L`agonia di Cardiologia Dono Svizzero in crisi

-MSGR - 05 LATINA - 43 - 29/03/15-N:
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Latina
Domenica 29 Marzo 2015
www.ilmessaggero.it
Lollo, lo strano caso della Formia Servizi
La spa mista del Multipiano fallì per soli 190 mila euro: `L’ex sindaco Forte ricorda il contenzioso con la curatela
è uno dei fascicoli seguiti dal magistrato arrestato
«Solo oggi capisco tante stranezze». In arrivo un esposto
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L’INCHIESTA
Eccola qui la prima denuncia pubblica su un fallimento del giudice
Antonio Lollo. Parliamo della Formia Servizi, dai ricordi dell’ex sindaco ed ex senatore Michele Forte
emergono particolari inquietanti.
«Solo oggi capisco le tante stranezze avvenute durante la gestione del fallimento della Formia
Servizi», dice Forte preannunciando la presentazione di un
esposto alla Procura della Repubblica.
Bisogna tornare al 2011, al crack
della società mista, a capitale pubblico privato, che gestiva le strisce
blu e il parcheggio multipiano. Irrisori i debiti che la portarono al
crack, meno di 200 mila euro, e il
fascicolo del fallimento finì sul tavolo del giudice arrestato la scorsa settimana per corruzione in atti giudiziari. «Furono mesi difficili - ricorda Forte - in cui pur avendo ben preciso l’obiettivo di far
tornare il Multipiano in possesso
del Comune e tutelare i lavoratori
della Formia Servizi mi sono trovato a dover fronteggiare l’opposizione non soltanto del Pd di Bartolomeo ma anche quella interna di
Forza Italia. Oggi leggendo le inchieste che riguardano il giudice
Lollo, competente sul fallimento
IL POLITICO RICORDA
L’INSPIEGABILE ASSE
TRA IL PD E FORZA ITALIA
ALL’EPOCA IN GIUNTA
SEDEVA IL COMMERCIALISTA
INDAGATO DALLA PROCURA
Formia Servizi che arriva a coinvolgere professionisti membri
della mia Giunta, i miei sospetti di
allora diventano certezza». Ecco
il primo dato rilevante. All’epoca
in giunta sedeva Raffaele Ranucci, il commercialista formiano indagato. «Il 31 marzo 2011 - continua Forte - portai in consiglio comunale la delibera N. 17 che prevedeva la decadenza della concessione del servizio pubblico alla
Formia Servizi. Ebbene in quella
circostanza fui costretto a ritirarla, in quanto, a causa dell’asse che
si era formato in consiglio, tra Pd
e Fi che puntava sulla formazione
di una cooperativa gestita dagli
stessi lavoratori con commercialisti e avvocati già stabiliti e sulla
non possibilità di far tornare in
tempi brevi il multipiano nella disponibilità del Comune di Formia».
Ne nacque un contenzioso con il
curatore fallimentare. «Fece ricorso al TAR, ma riuscimmo a far
valere le nostre ragioni. Le anomalie in questa vicenda non finirono qui infatti fui costretto a far
reclamo contro un altro provvedimento del Giudice Lollo, che autorizzava il fitto d’Azienda alla cooperativa degli ex lavoratori Formia Servizi. Anche in questo caso
il Tar mi diede ragione. Successivamente decisi di far ratificare anche al Consiglio Comunale la delibera di Giunta N. 393 del 2011 per
destinare ben 350 mila euro sul
cap. 203 ”acquisizione di beni immobili” per “provvedere ad assicurare la provvista necessaria per
la copertura dei costi relativi all’eventuale indennizzo dovuto
per il periodo in cui il Comune deterrà anticipatamente il parcheggio multipiano rispetto alla situa-
Il Multipiano di Formia al centro del fallimento della Formia Servizi
Il ricorso contro il fitto d’azienda
Il giudice si presentò in udienza: non poteva
Potrebbe rivelarsi, quattro
anni dopo, come un grave
passo falso. In Comune a
Formia si sono ricordati
un’udienza davanti al collegio
fallimentare che doveva
discutere il ricorso dell’ente
contro l’ok del giudice delegato
Antonio Lollo al fitto del ramo
d’azienda per la gestione del
Multipiano alla cooperativa di
ex dipendenti. «Quel giorno in
aula si presentò anche Antonio
Lollo e il presidente del
collegio lo invitò ad uscire»,
ricorda uno dei legali che era
presente. Infatti oltre a essere
inusuale, quella presenza era
illegittima visto che i colleghi
erano chiamati a decidere sul
suo operato. Tra l’altro il
ricorso del Comune fu accolto.
