QUI - Italian Climate Network

Disposizioni Generali Think Tank Equità Intergenerazionale
PREAMBOLO - IL CONTESTO
Il think tank sul principio di “equità intergenerazionale” è un progetto nato dai giovani di “Italian
Climate Network”, onlus italiana che ambisce a creare un network di cittadini, aziende ed
associazioni al fine di intraprendere un percorso comune per contribuire alla risoluzione della
questione climatica e ad assicurare all’Italia un futuro sostenibile.
Oggetto di riflessione del think tank è il principio di “equità intergenerazionale”, secondo cui il
pianeta debba essere consegnato alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a
quelle in cui sia stato ereditato. Il principio non rappresenta di per sé una novità, essendo già
presente sia nella Dichiarazione di Rio che nella Convenzione Quadro sui Cambiamenti
Climatici: tuttavia questo, pur essendo presente esplicitamente nel testo, non ha avuto portata
vincolante per le parti. Compito dei giovani di tutto il mondo è dunque quello di esercitare
pressione verso i governi, affinché l’equità intergenerazionale diventi un tema primario nelle
discussioni, per un accordo sul clima che garantisca un pianeta vivibile alle generazioni future.
Il primo passo è stato compiuto nel 2013 dai ragazzi parte dell’Intergenerational Equity Working
Group di YOUNGO; tale working group ha intrapreso diverse attività volte a riportare il
principio di equità intergenerazionale all’ordine del giorno nel contesto delle negoziazioni
dell’UNFCCC. Il lavoro dei giovani di YOUNGO, del quale fa parte anche la Sezione Giovani di
Italian Climate Network, è culminato nella redazione della “Warsaw Declaration on
Intergenerational Equity and Climate Change”, siglata da 62 paesi i quali hanno convenuto che i
nuovi target di riduzione delle emissioni e di aumento delle temperature debbano tenere in
considerazione il principio di equità intergenerazionale, e che ciò vada attuato all’interno del
nuovo accordo globale da raggiungere (secondo la roadmap attuale) entro il 2015 per poter
entrare in vigore dal 2020.
A seguito della richiesta da parte dell’Intergenerational Equity Working Group ai Chair dell’ADP
per l’inserimento delle terminologie “equità intergenerazionale” e/o “generazioni future”
all’interno del preambolo del testo conclusivo dell’ADP, il segretariato dell’UNFCCC ha
informato YOUNGO della volontà da parte di Bolivia, Colombia (in rappresentanza del gruppo
AILAC), Messico e Gambia (in rappresentanza dei LDCs) di inserire un riferimento all’equità
intergenerazionale nel preambolo del testo, mentre Sud Africa, Brasile, Singapore, Egitto e Stati
Uniti hanno proposto l’inserimento del termine “generazioni future”.
Al termine delle negoziazioni, la scelta è ricaduta sul termine “generazioni future”, che è stato
dunque inserito nel preambolo del testo conclusivo dell’ADP. Per la prima volta nella storia
dell’UNFCCC, i giovani sono riusciti a lasciare una traccia tangibile del proprio lavoro.
SEZIONE I – IL PROGETTO
Art.1 – Il progetto
Il progetto “think tank” consiste nella realizzazione di un gruppo di lavoro composto da giovani
(associazioni e singoli), operanti a livello professionale e/o accademico nelle aree dell’ambiente,
dell’economia, del diritto, delle politiche giovanili, della salute o in aree a queste correlate.
Esso si avvarrà del supporto di un comitato scientifico costituito da esperti nell’ambito delle
negoziazioni dell’ONU e delle aree d’interesse indicate.
Art. 2 - Finalità
Il think tank si configura come un “elaboratore di idee”: ai partecipanti è richiesta la redazione di
un elaborato contenente proposte concrete su come rendere il principio di “equità
intergenerazionale” concretamente operativo all’interno del prossimo accordo globale sul clima,
che secondo l’attuale agenda dovrà essere raggiunto entro la COP21 di Parigi 2015.
Le proposte formulate dovranno costituire una declinazione del principio nelle aree citate,
costituire cioè degli strumenti funzionali all’applicazione effettiva dello stesso (Art.5). Esse
avranno lo scopo di sensibilizzare i negoziatori alla rilevanza del principio e dell’adozione degli
strumenti proposti.
