PRIMI ANNI DEI GRANDI COMPUTER E LANCIO

PRIMI ANNI DEI GRANDI COMPUTER E LANCIO DEL SISTEMA IBM /360
Il 7 aprile 1964 la International Business Machine, meglio conosciuta come IBM, fece il più
grande annuncio della sua storia: venne annunciata una intera famiglia di calcolatori, il
Sistema /360.
IBM impegnò su questo progetto 60.000 persone, spendendo 5 miliardi di dollari; fu il
secondo progetto più costoso degli anni 60', dopo il programma lunare Apollo.
Per la natura e la complessità di quanto venne annunciato, fu anche probabilmente la
scommessa più rischiosa che una impresa avesse mai osato affrontare:
l'eventuale insuccesso del prodotto annunciato avrebbe potuto mettere a rischio la stessa
esistenza della compagnia, che già allora era una potente multinazionale, leader nel settore
dell'informatica.
Il Sistema /360 ebbe invece un grande successo, superiore alle aspettative, e fu proprio
questa sorprendente crescita del volume di vendite che mise seriamente a a rischio il futuro
dell'azienda.
Oggi, a cinquanta anni da questo evento, possiamo descriverlo come una pietra miliare nella
ancora breve storia dell'informatica, che influenzò per decenni gli equilibri del mercato
mondiale dell'informatica, e quindi indirettamente l'evoluzione della nostra civiltà tecnologica.
ANTEFATTI
La fase pionieristica dei primi anni 50' fu caratterizzata dalla produzione "artigianale" di grandi
e costosissimi calcolatori a valvole, costruiti in esemplare unico o in serie di poche unità.
L'IBM, già allora market leader nel settore dei sistemi elettromeccanici a schede perforate per
l'elaborazione dei dati, introdusse nel 1952 il suo primo calcolatore elettronico, il "701
Electronic Data Processing Machine",di cui furono vendute 19 unità.
L'introduzione dei transistor verso la fine degli anni 50' coincise con il graduale passaggio ad
una prima fase industriale, nella quale la dimensione media delle macchine - ed il loro costo iniziò a diminuire; questo permise, in particolare ad IBM, di raggiungere volumi che, nel caso
del modello di maggior diffusione, il "piccolo" 1401, alla metà degli anni 1960 erano già
dell'ordine di una decina di migliaia di unità.
Nei primi anni '60 IBM, che si era ormai convertita da fornitore leader di sistemi
elettromeccanici a fornitore leader di calcolatori elettronici, aveva apparentemente una
posizione invidiabile: l'azienda aveva 130.000 dipendenti, ed il fatturato era in rapida crescita.
IBM aveva inoltre partecipato a due grandi progetti finanziati dal governo USA: il megasistema di controllo dello spazio aereo statunitense SAGE, motivato dal clima di guerra
fredda dell'epoca, ed il supercomputer STRETCH, il primo a transistor, commissionato dalla
NSA (National Security Agency) e dalla Atomic Energy Commission. Questi progetti, oltre che
fonte di significativi profitti, furono per l'azienda occasione per acquisire preziose conoscenze
ed esperienze sulle nuove tecnologie: i finanziamenti pubblici, sotto forma di commesse
industriali, aiutarono IBM a posizionarsi all'avanguardia nel mercato della elaborazione
elettronica dei dati, in quegli anni in rapida espansione; un settore finalmente accessibile
anche ad aziende ed enti di medie dimensioni, a costi non più proibitivi.
Ma il management IBM stava già confrontandosi con i problemi che la rapida crescita avrebbe
portato: oltre alla minaccia rappresentata dalla concorrenza che stava lanciando nuovi modelli
competitivi, la presenza di 7 linee di prodotti fra loro incompatibili avrebbe creato problemi per
i clienti che desideravano passare a macchine più potenti: i programmi, il cui costo di
realizzazione e manutenzione stava già diventando una parte rilevante del costo totale dei
sistemi informatici, avrebbero dovuto essere riscritti. Inoltre la stessa IBM avrebbe dovuto
dedicare ingenti risorse per il supporto e l' evoluzione di macchine diverse, sopratutto
nell'ambito del software, il cui sviluppo si stava rivelando sepre più oneroso.
Va a questo proposito ricordato come allora il software fosse "gratuito", cioè fornito dal
produttore come parte del servizio. Non esisteva ancora il concetto di "sistema operativo", il
fornitore sviluppava unicamente alcuni semplici programmi di base e utilità per garantire il
funzionamento della macchina; IBM, sempre molto attenta a comprendere e risolvere le
esigenze concrete del cliente, sviluppava alcuni programmi applicativi, che venivano distribuiti
gratuitamente. Per questo motivo IBM supportò la formazione di una associazione
indipendente di utenti, lo SHARE, per il libero scambio di programmi. Questa associazione,
facilitando l'accesso gratuito ad una risorsa altrimenti molto costosa da sviluppare in proprio,
ebbe subito grande rilevanza nella crescita del mercato. L'associazione SHARE esiste ed
opera ancora oggi; il concetto di software "open source", oggi molto diffuso, pose le sue radici
durante questo periodo pionieristico.
Un altro importante fattore di incompatibilità fra le diverse linee di prodotti era la connotazione
"commerciale" piuttosto che "tecnica" a cui questi erano destinati: macchine con
organizzazione dei dati e architettura ottimizzata per applicazioni commerciali, che
richiedevano pochi calcoli su grandi volumi di dati; macchine veloci e adatte a calcoli
complessi su volumi di dati inferiori per le applicazioni scientifiche.
