5 S - Istituto di Istruzione Superiore Enrico Fermi

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
FERMI — DA VINCI
Via Bonistallo, 73 - 50053 EMPOLI FI
Tel. (0571) 80614- Fax 0571 — 80665
Codice Fiscale 82004810485
Istituto d'Istruzione
E. FERMI - EMP
Arrivo Protoc3ilo N.......
Posizione
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2)
Documento predisposto dal consiglio della classe 5 Sezione S
Contenuto:
1.
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10.
p.2
Profilo dell'Istituto
Composizione Consiglio di Classe e variazioni nella composizione dello stesso
e della classe.
Elenco dei candidati
Profilo della classe
Programmazione delle attività educative e didattiche
Schede con informazioni relative alle prove simulate e griglie di valutazione
Scheda attività integrative ed extracurriculari e temi comuni affrontati dai docenti del C.d.C.
Schede informative relative alle metodologie didattiche e ai contenuti trasversali
Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali
approfondimenti
Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della
classe, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni
(voti, giudizi, livelli di apprendimento)
p.3
P. 5
p.6
p.8
p.14
p.35
p.38
p.39
p.63
Il Consiglio di Classe
n
Italiano e storia
PERLINI LUCA
•
Educazione Fisica
DEL FRATE LUCIA n
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Matematica
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Diritto ed economia politica
AIELLO TERESA
Tecnica amministrativa
CAPARRINI CARLO Inglese
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Psicologia generale e applicata
MALUCCHI MARY .
Cultura medico-sanitaria
SCHIPANI CONCETTA
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Religione
CIGNA STEFANO
Sostegno ADO1
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PENNISI SALVATORE
Empoli, 15 maggio 2014
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1) Profilo e presentazione dell’Istituto
Il NUOVO Istituto Istruzione Superiore Statale “Enrico Fermi” nasce nell’anno scolastico
2011/2012 dall’accorpamento dell’Istituto Professionale “Leonardo da Vinci” con l’Istituto Tecnico
Commerciale “E. Fermi”
L’ITC “E. Fermi” nel tempo ha contribuito alla formazione, nel comprensorio Empolese
Valdelsa, di soggetti sicuramente dotati di buona cultura aziendale che è stata molto utile alla
creazione ed alla conduzione delle imprese del territorio, contribuendo quindi al suo sviluppo sia
economico che sociale. I ragionieri del “Fermi” si sono inseriti nelle aziende (spesso piccole e
medie) affiancando di frequente l’imprenditore nelle scelte aziendali. Altri diplomati di questo
indirizzo hanno scelto di mettere in pratica direttamente la valenza dei propri studi; hanno creato
un’azienda e sono divenuti imprenditori di successo nella zona. Presso alcuni di questi, la scuola
ha sempre organizzato visite didattiche e vere e proprie lezioni di “full immersion” aziendale
durante le quali gli studenti comprendono, tra l’altro, la necessità di una approfondita formazione
interdisciplinare a 360 gradi. Diversi diplomati sono diventati valenti direttori di banche operanti sul
nostro territorio. Inoltre l’indirizzo commerciale fornisce ai suoi studenti basi culturali generali
solide, che permettono la prosecuzione degli studi verso ogni specializzazione. Infatti, oltre ai
naturali e tradizionali sbocchi universitari negli studi di economia, giurisprudenza, lingue, scienze
politiche, i diplomati dell’ Istituto si indirizzano con successo anche verso facoltà universitarie ed
operano nei campi più diversi. Negli anni l’ ex ITC “Fermi” si è arricchito di nuovi indirizzi. Negli
anni ottanta è stato attivato l‟indirizzo “Erica” e successivamente “Erica-Sport”, uno dei pochi in
Italia. Nei primi anni del duemila viene attivato il corso “Mercurio”, sempre come derivazione del
corso Commerciale, e il Liceo Socio-psicopedagogico (attuale Liceo delle Scienza Umane).
Nell’anno 2010/11, avvenuto l’accorpamento con il Professionale “L. da Vinci”, il Liceo è stato
scorporato e trasferito presso il Liceo ‘ Il Pontormo ‘. Dal 2002 l’Istituto è accreditato come Agenzia
Formativa presso la Regione Toscana. Nel 2005 è stata ottenuta la certificazione di qualità
secondo lo standard EFQM. Nel 2007 la scuola ha partecipato al Premio Qualità Italia, ottenendo
il risultato di 1^ scuola in Toscana e di 13^ in Italia.
L’ ex Istituto Professionale “L. da Vinci”, che dal 1/9/2011 ha perso la propria autonomia
amministrativa ed è stato aggregato all’ I.I.S. ‘Enrico Fermi’, trae origine dalla Regia Scuola di
Avviamento Professionale “LEONARDO DA VINCI” fondata nel 1820 ed ubicata presso il convento
di Santo Stefano degli Agostiniani in via LEONARDO DA VINCI. Fino al 1889 è affidata
all’insegnamento dei Padri delle Scuole Pie. Nel 1923 la Regia Scuola Tecnica viene trasformata
in Scuola Secondaria di Avviamento Professionale a Tipo Commerciale e nell’anno 1937-38 viene
aggiunta una sezione a Tipo Agrario. In seguito all’abolizione dell’avviamento professionale e
all’istituzione della scuola media pubblica (L. 31/12/1962) nasce l’attuale Istituto Professionale. Nel
1989 aderisce al Progetto ’92, rispondendo alle esigenze di rinnovamento ed ai nuovi bisogni
emergenti. Nasce così l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici. Dall’anno
scolastico 2004/2005 è attivo anche l’indirizzo Servizi Sociali.
Oggi l’Istituto, situato nell’edificio di via Fabiani 6 dall’anno 1976, non gode più di autonomia
amministrativa; prosegue però nel suo processo di rinnovamento, adeguandosi ad una realtà in
continuo movimento. L’istituto è dotato di modernissimi laboratori informatici, di una rete telematica
ed esprime una polivalente capacità progettuale tendente all’arricchimento continuo dell’offerta
formativa. Da un recente rapporto elaborato dall’IRRE Toscana, basato su azioni di monitoraggio
tese a definire la responsabilità, la flessibilità e l’integrazione quali assi portanti dell’autonomia
scolastica, si rileva che “la proposta della scuola risulta ampia e organica, finalizzata al
perseguimento dei risultati nel rispetto degli interessi degli studenti, ma anche alla considerazione
delle difficoltà che possono incontrare nel percorso scolastico. Nella scuola è diffusa l’attenzione
alla predisposizione di interventi di orientamento e di sostegno alla didattica. Gli insegnanti vedono
nello sforzo comune di sostenere gli studenti anche una buona occasione di costruzione della
propria identità: dunque si trovano d’accordo nel “lavorare per gli studenti”. Infine l’edificio è
predisposto per accogliere alunni diversamente abili, che sono presenti in modo cospicuo
nell’istituto; tutto ciò indica una notevole sensibilità nei confronti di queste problematiche.
2
PROFILO professionale del TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
Indirizzo Servizi Sociali
L’operatore sociale acquisisce una formazione teorico-pratica con il contributo della
psicologia, della scienza dell’educazione e delle scienze mediche.
Al termine del percorso formativo possiede una solida preparazione psico-pedagogica e
tecnico-organizzativa. Sia l’Operatore che il Tecnico dei servizi sociali si inseriscono in modo
dinamico e privilegiato in tutti i settori dei servizi alla persona.
Ambito di inserimento
Il Tecnico dei Servizi Sociali:
a) può operare in:
• strutture per la prima infanzia, come educatore;
• centri di aggregazione giovanile, centri ricreativi e soggiorni vacanza;
• interventi di assistenza familiare;
• centri di assistenza per diversamente abili, anziani, disagiati.
b) può essere animatore socio-educativo nelle varie tipologie di strutture socioassistenziali.
c) Il titolo di Tecnico dei servizi sociali dà accesso alla mansione di Addetto all’assistenza
di base (AAdB, ex OSA)
d) con l’aggiunta poi di 400 ore sempre a cura dell’Assessorato citato, può diventare
Operatore socio sanitario (OSS).
Al termine degli studi il diploma dà accesso a tutte le Facoltà universitarie, in modo
particolare Scienze della Formazione, Psicologia, Scienze infermieristiche, Educatore
professionale, Servizi Sociali.
2) Composizione del Consiglio di Classe
Italiano e storia
PERLINI
LUCA
Educazione Fisica
DEL FRATE
LUCIA
Matematica
MUSUMECI
AGRIPPINO
Diritto ed economia politica
AIELLO
TERESA
Tecnica amministrativa
CAPARRINI
CARLO
Inglese
COLELLA
CLAUDIA
Psicologia generale e applicata
MALUCCHI
MARY
Cultura medico-sanitaria
SCHIPANI
CONCETTA
Religione
CIGNA
STEFANO
Sostegno AD01
MELACCIO
CRISTIANO
Sostegno AD02
CAMPAGNA
MARGHERITA
Sostegno AD03
PENNISI
SALVATORE
3
AVVICENDAMENTO DELLA DOCENZA
Nel corso degli anni gli studenti hanno visto l’avvicendarsi di numerosi insegnanti; tale circostanza non ha
certamente contribuito a facilitare un proficuo clima di apprendimento nella classe.
In particolare, negli anni 2011/12 , 2012/13 e 2013/14 si sono verificati i seguenti cambiamenti :
LETTERE
da prof. AIELLO FABRIZIO a prof.ssa ROSSI VERONICA (sostituita da
prof.ssa CARLI SABRINA, rientra ROSSI VERONICA) a prof.
PERLINI LUCA
INGLESE
da prof.ssa MONTI EMANUELA a prof.ssa LA PIETRA ANNAMARIA a
prof.ssa COLELLA CLAUDIA
PSICOLOGIA
da prof. TURCO CARMINE a prof.ssa COROTTI ARIANNA a
prof.ssa MALUCCHI MARY
DIRITTO ED ECONOMIA
da prof.ssa DE CILLIS ELENA a prof.ssa AMORINI ELEONORA a
prof.ssa AIELLO TERESA
TECNICA AMMINISTRATIVA da prof. CASTELLI NUNZIO (classe IV) a prof. CAPARRINI CARLO (classe
V)
MATEMATICA
da prof.ssa BENINCASA LUCIANA (classe III) a prof. MUSUMECI
AGRIPPINO
CULTURA MEDICO-SANIT.
da prof.ssa ROCCO ANGELA (classe III: Igiene e Anatomia – sostituita da
SCARPA FABIOLA, rientra ROCCO ANGELA) a prof.ssa SCHIPANI
CONCETTA
RELIGIONE
da prof. MARINO GIULIO a prof. CIGNA STEFANO (classe V)
SOSTEGNO
con l’eccezione della prof.ssa CAMPAGNA MARGHERITA e del professor
MELACCIO CRISTIANO, tutti i docenti
sono cambiati.
4
3) Elenco dei candidati
Cognome
Nome
1. ALLORI
ALICE
2. BENEDETTI
ALICE
3. BIRELLI
ALESSIA
4. BOLDRINI
GIORGIA
5. BONUCCI
FRANCESCA
6. BURCHI
CAROLINA
7. CASALE
ROSA
8. CASANGELI
LUCREZIA
9. CORTI
NICOLE
10. DABRAIO
DILETTA
11. DI FRANCESCA
JESSICA
12. IAIUNESE
IRENE
13. LAURIA
GIOVANNA
14. LIN
LIXIA
15. MADAUDO
ERICA
16. NARDONI
ALESSIO
17. NENCINI
DAVIDE
18. SERENI
MARTINA
Maschi= 2; Femmine= 16
totale= 18
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4) Profilo della classe
La classe è composta da 18 alunni (16 femmine e 2 maschi). Tutti provengono dalla 4° S
dell’Istituto, tranne un’allieva che ripete la classe quinta.
Del gruppo fanno parte due alunni certificati: uno segue un percorso differenziato, per il quale si
rimanda alle relazioni dei docenti di sostegno ed al PEI, a disposizione del Presidente e della
commissione esaminatrice come allegati al presente documento; un’allieva presenta invece una
certificazione per DSA, per cui il c.d.c. ha adottato le misure dispensative e compensative
adeguate e per i cui dettagli si rimanda a quanto contenuto nel Piano educativo personalizzato e
nei verbali del consiglio di classe. Si chiarisce che l’allieva ha seguito la programmazione
ministeriale in tutte le discipline. Pertanto, in caso di ammissione all’esame finale di stato, l’allieva
sarà sottoposta al medesimo tipo di verifiche della classe, con maggiore tempo per la terza prova
scritta (30’ in più).
PARTE A)
Gli anni precedenti
Nell’anno scolastico 2009/2010 la classe 1°S era composta da 24 studenti; nel corso degli anni il
gruppo classe ha subito un moderato ricambio, fino agli odierni 18 studenti, 13 dei quali hanno
compiuto i cinque anni del corso di studio senza interruzioni. Va peraltro sottolineato che qualcuno
di essi già proveniva da altre esperienze scolastiche.
Negli anni passati, da un punto di vista comportamentale e disciplinare, la classe è stata piuttosto
complessa da gestire, caratterizzandosi per disarmonia e disomogeneità. Anche l’impegno nello
studio è stato incostante e nel complesso finalizzato alle verifiche ed al risultato, piuttosto che
all’acquisizione di una cultura e di una professionalità completa in tutte le competenze del profilo di
riferimento. Va certamente considerato che dalla prima alla quinta gli studenti hanno visto
l’avvicendarsi di numerosi insegnanti e ciò non ha certamente facilitato un efficace clima di
apprendimento.
In conclusione, dal punto di vista del profitto, il gruppo è arrivato alla classe quinta con una
preparazione assai eterogenea e risultati, complessivamente, non oltre il livello medio di
sufficienza; nonostante questo, all’interno della classe alcuni elementi hanno dimostrato un
impegno attivo e costruttivo, raggiungendo competenze adeguate.
Per quanto riguarda lo svolgimento dei programmi, nelle discipline di indirizzo sono stati trattati
temi relativi al settore di sbocco occupazionale del Tecnico dei servizi sociali, che dovrà avere gli
strumenti adeguati per inserirsi con responsabilità e competenza nelle strutture socio-sanitarie e
socio-assistenziali, pubbliche e private, recependo i bisogni dell’utenza e programmando interventi
mirati.
L’obiettivo del CdC è stato la formazione degli studenti, conseguita anche attraverso la
conoscenza dei contenuti teorici; per ovviare alle difficoltà che i ragazzi potessero incontrare con
gli aspetti più astratti delle discipline, si è sempre fatto ricorso all’esemplificazione, attraverso la
presentazione di “casi pratici” tratti dalla comune esperienza quotidiana. L’alternarsi di parti
teoriche e di questioni concrete ha reso più agevole l’acquisizione dei contenuti e dei concetti
fondamentali dei programmi e ne ha facilitato la comprensione.
In classe terza, per l’obbligo formativo degli istituti professionali, che prevede di effettuare
attività di “tirocinio”, attuata su indicazione del CdC ed approvazione del Collegio dei Docenti, sono
state organizzate settimane di STAGE suddivise in due moduli:
− infanzia
− anziani
Nella classe quarta gli studenti hanno partecipato a lezioni curate da esperti esterni alla
scuola, per un’ora settimanale di Psicologia, Cultura Medico Sanitaria e Diritto (progetto
“PREPARAZIONE STAGE” – ex terza area); l’esperienza si è conclusa con un esame nel mese di
maggio 2013. Dalla seconda decade del mese di maggio 2013 al termine dell’a.s. gli studenti
hanno partecipato alle attività di STAGE presso asili nido e strutture per anziani.
6
Le esperienze di tirocinio sono risultate positive: gli allievi hanno mostrato capacità di relazionarsi
con l’utenza, partecipando, con il personale addetto, a interventi mirati relativi alle esigenze
fondamentali della vita quotidiana ed ai momenti di svago.
PARTE B)
L’anno in corso
Nell’anno in corso gli alunni hanno mostrato, in generale, un comportamento non sempre corretto
e responsabile. Dopo un inizio di anno scolastico difficile, si è progressivamente ristabilito un clima
d’aula più sereno, che però non si è mai concretizzato in una reale collaborazione attiva della
maggioranza della classe al dialogo educativo: la vivacità, che è una caratteristica anche positiva
di questo gruppo, si è risolta più spesso in distrazione che non in partecipazione. Per quanto
riguarda l’interesse nei confronti delle lezioni, infatti, solo alcuni alunni hanno partecipato
attivamente, mostrando disposizione al dialogo sui temi trattati e qualità negli apporti personali. Dal
punto di vista relazionale e socio-affettivo, va rilevato come si sia confermata la divisione della
classe in sottogruppi ed i rapporti non semplici né pacifici tra di essi.
La frequenza alle lezioni è risultata anch’essa disomogenea, pur rimanendo nel complesso
abbastanza regolare. Qualche allievo presenta un numero di assenze rilevante, non tale tuttavia
da compromettere l’ammissione all’esame.
