Una commessa francese nelle merci ridà ossigeno alla Bombardier

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FERROVIE
Lunedì 8 Settembre 2014
Una commessa francese nelle merci ridà
ossigeno alla Bombardier di Vado Ligure
La società di noleggi Akiem, parte del colosso SNCF Geodis, ha ordinato 10 locomotive Traxx
da impiegare in Italia e in Polonia, che saranno tutte costruite nello stabilimento savonese
Ritorno d’interesse per il mercato delle
imprese ferroviarie merci in Italia degli
investitori internazionali.
La società francese di noleggio Akiem
(che fa parte del gruppo svizzero Ermewa,
a sua volta controllato al 100% dal
colosso SNCF Geodis) ha firmato con
Bombardier Transportation un contratto
per la fornitura di 10 locomotive TRAXX
E483 per il funzionamento solo in
Corrente Continua 3.000 V. Si tratta di
macchine non interoperabili ma destinate
al mercato interno o che possono essere
utilizzate in Italia e Polonia, paese con lo
stesso sistema di alimentazione elettrica.
“La flotta di locomotive TRAXX 3kV
CC risponde alle richieste dei clienti
per soluzioni economiche e affidabili
di trazione nei mercati interni italiano
e polacco. L’accordo è il risultato di
una partnership con Bombardier: i
clienti delle TRAXX 3kV CC possono
beneficiare delle conoscenze di Akiem
e delle scorte di pezzi di ricambio e
componenti sviluppate con l’attuale
dotazione di TRAXX in Corrente
Alternata e Multisistema” ha dichiarato
Fabien Rochefort, CEO di Akiem, che già
detiene 15 TRAXX, acquisite nel 2013, in
parte in corso di fornitura.
Le consegne potranno iniziare verso fine
2015 e concludersi entro la prima metà del
Le locomotive TRAXX di AKIEM hanno una livrea color argento
2016. Le macchine saranno assemblate
nello stabilimento Bombardier di Vado
Ligure, che conferma il suo ruolo di
centro di eccellenza per la produzione
di locomotive in Corrente Continua del
gruppo canadese; alcune parti (corpo
carrozzeria, carrelli e convertitori)
saranno prodotte in stabilimenti di altri
Paesi (rispettivamente Polonia, Germania
e Spagna) e trasferite a Vado per il
montaggio finale.
Il valore del contratto, secondo quanto
riportato, è di 33 milioni di Euro per 10
unità; è prevista un’opzione per altre 10.
“Siamo particolarmente soddisfatti per
l’ordine, acquisito dopo una contrattazione
lunga e a fronte di una concorrenza
molto forte - Bombardier ha vinto la
concorrenza di Siemens e di produttori
polacchi, ndr - nella quale ha certamente
giocato un ruolo la disponibilità di prodotti
già certificati e largamente operativi in
entrambi i Paesi, in grado di assicurare ad
Akiem prestazioni elevate ed affidabili”
ha affermato l’Ing. Alberto Lacchini,
Responsabile
Commerciale
della
Divisione Locomotive di Bombardier per
l’Europa Occidentale e area MENA.
In Polonia sono attive 70 macchine
TRAXX – la flotta più numerosa di
locomotive moderne in quel mercato, in
Italia più di 100. In Europa sono oltre
160 le unità in Corrente Continua in
servizio, fra Italia, Polonia e Spagna e
complessivamente sono oltre 1.700 le
locomotive della piattaforma TRAXX,
nelle varie versioni sia merci che
passeggeri, operative in Europa.
Fulvio Quattroccolo
All’emergente Captrain Italia l’uso
dei primi 5 (+ 5) nuovi locomotori
La commessa ufficializzata a fine agosto
avrà doppia matrice italiana, non solo per
lo stabilimento di produzione quanto per
gli utilizzatori finali, che per le prime 5
macchine (in consegna una ogni due
mesi) sarà al 99% Captrain Italia, e non
solo per la radice societaria in comune
con Akiem presso SNCF.
Peraltro trattandosi di noleggio potranno
saranno certamente interessate anche
altre imprese ferroviarie italiane, se non
altro per la seconda decina; finora infatti
solo Alpha Trains era in grado di offrire a
noleggio locomotive del tipo E483 per il
mercato tricolore.
