“Colecistectomia secondo il metodo di Minden”

LAP 59-3 07/2014-IT
“Colecistectomia secondo
il metodo di Minden”
– un metodo chirurgico delicato con cicatrici quasi invisibili –
“Colecistectomia secondo il metodo di Minden”
un metodo chirurgico delicato con cicatrici quasi invisibili
La terapia chirurgica della colelitiasi ha raggiunto uno standard elevato. Si tratta di un
intervento caratterizzato da scarse probabilità di insorgenza di complicanze perioperatorie.
Attualmente, la via di accesso per la colecistectomia è uno dei principali oggetti di
discussione. L’obiettivo di tutte le moderne tecniche di accesso nell’asportazione
chirurgica della cistifellea (NOTES, tecnica transvaginale, tecniche Single Port) consiste
nel ridurre al minimo il trauma dell’accesso, ottenendo nel contempo un buon risultato
estetico. Presupposto imprescindibile per l’introduzione di tutte le tecniche di accesso è
l’assoluto rispetto di tutti gli standard di sicurezza negli interventi chirurgici alla cistifellea.
Per questo ci siamo orientati alla tecnica della colecistectomia sovrapubica nella modifica
di Minden (Endoscopy 2009; 41: E49±E50).
La “colecistectomia secondo il metodo di Minden” prevede innanzitutto la creazione dello
pneumoperitoneo attraverso una minilaparotomia intraombelicale (Fig. 1). Qui si inserisce
un trocar da 6 mm mediante un palpatore. Sotto il controllo visivo di un’ottica da 5 mm
Fig. 1: accesso ombelicale
con angolazione di 30°, posizionando
il paziente con le gambe leggermente
più in alto rispetto alla testa, attraverso
un’incisione sovrapubica di 10 mm vengono
inseriti nella regione del pube un trocar
da 11 mm e una pinza da presa lunga e
curva (Fig. 2). Si passa quindi a un’ottica da
42 cm di lunghezza e inclinazione di 45°,
che viene inserita nel trocar sovrapubico.
Fig. 2: incisione sovrapubica
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Fig. 3: accessi operatori
1. Accesso intraombelicale per la creazione
dello pneumoperitoneo
2. Accesso diretto opzionale per lo strumento
da 3 mm
3. Accesso sovrapubico per l’ottica da 10 mm
e la pinza da presa lunga
3
In via opzionale si inserisce anche uno strumento ausiliario da 3 mm senza trocar nella
regione dell’addome superiore destro (Fig. 3).
Posizionando il paziente con busto lievemente sollevato e in parziale decubito laterale
sinistro, sotto il controllo visivo dell’ottica sovrapubica, il chirurgo può eseguire una
colecistectomia laparoscopica nella modalità consueta, sollevando la colecisti
Fig. 4: situazione operatoria
al di sopra del fegato mediante la pinza da presa sovrapubica e servendosi degli altri
due strumenti per procedere alla dissezione del triangolo di Calot nel rispetto di tutti gli
standard di sicurezza consolidati. Una volta identificati il dotto cistico e l’arteria cistica ed
esposto l’imbocco della colecisti del coledoco, è possibile applicare alle due strutture una
doppia clip centrale con pinza da clip da 5 mm e clip semplice verso la colecisti. Dopo
la dissezione delle due strutture, la colecisti viene distaccata dalla fossa cistica. Viene
quindi effettuata l’emostasi e la colecisti viene estratta attraverso l’incisione sovrapubica
mediante l’impiego di un sacchetto laparoscopico. I trocar vengono rimossi sotto controllo
visivo e le cavità dei tessuti richiuse con suture fasciali. Le suture cutanee vengono
applicate per via intracutanea. Il punto di inserimento della pinza da presa da 3 mm
viene adattato solo con un cerotto. L‘incisione intraombelicale non lascia alcuna cicatrice
visibile, poiché quest‘ultima è „nascosta“ all‘interno dell‘ombelico (Fig. 5a). L‘unica
cicatrice visibile è l‘incisione per lo strumento da 3 mm nella regione dell‘addome centrale
destro; una volta rimarginata, assume l‘aspetto di un minuscolo punto di trafittura (Fig.
