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LETTERA AL MINISTRO DELL'AMBIENTE GIAN LUCA GALLETTI - INCONTRO DEL 25 FEBBRAIO
24 febbraio 2015 14:28
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Cc: [email protected], Maurizio Loschi [email protected], Unitiperlasalute [email protected],
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RETE SAVONESE FERMIAMO IL CARBONE
ACLI, ARCI, Comitato Acqua Bene Comune, Comitato Ambiente Spotorno-Noli, Comitato Albamare, Gassa
Gruppo Acquisto Solidale, Legambiente, Libreria Ubik, Movimento Consumatori, NuovoFilmstudio, Uniti per la
Salute ONLUS, API Alleanza per l’Italia, MoVimento 5 Stelle, Noi per Savona, Rifondazione Comunista,
Federazione dei Verdi.
Con il sostegno di Medicina Democratica e dell’associazione “SI alle rinnovabili, NO al nucleare”.
Con il sostegno delle associazioni nazionali: Greenpeace Italia, WWF Italia, Legambiente, ARCI Nazionale.
Al Signor Ministro dell’Ambiente
Gian Luca Galletti
e, per tramite del Ministero, a tutti i partecipanti all'incontro
previsto a Roma il 25 febbraio 2015 relativamente all'oggetto.
Oggetto: centrale Tirreno Power di Vado Ligure
Autorizzazione Integrata Ambientale DM 0000323 del 31-12-2014
Facciamo seguito a precedenti note riguardo gli incontri e le riunioni già svolte presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri sull'argomento in oggetto, per ribadire come questa
procedura successiva all'AIA in oggetto appaia anomala rispetto a quanto previsto dalla
normativa europea e nazionale in materia di IPPC, che prevede titoli autorizzativi emessi
sulla base di precisi presupposti sanitari ed ambientali e non interventi governativi per
“venire incontro” alle esigenze economico-aziendali dichiarate dal richiedente
l'autorizzazione stessa (come risulta da dichiarazioni non smentite riportate da diversi organi di
stampa).
Del resto il Decreto 0000323 emanato il 31 dicembre 2014 porta in
calce proprio la firma del Ministro Galletti e non si vede come i
contenuti dello stesso possano essere contraddetti o smentiti a
distanza di pochi mesi.
Ribadiamo che in questa autorizzazione, che per diversi aspetti risulta
rispettosa delle MTD, tuttavia sono state fatte concessioni all'azienda
anche ben al di là dei valori associati alle MTD ( a titolo di esempio non
esaustivo, per il pericoloso monossido di carbonio è stato concesso un
limite emissivo che risulta ben oltre il massimo previsto dal range MTD:
oltre il doppio).
E questo in un contesto nel quale l’Autorità Giudiziaria (il GIP presso il
Tribunale di Savona) nel marzo dello scorso anno ha emesso un
provvedimento di sequestro preventivo, tuttora vigente, delle due
sezioni a carbone di questa centrale ritenendo configurato il delitto di
cui all’art. 434, comma 2, c.p., ossia il disastro consumato, a fronte di
una situazione di accertato gravissimo danno ambientale e sanitario.
Gli esiti davvero drammatici, sul piano ambientale e ancor più su quello
della salute pubblica, delle ricerche condotte dai consulenti tecnici
incaricati dalla Procura di Savona (ad oggi non smentite da alcuno,
malgrado alcuni scomposti attacchi sulla stampa) sono evidentemente
conseguenti alla collocazione della centrale Tirreno Power in piena
area urbana densamente popolata: un rapido sguardo alle fotografie
pubblicate sui siti
web rende evidenza di questa ubicazione
assolutamente fuori da ogni logica.
A proposito delle irrituali convocazioni di questi non meglio definiti
“Tavoli” di discussione, con la totale esclusione della componente
ambientalista che pure aveva partecipato attivamente all'emissione
dell'AIA in discussione, ci permettiamo di far presente sin d'ora che i
cittadini di questo territorio già così duramente provato si
opporranno con ogni mezzo lecito e consentito dalle leggi vigenti
a qualsiasi intervento (così come trapelato da alcuni organi di
stampa) volto stravolgere le corrette procedure, operando
concessioni per l’esercizio dei gruppi a carbone, così “sminuendo”
o “alleggerendo” in qualche modo le prescrizioni contenute nel Decreto
0000323 da Lei stesso firmato.