Per quanto attiene, dunque, alla preparazione ed al profitto, la classe si presenta
conseguentemente assai eterogenea: alcuni alunni, in possesso di adeguate capacità espressive,
applicative e organizzative, grazie all’impegno, hanno raggiunto un discreto livello di preparazione;
per alcuni studenti si segnalano incertezze nella rielaborazione dei contenuti e nell’espressione,
non supportate da uno studio continuo ed approfondito; permangono casi di alunni con un fragile
metodo di studio, di tipo prevalentemente mnemonico, che avrebbe richiesto da parte loro
maggiore impegno e assiduità nello studio domestico e nella partecipazione alle lezioni.
Nel complesso, la classe presenta un profitto mediamente sufficiente.
La classe ha partecipato a CORSI di RECUPERO ed ATTIVITÀ di POTENZIAMENTO organizzati
dalla Scuola nel mese di Febbraio 2014 con sospensione dell’attività didattica; è stato poi
effettuato dai singoli docenti il RECUPERO in ITINERE, e in parte le carenze sono state
recuperate.
Gli studenti, nel mese di settembre 2013, hanno continuato l’esperienza di STAGE all’interno del
contesto della “ex terza area”, conseguendo nel complesso una buona valutazione.
Nelle uscite didattiche e nelle attività integrative effettuate, gli studenti hanno in generale mostrato
interesse e consapevolezza del lavoro che andranno a svolgere.
SI RIMANDA ALLE RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI CURRICULARI per ulteriori
analisi e per stabilire il raggiungimento o meno degli OBIETTIVI DISCIPLINARI.
7
5) PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE
Anno scolastico 2013/2014
Consiglio della CLASSE 5^ S indirizzo Servizi Sociali
Data di approvazione del C.d.C.
17 Ottobre 2013
Coordinatore: Prof. Luca Perlini
SITUAZIONE D’INGRESSO
(ESITO TEST – OSSERVAZIONI)
La classe è costituita da 18 alunni (16 femmine e 2 maschi). Quattro sono indietro di un
anno nel corso degli studi, mentre cinque hanno ripetuto due anni.
Tutti provengono dalla IV S dell’istituto, tranne un’allieva che ripete la classe V.
Nel gruppo classe è inserito un alunno diversamente abile, che segue una
programmazione differenziata con il supporto dell’insegnante di sostegno. Lo studente è
ben integrato nella classe, svolge il suo lavoro con impegno e serenità ed ha, nonostante il
suo carattere riservato, un buon rapporto con i compagni e con gli insegnanti.
Nella classe è inoltre presente un’alunna che, come emerge dalla certificazione dell’ASL
11 di Empoli, presenta un DSA. Per lei il Consiglio di Classe (d’ora in poi C.d.C.)
procederà, come lo scorso anno, alla stesura di una programmazione individualizzata
insieme alla famiglia e alla ragazza stessa.
Si premette che il C.d.C. elabora questo progetto a poco più di due settimane dal rientro
degli studenti dal tirocinio; è da evidenziare, inoltre, il fatto che durante il corso di studi la
classe ha cambiato diversi docenti, e che la cosa si è ripetuta nel corrente anno scolastico.
In questo periodo iniziale sono state effettuate osservazioni, discussioni collettive, alcune
prove, unitamente ad una generale attività di ripasso di argomenti dell’anno scolastico
precedente: il tutto mirato alla conoscenza degli alunni e del loro livello generale di
partenza.
Dal punto di vista disciplinare, la classe mantiene un comportamento complessivamente
corretto ma non sempre disponibile ad un proficuo dialogo educativo. Il grado di
partecipazione ed interesse alle lezioni risulta molto variabile e talvolta non adeguato, ed il
livello di attenzione è generalmente basso. La frequenza, per il momento, si mantiene
globalmente regolare.
Dal punto di vista cognitivo, emerge un gruppo di studenti maggiormente impegnati e
partecipi, con discrete capacità rielaborative; tuttavia la preparazione media di base
appare complessivamente superficiale, mentre il metodo di studio utilizzato, fondato sulla
memorizzazione, non sempre permette di rielaborare fattivamente i contenuti né, peraltro,
di effettuare le necessarie connessioni tra argomenti. Nella prospettiva dell’esame di stato,
sarà necessario quindi insistere sia su un metodo di studio più efficace, sia sull’interesse e
sull’impegno, a scuola e a casa.
PER LE PROVE DI INGRESSO ed e RELATIVI METODI di RILEVAZIONE, SI RIMANDA AI PIANI
PERSONALI DI LAVORO DEI DOCENTI
8
STRATEGIE da METTERE in ATTO per il SUPPORTO ed il RECUPERO
(Corsi Idei, pausa didattica, sportelli, recupero in itinere etc., indicazione del periodo di attivazione)
I docenti si assumono il compito di sollecitare gli alunni in modo tale da motivarli verso una
partecipazione attiva alle lezioni.
Oltre a ciò, concordano sui seguenti punti:
1) dedicare una parte iniziale al ripasso per consolidare le conoscenze ritenute fondamentali;
2) intensificare il lavoro in classe con esercitazioni specifiche delle discipline;
3) inserire pause didattiche e di recupero in itinere in base alle necessità o richieste che si
evidenzieranno;
4) attivare corsi di recupero e/o sportelli per le situazioni più preoccupanti. Nel piano annuale
delle attività sono comunque previsti interventi di recupero nella settimana da lunedì 3 a sabato 8
Febbraio 2014.
COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE
(definizione delle norme di comportamento e degli atteggiamenti comuni da assumere per
l’applicazione delle stesse)
Il C.d.C. fa proprie le regole fissate dal Regolamento d’Istituto e si impegna a farle rispettare
con fermezza, puntualità e coerenza, senza per questo cadere nella rigidità.
I docenti si impegneranno a creare un clima di lavoro quanto più possibile sereno e improntato
al dialogo e alla disponibilità reciproca; nella consapevolezza dei loro diritti e doveri, avranno
comunque un atteggiamento fermo nel richiedere rispetto.
In particolare si punterà in questo anno al rafforzamento della responsabilità individuale ed alla
motivazione nei confronti dello studio, in modo da portare i ragazzi al raggiungimento dei livelli
minimi prefissati in vista degli Esami di Stato. A tal fine i docenti presteranno particolare cura
nell’assegnazione dei compiti per casa e ne evidenzieranno l’importanza per la qualità delle
competenze scolastiche da raggiungere.
OBIETTIVI TRASVERSALI
(comportamentali e cognitivi)
I docenti, in previsione degli esami, concordano sulla necessità di perseguire i seguenti obiettivi:
COMPORTAMENTALI
•
promuovere un atteggiamento rispettoso delle regole, delle scadenze e degli impegni;
•
favorire un atteggiamento rispettoso dei compagni, degli insegnanti e dell’ambiente
scolastico.
•
saper lavorare insieme agli altri;
•
sollecitare e potenziare il senso di responsabilità nei confronti delle persone e dell’ambiente
circostante.
•
•
•
•
•
COGNITIVI
migliorare il metodo di studio e le capacità di analisi, sintesi e schematizzazione dei
concetti;
stimolare la curiosità intellettuale e gli atteggiamenti attivi nei confronti delle conoscenze;
consolidare la capacità di autonomia organizzativa;
favorire l’acquisizione di capacità dirette alla interpretazione e rielaborazione dei concetti
acquisiti;
promuovere la capacità di operare autonomamente riflessioni e connessioni
interdisciplinari;
9
•
potenziare le capacità di espressione linguistica sia a livello generale che nell’uso del
lessico specifico delle discipline.
STRATEGIE DA METTERE IN ATTO PER IL LORO CONSEGUIMENTO
Per il conseguimento degli obiettivi precedentemente citati, i docenti concordano di:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
comunicare in modo chiaro, ordinato e corretto spiegando il significato dei termini tecnici e
specifici delle varie discipline;
verificare spesso con domande rivolte alla classe se le spiegazioni sono state recepite;
stabilire, quando possibile, rapporti tra i contenuti delle discipline e la realtà attuale;
fornire indicazioni utili per lo studio di un argomento;
spingere gli alunni a ragionare autonomamente e ad elaborare riflessioni personali;
organizzare lezioni il più possibile partecipate e con lavori di gruppo utili alla
socializzazione, al confronto e alla cooperazione fra gli alunni;
fare molte esercitazioni anche su quesiti a risposta aperta, in classe e a casa, per
migliorare la capacità di sintesi;
sollecitare continuamente il rispetto delle regole;
comunicare alle famiglie eventuali comportamenti inadeguati.
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
(griglie di osservazione del comportamento e del processo di apprendimento)
Ogni docente utilizzerà per l’osservazione, la verifica e la valutazione gli strumenti ritenuti più
idonei e in accordo con quanto stabilito nelle riunioni dei Dipartimenti disciplinari, relativamente
alle griglie adottate per la correzione e valutazione delle prove scritte e orali.
Per la valutazione del comportamento si terrà conto dell’interesse, dell’impegno e della
partecipazione; del rispetto delle persone e delle cose, non solo in classe ma in tutto l’ambiente
scolastico; della frequenza alle lezioni e della puntualità.
Per valutare l’apprendimento si analizzerà: il livello delle conoscenze apprese e la
comprensione degli argomenti; le competenze: la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e
la proprietà di linguaggio; la capacità di rielaborare e collegare le conoscenze.
Le verifiche periodiche saranno momenti fondamentali per osservare il processo di
apprendimento ed, eventualmente, rivedere la programmazione individuale e collegiale.
Il coordinatore del C.d.C. terrà sotto osservazione i dati relativi alla frequenza ed informerà le
famiglie.
STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA
(controllo in itinere del processo di apprendimento)
Il controllo in itinere dell’apprendimento si realizzerà attraverso la valutazione di:
• Test di varia tipologia
• Elaborati scritti
• Colloqui
• Esercitazioni individuali e di gruppo
• Interventi orali spontanei e sollecitati
• Correzione dei compiti svolti a casa
• Relazioni orali o scritte
• Osservazione sul lavoro svolto in classe
10
•
•
•
Attività di ricerca individuali e di gruppo
Prove pratiche
Simulazioni in vista delle future prove d’esame
STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA
(Controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione)
Saranno utilizzati sia compiti scritti che verifiche orali, prove strutturate e semi-strutturate.
Per la valutazione delle competenze raggiunte a fine percorso (ammissione agli esami) si terrà
conto, oltre che della media dei risultati conseguiti, anche dei progressi ottenuti individualmente
rispetto ai livelli di partenza.
FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
Oltre ai risultati oggettivi delle verifiche, si terranno in considerazione altri elementi come:
•
•
•
•
•
Attenzione e partecipazione durante le ore di lezione
Puntualità nel rispetto degli impegni assunti
Correttezza nel comportamento
Uso di un linguaggio pertinente
Processo di apprendimento e abilità conseguite in rapporto alle potenzialità ed al livello di
partenza dello studente
Profitto e frequenza nella eventuale ex area di specializzazione -stage aziendale-
•
DEFINIZIONE DI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI
CONOSCENZA e ABILITA’
Per la valutazione delle singole materie si farà riferimento a quanto stabilito nelle riunioni dei
Dipartimenti, fermo restando l’adeguamento ai criteri generali stabiliti nel POF dell’Istituto.
Segue la tabella di corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento contenuta nel POF.
VOTO
10
9
8
7
6
DEFINIZIONE
Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito.
Dimostra totale autonomia anche in contesti non noti.
Si esprime in modo sicuro ed appropriato, sa formulare valutazioni critiche ed
attivare un processo di autovalutazione.
Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito.
Dimostra inoltre autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e
non noti.
Possiede correttezza e proprietà di linguaggio.
E’ in grado di attuare un processo di autovalutazione.
Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito.
Dimostra inoltre autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e
anche, parzialmente, in contesti non noti. Possiede una discreta proprietà di
linguaggio.
Lo studente dimostra di possedere competenze su contenuti fondamentali.
Dimostra inoltre autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti;
fuori dai contesti noti deve essere guidato. Si esprime in modo sostanzialmente
corretto e aprmaziopropriato.
Lo studente dimostra di conoscere gli argomenti proposti solo nei loro aspetti
fondamentali. Le competenze raggiunte gli consentono una parziale autonomia
solo nei contesti noti.
L’espressione risulta incerta e non sempre appropriata.
11
5
4
3
2-1
Conosce gli argomenti proposti solo in modo parziale, possiede un linguaggio non
sempre corretto e non padroneggia la terminologia specifica.
Anche se guidato riesce ad orientarsi con difficoltà.
Conosce in modo superficiale e frammentario gli argomenti proposti, il linguaggio è
stentato, necessita di un frazionamento del compito. Commette errori sostanziali
Denuncia gravi lacune nella conoscenza degli argomenti proposti. Si esprime con
grande difficoltà. Necessita di un frazionamento del compito. Commette molti gravi
e sostanziali errori e non è in grado di riconoscerli.
Non è in grado di svolgere anche semplici compiti assegnati. Non ha alcuna
conoscenza di tutti gli argomenti
DEFINIZIONE DEI CARICHI MASSIMI DI LAVORO SETTIMANALE
(per ciascuna disciplina, in rapporto al tempo di studio mediamente disponibile per gli studenti)
Gli insegnanti concordano di controllare il registro di classe in modo da evitare per gli studenti
un carico di lavoro eccessivo.
Se possibile, si eviterà di far svolgere agli alunni più compiti scritti nell’arco della stessa
mattinata.
Verranno utilizzate anche le ore delle lezioni mattutine per il ripasso, eventuali approfondimenti
e chiarimenti, anche se i docenti concordano sulla necessità di una rielaborazione personale
pomeridiana.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE PREVISTE
(seminari/conferenze/visite guidate/viaggi di istruzione ecc.)
Durante l’anno scolastico, saranno proposte alla classe varie attività integrative:
• attività di educazione alla salute e all’ambiente;
• incontri al Centro per l’Impiego di Empoli;
• gruppo sportivo;
• progetto “Doposcuola” per alunni diversamente abili delle classi V°;
• eventuali spettacoli teatrali e cinematografici;
• eventuali mostre;
• eventuali uscite sul territorio;
• eventuale settimana bianca;
• eventuali visite guidate;
• eventuali viaggi d’istruzione;
• eventuali progetti scolastici.
Si precisa tuttavia che ogni adesione è subordinata all’impegno e all’adozione di un
comportamento corretto e responsabile da parte della classe durante la normale attività
didattica.
PERCORSI PLURIDISCIPLINARI
(tempi, metodi, contenuti)
Gli insegnanti propendono, anche in funzione della terza prova d’esame, ad educare gli alunni
ad esercitazioni, la cui interpretazione e soluzione presuppone di fatto l’applicazione di
conoscenze e l’esercizio di più abilità e competenze.
In funzione di ciò, verranno svolte simulazioni nel corso dell’anno scolastico, in date da stabilire,
in particolare una per la prima prova, una per la seconda prova e una o due per la terza prova.
12
ATTIVITÀ DI TIROCINIO
(specificare modalità e tempi di realizzazione. Per le classi terze e quarte/quinte)
Tutti gli alunni hanno partecipato al tirocinio terminato il giorno 27 Settembre 2013. Le classi
quarte e quinte degli Istituti Professionali, in materia di terza area, hanno il solo obbligo di
frequentare 132 ore annuali di stage aziendale.
Come deliberato dal Collegio dei Docenti, l’Istituto ha studiato e poi realizzato interventi mirati a
far svolgere ai propri studenti delle classi quarte lezioni preparatorie allo stage da parte di esperti
esterni in orario curriculare, in compresenza con gli insegnanti delle materie coinvolte
nell’esperienza formativa.
Il documento è stato letto ed approvato dai docenti del C.d.C. nella riunione del 17 Ottobre
2013.
Il Coordinatore del Consiglio di Classe
Prof. Luca Perlini
13
6) SCHEDA CON INFORMAZIONI SULLE PROVE SIMULATE E GRIGLIE
DI VALUTAZIONE
A) Prove pluridisciplinari (simulazione terza prova)
Criteri seguiti per la progettazione delle prove multidisciplinari
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso ed in
particolare:
Cultura medico-sanitaria
Diritto ed economia politica
Inglese
Matematica
Tipologia della prova: sulla base delle simulazioni svolte dai singoli insegnanti nel corso
dell'anno, i cui risultati sono stati discussi collegialmente, il consiglio di classe ha deliberato di
somministrare, per la simulazione della terza prova, la tipologia B.
E’ stata effettuata una simulazione della III° prova (materie indicate) in data 7 maggio
2014
Valutazione della prova: ciascuna disciplina coinvolta riceverà un punteggio massimo in
quindicesimi e la valutazione globale della prova scaturirà dal totale dei punteggi -griglia
allegataNello svolgimento della prova:
a) è consentito l’uso del dizionario della Lingua Inglese
b) è consentito l’uso della calcolatrice
c) non è consentito l’uso del codice civile
d) tempo concesso: 2 ore e mezzo (Gli alunni certificati 3 ore)
B) Simulazione Prima e Seconda prova scritta
E’ stata effettuata una simulazione della I° prova ( Italiano ) in data 11 aprile 2014.
