nido_evacuazione_prealpina_01_11_2014 (1)

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MALPENSA
SABATO
1
NOVEMBRE
2014
Blitz leghista a Malpensa
Tensioni negli uffici Alitalia
Consiglieri regionali identificati dalla polizia. Faccia a faccia coi dipendenti
LA PROTESTA
Di notte coi soldi della cassa
«Temiamo facili aggressioni»
MALPENSA – (g.c.) E’ possibile sentirsi insicuri all’interno di un aeroporto internazionale, dove tra telecamere e poliziotti non ci dovrebbe essere angolo
che non sia sotto controllo? Secondo alcuni dipendenti di Chef Express, la nota catena di ristorazione
presente a Malpensa con diversi punti vendita dislocati al T1 e al T2, sì. «Provate voi a camminare a mezzanotte con l’intero incasso della giornata in tasca
da una parte all’altra del Terminal 1», denunciano
Francesca Serra, rappresentante sindacale della
Finact, e Antonio Negro della Usae, due sigle distinte appartenenti a una unica federazione indipendente. «Tenete conto che il 90 per cento della forza
lavoro è composta da donne, costrette a tarda sera
a camminare per 20 minuti tra i corridoi deserti dell’aerostazione per raggiungere la cassaforte al piano Arrivi. Non devo certo io ricordare chi frequenta
l’aeroporto a quell’ora». La sindacalista si riferisce al
popolo dei senzatetto che dorme al T1 e che la polizia, a suon di denunce e di decreti firmati negli ultimi
mesi, sta cercando di allontanare da Malpensa. Serra e Negro sostengono di aver tentato più volte di
avere un confronto con l’azienda, ma di aver trovato
le porte chiuse. «Questo è un evidente problema di
sicurezza che si va ad aggiungere a una serie di altre questioni in sospeso che riguardano gli straordinari, i turni, le invalidità», spiega il portavoce della
Usae. «Se i vertici continueranno a non ascoltarci saremo costretti a rivolgerci a chi di dovere». Contattata, l’azienda non ha rilasciato dichiarazioni ma ha
escluso che ci sia un problema di sicurezza. Al momento, infatti, non risulta che qualche dipendente
sia mai stato avvicinato da malintenzionati.
MALPENSA - È finita a insulti e spintoni l’irruzione leghista negli uffici di Alitalia al Terminal 1. Lanciando in aria migliaia di volantini con la scritta «Vergogna, se Malpensa è in difficoltà è colpa
vostra», ieri mattina i consiglieri regionali della Lega Nord, Massimiliano Romeo e Francesca Brianza, e della Lista
Maroni, Marco Tizzoni e Carolina
Toia, hanno voluto mostrare il loro disappunto nei confronti delle politiche
dell’ex compagnia di bandiera che rischiano di mettere in seria difficoltà lo
scalo della brughiera.
Il blitz è scattato pochi minuti dopo le
11. L’accoglienza dei dipendenti Alitalia non è stata delle migliori e gli animi
si sono subito surriscaldati. «Siete voi
politici che vi dovete vergognare: andate
fuori, state rompendo i coglioni alla gente che lavora», ha urlato un impiegato alzandosi dalla scrivania e rispondendo a
tono agli slogan dei consiglieri lombardi. «Questa è l’arroganza di Alitalia che
ha fottuto Malpensa: noi non ce l’abbiamo con voi, ma con i vostri capi che si
sono chiusi nell’ufficio a fianco per evitare il confronto», ha risposto Romeo, capogruppo della Lega al Pirellone. Nel clima incandescente c’è stato spazio anche
per qualche lieve contatto fisico, in particolare quello di un lavoratore Alitalia
che ha accompagnato alla porta in modo
abbastanza “energico” un collaboratore
dei consiglieri regionali. L’arrivo della
polizia ha riportato la calma: identificati
tutti i presenti e i manifestanti invitati a
uscire dagli uffici presi di mira.
Ma la battaglia della Lega contro Alitalia non è finita. «L’operazione Etihad,
suffragata dal ministro Maurizio Lupi,
sta uccidendo Malpensa», ha commenta-
to Brianza al termine della singolare iniziativa. «Grazie al decreto Linate, Air
Berlin ha già trasferito otto voli giornalieri al Forlanini. E questo è solo l’inizio. Oggi la nostra protesta non è rivolta
contro i dipendenti di Alitalia, ma vogliamo che il messaggio arrivi ai loro capi.