In particolare, scopo ultimo del think tank è la creazione, attraverso il contributo dei partecipanti,
di un documento conclusivo denominato: “Italian Youth Action Plan on Intergenerational
Equity”. Tale documento sarà strutturato in modo da mantenere le referenze alle proposte dei
singoli e delle associazioni partecipanti.
Art. 3 - Requisiti associativi per l’adesione
Non sono ammessi al think tank partiti politici. Qualora la richiesta di adesione fosse avanzata da
associazioni che presentino all’interno del proprio statuto uno scopo essenzialmente politico,
queste saranno ammesse solo se potranno dimostrare di non essere affiliate ad alcun partito
politico, fatto salvo il caso in cui ne rappresentino la sezione giovanile. La sezione giovanile del
partito dovrà dimostrare di avere propri statuto e organigramma e di essere indipendente dalle
direttive del partito.
In tutti gli altri casi l’ammissione al think tank sarà sottoposta all’analisi di ICN, che deciderà in
base alla compatibilità dello statuto dell’associazione allo scopo del progetto.
Art. 4 – Requisiti individuali per la partecipazione
Sono ammessi a partecipare al think tank i membri delle associazioni partner di Italian Climate
Network che abbiano aderito al progetto.
Saranno altresì partecipanti al think tank gli iscritti alla Sezione Giovani di Italian Climate
Network, in regola con il versamento della quota annuale, che desiderino aderire. Coloro i quali
non abbiano ancora compiuto 25 anni, possono iscriversi alla Sezione Giovani di Italian Climate
Network scrivendo ad [email protected].
SEZIONE II – ORGANIZZAZIONE
Art. 5 – Elaborato
La partecipazione al think tank implica la redazione di un elaborato (Art. 2).
L'elaborato potrà essere unico per ogni associazione e pervenire a suo nome.
Resta salva la possibilità, a discrezione dell'associazione di riferimento, di far pervenire più
elaborati: in tal caso, ciascuno sarà a nome del rispettivo autore in rappresentanza della propria
associazione.
Coloro che partecipano tramite la Sezione Giovani di Italian Climate Network, potranno lavorare
singolarmente o costituire un gruppo (max 4 persone) con altri iscritti alla Sezione Giovani.
Art. 5.1 - Struttura del documento
L’elaborato dovrà rispettare le seguenti consegne: la redazione andrà effettuata su un documento
word, con margini superiore, inferiore, destro e sinistro pari a 1,27 cm. Il font da utilizzare è il
“Times New Roman”, carattere testo 11, lunghezza minima di 6000 (seimila) caratteri, spazi
inclusi. Il documento corrispondente a tali parametri occupa circa una pagina e mezza.
Art. 5.2 - Redazione dell’elaborato
L’elaborato dovrà essere strutturato secondo tre punti principali di seguito descritti:
a) Ricerca - L’equità intergenerazionale: le problematiche diffuse e i casi-studio di successo.
Si tratta di una descrizione dello stato dell’arte sulle relazioni fra il principio di equità
intergenerazionale e la particolare area d’interesse (fra le 5 principali indicate, o a quelle ad esse
correlate) scelta. In questo paragrafo occorre evidenziare quelli che si presentano come i
maggiori ostacoli all’affermazione del principio, e i casi in cui invece questo risulti rispettato. Le
considerazioni riportate possono spaziare dal piano pratico a quello morale, e riferirsi a contesti
sia locali che globali.
b) Coinvolgimento esperti - Esperienze, suggerimenti e come effettuare un focus sulle
negoziazioni climatiche dell’ONU.
I partecipanti dovranno menzionare testimonianze e contributi tecnici da parte di esperti nel
settore (membri del comitato scientifico del Think Tank, stakeholders, rappresentanti delle
istituzioni…) al fine di acquisire una conoscenza organica della questione e di trarre spunti su
possibili pratiche e soluzioni da mettere in atto per superare gli ostacoli emersi nella fase di
ricerca. Il coinvolgimento degli esperti deve servire inoltre a contestualizzare la ricerca all’ambito
delle negoziazioni, ovvero delineare come queste problematiche si presentino nel corso delle
negoziazioni e quali soluzioni si possano attuare in quel contesto.
c) Formulazione proposta - Come rendere il nuovo accordo globale uno strumento di difesa per
le generazioni future: “pensate alla miglior proposta, realizzabile, possibile: quella è ciò che
cerchiamo”.
