conferenza urbanistica municipio xi il futuro della magliana 40 anni

CONFERENZA URBANISTICA MUNICIPIO XI
IL FUTURO DELLA MAGLIANA
40 ANNI DI BATTAGLIE, IL SOGNO DI SEMPRE, UN IMPEGNO PER IL PRESENTE.
Il circolo del Partito Democratico della Magliana considera tale appuntamento di fondamentale importanza.
E’ più che mai necessario portare l’attenzione sul nostro quadrante e sul debito che la speculazione degli anni settanta ha
determinato nei confronti di questo territorio e sulla necessità di una urgente messa in campo di azioni attese ed oggi
finalmente possibili grazie allo sblocco di significative risorse.
Partendo da un’approfondita analisi delle peculiarità territoriali, dal punto di vista sociale, culturale ed urbanistico, delle
ambizioni e delle potenzialità di sviluppo locale e di miglioramento della qualità della vita, di contrasto alla crisi e di contrasto ad
ogni forma di degrado, illegalità e di abusivismo, di attenzione per l’ambiente, per i più fragili, per la solitudine, che è
indubbiamente ingrediente dominante del disagio, tenendo conto di quanto già di importante è stato messo in campo in passato
in termini di attuazione di trasformazioni positive e di progettazione di interventi che hanno già cambiato il volto del quartiere e
costruito una cultura del vivere gli spazi comuni, si ribadiscono le seguenti priorità, chiedendo all’Amministrazione Capitolina e
Municipale di assumere a pieno l’impegno nell’attuazione tempestiva delle stesse per portare a compimento un percorso che
diversamente sarebbe troncato, rischiando anche una involuzione.
Si evidenzia che quanto sotto riportato è stato approvato all’unanimità dal direttivo e dalla segreteria e che gli interventi,
proprio nel loro insieme, a nostro avviso, come Partito Democratico, da sempre presente e rappresentativo in questo territorio,
sono elementi cardine di una riqualificazione urbana attesa da moltissimi anni, secondo principi di sviluppo economico-sociale e
culturale, che costituiscono una vera e propria vocazione locale, di rispetto e nella valorizzazione dell’ambiente e di un’idea di
società che rivendica una crescita collettiva, integrando generazioni ed esigenze, bisogni ed opportunità, della nostra comunità.
Art. 11 (Piani di Recupero Urbano – PRU)
A fronte dei fondi pubblici e privati, “liberati” di recente ed in corso di acquisizione, si sollecita la messa in campo di tutte le
azioni atte a favorire la piena e prioritaria realizzazione delle sette opere pubbliche di seguito riportate, e delle opere private
previste che alimenteranno ulteriormente il budget economico già disponibile da finanziamento pubblico.
Ossia prioritariamente:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
O.P. 5 “Esproprio e realizzazione di parcheggio multipiano e servizi pubblici in via Città di Prato”
O.P. 16 “Riqualificazione e arredo di piazza Certaldo”
O.P. 10 “Ponte ciclopedonale e per motocicli sul Tevere: Magliana/Università Roma 3”
O.P. 9 “Realizzazione nuova viabilità carrabile- compreso cessione aree e sottopasso ferroviario tra via Cruciani
Alibrandi e via della Magliana”
O.P. 13 “Esproprio bonifica e realizzazione del Parco "Pian due Torri"
O.P. 17 “Sottopasso ferroviario pedonale presso la borgata Petrelli”
Nuova viabilità Magliana-Frattini (tenendo conto delle modifiche in essere all’O.P. 1 a cura del Dipartimento XII e
dell’intervento, con relativo finanziamento recuperato dalla Commissione Roma Capitale, per “Rotatorie svincolo
Magliana-Magliana Nuova: 1.580.000”)
A queste si aggiunge l’opportunità di prevedere un nuovo bando per la realizzazione dell’O.P. 15 “Parcheggio interrato-lungo via
Scarperia con copertura a giardino” tramite Project Financing.
Si sottolinea, inoltre, che a fronte dei circa 15 milioni di euro derivanti da fondi pubblici (cassa depositi e prestiti) e dei fondi
acquisiti ed in corso di acquisizione, di contributi pubblici di altra natura (Regione) che portano ad un cassetto economico di
circa 20 milioni di euro o più, visto lo stato di avanzamento delle progettazioni e delle conferenze dei servizi, le opere suddette
sono rapidamente e contestualmente cantierabili (ad esempio per Piazza Certaldo si è conclusa anche la conferenza dei servizi) e
sono comunque avviabili le relative procedure dei suddetti interventi in “contemporaneità”, senza ulteriori attese che
condizionano ingiustificatamente il recupero urbano di questo quadrante.
