BANCA CENTROPADANA CREDITO COOPERATIVO – SOCIETA’ COOPERATIVA Sede sociale in Piazza IV Novembre 11, 26862, Guardamiglio (LO). Iscritta all’albo delle Banche al n. 5380. Iscritta all’Albo delle Società Cooperative A164598. Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo. Iscritta al Registro delle imprese Tribunale di Lodi al n. 7332-1998. Codice fiscale e Partita IVA 12514870158. Capitale sociale e riserve al 31 dicembre 2012 Euro 178.970.171,64 PROSPETTO INFORMATIVO relativo all’offerta ai Soci e al pubblico di azioni ordinarie Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa Emittente e Responsabile del Collocamento Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa Prospetto Informativo depositato presso la Consob in data 28 marzo 2014 a seguito di comunicazione dell’avvenuta approvazione da parte della Consob con nota n. 0023650/14 del 27 marzo 2014. L’adempimento di pubblicazione del Prospetto Informativo non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il Prospetto Informativo è a disposizione del pubblico presso la sede legale di Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa, in Piazza IV Novembre n. 11, 26862, Guardamiglio (LO), nonché sul sito internet dell’Emittente www.centropadana.bcc.it AVVERTENZA Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento, i destinatari dell’Offerta sono invitati a valutare i fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari offerti. Investimento in Azioni Per valutare se le Azioni oggetto dell’Offerta siano compatibili con i propri obiettivi di investimento, i destinatari dell’Offerta sono invitati, tra l’altro, a tener conto che le Azioni presentano gli elementi di rischio propri di un investimento in strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato e non scambiati in un sistema multilaterale di negoziazione, per cui in sede di disinvestimento potrebbero sorgere difficoltà di smobilizzo. Per difficoltà di smobilizzo si intende che gli aderenti all’Offerta potrebbero avere difficoltà nel vendere le Azioni, in quanto gli ordini di vendita potrebbero non trovare adeguate contropartite o potrebbero non esserci le controparti. Qualità del credito e grado di concentrazione dei grandi rischi Si richiama l’attenzione sulla specifica situazione della qualità dei crediti, più ampiamente rappresentata nel fattore di rischio descritto alla Sezione I Capitolo 4, Paragrafo 4.1.1 (“Rischio di credito”), in relazione alla quale si riporta la seguente sintesi: 30/06/2013 Rischiosità del credito Emittente Crediti deteriorati Impieghi lordi lordi / Crediti deteriorati Impieghi netti netti / 31/12/2012 Sistema Emittente 31/12/2011 Sistema Emittente 31/12/2010 Sistema Emittente 15,33% 14,80% 12,63% 13,50% 8,89% 11,20% 11,58% 9,60% 9,72% 8,70% 7,04% 7,10% 27,98% 38,50% 25,78% 38,80% 22,63% 38,26% 21,59% 35,64% Sofferenze lorde / Impieghi lordi 7,74% 7,80% 6,64% 7,20% 4,42% 5,20% 3,97% 3,80% Sofferenze nette / Impieghi netti 4,82% 3,80% 4,35% 3,40% 2,89% 2,70% 2,36% 2,40% Rapporto di copertura delle sofferenze 40,67% 54,40% 36,80% 54,60% 36,28% 55,48% 42,04% 55,12% 2,68% Rapporto di copertura crediti deteriorati dei 9,88% Sistema 9,90% 7,94% n.d. Incagli lordi / Impieghi lordi 3,66% 4,80%. 3,61% 4,20% 3,21% 2,89% 4,76% Incagli netti / Impieghi netti 2,99% n.d. 3,06% 3,40% 2,94% 2,70% 4,45% n.d. Rapporto di copertura degli incagli 22,01% 22,90% 18,30% 23,20% 10,48% 20,43% 8,81% 20,62% Sofferenze nette / Patrimonio netto (capitale+riserve) 30,44% 18,50% 25,56% 17,30% 19,24% 15,60% 14,36% 13,30% Crediti scaduti netti / crediti verso clienti 2,76% n.d. 1,42% n.d. 1,22% n.d. 1,13% n.d. Grandi rischi clientela / crediti lordi clientela 3,33% n.d. 4,88% n.d. 5,88% n.d. 2,48% n.d. Grandi rischi clientela / crediti netti clientela 3,49% n.d. 5,05% n.d. 6,02% n.d. 2,54% n.d. (Fonte dati sistema bancario: Banca d’Italia). Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti, rispetto a una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di copertura delle sofferenze è pari, per la Banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è pari al 30,44%. Il rapporto di copertura degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di 22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al 30 giugno 2013 ammontano al 15,33% del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente. 2 Tabella rapporti Price/Book Value e Price/Earnings Il prezzo delle Azioni, di cui all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo 2528 cod. civ., che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative possa essere maggiorato di un sovrapprezzo determinato dall’Assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del consiglio di amministrazione. Il valore nominale delle Azioni è pari a Euro 25,82 per ogni Azione. La differenza di prezzo è costituita dal sovrapprezzo fissato dall’Assemblea in data 25 aprile 1993 in Euro 10,33, da versare in aggiunta al valore nominale di Euro 25,82 per ogni Azione. La tabella che segue illustra il raffronto tra i rapporti di Price/Earnings e di Price/Book Value dell’Emittente, con riferimento al valore nominale delle Azioni aumentato del sovrapprezzo, con quello di altre banche non quotate selezionate in base al modello di business retail adottato, comparabile con quello dell’Emittente e con alcune banche quotate che operano sullo stesso territorio dell’Emittente. Tali informazioni sono riferite al 31 dicembre 2012 per le banche non quotate comparabili con la Banca (ad eccezione delle informazioni riguardanti Banca Etica che sono riferite al 30 giugno 2013) non essendo stato possibile reperire le medesime informazioni aggiornate al 30 giugno 2013, mentre sono riferite al 30 giugno 2013 per le banche quotate. BANCHE NON QUOTATE P/E P/BV 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012 Emittente 4,16 0,17 BCC di Roma (*) 4,18 0,13 Banca Popolare di Sviluppo (*) N.S. 0,98 (*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it). BANCHE NON QUOTATE P/E P/BV 30 giugno 2013 Emittente Banca Etica (*) 30 giugno 2013 7,77 0,19 24,48 0,87 (*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it). BANCHE QUOTATE P/E P/BV 30 giugno 2013 30 giugno 2013 Emittente 7,77 0,19 Banca Popolare di Milano (*) 4,73 0,28 Banca Popolare di Sondrio (*) 16,29 0,63 5,18 0,18 Banco Popolare (*) (*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it). 3 INDICE GLOSSARIO E DEFINIZIONI .................................................................................................................................... 10 NOTA DI SINTESI......................................................................................................................................................... 16 SEZIONE I - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ................................................................................................ 35 1. PERSONE RESPONSABILI ......................................................................................................... 36 1.1 1.2 PERSONE RESPONSABILI DELLE INFORMAZIONI FORNITE NEL PROSPETTO INFORMATIVO ..................... 36 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ ..................................................................................................... 36 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI ................................................................................................ 37 2.1 2.2 REVISORI CONTABILI DELLA BANCA ..................................................................................................... 37 INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON LA SOCIETÀ DI REVISIONE ............................................................... 37 3. INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE .................................................................. 38 3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE DI BCC RELATIVE AI SEMESTRI CHIUSI AL 30 GIUGNO 2013 E 2012 E AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2012, 2011 E 2010 ........................................................ 38 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE PRO-FORMA DI BCC CENTROPADANA RELATIVE AL SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO 2013 E ALL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2012 ...................... 44 3.2 4. 4.1 4.2 4.3 FATTORI DI RISCHIO ................................................................................................................ 50 4.1.1 4.1.2 4.1.3 4.1.4 4.1.5 4.1.6 4.1.7 4.1.8 4.1.9 4.1.10 4.1.11 4.1.12 4.1.13 4.1.14 4.1.15 4.1.16 4.1.17 4.1.18 4.2.1 4.2.2 4.2.3 4.3.1 4.3.2 4.3.3 4.3.4 4.3.5 4.3.6 5. 5.1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE .................................................................... 50 Rischio di credito ...................................................................................................................................... 50 Rischi connessi a operazioni straordinarie ............................................................................................... 52 Rischi connessi all’Acquisizione degli Sportelli ....................................................................................... 54 Rischi connessi alla presenza nel Prospetto Informativo di dati pro forma ............................................. 55 Rischio di concentrazione ......................................................................................................................... 55 Rischio finanziario .................................................................................................................................... 57 Rischi connessi alla situazione patrimoniale ............................................................................................ 57 Rischio di mercato .................................................................................................................................... 58 Rischio tasso di interesse .......................................................................................................................... 58 Rischio operativo ...................................................................................................................................... 59 Rischio di liquidità .................................................................................................................................... 59 Rischio connesso alla variabilità degli utili .............................................................................................. 61 Rischio strategico ...................................................................................................................................... 62 Rischio connesso alla riduzione delle agevolazioni fiscali previste per le banche di credito cooperativo 62 Rischio residuo .......................................................................................................................................... 62 Rischi connessi alle operazioni di cartolarizzazione ................................................................................ 63 Rischi connessi a contenziosi pendenti nei confronti della Banca ............................................................ 63 Rischi connessi all’esposizione della Banca al debito sovrano ................................................................ 64 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL SETTORE DI ATTIVITÀ IN CUI OPERA L’EMITTENTE 64 Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione nel settore bancario e finanziario ...................... 64 Rischio derivante dalla congiuntura economica ....................................................................................... 65 Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario ........................................................ 66 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DELL’OFFERTA ................................................................................................................................. 66 Rischi relativi alla difficoltà di disinvestimento delle Azioni che non sono quotate in un mercato regolamentato né negoziate in un mercato non regolamentato ................................................................ 66 Rischi connessi all’esistenza di limiti di trasferibilità delle Azioni ........................................................... 67 Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di Offerta ............ 67 Rischio relativo al procedimento di ammissione a Socio .......................................................................... 67 Rischio relativo alle modalità di determinazione del sovrapprezzo delle Azioni ...................................... 67 Rischi connessi a eventuali effetti diluitivi ................................................................................................ 68 INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE ...................................................................................... 70 5.1.1 5.1.2 5.1.3 STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE ........................................................................................... 70 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente ............................................................................... 70 Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione ...................................................... 70 Data di costituzione e durata dell’Emittente ............................................................................................. 70 4 5.1.4 Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale ......................................................................... 70 5.1.5 Fatti importanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente ..................................................................... 70 5.1.5.1 Storia della Banca ..................................................................................................................................... 70 5.2 INVESTIMENTI ....................................................................................................................................... 73 5.2.1 Descrizione dei principali investimenti in attività materiali e immateriali effettuate dalla Banca nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 e fino alla Data del Prospetto Informativo........ 73 5.2.2 Descrizione dei principali investimenti in corso di realizzazione ............................................................. 74 5.2.3 Investimenti futuri ..................................................................................................................................... 74 6. 6.1 PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ ........................................................................................... 75 6.1.1 6.1.2 6.1.3 6.2 6.3 6.4 6.5 6.1.4 6.1.5 6.1.6 6.2.1 6.2.2 6.2.3 6.2.4 6.2.5 6.2.6 6.3.1 6.4.1 6.6 6.7 7. STRUTTURA ORGANIZZATIVA ............................................................................................ 101 7.1 7.2 DESCRIZIONE DEL GRUPPO FACENTE CAPO ALL’EMITTENTE ............................................................... 101 SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE DALL’EMITTENTE ................................................................... 101 8. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI ............................................................................... 102 8.1 8.2 8.1.1 8.1.2 9. 9.1 PRINCIPALI ATTIVITÀ ............................................................................................................................ 75 Descrizione della natura delle operazioni della Banca e delle sue principali attività e relativi fattori chiave 75 L’offerta di prodotti e servizi alla clientela della Banca .......................................................................... 76 Indicazione delle principali categorie di prodotto venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati ..... 77 Modello Organizzativo .............................................................................................................................. 79 Normativa di riferimento........................................................................................................................... 82 Nuovi prodotti e servizi ............................................................................................................................. 87 GESTIONE DEI RISCHI ............................................................................................................................ 87 Rischio di credito ...................................................................................................................................... 88 Rischio di mercato .................................................................................................................................... 91 Rischio di liquidità .................................................................................................................................... 92 Rischio di tasso ......................................................................................................................................... 93 Rischi operativi ......................................................................................................................................... 93 Rischio di Reputazione .............................................................................................................................. 94 PRINCIPALI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE ................................................................................. 95 BCC Centropadana ................................................................................................................................... 95 LA RETE TERRITORIALE ........................................................................................................................ 95 La Rete Territoriale di BCC Centropadana .............................................................................................. 96 FATTORI ECCEZIONALI CHE HANNO INFLUITO SULL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE O SUI MERCATI DI RIFERIMENTO....................................................................................................................................... 100 DIPENDENZA DELL’EMITTENTE DA BREVETTI O LICENZE, DA CONTRATTI INDUSTRIALI, COMMERCIALI O FINANZIARI, O DA NUOVI PROCEDIMENTI DI FABBRICAZIONE............................................................... 100 FONTI DELLE DICHIARAZIONI FORMULATE DALL’EMITTENTE RIGUARDO ALLA PROPRIA POSIZIONE CONCORRENZIALE ............................................................................................................................... 100 INFORMAZIONI RELATIVE AD IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ESISTENTI O PREVISTE, COMPRESI BENI AFFITTATI ............................................................................................................................................ 102 BCC Centropadana ................................................................................................................................. 102 BCC Creta ............................................................................................................................................... 105 PROBLEMI AMBIENTALI CHE POSSONO INFLUIRE SULL’UTILIZZO DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 105 RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA ........................... 106 SITUAZIONE FINANZIARIA ................................................................................................................... 106 Analisi dell’andamento patrimoniale e finanziario al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 106 9.1.2 Patrimonio di Vigilanza al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 .................................. 114 9.2 GESTIONE OPERATIVA ........................................................................................................................ 116 9.2.1 Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’Emittente ................................ 116 9.2.2 Analisi dell’andamento economico ......................................................................................................... 116 9.2.2.1 Analisi dell’andamento economico relativo ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e al 30 giugno 2012 116 9.2.2.2 Analisi dell’andamento economico relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 ...... 121 9.1.1 5 9.2.3 9.2.4 9.2.5 10. Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’emittente, indicando in che misura il reddito ne ha risentito. ............................................................................................................. 129 Illustrazione delle ragioni delle eventuali variazioni sostanziali delle vendite o delle entrate nette. ..... 129 Informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale, monetaria o politica che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sull’attività dell’Emittente ....................................................................................................................... 129 RISORSE FINANZIARIE ........................................................................................................... 131 10.1 10.2 10.2.1 10.3 10.3.1 10.3.2 10.3.3 10.3.4 10.4 10.5 10.6 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE RISORSE FINANZIARIE DELL’EMITTENTE.......................................... 131 FONTI, IMPORTI E FLUSSI DI CASSA DELL’EMITTENTE ......................................................................... 133 Flussi di cassa relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 ...................................... 133 FABBISOGNO FINANZIARIO E STRUTTURA DI FINANZIAMENTO DELL’EMITTENTE ................................ 135 Prestiti Obbligazionari di propria emissione .......................................................................................... 137 Passività subordinate .............................................................................................................................. 139 Posizione interbancaria netta ................................................................................................................. 139 Operazioni di cartolarizzazione .............................................................................................................. 140 LIMITAZIONI ALL’USO DELLE RISORSE FINANZIARIE ........................................................................... 140 FONTI PREVISTE DEI FINANZIAMENTI NECESSARI PER ADEMPIERE AGLI IMPEGNI RELATIVI AI PRINCIPALI INVESTIMENTI FUTURI ED ALLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ESISTENTI O PREVISTE ....................... 140 INFORMAZIONE RELATIVE ALLE GARANZIE E IMPEGNI ........................................................................ 140 11. RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE ................................................................ 142 12. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ............................................................... 143 12.1 12.2 TENDENZE PIÙ SIGNIFICATIVE MANIFESTATESI RECENTEMENTE NELL’ANDAMENTO DELLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE E FINANZIARIE DELL’EMITTENTE ............................................................... 143 INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE ALMENO PER L’ESERCIZIO IN CORSO .................................................................................................... 143 13. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ..................................................................................... 144 14. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI .................................................................................................................................. 145 14.1 14.1.1 14.1.2 14.1.3 14.1.4 14.2 14.2.1 14.2.2 14.2.3 15. 15.1 15.2 16. 16.1 16.2 16.3 INFORMAZIONI CIRCA GLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO .......................... 145 Consiglio di Amministrazione ................................................................................................................. 145 Comitati 148 Collegio Sindacale .................................................................................................................................. 148 Direttore generale e principali dirigenti ................................................................................................. 150 CONFLITTI DI INTERESSI DEI MEMBRI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA E DEGLI ALTI DIRIGENTI..................................................................................................... 151 Indicazione dei potenziali conflitti di interessi riconducibili ai soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 ................................................................................................................................ 152 Indicazione di eventuali accordi o intese in forza dei quali siano stati individuati i soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1................................................................................................. 152 Indicazione di eventuali restrizioni concordate dalle persone di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 ........................................................................................................................................ 152 REMUNERAZIONI E BENEFICI ............................................................................................. 153 REMUNERAZIONI E BENEFICI A FAVORE DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEL COLLEGIO SINDACALE E DELL’ALTA DIRIGENZA .................................................................................. 153 ACCANTONAMENTI PER LA CORRESPONSIONE DI PENSIONI, INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO O BENEFICI ANALOGHI A FAVORE DEI MEMBRI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI VIGILANZA E DEGLI ALTI DIRIGENTI ............................................................................................................................................ 154 PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ........................................................... 155 DURATA DELLA CARICA DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE ................................................................................................................ 156 CONTRATTI DI LAVORO STIPULATI CON GLI AMMINISTRATORI CHE PREVEDONO UN’INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO .................................................................................................................................. 156 COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO E COMITATO PER LA REMUNERAZIONE ......................... 156 6 16.4 DICHIARAZIONE CIRCA L’OSSERVANZA DELLE NORME IN MATERIA DI GOVERNO SOCIETARIO .... 156 17. DIPENDENTI ............................................................................................................................... 157 17.1 17.1.1 17.2 17.3 DIPENDENTI ........................................................................................................................................ 157 BCC Centropadana ................................................................................................................................. 157 PARTECIPAZIONI AZIONARIE E STOCK OPTION ...................................................................................... 158 DESCRIZIONE DI ACCORDI DI PARTECIPAZIONE DEI DIPENDENTI AL CAPITALE SOCIALE ...................... 158 18. PRINCIPALI AZIONISTI........................................................................................................... 159 18.1 18.2 18.3 18.4 PRINCIPALI AZIONISTI.......................................................................................................................... 159 PARTICOLARI DIRITTI DI VOTO DI CUI SONO TITOLARI I PRINCIPALI AZIONISTI .................................... 159 SOGGETTO CHE ESERCITA IL CONTROLLO SULL’EMITTENTE ............................................................... 159 ACCORDI DALLA CUI ATTUAZIONE POSSA SCATURIRE UNA VARIAZIONE DELL’ASSETTO DI CONTROLLO DELL’EMITTENTE SUCCESSIVAMENTE ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO ............ 159 19. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ............................................................................. 160 19.1 19.2 PREMESSA ........................................................................................................................................... 160 RAPPORTI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ................................................................................ 160 20. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE ....... 163 20.1 20.1.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI .......................................................... 163 Resoconto semestrale al 30 giugno 2013 ................................................................................................ 163 20.1.1.1 20.1.1.2 20.1.1.3 Schemi contabili ...............................................................................................................................................163 Principi contabili ..............................................................................................................................................165 Note esplicative alle informazioni finanziarie del semestre chiuso al 30 giugno 2013 ....................................165 20.1.2 Bilanci d’esercizio al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 ........................................................................... 172 20.1.2.1 Schemi contabili ...................................................................................................................................... 172 20.1.2.2 Principi Contabili.................................................................................................................................... 177 20.1.2.3 Note esplicative relative alle informazioni finanziarie del triennio 2010 – 2012 ................................... 194 20.2 INFORMAZIONI FINANZIARIE PRO-FORMA ............................................................................................ 214 20.2.1 Premessa ................................................................................................................................................. 214 20.2.2 Note metodologiche ed esplicative inerenti la predisposizione dei dati pro-forma .............................. 215 20.2.3 Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013 ................................................................................................ 216 20.2.4 Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012 ............................................................................................ 221 20.2.5 Patrimonio di Vigilanza pro-forma ....................................................................................................... 229 20.2.6 Qualità dei crediti ................................................................................................................................... 229 20.2.7 Relazione della Società di Revisione sui Prospetti Pro-Forma .............................................................. 231 20.3 REVISIONE LEGALE DEI CONTI DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI ............................................................................................................................................... 236 20.3.1 Revisione delle informazioni riguardanti il semestre chiuso al 30 giugno 2013 e gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 ................................................................................................................... 236 20.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Prospetto Informativo controllate dai revisori dei conti 245 20.3.3 Data delle informazioni finanziarie più recenti ...................................................................................... 245 20.4 POLITICA DEI DIVIDENDI...................................................................................................................... 245 20.5 PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI ............................................................................................. 245 20.6 CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA O COMMERCIALE DELL’EMITTENTE .. 246 21. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ...................................................................................... 247 21.1 21.1.1 21.1.2 21.1.3 21.1.4 21.1.5 21.1.6 21.1.7 21.2 CAPITALE SOCIALE .............................................................................................................................. 247 Ammontare del capitale sociale emesso .................................................................................................. 247 Azioni non rappresentative del capitale .................................................................................................. 247 Azioni proprie ......................................................................................................................................... 247 Importo delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant ....................................................... 247 Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto sul capitale deliberato, ma non emesso o di un impegno all’aumento di capitale ........................................................................................................................... 247 Informazioni riguardanti il capitale di eventuali membri del gruppo offerto in opzione o che è stato deciso di offrire condizionatamente o incondizionatamente in opzione, descrizione delle opzioni e indicazione delle persone alle quali si riferiscono .................................................................................. 247 Evoluzione del capitale azionario dell’Emittente negli ultimi tre esercizi .............................................. 247 ATTO COSTITUTIVO E STATUTO ........................................................................................................... 248 7 21.2.1 21.2.2 Oggetto sociale ....................................................................................................................................... 248 Disposizioni dello Statuto riguardanti i membri degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza .................................................................................................................................................. 248 21.2.3 Diritti, privilegi e restrizioni connessi alle azioni esistenti ..................................................................... 251 21.2.4 Disciplina statutaria della modifica dei diritti dei possessori delle azioni ............................................. 252 21.2.5 Modalità di convocazione delle assemblee ............................................................................................. 252 21.2.6 Descrizione di eventuali disposizioni statutarie che potrebbero avere l’effetto di ritardare, rinviare o impedire una modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente .............................................................. 254 21.2.7 Descrizione di eventuali disposizioni statutarie che disciplinano la soglia di possesso al di sopra della quale vige l’obbligo di comunicazione al pubblico della quota di azioni posseduta .............................. 254 21.2.8 Condizioni previste dall’atto costitutivo e dallo Statuto per la modifica del capitale, nel caso che tali condizioni siano più restrittive delle condizioni previste per legge ........................................................ 254 21.2.9 Ammissione a Socio ................................................................................................................................ 254 21.2.10 Recesso del Socio .................................................................................................................................... 254 21.2.11 Esclusione del Socio................................................................................................................................ 255 22. 22.1 22.2 22.2.1 22.2.2 22.2.3 22.2.4 23. 23.1 23.2 CONTRATTI IMPORTANTI ..................................................................................................... 256 ACCORDI QUADRO. ............................................................................................................................. 256 CONTRATTI DI OUTSOURCING. ............................................................................................................. 260 Contratto di gestione del Sistema informativo e dei servizi di Rete Trasmissione Dati. ......................... 260 Contratto di Servizi di Sistemi di Pagamento. ........................................................................................ 260 Contratto di Servizi di Back Office. ........................................................................................................ 260 Contratto di Servizi di collegamento allarmi, trasporto e contazione valori, ritiro/consegna corrispondenza, archiviazione documenti cartacei................................................................................. 260 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI.............................................................................................................................. 262 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ................ 262 ATTESTAZIONE IN MERITO ALLE INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ............................................................................................................... 262 24. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ........................................................................ 263 25. INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI ....................................................................... 264 SEZIONE II – NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI ..................................................... 265 1. 1.1 1.2 PERSONE RESPONSABILI ....................................................................................................... 266 RESPONSABILI DEL PROSPETTO INFORMATIVO .................................................................................... 266 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ ................................................................................................... 266 2. FATTORI DI RISCHIO .............................................................................................................. 267 3. INFORMAZIONI FONDAMENTALI ....................................................................................... 268 3.1 3.2 3.3 3.4 4. 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 DICHIARAZIONE RELATIVA AL CAPITALE CIRCOLANTE ........................................................................ 268 FONDI PROPRI E INDEBITAMENTO ........................................................................................................ 268 INTERESSI DI PERSONE FISICHE E GIURIDICHE PARTECIPANTI ALL’OFFERTA ....................................... 269 RAGIONI DELL’OFFERTA E IMPIEGO DEI PROVENTI .............................................................................. 269 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE ....... 270 TIPO E CLASSE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI AL PUBBLICO E AMMESSI ALLA NEGOZIAZIONE 270 LEGISLAZIONE IN BASE ALLA QUALE LE AZIONI SARANNO EMESSE ..................................................... 270 CARATTERISTICHE DELLE AZIONI ....................................................................................................... 270 VALUTA DI EMISSIONE DELLE AZIONI ................................................................................................. 270 DESCRIZIONE DEI DIRITTI, COMPRESA QUALSIASI LORO LIMITAZIONE, CONNESSI ALLE AZIONI E PROCEDURA PER IL LORO ESERCIZIO .................................................................................................... 270 DELIBERE, AUTORIZZAZIONI E APPROVAZIONI IN VIRTÙ DELLE QUALI GLI STRUMENTI FINANZIARI SONO STATI O SARANNO CREATI E/O EMESSI ................................................................................................. 271 DATA PREVISTA PER L’EMISSIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI ....................................................... 271 DESCRIZIONE DI EVENTUALI RESTRIZIONI ALLA LIBERA TRASFERIBILITÀ DELLE AZIONI .................... 271 APPLICABILITÀ DELLE NORME IN MATERIA DI OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO E/O DI OFFERTA DI ACQUISTO RESIDUALE ......................................................................................................................... 272 8 4.10 4.11 4.11.1 4.11.2 4.11.3 4.11.4 5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA ............................................................................................... 281 5.1 5.2 5.3 5.4 6. 6.1 6.2 6.3 6.4 6.5 7. 7.1 7.2 7.3 8. 8.1 PRECEDENTI OFFERTE PUBBLICHE DI ACQUISTO SULLE AZIONI ........................................................... 272 REGIME FISCALE.................................................................................................................................. 272 Regime fiscale delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione delle azioni.......................... 272 Regime fiscale dei dividendi.................................................................................................................... 276 Tassa sui contratti di borsa ..................................................................................................................... 279 Imposta sulle successioni e donazioni ..................................................................................................... 279 5.1.1 5.1.2 5.1.3 5.1.4 5.1.5 5.1.6 5.1.7 5.1.8 5.1.9 5.1.10 5.2.1 5.2.2 5.2.3 5.2.4 5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.3.4 5.4.1 5.4.2 5.4.3 5.4.4 CONDIZIONI, STATISTICHE RELATIVE ALL’OFFERTA, CALENDARIO PREVISTO E MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE DELL’OFFERTA ........................................................................................................ 281 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata ......................................................................................... 281 Ammontare totale dell’Offerta ................................................................................................................ 281 Periodo di validità dell’Offerta e descrizione delle modalità di sottoscrizione ...................................... 281 Revoca o sospensione dell’Offerta .......................................................................................................... 283 Riduzione della sottoscrizione e modalità di rimborso ........................................................................... 283 Ammontare minimo e/o massimo di ogni sottoscrizione ......................................................................... 283 Ritiro della sottoscrizione ....................................................................................................................... 283 Modalità e termini per il pagamento e la consegna delle Azioni ............................................................ 283 Pubblicazione dei risultati dell’Offerta ................................................................................................... 284 Diritto di prelazione e trattamento dei diritti non esercitati ................................................................... 284 PIANO DI RIPARTIZIONE E DI ASSEGNAZIONE ....................................................................................... 284 Destinatari e mercati dell’Offerta ........................................................................................................... 284 Eventuali impegni a sottoscrivere Azioni ................................................................................................ 285 Modalità e termini di comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato ................................. 285 Over Allotment e Greenshoe ................................................................................................................... 285 FISSAZIONE DEL PREZZO ..................................................................................................................... 285 Prezzo al quale saranno offerte le Azioni e spese a carico del sottoscrittore ......................................... 285 Procedura per la comunicazione del prezzo ........................................................................................... 287 Limitazione del diritto di prelazione agli azionisti dell’Emittente .......................................................... 287 Eventuale differenza tra il prezzo di Offerta delle Azioni e il prezzo delle Azioni pagato nel corso dell’anno precedente o da pagare da parte dei membri del consiglio di amministrazione, dei membri del collegio sindacale, dei principali dirigenti, o persone affiliate .............................................................. 288 COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE ................................................................................................... 288 Indicazione dei responsabili del Collocamento dell’Offerta e dei collocatori........................................ 288 Organismi incaricati del servizio finanziario e agenti depositari ........................................................... 288 Impegni di sottoscrizione e garanzia ...................................................................................................... 288 Data in cui è stato o sarà concluso l’accordo di sottoscrizione ............................................................. 288 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE ................ 289 MERCATI DI QUOTAZIONE ................................................................................................................... 289 ALTRI MERCATI IN CUI LE AZIONI DELL’EMITTENTE SONO NEGOZIATE ............................................... 289 ALTRE OPERAZIONI ............................................................................................................................. 289 INTERMEDIARI AUTORIZZATI NEL MERCATO SECONDARIO .................................................................. 289 STABILIZZAZIONE ................................................................................................................................ 289 POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALL’OFFERTA ...... 290 INFORMAZIONI SUI SOGGETTI CHE OFFRONO LE AZIONI ...................................................................... 290 NUMERO E CLASSE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI DA CIASCUNO DEI POSSESSORI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALLA VENDITA ................................................................... 290 ACCORDI DI LOCK-UP .......................................................................................................................... 290 SPESE LEGATE ALL’OFFERTA ............................................................................................. 291 PROVENTI NETTI TOTALI E STIMA DELLE SPESE TOTALI LEGATE ALL’OFFERTA ................................... 291 9. DILUIZIONE ................................................................................................................................ 292 10. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ...................................................................................... 293 9 GLOSSARIO E DEFINIZIONI Si riporta di seguito un elenco delle principali definizioni e dei principali termini utilizzati all’interno del Prospetto Informativo. Tali definizioni e termini, salvo ove diversamente specificato, hanno il significato qui di seguito indicato. ATM (Automated Teller Machine) Sportello automatico collocato generalmente presso gli sportelli bancari che permette al titolare di una carta di credito/debito di effettuare prelievi di contanti, nonché di avere informazioni sulla propria situazione contabile. Acquisizione degli Sportelli Operazione avente ad oggetto l’acquisto da parte di BCC Centropadana degli sportelli di Banca Farnese e più precisamente di n. 3 (tre) dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno e l’acquisto del ramo d’azienda bancaria costituito dallo sportello di Milano di Carife, i cui termini e condizioni sono disciplinati dagli accordi sottoscritti tra le predette parti in data 22 novembre 2013. ALM Asset Liability Management (tecnica di Gestione integrata dell’attivo e del passivo finalizzata ad allocare le risorse in un’ottica di ottimizzazione del rapporto rischio-rendimento). Assemblea o Assemblea Ordinaria Assemblea Ordinaria dei soci di BCC Centropadana. Attività di rischio ponderate o RWA Valore di rischio delle attività e delle esposizioni di rischio fuori bilancio. A seconda della tipologia di attività, le stesse sono ponderate allo 0%, al 10%, al 20%, al 35%, al 50%, al 75%, al 100%, al 150%, al 200%, al 350% o al 1250%. Le attività incluse tra le Attività di rischio ponderate e i relativi criteri di ponderazione sono dettagliati nelle Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul Patrimonio di Vigilanza e sui coefficienti patrimoniali emanati dalla Banca d’Italia. Assemblea Straordinaria Assemblea Straordinaria dei soci della BCC Centropadana. Azioni Le azioni ordinarie della Banca il cui valore nominale è pari ad Euro 25,82. Banca o BCC Centropadana o Emittente Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa con sede in Piazza IV Novembre n. 11, 26862, Guardamiglio (LO). Telefono 0377-4191 Fax 0377-419350. Banca d’Italia o Autorità di Vigilanza La Banca d’Italia con sede legale in Roma, Via Nazionale n. 91. Banca Farnese Banca Farnese S.p.A.. Basilea 1 Accordo internazionale, comunemente chiamato “Accordo di Basilea sul Capitale”, che introduce il sistema di misurazione del capitale e l’obbligo per le banche di accantonare capitale nella misura dell’8% del capitale erogato, allo scopo di garantire solidità alla loro attività. Basilea 2 Accordo internazionale, del gennaio 2001, sui requisiti patrimoniali delle banche, redatto dal Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle Banche Centrali dei dieci Paesi più industrializzati (G10) alla fine del 1974. Tale accordo prevede, tra l’altro, che le banche dei Paesi aderenti accantonino quote di capitale proporzionali ai tipici rischi bancari assunti. Basilea 3 Accordo internazionale, avviato nel 2009 ed ancora in corso di definizione finale, di modifica di Basilea 2, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un’entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali originariamente prevista dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2019 e attualmente in corso di discussione. Borsa Italiana Borsa Italiana S.p.A., con sede in Milano, Piazza degli Affari, n. 6. Calendario Il calendario dell’Offerta oggetto del Prospetto Informativo. 10 Carife Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A.. Cartolarizzazioni Operazione di cessione di crediti in blocco ex Legge n. 130 del 1999 a favore di un soggetto terzo che emette strumenti finanziari rimborsabili mediante l’incasso dei crediti ceduti. CICR Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio. Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 Indica la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 della Banca d’Italia, come successivamente modificata ed integrata, concernente gli schemi e regole di compilazione del bilancio bancario. Codice di Autodisciplina Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la corporate governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. Coefficienti di solvibilità Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio. Collocamento Servizio di investimento di cui all’articolo 1 del TUF. Common Equity o Common Equity Tier 1 E’ la componente primaria di capitale secondo la nuova normativa di Basilea 3, in corso di implementazione, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall’utile di periodo, dalle riserve, dal patrimonio di terzi (entro determinati limiti) e da altre rettifiche regolamentari. Common Equity Tier 1 Ratio o Common Equity Ratio E’ il coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra Common Equity Tier 1 e i Risk-Weighted Assets calcolati sulla base della nuova normativa di Basilea 3. Consob La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con sede legale in Roma, Via G.B. Martini n. 3. C.R.A: Cassa Rurale ed Artigiana. Creta o BCC Creta Banca di Credito Cooperativo di Creta – Credito Cooperativo Piacentino Società Cooperativa con sede in Via XXV Aprile,1 – 29015 CASTEL SAN GIOVANNI (PC) iscritta al Registro delle Imprese della CCIAA di Piacenza n. 00151680337, iscritta all’Albo della Banca d’Italia n. 3308.4.0 – cod. ABI 08517 e all’Albo delle società cooperative n. A187000 e aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo. Data del Prospetto Informativo La data di approvazione del Prospetto Informativo da parte della Consob. Disposizioni di Vigilanza Le “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” contenute nella Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 della Banca d’Italia, come successivamente modificata ed integrata. Durata dell’Offerta/Periodo di Offerta Mensile Il periodo di 12 (dodici) mesi decorrenti dalla Data del Prospetto Informativo durante il quale ha luogo l’Offerta, che si divide in 12 (dodici) Periodi di Offerta Mensili. Euribor Tasso di interesse interbancario, applicato ai prestiti in Euro, calcolato giornalmente come media semplice delle quotazioni rilevate a mezzogiorno su un campione di banche con merito creditizio selezionato periodicamente dalla European Banking Federation. Fair Value Secondo la definizione contenuta nei principi contabili internazionali IAS/IFRS, è qualificato come “il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una transazione tra terzi indipendenti”. Fair Value Option o FVO Si tratta di un portafoglio di strumenti finanziari che, al momento della rilevazione iniziale, sono valutati al Fair Value rilevato in conto economico. Condizione necessaria per la designazione di uno strumento finanziario nella categoria della Fair Value Option è la possibilità di determinare in modo attendibile il relativo Fair Value secondo le 11 disposizioni dello IAS 39. La designazione in questa categoria di portafoglio, inoltre, può essere effettuata soltanto quando si verifica una delle condizioni previste dal paragrafo 9 dello IAS 39. Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo - Società Cooperativa, con sede in Via Decorati al Valor Civile, 15 - 20138, Milano, Codice Fiscale n. 01284150156. Federcasse Federcasse Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali ed Artigiane, con sede in Via Lucrezia Romana, 41/47 00178 Roma (RM), Partita IVA e Codice Fiscale n. 80177310580. Filiale o Agenzia Succursale della Banca localizzata nel territorio della Repubblica Italiana. Fusione La fusione per incorporazione di BCC Creta in BCC Centropadana perfezionata con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013. Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno 2013. Gazzetta Ufficiale Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. IACP Indice Armonizzato per i Prezzi al Consumo. IAS/IFRS Tutti gli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, tutti gli International Accounting Standards (IAS) e tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominato Standing Interpretations Committee (SIC). IASB International Accounting Standards Board. ICAAP Internal Capital Adequacy Assessment Process. ICCREA Banca ICCREA Banca S.p.A. - Istituto Centrale del Credito Cooperativo, con sede in Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma (RM), Partita IVA, Codice Fiscale e n. iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, 04774801007, R.E.A. di Roma n. 801787, iscritta all’Albo delle Banche al n. 5251 - cod. ABI 08000 e all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 20016 e aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e al Fondo Nazionale di Garanzia. ICCREA Holding ICCREA Holding, con sede in Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma (RM), iscritta al Registro delle Imprese di Roma al n. 275553, P.IVA n. 00983621004. ICCREA BancaImpresa ICCREA BancaImpresa S.p.A., con sede in Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma (RM), Partita IVA n. 01122141003 e Codice Fiscale n. 02820100580, iscritta al Registro delle Imprese di Roma al n. 02820100580, R.E.A. di Roma n. 417224. Intermediari autorizzati Ai sensi dell’articolo 26 del Regolamento Intermediari, sono intermediari autorizzati: le SIM, ivi comprese le società di cui all’articolo 60, comma 4, del decreto legislativo n. 415 del 1996, le banche italiane autorizzate alla prestazione di servizi e di attività d’investimento, gli agenti di cambio, gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco previsto dall’articolo 107 del TUB autorizzati alla prestazione di servizi di investimento, le società di gestione del risparmio e le società di gestione armonizzate nella prestazione del servizio di gestione di portafogli e del servizio di consulenza in materia di investimenti, la società Poste Italiane - Divisione Servizi di Banco Posta autorizzata ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 144 del 14 marzo 2001, le imprese di investimento e le banche comunitarie con succursale in Italia, nonché le imprese di investimento e le banche extracomunitarie comunque abilitate alla prestazione di servizi e di attività di investimento in Italia. 12 INTEREST RATE SWAP (IRS) L’interest Rate Swap è il contratto swap più diffuso, con il quale due parti si accordano per scambiarsi reciprocamente, per un periodo di tempo predefinito al momento della stipula, pagamenti calcolati sulla base di tassi di interesse differenti e predefiniti, applicati ad un capitale nozionale. Non c’è scambio di capitali, ma solo di flussi corrispondenti al differenziale fra i due interessi (di solito uno fisso ed uno variabile). Tra le caratteristiche principali si evidenzia che il contratto “IRS” ha scadenze che superano l’anno, è scambiato su mercati Over the-counter (c.d. “OTC” - mercati la cui negoziazione si svolge al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali), ha le scadenze dei pagamenti (flussi) determinate a 3 (tre), 6 (sei), 9 (nove), 12 (dodici) mesi, ma le parti si possono accordare anche diversamente e può essere ceduto ad un’altra controparte rinegoziandone le caratteristiche. IRAP Imposta regionale sulle attività produttive di cui al D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446. IRES Imposta sul reddito delle società di cui al D.Lgs. 12 dicembre 2003, n. 344. ISIN International Security Identification Number, consistente nel codice internazionale per identificare univocamente gli strumenti finanziari. Istruzioni di Vigilanza La Circolare Banca d’Italia n. 229 del 21 aprile 1999 (Istruzioni di Vigilanza per le banche), e successive modificazioni ed integrazioni. Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza Le “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali” contenute nella Circolare n. 155 del 18 dicembre 1991 di Banca d’Italia come successivamente modificate e integrate. Libera Prestazione di Servizi Attività svolta in uno o più Paesi dell’Unione Europea diversi da quello in cui ha sede l’intermediario secondo quanto previsto dall’articolo 16 del TUB. Limiti all’Adesione I limiti all’adesione all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo. Le Azioni oggetto di Richiesta di Adesione non potranno eccedere il numero massimo di 1.900 Azioni per aderente, sia per aderenti nuovi che aderenti già soci. Il lotto minimo di adesione è pari a n. 100 Azioni sia per i nuovi soci che per i soggetti già soci. LTRO (Long term refinancing operation) o ORLT (Operazioni di rifinanziamento a lungo termine) Interventi finanziari effettuati dalla Banca Centrale Europea, che consistono nel prestare denaro alle banche al tasso medio delle operazioni di rifinanziamento principale, con scadenza superiore alla settimana. L’operazione però deve essere garantita da Titoli “eligible” (stanziabili in Bce). MIFID La Direttiva 2004/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, che modifica le direttive 85/611/CEE e 93/6/CEE del Consiglio e la direttiva 2000/12/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 93/22/CEE del Consiglio, come successivamente integrata e modificata. Monte Titoli Monte Titoli S.p.A., con sede in Milano, via Mantegna 6. Offerta L’Offerta al pubblico avente ad oggetto la sottoscrizione di Azioni. Outsourcing Affidamento a terzi di attività precedentemente svolte internamente all’azienda. Patrimonio di Base o Tier 1 Ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza applicabili a quanto stabilito da Basilea 2 e dalla Direttiva 2006/48/CE, che ne recepisce il dettato, il capitale versato, le riserve, gli strumenti innovativi di capitale e l’utile del periodo costituiscono gli elementi patrimoniali di qualità primaria. A questi si aggiungono i “filtri prudenziali” positivi del patrimonio di base. Il totale dei suddetti elementi, al netto delle quote proprie, delle attività immateriali, della perdita del periodo e di quelle registrate in esercizi 13 precedenti nonché dei “filtri prudenziali” negativi del patrimonio di base, costituisce il “patrimonio di base”. La Banca d’Italia può richiedere che vengano portati in deduzione ulteriori elementi che, per le loro caratteristiche, possano determinare un “annacquamento” del patrimonio di base. Per maggiori dettagli si vedano le Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul Patrimonio di Vigilanza e sui coefficienti prudenziali emanate dalla Banca d’Italia. Patrimonio di Vigilanza o PdV o Total Capital Patrimonio delle banche valido ai fini della normativa di vigilanza, costituito dall’ammontare complessivo del Patrimonio di Base e del Patrimonio Supplementare, dedotte, con specifiche e dettagliate modalità, le partecipazioni e le altre interessenze possedute in enti creditizi e/o finanziari. La Banca d’Italia, nelle Istruzioni di Vigilanza e nelle Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul Patrimonio di Vigilanza e sui coefficienti prudenziali indica dettagliati limiti e modalità di calcolo del Patrimonio di Vigilanza. Patrimonio Supplementare o Tier 2 Ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza applicabili a quanto stabilito da Basilea 2 e dalla Direttiva 2006/48/CE, che ne recepisce il dettato, le riserve da valutazione, gli strumenti innovativi di capitale non computati nel Patrimonio di Base, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione, le passività subordinate, le plusvalenze nette implicite su partecipazioni, gli altri elementi positivi costituiscono gli elementi patrimoniali di qualità secondaria. A questi si aggiungono i “filtri prudenziali” positivi del Patrimonio Supplementare. Il totale dei suddetti elementi, diminuito delle minusvalenze nette implicite su partecipazioni, degli altri elementi negativi, dei “filtri prudenziali” negativi del Patrimonio Supplementare costituisce il “Patrimonio Supplementare”. Per maggiori dettagli si vedano le Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul Patrimonio di Vigilanza e sui coefficienti prudenziali emanate dalla Banca d’Italia. POS (Point Of Sale) Terminale collocato presso gli esercenti convenzionati che consente l'accettazione della carta di credito/debito e la registrazione dell'avvenuto pagamento. Price / Book Value (P/BV) Indicatore che esprime il rapporto tra il prezzo di un’Azione e il patrimonio netto della Banca diviso per il numero delle Azioni. Price / Earnings (P/E) Indicatore che rapporta il prezzo unitario dell’Azione all’utile per Azione. Indica quante volte il prezzo dell’Azione moltiplica gli utili aziendali. Principi contabili italiani Le norme di legge vigenti alla data di riferimento di ciascun bilancio dell’Emittente che disciplinano i criteri di redazione dei bilanci come interpretate ed integrate dai principi contabili emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dal documento interpretativo “I principali effetti della riforma del diritto societario sulla redazione del Bilancio di Esercizio” predisposto dall’OIC Organismo Italiano di Contabilità. Prospetto Informativo Il presente prospetto informativo avente ad oggetto l’Offerta. Regolamento Emittenti Il regolamento di attuazione del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni, concernente la disciplina degli emittenti adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni ed integrazioni. Regolamento (CE) 809/2004 Il Regolamento (CE) n. 809/2004 della Commissione Europea del 29 aprile 2004 e successive modificazioni ed integrazioni, recante modalità di esecuzione della direttiva 2003/71/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo con riferimento alle informazioni contenute nei prospetti, al modello dei prospetti, all’inclusione delle informazioni mediante riferimento, alla pubblicazione dei prospetti e alla diffusione di messaggi pubblicitari. 14 Regolamento Intermediari Il regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11522 in data 1° luglio 1998 e successive modificazioni ed integrazioni. Ricezione e trasmissione ordini nonché mediazione, consulenza Servizi di investimento di cui all’articolo 1 del TUF. Richiesta di Adesione La richiesta contenuta nella Scheda di Adesione di aderire all’Offerta di Azioni oggetto del Prospetto Informativo della BCC Centropadana. Scheda di Adesione Modulo di adesione alla Offerta oggetto del Prospetto Informativo, contenente, secondo quanto previsto dall’articolo 13 del Regolamento Emittenti, l’avvertenza che il richiedente può ottenere gratuitamente copia del Prospetto Informativo ed il richiamo al Capitolo “Fattori di Rischio” in esso contenuto. La Scheda di Adesione è disponibile presso le Sedi Distaccate e le Filiali e deve essere consegnata, debitamente sottoscritta, corredata dalla necessaria documentazione, presso le Sedi Distaccate e le Filiali stesse. Sede Sede della BCC Centropadana in Piazza IV Novembre n. 11, 26862, Guardamiglio (LO). Sedi Distaccate Caratterizzate dal fatto che sono insediate in comuni non ricompresi nella zona di competenza territoriale. Società di Revisione La società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.. Sportello Succursale della banca localizzata nel territorio della Repubblica italiana. Sportelli Banca Farnese e Carife n. 3 (tre) dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno di Banca Farnese e lo sportello di Milano di Carife oggetto dell’Acquisizione degli Sportelli. Statuto Lo statuto sociale vigente dell’Emittente. TUF Il Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria) e successive modificazioni ed integrazioni. Tier 1 Capital Ratio Rapporto tra il Patrimonio di Base e le Attività di Rischio Ponderate. TUB Il Decreto Legislativo n. 385 del 1 settembre 1993 (Testo unico bancario) e successive modificazioni ed integrazioni. TUIR Il D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 (Testo unico delle imposte sui redditi). VAR Value at Risk, massima perdita possibile per una data posizione o un dato portafoglio in uno specifico orizzonte temporale e con un determinato livello di probabilità. 15 NOTA DI SINTESI La Nota di Sintesi è costituita da una serie di informazioni denominate gli “Elementi”. Gli Elementi sono riportati alle Sezioni A – E. La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti e di emittente. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, la sequenza numerica degli Elementi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumento e di emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna informazione utile in merito ad alcuni Elementi. In questo caso sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “non applicabile”. Sezione A – Introduzione e avvertenze A.1 A.2 Consenso accordato dall’Emittente o dalla persona responsabile della redazione del Prospetto all’utilizzo del Prospetto per successiva rivendita o Collocamento finale di strumenti finanziari da parte di Intermediari autorizzati. Avvertenza che: - questa nota di sintesi va letta come un’introduzione al Prospetto Informativo; - qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull’esame da parte dell’investitore del Prospetto Informativo completo; - qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto Informativo l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto Informativo prima dell’inizio del procedimento; e - la responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto Informativo o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto Informativo, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari. Non applicabile. BCC Centropadana nell’ambito della presente Offerta è l’unico soggetto emittente, offerente e collocatore delle Azioni. L’Emittente non presta il suo consenso all’utilizzo del presente Prospetto Informativo da parte di Intermediari autorizzati terzi per procedere ad una successiva rivendita o Collocamento finale delle Azioni oggetto dell’Offerta. Sezione B – Emittente ed eventuali garanti B.1 Denominazione legale e commerciale dell’emittente. Banca Centropadana Credito Cooperativo – Società Cooperativa. B.2 Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera l’Emittente e suo paese di costituzione. L’Emittente: - ha sede legale e direzione generale in Italia, nel Comune di Guardamiglio (LO), Piazza IV Novembre, 11, cap. 26862; - è registrata come società per azioni ai sensi del diritto italiano; è iscritta all’albo delle Banche al n. 5380 e all’Albo delle Società Cooperative A164598. Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo. Iscritta al Registro delle imprese Tribunale di Lodi al n. 7332-1998. Codice fiscale e Partita IVA 12514870158; - è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia e alle leggi e regolamenti italiani; - è stata costituita in Italia. 16 B.3 Descrizione della natura delle operazioni correnti dell’Emittente e delle sue principali attività, e relativi fattori chiave, con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati e identificazione dei principali mercati in cui l’Emittente compete. La Banca ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. La Banca è autorizzata a prestare al pubblico tutti i servizi di investimento. Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e finanziari nonché i servizi connessi e strumentali. I fattori chiave dell’attività dell’Emittente sono la forte presenza sul territorio di competenza e l’ispirazione fortemente mutualistica che sin dalla costituzione ha legato l’Emittente ai suoi soci. La sua attività, in ragione di quanto previsto dalla legge e dallo Statuto, è rivolta prevalentemente ai soci e/o ai residenti nella zona di competenza territoriale. Di seguito si riporta una tabella in cui è indicata la quota di mercato riferita al numero di sportelli relativamente alle province in cui la Banca ha almeno uno Sportello alla data del 30 giugno 2013. Provincia Sportelli Banca Sportelli Sistema* Impieghi Banca Impieghi Sistema* Q.ta % Depositi ALESSANDRIA 2 310 0,65% 11 5.802 0,18% 15 8.523 0,18% CREMONA 1 283 0,35% 15 4.669 0,32% 35 9.840 0,36% 20 159 12,58% 454 3.101 14,63% 594 6.131 9,70% 1 1987 0,05% 35 196.252 0,02% 50 441.391 0,01% 7 17 225 3,11% 134 4.817 2,79% 219 7.056 3,11% 340 5,00% 254 6.903 3,68% 374 8.722 4,29% TOTALI 48 3304 1,45% 903 221.544 0,41% 1.288 481.663 * i dati del Sistema sono aggiornati al 31.12.2012. Il dato semestrale non è disponibile nei Bollettini Statistici di Banca d'Italia (ns. fonte) 0,27% LODI MILANO PIACENZA PAVIA B.4a Descrizione delle principali tendenze recenti riguardanti l’Emittente e i settori in cui opera. Q.ta sportelli Depositi Banca Depositi Sistema* Q.ta % Depositi L’Emittente, nello svolgimento dell’attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzata dalla situazione dei mercati finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal perdurare della crisi sul debito sovrano nell’Eurozona e dal persistere dei timori circa la solidità degli Intermediari autorizzati che presentano esposizioni nei confronti dei Paesi Europei. La crisi economica e finanziaria internazionale ha investito, seppur non così pesantemente come nel resto del Paese, anche l’area di competenza della BCC Centropadana. In tale contesto il ruolo della Banca è stato quello di operare di concerto con gli Enti Territoriali per sostenere l’economia locale anche attraverso una più attiva e mirata consulenza alle imprese al fine di accompagnarle a superare le attuali difficoltà. Il contesto economico-finanziario globale ha portato all’adozione di una politica di erogazione del credito ancor più attenta e ad un ulteriore affinamento degli strumenti di analisi del merito creditizio, prestando particolare attenzione al rapporto rischio-rendimento degli impieghi della clientela. I volumi intermediati hanno continuato a crescere anche nel primo semestre dell’anno 2013, in particolare la raccolta ha registrato una crescita del 18,8% confermando il trend positivo dell’ultimo anno, pari all’ 8,34% a fronte di una diminuzione dell’1,6% del sistema. Anche il comparto crediti verso clientela è cresciuto del 8,8% nel primo semestre, a fronte della diminuzione del 2,3% registrata dal sistema. Tale incremento ha riguardato principalmente il comparto a medio lungo termine. Il risultato netto dell’attività negoziazione al 30 giugno 2013 è pari a 12,14 milioni in miglioramento rispetto al 30 giugno 2012, data in cui il risultato netto era pari a 2,83 milioni. In generale poi la voce margine di interesse e la voce commissioni nette hanno registrato al 30 giugno 2013 un decremento rispettivamente del -11,54% e del -2,8% rispetto ad analogo periodo dell’esercizio precedente. Il decremento del margine di interesse è determinato dal notevole incremento dei volumi dei prestiti obbligazionari emessi, solo in parte compensato dalla performance reddituale derivante dalla gestione del portafoglio di proprietà. La componente tradizionale dell’attività di intermediazione ha, dunque, prodotto nel primo semestre del 2013 una redditività con margini in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio. Il margine di intermediazione è aumentato di 6,67 milioni (+24,54%). Nel medesimo periodo è però diminuito l’utile netto di 0,5 milioni (-15,71%). B.5 Descrizione del Gruppo e della posizione che l’Emittente vi occupa. Non applicabile. Alla Data del Prospetto Informativo l’Emittente non appartiene ad un gruppo. B.6 Persone direttamente indirettamente, Non applicabile. Conformemente a quanto previsto dall’art. 34, comma 4, del TUB, nessun socio può possedere azioni il cui valore nominale complessivo superi Euro 50.000,00 (cinquantamila). che, o 17 detengono una partecipazione nel capitale o ai diritti di voto dell’Emittente che sia soggetta a notifica, con indicazione del relativo importo di partecipazione / Soggetti che direttamente o indirettamente possiedono o controllano l’Emittente e natura di tale controllo. B.7 Principali dati economici, patrimoniali e finanziari dell’Emittente relative agli esercizi passati. Di seguito sono riportati i principali dati economici, patrimoniali e finanziari relativi ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e al 30 giugno 2012 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Le informazioni storiche sono state estratte dai seguenti documenti: (i) dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 della Banca predisposti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza dell’Emittente. Tali prospetti sono redatti, come previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dagli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea. I prospetti contabili semestrali sono stati assoggettati a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione, che ha emesso la propria Relazione in data 14/10/2013, al fine di consentire al Consiglio di Amministrazione di adempiere a quanto previsto in materia dalle Istruzioni di Vigilanza; (ii) dai bilanci di esercizio al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 della Banca, predisposti in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e successive modificazioni ed integrazioni, e assoggettati a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso le proprie relazioni, rispettivamente, in data in data 2 aprile 2013, 12 aprile 2012 e 11 aprile 2011. Di seguito sono riportati taluni dati economici di sintesi per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 30 giugno 2012. Principali dati di conto economico (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 Margine di interesse 30/06/2012 16.560 Commissioni nette Var 2013/2012 18.721 % Var -2.161 -11,54% 5.241 5.392 -151 -2,80% Margine di intermediazione 33.852 27.182 6.670 24,54% Risultato netto gestione finanziaria 22.021 20.919 1.102 5,27% -17.234 -16.087 -1.147 7,13% Costi operativi Utile (Perdite) da cessione di investimenti 0 Utile dell'operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell'operatività corrente Utile d'esercizio 4.787 4.832 -45 -0,93% -2.087 -1.628 -459 28,19% 2.700 3.204 -504 -15,73% Di seguito sono riportati taluni dati economici di sintesi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Principali dati di conto economico (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 Margine di interesse 36.918 37.056 31.625 -138 -0,37% 5.431 Commissioni nette 10.990 10.520 10.190 470 4,47% 330 3,24% Margine di intermediazione 60.543 48.056 42.555 12.487 25,98% 5.501 12,93% 21,51% Risultato netto gestione finanziaria Costi operativi Utile (Perdite) da cessione di investimenti Utile dell'operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell'operatività corrente % Var Var 2011/2010 % Var 17,17% 43.363 40.858 33.625 2.505 6,13% 7.233 -32.107 -30.810 -29.219 -1.297 4,21% -1.591 5,45% -6 3 6 -9 -300,00% -3 -50,00% 11.250 10.051 4.412 1.199 11,93% 5.639 127,81% -2.742 -3.108 -2.040 366 -11,78% -1.068 52,35% 18 8.508 Utile d'esercizio 6.943 2.372 1.565 22,54% 4.571 192,71% Prospetto della redditività complessiva PROSPETTO DELLA REDDIVITA’ COMPLESSIVA (Valori in migliaia di Euro) Voci 10 2012 Utile (Perdita) d’esercizio 2011 2010 8.508 6.827 2.372 11.524 -6.772 -2.869 -557 116 10.967 -6.656 -2.869 19.475 172 -497 Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20 Attività finanziarie disponibili per la vendita 30 Attività materiali 40 Attività immateriali 50 Copertura di investimenti esteri 60 Copertura di flussi finanziari 70 Differenze di cambio 80 Attività non correnti in via di dismissione 90 Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 100 110 120 Redditività complessiva (Voce 10+110) Di seguito sono riportati taluni dati patrimoniali di sintesi al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Principali dati patrimoniali (Valori in migliaia di Euro) Debiti verso banche Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta Mezzi di terzi amministrati Crediti verso la clientela Crediti verso banche Altre attività finanziarie Totale dell’attivo Patrimonio netto (compreso utile di periodo) Dati per azione : Patrimonio netto per azione (unità di €) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 % Var Var 2012/2011 % Var Var 2011/2010 % Var 200.869 131.420 155.066 50.135 69.449 52,85% -23.646 -15,25% 104.931 209,30% 1.639.740 1.380.065 1.289.073 1.273.620 259.675 18,82% 90.992 7,06% 15.453 1,21% 436.104 399.794 410.657 406.104 36.310 9,08% -10.863 -2,65% 4.553 1,12% 1.361.380 1.250.417 1.300.743 1.192.086 110.963 8,87% -50.326 -3,87% 108.657 9,11% 193.412 150.294 113.652 149.474 43.118 28,69% 36.642 32,24% -35.822 -23,97% 462.005 294.786 190.950 162.978 167.219 56,73% 103.836 54,38% 27.972 17,16% 2.099.361 1.777.071 1.673.486 1.552.966 322.290 18,14% 103.585 6,19% 120.520 7,76% 215.444 212.796 195.022 195.673 2.648 1,24% 17.774 9,11% -651 -0,33% 185,64 217,02 201,11 200,51 -31 -14,46% 15,91 7,91% 0,6 0,30% Dati relativi alla qualità del credito La tabella di seguito riportata espone alcune informazioni di sintesi sulle esposizioni verso la clientela al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 con il relativo dato di settore. Crediti lordi clienti (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013 / 2012 % Var Var 2012 / 2011 % Var Var 2011 / 2010 % Var a) Sofferenze 110.534 86.063 58.899 48.476 24.471 28,43% 27.164 46,12% 10.423 21,50% b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate 52.268 46.815 42.745 58.165 5.453 11,65% 4.070 9,52% -15.420 -26,51% 13.883 11.181 2.702 24,17% 11.181 d) Esposizioni scadute 42.185 19.638 16.774 14.014 22.547 114,81% 2.864 17,07% 2.760 19,69% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 218.870 163.697 118.418 120.655 55.173 33,70% 45.279 38,24% -2.237 -1,85% Totale crediti in bonis 1.208.408 1.131.990 1.213.335 1.100.171 76.418 6,75% 81.345 -6,70% 113.164 10,29% Totale 1.427.278 1.295.687 1.331.753 1.220.826 131.591 10,16% -36.066 -2,71% 110.927 9,09% Rettifiche di valore complessive (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze 30/06/2013 44.953 31/12/2012 31.675 31/12/2011 21.368 31/12/2010 20.378 Var 2013 / 2012 13.278 % Var 41,92% Var 2012 / 2011 10.307 % Var 48,24% Var 2011 / 2010 990 % Var 4,86% 19 b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate 11.503 d) Esposizioni scadute 8.567 4.480 5.127 2.936 34,27% 4.087 91,23% -647 -12,62% 154 100 54 54,00% 100 4.635 1.867 954 544 2768 148,26% 913 95,70% 410 75,37% 61.245 42.209 26.802 26.049 19.036 45,10% 15.407 57,48% 753 2,89% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale 4.653 3.061 4.208 2.691 1.592 52,01% -1.147 -27,26% 1.517 56,37% 65.898 45.270 31.010 28.740 20.628 45,57% 14.260 45,99% 2.270 7,90% Crediti Netti (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 Var 2013/2012 31/12/2010 % Var Var 2012/2011 % Var Var 2011/2010 % Var a) Sofferenze 65.581 54.388 37.531 28.098 11.193 20,58% 16.857 44,91% 9.433 33,57% b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate 40.765 38.248 38.265 53.038 2.517 6,58% -17 -0,04% -14.773 -27,85% 13.729 11.081 2648 23,90% 11.081 d) Esposizioni scadute 37.550 17.771 15.820 13.470 19.779 111,30% 1.951 12,33% 2.350 17,45% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 157.625 121.488 91.616 94.606 36.137 29,75% 29.872 32,61% -2.990 -3,16% Totale crediti in bonis 1.203.755 1.128.929 1.209.127 1.097.480 74.826 6,63% -80.198 -6,63% 111.647 10,17% Totale 1.361.380 1.250.417 1.300.743 1.192.086 110.963 8,87% -50.326 -3,87% 108.657 9,11% 30/06/2013 Rischiosità del credito Emittente 31/12/2012 Sistema Emittente 31/12/2011 Sistema Emittente 31/12/2010 Sistema Emittente Sistema Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi 15,33% 14,80% 12,63% 13,50% 8,89% 11,20% 9,88% Crediti deteriorati netti / Impieghi netti 11,58% 9,60% 9,72% 8,70% 7,04% 7,10% 7,94% Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 27,98% 38,50% 25,78% 38,80% 22,63% 38,26% 21,59% 35,64% 7,74% 7,80% 6,64% 7,20% 4,42% 5,20% 3,97% 3,80% Sofferenze lorde Impieghi lordi / Sofferenze nette Impieghi netti / 9,90% n.d. 4,82% 3,80% 4,35% 3,40% 2,89% 2,70% 2,36% 2,40% Rapporto di copertura delle sofferenze 40,67% 54,40% 36,80% 54,60% 36,28% 55,48% 42,04% 55,12% Incagli lordi / Impieghi lordi 3,66% 4,80%. 3,61% 4,20% 3,21% 2,89% 4,76% 2,68% Incagli netti / Impieghi netti 2,99% n.d. 3,06% 3,40% 2,94% 2,70% 4,45% Rapporto di degli incagli copertura n.d. 22,01% 22,90% 18,30% 23,20% 10,48% 20,43% 8,81% 20,62% Sofferenze nette / Patrimonio netto (capitale+riserve) 30,44% 18,50% 25,56% 17,30% 19,24% 15,60% 14,36% 13,30% Crediti scaduti netti / crediti verso clienti 2,76% n.d. 1,42% n.d. 1,22% n.d. 1,13% n.d. Grandi rischi clientela / crediti lordi clientela 3,33% n.d. 4,88% n.d. 5,88% n.d. 2,48% n.d. Grandi rischi clientela / crediti netti clientela 3,49% n.d. 5,05% n.d. 6,02% n.d. 2,54% n.d. (Fonte dati sistema bancario: Banca d’Italia). Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti, rispetto a una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di copertura delle sofferenze è pari, per la Banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è pari al 30,44%. Il rapporto di copertura degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di 22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al 30 giugno 2013 ammontano al 15,33% del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente. Requisiti prudenziali di Vigilanza Requisiti prudenziali di vigilanza (Valori in migliaia di Euro) Attività di rischio ponderate 31/12/2012 1.317.546 31/12/2011 1.305.077 31/12/2010 1.244.275 20 1.223.075 1.216.892 1.149.836 97.846 7.558 97.351 91.986 7.055 7.556 Capitale Interno rischi I Pilastro 105.404 104.406 99.542 Eccedenza/Deficienza di capitale 98.598 93.212 92.329 Totale attività di rischio Rischio di credito e di controparte Rischio operativo La normativa di vigilanza in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche, richiede che il rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza e le Attività di rischio ponderate non sia inferiore all’8%. Al 31 dicembre 2012 tale rapporto è pari al 15,48% (Total Capital Ratio). Si segnala che il Comitato di Basilea ha approvato rilevanti modifiche alla vigente regolamentazione in materia di liquidità degli istituti bancari che comportano il sostanziale rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi (Basilea 3), prevedendo la graduale entrata in vigore dei nuovi requisiti prudenziali dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2019, alcuni dei quali in corso di definizione (e che dovranno essere oggetto di recepimento nei singoli ordinamenti nazionali). B.8 Informazioni finanziarie pro-forma fondamentali. Patrimonio di Vigilanza (Valori in migliaia di Euro) Patrimonio di base elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio di base Patrimonio di base (Tier 1) Patrimonio Supplementare elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare Totale patrimonio Supplementare Patrimonio di terzo livello Patrimonio di vigilanza Core Tier 1 Ratio Tier 1 Capital Ratio Total Capital Ratio 30/06/2013 215.976 31/12/2012 206.313 31/12/2011 199.794 31/12/2010 194.000 6.044 209.932 6.193 200.119 6.052 193.741 6.005 187.995 8.498 3.890 3.877 3.877 11 8.487 7 3.883 0 3.877 3.877 218.419 14,09% 14,09% 14,66% 204.003 15,19% 15,19% 15,48% 197.618 14,85% 14,85% 15,14% 191.871 15,11% 15,11% 15,42% Di seguito sono riportati i principali dati economici, patrimoniali e finanziari pro-forma relativi al semestre chiuso al 30 giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. Le informazioni pro-forma sono state estratte: (i) dal prospetto dello stato patrimoniale pro-forma al 30 giugno 2013 e del conto economico pro-forma, per il semestre chiuso al 30 giugno 2013 della Banca, corredato dalle relative note esplicative (di seguito i “Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013”); (ii) dal prospetto dello stato patrimoniale pro forma, del conto economico pro-forma e della redditività complessiva pro-forma, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, della Banca, corredato dalle relative note esplicative (di seguito i “Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012”). I Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013 e i Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012 (di seguito congiuntamente i “Prospetti Pro-Forma”) sono stati predisposti in relazione all’operazione di Fusione e all’operazione di Acquisizione degli Sportelli. I Prospetti Pro-Forma sono stati assoggettati ad esame da parte della Società di Revisione che ha emesso le proprie relazioni in data 18 dicembre 2013, con riferimento alla ragionevolezza delle ipotesi di base adottate, alla correttezza della metodologia utilizzata nonché alla correttezza dei criteri di valutazione e dei principi contabili utilizzati per la determinazione dei dati pro-forma. Dati economici pro-forma Di seguito sono riportati taluni dati economici pro-forma di sintesi per il semestre chiuso al 30 giugno 2013 e per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, confrontati con i dati storici alle medesime date. Principali dati di conto economico (Valori in migliaia di Euro) Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Rettifiche di valore su crediti e altre op. finanziarie Risultato netto gestione finanziaria Costi operativi 30/06/2013 Centropadana 31/05/2013 Creta 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 30/06/2013 Totale 16.560 742 568 17.869 5.241 535 1.120 6.895 33.852 1.814 1.689 -11.831 -3.575 22.021 -1.761 -17.234 -2.867 Rettifiche pro-forma 30/06/2013 Conto Economico pro-forma -263 17.607 37.354 -263 37.091 -734 -16.139 1.128 -15.011 955 21.215 865 22.080 -2.326 -22.426 279 -22.147 6.895 21 Utile (Perdite) da cessione di investimenti Utile dell’operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell’operatività corrente Utile d’esercizio Principali dati di conto economico (Valori in migliaia di Euro) 0 0 1 1 4.787 -4.628 -1.370 -1.211 1.144 -66 -2.087 985 453 -648 -229 -877 2.700 -3.643 -918 -1.859 916 -943 31/12/2012 Centropadana 31/12/2012 Sportelli Banca Farnese e Carife 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Totale Margine di interesse 36.918 2.886 2.511 42.315 Commissioni nette 10.990 1.383 2.392 14.764 Margine di intermediazione Rettifiche di valore su crediti e altre op. finanziarie 60.543 4.865 4.912 70.319 -17.180 -1.411 -1.265 43.363 3.454 3.646 -32.107 -4.276 -6,139 11.250 Risultato netto gestione finanziaria Costi operativi Utile (Perdite) da cessione di investimenti Utile dell’operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell’operatività corrente Utile d’esercizio 1 31/12/2012 Conto Economico pro-forma Rettifiche pro-forma -685 41.630 14.764 -685 69.634 -19.856 -964 -20.821 50.463 -1.649 48.814 -4.591 -40.974 -407 -41.381 0 0 -6,139 -822 -945 9.483 -6 -2.057 7.426 -2.741 174 301 -2.266 539 -1.727 8.508 -648 -643 7.217 -1.518 5.699 Dati patrimoniali pro-forma Di seguito sono riportati taluni dati patrimoniali di sintesi pro-forma al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 confrontati con i dati storici alle medesime date. Principali dati patrimoniali (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 Centropadana Debiti verso banche Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife Rettifiche proforma 30/06/2013 Totale 200.869 0 200.869 200.869 1.639.740 153.975 1.793.715 1.793.715 436.104 70.868 506.972 506.972 Mezzi di terzi amministrati 0 Crediti verso la clientela 1.361.380 1.511.641 4.880 1.516.521 -23.036 170.518 193.412 142 193.554 Altre attività finanziarie 462.005 1.767 463.772 Avviamento 6.157 Totale dell’attivo Patrimonio netto (compreso utile di periodo) Dati per azione : Patrimonio netto per azione (unità di €) Debiti banche verso 31/12/2012 Centropadana 0 150.260 Crediti verso banche Principali dati patrimoniali (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 Aggregato proforma 463.772 6.157 13.567 19.725 2.099.361 164.001 2.263.362 -4.589 2.258.773 215.444 5.931 221.375 5.931 215.444 185,64 31/12/2012 Farnese+ fil.Carife Milano 31/12/2012 BCC Creta 31/12/2012 Aggregato Rettifiche ProForma (Dare) 31/12/2012 Aggregato pro-forma 131.420 1.473 0 132.893 132.893 Raccolta diretta da clientela 1.380.065 116.295 158.548 1.654.908 1.654.908 Crediti verso la clientela 1.250.417 106.023 156.574 1.513.014 1.843 1.514.858 150.294 4.688 144 155.126 -23.036 132.090 294.787 19.789 1.272 315.847 0 315.847 6.157 0 0 6.157 15.631 21.788 1.777.071 134.020 169.572 2.080.663 -5.510 2.075.153 Crediti banche verso Altre attività finanziarie Avviamento Totale dell’attivo 22 Patrimonio netto (compreso utile di periodo) 212.796 11.248 7.048 231.092 -7.186 223.906 Qualità dei crediti pro-forma Di seguito si riporta il dettaglio dell’esposizione verso la clientela, con indicazione della qualità del credito, ponendo a confronto i dati storici dell’Emittente al 30 giugno 2013 con i dati pro-forma dell’Emittente al 30 giugno 2013 e con i dati di settore. Crediti lordi clienti (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze 30/06/2013 Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 30/06/2013 Totale Rettifiche proforma Crediti lordi pro-forma 110.534 10.853 121.387 121.387 b) Incagli 52.268 8.505 60.773 60.773 c) Esposizioni ristrutturate 13.883 13.883 13.883 d) Esposizioni scadute 42.185 46.978 46.978 4.793 e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 218.870 24.151 243.021 Totale crediti in bonis 1.208.408 135.841 1.344.249 4.880 1.349.129 Totale 1.427.278 159.992 1.587.270 4.880 1.592.150 30/06/2013 Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife a) Sofferenze 44.953 7.596 52.549 52.549 b) Incagli 11.503 779 12.282 12.282 154 154 Rettifiche di valore complessive (Valori in migliaia di Euro) c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute 154 30/06/2013 Totale 243.021 Rettifiche proforma Rettifiche di valore proforma 4.635 151 4.786 4.786 61.245 8.526 69.771 69.771 e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis 4.653 1206 5.859 -1.128 4.731 65.898 9.732 75.630 -1.128 74.502 30/06/2013 Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife a) Sofferenze 65.581 3.257 68.838 68.838 b) Incagli 40.765 7.726 48.491 48.491 c) Esposizioni ristrutturate 13.729 0 13.729 13.729 d) Esposizioni scadute 37.550 4.642 42.192 42.192 0 0 0 157.625 15.625 173.250 173.250 Totale crediti in bonis 1.203.755 134.635 1.338.390 4.880 1.343.270 Totale 1.361.380 150.260 1.511.640 4.880 1.516.520 Totale Crediti Netti (Valori in migliaia di Euro) e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze b) Incagli 30/06/2013 Totale Rettifiche proforma Crediti a clienti al 30.06.2013 - Sportelli Banca Farnese e Carife Incidenza % su Rettifiche di totale crediti valore Crediti lordi lordi complessive Crediti netti Crediti netti pro-forma Incidenza % su totale crediti netti 10.853 6,78% 7.596 3.257 2,17% 8.505 5,32% 779 7.726 5,14% 4.793 3,00% 151 4.642 3,09% 24.151 15,10% 8.526 15.625 10,40% c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 23 Totale crediti in bonis 135.841 84,90% 1.206 134.635 89,60% Totale 159.992 100,00% 9.732 150.260 100,00% Crediti a clienti al 30.06.2013 - BCC CENTROPADANA + Sportelli Banca Farnese e Carife Incidenza % su Rettifiche di Incidenza % su totale crediti valore totale crediti (Valori in migliaia di Euro) Crediti lordi lordi complessive Crediti netti netti a) Sofferenze 121.387 7,65% 52.549 68.838 4,55% b) Incagli 60.773 3,83% 12.282 48.491 3,21% c) Esposizioni ristrutturate 13.883 0,87% 154 13.729 0,91% d) Esposizioni scadute 46.978 2,96% 4.786 42.192 2,79% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 243.021 15,31% 69.771 173.250 11,46% Totale crediti in bonis 1.344.249 84,69% 5.859 1.338.390 88,54% Totale 1.587.270 100,00% 75.630 1.511.640 100,00% INDICI DI COPERTURA 30/06/2013 BCC Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 30/06/2013 Totale 30/06/2013 Sistema bancario nazionale Tot.Deteriorati 27,98% 35,30% 28,71% 38,50% Sofferenze 40,67% 69,99% 43,29% 54,40% Incagli 22,01% 9,16% 20,21% 22,90% 1,11% 21,80% 10,19% 9,20% Ristrutturati Scaduti 1,11% 10,99% 3,15% Patrimonio di vigilanza pro-forma Di seguito si riporta un’analisi del patrimonio netto di vigilanza e dei coefficienti di solvibilità pro-forma di BCC Centropadana al 30 giugno 2013. I dati pro-forma relativi all’operazione di acquisizione degli sportelli Banca Farnese sono di seguito rappresentati: 30/6/2013 pro-forma Centropadana, Farnese e fil.Milano (Valori in migliaia di Euro) Carife Patrimonio di base (Tier 1) 196.364 Patrimonio Supplementare 8.847 204.852 Patrimonio di Vigilanza (Nota: Compreso costo dell’avviamento Banca Farnese e fil.Milano Carife). Patrimonio di Vigilanza 31/12/2012 pro-forma Centropadana, Creta,Farnese e fil.Milano Carife 193.652 8.523 202.175 Coefficienti di vigilanza pro-forma Tier 1 Capital Ratio Total capital ratio Eccedenza patrimoniale % 30/06/2013 12,14% 12,66% 36,81% 31/12/2012 12,63% 13,19% 39,35% Requisiti prudenziali di vigilanza pro-forma 30/06/2013 31/12/2012 (Valori in migliaia di Euro) Attività di rischio ponderate Totale attività di rischio Rischio di credito e di controparte Rischio operativo Capitale Interno rischi I Pilastro Eccedenza/Deficienza di capitale 1.618.000 2.194.282 120.406 9.034 129.440 75.412 1.532.863 2.132.480 113.596 9.034 122.630 79.545 Ai sensi della normativa vigente pro tempore (Basilea 2) il coefficiente patrimoniale di base minimo (Tier 1 24 Capital Ratio) è pari al 4% ed il coefficiente patrimoniale complessivo minimo (Total Capital Ratio) è pari al 8%. Per loro natura le informazioni pro-forma indicate riguardano una situazione ipotetica e, pertanto, non rappresentano la situazione finanziaria o i risultati effettivi dell’Emittente. B.9 Previsioni stime degli utili. o Non applicabile. L’Emittente non ha formulato alcuna previsione o stima degli utili ed il Prospetto Informativo non contiene alcuna previsione o stima di utili. B.10 Descrizione della natura di eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie relative agli esercizi passati. I bilanci d’esercizio della Banca relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012 e al 2011 sono stati assoggettati a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A., mentre il bilancio d’esercizio della Banca relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 da AGN SERCA le quali hanno emesso le proprie relazioni senza rilievi. B.11 Insufficienza del capitale circolante dell’Emittente per le necessità attuali dell’Emittente. Non applicabile, in quanto alla Data del Prospetto Informativo, la Banca dispone di un capitale circolante sufficiente per fare fronte alle proprie esigenze per i 12 (dodici) mesi successivi, laddove per capitale circolante si intende, ai sensi della “Raccomandazioni ESMA 2011/81”, il mezzo mediante il quale la Banca ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni in scadenza. Il resoconto semestrale al 30 giugno 2013 è stato assoggettato a revisione contabile limitata della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., la quale ha emesso la propria relazione, senza rilievi. Sezione C – Strumenti Finanziari C.1 Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti e/o ammessi alla negoziazione, compresi eventuali codici di identificazione degli strumenti finanziari. I titoli oggetto dell’Offerta sono Azioni ordinarie della BCC Centropadana, del valore nominale di Euro 25,82 ciascuna. C.2 Valuta di emissione degli strumenti finanziari. Le Azioni saranno emesse in Euro. C.3 Numero delle azioni emesse e interamente liberate nonché delle azioni emesse ma non interamente liberate. Valore nominale per azione. Il capitale sociale della BCC Centropadana, in quanto società cooperativa, è variabile. Alla Data del Prospetto Informativo, il capitale sociale dell’Emittente interamente sottoscritto e versato, al 30 giugno 2013, è pari ad Euro 29.965.910,64 suddiviso in n. 1.082.832,00 azioni ordinarie da nominali Euro 25,82 cadauna e in n. 388.990,00 azioni ordinarie da nominali Euro 5,16 cadauna. C.4 Descrizione dei diritti connessi alle Azioni. Le Azioni della BCC Centropadana, oggetto dell’Offerta di cui al Prospetto Informativo, hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle azioni ordinarie della BCC Centropadana già in circolazione alla data di inizio dell’Offerta. Le Azioni saranno nominative, indivisibili, liberamente trasferibili. Il caso di comproprietà è regolato ai sensi di legge. Il codice ISIN (International Security Identification Number) assegnato alle Azioni oggetto dell’Offerta è IT0004940935. Le Azioni non sono quotate in un mercato regolamentato e non sono scambiate in un sistema multilaterale di negoziazione. In particolare, i diritti patrimoniali e i diritti amministrativi sorgono dal momento di acquisto della qualità di socio all’esito della procedura di ammissione a socio, secondo quanto previsto dallo Statuto. Conseguentemente, nessuna differenza deriva dal fatto che alcune Azioni siano state emesse in un momento anteriore, giacché, rispetto alla posizione dell’aderente all’Offerta, nulla distingue le Azioni già emesse da quelle da emettersi. Le Azioni non sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata presso Monte Titoli. Le Azioni, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto, danno diritto al dividendo deliberato dall’Assemblea a partire dal mese successivo a quello di pagamento delle Azioni sottoscritte. L’eventuale distribuzione degli utili e la relativa determinazione del dividendo spettante a ciascuna azione sono deliberate dall’Assemblea dei soci in seduta ordinaria. I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui diventano esigibili restano devoluti alla Società ed imputabili alla riserva legale. La qualità di socio si acquista con l’annotazione al libro soci che, nell’ambito dell’Offerta, sarà disposta dal consiglio di amministrazione nell’ambito delle deliberazioni assunte per l’emissione delle Azioni secondo 25 quanto previsto nel Calendario. Ai sensi dell’art. 25 dello Statuto, ogni socio ha diritto ad un voto, qualunque sia il numero delle Azioni a lui intestate; può intervenire all’Assemblea e ha diritto al voto chi risulta iscritto nel libro dei soci da almeno 90 (novanta) giorni. C.5 Descrizione di eventuali restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari. Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto le azioni non possono essere cedute a non soci senza l’autorizzazione del consiglio di amministrazione che esaminerà preventivamente la domanda di ammissione dell’aspirante socio nei termini e con le modalità di cui all’art. 8 dello Statuto. C.6 Ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato degli strumenti finanziari offerti. L’Emittente non ha fatto, né allo stato è intenzionata a fare, domanda di ammissione alla negoziazione delle Azioni su alcun mercato regolamentato o mercato non regolamentato. C.7 Descrizione della politica dei dividendi Alla Data del Prospetto Informativo non sono state approvate politiche in merito alla distribuzione di dividendi futuri. In caso di cessione di azioni fra soci, le parti contraenti, entro 30 (trenta) giorni dalla cessione, debbono con lettera raccomandata comunicare alla Società il trasferimento e chiedere le relative variazioni del libro dei soci. Le Azioni non possono essere sottoposte a pegno o vincoli di qualsiasi natura senza la preventiva autorizzazione del consiglio di amministrazione; è inoltre vietato fare anticipazioni sulle stesse. Ai sensi dello Statuto, gli utili risultanti dal bilancio d’esercizio approvato dall’Assemblea Ordinaria, dedotte le quote destinate alla riserva legale ed alla riserva ordinaria, sono destinati secondo le deliberazioni dell’Assemblea Ordinaria. Nella tabella che segue sono indicati i dividendi distribuiti negli anni 2013, 2012 e 2011 a fronte degli utili conseguiti rispettivamente negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. (Valori in migliaia di Euro) Numero azioni Dividendo unitario (in Euro) Dividendo complessivo (in Euro) Percentuale sull’utile netto 2012 2011 2010 980.524 969.721 975.898 0,64 0,52 0,37 630.444 504.999 365.606 7,41% 7,27% 15,41% 26 Sezione D – Rischi D.1 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici e individuali per l’Emittente e per il suo settore. A. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE Rischio di credito L’Emittente è esposto al rischio di credito consistente nel rischio di subire perdite derivanti dall’insolvenza o dal deterioramento del merito creditizio delle controparti affidate. L’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale degli impieghi risulta al 30 giugno 2013 pari al 15,33% in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2012 (12,63%). Tali aumenti trovano la loro giustificazione anche nella avversa congiuntura economica e per effetto della Fusione. Rischi connessi ad operazioni straordinarie Con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013 si è perfezionata la Fusione per incorporazione in BCC Centropadana di BCC Creta e ciò nel rispetto dell’iter procedurale imposto dalla normativa bancaria applicabile all’Emittente. Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno 2013, trovando applicazione, per quanto riguarda il profilo contabile, il Regolamento CE 495/2009 del 3 giugno 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE L. 149/22 del 12 giugno 2009). A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013 comprende le attività e passività acquisite da BCC Creta incorporata e il prospetto di Conto Economico è alimentato dalle componenti reddituali generate dalla banca incorporata nel mese di giugno 2013. L’apporto delle componenti patrimoniali di BCC Creta, al netto della copertura delle perdite pregresse, è stato pari a 7,3 milioni di euro, mentre gli effetti economici non sono significativi avendo inciso solo per il mese di giugno. Alla data di efficacia della fusione – 1° giugno 2013 – le attività e le passività provenienti dalla BCC di Creta sono stati acquisiti al Fair Value. Le motivazioni che hanno condotto la Banca a dar corso alla predetta operazione sono molteplici, in particolare l’importanza di raggiungere una soglia dimensionale più elevata così da permettere, tra l’altro, un ampliamento e una diversificazione dell’offerta; la possibilità di operare una graduale espansione verso le Provincie di Piacenza, Pavia e Alessandria nelle quali era già presente BCC Creta; la necessità di contrastare l’elevata concorrenzialità del mercato dotandosi di un’adeguata organizzazione produttiva in grado di conseguire economie gestionali che permettano alla Banca di offrire condizioni vantaggiose alla clientela e ai soci; il tutto mantenendo in ogni caso – stante la medesima natura delle banche coinvolte nella Fusione - le caratteristiche che contraddistinguono le cooperative di credito e quindi continuando a svolgere la funzione di banca locale. Le operazioni di fusione per incorporazione, e quindi anche la Fusione, per loro natura, presentano elementi di rischio che comprendono, ma non si limitano, alla perdita di clienti delle società incorporate. La Fusione presenta inoltre i rischi tipici delle operazioni di integrazione in un nuova struttura societaria, con particolare riferimento al necessario coordinamento del management e all’integrazione dei sistemi informatici, delle strutture e dei servizi esistenti della Banca e quelli di BCC Creta. Tale circostanza potrebbe pregiudicare il pieno raggiungimento di efficienze operative con conseguenti effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale della Banca. Il successo dell’operazione di Fusione dipenderà, tra l’altro, dalla capacità dell’Emittente di integrare Creta in maniera efficiente e di conseguire potenziali sinergie ed economie di scala, attraverso il miglioramento della capacità di raccolta, il miglioramento della capacità di impiego, l’incremento dei ricavi, la razionalizzazione della rete territoriale, delle strutture e dei processi operativi. Il mancato raggiungimento delle sinergie attese, l’inaspettato incremento delle spese preventivate necessarie per l’integrazione di Creta in BCC Centropadana, nonché l’eventuale scostamento dei risultati futuri di Creta rispetto a quelli attesi (sia in termini di costi, sia in termini di ricavi) potrebbero determinare in futuro effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca nonché sull’operatività e sulla gestione integrata della stessa. Rischi connessi all’Acquisizione degli Sportelli In data 22 novembre 2013 sono stati sottoscritti (i) l’accordo quadro tra Farnese (società a capitale diffuso) e Carife, in amministrazione straordinaria, da una parte, e BCC Centropadana, dall’altra, avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Banca Farnese costituito da n. 3 (tre) dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno (il “Ramo di Azienda Banca Farnese”) e (ii) l’accordo quadro tra Carife e BCC Centropadana avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Carife (il “Ramo di Azienda Carife”) costituito dallo sportello di Carife di Milano (congiuntamente, gli “Accordi Quadro”). Ai sensi di quanto previsto negli Accordi Quadro si segnala che sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 e sulla base della situazione di riferimento del 27 Ramo di Azienda Carife alla data del 30 giugno 2013 è stato determinato un prezzo provvisorio pari, rispettivamente, all’importo di Euro 16.533.503,00 e all’importo di Euro 6.502.807,00. Tali prezzi provvisori sono stati concordati tra le parti tenuto conto anche dell’avviamento sulla raccolta dei rami di azienda oggetto di cessione. Al riguardo, si segnala che non sono state predisposte perizie redatte da soggetti terzi a supporto della valutazione del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di Azienda Carife. Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese e, quindi, BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per tale acquisto, dal momento che si è ancora in attesa, al fine di poter considerare avverate tutte le condizioni sospensive di cui agli Accordi Quadro e quindi di procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione di Banca d’Italia alla liquidazione volontaria di Banca Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci della Banca delle modifiche statutarie conseguenti al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si segnala che l’Assemblea dei soci della Banca per deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29 marzo 2014. Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, entro e non oltre il 9 maggio 2014, BCC corrisponderà quindi il prezzo provvisorio a favore di Farnese per l’acquisto del Ramo di Azienda Banca Farnese e a favore di Carife per l’acquisto del Ramo di Azienda Carife pari, rispettivamente, all’importo di Euro 16.533.503,00 e all’importo di Euro 6.502.807,00. Per completezza si segnala che (i) i prezzi provvisori potranno essere poi soggetti ad aggiustamento - in aumento o in diminuzione al netto di una franchigia assoluta - in funzione dell’avviamento sulla raccolta che sarà determinato sulla base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia della cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC dei predetti rami di azienda); e (ii) qualora alla data di efficacia lo sbilancio patrimoniale sia superiore o inferiore rispetto all’importo di Euro 4.239.949,00 per il Ramo di Azienda Banca Farnese e di Euro 1.691.007,00 per il Ramo di Azienda Carife dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla differenza positiva o negativa, al netto di una franchigia assoluta. Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna garanzia a favore di BCC per l’eventuale restituzione di parte dei prezzi provvisori dalla stessa corrisposti a favore di Farnese e di Carife nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione. Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in aumento in funzione dell’avviamento sulla raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC in conseguenza della violazione delle dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di Azienda Banca Farnese o al Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia e non esposte nella predetta situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Banca Farnese o del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia ovvero (iii) derivanti dalla violazione degli impegni previsti nel periodo interinale (dalla data del 22 novembre 2013 alla data di efficacia) ove non oggetto di indennizzo da parte di Carife. Le operazioni di acquisizione – e quindi l’Acquisizione degli Sportelli - per loro natura presentano elementi di rischio che comprendono, ma non si limitano a, perdita di clienti, rischi legali e rischi tipici delle operazioni di integrazione e quindi difficoltà relative all’integrazione dei sistemi informatici che potrebbe realizzarsi con tempi e modi diversi da quelli attualmente pianificati (i.e., ottobre 2014), delle strutture e dei servizi esistenti della Banca e quelli dei rami d’azienda oggetto di acquisizione. Tale circostanza potrebbe pregiudicare l’operatività della Banca e il pieno sfruttamento delle sinergie produttive, distributive e commerciali attese con conseguenti effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale della Banca. Rischi connessi alla presenza nel Prospetto Informativo di dati pro forma Il Prospetto Informativo riporta i prospetti dei dati pro forma dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, redatti al fine di fornire una rappresentazione degli effetti dell’operazione di Acquisizione degli Sportelli e della Fusione, qualora tali operazioni fossero state realizzata alle suddette date. I dati pro forma contenuti nel Prospetto Informativo evidenziano al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 un patrimonio netto rispettivamente pari a Euro 215.444.324e a Euro 223.905.509, nonché una perdita al 30 giugno 2013 pari a Euro 943.470 e un utile al 31 dicembre 2012 pari a Euro 5.699.089 e un avviamento rispettivamente di Euro 13.567.254 e di Euro 15.630.568 derivante dall’Acquisizione degli Sportelli descritta precedentemente. I dati pro forma contenuti nel Prospetto Informativo, in quanto basati su ipotesi, potrebbero differire dai dati che si sarebbero ottenuti qualora le operazioni considerate nella redazione dei dati pro-forma fossero realmente avvenute negli esercizi presi a riferimento. I dati pro forma pertanto derivano da una rappresentazione costruita su ipotesi; qualora le operazioni sopra richiamate fossero realmente state realizzate alla data presa a riferimento per la predisposizione dei dati pro forma, anziché alla data effettiva, non necessariamente i dati effettivi sarebbero stati uguali a quelli pro forma. I dati pro forma inoltre non riflettono dati prospettici in quanto sono predisposti in modo da rappresentare solamente gli effetti isolabili e oggettivamente misurabili delle operazioni sopra richiamate, senza tenere conto degli effetti potenziali dovuti a variazioni delle politiche del management dell’Emittente e a decisioni operative conseguenti alle operazioni stesse. Infine, in considerazione delle diverse finalità dei 28 dati pro forma rispetto ai dati dei bilanci storici e delle diverse modalità di calcolo degli effetti con riferimento allo stato patrimoniale e al conto economico, lo stato patrimoniale pro forma ed il conto economico pro forma al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 devono essere letti e interpretati separatamente dai dati storici, senza ricercare collegamenti contabili con tali dati. Rischio di concentrazione Il rischio di concentrazione è un’integrazione del rischio di credito legata all’eventuale concentrazione delle esposizioni verso controparti, o gruppi di controparti connesse ovvero verso controparti del medesimo settore economico o che esercitano la medesima attività o appartenenti alla medesima area geografica. Rischio finanziario L’Emittente non ha definito operazioni di copertura sul portafoglio e, quindi, è esposto al rischio finanziario, ovvero ai rischi consistenti in particolare nei rischi relativi all’andamento delle quotazioni, nei rischi di controparte ed in quelli relativi alla solvibilità degli emittenti gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio. Si specifica, altresì, che la Banca non ha definito derivati né di copertura né peraltro di natura speculativa. Già alla fine del 2011, la crisi del debito sovrano di diversi paesi europei ha generato forti tensioni sui mercati finanziari. Anche i titoli di Stato italiani sono stati particolarmente colpiti e, penalizzati dalle forti vendite, hanno subito un sensibile ridimensionamento dei corsi con un drastico rialzo dei rendimenti. Tali tendenze, anche considerati i declassamenti da parte delle principali agenzie di rating internazionali, hanno prodotto effetti negativi sul valore delle attività finanziarie detenute nel portafoglio dell’Emittente, caratterizzato da una sensibile esposizione al Rischio Paese Italia, in relazione alla presenza di una notevole quota di investimenti costituiti da titoli di Stato italiani. In generale, l’attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie comporta un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Rischi connessi alla situazione patrimoniale Un livello di patrimonializzazione non adeguato, oltre ad avere impatti sul costo del funding, mina la solidità dell’Emittente e, nei casi più estremi, potrebbe comportare la necessità di eventuali operazioni straordinarie con conseguenti effetti sulla situazione economica e finanziaria dello stesso. La normativa di vigilanza fissa regole in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche al fine di stabilire livelli prudenziali di capitale da detenere, qualificandone la qualità e valutando gli eventuali strumenti di mitigazione dei rischi. Le nuove indicazioni, inoltre, tendono ad assicurare che il patrimonio resista anche in periodi di stress per il prossimo futuro e prevedendo anche livelli variabili in funzione anticiclica. Per il calcolo degli indicatori patrimoniali, la Banca non utilizza modelli di rating interni, ma il metodo standardizzato. Al 31 dicembre 2012 il Patrimonio di Vigilanza (capitale complessivo) di BCC Centropadana si attestava complessivamente, dopo il recepimento del risultato di esercizio, ad Euro 204,00 milioni, di cui Euro 200,12 milioni corrispondono al patrimonio di base (Tier 1). Sulla base delle attività di rischio ponderate, complessivamente ammontanti ad Euro 1.317,5 milioni, il Total Capital Ratio si attestava al 15,48% e il Tier 1 Capital Ratio al 15,19%. Al 30 giugno 2013 il Patrimonio di Vigilanza (capitale complessivo) di BCC Centropadana si attestava ad Euro 218,42 milioni, di cui Euro 209,93 milioni corrispondono al patrimonio di base (Tier 1). Sulla base delle attività di rischio ponderate, complessivamente ammontanti ad Euro 1.489,9 milioni, il Total Capital Ratio si attestava al 14,66% e il Tier 1 Capital Ratio al 14,09%. Nella seguente tabella è riportato il Patrimonio di Vigilanza, unitamente ai coefficienti di solvibilità, al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Centropadana. Patrimonio di Vigilanza (migliaia di Euro) Patrimonio di base elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio di base Patrimonio di base (Tier 1) Patrimonio Supplementare elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare Totale patrimonio Supplementare Patrimonio di terzo livello Patrimonio di vigilanza Core Tier 1 Ratio Tier 1 Capital Ratio 30/06/2013 215.976 31/12/2012 206.313 31/12/2011 199.794 31/12/2010 194.000 6.044 209.932 6.193 200.119 6.052 193.741 6.005 187.995 8.498 3.890 3.877 3.877 11 8.487 7 3.883 0 3.877 3.877 218.419 14,09% 14,09% 204.003 15,19% 15,19% 197.618 14,85% 14,85% 191.871 15,11% 15,11% 29 Total Capital Ratio Rapporto Attività di rischio ponderate / Totale attività di rischio 14,66% 15,48% 15,14% 15,42% 62,8% 66,3% 68,9% 66,5% Si precisa che Banca d’Italia non ha imposto requisiti patrimoniali aggiuntivi a BCC. Sulla base dei dati pro-forma al 30 giugno 2013 (redatti per simulare gli effetti della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente; per maggiori informazioni si veda l’Elemento B.8) è stimato che, in seguito al perfezionamento della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli, il Total Capital Ratio passerebbe dal 14,66% (individuale BCC Centropadana) al 12,66% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli) e il Tier 1 Capital Ratio passerebbe dal 14,09% (individuale BCC Centropadana) al 12,14% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli) (a fronte di livelli minimi ai sensi della normativa regolamentare rispettivamente dell’8% e del 4%): Rischi di mercato Consiste nel rischio connesso all’operatività nei mercati finanziari, nell’ambito della gestione del proprio portafoglio di investimento. Nel quadro della turbolenza che ha interessato i mercati finanziari, il rischio di mercato è riferibile anche a strumenti tradizionalmente caratterizzati da un più basso profilo di aleatorietà (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito Cooperativo e organismi centrali del credito cooperativo), dei quali in maggior parte si compone il portafoglio dell’Emittente. Nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l’esposizione ai suddetti rischi, l’attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie, comunque, comporta di per sè un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Rischio di tasso di interesse Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato (consistente ad esempio in una forte discesa dei tassi di interesse o in una dinamica dei tassi contraria rispetto a quella attesa o contraria rispetto alle strategie gestionali), sia in termini di riduzione del margine di interesse (per effetto di disallineamenti tra gli interessi attivi degli impieghi e quelli passivi riferiti alle operazioni di raccolta) che in termini di contrazione del valore del patrimonio della Banca. La Banca adotta misure di contenimento del rischio di tasso, tuttavia, si specifica, che non sono poste in essere politiche finalizzate all’allineamento della periodicità di adeguamento dei tassi attivi e passivi e all’omogeneizzazione dei relativi parametri di riferimento. Rischio operativo Si tratta del rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di cassa nei tempi richiesti e a costi sostenibili. Nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l’esposizione a tale rischio, non si può escludere che il verificarsi di eventi che determinino l’aumento dei costi di finanziamento dell’Emittente e/o limitino il suo accesso ad alcune tradizionali fonti di raccolta incidano negativamente sulla liquidità e possano avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Si specifica che sono in fase di implementazione gli indicatori individuati dalle nuove Disposizioni di Vigilanza prudenziale emanate da Banca d’Italia, LCR (Liquidity Coverage Ratio) e NSFR (Net Stable Funding Ratio), che entreranno in vigore, rispettivamente, nel 2015 e nel 2018. Rischio connesso alla variabilità degli utili I risultati degli esercizi passati sono stati particolarmente influenzati dal risultato dell’attività di negoziazione, che include sia le plus/minusvalenze da valutazione di titoli in portafoglio sia l’attività di trading, dall’andamento dei tassi e dai volumi delle masse intermediate. Tali dinamiche sono variabili pertanto sussiste il rischio che l’Emittente concluda gli esercizi futuri con degli utili ridotti o comunque non in linea con quelli degli esercizi passati. Rischio strategico Il rischio strategico rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione di utili o capitale derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni strategiche errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo. Rischio connesso alla riduzione delle agevolazioni fiscali previste per le banche di credito cooperativo. La legge n. 148/2011 ha modificato il regime di tassazione delle società cooperative (e, dunque, anche delle 30 banche di credito cooperativo), riducendo l’agevolazione costituita dalla detassazione degli utili inviati a riserva, pertanto sussiste il rischio che tale modifica possa incidere negativamente sui risultati dell’Emittente. Rischio residuo Consiste nel rischio che le tecniche di attenuazione del rischio utilizzate dalla Banca risultino meno efficaci del previsto. Rischio di cartolarizzazione E’ il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica delle operazioni poste in essere e le decisioni di valutazione e gestione del rischio. Rischio connesso a contenziosi pendenti nei confronti della Banca E’ il rischio di un eventuale esito sfavorevole per la Banca derivante da uno o più procedimenti giudiziari che possa determinare un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca stessa. Rischi connessi all’esposizione della Banca al debito sovrano La Banca risulta esposta nei confronti di governi centrali e locali nonché di enti governativi dei maggiori Paesi europei (i “Governi”). In particolare, al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da “titoli di debito” (classe di appartenenza 3 e rating attribuito Moody's Baa2) ammonta a Euro 396 milioni (valore nominale Euro 395 milioni, fair value Euro 396 milioni), di cui oltre il 99% nei confronti dell’Italia. Al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da “prestiti erogati a favore dei Governi” ammonta a Euro 0. Con riferimento ai titoli di debito emessi dai Governi, si segnala che al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, l’ammontare dei titoli di debito strutturati era pari a Euro 0. L’ammontare complessivo delle attività finanziarie dell’Emittente era pari a Euro 2.025 milioni circa ed Euro 1.707 milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; pertanto, l’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi sul totale delle attività finanziarie dell’Emittente era pari al 19,55% al 30 giugno 2013 e al 16,16% al 31 dicembre 2012, mentre l’ammontare complessivo dei crediti verso la clientela dell’Emittente era pari a Euro 1.361 milioni circa ed Euro 1.250 milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; l’incidenza dei prestiti erogati a favore dei Governi sul totale dei crediti verso la clientela dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 era pari allo 0%. Gli investimenti in titoli di stato italiani sono effettuati nell’ambito della diversificazione degli attivi e dei connessi apporti reddituali. Detti titoli sono in parte posti a garanzia dell’operazione di rifinanziamento di 125 milioni di Euro con la BCE. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca) dove è stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a scadenza del finanziamento stesso. In tal senso, l’eventuale ulteriore downgrade del rating dell’Italia potrebbe portare ad una riduzione degli importi di tali rifinanziamenti, a parità dell’importo delle garanzie, con effetti negativi sulla posizione di liquidità e sulla redditività. Inoltre, un eventuale downgrade del rating di tali Paesi potrebbe portare ad una revisione dei criteri di ponderazione per il calcolo dei RWA, con conseguenti impatti negativi sui coefficienti patrimoniali della Banca. L’aggravarsi della situazione del debito sovrano potrebbe avere effetti negativi, anche rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. B. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITA’ Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’emanazione di nuove disposizioni normative o regolamentari, nonché a eventuali modifiche della normativa che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e/o avere effetti negativi sull’attività, i risultati e le prospettive della Banca. Rischio derivante dalla congiuntura economica Tale fattore di rischio evidenzia che l’andamento generale dell’economia e dei mercati finanziari, con particolare riguardo alla dinamica congiunturale dell’Italia ed al livello ed alla struttura dei tassi di interesse, possano incidere negativamente sulla situazione patrimoniale e sui risultati di esercizio dell’Emittente. Ove la crisi dell’economia reale dovesse perdurare - anche a causa di eventuali nuove ed ulteriori turbolenze di tipo finanziario -, incidendo negativamente sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e sui piani di investimento della clientela di riferimento, non è possibile escludere che la redditività dell’Emittente possa risultare inferiore rispetto a quella conseguita negli anni precedenti. Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario Il rischio della crescente competitività del settore è per la Banca quello di non riuscire a mantenere o ad aumentare i volumi di attività ed i livelli di redditività raggiunti in passato, con conseguenti effetti 31 pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca stessa. D.3 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per gli strumenti finanziari. FATTORI DI RISCHIO DELL’OFFERTA RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO Rischi relativi alla difficoltà di disinvestimento delle Azioni che non sono quotate in un mercato regolamentato né negoziate in un mercato non regolamentato. Le Azioni oggetto dell’Offerta non sono quotate in un mercato regolamentato nè negoziate in un mercato non regolamentato. L’investitore potrebbe, dunque, incontrare difficoltà di disinvestimento ove intendesse liquidare le Azioni di cui è titolare, ossia difficoltà nel negoziare le Azioni in quanto le richieste di vendita potrebbero non trovare adeguate contropartite. Rischi connessi all’esistenza di limiti di trasferibilità delle Azioni Tale fattore di rischio evidenzia i limiti alla trasferibilità delle Azioni previste dalla legge e dallo Statuto. Rischi connessi a conflitti di interesse in ordine al Collocamento delle Azioni oggetto dell’Offerta Le Azioni oggetto dell’Offerta saranno collocate da BCC Centropadana, che, nello svolgimento di questa attività, si troverà in situazione di conflitto di interesse, essendo al contempo Emittente, Offerente e Collocatore delle Azioni stesse. Rischio relativo al procedimento di ammissione a Socio Tale fattore di rischio evidenzia il fatto che un soggetto il quale intenda aderire all’Offerta potrebbe non essere ammesso a socio dall’Emittente. Rischio relativo alle modalità di determinazione del sovrapprezzo delle Azioni Tale fattore di rischio evidenzia il fatto che a seguito di una eventuale futura diminuzione del valore patrimoniale dell’Emittente per effetto di risultati negativi, possa determinarsi una riduzione del valore patrimoniale delle Azioni rispetto a quello preso a riferimento per la determinazione del prezzo e del sovrapprezzo. Rischio connesso a eventuali effetti diluitivi Tale fattore di rischio evidenzia la possibilità che in conseguenza dell’Offerta si verifichino effetti diluitivi in capo a soggetti già soci. Sezione E – Offerta E.1 Proventi netti totali e stima delle spese totali legate all’emissione / offerta. Non è previsto un ammontare massimo delle Azioni di nuova emissione né un ammontare prefissato di Azioni proprie oggetto di vendita. Il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha comunque l’obiettivo di collocare almeno Euro 8.000.000,00 di nuovo capitale. L’ammontare complessivo delle Azioni emesse per ciascun Periodo di Offerta Mensile sarà determinato sulla base della sommatoria delle Azioni richieste da ciascun soggetto ammesso a socio o già socio dell’Emittente nel rispetto dei limiti di Legge e dei Limiti all’Offerta. L’ammontare netto ricavato dall’Offerta è calcolato nella misura massima di Euro 7.943.000,00, al netto delle spese legate all’Offerta complessivamente stimate in Euro 57.000,00. E.2a Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi, stima dell’importo netto dei proventi. L’Offerta oggetto del Prospetto Informativo mira all’ulteriore rafforzamento patrimoniale dell’Emittente. Il rafforzamento patrimoniale è finalizzato, in sostanza, a fornire il necessario supporto finanziario in ordine al perseguimento degli obiettivi aziendali di medio lungo termine ed a fronteggiare adeguatamente il fabbisogno di mezzi propri connesso con l’evoluzione dei requisiti patrimoniali, a fronte dei rischi propri dell’attività svolta assicurando equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire anche in futuro il rispetto dei parametri dettati dalla normativa di vigilanza, tenuto conto della sua evoluzione in conseguenza dell’introduzione delle nuove e più restrittive regole prudenziali approvate dal Comitato di Basilea nel dicembre 2010 (c.d. Basilea 3). Sul piano strettamente tecnico, l’Offerta mira a soddisfare l’esigenza di garantire un incremento della componente patrimoniale di qualità primaria del Patrimonio di Vigilanza. Con riferimento alla definizione delle strategie aziendali, l’Emittente intende proseguire sia nelle politiche di ampliamento della gamma dei prodotti e dei servizi offerti in particolare nei confronti dei soci oltre che di miglioramento dell’efficienza operativa, sia nella copertura territoriale con l’attivazione di ulteriori Filiali e Sedi Distaccate. E.3 Descrizione dei L’Offerta di Azioni è un’offerta di sottoscrizione di azioni di nuova emissione. In particolare, sulla base del 32 termini e condizioni dell’offerta. delle regime del capitale variabile applicabile all’Emittente, quale società cooperativa (articoli 2524 cod. civ. comma 2 e 2528 cod. civ.) ed in conformità alle proprie previsioni statutarie, l’Emittente procederà ad emettere le Azioni oggetto dell’Offerta in virtù di delibere del consiglio di amministrazione chiamato, di volta in volta, a decidere sull’ammissione di nuovi soci e a fissare l’ammontare di nuove Azioni secondo le richieste pervenute dai soggetti richiedenti l’ammissione a socio ovvero dai soci esistenti che fanno richiesta di aumentare la propria partecipazione. Il prezzo delle Azioni, di cui all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo, che non sono quotate in un mercato regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione e non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo 2528 cod. civ., che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative possa essere maggiorato di un sovrapprezzo determinato dall’Assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del consiglio di amministrazione. Il prezzo di emissione delle Azioni varia in funzione dello status del sottoscrittore all’atto della Richiesta di Adesione a seconda che lo stesso sia o non sia già socio di BCC Centropadana. Il valore nominale delle Azioni è pari a Euro 25,82 per ogni Azione. La differenza di prezzo è costituita dal sovrapprezzo fissato dall’Assemblea in data 25 aprile 1993 in Euro 10,33 (LIT 20.000), da versare in aggiunta al valore nominale di Euro 25,82 per ogni Azione, costituente il lotto minimo, sottoscritta dai nuovi soci. Il lotto minimo fissato per l’adesione all’Offerta è di n. 100 (cento) Azioni. Si specifica che contestualmente alla richiesta di ammissione a socio e, dunque, alla richiesta di sottoscrizione del lotto minimo di n. 100 Azioni, i richiedenti avranno facoltà di formulare, nell’ambito della medesima Scheda di Adesione, ulteriori richieste di sottoscrizione di Azioni che si intendono subordinate al positivo esito della procedura di ammissione a socio ed a seguito della conseguente trascrizione al libro soci. Le sottoscrizioni ulteriori effettuate una volta ottenuta l’ammissione a socio, saranno regolate al valore nominale di Euro 25,82 per ogni Azione senza l’applicazione del sovrapprezzo. L’Offerta ha durata dal 1° aprile 2014 al 31 marzo 2015 e si svolge in Periodi di Offerta Mensile, secondo quanto previsto nel Calendario. Il soggetto, persona fisica o persona giuridica, che intenda aderire all’Offerta dovrà compilare l’apposita Scheda di Adesione, disponibile presso le Sedi Distaccate e tutte le Filiali dell’Emittente. Per l’Adesione all’Offerta è necessaria la sussistenza di un rapporto di conto corrente con l’Emittente. Gli aderenti che non sono titolari di un conto corrente presso l’Emittente alla data della Richiesta di Adesione potranno aprire un rapporto di conto corrente con l’Emittente, scegliendo fra le diverse tipologie di conto corrente, le cui caratteristiche sono riassunte nei fogli informativi disponibili sul sito della Banca. A tal fine si specifica che il costo minimo annuo per il rapporto di conto corrente è pari a Euro 36,00 (anche per i soggetti che al momento della sottoscrizione della Richiesta di Adesione all’Offerta non sono soci). L’Offerta è indirizzata al pubblico indistinto fatte salve le limitazioni previste dallo Statuto. In particolare, ai sensi dell’art. 6 dello Statuto dell’Emittente, possono essere ammessi a socio le persone fisiche e giuridiche, le società di ogni tipo regolarmente costituite, i consorzi, gli enti e le associazioni, che risiedono o svolgono la loro attività in via continuativa nella zona di competenza territoriale della Società. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si tiene conto dell’ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unità operative. Inoltre, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto non possono far parte della Società i soggetti che: a. siano interdetti, inabilitati, falliti, interdetti all’emissione di assegni bancari; b. non siano in possesso dei requisiti determinati ai sensi di legge; c. siano, a giudizio del consiglio di amministrazione, inadempienti verso la Società o abbiano costretto quest’ultima ad atti giudiziari per l’adempimento di obbligazioni da essi assunte nei suoi confronti. Il mercato dell’Offerta è quello dove ha competenza territoriale l’Emittente. Condizione necessaria per poter aderire all’Offerta è la titolarità di un rapporto di conto corrente aperto presso l’Emittente. E.4 Descrizione di eventuali interessi significativi per l’emissione / l’offerta, compresi interessi confliggenti. L’Emittente non è a conoscenza dell’esistenza di interessi che sono significativi per l’emissione/l’offerta e/o di interessi confliggenti. 33 E.5 Persona fisica o giuridica che offre in vendita lo strumento finanziario / Accordi di lock-up: parti interessate, indicazione del periodo di lock-up. Le Azioni oggetto dell’Offerta sono offerte direttamente dall’Emittente che agirà contestualmente quale Emittente, Offerente e responsabile del Collocamento. E.6 Ammontare e percentuale della diluizione immediata derivante dall’offerta / Ammontare e percentuale della diluizione immediata qualora nel caso di offerta di sottoscrizione destinata agli attuali azionisti essi non sottoscrivano la nuova offerta. Le possibilità che vengano a determinarsi effetti diluitivi sulla quota di capitale sociale detenuto da ciascun socio per effetto dell’ingresso di nuovi soci o della sottoscrizione di ulteriori azioni da parte dei soci esistenti, sono immanenti al tipo sociale dell’Emittente, che, in quanto cooperativa, è una società a capitale variabile. In ogni caso, dato il fatto che non è previsto un ammontare prefissato di Azioni che saranno emesse o vendute nell’ambito dell’Offerta non è possibile calcolare gli effetti diluitivi. E.7 Spese stimate addebitate all’investitore dall’Emittente o dall’offerente. Per l’Adesione all’Offerta è necessaria la sussistenza di un rapporto di conto corrente con l’Emittente. Gli aderenti che non sono titolari di un conto corrente presso l’Emittente alla data della Richiesta di Adesione potranno aprire un rapporto di conto corrente con l’Emittente, scegliendo fra le diverse tipologie di conto corrente, le cui caratteristiche sono riassunte nei fogli informativi disponibili sul sito della Banca. Si specifica che il costo minimo annuo per il rapporto di conto corrente è pari a Euro 36,00 (anche per i soggetti che al momento della sottoscrizione della Richiesta di Adesione all’Offerta non sono soci). Nell’ambito dell’Offerta non sono previsti consorzi di collocamento e non vi sono accordi di lock-up. 34 SEZIONE I - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE 35 1. 1.1 PERSONE RESPONSABILI Persone Responsabili delle informazioni fornite nel Prospetto Informativo BCC Centropadana, con sede legale in Piazza IV Novembre, 11, 26862 – Guardamiglio (LO), rappresentata legalmente ai sensi dell’art. 40 dello Statuto dal Presidente del consiglio di amministrazione Avv. Serafino Bassanetti, si assume la responsabilità dei dati e delle notizie contenuti nel Prospetto Informativo. 1.2 Dichiarazione di responsabilità L’Emittente dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni e i dati in esso contenuti sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. 36 2. 2.1 REVISORI LEGALI DEI CONTI Revisori contabili della Banca Per i periodi cui si riferiscono le informazioni finanziarie contenute nel Prospetto Informativo, l’attività di revisione legale dei conti è stata svolta dalla società di revisione AGN Serca Snc via Cipro 1, Brescia (per l’esercizio 2010) e Deloitte & Touche S.p.A., con sede legale e amministrativa in Milano, via Tortona 25, iscritta all’albo speciale delle società di revisione di cui all’articolo 161 del TUF (per gli esercizi 2011 e 2012). In particolare, in data 29 aprile 2011, l’Assemblea Ordinaria ha conferito alla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. l’incarico di controllo legale dei conti, ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39, per il periodo relativo agli esercizi 2011-2019. Rispetto al bilancio d’esercizio della Banca al 31 dicembre 2010 sottoposto a revisione legale dei conti da parte della dalla società di revisione AGN Serca Snc e ai bilanci d’esercizio della Banca al 31 dicembre 2012 e 2011, sottoposti a revisione legale dei conti da parte della Società di Revisione, nonché al resoconto semestrale al 30 giugno 2013, sottoposto a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione, non vi sono stati rilievi o rifiuti di attestazione da parte della Società di Revisione stessa. Le relazioni contenenti i giudizi espressi dalla Società di Revisione sono incluse nei suddetti bilanci e a disposizione del pubblico nei luoghi indicati alla Sezione I, Capitolo XXIV. 2.2 Informazioni sui rapporti con la Società di Revisione Durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie e fino alla Data del Prospetto Informativo non è intervenuta alcuna revoca dell’incarico conferito dalla Banca alla Società di Revisione né la Società di Revisione ha rinunciato all’incarico conferitole. 37 3. INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE Premessa Di seguito sono riportati i principali dati economici, patrimoniali e finanziari relativi ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e al 30 giugno 2012 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, nonché i principali dati economici, patrimoniali e finanziari pro-forma relativi al semestre chiuso al 30 giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. Le informazioni storiche sono state estratte dai seguenti documenti (cfr. Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.1): (i) dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 della Banca predisposti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza dell’Emittente e approvati dal consiglio di amministrazione della Banca in data 24 settembre 2013. Tali prospetti sono redatti, come previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dagli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea. I prospetti contabili semestrali sono stati assoggettati a revisione contabile limitata della Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 14 ottobre 2013, al fine di consentire al Consiglio di Amministrazione di adempiere a quanto previsto in materia dalle Istruzioni di Vigilanza; (ii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e successive modificazioni ed integrazioni, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 2 aprile 2013. Tale bilancio di esercizio è stato approvato dal consiglio di amministrazione in data 15 marzo 2013 e approvato dall’assemblea in data 20 aprile 2013; (iii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2011 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 12 aprile 2012. Tale bilancio di esercizio è stato approvato dal consiglio di amministrazione in data 27 marzo 2012 e approvato dall’assemblea in data 20 maggio 2012; (iv) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2010 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 11 aprile 2011. Tale bilancio di esercizio è stato approvato dal consiglio di amministrazione in data 29 marzo 2011 e approvato dall’assemblea in data 14 maggio 2011. Le informazioni pro-forma sono state estratte: (i) dal prospetto dello stato patrimoniale pro-forma al 30 giugno 2013 e del conto economico pro-forma, per il semestre chiuso al 30 giugno 2013 della Banca, corredato dalle relative note esplicative (di seguito i “Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013”); (ii) dal prospetto dello stato patrimoniale pro forma, del conto economico pro-forma e della redditività complessiva pro-forma, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, della Banca, corredato dalle relative note esplicative (di seguito i “Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012”). I Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013 e i Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012 (di seguito congiuntamente i “Prospetti Pro-Forma”), sono stati predisposti in relazione all’operazione di Fusione e all’operazione di Acquisizione degli Sportelli (cfr. Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2). I Prospetti Pro-Forma sono stati assoggettati ad esame da parte della Società di Revisione che ha emesso le proprie relazioni in data 18 dicembre 2013, con riferimento alla ragionevolezza delle ipotesi di base adottate, alla correttezza della metodologia utilizzata nonché alla correttezza dei criteri di valutazione e dei principi contabili utilizzati. Si segnala che taluni dati estratti dai summenzionati documenti sono stati aggregati in categorie omogenee. Tale aggregazione non ha comportato alcun effetto sul risultato netto, sui risultati intermedi e sul patrimonio netto. Le informazioni finanziarie di seguito riportate devono essere lette congiuntamente ai Capitoli IX, X e XX della Sezione I. 3.1 Informazioni finanziarie selezionate di BCC relative ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 Si riportano di seguito le informazioni finanziarie selezionate della Banca relative ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. 38 Si premette che con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013 si è perfezionata la Fusione per incorporazione in BCC Centropadana di BCC Creta e ciò nel rispetto dell’iter procedurale imposto dalla normativa bancaria applicabile all’Emittente. Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno 2013, trovando applicazione, per quanto riguarda il profilo contabile, il Regolamento CE 495/2009 del 3 giugno 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE L. 149/22 del 12 giugno 2009). A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013 comprende le attività e passività acquisite da BCC Creta incorporata e il prospetto di Conto Economico è alimentato dalle componenti reddituali generate dalla banca incorporata per il mese di giugno 2013 Dati economici Di seguito sono riportati taluni dati economici di sintesi per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. Principali dati di conto economico (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Risultato netto gestione finanziaria Costi operativi Utile (Perdite) da cessione di investimenti Utile dell'operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell'operatività corrente Utile d'esercizio 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var 16.560 18.721 -2.161 5.241 5.392 -151 -11,54% -2,80% 33.852 27.182 6.670 24,54% 22.021 20.919 1.102 5,27% -17.234 -16.087 -1.147 7,13% 0 0 0 0 4.787 4.832 -45 -0,93% -2.087 -1.628 -459 28,19% 2.700 3.204 -504 -15,73% Di seguito sono riportati taluni dati economici di sintesi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Principali dati di conto economico (Valori in migliaia di Euro) Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Risultato netto gestione finanziaria Costi operativi Utile (Perdite) da cessione di investimenti Utile dell’operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell’operatività corrente Utile d’esercizio 31/12/2012 31/12/2011 Var 2012/2011 31/12/2010 % Var Var 2011/2010 % Var 36.918 37.056 31.625 -138 -0,37% 5.431 10.990 10.520 10.190 470 4,47% 330 17,17% 3,24% 60.543 48.056 42.555 12.487 25,98% 5.501 12,93% 21,51% 43.363 40.858 33.625 2.505 6,13% 7.233 -32.107 -30.970 -29.219 -1.137 3,67% -1.751 5,99% -6 3 6 -9 -300,00% -3 -50,00% 124,18% 11.250 9.891 4.412 1.359 13,74% 5.479 -2.742 -3.064 -2.040 322 -10,51% -1.024 50,20% 8.508 6.827 2.372 1.681 24,62% 4.455 187,82% In considerazione del fatto che la Banca, secondo quanto previsto dallo IAS 33, “Utile per azione”, così come ripreso dalla Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 della Banca d’Italia, non è tenuta alla compilazione dell’informativa relativa all’utile per azione, non essendo una società quotata o quotanda, di seguito, si fornisce una tabella con l’indicazione del dividendo unitario per Azione deliberato dalle rispettive Assemblee Ordinarie per gli esercizi di riferimento. Dati per azione (Valori in migliaia di Euro) Numero azioni che compongono il Capitale Sociale Dividendo per azione (unità di €) 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 980.524 0,64 734 25,82 969.721 0,52 659 25,82 975.898 0,37 Utile per aumento gratuito(*) Valore nominale azioni (unità di €) Utile per futuro aumento del capitale sociale Utile d’esercizio 8.508 6.827 Utile d’esercizio per azione (unità di €) 8,68 7,04 Patrimonio netto (compreso utile di periodo) 212.796 195.022 Patrimonio netto per azione (unità di €) 217,02 201,11 (*) Rivalutazione delle azioni ad aumento del valore nominale delle azioni. Var 2012/2011 10.803 75 25,82 2372 2,43 195.673 201 1.681 1,64 17.774 16 % Var 1,11% 23,47% 11,38% 0,00% 24,62% 23,25% 9,11% 7,91% Var 2011/2010 -6.177 % Var -0,63% 39,01% 659 0,00% 4.455 4,61 -651 1 187,82% 189,55% -0,33% 0,30% 39 Dati patrimoniali Di seguito sono riportati taluni dati patrimoniali di sintesi al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Principali dati patrimoniali Var 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 2013/2012 (Valori in migliaia di Euro) Debiti verso banche Raccolta diretta da clientela Var 2012/2011 % Var 200.869 131.420 155.066 50.135 69.449 52,85% 1.639.740 -23.646 % Var -15,25% Var 2011/2010 % Var 104.931 209,30% 1.380.065 1.289.073 1.273.620 259.675 18,82% 90.992 7,06% 15.453 1,21% Raccolta indiretta Mezzi di terzi amministrati Crediti verso la clientela Crediti verso banche Altre attività finanziarie 436.104 399.794 410.657 406.104 36.310 9,08% -10.863 -2,65% 4.553 1,12% 1.361.380 1.250.417 1.300.743 1.192.086 110.963 8,87% -50.326 -3,87% 108.657 9,11% 193.412 150.294 113.652 149.474 43.118 28,69% 36.642 32,24% -35.822 -23,97% 462.005 294.786 190.950 162.978 167.219 56,73% 103.836 54,38% 27.972 17,16% Totale dell’attivo 2.099.361 1.777.071 1.673.486 1.552.966 322.290 18,14% 103.585 6,19% 120.520 7,76% Patrimonio netto (compreso utile di periodo) 215.444 212.796 195.022 195.673 2.648 1,24% 17.774 9,11% -651 -0,33% Dati per azione : Patrimonio netto per azione (unità di €) 185,64 217,02 201,11 200,51 -31 -14,46% 15,91 7,91% 0,6 0,30% Nota: l’aggregato crediti verso la clientela è composta dalla voce 30 dell’attivo di bilancio (attività finanziarie valutate al Fair Value) e dalla voce 70 (crediti verso la clientela). Dati relativi alle risorse finanziarie La tabella di seguito riportata espone le risorse finanziarie al 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, suddivise tra raccolta diretta e interbancario netto. Voci (valori in migliaia di Euro) Conti correnti passivi Depositi a risparmio Altri debiti Raccolta a vista Certificati di deposito Conti deposito Prestiti obbligazionari Pronti contro termine Altri finanziamenti Raccolta a termine Raccolta diretta da clientela Totale crediti verso banche Totale debiti verso banche Totale interbancario netto Totale raccolta 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 % var Var 2012/2011 % var Var 2011/2010 % var 639.482 518.999 565.813 523.973 120.483 23,21% -46.814 -8,27% 41.840 7,99% 34.842 22.217 25.257 31.238 12.625 -3.040 -12,04% -5.981 -19,15% 10.450 13.466 15.336 20.438 -3.016 56,83% 22,40% -1.870 -12,19% -5.102 -24,96% 684.774 554.682 606.406 575.649 130.092 23,45% -51.724 -8,53% 30.757 5,34% 3.778 17.646 90,66% 15.687 415,22% 147.583 21929,12% 673 0 38.958 37.111 19.465 192.872 148.256 673 1.847 4,98% 44.616 30,09% 722.336 640.016 642.403 642.143 82.320 12,86% -2.387 -0,37% 260 0,04% 0 0 20.126 52.050 0 0 -20.126 -100,00% -31.924 -61,33% 954.966 825.383 682.667 697.971 129.583 15,70% 142.716 20,91% -15.304 -2,19% 1.639.740 1.380.065 1.289.073 1.273.620 259.675 18,82% 90.992 7,06% 15.453 1,21% 150.294 113.652 149.474 43.118 28,69% 36.642 32,24% -35.822 -23,97% 131.420 155.065 50.135 69.449 52,85% -23.645 -15,25% 104.930 209,29% -7.457 -18.874 41.413 -99.339 11.417 60,49% -60.287 -145,58% 1.632.283 1.361.191 1.330.486 1.174.281 271.092 19,92% 30.705 2,31% 800 193.412 200.869 140.752 141,69% 156.205 13,30% 40 Nella voce “altri debiti” sono compresi debiti verso la Società Veicolo nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione per importi pari a euro 9,8mln al 30 giugno 2013, 12,0mln per il 2012, 14,8mln per il 2011 e 19,8mln per il 2010 La voce “altri finanziamenti” comprende il debito verso Cassa Depositi e Prestiti per i finanziamenti ricevuti in applicazione della Convenzione ABI-CDP a favore delle P.M.I., acquisito in seguito all’incorporazione della Bcc Di Creta Dati relativi ai coefficienti di vigilanza La tabella di seguito riportata evidenzia la consistenza del Patrimonio di Vigilanza e dei coefficienti patrimoniali ad esso riferibili al 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Patrimonio di Vigilanza (Valori in migliaia di Euro) Patrimonio di base elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio di base Patrimonio di base (Tier 1) Patrimonio Supplementare elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare Totale patrimonio Supplementare Patrimonio di terzo livello Patrimonio di vigilanza Core Tier 1 Ratio Tier 1 Capital Ratio Total Capital Ratio 30/06/2013 215.976 6.044 209.932 8.498 11 8.487 31/12/2012 206.313 6.193 200.119 3.890 7 3.883 31/12/2011 199.794 6.052 193.741 3.877 0 3.877 31/12/2010 194.000 6.005 187.995 3.877 218.419 14,09% 14,09% 14,66% 204.003 15,19% 15,19% 15,48% 197.618 14,85% 14,85% 15,14% 191.871 15,11% 15,11% 15,42% 3.877 Il patrimonio di vigilanza al 30 giugno 2013 è pari a 218.4 milioni di Euro, con un incremento rispetto al 31 dicembre 2012 di 14,4 milioni di Euro. Il coefficiente di capitale complessivo (Total Capital Ratio) determinato dal rapporto tra patrimonio di vigilanza e attività di rischio ponderate totali si attesta al 14,66% a giugno 2013 dopo la Fusione (rispetto al 15,48% al 31/12/2012 della sola Banca), mentre il rapporto tra patrimonio di base e il totale delle attività di rischio ponderate (Tier 1 Capital Ratio) risulta pari al 14,09% (rispetto al 15,19% del 31 dicembre 2012). Ai sensi della normativa vigente pro tempore (Basilea 2) il coefficiente patrimoniale di base minimo (Tier 1 Capital Ratio) è pari al 4% ed il coefficiente patrimoniale complessivo minimo (Total Capital Ratio) è pari al 8% e come risulta dalle tabelle sopra indicate la Banca soddisfa i suddetti requisiti minimi per entrambi gli indici (Tier 1 Capital Ratio pari a 14,09% e Total Capital Ratio pari a 14,66%). Requisiti prudenziali di vigilanza (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Attività di rischio ponderate 1.489.947 1.317.546 1.305.077 1.244.275 Totale attività di rischio 1.386.236 1.223.075 1.216.892 1.149.836 110.899 97.846 97.351 91.986 8.297 7.558 7.055 7.556 Capitale Interno rischi I Pilastro 119.196 105.404 104.406 99.542 Eccedenza/Deficienza di capitale 99.224 98.598 93.212 92.329 Rischio di credito e di controparte Rischio operativo L’Emittente, in qualità di banca di credito cooperativo, deve rispettare alcuni requisiti di Vigilanza tipici. Le banche di credito cooperativo indicano nel proprio statuto la zona di competenza territoriale che ricomprende i comuni ove la banca ha le proprie succursali nonché i comuni ad essi limitrofi. Possono essere previste sedi distaccate caratterizzate dal fatto che sono insediate in comuni non ricompresi nella zona di competenza territoriale come sopra descritta. La normativa applicabile prevede che una quota non superiore al 5% del totale delle attività di rischio sia assunta al di fuori della zona di competenza territoriale . Non rientrano nel limite della competenza territoriale: — le attività di rischio nei confronti di altre banche e di società finanziarie capogruppo di gruppi bancari; — le "attività di rischio a ponderazione zero". Le banche di credito cooperativo assumono attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci. Tale principio è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato a soci o ad attività a ponderazione zero. 41 Le tabelle che seguono riportano gli indicatori per l’operatività fuori zona e per quella verso i soci al 30 giugno 2013 e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Indicatori operatività fuori zona 30/06/2013 (Valori in migliaia di Euro) Plafond operatività fuori zona (5%) 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 109.669 91.522 87.001 85.082 Totale crediti fuori dalla zona di comp.terr. 79.917 79.630 80.504 78.103 Margine disponibile operatività fuori zona 29.752 11.892 6.497 6.979 Coefficiente operatività fuori zona (max 5%) 3,64% 4,35% 4,63% 4,59% Indicatori operatività verso soci 30/06/2013 (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Plafond operatività a favore di soci 1.096.688 915.220 870.014 850.821 Oper.prev.a favore di soci e pond.nulla 1.387.873 1.159.230 1.116.729 1.008.069 Margine disponibile (operatività prevalente a favore soci e a pond.nulla) 291.186 244.010 246.715 157.249 Coefficiente affidamento a soci (min 50%) 63,28% 63,33% 64,18% 59,24% Dati relativi alla qualità del credito Le tabelle di seguito riportate espongono alcune informazioni di sintesi sulle esposizioni verso la clientela al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, con il relativo dato di settore. Crediti lordi clienti (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013 / 2012 % Var Var 2012 / 2011 % Var Var 2011 / 2010 % Var 110.534 86.063 58.899 48.476 24.471 28,43% 27.164 46,12% 10.423 21,50% b) Incagli 52.268 46.815 42.745 58.165 5.453 11,65% 4.070 9,52% -15.420 -26,51% c) Esposizioni ristrutturate 13.883 11.181 2.702 24,17% 11.181 d) Esposizioni scadute 42.185 19.638 16.774 14.014 22.547 114,81% 2.864 17,07% 2.760 19,69% 218.870 163.697 118.418 120.655 55.173 33,70% 45.279 38,24% -2.237 -1,85% Totale crediti in bonis 1.208.408 1.131.990 1.213.335 1.100.171 76.418 6,75% 81.345 -6,70% 113.164 10,29% Totale 1.427.278 1.295.687 1.331.753 1.220.826 131.591 10,16% -36.066 -2,71% 110.927 9,09% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Rettifiche di valore complessive (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 % Var Var 2012/2011 % Var Var 2011/2010 % Var a) Sofferenze 44.953 31.675 21.368 20.378 13.278 41,92% 10.307 48,24% 990 4,86% b) Incagli 11.503 8.567 4.480 5.127 2.936 34,27% 4.087 91,23% -647 -12,62% 154 100 54 54,00% 100 4.635 1.867 954 544 2768 148,26% 913 95,70% 410 75,37% 61.245 42.209 26.802 26.049 19.036 45,10% 15.407 57,48% 753 2,89% 4.653 3.061 4.208 2.691 1.592 52,01% -1.147 -27,26% 1.517 56,37% 65.898 45.270 31.010 28.740 20.628 45,57% 14.260 45,99% 2.270 7,90% c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale Crediti Netti (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 % Var Var 2012/2011 % Var Var 2011/2010 % Var a) Sofferenze 65.581 54.388 37.531 28.098 11.193 20,58% 16.857 44,91% 9.433 33,57% b) Incagli 40.765 38.248 38.265 53.038 2.517 6,58% -17 -0,04% -14.773 -27,85% c) Esposizioni ristrutturate 13.729 11.081 2648 23,90% 11.081 d) Esposizioni scadute 37.550 17.771 13.470 19.779 111,30% 1.951 12,33% 2.350 17,45% 15.820 e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 157.625 121.488 91.616 94.606 36.137 29,75% 29.872 32,61% -2.990 -3,16% Totale crediti in bonis 1.203.755 1.128.929 1.209.127 1.097.480 74.826 6,63% -80.198 -6,63% 111.647 10,17% Totale 1.361.380 1.250.417 1.300.743 1.192.086 110.963 8,87% -50.326 -3,87% 108.657 9,11% 42 Crediti a clienti al 30.06.2013 (Valori in migliaia di Euro) Incidenza % su totale crediti lordi Crediti lordi a) Sofferenze Rettifiche di valore complessive Incidenza % su totale crediti netti Crediti netti 110.534 7,74% 44.953 65.581 4,82% b) Incagli 52.268 3,66% 11.503 40.765 2,99% c) Esposizioni ristrutturate 13.883 0,97% 154 13.729 1,01% d) Esposizioni scadute 42.185 2,96% 4.635 37.550 2,76% 11,58% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 218.870 15,33% 61.245 157.625 Totale crediti in bonis 1.208.408 84,67% 4.653 1.203.755 88,42% Totale 1.427.278 100,00% 65.898 1.361.380 100,00% Crediti a clienti al 31.12.2012 86.063 46.815 11.181 19.638 6,64% 3,61% 0,86% 1,52% 31.675 8.567 100 1.867 54.388 38.248 11.081 17.771 Incidenza % su totale crediti netti 4,35% 3,06% 0,89% 1,42% 163.697 1.131.990 1.295.687 12,63% 87,37% 100,00% 42.209 3.061 45.270 121.488 1.128.929 1.250.417 9,72% 90,28% 100,00% Incidenza % su totale crediti lordi Crediti lordi (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale Rettifiche di valore complessive Crediti netti Crediti a clienti al 31.12.2011 Incidenza % Rettifiche di valore Crediti lordi su totale crediti lordi complessive 58.899 4,42% 21.368 42.745 3,21% 4.480 (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale 37.531 38.265 Incidenza % su totale crediti netti 2,89% 2,94% Crediti netti 16.774 1,26% 954 15.820 1,22% 118.418 1.213.335 1.331.753 8,89% 91,11% 100,00% 26.802 4.208 31.010 91.616 1.209.127 1.300.743 7,04% 92,96% 100,00% Crediti a clienti al 31.12.2010 48.476 58.165 3,97% 4,76% 20.378 5.127 28.098 53.038 Incidenza % su totale crediti netti 2,36% 4,45% 14.014 1,15% 544 13.470 1,13% 120.655 1.100.171 1.220.826 9,88% 90,12% 100,00% 26.049 2.691 28.740 94.606 1.097.480 1.192.086 7,94% 92,06% 100,00% Incidenza % su totale crediti lordi Crediti lordi (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale Rettifiche di valore complessive Crediti netti La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati dell’Emittente e l’incidenza degli stessi sul totale degli impieghi e ove disponibile riporta l’analogo dato di sistema. 30/06/2013 Rischiosità del credito Crediti deteriorati lordi Emittente / 15,33% Sistema 14,80% 31/12/2012 Emittente 12,63% Sistema 13,50% 31/12/2011 Emittente 8,89% Sistema 11,20% 31/12/2010 Emittente 9,88% Sistema 9,90% 43 Impieghi lordi Crediti deteriorati Impieghi netti netti / 11,58% 9,60% 9,72% 8,70% 7,04% 7,10% 27,98% 38,50% 25,78% 38,80% 22,63% 38,26% 21,59% 35,64% Sofferenze lorde / Impieghi lordi 7,74% 7,80% 6,64% 7,20% 4,42% 5,20% 3,97% 3,80% Sofferenze nette / Impieghi netti 4,82% 3,80% 4,35% 3,40% 2,89% 2,70% 2,36% 2,40% Rapporto di copertura delle sofferenze 40,67% 54,40% 36,80% 54,60% 36,28% 55,48% 42,04% 55,12% 2,68% Rapporto di copertura crediti deteriorati dei 7,94% n.d. Incagli lordi / Impieghi lordi 3,66% 4,80%. 3,61% 4,20% 3,21% 2,89% 4,76% Incagli netti / Impieghi netti 2,99% n.d. 3,06% 3,40% 2,94% 2,70% 4,45% n.d. Rapporto di copertura degli incagli 22,01% 22,90% 18,30% 23,20% 10,48% 20,43% 8,81% 20,62% Sofferenze nette / Patrimonio netto (capitale+riserve) 30,44% 18,50% 25,56% 17,30% 19,24% 15,60% 14,36% 13,30% Crediti scaduti netti / crediti verso clienti 2,76% n.d. 1,42% n.d. 1,22% n.d. 1,13% n.d. Grandi rischi clientela / crediti lordi clientela 3,33% n.d. 4,88% n.d. 5,88% n.d. 2,48% n.d. Grandi rischi clientela / crediti netti clientela 3,49% n.d. 5,05% n.d. 6,02% n.d. 2,54% n.d. (Fonte dati sistema bancario: Banca d’Italia). Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti, rispetto a una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di copertura delle sofferenze è pari, per la Banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è pari al 30,44%. Il rapporto di copertura degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di 22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al 30 giugno 2013 ammontano al 15,33% del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente. 3.2 Informazioni finanziarie selezionate pro-forma di BCC Centropadana relative al semestre chiuso al 30 giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 Si riportano di seguito le informazioni finanziarie selezionate pro-forma della Banca relative al semestre chiuso al 30 giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. Le predette informazioni finanziarie selezionate pro-forma sono state incluse nel presente Prospetto in considerazione della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli al fine di evidenziare in che modo le predette operazioni avrebbero potuto influire sulle attività e passività e sugli utili della Banca qualora le stesse fossero state intraprese a tali date. Per maggiori dettagli si rinvia alla Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2.2. Dati economici pro-forma Di seguito sono riportati taluni dati economici pro-forma di sintesi per il semestre chiuso al 30 giugno 2013 e per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2.3. Principali dati di conto economico (Valori in migliaia di Euro) Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Rettifiche di valore su crediti e altre op. finanziarie 31/12/2012 Centropadana 36.918 10.990 60.543 31/12/2012 Creta 2.886 1.383 4.865 31/12/2012 Sportelli Banca Farnese e Carife 2.511 2.392 4.912 -17.180 -1.411 -1.265 31/12/2012 Totale 42.315 14.764 70.319 Rettifiche pro-forma -685 -685 31/12/2012 Conto Economico proforma 41.630 14.764 69.634 -19.856 -964 -20.821 44 Risultato netto gestione finanziaria Costi operativi Utile (Perdite) da cessione di investimenti Utile dell’operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell’operatività corrente Utile d’esercizio Principali dati di conto economico (Valori in migliaia di Euro) Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Rettifiche di valore su crediti e altre op. finanziarie Risultato netto gestione finanziaria Costi operativi Utile (Perdite) da cessione di investimenti Utile dell’operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell’operatività corrente Utile d’esercizio 43.363 -32.107 -6,139 3.454 -4.276 0 3.646 -4.591 0 50.463 -40.974 -6,139 -1.649 -407 48.814 -41.381 -6 11.250 -822 -945 9.483 -2.057 7.426 -2.741 8.508 174 -648 301 -643 -2.266 7.217 539 -1.518 -1.727 5.699 30/06/2013 Centropadana 16.560 5.241 33.852 31/05/2013 Creta 742 535 1.814 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 568 1.120 1.689 30/06/2013 Totale 17.869 6.895 37.354 -11.831 22.021 -17.234 0 -3.575 -1.761 -2.867 0 -734 955 -2.326 1 -16.139 21.215 -22.426 1 1.128 865 279 -15.011 22.080 -22.147 1 4.787 -4.628 -1.370 -1.211 1.144 -66 -2.087 2.700 985 -3.643 453 -918 -648 -1.859 -229 916 -877 -943 30/06/2013 Conto Rettifiche Economico propro-forma forma -263 17.607 6.895 -263 37.091 Dati patrimoniali pro-forma Di seguito sono riportati taluni dati patrimoniali di sintesi pro-forma al 30 giugno 2013. Principali dati patrimoniali (Valori in migliaia di Euro) Debiti verso banche Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta Mezzi di terzi amministrati Crediti verso la clientela Crediti verso banche Altre attività finanziarie Avviamento Totale dell’attivo Patrimonio netto (compreso utile di periodo) Dati per azione : Patrimonio netto per azione (unità di €) 30/06/2013 Centropadana 200.869 1.639.740 436.104 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 0 153.975 70.868 1.361.380 193.412 462.005 6.157 2.099.361 215.444 150.260 142 1.767 164.001 5.931 30/06/2013 Totale 200.869 1.793.715 506.972 0 1.511.641 193.554 463.772 6.157 2.263.362 221.375 Rettifiche proforma 30/06/2013 Aggregato proforma 200.869 1.793.715 506.972 0 1.516.521 170.518 463.772 19.725 2.258.773 215.444 4.880 -23.036 13.567 -4.589 5.931 185,64 Dati relativi alle risorse finanziarie La tabella di seguito riportata espone le risorse finanziarie pro-forma con riferimento al semestre chiuso al 30 giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, suddivise tra raccolta diretta e interbancario netto. Voci (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 Emittente 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Sportelli Banca Farnese e Carife Totale Conti correnti passivi 518.999 63.689 77.213 659.901 Depositi a risparmio 22.217 2.323 386 24.926 Altri debiti 13.466 13.466 45 Raccolta a vista Certificati di deposito 554.682 66.012 77.599 698.293 37.111 2.327 36.809 76.247 43.900 42.593 726.509 1.495 1.495 52 52 Conti deposito 148.256 Prestiti obbligazionari 640.016 148.256 Pronti contro termine Altre forme di raccolta Raccolta a termine 825.383 46.227 80.949 952.559 1.380.065 112.239 158.548 1.650.852 Totale crediti verso banche 150.294 4.688 -144 154.838 Totale debiti verso banche 131.420 1.473 Totale interbancario netto -18.874 3.215 -144 -15.803 1.361.191 115.454 158.404 1.635.049 Raccolta diretta da clientela Totale raccolta Voci (Valori in migliaia di Euro) 132.893 30/06/2013 Emittente 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 30/06/2013 Totale Conti correnti passivi 639.482 74.449 713.931 Depositi a risparmio 34.842 430 35.272 Altri debiti 10.450 Raccolta a vista Certificati di deposito 10.450 684.774 74.879 38.958 43.088 Conti deposito 192.872 Prestiti obbligazionari 722.336 800 Raccolta a termine 82.046 192.872 Pronti contro termine Altri finanziamenti 759.653 35.444 757.780 457 457 107 907 954.966 79.096 1.034.062 1.639.740 153.975 1.793.715 Totale crediti verso banche 193.412 -142 193.270 Totale debiti verso banche 200.869 Raccolta diretta da clientela Totale interbancario netto Totale raccolta 200.869 -7.457 -142 -7.599 1.632.283 153.833 1.784.116 Qualità dei crediti pro-forma Di seguito si riporta il dettaglio dell’esposizione verso la clientela, con indicazione della qualità del credito, ponendo a confronto i dati storici di BCC Centropadana al 30 giugno 2013 con i dati pro-forma di BCC Centropadana al 30 giugno 2013 e con i dati di settore. Crediti lordi clienti (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze 30/06/2013 Centropadan a 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 30/06/2013 Totale Rettifiche pro-forma Crediti lordi pro-forma 110.534 10.853 121.387 121.387 b) Incagli 52.268 8.505 60.773 60.773 c) Esposizioni ristrutturate 13.883 13.883 13.883 d) Esposizioni scadute 42.185 46.978 46.978 4.793 e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 218.870 24.151 243.021 Totale crediti in bonis 1.208.408 135.841 1.344.249 4.880 1.349.129 243.021 Totale 1.427.278 159.992 1.587.270 4.880 1.592.150 46 30/06/2013 Centropadan a Rettifiche di valore complessive (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 30/06/2013 Totale Rettifiche pro-forma Rettifiche di valore proforma a) Sofferenze 44.953 7.596 52.549 52.549 b) Incagli 11.503 779 12.282 12.282 154 154 c) Esposizioni ristrutturate 154 d) Esposizioni scadute 4.635 151 4.786 4.786 61.245 8.526 69.771 69.771 e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale 4.653 1206 5.859 -1.128 4.731 65.898 9.732 75.630 -1.128 74.502 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife Crediti Netti 30/06/2013 Centropadan a a) Sofferenze 65.581 3.257 68.838 68.838 b) Incagli 40.765 7.726 48.491 48.491 c) Esposizioni ristrutturate 13.729 0 13.729 13.729 d) Esposizioni scadute 37.550 4.642 42.192 42.192 0 0 0 157.625 15.625 173.250 173.250 Totale crediti in bonis 1.203.755 134.635 1.338.390 4.880 1.343.270 Totale 1.361.380 150.260 1.511.640 4.880 1.516.520 (Valori in migliaia di Euro) e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 30/06/2013 Totale Rettifiche pro-forma Crediti netti pro-forma Crediti a clienti al 30.06.2013 - Sportelli Banca Farnese e Carife Crediti lordi (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze b) Incagli Incidenza % su totale crediti lordi Rettifiche di valore complessive Crediti netti Incidenza % su totale crediti netti 10.853 6,78% 7.596 3.257 2,17% 8.505 5,32% 779 7.726 5,14% 4.793 3,00% 151 4.642 3,09% 24.151 15,10% 8.526 15.625 10,40% c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis 135.841 84,90% 1206 134.635 89,60% Totale 159.992 100,00% 9.732 150.260 100,00% Crediti a clienti al 30.06.2013 - BCC CENTROPADANA + Sportelli Banca Farnese e Carife Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze Crediti lordi Incidenza % su totale crediti lordi Rettifiche di valore complessive Crediti netti Incidenza % su totale crediti netti 121.387 7,65% 52.549 68.838 4,55% b) Incagli 60.773 3,83% 12.282 48.491 3,21% c) Esposizioni ristrutturate 13.883 0,87% 154 13.729 0,91% d) Esposizioni scadute 46.978 2,96% 4.786 42.192 2,79% 243.021 15,31% 69.771 173.250 11,46% Totale crediti in bonis 1.344.249 84,69% 5.859 1.338.390 88,54% Totale 1.587.270 100,00% 75.630 1.511.640 100,00% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Indici di copertura Crediti Deteriorati 0 30/06/2013 BCC Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife Totale Dati sistema bancario giugno 2013 * 47 Tot. Deteriorati 27,98% 35,30% 28,71% 38,50% Sofferenze 40,67% 69,99% 43,29% 54,40% Incagli 22,01% 9,16% 20,21% 22,90% 1,11% 21,80% 10,19% 9,20% Ristrutturati Scaduti 1,11% 10,99% 3,15% (Fonte: Banca d’Italia) Patrimonio di Vigilanza pro-forma Di seguito sono rappresentati i dati pro-forma al 31/12/2012 e al 30/6/2013 relativi a Centropadana + Creta + Banca Farnese: Patrimonio di Vigilanza pro-forma (Valori in migliaia di Euro) Patrimonio di base elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio di base Patrimonio di base (Tier 1) Patrimonio Supplementare elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare Totale patrimonio Supplementare Patrimonio di terzo livello Patrimonio di vigilanza Core Tier 1 Ratio Tier 1 Capital Ratio Total Capital Ratio (Nota: Compreso costo dell’avviamento Banca Farnese e fil.Milano Carife). Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro) pro-forma Attività di rischio ponderate Totale attività di rischio Rischio di credito e di controparte Rischio operativo Capitale Interno rischi I Pilastro Eccedenza/Deficienza di capitale Coefficienti di vigilanza pro-forma Tier 1 Capital Ratio Total capital ratio Eccedenza patrimoniale % 30/06/2013 pro-forma 215.976 19.611 196.365 8.498 11 8.487 31/12/2012 pro-forma 215.476 21.824 193.652 8.530 7 8.523 204.852 12,14% 12,14% 12,66% 202.175 12,63% 12,63% 13,19% 30/06/2013 31/12/2012 1.618.000 2.194.282 120.406 9.034 129.440 75.412 1.532.863 2.132.480 113.596 9.034 122.630 79.545 30/06/2013 12,14% 12,66% 36,81% 31/12/2012 12,63% 13,19% 39,35% L’Emittente, in qualità di banca di credito cooperativo, deve rispettare alcuni requisiti di Vigilanza tipici. Le banche di credito cooperativo indicano nel proprio statuto la zona di competenza territoriale che ricomprende i comuni ove la banca ha le proprie succursali nonché i comuni ad essi limitrofi. Possono essere previste sedi distaccate caratterizzate dal fatto che sono insediate in comuni non ricompresi nella zona di competenza territoriale come sopra descritta. La normativa applicabile prevede che una quota non superiore al 5% del totale delle attività di rischio sia assunta al di fuori della zona di competenza territoriale . Non rientrano nel limite della competenza territoriale: — le attività di rischio nei confronti di altre banche e di società finanziarie capogruppo di gruppi bancari; — le "attività di rischio a ponderazione zero". Le banche di credito cooperativo assumono attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci. Tale principio è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato a soci o ad attività a ponderazione zero. Le tabelle che seguono riportano gli indicatori per l’operatività fuori zona e per quella verso i soci al 30 giugno 2013 e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. 48 Indicatori operatività fuori zona pro-forma (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 107.896 82.229 25.667 3,81% Plafond operatività fuori zona (5%) Totale crediti fuori dalla zona di comp.terr. Margine disponibile operatività fuori zona Coefficiente operatività fuori zona (max 5%) Indicatori operatività verso soci pro-forma (Valori in migliaia di Euro) Plafond operatività a favore di soci Oper.prev.a favore di soci e pond.nulla Margine disponibile (operatività prevalente a favore soci e a pond.nulla) Coefficiente affidamento a soci (minimo 50%) 30/06/2013 1.078.962 1.389.096 310.096 64,37% 49 FATTORI DI RISCHIO 4. FATTORI DI RISCHIO L’operazione descritta nel presente Prospetto Informativo presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in azioni non quotate in un mercato regolamentato. Si invitano gli investitori a valutare attentamente le seguenti informazioni al fine di un corretto apprezzamento dell’investimento. In particolare, si indicano di seguito i fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui esso opera nonché agli strumenti finanziari offerti che dovranno essere tenuti in considerazione prima di qualsiasi decisione di adesione all’Offerta. I fattori di rischio descritti di seguito devono essere letti congiuntamente alle ulteriori informazioni contenute nel Prospetto Informativo. I rinvii alle sezioni, ai capitoli e ai paragrafi si riferiscono alle sezioni, capitoli e paragrafi del Prospetto Informativo. 4.1 4.1.1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE Rischio di credito Il rischio di credito è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall’insolvenza o dal deterioramento del merito creditizio delle controparti affidate. Nell’ambito del rischio di credito vengono identificate, inoltre, le seguenti tipologie di rischio: il rischio di controparte, che è determinato dalla possibilità che la controparte di una transazione, avente ad oggetto strumenti finanziari, risulti inadempiente prima del regolamento della stessa; il rischio di concentrazione, che è definito dalla Circ. n. 263/06 della Banca d’Italia come il “rischio derivante da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse e controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartenenti alla medesima area geografica”; il rischio residuo, che è un rischio non misurabile inerente all’eventualità che le tecniche per l’attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla Banca risultino meno efficaci del previsto; il rischio di cartolarizzazione, che è il rischio che la sostanza economica delle operazioni di cartolarizzazione non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di valutazione e gestione del rischio. Per quanto riguarda il rischio in questione, nominalmente classificato nel suo ambito complessivo, come rischio di credito e di controparte, l’andamento degli indicatori di rischio rilevanti individuati risulta avere i seguenti valori: Rischio di credito e controparte Assorbimento patrimoniale (€/mln) Patrimonio a copertura del rischio di credito/Pdv Incidenza crediti deteriorati lordi famiglie / impieghi lordi Incidenza crediti deteriorati lordi altri settori/ impieghi lordi Importo passato a sofferenza nell’anno (€/mln) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 119 105 104 100 50,77% 47,96% 49,26% 47,94% 2,41% 1,80% 1,18% 2,14% 12,93% 10,83% 7,71% 7,74% 17,52 32,68 19,05 16,57 Probabilità di default banca 1,52% 1,26% 1,03% 1,25% Probabilità di default famiglie 1,39% 1,19% 0,95% 1,19% Probabilità di default altri settori 1,64% 1,32% 1.09% 1,31% Al fine di fornire ulteriori informazioni utili a meglio comprendere l’andamento di alcune delle informazioni sopra esposte, in particolare con riferimento al periodo 2012/2013, nella seguente tabella vengono riportati gli stessi dati aggregati con quelli di BCC Creta al 31 dicembre 2012. Rischio di credito e controparte Assorbimento patrimoniale (€/mln) Patrimonio a copertura del rischio di credito/PdV Sofferenze lorde/Impieghi lordi Incagli lordi / Impieghi lordi Crediti scaduti lordi / Impieghi lordi Totale crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi Incidenza deteriorati famiglie Incidenza deteriorati altri settori 31/12/2012 BCC Centropadana 105 47,96% 6,64% 3,61% 1,52% 12,63% 1,80% 10,83% 31/12/2012 Creta 8 45,47% 8,23% 9,60% 1,27% 19,10% 31/12/2012 Totale 113 47,78% 6,77% 4,09% 1,50% 13,15% 50 FATTORI DI RISCHIO Importo passato a sofferenza nell’anno Probabilità di default banca Probabilità di default famiglie Probabilità di default altri settori 32,68 1,26% 1,19% 1,32% 2,32 35 Di seguito si riportano le informazioni relative all’incidenza dei crediti suddivisi tra le varie categorie di rischio rapportate al totale dei crediti lordi relativamente al 30 giugno 2013 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Incidenza % su totale crediti lordi Incidenza % su totale crediti netti 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 a) Sofferenze 7,74% 6,64% 4,42% 3,97% 4,82% 4,35% 2,89% 2,36% b) Incagli 3,66% 3,61% 3,21% 4,76% 2,99% 3,06% 2,94% 4,45% c) Esposizioni ristrutturate 0,97% 0,86% 0,00% 0,00% 1,01% 0,89% 0,00% 0,00% d) Esposizioni scadute 2,96% 1,52% 1,26% 1,15% 2,76% 1,42% 1,22% 1,13% Totale crediti deteriorati 15,33% 12,63% 8,89% 9,88% 11,58% 9,72% 7,04% 7,94% Totale crediti in bonis 84,67% 87,37% 91,11% 90,12% 88,42% 90,28% 92,96% 92,06% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% e) Rischio Paese Totale a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale Incidenza % su totale crediti lordi 31/12/2012 31/12/2012 31/12/2012 BCC Creta Totale Centropadana 6,64% 8,23% 6,77% 3,61% 9,60% 4,09% 0,86% 0,00% 0,79% 1,52% 1,27% 1,50% 12,63% 87,37% 100,00% 19,10% 80,90% 100,00% 13,15% 86,85% 100,00% Incidenza % su totale crediti netti 31/12/2012 31/12/2012 31/12/2012 BCC Creta Totale Centropadana 4,35% 4,64% 4,37% 3,06% 9,60% 3,57% 0,89% 0,00% 0,82% 1,42% 1,31% 1,41% 9,72% 90,28% 100,00% 15,55% 84,45% 100,00% 10,17% 89,83% 100,00% La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati e l’incidenza degli stessi sul totale degli impieghi e, ove disponibile, analogo dato di sistema. 30/06/2013 Rischiosità credito del Emittente 31/12/2012 Proforma Sistema (Centrop + Farnese) Emittente 31/12/2011 Sistema Emittente 31/12/2010 Sistema Emittente Sistema Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi 15,33% 14,80% 15,26% 12,63% 13,50% 8,89% 11,20% Crediti deteriorati netti / Impieghi netti 11,58% 9,60% 11,42% 9,72% 8,70% 7,04% 7,10% Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 27,98% 38,50% 28,71% 25,78% 38,80% 22,63% 38,26% 21,59% 35,64% 7,74% 7,80% 7,62% 6,64% 7,20% 4,42% 5,20% 3,97% 3,80% 4,82% 3,80% 4,54% 4,35% 3,40% 2,89% 2,70% 2,36% 2,40% 40,67% 54,40% 43,29% 36,80% 54,60% 36,28% 55,48% 42,04% 55,12% 4,80%. 3,82% 3,61% 4,20% 3,21% 2,89% 4,76% 2,68% 3,06% 3,40% 2,94% 2,70% 4,45% n.d. Sofferenze lorde Impieghi lordi / Sofferenze nette Impieghi netti / Rapporto di copertura delle sofferenze Incagli lordi Impieghi lordi / Incagli netti / Impieghi netti 3,66% 2,99% n.d. 3,20% 9,88% 9,90% 7,94% n.d. 51 FATTORI DI RISCHIO Rapporto di copertura degli incagli 22,01% 22,90% Sofferenze nette / Patrimonio netto (capitale+riserve) 30,44% 18,50% Crediti scaduti netti / crediti verso clienti 20,21% 32,50% 2,78% 2,76% n.d. 18,30% 23,20% 10,48% 20,43% 8,81% 20,62% 25,56% 17,30% 19,24% 15,60% 14,36% 13,30% 1,42% n.d. 1,22% n.d. 1,13% n.d. Grandi rischi clientela / crediti lordi clientela 3,33% n.d. n.d 4,88% n.d. 5,88% n.d. 2,48% n.d. Grandi rischi clientela / crediti netti clientela 3,49% n.d. n.d 5,05% n.d. 6,02% n.d. 2,54% n.d. (Fonte dati sistema bancario : Banca d’Italia) Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti, rispetto a una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di copertura delle sofferenze è pari, per la banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è pari al 30,44%. Il rapporto di copertura degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di 22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al 30 giugno 2013 ammontano al 15,33% del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente. Per la determinazione del capitale interno a fronte del rischio di credito la Banca ha adottato la metodologia standardizzata disposta da Banca d’Italia, mentre a fronte del rischio di controparte utilizza il metodo del valore corrente. Il requisito patrimoniale a fronte dei rischi di credito, calcolato in applicazione delle specifiche scelte precedentemente richiamate, risulta, al 30 giugno 2013, pari a Euro 110,90 milioni, tra i quali sono compresi Euro 110,09 milioni a copertura del rischio di credito e di controparte e Euro 0,81 milioni per posizioni derivanti da cartolarizzazione. Malgrado l’Emittente adotti misure per contenere il rischio di credito, il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento delle condizioni dei mercati dei capitali e il rallentamento dell’economia globale potrebbero avere effetti negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente ed in ultima analisi comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo III, Paragrafo 3.1 e Capitolo IX, Paragrafo 9.1. 4.1.2 Rischi connessi a operazioni straordinarie Con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013 si è perfezionata la Fusione per incorporazione in BCC Centropadana di BCC Creta e ciò nel rispetto dell’iter procedurale imposto dalla normativa bancaria applicabile all’Emittente. Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno 2013, trovando applicazione, per quanto riguarda il profilo contabile, il Regolamento CE 495/2009 del 3 giugno 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE L. 149/22 del 12 giugno 2009). A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013 comprende le attività e passività acquisite da BCC Creta incorporata e il prospetto di Conto Economico è alimentato dalle componenti reddituali generate dalla banca incorporata nel mese di giugno 2013. L’apporto delle componenti patrimoniali di BCC Creta, al netto della copertura delle perdite pregresse, è stato pari a 7,3 milioni di euro, mentre gli effetti economici non sono significativi avendo inciso solo per il mese di giugno. L’ammontare complessivo dell’aumento di capitale al servizio della Fusione è stato pari a Euro 3.533 (in migliaia). Si riportano di seguito i prospetti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico al 31 maggio 2013 di BCC Creta: STATO PATRIMONIALE – Attivo (valori in Euro) Voci dell'Attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 31.05.2103 502.780 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 18.060.474 60. Crediti verso banche 11.255.538 70. Crediti verso clientela 99.921.240 80. Derivati di coperura 894 52 FATTORI DI RISCHIO 110. Attività materiali 187.768 120. Attività immateriali 2.157 130. Attività fiscali 2.019.736 247.691 a) correnti 1.772.045 b) anticipate di cui 1.594.612 - alla L.214/2011 150. Altre attività 1.716.172 Totale dell'attivo 133.666.759 STATO PATRIMONIALE - Passivo (valori in Euro) Voci del Passivo e del Patrimonio Netto 10. Debiti verso banche 31.05.2013 346.824 20. Debiti verso clientela 70.333.533 30. Titoli in circolazione 49.237.644 60. Derivati di copertura 47.759 80. Passività fiscali b) differite 100. Altre passività 9.152 9.152 4.750.310 110. Trattamento di fine rapporto del personale 802.281 120. Fondi per rischi e oneri: 589.603 b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto 589.603 (51.003) 7.527.665 182.259 3.533.465 (3.642.733) 133.666.759 Alla data di efficacia della fusione – 1° giugno 2013 – le attività e le passività provenienti dalla BCC di Creta sono stati acquisiti al Fair Value. I plusvalori o minusvalori emergenti dalle attività e passività acquisite sono stati iscritti in una specifica riserva denominata “Riserva da differenze di fusione IFRS3” per euro -297.315. Le motivazioni che hanno condotto la Banca a dar corso alla predetta operazione sono molteplici, in particolare l’importanza di raggiungere una soglia dimensionale più elevata così da permettere, tra l’altro, un ampliamento e una diversificazione dell’offerta; la possibilità di operare una graduale espansione verso le Provincie di Piacenza, Pavia e Alessandria nelle quali era già presente BCC Creta; la necessità di contrastare l’elevata concorrenzialità del mercato dotandosi di un’adeguata organizzazione produttiva in grado di conseguire economie gestionali che permettano alla Banca di offrire condizioni vantaggiose alla clientela e ai soci; il tutto mantenendo in ogni caso – stante la medesima natura delle banche coinvolte nella Fusione - le caratteristiche che contraddistinguono le cooperative di credito e quindi continuando a svolgere la funzione di banca locale. Le operazioni di fusione per incorporazione, e quindi anche la Fusione, per loro natura, presentano elementi di rischio che comprendono, ma non si limitano, alla perdita di clienti delle società incorporate. La Fusione presenta inoltre i rischi tipici delle operazioni di integrazione in un nuova struttura societaria, con particolare riferimento al necessario coordinamento del management e all’integrazione dei sistemi informatici, delle strutture e dei servizi esistenti della Banca e quelli di BCC Creta. Tale circostanza potrebbe pregiudicare il pieno raggiungimento di efficienze operative con conseguenti effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale della Banca. Il successo dell’operazione di Fusione dipenderà, tra l’altro, dalla capacità dell’Emittente di integrare Creta in maniera efficiente e di conseguire potenziali sinergie ed economie di scala, attraverso il miglioramento della capacità di raccolta, il miglioramento della capacità di impiego, l’incremento dei ricavi, la razionalizzazione della rete territoriale, delle strutture e dei processi operativi. Il mancato raggiungimento delle sinergie attese, l’inaspettato incremento delle spese preventivate necessarie per l’integrazione di Creta in BCC Centropadana, nonché l’eventuale scostamento dei risultati futuri di Creta rispetto a quelli attesi (sia in termini di costi, sia in termini di ricavi) potrebbero determinare in futuro effetti negativi sulla 53 FATTORI DI RISCHIO situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca nonché sull’operatività e sulla gestione integrata della stessa. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5. 4.1.3 Rischi connessi all’Acquisizione degli Sportelli In data 22 novembre 2013 sono stati sottoscritti (i) l’accordo quadro tra Farnese (società a capitale diffuso) e Carife, in amministrazione straordinaria, da una parte, e BCC Centropadana, dall’altra, avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Banca Farnese costituito da n. 3 (tre) dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno (il “Ramo di Azienda Banca Farnese”) e (ii) l’accordo quadro tra Carife e BCC Centropadana avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Carife (il “Ramo di Azienda Carife”) costituito dallo sportello di Carife di Milano (congiuntamente, gli “Accordi Quadro”). Ai sensi di quanto previsto negli Accordi Quadro si segnala che sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 e sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Carife alla data del 30 giugno 2013 è stato determinato un prezzo provvisorio pari, rispettivamente, all’importo di Euro 16.533.503,00 e all’importo di Euro 6.502.807,00. Tali prezzi provvisori sono stati concordati tra le parti tenuto conto anche dell’avviamento sulla raccolta dei rami di azienda oggetto di cessione. Al riguardo, si segnala che non sono state predisposte perizie redatte da soggetti terzi a supporto della valutazione del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di Azienda Carife. Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese e, quindi, BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per tale acquisto, dal momento che si è ancora in attesa, al fine di poter considerare avverate tutte le condizioni sospensive di cui agli Accordi Quadro e quindi di procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione di Banca d’Italia alla liquidazione volontaria di Banca Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci della Banca delle modifiche statutarie conseguenti al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si segnala che l’Assemblea dei soci della Banca per deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29 marzo 2014. Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, entro e non oltre il 9 maggio 2014, BCC corrisponderà quindi il prezzo provvisorio a favore di Farnese per l’acquisto del Ramo di Azienda Banca Farnese e a favore di Carife per l’acquisto del Ramo di Azienda Carife pari, rispettivamente, all’importo di Euro 16.533.503,00 e all’importo di Euro 6.502.807,00. Per completezza si segnala che (i) i prezzi provvisori potranno essere poi soggetti ad aggiustamento - in aumento o in diminuzione al netto di una franchigia assoluta - in funzione dell’avviamento sulla raccolta che sarà determinato sulla base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia della cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC dei predetti rami di azienda); e (ii) qualora alla data di efficacia lo sbilancio patrimoniale sia superiore o inferiore rispetto all’importo di Euro 4.239.949,00 per il Ramo di Azienda Banca Farnese e di Euro 1.691.007,00 per il Ramo di Azienda Carife dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla differenza positiva o negativa, al netto di una franchigia assoluta. Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna garanzia a favore di BCC per l’eventuale restituzione di parte dei prezzi provvisori dalla stessa corrisposti a favore di Farnese e di Carife nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione. Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in aumento in funzione dell’avviamento sulla raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC in conseguenza della violazione delle dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di Azienda Banca Farnese o al Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia e non esposte nella predetta situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Banca Farnese o del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia ovvero (iii) derivanti dalla violazione degli impegni previsti nel periodo interinale (dalla data del 22 novembre 2013 alla data di efficacia) ove non oggetto di indennizzo da parte di Carife. Le operazioni di acquisizione – e quindi l’Acquisizione degli Sportelli - per loro natura presentano elementi di rischio che comprendono, ma non si limitano a, perdita di clienti, rischi legali e rischi tipici delle operazioni di integrazione e quindi difficoltà relative all’integrazione dei sistemi informatici che potrebbe realizzarsi con tempi e modi diversi da quelli attualmente pianificati (i.e., ottobre 2014), delle strutture e dei servizi esistenti della Banca e quelli dei rami d’azienda oggetto di acquisizione. Tale circostanza potrebbe pregiudicare l’operatività della Banca e il pieno sfruttamento delle sinergie produttive, distributive e commerciali attese con conseguenti effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale della Banca. Per maggiori informazioni sull’Acquisizione degli Sportelli e in particolare sulle clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi per l’Emittente si rimanda alla Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.1. 54 FATTORI DI RISCHIO 4.1.4 Rischi connessi alla presenza nel Prospetto Informativo di dati pro forma Il Prospetto Informativo riporta i prospetti dei dati pro forma dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, redatti al fine di fornire una rappresentazione degli effetti dell’operazione di Acquisizione degli Sportelli e della Fusione, qualora tali operazioni fossero state realizzate alle suddette date. I dati pro forma contenuti nel Prospetto Informativo evidenziano al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 un patrimonio netto rispettivamente pari a Euro 215.444.324e a Euro 223.905.509, nonché una perdita al 30 giugno 2013 pari a Euro 943.470 e un utile al 31 dicembre 2012 pari a Euro 5.699.089 e un avviamento rispettivamente di Euro 13.567.254 e di Euro 15.630.568 derivante dall’Acquisizione degli Sportelli descritta precedentemente. I dati pro forma contenuti nel Prospetto Informativo, in quanto basati su ipotesi, potrebbero differire dai dati che si sarebbero ottenuti qualora le operazioni considerate nella redazione dei dati pro-forma fossero realmente avvenute negli esercizi presi a riferimento. I dati pro forma derivano, pertanto, da una rappresentazione costruita su ipotesi; qualora le operazioni sopra richiamate fossero realmente state realizzate alla data presa a riferimento per la predisposizione dei dati pro forma, anziché alla data effettiva, non necessariamente i dati effettivi sarebbero stati uguali a quelli pro forma. I dati pro forma inoltre non riflettono dati prospettici in quanto sono predisposti in modo da rappresentare solamente gli effetti isolabili e oggettivamente misurabili delle operazioni sopra richiamate, senza tenere conto degli effetti potenziali dovuti a variazioni delle politiche del management dell’Emittente e a decisioni operative conseguenti alle operazioni stesse. Infine, in considerazione delle diverse finalità dei dati pro forma rispetto ai dati dei bilanci storici e delle diverse modalità di calcolo degli effetti con riferimento allo stato patrimoniale e al conto economico, lo stato patrimoniale pro forma ed il conto economico pro forma al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 devono essere letti e interpretati separatamente dai dati storici, senza ricercare collegamenti contabili con tali dati. Per maggiori informazioni, anche in ordine alla metodologia seguita per l’elaborazione dei dati pro forma, si rinvia alla Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2. 4.1.5 Rischio di concentrazione Il rischio di concentrazione deriva dall’esposizione verso controparti, o gruppi di controparti connesse ovvero verso controparti del medesimo settore economico o che esercitano la medesima attività o appartenenti alla medesima area geografica. Il rischio di concentrazione verso controparti o gruppi di controparti connesse, definito rischio di concentrazione single name, risulta gestito tramite l’adozione del sistema di deleghe previsto per le erogazioni degli affidamenti verso la clientela che limita l’esposizione complessiva verso il singolo prenditore. Le Istruzioni di Vigilanza inoltre prevedono delle specifiche regole finalizzate a monitorare le esposizioni verso clienti particolarmente rilevanti, i c.d. “grandi rischi”. In funzione di quanto disposto da tale normativa, considerando gli importi nominali e ponderati che rientrano nel perimetro dei “Grandi Rischi”, l’Emittente: al 30 giugno 2013 a livello nominale possiede sei controparti, di cui una corrisponde al Ministero del Tesoro (395,7 milioni di Euro, pari al 58,3% del totale), tre a esposizioni verso intermediari vigilati (223,6 milioni di euro, pari al 33,1% del totale) e le restanti a clientela ordinaria (57,2 milioni di Euro, pari all’8,0% del totale). A livello ponderato rimangono due esposizioni interbancarie (166,9 milioni di Euro) e le due controparti corrispondenti a gruppi di clienti ordinari (55,2 milioni di Euro); al 31 dicembre 2012 a livello nominale possiede sempre sei controparti, di cui una corrisponde al Ministero del Tesoro (274,2 milioni di Euro, pari al 54,8% del totale), due a esposizioni verso intermediari vigilati (143,2 milioni di Euro, pari al 28,6% del totale) e le restanti a gruppi di clientela ordinaria (82,4 milioni di Euro, pari al 16,6% del totale). A livello ponderato rimangono le due esposizioni interbancarie (141,0 milioni di Euro) e le tre controparti corrispondenti a gruppi di clienti ordinari (80,3 milioni di Euro); al 31 dicembre 2011 a livello nominale possiede sempre sei controparti, di cui una corrisponde al Ministero del Tesoro (172,4 milioni di Euro, pari al 45,8% del totale), una a esposizioni verso intermediari vigilati (103,3 milioni di Euro, pari al 27,4% del totale) e le restanti a gruppi di clientela ordinaria (101,0 milioni di Euro, pari al 26,8% del totale). A livello ponderato rimane l’esposizione verso il Ministero del Tesoro (22,0 milioni di Euro), la posizione interbancaria (100,1 milioni di Euro) e due controparti corrispondenti a gruppi di clienti ordinari (51,3 milioni di Euro); al 31 dicembre 2010 a livello nominale possiede tre controparti, di cui una corrisponde al Ministero del Tesoro (149,1 milioni di Euro, pari al 53,5% del totale), una a esposizioni verso intermediari vigilati (96,5 milioni di Euro, pari al 34,6% del totale) e una a gruppi di clientela ordinaria (33,3 milioni di Euro, pari al 11,9% del 55 FATTORI DI RISCHIO totale). A livello ponderato rimane l’esposizione interbancaria (93,1 milioni di Euro) e la controparte corrispondente a gruppi di clienti ordinari (30,3 milioni di Euro). Ciascuna delle sei posizioni presenta comunque un’esposizione ponderata al di sotto del limite del 25% del Patrimonio di Vigilanza stabilito dalla normativa stessa. La Banca ha definito degli indicatori di rilevanza che consentono di monitorare costantemente l’andamento dell’esposizione al rischio di concentrazione. Specificatamente, per quanto concerne il rischio di concentrazione vengono monitorati: - quota di patrimonio assorbito dal rischio single name (solo imprese); - il tasso di concentrazione degli impieghi verso imprese calcolato tramite l’indice di dispersione (Herfindhal) secondo i parametri definiti nella normativa di vigilanza. L'indice si ottiene come il rapporto tra la sommatoria dei quadrati delle singole esposizioni verso imprese e il quadrato dell'esposizione totale (sempre verso imprese); - la quota degli impieghi verso la clientela famiglie; - numero dei clienti rientranti nell’ambito dei Grandi Rischi e il loro peso in termini assoluti e ponderati; - peso percentuale degli impieghi verso i maggiori 10, 25 e 100 clienti sul totale degli impieghi. Per quanto riguarda il rischio di concentrazione, alle date del 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 31 dicembre 2011 e 31 dicembre 2010, gli indicatori di rischio rilevanti individuati risultano avere i valori riportati nella seguente tabella: Rischio di concentrazione Assorbimento patrimoniale “single name” (milioni di Euro) giu-13 dic-12 dic-11 dic-10 4,4 4,3 4,4 4,1 2,0% 2,1% 2,2% 2,1% Indice di dispersione (Herfindhal) 0,600% 0,659% 0,675% 0,704% Quota % impieghi verso famiglie 25,7% 26,6% 26,8% 25,9% Utilizzi primi 10 clienti / Totale impieghi 9,7% 9,8% 9,8% 9,4% Utilizzi primi 25 clienti / Totale impieghi 16,6% 17,2% 17,5% 16,4% Utilizzi primi 100 clienti / Totale impieghi 34,8% 36,3% 36,6% 34,9% Assorb. “single name” / Patrimonio di Vigilanza La media dell’indice di Herfindhal degli ultimi tre anni delle banche di credito cooperativo lombarde si attesta all’1% circa. Grandi rischi giu-13 dic-12 dic-11 dic-10 Numero di posizioni di importo nominale 6 6 6 3 Numero posizioni di importo ponderato 4 5 4 2 Importo nominale (milioni di Euro) 676,5 499,7 376,8 278,9 Importo ponderato (milioni di Euro) 229,0 221,3 173,7 123,4 Esposizione ai grandi rischi (importo nominale) Grandi rischi / crediti netti giu-13 49,7% dic-12 40,0% dic-11 29,0% dic-10 23,4% Per quanto riguarda i Grandi rischi, alle date del 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 31 dicembre 2011 e 31 dicembre 2010, il loro importo nominale rapportato agli impieghi netti ha subito un notevole incremento dovuto sostanzialmente alle esposizioni verso il Ministero del Tesoro e le controparti interbancarie. Nonostante l’Emittente adotti misure per contenere i rischi di concentrazione, il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito potrebbe avere effetti negativi sulla capacità della clientela, verso la quale l’Emittente è particolarmente esposto, di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente e, in ultima analisi, effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. In seguito riportiamo il valore del rischio di concentrazione considerando l’aggregato pro-forma al 30 giugno 2013. 56 FATTORI DI RISCHIO Rischio di concentrazione (BCC Centropadana + Farnese) giu-13 Assorbimento patrimoniale “single name” (milioni di Euro) 4,4 Assorb. “single name” / PdV 2,0% Indice di dispersione (Herfindhal) 0,6% Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo III, Paragrafo 3.1 e Capitolo IX, Paragrafo 9.1. 4.1.6 Rischio finanziario L’Emittente non ha definito operazioni di copertura sul portafoglio e, quindi, è esposto al rischio finanziario, ovvero ai rischi consistenti in particolare nei rischi relativi all’andamento delle quotazioni, nei rischi di controparte ed in quelli relativi alla solvibilità degli emittenti gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio. Si specifica, altresì, che la Banca non ha definito derivati né di copertura né peraltro di natura speculativa. Già alla fine del 2011, la crisi del debito sovrano di diversi paesi europei ha generato forti tensioni sui mercati finanziari (cfr. Fattore di Rischio al successivo Paragrafo 4.1.18). Anche i titoli di Stato italiani sono stati particolarmente colpiti e, penalizzati dalle forti vendite, hanno subito un sensibile ridimensionamento dei corsi con un drastico rialzo dei rendimenti. Tali tendenze, anche considerati i declassamenti da parte delle principali agenzie di rating internazionali, hanno prodotto effetti negativi sul valore delle attività finanziarie detenute nel portafoglio dell’Emittente, caratterizzato da una sensibile esposizione al Rischio Paese Italia, in relazione alla presenza di una notevole quota di investimenti costituiti da titoli di Stato italiani. In generale, l’attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie comporta un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1. 4.1.7 Rischi connessi alla situazione patrimoniale Un livello di patrimonializzazione non adeguato, oltre ad avere impatti sul costo del funding, mina la solidità dell’Emittente e, nei casi più estremi, potrebbe comportare la necessità di eventuali operazioni straordinarie con conseguenti effetti sulla situazione economica e finanziaria dello stesso. La normativa di vigilanza fissa regole in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche al fine di stabilire livelli prudenziali di capitale da detenere, qualificandone la qualità e valutando gli eventuali strumenti di mitigazione dei rischi. Le nuove indicazioni, inoltre, tendono ad assicurare che il patrimonio resista anche in periodi di stress per il prossimo futuro e prevedendo anche livelli variabili in funzione anticiclica. Per il calcolo degli indicatori patrimoniali, la Banca non utilizza modelli di rating interni, ma il metodo standardizzato. Al 31 dicembre 2012 il Patrimonio di Vigilanza (capitale complessivo) di BCC Centropadana si attestava complessivamente, dopo il recepimento del risultato di esercizio, ad Euro 204,00 milioni, di cui Euro 200,12 milioni corrispondono al patrimonio di base (Tier 1). Sulla base delle attività di rischio ponderate, complessivamente ammontanti ad Euro 1.317,5 milioni, il Total Capital Ratio si attestava al 15,48% e il Tier 1 Capital Ratio al 15,19%. Al 30 giugno 2013 il Patrimonio di Vigilanza (capitale complessivo) di BCC Centropadana si attestava ad Euro 218,42 milioni, di cui Euro 209,93 milioni corrispondono al patrimonio di base (Tier 1). Sulla base delle attività di rischio ponderate, complessivamente ammontanti ad Euro 1.489,9 milioni, il Total Capital Ratio si attestava al 14,66% e il Tier 1 Capital Ratio al 14,09%. Nella seguente tabella è riportato il Patrimonio di Vigilanza, unitamente ai coefficienti di solvibilità, al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Centropadana. Patrimonio di Vigilanza (migliaia di Euro) Patrimonio di base elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio di base Patrimonio di base (Tier 1) Patrimonio Supplementare elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare Totale patrimonio Supplementare Patrimonio di terzo livello Patrimonio di vigilanza Core Tier 1 Ratio Tier 1 Capital Ratio 30/06/2013 215.976 6.044 209.932 8.498 11 8.487 31/12/2012 206.313 6.193 200.119 3.890 7 3.883 31/12/2011 199.794 6.052 193.741 3.877 0 3.877 31/12/2010 194.000 6.005 187.995 3.877 218.419 14,09% 14,09% 204.003 15,19% 15,19% 197.618 14,85% 14,85% 191.871 15,11% 15,11% 3.877 57 FATTORI DI RISCHIO Total Capital Ratio Rapporto Attività di rischio ponderate / Totale attività di rischio 14,66% 15,48% 15,14% 15,42% 62,8% 66,3% 68,9% 66,5% Si precisa che Banca d’Italia non ha imposto requisiti patrimoniali aggiuntivi a BCC. Sulla base dei dati pro-forma al 30 giugno 2013 (redatti per simulare gli effetti della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente; per maggiori informazioni si veda l’Elemento B.8) è stimato che, in seguito al perfezionamento della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli, il Total Capital Ratio passerebbe dal 14,66% (individuale BCC Centropadana) al 12,66% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli) e il Tier 1 Capital Ratio passerebbe dal 14,09% (individuale BCC Centropadana) al 12,14% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli) (a fronte di livelli minimi ai sensi della normativa regolamentare rispettivamente dell’8% e del 4%). Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1. 4.1.8 Rischio di mercato Il rischio di mercato è il rischio generato dall’operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci, nell’ambito della gestione del proprio portafoglio di investimento. I principali fattori che influenzano il livello di rischio assunto sono i seguenti: tassi di interesse (titoli obbligazionari, derivati su tassi, strumenti del mercato monetario, etc.), tassi di cambio (posizioni in valute straniere), prezzi di borsa (azioni, derivati azionari, etc.) e prezzi delle merci (petrolio, oro, etc.). Nel quadro della turbolenza che ha interessato i mercati finanziari, il rischio di mercato è riferibile anche a strumenti tradizionalmente caratterizzati da un più basso profilo di aleatorietà (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito Cooperativo e organismi centrali del credito cooperativo), dei quali in maggior parte si compone il portafoglio dell’Emittente. In generale, nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l’esposizione ai suddetti rischi, l’attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie, comunque, comporta di per sé un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Nonostante quanto sopra non si procede comunque alla valorizzazione del capitale interno a fronte del rischio di mercato poiché il totale del portafoglio di negoziazione, pari a Euro 2,7 milioni a giugno 2013 è inferiore al 5% del totale attivo e comunque non superiore a Euro 15 milioni. Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.2. 4.1.9 Rischio tasso di interesse Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato, sia in termini di riduzione del margine di interesse (per effetto di disallineamenti tra gli interessi attivi degli impieghi e quelli passivi riferiti alle operazioni di raccolta) che in termini di contrazione del valore del Patrimonio della Banca. La misurazione del rischio di tasso viene effettuata seguendo differenti modelli di calcolo, sia dettati dall’Autorità di Vigilanza che proposti dalla dottrina finanziaria e seguiti dalla generalità delle banche. In particolare il rischio in questione viene monitorato tramite strumenti di ALM (Asset Liability Management) che stimano, in relazione a variazioni inattese della curva dei tassi, gli impatti in termini di variazione sia del margine di interesse atteso (metodo “Maturity Gap”) che di variazione del patrimonio netto (Sensitivity degli aggregati aziendali calcolata tramite il metodo “Duration Gap”). Quest’ultimo viene utilizzato dalla Banca ai fini del calcolo del capitale da considerare a copertura del rischio in questione. Viene inoltre controllato periodicamente il rispetto del valore soglia del 20% (Supervisory Test) calcolato secondo il modello previsto dalle Disposizioni di Vigilanza. La tabella che segue riporta i valori registrati dai suddetti indicatori al 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 31 dicembre 2011 e 31 dicembre 2010. giu-13 Rischio di tasso Assorbimento patrimoniale Supervisory test BdI +/-200 p.b. (milioni di Euro) Patrimonio a copertura del rischio di tasso / Patrimonio di Vigilanza Rischio di tasso: shock + 100 punti base giu-13 dic-12 dic-11 dic-10 6,18 2,72 5,93 9,14 2,83% 1,30% 3,00% 4,76% dic-12 dic-11 dic-10 58 FATTORI DI RISCHIO Importo variazione Margine di interesse (milioni di Euro) Incidenza % 4,27 4,47 4,57 3,90 12,91% 12,10% 43,44% 12,34% 3,90 4,08 4,16 3,56 72,25% 47,92% 59,95% 150,09% -18,07 -7,86 0,80 -1,65 -8,39% 3,85% 0,43% -0,85% Importo variazione Utile d’esercizio Incidenza % Importo variazione valore economico Patrimonio netto Incidenza % Rischio di tasso: shock - 100 punti base Importo variazione Margine di interesse (milioni di Euro) Incidenza % Importo variazione Utile d’esercizio Incidenza % Importo variazione valore economico Patrimonio netto Incidenza % giu-13 dic-12 dic-11 dic-10 -4,27 -4,48 -4,59 -3,90 -12,89% -12,13% -43,61% -12,34% -3,89 4,09 -4,18 -3,56 -72,16% -48,05% -60,18% -150,09% 21,44 10,81 -0,53 2,00 9,95% 5,29% -0,28% 1,04% L’assorbimento patrimoniale determinato con la metodologia del Supervisory test shock +/-200 p.b. senza vincolo di non negatività, è passato da Euro 9,14 milioni di fine 2010 a Euro 2,72 milioni di fine 2012. Il dato al 30 giugno 2013 si attesta a 6,18 milioni di euro. Di conseguenza anche il rapporto tra l’assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza ha subito un miglioramento, passando dal 4,76% di dicembre 2010 all’1,3% di dicembre 2012 per poi raggiungere il 2,83% di giugno 2013. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1 e il Capitolo X. 4.1.10 Rischio operativo Si tratta del rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale (ovvero il rischio di subire perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extracontrattuale ovvero da altre controversie), mentre non sono inclusi il rischio strategico e di reputazione. La Banca determina il rischio operativo ai fini degli assorbimenti patrimoniali utilizzando l’approccio BIA (Basic Indicator Approach) che consiste nell’applicare un coefficiente regolamentare (15%) al valore medio delle ultime tre rilevazioni del margine d’intermediazione. Nella seguente tabella si riportano i valori registrati al 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2010. Rischio operativo Assorbimento patrimoniale (milioni di Euro) Patrimonio a copertura / Patrimonio di Vigilanza giu-13 dic-12 dic-11 dic-10 8,3 7,6 7,1 7,6 3,80% 3,70% 3,60% 3,94% Il rischio operativo si rileva nella generalità delle attività poste in essere dalla Banca sia nelle dinamiche interne che in quelle verso l’esterno. Una particolare connotazione di rischio operativo della Banca è costituita dal rischio di outsourcing. La Banca ha commissionato agli outsources la produzione di alcuni servizi sui quali la Banca mantiene la responsabilità. Nonostante l’Emittente abbia adottato misure al fine di evitare le problematiche connesse a tale rischio, non vi può essere alcuna certezza circa il fatto che lo stesso potrà in futuro essere sempre e totalmente evitato e che, nel caso in cui dovesse concretizzarsi, non possa avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo III, Paragrafo 3.1. 4.1.11 Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di cassa nei tempi richiesti e a costi sostenibili; questa tipologia di rischio si articola in due diverse forme, note come Funding Liquidity Risk e Market Liquidity Risk: 59 FATTORI DI RISCHIO - il Funding Liquidity Risk è il rischio che la Banca non sia in grado di far fronte in modo efficiente, senza compromettere la propria ordinaria operatività e il proprio equilibrio finanziario, a deflussi di cassa attesi e inattesi (legati al rimborso di passività, al rispetto di impegni ad erogare fondi o alla richiesta, da parte dei suoi creditori, di accrescere le garanzie reali fornite a fronte di finanziamenti ricevuti); - il Market (o Asset) Liquidity Risk è invece il rischio che una banca, al fine di monetizzare una consistente posizione in attività finanziarie, finisca per influenzarne sfavorevolmente e in misura significativa il prezzo, a causa dell’insufficiente capacità di assorbimento del mercato finanziario in cui tale attività sono scambiate, o di un suo temporaneo malfunzionamento. La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi descritti nell’apposito documento sulle “Politiche di gestione del rischio di liquidità” la cui ultima revisione completa è avvenuta nel febbraio 2014. In aderenza alle Disposizioni di Vigilanza, nel documento sono specificate soglie di tolleranza, di criticità e limiti della liquidità operativa, criteri per la liquidità strutturale, modalità di attivazione e gestione del piano di emergenza. Il presidio della liquidità operativa è stato strutturato su tre livelli: presidio giornaliero con orizzonte temporale a 5 (cinque) giorni, presidio giornaliero con orizzonte temporale ad 1 (un) mese, analisi della maturity ladder ad 1 anno. Per i primi due livelli vengono rappresentati due scenari avversi per i quali si procede al calcolo dell’indicatore LCR (Liquidity Coverage Ratio), per il terzo si rappresenta la maturity ladder per evidenziare eventuali fabbisogni fino ad 1 anno. Per la misurazione e il controllo del rischio della liquidità strutturale la Banca assume a riferimento le regole sulla trasformazione delle scadenze così come definite dalle Istruzioni di Vigilanza. Tali regole, sebbene abrogate in larga parte nel febbraio 2006, si ritiene possano esser utilizzate come principi di sana e prudente gestione. Rischio di liquidità giu-13 Attività Prontamente Liquidabili (milioni di Euro) dic-12 dic-11 dic-10 256,7 153,2 43,1 142,05 Ex regola 1 trasformazione scadenze (milioni di Euro) 1 183,.4 170,2 166,8 171,7 Ex regola 2 trasformazione scadenze (milioni di Euro) 2 127,0 65,2 57,8 37,9 Raccolta primi 10 clienti / Raccolta diretta 4,4% 1,8% 2,2% 1,39% Raccolta primi 20 clienti / Raccolta diretta 7,2% 4,9% 5,5% 2,22% Raccolta primi 50 clienti / Raccolta diretta 11,0% 8,3% 8,6% 3,91% Impieghi / Raccolta diretta 87,0% 93,8% 103,3% 95,8% 1 Avanzo regola 1: Patrimonio di Vigilanza – Immobili netti – Partecipazioni. 2 Avanzo regola 2: Primo aggregato = Attività a lungo termine (superiore a 5 anni) + 50% Attività con durata residua a medio termine (tra 5 anni e 18 mesi); Secondo aggregato = Avanzo regola 1 + Fondi permanenti + Passività a lungo termine + 50% Passività a medio termine + 25% Passività da clientela a breve termine + 25% Passività interbancaria 3-18 mesi; L’Avanzo della regola 2 corrisponde a: Avanzo regola 1 – differenza tra Primo aggregato e Secondo aggregato. La tabella precedente riporta i valori al 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 31 dicembre 2011 e 31 dicembre 2010 degli indicatori di rischio di liquidità individuati dall’Emittente. Oltre alle regole sulla trasformazione delle scadenze, viene monitorato il valore delle Attività Prontamente Liquidabili e il peso della raccolta dei primi 10, 20 e 50 clienti sul totale della raccolta dell’Emittente. I dati relativi al 30 giugno 2013 delle Attività Prontamente Liquidabili registrano sensibili miglioramenti rispetto al 31 dicembre 2012. Si evidenzia un importante incremento della concentrazione della raccolta diretta, soprattutto a partire da dicembre 2012 che viene comunque considerata in sede di monitoraggio giornaliero del rischio di liquidità La banca ha attivo presso la Banca Centrale Europea un finanziamento LRTO (Long Term Refinancing Operation) di Valore Nominale pari a 125,0 milioni di Euro, il cui costo è pari al tasso BCE + 0,04 e scadenza alla fine del mese di gennaio 2015. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca) dove è stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a scadenza del finanziamento stesso. In relazione ai prestiti obbligazionari emessi ed in circolazione al 30 giugno 2013, si segnala che essi ammontano a 642,3 milioni di Euro. Di seguito si riporta lo scadenziario delle obbligazioni in oggetto. Prestiti obbligazionari. Importi in 60 FATTORI DI RISCHIO scadenza fino a 5 anni Anno di scadenza Valori a giu-13 (milioni di Euro) giu-14 262,3 giu-15 171,4 giu-16 118,3 giu-17 53,5 giu-18 36,8 Il rinnovo dei prestiti obbligazionari in scadenza a breve avviene mediante l’aggiornamento del catalogo prodotti che comprende nuove emissioni obbligazionarie, conti di deposito e certificati di deposito. I prodotti medesimi vengono predisposti con attenzione al profilo di rischio della clientela destinataria ed in ottica di gestione intergrata dei rischi. Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo X, Paragrafo 10.3.1. La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare il rischio di liquidità. In particolare, per quanto riguarda la liquidità operativa, tali tecniche si basano sul monitoraggio della posizione interbancaria netta, sul rispetto dei limiti normativi sul livello di Riserva Obbligatoria e delle Attività Prontamente Liquidabili (APL). La Banca si è dotata di un Piano di emergenza atto ad individuare le azioni da porre in essere per garantire lo svolgimento dell’operatività sia in condizioni di normale corso degli affari che in condizioni di stress o di crisi di liquidità, caratterizzate da bassa probabilità di accadimento, ma da elevati impatti economici. Alla luce del 4° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza per le banche” del 13 dicembre 2010 (Circ. Banca d’Italia n. 263/06) la Banca ha avviato un processo di progressivo adeguamento al nuovo dettato normativo. Inoltre, con l’entrata in vigore della nuova circolare 285 a partire da gennaio 2014, che recepisce a livello europeo la direttiva CRD IV (Capital Requirements Directives) e il regolamento CRR (Capital Requirements Regulation), è prevista la progressiva implementazione degli indicatori individuati dalle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale emanate da Banca d’Italia. L’indicatore di liquidità a 30 giorni, LCR (Liquidity Coverage Ratio) entrerà in vigore nel 2015 (con monitoraggio a partire da marzo 2014); mentre l’indicatore di liquidità a 12 mesi, NSFR (Net Stable Funding Ratio), sarà attivo a partire dal 2018 (questo indicatore è ad oggi in corso di definizione anche tramite monitoraggi mensili). In seguito si riporta il parametro che indica il livello di disallineamento delle scadenze contrattuali tra fonti e impieghi. Parametro di contractual maturity mismatch giu-13 dic-12 dic-11 dic-10 Raccolta – Impieghi entro 1 anno (milioni di Euro) 544,05 375,16 217,60 n.d. Raccolta – Impieghi da 1 a 5 anni (milioni di Euro) 18,21 34,47 14,67 n.d. Raccolta – Impieghi oltre i 5 anni (milioni di Euro) -349,95 -334,62 -403,30 n.d. In generale, nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l’esposizione ai suddetti rischi, non si può escludere che il verificarsi di eventi che determinino l’aumento dei costi di finanziamento dell’Emittente e/o limitino il suo accesso ad alcune tradizionali fonti di raccolta aggravino il rischio di liquidità e possano avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo X, Paragrafi 10.1 e 10.2. 4.1.12 Rischio connesso alla variabilità degli utili I risultati degli esercizi passati sono stati particolarmente influenzati dal risultato dell’attività di negoziazione, che include sia le plus/minusvalenze da valutazione di titoli in portafoglio sia l’attività di trading, dall’andamento dei tassi e dai volumi delle masse intermediate. Tali dinamiche sono variabili pertanto sussiste il rischio che l’Emittente concluda gli esercizi futuri con degli utili ridotti o comunque non in linea con quelli degli esercizi passati. Nella tabella successiva si evidenzia in particolare il contributo straordinario degli utili da cessione o riacquisto di attività disponibili per la vendita nel 2012 e nel primo semestre del 2013. Risultato netto dell’ attività di negoziazione (voci 80 e 100 del Conto economico) giu-13 dic-12 dic-11 dic-10 61 FATTORI DI RISCHIO 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione (milioni di Euro) 0,1 0,7 -0,4 0,1 100.a) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di crediti (milioni di Euro) 100.b) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività disponibili per la vendita (milioni di Euro) 0,3 0 0 0,3 11,6 10,8 0,5 0,3 0,3 0,7 0,3 0,1 100.c) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie (milioni di Euro) Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1. 4.1.13 Rischio strategico Il rischio strategico rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione di utili o capitale derivante da: - mancata o parziale realizzazione pro tempore degli scenari di mercato ipotizzati in sede di pianificazione strategica; - decisioni aziendali errate in rapporto all’evoluzione dell’ambiente competitivo; - incapacità di realizzazione totale o parziale delle decisioni previste a piano per inadeguata pianificazione delle risorse disponibili, dei tempi, delle modalità di azione. Il rischio strategico è fronteggiato mediante opportune policy e procedure che prevedono che le decisioni più rilevanti siano analizzate dal Comitato di Direzione e, in via successiva, valutate dal Consiglio di Amministrazione, in funzione di proiezioni attuali e prospettiche dei rischi e dell’adeguatezza patrimoniale. Il coinvolgimento dei massimi organi di governo aziendale ed il supporto delle diverse funzioni aziendali, consente la mitigazione del rischio strategico, ciò non di meno, non si può escludere che nel caso in cui dovessero verificarsi errori in fase di pianificazione strategica o questa dovesse risultare inadeguata anche in relazione al contesto nel quale la Banca opera, non si può escludere la possibilità che si determini un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2. 4.1.14 Rischio connesso alla riduzione delle agevolazioni fiscali previste per le banche di credito cooperativo L’articolo 2, commi da 36-bis a 36-quater, del D.L. 138/2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 148/2011 ha modificato il regime di tassazione delle società cooperative (e, dunque, anche delle banche di credito cooperativo), riducendo l’agevolazione costituita dalla detassazione degli utili inviati a riserva (prevista dal combinato disposto dell’articolo 12 della legge n. 904/1977, dell’articolo 6 del decreto legge n. 63/2002, e dell’articolo 1, comma 460, della legge n. 311/2004). Tale modifica è entrata in vigore dal 1° gennaio 2013. In particolare, secondo il regime previgente, le banche di credito cooperativo potevano escludere dalla tassazione: 1) la quota di utile netto destinato a riserva obbligatoria (c.d. “indivisibile”), pari al 70% dell’utile stesso; 2) la quota di utile netto destinato ai c.d. fondi mutualistici pari al 3% dell’utile (ex Art. 11, comma 9, legge n. 59/1992 e art. 37, comma 2, del TUB). Ferma restando la detassazione del 3% di utile netto destinato ai c.d. fondi mutualistici, che non è interessata dalla modifica, con la nuova normativa, la quota di utile destinato a riserva obbligatoria, che può essere esclusa da imposizione ai fini IRES, passa dal 70% al 63%. Al fine di rendere una valutazione approssimativa dell’impatto di detta riforma fiscale, l’Emittente ha effettuato, retrospettivamente, una simulazione dell’incidenza dell’imposta IRES applicata, secondo le nuove modalità, al risultato dell’esercizio 2012. Dal raffronto fra le imposte effettivamente corrisposte e l’ipotetica tassazione conseguente all’applicazione del regime fiscale come riformato emergerebbe un maggior carico fiscale annuale per il 2012 di Euro 169.224,00. 4.1.15 Rischio residuo Il rischio residuo può derivare dal verificarsi delle seguenti situazioni: - perdita o riduzione della capacità di mitigazione nel tempo delle garanzie acquisite (riduzione del valore di mercato); - capacità di recupero (azioni di recupero) inferiore alla stima di recupero effettuata. A fronte dell’esposizione a tale rischio la Banca ha strutturato una serie di presidi organizzativi nei quali si effettua una attività di controllo di carattere quali-quantitativo, attraverso il monitoraggio dell’evoluzione dei mutui fondiari rispetto agli altri asset della Banca e della correttezza sostanziale e formale delle tecniche di attenuazione del rischio, anche ai 62 FATTORI DI RISCHIO fini della validità ai sensi della normativa di vigilanza. Quale banca di classe 3, viene utilizzata la metodologia semplificata per le tecniche di attenuazione del rischio di credito attraverso l’aggiornamento delle garanzie (CRM, Credit Risk Mitigation) che interessano principalmente il portafoglio dei crediti garantiti da ipoteca su immobili. Di seguito si rappresenta l’effetto della tecnica: giu- 13 dic-12 dic-11 dic-10 242,8 216,4 214,5 188,0 Requisito patrimoniale ante CRM (milioni di Euro) 20,5 17,9 17,3 11,9 Requisito patrimoniale post CRM (milioni di Euro) 9,8 8,5 8,2 5,6 Rischio residuo Esposizioni del portafoglio garantite da immobili (milioni di Euro) Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.5. 4.1.16 Rischi connessi alle operazioni di cartolarizzazione E’ il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica delle operazioni poste in essere e le decisioni di valutazione e gestione del rischio. A partire dal 2003, al fine di ricorrere direttamente al mercato dei capitali diversificando le fonti di finanziamento e riducendo le attività di rischio ai fini dei coefficienti di solvibilità, la Banca ha effettuato operazioni di cartolarizzazione di mutui in bonis, per le quali si è avvalsa delle società Credico Finance 2, Credico Finance 3 e Credico Finance 4. Le attività conferite nelle diverse operazioni (ad eccezione di quella posta in essere nel 2003 per la quale la Banca si è avvalsa della facoltà - prevista dall’IFRS 1 – di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti), sono mantenute nello stato patrimoniale della Banca e continuano ad essere oggetto di valutazione nella loro interezza. Le obbligazioni emesse dalle società veicolo sono state in parte collocate sul mercato dei capitali e in parte sottoscritte dall’Emittente. Dal punto di vista dei rischi connessi alle operazioni suddette, dal momento che le attività cedute alla società veicolo non sono state cancellate dal bilancio della Banca, il rischio relativo a tali operazioni è già rappresentato in bilancio con riferimento ai crediti che, seppur ceduti, continuano ad essere oggetto di valutazione nella loro interezza. Alla data del 30 giugno 2013 risultano in essere le cartolarizzazioni denominate Credico Finance 3 e Credico Finance 4 in quanto la cartolarizzazione Credico Finance 2 è stata estinta anticipatamente nei primi mesi del 2013. Le operazioni poste in essere dalla Banca sono le seguenti: (valori in migliaia di Euro) Operazione /Veicolo Credico Finance srl Credico Finance srl Credico Finance srl 2 3 4 Data di perfeziona mento Esposizioni cartolarizz ate (importo originario) Esposizione residua 30/06/2013 rischio in capo alla banca 30/06/2013 29/07/2003 52.322 0 0 4.856 14/06/2004 28.205 3.966 1.592 26/04/2005 28.298 8.948 1.615 Esposizione residua 31/12/2011 rischio in capo alla banca 31/12/2011 Esposizione residua 31/12/2010 rischio in capo alla banca 31/12/2010 2.629 6.339 2.629 8.784 2.629 5.096 1.592 6.523 1.592 8.667 1.592 9.866 1.615 11.435 1.615 13.092 1.615 Esposizione residua 31/12/2012 rischio in capo alla banca 31/12/2012 Per maggiori informazioni circa le operazioni di cartolarizzazione perfezionate dalla Banca ed ancora in essere si rinvia alla Sezione I, Capitolo X, Paragrafi 10.1 e 10.3.4. 4.1.17 Rischi connessi a contenziosi pendenti nei confronti della Banca Nello svolgimento delle proprie attività, la Banca è parte in alcuni procedimenti giudiziari. Il contenzioso in essere è stato debitamente analizzato dalla Banca che ha effettuato accantonamenti in bilancio in misura ritenuta appropriata alle circostanze e ne ha dato menzione nella rispettiva nota integrativa al bilancio, ove ritenuto opportuno, secondo i corretti Principi contabili italiani. Nonostante a fronte dei rischi operativi e da controversie legali siano stanziati fondi, al 30 giugno 2013, per Euro 546.015,00 non può essere escluso che gli accantonamenti effettuati possano risultare insufficienti a far fronte interamente agli oneri, alle spese ed alle richieste risarcitorie e restitutorie connesse alle cause pendenti e che quindi un esito sfavorevole alla Banca da uno o più procedimenti giudiziari possa determinare un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca medesima. Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.5. 63 FATTORI DI RISCHIO 4.1.18 Rischi connessi all’esposizione della Banca al debito sovrano La Banca risulta esposta nei confronti di governi centrali e locali nonché di enti governativi dei maggiori Paesi europei (i “Governi”). In particolare, al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da “titoli di debito” (classe di appartenenza 3 e rating attribuito Moody's Baa2) ammonta a Euro 396 milioni (valore nominale Euro 395 milioni, fair value Euro 396 milioni), di cui oltre il 99% nei confronti dell’Italia. Al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da “prestiti erogati a favore dei Governi” ammonta a Euro 0. Con riferimento ai titoli di debito emessi dai Governi, si segnala che al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, l’ammontare dei titoli di debito strutturati era pari a Euro 0. L’ammontare complessivo delle attività finanziarie dell’Emittente era pari a Euro 2.025 milioni circa ed Euro 1.707 milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; pertanto, l’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi sul totale delle attività finanziarie dell’Emittente era pari al 19,55% al 30 giugno 2013 e al 16,16% al 31 dicembre 2012, mentre l’ammontare complessivo dei crediti verso la clientela dell’Emittente era pari a Euro 1.361 milioni circa ed Euro 1.250 milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; l’incidenza dei prestiti erogati a favore dei Governi sul totale dei crediti verso la clientela dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 era pari allo 0%. Gli investimenti in titoli di stato italiani sono effettuati nell’ambito della diversificazione degli attivi e dei connessi apporti reddituali. Detti titoli sono in parte posti a garanzia dell’operazione di rifinanziamento di 125 milioni di Euro con la BCE. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca) dove è stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a scadenza del finanziamento stesso. In tal senso, l’eventuale ulteriore downgrade del rating dell’Italia potrebbe portare ad una riduzione degli importi di tali rifinanziamenti, a parità dell’importo delle garanzie, con effetti negativi sulla posizione di liquidità e sulla redditività. Inoltre, un eventuale downgrade del rating di tali Paesi potrebbe portare ad una revisione dei criteri di ponderazione per il calcolo dei RWA, con conseguenti impatti negativi sui coefficienti patrimoniali della Banca. L’aggravarsi della situazione del debito sovrano potrebbe avere effetti negativi, anche rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo 9, Paragrafo 9.1.1. 4.2 4.2.1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL SETTORE DI ATTIVITÀ IN CUI OPERA L’EMITTENTE Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione nel settore bancario e finanziario Le attività dell’Emittente sono soggette a specifiche regolamentazioni nazionali e comunitarie relative al settore di appartenenza. La normativa applicabile alle banche, cui l’Emittente è soggetto, disciplina i settori in cui gli istituti di credito possono operare con lo scopo di preservare la stabilità e la solidità degli stessi, limitandone l’esposizione al rischio. L’Emittente è altresì soggetto alla normativa applicabile ai servizi finanziari che disciplina, tra l’altro, l’attività di vendita e Collocamento degli strumenti finanziari e quella di marketing. L’operatività della Banca potrebbe essere negativamente condizionata da mutamenti legislativi e/o regolamentari a livello nazionale ed Europeo che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e/o avere effetti negativi sull’attività, i risultati e le prospettive della Banca. Il rischio attinente alla mancata conformità delle attività alle norme applicabili è gestito dall’Emittente mediante l’attività di controllo espletata dalla funzione di Conformità, istituita ai sensi delle Istruzioni di Vigilanza. Sono previste nuove regole sul capitale e sulla liquidità delle Banche definite dal Comitato di Basilea sulla Vigilanza Bancaria (c.d. Basilea 3). Tali regole, che entreranno in vigore gradualmente fino al 2019, prevedono il rafforzamento della qualità del Capitale Bancario, il contenimento dalla leva finanziaria, l’attenuazione degli effetti prociclici delle regole finanziarie e un più attento monitoraggio del rischio di liquidità. BCC che ad oggi è già in linea con i parametri imposti da Basilea 3 per quanto concerne i livelli minimi di Leverage Ratio, Common Equity Ratio, Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio, ha avviato, in collaborazione con il sistema delle banche di credito cooperativo, una serie di tavoli di lavoro al fine di garantire il puntuale adeguamento della propria struttura operativa, patrimoniale e finanziaria nei termini e nelle scadenze dettati dal Comitato di Basilea. Alla Data del Prospetto Informativo, vi è quindi incertezza circa gli impatti che le nuove regole potrebbero avere sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. 64 FATTORI DI RISCHIO Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.5. 4.2.2 Rischio derivante dalla congiuntura economica La capacità reddituale e la stabilità della Banca potrebbero essere influenzati dal contesto macroeconomico, dalla dinamica dei mercati finanziari, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle aree economiche in cui la Banca opera. La crisi che ha colpito le economie mondiali ha in particolare influito negativamente su fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interessi a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione ed i prezzi delle abitazioni. In tale contesto, i corsi azionari ed obbligazionari sono caratterizzati da elevata volatilità. Alcuni di questi fattori, in particolare modo in periodi di crisi economica-finanziaria, potrebbero condurre la Banca a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla stessa solidità patrimoniale. Il perdurante deterioramento del debito sovrano di diversi Paesi dell’Area Euro, tra cui la Grecia, l’Italia, l’Irlanda, la Spagna e il Portogallo, unitamente al rischio di estensione di tale crisi ad altri Paesi più stabili, principalmente Francia e Germania, ha aggravato la crisi economica internazionale. Tale situazione ha inoltre comportato che siano state sollevate serie incertezze circa la stabilità e la situazione complessiva dell’Unione Monetaria Europea. Nello specifico, si è registrato, nell’Area Euro, un aumento dei credit spread, una riduzione della liquidità e della disponibilità di finanziamento sul mercato. Tali effetti negativi si sono aggravati e hanno comportato significative turbolenze dei mercati finanziari e del credito a livello globale a causa del timore che le problematiche riscontrate dalla Grecia avrebbero potuto estendersi all’Area Euro, comportando il downgrade del debito sovrano di altri Paesi dell’Area Euro (in particolare, la Spagna, l’Italia, il Portogallo e l’Irlanda) nonché l’instabilità fiscale di altri Paesi quali la Francia, il Giappone e il Regno Unito. Il crescente rischio che altri Paesi dell’Area Euro possano subire un incremento dei costi di finanziamento e debbano fronteggiare situazioni di crisi economica simili a Grecia, Italia, Spagna e Portogallo unitamente al rischio che alcuni Paesi, anche poco rilevanti in termini di PIL, possano uscire dall’Area Euro (sia volontariamente, sia involontariamente) potrebbe anche avere un impatto negativo sull’attività della Banca, così come l’impatto di tali eventi sull’Europa e sul sistema finanziario globale potrebbe essere grave. Tutto ciò potrebbe potenzialmente a sua volta causare una diminuzione della profittabilità con conseguenze negative rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Banca. Il rallentamento dell’economia ha avuto, e potrebbe continuare ad avere, un effetto negativo sulle attività della Banca e sul costo del finanziamento nonché sul valore degli attivi, e potrebbe generare ulteriori costi derivanti da svalutazioni e perdite di valore di attivi. In particolare, il perdurare della situazione di recessione economica nazionale ed internazionale potrebbe avere riflessi negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un peggioramento della qualità dell’attivo dell’Emittente. Tale situazione potrebbe determinare un incremento delle rettifiche come conseguenza dell’aumento dei crediti non performing e del deterioramento delle condizioni economiche con effetti negativi sui risultati economici, finanziari e patrimoniali dell’Emittente. La crisi dei mercati finanziari ha inoltre comportato la riduzione della liquidità a disposizione degli operatori e, più recentemente, la crescita delle tensioni legate al debito sovrano di alcuni Paesi, insieme all’innalzamento dei requisiti patrimoniali previsti da Basilea 3, e ha richiesto lo sviluppo di articolate iniziative a supporto del sistema creditizio che hanno visto direttamente coinvolti sia Stati (attraverso l’intervento diretto nel capitale di alcune banche) sia istituti centrali (attraverso operazioni di rifinanziamento dietro presentazione di idonei titoli in garanzia). Il Consiglio Direttivo della BCE ha dichiarato che continuerà a condurre le operazioni di rifinanziamento principali e quelle con scadenza pari al periodo di mantenimento della riserva obbligatoria mediante aste a tasso fisso con pieno accoglimento della domanda fino a quando sarà ritenuto necessario. Lo stesso ha, inoltre, stabilito che anche le operazioni a 3 (tre) mesi saranno condotte con piena aggiudicazione delle richieste e con tasso pari a quello medio delle operazioni di rifinanziamento principali nell’arco della durata dell’operazione. L’incapacità di reperire sul mercato liquidità tramite l’accesso agli istituti centrali dietro presentazione di idonee garanzie ovvero la riduzione significativa o il venir meno del supporto alla liquidità del sistema da parte dei governi e delle autorità centrali potrebbero generare maggiori difficoltà nel reperimento della liquidità sul mercato e/o maggiori costi connessi al ricorso a tale liquidità, con possibili effetti negativi sull’attività, sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi della Banca. A tal riguardo si segnala che, ai fini della gestione della liquidità, la Banca ricorrerà prevalentemente al sistema interbancario e ai finanziamenti BCE per cui, ove la Banca Centrale decidesse di non replicare le misure di sostegno 65 FATTORI DI RISCHIO sopra brevemente descritte, la Banca potrebbe andare incontro a maggiori oneri nel reperimento della liquidità necessaria per lo svolgimento della propria attività, considerata la difficile situazione attuale della raccolta sui mercati. Si segnala, inoltre, che in data 6 settembre 2012 il Consiglio Direttivo della BCE ha annunciato un piano anti-spread, ovvero un piano di acquisto di titoli di Stato senza limiti di ammontare (c.d. Outright Monetary Transaction – OMT). Ai sensi di tale piano, la BCE può procedere ad acquistare titoli di Stato, tra 1 e 3 (tre) anni di scadenza, dei Paesi dell’Area Euro che abbiano richiesto l’intervento del fondo salva-stati, ovvero del Meccanismo Europeo di Stabilità (European Stability Mechanism – ESM), o del Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria (European Financial Stability Facility – EFSF). Ove la Banca Centrale decidesse di non dare più corso ovvero di non rinnovare il piano anti – spread, lo Stato Italiano potrebbe incorrere in difficoltà nel fare ricorso al mercato del debito e, di conseguenza, aumenterebbero anche i costi di funding per il settore bancario. Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.2.2, Capitolo X, Paragrafo 10.3 e Capitolo XII; Paragrafo 12.1. 4.2.3 Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario Il mercato italiano dei servizi finanziari è estremamente competitivo. Il rischio della crescente competitività del settore è per la Banca quello di non riuscire a mantenere o ad aumentare i volumi di attività ed i livelli di redditività raggiunti in passato, con conseguenti effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca stessa. Rispetto all’Emittente, i grandi gruppi bancari hanno il vantaggio di potersi avvalere di maggiori economie di scala e di una più capillare diffusione sul territorio. Fermo restando il fatto che l’Emittente ritiene di possedere una consolidata posizione nel proprio mercato di riferimento, l’ingresso nel mercato di riferimento dell’Emittente di nuovi operatori nazionali, regionali o esteri, la conduzione di politiche commerciali aggressive da parte di operatori già presenti in detto mercato, l’affermazione di operatori finanziari specializzati nella gestione del risparmio e nell’erogazione di servizi bancari a distanza o il consolidarsi del processo di aggregazione del mercato bancario, potrebbero causare una contrazione dei margini operativi con riflessi negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dello stesso. L’Emittente, in considerazione del forte radicamento sul proprio territorio di appartenenza, è soggetto ai rischi legati all’andamento dell’economia regionale. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.3. 4.3 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DELL’OFFERTA 4.3.1 Rischi relativi alla difficoltà di disinvestimento delle Azioni che non sono quotate in un mercato regolamentato né negoziate in un mercato non regolamentato Gli strumenti finanziari oggetto dell’Offerta sono azioni ordinarie emesse dalla Banca. Alla Data del Prospetto Informativo le azioni ordinarie della Banca non sono quotate in alcun mercato regolamentato italiano o estero, né l’Emittente intende o prevede di richiedere l’ammissione alla negoziazione ad alcuno di tali mercati. La sottoscrizione delle Azioni implica l’assunzione tipica dei rischi finanziari connessi ad un investimento in azioni non negoziate su un mercato regolamentato. In particolare: - il valore economico delle Azioni potrebbe variare significativamente - anche la di sotto del Prezzo di Offerta - a fronte di sostanziali cambiamenti nella valutazione del patrimonio e/o delle prospettive di utili futuri della Banca essendo strumenti finanziari rappresentativi del capitale sociale della medesima; - le suddette variazioni potrebbero non essere conosciute tempestivamente dall’azionista, in quanto, non essendo quotate le Azioni su alcun mercato regolamentato, non sono costantemente disponibili informazioni sui relativi valori; - la circostanza che, per le Azioni oggetto della presente Offerta, al momento non sia previsto l’accesso ad un mercato di scambi regolamentato, comporta il rischio di una maggiore difficoltà in caso di disinvestimento delle Azioni stesse. Nel caso in cui l’Emittente, nel corso dell’Offerta, acquisti azioni proprie a norma di quanto previsto dall’articolo 2529 cod. civ. e dallo Statuto, il titolare dell’Azione, oltre che trovare per suo conto una controparte interessata all’acquisto nei limiti delle previsioni legislative e statutarie, potrà comunicare alla Banca la propria intenzione di cedere le Azioni. La Banca potrà acquistarle in contropartita diretta al valore nominale. Per l’investitore interessato a liquidare le Azioni ne deriva la possibilità di trovare in modo non occasionale una controparte disponibile all’acquisto. Tuttavia, si segnala che l’Emittente ai sensi dell’art. 21 dello Statuto potrà procedere all’acquisto delle azioni proprie esclusivamente al valore nominale e, pertanto, il socio che intenda cedere le Azioni di cui è titolare alla Banca, riceverà da questa esclusivamente un importo pari al valore nominale delle Azioni cedute, senza il sovrapprezzo eventualmente versato. Inoltre, si segnala che l’acquisto da parte della Banca di azioni proprie può essere effettuato nei limiti previsti dalla 66 FATTORI DI RISCHIO legge e dell’apposito fondo alimentato con gli accantonamenti deliberati di volta in volta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio dall’Assemblea dei soci, (al riguardo si evidenzia che la Banca, in sede di approvazione dei precedenti bilanci di esercizio, ha destinato al “fondo acquisto azioni” proprie la somma di Euro 2.400.000,00). Si segnala che potrebbe accadere che durante un Periodo di Offerta Mensile, si esaurisca la disponibilità del predetto fondo e quindi che venga raggiunto il numero massimo di azioni proprie detenibili. In tal caso la Banca non potrà acquistare ulteriori azioni proprie sino a quando l’Assemblea dei soci non delibererà i necessari accantonamenti per alimentare il fondo. In considerazione di quanto sopra descritto, non si può escludere che il titolare delle Azioni incontri ostacoli o limitazione allo smobilizzo per effetto dell’eventuale temporanea impossibilità per la Banca di acquistare azioni proprie derivante dal temporaneo raggiungimento del limite di azioni proprie detenibili, ovvero per effetto della difficoltà di trovare una controparte disposta all’acquisto, autonomamente ovvero mediante i servizi di investimento che la Banca è autorizzata a prestare. Conseguentemente, si segnala che i titolari delle Azioni oggetto dell’Offerta potrebbero avere difficoltà nel negoziare gli strumenti finanziari oggetto della presente Offerta, in quanto le richieste di vendita potrebbero non trovare adeguate contropartite. Per completezza si riporta nella tabella che segue le effettive quantità di Azioni acquistate dalla Banca negli anni 2011, 2012 e 2013. Di norma, il perfezionamento dell’operazione di acquisto di Azioni da parte della Banca si verifica nel medesimo anno di esercizio in cui è stata assunta la relativa delibera di acquisto da parte del consiglio di amministrazione dell’Emittente. Le Azioni proprie sono di regola vendute a soci a fronte di richieste da parte degli stessi di incremento della propria partecipazione nel capitale sociale dell’Emittente. (Valori in Euro) Anno n. Azioni Capitale 2011 31.659 817.435,38 2012 12.189 314.719,98 2013 15.497 400.132,54 Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V e Capitolo VII. 4.3.2 Rischi connessi all’esistenza di limiti di trasferibilità delle Azioni Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto, le Azioni sono nominative ed indivisibili, e non sono consentite cointestazioni; esse non possono essere cedute a non soci senza l’autorizzazione del consiglio di amministrazione. In caso di cessione di Azioni fra soci, le parti contraenti, entro 30 (trenta) giorni dalla cessione, mediante lettera raccomandata, debbono comunicare alla Società il trasferimento e chiedere le relative variazioni del libro soci. Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo IV. 4.3.3 Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di Offerta Si segnala che le Azioni sono offerte direttamente dall’Emittente che, in relazione all’Offerta, riveste anche il ruolo di collocatore. La Banca è, dunque, Emittente, offerente e responsabile del collocamento dell’Offerta. Esiste, pertanto, sotto tale profilo, un potenziale conflitto di interesse su cui si richiama l’attenzione degli investitori. Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.4. 4.3.4 Rischio relativo al procedimento di ammissione a Socio Il consiglio di amministrazione decide sulla richiesta di ammissione a socio e, in caso di accoglimento, verificato il versamento integrale dell’importo delle Azioni sottoscritte e dell’eventuale sovrapprezzo, provvede immediatamente alla comunicazione all’interessato della delibera di ammissione e dell’annotazione di quest’ultima nel libro soci. La qualità di socio si acquista a far data dalla annotazione predetta. In caso di rigetto della richiesta da parte del consiglio di amministrazione, il richiedente l’ammissione a socio può proporre ricorso al Collegio dei Probiviri, con istanza di revisione da presentarsi, presso la Sede legale della Banca, a pena di decadenza, entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento della comunicazione di rigetto. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2. 4.3.5 Rischio relativo alle modalità di determinazione del sovrapprezzo delle Azioni Il prezzo delle Azioni di cui all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo, che non sono quotate in un mercato regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione o attraverso un internalizzatore 67 FATTORI DI RISCHIO sistematico e non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo 2528 cod. civ.. Tale articolo prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative possa essere maggiorato di un sovrapprezzo determinato dall’Assemblea in sede di approvazione del bilancio su proposta del consiglio di amministrazione. Il valore nominale delle Azioni è pari a Euro 25,82 per ogni Azione. Il sovraprezzo di Euro 10,33 per Azione è stato originariamente determinato anche tenendo conto del rapporto fra il valore patrimoniale della Banca ed il numero totale di Azioni. Sebbene, da un lato, le descritte modalità di determinazione del prezzo delle Azioni oggetto dell’Offerta siano tali da escludere la sussistenza del rischio di volatilità delle Azioni (tipico degli strumenti finanziari negoziati in mercati regolamentati), dall’altro lato, non si può escludere che a seguito di una eventuale futura diminuzione del valore patrimoniale dell’Emittente per effetto di risultati negativi, possa determinarsi una riduzione del valore patrimoniale delle Azioni rispetto a quello preso a riferimento per la determinazione del prezzo e del sovrapprezzo. La tabella che segue illustra il raffronto tra i rapporti di Price/Earnings e di Price/Book Value dell’Emittente, con riferimento al valore nominale delle Azioni aumentato del sovrapprezzo, con quello di altre banche non quotate selezionate in base al modello di business retail adottato, comparabile con quello dell’Emittente e con alcune banche quotate che operano sullo stesso territorio dell’Emittente. Tali informazioni sono riferite al 31 dicembre 2012 per le banche non quotate comparabili con la Banca (ad eccezione delle informazioni riguardanti Banca Etica che sono riferite al 30 giugno 2013) non essendo stato possibile reperire le medesime informazioni aggiornate al 30 giugno 2013, mentre sono riferite al 30 giugno 2013 per le banche quotate. BANCHE NON QUOTATE P/E P/BV 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012 Emittente 4,16 0,17 BCC di Roma (*) 4,18 0,13 Banca Popolare di Sviluppo (*) N.S. 0,98 (*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it). BANCHE NON QUOTATE P/E P/BV 30 giugno 2013 Emittente Banca Etica (*) 30 giugno 2013 7,77 0,19 24,48 0,87 (*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it). BANCHE QUOTATE P/E P/BV 30 giugno 2013 30 giugno 2013 Emittente 7,77 0,19 Banca Popolare di Milano (*) 4,73 0,28 Banca Popolare di Sondrio (*) 16,29 0,63 5,18 0,18 Banco Popolare (*) (*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it). Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3. 4.3.6 Rischi connessi a eventuali effetti diluitivi La possibilità che vengano a determinarsi effetti diluitivi sul capitale sociale detenuto da ciascun socio, consistenti nella riduzione della quota di capitale detenuta per effetto dell’ingresso di nuovi soci o, nei limiti previsti dalla legge, della sottoscrizione di ulteriori azioni da parte dei soci esistenti, sono immanenti al tipo sociale dell’Emittente, che, in quanto cooperativa, è una società a capitale variabile. Tale profilo di rischio, sebbene i relativi effetti, stante il principio del voto capitario applicabile alle banche, aventi natura di cooperativa, siano circoscritti ai soli aspetti economici, può tradursi di fatto nel rischio di una momentanea riduzione di redditività delle Azioni determinata dall’eventuale ritardo sui ritorni del nuovo capitale investito, nonché in ragione delle differenze tra prezzo di emissione e valore patrimoniale delle Azioni, nel rischio di una riduzione del valore patrimoniale dell’ammontare complessivo di Azioni risultanti per effetto delle nuove emissioni. Non essendo possibile prevedere l’ammontare di nuovo capitale sociale che risulterà all’esito dell’Offerta, non è possibile fornire alcuna stima circa la portata dei suindicati effetti di riduzione, eventuale, della redditività. 68 FATTORI DI RISCHIO Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.1, e Capitolo IX. 69 5. 5.1 5.1.1 INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE Storia ed evoluzione dell’Emittente Denominazione legale e commerciale dell’Emittente La denominazione legale dell’Emittente è “Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa”. La Banca emittente è una società cooperativa. 5.1.2 Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione L’Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese del Tribunale di Lodi al n. 7332-1998 – codice fiscale e partita IVA 12514870158. È iscritto all’Albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia al n. 5380 ed all’Albo delle Società Cooperative al n. A164598 ex art. 2512 cod. civ. e D.M. 23 giugno 2004. Codice ABI 8324. 5.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente L’Emittente è una Società Cooperativa per Azioni, costituita in data 01/03/1908 da 20 (venti) soci promotori, su autorizzazione del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, con la denominazione di Cassa Rurale “San Giovanni Battista” Sede di Guardamiglio. La denominazione attuale dell’Emittente è Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa con sede in Guardamiglio (LO). La durata della Società è fissata al 31 dicembre 2050 e potrà essere prorogata una o più volte con delibera dell’Assemblea Straordinaria. 5.1.4 Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale L’Emittente è una società cooperativa costituita in Italia e la legislazione applicabile è quella italiana. La sede sociale è ubicata in Piazza IV Novembre n. 11, Guardamiglio (LO), CAP 26862, tel. 0377/4191, telefax 0377-419350, l’’indirizzo di posta elettronica è [email protected] e PEC: [email protected]. Sito internet: www.centropadana.bcc.it. 5.1.5 5.1.5.1 Fatti importanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente Storia della Banca BCC Centropadana nasce dall’aggregazione, avvenuta nel tempo, di 7 Banche di Credito Cooperativo, un tempo chiamate Casse Rurali ed Artigiane. Più specificatamente, il 1° Ottobre 2000 con fusione tra la BCC DEL BASSO LODIGIANO E DEI COLLI BANINI e la BCC dell’OLTREPO PAVESE nasce la BANCA CENTROPADANA CREDITO COOPERATIVO – SOCIETA’ COOPERATIVA. L’attività, nell’anno 2000, viene svolta in n. 33 unità operative (n. 22 Filiali e n. 11 sportelli di Tesoreria). L’area di competenza territoriale si estende su un totale di n. 81 comuni dislocati in n. 6 province (Milano, Lodi, Cremona, Piacenza, Pavia, Alessandria). L’attività dell’Emittente è fondata su tre pilastri fondamentali: (i) la cooperazione: la società è regolata sul principio del voto capitario, senza scopo di lucro e con obiettivi di utilità sociale; (ii) la mutualità: la società lavora per i suoi soci e per la comunità locale; con l’obbligo di erogare il credito principalmente ai soci; (iii) il localismo: l’intera operatività è concentrata in una determinata area geografica. Nell’esercizio della sua attività, la Banca si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Banca si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettive forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci. 70 In particolare, nel corso degli anni BCC Centropadana ha curato: - il collegamento con la base sociale privilegiando i propri Soci nelle varie fasi dell’attività corrente, riservando particolari agevolazioni sia nel comparto impieghi che nella raccolta. Pur alla presenza di una forte espansione territoriale, si è operato nel rispetto del principio di “attività prevalente” a favore dei Soci: il 59,03% circa delle attività complessive al 31 marzo 2013 è diretto ai Soci ed alle attività a ponderazione zero; - il collegamento con l’economia locale e impegno per il suo sviluppo: in quest’ottica sono stati mantenuti tutti i rapporti con le comunità locali, sostenendo e aderendo non solo alle attività del volontariato, ma partecipando e cercando di promuovere iniziative per l’elevamento delle condizioni morali culturali ed economiche. Il collegamento con l’economia locale è mantenuto vivo anche partecipando fattivamente alle iniziative promosse dalle Associazioni di categoria e creando occasioni d’incontro e confronto con l’imprenditoria locale su temi di attualità e interesse diffuso; - lo sviluppo dell’idea cooperativa, mostrando particolare attenzione allo sviluppo dell’idea cooperativa e alla divulgazione dei principi mutualistici, scegliendo di collaborare in via preferenziale con altre imprese cooperative. Nel corso dell’esercizio 2010, l’evento più significativo è rappresentato dall’apertura di nuova Filiale di LODI. Non si aggiungono comuni alla competenza territoriale. Nel corso dell’esercizio 2011, l’evento più significativo è rappresentato dall’apertura di nuova Filiale di PONTECURONE (AL). Alla competenza territoriale si aggiungono i comuni di: Tortona, Viguzzolo e Castelnuovo Scrivia. Nel corso dell’esercizio 2012, l’evento più significativo è rappresentato dall’apertura di nuova Filiale di TORTONA (AL). Alla competenza territoriale si aggiungono i comuni di: Alessandria, Sale, Bosco Marengo, Pozzolo Formigaro, Villavernia, Carezzano, Paderna, Spineto Scrivia, Carbonara Scrivia, Villaromagnano, Sarezzano. Nel corso dell’esercizio 2013, gli eventi più significativi sono rappresentati dalla Fusione e dalla sottoscrizione degli Accordi Quadro (come infra definiti) aventi ad oggetto l’operazione di Acquisto degli Sportelli. Fusione Con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013 si è perfezionata, infatti, la Fusione per incorporazione in BCC Centropadana di BCC Creta e ciò nel rispetto dell’iter procedurale imposto dalla normativa bancaria applicabile all’Emittente. L’apporto delle componenti patrimoniali di BCC Creta, al netto della copertura delle perdite pregresse, è stato pari a 7,3 milioni di euro. Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno 2013, trovando applicazione, per quanto riguarda il profilo contabile, il Regolamento CE 495/2009 del 3 giugno 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE L. 149/22 del 12 giugno 2009). In particolare il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha redatto, in data 24 settembre 2012, il relativo progetto di fusione ai sensi e per gli effetti dell’art. 2501-ter cod. civ.; in data 22 gennaio 2013, Banca d’Italia ha autorizzato la Fusione ai sensi e per gli effetti dell’art 57 TUB che è stata successivamente approvata dall’Assemblea dei soci di BCC Centropadana in data 20 aprile 2013. La partecipazione al capitale dell’Emittente da parte dei soci di BCC Creta è avvenuta mediante concambio delle azioni al valore nominale con il seguente rapporto: per ogni 5 azioni del valore nominale di Euro 5,16 ciascuna di BCC Creta è stata assegnata un’azione del valore nominale di Euro 25,82 dell’Emittente previo conguaglio in denaro di circa 2 centesimi di Euro. Le azioni della Banca sono state assegnate ai soci di BCC Creta, in ragione del predetto rapporto di concambio, mediante corrispondente aumento di capitale della Banca. L’ammontare complessivo dell’aumento di capitale al servizio della Fusione è stato pari a Euro 3.533 (in migliaia). Si riportano di seguito il prospetto dello Stato Patrimoniale al 31 maggio 2013 di BCC Creta: STATO PATRIMONIALE – Attivo (valori in Euro) Voci dell'Attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 31.05.2103 502.780 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 18.060.474 60. Crediti verso banche 11.255.538 70. Crediti verso clientela 99.921.240 80. Derivati di coperura 110. Attività materiali 120. Attività immateriali 130. Attività fiscali 894 187.768 2.157 2.019.736 71 247.691 a) correnti 1.772.045 b) anticipate di cui 1.594.612 - alla L.214/2011 150. Altre attività 1.716.172 Totale dell'attivo 133.666.759 STATO PATRIMONIALE - Passivo (valori in Euro) Voci del Passivo e del Patrimonio Netto 10. Debiti verso banche 31.05.2013 346.824 20. Debiti verso clientela 70.333.533 30. Titoli in circolazione 49.237.644 60. Derivati di copertura 47.759 80. Passività fiscali b) differite 100. Altre passività 9.152 9.152 4.750.310 110. Trattamento di fine rapporto del personale 802.281 120. Fondi per rischi e oneri: 589.603 b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto 589.603 (51.003) 7.527.665 182.259 3.533.465 (3.642.733) 133.666.759 Le motivazioni che hanno condotto la Banca a dar corso alla predetta operazioni sono molteplici, in particolare l’importanza di raggiungere una soglia dimensionale più elevata così da permettere, tra l’altro, un ampliamento e una diversificazione dell’offerta; la possibilità di operare una graduale espansione verso le Provincie di Piacenza, Pavia e Alessandria nelle quali era già presente BCC Creta; la necessità di contrastare l’elevata concorrenzialità del mercato dotandosi di un’adeguata organizzazione produttiva in grado di conseguire economie gestionali che permettano alla Banca di offrire condizioni vantaggiose alla clientela e ai soci; il tutto mantenendo in ogni caso – stante la medesima natura delle banche coinvolte nella Fusione - le caratteristiche che contraddistinguono le cooperative di credito e quindi continuando a svolgere la funzione di banca locale. L’attività viene svolta in n. 53 (cinquantatre) unità operative di cui n. 48 (quarantotto) Filiali e n. 5 (cinque) sportelli di Tesoreria. L’area di competenza territoriale si estende su un totale di n. 177 (centosettatantasette) comuni dislocati in n. 6 (sei) province (Milano, Lodi, Cremona, Piacenza, Pavia, Alessandria), di seguito dettagliati alla Sezione I, Capitolo VI Paragrafo 6.4. Acquisto degli Sportelli In data 22 novembre 2013 sono stati sottoscritti (i) l’accordo quadro tra Farnese (società a capitale diffuso) e Carife, in amministrazione straordinaria, da una parte, e BCC Centropadana, dall’altra, avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Banca Farnese costituito da n. 3 (tre) dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno (il “Ramo di Azienda Banca Farnese”) e (ii) l’accordo quadro tra Carife e BCC Centropadana avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Carife (il “Ramo di Azienda Carife”) costituito dallo sportello di Carife di Milano (congiuntamente, gli “Accordi Quadro”). Ai sensi di quanto previsto negli Accordi Quadro si segnala che sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 e sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Carife alla data del 30 giugno 2013 è stato determinato un prezzo provvisorio pari, rispettivamente, all’importo di Euro 16.533.503,00 e all’importo di Euro 6.502.807,00. Tali prezzi provvisori sono stati concordati tra le parti tenuto conto anche dell’avviamento sulla raccolta dei rami di azienda oggetto di cessione. Al riguardo, si segnala che non sono state predisposte perizie redatte da soggetti terzi a supporto della valutazione del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di Azienda Carife. 72 Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese e, quindi, BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per tale acquisto, dal momento che si è ancora in attesa, al fine di poter considerare avverate tutte le condizioni sospensive di cui agli Accordi Quadro e quindi di procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione di Banca d’Italia alla liquidazione volontaria di Banca Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci della Banca delle modifiche statutarie conseguenti al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si segnala che l’Assemblea dei soci della Banca per deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29 marzo 2014. Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, BCC corrisponderà quindi il prezzo provvisorio a favore di Carife e Farnese rispettivamente per l’acquisto del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. Per completezza si segnala che (i) i prezzi provvisori potranno essere poi soggetti ad aggiustamento - in aumento o in diminuzione al netto di una franchigia assoluta - in funzione dell’avviamento sulla raccolta che sarà determinato sulla base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia della cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC dei predetti rami di azienda); e (ii) qualora alla data di efficacia lo sbilancio patrimoniale sia superiore o inferiore rispetto all’importo di Euro 4.239.949,00 per il Ramo di Azienda Banca Farnese e di Euro 1.691.007,00 per il Ramo di Azienda Carife dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla differenza positiva o negativa, al netto di una franchigia assoluta. Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna garanzia a favore di BCC per l’eventuale restituzione di parte dei prezzi provvisori dalla stessa corrisposti a favore di Farnese e di Carife nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione. Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in aumento in funzione dell’avviamento sulla raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC in conseguenza della violazione delle dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di Azienda Banca Farnese o al Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia e non esposte nella predetta situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Banca Farnese o del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia ovvero (iii) derivanti dalla violazione degli impegni previsti nel periodo interinale (dalla data del 22 novembre 2013 alla data di efficacia) ove non oggetto di indennizzo da parte di Carife. Per maggiori informazioni sull’Acquisizione degli Sportelli si rimanda alla Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.1. 5.2 Investimenti 5.2.1 Descrizione dei principali investimenti in attività materiali e immateriali effettuate dalla Banca nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 e fino alla Data del Prospetto Informativo Le seguenti tabelle forniscono i dati relativi ai principali investimenti effettuati da BCC Centropadana nel corso del primo semestre dell’esercizio 2013 e nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Investimenti in immobilizzazioni materiali (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 A) Immobili e terreni 1.314 3.513 500 TOTALE A 1.314 3.513 500 Mobili 81 106 205 193 Impianti elettronici 15 46 120 115 Altre 141 215 141 254 TOTALE B 237 367 466 562 B) Mobili e macchine 1.551 3.880 466 1.062 TOTALE Investimenti in immobilizzazioni materiali (A+B) (Fonte: per gli esercizi 2012/2010 prospetti di Bilancio-Nota Integrativa parte B e per il dato al 30/06/2013 dati contabili alla data di riferimento). Nel corso del semestre chiuso al 30 giugno 2013 e degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, BCC Centropadana ha effettuato investimenti in beni mobili e macchine principalmente volti a rendere operativi nuovi punti vendita ovvero a sostituire macchinari obsoleti. Investimenti in immobilizzazioni immateriali (Valori in migliaia di Euro) Software applicativo 30/06/2013 31/12/2012 21 31/12/2011 65 31/12/2010 47 37 Marchi 73 Lavori su immobili non di proprietà 76 141 4 35 TOTALE Investimenti in immobilizzazioni immateriali 97 206 51 72 Relativamente agli investimenti in immobilizzazioni immateriali la Banca, nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, ha effettuato investimenti principalmente volti alla ristrutturazione di immobili destinati ad ospitare le Filiali e le Sedi Distaccate della Banca. Nel corso dell’esercizio 2013 e sino alla Data del presente Prospetto Informativo sono stati effettuati ulteriori investimenti volti alla ristrutturazione di immobili destinati ad ospitare le Filiali e le Sedi Distaccate della Banca e investimento riguardanti l’aggiornamento del software applicativo della Banca. Nel corso dell’esercizio 2013 e sino alla Data del presente Prospetto Informativo, tra i principali investimenti effettuati si segnalano inoltre le opere di ristrutturazione dell’immobile sito in Lodi destinato alla nuova Sede. 5.2.2 Descrizione dei principali investimenti in corso di realizzazione Alla Data del Prospetto Informativo non risultano investimenti di rilievo in corso di realizzazione fatti salvi quelli riferibili all’ordinario aggiornamento delle attrezzature tecnologiche ed alla relativa manutenzione straordinaria. Si segnala, inoltre, che sono attualmente in corso alcune attività ed iniziative volte all’integrazione di Creta con BCC Centropadana, ivi incluse attività connesse alla migrazione dei sistemi informatici presso il sistema in uso nella Banca. 5.2.3 Investimenti futuri Alla Data del Prospetto Informativo, non ci sono investimenti futuri della Banca di ammontare significativo approvati dal consiglio di amministrazione. 74 6. 6.1 PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ Principali attività 6.1.1 Descrizione della natura delle operazioni della Banca e delle sue principali attività e relativi fattori chiave La Banca ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme; essa può, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, esercitare tutte le attività e compiere tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dell’oggetto sociale in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. La Banca svolge le proprie attività anche nei confronti dei terzi non soci. La Banca è autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto proprio, Collocamento di strumenti finanziari, ricezione e trasmissione ordini nonché mediazione, consulenza in materia d’investimenti. Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i servizi connessi e strumentali. Le attività sono prevalentemente condotte attraverso la rete degli sportelli della Banca situati nella zona di competenza territoriale che comprende la provincia di Lodi, ove la BCC Centropadana ha la sede legale, e le province di Piacenza, Milano, Pavia, Cremona ed Alessandria nei comuni dove la Banca ha una propria Filiale e nei comuni ad essi contigui. L’attività bancaria tradizionale è svolta con l’Offerta di un’ampia gamma di prodotti e servizi bancari alla clientela che si concentra: (i) nella raccolta diretta, svolta principalmente tramite apertura di conti correnti, depositi a risparmio, pronti contro termine, emissione di obbligazioni e certificati di deposito; (ii) negli impieghi verso clienti, rappresentati da scoperti di conto corrente, anticipi sbf e su fatture, crediti sanitari, mutui e prestiti personali, portafoglio commerciale e finanziario, finanziamenti import/export e finanziamenti a breve; (iii) nella tesoreria e intermediazione finanziaria; (iv) nei servizi di pagamento e monetica. È autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto proprio, esecuzione ordini per conto dei clienti, sottoscrizione e/o Collocamento di strumenti finanziari, ricezione e trasmissione di ordini, consulenza in materia di investimenti. Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i servizi connessi e strumentali. Negli ultimi anni l’Emittente ha incrementato notevolmente la propria attività di servizi alla clientela, ampliando la gamma dei prodotti ed abbinando sempre più la funzione creditizia con quella parabancaria. In particolare si sono conclusi accordi sia con società facenti parte del movimento cooperativo, sia con gli enti pubblici territoriali, che con altre società allo scopo di fornire prestazioni atte a creare effettivo valore aggiunto al cliente ed alla Banca, privilegiando, ove possibile, i servizi e i prodotti del movimento cooperativo, senza peraltro rinunciare a priori alle possibilità di collaborare con società esterne. In tale contesto l’attività di intermediazione si accompagna oggi, in modo naturale, alla soddisfazione del cliente nei vari bisogni collegati alla domanda di credito o di prodotti di risparmio e servizi. Oltre all’attività di raccolta ed impiego nelle varie forme tradizionali, a breve, medio e lungo termine, l’Emittente sta concentrando il proprio business nel proporre e fornire soluzioni personalizzate con operazioni mirate a soddisfare tutte le esigenze che si manifestano nei diversi comparti. L’Emittente ritiene che i fattori chiave che hanno consentito lo sviluppo della Banca e che ne caratterizzano oggi l’attività siano: (i) l’attività di studio e ricerca volta alla messa a punto di prodotti e servizi che si fonda principalmente sull’analisi delle esigenze trasmesse dalla base sociale dell’Emittente; (ii) l’ispirazione fortemente mutualistica che sin dalla costituzione ha legato l’Emittente ai suoi Soci e, dunque, il collegamento con la base sociale privilegiando i propri Soci nelle varie fasi dell’attività corrente, riservando particolari agevolazioni sia nel comparto impieghi che nella raccolta; (iii) la forte presenza sul territorio di competenza e quindi il collegamento con l’economia locale e impegno per il suo sviluppo mantenendo tutti i rapporti con le comunità locali, sostenendo e aderendo non solo alle attività del 75 volontariato, ma partecipando e cercando di promuovere iniziative per l’elevamento delle condizioni morali culturali ed economiche; e (iv) la continua attenzione mostrata allo sviluppo dell’idea cooperativa e alla divulgazione dei principi mutualistici, scegliendo di collaborare in via preferenziale con altre imprese cooperative. 6.1.2 L’offerta di prodotti e servizi alla clientela della Banca La gamma dei servizi e prodotti offerta è molto ampia e in grado di rispondere alle esigenze di una clientela vasta e diversificata e in continua crescita. I principali servizi sono: • Raccolta diretta e indiretta: conti correnti, depositi a risparmio, certificati di deposito, obbligazioni, pronti contro termine passivi, distribuzioni di prodotti di terzi quali fondi comuni di investimento e Sicav, prodotti assicurativi rami vita, danni, infortuni e malattie. • Impieghi e finanziamenti: conti correnti attivi, anticipi salvo buon fine, anticipi e finanziamenti import/export, finanziamenti a breve e a medio termine, prestiti personali, mutui ipotecari e fondiari, crediti di firma. • Sistemi di pagamento e monetica: carte di credito abilitate sui circuiti nazionali e internazionali, gestione terminali POS e ATM, trasferimento fondi, pagamenti fiscali e previdenziali, accredito pensioni, domiciliazione incassi e pagamenti, negoziazione assegni. • Servizi vari: cambio e negoziazione valute, negoziazione di valori mobiliari (azioni, obbligazioni ecc.) custodia e amministrazioni titoli, cassette di sicurezza, servizi di tesoreria comunale ecc.. La pluralità dei luoghi e delle forme di accesso ai servizi è frutto di un processo in continua evoluzione che richiede costante aggiornamento e significativi investimenti in termini di organizzazione, tecnologia e formazione. I prodotti e servizi offerti includono: 1. Raccolta Diretta: depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito, pronti contro termine e obbligazioni proprie. 2. Raccolta Indiretta: titoli di stato, quote di fondi di investimento, gestioni patrimoniali, prodotti finanziari assicurativi, altri titoli quali azioni ed obbligazioni. 3. Attività di Impiego: finanziamenti a breve, medio e lungo termine; aperture di credito in conto corrente. 4. Servizi: monetica, incassi e pagamenti, online banking, assicurazioni. Attività di Raccolta Diretta. Depositi a risparmio L’offerta comprende libretti di risparmio nominativi ed al portatore. In taluni casi l’offerta è dedicata a specifici target di riferimento. Conti correnti L’offerta comprende una vasta gamma di prodotti destinati a vari target: famiglie (conto base, soci, dipendenti, pensionati, small cost), giovani (scuola/studio, prima occupazione), e persone giuridiche/enti (piccole/medie imprese, nuovi imprenditori, professionisti, parrocchie onlus, condomini). Conti deposito L’offerta consiste in un conto corrente vincolato che prevede l’accredito anticipato degli interessi. Il tasso d’interesse è fisso e varia a seconda delle durate previste: 3 (tre), 6 (sei) e 12 (dodici) mesi. Certificati di deposito L’offerta comprende l’emissione di certificati di deposito ordinari a tasso fisso ed a tasso variabile nominativi con durata fino a 24 (ventiquattro) mesi. Obbligazioni proprie La Banca offre in sottoscrizione obbligazioni di propria emissione che prevedono il pagamento di cedole a tasso variabile, a tasso fisso, misto, step-up e zero coupon. Pronti contro termine La Banca offre ai propri clienti la possibilità di fare operazioni di pronti contro termine sia con sottostante titoli di stato sia con sottostante emesso da primarie istituzioni creditizie. 76 Attività di Raccolta Indiretta. Sulla base delle specifiche convenzioni, l’Emittente colloca i fondi di Anima Sgr e BCC Risparmio e Previdenza. Quest’ultima offre, oltre a prodotti propri, anche quelli di alcune tra le più autorevoli case di investimento internazionali, con le quali stipula accordi commerciali. Attività di Impiego. La politica commerciale che contraddistingue l’attività creditizia della Banca è orientata al sostegno finanziario dell’economia locale e del proprio territorio di riferimento. Le attività di impiego sono essenzialmente quelle normalmente praticate dal sistema bancario e consistono in: • operazioni ipotecarie (mutui e aperture di credito); • mutui chirografari; • crediti agevolati per particolari categorie di imprese operanti nei territori di competenza (artigiani, PMI, imprenditori agricoli, giovani imprenditori, imprenditoria femminile); • finanziamenti a medio/lungo termine chirografari e finanziamenti assistiti da garanzia ipotecaria; • operazioni convenzionate con enti territoriali; • apertura di credito in conto corrente, con castelletto salvo buon fine, con anticipo su fatture; • rilascio di crediti di firma nell’interesse delle famiglie e delle imprese. Servizi BCC Centropadana offre un’ampia gamma di servizi bancari, parabancari e finanziari: • sistemi di pagamento: bonifici e ordini permanenti, incassi e pagamenti diversi (pagamento e domiciliazione utenze, pagamento tributi, incasso stipendi e rendite varie, incasso pensioni, incasso rimborsi vari), gestione portafoglio commerciale (incassi riba, rid, mav ed emissione effetti), moneta elettronica (carte bancomat, carte di credito tradizionali e prepagate), Telepass; • servizi telematici: Pos, home-banking, trading on line; • servizi estero: cassa valute (negoziazione di banconote estere, acquisto di assegni estero / valuta). Sistemi di pagamento (bonifici da e su estero / valuta). Estero commerciale (finanziamenti import, anticipi export, rimesse documentarie, crediti documentari, garanzie internazionali, operazioni a termine, conti correnti in valuta); • servizi assicurativi: polizze rami vita, infortuni, malattia, responsabilità civile, su immobili; • servizi leasing: leasing strumentale, immobiliare, targato, rivolti a imprese o a privati; • altri servizi: cassette di sicurezza, cassa continua, servizio di prevendita biglietti per eventi, abbonamenti a riviste. 6.1.3 Indicazione delle principali categorie di prodotto venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati Nelle tabelle seguenti sono rappresentati i dati puntuali di fine periodo relativamente alla raccolta diretta, alla raccolta indiretta e agli impieghi di BCC Centropadana. Andamento raccolta diretta al 30 giugno 2013 e nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012-2011-2010 Voci (valori in migliaia di Euro) Conti correnti passivi Depositi a risparmio Altri debiti Certificati di deposito Conti deposito Prestiti obbligazionari Pronti contro termine Altri finanziamenti 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 639.482 518.999 565.813 523.973 120.483 23,21% -46.814 -8,27% 41.840 7,99% 34.842 22.217 25.257 31.238 12.625 56,83% -3.040 -12,04% -5.981 -19,15% 10.450 13.466 15.336 20.438 -3.016 -22,40% -1.870 -12,19% -5.102 -24,96% 38.958 37.111 19.465 3.778 1.847 4,98% 17.646 90,66% 192.872 148.256 673 44.616 30,09% 722.336 640.016 642.403 642.143 82.320 12,86% -2.387 0 0 20.126 52.050 0 0 -20.126 % var Var 2012/2011 % var 147.583 21929,12% Var 2011/2010 % var 15.687 415,22% 673 0 -0,37% 260 0,04% -100,00% -31.924 -61,33% 800 77 Raccolta diretta da clientela 1.639.740 1.380.065 1.289.073 1.273.620 259.675 18,82% 90.992 7,06% 15.453 1,21% Fonte :le informazioni riferite al 30/06/2013 sono estratte dai prospetti contabili al 30/06/2013 della Banca predisposti per la determinazione dell’utile semestrale, le informazioni alle date del 31/12/2012, 2011 e 2010 sono estratte dai bilanci di esercizio alle date di riferimento La voce “Altra raccolta” comprende passività a fronte di attività cedute e non cancellate per 9.847mila Euro nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione di crediti. Voci (Valori in migliaia di Euro) Raccolta indiretta amministrata 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 Var 2012/2011 % Var % Var Var 2011/2010 % Var 376.393 348.238 359.835 354.192 28.155 8,08% -11.597 -3,22% 5.643 1,59% Fondi pensione 16.892 851 747 582 16.041 1884,96% 104 13,92% 165 28,35% Fondi comuni di investimento 41.821 34.089 33.239 36.745 7.732 22,68% 850 2,56% -3.506 -9,54% 998 16.616 16.836 14.585 -15.618 -93,99% -220 -1,31% 2.251 15,43% 436.104 399.794 410.657 406.104 36.310 9,08% -10.863 -2,65% 4.553 1,12% Comparto assicurativo Raccolta indiretta Crediti verso clientela (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 Var 2012/2011 % Var % Var Var 2011/2010 % Var Conti correnti 238.026 239.342 280.139 268.807 -1.316 -0,55% -40.797 -14,56% 11.332 4,22% Mutui 835.350 758.558 762.923 679.110 76.792 10,12% -4.365 -0,57% 83.813 12,34% 4.206 4.403 6.848 6.855 -197 -4,47% -2.445 -35,70% -7 -0,10% Anticipi Sbf Portafoglio commerciale e finanziario 79.393 80.022 104.172 101.172 -629 -0,79% -24.149 -23,18% 3.000 2,97% 18.173 24.553 27.797 719 3,96% -6.380 -25,98% -3.244 -11,67% Sovvenzioni diverse 22.972 14.938 21.287 4.484 8.034 53,78% -6.349 -29,82% 16.803 374,75% 1.576 578 209 15 998 172,71% 369 176,56% 194 1293,33% Altre sovvenzioni rateali Depositi presso uffici postali 18.892 Altri finanziamenti 3.340 4.182 378 736 -842 -20,13% 3.804 1006,35% -358 -48,64% Attività deteriorate 157.625 121.487 91.615 94.608 36.138 29,75% 29.872 32,61% -2.993 -3,16% 8.733 8.619 8.502 -8.733 -100,00% 114 1,32% 117 1,38% 1.361.380 1.250.417 1.300.743 1.192.086 110.963 8,87% -50.326 -3,87% 108.657 9,11% Titoli di debito (L&R) Crediti verso clientela Nella categoria “attività deteriorate” sono comprese le seguenti fattispecie : sofferenze, incagli, partite incagliate, esposizioni ristrutturate. Nelle tabelle seguenti sono rappresentati i dati di bilancio 2012 e dell’Emittente e di BCC Creta relativamente alla raccolta diretta, indiretta e agli impieghi al fine di evidenziare l’apporto delle due banche all’attuale composizione delle masse intermediate. Voci (Valori in migliaia di Euro) Conti correnti passivi Depositi a risparmio Obbligazioni proprie Certificati di deposito Pronti contro termine Altra raccolta Raccolta diretta Voci (Valori in migliaia di Euro) Raccolta indiretta amministrata Fondi pensione Fondi comuni di investimento Comparto assicurativo Raccolta indiretta 31/12/2012 BCC Centropadana 667.255 22.217 640.016 37.111 13.466 1.380.065 31/12/2012 BCC Centropadana 348.238 851 34.089 16.616 399.794 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Totale 63.689 2.323 43.900 2.327 733.267 22.217 683.916 39.438 4.056 116.295 17.522 1.496.360 31/12/2012 Creta 55.728 4.205 3.085 63.018 31/12/2012 Totale 403.966 851 38.294 19.701 462.812 78 31/12/2012 BCC Centropadana 239.342 758.558 4.403 80.022 18.173 14.938 578 4.182 121.487 8.733 1.250.417 Crediti verso clientela (Valori in migliaia di Euro) Conti correnti Mutui Altre sovvenzioni rateali Anticipi Sbf Portafoglio commerciale e finanziario Sovvenzioni diverse Depositi presso uffici postali Altri finanziamenti Attività deteriorate Titoli di debito (L&R) Crediti verso clientela 6.1.4 31/12/2012 Creta 23.892 61.007 932 2.261 808 354 11 268 16.490 106.023 31/12/2012 Totale 263.234 819.565 5.335 82.283 18.981 15.292 589 4.450 137.977 8.733 1.356.440 Modello Organizzativo Organizzazione Interna dell’Emittente. La struttura organizzativa, sulla base di quanto previsto dalla delibera del consiglio di amministrazione del 25 ottobre 2011, distribuisce le principali attribuzioni di compiti e responsabilità delle unità organizzative per valorizzare il coordinamento e le interazioni delle attività. In particolare l’organigramma delinea chiaramente l’assetto organizzativo della Banca concentrando il riporto gerarchico alla Direzione Generale in tre soli livelli, garantendo inoltre la separatezza e l’indipendenza delle funzioni di controllo da quelle produttive. Il modello distributivo si caratterizza per l’articolazione della rete delle Filiali in Aree Territoriali, chiamate a svolgere attività di governo indirizzo e monitoraggio commerciale, controllo sulle dipendenze di competenza. Le attribuzioni delle singole unità organizzative sono puntualmente definite nel Regolamento Aziendale e nei correlati Regolamenti di Processo. La Banca risulta articolata in: (i) Strutture di Direzione Centrale: Direzioni, Aree, Uffici. (ii) Rete commerciale: Aree Territoriali, Filiali. DIREZIONE GENERALE Direzione Generale Direzione Funzioni di Controllo Funzioni di Supporto Area Af f ari Legali e Societari Controllo e Rischi Staff Servizio Conformità e Antiriciclaggio Gestione dei Rischi Ispettorato Legale Funzioni di Business Segreteria e Soci Funzioni di Supporto DIREZIONE AMMINISTRATIVA DIREZIONE OPERATIVA Crediti e Estero PMQC Ufficio Finanza Commerciale Risorse e Organizzazione Amministrazione Estero Assicurazioni Sv. Org.vo e Tecnologico RETE Aree Territoriali Fidi Segreteria Crediti Speciali e Crediti Ordinari Tecnica MLT Organizzazione Risorse Umane Contabilità e Bilancio Servizi Amministrativi Sistemi Informativi Tesoreria Enti Filiali Tecnico Servizi Vari PMQC: Presidio Monitoraggio Qualità del Credito. 