E’ stata effettuata una simulazione della II° prova ( Psicologia generale e applicata ) in
data 30 aprile 2014.
C) Simulazione Colloquio
Una simulazione del colloquio non è stata effettuata per motivi di tempo e organizzazione.
14
6.1) Griglia di valutazione della prima prova
Griglia di correzione PRIMA PROVA SCRITTA Esame di Stato
CANDIDATO: ……………………………….
INDICATORI
COMPETENZE
IMPOSTAZIONE E
ARTICOLAZIONE
COMPLESSIVA DEL
TESTO
DESCRITTORI
•
•
•
USO DELLE
STRUTTURE
GRAMMATICALI E DEL
SISTEMA
ORTOGRAFICO E
INTERPUNTIVO
DISPONIBILITA’ DI
RISORSE LESSICALI E
DOMINIO DELLA
SEMANTICA
•
•
Punteggio
indicatore
0-3
Rispetto delle consegne
(secondo il tipo di prova)
Coerenza e coesione nello
svolgimento del discorso
Padronanza delle strutture
morfo-sintattiche
Uso consapevole della
punteggiatura
Correttezza ortografica
0-4,5
•
•
Proprietà lessicali
Uso adeguato dei linguaggi
settoriali
•
•
Scelta di argomenti pertinenti
Organizzazione degli
argomenti intorno a un’idea di
fondo
Rielaborazione delle
informazioni attraverso
commenti adeguati e
valutazioni personali
CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE
•
Punteggio
attribuito
0-3
0-4,5
PUNTEGGIO TOTALE__________/15
Scala di valutazione
GIUDIZIO (corrispettivo in decimi)
PUNTEGGIO in quindicesimi
Gravemente insufficiente (4<)
Insufficiente (4)
Mediocre (5)
Sufficiente (6)
Più che sufficiente (6,5)
Discreto (7)
Buono (8)
Molto buono (9)
Ottimo (10)
1–5
6–7
8–9
10
11
12
13
14
15
15
Istituto di Istruzione Superiore “Fermi-Da Vinci”
SIMULAZIONE 1° PROVA ESAME DI STATO
Anno scolastico 2013-2014
TIPOLOGIA A- ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, I fiumi
Mi tengo a quest'albero mutilato
abbandonato in questa dolina (1)
che ha il languore
di un circo
prima o dopo lo spettacolo
e guardo
il passaggio quieto
delle nuvole sulla luna
Stamani mi sono disteso
in un'urna d'acqua
e come una reliquia
ho riposato
L'Isonzo scorrendo
mi levigava
come un suo sasso
Ho tirato su
le mie quattr'ossa
e me ne sono andato
come un acrobata
sull'acqua
Mi sono accoccolato
vicino ai miei panni
sudici di guerra
e come un beduino
mi sono chinato a ricevere
il sole
Questo è l'Isonzo
e qui meglio
mi sono riconosciuto
una docile fibra
dell'universo
16
Il mio supplizio
è quando
non mi credo
in armonia
Ma quelle occulte
mani
che m'intridono
mi regalano
la rara
felicità
Ho ripassato
le epoche
della mia vita
Questi sono
i miei fiumi
Questo è il Serchio (2)
al quale hanno attinto
duemil'anni forse
di gente mia campagnola
e mio padre e mia madre
Questo è il Nilo
che mi ha visto
nascere e crescere
e ardere d'inconsapevolezza
nelle estese pianure
Questa è la Senna
e in quel suo torbido
mi sono rimescolato
e mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumi
contati nell'Isonzo
Questa è la mia nostalgia
che in ognuno
mi traspare
ora ch'è notte
che la mia vita mi pare
una corolla
di tenebre
(1) dolina: concavità del terreno (formata dall'azione dell'acqua piovana) tipica del Carso.
(2) Serchio: fiume della Lucchesia, terra di origine della famiglia di Ungaretti.
Giuseppe Ungaretti (1888-1970), di famiglia toscana, nato ad Alessandria d'Egitto, visse in
gioventù a Parigi. Durante la prima Guerra Mondiale combatté sul fronte italiano e proprio mentre
era al fronte compose molte poesie della raccolta “L'Allegria” (pubblicata in più edizioni, a partire
dal 1919). Anche questa poesia è stata scritta mentre il poeta era al fronte, nella zona del Carso,
17
sulle rive dell'Isonzo, il fiume che è stato una importante zona di guerra e il cui paesaggio è
rimasto "mutilato". Il poeta-soldato Ungaretti si immerge in questo fiume, per cercare ristoro e
passa in rassegna i fiumi che hanno segnato le tappe della sua vita.
1. Parafrasi e comprensione complessiva.
Riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 15 righe.
2. Analisi e commento del testo.
2.1 Che cosa rappresenta ciascun fiume nella vita del poeta?
2.2 Spiega il significato dei versi 9-12 "Stamani mi sono disteso / in un'urna d'acqua / e come una
reliquia / ho riposato", individuando anche in altre espressioni del testo gli elementi di sacralità
presenti nella lirica.
2.3 Quale significato simbolico assume l'acqua che accompagna il viaggio del poeta alla scoperta
di sé e al recupero del passato attraverso la memoria?
2.4 Per quali ragioni il poeta definisce questa lirica la propria "carta d'identità" contenente i "segni"
che gli permettono di riconoscersi?
3. Approfondimenti.
Ungaretti, come altri poeti del tempo, avverte la necessità di trovare nuovi mezzi espressivi, diversi
da quelli tradizionali e più adatti a rappresentare la fragilità e la precarietà della condizione umana.
Spiega in che cosa consiste la cosiddetta rivoluzione stilistica attuata dal poeta in questa prima
fase della sua sperimentazione formale, indicandone anche qualche esempio in questa lirica.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La piazza luogo dell'incontro e della memoria
DOCUMENTI
"Ero appena tornato da un viaggio nel Messico, dove ero rimasto molto colpito dall'intensa vita
18
del Cuore nei villaggi messicani. Ognuno di essi possiede una piazza piuttosto grande con
portici tutto intorno, e la gente è sempre lì a comprar nelle botteghe, a pettegolare, mentre i
giovani fanno la corte alle ragazze. Questo è il vero centro della vita del villaggio. Provai a
spiegare ai miei studenti che valeva la pena di studiare questo elemento e che dovrebbe
essere possibile creare anche negli Stati Uniti Cuori di questo genere. Ma gli studenti
rifiutarono la mia proposta perché pensavano che l'idea di una piazza circondata da portici
appartenesse troppo al passato e che non fosse adatta alla vita di oggi. Così io mi domandai
se l'aver suggerito un tale argomento non era dovuto al fatto che io avevo una mentalità d'altri
tempi. Ora però so che rifiutarono la mia proposta perché non sapevano di che cosa si
trattava: non avevano mai visto una cosa simile, non l'avevano mai sperimentata, perciò non
potevano capirla. Non molto tempo dopo ricevetti una lettera da uno di essi, un ragazzo molto
dotato, che era stato in Italia ed aveva visto Piazza S. Marco. Ne era rimasto così
impressionato che mi scrisse ricordando la nostra discussione."
W. GROPIUS, Discussione sulle piazze italiane,
trad. it. Milano 1954
"Ecco le piazze romane, dove le persone, giunte in mezzo, scompaiono in profonda vasca,
emergono agli orli e le vedi, a distanza, salire la scalinata di San Pietro come se andassero in
paradiso."
V. CARDARELLI, Il cielo sulle città,
Milano 1949
La veneta piazzetta
antica e mesta, accoglie
odor di mare. E voli
di colombi. Ma resta
nella memoria - e incanta
di sé la luce - il volo
del giovane ciclista
vòlto all'amico: un soffio
melodico: "Vai solo?"
S. PENNA, Poesie, 1939
Fra le tue pietre e le tue nebbie faccio
villeggiatura. Mi riposo in Piazza
del Duomo. Invece
di stelle
ogni sera s'accendono parole.
Nulla riposa della vita come
la vita.
U. SABA, Il Canzoniere, Torino, 1961
Piazza Grande
Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è
sulle panchine in Piazza Grande
ma quando ho fame di mercanti come me
qui non ce n'è.
Dormo sull'erba, ho molti amici intorno a me:
gli innamorati in Piazza Grande;
dei loro guai, dei loro amori tutto so,
19
sbagliati e no.
[...]
Una famiglia vera e propria non ce l'ho,
e la mia casa è Piazza Grande.
A chi mi crede prendo amore e amore do
quanto ne ho.
Con me di donne generose non ce n'è,
rubo l'amore in Piazza Grande
e meno male che briganti come me
qui non ce n'è.
[...]
Lenzuola bianche per coprirci non ne ho,
sotto le stelle, in Piazza Grande
e se la vita non ha sogni, io li ho e te li do.
E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande
tra i gatti che non han padrone come me,
attorno a me.
A modo mio quel che sono l'ho voluto io....
Testo di G. BALDAZZI - S. BARDOTTI, 1972, in "Casa Ricordi", 1995
La 'piazza' ospita le attività non programmate, spontanee, e in questo senso diventa una
propaggine del laboratorio culturale; ne interpreta e ne rafforza la vocazione popolare,
prospettandosi come una trasposizione fantastica del vecchio Hyde Park Corner."
Il centro culturale George Pompidou di Piano e Rogers in M. DINI "Renzo Piano: Progetti e
architetture 1964 - 1983", Milano, 1983
S. STEIMBERG, Piazza S. Marco, disegni, 1951
20
PIANO e ROGERS, centro culturale George Pompidou Parigi, 1971 - 1977
Recanati, Piazzola Sabato del Villaggio
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore.
G. LEOPARDI, Il sabato del villaggio
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
Musica per tutti, tra arte e industria
21
DOCUMENTI
Oscar della musica, Eminem come Madonna:
"Stoccolma - Doppio trionfo per Madonna agli Mtv Europe Music Awards ieri sera al Globen
della capitale svedese e in diretta TV per un bacino di un miliardo di telefan. Madonna
conquista i titoli di miglior artista femminile e dance, e si ritrova a condividere il palco del
megashow con Guy Ritche, il suo compagno 31enne, il regista inglese di "Snatch", che l'ha
resa madre due mesi fa. Canta "Music", in scena con due ballerini e tre musicisti, e sullo
sfondo le istantanee più importanti della sua carriera. Doppio trionfo anche per Eminem,
rapper bianco americano, con più di una grana con la giustizia per violenze: è lui che vince il
premio per il miglior artista hip hop... Tutti gli artisti si esibiscono dal vivo. La scenografia
ricorda i film di fantascienza degli anni 50: lame d'acciaio, stalattiti argentee, sfere color latte,
alcune ripiene di acqua, e c'è pure una sorta di igloo... Richy Martin, dio in terra del pop latino,
vince come miglior artista maschile e propone "She bangs" con più di 40 ballerini, trasferendo
l'atmosfera acquatica del video sul palco proprio in quelle bolle piene d'acqua."
dal "Corriere della Sera", 17 novembre 2000
Umano troppo umano: si celebra l'innocuo rito della sintonia nazionale.
"Del resto Sanremo svolge una funzione determinante nella vita del Paese che, in segno di
rispetto, si ferma, si sintonizza, si interroga sui massimi sistemi. Il Festival infatti è una sorta di
pratica divinatoria coatta per leggere la nostra società; anche qui a fasi alterne. Un anno
Sanremo è lo specchio del Paese, l'anno dopo è lo specchio di se stesso, di ciò che
rappresenta, di tutto il baraccone televisivo; insomma è un Censis tradotto in canzone, un
Istat in rima baciata, un Osservatorio di dati orecchiabili. Bisogna guardare Sanremo perché
sugli altri canali, inspiegabilmente, non c'è mai nulla da guardare."
A. GRASSO, dal "Corriere della Sera", 27 febbraio 2001
L'evento: Con le star della lirica un viaggio nella vita di Verdi.
"L'anniversario di Verdi ha imposto uno scatto in più. I cantanti sfileranno uno dopo l'altro, ma
reciteranno anche: mantenendo un tono di conversazione leggeranno appunti di vita verdiana
ricollocando la scheggia d'opera che cantano nel contesto storico, sociale, psicologico in cui
nacque. Poi ci saranno le emozioni e forse qualche ricordo personale dei protagonisti a tu per
tu con gli eroi e i ribaldi inventati da Verdi. Sarà un viaggio nella vita di Verdi - dice il celebre
direttore Zubin Mehta - Il galà viene consegnato al festival, chiavi in mano, da un noto agente
musicale, e sarà ripreso da 80 televisioni. Ci sarà anche un dvd (ma non un cd), un home
video e una distribuzione via Internet."
dal "Corriere della Sera", 11 marzo 2001
I due volti di Internet, pericoli ed opportunità:
"Molto rumore per nulla? Il caso Napster - o se volete il caso della musica digitale che viaggia
lungo le arterie del Web compressa col formato Mp3 - ha scatenato una battaglia legale di
proporzioni enormi. La sentenza finale dei giudici federali è alle porte e gli uomini di Napster,
proprio ieri, hanno detto di essere pronti ad introdurre un filtro elettronico per la protezione del
copyright, che ha prontamente fatto arricciare il naso alla Riia, l'associazione delle case
discografiche... Fermare Napster non significa fermare lo scambio illegale di musica; nel
breve o nel medio periodo, non c'è da attendersi che il mercato legale della musica on line
decolli vertiginosamente. Secondo le stime di Forrester Research, nel 2003 la musica
acquistata digitalmente dovrebbe valere 220 miliardi di lire su scala globale, quindi solo una
22
modesta fetta del totale. Ma siamo sicuri che Napster & friends danneggino il mercato? A
parte l'Italia (dove le vendite ristagnano da anni) su scala globale i consumi non hanno
mostrato sensibili segni di cedimento. Anzi, a detta di alcuni, la musica digitale può avere
effetti positivi sul mercato: ascolto un brano via Napster, e se mi piace vado a comprare
l'intero disco." da "Il Sole 24 Ore", 4 marzo 2001
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune,
sia in rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro
tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di
uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede
appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche
la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri
proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.»
S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano,
Bologna 1996
«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre
all’utilità pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la
stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe
mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che è male.
V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa non guarda che
all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una somma di volontà
particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la
volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e
particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini;
ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato
meno generale. […] Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà
generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla
sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo corpo, non hanno
che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale.
Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e
luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per
tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La pace, l’unione,
l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»
Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere,
Sansoni, Firenze 1972
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i
propositi d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […]
Accanto agli uomini, i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri
uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della
costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri
nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli
amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo
dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le
fondamenta di qualcosa.»
Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola "profitto", in pratica
23
citata solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di
una sua importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La
seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del
termine "bene comune". Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai "benefici
immateriali che danno all’uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia,
l’amicizia e la pace". Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura
materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione
istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella
relativa alla "centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune", una acquisizione
almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci
soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci
"motore primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro
Signore è il motore del creato".»
Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale,
2010
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
La scienza: dubbi e paure dello scienziato
DOCUMENTI
"Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la
sorpassano. E' ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono,
che dire di quelle soprannaturali?".
B. PASCAL, Pensieri, n. 139, trad. it. di P. Serini, Torino 1962
"E tuttavia il ventesimo secolo non si trova a suo agio con la scienza che è il suo risultato più
straordinario e da cui esso dipende. Il progresso delle scienze naturali è avvenuto sullo
sfondo di un bagliore di sospetti e paure, che di quando in quando si è acceso in vampate di
odio e di rifiuto della ragione e di tutti i suoi prodotti. [...] I sospetti e la paura verso la scienza
sono stati alimentati da quattro sentimenti: che la scienza è incomprensibile; che le sue
conseguenze pratiche e morali sono imprevedibili e forse catastrofiche; che essa sottolinea la
debolezza dell'individuo e mina l'autorità. Né infine dobbiamo trascurare il sentimento che,
nella misura in cui la scienza interferisce con l'ordine naturale delle cose, essa risulta
intrinsecamente pericolosa".
E. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995
"Mi ricordo un colloquio che ebbi dopo la guerra con E. Fermi, poco prima che venisse
sperimentata la prima bomba all'idrogeno nel Pacifico. Discutemmo di questo progetto, ed io
lasciai capire che, considerate le conseguenze biologiche e politiche, si doveva abbandonare
un simile esperimento. Fermi replicò: "Eppure è un così bello esperimento". Questo è
probabilmente il motivo più profondo che sta alla base dell'interesse per l'applicazione pratica
della scienza; lo scienziato ha bisogno di sentirsi confermare da un giudice imparziale, dalla
natura stessa, di aver compreso la sua struttura. E vorrebbe verificare direttamente l'effetto
dei suoi sforzi".
W. HEISENBERG, La tradizione nella scienza, trad. it. Milano 1982
24
"La politicizzazione della scienza toccò il suo culmine nella seconda guerra mondiale [...].