Mentre ci riserviamo di attivare con la massima decisione ogni tipo di
azione legalmente consentita in ogni sede giurisdizionale
azione legalmente consentita in ogni sede giurisdizionale
amministrativa, civile e penale, in Italia ed all’occorrenza anche in
Europa, ci dichiariamo disponibili (come già espresso in precedenti
note anche a Lei rivolte e rimaste sino a questo momento prive di alcun
riscontro) anche ad un incontro per evidenziare le sofferenze e le
ragioni di tutto un territorio, prima che vengano assunte decisioni
irreparabili.
PS: si inviano in allegato gli atti di diffida delle associazioni
nazionali e locali già consegnati prima della emissione del decreto,
ribadendone in toto i contenuti.
Savona, 24 febbraio 2015
RETE SAVONESE FERMIAMO IL CARBONE
ACLI, ARCI, Comitato Acqua Bene Comune, Comitato Ambiente Spotorno-Noli, Comitato Albamare,
Gassa Gruppo Acquisto Solidale, Legambiente, Libreria Ubik, Movimento Consumatori,
NuovoFilmstudio, Uniti per la Salute ONLUS, API Alleanza per l’Italia, MoVimento 5 Stelle, Noi per
Savona, Rifondazione Comunista, Federazione dei Verdi.
Con il sostegno di Medicina Democratica e dell’associazione “SI alle rinnovabili, NO al nucleare”.
Con il sostegno delle associazioni nazionali: Greenpeace Italia, WWF Italia, Legambiente, ARCI
Nazionale.
DIFFIDA
ASSOCIAZ… ALTRI.pdf
LETTERA A MIN
GALLETTI …rtificata.pdf
Diffida associazioni formato copiabile.pdf
DIFFIDA
ASSOCIAZ… ALTRI.pdf
LETTERA AL MINISTRO
AMBIENTE…o 2015.pdf
Sua Ecc.za
Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti
Via Cristoforo Colombo, n. 44 00147 - Roma (Italia) [email protected]
[email protected]
Sua Ecc.za
Ministro Sviluppo Economico Federica Guidi
Via Vittorio Veneto, 33 - 00187 Roma
[email protected]
Sua Ecc.za
Ministro della salute Beatrice Lorenzin
Lungotevere Ripa, 1 - 00153 Roma
[email protected]
Preg.mo Signore
Dott.Giuseppe Lo Presti
Div. IV^ - Rischio rilevante e autorizzazione integrata ambientale
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Via Cristoforo Colombo, n. 44
00147 Roma
[email protected]
[email protected]
Preg.mo Signore
Dott .Mariano Grillo
Direzione Generale per le valutazioni ambientali
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Via Cristoforo Colombo, n. 44
00147 Roma
[email protected]
[email protected]
Preg.mo Signore
Presidente Commissione IPPC
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Via Cristoforo Colombo, n. 44
00147 - Roma (Italia)
[email protected]
1
Ill.mo Signore
Presidente Regione Liguria
Piazza De Ferrari, n. 1
16121 Genova
[email protected],
[email protected]
Ill.mo Signore
Presidente Provincia di Savona
Via Sormano, n 12
17100 Savona
[email protected]
Ill.mo Signore
Sindaco del Comune di Vado Ligure
Piazza San Giovanni Battista, n. 5
17047 Vado Ligure (SV)
[email protected]
Ill.mo Signore
Sindaco del Comune di Quiliano
Località , n. 21
17047 Quiliano (SV)
[email protected]
[email protected]
ATTO STRAGIUDIZIALE DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA
---- ----- ---I sottoscriventi:
PREMESSO
- Che con provvedimento del Ministero dell’ambiente, della tutela del
territorio e del mare prot. DVA 2014 0013773 del 12/5/2014 è stato
2
avviato il procedimento per il rinnovo anticipato dell’autorizzazione
integrata ambientale rilasciata il 14/12/2012 DM 0000227 relativa alla
Centrale Termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure-Quiliano;
- Che il nuovo assetto impiantistico proposto dall’azienda non prevede
affatto l’adeguamento delle emissioni dell’impianto a quelle associate