79 Rete distributiva alla data del 31 maggio 2013 Codice Filiale Provincia Area Territoriale 1 Guardamiglio Lodi Basso lodigiano 2 Maleo Lodi Basso lodigiano 3 Meleti Lodi Basso lodigiano 4 Codogno Lodi Basso lodigiano 5 Zorlesco Lodi Banina 6 Pizzighettone Cremona Basso lodigiano 7 Corno Giovine Lodi Basso lodigiano 8 Casalpusterlengo Lodi Banina 9 Somaglia Lodi Basso lodigiano 10 Castiglione d’adda Lodi Banina 11 San Colombano al Lambro Milano Banina 12 Livraga Lodi Banina 13 Miradolo Terme Pavia Lodi 14 Orio Litta Lodi Banina 15 Ospedaletto Lodigiano Lodi Banina 16 Villanterio Pavia Lodi 17 Copiano Pavia Lodi 18 Lungavilla Pavia Oltrepo Voghera Pavia Oltrepo Codevilla Pavia Oltrepo Retorbido Pavia Oltrepo 22 Casteggio Pavia Oltrepo 23 Piacenza Piacenza Basso lodigiano 24 Broni Pavia Oltrepo 25 Codogno - San Biagio Lodi Basso lodigiano 26 Cura Carpignano Pavia Oltrepo 27 San Fiorano Lodi Basso lodigiano 28 Chignolo Po Pavia Banina 29 Santa Cristina e Bissone Pavia Banina 30 Santo Stefano Lodigiano Lodi Basso lodigiano 31 Inverno e Monteleone Pavia Lodi 32 Boffalora d’Adda Lodi Lodi 33 Lodi Lodi Lodi 34 Montanaso Lombardo Lodi Lodi 35 Stradella Pavia Oltrepo 36 Pavia Pavia Oltrepo 37 Sant’Angelo Lodigiano Lodi Lodi 38 Rivanazzano Terme Pavia Oltrepo 39 Lodi 2 Lodi Lodi 40 Pontecurone Alessandria Oltrepo 41 Tortona Alessandria Oltrepo 19 20 21 80 La Fusione non ha comportato modifiche dell’organigramma aziendale che è rimasto pertanto invariato. Per quanto concerne, invece, la rete distributiva, le filiali di Creta sono state inserite nel contesto organizzativo di Banca Centropadana, cogliendo l’occasione per effettuare un ridisegno delle Aree territoriali. Le filiali della Banca passano da n. 41 a n. 48 alla data di efficacia della Fusione (i.e., 1 giugno 2013). Codice Filiale Provincia Area Territoriale 1 Guardamiglio Lodi Basso lodigiano 2 Maleo Lodi Basso lodigiano 3 Meleti Lodi Basso lodigiano 4 Codogno Lodi Basso lodigiano 5 Zorlesco Lodi Basso lodigiano 6 Pizzighettone Cremona Basso lodigiano 7 Corno Giovine Lodi Basso lodigiano 8 Casalpusterlengo Lodi Basso lodigiano 9 Somaglia Lodi Basso lodigiano 10 Castiglione d’adda 11 San Colombano al Lambro 12 Lodi Basso lodigiano Milano Banina Livraga Lodi Banina 13 Miradolo Terme Pavia Lodi 14 Orio Litta Lodi Banina 15 Ospedaletto Lodigiano Lodi Banina 16 Villanterio Pavia Lodi 17 Copiano Pavia Lodi 18 Lungavilla Pavia Oltrepo 19 Voghera Pavia Oltrepo 20 Codevilla Pavia Oltrepo 21 Retorbido Pavia Oltrepo 22 Casteggio Pavia Oltrepo 23 Piacenza Piacenza Basso lodigiano 24 Broni Pavia Oltrepo 25 Codogno - San Biagio Lodi Basso lodigiano 26 Cura Carpignano Pavia Oltrepo 27 San Fiorano Lodi Basso lodigiano 28 Chignolo Po Pavia Banina 29 Santa Cristina e Bissone Pavia Banina 30 Santo Stefano Lodigiano Lodi Basso lodigiano 31 Inverno e Monteleone Pavia Lodi 32 Boffalora d’Adda Lodi Lodi 33 Lodi Lodi Lodi 34 Montanaso Lombardo Lodi Lodi 35 Stradella Pavia Oltrepo 36 Pavia Pavia Oltrepo 37 Sant’Angelo Lodigiano Lodi Lodi 38 Rivanazzano Terme Pavia Oltrepo 39 Lodi 2 Lodi Lodi 40 Pontecurone Alessandria Oltrepo 81 6.1.5 Codice Filiale Provincia Area Territoriale 41 Tortona Alessandria Oltrepo 42 Castel San Giovanni Piacenza Banina 43 Vicobarone Piacenza Banina 44 Borgonovo val Tidone Piacenza Banina 45 Trevozzo Piacenza Banina 46 Piacenza 2 Piacenza Banina 47 Rovescala Pavia Banina 48 Pecorara Piacenza Banina Normativa di riferimento I paragrafi che seguono riportano una breve descrizione delle principali normative che disciplinano l’attività dell’Emittente. Normativa relativa all’attività bancaria. I principi fondamentali che disciplinano lo svolgimento dell’attività bancaria sono contenuti nel Testo Unico Bancario e nelle Istruzioni di Vigilanza. Il TUB contiene, fra l’’altro, disposizioni riguardanti: (i) l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria, (ii) l’acquisizione di partecipazioni azionarie in banche, (iii) la vigilanza bancaria e i requisiti di adeguatezza patrimoniale e (iv) gli investimenti azionari da parte delle banche. Le Istruzioni di Vigilanza per le banche contengono la disciplina di dettaglio dei principi generali di cui al TUB. (i) Autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria. L’articolo 10 del TUB stabilisce che la raccolta del risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito costituiscono l’attività bancaria. Ai sensi dell’articolo 14 del TUB, la Banca d’Italia autorizza l’attività bancaria quando ricorrano tutte le condizioni indicate nel citato articolo ed iscrive, ai sensi dell’art. 13 del TUB, le banche autorizzate in Italia allo svolgimento dell’attività bancaria in un apposito albo gestito dalla Banca d’Italia. (ii) Acquisizione di partecipazioni azionarie in banche di credito cooperativo. Ai sensi dell’articolo 34 del TUB, nessuno può possedere azioni il cui valore nominale complessivo superi Euro 50.000,00 (cinquantamila/00). Ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni possedute. (iii) Vigilanza bancaria e requisiti di adeguatezza patrimoniale. Ai sensi degli articoli 51 e seguenti del TUB, ogni banca è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia. Nei confronti di ciascun soggetto bancario, Banca d’Italia svolge un’attività di vigilanza informativa, regolamentare ed ispettiva; in particolare, con riguardo all’esercizio della vigilanza informativa, l’articolo 56 del TUB dispone che le modifiche degli statuti delle banche non possono essere iscritte nel registro delle imprese se non dopo un provvedimento della Banca d’Italia che accerti che tali modifiche non contrastino con una sana e prudente gestione della banca. Nei confronti di tutti gli enti creditizi, inoltre, la Banca d’Italia svolge, ai sensi dell’articolo 53 del TUB, un’attività di vigilanza regolamentare, emanando, in conformità alle deliberazioni del CICR, disposizioni di carattere generale aventi ad oggetto: l’adeguatezza patrimoniale, il contenimento del rischio nelle sue diverse configurazioni, le partecipazioni detenibili, l’organizzazione amministrativa e contabile ed i controlli interni. L’adeguatezza patrimoniale delle banche è oggetto di una specifica disciplina da parte della Banca d’Italia che recepisce, in particolare, le determinazioni assunte dal Comitato di Basilea nel Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale. Nel gennaio 2001, il Comitato di Basilea ha pubblicato le proposte per la revisione degli standard internazionali esistenti di adeguatezza patrimoniale delle banche (c.d. “Basilea 2”). Esse sono state definitivamente approvate ed adottate dalle Direttive CE 2006/48 e 2006/49 e sono entrate in vigore il 1° gennaio 2007. Lo Stato Italiano ha recepito le suddette direttive con Decreto Legge 27 dicembre 2006, n. 297, successivamente convertito nella Legge 23 febbraio 2007 n. 15. Ai sensi di tale legge, le disposizioni di carattere generale emanate dalla Banca d’Italia aventi ad oggetto l’adeguatezza patrimoniale devono prevedere che le banche possano utilizzare: (i) le valutazioni del rischio di credito rilasciate da società o enti esterni; a tal proposito le disposizioni disciplinano i requisiti, anche di competenza tecnica e di indipendenza, che tali soggetti devono possedere e le relative modalità di accertamento; (ii) sistemi interni di misurazione dei rischi per la determinazione dei requisiti patrimoniali, previa autorizzazione della Banca d’Italia. In attuazione di tale legge, la Banca d’Italia ha emanato la Circolare 263/2006. 82 Il Comitato di Basilea ha avviato nel 2009 i lavori per la definizione di un nuovo Accordo Internazionale, di modifica di Basilea 2, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, che preliminarmente dovranno essere fatte oggetto di recepimento nei singoli ordinamenti nazionali ed entreranno in vigore gradualmente dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2019. Più in dettaglio, gli interventi di riforma della regolamentazione prudenziale previsti da Basilea 3, possono essere riassunti come segue. In primo luogo, sono previsti la ricomposizione del capitale delle banche nel senso dell’incremento delle azioni ordinarie e riserve di utili (Common Equity); l’adozione di criteri più stringenti per la computabilità di altri strumenti di capitale; una maggiore armonizzazione a livello internazionale degli elementi da dedurre. Sono stati, inoltre, aumentati i requisiti relativi a esposizioni particolarmente rischiose (ad esempio, le Cartolarizzazioni e l’operatività in strumenti derivati). A regime, le banche dovranno avere risorse patrimoniali non inferiori ai seguenti livelli: - patrimonio di qualità primaria (Common Equity): 4,5% delle attività ponderate per il rischio; - patrimonio di base (Tier 1): 6% delle attività ponderate per il rischio; - PdV (Total Capital): 8% delle attività ponderate per il rischio; Le banche dovranno dotarsi di risorse patrimoniali di qualità primaria in eccesso ai minimi (buffer per la conservazione del capitale) per un importo pari al 2,5% delle attività ponderate per il rischio, se non vorranno incorrere in misure di vigilanza (ad esempio vincoli alla distribuzione di utili o al pagamento di bonus ai dipendenti). Nei periodi di espansione eccessiva del credito complessivamente erogato, alle banche potrà essere richiesto un ulteriore buffer fino al 2,5%. I nuovi standard saranno introdotti con gradualità: - a partire dal 2013 i nuovi requisiti minimi riferiti al Common Equity e al tier 1 saranno pari, rispettivamente, al 3,5% e al 4,5% delle attività ponderate per il rischio e verranno progressivamente aumentati fino a raggiungere i nuovi livelli richiesti nel 2015. Analogamente, le nuove deduzioni dal capitale verranno interamente applicate a partire dal 2018; - il buffer per la conservazione del capitale verrà introdotto a partire dal 2016 e la transizione al nuovo regime verrà completata nel 2019; - gli strumenti di capitale già emessi e computabili secondo le regole vigenti resteranno interamente computabili fino al 2013; successivamente, l’importo riconosciuto a fini prudenziali sarà ridotto del 10% ogni anno. E’, inoltre, prevista l’introduzione di una misura massima di leva finanziaria (leverage ratio) che mira a vincolare l’espansione delle esposizioni complessive alla disponibilità di un’adeguata base patrimoniale e a contenere, nelle fasi espansive del ciclo economico, il livello di indebitamento nel bilancio delle banche. Gli Intermediari autorizzati dovranno detenere un ammontare di tier 1 in rapporto all’attivo non ponderato per il rischio pari almeno al 3%. Anche tale misura sarà introdotta con gradualità. Nei primi anni il leverage ratio rappresenterà una misura di secondo pilastro; eventuali aggiustamenti alla definizione e alla calibrazione dello strumento saranno considerati prima della sua applicazione come regola di primo pilastro nel 2018. Le banche dovranno dare adeguata informativa al mercato sulla misura dell’indicatore a partire dal 2015. Ancora, è prevista l’introduzione di due indicatori per il monitoraggio della liquidità. Il primo LCR (liquidity coverage ratio) prevede che le banche mantengano risorse liquide e di elevata qualità che consentano di fronteggiare significative situazioni di stress della durata di 30 (trenta) giorni. Il secondo NSFR (net stable funding ratio) mira a evitare squilibri strutturali nella composizione di passività e attività di bilancio lungo un orizzonte temporale di 1 (un) anno. Analogamente alle misure sul capitale, l’entrata in vigore dei requisiti sul rischio di liquidità sarà graduale: dopo una fase di osservazione iniziale l’indicatore di breve termine entrerà in vigore nel 2015, quello strutturale nel 2018. (iv) Investimenti azionari da parte delle banche. Alle banche è consentito effettuare investimenti sia in società finanziarie che industriali, nel rispetto delle norme e dei limiti previsti nelle Istruzioni dalla Banca d’Italia nell’esercizio delle funzioni di vigilanza regolamentare. In linea generale, le partecipazioni assunte da una banca non possono superare, nel loro insieme, il margine disponibile per investimenti in partecipazioni e in immobili (il margine disponibile è dato dalla differenza tra il Patrimonio di Vigilanza e la somma delle partecipazioni e degli immobili, comunque detenuti). Inoltre, le partecipazioni in società diverse da banche o società finanziarie o assicurative (cd. “industriali”) non possono eccedere complessivamente il 15% del Patrimonio di Vigilanza della banca e, in relazione agli investimenti in una singola impresa o gruppo di imprese non finanziarie, il 3% del Patrimonio di Vigilanza della banca e il 15% del capitale sociale della società target. Tale ultima percentuale non si applica qualora il valore della partecipazione sia contenuto 83 entro l’ammontare dell’1% del Patrimonio di Vigilanza della banca partecipante, ovvero qualora la somma degli investimenti superiori al 15% in possesso della banca sia contenuta entro l’1% del Patrimonio di Vigilanza della banca. Vigilanza bancaria: normativa applicabile alle Banche di Credito Cooperativo. L’ordinamento riserva alle banche di credito cooperativo alcune specificità normative rispetto alla disciplina generale. Tali specificità si ricollegano alla “mutualità” e al “localismo” che caratterizzano la natura di tali imprese e che si riflettono nei rapporti intercorrenti tra la banca da un lato ed i soci, la clientela ed il territorio dall’altro. In particolare, il TUB prevede soglie massime per la quota di partecipazione di ciascun socio e limita la distribuzione tra i soci degli utili realizzati. L’interesse primario del socio si sostanzia, quindi, nel vantaggio derivante dalla possibilità di utilizzo dei servizi e dei prodotti della banca. Tale vantaggio è tutelato dalla previsione in base alla quale l’attività delle banche di credito cooperativo deve essere indirizzata prevalentemente a favore dei soci e rispondere nel complesso all’interesse collettivo della base sociale. Il TUB, in attuazione del principio del localismo, circoscrive la possibilità di ingresso nella compagine sociale della banca ai soggetti residenti o operanti nel territorio di competenza della banca stessa. La zona di competenza territoriale individua, inoltre, l’area entro la quale la banca svolge la propria attività. La concentrazione dell’attività bancaria all’interno dell’area territoriale di riferimento e, quindi, lo stretto collegamento con i soci e l’altra clientela, se da un lato costituisce il punto di forza delle banche di credito cooperativo, dall’altro non fa venir meno l’esigenza che, sul piano delle strutture organizzative e della professionalità degli esponenti aziendali, vi siano risorse idonee a valutare con attenzione il merito creditizio dei soggetti affidati e a seguire la corretta evoluzione dei rapporti di finanziamento. Il TUB assegna allo statuto il compito di disciplinare, coerentemente con i criteri prudenziali fissati dalla Banca d’Italia, le attività, le operazioni di impiego e di raccolta, nonché la zona di competenza territoriale della banca. Lo statuto delle singole banche di credito cooperativo assume un ruolo centrale: esso costituisce non soltanto lo strumento che regola i rapporti tra i soci, ma rappresenta, diversamente dalle altre banche, il canale attraverso il quale le banche di credito cooperativo recepiscono i criteri prudenziali emanati dalla Banca d’Italia. Denominazione. La denominazione sociale delle Banche di Credito Cooperativo deve contenere l’espressione “Credito Cooperativo”. In relazione al carattere “locale” di tali banche, esse devono adottare nella propria denominazione riferimenti utili a identificare la banca nelle specifiche aree di mercato in cui la stessa opera. Forma giuridica e azioni. Le banche di credito cooperativo devono adottare la forma giuridica di società per azioni a responsabilità limitata. La partecipazione al capitale è rappresentata unicamente da azioni. Il capitale sociale è formato da un numero variabile di azioni nominative; nello statuto deve essere indicato il valore nominale di ciascuna azione che non può essere inferiore a Euro 25,00 né superiore a Euro 500,00. L’Emittente, in forza dell’art. 150, comma 3, del TUB, essendo costituitasi prima dell’entrata in vigore del TUB stesso, non era tenuta ad adeguarsi al valore minimo delle azioni sopra richiamato. Acquisto di azioni proprie. Le Banche di Credito Cooperativo, a seguito della modifica dell’articolo 34 del TUB, ad opera del d.lgs. 342/1999, possono acquistare proprie azioni o fare anticipazioni su di esse; ciò a condizione che tale possibilità sia contemplata dallo statuto. Al riguardo, si precisa che all’art. 21 dello Statuto dell’Emittente è previsto l’acquisto di azioni proprie al loro valore nominale, nel limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. In nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale. Soci. Possono diventare soci e clienti di banche di credito cooperativo i soggetti residenti, aventi sede o operanti con carattere di continuità nella zona di competenza territoriale delle banche medesime. Per le persone giuridiche si tiene conto dell’ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unità operative. Le banche possono prevedere nel proprio statuto limitazioni o riserve a favore di particolari categorie di soggetti tra i quali esse intendono acquisire i propri soci. In ogni caso le banche adottano politiche aziendali tali da favorire l’ampliamento della compagine sociale; di ciò tengono conto nella determinazione della somma che il socio deve versare oltre all’importo dell’azione, secondo quanto previsto dall’art. 2525, comma 3, cod. civ. (c.d. sovrapprezzo azione). 84 Il numero dei soci non può essere inferiore a 200 e ogni socio non può possedere azioni per un valore nominale complessivo superiore a Euro 50.000,00. L’ammissione e il recesso dei soci sono regolati dalla disciplina civilistica e dalla normativa generale riguardante le società cooperative. Lo statuto stabilisce il termine entro il quale il consiglio di amministrazione delibera sulle domande di ammissione a socio. Se risulta che la banca rigetta ripetutamente e senza giustificato motivo le domande di ammissione a socio, la Banca d’Italia può obbligare la banca stessa a motivare e comunicare agli interessati le delibere di rigetto. Fermi restando i casi previsti dall’ordinamento, lo statuto indica le altre ipotesi in cui il socio può esercitare la facoltà di recesso. In queste ultime ipotesi, lo statuto prevede che il recesso è subordinato a una deliberazione del consiglio di amministrazione, che viene adottata tenendo conto della situazione economico-patrimoniale della banca. Sempre al fine di garantire certezza nei rapporti sociali, lo statuto indica i casi di esclusione dei soci in modo tassativo, evitando scelte che portino a decisioni generiche e indeterminate. In tale ambito, lo statuto prevede tra le cause di esclusione l’ipotesi in cui il socio sia gravemente inadempiente alle obbligazioni derivanti dal contratto sociale e a quelle assunte quale cliente della banca. Competenza territoriale. Le banche di credito cooperativo indicano nel proprio statuto la zona di competenza territoriale. La zona di competenza territoriale ricomprende i comuni ove la banca ha le proprie succursali nonché i comuni ad essi limitrofi. Fra tutti i comuni deve esistere contiguità territoriale. Possono essere previste Sedi Distaccate caratterizzate dal fatto che sono insediate in comuni non ricompresi nella zona di competenza territoriale come sopra descritta. Tali comuni devono essere nominativamente indicati nello statuto. In tal caso la competenza territoriale della banca si estende al comune in cui è insediata la Sede Distaccata e ai comuni ad esso limitrofi. Per l’apertura di Sedi Distaccate è necessario che la banca: a) abbia posto in essere nel nuovo comune e nei comuni a questo limitrofi una rete di rapporti con clientela ivi residente o operante e abbia raccolto almeno 200 adesioni da parte di nuovi soci; b) sia in linea con la disciplina in materia di coefficienti patrimoniali obbligatori; c) abbia una situazione organizzativa ed un sistema dei controlli interni adeguati, in relazione ai rischi connessi alle differenti caratteristiche delle nuove piazze di insediamento. Operatività prevalente a favore dei soci. Le banche di credito cooperativo assumono attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci. Lo statuto indica le modalità con cui la banca intende dare attuazione al principio della “prevalenza”. Tale principio è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato a soci o ad attività a ponderazione zero. Le attività di rischio assistite da garanzia rilasciata dal socio della banca sono considerate attività di rischio verso soci, a condizione che la garanzia prestata sia personale, esplicita e incondizionata. La Banca d’Italia può autorizzare, per periodi determinati, le singole banche di credito cooperativo a una operatività prevalente a favore di soggetti diversi dai soci, unicamente qualora sussistano ragioni di stabilità. Operatività con non soci e fuori della zona di competenza territoriale. Lo statuto delle banche di credito cooperativo prevede che le attività di rischio non destinate ai soci sono assunte nei confronti di soggetti che siano comunque residenti o operanti nella zona di competenza territoriale. Lo Statuto può prevedere che una quota non superiore al 5% del totale delle attività di rischio sia assunta al di fuori della zona di competenza territoriale. Non rientrano nel limite della competenza territoriale le “attività di rischio a ponderazione zero”. Attività esercitabili. Le banche di credito cooperativo indicano nei propri statuti le attività che esercitano. Esse possono svolgere, oltre all’attività bancaria, ogni altra attività finanziaria nonché attività connesse e strumentali nel rispetto della disciplina di vigilanza. Lo statuto delle banche di credito cooperativo prevede che: - l’attività di negoziazione di valori mobiliari per conto terzi, se autorizzata, può essere svolta solo a condizione che il committente anticipi il prezzo in caso di acquisto o consegni preventivamente i titoli in caso di vendita; 85 - nell’esercizio dell’attività in cambi e nell’utilizzo di contratti a termine e di altri prodotti derivati le banche di credito cooperativo non assumono posizioni speculative. Le banche contengono la propria “posizione netta aperta in cambi” entro il 2% del Patrimonio di Vigilanza. Esse possono offrire contratti a termine (su titoli e valute) e altri prodotti derivati purché tali operazioni realizzino una copertura di rischi connessi ad altre attività. Partecipazioni. Le banche di credito cooperativo possono assumere: a) partecipazioni in banche, società finanziarie e imprese che svolgono attività assicurativa in misura non superiore al 20% del capitale della società partecipata. Resta comunque preclusa la detenzione, anche indiretta, di partecipazioni di controllo; b) partecipazioni in società strumentali; c) partecipazioni in società non finanziarie purché il valore dell’interessenza sia contenuto entro l’1% del Patrimonio di Vigilanza del partecipante. Tale limite è elevato al 3% nel caso di partecipazioni in organismi di categoria. Per gli aspetti procedurali e autorizzativi si applicano le disposizioni generali contenute nel Titolo IV, Cap. 9, delle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia. Sono ammesse le partecipazioni per recupero crediti, le partecipazioni in imprese in temporanea difficoltà finanziaria e le partecipazioni a consorzi di garanzia e collocamento di titoli di imprese non finanziarie. Normativa antiriciclaggio. L’Emittente è soggetta alle disposizioni della normativa “antiriciclaggio”, come da ultimo modificata dal d.lgs. n. 231 del 21 novembre 2007 recante “Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”. In particolare, le banche sono tenute a: (i) identificare e verificare adeguatamente la clientela (in alcune situazioni considerate più esposte al rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, con procedure d’identificazione e verifica particolarmente rigorose); (ii) istituire l’Archivio Unico Informatico; (iii) registrare e conservare nell’Archivio Unico Informatico i dati identificativi e le altre informazioni relative ai rapporti ed alle operazioni; (iv) inviare i dati aggregati all’Unità di Informazione Finanziaria; (v) segnalare le operazioni sospette; (vi) istituire misure di controllo interno e assicurare un’adeguata formazione dei dipendenti e dei collaboratori, anche per approfondire la conoscenza dei propri clienti, al fine di prevenire e impedire la realizzazione di operazioni di riciclaggio. Normativa sui Servizi d’investimento. Ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del TUF, per servizi di investimento si intendono le seguenti attività, quando hanno ad oggetto strumenti finanziari (i) negoziazione per conto proprio; (ii) esecuzione di ordini per conto dei clienti; (iii) Collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente; (iv) ricezione e trasmissione di ordini; (v) consulenza in materia di investimenti. Ai sensi dell’articolo 18 del TUF, l’esercizio professionale dei servizi e delle attività di investimento nei confronti del pubblico è riservato alle banche ed alle imprese di investimento (ovvero le SIM e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie). L’articolo 21 del TUF definisce i criteri generali da osservare nello svolgimento dei servizi e delle attività di investimento, mentre l’articolo 22 del TUF disciplina il regime di separatezza patrimoniale e, quindi, l’obbligo di tenere separati gli strumenti finanziari e le somme di denaro dei singoli clienti, a qualunque titolo detenuti dal soggetto abilitato, rispetto al patrimonio di quest’ultimo e a quello degli altri clienti. L’articolo 23 del TUB stabilisce l’obbligo di redigere per iscritto i contratti relativi alla prestazione di servizi di investimento e di consegnarne un esemplare ai clienti. Le regole di comportamento dei soggetti abilitati nei confronti della clientela trovano poi specifica disciplina nel Regolamento Consob adottato con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007 (“Regolamento recante norme di attuazione 86 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 in materia di intermediari”). L’Emittente ha istituito la funzione compliance deputata, secondo le previsioni delle Istruzioni di Vigilanza Banca d’Italia, al monitoraggio costante dell’evoluzione normativa e ai conseguenti adeguamenti. 6.1.6 Nuovi prodotti e servizi La Banca, negli ultimi esercizi, ha tenuto costantemente aggiornato il suo catalogo prodotti, adattandone le caratteristiche a seconda dell’evoluzione dei mercati. Accanto ai prodotti consolidati, ne sono stati introdotti di nuovi, quali, ad esempio, il “conto deposito”, forma di investimento vincolato con periodicità 3 (tre), 6 (sei), 12 (dodici) mesi e la “carta IBAN”, carta prepagata ricaricabile con funzionalità estese ad alcune proprie del conto corrente (effettuare/ricevere accrediti/bonifici, domiciliare RID). Nell’ambito del credito, data la stagnazione del mercato immobiliare locale, è stato introdotto il mutuo “io c’entro”, rivolto ad una clientela under 35(trentacinque) per l’acquisto della prima casa. 6.2 Gestione dei Rischi Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, BCC Centropadana si è dotata di un sistema di controllo interno, rapportato alla complessità ed alle dimensioni delle attività svolte, finalizzato a garantire il presidio dei rischi tipici della propria attività. La Banca ha elaborato una soluzione organizzativa e definito i principi guida ritenuti adatti ad assicurare la regolare ed efficace esecuzione delle attività di valutazione dell’adeguatezza, attuale e prospettica, del capitale complessivo in relazione ai rischi assunti ed alle strategie aziendali. Tale impostazione è stata formalizzata nel “Regolamento ICAAP” nel quale sono definiti ruoli e responsabilità delle unità organizzative coinvolte nel processo. In base al citato Regolamento, con cadenza annuale, il consiglio di amministrazione approva: 1. la Mappa dei Rischi ritenuti rilevanti, nella quale sono individuati i rischi che la Banca ritiene rilevanti corredati da specifici indicatori per il monitoraggio di tali rischi, con l’attribuzione, laddove significativo, anche di un possibile valore soglia di riferimento. I rischi ritenuti rilevanti dalla Banca sono elencati nei successivi paragrafi del presente Capitolo; 2. la Strategia di Gestione dei Rischi, che costituisce l’insieme strutturato dei fattori che disciplinano l’individuazione, l’assunzione, la gestione, la misurazione, il controllo e l’attenuazione dei rischi; 3. il Resoconto ICAAP, parte integrante della gestione aziendale, che contribuisce a determinare le strategie e l’operatività corrente della Banca. In particolare, l’ICAAP integra efficacemente la gestione dei rischi e rileva ai fini della valutazione della sostenibilità delle scelte strategiche: le risultanze dell’ICAAP possono portare ad una modifica degli obiettivi di pianificazione; 4. l’Informativa al Pubblico (il Terzo Pilastro) nella quale sono pubblicate le informazioni riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione, alla misurazione e alla gestione dei rischi di primo e secondo pilastro con l’obiettivo di rafforzare la disciplina di mercato. In tema di governance, la responsabilità primaria del processo è collocata in capo agli Organi societari i quali, al fine di fronteggiare i rischi a cui la Banca può essere esposta, predispongono idonei dispositivi di governo societario e adeguati meccanismi di gestione e controllo. Gli organi sociali e le funzioni aziendali che maggiormente sono coinvolte nello svolgimento del “Processo” sono il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, il Direttore Generale e tutte le singole Unità Operative della Banca interessate alla individuazione, alla misurazione e alla gestione dei rischi, ciascuno per quanto di propria competenza. Il governo del processo ICAAP è affidato alla funzione di Gestione dei Rischi che coordina le varie fasi raccordandosi con le altre strutture interne, raccoglie ed elabora risultati intermedi, illustra e condivide le risultanze con il Comitato di Direzione e predispone il resoconto annuale che, previa approvazione del consiglio di amministrazione, viene trasmesso agli Organi di Vigilanza. I servizi di Internal Audit di Conformità conducono una revisione sia sul processo (nella sua configurazione globale) sia sulle sue singole parti, entrando per taluni aspetti anche nel merito delle scelte operate per la misurazione. La Banca assicura, tramite il costante confronto tra i rischi assunti e il patrimonio destinato alla loro copertura, il mantenimento delle condizioni di adeguatezza patrimoniale corrente e prospettica. In questo contesto si inserisce la struttura dei controlli, configurata sulla base dei livelli di controllo definiti dall’Organo di Vigilanza, che costituisce parte integrante dell’attività quotidiana della Banca ed è così definita: 87 a) Controlli di I livello: ovvero i Controlli di Linea, effettuati dalle stesse strutture produttive che hanno posto in essere le operazioni o incorporati nelle procedure. Tali controlli sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni; b) Controlli di II livello: attribuiti alla Direzione Pianificazione e Gestioni Rischi nella duplice valenza di: c) 6.2.1 • valutazione dei Rischi (escluso il rischio di non conformità), con il compito di definire le metodologie di misurazione dei rischi, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento, quantificando il grado di esposizione ai rischi e gli eventuali impatti economici; • presidio di Conformità con il compito specifico di promuovere il rispetto delle leggi, delle norme, dei codici interni di comportamento per minimizzare il rischio di non conformità normativa e i rischi reputazionali a questo collegati, coadiuvando, per gli aspetti di competenza, nella realizzazione del modello aziendale di monitoraggio e gestione dei rischi; Controlli di III livello: attribuiti alla Revisione Interna con la responsabilità di valutare l’adeguatezza e la funzionalità del processo ICAAP. Tale attività è condotta sulla base del piano annuale delle attività di auditing approvato dal consiglio di amministrazione e attraverso verifiche puntuali sull’operatività delle funzioni coinvolte, richieste in corso d’anno. Rischio di credito A) Definizione e rilevanza del rischio La Banca definisce, nell’ambito del processo di pianificazione strategica, gli orientamenti da seguire e le modalità di gestione dei rischi di credito e le politiche creditizie e di gestione del rischio, provvedendo ad un riesame periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo. In considerazione della propria “mission”, la Banca persegue una strategia generale di gestione del credito improntata ad una contenuta propensione al rischio e ad una assunzione consapevole dello stesso, che si estrinseca: - nel respingere operazioni che possano pregiudicare la redditività e la solidità della Banca; - nella non ammissibilità di forme tecniche che comportano l’assunzione di rischi non coerenti con il profilo di rischio della Banca, salvo che l’operazione sia espressamente approvata su proposta della Direzione Generale o, da parte degli organi collegiali; - nella valutazione attuale e prospettica della rischiosità del portafoglio crediti, considerato complessivamente e a vari livelli di disaggregazione; - nella diversificazione delle esposizioni, al fine di contenerne la concentrazione; - nella corretta acquisizione delle garanzie necessarie per la mitigazione del rischio. Il rischio di credito si rileva nella generalità delle operazioni di finanziamento nonché nell’operatività tipica dell’Area Finanza con particolare riguardo al rischio emittente. In particolare, il rischio di credito è costituito dalle seguenti tipologie: Rischio di credito: è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall’insolvenza o dal deterioramento del merito creditizio delle controparti affidate. Rischio di controparte: si tratta del rischio che la controparte di una transazione avente a oggetto strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della stessa. Tale rischio, che rappresenta una particolare fattispecie del rischio di credito nel quale comunque è compreso, grava su alcune tipologie di transazioni specificamente individuate dalla normativa e genera una perdita se le transazioni poste in essere hanno valore positivo al momento dell’insolvenza. Il rischio di controparte è attualmente determinato per la quasi totalità dalle operazioni di pronti contro termine attive e passive su titoli. Può manifestarsi anche a fronte delle esposizioni in strumenti derivati finanziari e creditizi negoziati fuori borsa (OTC) e delle operazioni con regolamento a lungo termine (LTS). Rischio di concentrazione: è il rischio derivante da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse e controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartenenti alla medesima area geografica. Rischio residuo: è il rischio che le tecniche per l’attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla Banca risultino meno efficaci del previsto. Fornisce una misura dell’efficacia delle tecniche di mitigazione del rischio di credito del quale è una declinazione. Rischio cartolarizzazione: è il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica delle operazioni e le decisioni di valutazione e gestione del rischio. 88 B) Processo di gestione e controllo del rischio La Banca assume disposizioni interne che disciplinano il processo di gestione e controllo del rischio di credito. In particolare predispone le misure necessarie ad assicurare l’istituzione, il mantenimento ed il corretto funzionamento del sistema di monitoraggio, in coerenza con il modello di business ed il grado di esposizione ai rischi definito dal consiglio di amministrazione. Nell’ambito del sistema di gestione del rischio di credito sono attribuite attività e responsabilità alle varie funzioni aziendali secondo i criteri e le logiche utilizzate nel modello organizzativo in modo da garantire la coerenza ed il rispetto dei vincoli e delle relazioni interne stabilite. L’ottimizzazione e la valorizzazione dei flussi informativi intercorrenti fra le unità organizzative della Banca e la separatezza tra le funzioni con ruoli operativi e le funzioni deputate al controllo delle attività. La Banca ha definito le regole di concessione del credito che, tra le altre cose, prende in considerazione: • la finalità della richiesta di credito e fonti di rimborso; • il profilo di rischio del prenditore/controparte; • le tipologie di garanzia offerte; • la valutazione della capacità di rimborso del prenditore/controparte; • per i crediti di natura commerciale, la valutazione del grado di esperienza maturato dal prenditore/controparte nel proprio business, valutazione dello stato del relativo settore economico di riferimento e posizionamento del prenditore/controparte all’interno del proprio settore economico di riferimento; • i termini e condizioni richiesti/proponibili per la concessione del credito, inclusi gli eventuali accordi tesi a limitare l’impatto dei futuri eventuali cambiamenti del profilo di rischio del prenditore/controparte (covenant); • ove richieste, la valutazione dell’adeguatezza e dell’escludibilità delle garanzie. Per quanto concerne la gestione del rapporto, la Banca si è dotata di un apposito sistema a supporto del monitoraggio e della gestione del credito “in bonis”, affinché tutte le posizioni vengano sorvegliate sistematicamente con una profondità di analisi variabile col rischio associato alla posizione. Coerentemente con quanto dettato dalla normativa, ad ogni data di bilancio viene verificata la presenza di elementi oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni strumento o gruppo di strumenti finanziari. Le posizioni che presentano un andamento anomalo, in ossequio a quanto disposto dalla normativa di vigilanza, sono classificate in funzione del grado di deterioramento nelle sofferenze, negli incagli o nei crediti scaduti (past due). In particolare, sono classificati tra le sofferenze quei soggetti in stato di insolvenza, ancorché non accertato giudizialmente, od in situazioni sostanzialmente equiparabili. La responsabilità della gestione di tale comparto è affidato all’ufficio Presidio Monitoraggio Qualità del Credito. Le posizioni a sofferenza vengono valutate analiticamente con la determinazione del relativo dubbio esito. L’esposizione netta viene poi attualizzata in funzione della vita residua stimata al tasso del momento del passaggio dell’impiego a sofferenza. Le partite incagliate comprendono le intere esposizioni per cassa e di firma dei clienti che si trovino in temporanea situazione di difficoltà (finanziaria, patrimoniale, gestionale o connessa ad avversi cicli economici), situazione che prevedibilmente potrà essere rimossa in un congruo periodo di tempo. La responsabilità della gestione di tale comparto è affidata alla Filiale competente (dove è insediato il rapporto) coordinata dal Servizio Presidio Monitoraggio Qualità del Credito. Le valutazioni sulla possibilità di recupero di tali crediti vengono effettuate forfettariamente ed in isolati casi in forma analitica. Sono infine collocati tra i past due i crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 (novanta) giorni rientranti nel portafoglio regolamentare “Esposizioni garantite da immobili” (past due “per transazione”), nonché i crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 (novanta) giorni, non coperti da garanzia ipotecaria, la cui esposizione risulti essere superiore al 5% del totale accordato (past due “per controparte”) sulla base di quanto disposto dalla Banca d’Italia. La responsabilità della gestione di tale comparto è sempre affidato alla Filiale competente con la supervisione del Servizio Presidio Monitoraggio Qualità del Credito. Per i past due viene applicata una svalutazione collettiva calcolata in base alle probabilità di ulteriore deterioramento rilevate statisticamente sulle serie storiche della Banca. La Banca persegue l’obiettivo di contenere il rischio di credito, oltre che tramite un’adeguata valutazione del merito creditizio, anche attraverso l’acquisizione di garanzie. In considerazione del possibile mutamento degli scenari futuri e/o delle proprie strategie di mercato e gestionali, la Banca potrà fare residualmente ricorso a ulteriori diverse tecniche di mitigazione, quali le Cartolarizzazioni o la cessione di specifiche componenti del portafoglio crediti. 89 La Banca definisce le specifiche garanzie accettabili, le condizioni che ne richiedono obbligatoriamente l’assunzione e gli scarti minimi da applicare. Inoltre vengono indicate le singole forme di garanzia che non possono essere accettate, salvo i casi in cui si configurino con forme di protezione ulteriore rispetto a quelle minimali richieste in relazione al rischio dell’operazione. In ogni caso ogni forma di garanzia acquisita dalla Banca si configura come elemento accessorio dell’esposizione garantita. Da ciò deriva che la valutazione circa la bontà dell’operazione di affidamento deve basarsi solo in via residuale sulla garanzia. La valutazione deve quindi prendere in considerazione principalmente la capacità dell’obbligato principale di far fronte ai propri impegni, a prescindere dalle eventuali garanzie fornite. Le garanzie acquisite, a prescindere dalla loro qualificazione come CRM, devono essere sempre congrue rispetto all’operazione garantita, ovvero qualitativamente e quantitativamente adeguate alla tipologia ed all’entità dell’affidamento. Le garanzie assunte dalla Banca, di tipo reale, personale o finanziario, per essere utilizzate ai fini della mitigazione del rischio di credito (con benefici in termini di minore assorbimento patrimoniale), devono rispettare determinati “requisiti di ammissibilità”. Questi ultimi si distinguono in requisiti sia generali che specifici e devono essere presenti non solo al momento della costituzione della garanzia, ma per tutta la durata della stessa. - Garanzie Ipotecarie Relativamente alle garanzie ipotecarie su immobili, le politiche e le procedure aziendali assicurano che siano sempre acquisite e gestite con modalità atte a garantirne l’opponibilità in tutte le giurisdizioni pertinenti e l’escutibilità in tempi ragionevoli. In tale ambito, la Banca rispetta i seguenti principi normativi inerenti: • alla non dipendenza del valore dell’immobile in misura rilevante dal merito di credito del debitore; • alla indipendenza del soggetto incaricato dell’esecuzione della stima dell’immobile affinché non dia un valore superiore al valore di mercato; • alla presenza di un’assicurazione contro il rischio danni sul bene oggetto di garanzia; • alla messa in opera di un’adeguata sorveglianza sul valore dell’immobile, al fine di verificare la sussistenza nel tempo dei requisiti che permettono di beneficiare di un minor assorbimento patrimoniale sulle esposizioni garantite; • al rispetto del rapporto massimo tra fido richiesto e valore dell’immobile posto a garanzia (loan to value): 80% per gli immobili residenziali e 50% per quelli non residenziali; • alla destinazione d’uso dell’immobile e alla capacità di rimborso del debitore. Il processo di sorveglianza sul valore dell’immobile oggetto di garanzia è svolto almeno ogni 3 (tre) anni per gli immobili residenziali e annualmente per gli immobili di natura non residenziale. - Garanzie Personali La normativa definisce quali garanzie personali sono riconosciute come tecniche di attenuazione del rischio creditizio, quali tipologie di garanti sono ammesse e quali ulteriori caratteristiche, oltre quelle di carattere generale precedentemente descritte, devono possedere le garanzie per la loro ammissibilità. In generale, è considerato garanzia personale l’impegno giuridico assunto esplicitamente dal fornitore di protezione di adempiere un’obbligazione nei confronti della Banca in caso di mancato pagamento del debitore principale. Possono quindi rientrare nella fattispecie, tra l’altro, la fideiussione, ivi compresa la “fideiussione omnibus”, la polizza fideiussoria, il contratto autonomo di garanzia, l’avallo. Al pari delle garanzie primarie vengono riconosciute anche le contro-garanzie (per contro-garanzie si intendono le garanzie destinate a coprire un’operazione non in modo diretto, bensì una ulteriore garanzia) purché rispecchino gli stessi requisiti delle garanzie primarie. Non possono dare luogo a forme di garanzia personale, la delegazione di pagamento, gli anticipi su fatture salvo buon fine, in quanto il debitore non assume alcun obbligo verso la banca creditrice. In linea di massima, non dà luogo ad una garanzia personale la lettera di patronage, salvo che essa si configuri nella sostanza come una vera e propria fideiussione o contratto autonomo di garanzia (lettera di patronage “forte”). Sono riconosciute le garanzie mutualistiche di tipo personale (Confidi). - Garanzie Finanziarie La normativa definisce quali garanzie reali finanziarie sono riconosciute come tecniche di attenuazione del rischio creditizio e quali ulteriori caratteristiche, oltre quelle di carattere generale precedentemente descritte, devono possedere per la loro ammissibilità. 90 Sono riconosciuti come tecniche di attenuazione del rischio creditizio i diritti reali di garanzia e gli altri diritti a contenuto equivalente aventi a oggetto attività connotate da un adeguato grado di liquidità e con valore di mercato sufficientemente stabile nel tempo, quali l’oro, i depositi in contante ovvero gli altri strumenti di natura finanziaria specificamente indicati nella normativa. C) Sistemi di misurazione del rischio La Banca ai fini della determinazione del capitale interno a fronte dei rischi di credito misurabili utilizza le metodologie standardizzate disposte da Banca d’Italia. L’applicazione della citata metodologia comporta la suddivisione delle esposizioni in “portafogli” e l’applicazione a ciascuno di essi di trattamenti prudenziali differenziati, eventualmente anche in funzione di valutazioni del merito creditizio (rating esterni) rilasciate da agenzie esterne di valutazione del merito di credito ovvero da agenzie di credito alle esportazioni riconosciute dalla Banca d’Italia (la Banca utilizza le valutazioni rilasciate dalla ECAI Moody’s). Con riferimento all’allocazione delle posizioni nel portafoglio “esposizioni scadute” e, in particolare, al trattamento delle esposizioni scadute/sconfinanti, la Banca ha deciso di adottare inizialmente l’approccio per controparte anche per quei portafogli per i quali le nuove disposizioni prudenziali permettono l’adozione dell’approccio per transazione. Per il calcolo dell’assorbimento del rischio di concentrazione single name la Banca utilizza il modello standard proposto nelle Istruzioni di Vigilanza, mentre per l’assorbimento del rischio di concentrazione geo-settoriale viene utilizzato il modello proposto dall’Associazione Bancaria Italiana in collaborazione con PricewaterhouseCoopers (PWC). Il rischio residuo, per il quale non è previsto assorbimento di capitale, è misurato e monitorato tramite apposite elaborazioni interne effettuate dalle differenti funzioni di controllo previste dalla Banca. A fini gestionali, compatibilmente con la propria complessità organizzativa e di business, la Banca adotta metodologie di valutazione del rischio che le consentono di analizzarlo secondo le seguenti dimensioni: • prodotto; • portafoglio; • natura dell’esposizione; • termini contrattuali e finanziari delle esposizioni; • esistenza di garanzie reali e personali; • rischio di insolvenza. La Banca adotta sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare i rischi di credito in modo sia aggregato che disgiunto. Le tecniche di misurazione dei rischi di credito utilizzate permettono in generale di valutare: • la qualità del credito; • la rischiosità espressa dal sistema di scoring; • la quota-parte delle esposizioni coperte da garanzie; • il grado di concentrazione del rischio. La Banca svolge periodicamente delle prove di stress idonee a misurare la sensibilità dei rischi, e in particolare dei rischi di credito, rispetto ad eventi estremi ma plausibili che la dovessero investire. 6.2.2 Rischio di mercato A) Definizione e rilevanza del rischio Il rischio di mercato è il rischio generato dall’operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci. I principali fattori che influenzano il livello di rischio assunto sono i seguenti: tassi di interesse (titoli obbligazionari, derivati su tassi, strumenti del mercato monetario, etc.), tassi di cambio (posizioni in valute straniere), prezzi di borsa (azioni, derivati azionari, etc.) e prezzi delle merci (petrolio, oro, etc.). B) Processo di gestione e controllo del rischio Al fine di monitorare l’esposizione ai rischi di mercato, la Banca ha adottato normative interne che disciplinano il processo di controllo del rischio di mercato e di esame tempestivo delle operazioni che eccedono i limiti definiti dal sistema di deleghe di cui la Banca si è dotata. In tale ambito ha predisposto le misure necessarie ad assicurare l’istituzione, il mantenimento ed il corretto funzionamento del sistema di monitoraggio, in coerenza con il modello di business ed il grado di esposizione ai rischi definito dal consiglio di amministrazione. 91 In particolare, per ciò che riguarda le posizioni afferenti il portafoglio di negoziazione ai fini di Vigilanza, sono stati istituiti i limiti in termini di VAR, rating, liquidità del titolo e concentrazione dell’esposizioni verso singoli emittenti. Sono inoltre stati definiti per ogni singolo strumento finanziario delle soglie di massima perdita sostenibili e dei limiti in termini di deprezzamento rispetto al valore di carico. Per il monitoraggio e controllo dei rischi di mercato sono prodotti, con periodicità stabilita, flussi informativi verso gli organi societari e le unità organizzative coinvolte, attinenti specifici fenomeni da monitorare e le grandezze aggregate relative alla composizione del portafoglio di negoziazione della Banca. La Banca valuta tempo per tempo l’opportunità di effettuare operazioni di dismissione di specifici asset (del portafoglio di negoziazione di Vigilanza HFT) ovvero di copertura dei rischi di mercato in funzione del mutamento dei fattori di rischio (tassi di interessi, tassi di cambio, etc). C) Sistemi di misurazione del rischio La Banca misura l’esposizione al rischio mercato utilizzando modelli di calcolo gestionali, tra gli altri il VAR, recepiti come detto nelle deleghe e tramite la metodologia emanata dalla normativa di Vigilanza. Tra le diverse opzioni offerte dalla normativa, la Banca ha scelto la metodologia standardizzata per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato. Tale metodologia prevede il calcolo del requisito sulla base del c.d. “approccio a blocchi” (building-block approach), secondo il quale il requisito complessivo è dato dalla somma dei requisiti di capitale determinati a fronte dei singoli rischi di mercato. 6.2.3 Rischio di liquidità A) Definizione e rilevanza del rischio Si definisce “rischio di liquidità” la possibilità che la Banca non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di vendere attività sul mercato (asset liquidity risk) per far fronte allo sbilancio da finanziare o che, comunque, sia costretta a sostenere costi molto alti per far fronte ai propri impegni. B) Processo di gestione e controllo del rischio Le regole di gestione del rischio di liquidità rispondono a due obiettivi prioritari: la gestione della liquidità operativa con la finalità di garantire la capacità della Banca di far fronte agli impegni di pagamento per cassa, previsti e imprevisti, per un periodo di 12 (dodici) mesi e la gestione della liquidità strutturale intesa come attività volta a mantenere un adeguato rapporto tra passività complessive e attività a medio/lungo termine finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. Il processo di gestione e di controllo del rischio in esame è disegnato in funzione del limite stabilito e strutturato in modo che l’eventuale superamento di detti limiti sia prontamente sottoposto all’attenzione degli opportuni livelli di responsabilità. Gli obiettivi della fase in esame sono: • il monitoraggio continuo del sistema di soglie di attenzione poste ai diversi livelli di responsabilità, al fine di perseguire un effettivo governo del rischio di liquidità; • la produzione di informativa e reportistica accurata e tempestiva per le unità organizzative responsabili delle attività di gestione e di controllo. Inoltre, per ciò che riguarda le posizioni afferenti il portafoglio di tesoreria, sono stati istituiti limiti in ordine agli strumenti ammessi, agli emittenti, alle controparti ed alle tipologie di operazioni. C) Sistemi di misurazione del rischio La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare il rischio di liquidità. Per quanto riguarda la liquidità operativa, tali tecniche si basano sul monitoraggio degli indicatori di LCR (Liquidity Coverage Ratio), sul rispetto dei limiti normativi sul livello di riserva obbligatoria e sulla misurazione della Maturity Ladder fino ad 1 (un) anno. Per la misurazione e il controllo del rischio della liquidità strutturale la Banca assume a riferimento le regole sulla trasformazione delle scadenze così come definite dalle Istruzioni di Vigilanza ed ha intrapreso un percorso per l’introduzione dell’indicatore NSRF (Net Stable Funding Ratio) di Basilea 3. Tale indicatore viene monitorato mensilmente in previsione dell’introduzione ufficiale prevista per il 2018. La Banca si è dotata, infine, di un Piano di Emergenza atto ad individuare le azioni da porre in essere per garantire lo svolgimento dell’operatività sia in condizioni di normale corso degli affari che in condizioni di stress o di crisi di liquidità, caratterizzate da bassa probabilità di accadimento, ma da elevati impatti economici. 92 6.2.4 Rischio di tasso A) Definizione e rilevanza del rischio Il rischio di tasso rappresenta il rischio attuale o prospettico di diminuzione di valore del patrimonio derivante dagli impatti delle variazioni avverse dei tassi di interesse sulle attività diverse da quelle allocate nel portafoglio di negoziazione di vigilanza. Le fonti del rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Banca sono individuabili principalmente nei processi del credito, della raccolta e della finanza essendo il portafoglio bancario costituito prevalentemente da crediti e dalle varie forme di raccolta dalla clientela. B) Processo di gestione e controllo del rischio La funzione di Gestione dei Rischi controlla periodicamente che l’esposizione effettiva del rischio di tasso sia coerente con quanto previsto in sede di pianificazione strategica. Degli esiti dell’attività di analisi svolta informa il Comitato di Direzione al fine di porre in essere le eventuali azioni correttive ovvero esaminare l’andamento generale del rischio. Con cadenza mensile vengono utilizzati i modelli indicati dall’Organo di Vigilanza (supervisory test), sia con riferimento alle disposizioni normative previste dal 6° aggiornamento della Circolare 263/06 di Banca d’Italia sia con riferimento a quelle precedentemente in vigore, al fine di monitorare gli impatti che le oscillazioni nelle curve dei tassi hanno sul valore economico del patrimonio netto. Le evidenze di tale analisi sono comunicate al Comitato di Direzione. Le prove di stress sul rischio in esame vengono effettuate almeno una volta a semestre e vengono rivisitate ed eventualmente aggiornate almeno una volta l’anno. C) Sistemi di misurazione del rischio L’esposizione al rischio tasso di interesse viene monitorata utilizzando differenti modelli attraverso l’analisi degli impatti che oscillazioni nelle curve dei tassi hanno sul reddito della Banca (Maturity Gap) e sul valore economico del Patrimonio netto (Duration Gap). La misurazione del rischio di tasso in termini di variazione del margine di interesse viene effettuata, come detto, attraverso il metodo “Maturity Gap”. Tale approccio analizza congiuntamente i tempi di riprezzamento delle attività e delle passività di bilancio sensibili ai tassi e determina la variazione del margine di interesse atteso nei 12 (dodici) mesi successivi a seguito di un’oscillazione dei tassi di mercato. La misurazione del rischio di tasso in termini di variazione del Patrimonio Netto viene effettuata secondo il metodo “Duration Gap”. Tale approccio analizza congiuntamente il valore attuale delle attività e delle passività della Banca e determina la variazione del valore del Patrimonio Netto a seguito di un’oscillazione dei tassi di mercato. Il modello si sviluppa su un orizzonte temporale di 30 (trenta) anni, utilizzando le duration e le convexity delle varie voci della Banca, comprese quelle delle poste a vista, per stimare l’impatto sul Patrimonio di ipotetiche variazioni della curva dei tassi. 6.2.5 Rischi operativi A) Definizione e rilevanza del rischio Il rischio operativo, così come definito dalla nuova regolamentazione prudenziale, è il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Tale definizione include il rischio legale (ovvero il rischio di subire perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie), ma non considera quello di reputazione e quello strategico. B) Processo di gestione e controllo del rischio Il processo di monitoraggio e controllo consiste nell’analisi dei risultati ottenuti dall’attività di misurazione al fine di presidiare il rispetto delle soglie di attenzione e di prevenire l’accadimento di eventi dannosi, anche attraverso la comunicazione ad altre entità organizzative di situazioni anomale e l’adozione di soluzioni “ad hoc”. L’Area Controlli è la principale funzione aziendale coinvolta nel processo di monitoraggio e controllo del rischio operativo. Tale funzione ha il compito di raccogliere i dati di perdita operativa generati dalla Rete e dalle funzioni interne. I dati reperiti vengono classificati per tipologia di evento, linea di business da cui sono stati generati e fattore di rischio sottostante. L’attività di controllo viene sintetizzata in specifici report periodici e gli interventi assunti a mitigazione dei rischi manifestatisi sono trasmessi alle funzioni interessate per le attività di competenza. La Banca, ai fini del contenimento del rischio operativo, tra le altre, pone in essere le seguenti misure di mitigazione/trasferimento del rischio stesso: 93 per i servizi gestiti in outsourcing, controlli sul rispetto di quanto contrattualizzato, anche sul piano qualitativo; definizione di strumenti assicurativi per il trasferimento del rischio derivante da frodi esterne, rapine o incidenti operativi; l’adozione di un “Piano di Continuità Operativa”, volto a cautelare la Banca a fronte di eventi critici che possono inficiarne la piena operatività. In tale ottica, si è provveduto ad istituire le procedure operative da attivare per fronteggiare gli scenari di crisi, attribuendo, a tal fine, ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti; l’aggiornamento periodico del Documento Programmatico della Sicurezza (DPS). C) Sistemi di misurazione del rischio Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte dei rischi operativi, la Banca ha deliberato l’applicazione del metodo base (Basic Indicator Approach - BIA). Sulla base di tale metodologia, il requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione. 6.2.6 Rischio di Reputazione A) Definizione e rilevanza del rischio È il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa della Banca da parte di soci, clienti, controparti ed in generale qualunque soggetto portatore di interesse. B) Processo di gestione e controllo del rischio Gli indirizzi strategici riguardanti il rischio reputazionale sono definiti dal consiglio di amministrazione. Al Direttore Generale è rimesso il compito di verificare l’attuazione degli indirizzi disposti dal consiglio di amministrazione. L’area Controllo e Rischi è responsabile del monitoraggio del rischio in questione, all’interno della quale sono collocate le Funzioni di Conformità, Antiriciclaggio e di gestione dei reclami. La Banca provvede ad analizzare i principali processi di business per verificarne la conformità con le norme attinenti, principalmente emanate da Banca d’Italia e Consob. La verifica è attuata in particolare su: • trasparenza nell’applicazione di condizioni e costi nei prodotti e nei servizi offerti; • tempi di perfezionamento delle operazioni; • rispetto delle normative sulla privacy; • professionalità del personale; • adeguatezza servizi di investimento; • presidio aree a rischio commissione reati ex D.L. 231/2001. Per ciascuno dei suddetti fattori sono intraprese delle specifiche azioni volte a minimizzare un eventuale impatto negativo a livello reputazionale: la continuità dei servizi è garantita dal piano di Continuità Operativa; l’accuratezza dell’esecuzione dei servizi e la puntualità dei controlli sono garantite dall’attività di presidio che fa capo alle unità operative preposte a monitorare i processi connessi ai diversi servizi e ai controlli; la solidità dei processi è garantita sia dal momento della fase progettuale del nuovo servizio, sia per tutto il percorso della sua vita. L’importanza attribuita dalla Banca al mantenimento del proprio standing reputazionale è riflessa dalla costante attenzione alle tematiche di carattere socio-economico ed ambientale, nonché dalla qualità dei prodotti offerti alla propria clientela, dal livello dei servizi resi alla stessa e dall’adeguatezza e trasparenza delle condizioni economiche applicate. Assume, in tale ambito, estrema importanza la capacità di implementare idonee misure, anche di carattere organizzativo, per preservare la Banca da eventi che possano generare impatti negativi indotti da un deterioramento della propria reputazione ed assicurare un’adeguata attenuazione degli impatti derivanti dall’eventuale manifestazione degli stessi. A tale fattore di controllo interno si aggiunge il contesto culturale (cooperazione, mutualità e localismo) dal quale la Banca trae le sue origini, mutuandone i propri valori cardinali, e nel quale si trova ad operare. 94 6.3 Principali mercati in cui opera l’Emittente 6.3.1 BCC Centropadana La clientela di riferimento è costituita soprattutto da famiglie/consumatori, artigiani e piccole-medie imprese. A fianco di questa clientela, che caratterizza in prevalenza il tessuto economico del territorio di competenza, sono ben avviati rapporti nei confronti del mondo dell’associazionismo, delle scuole, e delle amministrazioni pubbliche. L’Emittente, al 30 giugno 2013, opera con n. 48 Agenzie e n. 5 sportelli di tesoreria. La competenza territoriale, che comprende il territorio dei Comuni ove l’Emittente ha le proprie succursali, nonché i Comuni ad essi limitrofi, sono localizzati in 3 regioni e 6 provincie. I Comuni nei quali la Banca può operare sono quindi 177, come indicato nella tabella che segue: Regione Comuni LOMBARDIA Provincia 141 Comuni PAVIA 83 EMILIA-ROMAGNA 20 LODI 48 PIEMONTE 16 PIACENZA 20 ALESSANDRIA 16 Totale 177 CREMONA 9 MILANO 1 Totale 177 La Rete delle Filiali è organizzata in 4 (quattro) Aree territoriali: Basso Lodigiano, Lodi, Banina, Oltrepo. La Fusione non ha comportato modifiche al numero della Aree Territoriali, ma solo un ridisegno delle stesse per ricomprendere le filiali della Banca incorporata. 6.4 La Rete Territoriale Le tabelle seguenti illustrano le quote di mercato a destinazione al 30 giugno 2013 e 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 per provincia, per Depositi ed Impieghi. Dati al 30 giugno 2013 che ricomprendono anche BCC Creta avendo la Fusione avuto efficacia dal 1 giugno 2013. Provincia Sportelli Banca Sportelli Sistema* Q.ta sportelli Depositi Banca Depositi Sistema(*) Q.ta % Depositi Impieghi Banca Impieghi Sistema(*) Q.ta % Depositi ALESSANDRIA 2 310 0,65% 11 5.802 0,18% 15 8.523 0,18% CREMONA 1 283 0,35% 15 4.669 0,32% 35 9.840 0,36% 20 159 12,58% 454 3.101 14,63% 594 6.131 9,70% MILANO 1 1987 0,05% 35 196.252 0,02% 50 441.391 0,01% PIACENZA 7 225 3,11% 134 4.817 2,79% 219 7.056 3,11% 17 340 5,00% 254 6.903 3,68% 374 8.722 4,29% LODI PAVIA TOTALI 48 3304 1,45% 903 221.544 0,41% 1.288 481.663 (*) I dati del Sistema sono aggiornati al 31.12.2012. Il dato semestrale non è disponibile nei Bollettini Statistici di Banca d'Italia (ns. fonte). 0,27% Dati al 31 dicembre 2012, che ricomprendono anche BCC Creta Provincia Sportelli Banca Sportelli Sistema Quota sportelli Depositi Banca Depositi Sistema Quota % Depositi Impieghi Banca Impieghi Sistema Quota % Impieghi ALESSANDRIA 2 310 0,65% 6 5.802 0,10% 10 8.523 0,12% CREMONA 1 283 0,35% 16 4.669 0,34% 36 9.840 0,37% 20 159 12,58% 412 3.101 13,29% 592 6.131 9,66% MILANO 1 1.987 0,05% 36 196.252 0,02% 51 441.391 0,01% PIACENZA 8 225 3,56% 87 4.817 1,81% 220 7.056 3,12% 16 340 4,71% 234 6.903 3,39% 367 8.722 4,21% Totali 48 3.304 1,45% (Fonte dati Sistema: Bollettino statistico Banca d’Italia). 791 221.544 0,36% 1.276 481.663 0,26% LODI PAVIA 95 Dati al 31 dicembre 2011 Provincia Sportelli Banca Sportelli Sistema Q.ta sportelli Depositi Banca Depositi Sistema Q.ta % Depositi Impieghi Banca Impieghi Sistema Q.ta % Depositi ALESSANDRIA 1 309 0,32% 2 5.357 0,04% 2 8.893 0,03% CREMONA 1 292 0,34% 14 4.587 0,29% 38 9.922 0,38% 20 162 12,35% 368 3.499 10,52% 620 6.287 9,87% 1 2049 0,05% 35 166.742 0,02% 52 460.152 0,01% 1 218 0,46% 22 4.549 0,49% 137 7.328 1,87% 16 334 4,79% 190 6.663 2,85% 387 8.819 4,38% TOTALI 40 3364 1,19% (Fonte dati Sistema : Bollettino statistico Banca d’Italia). 631 191.397 0,33% 1.237 501.401 0,25% LODI MILANO PIACENZA PAVIA Dati al 31 dicembre 2010 Provincia Sportelli Banca Sportelli Sistema Q.ta sportelli Depositi Banca Depositi Sistema Q.ta % Depositi Impieghi Banca Impieghi Sistema Q.ta % Depositi ALESSANDRIA 0 305 0,00% 0 5.361 0,00% 0 8.838 0,00% CREMONA 1 293 0,34% 14 4.611 0,31% 37 9.481 0,39% 20 165 12,12% 352 4.055 8,68% 562 6.179 9,09% MILANO 1 2056 0,05% 39 156.725 0,03% 50 422.839 0,01% PIACENZA 1 216 0,46% 21 4.420 0,47% 118 7.440 1,58% 16 334 4,79% 184 6.608 2,79% 369 8.589 4,30% TOTALI 39 3369 1,16% (Fonte dati Sistema : Bollettino statistico Banca d’Italia). 611 181.780 0,34% 1.136 463.366 0,25% LODI PAVIA 6.4.1 La Rete Territoriale di BCC Centropadana Comuni di operatività Qui di seguito si evidenzia la mappa geografica della zona di competenza territoriale dell’Emittente, ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza: Elenco comuni: N. Comune Prov. Regione 1 ALBAREDO ARNABOLDI PV LOMBARDIA 2 ALBUZZANO PV LOMBARDIA 3 ALESSANDRIA AL 4 ARENA PO 5 BADIA PAVESE N. Comune Prov. Regione 15 BOSCO MARENGO AL PIEMONTE 16 BREMBIO LO LOMBARDIA PIEMONTE 17 BRONI PV LOMBARDIA PV LOMBARDIA 18 CALENDASCO PC EMILIA-R. PV LOMBARDIA 19 CALVIGNANO PV LOMBARDIA 6 BARBIANELLO PV LOMBARDIA 20 CAMAIRAGO LO LOMBARDIA 7 BASTIDA PANCARANA PV LOMBARDIA 21 CAMPOSPINOSO PV LOMBARDIA 8 BELGIOIOSO PV LOMBARDIA 22 CANNETO PAVESE PV LOMBARDIA 9 BERTONICO LO LOMBARDIA 23 CAORSO PC EMILIA-R. 10 BOFFALORA D’ADDA LO LOMBARDIA 24 CAPPELLA CANTONE CR LOMBARDIA 11 BORGARELLO PV LOMBARDIA 25 CARBONARA AL TICINO PV LOMBARDIA 12 BORGHETTO LODIGIANO LO LOMBARDIA 26 CARBONARA SCRIVIA AL PIEMONTE 13 BORGO PRIOLO PV LOMBARDIA 27 CAREZZANO AL PIEMONTE 14 BORGO SAN GIOVANNI LO LOMBARDIA 28 CASALNOCETO AL PIEMONTE 96 N. Prov. Regione Prov. Regione 29 CASALPUSTERLENGO Comune LO LOMBARDIA N. 80 MARCIGNAGO Comune PV LOMBARDIA 30 CASATISMA PV LOMBARDIA 81 MARUDO LO LOMBARDIA 31 CASEI GEROLA PV LOMBARDIA 82 MASSALENGO LO LOMBARDIA 32 CASELLE LANDI LO LOMBARDIA 83 MELETI LO LOMBARDIA 33 CASTEGGIO CASTELLETTO DI 34 BRANDUZZO CASTELNUOVO BOCCA 35 D’ADDA PV LOMBARDIA 84 MIRADOLO TERME PV LOMBARDIA PV LOMBARDIA LO LOMBARDIA LO LOMBARDIA 85 MONTANASO LOMBARDO MONTEBELLO DELLA 86 BATTAGLIA PV LOMBARDIA 36 CASTELNUOVO SCRIVIA AL PIEMONTE 87 MONTICELLI PAVESE PV LOMBARDIA 37 CASTIGLIONE D’ADDA LO LOMBARDIA 88 MONTU’ BECCARIA PV LOMBARDIA 38 CASTIRAGA VIDARDO LO LOMBARDIA 89 MULAZZANO LO LOMBARDIA 39 CAVA MANARA PV LOMBARDIA 90 OLIVA GESSI PV LOMBARDIA 40 CAVACURTA LO LOMBARDIA 91 ORIO LITTA LO LOMBARDIA 41 CERTOSA DI PAVIA PV LOMBARDIA 92 OSPEDALETTO LODIGIANO LO LOMBARDIA 42 CERVESINA PV LOMBARDIA 93 PADERNA AL PIEMONTE 43 CHIGNOLO PO PV LOMBARDIA 94 PANCARANA PV LOMBARDIA 44 CIGOGNOLA PV LOMBARDIA 95 PAVIA PV LOMBARDIA 45 CODEVILLA PV LOMBARDIA 96 PIACENZA PC EMILIA-R. 46 CODOGNO LO LOMBARDIA 97 PIETRA DE’ GIORGI PV LOMBARDIA 47 COPIANO PV LOMBARDIA 98 PIEVE FISSIRAGA LO LOMBARDIA 48 CORANA PV LOMBARDIA 99 PIEVE PORTO MORONE 49 CORNEGLIANO LAUDENSE LO LOMBARDIA 50 CORNO GIOVINE LO LOMBARDIA 51 CORNOVECCHIO LO LOMBARDIA 52 CORTE PALASIO LO LOMBARDIA 53 CORTEOLONA PV LOMBARDIA 54 CORVINO SAN QUIRICO PV LOMBARDIA 55 COSTA DE’ NOBILI PV LOMBARDIA 56 CROTTA D’ADDA CR LOMBARDIA 57 CURA CARPIGNANO PV LOMBARDIA 58 DOVERA CR LOMBARDIA 59 FILIGHERA PV LOMBARDIA 60 FOMBIO LO LOMBARDIA 61 FORMIGARA CR LOMBARDIA 62 GALGAGNANO LO LOMBARDIA 63 GENZONE PV LOMBARDIA 64 GERENZAGO PV LOMBARDIA 65 GODIASCO PV LOMBARDIA 66 GOMBITO CR 67 GOSSOLENGO PC 68 GRAFFIGNANA PV LOMBARDIA 100 PIZZALE PV LOMBARDIA 101 PIZZIGHETTONE CR LOMBARDIA 102 PODENZANO PC EMILIA-R. 103 PONTECURONE AL PIEMONTE 104 PONTENURE PC EMILIA-R. 105 PORTALBERA PV LOMBARDIA 106 POZZOLO FORMIGARO AL PIEMONTE 107 REDAVALLE PV LOMBARDIA 108 RETORBIDO PV LOMBARDIA 109 RIVANAZZANO TERME PV LOMBARDIA 110 ROBECCO PAVESE PV LOMBARDIA 111 ROCCA SUSELLA PV LOMBARDIA 112 RONCARO PV LOMBARDIA 113 ROTTOFRENO PC EMILIA-R. 114 SALE AL PIEMONTE 115 SAN BASSANO CR LOMBARDIA PV LOMBARDIA LOMBARDIA 116 SAN CIPRIANO PO SAN COLOMBANO AL 117 LAMBRO MI LOMBARDIA EMILIA-R. 118 SAN FIORANO LO LOMBARDIA LO LOMBARDIA 119 SAN GENESIO ED UNITI PV LOMBARDIA 69 GRAGNANO TREBBIENSE GRUMELLO CREMONESE ED 70 UNITI PC EMILIA-R. 120 SAN MARTINO IN STRADA LO LOMBARDIA CR LOMBARDIA 121 SAN MARTINO SICCOMARIO PV LOMBARDIA 71 GUARDAMIGLIO LO LOMBARDIA 122 SAN ROCCO AL PORTO LO LOMBARDIA 72 INVERNO E MONTELEONE PV LOMBARDIA 123 SANTA CRISTINA E BISSONE 73 LIVRAGA LO LOMBARDIA 74 LODI LO LOMBARDIA 75 LODI VECCHIO LO LOMBARDIA 76 LUNGAVILLA PV LOMBARDIA 77 MACCASTORNA LO LOMBARDIA 78 MAGHERNO PV LOMBARDIA 79 MALEO LO LOMBARDIA PV LOMBARDIA 124 SANT’ALESSIO CON VIALONE PV LOMBARDIA 125 SANT’ANGELO LODIGIANO LO LOMBARDIA 126 SANTO STEFANO LODIGIANO LO LOMBARDIA 127 SAREZZANO AL PIEMONTE 128 SECUGNAGO LO LOMBARDIA 129 SENNA LODIGIANA LO LOMBARDIA 130 SILVANO PIETRA PV LOMBARDIA 131 SOMAGLIA LO LOMBARDIA 97 N. Prov. Regione 132 SPESSA Comune PV LOMBARDIA 133 SPINETO SCRIVIA AL PIEMONTE 134 SPINO D’ADDA CR LOMBARDIA 135 STRADELLA TAVAZZANO CON 136 VILLAVESCO PV LOMBARDIA LO LOMBARDIA 137 TERRANOVA DEI PASSERINI LO LOMBARDIA 138 TORRAZZA COSTE PV LOMBARDIA 139 TORRE D’ARESE PV LOMBARDIA 140 TORRE D’ISOLA PV LOMBARDIA 141 TORTONA AL PIEMONTE 142 TRAVACO’ SICCOMARIO PV LOMBARDIA 143 TURANO LODIGIANO LO LOMBARDIA 144 VALERA FRATTA LO LOMBARDIA 145 VALLE SALIMBENE PV LOMBARDIA 146 VERRETTO PV LOMBARDIA 147 VIGUZZOLO AL PIEMONTE 148 VILLALVERNIA AL PIEMONTE 149 VILLANOVA DEL SILLARO LO LOMBARDIA 150 VILLANTERIO PV LOMBARDIA 151 VILLAROMAGNANO AL PIEMONTE 152 VISTARINO PV LOMBARDIA 153 VOGHERA PV LOMBARDIA 154 ZELO BUON PERSICO LO LOMBARDIA 155 ZENEVREDO PV LOMBARDIA 156 AGAZZANO PC EMILIA-R. 157 BOBBIO PC EMILIA-R. 158 BORGONOVO VAL TIDONE PC EMILIA-R. 159 CAMINATA PC EMILIA-R. 160 CASTEL SAN GIOVANNI PC EMILIA-R. 161 GOLFERENZO PV LOMBARDIA 162 NIBBIANO PC EMILIA-R. 163 PECORARA PC EMILIA-R. 164 PIANELLO VAL TIDONE PC EMILIA-R. 165 PIOZZANO PC EMILIA-R. 166 ROMAGNESE PV LOMBARDIA 167 ROVESCALA PV LOMBARDIA 168 RUINO PV LOMBARDIA 169 SAN DAMIANO AL COLLE PV LOMBARDIA 170 SANTA MARIA DELLA VERSA PV LOMBARDIA 171 SARMATO PC EMILIA-R. 172 TRAVO PC EMILIA-R. 173 VOLPARA PV LOMBARDIA 174 ZAVATTARELLO PV LOMBARDIA 175 CANEVINO PV LOMBARDIA 176 ZIANO PIACENTINO PC EMILIA-R. 177 BOSNASCO PV LOMBARDIA 98 Le tabelle sottostanti riportano la ripartizione dei volumi per zona territoriale dell’Emittente. I dati sono espressi in migliaia di Euro. Raccolta Diretta * (Valori in migliaia di Euro) A. AREA 2013_06 2012_12 Variazione Var. % A1 AREA BASSO LODIGIANO 722.056 541.556 + 180.500 + 33,33% Peso % 45,91% A2 AREA BANINA 264.817 273.519 - 8.702 - 3,18% 16,84% A3 AREA LODI 298.877 275.621 + 23.256 + 8,44% 19,00% A4 AREA OLTREPO’ PAVESE 286.981 255.973 + 31.008 + 12,11% 18,25% 1.572.732 1.346.669 + 226.063 + 16,79% A. AREA 2013_06 2012_12 Variazione Var. % Peso % A1 AREA BASSO LODIGIANO 182.792 195.685 - 12.893 - 6,59% 41,91% A2 AREA BANINA 87.062 38.183 + 48.879 + 128,01% 19,96% A3 AREA LODI 89.651 91.642 - 1.991 - 2,17% 20,56% A4 AREA OLTREPO’ PAVESE 76.602 74.289 + 2.313 + 3,11% 17,56% 436.107 399.799 + 36.308 + 9,08% A. AREA 2013_06 2012_12 Variazione Var. % Peso % A1 AREA BASSO LODIGIANO 538.356 530.058 + 8.298 + 1,57% 41,79% A2 AREA BANINA 226.130 131.672 + 94.458 + 71,74% 17,55% A3 AREA LODI 258.861 254.276 + 4.585 + 1,80% 20,09% A4 AREA OLTREPO’ PAVESE 264.968 255.711 + 9.257 + 3,62% 20,57% 1.288.315 1.171.717 + 116.598 + 9,95% Raccolta Indiretta * (Valori in migliaia di Euro) Impieghi Vivi (Valori in migliaia di Euro) (*) saldi contabili mensili da Controllo di Gestione. Si precisa che per “Impieghi Vivi” si intende gli impieghi alla clientela non comprensivi delle posizioni a sofferenza. Raccolta Diretta * (Valori in migliaia di Euro) A. A1 A2 A3 A4 AREA AREA BASSO LODIGIANO AREA BANINA AREA LODI AREA OLTREPO' PAVESE 2011_12 643.051 148.728 244.422 222.412 1.258.613 2010_12 650.762 152.275 221.210 220.934 1.245.181 Variazione -7.711 -3.547 23.212 1.478 13.432 Var. % - 1,18% - 2,33% + 10,49% + 0,67% + 1,08% Peso % 51,09% 11,82% 19,42% 17,67% 2011_12 198.107 39.694 97.666 75.203 410.670 2010_12 190.325 43.221 93.848 78.615 406.009 Variazione 7.782 -3.527 3.818 -3.412 4.661 Var. % + 4,09% - 8,16% + 4,07% - 4,34% + 1,15% Peso % 48,24% 9,67% 23,78% 18,31% 2011_12 572.286 145.863 268.419 2010_12 537.148 152.319 219.548 Variazione 35.138 -6.456 48.871 Var. % + 6,54% - 4,24% + 22,26% Peso % 46,28% 11,80% 21,71% Raccolta Indiretta * A. A1 A2 A3 A4 AREA AREA BASSO LODIGIANO AREA BANINA AREA LODI AREA OLTREPO' PAVESE Raccolta Impieghi Vivi A. A1 A2 A3 AREA AREA BASSO LODIGIANO AREA BANINA AREA LODI 99 A4 AREA OLTREPO' PAVESE 250.077 1.236.645 227.353 1.136.368 22.724 100.277 + 10,00% + 8,82% 20,22% (*) saldi contabili mensili da Controllo di Gestione Nel 2011 le Aree Territoriali erano 3, contro le attuali 4, per rendere confrontabili i dati abbiamo ricondotto le filiali all'attuale configurazione delle Aree 6.5 Fattori eccezionali che hanno influito sull’attività dell’Emittente o sui mercati di riferimento Non si sono verificati fatti rilevanti o eventi eccezionali, relativi alle attività della Banca, tali da influire sulle informazioni di cui ai precedenti paragrafi. 6.6 Dipendenza dell’Emittente da brevetti o licenze, da contratti industriali, commerciali o finanziari, o da nuovi procedimenti di fabbricazione Alla Data del Prospetto Informativo, anche in considerazione della natura dell’attività svolta, l’Emittente non dipende dall’utilizzo di brevetti, licenze, contratti industriali, commerciali o finanziari, concessioni ovvero da procedimenti di fabbricazione. 