Quest’ultima parte consiste nella finalizzazione delle considerazioni emerse nei punti a) e b).
Ovvero, alla luce delle ricerche effettuate e degli input ricevuti dagli esperti, si richiede la
formulazione di proposte concrete su come rendere il principio di equità intergenerazionale
operativo ed efficace, sia in generale (a livello teorico, dunque in un qualsiasi contesto) sia nello
specifico delle negoziazioni climatiche.
Vi è un solo vincolo alla redazione delle proposte: che siano teoricamente realizzabili. Ciò
significa che occorre trovare almeno un precedente di successo, o una legittimazione teorica da
parte di un esperto coinvolto, o ancora che vi siano già proposte simili in essere. Tale condizione,
necessaria, è anche sufficiente: nella rosa delle proposte e degli scenari ritenuti possibili, si
richiede di puntare a quelli più ambiziosi; il lavoro dell’Intergenerational Equity Working Group
nel 2013 ha dimostrato come anche obiettivi considerati in partenza quasi impossibili da
raggiungere (a livello pratico, non teorico) fossero invece realizzabili (per una descrizione
dettagliata si rimanda al PREAMBOLO).
Art. 6 - Fasi del lavoro tecnico
Il lavoro tecnico del think thank si divide in quattro fasi, per le quali si rimanda agli articoli
successivi: a) incontro preliminare, b) fase di elaborazione, c) consegna degli elaborati,
d) redazione ed invio dell’“Italian Youth Action Plan on Intergenerational Equity”, e)
conferenza stampa conclusiva.
Art. 6.1 – Incontro preliminare
L'incontro preliminare è fissato in data 29 Maggio, dalle ore 14.00 alle ore 17.00 presso la sede
nazionale del WWF Italia, in Via Po, 25/c.
Scopo dell'incontro è aiutare i partecipanti a comprendere il contesto di riferimento.
A tal fine i membri del comitato scientifico forniranno linee guida per un miglior svolgimento
dell'elaborato, descrivendo le relazioni che intercorrono tra le principali aree d'interesse e il
principio di equità intergenerazionale. Saranno inoltre approfonditi altri principi che hanno
caratterizzato la storia delle negoziazioni all'interno della Convenzione Quadro sui Cambiamenti
Climatici delle Nazioni Unite. Seguirà un dibattito in cui sarà data libertà ai partecipanti di
rivolgere agli esperti domande sul funzionamento delle negoziazioni, gli aspetti scientifici del
cambiamento climatico, il contesto geo-politico presente e futuro nonché circa gli aspetti etici che
si evidenziano considerando l'equità tra generazioni e i relativi diritti delle generazioni future.
Art. 6.2 – Fase di elaborazione
L'elaborazione vedrà il rispetto delle condizioni previste dall'Art. 5.
Questa avrà inizio Giovedì 29 Maggio 2014 con l'incontro preliminare di formazione (Art. 6.1).
Con il rispetto delle forme previste dall'Art. 7 durante tale fase i partecipanti potranno consultare
i membri del comitato scientifico.
Art. 6.3 – Consegna degli elaborati
Gli elaborati andranno consegnati in due file (formati word e pdf) entro e non oltre venerdì 3
ottobre 2014, tramite email da inviare a Federico Brocchieri, all’indirizzo:
[email protected]
Art. 6.4 – Redazione dell’“Italian Youth Action Plan on Intergenerational Equity”
A partire dagli elaborati pervenuti sarà redatto l'Italian Youth Action Plan on Intergenerational
Equity a cura di Italian Climate Network e della sua sezione giovanile.
Esso sarà realizzato entro e non oltre lunedì 24 Novembre 2014.
Le proposte presenti in ciascun elaborato (Art.5.2, Par.C) saranno raggruppate, mantenendo le
referenze degli autori, per aree tematiche. Il secondo passo vedrà la rielaborazione del testo con la
collaborazione dell'Intergenerational Equity Working Group di YOUNGO affinché il linguaggio
utilizzato sia adatto all'inserimento delle proposte nel testo negoziale conclusivo.
Ogni elaborato pervenuto attraverso il think tank sarà tradotto a cura di ICN in lingua inglese ed
inserito integralmente all'interno dell'Italian Youth Action Plan on Intergenerational Equity in
un'apposita area.
