104. rassegna stampa 1 settembre 2014

RASSEGNA
Stampa
30-31 agosto – 1 settembre 2014
SOMMARIO
Repubblica – Se la laurea serve solo a emigrare
La Sicilia – Da domani al via i test di accesso
Repubblica – Steri. La serva padrona
GdS – Steri. Intermezzo nel chiostro
La Sicilia – La Kore, iscritti in aumento: + 15%. Anche da Catania
La Sicilia – Catania. Università, si comincia con i test
GdS – La Giannini: “Pochi insegnanti”, in Sicilia 500 cattedre in meno
GdS – Progettazione e ricerca sulla costa Sud
Ufficio Comunicazione Istituzionale - Responsabile per la Rassegna stampa Giusi Inzinna - [email protected]
data
LA REPUBBLICA
31/8/2014
pag I
Prima pagina Palermo
LA POLEMICA
Se la laurea serve solo a emigrare
GIOVANNI GIANNONE ,
INUTILE corsa alla laurea di massa", di Rubina Mendola. Squillava così la Repubblica Palermo
del 24 agosto, sveglia che, ipotizzo, abbia reso criticamente
stimolante il buongiorno di molti lettori. Tra questi, di certo, io e
Roberto Lagalla. Entrambi sveglissimi ma per ragioni affatto
antitetiche, almeno stando a
"La speranza di futuro racchiusa nelle lauree", replica del Rettore pubblicata cinque giorni
dopo nel medesimo quotidiano.
L
,
SEGUE A PAGINA IX
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
LA REPUBBLICA
data
31/8/2014
pag IX
Commenti
SE LA LAUREA SERVE
SOLO A EMIGRARE
GIOVANNI GIANNONE
SEGUE DALLA PRIMA DI CRONACA
egli ha intravisto «periolose ombre sulvalore e sul sinificato della formazione
universitaria in un Paese moderno», io ho invece ravvisato gli argomenti sempre meno eludibili di
una minoranza progressista che
mira a superare uno dei luoghi comuni che in Italia, massime al sud,
è al contempo tra i più radicati nella teoria e tra i più smentiti nella
pratica: l'idea che i titoli di studio
rendano gli uomini migliori e diano
maggiori opportunità di impiego.
Non me ne voglia il Magnifico
Rettore, ma devo ammettere che,
per la partecipazione a quella distanza dal reale cui la classe dirigente politica italiana ci ha da tempo abituato, le sue parole mi hanno
procurato non poco stupore. Mi domando, per esempio, se giova alla
questione dibattuta il fornire dati
( le statisticherelative al numero di
laureati deipaesi dell'OCSE ) senza
proporne un'interpretazione in
rapporto ai diversi contesti sociali,
economici e politici cui si riferiscono. Chi negherà che sarebbe stata
più incisiva l'ardua impresa di provare a spiegare perché mai apolitiche su istruzione, ricerca e mercato del lavoro tanto diverse come
quelle italiane da una parte e francesi, tedesche e inglesi dall'altra,
dovrebbero corrispondere quantità assimilabili di laureati? Se ai
numeri relativi alle quantità di laureati si affiancano quelli che danno
le diverse misure dei tassi di disoccupazione e dei livelli di investimento nel settore istruzione e ricerca, a provocare stupore non
sarà tanto il posizionamento dell'Italia nell'estrema retroguardia di
quella classifica, ma l'assurdità di
voler difendere e alimentare un arbitrario squilibrio tra domanda e
offerta che conduce a eccedenze da
destinare nel peggiore dei casi al
macero della disoccupazione o del
sotto-impiego, nel migliore al beneficio di altri Stati. Non a caso è Lagalla stesso a ricordare la crescenI DOVE
Lc
te necessità dei giovani laureati di
talento di guardare al «mercato internazionale del lavoro» riportando, senza volerlo, alla memoria dei
lettori un consiglio "paterno" donato da Berlusconi ai giovani disoccupati, grottesca dichiarazione
del fallimento della politica italiana e della sua resa totale ( «cercate
un lavoro all'estero», disse sorridendo l'ex premier ai giovani di
Atreju, il 12 settembre 2010).
Questo, dunque, ciò che si desidera per l'Italia? Ci si dovrebbe augurare che la nostra nazione diventi
una sorta di utero in affitto per
rifornire il resto del mondo delle eccellenze di cui abbisogna? E se anche ciò fosse eticamente sostenibile, come potrebbero le università
italiane, private delle loro menti
più brillanti trasferitesi all'estero,
formare nuove eccellenze? Si possono poi fare interessanti scoperte
allorché ci si interroga su cosa l'Italia sia in grado di offrire a quei
laureati che, per ragioni che non
possono e non devono essere oggetto di discussione, scelgono di rimanere.