zione giuridica che sarà definitivamente accertata e dall’eventuale importo che sarà definitivamente determinato tra le parti o
dal giudice all’esito della conclusione dei procedimenti e dei giudizi in essere”. Stranamente e il Pd
votò contro anche questo provvedimento. Alla luce di quanto avvenuto e di quanto sta emergendo
mi chiedo quale era l’obiettivo del
giudice Lollo?»
Le accuse di Forte sono pesanti.
«Perché il Pd di Bartolomeo non
voleva che il Comune rientrasse
in possesso del multipiano? Quale era l’obiettivo di Forza Italia
con il fitto di ramo d’azienda alla
costituenda cooperativa?». L’ex
sindaco non sa rispondere. «Ma
posso solo essere fiero che nonostante le opposizioni politiche e
non che ho dovuto affrontare in
questa vicenda il Multipiano è oggi del Comune e non di un privato
ed i lavoratori sono stati tutti riassorbiti a tempo pieno nella società che successivamente ha vinto
in maniera trasparente il bando
europeo di gara per la gestione
della sosta come a Formia non è
mai avvenuto».
Vittorio Buongiorno
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Cricca, la Mobile nello studio di Ranucci
Dopo Viola anche Gatto va al Riesame
LA SITUAZIONE
La storia della Formia servizi è
una grana grossa anche per Raffaele Ranucci, il commercialista formiano indagato dalla Procura per
l’inchiesta che coinvolge Lollo e la
sua cricca. Ieri gli investigatori della squadra mobile hanno completato il back up dei computer dello
studio formiano. «I lavori si sono
protratti per alcuni giorni - spiega
il suo difensore, l’avvocato Pasquale Cardillo Cup - anche per il volere
del mio assistito, il quale ha voluto
partecipare con la massima serietà e collaborazione alle operazioni
degli inquirenti». Per ora lo studio
resta sotto sequestro: «Ma ad ore
arriverà la riapertura dello studio assicura l’avvocato - al servizio di
quasi duecento aziende del territorio a fronte di pochissimi e tutt’altro che rilevanti incarichi fallimentari». La Mobile ha anche perquisito tutti i locali, oltre alle abitazioni
e alle autovetture riconducibili al
professionista. «Ma nulla di anomalo è stato riscontrato o rinvenu-
to in alcun luogo, comprese le casseforti», spiega l’avvocato.
Intanto dopo il ricorso al Riesame
presentato per conto di Marco Viola dall’avvocato Alessandro Paletta, domani sarà depositato anche
quello per il commercialista Massimo Gatto, difeso dall’avvocato Luca Giudetti. Mentre Viola si è avvalso della facoltà di non rispondere,
Gatto si è dichiarato estraneo alle
accuse sostenendo, in sintesi, di
non aver ricevuto incarichi direttamente dal giudice Lollo ma di essersi unicamente occupato come
La rapina
Giovanni Morlando, il 28enne di
Formia arrestato mercoledì scorso
dalla polizia come presunto autore della rapina a mano armata
commessa poco dopo la mezzanotte precedente nella gelateria Lavezzi di piazza Santa Teresa, è stato interrogato nel carcere di Cassino dal Gip Donatella Perna. Assistito dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, Morlando si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha però ribadito la sua estraneità alla rapina e di essere sottoposto ad una
sorta di persecuzione da parte delle forze dell’ordine. Si è poi scusato
con la polizia per le intemperanze
durante il trasferimento da Formia al carcere di Cassino, quando
Raffaele Ranucci durante un vertice della “cricca”
L’allarme
Morlando interrogato
si sente perseguitato
LE INDAGINI
“advisor” del caso Cedis Izzi, in
particolare gestendo la contabilità
dell’azienda. Il commercialista era
già stato ascoltato nell’ambito dell’ordinanza di Latina in cui gli vengono contestati la rivelazione di segreto d'ufficio e il falso materiale
in atto pubblico. Davanti al giudice
Campoli aveva negato di aver ricevuto la copia di un fallimento dalla
cancelliera Rita Sacchetti, così come emerge dalle intercettazioni.
