ECONOMIA - Aermatica

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L’UNIONE SARDA
www.unionesarda.it - giovedì 11 luglio 2013
ECONOMIA
Redazione Cagliari
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Le aziende applicano il taglio previsto dalla Regione ma le Entrate non rispondono Villacidro. Oggi un nuovo incontro
Vendita della Keller,
arriva il via libera
Commercialisti e imprese chiedono chiarimenti invano da parte del Tribunale
Irap, è guerra sull’acconto
MAURO PILI
«Stabilimenti
balneari,
a rischio
6.500 posti»
«Le strutture balneari della Sardegna devono ottenere la proroga sino al
2020 come prevede la legge per tutto il territorio nazionale. A rischio ci sono
1.500 lavoratori diretti e
5.000 stagionali». Lo ha
chiesto il deputato sardo
del Pdl, Mauro Pili, presentando ieri un’interrogazione appello al Governo con
la quale chiede un intervento diretto sulla Regione
per uniformare le condizioni di proroga su tutto il
territorio nazionale, garantendo la salvaguardia delle imprese del settore. «Se
non dovesse essere attuata
la norma», spiega Pili, «le
spiagge sarde finirebbero
nelle mani delle grandi
multinazionali straniere
che si stanno attrezzando
per partecipare a eventuali gare internazionali dove
gli operatori sardi rischiano di essere cancellati. È
impensabile», aggiunge il
deputato, «che la Sardegna
resti esclusa da quella norma che il Parlamento ha
varato nei mesi scorsi consentendo a tutte le concessioni di essere prorogate
sino al 2020».
In Sardegna, le strutture
balneari sono circa 900
con occupazione diretta
stimata in circa 1.500 unità, a cui si aggiungono 45.000 unità stagionali. «Si
tratta di una realtà economica di rilievo che non può
essere cancellata con un
colpo di spugna», conclude Pili.
In tarda serata è arrivata la replica della Regione:
«Le concessioni balneari di
competenza regionale sono tutte già prorogate al 31
dicembre 2020», ha precisato l’assessore regionale
degli Enti locali, Nicola
Rassu. (lan. ol.)
La Regione taglia l’Irap ma
l’Agenzia delle entrate nicchia. O meglio, non dà risposte alle imprese, che attraverso le associazioni e
l’Ordine dei commercialisti
chiedono chiarimenti su come quantificare l’acconto in
base alle nuove disposizioni
regionali. La risposta della
direzione regionale dell’Agenzia delle entrate è
una lettera in cui si spiega
quali sono le possibilità di
quantificazione dell’acconto, senza però dare indicazioni sulla scelta da fare. E
così l’incertezza rimane,
anche se molti consulenti
aziendali e le imprese hanno scelto: la legge regionale
c’è ed è retroattiva (dal 1°
gennaio) per cui l’aliquota è
stata ridotta del 70%. Perché dunque dare più soldi
di quanto dovuto allo Stato?
LA VICENDA. Il Consiglio
regionale, con l’approvazione dell’ultima finanziaria,
ha deciso di abbattere l’aliquota Irap del 70%: il calcolo dell’imposta, dunque,
deve essere fatto non più
sulla base del 3,90% ma
dell’1,17% della produzione
netta dell’azienda. Sulla base di questa nuova norma,
le aziende che devono versare l’acconto stanno predi-
Un ufficio dell’Agenzia delle entrate
sponendo i documenti per
l’Irap, calcolato appunto
con la nuova aliquota. Proprio mentre le associazioni
imprenditoriali e gli studi
dei commercialisti hanno
iniziato a compilare i bollettini di pagamento, ci si è resi conto che il software utilizzato per l’Irap non ammette la nuova aliquota. Da
qui la decisione, da parte di
Confartigianato, Confcommercio e anche dell’Ordine
dei commercialisti, di inviare vari quesiti all’Agenzia
delle entrate.