Tragicamente la stessa guerra nucleare fu figlia dell'antifascismo. Una normale guerra fra
diversi stati nazionali non avrebbe quasi certamente spinto i fisici d'avanguardia, per lo più
profughi dai paesi fascisti, a premere sui governi inglese e americano perché costruissero una
bomba atomica. E proprio l'orrore di questi scienziati dinanzi al risultato ottenuto, i loro sforzi
disperati all'ultimo minuto per impedire ai politici e ai generali di usare effettivamente la
bomba, e in seguito i loro sforzi per opporsi alla costruzione della bomba all'idrogeno
testimoniano della forza delle passioni politiche".
E. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995
"Galileo: Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si
limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed
ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l'uomo. [...] Per alcuni anni ebbi la
forza di una pubblica autorità; e misi la mia sapienza a disposizione dei potenti perché la
usassero, o non la usassero, o ne abusassero, a seconda dei loro fini. Ho tradito la mia
professione; e quando un uomo ha fatto ciò che ho fatto io, la sua presenza non può essere
tollerata nei ranghi della scienza".
B. BRECHT, Vita di Galileo, Torino 1961
"Ho speso tutta la mia vita per la libertà della scienza e non posso accettare che vengano
messi dei chiavistelli al cervello: l'ingegno e la libertà di ricerca è quello che distingue l'Homo
Sapiens da tutte le altre specie... Solo in tempi bui la scienza è stata bloccata. Oggi più che
mai bisogna affermare il principio che gli scienziati hanno il diritto di partecipare alle decisioni
politiche piuttosto che essere vittime di movimenti oscurantisti ed antiscientisti".
R. LEVI MONTALCINI, dal Discorso tenuto il 13 febbraio 2001 nella sala della biblioteca di
Montecitorio
TIPOLOGIA C: SVILUPPO DI UN ARGOMENTO DI CARATTERE STORICO
Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei.
Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e
aggiungendo riflessioni personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da
film o documentari.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Gli ideali di solidarietà e di pacifica convivenza tra gli uomini esigono che le differenze tra gli
individui e quelle tra i popoli vengano riconosciute e rispettate come un irrinunciabile
patrimonio civile. Quali allora le origini dei sentimenti di profonda avversione e di invincibile
ripulsa che caratterizzano spesso gli odierni rapporti tra differenti comunità nazionali e gruppi
etnici diversi?
____________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura
25
6.2) Griglia di valutazione della seconda prova
IISS “Fermi – Da Vinci” - EMPOLI
Griglia di correzione SECONDA PROVA SCRITTA Esame di Stato a.s.
COMMISSIONE
CLASSE 5
– TECNICO
ALLIEVO/A: ___________________________________
INDICATORI
LIVELLI
Conoscenze:
- Completezza
- pertinenza delle informazioni
- aderenza alla traccia
Capacità di:
- elaborazione
- organizzazione logica dei contenuti
- collegamenti intra/interdisciplinari
Competenze linguistiche:
- correttezza morfo-sintattica
- chiarezza e fluidità
- uso del linguaggio specifico
Gravemente insuff.
Insufficienti
Mediocri
Sufficienti
Discrete
Buone
Ottime
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buona
Ottima
Insufficienti
Mediocri
Sufficienti
Buone
Ottime
PUNTEGGIO
Espresso in
quindicesimi
1
2
3
4
5
6
7
1
2
3
3,5
4
1
2
3
3,5
4
TOTALE
PUNTI
15
Scala di valutazione
GIUDIZIO (corrispettivo in decimi)
Gravemente insufficiente (4<)
Insufficiente (4)
Mediocre (5)
Sufficiente (6)
Più che sufficiente (6,5)
Discreto (7)
Buono (8)
Molto buono (9)
Ottimo (10)
PUNTEGGIO in quindicesimi
1–5
6–7
8–9
10
11
12
13
14
15
FIRME della COMMISSIONE ESAMINATRICE
26
SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO
ISS “Fermi-Da Vinci”Empoli
Simulazione Esame di Stato
Anno scolastico 2013-2014
I)
La famiglia, fondamentale per la costruzione e lo sviluppo della personalità dei suoi componenti,
assume un ruolo essenziale per la cura e il sostegno dell’anziano.
Il candidato analizzi gli aspetti e le risorse psicologiche che rendono costruttivo e collaborativo il
contesto familiare nel quale è inserito l’anziano facendo riferimento a:
• funzione e ruolo attribuito alla famiglia dal sistema sociale;
• principali modificazioni bio-psico-sociali della condizione degli anziani;
• problematiche psicologiche dell’invecchiamento.
Analizzi, successivamente, il caso di una famiglia problematica nella quale l’anziano, all’opposto
rispetto al caso sopra esposto, subisce un effetto destabilizzante per il suo sostentamento e la sua
tutela. Focalizzi, pertanto, la sua attenzione sui seguenti aspetti:
• caratteristiche psico-sociali delle famiglie multiproblematiche;
• aspetti sociali della non autosufficienza;
• interventi di supporto attuabili dalla figura del tecnico dei sevizi sociali a sostegno della
famiglia multiproblematica;
• interventi di supporto attuabili dalla figura del tecnico dei sevizi sociali per l’inserimento
dell’anziano in strutture socio assistenziali
II)
La società attuale riserva, almeno apparentemente, segni di particolare attenzione e cura al mondo
dell’infanzia. Non mancano però, nei contesti più diversi, casi di profondo disconoscimento della
dignità e dei diritti dell’infanzia.
Prendendo spunto dalla considerazione sopra esposta, il candidato ponga in evidenza:
• almeno alcuni dei più importanti diritti dei bambini;
• forme e modalità di disconoscimento della dignità e dei diritti dei bambini, con particolare
riferimento alla società attuale;
• funzione e ruolo della famiglia nella tutela della dignità e dei diritti dei bambini.
Il candidato ipotizzi inoltre uno o più casi di disconoscimento dei diritti dell’infanzia e si soffermi
sugli interventi attuabili dal Tecnico dei servizi sociali.
27
6.3) Griglia di valutazione della terza prova
IISS “FERMI – DA VINCI”
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
ESAME DI STATO 2013/14
DISCIPLINA: ……………………………………
CANDIDATO: ……………………………………
CLASSE 5S – TSS
Livello di sufficienza: 10/15
Indicatori
Livelli
Punti 1
quesito
Punti 2
quesito
Punti 3
quesito
Conoscenza dei
contenuti disciplinari e
aderenza alla traccia
•
•
•
•
•
•
Gravemente lacunosa
Frammentaria e imprecisa
Poco approfondita
Sufficiente
Ampia
Dettagliata
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
Capacità di
comprensione, di
analisi, di sintesi e di
operare collegamenti
•
•
•
•
Carente
Modesta
Sufficiente
Positiva
1
2
3
4
1
2
3
4
1
2
3
4
Competenza
linguistica e proprietà
del linguaggio
disciplinare
•
•
•
•
•
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Corretta
Pertinente e professionale
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
Punteggio conseguito nei singoli quesiti
Punteggio complessivo della disciplina
CORRISPONDENZE PUNTEGGI
GIUDIZIO (PUNTEGGIO in decimi)
PUNTEGGIO in quindicesimi
Gravemente insufficiente (<4)
1–5
Insufficiente (4)
6–7
Mediocre (5)
8–9
Sufficiente (6)
10
Più che sufficiente (6,5)
11
Discreto (7)
12
Buono (8)
13
Molto buono (9)
14
Ottimo (10)
15
28
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013/2014
IISS “Fermi - Da Vinci” Empoli
Anno Scolastico 2013-2014
Classe QUINTA S - Tecnico dei servizi sociali
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
Tipologia B
DATA: 07 MAGGIO 2014
DURATA: 150 minuti
CANDIDATO/A : ___________________________
(cognome e nome)
Massima estensione 10 righe
MATERIE COINVOLTE:
- CULTURA MEDICO-SANITARIA
- DIRITTO
- LINGUA INGLESE
- MATEMATICA
punteggio________
punteggio________
punteggio________
punteggio________
NON SI ESCE DURANTE LA PROVA
Punteggio conseguito ______/15
Firma docenti __________________
__________________
__________________
__________________
La prova sarà allegata al documento del 15 Maggio 2014
29
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013-2014
CULTURA MEDICO-SANITARIA
CLASSE VS
CANDIDATO: ……………………………………………… DATA: ……………
Tipologia B - Ogni risposta in un massimo di 10 righe
1) Il/la candidato/a indichi le regole generali per una corretta alimentazione nell’adolescenza.
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
2) ) Il/la candidato/a definisca la distrofia muscolare, descriva la causa e il quadro clinico della
distrofia di Duchenne.
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
30
3) Il/la candidato/a descriva i principali sintomi dell’ictus, indichi le possibili cause e i fattori di
rischio.
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
31
CLASSE V S - DIRITTO ED ECONOMIA
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO 2013/2014
CANDIDATO …………………………………………… DATA ……………………
(Ogni risposta in un massimo di 10 righe)
1.Il candidato/a esponga i caratteri essenziali del sistema economico liberista.
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
•
2.Il candidato/a distingua i concetti giuridici di impresa, di azienda e di imprenditore.
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
•
3.Dopo aver definito il contratto di vendita previsto dall'art.1470 del c.c., indicare gli obblighi
del compratore e del venditore.
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
32
SIMULAZIONE TERZA PROVA - 7 MAGGIO 2014
CLASSE 5 S - INDIRIZZO SOCIO-SANITARIO
MATERIA: INGLESE
CANDIDATO/A ………………………………………………………………………………
1. Give a definition of ageing, then speak about the changes it causes in elderly people.
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
……………….................................................................................................................................................
......................………………………………………………………………………………………………………..
......................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................
………………………………………………………………………………………………………………………..
2. Explain what Down Syndrome is and describe the main physical characteristics of the people
affected by it.
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
……………….................................................................................................................................................
......................…………………………………………………………………………………………………………
......................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................
………………………………………………………………………………………………………………………..
3. How does language develop in children?
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
……………….................................................................................................................................................
......................…………………………………………………………………………………………………………
......................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................
…………………………………………………………………………………………………………………………
33
34
7) Schede attività integrative ed extracurriculari e temi comuni affrontati dai
docenti del consiglio di classe:
a. 132 ore di stage nell’ambito della Ex-Terza area presso asili nido, RSA, Centri diurni per
anziani.
b. Attività di orientamento post-diploma presso il Centro per l’Impiego di Empoli.
c. Attività di orientamento universitario: open day delle facoltà di ambito medico.
d. Interventi di educazione alla salute promossi dalla Asl 11: “La cultura della donazione”;
“Incidenti stradali: alcool e altri ostacoli”.
e. Visita guidata al Centro trasfusionale dell’ospedale di Empoli.
f.
Donazione del sangue da parte di un gruppo di allievi della classe.
7.1) Informazioni sui contenuti trasversali
Temi comuni affrontati dai docenti del consiglio di classe:
DISCIPLINA/E
Psicologia
Cultura medico-sanitaria
Inglese
ARGOMENTO/I
INFANZIA
DISABILITA’
ANZIANI
35
7.2) Esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante
PROGETTO STAGE
CLASSI QUARTE - QUINTE
Progetto Ampliamento Offerta Formativa per l’anno scolastico 2012-2013 / 2013-2014
Classi coinvolte nel progetto:
4A (2012-2013), 5A.(2013-2014)
4R (2012-2013), 5R (2013-2014)
4S (2012-2013), 5S (2013-2014)
Inizio: Ottobre 2012; Fine: 30 Settembre 2013
1-DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L’attivazione dell’Area di Professionalizzazione, o terza Area, ha avuto inizio con il ‘Progetto 92’, a
seguito della legge 845/78, dove si è cercato di adottare dei provvedimenti intesi a promuovere e
sviluppare la cooperazione con il sistema scolastico attraverso la realizzazione di itinerari tra le iniziative
di formazione professionale e le istituzioni di istruzione secondaria superiore.
A partire dall’anno scolastico 2010-2011, L’Area di Professionalizzazione (Terza Area), da decreto
ministeriale, viene sostituita, nelle classi Quarte e Quinte superiori, con 132 ore annuali di attività di
Stage.
Considerato che l’area di professionalizzazione è stata parte integrante del percorso scolastico e
professionale dei nostri studenti delle classi quarte e quinte; considerato che tale segmento di percorso
formativo è stato qualificante per il profilo conclusivo degli studenti; considerato che ha costituito
un’occasione importante per avvicinarsi al mondo del lavoro; questa Istituzione Scolastica ritiene
estremamente fondamentale che tale patrimonio, negli anni accumulato e valorizzato, vada
riqualificato e continui ad essere parte integrante del percorso formativo curriculare dei nostri
alunni. In considerazione di quanto sopra, si propone come soluzione alternativa alla ex Terza
Area, il progetto denominato “Preparazione Stage Classi Quarte”, progetto di formazione
all’esperienza di stage che gli alunni/e delle classi quarte, e successivamente quinte, dovranno
obbligatoriamente assolvere come da decreto ministeriale.
2- DURATA DEL PROGETTO
Inizio: Ottobre 2012 - Fine attività: 30 Settembre 2013
3-STRUTTURA DEL PROGETTO
Sono previste circa 72 ore di lezione frontale
4– STAGE:
Tipologia: Orientativo – Conoscitivo - Applicativo
Durata totale ore: 264
• 132 ore da effettuarsi in classe quarta, dalla seconda decade del mese di Maggio 2013 ( a.sc.
2012-.2013) alla seconda decade (circa) del mese di Giugno 2013;
• 132 ore da effettuarsi in classe quinta durante tutto il mese di Settembre 2013 (a.sc.: 2013-2014)
36
5-VALUTAZIONE FINALE:
per classi Quarte alla conclusione del 1° periodo Stage (Maggio-Giugno) dell’ anno scolastico 20122013;
per classi Quinte alla conclusione del 2° periodo Stage (Settembre 2013) dell’anno scolastico 20132014).
VALUTAZIONE 2° PERIODO (2013-2014)
Classe Nome
5S
Allori Alice
Benedetti Alice
Birelli Alessia
Boldrini Giorgia
Bonucci Francesca
Burchi Carolina
Casale Rosa
Casangeli Lucrezia
Corti Nicole
Dabraio Diletta
Di Francesca Jessica
Iaiunese Irene
Lauria Giovanna
Lin Lixia
Madaudo Erica
Nardoni Alessio
Nencini Davide
Sereni Martina
Valutazione
100
100
100
90
75
75
90
85
76
100
100
95
100
100
100
90
100
100
37
8) SCHEDE INFORMATIVE RELATIVE ALLE METODOLOGIE DIDATTICHE
Psi
col
ogi
a
Cultur
a
med.san.
Diri
tto
ed
eco
no
mia
Mat
em
atic
a
Ed.
fisic
a
Reli
gio
ne
Ital
ian
o
Sto
ria
Ing
les
e
Tecni
ca
amm.
va
Lezione frontale
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Lezione partecipata
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Lezione con supporti
audiovisivi
X
Discussione guidata
X
Metodologie didattiche
X
X
X
Lavoro di gruppo
X
X
Simulazione
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Brevi ricerche
X
X
X
X
X
X
X
X
Studio di casi
Costruzione di schemi
X
X
X
X
X
X
X
X
Testimonianze
Conferenze
Lezione con supporto
software di
autoistruzione
Ricerche su Internet
X
38
9) Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali approfondimenti
Classe V S – a.s. 2013-2014
Materia: Italiano
Insegnante: Prof. Luca Perlini
Libro di testo adottato:
Cataldi, Angiolini, Panichi, La letteratura e i saperi, Dal secondo Ottocento a oggi, G. B. Palombo editore
Altri sussidi didattici:
schede e dispense fornite dal docente
Macroargomenti svolti
nell’anno
Il Simbolismo e il
Decadentismo: caratteri
generali, cenni all’opera
di Baudelaire e Rimbaud
attraverso l’analisi delle
poesie Corrispondenze,
L’albatro e Vocali
Giovanni Pascoli: vita,
opere, poetica: lettura,
analisi e commento di
poesie da Myricae e dai
Canti di Castelvecchio.
Ore
6
8
Eventuali altre Attività integrative o
discipline
extrascolastiche
Obiettivi
coinvolte
svolte a supporto
Storia
Storia
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
personali
argomentandole
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale.
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
Obiettivi minimi richiesti
per considerare il
modulo/macroargomento
/unità didattica superata
Numer
o di
prove
Ore
svolte
Tipologia
assegna
(esclu
delle prove
te per
so
di verifica
ciascun
verific
a prova
he di
recup
ero)
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Verifiche
orali e
riferimenti
nelle prove
scritte
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Verifiche
orali e
riferimenti
nelle prove
scritte
Orali:
30 min.
1
Scritti:
2 ore
Orali:
30 min.
2
Scritti:
2 ore
39
personali
argomentandole
Gabriele D’Annunzio:
vita, opere, poetica;
lettura, analisi e
commento di alcuni brani
dal Piacere; lettura,
analisi e commento della
poesia La pioggia del
pineto, tratta da Alcyone,
e di passi dal D’Annunzio
“notturno”.
Il romanzo europeo del
primo Novecento:
autori, temi e stile.