La difesa sostiene infatti che non ci
siano prove di questa consegna di
documenti.
con un calcio infranse il vetro del
finestrino posteriore dell’auto di
servizio del commissariato. «E’ stato un gesto di reazione - ha ammesso - al mio arresto ingiustificato, a
questa nuova operazione persecutoria». Morlando, tra l’altro, il
prossimo 2 aprile sarà nuovamente di fronte alla Corte di Cassazione di Roma per l’udienza bis avverso il procedimento di appello che
DOMANI
IL GIP
ASCOLTERÀ
MASSIMILIANO
LEPORE
lo aveva scagionato dall’accusa di
essere l’autore dell’omicidio del
ballerino di Scauri Igor Franchini.
Domani mattina sarà invece interrogato Massimiliano Lepore (nella
foto) (e non Maurizio, come scritto
erroneamente ieri) il trentenne
parrucchiere di Formia arrestato
dai carabinieri perché ritenuto il
complice di Morlando nell’assalto
alla gelateria che fruttò un bottino
di circa 2.500 euro. Lepore, assistito anch’egli dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, sarebbe stato individuato dalle telecamere a circuito chiuso della gelateria mentre faceva il palo all’esterno, su uno scooter sul quale si sarebbe poi dileguato insieme con Morlando arrivando fino a Sperlonga per festeggiare quella stessa notte in un bar
il colpo riuscito alla gelateria. I due
prima della rapina avrebbero anche danneggiato la colonnina di
un distributore di benzina di Formia, venendo però ripresi dalle telecamere.
S.Gio.
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L’agonia di Cardiologia
Dono Svizzero in crisi
FORMIA
Il reparto di Cardiologia dell’ospedale Dono Svizzero di Formia rischia di chiudere o comunque di essere fortemente ridimensionato a giugno se non interverranno provvedimenti efficaci da
parte della Regione Lazio. La denuncia della grave situazione della sanità nel sud pontino è stata
fatta ieri durante una conferenza
stampa dal sindaco Sandro Bartolomeo, dalla presidente della
commissione consiliare Sanità
Maria De Meo e dal cardiologo
Francesco Carta, coordinatore
del circolo Piancastelli-Diana del
Pd, che hanno rivolto un appello
alla direzione generale della Asl
di Latina e al governatore del La-
zio Nicola Zingaretti. Due le
criticità evidenziate: la carenza di
personale e le condizioni di difficoltà in cui opera il servizio di
Emodinamica, ridotto ad appena
6 ore. Fino agli Anni 80 l’organico
era di 11 medici solo per la Cardiologia e altri impiegati nell’Emodinamica. E’ stato rimarcato che oggi, invece, l’organico è sceso a 7
unità, per di più su entrambe le
IL RISCHIO E’ CHE
IL REPARTO
CHIUDA O VENGA
FORTEMENTE
RIDIMENSIONATO:
APPELLO A ZINGARETTI
-TRX IL:28/03/15
aree, non più in grado di coprire
adeguatamente i turni, con gli
operatori sanitari sottoposti ad
uno sforzo psicofisico notevole
con rischi per gli stessi pazienti.
E’ stato inoltre sottolineato che ci
sono medici che stanno per andare in pensione e altri che devono
smaltire le ferie accumulate (dai
278 ai 350 giorni) mai godute per
l’impossibilità di turni. Altro
aspetto importante: al reparto di
Formia affluiscono le urgenze degli ospedali di Terracina e Fondi
oltreché di Minturno, Gaeta e
Ponza, i cui ambulatori sono stati
chiusi. «Già nel 2009 i medici di
Cardiologia diffidarono con azione legale il direttore sanitario e il
capo del dipartimento dell’epoca
a provvedere con urgenza all’ampliamento dell’organico e oggi la
situazione è divenuta insostenibile», ha concluso il sindaco Bartolomeo, che ha annunciato che subito dopo Pasqua chiederà un incontro con Zingaretti.
Sandro Gionti
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