alle migliori tecnologie disponibili (cd. BAT) previste dal documento
europeo sui grandi impianti di combustione (cd. Bref), con riferimento
ai gruppi alimentati a carbone;
- Che in detto procedimento non possono e non debbono essere
ignorati i risultati delle recenti indagini svolte su incarico della
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona sugli impatti
sanitari ed ambientali verificati sul territorio –studi assolutamente
affidabili e super partes- imputabili all'esercizio dei due gruppi a
carbone di cui con il progetto presentato si vorrebbe continuare
l'esercizio (sine die) ed il conseguente decreto di sequestro dei
medesimi due gruppi a carbone da parte del Giudice per le Indagini
Preliminari presso il Tribunale di Savona in in data 11 marzo 2014
(emesso nel procedimento penale R.G. G.I.P. n. 537/2014);
- Che nel medesimo procedimento amministrativo di rinnovo
dell’AIA si deve necessariamente tener conto dei clamorosi risultati
emersi dallo studio ARPAL pubblicato nel 2010 che evidenzia gli
elevatissimi livelli di inquinamento riscontrati nei sedimenti marini
alla foce del Quiliano (foce cui afferiscono gli scarichi della centrale);
- Che in detto procedimento deve essere assolutamente valutato
quanto emerso proprio sulla centrale di Vado Ligure dagli studi
3
pubblicati dall'Università di Stoccarda, aprile 2013, dal titolo
“Estimating Health Risks caused by Emissions of Air Pollutants from
Coal Fired Power Plants in Europe - Documentation of Methods and
Results”
(pubblicato
tra
l’altro
il
sito
web
http://www.greenpeace.org/czech/Global/czech/P3/dokumenty/Klima/
Estimating_Health_Risks_IER.pdf#page=4&zoom=auto,-47,842);
- Che la particolare ubicazione dell’impianto in esame, collocato a
ridosso delle aree residenziali di Vado Ligure e Quiliano, con una
situazione ambientale e sanitaria allarmante, come accertato nei
predetti studi ed indagini, impone l’applicazione di valori di
emissione degli inquinanti più rigorosi di quelli associati alle migliori
tecnologie disponibili, ai sensi dell’art. 29 sexies, comma 4-ter e
dell’art. 29-septies del d.lgs. 152/2006;
-Che l’art. 29 quater, comma 7, del d.lgs. 152/2006 stabilisce che
nell'ambito della conferenza di servizi di cui al comma 5, vengano
acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli artt. 216 e 217 del
regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, al pari del parere dell'ISPRA e
delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'Ambiente;
Tanto premesso e considerato, i sottoscritti
INVITANO
le SS.LL. a tenere adeguatamente conto, nel procedimento per il
rinnovo anticipato dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata
il 14/12/2012 DM 0000227 relativa alla Centrale Termoelettrica
Tirreno Power di Vado Ligure-Quiliano, di tutti gli studi e le indagini
4
precitati comprovanti l’allarmante situazione ambientale e sanitaria
locale, e quindi,
DIFFIDANO
-le SS.LL. dal non ottemperare alle sopracitate normative a tutela
della salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente, e, in particolare,
dal rilasciare un provvedimento autorizzativo con limiti emissivi degli
inquinanti superiori a quelli associati alle migliori tecnologie
disponibili previste dal documento europeo sui grandi impianti di
combustione, anziché inferiori al minimo del range prescritto dal
Bref, il tutto onde scongiurare un ulteriore peggioramento della
situazione ambientale e sanitaria evidenziata;
- in particolare invitano e diffidano i Sindaci, in qualità di massime
autorità sanitarie locali, ad esercitare le competenze previste dall’art.