Le restanti opere pubbliche potranno essere oggetto di rimodulazione a seconda dell’attualizzazione delle fattibilità ed il
reperimento di fondi ulteriori derivanti dalla possibile realizzazione degli altri interventi privati previsti che potrebbero andare
ad interessare la realizzazione del Museo del Fumetto a rafforzamento del polo socio-culturale, evidenziato come vocazione in
premessa, l’ampliamento degli spazi a parcheggio interrato e verde, il rafforzamento della rete ciclo-pedonale.
PRINT Magliana ex Buffetti
Il Partito Democratico ha sempre creduto e sostenuto la bontà di questo progetto di riqualificazione, frutto di un percorso
partecipato, di dimensioni e qualità uniche a Roma, che prevede in particolare la realizzazione di un auditorium da 400 posti,
centralità culturale che, una volta messo in relazione con il recupero a fini di interesse pubblico della scuola occupata ex 8
Marzo, con il Parco Tevere Sud, con la rete ciclopedonale e di trasporto pubblico (FRM1, ATAC Magliana, Funivia Tevere, ponte
motociclopedonale), con la rete già realizzata dal punto di vista culturale e sociale (Scuola Popolare di Musica, Scuola del
Cinema, Teatro Arvalia), ed il limitrofo polo della Terza Università, può rappresentare un’eccellenza e contribuire ad essere
volano di sviluppo locale.
Unitamente a ciò un commerciale di qualità che se “connesso” alle numerose realtà già presenti sul territorio consentirebbe il
rilancio della rete commerciale della Magliana.
Il Print prevede, inoltre, la realizzazione di parcheggi, di spazio attrezzato e dell’allargamento del ponte ferroviario di via Baffi.
Su quest’ultimo si sottolinea che l’opera (a cura di FFSS) ed a carico del privato, debba essere avviata in contemporaneità con le
opere edili del Print, ma che deve necessariamente essere preceduta dall’allargamento di via Aldibrandi (stato avanzato) e degli
interventi sulla viabilità che interessano Magliana/Magliana nuova, viadotto, Via Frattini, al fine di evitare lo “scarico” del traffico
al centro del quartiere della Magliana, già in sofferenza, ma garantire il fluire della connessione con la zona Portuense a monte e
a valle dell’abitato, consentendo così a via Baffi di svolgere una funzione di collegamento non principale ma “di servizio” tra il
traffico locale Magliana e il traffico locale portuense, in considerazione anche dell’impatto urbano che comunque porta con sé il
Print. Diversamente sarebbe elemento di potenziale criticità prima che miglioria. Pertanto tale opera, da intendersi prioritaria
nell’ambito della realizzazione del Print, non assume carattere prioritario in senso assoluto rispetto alle altre opere previste dal
Piano di recupero urbano, ove originariamente era collocata prima che intervenisse il Print, che debbono intendersi invece
propedeutiche con particolare riferimento a Via Aldibrandi e alla realizzazione degli altri interventi per il miglioramento della
viabilità Magliana/Magliana Nuova.
La possibilità per il costruttore di non portare a compimento la via intrapresa con il Municipio Roma XV prima e Roma XI poi, e di
ricorrere invece al Piano Casa, rendendo l’intervento non più un recupero urbano condiviso ed accolto dal territorio, ma
rendendolo un ulteriore aggravio insopportabile per il tessuto sociale, deve essere fortemente osteggiata dalle Amministrazioni
che sono sollecitate invece a caldeggiare e favorire al massimo e nei tempi più celeri la soluzione originale e condivisa “Print”.
Auspichiamo a riguardo la conclusione dell’Iter in seno all’Assemblea Capitolina ed un dialogo tempestivo e costruttivo con il
proponente, finalizzato al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, nel rispetto delle prerogative del soggetto privato,
senza però che queste condizionino negativamente il bene comune, ma che sinergicamente con l’Amministrazione ed il
territorio si possa, insieme, costituire un patrimonio comune di luoghi e risorse, come lo spirito che ha guidato e con cui si è
operato per la progettazione del PRINT.
La funivia sul Tevere
Colpo di genio delle precedenti amministrazioni di Centro Sinistra, ha fatto da anni sospirare il nostro quadrante tra annunci di
“pronta realizzazione” e stop.