Captrain Italia, che rileverà anche
una seconda tornata di 5 macchine,
è giustamente considerata tra tutte le
imprese aderenti a Fercargo quella
emergente e più dinamica, risultando
al 2013 la terza società privata per
trasporto merci in Italia tra la dozzina
circa associate, con un crescita del 58%
rilevate nel 2013 e del 20% attesa nel
2014.
I locomotori saranno presi dalla
succursale italiana di SNCF Geodis a
noleggio per 8 anni senza opzione di
acquisto, andando a rimpiazzare vecchie
macchina solo in parte, in un naturale
avvicendamento del parco rotabile. Negli
ultimi due anni Captrain Italia ha preso
11 locomotori a noleggio a breve termine
in prevalenza di marca Bombardier e
Siemens, manifestando un fabbisogno di
4-5 locomotori all’anno per lo sviluppo
naturale dei suoi traffici.
Nel confermare la notizia dell’
acquisizione di un ordine di 10 + 10
locomotive TRAXX DC per Akiem,
Bombardier Italia ha ricordato la qualità
stato dell’arte della produzione del suo
stabilimento di Vado Ligure, nel quale
ora opera il nuovo General Manager, Ing.
Giuseppe Tronconi.
Da oltreoceano viceversa rimbalzano
echi di sommoventi sindacali in corso
negli Stati Uniti, dove nello stabilimento
di Thunder Bay, Ontario, circa l’80% dei
900 lavoratori è in aperto contrasto con
la dirigenza societaria, essendo sceso
in sciopero prolungato per manifestare
proprio dissenso.
Angelo Scorza
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FERROVIE
TXL offre un ‘cestino da viaggio’ per i trailers
TX Logistik sperimenta NiKraSa, nuova tecnica per il trasporto intermodale di semirimorchi non gruabili
Dalla fine di giugno TX Logistik,
società tedesca di trasporto ferroviario
di proprietà di Trenitalia, ha avviato
in via sperimentale il trasporto di
semirimorchi ‘normali’ sui treni del
collegamento Padborg (DK) – Verona,
utilizzando il nuovo sistema NiKraSa
(da Nicht Kranbar Sattelauflieger,
ovvero ‘semirimorchio non gruabile’).
NiKraSa permette di operare in terminal
tradizionali con vagoni tasca normali
e attrezzature standard. Il progetto è
stato sviluppato come collaborazione
fra TX Logistik, Bayernhafen Gruppe
e altri, applicando il principio del
‘cestino’, una culla sulla quale viene
trainato il semirimorchio e che può
essere agganciata dai bracci piggy-back
come un semirimorchio intermodale
o una cassa mobile, mentre l’insieme
culla+trailer viene calato nella tasca
del vagone. Il concetto non è nuovo,
Piattaforma di carico NiKraSa a Padborg (foto: Claus Pedersen / Cphotography)
ma la particolarità sta nel fatto che la
culla in realtà è un telaio di tubolari in
acciaio che formano degli alloggiamenti
entro i quali si incastrano le ruote del
trailer, e un appoggio per i piedini
anteriori: in questo modo la struttura
risulta più leggera, e soprattutto non si
perdono centimetri in altezza perché le
ruote poggiano direttamente sul fondo
del vagone, riducendo i problemi di
rispetto della sagoma limite delle linee
ferroviarie.
A terra è necessaria soltanto la
predisposizione di una pedana fissa
di altezza pari allo spessore dei tubi
in acciaio, entro la quale il telaio si
incastra, e che permette al veicolo
stradale di posizionarsi correttamente.
Attualmente ne sono state realizzate
due, una a Verona Quadrante Europa e
una a Padborg.
Vengono utilizzati vagoni tasca del tipo
T3000e, che dispongono di una tasca
di elevata larghezza, adatta all’impiego
con questi elementi intermedi.
Al test partecipa, come cliente, il gruppo
danese Danish Crown, che spedisce
verso l’Italia semirimorchi frigoriferi
carichi di carne di maiale i quali al loro
ritorno vengono caricati con frutta e
verdure destinate ad altre affiliate del
gruppo.
