
REGOLE ESSENZIALI
Squadre
Ogni squadra è composta di un massimo di dodici giocatori.
In campo si dispongono sei giocatori per ciascuna squadra. Tutti i giocatori devono mantenere l'ordine
di rotazione della formazione iniziale come stabilito dal referto consegnato alla giuria.
Posizioni
Nel momento in cui la palla è colpita dal battitore, i giocatori di entrambe le squadra devono prendere
posizione su due linee di tre giocatori ciascuna, come segnato sul referto.
Queste linee possono essere spezzate.
Dopo il servizio i giocatori possono spostarsi e occupare qualsiasi posizione sul loro campo e
sulla zona libera.
Nel nuovo regolamento è prevista la figura del libero che può muoversi senza limite.
Rotazione
Quando la squadra in ricezione conquista il diritto a servire, i suoi giocatori devono ruotare di una
posizione in senso orario.
Sostituzione
La sostituzione e l'atto con il quale gli arbitri autorizzano un giocatore ad uscire dal campo e un altro
ad occupare la sua posizione.
Per ogni set possono essere effettuate un massimo di sei sostituzioni per squadra.
Più giocatori possono essere sostituiti contemporaneamente.
Un giocatore della formazione iniziale può uscire dal campo una sola volta per set e può rientrare solo
nella posizione precedentemente occupata.
Una riserva può entrare in campo una sola volta per set al posto di un giocatore della formazione
iniziale e può essere sostituita solo dal giocatore che aveva rimpiazzato.
Il “LIBERO” è autorizzato a sostituire qualsiasi giocatore difensore. Il “LIBERO” può
essere sostituito soltanto dallo stesso giocatore che era stato da lui sostituito. La sua
prestazione è limitata come giocatore difensore.
Arbitri
La partita è diretta da un primo arbitro che si sistema su una piattaforma alta posta a una delle
estremità della rete. Da tale posizione può controllare lo svolgimento dell'incontro.
Il secondo arbitro prende posto in piedi fuori dal campo, all'altra estremità della rete, di fronte al
primo arbitro, e Io coadiuva nella direzione dell'incontro.
PARTITA E PUNTEGGIO (RALLY POINT SYSTEM)
Le partite si giocano al meglio di 3 o 5 set. Nel primo caso la partita ha termine quando una squadra
vince 2 set e nel secondo caso quando una squadra vince 3 set.
Il set è vinto dalla squadra che ottiene per prima 25 punti con uno scarto di almeno 2 punti sull'altra
squadra in caso di 24 pari, il gioco continua fino a conseguire lo scarto di 2 punti.
Nel caso di 2 set pari il quinto è giocato a 15 punti con uno scarto di almeno 2 punti sull'altra squadra in
caso di 14 pari, il gioco continua fino a conseguire lo scarto di 2 punti.
Ogni set che è giocato con il sistema "tie break", cioè con un punto assegnato ad ogni azione
Ogni set prevede interruzioni del gioco per i tempi di riposo (time out) e le sostituzioni dei giocatori.
Ogni squadra ha diritto a un massimo di due time out e sei sostituzioni di giocatori per set.
La durata di un time out è di 30 secondi e in questo periodo i giocatori in campo devono recarsi nella
zona libera vicino alla propria panchina.
Nei primi quattro set sono applicati automaticamente due “tempi di riposo tecnici”
per set, della durata di 60” ciascuno, quando la squadra al comando raggiunge gli 8
ed i 16 punti
ASSEGNAZIONE DEI PUNTI
Ogni volta che una squadra sbaglia la battuta, fa cadere la palla o commette infrazione, quella
avversaria vince l'azione di gioco con una delle seguenti conseguenze:
se la squadra che vince l'azione aveva il possesso della palla e quindi aveva effettuato la battuta,
conquista un punto e continua a servire,
se la squadra che vince l'azione era in ricezione, conquista un punto e acquista il diritto ad effettuare
la battuta.
TOCCO DI PALLA
Tocchi di squadra
Ogni giocatore può colpire la palla con qualsiasi parte del corpo a condizione che la palla non sia
trattenuta.
Un giocatore non può toccare la palla due volte ma non consecutivamente.
Ogni squadra ha diritto ad un massimo di tre tocchi, oltre a quello eventuale del muro, per rinviare la
palla nel campo avversario.
I tocchi di squadra comprendono i contatti, sia intenzionali sia involontari, dei giocatori con la palla.
Tocchi simultanei
Due o tre giocatori possono toccare la palla nello stesso momento.
Quando due (tre) giocatori della squadra toccano contemporaneamente la palla si considerano due (tre)
tocchi, tranne che nel muro.
Se uno solo di loro tocca la palla si considera un solo tocco.
La collisione fra giocatori della stessa squadra non costituisce fallo da sanzionare.
Se il tocco simultaneo ha luogo tra due avversari al di sopra della rete e la palla resta in gioco, la
squadra che la rigioca ha diritto a tre nuovi tocchi.
FALLI
Ogni azione contraria alle regole del gioco e un fallo che è sanzionato con una penalizzazione
I falli possono essere di tocco di palla, di posizione di rotazione dei giocatori.
Fallo di tocco di palla
Possono essere:
quattro tocchi, quando una squadra tocca la palla quattro volte prima di rinviarla.
tocco agevolato, quando un giocatore si appoggia a un compagno o alle attrezzature per raggiungere
giocare la palla,
doppio tocco, quando un giocatore tocca la palla due volte consecutivamente o la palla tocca in,
successione, varie parti del suo corpo.
Fallo di posizione
Lo commettono i giocatori di una squadra se non sono nella loro posizione regolare nel momento in cui la
palla è colpita dal giocatore in battuta
Un fallo di posizione causa la perdita dell'azione e i giocatori devono ritornare nelle loro corrette
posizioni.
Fallo di rotazione
Si determina un fallo di rotazione quando la battuta non è effettuata secondo l'ordine di rotazione.
Questo è considerato come un fallo di posizione; l'errore deve essere corretto e la squadra in fallo
penalizzata.