La recente approvazione all’unanimità da parte dell’Assemblea Capitolina, ha rappresentato un esempio di lungimiranza e di
buona amministrazione che ora attende di essere resa “opera” realizzata.
Confidiamo nell’azione della Giunta Capitolina di individuare le soluzioni progettuali per superare perplessità espresse dalla
Sovrintendenza Paesaggistica, evidenziando che tale straordinaria opera, connette l’Eur alla Magliana, strutturalmente divisi dal
Tevere, la rete ferroviaria FMR1 con la metro B, il percorso ciclopedonale, le due sponde del Tevere, donando al Parco Tevere
Sud la “fruibilità” più estesa possibile (con i corrispondenti vantaggi in termini di sicurezza), producendo effetti positivi sulla rete
commerciale interna in forte sofferenza, contribuendo alla connessione del circuito socio-culturale che con il recupero del
complesso ex 8 Marzo, la realizzazione dell’auditorium del PRINT e le altre realtà locali già citate, vanno a rinforzare la vocazione
principe di un’identità territoriale che vuole crescere, fruire di spazi e metterli a disposizione della città come luoghi di pregio e
di cultura, superando gli storici ed orribili condizionamenti che la “Magliana” ha sofferto per una reputazione negativa davvero
non sua.
La ex scuola 8 Marzo occupata
Non è più tollerabile la prosecuzione di una situazione di degrado, illegalità e di pericolo per gli stessi occupanti viste tra l’altro le
certificazioni di inagibilità del plesso.
Tale struttura deve essere recuperata e restituita al territorio nel quale l’occupazione selvaggia di spazi pubblici rappresenta
elemento di tensione sociale, di criticità profonda nel rapporto con le Istituzioni, privazione di spazi e di opportunità collettive
per la crescita culturale, economica e sociale del nostro quadrante.
La prossimità della struttura con il Parco Tevere Sud, lo snodo di viabilità ciclopedonale che la connetterà tramite la funivia alla
metro B1, tramite il percorso ciclopedonale, il futuro ponte Magliana / Università Roma 3, la prossimità con la FMR1, la
connettibilità “culturale” o che la prossimità con l’Auditorium e le altre opere previste nel Print, la rendono preziosa “centralità”
del quadrante. Un quadrante che ricordiamo avere una tra le più alte densità abitative di Roma e un’atavica scarsezza di spazi
comuni.
Rendendoci conto che fondi esclusivamente pubblici per la riqualificazione della struttura potrebbero non essere disponibili,
auspichiamo la più rapida messa in campo di azioni finalizzate, anche in una compartecipazione con altri soggetti pubblici o con
una partecipazione di soggetti privati.
Le destinazioni possono essere innumerevoli, considerando la vicinanza alla Terza Università, all’area del Parco destinata ad
attività sportive, la mancanza di un polo formativo professionale di arti e mestieri, coinvolgendo la Regione Lazio e tenendo
conto delle carenze gravissime di formazione professionale adeguata al mercato potenziale ed alla tipologia di utenza locale, la
necessità, inoltre, di una casa della cultura e dell’associazionismo. Il percorso che porterà alla destinazione ultima e
possibilmente plurale dello stabile e delle sue pertinenze deve essere in ogni caso partecipato con il territorio, in quanto tale
struttura è vissuta più che mai come un “patrimonio” locale fino ad oggi strappato alla comunità dall’immobilismo di Sviluppo
Lazio prima e dalle occupazioni abusive dopo.
I grandi interventi che fanno la differenza: la valorizzazione e la riqualificazione del Tevere, la Metro D, il Ponte dei Congressi.
Valorizzazione e riqualificazione del Tevere
Roma non può non considerare prioritaria la riqualificazione del fiume che ha dato vita alla città, che l’attraversa, che può essere
volano di nuove economie, di viabilità sostenibile, di incremento ed opportunità turistiche. Basta guardare a Parigi, alle altre
capitali europee, alla possibilità di fruire per la collettività degli splendidi argini e di rimuovere al contempo quelli che sono ormai
atavici luoghi di degrado.
Appare evidente che l’imponenza economica dell’opera richiede un intervento della Comunità Europea che può essere attivato
da una ferma volontà nel produrre una progettazione adeguata alla sfida e da una forte istanza mossa dai vari livelli istituzionali
ed Enti interessati che sinergicamente possono e debbono intervenire lungo tutto il percorso per la rimozione definitiva di
scarichi, la riqualificazione di sponde e fondale, la realizzazione di approdi, la demolizione di insediamenti abusivi, la restituzione
alla città del suo patrimonio naturale maggiore.