I primi risultati delle operazioni sul
campo saranno presentati verso la metà
di settembre.
Fulvio Quattroccolo
Lunedì 8 Settembre 2014
PKP Cargo prepara un bando per 10 nuove
locomotive per collegamenti internazionali
Serviranno a potenziare
anche i servizi merci con
l’Italia le dieci locomotive
per cui sta preparando una
gara di fornitura PKP Cargo,
Impresa Ferroviaria merci
del gruppo di Stato polacco.
La società ha attualmente
licenza di circolazione in otto
Paesi e punta a espandersi
sull’asse Est-Ovest. Le nuove
locomotive saranno perciò
interoperabili
e
saranno
impiegate in Polonia, Germania,
Olanda, Belgio, Repubblica Cèca,
Slovacchia, Ungheria, Austria, fino alle
stazioni di confine con l’Italia.
Dal 2008 PKP Cargo utilizza
locomotive interoperabili Siemens
serie 189 con cui sta operando trazione
ininterrotta su relazioni complete come
i treni Rotterdam-Poznan di ERS
Railways, o quelli Gliwice-Piacenza di
Eurolog, che le macchine PKP Cargo
portano fino a Tarvisio.
L’Agenzia di Regolazione francese boccia la convenzione
dello Stato per l’Autostrada Viaggiante Atlantica
ARAF, l’autorità di regolazione
dei servizi ferroviari francese, ha
respinto il programma della prevista
Autostrada Ferroviaria VIIA Atlantic
Lille-Bayonne poiché ritiene che
la concessione di servizio allegata
al progetto possa minacciare la
concorrenza di altri operatori e avere
effetti negativi sulla regolarità del
traffico passeggeri.
Per ARAF l’introduzione di un servizio
sussidiato attraverso una concessione
pubblica darebbe luogo a concorrenza
sleale verso gli operatori di cargo
ferroviario su altri itinerari, compreso
il traffico intermodale. Anche altre
condizioni del contratto porterebbero
a situazioni di privilegio precludendo
l’accesso equo alla rete di altri operatori.
VIIA Atlantic è una affiliata 100% del
gruppo logistico SNCF Geodis, e ha
ottenuto una concessione di 17 anni
per sviluppare e gestire il servizio fra
i futuri terminal di Dourges (presso
Lille) e Tarnos (presso Bayonne). I
servizi dovrebbero iniziare nel 2016.
Il progetto, che si fonda sull’utilizzo
dei costosissimi carri tipo Modalohr,
prevede consistenti finanziamenti da
parte dello Stato francese: 82 milioni
di euro allo start-up, mentre il gestore
dell’infrastruttura RFF investirà 208
milioni per adattare linee e terminali e
SNCF Geodis altri 103 milioni.
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Lunedì 8 Settembre 2014
FERRY
Container su treno da Duisburg alla
Cina per l’export di auto tedesche
Dalla fine di agosto ha preso avvio
l’utilizzo del collegamento ferroviario
containerizzato fra Duisburg e
Chongquing in Cina per il trasporto
di autovetture finite di gamma medioalta prodotte dall’industria tedesca.
Le vetture vengono caricate in
container ISO nel terminal presso
il porto interno di Duisburg, e
impiegano meno della metà del
tempo rispetto al viaggio per mare a
raggiungere la destinazione. Poiché
finora il traffico è stato piuttosto
sbilanciato, con maggiori volumi in
direzione Cina-Europa, questo nuovo
flusso in senso inverso permetterà una
migliore gestione commerciale del
servizio. Si prevede infatti di portare
a breve termine a quattro le partenze
settimanali di questo collegamento
transcontinentale,
sviluppato
da
Trans Eurasia Logistics, joint venture
fondata nel 2008 da Deutsche Bahn
AG e dalle Ferrovie Russe RZD.
Ancora in chiaroscuro il settore traghetti greco
La compagnie faticano a invertire la tendenza e superare la crisi degli ultimi anni
Migliorano, anche se restano in rosso, i
conti della compagnia greca Minoan Lines
– parte del gruppo napoletano Grimaldi –
durante i primi 6 mesi del 2014: il risultato
netto è infatti stato negativo per 4,4
milioni di euro su ricavi totali pari a 67,6
milioni di euro, rispetto ad una perdita
di 10,8 milioni di euro su ricavi per 65,7
milioni di euro nel primo semestre 2013.