Noi siamo schierati a fianco dei sindaci,
del territorio e dei lavoratori». Non a caso, fa sapere Toia, dopo aver ascoltato
due settimane fa gli esuberi Meridiana,
la IV commissione della Regione Lombardia (Attività produttive e Occupazione) tornerà il prossimo 13 novembre a
Malpensa per incontrare i sindaci del
Cuv e gli albergatori. «Sono davvero dispiaciuta per l’accoglienza che ci hanno
riservato, forse non hanno compreso che
la nostra iniziativa non era un attacco nei
loro confronti, ma una difesa di Malpensa e dei suoi lavoratori», è il pensiero della rappresentante della Lista Maroni.
«Non è accettabile che per favorire gli
interessi privati di una compagnia straniera vengano messi a rischio non solo i
posti di lavoro dei dipendenti, ma anche
il futuro di un territorio che attorno allo
scalo ha creato un notevole indotto».
Nel gruppetto dei manifestanti leghisti
c’era anche il gallaratese Roberto Borgo, il segretario di circoscrizione Andrea Cassani e il neocapogruppo in Provincia Giuseppe Longhin. Che ha detto: «Appena eletto il nuovo presidente,
Gunnar Vincenzi, ha dichiarato che la
sua priorità sono le biblioteche e non ha
speso una parola in difesa di Malpensa.
Il suo vice, Giorgio Ginelli, è di Ncd, il
partito di Lupi, il ministro che sta affossando il nostro aeroporto. Ecco chi governa oggi la Provincia di Varese».
Gabriele Ceresa
Volantini, sandwich-man e quattro consiglieri regionali nel
blitz di Lega e lista Maroni ieri al Terminal 1 di Malpensa
Ebola: medico in treno fino ad Aosta, poi messo in quarantena
MALPENSA - Atterrato a Malpensa dalla Sier- strutturata». Il medico appartiene a Emergenra Leone è tornato a casa sua, in Valle d’Aosta, cy. Ha lavorato per un mese in Sierra Leone.
tranquillamente in treno. Non è un "sospetto La quarantena domiciliare è scattata non in aeEbola", ma verrà comunque sottoposto a un pe- roporto, ma a Quart (Aosta) dove vive con i fariodo di quarantena.
miliari.
Il caso ha scatenato mille inter«Mi sembra che sia eccessivo»,
venti, da un lato sul viaggio non
ha commentato ieri interpellato
Tornava dalla
propriamente "protetto", dall’aldall’Ansa, valutando l’isolamentro sul fatto che gli operatori sanito di 21 giorni a cui è sottoposto.
Sierra Leone:
tari che tornano da Paesi africani
Gli è stato chiesto cosa si sarebbe
non siano certo degli untori. Così in aeroporto niente aspettato e lui ha risposto: «Nei
si riaccende l’attenzione anche
sospetti, scattate a termini civili e normali, come fansull’aeroporto di cui l’assessore
no tutti gli altri a cui viene indicacasa le regole Asl to di fare un monitoraggio normaregionale Mario Mantovani ribadisce la sicurezza: «Con soddisfale, tutto qui. Ci sono fiumi di perzione ho constatato come Malpensone che rientrato in Italia e solo
sa sia ben organizzato con un canale sanitario a me è successo questo».
di prima qualità, con tutto il percorso prestabili- La quarantena è stata definita da una procedura
to dalla legge e con tutti i requisiti necessari, di prevenzione contro la diffusione del virus
compresa una rete di assistenza sanitaria ben Ebola definita dall'Usl della Valle d'Aosta. A
IERI IL FUNERALE
Addio a don David Azi Izang
Stroncato a 33 anni da infarto
CASORATE SEMPIONE - (g.c.) Si è celebrato ieri il funerale di don David Azi Izang, il sacerdote
nigeriano in servizio da tredici mesi nella comunità
pastorale dei Santi Paolo e Barnaba di Arsago Seprio e Casorate. Stroncato da un infarto all’età di
33 anni, è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione domenica scorsa, quando ormai non c’era
più nulla da fare.