IL QUESITO. La domanda,
l’ultima in termini cronologici, posta dai commercialisti è la seguente: poiché per
utilizzare la nuova aliquota
bisogna «forzare il software», non è che poi i contribuenti rischiano di avere
sorprese in futuro? La risposta dell’Agenzia delle
entrate è quanto meno pilatesca: «L’acconto Irap potrà
essere determinato avvalendosi dei seguenti due
metodi alternativi: metodo
storico o metodo previsionale». In altri termini, con
il primo si paga sulla base
di quanto versato negli anni passati, con la vecchia
aliquota del 3,90%, con
quello previsionale si fa invece un calcolo sulla base
della nuova percentuale
dell’1,17%. In questo caso,
però, precisa l’Agenzia delle entrate, «il metodo previsionale comporta, in caso di
versamento insufficiente,
l’applicazione del regime
sanzionatorio».
«Perché dovrebbe essere
insufficiente», affermano alcuni commercialisti cagliaritani che hanno sollevato il
problema, «se l’aliquota
stabilità dalla Regione è
quella dell’1,17%? Non c’è
da sbagliare e certamente
non possiamo costringere i
nostri clienti a versare alla
Regione, visto che l’Irap è
un tributo regionale, più del
dovuto soltanto perché
manca un codice tributo nel
software utilizzato per il
versamento. È assurdo».
Dunque, l’acconto va calcolato sulla base delle indicazioni della legge regionale.
Non un euro in più. Se in futuro ci sarà da aggiungere,
si vedrà.
Giuseppe Deiana
Innovazione. L’azienda di Carbonia produce un velivolo telecomandato
Aermatica vola sempre più su
Vola in alto Aermatica. L’azienda con
sede a Varese e a Carbonia, nata dall’iniziativa di un team di professionisti
cresciuti con il gruppo Finmeccanica,
punta tutto sull’innovazione. Dopo cinque anni di ricerca e sviluppo, oggi
Aermatica progetta, produce e commercializza piccoli aeromobili a pilotaggio remoto. «I nostri clienti», spiega uno dei soci, Piero Refolo, «sono
prevalentemente enti come la Protezione civile o più in generale appartenenti alla Pubblica amministrazione.
Mi riferisco a quei soggetti che gestiscono attività sul territorio e che, quindi, hanno bisogno di informazioni specifiche». Come funziona? «I nostri piccoli elicotteri sono dotati di un apparecchio - fotocamera, telecamera o termocamera - che consente rilevazioni
a un costo accessibile», spiega Refolo.
LA NOVITÀ. L’ultimo nato in casa Aermatica è Anteos, un velivolo (l’unico ad
avere ottenuto dall’Enac un permesso
di volo) di piccole dimensioni, a un’ala
rotante (senza pilota) a decollo e atterraggio verticale, capace di trasportare
un carico fino a due chili, per un raggio di qualche chilometro seguendo
una traiettoria pianificata o attraverso
comandi manuali. «Il suo volo stabilizzato e stazionario», spiega Refolo,
«permette di acquisire in modo estremamente preciso dati sensoriali. Le informazioni raccolte a bordo sono poi
inviate alla stazione di terra che contemporaneamente monitora in automatico ogni tipo di parametro di missione, per una facile gestione dell’operatore. Il sistema di controllo del computer di bordo è comunque in grado di
reagire a eventi imprevisti come gli
ostacoli individuati dai sensori».
L’ENAC. Per Refolo il nullaosta dell’Enac è stato determinante: «L’autorizzazione al volo costituisce un fattore di differenziazione estremamente
importante, perché ci permette di en-
trare nel mercato civile. Inoltre, è abilitante per la concessione di polizze assicurative per il lavoro aereo, non rilasciabili per gli aeromodelli, comunque
sofisticati, che quindi restano utilizzabili solo per scopo ludico e non per fare lavoro aereo».