6.7 Fonti delle dichiarazioni formulate dall’Emittente riguardo alla propria posizione concorrenziale La fonte dei dati sulla posizione concorrenziale è costituita dai dati estratti dal sistema interno di ISIDE, impostato sui dati relativi alla base pubblica di Banca d’Italia ed alla matrice dei conti. Il sistema è fornito da: ISIDE. Eventuali altre fonti di informazione sono comunque espressamente indicate. 100 7. 7.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA Descrizione del Gruppo facente capo all’Emittente Alla Data del Prospetto Informativo l’Emittente non appartiene ad un gruppo bancario ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 385/93. 7.2 Società controllate e collegate dall’Emittente Alla Data del Prospetto Informativo l’Emittente non controlla in via esclusiva , né di diritto né di fatto, alcuna società e non vi è alcuna società collegata alla Banca e sottoposta ad influenza notevole della stessa. 101 8. 8.1 8.1.1 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI Informazioni relative ad immobilizzazioni materiali esistenti o previste, compresi beni affittati BCC Centropadana Si illustra di seguito la situazione delle immobilizzazioni materiali dell’Emittente al 30 giugno 2013 (come risultante dal resoconto semestrale al 30 giugno 2013) e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 (come risultanti dai corrispondenti bilanci di esercizio). Immobilizzazioni materiali (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 terreni e fabbricati 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 16.072 14.883 11.736 12.101 mobili 680 617 643 570 Impianti elettronici 229 260 364 518 Altre 702 648 691 639 17.683 16.408 13.434 13.828 TOTALE Elenco analitico dei beni immobili dell’Emittente. Al 30 giugno 2013, l’Emittente aveva in proprietà beni immobili per un valore di bilancio di Euro 20.744 migliaia. La seguente tabella riporta il valore di bilancio dei beni immobili al 30 giugno 2013 e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 nonché il costo storico come rivalutato al momento del passaggio ai principi contabili internazionali IAS / IFRS. (Valori in Euro) Ubicazione Destinazione Costo storico 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 3.114.416,08 2.453.010,71 2.491.940,91 2.569.801,31 2.647.661,71 Immobili strumentali Guardamiglio - Piazza IV Novembre, 11 Sede / Agenzia 1 Guardamiglio - Piazza IV Novembre, 11 Sede / Agenzia 1-terreno 220.000,00 220.000,00 220.000,00 220.000,00 220.000,00 Maleo - Via A.Manzoni, 6 Agenzia 2 514.128,87 395.213,02 402.924,95 418.348,82 433.772,69 Maleo - Via A.Manzoni, 6 Agenzia 2-terreno 18.000,00 18.000,00 18.000,00 18.000,00 18.000,00 Meleti - Via Dossino, 5 Agenzia 3 187.961,43 140.031,29 142.850,71 148.489,55 154.128,39 Meleti - Via Dossino, 5 Agenzia 3-terreno 16.000,00 16.000,00 16.000,00 16.000,00 16.000,00 Codogno - Via Galileo Galilei, 36 Agenzia 4 1.209.295,66 900.925,27 919.064,70 955.343,57 991.622,44 Codogno - Via Galileo Galilei, 36 Agenzia 4-terreno 115.000,00 115.000,00 115.000,00 115.000,00 115.000,00 Lungavilla - Via Umberto I, 176 Agenzia 18 570.000,00 424.650,00 433.200,00 450.300,00 467.400,00 Lungavilla - Via Umberto I, 176 Agenzia 18-terreno 35.000,00 35.000,00 35.000,00 35.000,00 35.000,00 Miradolo Terme - Piazza IV Novembre, 8 Agenzia 13 380.000,00 283.100,00 288.800,00 300.200,00 311.600,00 Miradolo Terme - Piazza IV Novembre, 8 Agenzia 13-terreno Orio Litta - Piazza Mercato, 8 Agenzia 14 Orio Litta - Piazza Mercato, 8 Agenzia 14-terreno San Colombano al Lambro - Via G.Monti, 58 Agenzia 11 San Colombano al Lambro - Via G.Monti, 58 Agenzia 11-terreno Casalpusterlengo - Piazza Cabrini, 1 Agenzia 8 Casalpusterlengo - Piazza Cabrini, 1 Agenzia 8-terreno 74.000,00 74.000,00 74.000,00 74.000,00 74.000,00 Livraga - Via Papa Giovanni XXIII, 2 Agenzia 12 200.000,00 149.000,00 152.000,00 158.000,00 164.000,00 Ospedaletto Lodigiano - Via Balbi, 39 Agenzia 15 270.000,00 201.150,00 205.200,00 213.300,00 221.400,00 Corno Giovine - Via A.Manzoni, 19 Agenzia 7 250.000,00 186.250,00 190.000,00 197.500,00 205.000,00 Codevilla - Piazza Cavour, 13 Agenzia 20 200.000,00 149.000,00 152.000,00 158.000,00 164.000,00 Codevilla - Piazza Cavour, 13 Agenzia 20-terreno 25.000,00 25.000,00 25.000,00 25.000,00 25.000,00 Copiano - Via Don E.Marchesi, 3 Agenzia 17 950.000,00 707.750,00 722.000,00 750.500,00 779.000,00 Copiano - Via Don E.Marchesi, 3 Agenzia 17-terreno 130.000,00 130.000,00 130.000,00 130.000,00 130.000,00 Castiglione - Piazza Incoronata, 1 Agenzia 10 530.025,93 394.869,30 402.819,69 418.720,47 434.621,25 San Fiorano - Via Ganelli, 21 Agenzia 27 386.586,77 288.007,17 293.805,97 305.403,57 317.001,17 Boffalora d’Adda - Via Vittorio Veneto, 7 Agenzia 32 501.000,00 380.760,00 388.275,00 403.305,00 418.335,00 30.000,00 30.000,00 30.000,00 30.000,00 30.000,00 320.000,00 238.400,00 243.200,00 252.800,00 262.400,00 25.000,00 25.000,00 25.000,00 25.000,00 25.000,00 622.579,56 504.362,41 512.144,65 527.709,14 543.273,63 38.000,00 38.000,00 38.000,00 38.000,00 38.000,00 851.591,20 634.435,41 647.209,28 672.757,02 698.304,76 102 Boffalora d’Adda - Via Vittorio Veneto, 7 Agenzia 32-terreno Montanaso Lombardo - Piazza Corradi, 2 Agenzia 34 Montanaso Lombardo - Piazza Corradi, 2 Agenzia 34-terreno Lodi - Via Cadamosto, 23 Sant’Angelo Lodigiano -c/o Centro Commerciale le Torri Agenzia 33 Rivanazzano - Corso della Repubblica, 30 Agenzia 38 419.083,62 Lodi - Corso Roma, 100 Nuova sede 4.727.439,27 Lodi - Corso Roma, 100 Nuova sede-terreno 600.000,00 600.000,00 600.000,00 Castel San Giovanni - fraz.Creta n.28, 28/b, 29 Archivio 55.723,66 46.052,10 Castel San Giovanni - fraz.Creta n.28, 28/b, 29 Archivio-terreno Locale ATM 50.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 657.391,00 499.617,15 509.478,02 529.199,75 548.921,48 62.609,00 62.609,00 62.609,00 62.609,00 62.609,00 649.376,36 493.976,47 503.717,12 523.198,41 542.679,70 25.088,15 20.332,08 20.708,40 21.461,04 22.213,68 365.125,17 371.411,42 383.983,93 396.556,44 4.727.439,27 3.413.029,36 500.000,00 500.000,00 11.000,00 11.000,00 19.041.296,56 16.033.065,82 14.844.389,18 11.696.930,58 12.062.501,34 Guardamiglio - Via Manzoni, 7 38.734,27 38.734,27 38.734,27 38.734,27 38.734,27 Totale immobili per investimento 38.734,27 38.734,27 38.734,27 38.734,27 38.734,27 San Colombano al Lambro - Via E.Azzi 5.140.658,60 4.672.126,81 4.672.126,81 5.140.658,60 Totale immobili in via di dismissione 5.140.658,60 4.672.126,81 4.672.126,81 5.140.658,60 24.220.689,43 20.743.926,90 19.555.250,26 16.876.323,45 Totale immobili strumentali Immobili per investimento Immobili in via di dismissione Totale generale 12.101.235,61 Alla Data del Prospetto Informativo non esistono gravami di alcun genere sugli immobili e sulle altre immobilizzazioni materiali di proprietà dell’Emittente. Beni immobili in locazione. Per lo svolgimento della propria attività, l’Emittente utilizza beni immobili di cui ha la disponibilità in virtù di contratti di locazione. La seguente tabella elenca i principali immobili per i quali l’Emittente, alla Data del Prospetto Informativo, ha la disponibilità, in virtù di contratti di locazione. L’Emittente ha corrisposto nel corso del primo semestre 2013, a titolo di canoni di locazione, complessivamente di Euro 291.740,00. Struttura Agenzia 5 - Zorlesco di Casalpusterlengo Agenzia 6 - Pizzighettone Agenzia 9 - Somaglia Agenzia 16 - Villanterio Agenzia 19- Voghera Agenzia 21 - Retorbido Agenzia 22 - Casteggio Agenzia 23 - Piacenza Agenzia 24 - Broni Agenzia 25 - Codogno San Biagio Agenzia 26 - Cura Carpignano Agenzia 28 - Chignolo Po Agenzia 29 - Santa Cristina e Bissone Agenzia 30 - Santo Stefano Lodigiano Agenzia 31- Inverno e Monteleone Agenzia 35- Stradella Agenzia 36 - Pavia Agenzia 37 - Sant’Angelo Lodigiano Agenzia 39 - Lodi 2 Agenzia 40 - Pontecurone Agenzia 41 - Tortona Tesoreria Fombio ATM Inverno e Monteleone ATM Castelletto di Branduzzo ATM San Rocco al Porto Sede / Agenzia Agenzia Comune Casalpusterlengo - fraz. Zorlesco Pizzighettone Somaglia Villanterio Voghera Retorbido Casteggio Piacenza Broni San Biagio – Codogno Cura Carpignano Chignolo Po Santa Cristina e Bissone Santo Stefano Lodigiano Inverno e Monteleone Stradella Pavia Sant’Angelo Lodigiano Lodi 2 Pontecurone Tortona Fombio Inverno e Monteleone Castelletto di Branduzzo San Rocco al Porto Castel San Giovanni Castel San Giovanni Prov. LO CR LO PV PV PV PV PC PV LO PV PV PV LO PV PV PV LO LO AL AL LO PV PV LO PC PC Indirizzo Via IV Novembre, 7 Via Montegrappa, 40 Via A.Manzoni, 5 Via San Giorgio, 2 Via Cavour, 6 Via San Rocco, 9 Via Manzoni, 2 Via Manfredi, 92/b Via Togni, 36 Viale Dei Mille, 5 Via Roma, 135 Via Garibaldi, 83 Via Vittorio Veneto, 22 Via Vittorio Veneto, 23 Via Roma, 3 Via Battisti, 42 Corso Cairoli, 27 Viale Partigiani, 1 Via Garibaldi, 47 Via Emilia, 96 Corso Alessandria, 39 Via G.Verdi, 36 Via avv.G.Forni, 1/A Via Roma, 24 Via Roma Via XXV Aprile 1 Via Piazza XX Settembre, 3/C-3/D 4 e 5 103 Agenzia Agenzia Agenzia Agenzia Agenzia Agenzia Archivio Ziano Piacentino Borgonovo Val Tidone Nibbiano Val Tidone Pecorara Piacenza Rovescala Castel San Giovanni PC PC PC PC PC PV PC Fraz Vicobarone, Via strada Nuova 10 Via Roma, 122 Fraz.Trevozzo, via Umberto I Via Vittorio Veneto 4 Via Cristoforo Colombo 43 Via Roma 26 Via F.Filzi 8 Con riferimento ai beni immobili per i quali l’Emittente ha la disponibilità in virtù di contratti di locazione, la tabella che segue riporta, per ciascun contratto di locazione, il nominativo del locatore, la data del contratto, il canone annuo. La tabella seguente riporta le informazioni in merito ai contratti di locazione in essere al 30 giugno 2013. Si precisa che nessun locatore qui elencato è una parte correlata della Banca. (Valori in Euro) Struttura Locatore Durata contratto Canone annuo Agenzia 5 - Zorlesco di Casalpusterlengo Boselli Carlo 01/10/2002-30/09/2014* 23.281 Agenzia 6 - Pizzighettone Raffaldi Rita 09/07/1999-08/07/2017 26.969 Agenzia 9 - Somaglia Siboni Pierantonio 01/10/2005-30/09/2017 13.322 Agenzia 16 - Villanterio Poma Maria Teresa 01/04/2013-31/03/2025 26.780 Agenzia 19- Voghera Melchionni e C. Srl 01/06/2013-31/05/2025 42.987 Agenzia 21 - Retorbido Merli Mario 01/07/2002-30/06/2014* 5.344 Agenzia 22 - Casteggio Giganti Maria L. / Sartorio M. 01/04/2009-31/03/2021 23.537 Agenzia 23 - Piacenza Casella Patrizia 30/03/2000-30/03/2018 37.170 Agenzia 24 - Broni San Contardo Immobiliare 01/06/2000-30/05/2018 26.082 Agenzia 25 - Codogno San Biagio Fontana Srl 01/04/2001-31/03/2019 13.860 Agenzia 26 - Cura Carpignano Eco 3 Sas 01/04/2002-31/03/2014* 17.577 Agenzia 28 - Chignolo Po Sagrato Srl 01/01/2008-31/12/2019 19.403 Agenzia 29 - Santa Cristina e Bissone Davolio S., Davolio D., Andronio A. 01/05/2002-30/04/2014** 7.297 Agenzia 30 - Santo Stefano Lodigiano Mobili Guarnieri Snc 01/04/2009-31/03/2021 21.985 Agenzia 31- Inverno e Monteleone Lunati Maria 01/04/2009-31/03/2021 8.389 Agenzia 35- Stradella Mezzadri Marcello 01/01/2004-31/12/2019 52.639 Agenzia 36 - Pavia Petterle Antonio 01/01/2007-31/12/2019 25.600 Agenzia 37 - Sant’Angelo Lodigiano MAER Srl 01/06/2008-31/05/2020 37.182 Agenzia 39 - Lodi 2 Calycantus Sas 01/03/2009-28/02/2021 58.194 Agenzia 40 - Pontecurone Rissotti Remo, Taverna Rina 01/09/2010-31/08/2022 27.198 Agenzia 41 - Tortona Maruffo Mario, Rollandi Carla 01/08/2012-31/07/2024 17.950 Tesoreria Fombio Baciocchi / Guzzon 01/10/2002-30/09/2014** 10.711 ATM Inverno e Monteleone Comune Inverno e Monteleone 01/08/2004-31/07/2014* 793 ATM Castelletto di Branduzzo Calcanti Fabrizio 01/07/2001-30/06/2019 3.620 ATM San Rocco al Porto Busca Francesco 01/11/2002-31/10/2014* 1.498 Agenzia / Sede Castel SanGiovanni Faravelli Ortensia 11/05/1992-10/05/2014* 4.850 Agenzia / Sede Castel SanGiovanni Dosi Sandro 01/07/2010-31/07/2014** 4.717 Agenzia / Sede Castel SanGiovanni Faravelli Angelo-Faravelli Ortensia 01/08/2010-31/07/2022 27.979 Agenzia / Sede Castel SanGiovanni Dosi Luigi 09/06/2004-08/06/2016 9.754 Agenzia 42 - Castel SanGiovanni Faravelli Angelo 11/05/1992-10/05/2014* 9.700 104 Agenzia 43 - Ziano Piacentino Gaddilastri Rino 10/07/2002-09/07/2014* 4.727 Agenzia 44 - Borgonovo Val Tidone Perodi Giovanna 28/04/2009-27/04/2021 9.601 Agenzia 45 - Trevozzo Larice Rino 24/08/1997-24/05/2015 3.975 Agenzia 46 - Piacenza 2 BEL Spa 01/02/2012-31/01/2024 16.940 Agenzia 47 - Rovescala Cordini Cristina R. 11/11/2007-10/11/2019 6.165 Agenzia 48 - Pecorara Manzini Carlo 01/02/2002-31/03/2014* 1.709 Totale 649.484 *contratti che alla Data del Prospetto Informativo sono prossimi alla scadenza e che sono già stati rinnovati o che è intenzione delle parti rinnovare. ** contratti che alla Data del Prospetto Informativo sono prossimi alla scadenza e che non verranno rinnovati. 8.1.2 BCC Creta La seguente tabella illustra la situazione delle immobilizzazioni materiali di BCC Creta al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 (come risultanti dai corrispondenti bilanci di esercizio). Immobilizzazioni materiali 31/12/2012 (Valori in migliaia di Euro) terreni e fabbricati mobili Impianti elettronici Altre TOTALE 31/12/2011 58 51 24 75 208 45 71 32 95 243 31/12/2010 38 91 43 127 299 Beni immobili di proprietà di BCC Creta La seguente tabella riporta il valore di bilancio dei beni immobili (fabbricati e terreni) per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012. Ubicazione Immobili strumentali Castel San Giovanni – fraz.Creta, P.zza della Repubblica 2/3 8.2 Destinazione Archivio Costo storico (migliaia di euro) 31/12/2012 (migliaia di euro) 67 58 Problemi ambientali che possono influire sull’utilizzo delle immobilizzazioni materiali Alla Data del Prospetto Informativo, anche in considerazione dell’attività svolta dalla Banca, non sussistono problematiche ambientali tali da influire in maniera significativa sull’utilizzo delle immobilizzazioni materiali. 105 9. RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA Nel presente Capitolo sono fornite le informazioni finanziarie ed i commenti dei risultati economici e patrimoniali relativi ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011, 2010. Sono inoltre riportati taluni dati economici, patrimoniali e finanziari pro-forma relativi al semestre chiuso al 30 giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. Le informazioni storiche sono state estratte (cfr. Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.1) dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 e dai bilanci d’esercizio 2012, 2011 e 2010, mentre le informazioni pro-forma sono state estratte da Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013 e dai Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012, predisposti in relazione all’operazione di Fusione e all’operazione di Acquisizione degli Sportelli (cfr. Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2). A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013 comprende le attività e passività acquisite da BCC Creta incorporata e il prospetto di conto economico è alimentato dalle componenti reddituali generate da BCC Creta incorporata nel mese di giugno 2013. Le informazioni finanziarie di seguito riportate devono essere lette congiuntamente alla Sezione I, Capitoli X e XX. 9.1 Situazione finanziaria Di seguito sono riportate le informazioni relative alla situazione patrimoniale e finanziaria al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. 9.1.1 Analisi dell’andamento patrimoniale e finanziario al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 Voci dell’attivo (Valori in Euro) Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al Fair Value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 Var 2013/2012 31/12/2010 Var 2012/2011 % Var % Var Var 2011/2010 % Var 6.670.607 9.542.034 7.030.584 7.034.636 -2.871.427 -30,09% 2.511.450 35,72% -4.052 -0,06% 4.767.042 5.350.160 3.583.684 3.935.128 -583.118 -10,90% 1.766.476 49,29% -351.444 -8,93% 199.973 216.578 236.965 303.969 -16.605 -7,67% -20.387 -8,60% -67.004 -22,04% 457.238.024 289.436.495 187.365.568 159.042.593 167.801.529 57,98% 102.070.927 54,48% 28.322.975 17,81% -23,97% 193.412.467 150.294.033 113.652.080 149.473.757 43.118.434 28,69% 36.641.953 32,24% -35.821.677 1.361.180.317 1.250.199.975 1.300.506.244 1.191.781.389 110.980.342 8,88% -50.306.269 -3,87% 108.724.855 9,12% 8.447.703 11.396.630 7.302.404 519.464 -2.948.927 -25,88% 4.094.226 56,07% 6.782.940 1305,76% 17.718.452 16.408.471 13.433.566 13.828.012 1.309.981 7,98% 2.974.905 22,15% -394.446 -2,85% 6.235.020 6.235.479 6.217.858 6.194.574 -459 -0,01% 17.621 0,28% 23.284 0,38% Derivati di copertura Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali di cui: - avviamento 6.157.270 6.157.270 6.157.270 6.157.270 0 0,00% 17.228.366 11.789.167 11.362.421 7.886.500 5.439.199 46,14% 426.746 3,76% 3.475.921 44,07% 1.388.802 1.130.276 219.127 970.556 258.526 22,87% 911.149 415,81% -751.429 -77,42% anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 15.839.564 10.658.891 11.143.294 6.915.944 5.180.673 48,60% -484.403 -4,35% 4.227.350 61,12% 12.218.693 8.676.676 5.467.446 3.542.017 40,82% 3.209.230 58,70% 5.467.446 4.672.127 4.672.127 5.140.659 0 0,00% -468.532 -9,11% 5.140.659 Altre attività 21.590.804 21.529.489 17.653.967 12.965.815 61.315 0,28% 3.875.522 21,95% 4.688.152 36,16% 2.099.360.902 1.777.070.638 1.673.486.000 1.552.965.837 322.290.264 18,14% 103.584.638 6,19% 120.520.163 7,76% Attività fiscali a) correnti b) Totale dell’attivo Voci del passivo e del patrimonio netto (Valori in Euro) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 % Var Var 2012/2011 % Var Var 2011/2010 % Var Debiti verso banche 200.869.418 131.419.659 155.065.632 50.134.896 69.449.759 52,85% -23.645.973 -15,25% 104.930.736 209,30% Debiti verso clientela 878.446.698 702.937.629 627.204.399 627.699.165 175.509.069 24,97% 75.733.230 12,07% -494.766 -0,08% Titoli in circolazione 747.183.686 641.928.862 538.749.062 501.229.126 105.254.824 16,40% 103.179.800 19,15% 37.519.936 7,49% 17.233 70.215 110.466 85.685 -52.982 -75,46% -40.251 -36,44% 24.781 28,92% 14.110.412 35.198.385 123.119.446 144.691.933 -21.087.973 -59,91% -87.921.061 -71,41% -21.572.487 -14,91% 43.742 2.143 10.295 256.081 41.599 1941,16% -8.152 -79,18% -245.786 -95,98% Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al Fair Value Derivati di copertura 106 Passività fiscali 3.539.089 6.829.733 2.486.414 a) correnti 1.198.733 3.033.232 541.766 b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri 1.718.086 -3.290.644 -48,18% 4.343.319 174,68% 768.328 -1.834.499 -60,48% 2.491.466 459,88% 541.766 44,72% 2.340.356 3.796.501 1.944.648 1.718.086 -1.456.145 -38,35% 1.851.853 95,23% 226.562 13,19% 30.842.353 38.519.130 25.543.016 25.972.606 -7.676.777 -19,93% 12.976.114 50,80% -429.590 -1,65% 5.699.509 4.966.037 4.210.023 4.524.377 733.472 14,77% 756.014 17,96% -314.354 -6,95% 3.164.438 2.403.135 1.965.322 980.951 761.303 31,68% 437.813 22,28% 984.371 100,35% 3.164.438 2.403.135 1.965.322 980.951 761.303 31,68% 437.813 5.297.339 -5.669.254 986.493 -6.204.501 -117,12% 10.966.593 22,28% 193,54% 984.371 -907.162 -6.655.747 100,35% 674,69% 175.365.424 165.563.430 160.612.927 158.932.460 9.801.994 5,92% 4.950.503 3,08% 1.680.467 1,06% 8.329.124 8.109.403 8.212.688 8.183.795 219.721 2,71% 103.285 -1,26% 28.893 0,35% 29.964.727 25.317.130 25.038.196 25.197.687 4.647.597 18,36% 278.934 1,11% -159.491 -0,63% -8.185 0 a) fondi di quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Riserve da valutazione Riserve Sovrapprezzi di emissione Capitale Azioni proprie -8.185 Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto 2.700.396 8.508.408 6.827.368 2.372.496 -5.808.012 -68,26% 1.681.040 24,62% 4.454.872 187,77% 2.099.360.902 1.777.070.638 1.673.486.000 1.552.965.837 322.290.264 18,14% 103.584.638 6,19% 120.520.163 7,76% 1-Attività di Impiego. Crediti verso la clientela. Ai sensi della normativa di bilancio, i crediti verso la clientela sono iscritti al costo ammortizzato e inseriti alla voce “Crediti verso clientela” dello Stato Patrimoniale, che include, oltre ai finanziamenti concessi a clientela ordinaria, anche i titoli di debito del portafoglio “Finanziamenti e crediti commerciali” (Loans & Receivables). Sino al 2011 la crescita del comparto in analisi è stata alimentata dalla cospicua richiesta di finanziamenti da parte di aziende e privati, ma il perdurare della crisi economica e del clima di incertezza sul futuro hanno contribuito a disincentivare tale fenomeno. Se a tale situazione si aggiungono le difficoltà a restituire i debiti precedentemente contratti dai clienti e la conseguente crescita delle svalutazioni su crediti, si comprende facilmente come nel 2012 si sia evidenziato un calo del 3,87% degli impieghi verso la clientela rispetto all’anno precedente. Tale voce, al netto delle svalutazioni, ammonta a fine 2012 a 1.250,42 milioni ed evidenzia un calo di 50,3 milioni rispetto al precedente esercizio. Lo sviluppo degli impieghi ha riguardato soprattutto il comparto a medio-lungo termine. Analizzando le principali forme tecniche a breve, si evidenzia una diminuzione sia degli scoperti di conto corrente, che sono diminuiti di 32,18 milioni, pari al -10,56% sia degli anticipi che sono diminuiti di 30,85 milioni (-20,02%). Il comparto dei mutui e prestiti personali continua a registrare incrementi, risultando in aumento di 8,47 milioni (+1,02% contro il -2,18% di sistema; fonte segnalazioni di vigilanza Banca d’Italia). Nella tabella che segue è riportato il dettaglio dei crediti verso la clientela, al lordo delle svalutazioni, per forma tecnica. Andamento I semestre 2013 - 2012 - 2011 - 2010 Impieghi clientela al netto delle svalutazioni: Andamento dei crediti deteriorati a clientela ordinaria durante il primo semestre 2013 e il triennio 2012-2011-2010. Si riportano di seguito alcune tabelle inerenti gli impieghi e la qualità dei medesimi riferite al primo semestre 2013 e agli anni 2012, 2011, e 2010. Crediti verso clientela (Valori in migliaia di Euro) Conti correnti Mutui Altre sovvenzioni rateali Anticipi Sbf Portafoglio commerciale e finanziario Sovvenzioni diverse Depositi presso uffici postali Altri finanziamenti Var 2013/201 2 Var 2012/20 11 30/06/201 3 238.026 31/12/201 2 31/12/201 1 31/12/201 0 239.342 280.139 268.807 -1.316 -0,55% -40.797 -14,56% 11.332 4,22% 835.350 758.558 762.923 679.110 76.792 10,12% -4.365 -0,57% 83.813 12,34% 4.206 79.393 18.892 22.972 1.576 3.340 % Var % Var Var 2011/2010 % Var 4.403 6.848 6.855 -197 -4,47% -2.445 -35,70% -7 -0,10% 80.022 104.172 101.172 -629 -0,79% -24.149 -23,18% 3.000 2,97% 18.173 24.553 27.797 719 3,96% -6.380 -25,98% -3.244 -11,67% 14.938 21.287 4.484 8.034 53,78% -6.349 -29,82% 16.803 578 209 15 998 172,71% 369 194 4.182 378 736 -842 -20,13% 3.804 176,56% 1006,35 % 374,75% 1293,33 % -358 -48,64% 107 157.625 Attività deteriorate 121.487 91.615 94.608 36.138 29,75% 29.872 32,61% -2.993 -3,16% Titoli di debito (L&R) 8.733 8.619 8.502 -8.733 -100,00% 114 1,32% 117 1,38% Crediti verso 110.963 8,87% -50.326 clientela 1.361.380 1.250.417 1.300.743 1.192.086 -3,87% 108.657 9,11% (Nota: L’aggregato crediti verso la clientela è composta dalla voce 30 dell’attivo di bilancio (attività finanziarie valutate al Fair Value) e dalla voce 70 (crediti verso la clientela)). Crediti lordi clienti (Valori in migliaia di Euro) Var 2013 / 2012 Var 2012 / 2011 28,43% 27.164 5.453 11,65% 4.070 9,52% 2.702 24,17% 11.181 14.014 22.547 114,81% 2.864 17,07% 2.760 19,69% 118.418 120.655 55.173 33,70% 45.279 38,24% -2.237 -1,85% 1.131.990 1.213.335 1.100.171 76.418 6,75% 81.345 -6,70% 113.164 10,29% 1.295.687 1.331.753 1.220.826 131.591 10,16% -36.066 -2,71% 110.927 9,09% 30/06/201 3 31/12/201 2 31/12/201 1 31/12/201 0 110.534 86.063 58.899 48.476 24.471 b) Incagli 52.268 46.815 42.745 58.165 c) Esposizioni ristrutturate 13.883 11.181 d) Esposizioni scadute 42.185 19.638 16.774 218.870 163.697 Totale crediti in bonis 1.208.408 Totale 1.427.278 a) Sofferenze % Var % Var Var 2011 / 2010 % Var 46,12% 10.423 21,50% -15.420 -26,51% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Rettifiche di valore complessive (Valori in migliaia di Euro) 30/06/20 31/12/20 31/12/20 31/12/20 13 12 11 10 Var 2013 / 2012 Var 2012 / 2011 % Var Var 2011 / 2010 % Var % Var a) Sofferenze 44.953 31.675 21.368 20.378 13.278 41,92% 10.307 48,24% 990 4,86% b) Incagli 11.503 8.567 4.480 5.127 2.936 34,27% 4.087 91,23% -647 -12,62% 154 100 54 54,00% 100 4.635 1.867 954 544 2768 148,26% 913 95,70% 410 75,37% 61.245 42.209 26.802 26.049 19.036 45,10% 15.407 57,48% 753 2,89% 4.653 3.061 4.208 2.691 1.592 52,01% -1.147 -27,26% 1.517 56,37% 65.898 45.270 31.010 28.740 20.628 45,57% 14.260 45,99% 2.270 7,90% % Var Var 2012/2 011 % Var Var 2011/20 10 c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale Crediti Netti (Valori in migliaia di Euro) 30/06/201 3 31/12/201 2 31/12/201 1 31/12/201 0 Var 2013/20 12 a) Sofferenze 65.581 54.388 37.531 28.098 11.193 20,58% 16.857 44,91% 9.433 33,57% b) Incagli 40.765 38.248 38.265 53.038 2.517 6,58% -17 -0,04% -14.773 -27,85% c) Esposizioni ristrutturate 13.729 11.081 2648 11.081 d) Esposizioni scadute 37.550 17.771 15.820 13.470 19.779 23,90% 111,30 % 12,33% 2.350 17,45% 157.625 121.488 91.616 94.606 36.137 29,75% 1.951 % Var e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 29.872 32,61% -2.990 -3,16% Totale crediti in bonis 1.203.755 1.128.929 1.209.127 1.097.480 74.826 6,63% 80.198 -6,63% 111.647 10,17% Totale 1.361.380 1.250.417 1.300.743 1.192.086 110.963 8,87% 50.326 -3,87% 108.657 9,11% (Nota: L’aggregato crediti verso la clientela è composta dalla voce 30 dell’attivo di bilancio (attività finanziarie valutate al Fair Value) e dalla voce 70 (crediti verso la clientela)). Crediti a clienti al 30.06.2013 (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze Crediti lordi Incidenza % su totale crediti lordi Rettifiche di valore complessive Crediti netti Incidenza % su totale crediti netti 110.534 7,74% 44.953 65.581 4,82% b) Incagli 52.268 3,66% 11.503 40.765 2,99% c) Esposizioni ristrutturate 13.883 0,97% 154 13.729 1,01% d) Esposizioni scadute 42.185 2,96% 4.635 37.550 2,76% 218.870 15,33% 61.245 157.625 11,58% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 108 Totale crediti in bonis 1.208.408 84,67% 4.653 1.203.755 88,42% Totale 1.427.278 100,00% 65.898 1.361.380 100,00% (Valori in migliaia di Euro) Crediti lordi a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale (Valori in migliaia di Euro) 86.063 46.815 11.181 19.638 163.697 1.131.990 1.295.687 Crediti a clienti al 31.12.2012 Incidenza % Rettifiche di valore su totale crediti lordi complessive 6,64% 31.675 3,61% 8.567 0,86% 100 1,52% 1.867 12,63% 87,37% 100,00% 42.209 3.061 45.270 Crediti a clienti al 31.12.2011 Incidenza % Rettifiche di valore Crediti lordi su totale crediti lordi complessive 58.899 4,42% 21.368 42.745 3,21% 4.480 121.488 1.128.929 1.250.417 9,72% 90,28% 100,00% 37.531 38.265 Incidenza % su totale crediti netti 2,89% 2,94% Crediti netti 16.774 1,26% 954 15.820 1,22% 118.418 1.213.335 1.331.753 8,89% 91,11% 100,00% 26.802 4.208 31.010 91.616 1.209.127 1.300.743 7,04% 92,96% 100,00% Crediti a clienti al 31.12.2010 Incidenza % Rettifiche di valore su totale crediti lordi complessive 48.476 3,97% 20.378 58.165 4,76% 5.127 Crediti lordi a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale 54.388 38.248 11.081 17.771 Incidenza % su totale crediti netti 4,35% 3,06% 0,89% 1,42% Crediti netti 28.098 53.038 Incidenza % su totale crediti netti 2,36% 4,45% Crediti netti 14.014 1,15% 544 13.470 1,13% 120.655 1.100.171 1.220.826 9,88% 90,12% 100,00% 26.049 2.691 28.740 94.606 1.097.480 1.192.086 7,94% 92,06% 100,00% Le attività deteriorate complessive derivanti da posizioni afferenti a clientela ordinaria, a giugno 2013 ammontano a 218.87 mln di euro in deciso aumento rispetto a dicembre 2012 anche a seguito dell’incorporazione della ex Bcc di Creta. Tale incremento(+33,7%) conferma la situazione crescente difficoltà che stanno attraversando le aziende e, di conseguenza, i dipendenti che vi lavorano. Tale posta, dopo il leggero calo rilevato nel 2011 rispetto al 2010 (-3,2%) a dicembre 2012 aveva già registrato un ulteriore incremento di 45,28mln di euro (+38,2%). I crediti verso clienti al netto delle svalutazioni della sola Banca al 30 giugno 2013 ammontavano a 1.361,4mln di euro mentre al 31 dicembre 2012 ammontavano a 1.250,4 milioni di Euro; se a tale valore si aggiungesse quello di BCC Creta alla stessa data, pari a 106 mila Euro, si otterrebbe un incremento dell’8,5%. Sempre supponendo una fusione tra le due banche al 31 dicembre 2012, il rapporto tra crediti deteriorati e crediti totali dell’Emittente passerebbe dal 9,7% al 10,2% e, di conseguenza, quello tra crediti in bonis e crediti totale diminuirebbe dal 90,3% all’89,8%. Si riporta di seguito il rapporto “sofferenze lorde/totale impieghi” rilevato per il Sistema Bancario a livello nazionale. Si riporta di seguito il rapporto “sofferenze lorde/totale impieghi” rilevato per il Sistema Bancario a livello nazionale. Sofferenze Lorde / Totale impieghi Sistema Bancario BCC Centropadana (Fonte: Banca d’Italia). 06-2013 7,80% 7,74% 12-2012 7,20% 6,64% 12-2011 5,20% 4,42% 12-2010 3,80% 3,97% 109 La situazione economica contingente e l’incertezza relativa a quella futura hanno contribuito a disincentivare la richiesta di finanziamenti da parte delle aziende e dei privati ed a ridurne le capacità di rimborso determinando un peggioramento del rapporto sofferenze lorde / totale impieghi che dal 3,97% del 2010 ha raggiunto quota 6,64% nel 2012. La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati dell’Emittente e riporta l’analogo dato di sistema. 30/06/2013 Rischiosità del credito Emittente Crediti deteriorati Impieghi lordi lordi / Crediti deteriorati Impieghi netti netti / 31/12/2012 Sistema Emittente 31/12/2011 Sistema Emittente 31/12/2010 Sistema Emittente Sistema 15,33% 14,80% 12,63% 13,50% 8,89% 11,20% 11,58% 9,60% 9,72% 8,70% 7,04% 7,10% 27,98% 38,50% 25,78% 38,80% 22,63% 38,26% 21,59% 35,64% Sofferenze lorde / Impieghi lordi 7,74% 7,80% 6,64% 7,20% 4,42% 5,20% 3,97% 3,80% Sofferenze nette / Impieghi netti 4,82% 3,80% 4,35% 3,40% 2,89% 2,70% 2,36% 2,40% Rapporto di copertura delle sofferenze 40,67% 54,40% 36,80% 54,60% 36,28% 55,48% 42,04% 55,12% 2,68% Rapporto di copertura crediti deteriorati dei 9,88% 9,90% 7,94% n.d. Incagli lordi / Impieghi lordi 3,66% 4,80%. 3,61% 4,20% 3,21% 2,89% 4,76% Incagli netti / Impieghi netti 2,99% n.d. 3,06% 3,40% 2,94% 2,70% 4,45% n.d. Rapporto di copertura degli incagli 22,01% 22,90% 18,30% 23,20% 10,48% 20,43% 8,81% 20,62% Sofferenze nette / Patrimonio netto (capitale+riserve) 30,44% 18,50% 25,56% 17,30% 19,24% 15,60% 14,36% 13,30% Crediti scaduti netti / crediti verso clienti 2,76% n.d. 1,42% n.d. 1,22% n.d. 1,13% n.d. Grandi rischi clientela / crediti lordi clientela 3,33% n.d. 4,88% n.d. 5,88% n.d. 2,48% n.d. Grandi rischi clientela / crediti netti clientela 3,49% n.d. 5,05% n.d. 6,02% n.d. 2,54% n.d. (Fonte dati sistema bancario: Banca d’Italia). Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti, rispetto a una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di copertura delle sofferenze è pari, per la banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è pari al 30,44%. Il rapporto di copertura degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di 22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al 30 giugno 2013 ammontano al 15,33% del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente. La seguente tabella indica l’evoluzione in termini di numero ed ammontare nel periodo cha va dal 2010 al 30 giugno 2013 del numero di posizioni qualificabili come “Grandi Rischi” e dell’importo degli impieghi nei confronti delle stesse. (Valori in migliaia di Euro) Controparti Clientela ordinaria Banche Organismi del movimento del Credito 30/06/2013 Numero Ammontare – valore nominale Ammontare – valore ponderato Numero Ammontare – valore nominale Ammontare – valore ponderato Numero 2 57.212 47.557 2 75.848 48.099 1 31/12/2012 3 82.538 63.175 1 26.483 26.483 1 31/12/2011 31/12/2010 4 101.022 78.366 1 33.275 30.271 1 1 110 Cooperativo Ministero dell'Economia e delle Finanze (titoli di stato) Totali Ammontare – valore nominale Ammontare – valore ponderato Numero Ammontare – valore nominale Ammontare – valore ponderato Numero Ammontare – valore nominale Ammontare – valore ponderato 147.719 125.700 1 395.707 116.714 114.463 1 274.197 6 676.486 221.356 6 499.931 204.121 103.337 100.982 1 172.447 22.043 6 376.806 201.391 152.399 112.993 1 149.108 3 334.782 143.264 Attività finanziarie disponibili per la vendita. L’andamento delle attività finanziare con riferimento al primo semestre 2013 e agli esercizi 2012, 2011 e 2010 è stato proporzionale alle esigenze di liquidità e legato inoltre allo sviluppo degli impieghi economici da un lato e della raccolta dall’altro. Tali attività sono costituite prevalentemente da titoli di Stato e da titoli a ponderazione zero. In particolare l’incremento dei volumi raccolti nel corso del 2012 e soprattutto del 2013 non ha trovato, per le ragioni più volte menzionate, la corrispondente forma di impiego nei finanziamenti alla clientela e, pertanto ha contribuito ad incrementare i volumi delle Attività finanziarie disponibili per la vendita che a giugno 2013 hanno superato i 457 milioni di Euro. Attività finanziarie disponibili per la vendita 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 442.891 275.696 173.646 150.669 45.103 1.499 21.156 7.190 397.788 274.197 152.490 143.479 14.139 13.533 13.533 8.172 2.2 Valutati al costo 14.139 13.533 13.533 8.172 3. Quote di O.I.C.R. 209 207 187 202 457.239 289.436 187.366 159.043 (Valori in migliaia di Euro) 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 4. Finanziamenti TOTALE La voce 1.1 Titoli strutturati, al 30 giugno 2013, è costituita da: - titoli emessi dallo Stato Italiano indicizzati all'inflazione per un import pari a Euro 43,6 mln; - titoli emessi da controparti bancarie per un importo pari a Euro 1,5 mln. La Banca risulta esposta nei confronti di governi centrali e locali nonché di enti governativi dei maggiori Paesi europei (i “Governi”). In particolare, al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da “titoli di debito” (classe di appartenenza 3 e rating attribuito Moody's Baa2) ammonta a Euro 396 milioni (valore nominale Euro 395 milioni, fair value Euro 396 milioni), di cui oltre il 99% nei confronti dell’Italia. Al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da “prestiti erogati a favore dei Governi” ammonta a Euro 0. Con riferimento ai titoli di debito emessi dai Governi, si segnala che al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, l’ammontare dei titoli di debito strutturati era pari a Euro 0. L’ammontare complessivo delle attività finanziarie dell’Emittente era pari a Euro 2.025 milioni circa ed Euro 1.707 milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; pertanto, l’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi sul totale delle attività finanziarie dell’Emittente era pari al 19,55% al 30 giugno 2013 e al 16,16% al 31 dicembre 2012, mentre l’ammontare complessivo dei crediti verso la clientela dell’Emittente era pari a Euro 1.361 milioni circa ed Euro 1.250 milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; l’incidenza dei prestiti erogati a favore dei Governi sul totale dei crediti verso la clientela dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 era pari allo 0%. Gli investimenti in titoli di stato italiani sono effettuati nell’ambito della diversificazione degli attivi e dei connessi apporti reddituali. Detti titoli sono in parte posti a garanzia dell’operazione di rifinanziamento di 125 milioni di euro con la BCE. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca) dove è stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a scadenza del finanziamento stesso. In tal senso, l’eventuale ulteriore downgrade del rating dell’Italia potrebbe portare ad una riduzione degli importi di tali rifinanziamenti, a parità dell’importo delle garanzie, con effetti negativi sulla posizione di liquidità e sulla redditività. Inoltre, un eventuale downgrade del rating di tali Paesi potrebbe portare ad una revisione dei criteri di ponderazione per il calcolo dei RWA, 111 con conseguenti impatti negativi sui coefficienti patrimoniali della Banca. L’aggravarsi della situazione del debito sovrano potrebbe avere effetti negativi, anche rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. 2-Attività di Raccolta Diretta Di seguito si riporta la tabella dell’andamento della raccolta diretta al 30 giugno 2013 e nel triennio 2012, 2011 e 2010. Voci (valori in migliaia di Euro) Conti correnti passivi Depositi a risparmio Altri debiti Certificati di deposito Conti deposito Prestiti obbligazionari Pronti contro termine Altri finanziamenti Raccolta diretta da clientela 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 639.482 518.999 565.813 523.973 120.483 23,21% -46.814 -8,27% 41.840 7,99% 34.842 22.217 25.257 31.238 12.625 56,83% -3.040 -12,04% -5.981 -19,15% 10.450 13.466 15.336 20.438 -3.016 -22,40% -1.870 -12,19% -5.102 -24,96% 38.958 37.111 19.465 3.778 1.847 4,98% 17.646 90,66% 192.872 148.256 673 44.616 30,09% 722.336 640.016 642.403 642.143 82.320 12,86% -2.387 0 0 20.126 52.050 0 0 800 0 0 0 0 1.639.740 1.380.065 1.289.073 1.273.620 259.675 % var Var 2012/2011 Var 2011/2010 % var 147.583 21929,12% % var 15.687 415,22% 673 0 -0,37% 260 0,04% -20.126 -100,00% -31.924 -61,33% 0 0 0 0 0 18,82% 90.992 7,06% 15.453 1,21% La raccolta diretta al 30 giugno 2013 ammonta a 1.639,7 mln di euro ed è in incremento di 259,675 milioni, pari al 18,82%, rispetto al 2012. La raccolta a vista è in aumento di 133,11 milioni (+24,59%), mentre la raccolta a termine è in aumento di 128,78 milioni (+15,6%), soprattutto grazie all’aumento del comparto obbligazionario (+82,3 milioni, corrispondente al +12,86%). Tra gli altri debiti, che complessivamente incidono per 10,45 milioni (-3 milioni), va evidenziato il debito verso le società veicolo a fronte delle attività cedute e non cancellate per 9,8 milioni. In relazione al settore economico di appartenenza della clientela, si evidenzia un leggero calo del peso settore famiglie (dal 88,32% al 83,60%), mentre risultano in aumento i pesi degli altri settori. La raccolta diretta al 31 dicembre 2012 ammonta a Euro 1.380,06 milioni ed è in incremento di Euro 90,99 milioni, pari al 7,06%, rispetto al 2011. La raccolta a vista è in diminuzione di Euro 49,85 milioni (-8,43%), mentre la raccolta a termine è in aumento di Euro 142,72 milioni (+20,91%), nonostante la diminuzione del comparto obbligazionario (-2,38 milioni, corrispondente al 0,37%). Tra le altre forme di raccolta, che complessivamente incidono per Euro 13,47 milioni (-2 milioni), va evidenziato il debito verso le società veicolo a fronte delle attività cedute e non cancellate per Euro 12 milioni. In relazione al settore economico di appartenenza della clientela, si evidenzia un leggero aumento del peso settore famiglie (dal 87,64% al 88,32%) e delle società non finanziarie (dal 8,35% al 8,51%), mentre risultano in diminuzione i pesi degli altri settori. Voci Amministrazioni pubbliche Società non finanziarie Istituzioni sociali Società finanziarie Famiglie di cui Consumatori di cui Produttori Totale Composizione raccolta diretta per settore economico 06-2013, 12-2012, 12-2011, 12-2010 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 0,83% 0,53% 0,79% 11,08% 8,51% 8,35% 2,17% 2,09% 2,28% 2% 0,55% 0,94% 83,92% 88,32% 87,64% 80,58% 85,83% 85,06% 3,02% 2,49% 2,57% 100,00% 100% 100% 0,54% 7,49% 2,05% 1,20% 88,72% 86,00% 2,72% 100% 3-Attività di Raccolta Indiretta. Con riferimento alla Raccolta Indiretta da clientela si evidenzia il seguente dettaglio: 112 Voci (Valori in migliaia di Euro) Raccolta amministrata indiretta 30/06/201 3 31/12/201 2 31/12/201 1 31/12/201 0 Var 2013/201 2 376.393 348.238 359.835 354.192 998 851 747 41.821 34.089 16.892 436.104 Fondi pensione Fondi comuni investimento di Comparto assicurativo Raccolta indiretta % Var Var 2011/201 0 % Var -11.597 -3,22% 5.643 1,59% 17,27% 104 13,92 % 165 28,35% 7.732 22,68% 850 2,56% -3.506 -9,54% 14.585 276 1,66% -220 -1,31% 2.251 15,43% 406.104 36.310 9,08% -10.863 -2,65% 4.553 1,12% % Var Var 2012/2011 28.155 8,08% 582 147 33.239 36.745 16.616 16.836 399.794 410.657 Al 30 giugno 2013 la raccolta indiretta ammontava a 436,1 milioni di euro in aumento del 9,08% rispetto al 31/12/2012. Tale incremento, che ha interessato in modo particolare il comparto amministrativo per 28,1mln di euro e di fondi comuni di investimento per 7,7mln di euro, dipende soprattutto dall’apporto di BCC Creta. Alla data del 31 dicembre 2012, la raccolta indiretta totale ammontava a Euro 399,79 milioni in diminuzione rispetto al precedente esercizio del 2,65%. La diminuzione ha riguardato la parte amministrata, che evidenzia un decremento di Euro 11,60 milioni e il comparto assicurativo Euro 0,02 milioni, mentre risultano in aumento gli altri comparti. 4-Altre voci del passivo e del patrimonio netto. Passività finanziarie valutate al Fair Value. Rappresentano le obbligazioni emesse dalla cassa in regime di Fair Value Option. A partire dal 2010 la Banca ha deciso, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 novembre 2009, di valutare i derivati sottoscritti a copertura di finanziamenti e di proprie emissioni obbligazionarie avvalendosi dell’hedge accounting. Di conseguenza le emissioni obbligazionarie degli anni precedenti continuano ad essere classificati e valutati al fair value, utilizzando la Fair Value Option (FVO). La diminuzione dei volumi delle passività finanziarie valutate al fair value (130 milioni di Euro circa dal dicembre 2010 a giugno 2013) è pertanto da attribuire alla scadenza naturale dei prestiti rientranti in tale categoria. Fondi per rischi ed oneri. Tali fondi sono così composti: Composizione Fondi per Rischi e Oneri (Valori in migliaia di Euro) Per controversie legali Per oneri del personale 30/06/2013 Altri Totale Fondo 31/12/2012 31/12/2011 Var 2013/2012 31/12/2010 550 9 227 166 541 1.890 2.021 1.441 814 724 373 297 1 3.164 2.403 1.965 981 % var Var 2012/2011 % var Var 2011/2010 % var 6011,11% -218 -96,04% 61 36,75% -131 -6,48% 580 40,25% 627 77,03% 351 94,10% 76 25,59% 296 29600,00% 761 31,67% 438 22,29% 984 100,31% Patrimonio Netto Patrimonio Netto (Valori in migliaia di Euro) Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve Riserve da valutazione Azioni proprie Utile (perdita) d'esercizio Totale 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 29.965 25.317 25.038 25.198 8.329 8.109 8.213 8.184 175.365 165.563 160.613 158.932 -907 5.297 -5.669 986 2.700 8.508 6.827 2.372 215.444 212.794 195.022 195.672 -8 113 Come si evince dalla tabella le variazioni del patrimonio netto sono state determinate sostantanzialmente dall’utile di periodo e dalle riserve di valutazioni riconducibili principalmente dalla variazione del fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita. Il patrimonio netto del I semestre 2013 è stato influenzato dall’apporto di patrimonio dell’incorporata BCC Creta pari a 7,3 milioni di euro al netto della copertura delle perdite pregresse. Riserve da valutazione. Formate dalle riserve di rivalutazione per conguaglio monetario e dalla c.d. riserva di valutazione per i titoli classificati nella categoria contabile AFS (attività disponibili per la vendita). Composizione riserve da valutazione (Valori in migliaia di Euro) Var 2013/2012 Var 2011/ 2010 % var 11.523 119,27% -6.771 234,29% 11,79% -557 480,17% 116 -6.204 117,12% 10.966 193,44% -6.655 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Riserva da rivalutazione L. 72/83 747 747 747 % var 747 0 Riserva da rivalutazione ex L.266/05 Riserve da rivalutazione immobili % var 0,00% 0 3.129 3.129 3.129 3.129 -4.290 1.862 -9.661 -2.890 Riserva da utili (perdite) attuariali su benefici definiti -493 -441 116 Totale Fondo -907 5.297 -5.669 Riserva titoli AFS Var 2012/2011 0 -6.152 330,40% -52 986 0,00% -674,95% La variazione negativa delle riserve da valutazione del I semestre 2013 è dovuta al decremento della riserva portafoglio AFS a seguito del deprezzamento delle quotazioni dei titoli al 30 giugno 2013 rispetto all’esercizio precedente. Nella tabella seguente si riportano alcuni indici di redditività riferiti alle date del 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 Indici 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Cost Income (*) 53,5% 55,3% 66,1% 70,7% ROE** 2,59% 4,2% 3,6% 1,2% ROA** 0,26% 0,5% 0,4% 0,15% (*) Il Cost Income è calcolato rapportando le spese amministrative (voce 150 CE) e le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (voce 170 e 180 CE) al margine di intermediazione (voce 120 CE) e agli altri oneri/proventi di gestione (voce 190 CE). (**) Gli indici ROE e ROA sono stati calcolati annualizzando l’utile netto al 30 giugno 2013 9.1.2 Patrimonio di Vigilanza al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 Dati BCC Centropadana Nella seguente tabella è riportato il Patrimonio di Vigilanza, unitamente ai coefficienti di solvibilità, al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Centropadana. Patrimonio di Vigilanza (migliaia di Euro) Patrimonio di base elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio di base Patrimonio di base (Tier 1) Patrimonio Supplementare elementi positivi Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare Totale patrimonio Supplementare Patrimonio di terzo livello Patrimonio di vigilanza Core Tier 1 Ratio 30/06/2013 215.976 6.044 209.932 8.498 11 8.487 31/12/2012 206.313 6.193 200.119 3.890 7 3.883 31/12/2011 199.794 6.052 193.741 3.877 0 3.877 31/12/2010 194.000 6.005 187.995 3.877 218.419 14,09% 204.003 15,19% 197.618 14,85% 191.871 15,11% 3.877 114 Tier 1 Capital Ratio Total Capital Ratio 14,09% 14,66% 15,19% 15,48% 14,85% 15,14% 15,11% 15,42% Il patrimonio di vigilanza al 30 giugno 2013 è pari a 218.4 milioni di Euro, con un incremento rispetto al 31 dicembre 2012 di 14,4 milioni di Euro. Il coefficiente di capitale complessivo (total capital ratio) determinato dal rapporto tra patrimonio di vigilanza e attività di rischio ponderate totali si attesta al 14,66% a giugno 2013 dopo la Fusione (rispetto al 15,48% al 31 dicembre 2012 della sola Banca), mentre il rapporto tra patrimonio di base e il totale delle attività di rischio ponderate (tier 1 capital ratio) risulta pari al 14,09% (rispetto al 15,19% del 31 dicembre 2012). Si precisa che Banca d’Italia non ha imposto requisiti patrimoniali aggiuntivi a BCC. Dati BCC Creta Al fine di fornire ulteriori informazioni utili a meglio comprendere le variazioni del patrimonio di vigilanza dell’Emittente nel periodo 31 dicembre 2012 – 30 giugno 2013, nella seguente tabella è riportato il Patrimonio di Vigilanza, unitamente ai coefficienti di solvibilità al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Creta. Tali dati sono stati estratti dai bilanci d’esercizio al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Creta. Patrimonio di Vigilanza (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Patrimonio di base (Tier 1) 11.324 12.208 12.096 Patrimonio supplementare 4.640 5.240 3.040 Patrimonio di vigilanza 15.964 17.448 15.136 Coefficienti di vigilanza 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Tier 1 Capital Ratio 11,33% 12,67% 11,99% Total Capital Ratio 15,98% 18,11% 15,00% Eccedenza patrimoniale % 49,93% 55,82% 46,68% Il Patrimonio di Vigilanza è stato calcolato sulla base delle Disposizioni di Vigilanza a seguito della disciplina prudenziale introdotta dal nuovo accordo sul capitale (cd. Basilea 2). Ai sensi della normativa vigente pro tempore (cd. Basilea 2) il coefficiente patrimoniale di base minimo (Tier 1 Capital Ratio) è pari al 4% ed il coefficiente patrimoniale complessivo minimo (Total Capital Ratio) è pari al 8%. Patrimonio di vigilanza al 30 giugno 2013 pro-forma Di seguito si riporta un’analisi del patrimonio netto di vigilanza e dei coefficienti di solvibilità pro-forma di BCC Centropadana al 30 giugno 2013, confrontato con i dati pro-forma al 31 dicembre 2012: Patrimonio di Vigilanza pro-forma Patrimonio di Vigilanza (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 Patrimonio di base (Tier 1) Patrimonio supplementare Patrimonio di vigilanza 31/12/2012 196.365 193.652 8.488 8.523 204.852 202.175 Coefficienti di Vigilanza Coefficienti di vigilanza 30/06/2013 31/12/2012 Tier 1 Capital Ratio 12,14% 12,63% Total Capital Ratio 12,66% 13,19,% Eccedenza patrimoniale % 36,81% 39,35% 115 9.2 Gestione Operativa 9.2.1 Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’Emittente Oltre a quanto indicato in merito ai Fattori di Rischio, di cui al Capitolo IV della presente Sezione I del Prospetto Informativo (cui si rinvia per ulteriori informazioni), l’Emittente non è a conoscenza di fattori importanti, compresi fatti insoliti o rari o nuovi sviluppi, che abbiano avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’Emittente, fatta eccezione per quanto segue. Di seguito sono brevemente descritti i principali fattori che hanno influenzato l’andamento economico della Banca nei semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012 e nel triennio 2010-2012. Crisi dei mercati finanziari: riflessi sul margine di interesse e sul costo del credito Negli ultimi anni le economie e i sistemi finanziari di molti Paesi sono stati influenzati dalla crisi dei mercati finanziari esplosa nel 2008 (nata negli Stati Uniti e poi propagatasi alle altre nazioni). In particolare il PIL italiano ha subito un forte ridimensionamento già nel 2009, avviando successivamente una timida ripresa, del tutto insufficiente a ridare vigore all’intero apparato produttivo. Quando la fase più acuta della crisi sembrava sostanzialmente superata, nel 2011 l’economia mondiale è stata investita da una crisi ben più grave con rilevanti riflessi anche di natura sociale, oltre che, ovviamente, economica. Le tensioni sul debito sovrano hanno minato la stabilità dei paesi più deboli dell’eurozona – nell’ordine Grecia, Portogallo, Spagna, Italia – giungendo nelle fasi più acute a toccare anche i sistemi considerati tradizionalmente “solidi”, quali la Francia. Gli interventi adottati dall’eurosistema non sono stati sufficienti per superare la crisi. L’Italia è stata investita in pieno dagli eventi, aggravato anche dalla presenza di fenomeni speculativi internazionali. L’elevata incidenza del debito pubblico in rapporto al PIL ha reso necessaria l’adozione di provvedimenti drastici, che hanno ulteriormente depresso un quadro di crescita di per sé già debole. La crisi ha avuto ripercussioni dirette sul sistema bancario italiano sia attraverso il progressivo rallentamento dell’incremento degli impieghi che tramite il peggioramento della qualità dei crediti. I conti economici mostrano una riduzione dei margini anche per effetto (i) dell’aumento del differenziale fra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e di quelli tedeschi che si è ripercosso sul costo della raccolta diretta, e (ii) dell’incremento del costo del credito. Il margine di interesse, nonostante un incremento dei volumi medi degli impieghi e della raccolta, mostra, da un lato, una contrazione degli interessi attivi sui finanziamenti alla clientela per effetto dell’adeguamento dei rendimenti dei prestiti a tasso variabile ai tassi di mercato e, dall’altro, un incremento degli interessi passivi sulla raccolta diretta per attrarre nuova clientela e mantenere quella in essere. Dal punto di vista sociale la crisi ha determinato la caduta occupazionale, con i riflessi sulla ricchezza delle famiglie, che ha contribuito a deprimere i consumi sia dei beni durevoli che di quelli correnti, riducendo inoltre la capacità di risparmio. Parallelamente, anche le imprese hanno intrapreso un trend negativo, con riduzione dei fatturati, della redditività e degli investimenti. Il costo del credito (costituito dal rapporto tra rettifiche nette e crediti in bilancio) risulta al 30 giugno 2013 pari allo 0,87% nel 2012 pari all’1,37% mentre nel 2011 era pari allo 0,54%. 9.2.2 Analisi dell’andamento economico 9.2.2.1 Analisi dell’andamento economico relativo ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e al 30 giugno 2012 Nella seguente tabella sono evidenziati i conti economici relativi ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e al 30 giugno 2012. Conto economico (Valori in Euro) 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var Interessi attivi e proventi assimilati 32.564.312 31.940.203 624.109 1,95% Interessi passivi e oneri assimilati -16.004.429 -13.219.075 -2.785.354 21,07% Margine di interesse 16.559.883 18.721.128 -2.161.245 -11,54% Commissioni attive 5.850.527 6.045.201 -194.674 -3,22% -609.713 -653.668 43.955 -6,72% 5.240.814 5.391.533 -150.719 -2,80% Commissioni passive Commissioni nette 116 Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attività di negoziazione Risultato netto dell'attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti 29.557 21.629 7.928 -102.457 -73.661 -28.796 39,09% -99.194 168.476 -267.670 -158,88% 12.246.562 2.906.892 9.339.670 321,29% 314.406 314.406 11.613.618 2.499.989 9.113.629 364,55% 318.538 406.903 -88.365 -21,72% -23.512 46.074 -69.586 -151,03% 33.851.653 27.182.071 6.669.582 24,54% -11.830.879 -11.794.445 -6.263.455 -6.237.609 -5.567.424 88,89% -5.556.836 89,09% -36.434 -25.846 -10.588 40,97% b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria 36,65% 22.020.774 20.918.616 1.102.158 5,27% -18.853.584 -11.533.045 -16.973.398 -10.450.105 -1.880.186 11,08% -7.320.539 -6.523.293 -1.082.940 10,36% -797.246 12,22% Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -183.692 -168.474 -15.218 9,03% Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -429.081 -423.019 -6.062 1,43% -23.602 -20.596 -3.006 14,60% 2.256.211 1.498.480 757.731 50,57% -17.233.748 -16.087.007 -1.146.741 7,13% Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio 4.787.026 4.831.609 -44.583 -0,92% -2.086.630 -1.627.932 -458.698 28,18% 2.700.396 3.203.677 -503.281 -15,71% 2.700.396 3.203.677 -503.281 -15,71% Di seguito è riportata l’analisi degli scostamenti delle principali voci del conto economico. Margine di interesse Nella seguente tabella è riportato il dettaglio del margine di interesse per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. Composizione margine d’interesse (Valori in migliaia di Euro) Voci Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var 477 702 -225 -32,05% 4.987 3.076 1.911 62,12% 2.661 2.295 367 15,99% 22.317 25.203 -2.886 -11,45% 5 4 2 46,98% 2.116 661 1.455 220,05% 31.940 624 1,95% Attività finanziarie detenute fino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela (comprensivi dei titoli L&R) Attività finanziarie valutate al Fair Value Derivati di copertura Attività finanziarie cedute e non cancellate Altre attività Totale interessi attivi 0 32.564 0 Debiti verso banche centrali Debiti verso banche -471 -728 257 -35,35% Debiti verso clientela -5.291 -3.832 -1.459 38,09% Titoli in circolazione -9.748 -7.100 -2.647 37,28% (1) 1 -100,00% Passività finanziarie di negoziazione 117 Passività finanziarie valutate al Fair Value -495 -1.535 1.039 -67,72% Passività finanziarie associate ad attività cedute e non cancellate Altre passività Derivati di copertura Totale interessi passivi Margine di interesse 0 (24) 24 -100,00% -16.004 -13.219 -2.785 21,07% 16.560 18.721 -2.161 -11,54% Il margine di interesse presenta un decremento dell’11,54%. Tale performance negativa, solo in parte compensata dalla maggiore redditività delle attività finanziarie di proprietà è stata determinata dall’aumento dei volumi della raccolta diretta a tassi di remunerazione più onerosi con particolare riguardo ai prestiti obbligazionari e dalla diminuzione dei tassi sugli impieghi in particolare quelli a medio e lungo termine influenzati dalla discesa dell’euribor. Commissioni nette Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle commissioni nette per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. Commissioni attive 30/06/2013 (Valori in migliaia di Euro) a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var 406 333 73 21,98% 983 944 39 4,12% 9 10 -1 -6,14% 110 143 -33 -23,25% 74 101 -26 -26,16% 134 130 4 3,04% 349 319 30 9,52% 307 242 65 26,79% 1 -1 -100,00% 1 -1 -100,00% 176 191 -15 -7,77% 131 51 80 157,50% 2.193 2.154 39 1,80% 39 46 -6 -14,06% 1.864 1.849 16 0,85% 365 719 -355 -49,30% 5.851 6.045 -195 -3,22% 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. attività di consulenza 8.1. in materia di investimenti 8.2. in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni di portafogli 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi k) operazioni di prestito titoli Totale Commissioni passive (Valori in migliaia di Euro) a) garanzie ricevute 30/06/2013 -11 30/06/2012 Var 2013/2012 -1 -10 % Var 1541,06% b) derivati su crediti 118 c) servizi di gestione e intermediazione: -50 -35 -15 -4 -3 -1 43,78% -12 0 -12 2426,51% -33 -31 -1 4,53% -545 -617 73 -11,76% -4 -1 -4 580,41% -610 -654 44 -6,72% 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 41,98% 3. gestioni di portafogli: 3.1 proprie 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. Collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi f) operazioni di prestito titoli Totale Commissioni nette 30/06/2013 (Valori in migliaia di Euro) commissioni attive 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var 5.851 6.045 -195 commissioni passive -610 -654 44 -3,22% -6,72% Commissioni nette 5.241 5.392 -151 -2,80% Le commissioni nette del primo semestre 2013 sono diminuite del 2,80% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a causa della riclassificazione della commissione d’istruttoria veloce che sino a giugno 2012 veniva conteggiata tra le commissioni attive, mentre nel 2013 è stata catalogata tra gli altri oneri e proventi. Margine di intermediazione Nella seguente tabella è riportato il dettaglio del margine di intermediazione, che si compone di margine di interesse, commissioni nette e risultato delle operazioni finanziarie, per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. Margine di intermediazione (valori in migliaia di euro) 30/06/2013 margine di interesse commissioni nette dividendi e proventi simili risultato netto dell'attività di negoziazione risultato netto dell'attività di copertura utili (perdite) da cessione o riacquisto di : a) crediti d) passività finanziarie margine di intermediazione Var 2013/2012 e passività % Var 16.560 18.721 -2.161 -11,54% 5.241 5.392 -151 -2,80% 29 22 7 31,82% -102 -74 -28 37,84% -99 168 -267 -158,93% 12.247 2.907 9.340 321,29% 314 100,00% 314 b) attività finanziarie disponibili per la vendita risultato netto delle attività finanziarie valutate al fair value 30/06/2012 11.614 2.500 9.114 364,56% 319 407 -88 -21,62% -24 46 -70 -152,17% 33.852 27.182 6.670 24,54% Al notevole incremento del margine d’intermediazione rilevato a giugno 2013 rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (+26,05%) ha contribuito principalmente la gestione delle attività disponibili per la vendita che nel complesso ha generato un margine pari a 11,6 milioni di euro. Rettifiche nette Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle rettifiche e delle riprese di valore nette per deterioramento di crediti, attività finanziarie e altre operazioni finanziarie per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. 119 Rettifiche di valore nette (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var Su crediti verso clientela - Finanziamenti -11.794 -6.237 -5.557 89,10% Su crediti verso clientela - Titoli di debito -36 -26 -10 38,46% -11.830 -6.263 -5.567 88,89% Totale rettifiche di valore nette Le rettifiche/riprese nette per deterioramento dei crediti presentano a giugno 2013 un saldo negativo di 11,8 milioni di euro, e rilevano un incremento negativo del 89,9% rispetto al primo semestre del 2012. Spese amministrative Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle spese amministrative per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. Spese Amministrative (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 Spese per il personale Altre spese amministrative 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var 11.533 10.450 1.083 10,36% 7.321 6.523 797 12,22% 1.042 1.009 33 3,23% 816 632 184 29,10% 1.793 1.944 -150 -7,72% di cui : Spese Informatiche Spese per beni immobili e mobili Spese per l'acquisto di beni e servizi non professionali Prestazioni professionali 807 429 378 88,19% Premi assicurativi 99 133 -34 -25,58% Spese pubblicitarie 166 119 47 39,50% Altre spese Imposte indirette e tasse Totale 18.854 766 753 13 1,68% 1.831 1.504 327 21,74% 11,08% 16.973 1.881 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Di seguito è riportato il dettaglio degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a euro 0,18 mln, in linea con il dato dello stesso periodo del precedente esercizio (Euro 0,17 mln). Gli ammortamenti operativi, in linea con il dato a giugno 2012 (euro 0,44 mln) risultano pari a euro 0,45 mln di cui euro 0,43 mln per immobilizzazioni materiali e euro 0,02 mln per immobilizzazioni immateriali. Altri proventi e oneri di gestione Nella seguente tabella è riportato il dettaglio degli altri proventi e oneri di gestione per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. Altri oneri / proventi di gestione (Valori in migliaia di Euro) Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var -35 -36 1 -1 0 -1 Oneri per malversazioni e rapine Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non separabili Interventi al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo -27 -11 -16 145,45% -90 -88 -2 2,27% -126 126 -100,00% Oneri per operazioni di cartolarizzazione -78 -99 21 -21,21% 1.632 1.359 273 20,09% Cause passive: transazioni, condanne, sentenze, reclami Recupero imposte e tasse -2,78% 120 Rimborso spese legali per recupero crediti 199 Recuperi spese su servizi di finanziamento 233 229 -30 -13,10% 233 Ricavi gestione Agenzia Viaggi 38 32 Ricavi su operazioni di cartolarizzazione 15 15 6 18,75% 0,00% Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria Altri proventi di gestione Totale 370 223 147 65,92% 2.256 1.498 758 50,60% Gli Altri proventi / Altri oneri di gestione sono pari a euro 2.256 migliaia e risultano in aumento del 50,60% rispetto al giugno precedente. L’incremento è dovuto ai maggiori ricavi per recupero dell’imposta di bollo sulle attività finanziarie. Imposte sul reddito Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle imposte sul reddito per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. Imposte 30/06/2013 (Valori in migliaia di Euro) Imposte correnti 30/06/2012 -3.960 Variazione delle imposte correnti precedenti esercizi Variazione delle imposte anticipate % Var -1.939 95,94% 42 -5 47 -940,00% 1.898 466 1.432 307,30% -67 -68 1 -1,47% -2.087 -1.628 -459 28,19% Variazione delle imposte differite Imposte di competenza dell’esercizio Var 2013/2012 -2.021 Nonostante l’utile lordo al 30 giugno 2013 sia in linea con quello risultante nel primo semestre 2012, il risultato d’esercizio risulta inferiore del 28,2% rispetto a quello di giugno 2012 a causa di un maggior carico fiscale IRAP determinato dall’incremento delle svalutazioni su crediti ininfluente sulla formazione della base imponibile di tale imposta. 9.2.2.2 Analisi dell’andamento economico relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 Di seguito sono riportati i prospetti di conto economico con riferimento agli esercizi 2012, 2011 e 2010 con riflessioni sui vari aggregati ed i margini relativi. Conto economico (Valori in Euro) 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 % Var Var 2011/2010 % Var Interessi attivi e proventi assimilati 64.346.812 57.010.348 48.190.085 7.336.464 12,87% 8.820.263 18,30% Interessi passivi e oneri assimilati -27.428.657 -19.954.360 -16.565.008 -7.474.297 37,46% -3.389.352 20,46% Margine di interesse 36.918.155 37.055.988 31.625.077 -137.833 -0,37% 5.430.911 17,17% Commissioni attive 12.179.527 11.688.129 11.420.826 491.398 4,20% 267.303 2,34% Commissioni passive -1.189.934 -1.167.776 -1.230.907 -22.158 1,90% 63.131 -5,13% Commissioni nette 10.989.593 10.520.353 10.189.919 469.240 4,46% 330.434 3,24% Dividendi e proventi simili 132.705 176.870 127.435 -44.165 -24,97% 49.435 38,79% Risultato netto dell'attività di negoziazione 681.785 -386.833 74.451 1.068.618 -276,25% -461.284 -619,58% Risultato netto dell'attività di copertura 273.353 -112.958 -235.786 386.311 -342,00% 122.828 -52,09% 11.484.266 810.736 789.384 10.673.530 1316,52% 21.352 2,70% 17.888 338.328 -17.888 -100,00% -320.440 -94,71% 10.761.702 472.899 314.278 10.288.803 2175,69% 158.621 50,47% 722.564 319.949 136.778 402.615 125,84% 183.171 133,92% 63.050 -8.100 -15.558 71.150 -878,40% 7.458 -47,94% 60.542.907 48.056.056 42.554.922 12.486.851 25,98% 5.501.134 12,93% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: -17.180.049 -7.197.943 -8.929.813 -9.982.106 138,68% 1.731.870 -19,39% a) crediti -17.159.538 -6.977.967 -9.160.550 -10.181.571 145,91% 2.182.583 -23,83% Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value Margine di intermediazione 121 b) attività finanziarie disponibili per la vendita -130.150 130.150 -100,00% -130.150 230.737 69.315 -77,17% -320.563 -138,93% 40.858.113 33.625.109 2.504.745 6,13% 7.233.004 21,51% -33.767.574 -32.905.250 -31.293.315 -862.324 2,62% -1.611.935 5,15% -20.616.227 -19.967.011 -18.704.608 -649.216 3,25% -1.262.403 6,75% -13.151.347 -12.938.239 -12.588.707 -213.108 1,65% -349.532 2,78% 30.728 -263.644 7.649 294.372 -111,66% -271.293 3546,78 % -1.331.762 -866.633 -804.840 -465.129 53,67% -61.793 7,68% -47.013 -23.717 -22.630 -23.296 98,22% -1.087 4,80% 3.008.783 3.089.616 2.894.382 -80.833 -2,62% 195.234 6,75% -32.106.838 -30.969.628 -29.218.754 -1.137.210 3,67% -2.038.387 7,05% d) altre operazioni finanziarie -20.511 -89.826 43.362.858 Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Risultato netto della gestione finanziaria Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) da cessione di investimenti -6.139 3.200 5.664 -9.339 -291,84% -2.464 -43,50% Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 11.249.881 9.981.685 4.412.019 1.358.196 13,73% 5.479.666 124,20% Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -2.741.473 -3.064.317 -2.039.523 322.844 -10,54% -1.024.794 50,25% Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 8.508.408 6.827.368 2.372.496 1.681.040 24,62% 4.454.872 187,77% Utile (Perdita) d'esercizio 8.508.408 6.827.368 2.372.496 1.681.040 24,62% 4.454.872 187,77% Nelle tabelle seguenti sono rappresentati i dati di bilancio 2012 della Banca e di BCC Creta relativamente alle voci di conto economico allo scopo di poter meglio comprendere l’apporto delle due banche al risultato economico al 30 giugno 2013 pur considerando che l’incorporazione ha effetto dal 01 giugno 2013. Conto economico (Valori in Euro) Interessi attivi e proventi assimilati 31/12/2012 BCC Centropadana 64.346.812 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Totale 4.660.581 69.007.393 -27.428.657 -1.774.432 -29.203.089 Margine di interesse 36.918.155 2.886.149 39.804.304 Commissioni attive 12.179.527 1.572.852 13.752.379 Commissioni passive -1.189.934 -189.944 -1.379.878 Commissioni nette 10.989.593 1.382.908 12.372.501 Interessi passivi e oneri assimilati Dividendi e proventi simili 132.705 3.408 136.113 Risultato netto dell’attività di negoziazione 681.785 16.323 698.108 Risultato netto dell’attività di copertura 273.353 -2.243 271.110 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti 11.484.266 578.093 12.062.359 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 10.761.702 559.315 11.321.017 722.564 18.778 741.342 60.542.907 4.864.638 65.407.545 -17.180.049 -17.159.538 -1.410.958 -1.417.147 -18.591.007 -20.511 6.189 -14.322 d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti 0 63.050 63.050 -18.576.685 b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria 0 43.362.858 3.453.680 46.816.538 Spese amministrative: a) spese per il personale -33.767.574 -20.616.227 -4.537.022 -2.541.462 -38.304.596 b) altre spese amministrative -13.151.347 -1.995.560 -15.146.907 30.728 -11.214 19.514 -1.331.762 -62.888 -1.394.650 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte -23.157.689 -47.013 -1.484 -48.497 3.008.783 336.505 3.345.288 -32.106.838 -4.276.103 -36.382.941 -822.423 10.427.458 -6.139 11.249.881 -6.139 122 -2.741.473 174.094 -2.567.379 Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 8.508.408 -648.329 7.860.079 Utile (Perdita) d’esercizio 8.508.408 -648.329 7.860.079 Aggregando le voci di conto economico dell’Emittente e di BCC Creta al 31 dicembre 2012 si otterrebbe un calo nell’utile d’esercizio del 7,62% dipendente, in particolare, dall’incremento delle spese amministrative per 4,5 milioni di euro (+13,4%) e delle rettifiche di valore per deterioramento di crediti per 1,4 milioni (+8,26%). Le poste da cui risulterebbero i maggiori incrementi in termini positivi, sarebbero, invece, quelle relative agli interessi attivi e proventi assimilati per 4,6 milioni di euro (+7,2%) ed alle commissioni attive con un apporto da parte di BCC Creta di 1,5 milioni di euro (+12,9%). Prospetto della Redditività Complessiva PROSPETTO DELLA REDDIVITA’ COMPLESSIVA (valori in migliaia di Euro) Voci 2012 8.508 10 Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte 11.524 20 Attività finanziarie disponibili per la vendita 30 Attività materiali 40 Attività immateriali 50 Copertura di investimenti esteri 60 Copertura di flussi finanziari 70 Differenze di cambio 80 Attività non correnti in via di dismissione -557 90 Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a 100 patrimonio netto 10.967 110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 19.475 120 Redditività complessiva (Voce 10+110) 2011 2010 6.827 -6.772 2.372 -2.869 116 -6.656 171 -2.869 -497 Si illustra di seguito l’andamento dei margini. Il Margine d’interesse. Il margine d’interesse al 31 dicembre 2012 ammonta ad Euro 36,92 milioni e, nonostante sia in diminuzione di Euro 0,14 milioni rispetto al 31 dicembre 2011 (-0,37%), evidenzia un incremento di 5,3 milioni dal dicembre 2010. L’andamento positivo degli interessi attivi dal 2010 al 2012 (+33,5%) è stato influenzato dall’incremento degli interessi su crediti verso clientela (che dal 2010 al 2011 sono incrementati di 6,3 milioni) e di quelli relativi alle attività finanziarie(+ 73,2%), mentre gli interessi passivi sono aumentati del 65,6% da dicembre 2010 a causa dell’incremento del costo della provvista che oltre ad essere cresciuta nei volumi, è risultata più onerosa a causa della forte concorrenza. Gli interessi attivi complessivi sono Euro 64,35 milioni, risultando in aumento di Euro 7,34 milioni (+12,87%). Nel dettaglio, gli interessi percepiti da impieghi a clientela ordinaria, ammontano a Euro 48,07 milioni, in aumento di Euro 0,77 milioni (+1,64%), mentre quelli derivanti dagli investimenti finanziari sono pari a Euro 14,05 milioni, in aumento di Euro 5,08 milioni (+56,7%). Gli interessi relativi alle operazioni di copertura ammontano a Euro 2,18 milioni in aumento di Euro 1,43 milioni (+190,41%). Il costo complessivo per interessi passivi sulla raccolta onerosa è di Euro 27,43 milioni, in aumento di Euro 7,47 milioni (+37,46%). Gli interessi corrisposti sulla raccolta diretta a clientela ordinaria ammontano a Euro 26,15 milioni, in aumento di Euro 7,22 milioni (+38,13%), mentre gli interessi su altri rapporti ammontano a Euro 1,28 milioni. L’incremento degli interessi passivi è dovuto all’aumento delle giacenze della raccolta onerosa. Si registra nel complesso un aumento di Euro 7,34 milioni. Il contributo principale alla formazione degli interessi è stato dato dall’attività creditizia con la clientela pari a Euro 48 milioni, dal portafoglio titoli AFS per Euro 7,3 milioni e dall’intermediazione con banche per Euro 5,3 milioni. Si riporta il dettaglio della composizione del margine d’interesse per gli anni 2012, 2011 e 2010: Composizione margine d’interesse (Valori in migliaia di Euro) Voci 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 % Var Var 2011/2010 % Var 123 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.383 1.439 3.042 -56 -3,89% -1.603 -52,70% Attività finanziarie disponibili per la vendita 7.319 4.108 1.981 3.211 78,16% 2.127 107,37% Attività finanziarie detenute fino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela (comprensivi dei titoli L&R) Attività finanziarie valutate al Fair Value Derivati di copertura Attività finanziarie cedute e non cancellate Altre attività Totale interessi attivi 5.336 3406 2.097 1.930 56,66% 1.309 62,42% 47.663 46.705 40.389 958 2,05% 6.316 15,64% 8 8 8 2.186 751 114 1.435 191,08% 637 558,77% 411 594 559 -183 -30,81% 35 6,26% 12,87% 8.821 18,30% 41 41 64.347 57.011 48.190 7.336 Debiti verso banche -1.277 -1.022 -68 -255 24,95% -954 1402,94% Debiti verso clientela -8.223 -4.025 -3.248 -4.198 104,30% -777 23,92% Titoli in circolazione -15.364 -11.180 -8.473 -4.184 37,42% -2.707 31,95% -2.421 -3.441 -4.560 1.020 -29,64% 1.119 -24,54% -144 -287 -216 143 -49,83% -71 32,87% -27.429 -19.955 -16.565 -7.474 37,45% -3.390 20,46% 36.918 37.056 31.625 -138 -0,37% 5.431 17,17% Debiti verso banche centrali Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al Fair Value Passività finanziarie associate ad attività cedute e non cancellate Altre passività Derivati di copertura Totale interessi passivi Margine di interesse Composizione margine d’interesse (Valori in migliaia di Euro) Voci Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita 31/12/2012 BCC Centropadana 1.383 31/12/2012 Creta 7.319 31/12/2012 Totale 8 1.391 485 7.804 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela (comprensivi dei titoli L&R) Attività finanziarie valutate al Fair Value Derivati di copertura Attività finanziarie cedute e non cancellate Altre attività Totale interessi attivi 5.336 12 5.348 47.663 4.156 51.819 8 8 2.186 2.186 411 411 41 64.347 41 4.661 69.008 -1.285 Debiti verso banche centrali Debiti verso banche -1.277 -8 Debiti verso clientela -8.223 -763 -8.986 Titoli in circolazione -15.364 -988 -16.352 Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al Fair Value Passività finanziarie associate ad attività cedute e non cancellate -2.421 -2.421 -144 -144 Altre passività Derivati di copertura Totale interessi passivi Margine di interesse -15 -15 -27.429 -1.774 -29.203 36.918 2.887 39.805 Il margine d’interesse da clientela è risultato in calo rispetto allo scorso anno, in particolare: - l’attivo fruttifero è stato influenzato dal calo delle masse e dalla diminuzione dei tassi sugli impieghi in particolare quelli a medio lungo termine trainati dalla discesa dell’Euribor; al contrario il costo della raccolta ha subito un incremento causato dall’aumento dei volumi e dei tassi di remunerazione sempre più onerosi a causa della forte concorrenza. Di contro è migliorata la gestione dell’attività finanziaria con conseguente contenimento della variazione assoluta del margine d’interesse complessivo rispetto al 2011(- 0,4%). Si registra, nel complesso, un aumento di oltre Euro 7,3 milioni (+12,9%) degli interessi attivi. Il contributo principale alla formazione degli interessi attivi è stato dato dall’attività creditizia con la clientela pari a Euro 48 milioni, dal portafoglio titoli AFS Euro 7,3 milioni e dall’intermediazione con banche per Euro 5,3 milioni. 