Nello stesso periodo il passivo operativo
si è attestato a quota -4 milioni, rispetto ai
-7 milioni dei primi sei mesi dello scorso
anno.
A livello di volumi è stata registrata una
crescita sulla rotta tra Italia e Grecia
Patrasso-Igoumenitsa-Ancona-Trieste,
con 155.000 passeggeri movimentati
(123.000 nel primo semestre 2013),
33.000 auto (30.000 nei primi sei mesi
dello scorso anno) e 40.000 unità di carico
(cifra invariata su base annua). Sulla rotta
interna Pireo-Heraklion gli incrementi
sono stati invece meno significativi:
316.000 passeggeri contro i 311.000 del
primo semestre 2013, 30.000 auto rispetto
a 32.000 e 28.000 unità di carico, come
nei primi sei mesi dello scorso anno.
Guardando invece al solo secondo
trimestre 2014, i risultati economici
della compagnia greca sono nettamente
migliori, con un utile netto di 493.000
euro rispetto alla perdita
di 4 milioni registrata nel
corrispondente periodo 2013,
mentre i ricavi si sono attestati
attorno a 39 milioni di euro,
con una crescita del 2% rispetto
al secondo trimestre 2013. Il
risultato operativo è invece
ancora in negativo, ma di ‘soli’
842.000 euro rispetto al passivo
operativo di 2,2 milioni di euro
registrato nel periodo aprilegiugno 2013.
Resta difficile, invece, la
situazione del gruppo ellenico
Attica, che opera collegamenti
tra Italia e Grecia tramite la
compagnia Superfast Ferries e
servizi nazionali sotto le insegne
di Blue Star Ferries: nel primo
semestre del 2014 la società ha
totalizzato una perdita netta di
21,2 milioni di euro su ricavi
per 104,2 milioni di euro,
sostanzialmente in linea con la
perdita di 21,1 milioni su ricavi
per 106,7 milioni archiviata nei primi sei
mesi dello scorso anno. Sensibilmente
calato invece l’EBITDA, che è passato da
-940.000 euro a -2,2 milioni di euro.
Un peggioramento delle performance
avvenuto
nonostante
la
crescita
generalizzata dei volumi trasportati: nei
primi 6 mesi dell’anno hanno viaggiato
sui 13 ro-pax del gruppo Attica – di cui
4 impiegati nei collegamenti con l’Italia
e 9 sulle rotte interne – 1,48 milioni di
passeggeri, il 9% in più rispetto al primo
semestre 2013, e 176.000 auto (+5%).
Ridotte invece del 3% le unità di carico, a
quota 126.000.
Ugualmente negativa anche la situazione
di un altro big player del mercato ellenico
dei traghetti: la cipriota Anek Lines,
che ha chiuso i primi sei mesi dell’anno
con una perdita di 21,2 milioni di euro,
peggiorando il risultato, già negativo per
19,3 milioni di euro, del primo semestre
2013. Calati anche i ricavi complessivi del
periodo, passati dai 73,3 milioni dei primi
sei mesi dello scorso anno a 69,2 milioni di
euro, sopratutto a causa delle difficoltà del
mercato adriatico, in maggiore sofferenza,
per Anek, rispetto alle rotte nazionali.
Per tentare di invertire la tendenza e
avviare un rilancio, i vertici della shipping
company con base a Cipro starebbero già
trattando con le banche per rifinanziare
le linee di credito a lungo termine e
avrebbero allo studio un piano di noleggi
di parte della flotta ad armatori esteri
(come avvenuto con El Venizelos a
Goinsardinia, vicenda le cui conclusioni
sono note).
La compagnia starebbe comunque
pensando anche ad un aumento di capitale,
cosa che i due principali competitor Attica
e Minoan hanno già fatto: la controllata di
Grimaldi con una sottoscrizione da parte
degli azionisti pari a 30 milioni di euro,
lo scorso marzo, mentre Attica tramite un
accordo con la società Fortress Investment
Group di New York, che si è impegnata a
sottoscrivere 75 milioni di euro di bond
emessi dalla compagnia.