Art. 6.5 - Conferenza stampa conclusiva
La conferenza stampa conclusiva si terrà, in data da destinarsi, al termine della redazione
dell’Italian Youth Action Plan on Intergenerational Equity. Nel corso della conferenza, verranno
presentati alla stampa e all’associazionismo i risultati dei lavori e le prospettive per la COP20 di
Lima (1-12 dicembre 2014).
SEZIONE III – Comitato scientifico e associazioni
Art. 7 – Comitato scientifico
Il comitato scientifico è composto da:
Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia WWF Italia
Impegnata sui temi dell’ambiente, della salute e dell’equità sin da giovanissima, è stata referente
romana di Medicina Democratica e ha co-fondato, tra l’altro, il Comitato Per l’Applicazione della
legge 180 nel Lazio. Ha però sempre nutrito una forte passione e curiosità per le discipline
umanistiche, per gli ambienti internazionali e per tutte le culture. Professionalmente, ha lavorato
presso alcuni gruppi parlamentari come comunicatrice, collaborando anche ad alcune proposte di
legge.
Nel 1991 accolse l’offerta del WWF di diventare capo ufficio stampa. Dopo anni di impegno
sulla comunicazione ambientale, divenne responsabile delle campagne internazionali del WWF
Italia, occupandosi in particolare di cambiamento climatico/energia e di sostanze chimiche
tossiche. Successivamente si è focalizzata sulla grande sfida del clima e della svolta energetica
possibile. Segue le trattative internazionali sul clima dal 2001, ha partecipato ai Summit sullo
•
Sviluppo Sostenibile di Johannesburg (2002) e di Rio +20 (2012). Fa anche parte dei team
internazionali del WWF su Clima ed Energia, sul G8 e G20 e sugli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile. Da un paio di anni è anche co-portavoce della Coalizione Contro la Povertà (GCAP).
• Vincenzo Ferrara, ENEA
Laureato all’Università di Roma “La Sapienza” in fisica nel 1971, specializzato in “fisica
dell'atmosfera e meteorologia” nel 1974. Dopo, una breve esperienza come assistente
universitario all’Università La Sapienza di Roma, e dopo aver lavorato per circa quattro anni al
Servizio Meteorologico dell'Aeronautica, nel 1975 è entrato, come ricercatore, in ENEA (Ente
per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente), dove ha lavorato, dapprima nel campo del
trasporto e della diffusione di inquinanti atmosferici e poi, nel settore delle ricerche sull’ambiente
globale e i cambiamenti climatici. In ENEA ha percorso tutta la carriera professionale da Capo
Laboratorio fino a Dirigente responsabile di tutte le attività di ricerca sui cambiamenti climatici.
Dal settembre 2012 è in pensione. Ha ricoperto numerosi incarichi professionali a livello
internazionale tra cui, per oltre 14 anni, quello di "focal point” italiano presso l’IPCC. Anche a
livello nazionale ha ricoperto numerosi incarichi professionali, tra cui quello di membro della
Commissione Scientifica Nazionale per le Ricerche in Antartide e quello di membro della
Commissione VIA e VAS del Ministero dell'Ambiente. E’ stato anche direttore responsabile
della Rivista ENEA: “Energia, Ambiente, Innovazione” e ha ricoperto l’incarico, tra dicembre
2011 e aprile 2013, di Consigliere Scientifico del Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente nel
Governo Monti (XVI Legislatura). Attualmente fa parte del Gruppo Esperti del progetto ENEA:
Idee per lo Sviluppo Sostenibile.
• Gianfranco Pellegrino - Docente di Filosofia Politica, LUISS Guido Carli
Laureato in filosofia morale all’università di Roma “La Sapienza” nel 1997, con tesi sulla
filosofia politica di H. Sidgwick. Ha conseguito un dottorato di ricerca in filosofia del diritto
all’università di Padova nel 2001 con una tesi sulla filosofia del diritto di J. Bentham. Fino al
2009 è stato prima assegnista e poi borsista presso il Centro di Studi e Ricerche sui Diritti Umani,
poi Center for Global Ethics and Politics della Luiss “Guido Carli”, in cui oggi è ricercatore a
tempo determinato. Ha insegnato presso la facoltà di Scienze politiche della Luiss, nei corsi di
laurea magistrale (filosofia dell’impresa) e presso il PhD in Political Theory della Luiss (Applied
Ethics). Attualmente tiene i corsi di Filosofia politica alla laurea triennale e di Teorie della
globalizzazione per la laurea magistrale presso la stessa facoltà.
