1 - Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto

et4rr;ú?a
/*'/*.'t t'ú nA;oA
e
aill-
t/àzztrzzza
DIREZIONB REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
DELVENETO
Soprintendenza per i beni architettonici e
paesaggistici di Venezia e laguna
VENEZIA
MBAC-DR-VEN
DIR-UFF
001E289 04t11t2014
ct.34.02.01t1
oú/tg,.a
,?r?r4-"/"
"/W 1"/
o4r
r-,/eratKza.
^q
OGGETTO: VENEZIA
_
-
Abaco degli interventi in materia edilizia
-
Rilevanza paesaggistica delle opere
QUESTTO._
Lettera inviata solo tramite
posta elettronica
d.lgs 7 maÍzo 2005, n. 82 - art 47
Si riscontra il foglio prot. 5946 del 13 maggio 2014 con il quale codesta Soprintendenza ha
interpellato la scrivente circa la sussistenza, in capo al Comune di Venezia, (i) di un obbligo positivo di
inoltro alla Soprintendenza delle istanze, volte al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, (ovvero,
laddove l'intervento sia stato eseguito in assenza o in difformità dall'autorizzazione paesaggistica, del
parere di cui all'art. 167, comma4,lelt. aJ,del Codice dei beni culturali e del paesaggio), in tutti icasi in
cui sussistano incertezze sulla percepibilità effettiva della modificazione dell'aspetto esteriore degli
immobili.
In particolare codesta Soprintendenza chiede di conoscere se possa ritenersi legittimo (ll) invitare
Comune di Venezia ad interpellare "preliminarmenfe la Soprintendenza t...] sulla rilevanza
paesaggistica di alcune tipologie di opere edilizie", nonchè "ogni qualvoltavifossero specifici casi dubbi
relativi alla valutazione di tale rilevanze", o, infine (iil), quando "sia riscontrabile in modo oggettivo
un'alÍerazione dello stato dei luoghi e dell'aspetto degli edifici, indipendentemente datta classificazione
edilizio-urbsnistica" delle opere e dei lavori in argomento.
il
A tale proposito codesto Ufficio pone in
evidenza come, sulla scofta della vigente
gli interventi implicanti il rifacimento degli intonaci esterni degli
edifici assoggettati a tutela paesaggistica siano sottratti all'obbligo della previa autorizzazione
paesaggistica, con la sola esclusione di quelli che comportino variazioni cromatiche delle superfici e,
viceversa, con l'inclusione di quelli implicanti la demolizione e il rifacimento dei rivestimenti esistenti
regolamentazione edilizia comunale,
senza v ariazione del colore della precedente tinteggiatura.
Sunteggiati come sopra
i quesiti in argomento ed effettuato rinvio alle circolari della scrivente
ml
Ca' Mìchiel dallc colonne - cannaregio 4314 - callc d.l Dr."
vENEZI^ - tcl. +39 041 3420101 frx+39 oo,
c-mail [email protected] - [email protected]!.it - wwrv.vcncto.bcniculturali.ir
,oroll
n.
codesta Soprintendenzafa riferimento, si comunica quanto segue.
A termini di quanto comunicato al comune di Livinallongo del Col di Lana (Belluno) con foglio
della scrivente prot. 16464 del 6 settembre2012 (rinvenibile in allegato allacitata circolare n.4412012,i|
cui contenuto tiene conto del parere dell'Ufficio legislativo prot. 16721 del 13 settembre 2010), deve
assumersi che ogni delibazione preliminare sulla percepibilità o meno delle modificazioni di cui si discute è
posta in capo all'amministrazione preposta alla tutela paesaggistica, la quale può, nei casi dubbi,
interpellare la Soprintendenza, al fine di conoscere l'avviso di quest'ultima circa "la rilevanza
paesaggistica o meno dell' intervento" .
Alla luce di quanto sopra nulla si oppone a che codesto Ufficio, nell'ambito del principio di leale
collaborazione che deve informare i rapporti tra amministrazioni pubbliche, possa indicare al Comune di
Venezia le categorie di opere o lavori che, a suo giudizio, debbano ritenersi sottratte all'accertamento della
sussistenza nelle stesse del "prerequisito" della percepibilità, a tutto favore di una loro ricomprensione
immediata nel novero di quelle assoggettate al ritascio dell'autorizzazione paesaggistica. Tutto ciò a
condizione, ovviamente, che tale elencazione includa categorie di opere o lavori dei quali (a prescindere
dalla loro qualificazione ai sensi della normativa urbanistica o delle disposizioni regolamentari in materia
edilizia) sia possibile sostenere, secondo principi di ragionevolezza è proporzionalità, I'incidenza sul
contesto esteriore tutelato.
Quanto sopra assorbe altresì
il quesito sub (ii), mentre, per la questione prospettataal punto (lli),
appare chiaro che, laddove la condotta del Comune determini una sottrazione ali'obbligo di rilascio
dell'autorizzazione paesaggistica di opere o lavori che, come affermato da codesto Ufficio, implichino
un'oggettiva "alterazione dello stato dei luoghi e dell'aspetto degli edffici",la stessa si configuii quale
elusione del dettato normativo, in termini tali da legittimare l'intervento di questa Amministrazlone,fatte
salve le conseguenze derivanti, anche sul piano penale, da tale condotta.
Da ultimo, avuto riguardo al caso del rifacimento degli intonaci più sopra richiamato, si fa
tutela del paesaggio perseguono finalità distinte, anche se talvolta contigue, da
-sulla
quelle che operano a favore
del patrimonio storico artistico, non potendosi evidentemente assegnare alle
prime la funzione precipua di conservare, tra gli altri, gli elementi materiali che concorrono a determinare
la stratificazione storica degli edifici, essendo loro funzione - viceversa - quella di salvaguardare I'aspetto
delle cose immobili, delle ville, dei giardinie deiparchi, dei complessidi cose immobili,lnclusi icenfri ed
i nuclei storici e, infine, delle bellezze panoramiche, elencati aliart. 136, comma l, lett. a), b), c) e d) e
all'art. 142, comma 1, del Codice, inibendo, nei limiti dettati dalla più volte richiamata nozione di
"percepibilità", gli interventi che, a mente del successivo art. 146, comma 3, comportino I'introduzione di
presente che le norme
modificazioni che rechino loro pregiudizio.
In tal senso appare evidente che la possibilità di assoggettare al preventivo rilascio
dell'auforizzazione paesaggistica il rifacimento degli intonaci esterni di eainci ricadenti in area dichiarata
di notevole interesse pubblico, ivi compresi i casi in cui tale rifacimento preluda alla riproposizione delle
cromie preesistenti, si deve fondare sulla sussistenzadi una dimostrabile incidenzaditale riiacimento sulle
caratteristiche esteriori degli immobili, in termini, ad esempio, di
ificazione (ragionevolmente
"percepibile ") dell'aspetto di tali rivestimenti, con riferimento, a titoto
ificativo, alla Ioro "tessitura"
o alla loro lavorazione superficiale.-
II Di
(arch. U
le
GNr)
US/fm
Ca'Michiel dalle Colonne - Cannaregio 431,4 - Calle del Duca 30121 VI|Nl,lZIr\ www.vcnto.bcniculturali.it
'I'el. +39 041 34201'01 liax -f 39 041
3420122 - e-mail dr-vcnfdbcniculttrrali.it - mbac-dr-vcn@)meilccrt.bcnicuÌturali.it