29 quater, comma 7, del d.lgs. 152/2006 adottando tutte le
prescrizioni di cui agli artt. 216 e 217 del R.D. 27 luglio 1934, n. 1265
necessarie ad evitare che l’impianto produca emissioni potenzialmente
pericolose o dannose per la salute pubblica, tenuto conto della già
comprovata allarmante situazione ambientale e sanitaria locale,
vietando, anche temporanee deroghe ai limiti emissivi prescritti dal
Bref, adottando se necessario anche prescrizioni inibitorie del
funzionamento di gruppi non suscettibili di adeguamento;
SI RISERVANO
in caso di inottemperanza, di agire nei confronti delle SS.LL. in tutte
le sedi consentite, penali, amministrative e civili, anche per l’integrale
risarcimento dei danni.
5
La presente anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 328 c.p.
Addì, …
6
7
RELAZIONE DI NOTIFICA
A richiesta come in atti, il sottoscritto Ufficiale Giudiziario
dell’Ufficio Unico Notifiche presso il Tribunale di Savona ho
notificato il suddetto atto di significazione e diffida a:
….
ACLI, ARCI, Comitato Acqua Bene Comune, Comitato Ambiente Spotorno-Noli, Comitato Albamare, Gassa Gruppo
Acquisto Solidale, Legambiente, Libreria Ubik, Movimento Consumatori, NuovoFilmstudio, Uniti per la Salute ONLUS,
API Alleanza per l’Italia, MoVimento 5 Stelle, Noi per Savona, Rifondazione Comunista, Federazione dei Verdi.
Con il sostegno di Medicina Democratica e dell’associazione “SI alle rinnovabili, NO al nucleare”.
Con il sostegno delle associazioni nazionali: Greenpeace Italia, WWF Italia, Legambiente, ARCI Nazionale.
Al Signor Ministro dell’Ambiente
Gian Luca Galletti
e, per tramite del Ministero, a tutti i partecipanti all'incontro previsto a Roma il
25 febbraio 2015 relativamente all'oggetto.
Oggetto: centrale Tirreno Power di Vado Ligure - autorizzazione integrata
ambientale DM 0000323 del 31-12-2014
Facciamo seguito a precedenti note riguardo gli incontri e le riunioni già svolte presso
la Presidenza del Consiglio dei Ministri sull'argomento in oggetto, per ribadire come
questa procedura successiva all'AIA in oggetto appaia francamente anomala rispetto a
quanto previsto dalla normativa europea e nazionale in materia di IPPC, che prevede
titoli autorizzativi emessi sulla base di precisi presupposti sanitari ed ambientali e
non interventi governativi per “venire incontro” alle esigenze economico-aziendali
dichiarate dal richiedente l'autorizzazione stessa (come risulta da dichiarazioni non
smentite riportate da diversi organi di stampa).
Del resto il Decreto 0000323 emanato il 31 dicembre 2014 porta in calce proprio la
firma del Ministro Galletti e non si vede come i contenuti dello stesso possano essere
contraddetti o smentiti a distanza di pochi mesi.
Ribadiamo che in questa autorizzazione, che per diversi aspetti risulta rispettosa delle
MTD, tuttavia sono state fatte concessioni all'azienda anche ben al di là dei valori
associati alle MTD ( a titolo di esempio non esaustivo, per il pericoloso monossido di
carbonio è stato concesso un limite emissivo che risulta ben oltre il massimo previsto
dal range MTD: oltre il doppio).
E questo in un contesto nel quale l’Autorità Giudiziaria (il GIP presso il Tribunale di
Savona) nel marzo dello scorso anno ha emesso un provvedimento di sequestro
preventivo, tuttora vigente, delle due sezioni a carbone di questa centrale ritenendo
configurato il delitto di cui all’art. 434, comma 2, c.p., ossia il disastro consumato, a
fronte di una situazione di accertato gravissimo danno ambientale e sanitario.
