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SCHEMA DI PROGETTO DI RICERCA
DOTTORATO XXIX CICLO - TRADUZIONE, INTERPRETAZIONE E
INTERCULTURALITA’
DIT – Dipartimento di Interpretazione e Traduzione - Università degli Studi di Bologna
Candidata: Bertozzi Michela
PROPOSTA DI TITOLO : L’ANGLICISMO IN INTERPRETAZIONE E IN TRADUZIONE
DALL ’ITALIANO ALLO SPAGNOLO. POSSIBILI IMPLICAZIONI DIDATTICHE .
Lingue di rilevanza: spagnolo, inglese, italiano
Campi di indagine: interpretazione di conferenza, didattica della traduzione e
dell’interpretazione, studi sui corpora
PREMESSA ..................................................................................................................................... 1
FASI DI RICERCA PRECEDENTI ............................................................................................. 2
OBIETTIVI ...................................................................................................................................... 3
METODOLOGIE ............................................................................................................................ 3
ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO .................................................................................... 4
POSSIBILI SVILUPPI MULTIDISCIPLINARI ....................................................................... 6
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO ......................................................................................... 7
PREMESSA
La presente proposta di ricerca nasce dall’esigenza di comprendere
meglio quali meccanismi possono essere attivati dall’interprete e dal traduttore
(da italiano a spagnolo) per gestire un elemento potenzialmente insidioso come
il prestito integrale dall’inglese, con l’obiettivo di poterne ricavare, in ultima
analisi, una serie di implicazioni didattiche.
Lo stato dell’arte degli studi su questo fenomeno vede, da una parte, un
filone di ricerca particolarmente ricco (quello della linguistica di contatto1) e,
dall’altra, una serie di contributi scientifici - più numerosi in ambito traduttivo,
meno in quello interpretativo - sulla resa di anglicismi in interpretazione e in
traduzione dall’italiano allo spagnolo. Lo studio dei prestiti integrali dall’inglese
nell’italiano moderno parte da molto lontano, in particolare dai primi tentativi di
protezionismo linguistico degli anni ‘20 e ‘30 del secolo scorso (Silvagni 1938),
per molti aspetti simili a quelli spagnoli (Mallo 1954); ma è nel corso degli anni
‘80 e ‘90 che l’interesse nei confronti dell’anglicismo cresce, in particolare con gli
studi di Gusmani (1981) sull’interferenza linguistica da parte italiana e con i
contributi di Pratt (1980) e Lorenzo (1996) da parte spagnola. Questi hanno
gettato le basi per la moderna linguistica di contatto che, alla luce degli studi di
Gómez Capuz (2005) e di D’Achille (2006), tende a considerare il prestito
integrale soprattutto in virtù del relativo processo di integrazione nella lingua
d’arrivo:
1
Garzone e Cardinaletti 2004, Gómez Capuz 2005, Laviosa 2006, Tonin 2010
Proposta di progetto - Michela Bertozzi
1
[…] como cualquier otro “cuerpo extraño”, la palabra extranjera “transplantada” se
encuentra en una situación crítica, ya que ha quedado desvinculada de las estructuras de
su propia lengua y todavía no ha tenido tiempo de familiarizarse con las estructuras de la
lengua que la acoge (lo mismo que ocurre con los inmigrantes […]
(Gómez Capuz 2005:15)
Lo studio del prestito integrale in teoria della traduzione presenta
interessanti spunti a partire da Newmark (1987), che propone una serie di
strategie traduttive per i neologismi (traduzioni virgolettate, termini derivati,
neoconiazioni, ecc..), passando per la corrente di pensiero secondo la quale il
ricorso al neologismo in traduzione costituisce una sconfitta del traduttore
(García Yebra 1987); le tendenze andatesi affermando negli ultimi tempi, invece,
non analizzano la resa del prestito integrale dall’inglese di per sé, bensì alla luce
delle finalità specifiche del metodo traduttivo adottato (Hurtado Albir 2001),
delle possibili strategie attivate (Scarpa 2001), del tipo di impatto che
l’anglicismo può avere sul testo di arrivo (Bistarelli 2008) e dei meccanismi di
acquisizione e creatività che italiano e spagnolo mettono in atto nei confronti
dell’ “immigrato linguistico” (Tonin 2010).
Per quanto riguarda l’ambito interpretativo, la ricerca si è finora
concentrata soprattutto sull’aspetto delle interferenze in relazione alla
direzionalità (Simonetto 2002, Padilla e Abril 2003), della qualità del testo
interpretato (Setton e Motta 2008, Bakti 2009, Iglesias Fernández 2010) e delle
proposte di catalogazione degli errori in interpretazione simultanea (Schjolager
1995, Russo e Rucci 1997, Gosy 2007, Pym 2008). Appare, tuttavia, evidente la
necessità di sopperire ad un vuoto che tenga conto dell’osservazione di un
elemento specifico (in questo caso, il prestito integrale dall’inglese) sia in ambito
traduttivo che interpretativo.
