COMUNICATO STAMPA Il Microcredito in Sicilia. Quali opportunità

COMUNICATO STAMPA
Il Microcredito in Sicilia. Quali opportunità e quali sviluppi
Stamattina incontro in Confindustria Sicilia
Si è svolto questa mattina a Palermo presso la Sala Convegni di Confindustria Sicilia l’incontro dal
titolo “Il Microcredito in Sicilia. Quali opportunità e quali sviluppi” rivolto alle piccole e
microimprese.
Così come si stabilisce nei Regolamenti attuativi dell’art. 111 TUB , relativi alla normativa sul
microcredito, si distinguono due tipologie fondamentali di finanziamento: quello imprenditoriale,
finalizzato alla creazione e allo sviluppo di microimprese o all'inserimento nel mercato del lavoro,
e quello cosiddetto sociale, finalizzato all'inclusione sociale e finanziaria di famiglie e persone che
versano in condizioni di particolare vulnerabilità.
La normativa prevede la costituzione di nuovi soggetti intermediari, definiti operatori di
microcredito che saranno autorizzati a esercitare sia il microcredito imprenditoriale che quello
sociale previa iscrizione in un apposito elenco che, in via transitoria, sarà tenuto dalla Banca
d'Italia. Nello stesso tempo la normativa prevede che anche soggetti del terzo settore no
profit possono esercitare il solo microcredito sociale a favore di categorie particolarmente deboli
senza necessità di iscriversi nell'elenco, al quale sono tenuti invece a iscriversi gli operatori
"profit". Parlando dei requisiti degli istituti, questi devono essere dei nuovi intermediari finanziari
costituiti in forme di società per azione, con determinati requisiti di capitale, meno stringenti di
tutti gli altri.
Presenti al convegno Nino Salerno, Vice Presidente Confindustria Sicilia, Filippo Spallina, Dirigente
Attività Produttive Provincia Regionale di Palermo oggi Libero Consorzio di Palermo, Mario
Baccini, Presidente Ente nazionale per il microcredito, Simona Vicari, Sottosegretario Ministero
dello Sviluppo Economico, Fabrizio Ferrandelli, vicepresidente della Commissione regionale
antimafia. Hanno relazionato sul microcredito Lucia Cavola, Paolo Rita, Giovanni Nicola Pes,
Riccardo Graziano.
"Il Microcredito è uno strumento utile che può dare sollievo e supporto finanziario, anche se
parliamo di cifre abbastanza contenute - dichiara Nino Salerno, Vice Presidente Confindustria
Sicilia - . Il nostro tessuto economico è fatto anche di piccole aziende familiari e società che
vogliono risalire la china. Col fatto che l'accesso al credito è diventato complicato, grazie a questo
sistema si può aiutare a rimettere in piedi un'attività che crea posti di lavoro, che in questo
momento sta venendo a mancare in tante famiglie. Ognuno deve fare la sua parte per avere
risultati positivi"
"Bisogna mettere al centro un tema come quello della microfinanza come strumento di lotta alla
povertà - dichiara Mario Baccini, Presidente Ente nazionale per il microcredito - . Parliamo di
quelle persone "diversamente bancabili" che non hanno garanzie per accedere al credito. Noi
interveniamo per coprire l'ultimo miglio che divide il bisogno dalla sua soluzione. E' un territorio
che nessuno ha mai voluto coprire in Italia. Noi vogliamo portare queste persone tramite
formazione, servizi aggiuntivi che sono monitoraggio , tutoraggio, accompagnamento, fondo di
garanzia, collaborazione istituzionale , per realizzare la possibilità del finanziamento. La mano
pubblica interviene laddove il sistema bancario non riesce a intervenire perché il costo sarebbe
troppo alto".
