per il 2015 - Unioncamere Lombardia

LINEE PROGRAMMATICHE
DELL’ATTIVITA’
PER IL 2015
Approvate dal Consiglio
del 25 novembre 2014
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Linee programmatiche per il 2015
INDICE
1. SCENARIO .................................................................................................. 3
2. PRIORITA’ STRATEGICHE......................................................................... 15
3. PROGETTI E ATTIVITA’ ............................................................................ 24
3.1 Semplificazione ....................................................................................... 24
3.2 Internazionalizzazione .............................................................................. 26
3.3 Sviluppo e competitività dei territori .......................................................... 29
3.4 Innovazione e trasferimento tecnologico .................................................... 32
3.5 Sviluppo capitale umano e funzionamento del mercato del lavoro .................. 34
3.6 Monitoraggio del sistema economico .......................................................... 35
3.7 Credito e finanza per l’impresa .................................................................. 38
3.8 Servizi di supporto alle Camere ................................................................. 39
2
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Linee programmatiche per il 2015
1. SCENARIO
Uno scenario di
elevata criticità
da trasformare in
opportunità
Il contesto a cui l’azione del Sistema camerale lombardo, e in
esso di Unioncamere Lombardia, dovrà riferirsi nel 2015 è di
elevata criticità per almeno tre temi di portata straordinaria:
a. il processo di riforma della Pubblica amministrazione ed in
esso il riordino delle Camere di Commercio
b. la necessità da parte del Sistema camerale lombardo di
ripensare modalità e strumenti della propria azione sui
territori, trasformando i fattori di criticità ed i vincoli in
nuove opportunità di sviluppo
c. una congiuntura economica ancora fortemente problematica
che rinvia di trimestre in trimestre il processo di crescita.
Il riordino delle
Camere di
commercio
I temi delle riforme in atto, dalla già normata riduzione
progressiva del Diritto Annuo al riordino radicale delle Camere
di Commercio, evidenziano le difficoltà e le incertezze a breve e
medio periodo: già il 2015 vedrà una forte riduzione degli
introiti camerali (-35% del diritto annuale, che per il “sistema
Lombardia” significa in assoluto circa 60 milioni di Euro in
meno), che – salvo ulteriori evoluzioni normative – saranno
letteralmente dimezzati dal 2017. Tutto ciò a funzioni invariate.
In assenza di importanti correttivi all’attuale formulazione
dell’art.9 del disegno di legge delega di riforma della P.A., si
delinea poi un sostanziale “svuotamento” dell’istituzione
camerale, non solo attraverso l’eliminazione tout court del
diritto annuale, ma anche con il trasferimento al MISE delle
competenze sul Registro delle Imprese e con la “riduzione dei
compiti e delle funzioni” delle Camere.
Uno scenario al quale il sistema camerale può ancora
legittimamente
contrapporre
la
dimostrazione
sia
dell’importanza delle funzioni svolte nell’interesse delle imprese
e più in generale del sistema economico e dei territori, sia la
sostanziale efficienza ed efficacia dell’azione camerale, sia pure
con gradi diversi da Camera a Camera e con la condivisione
dell’opportunità di attuare un processo di razionalizzazione,
riorganizzazione e aggregazione (di Camere e di servizi) che
garantisca la sostenibilità economico-finanziaria delle singole
Camere oltre alla piena efficacia degli interventi ed efficienza
della gestione.
Priorità del 2015, per le Camere e per l’Unione Regionale, è
dunque non solo quella di “assorbire” la riduzione delle risorse
da Diritto Annuo mantenendo elevata l’efficacia degli interventi
per le imprese ed i territori, bensì anche quella di accettare la
sfida del riordino, in un confronto aperto a tutti i livelli e
con tutti i soggetti coinvolti, contribuendo alla definizione
di uno scenario di riforma che rafforzi il ruolo delle Camere,
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Linee programmatiche per il 2015
rendendole ancora più efficaci nel sostegno alla competitività
dei territori e delle imprese e più efficienti nella gestione.
Un 2015 di
riequilibrio
I programmi d’attività ed i bilanci preventivi del 2015 sono stati
costruiti con l’obbiettivo di contenere il più possibile gli effetti
negativi della riduzione del 35% del Diritto Annuo. Effetti (quasi
60 milioni di Euro in meno) che le Camere lombarde e l’Unione
Regionale non vogliono scaricare unicamente sulla diminuzione
delle risorse destinate alle attività promozionali, anche se
rimane ineludibile il ridimensionamento di tali attività (data
l’entità del taglio in un contesto che già registra elevati livelli di
efficienza gestionale).
Le Camere debbono infatti anche preoccuparsi della copertura
finanziaria di iniziative e attività pluriennali già previste prima
della norma di riduzione del Diritto Annuo.
In questo quadro l’Unione Regionale ha impostato il proprio
bilancio di previsione incorporando gli effetti della riduzione
delle entrate delle Camere con la proposta di riduzione della
aliquota di contribuzione all’1,63%, ma contemporaneamente
agendo su fronti diversi, ad impedire che la riduzione delle
risorse si traduca in minori servizi e minori progetti. Da qui le
scelte di:

continuare lo sforzo per la riduzione dei costi di struttura

riallocare sulle nuove priorità economie derivanti da progetti
già conclusi

dedicare maggiori risorse ai servizi comuni alle Camere
lombarde, valorizzando le economie di scala, la logica di
“centrale d’acquisti” e l’eliminazione di duplicazioni
ridondanti all’interno del sistema

mantenere ed ove possibile rafforzare gli investimenti ed i
progetti per la piena valorizzazione del “sistema Lombardia”
non solo nei sei mesi di EXPO 2015, ma anche consolidando
ulteriormente i rapporti con una domanda mondiale che
resta il traino necessario dello sviluppo di lungo periodo

confermare un forte livello di collaborazione con Regione
Lombardia nella gestione anche operativa di progetti in
Accordo di Programma per la Competitività

supportare le Camere nell’attività di sostegno ad un
processo di (auto)riforma che ne rafforzi ruolo e funzioni.
Scelte, quelle indicate, coerentemente sviluppate nelle linee
strategiche e nei progetti programmati.
Ripensare
modalità e
strumenti
d’azione
Scelte che si legano alla più generale necessità da parte del
Sistema camerale – data la “rarefazione” di risorse proprie e
permanendo, per contro, tutte le motivazioni per un’azione in
favore della competitività di imprese e territori – di ripensare
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Linee programmatiche per il 2015
Accordo di programma 2010-2015 per lo sviluppo economico
e la competitività del sistema lombardo fra Regione
Lombardia e Sistema camerale lombardo
Obiettivi
“Regione Lombardia e Sistema camerale lombardo, condividendo la necessità di
massimizzare l’efficacia dei propri interventi a favore dello sviluppo competitivo del
sistema economico lombardo, si pongono l’obiettivo di costruire un quadro
strategico-programmatorio comune al fine di incrementare le sinergie nonché di
realizzare una addizionalità delle risorse messe a disposizione dai rispettivi sistemi,
per ottimizzare la capacità di intervento e l’attrazione di risorse esterne” (Articolo
1)
Durata
L’accordo rimane in vigore sino al 31 dicembre 2015
Organi
Collegio di indirizzo e di sorveglianza: presieduto dal Presidente della Giunta
regionale e composto “dagli Assessori regionali competenti e dai 12 Presidenti delle
Camere di Commercio lombarde” (art.5) è l’organo di governo dell’Accordo
Segreteria tecnica: composta da un massimo 6 rappresentanti della Regione e 6
del Sistema camerale lombardo, opera a supporto delle funzioni di indirizzo e
sorveglianza del Collegio e si avvale dei Comitati tecnici di gestione (art.6)
Comitati Tecnici di gestione: uno per ogni Asse, composti dai responsabili
d’Asse e da rappresentanti dei due sistemi, supportano la Segreteria Tecnica sia in
fase preparatoria che di gestione e monitoraggio delle iniziative (art.7)
Piani finanziari 2006-2014 (milioni di Euro)
2006-2009
2010-2013
Regione
152,388
191,610
50,435
394,434
Camere
114,888
126,668
25,180
266,736
11,128
15,127
1,183
27,438
278,404
333,405
76,798
688,607
Altri soggetti
Totale
2014
Totale
Assi di intervento: attuazioni 2006-2014 (milioni di Euro)
(ottobre 2014)
Risorse su
iniziative
approvate
% di
attuazione
1 – Competitività delle imprese
399,571
93,0%
2 – Attrattività e competitività dei territori
134,384
128,7%
3 – Microimpresa e artigianato
125,287
89,6%
0,030
0,2%
659,272
95,7%
Assi
Azioni di accompagnamento (2010)
Totale
5
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Linee programmatiche per il 2015
Scenario Lombardia
2012
(variazioni % annue)
Prodotto Interno Lordo (PIL)
Domanda interna
(al netto variazioni scorte)
Spese per consumi famiglie
Investimenti fissi lordi
Importazioni dall’estero
Esportazioni verso l’estero
Valore aggiunto
(prezzi base):
 agricoltura
 industria
 costruzioni
 servizi
 totale
2013
2014
2015
2016
2017
-2,0
-4,1
-0,4
-2,2
0,4
0,1
1,1
0,7
1,6
1,5
1,5
1,6
-3,5
-7,3
-9,6
1,9
-2,1
-3,8
-9,6
-0,1
0,4
-1,1
-2,5
0,7
0,9
0,9
-0,3
4,6
1,4
3,0
7,1
4,7
1,6
2,9
7,4
4,5
-3,2
-1,9
-2,9
-1,6
-1,8
-4,0
-2,6
-4,8
1,3
0,0
-0,1
-0,4
-1,9
0,5
0,4
-0,1
0,9
-0,5
1,3
1,1
0,8
1,0
1,9
1,8
1,6
0,4
1,0
2,0
1,8
1,6
Stime a cura di Prometeia scenario ottobre 2014
Grafico 1
INDICE PRODUZIONE SETTORE MANIFATTURIERO
Base media anno 2005=100 - Dati trimestrali destagionalizzati
Indice
110
EuroArea-17 paesi
98,8
100
Lombardia
97,1
90
80
Italia
80,9
70
60
1
2
3
2006
4
1
2
3
2007
4
1
2
3
2008
4
1
2
3
2009
4
1
2
3
4
2010
1
2
3
2011
4
1
2
3
2012
4
1
2
3
2013
4
1
2
3
2014
Fonte: Unioncamere Lombardia, Eurostat
Il dato 3° trimestre Eurostat è la media dei mesi luglio e agosto, settembre non è ancora disponibile)
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Linee programmatiche per il 2015
modalità e strumenti tramite i quali agire comunque, a
prescindere anche dall’incertezza sugli esiti del processo di
riordino in corso, sul terreno della promozione economica e del
sostegno alla crescita.
Se le Camere di commercio continueranno a mantenere un
ruolo e funzioni significative, sarà perché sapranno confermare
il loro tradizionale ed efficace supporto alla competitività delle
imprese e dei territori, agendo sia su funzioni amministrative
“forti” (dalla tenuta del Registro Imprese integrato dal fascicolo
unico, alla mediazione e conciliazione, in un quadro di sempre
più accentuata semplificazione delle procedure), sia su
interventi diretti sui fattori di competitività locale.
La minor disponibilità di risorse impone comunque, almeno nel
medio periodo ed in attesa di evoluzioni oggi difficilmente
prevedibili, di agire con maggior quantità e qualità di “servizio”
(alle imprese e al territorio) a fronte del ridimensionamento
obbligato degli incentivi economici diretti alle imprese
(riducendo in particolare quelli che hanno rischiato nel passato
d’essere distribuiti a pioggia, con minor efficacia competitiva
rispetto a quelli concentrati su forti fattori di competitività come
l’innovazione, l’internazionalizzazione e il capitale umano). Al
contempo, le minori risorse proprie spingono da un lato alla
“concentrazione” su priorità ancora più strategiche e condivise
dal territorio, dall’altro ad intercettare e convogliare sui territori
risorse provenienti dall’esterno, in particolare da finanziamenti
regionali, nazionali ed europei.
Come dimostrato dagli ottimi risultati degli anni dal 2006 al
2014, una strada da percorrere con ancora maggior decisione è
quella dell’Accordo di Programma con Regione Lombardia, con
la consapevolezza che il contributo economico non potrà essere
“paritario”, ma potrà essere parzialmente compensato
dall’assunzione, come sistema camerale, degli oneri di gestione
dei progetti e dei bandi e dalla capacità di portare
efficacemente sul territorio, grazie alla propria rete e vicinanza
alle imprese, i progetti definiti a livello regionale.
In sintesi, il 2015 non potrà che essere un anno di transizione,
alla fine del quale le scelte definitive in materia di riforma del
Sistema camerale potranno, è augurabile, portare al rilancio del
ruolo e delle attività delle Camere, dentro un quadro comunque
ridefinito dal processo di riforma delle funzioni, dalla
riorganizzazione territoriale e dalle modalità di accesso alle
risorse economiche.
La difficile uscita
dalla crisi
Oltre alle forti criticità “interne” al Sistema camerale, il quadro
di riferimento per l’azione di Unioncamere Lombardia appare
caratterizzato anche dalle perduranti difficoltà che interessano
il sistema economico–produttivo, con una crescita ancora molto
incerta, limitata e problematica.
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Linee programmatiche per il 2015
Grafico 2
Esportazioni in valore a prezzi correnti e quantità (Kg)
Lombardia - Dati trimestrali (periodo singolo)
Miliardi di Euro
9,0
Esportazioni in valore (asse sx)
Media mobile a 4 termini
8,5
27
Miliardi di Kg
Esportazioni in quantità (asse dx)
29
8,0
Valore
7,5
23
7,0
Quantità
25
21
6,5
19
6,0
17
5,5
1
2
3
4
1
2006
2
3
4
1
2007
2
3
4
1
2008
2
3
2009
4
1
2
3
4
1
2
2010
3
4
2011
1
2
3
4
2012
1
2
3
4
2013
1
2
2014
Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ISTAT
Grafico 3
Evoluzione del tasso di occupazione (15-64 anni)
Lombardia – serie ricostruite su dati trimestrali – Anni 2000-2013
68
67,1
67
66
65
64
64,5 64,7
63
62
61
60
59
58
I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV I IIIIIIV
00
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
13
Fonte: dati Istat
8
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Linee programmatiche per il 2015
L’andamento economico lombardo va delineando per l’intero
2014 una situazione di stazionarietà, determinata da diversi
fattori concorrenti, ma in particolare da una dinamica della
domanda mondiale inferiore alle aspettative e dalla mancata
ripresa degli investimenti. In base alle previsioni curate da
Prometeia per Unioncamere Lombardia, la crescita del PIL in
Lombardia sarà, dopo un biennio negativo, intorno allo 0,4%,:
positivo quindi, ma certamente con un’intensità inferiore
rispetto a quanto previsto fino a qualche mese fa. Il
peggioramento delle stime è determinato, in particolare,
dall’importante correzione al ribasso della dinamica degli
investimenti e dall’indebolimento dei flussi di esportazione.
Sembra essersi arrestato, invece, il calo dei consumi delle
famiglie.
Anche l’andamento congiunturale del tessuto economico
lombardo ci consegna un quadro di lento recupero, ma ancora
troppo debole per parlare di una vera ripresa economica:

la dinamica della produzione industriale lombarda nei primi
tre trimestri del 2014 mostra ritmi di crescita positivi, ma di
scarsa intensità, determinando una fase prossima alla
stagnazione

l’indice della produzione industriale regionale ha comunque
mantenuto un andamento che ricalca quello della zona euro,
mentre va accentuandosi il divario rispetto a quello
nazionale che resta decisamente al di sotto dei livelli precrisi

le esportazioni hanno raggiunto in valore il punto di
massimo toccato nel 2008, ma la dinamica degli ultimi
trimestri mostra per la Lombardia, a partire dal 2012, un
continuo alternarsi di incrementi e contrazioni, mantenendo
una tendenza di fondo improntata alla stabilità; su tale
dinamica - non particolarmente espansiva - pesa una certa
debolezza dell’export verso i paesi extraeuropei

la natimortalità imprenditoriale regionale, dopo una
significativa contrazione del numero di imprese attive nel
2012 e 2013, mostra qualche lieve segnale di ripresa,
imputabile principalmente a un rallentamento del numero di
cessazioni in particolare nelle costruzioni, industria e
agricoltura, i tre settori che in questi anni hanno registrato i
deflussi maggiori; nonostante l’aumento del numero di
imprese del commercio e dei servizi, permane però
l’importante divario nella consistenza delle imprese attive
del 2011 rispetto ad oggi

dal punto di vista del mercato del lavoro, se da un lato il
segnale
positivo
arriva
da
una
stabilizzazione
dell’occupazione, dall’altro si confermano gli elevati
livelli del tasso di disoccupazione che in Lombardia si
assestano attorno all’8% a livello totale e al 32% per la
fascia giovane. Gli anni passati hanno lasciato quindi una
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Linee programmatiche per il 2015
Commercio estero nel 2013
(valori assoluti in mld di Euro)
Importazioni
Esportazioni
Saldo (esportazioni-importazioni)
Grado di copertura (export/import*100)
Capacità di esportare (export % su PIL) (2012)
Grado apertura sui mercati esteri (2012)
Lombardia % su Italia
(o dato
Italia)
111,1
30,9
108,1
27,7
-3,0
(30,4)
97,3
(108,5)
32,6
(24,9)
(import+export) / valore aggiunto*100)
Export prodotti attività manifatturiere
Esportazioni per occupato industria
(migliaia di €)
Operatori all’export in Lombardia
%
%
%
%
Import da Unione Europea (28 paesi)
Import dai Paesi extra UE
Export verso Unione Europea (28 paesi)
Export verso Paesi extra UE
74,9
(54,9)
105,2
28,2
76,0
(63,8)
61.705
29,1
63,6
36,4
53,2
46,8
(55,3)
(44,7)
(53,7)
(46,3)
Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati ISTAT
Grafico 4
Numero di operatori all’export e valore dell’export originato
Lombardia
Numero operatori all'export
Valore dell'export originato in Lombardia (in ml. Euro)
120.000
65.000
60.000
80.000
55.000
60.000
50.000
40.000
Numero operatori
Valore export (in milioni di Euro)
100.000
45.000
20.000
-
40.000
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati ISTAT
10
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Linee programmatiche per il 2015
importante eredità proprio in termini di disoccupazione e i
ritmi di uscita dalla crisi sono ancora lenti e insufficienti per
riassorbire lo stock di disoccupati, sottoccupati e inattivi
cresciuto durante questi anni di crisi. Per quanto concerne
l’occupazione, si osserva una contrapposizione tra il
protrarsi dell’andamento positivo dell’occupazione femminile
e l’ulteriore contrazione di quella maschile, tra una crescita
dell’occupazione più adulta e la contestuale riduzione di
quella più giovane. Cresce il sempre maggior peso delle
forme flessibili del lavoro (contratti a termine e part-time,
soprattutto involontario), sebbene i dati più recenti mostrino
un aumento dei lavoratori a tempo indeterminato.
Va osservato che il quadro economico e congiunturale
lombardo è comunque migliore rispetto a quello nazionale,
dove le previsioni progressivamente riviste al ribasso per il
2014 hanno determinato un risultato che si rileva essere di
stagnazione se non addirittura di proseguimento della
recessione. Così come va considerato che anche a livello
internazionale il processo di crescita è stato deludente rispetto
alle previsioni ed eterogeneo, sia nei Paesi sviluppati che in
quelli emergenti. La variazione del PIL mondiale del 2014
(+3%) è destinata a replicare quella del 2013, già considerata
insoddisfacente rispetto al trend. A questo, si accompagna un
peggioramento della condizione della domanda mondiale,
anche con riferimento agli effetti della crisi in Ucraina.
L’espansione dell'attività economica mondiale sembra destinata
a recuperare vigore nel corso del 2015, in particolare negli
Stati Uniti, in Gran Bretagna, Cina e India, mentre per Brasile e
Russia i tassi di crescita sono all’insegna della stagnazione.
Anche nell'area dell'euro la crescita rimane debole (+0,6% la
variazione del PIL nel 2014), discontinua e diseguale tra Paesi.
Anche in Germania gli ultimi dati della congiuntura hanno
mostrato inattesi segnali di rallentamento dell’economia,
segnali che derivano ancora una volta dalla debolezza del
commercio internazionale, dall’incertezza sulla domanda
prospettica e dal clima di fiducia delle imprese industriali.
Spiragli di ripresa
nel 2015
Quali prospettive, quindi, si delineano per il 2015? La crescita
economica in Lombardia dovrebbe accelerare, con una
variazione del PIL dell’1,1%, e rafforzarsi ulteriormente nel
2016 (+1,6%). Il persistere della debolezza dell’euro, il
rafforzamento del ciclo internazionale e della domanda
mondiale, gli interventi della BCE finalizzati a sostenere
l’erogazione di credito all’economia e le misure adottate dal
governo per sostenere i redditi e rilanciare gli investimenti delle
imprese sono tutti elementi che concorrono alla previsione di
una ripresa dell’economia lombarda e nazionale.
Alla variazione positiva attesa per il 2015 contribuirà la ripresa
degli investimenti fissi lordi - in crescita dopo anni di notevole
11
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Linee programmatiche per il 2015
Imprese in Lombardia
(31.12.2013)
Registrate
Iscrizioni
Cancellazioni
Attive
Imprese artigiane attive
Artigiane attive / totale attive (%)
% su
Italia
Lombardia
(o dato
Italia)
949.631
60.641
62.876
814.297
255.861
31,4
15,7
15,8
15,2
15,7
18,3
(26,9)
Imprese attive per settore (%):
 agricoltura, caccia e pesca
 industria manifatturiera
 costruzioni
 commercio, alloggio e ristorazione
 altri servizi
6,0
12,4
17,3
30,4
33,4
(15,0)
(9,9)
(15,2)
(34,3)
(25,0)
Imprese attive per forma giuridica (%):
 società di capitale
 società di persone
 ditte individuali e altre forme giuridiche
27,1
19,2
53,6
(19,0)
(16,8)
(64,2)
Imprese attive per 1000 abitanti
Imprese attive per Kmq
83,1
34,1
(86,9)
(17,2)
*Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese e ISTAT
Popolazione e demografia
(31.12.2013)
Popolazione residente
Lombardia
9.973.397
% su
Italia
(o dato
Italia)
16,4
Incremento medio annuo 1.1.2013-31.12.2013 (%)
Incremento medio annuo previsto 2012-2020 (%)
Popolazione straniera residente
Stranieri residenti / tot. residenti (%)
1,8
5,1
1.129.185
10,5
(1,8)
(2,6)
22,9
(7,3)
Indici (1.1.2014):
 vecchiaia (65 anni e più / <15 anni)
 dipendenza (pop. 0-14 + 65 e oltre /pop.in età lavoro)
 ricambio pop. attiva (60-64 anni / 15-19 anni)
149,5
55,4
133,4
(154,1)
(54,6)
(126,8)
8,9
9,2
56,0
37,6
(8,5)
(10,0)
(51,6)
(32,0)
Tasso (x 1.000 ab.) di:
 natalità
 mortalità
 immigrazione
 emigrazione
*Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati ISTAT
12
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Linee programmatiche per il 2015
contrazione – e la spinta dell’export. L’effetto combinato di
queste componenti determinerà una dinamica del PIL di nuovo
positiva e superiore a quella nazionale. L’intensità effettiva
della ripresa dell’economia lombarda dipende fortemente dal
rilancio degli investimenti e da un export più dinamico.
Politiche a
supporto della
competitività
In sintesi, una ripresa comunque debole e incerta che necessita
quindi, anche nella “solida” Lombardia, di politiche e azioni di
stimolo e supporto, centrate su fattori cruciali per la
competitività di medio-lungo periodo per imprese e territori:
internazionalizzazione, credito, innovazione e capitale umano,
semplificazione, e in generale attrattività del “sistema
Lombardia”.
Fattori di competitività che restano al centro delle attività e dei
progetti promozionali delle Camere di commercio lombarde e
della loro Unione regionale.
Indicatori strutturali
(2013)
Popolazione residente (31 dicembre)
Occupati (migliaia)
Persone in cerca di occupazione (migliaia)
Forze di lavoro (migliaia)
Tasso di disoccupazione
Tasso di attività (pop. 15-64) (%)
Prodotto interno lordo (mld di €) (2012)
Consumi finali interni delle famiglie (mld di €)
(2011)
Investimenti fissi lordi (mld di €) (2011)
Importazioni (mld di €)
Esportazioni (mld di €)
Reddito disponibile delle famiglie (mld di €)
(2012)
Indicatori per abitante (migliaia di €) (2012):
 Prodotto interno lordo
 Consumi finali interni (2011)
 Reddito lordo disponibile (2011)
Lombardia
% su
Italia
(o dato
Italia)
9.973.397
4.310
379
4.689
16,4
19,2
12,2
18,4
8,1
70,7
(12,2)
(63,5)
331,4
21,1
187,5
19,2
60,9
111,1
108,1
20,2
30,9
27,7
207,1
19,4
33,5
23,7
20,5
(26,0)
(21,5)
(17,3)
13
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
Istruzione
(2013)
Lombardia
Tasso scolarizzazione superiore (20-24
anni) (%)
Iscritti ai corsi di laurea
di cui:
 donne (%)
 immatricolati I anno (%)
Laureati (2012)
 di cui donne (%)
% su Italia
(o dato
Italia)
78,1
(77,3)
255.132
14,6
54,5
17,4
63.095
57,7
(57,1)
(14,5)
21,2
(59,3)
Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati ISTAT, MIUR
Mercato del lavoro 2013
(forze di lavoro – v. ass. in migliaia)
Popolazione attiva
Persone in cerca di occupazione
Tasso di attività (pop. 15-64)
Tasso di disoccupazione
Occupati totali
 donne (%)
 dipendenti (%)
 indipendenti (%)
 agricoltura (%)
 industria (%)
 servizi (%)
Lombardia
% su Italia
(o dato
Italia)
8.573
379
70,7
8,1
4.310
43,3
77,9
22,0
1,5
33,0
65,5
16,4
19,2
(63,5)
(12,2)
19,2
(41,6)
(75,3)
(24,7)
(3,6)
(27,3)
(69,1)
Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati ISTAT
Infrastrutture in Lombardia
(2013)
Km di rete ferroviaria per 100 kmq di superficie (2009)
Km di autostrade per 100 kmq di superficie (2012)
Km di autostrade per 10.000 abitanti (2012)
Veicoli circolanti
 di cui autovetture (%)
 di cui automezzi pesanti (%)
Veicoli circolanti per 1.000 abitanti
Autovetture circolanti per 1.000 abitanti
Merci trasportate su strada (migliaia di Tonn.) (2012)
Passeggeri imbarcati e sbarcati negli aeroporti
Merci caricate e scaricate negli aeroporti (Tonn.)
7,0
2,5
0,6
7.690.447
76,4
8,9
769,2
587,9
233.011
35.964.135
605.984
Elaboraz. Unioncamere Lombardia su dati ISTAT, FFSS, ANAS, ACI, Assoaeroporti
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___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
2. PRIORITA’ STRATEGICHE
Semplificazione
per la
competitività
La semplificazione rappresenta una leva decisiva per la
competitività e offre, in un contesto economico difficile, la
possibilità di dare un aiuto concreto alle imprese e a tutto il
sistema economico. Per questo motivo il ruolo strategico della
semplificazione è riconosciuto sia nella normativa che nei
documenti programmatici comunitari, nazionali e regionali, ed è
declinato sia in disposizioni puntuali che in principi d’intervento
comuni.
Il tema della semplificazione per le imprese è anche da tempo
centrale nelle iniziative delle Camere di Commercio che si sono
poste lo scopo di consolidare ed accrescere l’attrattività del
territorio, l’imprenditorialità e la competitività del sistema
economico, agendo in tutti gli ambiti di intervento della
semplificazione.
Il rapporto di fiducia e responsabilità tra la Pubblica
Amministrazione e i suoi stakeholder, obiettivo primario della
politica di semplificazione, richiede di porre in essere misure
strategiche e interventi finalizzati ad aumentare la competitività
delle imprese presenti sul territorio lombardo, supportando
l’iniziativa imprenditoriale e lo sviluppo di un sistema
economico attrattivo per gli investimenti.
Obbiettivo specifico e permanente è quello di accrescere
costantemente l’efficienza dei servizi del Sistema camerale,
grazie ad una maggiore fluidità delle procedure interne e alla
riduzione di tempi per l’espletamento dei procedimenti
amministrativi.
Sono due le linee di azione strategiche per il raggiungimento di
tale obbiettivo:

semplificazione delle modalità di erogazione, di accesso e di
gestione delle procedure e dei procedimenti amministrativi,
tra cui quelli relativi ad autorizzazioni, finanziamenti,
accesso ai servizi, controlli; si tratta di un processo
complesso che sarà realizzato attraverso interventi volti alla
riprogettazione e all’eliminazione di passaggi superflui, alla
riduzione dei tempi di attesa e del numero di spostamenti
richiesti e alla personalizzazione delle modalità di accesso;

supportare la semplificazione del corpus legislativo
regionale, a garanzia che non si impongano eccessivi e
sproporzionati oneri amministrativi, pur nel rispetto delle
esigenze di tutela dell’interesse collettivo.
In riferimento al primo obiettivo di semplificazione
Unioncamere
Lombardia
intende
nel
2015
rafforzare
ulteriormente i servizi erogati alle Camere di Commercio in
forma associata, non solo arricchendo il portafoglio dei servizi
stessi, ma supportando anche i costi di gestione e di
implementazione delle piattaforme necessarie all’erogazione dei
15
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
servizi in modalità telematica.
Considerato il significativo processo di digitalizzazione avviato
nel corso degli ultimi anni, alla luce dei recenti provvedimenti in
materia di digitalizzazione e razionalizzazione dell’attività della
Pubblica Amministrazione, il sistema camerale lombardo
intende concentrare i maggiori sforzi su alcune linee di
intervento a vantaggio delle imprese, erogando servizi on line
attraverso lo Sportello virtuale camerale lombardo e
assicurando la gestione informatizzata dei bandi camerali.
In riferimento all’obiettivo di semplificazione legislativa, in
Lombardia sono già da tempo adottate specifiche leggi regionali
che hanno dettato importanti disposizioni in materia di
riduzione,
trasparenza
e
proporzionalità
degli
oneri
amministrativi, razionalizzazione dei procedimenti, uso della
telematica e semplificazione delle attività di vigilanza e
controllo.
Il Sistema camerale ha supportato Regione Lombardia nella
revisione complessiva della normativa regionale sulle attività
produttive realizzata con la legge regionale 19 febbraio 2014,
n. 11 “Impresa Lombardia: per la libertà d’impresa, il lavoro, la
competitività”, con la quale sono stati introdotti interventi di
semplificazione degli oneri amministrativi che gravano sulle
imprese e strumenti innovativi in favore della competitività
quali la Comunicazione Unica Regionale (CUR), il fascicolo
elettronico d’impresa, la riqualificazione degli Sportelli Unici per
le Attività Produttive (SUAP), la conferenza dei servizi
telematica, la razionalizzazione dei controlli, la valorizzazione
dei Comuni virtuosi, la sperimentazione degli Accordi per la
competitività, l’istituzione del garante regionale per le piccole e
medie imprese.
Le innovative esperienze lombarde in tema di semplificazione e
telematizzazione di servizi sono valorizzate anche a livello
nazionale attraverso un permanente confronto con Infocamere
per portare anche sul piano nazionale servizi positivamente
sperimentati a livello regionale.
In particolare, obbiettivo strategico del 2015, in pieno accordo
con Regione Lombardia, è quello dell’effettiva costituzione e
funzionalità del “fascicolo unico d’impresa” che consentirà alle
imprese stesse di depositarvi i documenti che nessuna altra
P.A. potrà richiedere nuovamente, potendoli invece consultare
nel fascicolo stesso.
Internazionalizzazione
Dato il ruolo determinante della domanda mondiale nello
sviluppo dell’economia lombarda, il tema dell’accesso ai mercati
internazionali da parte di un numero sempre maggiore di
imprese è un obiettivo strategico al quale devono essere
dedicati servizi efficienti ed adeguate risorse economiche.
L’esperienza realizzata in questi anni con l’AdP Competitività ha
consolidato – sotto questo profilo – importanti esperienze e
numerose “buone pratiche”. Uno degli strumenti più utilizzati è
16
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
stato sicuramente quello dei voucher, come sostegno sia alla
partecipazione a fiere e missioni, sia all’acquisizione di servizi
qualificati, in particolare per le micro e piccole imprese. Un
incentivo economico anche di modesta entità, infatti, consente
a queste realtà produttive non solo di percepire la “vicinanza”
del soggetto pubblico alle esigenze di crescita, ma offre loro
anche un concreto stimolo e supporto che le porta più
facilmente a “mettersi in gioco” sui mercati internazionali.
Restano in ogni caso essenziali due elementi:

la disponibilità di adeguate risorse economiche, per
soddisfare una domanda comunque significativa anche dal
punto di vista quantitativo

l’affiancamento anche di altre misure, capaci di intercettare
una domanda più complessa.
Alla logica del contributo o del voucher deve quindi affiancarsi
in maniera sempre più importante l’offerta di servizi, anche on
line, quali consulenze, assistenza di TEM (Temporary Export
Manager) in azienda, formazione mirata, ecc. L’esperienza dei
progetti realizzati in AdP, al riguardo, è decisamente ampia,
così come significativa è quella realizzata dal Sistema camerale
con i LombardiaPoint. E’ opportuno consolidare e migliorare
questo servizio, ma si tratta certamente di uno strumento
molto apprezzato dagli utenti e dalle stesse Camere, e per
questo indubbiamente da valorizzare ulteriormente.
E’ necessario inoltre introdurre nuove tipologie di programmi,
quali ad esempio:

programmi di filiera che vedano la partecipazione congiunta
di imprese leader e imprese matricola appartenenti a una
stessa filiera o a un medesimo cluster tecnologico,
articolando diverse tipologie di intervento e un’offerta di
servizi diversificata, a cui affiancare il monitoraggio continuo
delle criticità incontrate e dei risultati di progetto

programmi mercato che puntino alla penetrazione di uno
specifico mercato geografico mediante non solo la
partecipazione a fiere o missioni, ma anche la realizzazione
di reti stabili di vendita, partenariati locali, ecc.
Resta inoltre pienamente attuale e strategico il tema delle reti
per l’internazionalizzazione, dando in tal senso continuità anche
alle iniziative intraprese in questi anni a favore delle reti
d’impresa. Così come quello dell’attrazione degli investimenti,
dove andrà rafforzato l’impegno su Invest in Lombardy,
progetto realizzato in collaborazione con Regione e che nel
2015 dovrà confermare le attività di base e accrescere il
raccordo con Expo e le specifiche iniziative di Invitalia e ICE.
Un accenno specifico meritano i progetti sviluppati in
partnership con Fiera Milano e particolarmente apprezzati dalle
imprese. Per il 2015 proseguirà TUTTOFOOD e, in ragione delle
risorse disponibili, potrà essere replicata l’esperienza di HOST,
due iniziative fortemente orientate a portare nuove imprese sui
17
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
mercati
internazionali,
preparandole
adeguatamente
accompagnandole nelle loro prime esperienze fieristiche.
Sviluppo e
competitività dei
territori
e
La rapida evoluzione normativa e la ridefinizione in corso degli
assetti istituzionali obbliga a ripensare le linee di supporto alla
competitività territoriale In un contesto nel quale i principali
riferimenti tradizionali sono già mutati o si apprestano a farlo in primis il ridisegno degli enti territoriali provinciali – le
risposte del Sistema camerale lombardo devono saper
accompagnare e integrare questo processo evolutivo con
strategie e strumenti adatti, rafforzando la “prossimità” alle
logiche d’impresa e alle esigenze di crescita del sistema
economico lombardo.
In concreto, vista l’importanza e la sostanziale “tenuta” di molti
comparti non delocalizzabili (agricoltura e turismo in
particolare) in un contesto economico critico, questo significa
definire architetture e modalità di sostegno in grado di reggere
anche a eventuali ulteriori cambiamenti oggi non chiaramente
definibili, focalizzando l’attenzione su efficacia e tempestività
degli interventi a favore di imprese e territori.
In una fase di elevata discontinuità, saranno esaltate la
flessibilità organizzativa e la capacità di aggregare e coordinare
idee per tradurle in strumenti a favore di imprese e territori, in
stretta sinergia con le Camere lombarde e Regione.
La Lombardia ha una massa economica che può costituire il
primo e fondamentale fattore di rilancio imprenditoriale per lo
sviluppo supportando e qualificando i consumi interni e quelli
effettuati territorialmente, soprattutto nei comparti del
commercio, turismo, terziario, agroalimentare e cultura. Questi
ambiti di creazione di valore sono però soggetti a spinte e
pressioni strettamente connesse alle mutazioni in corso nella
distribuzione del valore aggiunto. Nuove modalità di
promozione, interazione e distribuzione devono essere
affrontate con idonei strumenti: e-commerce, promocommercializzazione on line, contrasto a illegalità e
contraffazione, soluzione rapida delle controversie, tutela
ambientale e innovazione sociale. Su questi temi vanno
ridefinendosi i partenariati di enti territoriali e istituzioni con
imprese, associazioni, consumatori,
organizzazioni non
governative e del volontariato. Tutti i portatori di interessi
stanno cercando e trovando il modo di collaborare per dare
slancio a una ripresa che parte dalla capacità di affrontare nodi
prioritari della competitività come trasparenza, sicurezza,
legalità e nuova cultura imprenditoriale.
Da questi laboratori di idee scaturiscono azioni collaborative
che si mettono a disposizione del radicamento del sistema
economico territoriale, ridando slancio anche ai settori messi
più in difficoltà dal calo dei consumi.
18
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
Nelle azioni a supporto della competitività dei territori nel 2015
Unioncamere Lombardia svilupperà i propri strumenti condivisi
con le Camere e con Regione Lombardia all’interno delle
priorità dell’Accordo di Programma per la Competitività, lungo
due linee principali:

contributi, bandi e interventi di sostegno diretto alle imprese
per rafforzarne gli elementi distintivi e accompagnarne
l’evoluzione: contributi per sicurezza, moda e design,
sistema fieristico, turismo, produzioni vitivinicole e
agroalimentari

rafforzamento degli elementi immateriali della competitività
territoriale, in particolare tramite progetti di supporto su
temi trasversali a tutte le imprese: ambiente, legalità,
responsabilità sociale d’impresa, welfare, conciliazione e
mediazione, lotta alla contraffazione e contrasto a usura e
corruzione, trasparenza, cultura.
Nell’anno di Expo 2015, l’attenzione di tutto il mondo sarà
focalizzata su Milano e la Lombardia: anche il supporto alle
imprese deve fare la sua parte. Per questo, per un rapido
riscontro
dell’impatto
degli
strumenti
che
verranno
implementati
in
Lombardia,
saranno
determinanti
l’immediatezza e semplicità di attuazione, unitamente alla
capillarità della loro promozione e diffusione, attività per le
quali il ruolo delle Camere di Commercio sul territorio risulterà
determinante.
Innovazione e
trasferimento
tecnologico
L’innovazione si conferma essere una delle priorità delle
politiche economiche a tutti i livelli istituzionali, da quelli
comunitari a quelli regionali, per affrontare le sfide che l’attuale
contesto competitivo globale pone ai sistemi imprenditoriali
dell’Italia e dell’intera Unione Europea. La Lombardia, in
particolare, vanta numeri importanti nella ricerca, in termini di
personale impiegato nelle università e laboratori e spin off
universitario, e presenta eccellenze nei sette settori della Smart
Specialisation Strategy (SSP) regionale. Il modello lombardo,
tuttavia, potrebbe essere notevolmente migliorato se – con
l’idoneo supporto di strumenti pubblici - includesse quelle MPMI
manifatturiere in grado di trasformare la propensione
all’innovazione in business innovativo.
In quest’ottica, la strategia InnovaLombardia di Regione
Lombardia per il periodo 2014-2016 consolida le azioni rivolte
direttamente alle micro e piccole e medie imprese, attive in
particolare nei settori della SSP, e soprattutto sottolinea
l’importanza di fare rete fra istituzioni per costruire un percorso
virtuoso fra enti pubblici, mondo della ricerca e imprese.
Condividendo questa impostazione, l’azione di Unioncamere
Lombardia in tema di innovazione e trasferimento tecnologico
sarà quindi focalizzata non tanto sull’erogazione di contributi a
fondo perduto, ma sull’offerta di servizi atti a rafforzare
19
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
l’incontro tra domanda e offerta, per favorire il superamento di
quelle debolezze che a tutt’oggi rendono critico il più ampio
coinvolgimento delle MPMI nei processi di innovazione.
Per intraprendere questo approccio si incentiveranno le imprese
ad acquisire, anche tramite la sperimentazione di modalità
innovative (quali la piattaforma Open Innovation, o programmi
di incubazione o accelerazione), i servizi offerti dalla rete dei
“facilitatori” (Associazioni di rappresentanza con il supporto
delle Camere di Commercio, parchi tecnologici, incubatori,
cluster tecnologici) che interfacciano il sistema d’offerta,
aiutando l’impresa a dialogare con Università e centri di ricerca.
Affinché questa attività produca i positivi effetti attesi sul livello
competitivo dell’intero sistema imprenditoriale, dovrà essere
necessariamente inclusiva, eliminando o riducendo le barriere
“culturali” fra piccola impresa e mondo accademico, ma anche
selettiva, ovvero diretta alle aziende con requisiti basilari e
indispensabili per attuare, grazie al supporto pubblico,
innovazione di prodotto, di processo e di tipo organizzativo.
Particolare attenzione sarà dedicata sia alle reti di impresa,
come veicolo per superare il gap dimensionale che le micro e
piccole
imprese incontrano nell’affrontare processi di
innovazione e internazionalizzazione, sia alle start up,
innovative e non, guidate da giovani imprenditori spesso in
possesso di elevati livelli di formazione.
Monitoraggio del
sistema
economico e
funzionamento
del mercato del
lavoro
Le attività di analisi e monitoraggio del sistema economico
regionale e la produzione e diffusione di informazioni sui
fenomeni socio-economici che caratterizzano il tessuto
produttivo
lombardo
rappresentano
da
sempre
un
fondamentale ambito di impegni per Unioncamere Lombardia.
In uno scenario economico come l’attuale, in cui la mancata
ripresa della crescita economica ha determinato una lunga fase
di stagnazione, si rende ancora più necessario rafforzare le
azioni
per
l’analisi
del
posizionamento
competitivo
dell’economia lombarda nel contesto nazionale e internazionale,
così da fornire ai policy maker strumenti utili all’ideazione e alla
valutazione di adeguate politiche di sviluppo.
Sulla base di questi elementi strategici, le attività del 2015
punteranno in particolare a:

garantire il proseguimento delle attività di analisi
congiunturali dei diversi settori, che consentono di delineare
il quadro completo dell’andamento economico della
Lombardia e delle sue province e sulle quali poggiano le
analisi economico-territoriali del Sistema camerale lombardo

sviluppare
ulteriormente
azioni
orientate
all’analisi
dell’evoluzione del mercato del lavoro, alla luce della
significativa contrazione dei livelli occupazionali che la crisi
ha determinato in questi anni, con effetti particolarmente
penalizzanti per l’accesso al mercato del lavoro delle
componenti giovanili
20
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
Credito e finanza
per l’impresa

potenziare e integrare gli strumenti a supporto della attività
di informazione e analisi economico-territoriale proprie degli
Uffici Studi e Statistica delle singole Camere di Commercio,
in una logica di contenimento di costi e di economie di scala,
che valorizzano il patrimonio informativo e le competenze
distintive del Sistema camerale lombardo

affiancare alle analisi congiunturali dei diversi settori
approfondimenti e ricerche su tematiche di particolare
interesse e legate sia all’evoluzione di fenomeni economici
strutturali, sia ai fattori competitivi che contraddistinguono il
tessuto produttivo lombardo (internazionalizzazione, start
up innovative, reti di impresa ecc.)

sviluppare nuovi strumenti di diffusione dell’informazione
economica, per rispondere in modo sempre più efficace alle
specifiche richieste di imprese, territori e policy maker e
trasformare i dati in informazioni utili e mirate

rafforzare la collaborazione con i diversi attori sul territorio
regionale e nazionale, per condividere informazioni,
conoscenze e competenze sui filoni di analisi e i temi di
approfondimento; ciò avverrà sia verso le altre Unioni
Regionali e Unioncamere nazionale, sia verso Regione
Lombardia, tramite la collaborazione con Èupolis Lombardia,
finalizzata alla condivisione e allo sviluppo del patrimonio
informativo a supporto delle politiche attive condivise
nell’ambito dell’AdP Competitività, sia verso Istat, tramite la
collaborazione per iniziative comuni e in particolare per la
realizzazione dell’Annuario Statistico Regionale.
Gli interventi a favore dell’accesso al credito costituiscono
un’esperienza storica del Sistema camerale lombardo, che in
questo campo ha saputo operare con forti logiche di sistema e
di condivisione su scala regionale. La recente emanazione
dell’importante bando regionale sui Confidi, finanziato per 25
mln di euro da Regione Lombardia ed 8 mln dal Sistema
camerale, che produrrà i propri effetti sul 2015, fa ritenere
ampiamente presidiata questa tradizionale linea di impegni.
Continuano inoltre ad operare gli effetti dell’operazione
Confiducia sulla quale le Camere lombarde hanno impegnato
complessivamente 36 mln di Euro finalizzati a garantire i
finanziamenti alle micro e PMI lombarde in una delle fasi più
critiche dell’economia lombarda.
Restano inoltre al momento da verificare gli effetti (in assenza
del relativo decreto ministeriale di attuazione) di quanto
introdotto dalla legge di stabilità 2014, che prevede anche per
il 2015 la erogazione ai Confidi di 70 milioni di euro del Sistema
camerale italiano.
Strumenti quali minibond, crowdfunding, cambiali finanziarie
rappresentano un tentativo, incoraggiato dalla recente
normativa, di spingere le imprese a cercare strade alternative
21
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
al credito bancario. Si tratta di tematiche di nicchia, dove gli
spazi di intervento non sono molti, ma possono contribuire a
creare un modello, ad attivare buone pratiche e, sicuramente,
a sviluppare azioni per la diffusione di cultura finanziaria, sul
modello ad esempio del progetto MINIBOND 2014, realizzato
con l’adesione di 9 Camere e che ha visto una buona
partecipazione di imprese interessate. Un’attività strutturata di
consulenza su questi temi al servizio del sistema potrebbe
essere messa in campo in collaborazione con il Consorzio
camerale per il credito e la finanza.
Più complesso pensare ad interventi diretti, quali la costituzione
di fondi a garanzia delle emissioni, oppure a contributi per
abbassare i costi dell’operazione, per i quali necessitano
adeguate risorse. Il tema garanzie resta in ogni caso il più
interessante. anche per l’effetto leva che produce. Centrale è la
possibilità di fare sinergia con altri soggetti, così come è
avvenuto con il Fondo Europeo degli Investimenti (FEI) e, con
meno successo, con il Fondo centrale di garanzia per Confidi
International. L’operazione FEI/Federfidi, appena conclusa, ha
rappresentato un indubbio successo, con quasi 600 milioni di
finanziamenti garantiti, quasi 10.000 imprese finanziate, di cui
oltre 900 start up con garanzia 80%.
Anche in questo campo possono essere messi in campo
strumenti diversi e innovativi, nella consapevolezza in ogni
caso che gli interventi per favorire l’accesso al credito delle
imprese, qualunque sia la forma prescelta, necessitano di
adeguate risorse economiche. Potrebbero essere sperimentate
operazioni di tranched cover, da realizzare in collaborazione
con banche o intermediari finanziari. Nello stesso modo è
importante esplorare fino in fondo le opportunità offerte dalla
facility sulle garanzie in ambito COSME.
Servizi di
supporto alle
Camere
L’obbiettivo di massimizzare l’efficacia e l’efficienza delle
attività camerali, prima ancora che i pur rilevanti effetti della
drastica riduzione delle risorse disponibili da diritto annuo,
impongono all’Unione Regionale di perseverare ulteriormente
nelle attività a supporto delle Camere lombarde, sia per la
realizzazione di attività e servizi “interni”, sia per supportare
iniziative promozionali e di servizio alle imprese.
Sul fronte interno sono numerosi i campi di possibile
applicazione di una logica di associazione e centralizzazione dei
servizi:

le attività di monitoraggio dell’economia locale

l’acquisizione di banche dati e strumenti per l’analisi
economica

banche dati giuridiche e acquisizione di pareri legali;
coordinamento e condivisione degli orientamenti da
assumere in materia giuridico-legale

la realizzazione e messa in esercizio di servizi “on line” che
22
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
semplifichino il rapporto fra imprese e Camere di
commercio, coinvolgendo anche le strutture di rete regionali
e nazionali (DigiCamere e Infocamere)

attività di formazione

attività amministrative e gestionali.
Ancora più strategiche sono le attività condivise per dare
massima efficacia ed efficienza ad alcune delle attività a favore
delle imprese:

manutenzione e sistematico adeguamento della piattaforma
“bandimpreselombardia” per la gestione telematica di bandi
risvolti alle imprese lombarde

interfaccia permanente con Regione e con i gestori degli
Sportelli unici per le attività produttive (SUAP), a partire
evidentemente da Infocamere – che oltre a gestire a livello
nazionale il portale d’accesso ai SUAP, fornisce a molti di
essi, anche in Lombardia, il software di funzionamento e
gestione – per migliorare ulteriormente i processi di
semplificazione delle procedure amministrative e dei
rapporti fra P.A. e imprese