Lo aspettavano per la messa, ma non vedendolo
arrivare sono andati a cercarlo. Don David era riverso sul pavimento di casa, tra il letto e il calorifero.
Ieri pomeriggio erano tantissimi i fedeli accorsi per
dargli l’ultimo saluto. Il parroco don Stefano Venturini ha ricordato il suo spirito evangelico e l’attenzione che ha sempre mostrato verso gli altri. Il giovane sacerdote è stato sepolto nella cappella riservata ai preti casoratesi in attesa che la salma possa far ritorno in Africa.
firmare il provvedimento è stato il sindaco di non serve a niente e a nessuno - ha commentaQuart, Giovanni Barocco: si parla di contatto to già giovedì sera Cecilia Strada, presidente
a rischio "intermedio". «Si tratta quindi - spie- di Emergency - Questa persona sta bene, ha sega l'Azienda sanitaria - di persona sana e non guito tutte le procedure. Tutto ciò non aiuta chi
contagiosa».
torna da lavori molto difficili ed è
E allora perché chiuderlo in casa,
grazie a queste persone che si fervisto che ha viaggiato tranquillamerà Ebola in Africa e che Ebola
Emergency
mente su un normale treno? L’Unon arriverà in Europa. I medici
sl vuole «cogliere eventuali sintomeritano forse di essere trattati
e Croce Rossa:
mi di malattia ed evitare in tale cacon maggior rispetto senza essere
non mettiamo lo
so contatti con altre persone». Faconsiderati untori e gli italiani
miglia esclusa. Visto che l’uomo stigma su chi aiuta non si meritano il panico seminavive a stretto contatto con i famito nelle loro comunità».
a vincere il virus
liari.
Anche la Croce Rossa internazioLa Regione Valle d'Aosta ribadinale e Mezzaluna Rossa temono
sce di avere agito nel rispetto dello stigma o la discriminazione dele indicazioni del ministero della Salute. Eppu- gli operatori sanitari, perché «porterà inevitare, all’arrivo a Malpensa non sono stati riscon- bilmente a una crisi di risorse umane nella lotta
trati sintomi riconducibile a possibili infezioni. ad Ebola».
«Parlare di allarme, di messa in quarantena,
Angela Grassi
Asilo evacuato. La simulazione funziona
CASSANO MAGNAGO – Bimbi a
scuola di sicurezza. È filato tutto liscio
alla prova di evacuazione dei più piccoli
cittadini cassanesi. Mercoledì, i 35 bambini (da zero a tre anni) del nido comunale, insieme a educatrici, ausiliarie e persino cuoche, hanno così messo a punto un
essenziale tassello della vita scolastica.
Per l’occasione, sono state utilizzate la
nuova culla e i nuovi carrelli acquistati
di recente dal Comune per la sicurezza
dei più piccoli. I quali, infatti, in caso di
emergenza vengono utilizzati per il trasporto dei piccoli utenti ancora non in
grado di camminare. «Tali dispositivi, in
materiale ignifugo, si sono dimostrati efficaci, rendendo molto più agevole il
compito al personale addestrato per i momenti di emergenza e mantenendo un livello di confort elevato per i bambini»,
commenta il sindaco Nicola Poliseno.
Insomma, niente intoppi perché «tutto il
personale ha eseguito alla perfezione le
norme previste dal piano di evacuazione
in caso di emergenza», specifica ancora
il primo cittadino. Così, in 2 minuti e 37
secondi esatti, grandi e piccini sono usciti dallo stabile, «in modo ordinato e composto», come dovrebbe accadere se non
si trattasse di una semplice simulazione.
Da qui, il ringraziamento dell’amministrazione comunale al responsabile della
sicurezza «per la formazione costante
dei lavoratori comunali e tutto il personale del nido coinvolto, dimostrando come
sempre alta attenzione e cura dei piccoli
cassanesi. Per i bambini – conclude il
sindaco – è stata un’occasione di reale
attività educativa nel riconoscere situazioni di rischio e rispetto delle prime norme di sicurezza».
Valentina Colombo