Si scopre subito che i volenterosi
impiegati precari delle agenzie di
lavoro interinale suggeriscono lo-
ro di togliere lauree, dottorati e
master dal proprio curriculum vitae: non servono, quando non sono
addirittura d'ostacolo, per aspirare a occupazioni che quasi sempre
richiedono abilità manuali — o comunque non altamente intellettuali — comprovate da anni di
esperienza che un laureato (per
motivi di studio, c'è scritto nella
giustificazione firmata dal capofamiglia e ratificata dalle istituzioni )
non ha avuto la possibilità di maturare.
Lagalla termina il suo articolo
consigliando, a ciò che con termine
«maliziosamente provocatorio»
addita come polemiche, di cooperare per un cambiamento che eviti
«di buttar via il bambino insieme
all'acqua sporca». Io mi permetto
di invitare il Magnifico Rettore ad
analizzare con più attenzione quell'acqua, prima di destinarla al mare nostrum. Il concetto di «ascensore sociale» evocato dal Rettore,
infine, merita di essere maneggiato con cura: dal moneto che, a un siciliano laureato, non può non evocare la problematica figura di Calogero Sedarain frac al cospetto del
principe Fabrizio.
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
RIPRODUZIONE RISERVATA
LA SICILIA
ez
data
1/9/2014
pag 15
Palermo
UNIVERSITA'. Si parte con la prova di italiano per gli studenti stranieri delle 5 Scuole dell'Ateneo
Da domani al viai test di accesso
Ci siamo. Università, si parte coni test di accesso. L'esordio è per domani con la prova di lingua italiana per
gli studenti stranieri in ciascuna delle cinque Scuole
dell'Ateneo. Mercoledì 3 settembre, invece con le
prove di accesso ai corsi di Professioni sanitarie.
L'offerta formativa è composta di 122 corsi di
studio: 53 sono lauree (triennali), 9 sono le lauree
magistrali a ciclo unico (Architettura, Chimica e
tecnologie farmaceutiche, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria edile-architettura, Medicina e
Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Scienze
della formazione primaria, Conservazione e restauro dei beni culturali) e 60 sono le lauree magistrali (biennali).
«Per quel che riguarda le 9 lauree magistrali a ci-
do unico - spiega Vito Ferro, prorettore vicario e delegato alla Didattica - i test per l'accesso a 4 corsi di
laurea si sono già svolti ad aprile per decreto ministeriale, e precisamente quelli per i corsi di laurea in
Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria, in Architettura e in Ingegneria civile-architettura. A settembre ci
saranno le prove per altri 4 corsi a ciclo unico a programmazione locale (Giurisprudenza, Conservazione e restauro dei beni culturali, Chimica e tecnologie
farmaceutiche, Farmacia) mentre il ministero dell'Università deve ancora stabilire, con decreto, il numero dei posti e la data della prova di accesso per la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria.
Una volta superati i test, le tasse dovranno essere
pagate in due rate o in soluzione unica entro il 31 luglio 2015. Gli studenti non potranno sostenere esami se non in regola con il pagamento delle tasse.
Ecco il calendario delle prove fino al prossimo 11
settembre, divise per ciascuna delle cinque Scuole in
cui sono confluite le 12 facoltà.
Scuola di Scienze mediche 3 settembre (mattina): Professioni sanitarie Scuola politecnica; 4 settembre alle 10: test per tutti i corsi di Ingegneria
(procedura nazionale Cisia); 8 settembre (mattina):
Disegno industriale; Scienze della pianificazione
territoriale, urbanistica e ambientale; 11 settembre
(mattina): Economia e amministrazione aziendale;
Economia e finanza.
A. F.
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
LA REPUBBLICA
data
31/8/2014
pag XIII
Palermo
Nell'atrio dello Ste
"Palermo classica" present
di Pergolesi in forma semis
"Un piccolo capolavoro
che anticipai libretti di Da l
LAURA NOBILE
L
è quella del vecchio
nobiluomo e della serva bela, giovane e astuta, che mira
a farsi sposare pur di entrare in
possesso dellesuericchezze. Lavicenda de "La serva padrona" di
Giovan Battista Pergolesi va in
scena in forma semiscenica stasera alle 21,30 nel chiostro dello
Steri, in piazza Marina, per un
nuovo appuntamento di Palermo
A STORIA
classica.