FASI DI RICERCA PRECEDENTI
Il mio interesse nei confronti di questo fenomeno linguistico prende le
mosse dalla mia tesi di laurea triennale (“Da Louis Armstrong a Luigi
Braccioforte. Da football a balompié. La difficile convivenza dell’inglese con
l’italiano fascista e lo spagnolo franchista”, relatrice prof. Raffaella Tonin), nella
quale ho analizzato l’anglicismo da una prospettiva storica, partendo dal fatto
che le politiche di protezionismo linguistico messe in atto nei confronti degli
anglicismi durante i regimi fascista e franchista hanno rappresentato un
tentativo - non sempre felice - di arginare un processo ormai inarrestabile e
hanno comunque lasciato un segno nella storia della linguistica di contatto.
Lo studio di questo fenomeno ha poi trovato una continuazione naturale
nella stesura della mia tesi di laurea magistrale (relatrici prof. Mariachiara
Russo, prof. María Jesús González Rodríguez e dott.ssa Spinolo) nella quale ho
presentato un contributo sperimentale di studio della resa del fenomeno
anglicismo in interpretazione simultanea.
Il percorso di studio si è poi arricchito di una nuova componente - quella
dell’osservazione del fenomeno in traduzione - in occasione di una
comunicazione presentata congiuntamente con la prof. Raffaella Tonin al XXVII
Convegno AISPI (Associazione Ispanisti Italiani) “Le Ragioni del Tradurre”.
Nell’ambito della giornata di studio “En torno a la oralidad: español e
italiano” che si terrà il 10 ottobre prossimo presso il DIT (Dipartimento di
Interpretazione e Traduzione) di Forlì, presenterò un ulteriore approfondimento
di uno degli aspetti emersi dalla ricerca condotta finora, analizzando le
Proposta di progetto - Michela Bertozzi
2
disfluenze del discorso; il titolo dell’intervento sarà “Analisi delle disfluenze del
discorso durante l’interpretazione simultanea da italiano a spagnolo”.
OBIETTIVI
Il presente progetto è finalizzato a due principali obiettivi: in primo luogo,
l’osservazione dello stesso fenomeno linguistico - il prestito integrale dall’inglese
- da due prospettive diverse (l’interpretazione e la traduzione) e, in seconda
analisi, l’emergere di possibili implicazioni didattiche per l’una e per l’altra
disciplina alla luce dei risultati evidenziati nella fase uno (quali strategie sono
state attivate per far fronte al fenomeno anglicismo e quali problemi si sono
riscontrati nella traduzione e nell’interpretazione).
La scelta di coniugare due mondi apparentemente molto diversi tra loro
scaturisce dalla consapevolezza che, attraverso il comune denominatore della
linguistica di contatto, è possibile comparare didattica della traduzione e
dell’interpretazione, anche alla luce del fatto che sia il traduttore che l’interprete
sono prima di tutto linguisti. Riflettere sui meccanismi della lingua da due
prospettive diverse può rappresentare una nuova frontiera di indagine in ambito
didattico.
Proprio da qui, infatti, scaturisce il secondo obiettivo di ricerca, cioè
quello di evidenziare possibili implicazioni didattiche per la traduzione e per
l’interpretazione nei confronti della gestione del prestito integrale dall’inglese,
che non possono prescindere da un concetto di base: di fronte a questo tipo di
fenomeni, è necessario essere consapevoli delle varie dissimmetrie nelle
modalità di acquisizione di due lingue importatrici (italiano e spagnolo) che, in
questo frangente, non sono del tutto affini. A partire da queste premesse e
dall’analisi empirica delle soluzioni e dei problemi traduttivi riscontrati nell’uno
e nell’altro ambito, il secondo obiettivo della presente proposta di studio mira a
creare un possibile spazio di dialogo tra didattica della traduzione e
dell’interpretazione. La linguistica di contatto (Garzone e Cardinaletti 2004,
Gómez Capuz 2005, Laviosa 2006, Tonin 2010) può rappresentare il giusto
terreno comune su cui avviare un confronto aperto; per questo si è deciso di
focalizzare la ricerca su un aspetto, come quello della gestione dell’anglicismo,
che può dare risultati interessanti da un punto di vista multidisciplinare.
