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COMUNICATO STAMPA
NEL 10° ANNIVERSARIO DI MARIA BONINO
COLPITA NEL 2005 DAL VIRUS DI MARBURG IN ANGOLA
FONDAZIONE MARIA BONINO E MEDICI CON L’AFRICA CUAMM
LA RICORDANO AD AOSTA SABATO 28 MARZO
SABATO 28 MARZO, AD AOSTA, dalle 9 alle 13, presso il Salone del Palazzo Regionale
(piazza Deffeyes), si tiene il convegno dal titolo: “Rotte di cooperazione, buone pratiche
per ricordare Maria Bonino, 10 anni dopo”.
Interventi:
- saluti delle autorità regionali
- introduzione di Paolo Bonino, Fondazione Maria Bonino
- Marco Giovinazzo, Associazione culturale Tamtando;
- Silvia Angeli, Premio Maria Bonino;
- don Dante Carraro, direttore Medici con l’Africa Cuamm;
- Francesca e Federica Cavalieri, Ausl VdA;
- Cristina Scoffone, progetto Mondo Mlal;
- Hans Unim, Premio Maria Bonino;
- Sergio Zoppo, Associazione Valdostana Solidarietà e Fratellanza Madagascar.
Conduce e modera: Enrico Martinet, La Stampa
Aosta, 20/03/2015 – Nel 10° anniversario della morte di Maria Bonino (24 marzo 2015), pediatra
cooperante di Medici con l’Africa Cuamm, morta a causa dell’epidemia di Marburg, virus molto simile
all’Ebola che ha colpito l’Angola agli inizi del 2005 e ha falciato la vita a oltre 300 persone,
Fondazione Maria Bonino e Medici con l’Africa Cuamm ricordano questa straordinaria figura di
donna e di medico, con l’appuntamento di Aosta di sabato 28 marzo.
Una vita spesa per gli ultimi, in Africa. Nata a Biella nel 1953, residente ad Aosta, Maria Bonino è
partita per la prima volta con il Cuamm nel 1981, per un progetto in Tanzania. La sua esperienza di
cooperazione e volontariato nei Paesi in via di sviluppo, con Medici con l’Africa Cuamm, è stata
molto lunga, in tutto 10 anni e 8 mesi, e ha toccato diversi paesi, dalla Tanzania all’Uganda, dal
Burkina Faso all’Angola.
«Ogni tanto mi capita di sentirmi don Chisciotte contro i mulini a vento e mi perdo di coraggio. Mi
rincuora pensare che “romantici rottami” o no, siamo comunque rimasti in tanti ad avere ancora
voglia di fare la nostra parte». Così scriveva Maria Bonino nel 2004, prima dello scoppio della
terribile epidemia che la vedrà in prima linea a curare i bambini della Pediatria di Uige, fino alla fine
della sua breve esistenza.
Pediatra, nel marzo 2005 era in servizio, con il Cuamm, presso l’Ospedale di Uige in Angola. Da
mesi si adoperava, giorno e notte, per assistere e curare i bambini che morivano a causa di strane
emorragie di sangue. Tra le prime a segnalare alle autorità queste strane morti, la dott.ssa Bonino
rimane fino all’ultimo a curare i bambini della Pediatria. Inizia ad accusare i primi sintomi della
malattia quando ancora si attendono i risultati dei campioni inviati negli Usa per le analisi. Trasferita
in una clinica di Luanda, muore il 24 marzo 2005, all’indomani della nota di conferma
dell’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo la quale “test di laboratorio hanno identificato
nel virus di Marburg l’agente responsabile dell’esplosione della sospetta febbre emorragica virale in
Angola”.
Così annotava nella sua agenda, pochi giorni prima della sua morte: «Ho la febbre e mi sento tutta
rotta. Speriamo sia malaria. E se no, mi dispiace di morire, per le persone che mi vogliono bene e a
cui voglio bene. Ho ripetuto tante volte in questi anni che “la vita è la realizzazione del sogno della
giovinezza”: è stata per molta parte così e ne ringrazio il Signore. Non sono certo all’altezza del dr.
Matthew, ma se la mia morte fosse l’ultima non mi dispiacerebbe poi tanto di morire».
Ufficio Stampa Medici con l’Africa Cuamm
Linda Previato 340.6920505; Elisa Bissacco 345.6507120