Lettura, analisi e
commento di passi di
Marcel Proust, Virginia
Woolf, James Joyce.
Luigi Pirandello: vita,
opere, poetica. I romanzi:
Il fu Mattia Pascal e Uno
nessuno e centomila.
L’opera teatrale
pirandelliana:
caratteristiche generali;
lettura, analisi e
commento di passi tratti
da Sei personaggi in
cerca d’autore. Le
novelle: lettura, analisi e
commento della novella Il
treno ha fischiato
12
6
12
Storia
Storia/
Psicologia
Storia
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
personali
argomentandole
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei ccocontenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale.
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
personali
argomentandole.
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Verifiche
orali e
riferimenti
nelle prove
scritte
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Verifiche
orali e
riferimenti
nelle prove
scritte
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei ccocontenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale.
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
personali
argomentandole.
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Verifiche
orali e
riferimenti
nelle prove
scritte
2
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
Verifiche
orali e
riferimenti
2
Orali:
30 min.
2
Scritti:
2 ore
Orali:
30 min.
1
Scritti:
2 ore
Orali:
30 min.
Scritti:
2 ore
Orali:
30 min.
40
Italo Svevo: vita, opere,
poetica: lettura, analisi e
commento di brani tratti
da La coscienza di Zeno
e
Senilità.
Lettura
integrale della Coscienza
di Zeno.
Giuseppe
Ungaretti:
vita,
opere,
poetica;
lettura,
analisi
e
commento di poesie da
L’allegria.
Umberto Saba: vita,
opere, poetica; lettura,
analisi e commento di
poesie da Il Canzoniere.
Eugenio Montale; vita,
opere, poetica; lettura,
analisi e commento di
poesie tratte da Ossi di
seppia e Satura.
12
12
6
10
Storia/
Psicologia
Storia
Storia/
Psicologia
Storia
contenuti e collocazione contenuti e collocazione
nel contesto storiconel contesto storicoculturale
culturale
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
personali
argomentandole
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
personali
argomentandole
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
personali
argomentandole
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
nelle prove
scritte
Scritti:
2 ore
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Verifiche
orali e
riferimenti
nelle prove
scritte
Orali:
30 min.
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Verifiche
orali e
riferimenti
nelle prove
scritte
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Verifiche
orali e
riferimenti
nelle prove
scritte
2
Scritti:
2 ore
Orali:
30 min.
2
Scritti:
2 ore
Orali:
30 min.
2
Scritti:
2 ore
41
personali
argomentandole
La narrativa italiana del
secondo dopoguerra:
Primo Levi e Italo
Calvino. Vita, opere,
poetica; lettura, analisi e
commento di brani tratti
da Se questo è un uomo,
La tregua, Il sentiero dei
nidi di ragno e La
giornata
di
uno
scrutatore.
8
Storia
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Operare confronti di testi
individuando
somiglianze e differenze.
Esprimere valutazioni
Comprensione, analisi e
commento dei testi.
Rielaborazione dei
contenuti e collocazione
nel contesto storicoculturale
Verifiche
orali e
riferimenti
nelle prove
scritte
Orali:
30 min.
2
Scritti:
2 ore
Note: L’ultimo macro-argomento è in via di svolgimento al momento della stesura del presente documento.
Osservazioni sulle tipologie di verifiche: durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate verifiche scritte sul tipo della prima prova scritta dell’esame di stato (analisi del
testo, saggio breve/articolo di giornale, tema storico e di ordine generale).
La simulazione della prima prova scritta è stata effettuata il giorno 11/04/2014 con 6 ore a disposizione. Testo e griglia sono allegati al documento.
Le verifiche orali sono state strutturate, sin dall’inizio dell’anno, in modalità tale da simulare il colloquio orale dell’esame.
42
Materia: Storia
Insegnante: Prof. Luca Perlini
Libro di testo adottato:
G. Gentile, L. Ronga, A. Rossi, L’Erodoto, Il Novecento e l’inizio del XXI secolo, La Scuola
Altri sussidi didattici:
schede e dispense fornite dal docente, audiovisivi
Macroargomenti svolti
nell’anno
La società di massa
L’Italia giolittiana
La Prima Guerra
Mondiale.
Ore
3
3
9
Eventuali
altre
discipline
coinvolte
Italiano
Italiano
Italiano
Attività
integrative o
extrascolasti
che svolte a
supporto
Obiettivi
Collocare eventi significativi nel
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave
Saper operare sintesi dei fatti
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Collocare eventi significativi nel
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave.
Saper operare sintesi dei fatti
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Collocare eventi significativi nel
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave.
Saper operare sintesi dei fatti
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Obiettivi minimi richiesti
per considerare il
modulo/macroargomento
/unità didattica superata
Numer
o di
Ore
prove
assegna
svolte
Tipologia
te per
(esclu
ciascun
delle prove
so
a prova
di verifica
verific
he di
recup
ero)
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Verifiche
orali
1
30
minuti
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Verifiche
orali
1
30
minuti
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Verifiche
orali
2
30
minuti
Collocare eventi significativi nel
43
La rivoluzione russa e lo
stalinismo
Il primo dopoguerra e il
biennio rosso
L’Italia fascista
La crisi del 1929
La Germania nazista
La Seconda Guerra
Mondiale
9
3
8
3
7
7
Italiano
Italiano
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave.
Saper operare sintesi dei fatti
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Collocare eventi significativi nel
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave
Saper operare sintesi dei fatti
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Collocare eventi significativi nel
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave.
Saper operare sintesi dei fatti
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Collocare eventi significativi nel
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave.
Saper operare sintesi dei fatti
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Collocare eventi significativi nel
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave.
Saper operare sintesi dei fatti
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Collocare eventi significativi nel
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave.
Saper operare sintesi dei fatti
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Verifiche
orali
2
30
minuti
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Verifiche
orali
1
30
minuti
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Verifiche
orali
2
30
minuti
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Verifiche
orali
1
30
minuti
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Verifiche
orali
2
30
minuti
2
30
minuti
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Verifiche
orali
44
Cenni sulla situazione del
mondo nel secondo dopoguerra;
la
guerra
fredda
4
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Collocare eventi significativi nel
contesto spazio-temporale.
Interpretare concetti e parole
chiave.
Saper operare sintesi dei fatti
storici esaminati.
Porsi in modo critico davanti agli
avvenimenti studiati.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Collocare eventi
significativi nel contesto
spazio-temporale.
Interpretare concetti e
parole chiave.
Verifiche
orali
1
30
minuti
Note: L’ultimo macroargomento è stato programmato ma non ancora affrontato al momento della stesura del presente documento.
Le verifiche orali sono state strutturate, sin dall’inizio dell’anno, in modalità tale da simulare il colloquio orale dell’esame.
45
Materia:
Psicologia generale e applicata
Libro di testo adottato:
M. Bernardi, A. Condolf, Psicologia per il tecnico dei servizi sociali, CLITT
Altri sussidi didattici:
Schede preparate dall’insegnante, fotocopie tratte da altri testi, film, articoli di giornale e di riviste specializzate, brani di saggi
Macroargomenti svolti
nell’anno
Ripasso dei modelli teorici
fondamentali dello sviluppo
della personalità (J. Piaget, E.
Erikson, S. Freud, J. Bowlby, D.
Winnicott). Lo strutturalismo e il
funzionalismo.
Il comportamentismo e i sistemi
post-freudiani (Adler, Jung).
Klein, Winnicott e l’approccio
umanistico (Maslow e Rogers)
Ore
Eventuali altre
discipline
coinvolte
Attività integrative o
extrascola-stiche
svolte a supporto
Obiettivi
Competenze richieste per
considerare il
modulo/macroargomento/u
nità didattica superata
Prof. ssa
Mary Malucchi
Num
ero
di
prov
e
svol
Ore
te
assegnat
Tipologia delle
e per
(esc
prove di verifica
luso ciascuna
prova
verif
iche
di
recu
pero
)
13
Padronanza dei concetti
principali di ciascun autore e
corrente di pensiero.
•
19
Aspetti fenomenologici
dell’intervento sociale: infanzia
e adolescenza
Insegnante:
Inglese, Cultura
medico sanitaria
•
•
•
Il disagio infantile:
maltrattamento,
trascuratezza, crudeltà
mentale, abuso sessuale:
conseguenze in rapporto allo
sviluppo della personalità;
possibili interventi del TSS.
I minori stranieri.
Il bullismo e i disturbi del
comportamento alimentare.
Il disadattamento e la
devianza giovanile: i fattori di
rischio, personali, familiari e
sociali; le situazioni di
devianza; il gruppo dei pari;
possibili interventi del TSS.
Riconoscere la specificità teorica
di ciascuna teoria; utilizzare il Interrogazione
linguaggio specifico
•
•
•
•
Correlare le teorie alle fasi
dello sviluppo infantile e
adolescenziale.
Correlare le conseguenze
degli abusi infantili alle fasi
dello sviluppo.
Correlare le situazioni
familiari e sociali ai disagi
infantili e giovanili.
Applicazione delle tipologie
di intervento studiate alle
reali situazioni.
Prova scritta
(sviluppo di un
tema) e verifiche
orali
(interrogazioni)
1
15 minuti
Scritto: 2
ore
1
Orale: 15
minuti
46
•
21
•
Aspetti fenomenologici
Inglese, Cultura
medico sanitaria
dell’intervento sociale: l’anziano
•
•
28
•
Aspetti fenomenologici
Inglese, Cultura
medico sanitaria
dell’intervento sociale: la
disabilità
•
15
Aspetti fenomenologici
dell’intervento sociale: il disagio
psichico
•
•
•
•
La prospettiva teorica della
psicologia dell’arco della vita
(in particolare Erikson).
L’invecchiamento normale: la
variabilità intra e
interindividuale dei
cambiamenti fisici, psicologici
e psicosociali in rapporto
all’istruzione, al ruolo sociale,
alle motivazioni e
all’autostima; l’intervento
operativo: il riaggiustamento
motivazionale.
L’invecchiamento patologico:
lo stato di salute funzionale
(scale di valutazione BADL,
IADL, AADL), i principali
disturbi intellettivi e psichici
dell’anziano (demenze senili
e morbo di Alzheimer,
depressione, ansia, morbo di
Parkinson) e possibili
interventi operativi del TSS.
La disabilità: classificazioni
ICIDH e ICF, l’integrazione
scolastica (dalla legge 517/77
alla legge 104/92 e seguenti),
l’integrazione sociale e
lavorativa. La sessualità.
La disabilità intellettiva: la
definizione del Ritardo
Mentale e il problema della
sua valutazione.
Problematiche psicologiche e
sociali (stereotipi e
pregiudizi); proposte di
intervento: l’educazione delle
abilità sociali. La Trisomia 21:
caratteristiche fisiche e
psicologiche.
La disabilità sensoriale e
motoria: caratteristiche
fondamentali dal punto di
vista psicologico e sociale.
Distrofie, epilessia. Differenze
tra disabilità infantile e
disabilità acquisita in età
adulta. Possibili modalità di
intervento del TSS.
Il disagio mentale: breve
storia del trattamento del
disagio mentale dal XVIII
secolo ad oggi.
Il confine tra normalità e
devianza: criteri di
individuazione.
L’antipsichiatria: F. Basaglia.
I principali disturbi mentali
secondo il DSM IV e alla luce
dei principali modelli teorici
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Confrontare la psicologia
dell’arco della vita con altre
prospettive penalizzanti per
l’anziano.
Contestualizzare le
problematiche dell’anziano:
“responsabilità” culturali, sociali,
relazionali.
Riconoscere le modalità di
intervento più opportune nei
singoli casi.
Prova scritta con
domande aperte e
verifiche orali
(interrogazioni)
Individuare le differenze
concettuali e operative tra le
diverse classificazioni della
disabilità.
Riconoscere le differenze tra
aspetti cognitivi, affettivorelazionali e comportamentali
della disabilità.
Conoscere le strutture e gli
interventi adeguati ai singoli casi.
Prova scritta
(sviluppo di un
tema) e verifiche
orali
(interrogazioni)
Individuare le differenze
concettuali e operative tra le
diverse classificazioni della
disabilità e del disagio mentale.
Riconoscere le differenze tra
aspetti cognitivi, affettivorelazionali e comportamentali
della disabilità e del disagio
mentale.
Riconoscere le modalità di
intervento più opportune nei
Colloqui guidati
Scritto: 2
ore
1
Orale: 15
minuti
Scritto: 2
ore
1
Orale: 15
minuti
15 minuti
47
•
5
•
Definizione di famiglia;
caratterizzazione del suo
ruolo dal punto di vista
storico, sociale, affettivorelazionale.
La nuova famiglia e i suoi
problemi.
Individuare i fondamentali
cambiamenti nella struttura e
nelle funzioni della famiglia
dal punto di vista storico,
sociale e relazionale.
Confrontare le strutture e le
funzioni delle tipologie di
famiglia attualmente esistenti.
Riconoscere le modalità di
intervento più opportune nei
singoli casi.
•
•
Aspetti fenomenologici
dell’intervento sociale: la
famiglia multiproblematica
•
•
10
Aspetti fenomenologici
dell’intervento sociale: il gruppo
singoli casi.
studiati: i disturbi d’ansia, i
disturbi dell’affettività, la
schizofrenia e l’autismo;
analisi del comportamento del
TSS rispetto a persone
sofferenti dei principali
disturbi mentali e alle loro
famiglie.
La cura dei disturbi psichici
dopo la legge 180: il
dipartimento di salute
mentale, i servizi ospedalieri
e le strutture
extraospedaliere.
•
•
•
Conoscere i principali tipi di
famiglia della società
contemporanea.
Conoscere il concetto di famiglia
e fornire esempi di famiglia
multiproblematica.
Individuare possibili interventi del
TSS.
Prova scritta
(sviluppo di un
tema) e colloqui
guidati
Scritto: 2
ore
1
Orale: 15
minuti
•
Le teorie della dinamica
dei gruppi.
• Il gruppo di lavoro: ruolo e
• Distinguere per contesto e
status, leadership, gruppi
per concettualizzazione le
centrati sul gruppo o sul
fondamentali teorie.
problema; le teorie sulla
•
Affinare la capacità di
leadership, i ruoli, il clima,
lavorare in gruppo.
il brainstorming e il
problem solving.
• I gruppi di psicoterapia.
Colloqui guidati
15 minuti
Note: L’ultimo macro-argomento non è stato ancora terminato al momento della stesura del presente documento.
Osservazioni sulle tipologie di verifiche: durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate verifiche del tipo domanda aperta (Tipologia B della terza prova dell’esame di
stato) e della seconda prova (tema).
La simulazione della seconda prova scritta è stata effettuata il giorno 30/04/2014 con 6 ore a disposizione. Testo e griglia sono allegati al documento.
Le verifiche orali sono state strutturate, sin dall’inizio dell’anno, in modalità tale da simulare il colloquio orale dell’esame.
48
Materia: Inglese
Insegnante: Prof.ssa
Claudia Colella
Libro di testo adottato:
Ilaria Peccioli, Living Together , Editrice San Marco
Altri sussidi didattici:
Fotocopie
Macroargomenti svolti
nell’anno
Ore
Old Age
30
Childhood
25
Eventuali
altre
discipline
coinvolte
Psicologia,
Cultura medico
sanitaria
Psicologia,
Cultura medico
sanitaria
Attività
integrative o
extrascolastiche svolte
a supporto
Obiettivi
Obiettivi minimi per
considerare il
modulo/macroargome
Tipologia
nto/unità didattica
delle prove di
superata
verifica
- Acquisire i termini specialistici
delle patologie e delle
caratteristiche della old age
(dementia, presbiopia,
Alzheimer’s disease etc.)
- Consolidare l’abilità di lettura
di testi specialistici.
- Comprendere e saper ricavare
informazioni da testi autentici
(riviste, siti web) a carattere
sociale e/o sanitario.
- Sviluppare un’adeguata
capacità di sintesi sia scritta
che orale.
- Rinforzare la morfosintassi
degli argomenti proposti nel
modulo.
- Saper relazionare su
argomenti concernenti il
settore di specializzazione in
modo semplice anche se con
qualche errore, purché la
comprensione non sia
compromessa.
- Conoscere la microlingua e
le strutture morfosintattiche
indispensabili.
- Saper comprendere e
rielaborare un testo tecnico
sia
scritto
che
orale
cogliendone
i
nuclei
fondamentali.
- Acquisire i termini
specialistici relativi alla
nascita e allo sviluppo fisico,
cognitivo e linguistico del
bambino, nonché la
terminologia dell’igiene
(hygiene) e dell’allattamento
(breastfeeding).
- Consolidare l’abilità di
lettura di testi specialistici.
- Comprendere e saper
- Saper relazionare su
argomenti concernenti il
settore di specializzazione
in modo semplice anche
se con qualche errore,
Domande a
purché la comprensione
risposta singola
non sia compromessa.
- Conoscere la microlingua
e le strutture
morfosintattiche
indispensabili.