Il soprano Maria Francesca
Mazzara è la protagonista Serpina, mentre il baritono Golat Ludek, che firma anche la regia, veste i panni del ricco nobiluomo
Uberto, al loro fianco il mimo Giuseppe Lo Piccolo interpreta il ruolo del servo Vespone. Claudio Onofrio Gallina sarà al cembalo concertatore.
Scritta su libretto di Gennaro
Antonio Federico come intermezzo comico alla rappresentazione
dell'opera "Il prigioniero superbo" dello stesso compositore, "La
serva padrona" riscos§è immediatamente un successo di gran
lunga superiore a quello atteso,
grazie anche alla serie di duetti e
arie comiche intervallati da recitativi, basati sul vivace scambio
dialettico di Uberto e Serpina.
Nella storia, infatti, la furba Serpina con il suo carattere prepotente, approfitta di gran lunga
della bontà del suo padrone, e
questi, per darle una lezione, ledice di voler prendere moglie marifiuta le profferte della serva, nonostante il suo interesse per lei.
Scoraggiata dai suoi rifiuti, laser
va decide di far ricorso alla gelosia, per far capitolare il padrone , e
gli comunica che ha trovato marito, tale capitan Tempesta, che in
realtà è il servo Vespone, travestito da soldato. Quando questi
chiederà a Uberto una dote di 4
-
mila scudi, il vecchio si rifiuterà e
sceglierà piuttosto di sposare Serpina, cadendo in pieno nell'inganno della serva che voleva diventare padrona.
«Un intermezzo buffo che nato
per creare una pausa leggera all'interno di un'opera seria— dice
Claudio Onofrio Gallina — si è rivelato poi come un piccolo capolavoro per forma ed equilibrio delle
parti, con recitativi ammiccanti e
punteggiati da doppi sensi. Una
situazione scenica che precede i
libretti di Da Ponte, e che ritroveremo poi in tante altre opere, dal
Barbiere di Siviglia di Rossini, al
Don Pasqualeeli Donizetti».
Allo Steril'intermezzo andràin
scena in costume e con un allestimento semplice ma pensato per
essere visto da tutte le visuali.
«Esaltiamo le caratteristiche dei
due personaggi, ma rendendoli
più umani—dice il baritono e regista Golat Ludek — anche per-
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
ché tutto l'intermezzo si gioca su
questa guerra impossibile tra serva e padrone. Anche se poi sarà
Vespone, il servo muto messo a tacere ogni qualvolta prende fiato
per parlare, a chiudere col successo questa sfilza di raggiri architettati da Serpina». I
I biglietto costa 11 euro. Informazioni su www. palermodassic a. it e prevendita allo
091335566.
0 RIPRODUZIONE RISERVATA
Giornale di Sicilia
31/8/2014
pag 26
Palermo
Steri
Intermezzo
nel chiostro
data
*se Per Palermo Classica, stasera alle 21,3o nel chiostro dello Steri, il baritono Golat Ludek e il soprano Maria
Francesca Mazzara (nella foto), con il
mimo Giuseppe Lo Piccolo, proporranno «La serva padrona» l'intermezzo di Giovan Battista Pergolesi. I due
atti raccontano la divertente vicenda
del ricco nobiluomo Uberto e dell'astuta serva Serpina che, aiutata dal
servo Vespone, tesse un gustoso inganno nei riguardi del suo ingenuo
padrone costringendolo a sposarla
per appropriarsi delle sue ricchezze e
divenire lei, la «padrona». Biglietti: il
euro.
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
LA SICILIA
data
30/8/2014
pag 10
i Fatti
• L'UNIVERSITÀ DI ENNA
La Kore, iscritti
in aumento: +15%
Anche da Catania
TIZIANA TAVELLA
La Kore di Enna si impone come università del centro
Sicilia. L'ateneo ennese dimostra di essere una realtà fortemente attrattiva su scala regionale per crescita di iscrizioni
provenienti da fuori territorio. La maggior parte dei nuovi
iscritti, in crescita già del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, arriva da Caltanissetta. La presenza degli studenti nisseni si attesta sul 20%. Gli ennesi si classificano secondi per presenze, rappresentando il 18% dei nuovi iscritti. Ancora il 14,7% degli studenti viene da Catania, l' 8,6% da
Palermo, 1'11,2% da Siracusa, 1'11,2% da Agrigento ed il 7,5 %
da Trapani.
