Uniacque: aumenti contestati

Città 17
L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 10 AGOSTO 2014
Uniacque, prima grana per il nuovo Cda
L’Autorità contesta l’aumento dell’acqua
Nel mirino la tariffa di 0,98 applicata nel 2013 senza l’ok preventivo della Provincia e i costi in bolletta
per la depurazione alle utenze senza impianto. Il presidente: al lavoro per non incorrere nelle multe
VANESSA SANTINELLI
È la prima grana che il
nuovo Consiglio di amministrazione di Uniacque, eletto il 29 luglio e che si insedierà ufficialmente martedì, si troverà sul tavolo.
L’Aeegsi, l’Autorità per l’energia
elettrica il gas e il sistema idrico,
ha avviato un procedimento «per
l’adozione di provvedimenti sanzionatori e prescrittivi per violazioni della regolazione del servizio idrico integrato» come riporta
la delibera del 31 luglio.
Nel mirino dell’Autorità le tariffe dell’acqua applicate per il
biennio 2012-2013 dal gestore
unico, il contestato aumento da
0,95 a 1,077 euro al metro cubo
d’acqua che era stato oggetto anche di una visita ispettiva a febbraio. In particolare viene contestato a Uniacque di aver applicato
dal 1° gennaio 2013 la tariffa di
0,98 euro al metro cubo «fin dalla
deliberazione del Cda dell’Ato del
17 settembre 2013, nonostante la
tariffa comprensiva di aumenti
non fosse stata approvata dal
Consiglio provinciale in data antecedente l’approvazione della
deliberazione 585 del 2012 e l’approvazione della proposta tariffaria da parte dell’Ente d’Ambito sia
avvenuta solo il 20 dicembre
2013». In quel famoso Consiglio
provinciale che ha dato l’ok alle
nuove tariffe dell’acqua e al piano
degli investimenti.
Tariffa e depurazione
In sostanza il gestore avrebbe applicato un primo aumento (da
0,95 a 0,98) retroattivamente dal
1° gennaio 2013 a settembre, senza avere l’ok del Consiglio provinciale. Tariffa che tra l’altro veniva
poi portata, dopo il via libera del
20 dicembre in Provincia, a 1,077
sempre con effetto dal 1° gennaio
2013. L’Aeegsi si era appena insediata – questa la spiegazione – e
in mancanza di direttive ci si era
mossi come fatto da altri gestori.
L’Autorità contesta a Uniacque anche tutta una serie di mancanze nella comunicazione dei
dati, nella compilazione delle bollette (per esempio non è evidenziato se le letture sono rilevate o
stimate né le procedure in caso di
morosità) e soprattutto che la società «potrebbe aver applicato i
corrispettivi inerenti al servizio
di depurazione ad utenti di cui
non è certa la circostanza di essere asserviti al relativo impianto».
Questione gravosa su cui il
nuovo Cda intende far luce. An-
Il Comitato acqua
bene comune: «Giuste
le nostre critiche.
Si ponga rimedio»
che perché secondo una sentenza
della Corte costituzionale i gestori dovrebbero, a decorrere dal 1°
ottobre 2009, provvedere a restituire la quota di tariffa non dovuta
per il servizio di depurazione.
Uniacque, si legge nella delibera
dell’Autorità, ha fatto sapere «che
sono ancora in corso le verifiche
circa le utenze sul territorio non
servite da fognatura e depurazione» e di conseguenza «non sono
tuttora disponibili gli elenchi
completi degli aventi diritto al
rimborso».
I rilievi del Comitato
Sull’intervento dell’Aeegsi prende posizione anche il Comitato
Acqua bene comune. «Il giudizio
espresso dall’Autorità sull’operato di Uniacque è durissimo», scri-
ve che «”le condotte relative alle
contestazioni citate rileverebbero una generalizzata negligenza
nella compilazione dei dati richiesti ed una loro incongruenza
con i libri contabili”, contestando
a Uniacque l’errata registrazione
di una lunga serie di costi non
spettanti, che avrebbe provocato
il conseguente e non giustificato
aumento della tariffa».
Il Comitato ricorda poi come
«gli aumenti previsti dalle nuove
tariffe di Uniacque abbiano prodotto, in maniera del tutto incoerente, un utile di bilancio di gran
lunga superiore a quello previsto
dal Piano economico finanziario
approvato». «I rilievi dell’Aeegsi
– prosegue – confermano in maniera puntuale le analisi e i giudizi
espressi dal Comitato Acqua bene
comune sull’intera gestione del
sistema idrico integrato e in particolare sull’operato del decaduto
Cda di Uniacque. A fronte di una
situazione delicata e difficile, dove le cose da fare sono molte e
urgenti a partire dalla definizione
di una nuova tariffa equa e coerente, ribadiamo l’auspicio e la
necessità che i nuovi organi societari (Cda e Cisc) svolgano appieno
le funzioni loro assegnate».