5b). La cicatrice più grande si trova nella regione pubica ricoperta dai peli, localizzazione
che la rende praticamente invisibile (Fig. 5c).
Fig. 5a-c: risultato post-operatorio
Per una chirurgia laparoscopica sicura e differenziata, è essenziale che il chirurgo possa
operare a due mani in posizione il più possibile ergonomica. Con la mano dominante
il chirurgo prepara, incide, coagula, aspira e sutura, con quella non dominante invece
afferra e trattiene i tessuti, e generalmente manipola una pinza da presa o una pinzetta.
La migliore successione dei gesti chirurgici, sia in laparoscopia sia in chirurgia aperta, si
ottiene quando il chirurgo può utilizzare gli strumenti in modo tale che essi formino tra loro
un angolo il più possibile vicino a 90° (Fig. 6).
Nella “colecistectomia secondo il metodo di Minden” si tiene conto di tutti questi
aspetti proprio come nella colecistectomia laparoscopica classica, affinché, una volta
inseriti gli strumenti chirurgici, i passi principali dell’intervento rimangano invariati per il
chirurgo esperto nell’asportazione della colecisti, ma sia altresì possibile sfruttare tutti i
vantaggi delle moderne tecniche di accesso. Nella chirurgia laparoscopica della colecisti,
la “colecistectomia secondo il metodo di Minden” rappresenta pertanto una tecnica
di accesso che consente di rispettare tutti i consueti standard di sicurezza e che non
richiede una nuova curva di apprendimento da parte del chirurgo esperto in questo tipo di
interventi. A differenza di altre nuove tecniche chirurgiche, la colecistectomia sovrapubica
ha il vantaggio di essere stata finora accettata da tutti i pazienti e di essere applicabile
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Fig. 6: utilizzo degli strumenti chirurgici a un’angolatura di 90°
a pazienti di entrambi i sessi. Attualmente, la “colecistectomia secondo il metodo di
Minden” risulta, quindi, la sintesi ottimale di “innovazione” e “sicurezza” nell’asportazione
chirurgica della colecisti.
Contatto:
Prof. Dr. Berthold Gerdes
Primario della clinica di chirurgia generale
chirurgia viscerale, toracica e dei vasi sanguigni
Johannes Wesling Klinikum
Hans-Nolte-Str. 1
32429 Minden (Germania)
Tel.: +49 (0)571/79053201
Fax: +49 (0)571/7902953200
e-mail: [email protected]
Composizione consigliata
Strumentario per “colecistectomia secondo il metodo di Minden”
26046 BA
Sistema ottico HOPKINS® II a visione obliqua 30°,
immagine ingrandita, Ø 5 mm, lunghezza 29 cm, autoclavabile,
con fibre ottiche incorporate,
codice colore: rosso
26003 FEA Sistema ottico HOPKINS® 45°, immagine ingrandita, Ø 10 mm,
lunghezza 42 cm, autoclavabile, con fibre ottiche incorporate,
codice colore: nero
533 TVB
Adattatore, con cavo ergonomico girevole, autoclavabile, permette il
cambio dei sistemi ottici in condizioni sterili
30160 MC Trocar, con punta conica, rubinetto di insufflazione, misura 6 mm,
lunghezza operativa 10,5 cm,
codice colore: nero
incluso:
Cannula, senza valvola
Mandrino, con punta conica
Valvola multifunzionale
30141 AA
Riduttore, 6/3 mm
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30103 MC Trocar, con punta conica, con rubinetto di insufflazione, misura 11 mm,
lunghezza operativa 10,5 cm,
codice colore: verde
incluso:
Cannula, senza valvola
Mandrino, con punta conica
Valvola multifunzionale
31103 MC Trocar, con punta conica, rubinetto di insufflazione, misura 11 mm,
lunghezza operativa 15 cm,
codice colore: verde-rosso
incluso:
Cannula
Mandrino, con punta conica
Valvola multifunzionale
26173 BN
Aspiratore e irrigatore, superficie opacizzata, con aperture
laterali, con rubinetto a due vie per comando con una mano
sola, misura 5 mm, lunghezza 36 cm
26178 T
Palpatore, con misura in cm, misura 5 mm, lunghezza 43 cm
33144 F
Impugnatura in metallo c sec. MOURET, assiale, girevole,
senza dispositivo di arresto
30310 ULG Camicia esterna c con inserto pinza per pinza da
preparazione e da presa sec. REDDICK-OLSEN, con attacco di
irrigazione LUER-Lock per pulizia, robusta, entrambe le ganasce
mobili, misura 3 mm, lunghezza 36 cm
35452 BAU Pinza da presa c, girevole, scomponibile, con attacco per
coagulazione unipolare, una ganascia mobile, dentatura multipla, fenestrata, ganasce ad apertura verso l‘alto, curvatura della camicia sec.
