Pubblicate le nuove Direttive Ue su appalti pubblici

Pubblicate le nuove Direttive Ue su appalti pubblici, sui contratti
di concessione e sui settori speciali
Aprile 2014
Documento unico europeo di gara,
criterio di offerta economicamente più vantaggiosa (MEAT),
appalti elettronici
accesso facilitato per le Pmi,
partenariati per l'innovazione
Contrastare le varie forme di dumping sociale e premiare processi produttivi innovativi e
ecosostenibili, mediante precisi criteri di aggiudicazione negli appalti pubblici, che ne
potenzino l'utilizzo strategico. Inoltre, agevolare l'accesso delle piccole e medie imprese
(PMI) alle gare d'appalto. Sono questi gli obiettivi principali delle nuove direttive del
Parlamento europeo e del Consiglio Ue in materia di contratti di concessione, appalti pubblici
e procedure d'appalto nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali,
pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea di oggi 28 marzo 2014.
Si tratta della Direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di
concessione;
della Direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la
direttiva 2004/18/CE;
della Direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014, sulle procedure d’appalto degli enti
erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la
direttiva 2004/17/CE.
Le nuove direttive entreranno in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta
ufficiale dell’UE. A partire da tale data, gli Stati membri avranno 24 mesi per trasporre le
disposizioni delle nuove norme nel diritto nazionale (30 per quanto riguarda l'attuazione degli
appalti in formato elettronico).
Via libera dal Parlamento Ue nel gennaio scorso
Ricordiamo che le nuove regole Ue in materia di appalti sono state approvate nel gennaio
scorso dal Parlamento europeo (con 479 voti favorevoli, 184 contrari e 17 astensioni). “Le
nuove norme si pongono tre obiettivi principali:
semplificazione,
flessibilità
certezza giuridica.
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Semplificazioni e “documento unico europeo di gara”
Tra le novità del nuovo pacchetto di norme, un forte accento è posto sulla semplificazione:
grazie a un “documento unico europeo di gara” standard, basato sull’autocertificazione, la
procedura è destinata a diventare più semplice per le imprese. Solo il vincitore sarà tenuto a
fornire la documentazione originale (certificati e attestati). Inoltre i termini minimi per
presentare le offerte sono accorciati. Il tutto con una riduzione di oltre l'80% dell'onere
amministrativo per le imprese (stime della Commissione Europea). La nuova normativa
prevede anche l'istituzione di meccanismi per meglio bilanciare le richieste di controllo
pubblico con quelle di politiche orizzontali, come la tutela ambientale, l'innovazione e
l'integrazione delle persone in difficoltà.
Nuovo criterio di "offerta economicamente più vantaggiosa" (MEAT)
Grazie al nuovo criterio di "offerta economicamente più vantaggiosa" (MEAT) nella
procedura di aggiudicazione, le autorità pubbliche saranno in grado di mettere più enfasi su
qualità, considerazioni ambientali, aspetti sociali o innovazione, pur tenendo conto del prezzo
e dei costi del ciclo di vita dei prodotti o dei servizi. Inoltre, nelle forniture di beni o servizi e
nei contratti di concessione, gli Enti pubblici potranno scegliere l’offerta che ritengono più
adatta, invece di accettare quella più bassa.
Appalti elettronici e accesso facilitato per le Pmi
Inoltre, le nuove norme promuovono gli appalti elettronici, in grado di generare importanti
risparmi e migliorare i risultati delle procedure, riducendo contemporaneamente sprechi ed
errori; prevedono una modernizzazione delle procedure, attraverso l'abbreviazione di termini
o la distinzione tra criteri di selezione degli offerenti e di aggiudicazione dell'appalto; il
miglioramento dell'accesso al mercato delle piccole e medie imprese e delle imprese in fase
di avviamento, tramite ad esempio la semplificazione degli obblighi di informazione, la
maggiore accessibilità agli accordi-quadro conclusi nei settori di pubblica utilità e la
possibilità di pagamento diretto dei subappaltatori.
Partenariati per l'innovazione
Viene introdotta inoltre una procedura che punta a rafforzare soluzioni innovative negli
appalti pubblici. Si tratta dei nuovi “partenariati per l’innovazione”, che intendono consentire
alle autorità pubbliche di indire bandi di gara per risolvere un problema specifico, senza
pregiudicarne la soluzione, lasciando quindi spazio alle autorità pubbliche e all’offerente per
trovare insieme soluzioni innovative.
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