Alla Kore ci si iscrive quindi da territori lontani e che hanno "sotto casa" atenei statali. A leggere e commentare i dati, il rettore della Kore di Enna, Gianni Puglisi, che guardando alle iscrizioni cospicue arrivate anche da Trapani, Palermo e Catania dice: «Si tratta di spostamenti non economicamente vantaggiosi - sottolinea Puglisi- dato che è un ateneo più costoso rispetto a
quelli che si trovano più vicini. La Kore di Enna evi- Il rettore Puglisi
dentemente dà una qualità apre al dialogo con
superiore di contenuti e per
attenzione per gli studenti Caltanissetta e
e per i suoi bisogni». Sui ser- Agrigento: «Pronti
vizi agli studenti il rettore
aggiunge: «Qui si stanno a recuperare la
creando dei servizi miglio- vocazione
ti, stiamo lavorando ad una
biblioteca straordinaria ed universitaria della
alla cittadella di ingegneria Sicilia centrale»
per offrire servizi eccellenti agli studenti».
ENNA.
L'università della Sicilia centrale è quindi realtà ed è
qualcosa in più rispetto alla quarta università siciliana. Per
questo crescente radicamento il rettore Puglisi guarda alle
aree di Caltanissetta ed Agrigento aprendo le porte al dialogo dicendo: «Caltanissetta è una provincia che ha fortemente bisogno di uno sbocco universitario che, come nel caso di
Agrigento, è stato concentrato su Palermo a lungo, ma che
oggi si sposta ad Enna». Ancora, dice il rettore Puglisi esaminando i dati relativi alle presenze provenienti dal territorio
nisseno: «Enna è pronta a recuperare la vocazione universitaria che riguarda la Sicilia centrale. Caltanissetta, del resto
- sottolinea Puglisi- ha una lunga storia universitaria iniziata con medicina. Noi ci siamo e siamo pronti al dialogo.
Apertura questa che si estende anche ad Agrigento». L' università del centro Sicilia, tratteggiata dalle parole del rettore Puglisi, potrebbe concorrere positivamente allo sviluppo
del territorio sfruttando la vocazione mediterranea che ha
caratterizzato l'università di Enna sin dal suo esordio.
Chiarezza dal rettore Puglisi arriva sulla facoltà di medicina ad Enna. Ad avere fatto richiesta dell'attivazione della
facoltà non è la Kore di Enna, ma la nuova fondazione «Proserpina» che è distinta e separata dall'ateneo ennese. La richiesta di attivazione al momento è stata bocciata dal comitato dei rettori siciliani con voto differenziato da parte del
rettore della Kore. Apertura è arrivata, invece, dal mondo politico. Le commissioni formazione e sanità all'Ars hanno infatti dato parere positivo al progetto.
Università degli studi di Palermo — Servizio Stampa
data
LA SICILIA
pag 18
Catania
Dieci
prove d'accesso (l'anno scorso
furono 13) per l'accorpamento
dei test di aree contigue
Dieci giorni di fuoco.
hil1a~1~
1/9/2014
Un po' di cond. E' stato il 2011
l'anno del boom nelle domande.
Lettere e Ingegneria «tengono»
in calo Economia e Legge
Università, si comincia con i test
Il via con Giurisprudenza: dal 2010 richieste in calo di 568 unità'
ROSSELLA JANNELLO
I «dieci giorni di fuoco» cominciano oggi per le
aspiranti matricole che fino a mercoledì 10 sosterranno le prove di accesso ai corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico per l'anno accademico
2014/15.
Le prove di ammissione quest'anno sono in tutto dieci (fino allo scorso anno erano 13), visto che
sono stati accorpati gli accessi ai corsi di laurea di
aree scientifiche contigue. Una novità gradita soprattutto alle famiglie che hanno pagato così un'unica tassa per
più corsi.
Complessivamente, ci
si «gioca»
l'accesso a 48
corsi di laurea (esclusi
quelli in Architettura,
Ingegneria
Edile/Architettura, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e
Protesi Dentaria, i cui
concorsi si sono già svolti ad aprile). I candidati all'iscrizione sono 16.673 (ma il totale tiene conto anche di chi ha fatto domanda per sostenere più di
una prova), per un totale di 7.404 posti nei vari corsi. Tutte le prove, a partire da quella di oggi (dalle 8),
si svolgeranno alle Ciminiere, a eccezione della
prova di ammissione al corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale della struttura didattica di Lingue, che si terrà a Ragusa martedì prossimo.
E anche questo dei test è diventato uno dei riti
obbligati del passaggio fra vacanze e autunno. Una
prova che è un test anche per l'università e può fornire indicazioni preziose a chi guida l'Ateneo.
Per esempio, mettendo a confronto i dati delle
aspiranti matricole per le varie facoltà (o dipartimenti, come si chiamano adesso) negli ultimi cinque anni è possibile cogliere alcuni significativi
trend. Oscillazioni nei numeri sono ravvisabili in
tutte le discipline e complessivamente il numero
delle aspiranti matricole negli anni si è ridotto,
specchio di una crisi che non ha risparmiato nessuna famiglia.