sviluppo ulteriore di servizi alle imprese oggi prestati da
singole aziende speciali o strutture locali, favorendo processi
di associazione a livello regionale.
Evidentemente gran parte delle attività indicate nella logica di
“associazione” di servizi e attività resta sostanzialmente
correlata all’evoluzione del processi di riforma delle Camere di
commercio: funzioni, risorse e aggregazioni territoriali sono
fattori che determinano necessariamente le modalità di
evoluzione dei servizi “associati” affidabili al livello regionale.
23
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
3. PROGETTI E ATTIVITA’
3.1 Semplificazione
Semplificazione in
accelerazione
Unioncamere Lombardia conferma l’attenzione nei confronti di
una strategia di intervento capace di valorizzare in modo
“forte” il tema della semplificazione per le imprese, quale leva
prioritaria per la crescita economica e la competitività di
imprese e territori.
In collaborazione con Regione Lombardia e nell’ambito
dell’Accordo di Programma Competitività, nel 2014 sono stati
avviati importanti progetti di semplificazione che avranno un
rilevante impatto sulle attività di Unioncamere Lombardia
anche nel 2015; in particolare:

l’introduzione della Comunicazione Unica Regionale (CUR)
per
l’avvio
dell’attività
di
impresa,
che
prevede
l’autocertificazione del possesso dei documenti che
attestano i requisiti di legge, senza onere alcuno di
allegazione

la riduzione dei tempi di iscrizione ad albi e registri,
prevedendo laddove possibile l’iscrizione all’atto della
presentazione della comunicazione

la realizzazione del fascicolo elettronico d’impresa, banca
dati univoca e integrata che assicura l’interoperabilità e
l’uniformità di linguaggio tra i sistemi informativi delle
amministrazioni pubbliche e degli altri soggetti che
interagiscono con le imprese; è un sistema aperto, che
collega le Camere di Commercio, la Regione, gli Enti Locali
tramite il SUAP, le imprese e altri soggetti pubblici e privati

la riqualificazione organizzativa e funzionale dei SUAP in
stretto raccordo con il Sistema camerale, attraverso la
definizione dei livelli essenziali di servizio in capo ai SUAP e
il monitoraggio dell’applicazione di tali livelli, la formazione
diffusa per i responsabili SUAP, la standardizzazione delle
procedure
per
assicurare
il
completo
sviluppo
dell’interscambio informativo tra i sistemi camerali e quelli
proprietari utilizzati dagli Sportelli Unici

la sperimentazione della figura degli angeli amministrativi,
incaricati di accompagnare le imprese e di facilitarne
l’interazione con la pubblica amministrazione rispetto ai
principali adempimenti concernenti la vita dell’impresa.
Proseguiranno
inoltre
gli
impegni
volti
a
garantire
l’interoperabilità dei sistemi informativi del Sistema camerale,
regionale e delle pubbliche amministrazioni locali, dando piena
attuazione al Codice dell’Amministrazione Digitale, per
garantire l’interscambio informativo e la cooperazione su basi
dati riferibili a cittadini e imprese, esonerando così gli utenti
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Linee programmatiche per il 2015
dalla presentazione di documenti già in possesso della PA e
rendendo effettiva la normativa in materia di decertificazione.
Verrà data continuità, inoltre, ai progetti gestiti in forma
associata per l’erogazione dei servizi alle imprese; in
particolare:

per lo “Sportello Camerale Lombardo”, si prevede di
proseguire gli interventi per la messa a regime dei servizi on
line presso le Camere coinvolte, la manutenzione della
piattaforma on line, l’interoperabilità con gli applicativi
nazionali del Registro imprese e l’analisi e lo sviluppo di
nuovi servizi per le imprese

per il coordinamento nella gestione dei bandi camerali, si
intende migliorare le funzionalità della piattaforma
bandimpreselombarde.it, per semplificare l’accesso alle
opportunità di finanziamento previste per le imprese dalle
iniziative dell’Accordo di Programma.
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Linee programmatiche per il 2015
3.2 Internazionalizzazione
Expo 2015
I sei mesi di apertura dell’Esposizione internazionale sono per
la Lombardia e le sue imprese un’occasione irripetibile per
favorire processi di internazionalizzazione determinanti per lo
sviluppo di medio e lungo periodo dell’economia lombarda. Uno
sviluppo che passa obbligatoriamente dalla capacità di
incrementare ulteriormente i rapporti internazionali, non solo
esportando di più, ma anche tessendo nuove relazioni di
scambio con l’economia mondiale ed in particolare con le Aree
Paese che mostrano una domanda crescente per il loro sviluppo
interno. Una domanda che si rivolge ai Paesi avanzati su fronti
diversi: acquisizione di prodotti ad elevato contenuto
tecnologico o a forte contenuto di “qualità” o simbolico (il made
in Italy), ma anche acquisizione di conoscenze, di tecnologia, di
servizi, di partnership commerciali o produttive.
Ed Expo 2015 sarà soprattutto l’occasione irripetibile per
tessere relazioni (più che per “vendere prodotti”) con comunità
economiche ed istituzionali e con le eccellenze imprenditoriali
del mondo intero non solo nella filiera agro-alimentare, ma nei
numerosi settori connessi direttamente e indirettamente ai temi
di Expo 2015.
Da qui l’attenzione a progetti (in avanzata fase di realizzazione
d’intesa con Regione, con Explora e in particolare con Promos
che ha sottoscritto un’apposita convenzione con Expo SpA) per
la realizzazione sia di una piattaforma B2B per consentire
l’incontro fra eccellenze lombarde ed aziende straniere
interessate (o fra cluster tecnologici organizzati), sia di
organizzazione di incontri con buyers sui territori, sia di attività
sistematiche di messa in comunicazione delle realtà locali (in
primis attraverso le Camere) con le rappresentanze
economiche ed istituzionali dei Paesi partecipanti ad Expo.
In sintesi, progetti per far incontrare le imprese, ma anche per
avviare o consolidare rapporti economici fra realtà territoriali
lombarde ed aree o Paesi di specifico interesse
Lombardia Point
Servizi
La rete dei LombardiaPoint mette a disposizione delle imprese
specifici servizi di supporto all’internazionalizzazione, attivati su
richiesta ed erogati sia in modalità telematica, sia tramite la
presenza sul territorio di sportelli “fisici”, attivi presso tutte le
Camere lombarde. La rete offre servizi di carattere informativo
(informazione specialistica, note su mercati esteri ecc.) e di
assistenza personalizzata (fornitura di pareri on line da parte di
esperti), sostenendo inoltre lo scambio di esperienze, la
condivisione e la gestione di iniziative comuni e lo sviluppo di
nuove opportunità di business per le imprese.
Lungo questi filoni di intervento, nel 2015 proseguiranno gli
impegni per il costante affinamento dei servizi informativi (fra
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Linee programmatiche per il 2015
cui “Mglobale” e “Newsmercati”) e di assistenza telematica
(“Infoexport”, che fornisce direttamente online la risposta di
qualificati esperti a quesiti posti dalle imprese lombarde).
A livello territoriale, inoltre, verranno sviluppate le azioni di
supporto alle imprese condotte in questi anni tramite:
Invest in
Lombardy

l’organizzazione di eventi, seminari e corsi di formazione su
diverse tematiche internazionali di interesse per le imprese

la realizzazione di giornate di assistenza consulenziale che
consentono alle imprese di incontrare direttamente gli
esperti incaricati di assisterle su temi quali contrattualistica
internazionale, dogane, trasporti, marketing ecc.
La rete Invest in Lombardy – presente sull’intero territorio
lombardo attraverso sportelli attivi presso le Camere lombarde
- è si consolidata in questi anni quale importante punto di
riferimento per le esigenze della business community,
proponendo una qualificata offerta di servizi per l’attrazione
degli investimenti in Lombardia.
Grazie all’intensa attività svolta dalla rete, gestita da Promos
con il coordinamento di Unioncamere Lombardia, sono stati
rafforzati i legami di business tra il “sistema Lombardia” e il
mondo imprenditoriale di alcune aree di interesse strategico,
favorendo altresì il networking tra business community italiana
e internazionale e la creazione di progetti di investimento
integrati, con il servizio “Land in Lombardy”.
Nel 2015 si prevede di intensificare ulteriormente l’azione volta
a intercettare gli investitori stranieri (sensibilizzazione dei
territori, individuazione e creazione di nuove opportunità di
business, intensificazione della promozione online ecc.), anche
tramite il consolidamento delle relazioni istituzionali con i paesi
aderenti a EXPO 2015; i servizi verranno inoltre integrati con
nuove attività, quali:

l’attivazione, presso il Padiglione Italia e per tutta la durata
dell’evento, di uno sportello informativo per l’investitore
straniero

l’intercettazione e l’accoglienza delle delegazioni straniere in
visita, abbinando la presentazione delle opportunità di
investimento in Lombardia

la creazione di una “Venture capital arena” all’interno di
EXPO, coinvolgendo i più importanti fondi di investimento e
realizzando momenti di incontro con top start up lombarde

la realizzazione, oltre a incontri B2B tra start up italiane ed
estere, di altri progetti speciali, quali ad esempio Real
Estate, Life Scienze e M&A.
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Linee programmatiche per il 2015
Partecipazione a
fiere
internazionali in
Lombardia
Per favorire la partecipazione delle imprese a fiere
internazionali che si svolgono in Lombardia, negli ultimi anni è
stata sperimentata con successo una nuova metodologia che
prevede azioni di affiancamento con percorsi formativi e
incontri d’affari con buyers esteri. Realizzata in partnership fra
Sistema camerale, Regione e Fiera Milano, l’iniziativa ha
incontrato ampio gradimento da parte delle imprese e, in tal
senso, sarà riproposta nel 2015 con il progetto “Incoming di
buyers esteri a Tuttofood”, in occasione di EXPO 2015, per 100
imprese lombarde del settore enoagroalimentare.
Parallelamente, potranno essere identificate altre iniziative di
respiro internazionale organizzate da Fiera Milano a cui
rivolgere la necessaria attenzione, come avvenuto nel 2014 con
Food Hospitality World China, per mettere a punto - attraverso
specifici bandi di selezione delle imprese interessate - ulteriori
incentivi all’internazionalizzazione per le imprese lombarde.
Ulteriori opportunità per sensibilizzare le imprese lombarde ad
affacciarsi sui mercati esteri saranno individuate anche in
collaborazione con Regione Lombardia, proseguendo nella
realizzazione di alcune progettualità di particolare impatto sul
sistema economico produttivo lombardo e prevedendo mirate
azioni di outgoing e di incoming, o di accompagnamento.
Programma
interregionale
MECAMEX
Il progetto, avviato a settembre 2014, si svilupperà nel 2015
con la realizzazione di un insieme integrato di azioni volte al
consolidamento della presenza delle imprese lombarde del
settore della meccanica negli stati centrali del Messico.
Sviluppate congiuntamente a un’ampia attività promozionale, le
azioni saranno incentrate su articolato programma che prevede
la realizzazione di due missioni economiche in Messico con
visite aziendali, la partecipazione alla fiera Expo Manifactura di
Monterrey
(2-5
febbraio
2015),
l’aggiornamento
del
posizionamento competitivo della meccanica italiana in Messico
con specifiche ricerche di mercato, la realizzazione e lo start up
di un desk di supporto a Città del Messico, l’organizzazione di
due round di B2B e visite aziendali di operatori messicani in
Italia con incoming di buyers e importatori.
I soggetti coinvolti nel programma sono le Regioni Lombardia,
Emilia Romagna, Piemonte e Veneto, d’intesa con il MISE e
ICE-Agenzia. Le attività saranno realizzate integralmente con
fondi di Regione Lombardia, che ha identificato quale soggetto
attuatore Unioncamere Lombardia, che si avvarrà a sua volta
per la fase operativa della collaborazione di Promos.
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Linee programmatiche per il 2015
3.3 Sviluppo e competitività dei territori
Promozione del
territorio e
dell’attrattività
Nel 2015 proseguirà l’azione di sostegno agli asset strategici
del territorio, con l’aggregazione di risorse e progettualità
camerali e regionali che confluiranno nei piani di promozione
settoriali, principalmente in sede di AdP Competitività. Le azioni
verranno strutturate da Unioncamere Lombardia in appositi
bandi o in altre azioni di rete a sostegno delle imprese dei
comparti non delocalizzabili del terziario (accoglienza,
commercio e turismo, cultura e settore fieristico); in tal senso:

riguardo al Programma di promozione turistica, verrà
definito in AdP Competitività un piano coordinato di
promozione delle eccellenze turistiche lombarde in Italia e
all’estero, che vedrà come attuatori le Camere di
Commercio e il supporto specifico di Explora, struttura
tecnica di riferimento per la promo-commercializzazione

in collaborazione con Regione saranno avviate specifiche
azioni di sostegno al settore delle fiere e manifestazioni in
Lombardia, con particolare enfasi sulla proiezione fuori
regione degli enti e organizzatori a supporto dell’attrattività

in prospettiva di Expo 2015, verrà sviluppato il programma
Palazzo Italia Berlino – cultura e attrattività del territorio,
iniziativa pilota di promozione del sistema fieristico e
dell’attrattività dei territori e delle eccellenze lombarde sul
mercato tedesco ed europeo.
Nel corso dell’anno, proseguirà e si concluderà la gestione dei
bandi avviati nel 2014 in AdP Competitività con la DG
Commercio Turismo e Terziario di Regione Lombardia, in tema
di sicurezza negli esercizi commerciali e ricettivi (contributi a
tecnologie e strumenti di riduzione del rischio, di sorveglianza e
gestione dei pagamenti in modo più sicuro) e per il settore
culturale e creativo (sostegno all’avvio di start-up culturali e
creative e all’innovazione dell’offerta culturale lombarda).
Per il settore creativo, in particolare, gli impegni saranno inoltre
rafforzati da due nuovi bandi, da realizzare nell’ambito dell’AdP
Competitività:

il bando designer nei negozi, per promuovere l’attrattività e
la competitività dei pubblici esercizi ed esercizi commerciali
mediante l’apertura di corner creativi, realizzati in
collaborazione con designer e fashion designer selezionati
con un’apposita manifestazione d’interesse

il bando eventi e luoghi della creatività, per promuovere
idee progettuali, relative ai comparti moda e design, volte
allo sviluppo dei territori e dei luoghi lombardi in cui la
creatività gioca un ruolo preponderante. L’intervento,
dedicato agli attori che si occupano a diverso titolo di moda
e design (università, scuole, associazioni, fondazioni, media
partner, organizzatori/quartieri fieristici, associazioni di
29
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Linee programmatiche per il 2015
categoria, e imprese), sosterrà eventi e strumenti
comunicativi o infrastrutture fisiche e digitali tali da creare
palinsesti e luoghi complementari e successivi ad Expo
2015.
Le produzioni
agroalimentari di
qualità
La Lombardia è snodo essenziale delle produzioni di qualità e
tipiche e prima regione italiana nel comparto. Per questo nel
2015 sarà dato ulteriore slancio alle azioni di promozione delle
produzioni agroalimentari di qualità, di lotta alla contraffazione
alimentare e per la diffusione di strumenti che supportino
l’accesso informato al mercato da parte degli operatori. Le
iniziative previste, da realizzare in partnership con Regione,
sono:

Vitivinicolo e Vinitaly: realizzazione di azioni promozionali
delle produzioni vinicole a marchio di tutela, verso buyers
nazionali e internazionali, e innalzamento della qualità delle
produzioni attraverso la ricerca tecnologica

Gusta la Qualità: promozione di prodotti a marchio di tutela
nella grande distribuzione organizzata, al fine di contrastare
il consumo di prodotti “similari”

Borsa Merci Telematica Italia: favorire l’accesso delle piccole
imprese produttrici di carni bovine, per incentivare la
commercializzazione del prodotto lombardo su canali
commerciali innovativi

Osservatorio latte: monitoraggio dei prezzi e dei livelli
qualitativi delle produzioni lombarde, per consentire agli
operatori una presenza consapevole nel mercato

Altri progetti di promozione agroalimentare, per la
valorizzazione di prodotti e vini lombardi verso i ristoratori

DiVini Formaggi: promozione e valorizzazione delle
produzioni di qualità nei confronti degli operatori della
distribuzione e della ristorazione, per favorire anche
interazioni tra le componenti della filiera agroalimentare.
Nella definizione di ulteriori progettualità, sarà privilegiata la
flessibilità organizzativa, vista l’elevata volatilità che ormai
caratterizza alcune dinamiche del comparto (crisi russa,
normative e criticità fitosanitarie e igieniche). Il tutto in stretta
sinergia con le attività di lotta alla contraffazione in vista del
Protocollo di Milano sull’alimentazione per Expo 2015.
Dotazioni
territoriali
adeguate alle
esigenze delle
imprese
Un territorio competitivo non può fare a meno di ripensare e
aggiornare le sue dotazioni infrastrutturali immateriali (di tipo
“soft” e organizzativo) e fisiche per mantenersi al passo con le
necessità delle imprese. Per questo nel 2015 Unioncamere
Lombardia – in stretta sinergia con le società di sistema e gli
stakeholder di riferimento - svilupperà specifiche progettualità
e proposte di intervento a sostegno delle Camere lombarde,
per mappare, comprendere e agire sui tempi della competitività
30
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Linee programmatiche per il 2015
territoriale lombarda nelle sue varie sfaccettature. Le
partnership saranno aperte agli interlocutori (anche associativi)
più competenti e raccordate con le azioni delle singole Camere
grazie agli appositi gruppi di lavoro intercamerali, con la loro
funzione propositiva e di monitoraggio. In tal senso, le azioni
del 2015 saranno finalizzate a:

accompagnare le evoluzioni normative e organizzative in
corso per la conciliazione e la mediazione degli organismi
camerali, sviluppando il rapporto con ISDACI e Regione a
supporto dei consumatori

proseguire nel contrasto alla contraffazione e ai fenomeni di
usura, in difesa della economia della legalità, in particolare
gestendo e attuando azioni e bandi specifici

monitorare l’evoluzione della connettività effettiva per i
flussi di merci e persone durante e dopo Expo 2015 (Trail),
nonché le interazioni tra trasporto pubblico e privato,
viabilità e parcheggi, nella prospettiva di un adeguamento
del sistema infrastrutturale (dorsali telematiche, banda
larga e BUL, interconnessioni e potenziamento trasporti);
nell’anno di Expo si darà anche continuità ai monitoraggi e
alla profilazione del comparto turistico-ricettivo lombardo

incoraggiare la “Green economy” sia con una diffusione di
competenze e conoscenze (“Green know-how community”),
sia ricercando sinergie progettuali tra Camere sui temi
dell’ambiente e per formare partnership in grado di
accedere al livello comunitario di finanziamento

favorire
la
trasparenza
e
legalità
nell’economia,
approfondendo i rapporti con LIBERA e Transparency
International Italia tramite specifici progetti di contrasto alla
infiltrazione criminale nell’economia e la lotta alla corruzione

incoraggiare e promuovere, nell’ambito del Protocollo con
Regione Lombardia e tutte le associazioni di categoria
lombarde, la responsabilità sociale delle organizzazioni,
rinnovando la “Raccolta di Buone Prassi” per condividere
appositi bandi in AdP e consolidando le reti territoriali per la
conciliazione e il welfare aziendale con azioni innovative
verso imprese e famiglie.
31
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Linee programmatiche per il 2015
3.4 Innovazione e trasferimento tecnologico
Innovare per
competere
Unioncamere Lombardia nel 2015 conferma, anche nell’ambito
delle azioni condivise con Regione Lombardia nell’Accordo di
Programma, l’attenzione costante ai bisogni del sistema
economico regionale, con azioni specifiche per promuovere una
crescita intelligente e sostenibile attraverso il sostegno
all’innovazione e il dialogo tra mondo della ricerca e imprese,
l’utilizzo efficiente delle risorse e il rispetto dell’ambiente, lo
stimolo alla collaborazione tra le imprese e il miglioramento del
contesto per fare impresa.
In particolare, il 2015 vedrà trattare i temi dell’innovazione e
del trasferimento tecnologico su diversi fronti (partecipazione
ad Expo, valorizzazione delle eccellenza lombarde nella ricerca
con CNR, Open Innovation, gestione dell’European Enterprise
Network), ambiti rispetto ai quali - valorizzando anche
l’esperienza dei bandi già realizzati – sarà definito un
programma di azioni e iniziative a favore delle MPMI per la
messa a sistema di tutte le conoscenze, le competenze e le
best practice.
Nello specifico, i principali filoni di intervento riguarderanno:
Iniziative di
sostegno a favore
delle start up e
nelle MPMI

il sostegno all’innovazione per start up e MPMI

i servizi per il trasferimento tecnologico offerti della rete
EEN e lo sviluppo delle attività di orientamento e supporto ai
programmi comunitari

la presenza del Sistema camerale lombardo in Padiglione
Italia – Expo Milano 2015.
L’azione di sostegno e stimolo all’innovazione d’impresa si
svilupperà in stretta collaborazione con Regione Lombardia,
nell’ambito dell’AdP Competitività, e con iniziative progettuali
finalizzate a:

attrarre - presso incubatori, centri di ricerca e cluster - start
up innovative estere, mettendo a disposizione delle stesse
le competenze presenti in Lombardia e favorendo lo
scambio e la collaborazione con le imprese lombarde

favorire la nascita di nuove imprese mediante lo sviluppo di
idee imprenditoriale innovative

favorire l'introduzione, nelle start up e nelle MPMI, di
competenze in tema di innovazione tramite l’inserimento in
azienda di un ITM (Innovation Temporary Manager) o
l'utilizzo di servizi specialistici offerti dalla rete di facilitatori
(incubatori, centri di ricerca ecc.), opportunamente
selezionati anche attraverso la piattaforma di “Open
Innovation” di Regione Lombardia.
32
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Linee programmatiche per il 2015
Enterprise
European
Network
Il progetto, presentato dal consorzio Simpler, a cui ha aderito
anche Unioncamere Lombardia, è stato valutato positivamente
dalla Commissione Europea e gestirà, per i prossimi sette anni,
l’Enterprise European Network dell’Unione Europea per la
Lombardia e l’Emilia Romagna.
Unioncamere Lombardia, anche attraverso l’Ufficio di Bruxelles,
svolgerà in collaborazione con gli altri partner del Consorzio il
servizio di informazione alle MPMI lombarde sui programmi
europei (Horizon 2020, COSME), l’organizzazione e la gestione
di brokerages e matchmaking events e azioni di partners
search per la costruzione dei partenariati per la partecipazione
ai bandi.
Proseguiranno inoltre le attività dell’Ufficio Europa delle Camere
di Commercio della Lombardia (la rete di relazioni che collega
le Camere lombarde con l’ufficio di Bruxelles di Unioncamere
Lombardia), con il servizio di progettazione comunitaria e il
servizio TED, per favorire l’accesso delle imprese lombarde e
delle Camere ai bandi comunitari e alle gare d’appalto europee.
Il Sistema
camerale
lombardo in
Padiglione Italia Expo Milano 2015
Il Sistema camerale lombardo, attraverso Unioncamere
Lombardia, sarà presente in Padiglione Italia con un proprio
ufficio istituzionale per tutti i 180 giorni dell’Esposizione
Universale, gestendo inoltre uno spazio espositivo sul Cardo
Nord Ovest (dal 25 settembre al 15 ottobre 2015) e una
giornata di protagonismo (22 ottobre 2015).
Unioncamere Lombardia coordinerà la definizione di un
palinsesto di eventi ed iniziative che, con il coinvolgimento di
tutte le Camere, offra al visitatore/utente di Expo una visione
globale delle eccellenze lombarde connesse al tema centrale di
Expo, “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”.
Nel primi mesi del 2015 sarà definito il progetto esecutivo degli
spazi espositivi e degli eventi, realizzate le relative opere e
programmato il calendario delle attività istituzionali presso
l’ufficio di rappresentanza.
33
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
3.5 Sviluppo capitale umano e funzionamento del mercato del lavoro
Osservatorio del
mercato del
lavoro
Vista la rilevanza assunta dal tema dell’occupazione in questi
anni, con l’espansione dell’area della disoccupazione e le
difficoltà crescenti per la componente giovanile in ingresso, è
stato implementato uno specifico sistema di analisi e
monitoraggio delle evoluzioni del mercato del lavoro, realizzato
in collaborazione con Regione Lombardia (DG istruzione,
formazione e lavoro, nell’ambito dell’Osservatorio Federato del
mercato del lavoro regionale, ed Èupolis Lombardia). Per
comprendere i mutamenti che interessano il mercato del lavoro
lombardo e cogliere le evoluzioni delle richieste di
professionalità da parte delle imprese, il monitoraggio si
concentra sul lato sia della domanda, sia dell’offerta di lavoro.
L’analisi e l’incrocio di queste informazioni consente da un lato
di cogliere eventuali criticità e tendenze innovative e dall’altro
di creare una base conoscitiva utile per favorire l’adozione di
politiche del lavoro e formative efficaci, nonché di valutarne gli
effetti nel tempo.
Nel 2015 le analisi verranno consolidate e rafforzate secondo le
seguenti linee di azione:

consolidamento del sistema di monitoraggio e di analisi
congiunturale del mercato del lavoro, tramite una lettura
integrata di tutte le fonti disponibili riguardanti gli stock e i
flussi occupazionali, tale da consentire un’interpretazione a
breve e medio termine delle dinamiche in atto a livello
regionale e l’individuazione delle peculiarità rispetto alla
situazione nazionale; verranno inoltre potenziate le schede
di approfondimento provinciale, con l’implementazione di
ulteriori elaborazioni sui microdati di fonte Istat

aggiornamento del sistema informativo sulle imprese e
sull’occupazione, ottenuto tramite l’incrocio delle posizioni
contenute nel Registro Imprese con i dati occupazionali di
fonte INPS e in grado di fornire un quadro sistematico e
tempestivamente aggiornato degli stock occupazionali
impiegati nelle imprese lombarde, potendo inoltre
approfondire aspetti settoriali e territoriali fino al livello
comunale e analizzare variabili qualitative relative ai
lavoratori e alle imprese

proseguimento del progetto Specula, per rilevare i mismatch
tra le professionalità ad alta qualificazione richieste dalle
imprese e quelle rese disponibili dal sistema universitario
regionale e analizzare le conseguenze che il mancato
incontro tra domanda ed offerta di laureati genera sul
mercato regionale e nelle diverse realtà provinciali.
34
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
3.6 Monitoraggio del sistema economico
Analisi
economiche
congiunturali e
territoriali
Il progetto costituisce il fulcro delle attività di monitoraggio del
sistema economico lombardo e si sviluppa principalmente
attraverso le indagini congiunturali trimestrali sui settori
dell’industria, artigianato, commercio, costruzioni e servizi, che
producono dati disaggregati per ciascuna provincia lombarda.
L’importante portata informativa che deriva dai risultati, diffusi
trimestralmente, ha consolidato negli anni un rilevante ruolo
per il Sistema camerale lombardo. La metodologia, basata su
una rilevazione campionaria che coinvolge ogni trimestre circa
6.000 imprese, consente di delineare il quadro completo
dell’andamento economico congiunturale della Lombardia e
delle sue province, nonché di monitorare l’andamento delle
principali variabili che lo determinano, entro il più ampio
quadro economico nazionale e internazionale. L’ampiezza del
campione garantisce inoltre significatività alla diffusione dei
risultati a livello provinciale, che, a seguito di procedure di
analisi e controllo di qualità, sono trasferiti agli Uffici Studi delle
Camere lombarde, consentendo un efficace monitoraggio
dell’evoluzione congiunturale delle economie locali.
In particolare, l’indagine sul settore manifatturiero (svolta in
partnership con Regione Lombardia e le Associazioni
imprenditoriali dell’Industria e dell’Artigianato) e l’importante
serie storica di tali variabili e sulle aspettative di breve periodo
degli imprenditori consente di ottenere ottimi risultati sulle
valutazioni e sulle stime di tipo previsivo, derivanti
dall’elaborazione di un consolidato modello che viene
annualmente verificato e adeguato in base all’evoluzione del
contesto economico.
Accanto alle tradizionali indagini congiunturali, nel 2015
proseguiranno le specifiche attività di analisi sulla congiuntura
nell’agricoltura lombarda, in collaborazione con la DG
Agricoltura
di Regione
Lombardia
e
le
Associazioni
dell’Agricoltura. Date le peculiarità del settore primario, infatti,
le analisi seguono in questo caso una diversa metodologia, che
prevede la realizzazione di interviste quali-quantitative a un
panel di aziende particolarmente rappresentative e a testimoni
privilegiati del mondo agricolo.
Le linee di sviluppo del progetto per il 2015 prevedono:

estensione ai comparti commercio, costruzioni e servizi delle
più sofisticate tecniche di analisi dei dati in serie storica,
identificando - in particolare - adeguati modelli di
destagionalizzazione dei dati

revisione della reportistica destinata agli Uffici studi
camerali, contenente i risultati di dettaglio delle singole
province, e definizione di nuovi supporti informativi (report
statistici, open data ecc.), per una maggior facilità di analisi
35
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
e valorizzazione a livello territoriale

Annuario
Statistico
Regionale
azioni formative e di approfondimento con gli Uffici Studi
camerali, per supportare le attività di interpretazione delle
dinamiche economiche locali e dei segnali qualitativi che
solo sul territorio possono essere colti.
Frutto di una consolidata collaborazione con Regione Lombardia
e Istat regionale, l’Annuario Statistico Regionale (ASR)
rappresenta un “contenitore” mediante il quale vengono
convogliate le informazioni statistiche di carattere economico,
demografico e sociale che caratterizzano la realtà regionale,
con diversi livelli territoriali. L’Annuario è realizzato attraverso
un sistema informativo bilingue (italiano e inglese), disponibile
online (1.250 tavole aggiornate di continuo), che permette di
fruire di dati statistici sia a livello regionale, provinciale e
comunale per la Lombardia, sia a livello di regioni italiane e di
principali regioni europee. Vengono in tal modo messe a
disposizione informazioni statistiche sulle tematiche socioeconomiche in modo strutturato, completo e semplice, al fine di
rispondere alle esigenze informative espresse dalle diverse
tipologie di utenza.
Il sito web è il fulcro dell'attività e il cuore del progetto.
Vengono poi realizzate pubblicazioni cartacee che, pur con gli
evidenti limiti di spazio e aggiornamento dei dati, consentono di
avere “a portata di mano” i dati essenziali della Lombardia e
delle sue province e di disporre di una sintesi guidata dei
principali fenomeni sociali ed economici.
Nel 2015 proseguirà l’attività avviata con Éupolis Lombardia
(Regione Lombardia) e Istat per la realizzazione del progetto
nazionale Sistan Hub, nel cui ambito l’ASR è uno dei prodotti
pilota per sperimentare la realizzazione di un punto di
diffusione locale delle statistiche prodotte da enti Sistan,
unitamente a quelle rilasciate da Istat. A tal fine, i dati
attualmente presenti nell’ASR saranno convertiti in un nuovo
database, realizzato secondo un apposito protocollo standard
che consentirirà lo scambio automatico dei dati tra gli enti
partecipanti al progetto. Saranno inoltre implementate una
nuova infrastruttura informatica e funzionalità per la
navigazione dei dati.
Parallelamente, nel 2015 sarà garantita continuità alle attività
di generazione degli Annuari Statistici Provinciali, che
consentono alla Camere lombarde - a partire dalle banche dati
dell’ASR regionale - di disporre dello stesso strumento su scala
locale, con significativi risparmi di risorse umane e finanziarie.
Servizi per
l’informazione
economica
territoriale
Il progetto fornisce, in una logica di sistema, strumenti e servizi
informativi a supporto delle attività di informazione e analisi
economico-territoriale. In tale ambito, verranno consolidate e
sviluppate con gli Uffici Studi, Statistica e di Programmazione
36
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
delle Camere lombarde attività finalizzate nel loro insieme sia
al recupero di efficienza ed efficacia dei servizi per
l’informazione economica territoriale, sia a facilitare l’accesso e
l’utilizzo del patrimonio informativo camerale sui fenomeni
economici. Gli impegni del 2015 prevedono, in particolare:
Sistemi
informativi e di
monitoraggio
dell’economia
lombarda

l’acquisizione dei servizi informativi Previsioni trimestrali,
Scenari per le economie locali e Congiuntura Ref;

l’adesione al servizio Ri.Trend di InfoCamere, che fornisce
mensilmente e trimestralmente informazioni congiunturali
sulla nati-mortalità delle imprese, desumibili dal Registro
Imprese, e che costituisce un primo passo di avvicinamento
al concetto di open data; il servizio Ri.Trend è un’importate
fonte di informazioni per gli enti e organismi territoriali, in
quanto è l’unico servizio accessibile al pubblico a fornire dati
sulla nati-mortalità delle imprese fino al dettaglio comunale

l’aggiornamento del sistema di business intelligence
sviluppato con cruscotti esplorativi, per facilitare la
consultazione di banche dati complesse (es. ASIA,
commercio estero), e di Lombardia in sintesi, strumento
sviluppato con lo stesso sistema e in grado di offrire un
profilo sintetico sui principali aspetti economici dei territori

l’acquisizione e/o l’accesso a servizi statistici e banche dati
(es. servizi statistici Infocamere, bilanci, IDE, ecc.) e il
supporto specialistico per facilitare l’utilizzo

azioni formative a supporto dell’utilizzo dei diversi strumenti
realizzati direttamente o acquisiti all’esterno.
Attraverso il progetto saranno sviluppate attività di analisi per
gli osservatori di settore e verrà favorito l’uso di canali
innovativi per la fruibilità di dati, l’analisi e la loro diffusione. In
particolare, le azioni saranno rivolte a:

aggiornare
e
valorizzare
il
sistema
informativo
sull’internazionalizzazione Trade catalyst, che integra e
combina diverse fonti amministrative e statistiche disponibili
a livello territoriale, ma anche di singola impresa, in modo
tale da accrescere la portata informativa dei dati in esse
contenuti, fornendo anche chiavi di lettura originali per i
processi di internazionalizzazione di territori e imprese

realizzare rapporti approfondimento in grado di fornire un
quadro di riferimento delle diverse realtà economiche e
settoriali

analisi dei prezzi e del processo inflazionistico.
37
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
3.7 Credito e finanza per l’impresa
Nuovi prodotti
finanziari
I dati di Banca d’Italia confermano che le imprese italiane, per
fronteggiare il proprio bisogno di credito, si rivolgono al sistema
bancario in percentuale nettamente superiore agli altri Paesi
europei, trascurando altre opportunità. Questa dinamica, nel
momento in cui le banche hanno operato restrizioni sul credito,
anche a causa dell’elevata percentuale d’insolvenze, ha
generato una carenza di disponibilità finanziarie, non solo per
lo sviluppo e gli investimenti, ma anche - cosa fondamentale in
un periodo di crisi - per sostenere i bisogni di liquidità.
Nel corso degli ultimi anni, con l’emanazione di specifiche
normative, si è cercato di facilitare l’introduzione presso le
imprese di nuovi strumenti finanziari o di semplificare e
rendere più agevole l’utilizzo di quelli esistenti: in particolare
minibond, cambiali finanziarie, fino a strumenti particolarmente
innovativi come il crowdfunding. I primi risultati sono stati
incoraggianti, anche se sono state soprattutto le imprese di
medie e grandi dimensioni ad utilizzarli, mentre le PMI si sono
avvicinate alle nuove opportunità in misura insoddisfacente.
In tal senso, in collaborazione con il Consorzio camerale per il
credito e la finanza, Unioncamere Lombardia ha avviato nel
2014 una serie di iniziative per divulgare la conoscenza dello
strumento minibond, prevedendo sia momenti di informazione
e formazione presso le sedi camerali, sia un percorso di
assistenza operativa presso la sede aziendale. Al progetto
hanno partecipato 9 Camere lombarde, attivando presso le
proprie sedi altrettanti momenti informativi. Nei diversi territori
sono state oltre 300 le imprese partecipanti agli eventi, di cui
22 hanno richiesto una specifica consulenza in azienda, per
approfondire la possibilità e le opportunità di un’emissione di
minibond.
Nel 2015 si intende dare continuità al progetto, sviluppando
maggiormente la parte di servizio e assistenza e aprendo anche
ad altre tipologie di finanziamento; pur nella consapevolezza di
muoversi su un terreno “di nicchia”, appare infatti importante,
e utile, consolidare anche per questa via esempi positivi e
buone pratiche, da far conoscere e divulgare, a favore di una
modalità di accesso al credito più matura e pronta a utilizzare
tutte le opportunità esistenti.
38
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Linee programmatiche per il 2015
3.8 Servizi di supporto alle Camere
Il ruolo di servizio
di Unioncamere
Lombardia
I servizi di supporto alle Camere rappresentano un elemento
costitutivo della mission di Unioncamere Lombardia e si
esplicano, oltre che sui diversi fronti progettuali richiamati nelle
sezioni precedenti, nelle più complessive attività di assistenza,
coordinamento e rappresentanza che l’Unione Regionale svolge
a diretto supporto delle Camere lombarde, contribuendo a
strutturare e rafforzare il carattere di “rete” del Sistema
camerale lombardo.
Centrali, nell’esercizio di tali funzioni, saranno indubbiamente
nel 2015 i temi del riordino camerale, processo per molti versi
ancora incerto negli esiti finali, ma che in ogni caso pone con
forza, a partire dalla riduzione delle entrate derivante dal taglio
del diritto annuale, la necessità di accrescere strumenti e
logiche per un’azione propriamente di “sistema” che – a partire
dalle funzioni proprie dell’Unione regionale - può meglio
consentire di:
Attività di
coordinamento,
rappresentanza e
supporto