METODOLOGIE
Il primo obiettivo di ricerca, ovvero l’analisi della gestione del fenomeno
anglicismo in interpretazione simultanea e in traduzione italiano-spagnolo, verrà
effettuato grazie alla creazione di nuovi corpora e all’ampliamento di quelli già
esistenti.
In particolare, per quanto riguarda l’analisi dei testi interpretati, si
provvederà alla creazione di un corpus ad-hoc di testi interpretati dall’italiano
allo spagnolo con materiale proveniente dal Parlamento Europeo, dal mondo
dell’interpretazione di conferenza nel libero mercato e dagli Esami Finali del
Corso di Laurea in Interpretazione della Scuola di Lingue e Letterature,
Traduzione e Interpretazione di Forlì: per la costruzione di questo primo corpus
di testi interpretati, si attingerà da quelli già trascritti e catalogati (come, ad
esempio, Epic - European Parliament Interpreting Corpus) e si provvederà ad
ampliarli, aggiungendo nuovi testi divisi per provenienza, argomento, grado di
Proposta di progetto - Michela Bertozzi
3
esperienza dell’interprete. Risulta evidente che la parte dedicata al reperimento
dei testi di partenza e di arrivo per l’analisi sperimentale dei fenomeni costituirà
una parte importante del periodo di ricerca e avrà una molteplice valenza, in
quanto la creazione di nuovi corpora, oltre all’ampliamento e all’integrazione di
quelli già esistenti, può costituire un utile strumento di indagine per qualsiasi
futuro progetto di studio nel campo degli Interpreting Studies.
Per quanto riguarda l’analisi del fenomeno in traduzione, si provvederà
alla creazione di un secondo corpus ad-hoc di testi originali e tradotti (con la
stessa direzionalità italiano-spagnolo) tratti dai resoconti integrali delle sessioni
del Parlamento Europeo corrispondenti ai discorsi inseriti nel primo corpus, da
articoli tratti dagli archivi digitali (2011-2013) di testate quali El País, El Mundo e
Euronews, e da testi tratti dagli esami di Traduzione Italiano-Spagnolo della
Laurea Magistrale in Traduzione Specializzata della Scuola di Lingue e
Letterature, Traduzione e Interpretazione di Forlì, al fine di un confronto
incrociato (peraltro già presente nel corpus di testi interpretati) tra studenti e
professionisti. Tale composizione del corpus permetterà un’analisi attenta delle
strategie attivate per la gestione dei prestiti integrali dall’inglese più attuali,
evidenziandone anche la prospettiva diacronica e l’eventuale assimilazione
neologica nel Diccionario de la Real Academia Española. Un altro strumento di
indagine essenziale nell’analisi dei fenomeni riscontrati sarà il CREA (Corpus de
Referencia del Español Actual), composto da oltre 150 milioni di lemmi tratti da
testi di varia natura provenienti sia dalla Spagna che dall’America Latina a
partire dal 1975 fino ad oggi. Il CREA, facilmente consultabile e disponibile online, permette di differenziare l’analisi dei fenomeni in base a criteri diacronici (il
corpus contiene testi catalogati per anno, fino a date molto recenti), diatopici (i
lemmi sono suddivisi per provenienza geografica) e diamesici (la tipologia
testuale, il mezzo utilizzato per la comunicazione e l’argomento vengono
espressamente specificati per ogni lemma).
A partire dal materiale presente nei due corpora così creati si svilupperà
l’analisi delle strategie attivate dagli interpreti e dai traduttori (professionisti e
neofiti) nella gestione dell’anglicismo, evidenziandone le possibili criticità e i
punti in comune ai fini di un confronto multidisciplinare con possibili
implicazioni didattiche per l’uno e per l’altro ambito di indagine.
ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO
La proposta di ricerca sarà sviluppata essenzialmente in tre fasi: la prima,
relativa alla creazione di un corpus di testi interpretati e di un corpus di testi
tradotti dall’italiano allo spagnolo, accomunati dalla presenza di prestiti integrali
dall’inglese nel testo di partenza; la seconda, in cui si provvederà all’analisi delle
strategie attivate e degli eventuali problemi riscontrati; infine la terza, nella
quale si evidenzieranno le possibili implicazioni didattiche comuni e non per
l’ambito interpretativo e per quello traduttivo (v. schema pag. 4).