L’AZIENDA. Oggi la società ha una
ventina di dipendenti e due sedi, una in
provincia di Varese (Venegono Superiore) e l’altra a Carbonia (dove è nato
uno dei fondatori, Paolo Marras). «Aermatica», precisa Refolo, «nasce dall’esperienza ultradecennale, maturata
in contesti internazionali, nella progettazione di sistemi complessi in settori
dell’avionica, dello spazio, della robotica, del telerilevamento e del data processing. Da ciò», conclude il manager,
«deriva il possesso di tecnologie e competenze per gestire tutte le fasi della
realizzazione di un velivolo di piccole
dimensioni senza pilota».
Lanfranco Olivieri
Nella fabbrica delle carrozze dei creditori non privilegiati
è arrivato il giorno del rin- (i fornitori) fra una settimagraziamento. A distanza di na per la loro approvazione
tre anni dal blocco della pro- alla vendita. Un sì scontato
duzione, ieri mattina è giun- perché tutti hanno interesse
to il via libera della sezione a veder liquidate dalla nuofallimenti del Tribunale di va proprietà le spettanze
Cagliari per la vendita del maturate con la precedente
ramo aziendale Keller Elet- gestione aziendale, sfociata
tromeccanica spa in liquida- nella liquidazione giudiziazione alla multinazionale in- le. «Adesso la strada è spiadiana Ruia Group. Il collegio nata per la riapertura della
giudicante ha
fabbrica», afferinfatti deciso di
ma
Gianluigi
autorizzare il
Marchionni, seconcordato pregretario provinventivo, annulciale della Fiom
lando il provveCgil. La nuova
dimento di revoproprietà
ha
ca assunto nei
molta fretta: ci
mesi scorsi in
sono da costruire
attesa della veriin tempi brevi
fica dello stato
212
carrozze
patrimoniale del
passeggeri per le
ramo d’azienda
ferrovie dell’Egitda parte dei
to, appalto affidacommissari giu- Gianluigi Marchionni
to alla Keller
diziali nominati
Elettromeccanidallo stesso Trica dalla società
LA FIOM
bunale.
egiziana Samef.
LA DECISIONE.
Con la crisi istiMarchionni: tuzionale in EgitIl responso ha
to si potrebbero
richiesto
più
«Adesso
verificare ritardi
tempo del previla strada
nelle transazioni
sto, anche perdei flussi finanché la valutazioper riaprire
ziari verso l’Itane era stata conla fabbrica
lia relativi alla
testata dal comcommessa
e
missario liquidaè spianata»
questo potrebbe
tore Marco Sercomportare ultepi (ex direttore
riori ritardi per la
generale della
riapertura della
Keller) e dai
fabbrica.
suoi collaboraL’INCONTRO.
tori tecnici, che
la ritenevano al
Questa mattina il
ribasso rispetto
commissario lialla realtà patriquidatore Marco
moniale. I rinvii
Serpi incontra i
si sono sussesindacati. Saranguiti fino a ieri
no fatte comunimattina, quando
cazioni urgenti:
i giudici della
appunto il via lisezione
fallibera del Tribunamenti hanno cole e la richiesta
municato che la Marco Serpi
della proroga per
revoca del conaltri sei mesi delcordato preventivo è stata la cassa integrazione, che
annullata e che pertanto, nei scade ad agosto, per perfatti, si può procedere con la mettere un rientro scagliovendita del ramo aziendale nato al lavoro di 271 dipenalla Ruia Group. Il gruppo denti su un organico di 293
indiano, con le controllate (ventidue andranno in preMoltonway Limited e Jessop pensionamento). I primi a
Group, ha costituito la New rientrare al lavoro saranno
Sardinian Railway, con sede gli operai delle squadre dei
a Villacidro, che gestirà lo manutentori che dovranno
stabilimento di Cannamen- rimettere lo stabilimento in
da.
condizioni di riprendere
I CREDITORI. Il collegio giu- l’attività dopo tre anni di ferdicante si è comunque riser- mo.
vato di fissare l’assemblea
Gian Paolo Pusceddu