Dopo attente valutazioni, alla fine del 1961 IBM decise di intraprendere lo sviluppo di una
intera nuova "famiglia" di sistemi, con modelli di potenza crescente e compatibili fra loro, in
modo che i clienti potessero passare ai modelli più potenti senza dover riscrivere o modificare
i programmi, continuando ad utilizzare le stesse periferiche (nastri, dischi, stampanti) su tutta
la gamma.
Lo sviluppo di questa famiglia, chiamata non a caso "Sistema /360" per indicare l'ampio
spettro di utilizzi possibili, fu una sfida tecnica, organizzativa ed economica di proporzioni
ciclopiche; come fu spesso citato, un progetto sul quale l'azienda rischiò la sua stessa
esistenza.
A rendere ancora più critico il progetto, va sottolineato come l'hardware di queste macchine
si basasse su una nuova tecnologia sviluppata dalla stessa IBM chiamata SLT (Solid Logic
Technology), una sorta di "precursore" di quella che poi sarebbe divenuta la tecnologia dei
circuiti integrati, usata negli anni successivi in tutti i settori dell'informatica e dell'elettronica, la
cosidetta "terza generazione" (la prima era stata quella delle valvole, la seconda quella dei
transisor).
Con la famiglia /360 la commercializzazione di grandi computer assunse le caratteristiche del
"processo industriale globale".
Processo che comprendeva laboratori di sviluppo e stabilimenti di produzione a livello
mondiale, metodi di montaggio e collaudo automatizzati, realizzazione di documentazione e
corsi di formazione per gli utenti, presenza commerciale e supporto tecnico locale per
comprendere e risolvere le problematiche dei clienti, attenzione al software come parte
integrante delle soluzioni.
La decisione di procedere con questa grande "visione" non fu facile: malgrado fosse stata
raccomandata da un apposito comitato che ne aveva valutato in dettaglio tutti gli aspetti, e
fosse supportata dallo Thomas Watson Jr, all'interno della azienda rimasero dubbi e posizioni
critiche fin quasi al giorno del lancio.
L'ANNUNCIO
L'annuncio iniziale del 7 aprile 1963 comprendeva 6 modelli, nei quali le prestazioni del
modello di fascia alta erano 50 volte superiori di quello di ingresso. Il costo di noleggio
andava da 2.700 $/mese per un modello di ingresso a 115.000 $/mese (del 1964) per una
tipica grande configurazione. Contemporaneamente furono annunciate 54 nuove periferiche,
in tutto 154 prodotti, che costituivano appunto il "sistema".
Il mercato reagì immediatamente all'annuncio con grande interesse: nei primi 30 giorni,
furono ordinati 1000 sistemi, dopo cinque mesi la quantità era raddoppiata, arrivando ad un
quinto dei computer installati in USA. Anche successivamente gli ordini furono superiori alle
previsioni originali di IBM: questo inaspettato successo di vendita creò però non poche
difficoltà di consegna.
Le prime spedizioni dei sistemi avvennero nel giugno 1965.
IL SISTEMA OPERATIVO
Il sistema operativo della famiglia, l'OS/360, era anch'esso rivoluzionario per l'epoca: doveva
gestire la multiprogrammazione (l'esecuzione contemporanea di molti programmi), vari
modelli con prestazioni e memoria crescenti, numerose periferiche con caratteristiche molto
eterogenee; in prospettiva, avrebbe anche dovuto gestire la multiutenza (l'utilizzo del sistema
da parte di molti utenti contemporaneamente) per la connessione di terminali remoti. Di tutti i
numerosi aspetti critici del progetto del Sistema /360 quello dello sviluppo dell' OS/360 fu il
più grave, responsabile dei numerosi e gravi ritardi nella effettiva disponibilità delle macchine.
Nella fase critica oltre 1000 sviluppatori lavorarono al progetto, anche se questa tardiva
iniezione di risorse non diede i risultati sperati dal management. L’OS/360 fu finalmente
disponibile a metà 1966, con oltre un anno di ritardo rispetto alle previsioni.
Per tamponare il ritardo, IBM fu costretta ad annunciare tre sistemi più semplici: il BOS/360
(Basic Operating System, per macchine a disco), il TOS/360 (Tape Operating System, per
macchine a nastro), entrambi disponibili in ottobre 1965, e il DOS/360, un sistema operativo
che nella sua prima versione, del giugno 1966, poteva eseguire un programma alla volta; una
versione successiva poteva eseguirne tre contemporaneamente.
Le difficoltà incontrate nello sviluppo dell'OS/360 furono documentate anni più tardi nel libro
"The Mythical Man-Month" scritto dallo stesso responsabile del progetto, Fred Brooks.
La sua analisi in sostanza chiarì che l'aumentare delle dimensioni di un progetto software ne
fa lievitare a dismisura la complessità, con tempi di realizzazione non comprimibili da una
iniezione tardiva di sviluppatori ; questa consapevolezza, oggi ben nota, fu una sorpresa per
IBM e per tutta la comunità informatica, una lezione preziosa che ebbe ripercussioni per
decenni su tutto il mondo dello sviluppo software.
Luca Cerri
ARASS-Brera (www.arass-brera.org)
7 Aprile 2014