Nr. di
prove
Ore
svolte
assegn
(esclu
ate per
so
ciascu
verifi
na
che di
prova
recup
ero)
Domande a
risposta singola
Reading
comprehension
con domande
aperte
2
2
2
1-2
Interrogazioni
49
ricavare informazioni da testi
autentici (riviste, siti web) a
carattere sociale e/o
sanitario.
- Sviluppare un’adeguata
capacità di sintesi sia scritta
che orale.
- Rinforzare la morfosintassi
degli argomenti proposti nel
modulo.
Social workers
Opening doors to
diversity
15
20
Psicologia,
Cultura medico
sanitaria
- Saper comprendere e
rielaborare
un
testo
tecnico sia scritto che Interrogazioni
orale cogliendone i nuclei
fondamentali.
- Saper relazionare su
argomenti concernenti il
- Orientarsi nel’ambito
settore di specializzazione
lavorativo del settore socio- in modo semplice anche
se con qualche errore,
sanitario, riconoscendo e
sapendo definire le funzioni purché la comprensione
delle principali figure
non sia compromessa.
Domande a
professionali.
- Conoscere la microlingua risposta singola
- Sviluppare un’adeguata
e le strutture
capacità di sintesi sia scritta morfosintattiche
Interrogazioni
che orale.
indispensabili.
- Rinforzare la morfosintassi - Saper comprendere e
degli argomenti proposti nel rielaborare
un
testo
modulo.
tecnico sia scritto che
orale cogliendone i nuclei
fondamentali.
- Saper relazionare su
- Acquisire i termini
argomenti concernenti il
specialistici relativi alla
settore di specializzazione
sindrome di Down e
in modo semplice anche
dell’autismo.
se con qualche errore,
- Consolidare l’abilità di
purché la comprensione
lettura di testi tecnici.
non sia compromessa.
- Comprendere e saper
Domande a
ricavare informazioni da testi - Conoscere la microlingua
risposta singola
autentici a carattere sociale. e le strutture
morfosintattiche
- Sviluppare un’adeguata
capacità di sintesi sia scritta indispensabili.
- Saper comprendere e
Interrogazioni
che orale.
rielaborare un testo tecnico
- Rinforzare la morfosintassi
sia scritto che orale
degli argomenti proposti nel cogliendone i nuclei
modulo.
fondamentali.
1
1
2
1
50
Materia: Cultura Medico-sanitaria
Insegnante: Prof.ssa Concetta Schipani
Libro di testo adottato: Antonella Bedendo, Cultura Medico-sanitaria vol. 1 e 2, ed. Poseidonia Scuola
Altri sussidi didattici: altri testi, articoli di riviste, ricerche in Internet.
Macroargomenti svolti
nell’anno
Attività
Eventuali
integrative o
altre
extrascolastiche
ore
discipline
svolte a
coinvolte
supporto
Analisi di casi
clinici.
Sviluppo embrionale,
gravidanza e parto
Letture di
approfondimento
su altri testi e
riviste.
36
Analisi di casi
clinici.
L’infanzia: alimentazione e
patologie dell’età evolutiva
30
I soggetti diversamente
abili
20
Psicologia
generale e Letture di
applicata
approfondimento
su altri testi e
riviste.
inglese
Ricerche in
Internet.
Analisi di casi
clinici.
Psicologia
generale e
Letture di
applicata
approfondimento
su altri testi.
Inglese
Ricerche in
Internet.
Obiettivi
Conoscere il processo riproduttivo della
specie umana e le principali fasi dello
sviluppo embrio-fetale.
Obiettivi minimi per considerare
il modulo/macroargomento/unità
didattica superata
Conoscere le nozioni basilari del
processo di riproduzione,
gravidanza e parto.
Tipologia
delle
prove di
verifica
Prove scritte
miste
(domande
chiuse e
aperte)
Acquisire le nozioni essenziali di igiene della Conoscere i principali tipi di
gravidanza, conoscere i principali tipi di
indagini prenatali e neonatali.
indagini prenatali e neonatali.
verifiche orali
Descrivere gli aspetti principali
(interrogazion
Descrivere le patologie prenatali e neonatali delle patologie prenatali e neonatali
i)
più frequenti.
più frequenti.
Acquisire nozioni relative all’alimentazione
del bambino, nelle varie fasce di età.
Essere a conoscenza del problema delle
intolleranze alimentari.
Conoscere la molteplicità delle malattie
infantili: infettive, posturali, i principali
disturbi del comportamento.
Conoscere le nozioni fondamentali
relative all’alimentazione del
bambino nelle varie fasce di età.
Verifiche
scritte
(trattazioni
sintetiche)
Essere in grado di descrivere gli
aspetti fondamentali delle patologie
verifiche orali
studiate e individuare mezzi di
(interrogazion
prevenzione.
i)
Numero
di prove
svolte
(escluso
verifiche
di
recupero)
Ore
assegnat
e per
ciascuna
prova
Scritto: 1
ora
3
Orale: 15
min/alunn
o
Scritto: 1
ora
2
Orale: 15
min/alunn
o
Individuare i mezzi di prevenzione idonei, gli
interventi e i servizi territoriali.
Conoscere e distinguere le cause di
disabilità prenatali, perinatali e postnatali.
Acquisire conoscenze relative alle principali
disabilità.
Comprendere le diverse problematiche
legate alla prevenzione, alla cura, alla
Conoscere le principali cause della
diversa abilità.
Verifica scritta
(trattazioni
sintetiche)
Essere in grado di descrivere gli
aspetti basilari relativi alle disabilità
verifiche orali
studiate.
(interrogazion
Individuare i mezzi di prevenzione i)
idonei, le forme d’intervento
Scritto: 1
ora
2
Orale: 15
min/alunn
o
51
Analisi di casi
clinici.
La
senescenza
patologie correlate
e
le 24
Psicologia
generale e Letture di
applicata
approfondimento
su altri testi e
riviste.
Inglese
Ricerche in
Internet.
riabilitazione,
alla integrazione sociale dei soggetti
diversamente abili.
terapeutico e di riabilitazione.
Conoscere i principali aspetti demografici,
epidemiologici e biologici
dell’invecchiamento.
Conoscere gli aspetti generali del
normale processo di
invecchiamento a carico degli
organi e degli apparati.
Conoscere i principali cambiamenti fisici che
Descrivere gli aspetti fondamentali
avvengono nella senescenza e
delle patologie studiate e
comprendere l’importanza di saperli
individuare mezzi di prevenzione
affrontare con uno stile di vita adeguato.
idonei.
Descrivere le patologie più frequenti e le
principali strategie di prevenzione, terapia e Fornire indicazioni relative alla
riabilitazione nell’anziano.
riabilitazione.
Conoscere il ruolo dei servizi e le forme
d’intervento a favore degli anziani.
Verifica scritta
(trattazioni
sintetiche)
Scritto: 1
ora
2
verifiche orali
(interrogazion
i)
Orale: 15
min/alunn
o
Conoscere i principali servizi e tipi
di intervento a favore degli anziani.
Note:
L’ultimo macro-argomento è in via di svolgimento al momento della stesura del presente documento.
La simulazione della terza prova scritta è stata effettuata il giorno 07/05/2014 con 2,5 ore complessive, a disposizione delle materie coinvolte. Il testo e la griglia di valutazione sono allegati al
documento.
L’insegnante
Prof.ssa Concetta Schipani
52
Materia:
DIRITTO ED ECONOMIA
Libro di testo adottato:
DIRITTO ed ECONOMIA” Volume unico Simone Crocetti ed. TRAMONTANA e Codice Civile
Insegnante: Prof. AIELLO TERESA
Altri sussidi didattici:
Macroargomenti svolti
ore
nell’anno
Eventuali
altre
discipline
coinvolte
Attività integrative o
extrascolastiche
svolte a supporto
Obiettivi
Obiettivi minimi per
considerare il
modulo/macroargome
nto/unità didattica
superata
Tipologia
delle
prove di
verifica
Nume
ro di
prove
svolte
(esclu
so
verifi
che di
recup
ero)
Ore
assegn
ate per
ciascun
a prova
53
26
11.
L’Imprenditore, l'impresa, l'azienda
20
12.
13.
Le società
Il contratto (contratti tipici)
10
14.
Il sistema economico e i
diversi modelli di sistemi
economici
4
15.
Lo sviluppo economico*
6
Analizzare l’argomento
proposto, saper
distinguere le
caratteristiche dei diversi
tipi di imprenditore. Il
concetto di impresa.
Analizzare concetto di
azienda e i segni distintivi,
l'avviamento dell'azienda.
Concetto di concorrenza
sleale.
Analizzare l’argomento
proposto; La nozione
giuridica di società. Il
contratto di società.
Individuare le differenze
fra le varie tipologie
societarie. Responsabilità
dei soci per l' obbligazioni
sociali. Confronto della
disciplina dei singoli tipi di
società.
Conoscenza del concetto di
imprenditore, distinzione tra
imprenditore agricolo e
commerciale. Concetto di
impresa, classificazione delle
imprese. Concetto di azienda e i
segni distintivi.
Domande
aperte,
colloquio orale
2
2
Conoscenza del contratto di
Domande
società. Differenza tra la nozione
aperte,
di autonomia perfetta e autonomia
colloquio orale
imperfetta. I tipi di società,
1
1
1
1
Analizzare l’argomento
trattato. Definire i
caratteri essenziali e gli
effetti giuridici dei
principali contratti.
Conoscenza del contratto e i suoi
elementi essenziali
Domande
aperte,
colloquio orale
Analizzare l’argomento
trattato. I soggetti del
sistema economico. I
diversi modelli di sistemi
economici.
Conoscenza dei soggetti del
sistema economico. Conoscenza
dei diversi modelli di sistemi
economici.
Domande
aperte,
colloquio orale
1
1
Analizzare l’argomento
trattato e i fattori che
determinano la crescita
economica. Analizzare le
varie teorie sullo sviluppo
ed il problema del
sottosviluppo.
Conoscenza dei fattori che
determinano la crescita
economica .Conoscenza delle
varie teorie sullo sviluppo e il
problema del sottosviluppo.
Domande
aperte,
colloquio orale
1
1
*macro-argomento in corso di svolgimento
54
Materia:
Matematica
Libro di testo adottato:
Moduli di Matematica E , H, L e M ( ed. Zanichelli )
Altri sussidi didattici:
Fotocopie di testi di esercizi e appunti riguardanti alcune nozioni di teoria degli insiemi
Macroargomenti svolti
nell’anno
Richiami sui radicali
Equazioni di 1 e 2° grado
Disequazioni e sistemi di
disequazioni di 1° e 2 grado°
Intere e fratte.
Or
e
3
10
14
Eventuali altre
discipline
coinvolte
Insegnante:
Attività
integrative o
extrascolastiche svolte a
supporto
Obiettivi
Prof. Agrippino Musumeci
Obiettivi minimi richiesti
per considerare il
modulo/macroargomento/u
nità didattica superata
Acquisire e/o consolidare le
conoscenze e le abilità
relative a tali argomenti
affrontati nel corso degli anni
precedenti.
Mostrare di aver acquisito la
nozione e le regole sui
radicali. Saper eseguire
le
operazioni più importanti con i
radicali.
Acquisire e/o consolidare le
conoscenze e le abilità
relative a tali argomenti
affrontati nel corso degli anni
precedenti.
Mostrare di aver acquisito le
regole del calcolo algebrico e
il concetto di radice ei saperli
applicare nella risoluzione di
equazioni.
Saper risolvere le
disequazioni di 1° e 2° grado,
sapere risolvere sistemi di
disequazioni di 1°2° grado
Saper risolvere le
disequazioni di 1° e2° grado,
sapere risolvere sistemi di
disequazioni di 1° e 2° grado
Tipologia delle
prove di verifica
Prove scritte e orali
che permettano di
valutare la
conoscenza degli
argomenti trattati e
la capacità di
applicare tali
conoscenze.
Prove scritte e orali
che permettano di
valutare la
conoscenza degli
argomenti trattati e
la capacità di
applicare tali
conoscenze.
Prove scritte i che
permettano di
valutare la
conoscenza degli
argomenti trattati e
la capacità di
applicare tali
conoscenze.
Prove orali volte a
valutare
conoscenza e
capacità di
esposizione
Numero
di prove
Ore
svolte
assegnat
(escluso
e per
verifiche
ciascuna
di
prova
recuper
o)
Una
prova
scritta e
una
prova
orale
1
Una
prova
scritta e
una
prova
orale
1
Una
prova
scritta e
una orale
1
55
8
Richiami sugli insiemi
15
La circonferenza
La probabilità
Prove scritte i che
permettano di
valutare la
conoscenza degli
argomenti trattati e
la capacità di
applicare tali
conoscenze.
Prove orali volte a
valutare
conoscenza e
capacità di
esposizione
Una
prova
scritta e
una orale
1
Prove scritte i che
permettano di
valutare la
conoscenza degli
argomenti trattati e
la capacità di
applicare tali
conoscenze.
Prove orali volte a
valutare
conoscenza e
capacità di
esposizione
Una
prova
scritta e
una
prova
orale
1
Prove scritte i che
permettano di
valutare la
conoscenza degli
argomenti trattati e
la capacità di
applicare tali
conoscenze.
Saper classificare gli eventi in Saper classificare gli eventi in Prove orali volte a
certi, impossibili, aleatori.
certi, impossibili, aleatori.
valutare
Saper individuare lo spazio
Saper individuare lo spazio
conoscenza e
probabilistico o universo.
probabilistico o universo.
capacità di
Una
prova
scritta e
una
prova
orale
1
Saper rappresentare in vari
modi gli insiemi, sapere
riconoscere l’insieme
Conoscere i concetti
universo, sapere individuare i
fondamentali, conoscere le
varie tipologie di
sotto insiemi, sapere
rappresentazione, conoscere individuare l’insieme
le operazioni di intersezione, complementare sapere
unione e differenza fra insiemi eseguire le operazioni di
unione, intersezione e
differenza fra insiemi.
Conoscere la definizione di
circonferenza come luogo
geometrico.
Conoscere l' equazione e
grafico di una circonferenza.
Conoscere le formule per
determinare le coordinate del
centro e il valore del raggio
nota l’equazione della
circonferenza e viceversa.
Conoscere le posizioni
reciproche circonferenzaretta.
Conoscere la definizione di
circonferenza come luogo
geometrico.
Conoscere l' equazione e
grafico di una circonferenza.
Conoscere le formule per
determinare le coordinate del
centro e il valore del raggio
nota l’equazione della
circonferenza e viceversa.
Conoscere le posizioni
reciproche circonferenzaretta.
Saper rappresentare
graficamente una
circonferenza determinando il
centro e il raggio.
Saper determinare le
posizioni reciproche fra rette
e circonferenza.
Rappresentare una
circonferenza nel piano
cartesiano data l’equazione
Conoscere le definizioni di
evento e di insieme universo.
Conoscere la definizione di
probabilità classica.
Conoscere le definizioni di
eventi compatibili ed eventi
incompatibili.
Saper rappresentare
graficamente una
circonferenza determinando il
centro e il raggio.
Saper determinare le
posizioni reciproche fra rette e
circonferenza.
Rappresentare una
circonferenza nel piano
cartesiano data l’equazione
Conoscere le definizioni di
evento e di insieme universo.
Conoscere la definizione di
probabilità classica.
Conoscere le definizioni di
eventi compatibili ed eventi
incompatibili.
56
13
Saper riconoscere dal valore
della probabilità se l'evento è
certo, impossibile o aleatorio.
Saper riconoscere eventi
compatibili ed eventi
incompatibili.
Aver acquisito i concetti di
evento e di insieme universo.
Saper determinare la probabilità
di un evento certo, impossibile o
aleatorio.
Saper determinare la probabilità
dell'evento contrario.
Saper riconoscere dal valore
della probabilità se l'evento è
certo, impossibile o aleatorio.