124 Anche gli interessi passivi evidenziano un incremento di Euro 7,4 milioni (37,5% sull’anno precedente). Margine di intermediazione. Il margine di intermediazione al 31 dicembre 2012 è pari a Euro 60,54 milioni, in aumento di Euro 12,49 milioni (+25,98%) rispetto al 31 dicembre 2011. Tale notevole incremento è sostanzialmente ascrivibile alla gestione delle attività disponibili per la vendita, composte principalmente da titoli di stato italiani, che nel complesso hanno generato un margine pari a Euro 10,7 milioni, mentre nel 2011 il risultato netto è stato di 0,49 milioni di Euro, come rappresentato nella tabella sotto riportata. (Valori in migliaia di Euro) Totale T 2012 Voci/Componenti reddituali Utili Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela Attività finanziarie disponibili 3. per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamenti Attività finanziarie detenute sino 4. alla scadenza Totale attività Perdite Totale T 2011 Risultato netto Utili Perdite Totale T 2010 Risultato netto 18 Utili Perdite Risultato netto 18 340 -1 338 15.351 -4.590 10.762 512 -40 473 466 -151 314 15.351 -4.590 10.762 512 -40 473 466 -151 314 15.351 -4.590 10.762 531 -40 491 805 -152 652 868 868 -146 -146 723 723 367 367 -47 -47 320 320 161 161 -24 -24 137 137 Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Totale passività Commissioni nette. Nelle tabelle sottostanti sono evidenziate le commissioni alla data del 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Commissioni attive (Valori in migliaia di Euro) a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 % Var Var 2011/2010 % Var 697 688 641 9 1,31% 47 7,33% 2.167 1.942 2.126 225 11,59% 184 -8,65% 16 26 -10 -38,46% 26 248 280 220 -32 -11,43% 60 27,27% 200 213 222 -13 -6,10% 9 -4,05% 258 287 322 -29 -10,10% 755 514 693 241 46,89% 35 179 689 622 669 67 10,77% 47 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. attività di consulenza -10,87% -25,83% 8.1. in materia di investimenti 8.2. in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi -7,03% 125 9.1. gestioni di portafogli 3 3 4 0 0,00% 3 3 4 0 0,00% 349 432 394 -83 -19,21% 338 188 271 150 4.294 4.123 3.880 75 128 3.756 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring di 1 1 -25,00% -25,00% 79,79% 38 83 9,64% -30,63% 171 4,15% 243 6,26% 124 -53 -41,41% 4 3,23% 3.620 3.554 136 3,76% 66 1,86% 1.191 1.187 1.095 4 0,34% 92 8,40% 12.180 11.688 11.420 492 4,21% 268 2,35% g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi k) operazioni di prestito titoli Totale Commissioni passive (Valori in migliaia di Euro) a) garanzie ricevute 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 -7 -4 -3 -3 42,86% -1 33,33% -81 -68 -66 -13 16,05% -2 3,03% -3 300,00% % Var Var 2011/2010 % Var b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute -5 -4 -1 -1 20,00% -12 -1 -1 -11 91,67% -64 -63 -64 -1 1,56% 1 -1,56% -1.099 -1.095 -1.160 -4 0,36% 65 -5,60% -3 -1 -2 -2 66,67% 1 -50,00% -1.190 -1.168 -1.231 -22 1,85% 63 -5,12% 0,00% 3. gestioni di portafogli: 3.1 proprie 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. Collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi f) operazioni di prestito titoli Totale Commissioni nette (Valori in migliaia di Euro) commissioni attive commissioni passive Commissioni nette 31/12/2012 31/12/2011 12.180 -1.190 10.990 11.688 -1.168 10.520 31/12/2010 11.420 -1.231 10.189 Var 2012/2011 492 -22 470 Var 2011/2010 4,21% 268 1,88% 63 4,47% 331 % Var % Var 2,35% -5,12% 3,25% Tra le commissioni relative ai “servizi di gestione, intermediazione e consulenza”, quelle riguardanti la “negoziazione di strumenti finanziari” si riferiscono alle retrocessioni ricevute per la partecipazione alle aste dei titoli di Stato che nel 2010 erano ricomprese tra le commissioni afferenti “altri servizi”. Le commissioni relative ai “servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione” sono riconosciute dalla Società veicolo alle banche che hanno svolto attività di Servicer nelle operazioni di cartolarizzazione nella misura del 4% del debito residuo dei crediti ceduti e del 6% di ciascuna somma recuperata sui crediti in default. Tale voce riflette pertanto l’andamento decrescente del debito residuo dei crediti ceduti passando da 124 mila Euro del 2010 a 75 mila Euro del 2012. Nel 2011 l’importo commissionale è cresciuto, invece, di 4 mila Euro rispetto all’anno precedente a seguito dei maggiori incassi sui crediti in default. 126 La sottovoce “altri servizi” è composto da commissioni relative a “crediti verso clientela ordinaria - altri finanziamenti”, canoni relativi a cassette di sicurezza e commissioni per altri servizi bancari. Risultato netto della gestione finanziaria. Il risultato netto della gestione finanziaria, nonostante l’aumento delle rettifiche di valore su crediti , ha registrato un incremento dal 2010 al 2012 di 9,7 milioni di Euro in particolare grazie al contributo della gestione delle attività disponibili per la vendita che nel 2012 è risultato pari a 11,5 milioni di Euro. Rettifiche di valore su crediti. Le rettifiche/riprese nette per deterioramento dei crediti presentano nel 2012 un saldo negativo di 17,1 milioni di euro, e rilevano un incremento negativo del 92,4% rispetto al 2010 come conseguenza dell’attenta politica di accantonamenti seguita dalla banca al fine di una gestione prudente nei confronti delle prospettive economiche future. Tale politica è stata seguita anche negli anni precedenti: la banca ha infatti accantonato 7,1 mln di euro nel 2011 e 8,9mln di euro nel 2010. Di seguito si riportano i dettagli della voce relativa alle rettifiche / riprese di valore riferite agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. (Valori in migliaia di Euro) rettifiche di valore su attività finanziarie disponibili per la vendita rettifiche su strumenti finanziari con tassi fuori mercato rettifiche di valore su crediti Svalutazioni analitiche su sofferenze Attualizzazione su sofferenze Svalutazioni analitiche su incagli Attualizzazione su incagli analitici Svalutazioni collettive su crediti perdite su crediti definitive Riprese di valore su crediti Riprese di valore da incassi e valutazioni sofferenze Riprese da attualizzazione sofferenze Incassi su crediti ammortizzati Totale rettifiche di valore su crediti Rettifiche di valore su crediti di firma Rettifiche di valore nette (Valori in migliaia di Euro) Su crediti verso clientela Finanziamenti Su crediti verso clientela - Titoli di debito Totale rettifiche di valore nette 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 31/12/2012 31/12/2011 0 -68 -19.325 -11.505 -2.789 -1.927 -603 -1.692 -809 2.233 202 1.806 226 -17.160 -21 -17.180 -130 0 -9.170 -5.477 -1.446 645 0 -1.927 -965 2.192 698 1.390 104 -6.978 -90 -7.198 % Var Var 2012/2011 Var 31/12/2010 2012/2011 0 0 -10.848 -7.562 -2.725 -300 53 -42 -272 1.688 493 1.194 0 -9.161 231 -8.930 % Var 130 -68 -10.154 -6.028 -1.343 -2.572 -603 235 156 41 -496 416 122 -10.182 69 -9.982 Var 2011/2010 Var 2011/2010 -130 0 1.678 2.085 1.279 945 -53 -1.885 -693 505 205 196 104 2.183 -321 1.732 % Var 17.160 6.978 9.161 -31,27% 10.182 145,92% -2.183 -23,83% 17.160 6.978 9.161 -31,27% 10.182 145,92% -2.183 -23,83% Con riferimento alle rettifiche di valore su crediti si rinvia, inoltre, alle precedenti tabelle del presente Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1 ed ai relativi commenti. Utile della operatività corrente al lordo delle Imposte. Personale Il costo del personale - nel quale sono compresi i compensi di amministratori, sindaci e quelli riferiti a contratti di somministrazione e di collaborazione coordinata e continuativa - si è attestato a 20,6 milioni di euro nel 2012, contro i 19,8 milioni del periodo precedente ed i 18,7 del 2010. Tale incremento è ascrivibile agli investimenti di natura organizzativa sostenute al fine di migliorare gli assetti della banca anche alla luce degli impatti normativi e delle mutate condizioni del contesto economico ed al rinnovo contrattuale del personale dipendente. Margine di intermediazione 127 Gli indicatori di produttività aziendale evidenziano un miglioramento in termini di montante medio, mentre rispetto alla redditività risentono della contrazione del margine di intermediazione, imputabile alle minusvalenze nette del portafoglio titoli di proprietà. Il cost-income è migliorato, passando dal 66,10% del 2011 al 55,30% del 2012. Il cost income è calcolato rapportando le spese amministrative (voce 150 CE) e le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (voce 170 e 180 CE) al margine di intermediazione (voce 120 CE) e agli altri oneri/proventi di gestione (voce 190 CE). Spese amministrative Le altre spese amministrative nel 2010 ammontavano a 12,6 milioni di Euro e sono cresciute nel 2011 del 2,8%, mentre nel 2012, l’adozione di politiche di contenimento dei costi ci ha permesso di limitare la crescita di tale voce all’1,6% rispetto all’esercizio precedente. Al 31 dicembre 2012 le altre spese amministrative ammontano a Euro 13,15 milioni, in aumento di Euro 0,21 milioni (+1,65%). Le imposte indirette, inserite tra le altre spese amministrative, ammontano a Euro 2,99 milioni, in diminuzione di Euro 0,08 milioni (-2,73%), mentre le c.d. “spese operative” ammontano a Euro 10,16 milioni, in aumento di Euro 0,30 milioni (+3,0 %), rispetto allo scorso esercizio. Nella seguente tabella sono evidenziate la composizione e la variazione delle spese amministrative nel periodo osservato dal 2010 al 2012. Spese amministrative (Valori in migliaia di Euro) Spese informatiche Spese per beni immobili e mobili Spese per l’acquisto di beni e servizi non professionali Prestazioni professionali Premi assicurativi Spese pubblicitarie Altre spese Imposte indirette e tasse TOTALE 31/12/2012 -2.053 -1.445 31/12/2011 -2.032 -1.565 31/12/2010 -2.020 -1.443 Var 2012/2011 -21 120 % Var 1,03% -7,67% Var 2011/2010 -12 -122 % Var 0,59% 8,45% -3.648 -1.102 -216 -272 -1.423 -2.992 -13.151 -3.341 -872 -221 -253 -1.578 -3.076 -12.938 -3.650 -639 -296 -302 -1.621 -2.618 -12.589 -307 -230 5 -19 155 84 -213 9,19% 26,38% -2,26% 7,51% -9,82% -2,73% 1,65% 309 -233 75 49 43 -458 -349 -8,47% 36,46% -25,34% -16,23% -2,65% 17,49% 2,77% Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi per controversie legali, per oneri per il personale ed altri diversi dai precedenti. del passivo dello stato patrimoniale. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a riportano una ripresa di Euro 0,03 milioni, in diminuzione di Euro 0,29 milioni (-111,66%). Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali Nella voce è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività materiali detenute ad uso funzionale o a scopo di investimento, incluse quelle relative ad attività acquisite in locazione finanziaria e ad attività concesse in leasing operativo. Le rettifiche di valore su attività materiali sono aumentate sensibilmente (+53,6%) a seguito della svalutazione degli immobili per recupero crediti. Gli ammortamenti operativi risultano pari a Euro 0,91 milioni, in incremento di Euro 0,03 milioni (+2,94%), di cui Euro 0,86 milioni per immobilizzazioni materiali e Euro 0,05 milioni per immobilizzazioni immateriali. Altri proventi e oneri di gestione I proventi e oneri di gestione a fine 2012 sono quantificati in 3 milioni di Euro, in leggera diminuzione (82 mila Euro) rispetto al precedente esercizio. Tale voce è aumentata rispetto al 2010 del 6,8% se si considera che a seguito di un’analisi condivisa a livello di Movimento Cooperativo, alcune tipologie di proventi relative agli addebiti sui conti correnti e depositi a risparmio, per euro 287 mila Euro, che nel 2010 erano classificate a voce 190) “altri oneri/proventi di gestione” del conto economico, sono state negli anni seguenti classificate alla voce 40 “Commissioni attive”. I costi operativi risultano pertanto pari a Euro 32,10 milioni, in aumento di Euro 1,30 milioni (+4,21%). Pertanto, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a Euro 11,25 milioni, con un aumento di Euro 1,20 milioni rispetto allo scorso esercizio (+11,92%). La tabella che segue riporta il dettaglio della voce “Altri proventi/oneri di gestione” con riferimento al triennio oggetto di analisi. 128 Altri proventi ed oneri di gestione (Valori in migliaia di Euro) Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria Cause passive: transazioni, condanne, sentenze, reclami Oneri per malversazioni e rapine Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non separabili Interventi al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Oneri per operazioni di cartolarizzazione Recupero imposte e tasse Rimborso spese legali per recupero crediti Recuperi spese su servizi di finanziamento Ricavi gestione Agenzia Viaggi Ricavi su operazioni di cartolarizzazione Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria Altri proventi di gestione Totale 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 -49 -68 -92 19 -27,94% 24 -26,09% -62 -22 -49 -40 181,82% 27 -55,10% -10 -28 -35 18 -64,29% 7 -20,00% -186 -179 -176 -7 3,91% -3 1,70% -231 -242 -149 -146 2.630 470 134 51 14 -106 2.865 299 2.431 228 55 3 394 3.009 % Var Var 2011/2010 % Var 11 -4,55% -93 62,42% 37,74% -8,20% 57,19% -106 434 71 17,85% 31,14% 79 55 -40 -235 171 134 -4 11 -7,27% 366,67% -24 -52 -30,38% -94,55% 40 58 -40 -100,00% -18 -31,03% 474 3.091 544 2.894 -80 -82 -16,88% -2,65% -70 197 12,87% 6,81% L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte dai 4,4 mln di euro del 2010 è salito a 10 mln di euro nel 2011 per poi raggiungere 11,2mln di euro nel 2012 registrando una crescita di 6,8mln di euro nell’arco dei tre periodi (+155%). L’utile d’esercizio 2012 Le imposte sul reddito ammontano a Euro 2,74 milioni, in diminuzione di Euro 0,36 milioni, pari al 11,80%. Pertanto l’utile netto di fine esercizio è di Euro 8,51 milioni, con un aumento di Euro 1,56 milioni, pari al +22,54%, rispetto ai Euro 6,94 milioni del 2011. Dopo l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 e della proposta di riparto dell’utile, avvenute durante l’Assemblea Ordinaria del 20 aprile 2013 il patrimonio e le riserve ammontano a Euro 211,61 milioni. Per maggiori informazioni in merito agli indici di redditività degli esercizi dal 2010 al 2012 e nonché del primo semestre 2013 si rinvia a quanto indicato alla Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1. 9.2.3 Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’emittente, indicando in che misura il reddito ne ha risentito. Non si registrano ulteriori informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’Emittente. 9.2.4 Illustrazione delle ragioni delle eventuali variazioni sostanziali delle vendite o delle entrate nette. Salvo quanto previsto nel precedente Paragrafo 9.2.1, non si sono verificati ulteriori fatti che abbiano determinato sensibili variazioni sui risultati dell’Emittente. 9.2.5 Informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale, monetaria o politica che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sull’attività dell’Emittente Oltre a quanto indicato in merito ai Fattori di Rischio, di cui al Capitolo IV della presente Sezione I del Prospetto Informativo (cui si rinvia per ulteriori informazioni), l’Emittente non è a conoscenza di informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale, monetaria o politica che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sull’attività della Banca. Si precisa, tuttavia, quanto segue. Il perdurare della situazione di recessione economica internazionale e dell’Italia ha reso necessaria l’adozione, a partire da novembre 2011, di alcune misure volte a mitigare, almeno in parte, gli effetti della crisi. Successivamente all’adozione di alcune misure di austerity, è stato costituito un governo tecnico, con lo scopo, fra l’altro, di proseguire nell’attuazione di tali misure volte a far fronte alla stagnazione economica, a ridurre i credit spread e rifinanziare il 129 crescente debito italiano contenendone il relativo costo. Nel dicembre 2011 il nuovo Governo Italiano, ha adottato alcune disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici. Le incertezze connesse alla crisi economica e finanziaria in atto potrebbero peggiorare in presenza di fenomeni di instabilità politica e di difficoltà del nuovo Governo ad adottare tempestivamente misure idonee a fronteggiare la crisi. Tutto ciò incidendo negativamente sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e sui piani di investimento della clientela di riferimento, non è possibile escludere che la redditività dell’Emittente possa risultare inferiore rispetto a quella conseguita negli anni precedenti. Con riferimento al regime fiscale applicabile all’Emittente si segnala che, l’articolo 2 ai commi da 36-bis a 36 quater del D.L. 138/2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 148/2011 ha modificato il regime di tassazione delle società cooperative, in sostanza, riducendo l’agevolazione costituita dalla detassazione degli utili inviati a riserva (prevista dal combinato disposto dell’articolo 12 della legge n. 904/1977, dell’articolo 6 del decreto legge n. 63/2002, e dell’articolo 1, comma 460, della legge n. 311/2004). In particolare, secondo il regime previgente, le banche di credito cooperativo potevano escludere la tassazione: 1) la quota di utile netto destinato a riserva obbligatoria (c.d. “indivisibile”), pari al 70% dell’utile stesso; 2) la quota di utile netto destinato ai c.d. fondi mutualistici pari al 3% dell’utile (ex Art. 11, comma 9, legge n. 59/1992 e art. 37, comma 2, del TUB). Ferma restando la detassazione del 3% di utile netto destinato ai c.d. fondi mutualistici, che non è interessata dalla modifica, con la nuova normativa, a partire dal 2013, la quota di utile destinato a riserva obbligatoria, che può essere esclusa da imposizione ai fini IRES, passa dal 70% al 63%. Al fine di rendere una valutazione approssimativa dell’impatto di detta riforma fiscale, l’Emittente ha effettuato, retrospettivamente, una simulazione dell’incidenza dell’imposta IRES applicata, secondo le nuove modalità, al risultato dell’esercizio 2012. Dal raffronto fra le imposte effettivamente corrisposte e l’ipotetica tassazione conseguente all’applicazione del regime fiscale come riformato emergerebbe un maggior carico fiscale annuale per il 2012 di Euro 169.224. 130 10. 10.1 RISORSE FINANZIARIE Informazioni riguardanti le risorse finanziarie dell’Emittente Nel presente Capitolo è riportata l’analisi dell’andamento finanziario e dei flussi di cassa di BCC Centropadana al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Le informazioni incluse nel presente Capitolo sono state estratte dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 e dai bilanci d’esercizio chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. La Banca ottiene le risorse necessarie al finanziamento delle proprie attività mediante i depositi della clientela, l’emissione di prestiti obbligazionari, la raccolta sul mercato interbancario oltre che dal patrimonio proprio. Attualmente l’Emittente ha in essere operazioni di cartolarizzazione proprie. Il controllo del rischio di liquidità è di competenza della Funzione di Gestione dei Rischi ed è finalizzato a garantire la disponibilità di riserve di liquidità sufficienti ad assicurare la solvibilità nel breve termine ed, al tempo stesso, il mantenimento di un sostanziale equilibrio fra le scadenze medie di impieghi e raccolta nel medio/lungo termine. Le risultanze delle analisi effettuate vengono periodicamente presentate al Comitato di Direzione. Si rinvia alla Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2. La seguente tabella riporta le informazioni relative alla raccolta diretta e alla posizione interbancaria al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Voci (valori in migliaia di Euro) Conti correnti passivi Depositi a risparmio 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2013/2012 639.482 518.999 565.813 523.973 120.483 23,21% -46.814 -8,27% 41.840 7,99% 34.842 22.217 25.257 31.238 12.625 56,83% -3.040 -12,04% -5.981 -19,15% Altri debiti % var Var 2012/2011 Var 2011/2010 % var % var 10.450 13.466 15.336 20.438 -3.016 -22,40% -1.870 -12,19% -5.102 -24,96% Raccolta a vista Certificati di deposito 684.774 554.682 606.406 575.649 130.092 23,45% -51.724 -8,53% 30.757 5,34% 38.958 37.111 19.465 3.778 17.646 90,66% 15.687 415,22% Conti deposito Prestiti obbligazionari Pronti contro termine 192.872 148.256 673 147.583 21929,12% 673 0 722.336 640.016 642.403 0 0 954.966 1.639.740 Altri finanziamenti Raccolta a termine Raccolta diretta da clientela Totale crediti verso banche Totale debiti verso banche Totale interbancario netto Totale raccolta 1.847 4,98% 44.616 30,09% 642.143 82.320 12,86% -2.387 -0,37% 260 0,04% 20.126 52.050 0 0 -20.126 -100,00% -31.924 -61,33% 825.383 682.667 697.971 129.583 15,70% 142.716 20,91% -15.304 -2,19% 1.380.065 1.289.073 1.273.620 259.675 18,82% 90.992 7,06% 15.453 1,21% 150.294 113.652 149.474 43.118 28,69% 36.642 32,24% -35.822 -23,97% 131.420 155.065 50.135 69.449 52,85% -23.645 -15,25% 104.930 209,29% -7.457 -18.874 41.413 -99.339 11.417 -60,49% -60.287 -145,58% 1.632.283 1.361.191 1.330.486 1.174.281 30.705 2,31% 800 193.412 200.869 271.092 19,92% 140.752 141,69% 156.205 13,30% Al fine di fornire informazioni in merito agli effetti dell’Acquisizione degli Sportelli, rispetto alla situazione della raccolta dell’Emittente, nella tabella di seguito riportata si espongono le risorse finanziarie pro-forma con riferimento al semestre chiuso al 30 giugno 2013, suddivise tra raccolta diretta e interbancario netto. Voci (Valori in migliaia di Euro) Conti correnti passivi Depositi a risparmio Altri debiti Raccolta a vista Certificati di deposito 30/06/2013 30/06/2013 Centropadana 639.482 34.842 10.450 684.774 38.958 Sportelli Banca Farnese e Carife 74.449 430 74.879 43.088 30/06/2013 Totale 713.931 35.272 10.450 759.653 82.046 131 Conti deposito Prestiti obbligazionari Pronti contro termine Altri finanziamenti Raccolta a termine Raccolta diretta da clientela Totale crediti verso banche Totale debiti verso banche Totale interbancario netto Totale raccolta 192.872 722.336 192.872 757.780 457 907 1.034.062 1.793.715 193.270 200.869 -7.599 1.786.116 35.444 457 107 79.096 153.975 -142 800 954.966 1.639.740 193.412 200.869 -7.457 1.632.283 -142 153.833 Nella tabella sono stati riportati i dati della raccolta al 30 giugno 2013 delle due banche e il dato aggregato da cui risulta che la raccolta diretta da clientela evidenzia un incremento del 9,0%. L’andamento della raccolta diretta e dei crediti e debiti verso banche nei periodi in esame è commentato in dettaglio nella Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1. Cartolarizzazioni Si riporta l’informativa riguardante l’attività di cartolarizzazione posta in essere dalla Banca in qualità di originator, ai sensi della L. 130/1999. La normativa richiamata disciplina la cessione “in blocco” di crediti da parte di una società (originator) ad un’altra società appositamente costituita (Special Purpose Vehicle – SPV), la quale a sua volta emette titoli collocabili sul mercato (Asset Backed Securities - ABS), che presentano diversi livelli di subordinazione, al fine di finanziare l’acquisto dei crediti stessi. Le operazioni poste in essere dalla Banca sono le seguenti: ((Valori in migliaia di Euro) Operazione/ Veicolo Credico Finance 2 srl Credico Finance 3 srl Credico Finance 4 srl Totale rischio in Esposizio rischio in capo alla ne capo alla banca residua Banca 30/06/201 31/12/20 31/12/2012 3 12 Esposizio ne residua 31/12/201 1 rischio in capo alla banca 31/12/2011 Esposizio ne residua 31/12/201 0 rischio in capo alla banca 31/12/201 0 2.629 6.339 2.629 8.784 2.629 5.096 1.592 6.523 1.592 8.667 1.592 1.615 9.866 1.615 11.435 1.615 13.092 1.615 3.207 19.818 5.836 24.297 5.836 30.543 5.836 Data di perfeziona mento Esposizioni cartolarizzat e (importo originario) Esposizion e residua 30/06/2013 29/07/2003 52.322 0 0 4.856 14/06/2004 28.205 3.966 1.592 26/04/2005 28.298 8.948 108.825 12.914 La Banca ha posto in essere esclusivamente Cartolarizzazioni di tipo tradizionale. Obiettivi della Banca e tipologie di esposizioni Si elencano di seguito i principali obiettivi perseguiti dalla Banca relativamente all’attività di cartolarizzazione: (i) diversificazione delle fonti di finanziamento, (ii) maggiore correlazione delle scadenze fra raccolta ed impieghi, (iii) miglioramento dei coefficienti prudenziali di vigilanza. Le operazioni hanno avuto per oggetto crediti performing costituiti da mutui ipotecari concessi a clientela residente in Italia. I progetti, realizzati con l’assistenza di ICCREA Banca, hanno visto la cessione pro-soluto di portafogli di crediti nascenti da mutui ipotecari “in bonis” assistiti da ipoteca di 1° grado erogati dalla Banca e da altre BCC-CR consorelle, per un valore nominale complessivo lordo di Euro 1.076 milioni di cui circa Euro 109 milioni relativi alla Banca. Soggetto organizzatore (arranger) è stata Societé Générale Corporate & Investment Banking con il coinvolgimento, per le necessarie valutazioni di rating, delle Agenzie Moody’s e Standard and Poor’s. Per l’operazione ci si è avvalsi di società veicolo appositamente costituite e omologate come previsto dalla L.130/1999, nelle quali la Banca non detiene interessenze né suoi dipendenti rivestono ruoli societari. Ciascuna operazione si è concretizzata per mezzo di più contratti tra loro collegati, il cui schema è di seguito rappresentato: - cessione pro-soluto, da parte degli originator, di un portafoglio di crediti individuati in “blocco”; - acquisizione dei crediti da parte del cessionario/emittente, società veicolo, ed emissione da parte di quest’ultimo di “notes” caratterizzate da un diverso grado di rimborsabilità al fine di reperire mezzi finanziari; 132 - sottoscrizione delle “notes” Senior e Mezzanine da parte di Intermediari autorizzati collocatori; - sottoscrizione da parte dei singoli originators delle notes Serie C – Junior. I titoli di classe C sono stati suddivisi in differenti serie, ciascuna di importo proporzionale all’ammontare dei crediti rispettivamente ceduti dalle singole banche, le quali hanno provveduto a sottoscriverli interamente. Ognuna di queste ha sottoscritto esclusivamente la serie di titoli subordinati di pertinenza, con pagamento del relativo prezzo alla “pari”. Relativamente alle posizioni detenute dalla Banca verso le operazioni di cartolarizzazione dalla stessa realizzate in data antecedente al 30 settembre 2005, si utilizza il metodo standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale (cfr. Sezione III - Titolo II - Capitolo 2 della Circolare n. 263/06 della Banca d’Italia). Il trattamento di bilancio delle operazioni di cartolarizzazione effettuate dalla Banca anteriormente all’entrata in vigore dei principi IAS/IFRS differisce dal trattamento riservato alle stesse operazioni effettuate successivamente. In particolare, in sede di prima applicazione dei principi IAS/IFRS la Banca si è avvalsa della facoltà – prevista dall’IFRS 1 - di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti alle operazioni effettuate prima del 1° gennaio 2004, cancellati in base ai precedenti principi nazionali. Tali attivi, pertanto, non figurano nel bilancio della Banca, sebbene essi non sarebbero stati cancellati se fossero state applicate le regole previste dallo IAS 39 per la derecognition. Sono state rilevate soltanto le forme di attività di rischio in bilancio e fuori bilancio sottoscritte dalla Banca. Per quanto concerne le operazioni effettuate in data successiva al 1° gennaio 2004, il mantenimento sostanziale dei rischi e dei benefici del portafoglio ceduto comporta, secondo quanto previsto dallo IAS 39, la mancata cancellazione dal bilancio dei crediti sottostanti; di conseguenza, detti attivi continuano a figurare nell’attivo del bilancio della Banca tra le attività cedute non cancellate. Nel corso del primo semestre 2013 si segnala che è stata estinta anticipatamente la cartolarizzazione denominata Credico Finance 2 Srl mediante il riacquisto del debito residuo dei mutui ipotecari oggetto della cartolarizzazione per euro 5.063mila. Conseguentemente è stata rimborsata alla Banca la linea di liquidità concessa alla società veicolo e il titolo Junior sottoscritto all’atto dell’operazione per un totale di euro 2.629mila. Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo X, Paragrafo 10.3.4. Il rischio che rimane in capo alla Banca alla data del 30/06/2013 è pari a 3.207mila euro determinato dalla somma tra l’ammontare dei titoli C sottoscritti (Euro 1.182mila) e il valore del credito concesso alla società veicolo pari alla linea di liquidità (Euro 2.025mila). 10.2 10.2.1 Fonti, importi e flussi di cassa dell’Emittente Flussi di cassa relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 La tabella che segue mostra il rendiconto finanziario dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. I prospetti contabili al 30 giugno 2013, redatti per le finalità di Vigilanza emanate dalla Banca d’Italia, ancorchè redatti in base ai principi contabili internazionali non possono essere qualificati come bilancio intermedio e pertanto possono non contenere tutti e tutte le disclosures previste dallo IAS 34. Alla luce di quanto esposto non sono disponibili le informazioni relative al rendiconto finanziario al 30 giugno 2013. RENDICONTO FINANZIARIO (Metodo Indiretto) A. ATTIVITA’ OPERATIVA (Valori in Euro) 1. Gestione - risultato d’esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al Fair Value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell’effetto fiscale (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al Fair Value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti - crediti verso clientela - altre attività 31/12/2012 23.481.791 8.508.408 Importo 31/12/2011 12.264.141 6.943.204 31/12/2010 13.947.219 2.372.496 328.715 270.279 1.149.278 -2.841.590 17.159.538 441.711 2.925.607 -6.482.292 7.940.662 890.350 1.761.549 541.766 -358.329 9.490.048 827.470 785.379 -3.040.598 -92.059.523 -1.661.927 25.407 -82.684.421 -79.004.953 42.230.294 35.098.910 -6.062.833 398.623 -120.688.600 -1.168.564 24.467 -37.230.928 35.620.132 24.676 -113.661.451 -4.296.931 -319.123 -69.976.683 - 92.433 24.088 -64.739.539 40.434.583 -4.910.087 -46.592.772 5.899.477 133 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche: a vista - debiti verso banche: altri debiti - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al Fair Value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d’azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d’azienda Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO LEGENDA: (+) generata (-) assorbita 75.675.824 -23.645.973 114.471.363 104.930.736 56.102.414 36.328.921 75.733.231 97.522.929 -494.766 32.482.684 23.498.386 27.339.559 -87.353.668 13.419.305 7.098.092 -20.662.021 -1.785.270 6.046.904 -35.642.425 4.577.973 72.950 174.597 179.493 137.989 132.705 176.870 127.435 41.892 2.623 10.554 -3.944.660 -5.662.471 -1.098.780 -3.880.027 -64.633 -5.615.470 -47.001 -1.061.541 -37.239 -3.770.063 -5.482.978 -960.791 -103.284 2.013.648 -713.295 -816.579 2.511.450 -159.490 28.893 -437.381 -567.978 -4.052 31.12.2012 7.030.584 2.511.450 Importo 31.12.2011 7.034.636 -4.052 31.12.2010 6.651.429 383.207 9.542.034 7.030.584 7.034.636 -742.600 1.271.048 383.207 RICONCILIAZIONE Voci di bilancio (Valori in Euro) Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio Nella tabella seguente sono rappresentati i dati di bilancio 2012 dell’Emittente e di BCC Creta relativamente al rendiconto finanziario allo scopo di poter meglio comprendere l’apporto delle due banche agli attuali risultati economici pur considerando che la Fusione ha effetto dal 01 giugno 2013. A. ATTIVITA’ OPERATIVA (Valori in Euro) 1. Gestione - risultato d’esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al Fair Value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell’effetto fiscale (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al Fair Value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti 31/12/2012 BCC Centropadana 23.481.791 8.508.408 328.715 -2.841.590 17.159.538 441.711 2.925.607 -3.040.598 -92.059.523 -1.661.927 25.407 -82.684.421 -79.004.953 42.230.294 Importo 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Totale 246.328 -648.329 23.728.119 7.860.079 -55.234 1.417.147 64.372 139.372 328.715 -2.896.824 18.576.685 506.083 3.064.979 -671.000 -5.736.592 233.928 -9.100.483 -2.103.879 174.836 -3.711.598 -97.796.115 -1.427.999 25.407 -91.784.904 -81.108.832 42.405.130 134 - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche: a vista - debiti verso banche: altri debiti - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al Fair Value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d’azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d’azienda Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO LEGENDA: (+) generata (-) assorbita 35.098.910 -6.062.833 75.675.824 -23.645.973 5.397.984 -338.978 5.754.643 -4.215.662 40.496.894 -6.401.811 81.430.467 -27.861.635 75.733.231 97.522.929 13.871.830 -6.510.124 89.605.061 91.012.805 -87.353.668 13.419.305 7.098.092 2.608.599 264.379 -87.353.668 16.027.904 7.362.471 174.597 3.408 178.005 132.705 3.408 136.113 41.892 41.892 -3.944.660 -27.545 -3.972.205 -3.880.027 -64.633 -27.545 -3.907.572 -64.633 -3.770.063 -24.137 -3.794.200 -103.284 -200.343 -303.627 -713.295 -816.579 2.511.450 -26.102 -226.445 13.797 -739.397 -1.043.024 2.525.247 RICONCILIAZIONE Voci di bilancio (Valori in Euro) Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 31/12/2012 BCC Centropadana 7.030.584 2.511.450 9.542.034 Importo 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Totale 512.095 13.797 7.542.679 2.525.247 525.892 10.067.926 La gestione del rischio di liquidità nel corso degli ultimi esercizi è stata caratterizzata da una costante evoluzione soprattutto dal punto di vista degli strumenti per il suo controllo periodico. I riscontri positivi della gestione del rischio in oggetto si possono osservare nella tabella riportata nella Sezione I; Capitolo IV, Paragrafo 4.1.6 del presente prospetto dove si osserva che il rapporto impieghi/raccolta, a partire dal 103,3% di dicembre 2011 si attesta al 87,0% di giugno 2013. Questo grazie a politiche di gestione della raccolta che hanno permesso di mantenere la Banca strutturalmente liquida ed autosufficiente in ogni momento. Si evidenzia anche, per lo stesso periodo, l’importante crescita delle Attività Prontamente Liquidabili (APL), riserve da utilizzare per eventuali operazioni di rifinanziamento, che sono passate da 43,1 milioni di Euro di dicembre 2011 a 256,7 milioni di Euro di giugno 2013. La gestione per la crescita costante delle APL è strettamente collegata con l’adeguamento della banca per il 2015 ai requisiti minimi richiesti dall’indicatore di liquidità a breve LCR (Liquidity Coverage Ratio). Per quanto riguarda la gestione della liquidità dopo la Fusione non si rilevano importanti variazioni nella struttura della liquidità e negli indicatori sopra descritti. 10.3 Fabbisogno finanziario e struttura di finanziamento dell’Emittente In relazione al fabbisogno finanziario, di seguito si riportano i dati relativi all’evoluzione della raccolta diretta e degli impieghi rappresentati dai crediti verso clientela al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. 135 Le fonti finanziarie, diverse dai mezzi propri, utilizzate dalla Banca al fine di sviluppare la propria attività risultano così articolate per scadenze temporali: 30/06/2013 VOCI / SCADENZE TEMPORALI (migliaia di euro) A vista fino a 3 mesi tra 3 e 12 mesi 128.314 1.762 878.447 41.858 148.727 483.915 86.567 761.294 107.159 277.041 646.091 86.567 1.840.610 6.507 Debiti vesro clientela 689.577 58.794 227 723.572 *comprensivo dell’importo relativo ai certificati di deposito TOTALE 200.869 34.602 TOTALE Oltre 5 anni 160.414 Debiti verso banche Titoli in circolazione * tra 1 e 5 anni 31/12/2012 VOCI/SCADENZE TEMPORALI voci in migliaia di Euro Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione* TOTALI fino a 3 (tre) mesi a vista 2.410 1.568 547.823 80.586 538 550.771 tra 3 (tre) e 12 (dodici) mesi tra 1 (un) anno e 5 (cinque) anni oltre 5 (cinque) anni Totale 127.442 131.420 74.512 17 702.938 44.936 129.321 433.824 68.508 677.127 127.091 203.833 561.283 68.508 1.511.485 *comprensivo dell’importo relativo ai certificati di deposito 31/12/2011 VOCI/SCADENZE TEMPORALI voci in migliaia di Euro Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione* TOTALI 106 fino a 3 (tre) mesi 9.194 591.064 5.695 30.019 426 125 3.665 173.651 420.172 64.255 661.868 591.295 18.554 203.670 566.363 64.255 1.444.137 tra 3 (tre) e 12 tra 1 (un) anno e (dodici) mesi 5 (cinque) anni 2.208 oltre 5 (cinque) anni a vista tra 3 (tre) e 12 (dodici) mesi tra 1 (un) anno e oltre 5 5 (cinque) anni (cinque) anni 145.765 Totale 155.065 627.204 *comprensivo dell’importo relativo ai certificati di deposito 31/12/2010 VOCI/SCADENZE TEMPORALI voci in migliaia di Euro Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione* TOTALI 13.140 fino a 3 (tre) mesi 34.786 554.122 29.012 44.363 203 367 81.835 161.980 359.669 42.070 645.921 567.629 145.633 208.550 359.872 42.070 1.323.754 a vista Totale 50.134 627.699 *comprensivo dell’importo relativo ai certificati di deposito Rischio di liquidità Per completezza si riportano alcune informazioni che influenzano il rischio di liquidità. Rischio di liquidità giu-13 Attività Prontamente Liquidabili (milioni di Euro) dic-12 dic-11 dic-10 256,7 153,2 43,1 142,05 Ex regola 1 trasformazione scadenze (milioni di Euro) 1 183,.4 170,2 166,8 171,7 Ex regola 2 trasformazione scadenze (milioni di Euro) 2 127,0 65,2 57,8 37,9 4,4% 1,8% 2,2% 1,39% Raccolta primi 20 clienti / Raccolta diretta 7,2% 4,9% 5,5% 2,22% Raccolta primi 50 clienti / Raccolta diretta 11,0% 8,3% 8,6% 3,91% Impieghi / Raccolta diretta 87,0% 93,8% 103,3% 95,8% Raccolta primi 10 clienti / Raccolta diretta 136 1 Avanzo regola 1: Patrimonio di Vigilanza – Immobili netti – Partecipazioni. 2 Avanzo regola 2: Primo aggregato = Attività a lungo termine (superiore a 5 anni) + 50% Attività con durata residua a medio termine (tra 5 anni e 18 mesi); Secondo aggregato = Avanzo regola 1 + Fondi permanenti + Passività a lungo termine + 50% Passività a medio termine + 25% Passività da clientela a breve termine + 25% Passività interbancaria 3-18 mesi; L’Avanzo della regola 2 corrisponde a: Avanzo regola 1 – differenza tra Primo aggregato e Secondo aggregato. La Banca ha attivo presso la Banca Centrale Europea un finanziamento LRTO (Long Term Refinancing Operation) di Valore Nominale pari a 125,0 milioni di Euro, il cui costo è pari al tasso BCE + 0,04 e scadenza alla fine del mese di gennaio 2015. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca) dove è stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a scadenza del finanziamento stesso. La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare il rischio di liquidità. In particolare, per quanto riguarda la liquidità operativa, tali tecniche si basano sul monitoraggio della posizione interbancaria netta, sul rispetto dei limiti normativi sul livello di Riserva Obbligatoria e delle Attività Prontamente Liquidabili (APL). In seguito si riporta il parametro che indica il livello di disallineamento delle scadenze contrattuali tra fonti e impieghi. Parametro di contractual maturity mismatch giu-13 dic-12 dic-11 dic-10 Raccolta – Impieghi entro 1 anno (milioni di Euro) 544,05 375,16 217,60 n.d. Raccolta – Impieghi da 1 a 5 anni (milioni di Euro) 18,21 34,47 14,67 n.d. Raccolta – Impieghi oltre i 5 anni (milioni di Euro) -349,95 -334,62 -403,30 n.d. 10.3.1 Prestiti Obbligazionari di propria emissione La seguente Tabella illustra i prestiti obbligazionari emessi dall’Emittente e non ancora scaduti alla data del 30 giugno 2013: (valori in Euro) Codice IT0003804637 IT0003842165 IT0003888101 IT0003888119 IT0004033707 IT0004392053 IT0004398084 IT0004422397 IT0004503246 IT0004503311 IT0004503329 IT0004514136 IT0004535727 IT0004544430 IT0004545676 IT0004558703 IT0004583982 IT0004603277 IT0004603350 IT0004603848 IT0004609399 IT0004624661 IT0004624828 IT0004625106 IT0004627367 IT0004644867 IT0004644875 IT0004647639 IT0004654643 IT0004672512 IT0004677685 IT0004677768 IT0004677792 IT0004678071 Importo emesso 1.500.000 1.000.000 712.000 3.207.000 5.000.000 4.276.000 3.000.000 1.587.000 240.000 1.000.000 520.000 4.121.000 2.772.000 675.000 3.000.000 28.606.000 18.953.000 1.231.000 2.975.000 29.189.000 19.961.000 1.896.000 2.749.000 500.000 19.648.000 10.000.000 19.960.000 2.853.000 4.557.000 7.212.000 3.500.000 15.000.000 38.236.000 1.449.000 Valore di bilancio 1.521.679 1.006.416 508.785 3.982.030 6.538.264 4.275.968 3.004.180 1.587.181 240.000 1.005.652 520.121 4.473.284 2.772.667 675.419 3.098.864 29.476.419 19.991.233 1.232.026 3.000.143 29.548.174 21.168.051 1.902.459 2.811.323 509.339 20.897.253 10.978.638 20.575.467 2.856.549 4.557.807 7.216.903 3.563.381 15.442.192 40.339.413 1.460.121 Data emissione 28/01/2005 26/04/2005 01/09/2005 01/09/2005 15/03/2006 15/07/2008 01/08/2008 22/10/2008 01/06/2009 01/09/2009 01/06/2009 15/07/2009 02/11/2009 22/10/2009 01/12/2009 04/01/2010 01/03/2010 20/04/2010 20/04/2010 03/05/2010 01/06/2010 03/08/2010 03/08/2010 20/07/2010 02/08/2010 01/10/2010 01/10/2010 00/01/1900 02/11/2010 03/01/2011 17/01/2011 02/02/2011 02/02/2011 17/01/2011 Data scadenza 28/01/2014 26/04/2014 01/09/2020 01/09/2020 15/03/2021 15/07/2013 01/08/2016 22/01/2014 01/06/2014 01/06/2014 01/06/2014 15/07/2017 02/11/2014 22/10/2014 01/12/2014 04/01/2014 01/03/2015 20/04/2015 20/04/2014 03/11/2013 01/12/2015 03/08/2013 03/08/2015 20/07/2015 02/02/2016 01/10/2017 01/10/2014 00/01/1900 02/11/2015 15/09/2013 17/01/2015 02/02/2021 02/02/2015 17/01/2015 Tipo tasso F F ZC F STRUTTURA V V V V F V SU V V SU SU SU V SU SU SU V F F SU SU SU V V ZC SU SU SU V 137 IT0004691306 IT0004695117 IT0004710684 IT0004737083 IT0004746118 IT0004746134 IT0004746241 IT0004746522 IT0004746811 IT0004765308 IT0004773385 IT0004773401 IT0004776552 IT0004777402 IT0004784028 IT0004801046 IT0004801087 IT0004809296 IT0004816028 IT0004816051 IT0004816077 IT0004839376 IT0004846678 IT0004846694 IT0004846710 IT0004854722 IT0004868979 IT0004869902 IT0004869944 IT0004869951 IT0004875016 IT0004885809 IT0004887318 IT0004887862 IT0004887904 IT0004888019 IT0004892441 IT0004918147 IT0004918154 IT0004918329 Totale Emissioni a tasso fisso F Emissioni a tasso variabile V Emissioni zero coupon ZC Emissioni step-up SU Emissioni strutturate Totale Valore di Bilancio 7.576.000 13.492.000 6.690.000 25.601.000 5.123.000 3.818.000 9.992.000 1.501.000 2.101.000 2.200.000 2.300.000 9.997.000 19.892.000 2.000.000 34.938.000 9.990.000 17.364.000 9.929.000 1.500.000 19.907.000 9.930.000 3.000.000 24.982.000 10.000.000 14.963.000 19.985.000 2.990.000 9.996.000 5.000.000 10.000.000 13.379.000 19.823.000 3.000.000 19.998.000 19.996.000 20.000.000 3.500.000 5.802.000 19.455.000 5.000.000 707.795.000 312.491.895 68.889.392 15.263.835 319.152.518 6.538.264 722.335.903 7.588.527 13.795.909 7.225.103 25.779.025 5.130.131 3.827.966 10.095.533 1.505.486 2.165.125 2.227.294 2.301.186 10.064.613 19.976.807 2.025.664 35.652.360 10.062.109 17.743.481 10.006.343 1.510.301 19.995.897 9.954.227 3.131.030 25.240.002 7.538.147 15.174.013 20.169.482 3.054.885 10.020.584 5.020.934 10.039.697 13.389.490 20.152.080 3.126.151 20.295.229 20.247.650 20.347.783 3.622.235 5.823.009 19.548.818 5.024.197 722.335.903 15/02/2011 02/03/2011 15/04/2011 20/06/2011 15/07/2011 15/07/2011 15/07/2011 08/07/2011 08/07/2011 28/09/2011 17/10/2011 17/10/2011 16/11/2011 10/11/2011 02/01/2012 01/03/2012 01/03/2012 16/04/2012 01/06/2012 01/06/2012 01/06/2012 13/07/2012 03/09/2012 03/09/2012 03/09/2012 15/10/2012 15/11/2012 01/12/2012 01/12/2012 01/12/2012 17/12/2012 10/01/2013 10/01/2013 15/01/2013 15/01/2013 15/01/2013 05/02/2013 02/05/2013 02/05/2013 02/05/2013 15/02/2014 02/03/2021 15/04/2018 20/12/2014 15/07/2015 15/07/2013 15/01/2014 08/07/2014 08/07/2013 28/09/2019 17/04/2015 17/04/2014 16/05/2014 10/11/2013 02/07/2014 01/09/2016 01/03/2017 16/04/2015 01/06/2019 01/12/2016 01/12/2014 13/01/2016 03/09/2014 16/12/2019 03/09/2016 15/10/2016 15/11/2016 01/12/2015 01/12/2022 01/12/2018 17/12/2016 10/07/2015 10/01/2019 15/01/2017 15/07/2015 15/01/2019 05/02/2016 02/05/2016 02/05/2018 02/05/2015 V SU SU SU V V F V SU F V F F SU F V SU F SU F F SU F ZC F SU SU F F F V F F F F F F F F F I prestiti obbligazionari sono compresi nelle voci di bilancio “30-Titoli in circolazione” e “50-Passività finanziariarie valutate al fair value”. Nella voce 30 sono ricompresi anche certificati di deposito per l’importo di Euro 38.958.195. Per debito residuo si intende il valore delle obbligazioni collocate al costo ammortizzato comprensivo del rateo interessi maturato alla data di riferimento e del delta Fair Value incorporato nelle obbligazioni coperte con derivati di copertura al netto di quelle riacquistate o rivendute al prezzo effettivamente corrisposto. Per effetto di tale modalità di calcolo, è possibile che in taluni casi il debito residuo sia più elevato dell’importo emesso. Per importo emesso si intende il valore nominale delle obbligazioni emesse. La seguente tabella riporta il valore di bilancio dei prestiti della Banca al 30 giugno 2013 raggruppati per scadenza e tipologia di tasso. (valori in Euro) Tipo di Tasso / Anno di scadenza Tasso Fisso 2013 Tasso Variabile 10.006.393 Zero Coupon 7.216.903 Step-Up Strutturati Totali per anno 33.738.963 50.962.259 2014 114.517.289 14.889.400 81.929.919 211.336.608 2015 68.771.516 17.537.819 85.062.078 171.371.413 2016 44.615.154 26.455.779 47.252.650 118.323.584 2017 20.295.229 33.195.403 53.490.632 2018 29.588.514 7.225.103 36.813.618 2019 25.701.229 1.510.301 34.749.676 7.538.147 138 2020 3.982.030 4.490.815 508.785 2021 29.238.100 2022 5.020.934 totale 312.491.895 6.538.263,50 35.776.364 5.020.934 68.889.392 15.263.835 319.152.518 6.538.264 722.335.903 I prestiti obbligazionari in essere al 30 giugno 2013 ammontano a 722,3 milioni di Euro di cui 211,3 milioni in scadenza nel 2014 (29,3%), 171,3 milioni in scadenza nel 2015 (23,7%), 118,3 milioni nel 2016 (16,4%) e 170,3 milioni di Euro negli anni successivi al 2016 (23,6%). 10.3.2 Passività subordinate Alla data di riferimento del 30 giugno 2013 la Banca ha emesso titoli subordinati. Codice IT0004398084 IT0004765308 10.3.3 Importo emesso 3.000.000 2.200.000 5.200.000 Valore di bilancio 3.004.180 2.227.294 5.231.474 Data emissione 01/08/2008 28/09/2011 Data scadenza 01/08/2016 28/09/2019 Tipo tasso V F Posizione interbancaria netta La seguente tabella illustra la posizione interbancaria netta dell’Emittente al 30 giugno 2013 e 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Situazione interbancaria netta (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Crediti verso banche 193.412 150.294 113.652 149.474 Debiti verso banche 200.869 131.420 155.066 50.135 -7.457 18.874 -41.414 99.339 Sbilancio posizione interbancaria Nella tabella seguente sono rappresentati i dati di bilancio 2012 dell’Emittente e di BCC Creta relativamente ai crediti e debiti verso banche allo scopo di poter meglio comprendere l’apporto delle due banche ai suddetti dati patrimoniali. Situazione interbancaria netta (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 BCC Centropadana 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Dato aggregato Crediti verso banche 150.294 4.688 154.982 Debiti verso banche 131.420 1.473 132.893 18.874 3.215 22.089 Sbilancio posizione interbancaria La Banca è stata prevalentemente creditrice nei confronti degli istituti di credito corrispondenti per gli esercizi 2012, 2011, 2010. Le eccedenze sono state collocate principalmente: - presso il Mercato Interbancario dei Depositi (MID) con controparti affidate; - presso il Mercato Interbancario Collateralizzato (MIC), mercato nato su iniziativa della Banca d’Italia, in collaborazione con la società e-Mid e con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per favorire una ripresa delle contrattazioni sui circuiti interbancari consentendo agli operatori di scambiarsi fondi minimizzando i rischi di controparte. A tutt’ oggi la Cassa Compensazione e Garanzia (New MIC) si è sostituita nell’attività svolta dalla Banca d’Italia. Le forme tecniche principali sulle quali è stata impiegata la liquidità sono state l’overnight e i depositi a tempo con scadenza massima a 3 (tre) mesi. Le eccedenze di liquidità giornaliera non investite sul mercato interbancario sono state impiegate sulla scadenza overnight presso la Banca Centrale. Al 30 giugno 2013 la posizione interbancaria netta è debitrice. La voce “crediti verso banche” è composta da attività finanziarie non quotate verso banche classificate nel portafoglio “crediti”. Sono inclusi i crediti verso Banca d’Italia diversi dai depositi liberi, tra cui quelli della riserva obbligatoria. Nel comparto sono compresi anche i titoli di proprietà riferiti al portafoglio Loan and Receivable (L&R). Complessivamente i titoli di questo portafoglio ammontavano a 71,4 milioni di Euro nel 2010, 73,6 milioni nel 2011, 139 84,7 milioni nel 2012 ed a 74,7 milioni di Euro a giugno 2013. I conti correnti ed i depositi rientranti tra i “crediti verso Banche” hanno subito un andamento altalenante nel corso degli anni dipendente dalla disponibilità di liquidità della banca Nell’ambito dei “debiti verso banche”, a partire dal 2011 la banca ha partecipato ad un’operazione di “apertura di credito assistita da garanzia – operatività con pool collateral” con ICCREA Banca che da quella data ha costituito la forma tecnica con maggior incidenza percentuale (93,6% nel 2011, oltre il 95% nel 2012). A giugno 2013 tale incidenza diminuisce (62,3%) a causa dell’incremento dei volumi dei conti correnti liberi (33,7 milioni di Euro) e dei pronti contro termine (35,2 milioni di Euro). 10.3.4 Operazioni di cartolarizzazione La cartolarizzazione dei crediti permette l’approvvigionamento di rilevanti masse finanziarie in alternativa all’indebitamento diretto, con possibilità di riduzione delle attività di rischio ai fini dei coefficienti di solvibilità, senza estromettere l’originator dalla gestione del rapporto con il cliente. L’operazione, pertanto, si connota come il ricorso ad uno strumento innovativo di raccolta sui mercati internazionali per finanziare l’economia locale e si inquadra nell’ambito delle aspettative di una ulteriore espansione dei volumi inerenti al comparto dei crediti o più in generale degli impieghi coerentemente con le linee strategiche aziendali, che hanno tra i propri obiettivi il finanziamento a tassi competitivi e per importi significativi dello sviluppo di portafoglio di prestiti vivi a medio lungo termine. L’operazione è stata effettuata oltre che nell’ottica di diversificazione delle fonti di finanziamento, anche per permettere una maggiore correlazione delle scadenze tra raccolta ed impieghi e il miglioramento dei coefficienti prudenziali di vigilanza. In tale ambito, i principali vantaggi conseguiti sono sintetizzabili in: - miglioramento del matching delle scadenze tra poste attive e passive - diversificazione delle fonti di finanziamento - allargamento della base degli investitori e conseguente ottimizzazione del costo della raccolta - possibilità di miglioramento dei “ratios” di Vigilanza. I debitori ceduti sono tutti operanti nel territorio nazionale. La Banca ha, alla data del 30 giugno 2013, due operazioni di cartolarizzazione con attività proprie descritte nel precedente Paragrafo 10.1, mentre alla data del presente prospetto informativo risulta ancora in essere una operazione di cartolarizzazione di attività proprie in quanto nel corso dell’anno 2013 sono state estinte anticipatamente le cartolarizzazioni denominate “Credico Finance 2” effettuata nel 2003 e “Credico Finance 3” effettuata nel 2004. 10.4 Limitazioni all’uso delle risorse finanziarie Alla Data del Prospetto Informativo, non risultano presenti limitazioni all’uso delle risorse finanziarie da parte della Banca che abbiano avuto o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, significative ripercussioni sull’attività della Banca. 10.5 Fonti previste dei finanziamenti necessari per adempiere agli impegni relativi ai principali investimenti futuri ed alle immobilizzazioni materiali esistenti o previste Si segnala che alla Data del Prospetto Informativo, la Banca non ha assunto impegni vincolanti per la realizzazione di investimenti significativi, né questi sono stati oggetto di approvazione da parte degli organi amministrativi della Banca. 10.6 Informazione relative alle garanzie e impegni La seguente tabella illustra i dati relativi alle garanzie e gli impegni dell’Emittente al 30 giugno 2013 e 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Garanzie rilasciate e impegni (valori in migliaia di Euro) Operazioni 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Clientela 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 8.082 8.082 7.710 7.710 7.561 7.561 68.143 69.092 69.669 68.143 56.587 69.092 66.065 69.669 54.235 140 a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni Totale 600 600 4.108 4.108 3.024 3.024 55.987 17.439 38.548 61.957 709 61.248 51.211 33.637 17.574 132.812 142.867 135.435 Le “garanzie rilasciate” rappresentano tutte le garanzie personali prestate dalla Banca. La voce garanzie di “natura finanziaria” accoglie quelle concesse a sostegno di operazioni per l’acquisizione di mezzi finanziari mentre la voce garanzie di “natura commerciale” accoglie quelle concesse a garanzia di specifiche transazioni commerciali (asta pubblica, contratto di affitto, copertura eventuali danni, esecuzione lavori, gare di appalto, immobili da costruire, pagamenti forniture e altro). Esse sono esposte al valore nominale. In seguito al I aggiornamento della circolare 262 (18 novembre 2009), le garanzie rilasciate di natura finanziaria a banche accolgono gli impegni relativi alla partecipazione a sistemi nazionali di garanzia dei depositi. Gli “impegni irrevocabili a erogare fondi” sono stati suddivisi in impegni irrevocabili, a utilizzo certo e incerto. La voce “impegni irrevocabili a utilizzo certo” accoglie gli impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del richiedente è certo e predefinito; questi contratti hanno pertanto carattere vincolante sia per il concedente (banca) sia per il richiedente. Gli “impegni irrevocabili a utilizzo incerto” includono, invece, gli impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del richiedente è opzionale; in questo caso, dunque, non è sicuro se e in quale misura si realizzerà l'erogazione effettiva dei fondi. 141 11. RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE Alla Data del Prospetto Informativo la Banca non è titolare di brevetti. L’attività dell’Emittente non dipende da accordi di licenza concessi da terzi, da marchi e/o da segni distintivi di terzi. Alla Data del Prospetto Informativo il sito web della Banca è www.centropadana.bcc.it, contenente informazioni sulla Banca e sui servizi offerti, nonché un’apposita sezione di Home Banking riservata ai propri clienti. 142 12. 12.1 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE Tendenze più significative manifestatesi recentemente nell’andamento delle principali grandezze economiche e finanziarie dell’Emittente La Banca, nello svolgimento dell’attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzata dalla situazione dei mercati finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal perdurare della crisi sul debito sovrano nell’Eurozona e dal persistere dei timori circa la solidità degli Intermediari autorizzati che presentano esposizioni nei confronti dei Paesi Europei. La crisi economica e finanziaria internazionale ha investito, seppur non così pesantemente come nel resto del Paese, anche l’area di competenza dell’Emittente. In tale contesto il ruolo della Banca è stato quello di operare di concerto con gli Enti Territoriali per sostenere l’economia locale anche attraverso una più attiva e mirata consulenza alle imprese al fine di accompagnarle a superare le attuali difficoltà. Il contesto economico-finanziario globale ha portato all’adozione di una politica di erogazione del credito ancor più attenta e ad un ulteriore affinamento degli strumenti di analisi del merito creditizio, prestando particolare attenzione al rapporto rischio-rendimento degli impieghi della clientela. A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013 comprende le attività e passività acquisite secondo i criteri deliberati nella riunione del consiglio di amministrazione del 28 giugno 2013 e il prospetto di Conto Economico è alimentato dalle componenti reddituali generate dalla banca incorporata nel mese di giugno 2013. Al1’1 giugno 2013, l’incremento dei volumi intermediati, a seguito della Fusione, è stato a pari a 119,9 milioni di euro di raccolta e 99,9 milioni di euro di impieghi con la clientela. L’apporto delle componenti patrimoniali di BCC Creta, al netto della copertura delle perdite pregresse, è stato pari a 7,2 milioni di Euro. I volumi intermediati hanno continuato a crescere anche nel primo semestre dell’anno 2013, in particolare la raccolta ha registrato una crescita dell’ 18,8% confermando il trend positivo dell’ultimo anno, pari all’8,34% a fronte di una diminuzione dell’1,6% del sistema. Anche il comparto crediti verso clientela è cresciuto del 8,8% nel primo semestre, a fronte della diminuzione del 2,3% registrata dal sistema. Tale incremento ha riguardato principalmente il comparto a medio lungo termine. Nello stesso periodo, i crediti a sofferenza sono aumentati di circa il 21%. Il risultato netto dell’attività negoziazione al 30 giugno 2013 è pari a Euro 12,14 milioni in netto miglioramento rispetto al primo semestre dell’anno 2012, data in cui il risultato netto era pari a Euro 2,83 milioni. In generale, poi la voce margine di interesse e la voce commissioni nette hanno registrato a giugno 2013 un decremento rispettivamente del 11,54% e del -2,8% rispetto ad analogo periodo dell’esercizio precedente. Il decremento del margine di interesse è dovuto al maggior incremento della raccolta rispetto agli impieghi accompagnata dalla diminuzione dello spread del primo trimestre 2013 rispetto all’analogo periodo del 2012 (-0,69 bp). La componente tradizionale dell’attività di intermediazione ha, dunque, prodotto nel primo semestre dell’anno 2013 una redditività con margini in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio. Il margine di intermediazione è aumentato di Euro 6,67 milioni (+24,54%). Nel medesimo periodo è tuttavia diminuito l’utile netto di Euro 0,5 milioni (-15,71%) per effetto di una maggiore incidenza della voce relativa alle rettifiche di valore su crediti. Dalla chiusura dell’esercizio 2012 alla Data del Prospetto Informativo non sono state registrate tendenze significative in grado di condizionare l’attività dell’Emittente. Dal 30 giugno 2013 alla Data del Prospetto la raccolta risulta in crescita del 5% circa, mentre gli impieghi risultano sostanzialmente invariati. Nello stesso periodo i crediti a sofferenza sono aumentati di circa il 12%. 12.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso Oltre a quanto indicato nella Sezione I, Capitolo IV, la Banca non è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della Banca. 143 13. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI L’Emittente non ha formulato alcuna previsione o stima degli utili ed il Prospetto Informativo non contiene alcuna previsione o stima degli utili. 144 14. 14.1 14.1.1 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI Informazioni circa gli organi di amministrazione, direzione e controllo Consiglio di Amministrazione Il consiglio di amministrazione dell’Emittente è stato nominato dall’Assemblea Ordinaria del 20 aprile 2013 (ad eccezione del consigliere Luigi Negri che è stato cooptato in data 3 dicembre 2013, con efficacia al 1° gennaio 2014, a seguito delle dimissioni rassegnate dal consigliere Carlo Colombo) e rimarrà in carica sino alla data dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015. Il consiglio di amministrazione è composto da 13 (tredici) membri. L’attuale composizione del consiglio di amministrazione è la seguente: CARICA NOMINATIVO LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA Presidente Bassanetti Serafino (*) Maleo 01/02/1950 Vice-Presidente Vicario Saviotti Guerrino (*) Pavia 24/03/1952 Vice-Presidente Bergamaschi Maura (*) Codogno 06/02/1964 Vice-Presidente Crosignani Agostino (**) Ziano Piacentino 05/08/1945 Consigliere Bascapè Vanni Voghera 19/11/1946 Consigliere Negri Luigi Lodi 12/12/1949 Consigliere Fiorani Antonio Guardamiglio 29/10/1947 Consigliere Leletto Leopoldo (*) (**) Borgonovo Val Tidone 31/01/1957 Consigliere Lodola Luigi (*) Pavia 30/03/1942 Consigliere Madonini Giovanni Lodi 22/02/1952 Consigliere Marchetti Luigi Massalengo 28/04/1950 Consigliere Portugalli Paolo S.Colombano al Lambro 01/12/1943 Codogno 02/04/1939 Consigliere Stoppelli Giuseppe (*) Membro del Comitato Esecutivo (**) Membro del consiglio di amministrazione dal 1° giugno 2013 I componenti del consiglio di amministrazione sono tutti domiciliati per la carica presso la sede legale della Banca. Il consiglio di amministrazione ha costituito nel suo ambito il comitato esecutivo (cfr. Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1.2). Di seguito si riporta la biografia degli attuali membri del consiglio di amministrazione: Bassanetti Serafino (Presidente): nato a Maleo (LO), il 1° febbraio 1950, di professione avvocato del foro di Lodi (dal 1976). Ha svolto, inoltre, ruolo di giudice onorario presso la Pretura di Lodi (fino al 1988), Consigliere, Vice-Presidente e Presidente della ex CRA di San Colombano al Lambro (1975 – 1998); Presidente della Cassa Mutua Nazionale delle BCC (1994-1997); Presidente (1994 -2000) e Consigliere Nazionale (dal 2005) di Federcasse; Consigliere (dal 1992), membro del Comitato Esecutivo (dal 2000), Vice Presidente (dal 2003) della Federazione Lombarda delle BCC; Vice Presidente (2002-2005) e Presidente (2005-2006) di Aureo Gestioni S.p.A.; Consigliere (2000-2003), Vice Presidente (2003-2010) di ICCREA Holding; Presidente del consiglio di amministrazione di ICCREA BancaImpresa (2010-2013). Saviotti Guerrino (Vice Presidente Vicario): nato a Pavia, il 24 marzo 1952 è dirigente dell’azienda Torrevilla. Diploma di enologo, ha svolto la sua attività presso AZ. AGRICOLA DAGRADI ADAMO a Casteggio e successivamente presso Torrevilla. Bergamaschi Maura (Vice Presidente): nata a Codogno (LO) il 6 febbraio 1964, ex-imprenditrice. Diploma di geometra, ha svolto lavoro di impiegata presso studio di architettura in Pizzighettone (1985-1993); Direttore Tecnico presso Orlandi Alessandro S.r.l. di Maleo (1993-2001); Amministratore Unico della società Orlandi S.r.l. di Maleo (2001 – 2011); membro del Consiglio Direttivo del Consorzio Lodigiano per l’esportazione Lodi Export. Crosignani Agostino (Vice Presidente): nato a Ziano Piacentino (PC) il 05 agosto 1945, imprenditore. Qualifica di elettricista, fondatore e titolare della ditta SMEIC srl (dal 1977). 