"I giovani dovrebbero guardare alle loro capacità per capire cosa sanno realmente faredichiara Simona Vicari, Sottosegretario Ministero dello Sviluppo Economico - I giovani oggi
hanno creato tantissime imprese legate all'innovazione e alla ricerca, e le start-up ne sono una
dimostrazione. C'è fortissima attesa per il bando dell'imprenditorialità che può riguardare il
turismo, i beni culturali, i beni ambientali... Molto ci aspettiamo dalla Sicilia. Tanti giovani possono
trovare in queste occasioni di finanziamento delle risposte per mettere in piede delle aziende".
"Noi stiamo lavorando da anni con il presidente Baccini perché riteniamo che questo sia uno snodo
importante per la Regione Siciliana - dichiara Fabrizio Ferrandelli, vicepresidente della
Commissione regionale antimafia- . Noi siamo stati abituati in Sicilia ad un'economia assistita che
ha dato da mangiare a migliaia di persone, ma è arrivato il momento in cui ogni volta che la
Regione o un Ente locale esce dei soldi, deve ritornare un guadagno per il bene collettivo".
Lucia Cavola, relatrice dell'intervento "Il Monitoraggio delle attività di microcredito", ha
presentato i principali risultati del monitoraggio, realizzato dall'Ente Nazionale per il Microcredito
per il Ministero del Lavoro, sulle esperienze in questo settore attive nel 2013, quale quarta e
ultima edizione di un'indagine condotta sin dal 2011.
L'attività di costante osservazione del microcredito è stata volta soprattutto a verificare se tale
strumento sia effettivamente un'opportunità concreta e tangibile di integrazione sociale e di
inserimento nel mercato del lavoro.
Pur essendo tra loro molto diverse, le iniziative di microcredito si distinguono innanzitutto per la
finalità principale, produttiva o sociale (i primi volti a sostenere l'autoimpiego e le microimprese, i
secondi rivolti a persone fisiche in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale).
Nel 2013 circa 6mila individui/famiglie hanno ricevuto attraverso il microcredito socioassistenziale, un piccolo aiuto finanziario per l'acquisto di beni e servizi primari, per spese
sanitarie, legate all'istruzione ovvero dovute ad una condizione emergenziale;
contemporaneamente, altre 4mila persone o piccole ditte hanno ricevuto un sostegno creditizio
più consistente per l'avvio o il consolidamento di microattività o di forme autonome di
autoimpiego.
Il microcredito rappresenta un volano capace di generare occasioni di lavoro (per soci, familiari,
dipendenti a tempo indeterminato, collaboratori a tempo determinato e apprendisti) ben
superiori al numero degli stessi beneficiari. Tale moltiplicatore, calcolato rapportando il dato
dell'occupazione aggiuntiva a tutto l'insieme dei microcrediti erogati con finalità produttiva, è
risultato pari a 2,43; ciò vuol dire che 100 utilizzatori producono occupazione, oltre che per loro
stessi, anche per altre 143 persone, per un totale di 243 occupati.
Applicando tale moltiplicatore ai microcrediti concessi con finalità produttiva negli ultimi 3 anni, si
può quindi stimare che l'occupazione aggiuntiva prodotta nel triennio 2011- 2013 dal microcredito
è stata di oltre 20mila unità, un dato che cresce di anno in anno, e che conferma quanto il
microcredito sia da considerare a pieno titolo una politica attiva del lavoro.
Umberto La Commare, presidente del Consorzio Arca fa sapere che stanno "cominciando a
guardare con attenzione alle start-up a vocazione sociale grazie anche alla collaborazione con
Libera e al nuovo incubatore che faremo ai Cantieri Culturali della Zisa insieme al Comune di
Palermo. Sono strumenti utili che possono servire proprio alle start-up che hanno vocazione sociale
appunto, perché anche nel no profit bisogna recuperare ruoli imprenditoriali, efficienza produttiva
per fare sempre di più con meno, visti i tempi che viviamo."
Ufficio stampa e comunicazione
Francesco Panasci
SiciliaHD – Il Moderatore.it
333.9858858 – 338.3858630