Saper riconoscere eventi
compatibili ed eventi
incompatibili.
esposizione
Empoli, 8 maggio 2014
Prof. Agrippino Musumeci
57
Materia:
Educazione Fisica
Comprendere
il movimento c Per vivere in perfetto equilibrio
Libro di testo adottato:
Macroargomenti svolti nell’anno
Ore
Eventuali altre
discipline coinvolte
Insegnante:
Classe 5° S
Attività integrative o extrascolastiche svolte a supporto
Prof./ssa
Lucia Del Frate
Anno Scolastico 2013/14
Obiettivi
Obiettivi minimi richiesti per
considerare il
modulo/macroargomento/unità
didattica superata
Tipologia delle
prove di verifica
Numero
di prove
Ore
svolte
assegnate
(escluso
per ciascuna
verifiche
prova
di
recupero)
Test motori e movimenti atti alla
conoscenza di sé
Presa di coscienza delle proprie
potenzialità
Test, proposta di
Comprendere ed eseguire i movimenti più
situazioni globali di
semplici per riuscire a sfruttare al meglio
lavoro o di esercizi
le proprie potenzialità
particolari
-
Schemi motori e qualità motorie di
base
Miglioramento,consolidamento e
rielaborazione
Alla verifica degli elementi di base
l’alunno dimostra di disimpegnarsi con
sufficiente padronanza ed esegue i gesti
con il minimo sforzo
Proposta di
situazioni globali di
lavoro o di esercizi
particolari
Parte
dell’ora di
lezione
Parte della
lezione
-
Potenziamento muscolare
Tonificazione del sistema muscolare
Esprimere semplici prestazioni di forza e
eseguire esercizi in cui intervengono vari
distretti muscolari in modo continuativo
Proposta di
situazioni globali di
lavoro o di esercizi
particolari
Parte
dell’ora di
lezione
Parte della
lezione
-
Piccoli e grandi attrezzi
Sperimentare, conoscere e acquisire
nuove situazioni allo scopo di
migliorare le qualità motorie
Porsi in maniera positiva di fronte
all’attrezzo e lavorarci in modo
adeguato e coordinato
Parte
dell’ora di
lezione
Parte della
lezione
-
Preacrobatica
Superamento dell’ansia e della paura
per crescere e migliorarsi
emotivamente
Parte
dell’ora di
lezione
Parte della
lezione
-
Attività sportive di squadra
Conoscenza tecnica del gesto e
aspetti del vivere civile
Parte
dell’ora di
lezione
Parte della
lezione
-
Apparato scheletrico
Paramorfismi e dismorfismi
4 totali
2
-
Conoscenza degli argomenti
Proposta di
situazioni globali di
lavoro o di esercizi
particolari
Proposta di
Superare problemi di ordine psicologico e
situazioni globali di
adattarsi a situazioni di equilibrio precario
lavoro o di esercizi
e in continua variazione
particolari
Proposta di
Conoscere ed eseguire i fondamentali di
situazioni globali di
squadra e dimostrare rispetto delle
lavoro o di esercizi
regole e dei compagni
particolari
Dimostra di conoscere i concetti
fondamentali dell’apparato.
Questionari a
risposta multipla e
domande aperte
eseguiti in classe
10 ore
1ora
58
Materia:
Tecnica amministrativa
Insegnante:
Libro di testo adottato:
Ghigini, Robecchi – Tecnica amministrativa –Elemond Scuola & Azienda
Prof. Carlo Caparrini
Altri sussidi didattici:
Macroargomenti svolti nell’anno Ore
10
Eventuali altre
discipline
coinvolte
Attività integrative o
extrascola-stiche svolte a
supporto
Obiettivi
Obiettivi minimi richiesti per
considerare il
modulo/macroargomento/unità
didattica superata
Documenti della compravendita
Conoscenza della fattura, del
Compilazione di semplici fatture.
DDT e dell’IVA.
Compilazione della fattura a
più
aliquote
con
spese
accessorie
Il sistema azienda e la gestione
aziendale
Conoscere il sistema azienda
e i suoi elementi, saper
classificare le aziende in
relazione ai vari criteri in cui
possono essere raggruppate..
Conoscere le fondamentali
funzioni aziendali. La gestione,
i suoi settori e gli aspetti da
analizzare.
18
Il patrimonio aziendale e
l’inventario.
Il reddito d’impresa e la sua
determinazione
Saper classificare le aziende in
relazione ai vari criteri in cui
possono essere raggruppate.
Individuare
i
compiti
svolti
nell’ambito delle varie funzioni
aziendali.
Tipologia delle
prove di
verifica
Numero
di prove
svolte
(esclus
o
verifich
e di
recuper
o)
Ore
assegnate
per
ciascuna
prova
verifiche
strutturate: test,
risposte aperte.
Elaborati scritti,
verifiche orali.
1
1-2
2
21
Individuare
le
manifestazioni
finanziarie
ed
economiche.
Il patrimonio aziendale e i suoi
Interpretare semplici situazioni
elementi:
investimenti
e
patrimoniali.
Classificare
e
finanziamenti. L’inventario.
rappresentare
gli
elementi
principali del patrimonio.
1
14
Determinare il reddito globale e
Il reddito d’esercizio e la
d’esercizio.
Individuare
la
competenza economica dei
competenza
economica
dei
costi e dei ricavi.
principali costi e ricavi.
1
59
La funzione amministrativa:
rilevazioni aziendali, contabilità
elementari, il bilancio d’esercizio.
10
Titoli di credito:
cambiali e assegni
DIRITTO
La rilevazione come parte del
sistema
informativo.
La
contabilità
aziendale.
Gli
obblighi contabili delle imprese.
Rilevare semplici registrazioni nei
conti.
Conoscere la composizione ed il
contenuto del bilancio d’esercizio.
1
Aspetti concettuali e normativi
dei titoli di credito.
Contenuto e compilazione di
cambiali e assegni
Compilazione di cambiali tratte e
pagherò cambiari, di assegni
bancari e circolari sul fronte e sul
retro.
1
60
Materia:
RELIGIONE
Insegnante: Prof. Stefano Cigna
Libro di testo adottato:
Luigi Solinas, Tutti i colori della vita. ed. SEI
Altri sussidi didattici:
Macroargomenti svolti nell’anno
ore
Obiettivi
Obiettivi minimi per
Tipologia delle prove
considerare il
modulo/macroargomento/unità
di verifica
didattica superata
2
Avere conoscenze adeguate sullo
sviluppo dei rapporti tra stato e
Chiesa per comprendere la
situazione attuale
Avere una sufficiente conoscenza
del cammino storico che ha portato Interrogazione orale. Osservazione
sistematica dell’attenzione ,
all’attuale equilibrio tre Stato e partecipazione, interesse ed impegno
Chiesa
1
Avere una sommaria conoscenza
della posizione della Chiesa davanti
al fascismo.
Interrogazione orale. Osservazione
sistematica dell’attenzione ,
partecipazione, interesse ed impegno
1
Acquisire una coscienza critica che
Riuscire ad orientarsi in alcune
permetta di orientarsi con spirito
delle principali questioni etiche dei
indipendente in alcune grandi
nostri tempi
questioni etiche dei nostri giorni
Interrogazione orale. Osservazione
sistematica dell’attenzione ,
partecipazione, interesse ed impegno
1
Conoscere il significato e la
fenomenologia delle principali
feste cristiane
Interrogazione orale. Osservazione
sistematica dell’attenzione ,
partecipazione, interesse ed impegno
1
Numero
di prove
svolte
Storia della Chiesa:
Potere temporale e potere spirituale
nello Stato della Chiesa alla vigilia
dell’unità d’Italia, la presa di Roma e i
rapporti Stato – Chiesa, Il non expedit,
Storia della Chiesa:
La Chiesa davanti alle leggi razziali
naziste e fasciste
6
La Chiesa nella Guerra Mondiale
Morale sociale:
Scienza e morale
3
I Cattolici in politica
Razzismo e immigrazione
Antropologia: la digntà umana, in
cosa consiste. Dignità negata: la
pena di morte
Cristologia:
5
Il Natale:
7
Avere una sufficiente conoscenza
del significato delle due feste.
La Pasqua
61
10) Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della classe, metodologie adottate,
tipologie di verifica e valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento)
I. I. S. “FERMI-DA VINCI” – Empoli - Anno Scolastico 2013/2014 – Classe 5°S
MATERIE: ITALIANO E STORIA
CLASSE
V° S Indirizzo Servizi Sociali
Docente: Prof. Luca Perlini
La classe è composta di 18 studenti, 2 maschi e 16 femmine. Del gruppo fanno parte un alunno certificato che segue un percorso differenziato (per il quale
si rimanda alla relazione degli insegnanti di sostegno e ai Pei) e un’alunna con una certificazione per DSA, che ha ottenuto le misure compensative e
dispensative necessarie e per la quale si rimanda al piano educativo personalizzato di riferimento.
Durante lo svolgimento dell’anno scolastico la classe ha manifestato disomogeneità e tensione al proprio interno, una motivazione allo studio limitata ed
una partecipazione all’attività didattica assai intermittente ed eterogenea. Nei confronti del docente il comportamento si è mantenuto nel complesso
corretto, con momenti di vivacità che talvolta hanno permesso l’integrazione della didattica con contributi personali di un certo interesse mentre altre volte,
invece, si sono risolti in polemiche sterili. Anche la frequenza alle lezioni, salvo alcune eccezioni, non è stata sempre assidua, pur rimanendo globalmente
nei limiti della regolarità.
Per quel che concerne gli obiettivi prefissati, però, solo un ristretto numero di allievi è riuscito a raggiungerli con risultati soddisfacenti. Ciò è stato causato
anche da diffuse carenze pregresse riscontrate nell’elaborazione scritta e orale, nell’interpretazione di testi complessi e nella rielaborazione critica dei
contenuti. La maggior parte della classe, per ovviare a tali mancanze, ha affrontato lo studio in maniera mnemonica e acritica, finalizzata alle verifiche, così
da acquisire una conoscenza delle due discipline limitata agli elementi essenziali. Per altri invece la mancata elaborazione personale ha determinato una
preparazione lacunosa ed imprecisa. Soltanto un ristretto gruppo di studenti si è così distinto per costanza nello studio, interesse per le discipline,
brillantezza espositiva e coerenza argomentativa.
Gli argomenti delle lezioni sono stati svolti cercando di unire la classica esposizione “frontale” a lezioni maggiormente partecipate e discussioni guidate,
finalizzate anche alla costruzione collettiva di schemi che agevolassero agli studenti la comprensione degli argomenti esposti. Anche nella lettura e
nell’analisi dei testi in programma si è cercato di coinvolgere gli allievi il più possibile, così da sviluppare e favorire una minima forma di rielaborazione
personale e di confronto fra le varie letture. Per quanto riguarda storia si è cercato, ove possibile, di approfondire alcuni momenti del programma attraverso
audiovisivi (documentari e film).
Va inoltre sottolineato che durante l’anno si sono svolte esercitazioni scritte sulla prima prova di maturità, con il commento sui vari elaborati e la consegna
di dispense che chiarissero la struttura e le modalità di realizzazione dei testi. Le verifiche orali sono avvenute tramite interrogazioni che richiamassero il
più possibile le modalità del colloquio orale dell’esame. Inoltre, il docente ha discusso con i singoli allievi gli argomenti delle tesine per l’esame di stato,
fornendo gli elementi di base per l’elaborazione e la struttura del lavoro di “tesi”.
Per quanto riguarda gli obiettivi minimi e le griglie di valutazione delle prove, sono stati applicati i criteri stabiliti con i colleghi di Dipartimento nelle riunioni
per materie di ottobre 2013. La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento prevista dal POF ed ha
tenuto conto dell’interesse, della partecipazione, dell’impegno mostrato e dei progressi di ogni singolo alunno rispetto al livello di partenza.
Empoli, 10 Maggio 2014
Prof. Luca Perlini
62
RELAZIONE FINALE CLASSE 5 S
A.S. 2013/14
Disciplina: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
Docente: Prof.ssa MARY MALUCCHI
La classe ha dimostrato, nel corso dell’anno scolastico, un comportamento disciplinare ambivalente che, pur manifestando una correttezza sostanziale nei
confronti delle regole, degli insegnanti, dei compagni, ha tuttavia esibito momenti di polemica, scarsa coesione, distrazione, superficialità.
Pur con alcune eccezioni, la presenza non è stata sempre costante, facendo registrare assenze (talvolta durante le verifiche scritte e orali), uscite
anticipate ed entrate posticipate.
La partecipazione e gli interventi attivi sono stati generalmente limitati: ad eccezione di un esiguo gruppo di alunni (che si distingue per capacità di analisi,
sintesi ed espressione sia scritta che orale, sorrette da un efficace metodo di studio), la classe ha dimostrato un impegno mediocre, spesso finalizzato alle
verifiche, con difficoltà di rielaborazione, argomentazione e collegamento fra gli argomenti.
Le lezioni si sono basate, oltre che sullo studio del manuale, sulla lettura di brani estratti da saggi specialistici, di articoli di riviste e giornali, di schede
fornite dall’insegnante, sulla visione di film tematici.
Nella classe è presente un alunno diversamente abile che ha seguito una programmazione differenziata:
N. A.: oltre allo studio individuale (seguito dall’insegnante di sostegno) ha partecipato alle lezioni mostrando interesse e attenzione agli argomenti proposti,
raggiungendo discreti risultati nelle verifiche sia scritte che orali.
Un’alunna ha esibito una certificazione per DSA ottenendo tutte le misure compensative e dispensative del caso, ma esibendo sempre coinvolgimento ed
impegno ed ottenendo risultati sufficienti. L’allieva ha svolto verifiche scritte ed orali come gli altri e negli stessi tempi, non manifestando la necessità di
tempi più lunghi (2 ore per i compiti, 6 per la simulazione).
Durante il trimestre sono state effettuate due verifiche scritte ed una orale; durante il pentamestre tre verifiche scritte e due orali; inoltre, l’insegnante ha
discusso con gli allievi degli argomenti delle tesine e analizzato schemi e mappe per l’esame di stato.
Le verifiche scritte hanno previsto sia domande aperte sia lo svolgimento di temi; le interrogazioni orali sono state finalizzate, oltre che all’accertamento
delle conoscenze degli argomenti, all’esercizio di capacità critiche e di rielaborazione personale. Tutte le verifiche scritte sono state accompagnate da una
griglia di correzione che esplicitasse i criteri di valutazione.
La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livello di apprendimento prevista dal POF; la valutazione finale tiene in
considerazione l’impegno mostrato durante tutto l’anno scolastico, l’interesse verso la materia, la partecipazione alle lezioni, i progressi rispetto al livello di
partenza.
Empoli, 08/05/2014
L’insegnante
Prof.ssa Mary Malucchi
63
RELAZIONE FINALE
A.S. 2013-2014
CLASSE: 5° S – Indirizzo: Servizi Sociali
MATERIA: Lingua e Civiltà Inglese
DOCENTE: Claudia Colella
La classe è composta da 18 studenti (16 femmine e 2 maschi), di cui un alunno diversamente abile che segue una programmazione differenziata stabilita
in sede di PEI.
Dal punto di vista disciplinare, gran parte della classe tende a distrarsi facilmente e ad essere piuttosto rumorosa, rendendo quindi necessari frequenti
richiami da parte dell’insegnante. La partecipazione all’attività didattica e l'impegno nello studio non sono sempre stati soddisfacenti e adeguati in quanto
caratterizzati da una certa discontinuità. Inoltre, la maggior parte degli alunni ha concentrato lo studio nei periodi immediatamente precedenti alle verifiche
scritte e/o orali, pertanto la conoscenza della materia, nel complesso, risulta mediamente solo sufficiente, e solo pochi alunni, grazie a un metodo di studio
ben organizzato, interesse per la disciplina e buone competenze linguistiche, sono riusciti a conseguire risultati nel complesso più che buoni. Il resto della
classe ha invece utilizzato un metodo di studio prevalentemente mnemonico e quindi non è stata in grado di rielaborare in modo completamente autonomo
gli argomenti svolti. Le maggiori difficoltà si sono riscontrate nella produzione orale, per il miglioramento della quale l’insegnante ha realizzato schemi e
riassunti, volti a facilitare anche la memorizzazione dei contenuti. Purtroppo la leggerezza con cui alcune alunne hanno affrontato lo studio della materia
non ha consentito loro di progredire nell’apprendimento. Per questo motivo, l’insegnante ha deciso di non proporre il breve modulo di letteratura previsto in
sede di programmazione.
Gli strumenti didattici utilizzati sono costituiti principalmente dal libro di testo, fotocopie integrative e schemi alla lavagna. Sul piano della metodologia
didattica adottata, il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, dialogate e induttive.
Le verifiche sono state scritte e orali. Complessivamente, sono state svolte due prove scritte ed una orale nel trimestre e sono previste (ancora da
completare) tre prove scritte e due orali nel pentamestre. Le verifiche scritte sono state composte inizialmente da testi di reading comprehension
riguardanti gli argomenti di indirizzo, mentre a partire già dal trimestre sono state somministrate prove con domande aperte sul modello della Terza Prova
dell’Esame di Stato. Tramite le verifiche orali si è voluta invece verificare la capacità di interagire in un contesto relativo all’ambito e la capacità di
rielaborare oralmente i testi proposti.
La valutazione è stata sia di tipo formativo, per permettere una verifica in itinere dell'apprendimento e consentire un'eventuale rivalutazione delle strategie
metodologiche adottate, sia di tipo sommativo. Inoltre, nella valutazione finale si è tenuto conto anche della partecipazione, dell'impegno e della
progressione di ciascun alunno rispetto alla situazione di partenza.
Per quanto riguarda la valutazione è stata adottata la griglia di corrispondenza tra giudizi e valutazioni prevista dal POF, come concordato dal consiglio di
classe in sede di stesura del documento di classe; relativamente agli obiettivi minimi, sono stati applicati i criteri stabiliti di
comune accordo con i colleghi di dipartimento nella riunione per materie.
Empoli, 9 Maggio 2014
L’Insegnante
Prof.ssa Claudia Colella
64
RELAZIONE FINALE CLASSE V S Professionale Servizi sociali
Docente: Concetta Schipani
Materia: Cultura medico-sanitaria
a.s.: 2013/2014
La classe è composta da 18 allievi (16 femmine e 2 maschi).