CUSCHIERI O-CON, curva coassiale verso il basso,
misura 5 mm, lunghezza 43 cm
incluso:
Impugnatura in materiale sintetico, con dispositivo di arresto
sec. MANHES, maggiore superficie di appoggio
Camicia esterna, con inserto pinza
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33351 ML
Pinza da preparazione e da presa c sec. KELLY, girevole,
scomponibile, isolata, con attacco per coagulazione unipolare, con attacco
LUER-Lock per pulizia, entrambe le ganasce mobili, lunga, misura 5 mm,
lunghezza 36 cm,
incluso:
Impugnatura in materiale sintetico, senza dispositivo di arresto,
con maggiore superficie di appoggio
Camicia esterna in metallo, isolata
Inserto pinza
33351 CC
Pinza da presa c sec. CROCE-OLMI, girevole, scomponibile,
isolata, con attacco per coagulazione unipolare, con attacco di
irrigazione LUER-Lock per pulizia, una ganascia mobile, atraumatica,
fenestrata, curva, misura 5 mm, lunghezza 36 cm, incluso:
Impugnatura in materiale sintetico, senza dispositivo di arresto,
maggiore superficie di appoggio
Camicia esterna in metallo, isolata
Inserto pinza
34351 MW Forbici c, girevoli, scomponibili, isolate, con attacco per
coagulazione unipolare, con attacco di irrigazione LUER-Lock
per pulizia, entrambe le ganasce mobili, dentate, curve, coniche,
misura 5 mm, lunghezza 36 cm,
incluso:
Impugnatura in materiale sintetico, senza dispositivo di arresto,
maggiore superficie di appoggio
Camicia esterna in metallo, isolata
Inserto forbici
26775 UF
Elettrodo di coagulazione e di dissezione, a forma di L, con
attacco per coagulazione unipolare, misura 5 mm, lunghezza 36 cm
26005 M
Cavo unipolare per alta frequenza, con spina da 5 mm per
AUTOCON® II 400 SCB (serie 111, 115, 122, 125), AUTOCON® II 200,
AUTOCON® II 80, KARL STORZ AUTOCON® (serie 50, 200, 350) e
apparecchi Erbe ICC, lunghezza 300 cm
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Annotazioni
Si consiglia di verificare l’idoneità dei prodotti prima dell’intervento stabilito.
Consenso all’invio di informazioni in formato elettronico
96112027 LAP 59-3 07/2014/EW-IT
q Sì, desidero ricevere in futuro informazioni per posta elettronica. Il mio indirizzo e-mail è il seguente:
e-mail:
Nome
Clinica / Studio
Indirizzo e numero civico
CAP, località
Firma
Con la presente acconsento al trattamento dei miei dati da parte di KARL STORZ per scopi informativi. Posso revocare il consenso a KARL STORZ in qualsiasi
momento inviando un messaggio e-mail a [email protected], senza obbligo di specificarne le motivazioni. KARL STORZ si impegna a non inoltrare i suddetti dati
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