Gli esiti davvero drammatici, sul piano ambientale e ancor più su quello della salute
pubblica, delle ricerche condotte dai consulenti tecnici incaricati dalla Procura di
Savona (ad oggi non smentite da alcuno, malgrado alcuni scomposti attacchi sulla
stampa) sono evidentemente conseguenti alla collocazione della centrale Tirreno
Power in piena area urbana densamente popolata: un rapido sguardo alle fotografie
pubblicate sui siti web rende evidenza di questa ubicazione assolutamente fuori da
ogni logica.
A proposito delle irrituali convocazioni di questi non meglio definiti “Tavoli” di
discussione, con la totale esclusione della componente ambientalista che pure aveva
partecipato attivamente all'emissione dell'AIA in discussione, ci permettiamo di far
presente sin d'ora che i cittadini di questo territorio già così duramente provato si
opporranno con ogni mezzo lecito e consentito dalle leggi vigenti a qualsiasi
intervento (così come trapelato da alcuni organi di stampa) volto stravolgere le
corrette procedure, operando concessioni per l’esercizio dei gruppi a carbone, così
“sminuendo” o “alleggerendo” in qualche modo le prescrizioni contenute nel Decreto
0000323 da Lei stesso firmato.
Mentre ci riserviamo di attivare con la massima decisione ogni tipo di azione
legalmente consentita in ogni sede giurisdizionale amministrativa, civile e penale, in
Italia ed all’occorrenza anche in Europa, ci dichiariamo disponibili (come già
espresso in precedenti note anche a Lei rivolte e rimaste sino a questo momento prive
di alcun riscontro) anche ad un incontro per evidenziare le sofferenze e le ragioni di
tutto un territorio, prima che vengano assunte decisioni irreparabili.
PS: si inviano in allegato gli atti di diffida delle associazioni nazionali e locali già
consegnati prima della emissione del decreto, ribadendone in toto i contenuti.
Savona, 24 febbraio 2015.
RETE SAVONESE FERMIAMO IL CARBONE
ACLI, ARCI, Comitato Acqua Bene Comune, Comitato Ambiente Spotorno-Noli, Comitato Albamare, Gassa
Gruppo Acquisto Solidale, Legambiente, Libreria Ubik, Movimento Consumatori, NuovoFilmstudio, Uniti per
la Salute ONLUS, API Alleanza per l’Italia, MoVimento 5 Stelle, Noi per Savona, Rifondazione Comunista,
Federazione dei Verdi.
Con il sostegno di Medicina Democratica e dell’associazione “SI alle rinnovabili, NO al nucleare”.
Con il sostegno delle associazioni nazionali: Greenpeace Italia, WWF Italia, Legambiente, ARCI Nazionale.
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Mar 24/02/2015 13:51
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Cc:
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Oggetto:
centrale Tirreno Power di Vado Ligure - AIA DM
0000323 del 31-12-2014
Allegato/i: LETTERA AL MINISTRO AMBIENTE GALLETTI - 24
febbraio 2015.pdf(dimensione 91 KB)
DIFFIDA ASSOCIAZIONI LOCALI A MIN.GALLETTI
E ALTRI.pdf(dimensione 326 KB)
DIFFIDA ASSOCIAZIONI NAZIONALI A
MIN.GALLETTI E ALTRI.pdf(dimensione 118 KB)
Dalla RETE SAVONESE FERMIAMO IL CARBONE
Al Signor Ministro dell’Ambiente
Gian Luca Galletti
e, per tramite del Ministero, a tutti i partecipanti
all'incontro previsto a Roma il 25 febbraio 2015
relativamente all'oggetto.
oggetto: centrale Tirreno Power di Vado Ligure autorizzazione integrata ambientale DM 0000323 del
31-12-2014
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Facciamo seguito a precedenti note riguardo gli
incontri e le riunioni già svolte presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri sull'argomento
in oggetto, per ribadire come questa procedura
successiva all'AIA in oggetto appaia anomala rispetto
a quanto previsto dalla normativa europea e nazionale
in materia di IPPC, che prevede titoli autorizzativi
emessi sulla base di precisi presupposti sanitari ed
ambientali e non interventi governativi per “venire
incontro” alle esigenze economico-aziendali
dichiarate dal richiedente l'autorizzazione stessa
(come risulta da dichiarazioni non smentite riportate
da diversi organi di stampa).