Per quel che riguarda la Magliana appare evidente che la realizzazione degli approdi, l’ultimazione del Parco Tevere Sud
all’interno del quartiere nella zona industriale, con la relativa delocalizzazione delle attività, fin troppo attesa, la rimozione degli
insediamenti abusivi, la realizzazione della funivia, la riqualificazione della sponda opposta, la navigabilità verso gli scavi di Ostia
Antica e la connessione turistica-commerciale con questa e verso la città storica, può rappresentare la chiave di volta per donare
un volto e un volano per contrastare la crisi grazie alla nascita di nuove economie locali.
Ponte dei Congressi
Parzialmente finanziato non ha mai avuto il completamento della copertura economica. Tale opera è l’unica davvero in grado di
alleggerire la pressione veicolare determinata dal flusso proveniente Fiumicino, da Civitavecchia, insomma dalle principali vie di
accesso alla Capitale e dall’incremento delle nuove edificazioni che vedono come via obbligata per l’ingresso in città la Magliana
ed il viadotto, storicamente e costantemente luogo di blocchi della circolazione dove i cittadini trascorrono inaccettabilmente
ore della loro vita.
Metro D (fino a Corviale)
Quando pensavamo che fosse “fatta” tutto è saltato…
Consapevoli che la realizzazione di un progetto così importante ed impattante richiede risorse ingenti e tempi di realizzazione
lunghi, è fondamentale mettere di nuovo in campo questo progetto, attualizzandone il percorso visto il significativo sviluppo
urbanistico nella cintura esterna e la necessaria connessione tra la città consolidata, i nuovi insediamenti e la città storica, si
chiede all’Amministrazione Capitolina di attuare tutte le azioni necessarie per riprendere la realizzazione della nuova rete, con
prolungamento fino a Corviale. Occorre investire non solo sull’immediato, ma destinare una parte di investimenti a grandi opere
che vedranno la luce negli anni ma saranno l’eredità che lasciamo alle nuove generazioni.
Recupero ed ottimizzazione del Patrimonio pubblico secondo un’idea complessiva di sviluppo socio-culturale e di servizi.
Abbiamo citato la ex scuola 8 Marzo, ma a questa si aggiungono vari spazi non utilizzati, del patrimonio scolastico in disuso e
locali del patrimonio immobiliare comunale che debbono essere censiti e riportati a nuova vita.
Resta a nostro avviso prioritario, nella destinazione di questi, l’uso scolastico di tutti i livelli e tipologie e/o di servizi
complementari ad essi associati. Si aggiunge l’opportunità di recuperare spazi per i servizi comunali al pubblico, vista l’utenza e
la centralità del quartiere.
La destinazione di spazi alla formazione professionale deve rappresentare una nuova sfida, che deve marciare di pari passo con
una revisione dell’offerta formativa, decentrandola e adeguandola al mercato reale e a quello potenziale. Obiettivo deve essere
offrire ai nostri ragazzi e ai tanti disoccupati luoghi e occasioni di sviluppo delle proprie potenzialità e di costruzione di un futuro
professionale che possa collocarsi in ambiti d’avanguardia e che trovi corrispondenza nelle opportunità locali che la
riqualificazione urbanistica può produrre, dal turismo, all’ambiente, ai servizi, al recupero di arti e mestieri, eccellenza della
nostra storia.
L’offerta culturale e di spazi di aggregazione giovanili e intergenerazionali debbono poi rappresentare la nostra ambizione
costante e diffusa nel territorio. La vocazione di una comunità che vuole incontrarsi, fruire e produrre cultura, attraendo e
favorendo la nascita e l’affermazione di eccellenze, favorire la rete di volontariato sociale e portare complessivamente una
comunità plurale dal punto di vista socio-culturale, etnico e generazionale a crescere insieme. Tali obiettivi non solo sono
percorribili ma sono addirittura facilitati dall’utilizzo “multiplo” di spazi da parte di più realtà, portate così fisicamente oltre che
sul piano vocativo ad interagire.
Il Circolo del Partito Democratico Magliana
la Segretaria
Daniela Gentili
Il presente documento è stato approvato all’unanimità dal direttivo congiunto alla segreteria.