Marcello Di Paola - Docente di Sviluppo Sostenibile, LUISS Guido Carli
As the Assistant Academic Dean for the CEA Rome Center (Italy), Dr. Marcello Di Paola
ensures that academic policies and procedures are followed and provides support to the faculty to
ensure academic program integrity. More specifically, Dr. Di Paola makes recommendations for
faculty appointments, schedules courses, holds regular faculty meetings, manages student and
faculty grievances, recommends curriculum updates, and oversees the day-to-day academic
activities of the CEA Rome Center programs.
Dr. Di Paola has eight years of teaching experience at both the undergraduate and graduate levels.
He has taught at both undergraduate and graduate level in Italy, the United States, and the
Netherlands. He has taught and/or designed courses in Distributive Justice, Behavioral
Economics, Business Ethics, Sustainable Development, Climate Change, and Theories of
Globalization. He is a research and teaching fellow at the Center for Ethics and Global Politics at
LUISS University, Rome, and an external affiliate of the Bioethics Center at NYU. Dr. Di Paola
has been actively involved in the configuration of the first undergraduate program at LUISS
taught entirely in English, the Politics, Philosophy, and Economics. In January 2012, he joined
CEA Rome Center to teach Business Ethics.
Dr. Di Paola holds a Doctorate in Political Philosophy from the Center for Ethics and Global
Politics from LUISS, “Guido Carli” in Italy, and a Master of Science in Philosophy, Public
•
Policy and Social Values from LSE in the United Kingdom. He also holds a Bachelor of Arts
degree in Social Sciences from University College Utrecht in the Netherlands.
His non-academic professional experience has been in the ornamental plants business.
• Alfonso Giordano - Docente di Geografia Politica, LUISS Guido Carli
Docente di "Sviluppo Sostenibile" nel Corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali
presso il Dipartimento di Scienze Politiche della LUISS Guido Carli. È stato docente di
"Sviluppo Sostenibile e Flussi Migratori", "Geografia Economica", "Politica Economica
Internazionale" (congiuntamente con il prof. Jean-Paul Fitoussi), "Movimenti di Popolazione e
Relazioni Internazionali", "Geografia Politica ed Economica" nello stesso Dipartimento. Docente
di Geografia (corsi di: Sistemi Economici Mondiali, Sostenibilità, Migrazioni Internazionali)
presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie della Formazione dell'Università di Roma "Tor
Vergata".
Responsabile relazioni internazionali della Società Geografica Italiana e membro del PopulationEnvironment Research Network. Membro dei comitati editoriali delle seguenti riviste
accademiche: Outre-Terre - Revue Européenne de Géopolitique; Journal of Global Policy and
Governance; International Journal of Euro-Mediterranean Studies; Transition Studies Review. È
stato External Reviewer nel settore "Social Sciences and the Humanities", per la Fundação para a
Ciência e a Tecnologia, Lisbona. È stato Research affiliate presso l'Institut d'Études Européennes
- Université Libre de Bruxelles nel gruppo di ricerca "Neo-regionalism, Globalisation and
International Order". Ha lavorato come Consigliere per "Ricerca Scientifica, Università e
Relazioni Internazionali" presso la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei
Deputati. Ha lavorato in qualità di esperto scientifico nello Staff del Consigliere diplomatico per
le Relazioni Esterne della Rappresentanza Permanente d'Italia presso l'Unione europea e ha
partecipato ai lavori del Consiglio dell'Unione europea, Bruxelles.
DISPOSIZIONI FINALI
La partecipazione al think tank presume la conoscenza delle presenti disposizioni ed implica, da
parte dei partecipanti, l‘accettazione, per intero, delle stesse.
Roma,
28 maggio 2014
A cura di:
Federico Brocchieri, Chiara Bardoscia, Francesca Mingrone
per Italian Climate Network Onlus
Con il contributo di:
Veronica Caciagli, Beatrice Settanni
Contatti:
Federico Brocchieri – Referente Progetto
[email protected]
Italian Climate Network Onlus
[email protected]
www.italiaclima.org