«Ci adegueremo alle indicazioni»
Che cosa succederà? Ci saranno
riflessi sulle tariffe? Ora la palla
al nuovo Cda che ha 30 giorni per
rispondere: «Quelle dell’Autorità
– rileva Paolo Franco, neo presidente di Uniacque – sono indicazioni cogenti a cui ci adegueremo.
Le valuteremo tempestivamente
con amministratore delegato e
tutta la struttura così da avviare
il processo virtuoso indicato nei
tempi e nei modi previsti e non
incorrere in sanzioni». 1
Ha tranciato alcuni cavi di
rame utilizzati per la trasmissione dei
segnali elettrici delle ferrovie nel sovrappasso di Boccaleone.
Boccaleone, il ponte sulla ferrovia
re della custodia in carcere. Il
processo proseguirà il 20 settembre.
Il 27enne, inoltre, è uno dei
protagonisti – una presunta vittima – di uno degli episodi dell’inchiesta a carico di alcuni carabinieri di Zogno: arrestato nel
2010 in un agriturismo di Villa
d’Almè, aveva in camera amfetamina, francobolli all’Lsd,
Aumento complessivo
da 0,95 euro al metro cubo
1,077 euro euro al metro cubo
Cda del 17/09/2013
Deciso l’aumento
da 0,95 euro al metro cubo
a 0,98 euro
(l’Autorità contesta questo
aumento perché non è stato
sottoposto al Consiglio
provinciale)
Consiglio provinciale
del 20/12/2013
Deciso l’aumento da 0,98 euro
al metro cubo a 1,077 euro
al metrocubo
PROCEDURA DI APPROVAZIONE
Il gestore (Uniacque) fornisce
gli elementi e i dati inerenti
i ricavi ed i volumi desunti
dai bilanci
L’Ato (Ambito territoriale
ottimale) verifica i dati
e appronta la proposta
di tariffa, di piano economico
finanziario e piano
degli interventi da realizzare
nel quinquennio
La Conferenza dei Comuni
esamina e approva la proposta
Il Consiglio provinciale
delibera la proposta
vincolante ed obbligatoria
approvata dalla Conferenza
dei Comuni
L’Aeegsi (Autorità per l’energia
elettrica, il gas e sistema
idrico) delibera la tariffa
approvata dal Consiglio
provinciale
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Ruba rame lungo la ferrovia
Preso dai carabinieri: in carcere
Notato dai carabinieri della stazione di Bergamo principale,
impegnati nel servizio di quartiere, S.S., italiano classe 1987,
è stato arrestato venerdì mattina con l’accusa di tentato furto
aggravato. Il giovane, che aveva
una grossa tenaglia, è riuscito a
tranciare circa due metri di cavo, per un peso di cinque chili.
Arresto convalidato, in aula
l’accusa ha puntato l’attenzione
sulle conseguenze della sua
azione, in particolare sul fatto
che avrebbe potuto mettere in
pericolo altre persone, perché
ha «operato» sui sistemi di sicurezza presenti nel sottopasso.
Per l’italiano, gravato già da precedenti, e con due denunce per
furto risalenti al mese scorso, è
stata disposta la misura cautela-
Uniacque, la tariffa contestata
e la procedura di approvazione
hashish e soldi. È sui soldi che
scatta il punto interrogativo:
interrogato come testimone il
giovane aveva assicurato che
erano oltre 6mila, ma dai verbali
risultavano sequestrati 1.580
euro.
I «ferri» del mestiere
Nella mattinata di venerdì i militari, impegnati nel servizio di
carabinieri di quartiere, hanno
notato una bicicletta nei pressi
del sovrappasso di Boccaleone.
Sentendo dei rumori si sono insospettiti e hanno poi visto S.S.
che aveva tranciato, con una
grossa tenaglia, un cavo di rame
dell’impianto di messa a terra
della stazione ferroviaria.
Lo hanno bloccato e, nel corso della perquisizione, hanno
trovato nel suo zainetto altri
oggetti atti allo scasso, tra cui
cacciaviti, una pinza, e anche
sette chiavi in metallo. I militari
hanno quindi arrestato S.S. per
tentato furto aggravato. L’italiano, in aula, ha ammesso gli addebiti, mentre la refurtiva è stata recuperata.
Il 27enne, residente ufficialmente a Bergamo, ma di fatto
senza fissa dimora, ha affermato
di essere disoccupato da circa
un anno. In precedenza ha lavorato come cameriere, e in varie
ditte con diverse mansioni.
Alle spalle ha già delle condanne, e anche nel mese di luglio ha commesso dei furti, tanto che si è trovato in aula per
affrontare altre direttissime. 1
Alessandra Loche
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Concerto sul sagrato
Santa Caterina, il via alla festa
Tanta gente anche quest’anno al tradizionale concerto che
dà il via alle feste dell’Apparizionein Santa Caterina. Ieri sera
infatti, sul sagrato, si è tenuto il concerto lirico sinfonico
«Music for Brass», con 15 strumentisti di diverse parti d’Italia
che hanno eseguito musiche di Verdi, Mascagni e Gabrieli.