Un allievo segue un percorso differenziato, per il quale si rimanda alla relazione dei docenti di sostegno e al PEI.
Un’allieva presenta un DSA, in particolare una forma di dislessia; per le misure dispensative e compensative adottate si rimanda al Piano Educativo
Personalizzato elaborato dal C.d.C.
La classe è eterogenea: alcuni studenti hanno mostrato interesse e impegno costanti, metodo di studio adeguato, discreta capacità di rielaborazione e di
confronto tra i diversi contenuti disciplinari; alcuni, a causa della partecipazione e dell’impegno discontinui, mostrano una preparazione piuttosto
superficiale; infine sono presenti allievi che, per lacune nella preparazione di base, metodo di studio inadeguato o impegno discontinuo, presentano
difficoltà di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale dei contenuti.
Mediamente il livello di preparazione è sufficiente.
Anche la partecipazione alle lezioni e l’interesse per la disciplina sono stati eterogenei, alcuni allievi hanno contribuito con diversi interventi alle spiegazioni,
stimolando discussioni collettive; il lavoro svolto in classe è risultato generalmente proficuo.
Dal punto di vista disciplinare non sono mancati episodi di distrazione, e talvolta di disturbo della lezione da parte di alcuni alunni, ma nel complesso tutti
hanno mantenuto un comportamento disponibile al dialogo educativo.
La frequenza alle lezioni è risultata abbastanza regolare.
Il programma è stato svolto secondo quanto previsto nel piano di lavoro.
Per quanto concerne la metodologia, oltre alla lezione frontale interattiva e all’uso del libro di testo come strumento base per lo studio dei contenuti
specifici, si è fatto ricorso a letture di approfondimento, analisi di casi clinici, esercitazioni scritte per casa e in classe, individuali o per piccoli gruppi,
ricerche in Internet.
Le verifiche scritte sono state inizialmente di tipo misto (vero/falso, scelta multipla, completamento, corrispondenze, domande aperte) poi prevalentemente
a trattazione sintetica di argomenti, di tipologia equivalente a quella della terza prova d’esame. Le verifiche orali sono avvenute tramite interrogazioni.
Per quanto riguarda gli obiettivi minimi e le griglie di valutazione delle prove, sono stati applicati i criteri stabiliti con i colleghi di Dipartimento nelle riunioni
per materie di ottobre 2013. La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento prevista dal POF e nella
fase finale ha tenuto conto dell’interesse, della partecipazione, dell’impegno mostrato, dei progressi di ogni singolo alunno rispetto al livello di partenza.
Empoli, 13 maggio 2014
L’insegnante
Concetta Schipani
65
RELAZIONE FINALE CLASSE 5 S – TSS
A.S. 2013/14
Disciplina: DIRITTO ED ECONOMIA
Docente: Prof.ssa TERESA AIELLO
La classe si compone da 18 alunni, 16 femmine e 2 maschi.
Il livello generale della classe, all’inizio dell’incarico, era appena sufficiente; essa è apparsa abbastanza eterogenea per interesse, motivazione allo studio e
preparazione. L’impegno nello studio non è stato sempre soddisfacente in quanto caratterizzato da una certa discontinuità: gli alunni hanno concentrato lo
studio nei periodi immediatamente precedenti alle verifiche scritte e/o orali. Spesso profitto ed interesse si sono evidenziati in maniera piuttosto modesta
nonostante le continue sollecitazioni.
La conoscenza della materia, nel complesso risulta mediamente sufficiente, solo alcuni riescono ad utilizzare un adeguato linguaggio tecnico, proprio della
disciplina.
Da un punto di vista disciplinare, alcuni allievi hanno mostrato una eccessiva vivacità, rendendo più complesso lo svolgersi delle lezioni; alcuni hanno
partecipato più attivamente alle lezioni, fatta eccezione per alcuni che hanno continuato a mostrare disinteresse.
Il lavoro didattico è stato attuato con lezioni frontali, discussioni in classe, che hanno affrontato gli argomenti con l’obiettivo di attualizzare e trasferire quindi
le regole teoriche nella vita quotidiana. Il lavoro ha avuto l’intento di trasmettere agli alunni non solo la conoscenza dei contenuti, ma anche l’importanza
della flessibilità e della disponibilità all’aggiornamento, la consapevolezza dei processi evolutivi della società ed il riscontro continuo con la realtà.
Il programma di Diritto si è basato prevalentemente sull’analisi del diritto civile e commerciale (imprenditore, impresa, azienda, segni distintivi dell'azienda,
contratto e i suoi elementi, società di persone e di capitali)
Il programma di Economia ha avuto come oggetto prevalentemente il Sistema economico e lo Sviluppo economico.
Le verifiche sono state scritte ed orali. Quelle scritte programmate e svolte sono state prevalentemente di tipologia equivalente a quella della terza prova
d’esame deliberata poi dal C.d.C. Le verifiche orali hanno teso ad accertare, oltre al livello di conoscenza, le capacità espressive, di rielaborazione, di
analisi critica dell’argomento proposto ed un adeguato uso del linguaggio proprio delle discipline, anche con specifiche analisi degli articoli del Codice
Civile.
Gli obiettivi disciplinari di conoscenza sono stati raggiunti da tutti gli alunni; anche se per alcuni si registrano fragilità nella rielaborazione e nell’analisi.
Empoli, 10 Maggio 2014
Prof.ssa Teresa Aiello
66
DISCIPLINA: MATEMATICA
Docente: Prof. Agrippino Musumeci
CLASSE: V
SEZ.: S
Premessa
La classe risulta composta da 18 studenti di cui uno con programmazione differenziata e una con DSA. Più precisamente 16 sono femmine e 2 sono
maschi. Nell’ambito delle finalità educative, esplicitate nella programmazione collegiale per le 5^ classi, la presente mostra in maniera succinta come le
stesse sono state tradotte ed organizzate. Occorre precisare che nell’attuazione della programmazione si è tenuto conto di due problematiche contrastanti:
Da un lato, l’importanza che la matematica riveste nel mondo moderno: la diffusione dell’informatica, l’alta tecnologia in tutti i settori dei servizi,
l’organizzazione stessa della vita sociale. Dall’altro un livello culturale modesto. All’inizio dell’anno è stato rilevato che le competenze di base assimilate e
sedimentate erano sufficienti solo per alcuni, mentre altri mostravano lacune e difficoltà operative di mero calcolo. Si è riscontrata in generale una non
sempre adeguata partecipazione all’attività didattica. La frequenza nel corso dell’anno è stata appena sufficiente e ottimale è stato il rapporto docentealunni.
Obbiettivi didattici programmati
Stimolare le capacità logico-linguistiche, mettere in grado gli allievi di trasferire le conoscenze acquisite con lo studio della matematica nelle discipline
dell’area professionale, utilizzare procedure matematiche e sviluppare capacità di analisi e di sintesi.
Obbiettivi raggiunti
A tal proposito occorre premettere alcune cose importanti e che possono essere riassunti nei seguenti punti:
•
La situazione riscontrata in generale come livelli di ingresso dei singoli alunni non solo in termini di conoscenze, non solo in termini di competenze
ma anche nelle semplici capacità operative e di calcolo risultava molto modesta;
• Che il tempo a disposizione avuto per l’azione didattica, rispetto a quello potenzialmente disponibile, è stato decurtato per motivi diversi: per gli
stage aziendali le lezioni frontali anno avuto inizio a ottobre; pausa didattica per recupero debito contratto nel primo trimestre e prove ad esso
relative ed in parte anche a maggio una sovrapposizione dell’orario settimanale con impegni didattici trasversali e pluridiscilinari;
• Buona parte del gruppo classe ha mostrato impegno e concentrazione discontinui.
Per i motivi di cui sopra l’azione didattica ha avuto per buona parte dell’anno scolastico come oggetto il recupero delle conoscenze e delle competenze non
assimilate nella programmazione dell’anno precedente e solo nell’ultima parte si è potuto trattare parte di quanto previsto in sede di programmazione
iniziale.
Gli alunni, per gli argomenti svolti, hanno raggiunto sostanzialmente per la maggior parte di essi solo gli obbiettivi minimi e solo pochi hanno capacità di
rielaborare eventuali problematiche proposte in maniera autonoma. Le conoscenze e le competenze conseguite sono per la maggioranza valutabili con la
sufficienza. Si denota la presenza di qualche alunno con capacità vicine al discreto ed una sola allieva con giudizio quasi buono. La maggior parte della
67
classe ha una conoscenza della disciplina limitata agli elementi essenziali. Non può essere taciuto il fatto che tranne pochissimi quasi nessuno possiede un
metodo di studio veramente autonomo.
Contenuti
Premesso che ogni argomento affrontato è stato sempre ripreso nel corso dell'anno scolastico, la tabella sottostante fornisce, in linea di massima, i
contenuti disciplinari e le ore dedicate ad ogni argomento specifico.
ARGOMENTO
ORE
Richiami sui radicali
3
Equazioni di 1° e 2° grado
10
Disequazioni di 1° e 2° grado intere e fratte, sistemi
di disequazioni.
14
Richiami sugli insiemi
8
La circonferenza
15
La probabilità
13
Lezioni frontali e lezioni partecipate sono stati i metodi didattici adottati. Molto tempo è stato dedicato al ripasso degli argomenti affrontati e alla correzione
degli esercizi. Varie le pause al fine di consolidare quanto trattato. Il libro di testo adottato è stato affiancato da appunti e da fotocopie. Le verifiche, scritte e
orali, sono state effettuate per stabilire conoscenze e competenze operative acquisite e per valutare il livello di esposizione raggiunto dagli allievi.
EMPOLI, 8 Maggio 2014
Prof. Agrippino Musumeci
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RELAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: Prof.ssa Lucia Del Frate
La classe è costituita da 18 studenti (16 femmine e 2 maschi).
Uno degli studenti ha seguito una programmazione differenziata riferita al PEI. Purtroppo in questo ultimo anno scolastico, lo studente, soprattutto per
motivi di salute, ha partecipato saltuariamente alle attività di palestra, per cui gli obiettivi da me proposti all’inizio dell’anno sono stati conseguiti solo
parzialmente.
La metodologia per sviluppare le attività di lavoro ha visto l’uso di attività libere e spontanee, globali e analitiche, di tipo intuitivo e deduttivo.
Le varie unità didattiche sono state ripetute più volte nel corso dell’anno e comunque organizzate in successione temporale in modo da dare a tutti più
occasioni di lavoro.
Nel corso dell’anno sono state svolte numerose verifiche per controllare se l’obiettivo intermedio o finale dell’attività svolta era stato raggiunto totalmente,
parzialmente, o non era stato conseguito.
Accanto a strumenti di verifica come test che hanno permesso di tradurre in dati numerici il livello conseguito, è stato dato particolare rilievo
all’osservazione degli studenti in situazioni più globali, nelle quali essi hanno potuto mettere in evidenza la loro capacità di gestione dello spazio e del
tempo.
Nell’insieme la valutazione è risultata essere sommativa di elementi oggettivi e di altri quali il comportamento, l’impegno e la partecipazione.
Il profitto in generale, ad eccezione di pochi casi, risulta mediamente sufficiente, ed anche la partecipazione alle lezioni, per alcune studentesse, è stata
limitata allo stretto indispensabile.
La classe, nel corso degli anni, non ha evidenziato un carattere omogeneo, quanto piuttosto una persistente suddivisione in sottogruppi che non ha
facilitato lo svolgimento delle lezioni.
Comunque nei confronti dell’insegnante l’atteggiamento è risultato sempre rispettoso.
L’insegnante
Lucia Del Frate
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Relazione finale Classe 5 S
Anno Scolastico 2013/2014
Materia: Tecnica amministrativa
Docente: Carlo Caparrini
La classe 5 S è composta da 18 alunni, 16 femmine e 2 maschi, di cui un alunno segue una programmazione differenziata.
La classe ha dimostrato una partecipazione al dialogo educativo piuttosto mediocre e non sempre attiva e costante; nel complesso ha evidenziato un
modesto interesse per la disciplina.
Lo studio della tecnica amministrativa mira a fornire allo studente conoscenze adeguate e aggiornate delle strutture pubbliche e private, delle modalità del
loro funzionamento e degli adempimenti a cui sono tenute. Questa disciplina, prevista negli ultimi due anni del corso di studio “servizi sociali-vecchio
ordinamento” (due ore in quarta e tre ore in quinta), viene trattata in modo non molto approfondito dato l’esiguità delle ore e la sostanziale differenza da
tutte le altre materie oggetto di studio, eccettuato un legame interdisciplinare con l'insegnamento di diritto ed economia. Questa “estraneità” della disciplina
rispetto alle altre ha creato notevoli ostacoli a molti studenti che hanno incontrato difficoltà d’apprendimento, soprattutto nella parte applicativa, non avendo
assimilato nel corso di studio un ragionamento logico di stampo economico.
L’impegno nello studio non è sempre stato soddisfacente in quanto caratterizzato da una certa discontinuità: gli alunni hanno concentrato lo studio nei
periodi immediatamente precedenti alle verifiche scritte e/o orali. Pertanto la conoscenza della materia, nel complesso, risulta mediamente appena
sufficiente in quanto solo alcuni alunni riescono a cogliere gli aspetti fondamentali della materia di studio e a fare gli opportuni collegamenti interdisciplinari
utilizzando un adeguato linguaggio tecnico, proprio della disciplina.
Una modesta parte delle classe possiede un metodo di studio efficiente e ben organizzato, ma la maggior parte evidenzia una certa dispersività, utilizzando
un metodo di studio prevalentemente mnemonico e quindi non è in grado di rielaborare in modo completamente autonomo gli argomenti svolti.
Un ristretto numero di alunni ha acquisito un soddisfacente livello di competenze e capacità, inteso come gestione autonoma delle competenze acquisite e
buone abilità nelle limitate applicazioni tecnico operative; gli altri trovano a volte difficoltà sia nell’esprimere che nell’applicare in modo personale i contenuti
proposti.
Sul piano della metodologia didattica adottata, il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, dialogate e induttive, proponendo anche esempi reali
volti a suscitare la curiosità degli allievi. Sono state svolte esercitazioni relative alla parte applicativa della materia.
In linea di massima, il programma è stato svolto in aderenza alla traccia ministeriale e al Piano di Lavoro presentato all’inizio dell’anno scolastico.
Gli strumenti didattici utilizzati sono costituiti principalmente dal libro di testo e dalle esercitazioni svolte in classe. Per le verifiche scritte sono state adottate
diverse modalità: prove strutturate, semi-strutturate, a risposta a aperta ed esercizi da svolgere.
In tema di valutazione è stata adottata la griglia di corrispondenza tra giudizi e valutazioni prevista dal POF, come concordato dal consiglio di classe in
sede di stesura del documento di classe ad ottobre 2013; relativamente agli obiettivi minimi, sono stati applicati i criteri stabiliti di comune accordo con i
colleghi di dipartimento nella riunione per materie di settembre 2013.
Il comportamento della classe, infine, non ha evidenziato particolari problemi disciplinari nei confronti del docente né problemi di convivenza tra gli studenti.
Empoli, 9 maggio 2014.
Prof. Carlo Caparrini
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Relazione della classe 5 sez. S professionale sociosanitario
Professor Cigna Stefano
Materia: Religione
Profilo della classe:
Gli alunni della classe 5 S si avvalgono dell’insegnamento di Religione nel numero di 9 su 18 . L'alunno portatore di handicap si avvale dell'Irc ma il suo
deficit gli ha sempre permesso una normale partecipazione alla lezione; per lui si rimanda alla sezione dedicata del documento di presentazione della
classe. Gli alunni hanno sempre mostrato interesse per la partecipazione alla lezione e nel complesso hanno raggiunto un livello di attenzione
partecipazione e capacità di analizzare e rielaborare i contenuti più che sufficiente. Gli alunni hanno dato vita ad un gruppo classe sufficientemente
amalgamato nonostante differenze sia sul piano della personalità, del profitto che dell’impegno. La partecipazione in classe è stata generale e vivace e la
frequenza è stata abbastanza buona con alcune eccezioni.
Modalità di svolgimento delle lezioni.:
Le lezioni sono state svolte in maniera frontale nella prima fase di presentazione di ogni argomento, per poi passare alla discussione guidata. In molti casi
si è fatto uso di materiale multimediale e dell’uso della Lim. Le verifiche sono state tutte orali valutando l’attenzione, partecipazione ed impegno alle lezioni,
dando particolare importanza agli interventi e ricorrendo a domande specifiche solo per coloro che non si proponevano autonomamente.
Profitto conseguito:
La lezione in classe è stata abbastanza produttiva e gli alunni si sono lasciati coinvolgere sia dalle lezioni frontali che dalle discussioni guidate; l’uso di brevi
spezzoni multimediali e dell’uso della LIM è stato particolarmente gradito e stimolante per cui si può affermare che il profitto è complessivamente più che
sufficiente ed il alcuni casi anche buono.
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