Proposta di progetto - Michela Bertozzi
4
Creazione di un corpus
di testi interpretati e di
un corpus di testi
tradotti (italianospagnolo)
• Fase 1
Osservazione delle
strategie attivate nella
gestione dell'anglicismo
• Fase 2
Analisi delle possibili
implicazioni didattiche
• Fase 3
Data la necessità di reperire testi interpretati e testi tradotti dall’italiano
allo spagnolo, di allinearli e di creare due corpora distinti, la prima fase di
ricerca richiederà, con ogni probabilità, buona parte del progetto; si tratta,
tuttavia, di un lavoro essenziale non solo ai fini del presente studio, ma anche per
eventuali futuri sviluppi di ricerca in quanto i due corpora rimarranno a
disposizione di quanti vogliano intraprendere altri tipi di analisi nell’ambito
degli Interpreting Studies. Parallelamente al lavoro di creazione dei corpora, la
fase uno prevede anche un periodo di approfondimento dell’impianto teorico e
di studio della bibliografia esistente in materia.
Questa prima fase di costruzione di corpora elettronici inizierà con
l’allineamento audio-testo-video (laddove presenti) grazie all’utilizzo di
software, quali Transana2, già disponibili presso il DIT di Forlì. I due corpora
previsti (orale e scritto) saranno effettivamente suddivisi in cinque sub-corpora:
il primo costituito da testi di partenza orali italiani, il secondo dai relativi testi
interpretati in spagnolo, il terzo dai resoconti integrali delle sessioni del
Parlamento tradotti in spagnolo, il quarto da testi giornalistici originali in
italiano e il quinto dalle relative traduzioni in spagnolo (vedere schema pag. 5).
2
http://www.transana.org/
Proposta di progetto - Michela Bertozzi
5
1A - discorsi
originali italiani
CORPUS 1 testi orali
1B- testi 1A
interpretati in
spagnolo
1A1 - Parlamento
Europeo (EPIC)
1A2 - Esami
Finali SSLMIT
Forlì
1A3 - conferenze
libero mercato
2A - resoconti
tradotti dei testi
1A1
CORPUS 2 testi scritti
2B - testi
originali italiani
2C - testi 2B
tradotti in
spagnolo
2B1 - articoli di
giornale
2B2 - Esami
Traduzione
SSLMIT
Tale composizione dei corpora permetterà un’analisi degli anglicismi registrati
che tenga conto di molteplici variabili in parallelo: sarà possibile osservare la
resa dello stesso fenomeno non solo su testi prima interpretati e poi tradotti (i
discorsi di cui al punto 1A pronunciati al Parlamento Europeo e poi tradotti nei
resoconti di cui al punto 2A), ma anche su testi interpretati e tradotti da
professionisti (1A1, 1A3, 2A, 2B1) e da neofiti (1A2, 2B2), su testi provenienti da
un setting istituzionale (1A1, 2A) e dalla stampa (2B1).
Alla seconda fase verrà dedicato un periodo di indagine ad-hoc volto
all’osservazione del fenomeno vero e proprio, delle strategie attivate da
interpreti e traduttori e degli eventuali problemi riscontrati (disfluenze e carryover effect3 nel primo caso, uso di neologismi non integrati nel DRAE nel secondo
caso). Sia questa fase che quella successiva terranno conto delle variabili
individuate nello schema di cui sopra (uso dell’anglicismo nel setting
istituzionale vs libero mercato, traduttore/interprete professionista vs neofita,
setting istituzionale vs stampa, ecc…).
La terza ed ultima fase rappresenta la parte più innovativa della
proposta in quanto sarà dedicata al confronto tra strategie e problemi riscontrati
nei testi interpretati e tradotti al fine di evidenziare eventuali tratti comuni e,
viceversa, peculiarità tipiche della modalità interpretativa o traduttiva. I risultati
di questa fase costituiranno la base per poter avanzare possibili implicazioni
didattiche teoriche valevoli per l’interpretazione e per la traduzione di anglicismi
dall’italiano allo spagnolo.
POSSIBILI SVILUPPI MULTIDISCIPLINARI
Dato che il primo obiettivo della presente proposta di ricerca è la
creazione di due corpora di testi interpretati e tradotti dall’italiano allo spagnolo,
3 Schjolager 1995, Russo e Rucci 1997, Altman 1994, Pio 2003, Gile 2005, tra gli altri
Proposta di progetto - Michela Bertozzi
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si delinea la possibilità di utilizzare questi strumenti anche per futuri sviluppi di
ricerca a partire dal materiale raccolto e sistematizzato.
In virtù della vocazione multidisciplinare del progetto stesso, oltre a
tracciare nuove proposte didattiche per la traduzione e per l’interpretazione che
non escludano l’apporto che l’una può dare all’altra, si vengono a creare ulteriori
spunti di ricerca possibili, quali l’analisi stilistica e morfosintattica del testo
italiano al fine di evidenziarne le possibili criticità nell’apprendimento
dell’italiano come lingua 2 e in rapporto a eventuali problemi traduttivi e
interpretativi.
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