Del resto il Decreto 0000323 emanato il 31 dicembre
2014 porta in calce proprio la firma del Ministro
Galletti e non si vede come i contenuti dello stesso
possano essere contraddetti o smentiti a distanza di
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pochi mesi.
Ribadiamo che in questa autorizzazione, che per
diversi aspetti risulta rispettosa delle MTD,
tuttavia sono state fatte concessioni all'azienda
anche ben al di là dei valori associati alle MTD ( a
titolo di esempio non esaustivo, per il pericoloso
monossido di carbonio è stato concesso un limite
emissivo che risulta ben oltre il massimo previsto
dal range MTD: oltre il doppio).
E questo in un contesto nel quale l’Autorità
Giudiziaria (il GIP presso il Tribunale di Savona)
nel marzo dello scorso anno ha emesso un
provvedimento di sequestro preventivo, tuttora
vigente, delle due sezioni a carbone di questa
centrale ritenendo configurato il delitto di cui
all’art. 434, comma 2, c.p., ossia il disastro
consumato, a fronte di una situazione di accertato
gravissimo danno ambientale e sanitario.
Gli esiti davvero drammatici, sul piano ambientale e
ancor più su quello della salute pubblica, delle
ricerche condotte dai consulenti tecnici incaricati
dalla Procura di Savona (ad oggi non smentite da
alcuno, malgrado alcuni scomposti attacchi sulla
stampa) sono evidentemente conseguenti alla
collocazione della centrale Tirreno Power in piena
area urbana densamente popolata: un rapido sguardo
alle fotografie pubblicate sui siti web rende
evidenza di questa ubicazione assolutamente fuori da
ogni logica.
A proposito delle irrituali convocazioni di questi
non meglio definiti “Tavoli” di discussione, con la
totale esclusione della componente ambientalista che
pure aveva partecipato attivamente all'emissione
dell'AIA in discussione, ci permettiamo di far
presente sin d'ora che i cittadini di questo
territorio già così duramente provato si opporranno
con ogni mezzo lecito e consentito dalle leggi
vigenti a qualsiasi intervento (così come trapelato
da alcuni organi di stampa) volto stravolgere le
corrette procedure, operando concessioni per
l’esercizio dei gruppi a carbone, così “sminuendo” o
“alleggerendo” in qualche modo le prescrizioni
contenute nel Decreto 0000323 da Lei stesso firmato.
Mentre ci riserviamo di attivare con la massima
decisione ogni tipo di azione legalmente consentita
in ogni sede giurisdizionale amministrativa, civile e
penale, in Italia ed all’occorrenza anche in Europa,
ci dichiariamo disponibili (come già espresso in
precedenti note anche a Lei rivolte e rimaste sino a
questo momento prive di alcun riscontro) anche ad un
incontro per evidenziare le sofferenze e le ragioni
di tutto un territorio, prima che vengano assunte
decisioni irreparabili.
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PS: si inviano in allegato gli atti di diffda delle
Associazioni nazionali e locali già consegnati prima
della emissione del decreto, ribadendone in toto i
contenuti.
RETE SAVONESE FERMIAMO IL CARBONE
ACLI, ARCI, Comitato Acqua Bene Comune, Comitato
Ambiente Spotorno-Noli, Comitato Albamare, Gassa
Gruppo Acquisto Solidale, Legambiente, Libreria Ubik,
Movimento Consumatori, NuovoFilmstudio, Uniti per la
Salute ONLUS, API Alleanza per l’Italia, MoVimento 5
Stelle, Noi per Savona, Rifondazione Comunista,
Federazione dei Verdi.
Con il sostegno di Medicina Democratica e
dell’associazione “SI alle rinnovabili, NO al
nucleare”.
Con il sostegno delle associazioni nazionali:
Greenpeace Italia, WWF Italia, Legambiente, ARCI
Nazionale.
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