mantenere forte l’orientamento alle priorità di sviluppo di
imprese e territori lombardi, dimostrando anche per questa
via, e molto concretamente, significato, valore e portata
dell’azione camerale nel contesto lombardo

incrementare ulteriormente non solo l’efficacia degli
interventi, ma la complessiva efficienza operativa del
Sistema, a partire da logiche di associazione nell’erogazione
dei servizi atte a realizzare significative economie di scala

accogliere la sfida del riordino camerale quale occasione per
approdare a un riassetto del Sistema che – in un confronto
aperto con tutti gli attori coinvolti – sia espressione di una
volontà di riforma capace di valorizzare e rafforzare l ruolo
dell’istituzione camerale.
Unioncamere Lombardia, nelle sue funzioni di rappresentanza,
coordinamento e supporto alle Camere, anche nel 2015 resterà
fortemente impegnata su vari fronti:

nei rapporti istituzionali con la Regione, proseguendo gli
impegni connessi alla partecipazione alle sedi del
partenariato regionale (Patto per lo Sviluppo, Tavoli tematici
delle varie Direzioni regionali ecc.) e agli specifici istituti
consiliari (primo fra tutti il Consiglio delle Autonome locali –
CAL), ambiti in cui saranno valorizzati ruolo e apporti
dell’istituzione camerale nella definizione e realizzazione di
efficaci e condivise politiche di sviluppo per il Sistema
lombardo

nello sviluppo delle attività connesse all’attuazione
dell’Accordo di Programma con Regione Lombardia e alla
predisposizione delle condizioni di rinnovo per i prossimi
39
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Linee programmatiche per il 2015
anni; l’AdP resta infatti un fondamentale strumento di
partnership a supporto della crescita competitiva di imprese
e territori lombardi e, pur in un momento di scarsità delle
risorse camerali, dovrà poter contare su significativi apporti
da parte del Sistema camerale, valorizzando a tal fine anche
le professionalità da esso mobilitabili nella gestione degli
interventi
Servizio giuridico
e legale
•
nel rafforzamento delle funzioni strategiche di indirizzo,
proposta e programmazione a supporto delle attività degli
Organi Statutari, così come nella prosecuzione del percorso
realizzato in questi anni con le Assise degli Amministratori
camerali, iniziativa che coinvolge direttamente gli oltre 300
Consiglieri camerali lombardi e che rappresenta un
fondamentale momento di confronto e stimolo per la
riflessione strategica del Sistema
•
nelle attività di raccordo e coordinamento realizzate tramite
i Gruppi di lavoro intercamerali, volti ad approfondire
tematiche di carattere prevalentemente amministrativo e
finalizzati alla condivisione di interpretazioni e prassi fra le
Camere lombarde
•
nell’ulteriore stimolo alle Camere ad individuare attività e
servizi da gestire in forma associata.
Nell’attuale fase di riordino del Sistema camerale, e a fronte
delle restrizioni economiche derivanti dalla riduzione degli
introiti da diritto annuale, risulta ineludibile l’esigenza di
ottimizzare le risorse disponibili, anche attraverso l’esercizio
delle funzioni in forma associata fra gli enti camerali, a
prescindere dalle loro dimensioni. In questo contesto, si
prevede nel 2015 di consolidare i servizi di supporto giuridico e
legale, offerti in questi anni alle Camere lombarde a livello di
monitoraggio e informazione normativa, assistenza legale e
assistenza tecnica in materia di Aiuti di Stato; in particolare:

in tema di monitoraggio e informazione normativa, sarà
consolidata la collaborazione con le Camere che già
realizzano un’autonoma attività di monitoraggio legislativo,
mettendo a sistema l’opera di selezione dei provvedimenti
normativi – nazionali, regionali e comunitari – di maggior
interesse per le Camere, ottimizzando così la rete dei
referenti camerali e arricchendo di nuovi contenuti la
“Newsletter Legislativa” curata da Unioncamere Lombardia

nell’ambito dell’assistenza legale, proseguirà il supporto
tecnico-specialistico sui temi di maggior interesse per le
Camere lombarde, che consente di risolvere in senso
uniforme aspetti applicativi di nuove norme di interesse
camerale e di condividere a livello di Sistema questioni
giuridiche di pertinenza comune, limitando così il numero di
consulenze legali a carico delle singole Camere e realizzando
conseguenti economie di spesa; nel 2015, in particolare, si
prevede di incrementare ulteriormente l’attività del servizio
40
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
associato di informazione giuridica e assistenza legale alle
Camere lombarde, ricorrendo sia a competenze reperibili nel
Sistema (valorizzando così le risorse umane presenti), sia
esterne, attivando di volta in volta i consulti professionali
specialistici ritenuti necessari

riguardo agli Aiuti di Stato – ambito in cui la disciplina
comunitaria è di primaria importanza per le attività di
sovvenzione pubblica svolte dalle Camere nell’ambito delle
funzioni promozionali – sarà data continuità all’apprezzato
servizio di assistenza tecnica sviluppato in questi anni, che
consente alle Camere lombarde e alle loro Aziende Speciali
di avvalersi di competenze esterne fra le più qualificate a
livello nazionale; gli esiti delle consulenze e delle
informative saranno condivise entro il Sistema mediante la
“Newsletter Legislativa”, prevedendo inoltre due riunioni
annuali di approfondimento fra referenti camerali ed esperti.
Fermi restando tali ambiti di attività si ritiene utile – a fronte
del mutato quadro istituzionale – rilanciare nel 2015 la
realizzazione del progetto “gestione contenziosi camerali“ fra i
servizi gestibili in forma associata, come prefigurato nel 2013.
Il progetto nasce dall’esigenza di poter adeguatamente far
fronte alle nuove competenze camerali e a una produzione
normativa sempre crescente, che rende difficile sia una corretta
interpretazione giuridica della normativa stessa, sia una
compiuta difesa in giudizio, a causa della sempre maggiore
tecnicità della materia. In sintesi, si tratta di valorizzare le
risorse umane presenti nel sistema (abilitati alla professione
forense) in adempimento alle normative relative all’esercizio in
forma associata delle funzioni fra pubbliche amministrazioni e
di quelle relative al contenimento della spesa pubblica,
mediante la gestione in forma associata del contenzioso
camerale, per conseguire significative economie di sistema ed
evitare, laddove non strettamente necessario, il ricorso a
consulenze esterne.
Sussistono quindi i presupposti normativi per l’istituzione di un
ufficio unico di avvocatura costituito in forma associata fra le
Camere lombarde, il cui coordinamento e supporto operativo
potrebbe essere assicurato da Unioncamere Lombardia. Tale
ufficio consentirebbe alle Camere aderenti di avvalersi – nelle
forme organizzative più opportune – del patrocinio e della
consulenza dei legali appartenenti all’ufficio di avvocatura
unica, garantendo un miglior coordinamento delle attività
defensionali e consulenziali, con un significativo risparmio per
le amministrazioni aderenti.
Formazione per il
personale
camerale
Unioncamere Lombardia proseguirà gli impegni sul piano della
formazione del personale camerale, assicurando anche nel
2015 la realizzazione a livello regionale di iniziative centrate sui
principali temi di interesse del Sistema, anche in una logica di
accompagnamento e supporto sia al processo di riforma in atto,
sia all’evoluzione dei processi di semplificazione.
41
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Linee programmatiche per il 2015
Individuati tramite un’apposita mappatura delle esigenze
formative espresse dalle Camere, i corsi saranno messi a punto
e programmati con l’ausilio dei referenti camerali per materia e
condivisi – a livello di programma complessivo - in sede di
Comitato dei Segretari Generali. L’offerta formativa di livello
regionale potrà inoltre essere integrata da iniziative realizzate
dalle singole Camere e veicolate, tramite Unioncamere, a tutto
il Sistema, in una logica di piena sinergia operativa.
Oltre ai corsi di formazione ed aggiornamento per il personale
di tutti i livelli ed operativi in tutti i servizi camerali,
Unioncamere proseguirà anche lo sviluppo di percorsi di “Alta
formazione”, per una costante riflessione sul ruolo e sullo
sviluppo di linee di intervento del Sistema camerale per
favorire il Sistema delle imprese.
In questo quadro sarà valutata la realizzazione del V Confronto
tra Conservatori e Giudici del Registro Imprese, per esaminare
e dibattere - alla presenza anche di vertici di Infocamere –
tematiche di particolare interesse aventi risvolti operativi sulle
imprese e condividere posizioni comuni di ordine interpretativo
giuridico, oltre che tra i Conservatori, anche tra i Giudici
delegati del Registro Imprese. La riflessione potrà essere
ulteriormente estesa allargando il Tavolo di riflessione anche a
Conservatori e Giudici di altre regioni.
L’Unione Regionale resta in particolare attenta a dare risposta
alla domanda formativa che potrebbe derivare, già nel corso
del 2015, dall’evoluzione del processo di riforma.
Partecipazioni
Il quadro delle partecipazioni di Unioncamere è articolato in
diverse tipologie (vedi tav. 1): partecipazioni di tipo azionario,
quote associative, concessione di contributi, rappresentanza del
Sistema camerale.
E’ stato avviato a fine 2014, ed espleterà dunque i suoi effetti a
partire dal 2015, un processo di verifica della strategicità o
meno delle partecipazioni e delle adesioni associative in essere.
Un processo che si svilupperà in parallelo a quello in corso nelle
Camere di commercio, favorendo così scelte e comportamenti
omogenei all’interno del Sistema camerale lombardo e coerenti
con le evoluzioni normative in corso e con la disponibilità di
risorse economiche da indirizzare su priorità strategiche.
42
___________________________________________________________________________
Linee programmatiche per il 2015
Tav. 1 - Quadro delle partecipazioni di Unioncamere Lombardia
Società e organismi partecipati da Unioncamere
(novembre 2014)
Capitale
Unioncamere
Agenzia per la Cina s.rl.
Agroqualità – Società per la certificazione della
qualità nell’Agroalimentare S.p.A
Borsa Merci Telematica Italiana s.c.p.a.
Camcom Universitas Mercatorum
(incorporata con Mondimpresa nel 2014 in
Si.Camera)
Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A.
Digicamere
Ecocerved s.r.l.
Explora S.c.p.a.
Federfidi Lombarda s.c.r.l.
Infocamere
Isnart S.c.p.a.
Retecamere (in liquidazione dal 4/9/2013)
Riccagioia
Tecnoservicecamere s.c.p.a.
Tirreno – Brennero s.r.l.(in liquidazione dal
20/5/2014)
Uniontrasporti s.c.r.l.
5.000,00
Quota
Societaria
Unioncamere
(%)
0,602
9.939,90
3.595,44
0,50
0,15
2.000,00
30.987,60
20.000,00
136.869,00
150.000,00
73.200,00
31,00
12.000,00
332,00
25.338,00
8.509,80
0,58
2,02
2,00
5,47
15,00
1,49
0,000175
1,147
0,04%
6,26
0,645
28.104,00
70.583,79
7,27
9,13
Totale
576.158,53
Associazioni e organismi vari
(novembre 2014)
ACG - Associazione Italiana Linea Ferroviaria di Alta Capacità MilanoLugano
Assonautica – Associazione nazionale per la nautica da diporto
Borsa Merci Telematica Italiana S.c.p.A.
Camcom Universitas Mercatorum
(incorporata con Mondimpresa nel 2014 in Si.Camera)
Centro per la Cultura d’Impresa
Globus et Locus
Quota
Associativa/
Contributo
annuale
1.000,00
2.600,00
4.477,00
582,00
15.000,00
26.000,00
Isdaci – Istituto per lo studio e la diffusione dell’arbitrato e del diritto
commerciale internazionale
Isnart S.c.p.a.
5.200,00
Retecamere
1.210,00
Uniontrasporti s.c.r.l.
Eventuali integrazioni di quote
Totale
3.840,00
10.970,00
2.500,00
73.379,00
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