Tuttavia ci sono alcuni casi «significativi». Se si risolvesse in
grafico, il gradimento della
facoltà di Medicina sarebbe una curva
gaussiana. Nel
2010 furono
2897 gli aspiranti seguaci
di Ippocrate e
3122 gli aspiranti alle professioni sanitarie e 2957
sono stati
quest'anno
più 3.160 "sanitari". Ebbene, a metà del quinquennio, invece, nel
2011, gli aspiranti medici e paramedici furono addirittura 8213.
Se Lettere e Ingegneria sembrano avere "tenuto"
bene per non fare che quale esempio, sono Economia ( da 2067 a 1595 nei 5 anni) e soprattutto Giurisprudenza (da 1582 a 1014) ad accusare un calo di
«consensi» pari a 472 e 568 unità: troppo per essere un «caso». Piuttosto, potrebbe essere per gli organismi di gestione dei dipartimenti, un'occasione
per una revisione «critica» della didattica, dei servizi e delrempatian con lo studente,
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
data
LA SICILIA
pag 18
Catania
*
4
v
i
__ r--1
I Lunedì l seftembre ore 8
Giurisprudenza
Posti
Candidati 1.014
[Martedì 2 settembre ore 8
Scienze politiche e sociali
Candidati 1.076
Posti
Scienze motorie
Posti
I
•
NE
mi
`•"1"
. 9,1.
3 1!;11..1 fl
....
.
.
:
r -,....•
".
•1434 •
I Lunedì 8 settembre, ore 8
Corsi di laurea umanistici
E
Candidati 1.887
,
Posti 1.210
Martedì 9 settembre, ore 8
Scienze, Farmacia e Agraria
I Martedì 2 settembre ore 15
Candidati 766
1/9/2014
E
Mercoledì 3 settembre ore 8
Professioni sanitarie
Posti
Candidati 3.610
E
Giovedì 4 settembre ore 8
Ingegneria civile e ambientale
Posti
Candidati 1.580
E
Candidati 2.647 Posti 1.530
I
Martedì 9 settembre ore 15
a Ragusa
Mediazione linguistica
e interculturale
Posti
230
Candidati 416
i Mercoledì 10 settembre ore 8
Formazione operatori turistici,
scienze dell'educazione e della
formazione, scienze e tecniche
I Venerdì 5 settembre ore 8
Economia aziendale ed Economia psicologiche
Posti 690 Candidati 2.082
Candidati 1.595
Posti 760
P&G Infograph
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
Giornale di Sicilia
I
data
1/9/2014
pag 2
Fatti & Notizie
LA GIANNINI:
«POCHI INSEGNANTI»
IN SICILIA 500
CATTEDRE IN MENO
••• «Non abbiamo abbastanza insegnanti,
l'organico è sottodimensionato». Lo ha ribadito il ministro Stefania Giannini, durante un
dibattito alla Festa Nazionale dell'Unità di
Bologna. Organici che hanno subito un ridimensionamento soprattutto nelle regioni in
cui cala la popolazione scolastica. Fra queste
la Sicilia dove la scuola subisce quest'anno
una sforbiciata di circa soo cattedre, a fronte
di un calo degli alunni fra 5 e 6 mila unità. «Se
vogliamo fare belle cose - ha aggiunto Giannini - , dobbiamo partire da questa considerazione: la continuità didattica è la base per fare
tutto e non si può programmare un progetto
didattico se non ci sono insegnanti o ci sono
per un periodo incerto». Il ministro è intervenuta anche sui test di accesso a Medicina: «Ritengo, e non credo di essere da sola, che non
siano il miglior strumento possibile per scegliere i migliori studenti per la facoltà di medicina. Non ho mai messo in discussione il principio sacrosanto di programmare il numero
dei medici, quello che metto in discussione è
il metodo: ci sono altre modalità possibili».
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
Giornale di Sicilia
I
data
1/9/2014
pag 16
Palermo
• Università
Progettazione e ricerca
sulla costa Sud
a** Adesioni possibili a «Pmo/
Re-Verse: Hyper-cycling Costa Sud.
Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio», workshop internazionale di progettazione della ricerca con l'obiettivo di elaborare politiche, progetti, norme e pratiche capaci di attivare nuovi
cicli di vita a partire dall'applicazione
di processi di riciclo creativo sul sistema paesaggistico, urbano e architettonico. Info: www.recycleitaly.it .
Università degli studi di Palermo — Servizio Stampa