145 Bascapé Vanni (Consigliere): nato a Voghera (PV) il 19 novembre 1946, farmacista. Ha svolto mansione di farmacista – responsabile presso IRCCS Policlinico S. Matteo a Pavia. E’ coordinatore nazionale Area Gas Medicinali Società Italfarm di Ospedaletto; è stato Presidente del Collegio sindacale C.R.A. Lungavilla (1982-1988). Negri Luigi (Consigliere): nato a Lodi il 12 dicembre 1949, pensionato. Diploma di ragioneria, è stato impiegato presso la Banca Popolare di Lodi. Direttore filiale di Zelo Buon Persico, Direttore filiale di Peschiera Borromeo, Direttore sede di Piacenza, Responsabile della Direzione Affari Commerciali di Gruppo, incarico di Vice-Presidente della Padana Finservice Società di Leasing, Consigliere delegato Cassa Risparmio di Lucca, Consigliere con deleghe della Banca Popolare di Crema, Amministratore delegato e Vice-Presidente Vicario della Banca Popolare di Cremona, Consigliere e membro del Comitato Esecutivo della Cassa di Risparmio di Pescara, Direttore della Direzione Coordinamento Banche del Gruppo, Direttore Generale della Banca Popolare di Lodi Spa, Consigliere di Amministrazione di Aletti Gestielle SGR Spa, con la fusione della Banca Popolare di Lodi Spa nel Banco Popolare Soc.Coop, nomina a Direttore Territoriale BPL. Fiorani Antonio (Consigliere): nato a Guardamiglio (LO) il 29 ottobre 1947, imprenditore. Licenza di avviamento commerciale, imprenditore presso Guardamiglio Carni (fino al 2000), Direttore Commerciale presso Gruppo Cremonini (2000 – 2004), imprenditore Fiorani & C. S.p.A. Leletto Leopoldo (Consigliere): nato a Borgonovo Val Tidone (PC) il 31 gennaio 1957, architetto. Laurea in architettura, ha svolto attività di progettazione di restauro edifici e complessi monumentali, di restauro e risanamento conservativo di edifici storici, di ristrutturazione edilizia, di nuove costruzioni, di parcheggi ed infrastrutture stradali, di urbanistica e lavori per enti pubblici. Lodola Luigi (Consigliere): nato a Pavia il 30 marzo 1942, imprenditore. Diploma di ragioniere, ha lavorato per 30 (trenta) anni alle dipendenze di società dell’EX GRUPPO IRI, in Area Amministrativa-Finanziaria ed Organizzazione Aziendale. Madonini Giovanni(Consigliere): nato a Lodi il 22 maggio 1952, imprenditore agricolo. Diploma di perito agrario, è stato Vice Presidente Cooperativa Sant’Angiolina ed Amministratore Latteria San Giorgio. Marchetti Luigi (Consigliere): nato a Massalengo (LO) il 28 aprile 1950, ottico. Ha sempre operato in qualità di ottico ed imprenditore agricolo. Portugalli Paolo (Consigliere): nato a S. Colombano al Lambro (LO) il 1° dicembre 1943, commerciante. Diploma di ragioniere – perito commerciale, è stato Consigliere di Amministrazione presso la Cassa Rurale ed Artigiana dal 1983. Stoppelli Giuseppe (Consigliere): nato a Codogno (LO) il 02 aprile 1939, pensionato. Diploma di ragioniere, dipendente presso il Consorzio Agrario Provinciale di Milano fino al 1999 con la qualifica di Dirigente. Non si ravvisano rapporti di parentela tra i membri del consiglio di amministrazione, né tra questi ed i membri del collegio sindacale o gli alti dirigenti della Banca. Inoltre, per quanto a conoscenza della Banca, fatto eccezione per quanto infra precisato, nessuno dei membri del consiglio di amministrazione ha, negli ultimi 5 (cinque) anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi, a procedure di fallimento, amministrazione controllata o liquidazione, né infine è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente. Si segnala che a seguito di attività ispettiva di Banca d'Italia effettuata dal 30.11.2009 al 15.03.2010, con provvedimento della predetta Autorità di Vigilanza in data 3 marzo 2011, è stata irrogata una sanzione amministrativa, ai sensi dell'art.144 TUB, a Bassanetti Serafino, Saviotti Guerrino, Bergamaschi Maura, Bascapè Vanni, Lodola Luigi e Portugalli Paolo di importo pari a Euro 2.582,00 per ciascuno di essi e ciò per carenze nell'azione di governo, carenze nell'organizzazione e nei controlli. Inoltre, a seguito attività ispettiva di Banca d'Italia effettuata presso BCC Creta dal 23/05/2012 al 20/07/2012, con provvedimento della predetta Autorità di Vigilanza in data 24 luglio 2013, è stata irrogata una sanzione amministrativa, ai sensi dell'art.144 TUB, a Crosignani Agostino e Leletto Leopoldo (oggi consiglieri dell’Emittente) di importo pari a Euro 6.000,00 per ciascuno di essi e ciò per carenze nell'azione di governo, carenze nell'organizzazione e nei controlli. La seguente tabella indica le principali società di capitali o di persone aventi rilevanza per la Banca in cui i membri del consiglio di amministrazione siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci negli ultimi 5 (cinque) anni, con l’indicazione circa il loro status alla Data del Prospetto Informativo. Nome e Cognome Bassanetti Serafino Società Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo Milano - 01284150156 - MI 674471 ICCREA BancaImpresa Carica ricoperta o partecipazione detenuta Status della carica Consigliere Attiva Presidente 146 Saviotti Guerrino Torrevilla Sca Codevilla PV 182 00187020185 - 44389 Direttore Attiva RICCAGIOIA Scpa Torrazza Coste (PV) 02374750186 268052 Unità Produttive Federate 04498620964 Agricola Rossi dè Bellagente s.r.l. 02168710180 - 251119 Consigliere Attiva Consigliere Società controllata 33% (da Torrevilla Sca) Attiva Attiva Crosignani Agostino B&C S.N.C. di Bignasca Luigi, Crosignani Piacenza PC157853 - 01381910338 S.M.E.I.C. srl Borgonovo Val Tidone (PC) - PC96219 00293760336 Socio Amministratore Attiva Consigliere Delegato Attiva Fiorani Antonio Fiorani & C. spa Piacenza 01410740334 Amministratore Attiva Guardamiglio Immobiliare srl Guardamiglio 03359610965 Amministratore Attiva CO.IM. Srl Codogno 05492660965 Sinergya srl Guardamiglio 05944160968 Amministratore Amministratore /Società controllata da Gurdamiglio Imm.re Attiva Attiva San Bernardino Residence srl Milano 05559240964 Amministratore Attiva BBF Real Estate Srl Milano 07124220966 Immobiliare Sviluppo srl Milano 06529620962 Amministratore Società controllata da San Bernardino Residence Attiva Attiva Zero Emissioni srl in liquidazione 07235880965 Società controllata da Sinergya Srl. Attiva Idee sostenibili in liquidazione 07602890969 Società controllata da Sinergya Srl. Società controllata da Sinergya Srl. Società controllata da Sinergya Srl. Attiva Consigliere Attiva Consigliere Attiva Socio Amministratore Attiva Liquidatore Attiva Lycon Cosmetics srl Genzone - 01284210182 - Trib. Pv Consigliere 176611 Fasc 8536 Lodola Ercole e Luigi soc.semplice Pavia - 01301120182 - Socio 9700017742 Attiva Madonini Giovanni Utenza del canale diramatore Cavallara - Località Ca’ dell’Acqua Codogno - 8250310151 non iscritta REA Presidente Attiva Portugalli Paolo PI DUE SAS di P.Portugalli & C. San Colombano al Lambro - 03866140159 - 975858 (R.E.A.) Amministratore Unico Attiva Soc. Agricola Coste della Chiesa 07406210968 FOTOVOLTAICA 07796290968 Leletto Leopoldo Lodola Luigi Eagles Club srl Borgonovo Val Tidone - PC12809 00151680337 LA GARE srl Borgonovo Val Tidone - PC132734 01182560332 Lealcasa Immobiliare SNC Borgonovo Val Tidone PC161341 - 01424960332 Valtidone srl Piacenza - PC157915 - 01385040330 Attiva Attiva Attiva Drinkabile srl Agrate Brianza - 05932180960 - MB Amministratore Attiva 1853443 R.E.A. C.D.A. Consorzio Distributori Alimentari - 02426950966 - Nessuna - Società controllante di Attiva MB 1270467 R.E.A. Drinkabile srl 147 14.1.2 Comitati Il Comitato Esecutivo in carica è stato nominato dal consiglio di amministrazione nella seduta tenutasi in data 22 aprile 2013 e rimarrà in carica per la durata di 3 (tre) esercizi, cioè sino alla data dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015. L’attuale composizione del Comitato Esecutivo è la seguente: CARICA NOMINATIVO LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA Presidente Bassanetti Serafino Maleo 01/02/1950 Vice-Presidente Vicario Saviotti Guerrino Pavia 24/03/1952 Vice-Presidente Bergamaschi Maura Codogno 06/02/1964 Consigliere Leletto Leopoldo Borgonovo Val Tidone 31/01/1957 Consigliere Lodola Luigi Pavia 30/03/1942 14.1.3 Collegio Sindacale Il collegio sindacale in carica è stato nominato dall’Assemblea Ordinaria tenutasi in data 20 aprile 2013 e rimarrà in carica sino alla data dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015. L’attuale composizione del collegio sindacale è la seguente: CARICA NOMINATIVO LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA Presidente Zambarbieri Anna Codogno 06/01/1969 Sindaco effettivo Depiaggi Paolo Pavia 19/06/1974 Sindaco effettivo Cavalli Sebastiano Piacenza 21/09/1975 Sindaco supplente Muscolino Pierluca Maria Messina 24/09/1973 Sindaco supplente Franceschini Marco Milano 01/04/1959 Tutti i sindaci sono domiciliati per la carica presso la sede legale della Banca. Di seguito si riporta la biografia degli attuali membri del collegio sindacale: Zambarbieri Anna (Presidente del collegio sindacale): nata a Codogno (LO), il 6 gennaio 1969, dottore commercialista. Laurea in Economia e Commercio, ha maturato la propria esperienza professionale presso due studi di dottori commercialisti; attualmente opera in qualità di libero professionista, quale associata dello studio professionale di dottori commercialisti “Montanari e Associati” in Piacenza. Depiaggi Paolo (Sindaco effettivo): nato a Pavia, il 19 giugno 1964, dottore commercialista. Laurea in Economia e Commercio, ha svolto attività di revisore contabile presso Arthur Andersen S.p.A. (2000 – 2002), e presso Reconta Ernst&Young S.p.A. (2002 – 2005). Lavora in qualità di libero professionista. Cavalli Sebastiano (Sindaco effettivo): nato a Piacenza il 21 settembre 1975, dottore commercialista. Laurea in Economia e Commercio, ha svolto attività di consulente analisi rating bancari, gestione rapporto con il credito, programmazione e controllo per piccole – medie imprese,(2005 – 2012), e attività di revisore dei conti (2007 – 2012). Lavora in qualità di libero professionista. Muscolino Pierluca Maria (Sindaco supplente): nato a Messina il 24 settembre 1973, dottore commercialista. Laurea in Economia e Commercio, ha svolto attività di Presidente Commissione Giovani ADC Milano, Consigliere ADC Milano, Presidente AIDC Lodi, revisore Proloco San Colombano al Lambro. Franceschini Marco (Sindaco supplente): nato a Milano il 1° aprile 1959, dottore commercialista. Laurea in Economia Aziendale, svolge attività presso studio a Sant’Angelo Lodigiano; revisore contabile dell’Azienda Speciale Farmacia Comunale di Sant’Angelo Lodigiano (2000 - 2003); membro del collegio sindacale LODICOM S.r.l. (2008 – 2012). Non si ravvisano rapporti di parentela tra i membri del collegio sindacale, né tra questi ed i membri del consiglio di amministrazione o gli alti dirigenti della Banca. Inoltre, per quanto a conoscenza della Banca, fatto eccezione per quanto infra precisato, nessuno dei membri del collegio sindacale ha, negli ultimi 5 (cinque) anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi, a procedure di 148 fallimento, amministrazione controllata o liquidazione, né infine è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente. Si segnala che a seguito di attività ispettiva di Banca d'Italia effettuata dal 30.11.2009 al 15.03.2010, sopra richiamata, con provvedimento della predetta Autorità di Vigilanza in data 3 marzo 2011, è stata irrogata una sanzione amministrativa, ai sensi dell'art.144 TUB, a Depiaggi Paolo pari a Euro 2,582,00 e ciò per carenze nei controlli interni. Inoltre, a seguito attività ispettiva di Banca d'Italia effettuata presso BCC Creta dal 23/05/2012 al 20/07/2012, sopra richiamata, con provvedimento della predetta Autorità di Vigilanza in data 24 luglio 2013, è stata irrogata una sanzione amministrativa, ai sensi dell'art.144 TUB, a Cavalli Sebastiano (oggi sindaco effettivo dell’Emittente) di importo pari a Euro 6.000,00 e ciò per carenze nei controlli interni. La seguente tabella indica le principali società di capitali o di persone aventi rilevanza per la Banca in cui i membri del collegio sindacale siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci negli ultimi 5 (cinque) anni, con l’indicazione circa il loro status alla Data del Prospetto Informativo. Cognome e Nome Zambarbieri Anna Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese Carica ricoperta Tasayo srl Lodi 06542010159 Sindaco effettivo Consorzio per la difesa e la valorizzazione delle aree del Po delle provincie di Lodi e Piacenza Codogno 03736780960 Sindaco effettivo Lattegra Industria Casearia Spa Gragnano Trebbiense 00111330338 Ceap Società Cooperativa Edile e Affini Piacentina Gragnano Trebbiense 00139010334 Agritermo spa Piacenza 00895070332 Leonardo Assicurazioni Srl - Milano 04631670967 Sindaco effettivo Sindaco effettivo Ingegneria Biomedica Santa Lucia Spa Gragnano Trebbiense 01244670335 S.S. Giovanni e Paolo Srl Gragnano Trebbiense (PC) 01604650331 Fin.Co spa Piacenza 01112060338 Polo Boscone Cusani Srl Rottofreno (PC) 00945450195 Semitec srl Terni 01426420558 Paver costruzioni spa Piacenza 00870620333 Comune di Castelnuovo Bocca d'Adda Castelnuovo Bocca d'Adda 82501210155 Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno Onlus Codogno 034780240960 SIGI Servizi Ospedalieri srl Piacenza 01165410331 GIDEA Alta Tecnologia srl Gragnano trebbiense 01449470333 RA.SE.CO srl Torino 02639720040 Antas srl 02126260062 S. Michele srl 01607150339 Ecogea Italia srl 01355620335 La nuova Piazza soc. Consortile 01628070334 Emicom Service srl Terni 01386920555 Cognome e Nome Depiaggi Paolo Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese Sindaco effettivo Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Sindaco supplente Sindaco supplente Sindaco supplente Sindaco supplente Revisore dei conti Revisore dei conti Società controllata da Ingenieria Biomedica S.Lucia Società controllata da S.S. Giovannie Paolo Srl. Società controllata da S.S. Giovannie Paolo Srl. Società controllata da S.S. Giovannie Paolo Srl. Società controllata da S.S. Giovannie Paolo Srl. Società controllata da Maserati Srl. Società controllata da Ceap Società controllanta da Semitec Srl Carica ricoperta Studio Depiaggi Associazione Professionale 02238040188 PDP Servizi Sas Casteggio 02099930188 Cattini e Figlio Srl società unipersonale - Milano 00758140156 ANAF Spa Torre d'Isola (PV) - 01250540182 Goldenhaus srl 01534480338 Socio Amministratore Revisore legale Revisore legale Società controllata da Anaf Spa Status carica Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Status carica Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale 149 Delta Extinguishers SA BE0459470489 ANAF Luxembourg Sarl LU15820956 ANAF France Sasu FR52390578532 ANAF Belgique Sprl BE0459470489 ANAF UK LTD GB559191805 ANAF EXTINTORES DE ESPANA SL ESB62192679 Enerbuild srl 02356530184 Iriss Tecnologie srl 05829580967 Tec srl 02389350188 Anaf Energy srl 02430590188 Tecnel srl 01605710183 FE 8 srl 07446470960 Siek srl 10541470018 Six Solar srl 10502080012 ARGIA SRL 06979510960 CTH Spa 04943700965 Cognome e Nome Cavalli Sebastiano Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Spa Società controllata da Anaf Energy Srl Società controllata da Anaf Energy Srl Società controllata da Anaf Energy Srl Società controllata da Anaf Energy Srl Società controllante della Cattini e Figlio Srl Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese Carica ricoperta Tectubi Raccordi Spa Podenzano 01230470997 Sindaco effettivo Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese Cognome e Nome Muscolino Associazione Italiana Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili - Sez. di Pierluca Maria Lodi 97550240150 - No REA Il Pianoro Srl 03326590167 BG-368631 Galli e Cassina Spa 00732880158 MI - 69290 Univer Service Srl 01907960122 MI-1423219 Gruppo Officine Piccini Spa 02224630547 MI-1839176 Officina dell'Ambiente Spa 13196590155 Associazione Italiana Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili 07197470961 - No REA Exacto Spa 01843300995 Kaber Srl 03045410168 Magico Srl 12292690158 1 Emme Holding Srl 03415220163 Univer Spa 06107080159 Costasol Properties S.A. 94076640542 No REA Carica ricoperta Presidente Sindaco supplente Sindaco supplente Sindaco supplente Sindaco supplente Sindaco supplente Revisore dei conti Società controllante dell'Officina Ambiente Società controllante del Pianoro Srl. Società controllante della Pianoro Srl. Società controllante del Pianoro Srl. Società controllante della Univer Service Srl Società controllante del Gruppo Officine Piccinini spa Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Status carica Attuale Status carica Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale Attuale I membri del Collegio Sindacale non svolgono attività professionale nei confronti della Banca. 14.1.4 Direttore generale e principali dirigenti La seguente tabella riporta le informazioni concernenti il direttore generale e i principali dirigenti dell’Emittente alla Data del Prospetto Informativo. 150 Carica Direttore Generale Vice Direttore Generale Vicario Vice Direttore Generale Nome e Cognome Luogo di nascita Data di nascita Marco Moreschi Costante Bonzio Luca Corvi Brescia Brescia Lodi 18/07/1971 25/02/1956 07/03/1962 Di seguito si riporta la biografia degli attuali membri dell’Alta Dirigenza: Marco Moreschi (Direttore Generale): nato a Brescia, il 18 luglio 1971, laurea in Economia e master di specializzazione in Finanza Internazionale. Un lungo trascorso in Banco di Brescia–Gruppo Banca Lombarda in cui si concentra buona parte della crescita professionale attraverso esperienze sia di Rete che di Direzione Centrale. Seguono 3 (tre) anni (2007 – 2010) di responsabilità delle attività di ICCREA Banca per l’Italia del Nord-Ovest. Costante Bonzio (Vice Direttore Generale Vicario): nato a Brescia il 25 febbraio1956, diploma di geometra. Un lungo trascorso in Credito Agrario Bresciano, in Banca Lombarda e infine in UBI Banca, durante il quale matura significative esperienze in ruoli sia di rete che di direzione centrale, ricoprendo incarichi di responsabilità in ambito commerciale, crediti, organizzativo e infine di controllo interno. Dal 18/12/2013 membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Farnese Spa. Luca Corvi (Vice Direttore Generale): nato a Lodi il 7 marzo 1962, diploma di ragioniere. Un lungo trascorso nella Banca Popolare di Lodi, all’interno della quale si concentra la crescita professionale che lo porta a ricoprire tutti i ruoli della filiera commerciale, sia di rete che di direzione centrale, assumendo, fra gli altri, l’incarico di Direttore Generale della Banca Popolare di Mantova ed infine di Responsabile dell’Area Affari di Lodi del Banco Popolare. Dal 20/05/2013 membro del Consiglio di Amministrazione di Lodi Export Non si ravvisano rapporti di parentela tra i componenti dell’Alta Dirigenza, né tra questi ed i membri del consiglio di amministrazione o del collegio sindacale della Banca. Inoltre, per quanto a conoscenza della Banca, nessuno dei componenti dell’alta dirigenza ha, negli ultimi 5 (cinque) anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi, a procedure di fallimento, amministrazione controllata o liquidazione, né infine è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente. La seguente tabella indica le principali società di capitali o di persone aventi rilevanza per la Banca in cui i componenti dell’Alta Dirigenza della Banca siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci negli ultimi 5 (cinque) anni, con l’indicazione circa il loro status alla Data del Prospetto Informativo. Cognome e Nome Bonzio Costante Corvi Luca 14.2 Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese Carica ricoperta Status carica Banca Farnese Spa – Piacenza 01310950330 Consigliere Attuale Lodi Export Consorzio Lodigiano per la esportazione Lodi 03935220156 - LO 979220 Consigliere Attuale Conflitti di interessi dei membri degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza e degli alti dirigenti Per quanto a conoscenza dell’Emittente, alla Data del Prospetto Informativo nessuno dei membri del consiglio di amministrazione, dei membri del collegio sindacale attualmente in carica e degli alti dirigenti dell’Emittente di cui al precedente Paragrafo 14.1 è portatore di interessi in conflitto con i propri obblighi derivanti dalla carica o qualifica ricoperta nella Società, salvo quelli eventualmente inerenti le operazioni sottoposte al consiglio di amministrazione e da questo deliberate in osservanza degli articoli 2391 e 2391-bis cod. civ., della delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e dell’art. 136 TUB. Si segnala che in data 26 giugno 2012 il consiglio di amministrazione della Banca, previo parere favorevole dell’Amministratore Indipendente e del collegio sindacale, ha approvato il “Regolamento per le operazioni con parti correlate e soggetti collegati” (il “Regolamento OPC”). Il Regolamento OPC è stato adottato in attuazione di quanto previsto dal Regolamento Consob in materia di parti correlate approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e dal Titolo V, Capitolo 5 delle Disposizioni di Vigilanza recante disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati” e disciplina le regole relative all’identificazione, all’approvazione e all’esecuzione delle Operazioni con Parti Correlate e con Soggetti Collegati (quali ivi definite) poste in essere dall’Emittente al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle stesse. 151 14.2.1 Indicazione dei potenziali conflitti di interessi riconducibili ai soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 BCC Centropadana gestisce i potenziali conflitti di interesse nel rispetto dell’art. 2391 cod. civ. e dell’art. 136 del TUB attraverso un processo interno formalizzato e approvato dal consiglio di amministrazione. Più precisamente, ai sensi dell’art. 2391 cod. civ. l’amministratore deve rivelare i propri interessi (personali o per conto terzi) in una specifica operazione agli altri membri del consiglio di amministrazione ed al collegio sindacale, indicandone la natura, i termini, l’origine e la portata. Inoltre, ai sensi dell’art. 136 del TUB, coloro che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso una banca non possono contrarre obbligazioni di qualsiasi natura o compiere atti di compravendita, direttamente o indirettamente, con la banca che amministrano, dirigono o controllano, se non previa deliberazione dell’organo di amministrazione, presa all’unanimità e col voto favorevole di tutti i componenti dell’organo di controllo, fermi restando gli obblighi previsti dal codice civile in materia di interessi degli amministratori. La predetta normativa si applica altresì, alle obbligazioni intercorrenti con società controllate dai soggetti sopra indicati o presso le quali gli stessi soggetti svolgono funzioni di amministrazione, direzione o controllo, nonché le società da queste controllate o che la controllano. Tutti i rapporti intercorsi con le “parti correlate”, così come definite dallo IAS 24, rientranti nell’ambito dell’ordinaria operatività, sono state effettuate nel rispetto delle norme vigenti e regolate alle condizioni di mercato. Le tipologie di “parti correlate” significative per la Banca, così come definite dallo IAS 24, sono gli Amministratori, i Sindaci ed i dirigenti con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti e le società dai medesimi controllate. La seguente tabella evidenza i rapporti con “parti correlate” al 31 dicembre 2012 (*). Relativamente ai rapporti con le società controllate e sottoposte ad influenza notevole si veda il Capitolo XIX della presente Sezione. (Valori in migliaia di Euro) DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICA ALTRE PARTI CORRELATE ATTIVO PASSIVO 398 1.247 2.396 4.089 GARANZIE RILASCIATE 21 TOTALE 2.794 5.336 21 (*) (In ottemperanza all’aggiornamento della Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 della Banca d’Italia sono ricompresi tra i dirigenti con responsabilità strategiche anche gli amministratori e i membri degli organi di contro llo. In particolare sono considerati amministratori il Presidente, i componenti del consiglio di amministrazione e del Comitato Esecutivo. Viene considerato personale strategico, oltre al Direttore Generale, i Vice Direttori. Risultano in essere al 31 dicembre 2012 n. 3 dirigenti con responsabilità strategiche). 14.2.2 Indicazione di eventuali accordi o intese in forza dei quali siano stati individuati i soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1. Si evidenzia che l’Emittente non è a conoscenza di eventuali accordi o intese con azionisti, clienti, fornitori o altri, a seguito dei quali, i membri degli organi di amministrazione o di controllo della Banca o i membri dell’Alta Direzione siano stati scelti quali membri degli organi di amministrazione, di direzione, di controllo o quali alti dirigenti. Non risultano altresì restrizioni concordate da membri del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale o dai componenti l’Alta Direzione, per quanto riguarda l’eventuale cessione entro periodi di tempo determinati dei titoli dell’Emittente detenuti da tali membri. 14.2.3 Indicazione di eventuali restrizioni concordate dalle persone di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 Non risultano altresì restrizioni concordate da membri del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale o dai componenti l’Alta Direzione, per quanto riguarda l’eventuale cessione entro periodi di tempo determinati dei titoli dell’Emittente detenuti da tali membri. L’Emittente non detiene partecipazioni di controllo in alcuna società. 152 15. 15.1 REMUNERAZIONI E BENEFICI Remunerazioni e benefici a favore dei componenti del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e dell’alta dirigenza Di seguito sono riportati i compensi destinati a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma, per l’esercizio 2013, dall’Emittente agli attuali componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Si precisa che il sistema di remunerazione degli organi sociali di BCC Centropadana si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata ed è costruito in conformità alle Disposizioni di Vigilanza. Le politiche di remunerazione a favore dei consiglieri di amministrazione e dei sindaci sono state approvate, su proposta del consiglio di amministrazione, dall’Assemblea Ordinaria in data 14 maggio 2011 e successivamente aggiornate dall’Assemblea del 20 maggio 2012 e dall’Assemblea del 20 aprile 2013. Componenti del consiglio di amministrazione I componenti del consiglio di amministrazione sono destinatari di un compenso fisso, di ammontare pari a Euro 6.500.000, proporzionato all’effettiva partecipazione alle riunioni di Consiglio e di un gettone di presenza per la partecipazione a ciascuna riunione del consiglio di amministrazione, del Comitato Esecutivo e di ogni altra commissione od organismo, pari a Euro 300,00. Ad essi spetta anche il rimborso delle spese effettivamente sostenute per l’espletamento delle loro funzioni. Per il rimborso chilometrico ci si riferisce alle tabelle Federcasse applicate anche per il personale delle banche di credito cooperativo. I componenti del consiglio di amministrazione non sono destinatari di remunerazione a fronte del raggiungimento di indici di redditività o di utili, anche se investiti di particolari cariche. Dispongono di una polizza assicurativa “infortuni” e di una polizza assicurativa “responsabilità civile”. Per quanto concerne il Presidente, la remunerazione è correlata ai numerosi compiti e alle connesse responsabilità che le disposizioni di statuto gli assegnano. L’impegno è, in particolare, ravvisabile nelle disposizioni di Statuto che assegnano al Presidente un ruolo di coordinamento dei lavori del consiglio di amministrazione e dell’Assemblea nonché l’onere di far pervenire ai componenti del consiglio di amministrazione adeguate informazioni sulle materie oggetto delle sedute consiliari. Tale attività comporta un raccordo con la Direzione che ha il compito di predisporre la documentazione di natura tecnica per le riunioni del consiglio di amministrazione. Più in generale, il Presidente, nella specifica realtà di una Banca di Credito Cooperativo, si pone quale interlocutore degli organi interni di controllo e dei comitati eventualmente costituiti, e comunque quale soggetto che indirizza l’attività degli organi collegiali. A questa funzione si aggiungono i compiti propri di legale rappresentante della Banca attribuiti al Presidente da norme statutarie e dal codice civile. Infine, il Presidente è anche chiamato ad un particolare impegno nella relazione con la base sociale. Analoghe considerazioni valgono per il Vice-Presidente vicario ed il Vice-Presidente sia per i profili di sostituzione del Presidente (cfr. art. 40, comma primo, dello Statuto) che per i naturali rapporti di stretta collaborazione che s’instaurano fra detti esponenti aziendali. Per tali motivi la remunerazione di tali figure, si compone oltre che della quota determinata sulla base del gettone di presenza e dell’indennità annuale sopra esposta, anche di un’ulteriore quota fissa determinata come segue: - per la carica di Presidente del consiglio di amministrazione Euro 150.000,00 annui; - per la carica di Vice Presidente Vicario del consiglio di amministrazione Euro 50.000,00 annui; - per la carica di Vice Presidente del consiglio di amministrazione Euro 25.000,00 annui. Componenti del collegio sindacale I componenti del collegio sindacale (presidente e membri effettivi) sono destinatari di un compenso annuo determinato sulla base delle relative tariffe professionali, pari a Euro 61.621,00 oltre oneri accessori per la durata di tre esercizi per il Presidente e Euro 41.080,00 oltre oneri accessori per la durata di tre esercizi per gli altri membri effettivi, e di un gettone di presenza per la partecipazione a ciascuna riunione del Consiglio di amministrazione e del Comitato Esecutivo e delle Commissioni, pari a Euro 300,00. Ad essi spetta inoltre il rimborso delle spese sostenute per l’espletamento delle loro funzioni. Per il rimborso chilometrico ci si riferisce alle tabelle Federcasse applicate anche per il personale delle banche di credito cooperativo. Non sono destinatari di alcuna componente variabile o collegata ai risultati aziendali e dispongono di una polizza assicurativa “responsabilità civile” e “infortuni”. Componenti dell’Alta Dirigenza Si indicano di seguito i compensi agli alti dirigenti, intendendosi per tali il Direttore Generale ed i Vice Direttore Generale. Per quanto attiene a tali dirigenti dell’Emittente, lo stipendio ed altri benefici a breve termine, comprensivi dei premi di risultato, corrisposti nel primo semestre 2013 sono pari a Euro 295.349,43. 153 15.2 Accantonamenti per la corresponsione di pensioni, indennità di fine rapporto o benefici analoghi a favore dei membri degli organi di amministrazione, di vigilanza e degli alti dirigenti Alla data del 30 giugno 2013, il Fondo Trattamento di Fine Rapporto accantonato a favore dei dipendenti dell’Emittente ammontava ad Euro 69.973. Nessuna corresponsione per pensioni, indennità di fine rapporto o altri benefici simili è prevista a favore degli amministratori e dei sindaci. 154 16. PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Premessa Ai sensi dell’art. 40 dello Statuto, spettano al Presidente del consiglio di amministrazione la rappresentanza di BCC Centropadana nei confronti dei terzi e in giudizio nonché l’uso della firma sociale. Il Presidente presiede l’assemblea dei soci, convoca e presiede il consiglio di amministrazione e provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all’ordine del giorno vengano fornite ai membri del consiglio di amministrazione. Ai sensi dell’art. 35 dello Statuto, oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di Legge, sono riservate alla esclusiva competenza del consiglio di amministrazione le decisioni concernenti: a) l’ammissione, l’esclusione e il recesso dei soci; b) le decisioni che incidono sui rapporti mutualistici con i soci; c) la determinazione degli indirizzi generali di gestione e dell’assetto generale dell’organizzazione della Società; d) l’approvazione degli orientamenti strategici, dei piani industriali e finanziari e delle politiche di gestione del rischio; e) la nomina e le attribuzioni del direttore e dei componenti la direzione; f) l’approvazione e le modifiche di regolamenti interni; g) l’istituzione, il trasferimento e la soppressione di succursali e la proposta all’Assemblea della istituzione o soppressione di Sedi Distaccate; h) la costituzione di speciali Comitati con funzioni consultive, istruttorie e propositive, composti di propri membri; i) l’assunzione e la cessione di partecipazioni; j) l’acquisto, la costruzione e l’alienazione di immobili; k) la promozione di azioni giudiziarie ed amministrative di ogni ordine e grado di giurisdizione, fatta eccezione per quelle relative al recupero dei crediti; l) le iniziative per lo sviluppo delle condizioni morali e culturali dei soci nonché per la promozione della cooperazione e per l’educazione al risparmio e alla previdenza; m) la nomina, sentito il collegio sindacale, dei responsabili delle funzioni di controllo sulla gestione dei rischi, di revisione interna e di conformità; n) la costituzione del comitato di controllo sulla responsabilità amministrativa della Società, disciplinato ai sensi del D.Lgs. 231/01, laddove sia stato adottato il relativo modello. E’ inoltre attribuita al consiglio di amministrazione la competenza alle deliberazioni che apportino modificazioni dello Statuto di mero adeguamento a disposizioni normative e che siano in conformità allo statuto tipo della categoria riconosciuto dalla Banca d’Italia. Il consiglio di amministrazione, nel rispetto delle disposizioni di legge e di Statuto, può delegare proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo, determinando in modo chiaro e analitico i limiti quantitativi e di valore della delega. In materia di erogazione del credito, poteri deliberativi possono essere delegati al Comitato Esecutivo nonché, per importi limitati, al direttore, o al vice direttore, o in mancanza di nomina di questi, a chi lo sostituisce, al comitato crediti centrale, ai responsabili di area e/o settori territoriali, se nominati, ai poli, ove istituiti, al personale direttivo della sede preposto al settore fidi e ai preposti alle succursali e alle Sedi Distaccate, entro limiti di importo graduati. In caso di impossibilità di funzionamento del comitato o di impedimento dei predetti soggetti delegati e di particolare urgenza, il presidente può rivestire compiti di supplenza, fermo restando il potere di proposta del direttore. Fermo restando il rispetto delle forme di legge, non possono essere stipulati contratti di appalto di opere o contratti per prestazioni di servizi o per fornitura di beni di natura continuativa o comunque pluriennale con gli amministratori o con persone ad essi legate dai rapporti specificati nell’art. 32, secondo comma, lettera c), o con società alle quali gli stessi, o le persone di cui all’art. 32, secondo comma, lettera c), partecipano, direttamente o indirettamente, in misura superiore al 25% del capitale sociale o nelle quali rivestano la carica di amministratori, qualora detti contratti comportino un onere complessivo per la Società superiore a Euro 100.000,00 su base annua. Il limite suddetto, in tutte le sue forme, si applica anche rispetto a colui che rivesta la carica di direttore. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano con riferimento ai contratti stipulati con gli enti, anche di natura societaria, della categoria. 155 Il consiglio di amministrazione può conferire a singoli amministratori o a dipendenti della Società poteri per il compimento di determinati atti o categorie di atti. Delle decisioni assunte dai titolari di deleghe dovrà essere data notizia al consiglio di amministrazione nella sua prima riunione. 16.1 Durata della carica dei componenti del consiglio di amministrazione e dei membri del collegio sindacale Il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale rimarranno in carica sino alla data dell’Assemblea Ordinaria convocata per l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. 16.2 Contratti di lavoro stipulati con gli Amministratori che prevedono un’indennità di fine rapporto Non risultano contratti di lavoro stipulati dai componenti degli organi di amministrazione e controllo dell’Emittente che prevedano indennità di fine rapporto. 16.3 Comitato per il controllo interno e comitato per la remunerazione L’Emittente non ha istituito alcun comitato per il controllo interno e alcun comitato per la remunerazione. 16.4 Dichiarazione circa l’osservanza delle norme in materia di governo societario L’Emittente ha adottato sin dall’origine - e ha successivamente confermato - il modello di governo societario “tradizionale”, conformandolo alle vigenti disposizioni allo stesso applicabili stabilite dal codice civile, dal TUB, dal TUF, dal D. Lgs. 231/01 (Disciplina della responsabilità amministrativa degli Enti) e dalle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia nell’esercizio della propria funzione di vigilanza. In particolare, l’Emittente ha: adottato il “modello di organizzazione, gestione e controllo” di cui al D. Lgs. 231/01 volto a prevenire la commissione di reati societari e ad individuare le attività aziendali nel cui ambito possono essere commessi, nonché volto alla definizione del complesso delle attività di vigilanza, monitoraggio e controllo che l’organismo di vigilanza è chiamato ad espletare ed in data 17 luglio 2009 si è insediato l’Organismo di Vigilanza collegiale composto da 3 (tre) membri; adottato, con delibera del consiglio di amministrazione del 26 giugno 2012, la “Procedura per le Operazioni con Parti Correlate” ai sensi del regolamento Consob n. 17221/2010 e successive modificazioni; adottato, con delibera dell’Assemblea Ordinaria del 10 maggio 2008, il Regolamento Assembleare ed Elettorale (successivamente modificato in data 20 aprile 2013); adottato, con delibera dell’Assemblea Ordinaria del 26 aprile 2009, il Regolamento Politiche e Prassi di Remunerazione e Incentivazione a favore di amministratori, di dipendenti o di collaboratori (successivamente modificato e integrato in data 20 aprile 2013); concentrato, a decorrere dalla data del 30 ottobre 2007, in un’unica funzione sia le attività di controllo di conformità previste dalla MIFID, sia le attività di conformità alle norme vigenti per gli Intermediari autorizzati. In particolare in relazione alla MIFID, l’Emittente, con deliberazione del consiglio di amministrazione del 30 ottobre 2007 ha provveduto a nominare il responsabile ai fini MIFID della funzione di controllo di conformità; approvato, con deliberazione del consiglio di amministrazione del 30 aprile 2009, uno specifico macroflusso che regola gli adempimenti della Banca in materia di conflitto di interessi, in conformità ai disposti normativi attualmente vigenti. Alla Data del Prospetto Informativo, l’Emittente effettua l’individuazione delle Parti Correlate ed espone in bilancio le voci pertinenti in conformità a quanto previsto dallo IAS 24. 156 17. 17.1 17.1.1 DIPENDENTI Dipendenti BCC Centropadana Di seguito si riportano i dati relativi al personale dipendente della Banca con riferimento agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, nonché al 30 giugno 2013. Numero medio dei dipendenti per categoria Categoria Dirigenti Totale quadri direttivi Restante personale dipendente Totale (medie) 6 77 211 294 30-giu-13 5 69 210 284 31-dic-12 5 63 211 279 31-dic-11 31-dic-10 5 57 214 276 Alla Data del Prospetto Informativo e, quindi a seguito della Fusione, il numero dei dipendenti suddivisi per categoria risulta il seguente: Categoria Dirigenti Totale quadri direttivi Restante personale dipendente 6 84 235 Totale (medie) 325 Si precisa che la tabella di cui sopra è redatta secondo i dettami della Circ. n. 262 del 2005 della Banca d’Italia, la medesima prevede che “Il numero medio dei dipendenti (sia con contratto di lavoro subordinato sia con altri contratti) include i dipendenti di altre società distaccati presso l’azienda ed esclude i dipendenti dell’azienda distaccati presso altre società.” Pertanto, l’organico complessivo dei dipendenti con contratto di lavoro subordinato (comprensivo dei lavoratori parttime e distaccati presso altre aziende) è pari a n. 325 unità alla Data del Prospetto . In particolare, i dipendenti part-time sono pari a n. 11 unità alla Data del Prospetto Informativo. Non si registrano invece dipendenti distaccati presso altre aziende. Il personale dislocato nella rete distributiva alla Data del Prospetto Informativo è pari a 325 unità così suddiviso a livello provinciale: Provincia Totale Unità Cremona 5 Alessandria 7 Piacenza 43 Pavia 73 Milano 10 Lodi 187 325 Nel corso del 2013 e sino alla Data del Prospetto Informativo, la Banca ha proseguito la sua politica di presidio del territorio. La gestione delle risorse umane prevede fra l’altro una costante attenzione alla formazione e alla crescita professionale per soddisfare al meglio le esigenze dei Soci e dei clienti. Per maggiori informazioni sulla Rete Distributiva si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.4. 157 17.2 Partecipazioni azionarie e stock option Si riportano nella seguente tabella i dati relativi alle Azioni detenute dagli amministratori, sindaci e dal direttore generale dell’Emittente e da altri soggetti di cui all’art. 79 Regolamento Emittenti alla data del 30 giugno 2013. Nome e Cognome Partecipazione detenuta nella Banca Bassanetti Serafino Saviotti Guerrino Bergamaschi Maura Crosignani Agostino Bascapè Vanni Colombo Carlo (*) Fiorani Antonio Leletto Leopoldo Lodola Luigi Madonini Giovanni Marchetti Luigi Portugalli Paolo Stoppelli Giuseppe Zambarbieri Anna Depiaggi Paolo Cavalli Sebastiano Negri Luigi(*) (*) Amministratore dimessosi dalla carica con decorrenza dal 1 gennaio 2014. In sostituzione è stato cooptato Negri Luigi. 1.057 319 424 225 328 106 1.601 64 213 185 212 271 64 79 375 20 277 Alla Data del Prospetto Informativo la Banca non ha in essere piani di stock option in favore di amministratori, sindaci e del Direttore Generale dell’Emittente. 17.3 Descrizione di accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale sociale Alla Data del Prospetto Informativo la Banca non ha deliberato piani di incentivazione per i dipendenti che prevedano l’assegnazione di Azioni della Banca. 158 18. 18.1 PRINCIPALI AZIONISTI Principali azionisti Conformemente a quanto previsto dall’art. 34, comma 4, del TUB, nessun socio può possedere Azioni il cui valore nominale complessivo superi Euro 50.000,00 (cinquantamila). Nessun socio ha notificato all’Emittente di essere titolare di partecipazioni rilevanti, anche per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, in conformità a quanto stabilito dall’art. 20 del TUB. 18.2 Particolari diritti di voto di cui sono titolari i principali Azionisti Alla Data del Prospetto Informativo, la Banca ha emesso esclusivamente azioni ordinarie e non vi sono azioni portatrici di diritti di voto diverse dalle azioni ordinarie. 18.3 Soggetto che esercita il controllo sull’Emittente Alla Data del Prospetto Informativo, nessun soggetto, sia esso persona fisica o giuridica, risulta esercitare il controllo su BCC Centropadana, ai sensi dell’art. 23 TUB e dell’art. 93 TUF. 18.4 Accordi dalla cui attuazione possa scaturire una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente successivamente alla pubblicazione del Prospetto Informativo Alla Data del Prospetto Informativo non sussistono, per quanto a conoscenza dell’Emittente, accordi che possano determinare una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente. 159 19. 19.1 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Premessa L’Emittente intrattiene, nello svolgimento della propria attività, rapporti con parti correlate. I suddetti rapporti sono principalmente riconducibili ad operazioni con gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con funzioni strategiche nonché a soggetti ad essi collegati, e individuati sulla base dei criteri identificati dallo IAS 24 – Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate. Le operazioni poste in essere dall’Emittente con proprie parti correlate sono effettuate nel rispetto dei criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti, sono riconducibili alla normale operatività e sono poste in essere a condizioni di mercato, analogamente a quanto praticato con altre controparti non correlate di analogo merito creditizio, e comunque sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica, nel rispetto della normativa esistente. Si segnala che in data 26 giugno 2012 il consiglio di amministrazione della Banca, previo parere favorevole dell’Amministratore Indipendente e del collegio sindacale, ha approvato il “Regolamento per le operazioni con parti correlate e soggetti collegati” (il “Regolamento OPC”). Il Regolamento OPC è stato adottato in attuazione di quanto previsto dal regolamento Consob in materia di parti correlate approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e dal Titolo V, Capitolo 5 delle Disposizioni di Vigilanza recante disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati” e disciplina le regole relative all’identificazione, all’approvazione e all’esecuzione delle Operazioni con Parti Correlate e con Soggetti Collegati (quali ivi definite) poste in essere dall’Emittente al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle stesse. La Banca ha adottato il Regolamento OPC al fine di individuare e formalizzare i presupposti, gli obiettivi e i contenuti delle soluzioni adottate e ne valuta l’efficacia e l’efficienza in modo da perseguire obiettivi di integrità e imparzialità del processo decisionale, rispetto degli interessi della generalità degli azionisti e dei creditori, efficiente funzionamento degli organi societari e della sua operatività. Le procedure adottate dall’Emittente prevedono un particolare iter deliberativo per l’adozione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati, con il coinvolgimento di un Amministratore Indipendente e del collegio sindacale. Il Regolamento OPC è pubblicato sul sito internet della Banca. 19.2 Rapporti e operazioni con parti correlate Nel corso degli esercizi 2012, 2011 e 2010: l’Emittente non ha effettuato operazioni di natura atipica o inusuale che per significatività o rilevanza possano avere dato luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale, né con parti correlate, né con soggetti diversi dalle parti correlate; le operazioni di natura non atipica o inusuale poste in essere con parti correlate sono rientrate nell’ambito dell’ordinaria operatività dell’Emittente e sono state poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica, nel rispetto della normativa esistente; tutte le operazioni riconducibili alle obbligazioni degli esponenti bancari ai sensi dell’art. 136 del TUB sono state oggetto di apposite delibere consiliari, assunte secondo la procedura indicata al riguardo da Banca d’Italia. Nelle tabelle che seguono sono indicati i principali dati economici e patrimoniali relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 connessi ad operazioni intercorse con parti correlate e l’incidenza rispetto alla relativa voce di bilancio. Successivamente al 31 dicembre 2012 e sino alla Data del Prospetto Informativo, l’Emittente non ha posto in essere operazioni significative con parti correlate diverse da quelle che rientrano nell’andamento ordinario delle proprie attività. Semestre chiuso al 30 giugno 2013 La relativa tabella non viene prodotta in quanto Banca Centropadana, non essendo società quotata, non è tenuta alla redazione dei prospetti relativi alle parti correlate al 30 giugno, ma semplicemente all’informativa di periodo richiesta da Banca d’Italia. Esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 (valori in migliaia di Euro) 160 GARANZIE RACCOLTA RILASCIATE IMPIEGHI AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICA ALTRE PARTI CORRELATE TOTALE RICAVI COSTI 1.550 14 36 398 1.247 2.396 4.089 21 3.849 114 63 2.794 5.336 21 5.399 128 Totale Interessi passivi e oneri assimilati + commissioni passive 99 Totale Interessi Attivi e oneri assimilati + commissioni attive Fuori bilancio Fuori bilancio 79.535 28.619 0,17% 0,35% Totale Impieghi Percentuale sul totale banca GARANZIE RICEVUTE Totale Raccolta 1.250.417 1.380.065 0,22% 0,39% Esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 (valori in migliaia di Euro) AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICA IMPIEGHI GARANZIE GARANZIE RACCOLTA RILASCIATE RICEVUTE RICAVI COSTI 598 1.082 2.258 22 21 ALTRE PARTI CORRELATE 21.786 3.961 2.087 7.601 459 58 TOTALE 22.384 5.043 2.087 9.859 Fuori bilancio Fuori bilancio Totale Impieghi Percentuale sul totale banca Totale Raccolta 1.300.743 1.289.073 1,72% 0,39% 481 79 Totale Interessi Totale Interessi passivi e oneri Attivi e oneri assimilati + assimilati + commissioni passive commissioni attive 71.788 21.122 0,70% 0,37% I Rapporti attivi con altre parti correlate al 31 dicembre 2011 (circa Euro 21,8 milioni) sono costituiti principalmente da operazioni di finanziamento concessi dalla Banca, sotto forma di aperture di credito in conto corrente, mutui, anticipi e sconti su documenti, a società nelle quali i predetti soggetti (Amministratori, Sindaci e Dirigenti con funzioni strategiche) svolgono un ruolo di responsabilità strategica senza detenere una partecipazione di controllo. Con riferimento alla sensibile diminuzione dell'importo riferito alle parti correlate avvenuto nel periodo 2012/2011 si segnala che la Banca nel corso del 2012, a seguito di approfondimenti sul tema, ha riscontrato che non andavano indicate le esposizioni riferite a società nelle quali gli esponenti aziendali rivestivano cariche senza detenere partecipazioni di controllo o di collegamento, a differenza di quanto aveva invece fatto per gli esercizi precedenti. Esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 (valori in migliaia di Euro) AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICA ALTRE PARTI CORRELATE IMPIEGHI RACCOLTA 459 861 13.183 6.331 Totale Impieghi TOTALE Percentuale sul totale banca GARANZIE GARANZIE RILASCIATE RICEVUTE 2.038 1.348 Totale Raccolta 13.642 7.192 1.192.086 1.273.620 1,14% 0,56% 2.123 1.348 Fuori bilancio Fuori RICAVI COSTI 17 12 54 330 Totale Interessi passivi e oneri assimilati + commissioni passive Totale Interessi Attivi e oneri assimilati + commissioni attive 71 342 62.505 17.796 0,12% 1,92% 161 bilancio I rapporti attivi sono composti da: - aperture di credito in conto corrente; - mutui; - prestiti personali; - anticipi e sconti su documenti. I rapporti passivi sono composti da: - conti correnti passivi; - depositi a risparmio; - pronti contro termine; - obbligazioni e certificati di deposito della Banca. Operatività con parti correlate - Rapporti patrimoniali in percentuale sui dati di bilancio 2012 Incidenza % sul (valori in migliaia di Euro) Rapporti attivi 2012 2.794 bilancio 0,22% Rapporti passivi 5.336 0,39% Operatività con parti correlate - Rapporti patrimoniali in percentuale sui dati di bilancio 2011 e 2010 Incidenza % sul (valori in migliaia di Euro) Rapporti attivi 2011 22.384 bilancio 1,72% 2010 13.642 Incidenza % sul bilancio 1,14% Rapporti passivi 5.043 0,39% 7.192 0,56% Per l’esercizio 2010 sono stati invece considerati dirigenti con responsabilità strategiche tutti i dipendenti con la qualifica di dirigente. In conformità ai nuovi regolamenti della Banca d’Italia, relativamente all’esercizio 2011 e all’esercizio 2012, vengono considerati dirigenti con responsabilità strategiche, oltre al Direttore Generale, i Vice Direttori. Come si evince dalle tabelle sopra riportate, i rapporti tra l’Emittente e le parti correlate sono di importi complessivamente poco significativi. 162 20. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 20.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati In questo Paragrafo sono fornite le informazioni relative alle attività e alle passività, alla situazione finanziaria e ai profitti e alle perdite della Banca relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 e ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012. Tali informazioni sono state estratte dai seguenti documenti: (i) dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 e dai prospetti contabili al 30 giugno 2012 della Banca. Tali prospetti contabili sono stati estratti dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 della Banca predisposti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza dell’Emittente. Tali prospetti sono redatti, come previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dagli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea. I prospetti contabili semestrali sono stati assoggettati a revisione contabile limitata della società di revisione, al fine di consentire al Consiglio di Amministrazione di adempiere a quanto previsto in materia dalle Istruzioni di Vigilanza; (ii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e successive modificazioni ed integrazioni, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 2 aprile 2013; (ii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2011 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 12 aprile 2012; (iii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2010 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in 11 aprile 2011. Le relazioni della Società di Revisione sopra menzionate sono riportate nella Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.3. 20.1.1 Resoconto semestrale al 30 giugno 2013 Di seguito si riportano le informazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche dell’Emittente relative al semestre chiuso al 30 giugno 2013. Le informazioni in oggetto sono state estratte dai prospetti contabili al 30 giugno 2013. Nel presente paragrafo sono inoltre riportati i criteri seguiti per la predisposizione del suddetto documento. Si segnala che a seguito dell’incorporazione di BCC Creta, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013 comprende le attività e passività acquisite dalla banca incorporata e il prospetto di Conto Economico è alimentato dalle componenti reddituali generate dalla predetta banca incorporata nel mese di giugno 2013. 20.1.1.1 Schemi contabili Stato Patrimoniale Voci dell’attivo (Valori in Euro) Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al Fair Value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Derivati di copertura Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali di cui: - avviamento 30/06/2013 6.670.607 4.767.042 199.973 457.238.024 31/12/2012 9.542.034 5.350.160 216.578 289.436.495 Var 2013/2012 -2.871.427 -583.118 -16.605 167.801.529 % Var -30,09% -10,90% -7,67% 57,98% 193.412.467 1.361.180.317 8.447.703 150.294.033 1.250.199.975 11.396.630 43.118.434 110.980.342 -2.948.927 28,69% 8,88% -25,88% 17.718.452 6.235.020 16.408.471 6.235.479 1.309.981 -459 7,98% -0,01% 6.157.270 6.157.270 0 0,00% 163 Attività fiscali a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell’attivo Voci del passivo e del patrimonio netto (Valori in Euro) Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al Fair Value Derivati di copertura Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) fondi di quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Riserve da valutazione Riserve Sovrapprezzi di emissione Capitale Azioni proprie Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto 17.228.366 1.388.802 15.839.564 12.218.693 4.672.127 21.590.804 2.099.360.902 11.789.167 1.130.276 10.658.891 8.676.676 4.672.127 21.529.489 1.777.070.638 5.439.199 258.526 5.180.673 3.542.017 0 61.315 322.290.264 46,14% 22,87% 48,60% 40,82% 0,00% 0,28% 18,14% 30/06/2013 200.869.418 878.446.698 747.183.686 17.233 14.110.412 43.742 3.539.089 1.198.733 2.340.356 30.842.353 5.699.509 3.164.438 31/12/2012 131.419.659 702.937.629 641.928.862 70.215 35.198.385 2.143 6.829.733 3.033.232 3.796.501 38.519.130 4.966.037 2.403.135 Var 2013/2012 69.449.759 175.509.069 105.254.824 -52.982 % Var 52,85% 24,97% 16,40% -75,46% 41.599 -3.290.644 -1.834.499 1941,16% -48,18% -60,48% 733.472 761.303 14,77% 31,68% 3.164.438 -907.162 175.365.424 8.329.124 29.964.727 -8.185 2.700.396 2.099.360.902 2.403.135 5.297.339 165.563.430 8.109.403 25.317.130 761.303 -6.204.501 9.801.994 219.721 4.647.597 -8.185 -5.808.012 322.290.264 31,68% -117,12% 5,92% 2,71% 18,36% 8.508.408 1.777.070.638 -68,26% 18,14% Conto Economico Conto economico (Valori in Euro) 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var Interessi attivi e proventi assimilati 32.564.312 31.940.203 624.109 1,95% Interessi passivi e oneri assimilati -16.004.429 -13.219.075 -2.785.354 21,07% Margine di interesse 16.559.883 18.721.128 -2.161.245 -11,54% Commissioni attive 5.850.527 6.045.201 -194.674 -3,22% -609.713 -653.668 43.955 -6,72% 5.240.814 5.391.533 -150.719 -2,80% 29.557 21.629 7.928 36,65% Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attività di negoziazione Risultato netto dell'attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti -102.457 -73.661 -28.796 39,09% -99.194 168.476 -267.670 -158,88% 12.246.562 2.906.892 9.339.670 321,29% 314.406 314.406 11.613.618 2.499.989 9.113.629 364,55% 318.538 406.903 -88.365 -21,72% -23.512 46.074 -69.586 -151,03% 33.851.653 27.182.071 6.669.582 24,54% -11.830.879 -11.794.445 -6.263.455 -6.237.609 -5.567.424 88,89% -5.556.836 89,09% -36.434 -25.846 -10.588 40,97% 22.020.774 20.918.616 1.102.158 5,27% -18.853.584 -16.973.398 -1.880.186 11,08% b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria Spese amministrative: 164 a) spese per il personale -11.533.045 -10.450.105 -7.320.539 -6.523.293 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -183.692 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali b) altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio -1.082.940 10,36% -797.246 12,22% -168.474 -15.218 9,03% -429.081 -423.019 -6.062 1,43% -23.602 -20.596 -3.006 14,60% 2.256.211 1.498.480 757.731 50,57% -17.233.748 -16.087.007 -1.146.741 7,13% 4.787.026 4.831.609 -44.583 -0,92% -2.086.630 -1.627.932 -458.698 28,18% 2.700.396 3.203.677 -503.281 -15,71% 2.700.396 3.203.677 -503.281 -15,71% Prospetto della Redditività Complessiva (Valori in migliaia di Euro) PROSPETTO DELLA REDDIVITA’ COMPLESSIVA Voci 10 Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20 Attività finanziarie disponibili per la vendita 30 Attività materiali 40 Attività immateriali 50 Copertura di investimenti esteri 60 Copertura di flussi finanziari 70 Differenze di cambio 80 Attività non correnti in via di dismissione 90 Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100 Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 120 Redditività complessiva (Voce 10+110) 06-2013 2.700 12-2012 8.508 -6.153 11.524 -557 -6.153 -3.453 10.967 19.475 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto La relativa tabella non viene prodotta in quanto Banca Centropadana, Banca Farnese e Carife, non essendo società quotate, non sono tenute alla redazione del Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto al 30 giugno, ma semplicemente all’informativa di periodo richiesta da Banca d’Italia. Rendiconto finanziario I prospetti contabili al 30 giugno 2013, redatti per le finalità di Vigilanza emanate dalla Banca d’Italia, ancorchè redatti in base ai principi contabili internazionali non possono essere qualificati come bilancio intermedio e pertanto possono non contenere tutti e tutte le disclosures previste dallo IAS 34. Alla luce di quanto esposto non sono disponibili le informazioni relative al rendiconto finanziario al 30 giugno 2013. 20.1.1.2 Principi contabili I prospetti contabili al 30 giugno 2013 della Banca sono stati predisposti per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza dell’Emittente. Tali prospetti sono redatti, come previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dagli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea. I principi contabili adottati per la redazione dei prospetti contabili al 30 giugno 2013 sono conformi a quelli adottati per la redazione de bilancio di esercizio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, riportati nella Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.1.2.2 del Prospetto Informativo, cui si rimanda. 20.1.1.3 Note esplicative alle informazioni finanziarie del semestre chiuso al 30 giugno 2013 165 ATTIVITA’ Rapporti interbancari La tabella che segue espone la situazione dei crediti e debiti verso banche. Posizione interbancaria (Valori in migliaia di Euro) Crediti verso banche Conti correnti e Depositi liberi Depositi vincolati Titoli di debito Altri Totale crediti verso banche Debiti verso banche Conti correnti e Depositi liberi Depositi vincolati Altri Totale debiti verso banche 30/06/2013 31/12/2012 Var 2013/2012 % Var 109.218 9.312 74.795 88 193.412 40.399 33.723 76.063 109 150.294 68.819 -24.411 -1.268 -21 43.118 170,35% -72,39% -1,67% -19,67% 28,69% 33.702 5.330 161.838 200.869 2.102 1.748 127.570 131.420 31.600 3.582 34.268 69.449 1503,33% 204,90% 26,86% 52,85% Andamento 2013-2012 voce 30 e 70 dello Stato Patrimoniale attivo (Valori in migliaia di Euro) Crediti verso clientela 30/06/2013 31/12/2012 Var 2013/2012 % Var Conti correnti 238.026 239.342 -1.316 -0,55% Mutui 835.150 758.341 76.809 10,13% 4.206 4.403 -197 -4,47% Anticipi Sbf 79.393 80.022 -629 -0,79% Portafoglio commerciale e finanziario 18.892 18.173 719 3,96% Sovvenzioni diverse 22.972 14.938 8.034 53,78% 1.576 578 998 172,71% -20,13% Altre sovvenzioni rateali Depositi presso uffici postali Altri finanziamenti 3.340 4.182 -842 Attività deteriorate 157.625 121.487 36.138 29,75% 8.733 -8.733 -100,00% Titoli di debito (L&R) Attività finanziarie valutate al Fair Value – Voce 30 Crediti verso clientela Altre attività e passività finanziarie nette (Valori in migliaia di Euro) Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al Fair Value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute fino alla scadenza Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al Fair Value Totale attività e passività finanziarie nette 200 217 -17 -7,85% 1.361.380 1.250.417 110.963 8,87% 30/06/2013 4.767 200 457.238 31/12/2012 5.350 217 289.436 Var 2013/2012 -583 -17 167.802 17 14.110 448.078 70 35.198 259.735 -53 -21.088 188.343 Attività finanziarie : composizione merceologica -10,90% -7,83% 57,98% -75,71% -59,91% 72,51% 30/06/2013 (Valori in migliaia di Euro) Voci / Valori % Var Livello 1 Livello 2 31/12/2012 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Attività finanziarie detenute la negoziazione A Attività per cassa 1 2 2. Titoli di capitale 834 591 3. Quote di O.I.C.R. 815 1.090 958 1.085 16 2.010 61 2.653 16 3 61 3 1. Titoli di debito 4. Finanziamenti B Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 di negoziazione 1.2 connessi con la Fair Value Option 2.007 2.650 166 1.3 altri Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.666 3.100 1.612 3.738 Attività finanziarie valutate al Fair Value 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 200 4. Finanziamenti 217 4.1 Strutturati 217 4.2 Altri 200 Attività finanziarie valutate al Fair Value 217 Attività finanziarie disponibili per la vendita 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 412.321 30.570 275.696 45.103 367.218 1.499 30.570 274.197 14.139 2. Titoli di capitale 13.533 2.1 Valutati al Fair Value 14.139 2.2 Valutati al costo 13.533 209 3. Quote di O.I.C.R. 207 4. Finanziamenti Totale AFS Attività materiali e immateriali (Valori in migliaia di Euro) 412.321 30.779 14.139 275.696 207 30/06/2013 31/12/2012 Var 2013/2012 Attività materiali 13.533 % Var 17.719 16.408 1.311 7,99% Attività immateriali 6.235 6.235 0 0,00% di cui avviamento 6.157 6.157 0 0,00% 23.954 22.643 1.311 5,79% 30/06/2013 31/12/2012 Var 2013/2012 1.389 1.130 259 22,92% Attività fiscali anticipate 15.840 10.659 5.181 48,61% Altre attività 21.591 21.529 62 0,29% Totale altre attività 38.820 33.318 5.502 16,51% Totale attività materiali e immateriali Altre attività (Valori in migliaia di Euro) Attività fiscali correnti Attività materiali : composizione delle attività valutate al costo (Valori in migliaia di Euro) Attività / Valori 31/12/2012 A. Attività ad uso funzionale 16.370 1.1 di proprietà a) terreni 1.439 b) fabbricati 13.406 (Valori in migliaia di Euro) c) mobili 617 d) impianti elettronici 260 e) altre 648 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 16.370 TOTALE A B. Attività detenute a scopo di investimento 39 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 39 2.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni % Var 31/12/2011 31/12/2010 13.395 839 10.858 643 364 691 13.789 839 11.223 570 518 639 13.395 13.789 39 39 39 39 167 b) fabbricati TOTALE B TOTALE A + B Attività materiali : variazioni annue Attività / Valori A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni : C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo 39 16.409 39 13.434 39 13.828 31/12/2012 25.501 12.106 13.395 3.880 3.878 2 31/12/2011 25.103 11.314 13.789 589 463 3 31/12/2010 24.127 10.584 13.543 1.062 1.055 7 905 42 863 123 983 2 858 816 11 805 16.370 12.890 29.260 123 13.395 12.106 25.501 13.789 11.314 25.103 PASSIVITA’ Fondo rischi specifici Secondo i principi contabili internazionali, e nel rispetto delle indicazioni fornite dallo IASB e dal IFRIC, il fondo trattamento di fine rapporto è stato considerato come un post employment-benefit del tipo defined benefit plan, ovvero a prestazione definita, per il quale è previsto ai fini contabili che il suo valore venga determinato mediante metodologia di tipo attuariale. 30/06/2013 31/12/2012 Var 2013/2012 Fondo trattamento fine rapporto 5.670 4.966 704 14,18% Altri fondi per rischi e oneri 3.164 2.403 761 31,67% Totale fondi rischi specifici 8.834 7.369 1.465 19,88% Fondo rischi specifici (Valori in migliaia di Euro) % Var Altre passività La voce altre passività accoglie i saldi relativi a partite in corso di lavorazione, somme a disposizione di terzi, nonché altre partite la cui dinamica è ascrivibile unicamente all’operatività ordinaria conseguente al diverso andamento dei flussi in corso di lavorazione alla fine dell’esercizio. Accoglie infine le somme da versare all’erario per conto della clientela e del personale. Altre passività (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 31/12/2012 Var 2013/2012 % Var 168 Passività fiscali correnti 1.199 3.033 -1.834 -60,47% Passività fiscali differite 2.340 3.797 -1.457 -38,37% Altre passività 30.842 38.519 -7.677 -19,93% Totale altre passività 34.381 45.349 -10.968 -24,19% Patrimonio netto (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 Var 31/12/2012 2013/2012 % Var Capitale 29.965 25.317 4.648 18,36% Riserve 183.694 173.674 10.020 5,77% -907 5.297 -6.204 -117,12% Riserve da valutazione Azioni proprie -8 Utile (Perdita) d’esercizio 2.700 8.508 -5.808 -68,27% Totale Patrimonio netto 215.444 212.796 2.648 1,24% 1.160.524 980.524 180.000 18,36% 16.097 12.946 3.151 24,34% Numero azioni che compongono il capitale sociale Numero soci Riserve (Valori in migliaia di Euro) Riserva legale Sovrapprezzi di emissione Riserva di transizione agli IAS Altre riserve Totale riserve Riserve da valutazione (Valori in migliaia di Euro) Riserve da rivalutazione immobili Riserve da titoli AFS 30/06/2013 31/12/2012 Var 2013/2012 173.425 163.796 9.629 5,88% 8.329 8.110 219 2,70% % Var -792 -869 77 -8,86% 2.732 2.637 95 3,60% 183.694 173.674 10.020 5,77% 30/06/2013 31/12/2012 Var 2013/2012 3.876 3.876 0 0,00% -4.290 1.862 -6.152 -330,40% % Var Riserva da utili (perdite) attuariali su benefici definiti -493 -441 -51,55136 11,69% Totale riserve da valutazione -907 5.297 -6.204 -117,11% CONTO ECONOMICO Il margine di interesse presenta un decremento del 11,54% determinato dal notevole incremento dei volumi dei prestiti obbligazioni emessi, solo in parte compensato dalla performance reddituale derivante dalla gestione del portafoglio di proprietà. Le commissioni nette risultano in incremento del 2,80%. I dividendi, esposti con il criterio “di cassa” sono riferibili essenzialmente alle partecipazioni detenute in società del movimento cooperativo. Il risultato netto delle voci 80., 90., 100. e 110., riferibili a dette attività e passività finanziarie, è positivo per oltre Euro 12.021mila. (Il maggior introito deriva dagli utili da negoziazione di attività finanziarie disponibili per la vendita per un importo di circa 11.,6 milioni di euro). Il margine di intermediazione presenta un aumento del 24,54%, rispetto ai valori del precedente semestre, attribuibile principalmente alle ottime performance della gestione delle attività finanziarie. Il risultato netto della gestione finanziaria è in incremento dell’ 5,27% rispetto al periodo comparato. I costi operativi netti risultano pari ad Euro 17.233.748, in incremento del 7,13% raffrontati con il primo semestre del precedente periodo. In dettaglio essi sono così rappresentabili: - Spese per il personale di Euro 11.533.045, in aumento del 10,36%. Si è provveduto a stimare il valore del DBO al 30 giugno 2013, in conformità alle previsioni dello IAS19, il calcolo è stato operato da attuario indipendente. 169 - Le Altre spese amministrative ammontano ad Euro 7.320.539 (+ 12,22% in confronto al 30 giugno 2012). Sull’incremento delle spese amministrative ha inciso in larga misura l’aumento dell’imposta di bollo sulle attività finanziarie (costi recuperati dalla clientela a voce “altri proventi di gestione). Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri, risultano pari ad Euro 183.692 a fronte di nuovi accantonamenti per impegni verso il Fondo garanzia Depositanti per Euro 179.566 e rischi legali per euro 4.127. Le rettifiche nette di attività materiali e immateriali sono pari ad Euro 452,683, (+ 2,14 %). Gli Altri proventi / Altri oneri di gestione sono pari ad Euro 2.256.211 e risultano in aumento dell’50,57% rispetto al giugno precedente. L’incremento è dovuto ai maggiori ricavi per recupero dell’imposta di bollo sulle attività finanziarie Le imposte dirette – correnti e differite – ammontano ad Euro 2.086.630, rispettivamente pari ad euro 646.335 per Ires ed euro 1.440.295 per Irap. Di seguito si riportano alcune tabelle di dettaglio relative alle voci di conto economico al 30 giugno 2013. Commissioni attive (Valori in migliaia di Euro) a) garanzie rilasciate 30/06/2013 b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var 406 333 73 21,98% 983 944 39 4,12% 9 10 -1 -6,14% 110 143 -33 -23,25% 74 101 -26 -26,16% 134 130 4 3,04% 349 319 30 9,52% 307 242 65 26,79% 1 -1 -100,00% 1 -1 -100,00% 176 191 -15 -7,77% 131 51 80 157,50% 2.193 2.154 39 1,80% 39 46 -6 -14,06% 1.864 1.849 16 0,85% 365 719 -355 -49,30% 5.851 6.045 -195 -3,22% 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. attività di consulenza 8.1. in materia di investimenti 8.2. in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni di portafogli 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi k) operazioni di prestito titoli Totale Commissioni passive (Valori in migliaia di Euro) a) garanzie ricevute 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var -11 -1 -10 1541,06% -50 -35 -15 41,98% -4 -3 -1 43,78% -12 0 -12 2426,51% b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 170 3. gestioni di portafogli: 3.1 proprie 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli -33 -31 -1 4,53% -545 -617 73 -11,76% -4 -1 -4 580,41% -610 -654 44 -6,72% 5. Collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi f) operazioni di prestito titoli Totale Commissioni nette (Valori in migliaia di Euro) commissioni attive 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var 5.851 6.045 -195 commissioni passive -610 -654 44 -6,72% Commissioni nette 5.241 5.392 -151 -2,80% Rettifiche di valore nette (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 -3,22% % Var Su crediti verso clientela - Finanziamenti -11.794 -6.238 -5.557 89,10% Su crediti verso clientela - Titoli di debito -36 -26 -10 38,46% -11.830 -6.263 -5.567 88,89% Totale rettifiche di valore nette Composizione delle rettifiche nette su crediti (migliaia di Euro) Rettifiche di valore su crediti non performing Rettifiche/Riprese di valore “collettiva” effettuata su crediti in bonis Partite definitive per transazioni chiuse 30/06/2013 30/06/2012 -8.462 -4.510 53,29% -1.268 1.026 -2.294 -223,63% -105 -234 129 -55,13% 0 -59 59 -100,00% 502 380 122 32,22% Riprese di valore da incasso crediti precedentemente svalutati Totale rettifiche/riprese nette su crediti % Var -12.973 Perdite da strumenti finanziari fuori mercato Riprese di valore su crediti non performing Var 2013/2012 2.050 1.113 937 84,24% -11.794 -6.238 -5.555 89,06% Spese amministrative (valori in migliaia di euro) a) Spese per il personale 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var -11.533 -10.450 -1.083 10,36% b) Altre spese amministrative -7.321 -6.524 -797 12,22% Totale spese amministrative -18.854 -16.974 -1.880 11,08% Spese amministrative (valori in migliaia di euro) Spese informatiche 30/06/2013 30/06/2012 Var 2013/2012 % Var -1.042 -1.009 -33 3,25% -816 -632 -184 29,15% -1.793 -1.944 151 -7,75% -807 -429 -378 88,15% Premi assicurativi -99 -133 34 -25,53% Spese pubblicitarie -166 -119 -47 39,43% Altre spese -766 -753 -13 1,71% Imposte indirette e tasse -1.831 -1.504 -327 21,75% TOTALE -7.321 -6.523 -798 12,23% Spese per beni immobili e mobili Spese per l’acquisto di beni e servizi non professionali Prestazioni professionali 171 Altri proventi ed oneri di gestione (valori in migliaia di euro) 30/06/2013 Var 2013/2012 30/06/2012 Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria % Var -35 -36 1 -2,78% -1 0 -1 0 Oneri per malversazioni e rapine -27 -11 -16 145,45% Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non separabili -90 -88 -2 2,27% Cause passive: transazioni, condanne, sentenze, reclami Interventi al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Oneri per operazioni di cartolarizzazione Recupero imposte e tasse -126 126 -100,00% -78 -99 21 -21,21% 1.632 1.359 273 20,09% Rimborso spese legali per recupero crediti 199 229 -30 -13,10% Recuperi spese su servizi di finanziamento 233 0 233 0 Ricavi gestione Agenzia Viaggi 38 32 6 18,75% Ricavi su operazioni di cartolarizzazione 15 15 0 0,00% 370 223 147 65,92% 2.256 1.498 758 50,60% Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria Altri proventi di gestione Totale Imposte (Valori in migliaia di Euro) 30/06/2013 Imposte correnti Variazione delle imposte correnti precedenti esercizi Variazione delle imposte anticipate Variazione delle imposte differite Imposte di competenza dell’esercizio 20.1.2 30/06/2012 -3.960 Var 2013/2012 -2.021 % Var -1.939 95,94% 42 -5 47 -940,00% 1.898 466 1.432 307,30% -67 -68 1 -1,47% -2.087 -1.628 -459 28,19% Bilanci d’esercizio al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 Di seguito si riportano le informazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche dell’Emittente relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Le informazioni in oggetto sono state derivate dai bilanci d’esercizio chiusi alle medesime date. Nel presente Paragrafo sono inoltre riportati i criteri seguiti per la predisposizione del suddetto documento. Nelle tabelle seguenti sono rappresentati i dati di bilancio 2012 dell’Emittente e di BCC Creta allo scopo di poter meglio comprendere l’apporto delle due banche ai nuovi aggregati patrimoniali ed economici pur considerando che l’incorporazione ha effetto dal 01 giugno 2013. 20.1.2.1 Schemi contabili Stato Patrimoniale Voci dell’attivo 10 20 30 40 50 60 70 80 90 (Valori in Euro) 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Cassa e disponibilità liquide 9.542.034 7.030.584 7.034.636 Attività finanziarie detenute per la 5.350.160 3.583.684 3.935.128 negoziazione Attività finanziarie valutate al 216.578 236.965 303.969 Fair Value Attività finanziarie disponibili per 289.436.495 187.365.568 159.042.593 la vendita Attività finanziarie detenute alla scadenza Crediti verso banche 150.294.033 113.652.080 149.473.757 Crediti verso clientela 1.250.199.975 1.300.506.244 1.191.781.389 Derivati di copertura 11.396.630 7.302.404 519.464 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Var 2012/2011 2.511.450 35,72% Var 2011/2010 -4.052 1.766.476 49,29% -351.444 -8,93% -20.387 -8,60% -67.004 -22,04% 102.070.927 54,48% 28.322.975 17,81% 36.641.953 -50.306.269 4.094.226 32,24% -35.821.677 -23,97% -3,87% 108.724.855 9,12% 56,07% 6.782.940 1305,76% % Var % Var -0,06% 172 100 Partecipazioni 110 Attività materiali 120 Attività immateriali di cui: - avviamento 130 Attività fiscali a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150 Altre attività Totale dell’attivo Voci del passivo e del patrimonio netto 10 20 30 40 50 60 80 100 110 120 130 160 170 180 200 (Valori in Euro) Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al Fair Value Derivati di copertura Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) fondi di quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Riserve da valutazione Riserve Sovrapprezzi di emissione Capitale Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto 16.408.471 6.235.479 13.433.566 6.217.858 13.828.012 6.194.574 2.974.905 17.621 22,15% 0,28% -394.446 23.284 -2,85% 0,38% 6.157.270 11.789.167 1.130.276 10.658.891 6.157.270 11.362.421 219.127 11.143.294 6.157.270 7.886.500 970.556 6.915.944 426.746 911.149 -484.403 3,76% 415,81% -4,35% 3.475.921 -751.429 4.227.350 44,07% -77,42% 61,12% 8.676.676 5.467.446 3.209.230 58,70% 5.467.446 4.672.127 5.140.659 -468.532 -9,11% 5.140.659 21.529.489 17.653.967 12.965.815 1.777.070.638 1.673.486.000 1.552.965.837 3.875.522 103.584.638 21,95% 4.688.152 6,19% 120.520.163 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 131.419.659 702.937.629 641.928.862 155.065.632 627.204.399 538.749.062 50.134.896 627.699.165 501.229.126 -23.645.973 75.733.230 103.179.800 70.215 110.466 85.685 -40.251 -36,44% 24.781 28,92% 35.198.385 123.119.446 144.691.933 -87.921.061 -71,41% -21.572.487 -14,91% 2.143 6.829.733 3.033.232 3.796.501 38.519.130 10.295 2.486.414 541.766 1.944.648 25.543.016 256.081 1.718.086 -79,18% 174,68% 459,88% 95,23% 50,80% -245.786 768.328 541.766 226.562 -429.590 -95,98% 44,72% 1.718.086 25.972.606 -8.152 4.343.319 2.491.466 1.851.853 12.976.114 4.966.037 4.210.023 4.524.377 756.014 17,96% -314.354 -6,95% 2.403.135 1.965.322 980.951 437.813 22,28% 984.371 100,35% 2.403.135 5.297.339 165.563.430 8.109.403 25.317.130 8.508.408 1.965.322 (5.669.254) 160.612.927 8.212.688 25.038.196 6.827.368 980.951 986.493 158.932.460 8.183.795 25.197.687 2.372.496 437.813 10.966.593 4.950.503 103.285 278.934 1.681.040 22,28% -193,44% 3,08% -1,26% 1,11% 24,62% 984.371 -6.655.747 1.680.467 28.893 -159.491 4.454.872 100,35% -674,69% 1,06% 0,35% -0,63% 187,77% 1.673.486.000 1.552.965.837 103.584.638 6,19% 120.520.163 7,76% 1.777.070.638 % Var Var 2011/2010 36,16% 7,76% -15,25% 104.930.736 12,07% -494.766 19,15% 37.519.936 % Var 209,30% -0,08% 7,49% 13,19% -1,65% Conto Economico Conto economico 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell’attività di negoziazione Risultato netto dell’attività di copertura 64.346.812 -27.428.657 36.918.155 12.179.527 -1.189.934 10.989.593 132.705 681.785 273.353 57.010.348 -19.954.360 37.055.988 11.688.129 -1.167.776 10.520.353 176.870 -386.833 -112.958 48.190.085 -16.565.008 31.625.077 11.420.826 -1.230.907 10.189.919 127.435 74.451 -235.786 11.484.266 810.736 789.384 17.888 338.328 10.761.702 472.899 314.278 722.564 319.949 136.778 63.050 -8.100 -15.558 60.542.907 48.056.056 42.554.922 (Valori in Euro) 10 20 30 40 50 60 70 80 90 10 0 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 11 0 12 d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value Margine di intermediazione Var Var % Var % Var 2012/2011 2011/2010 7.336.464 12,87% 8.820.263 18,30% -7.474.297 37,46% -3.389.352 20,46% -137.833 -0,37% 5.430.911 17,17% 491.398 4,20% 267.303 2,34% -22.158 1,90% 63.131 -5,13% 469.240 4,46% 330.434 3,24% -44.165 -24,97% 49.435 38,79% 1.068.618 -276,25% -461.284 -619,58% 386.311 -342,00% 122.828 -52,09% 10.673.53 1316,52 21.352 2,70% 0 % -17.888 -100,00% -320.440 -94,71% 10.288.80 2175,69 158.621 50,47% 3 % 402.615 125,84% 183.171 133,92% 71.150 -878,40% 12.486.85 25,98% 7.458 -47,94% 5.501.134 12,93% 173 0 13 0 1 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: -17.180.049 a) crediti -17.159.538 16 0 17 0 18 0 19 0 20 0 24 0 25 0 26 0 27 0 29 0 -6.977.967 -8.929.813 -9.982.106 -9.160.550 -20.511 -130.150 -89.826 230.737 43.362.858 40.858.113 33.625.109 Spese amministrative: -33.767.574 a) spese per il personale b) altre spese amministrative b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) altre operazioni finanziarie 14 0 15 0 -7.197.943 Risultato netto della gestione finanziaria Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) d’esercizio 138,68% 10.181.57 145,91% 1 130.150 -100,00% 69.315 -77,17% 1.731.870 -19,39% 2.182.583 -23,83% -130.150 -320.563 -138,93% 2.504.745 6,13% 7.233.004 21,51% -32.745.476 -31.293.315 -1.022.098 3,12% -1.452.161 4,64% -20.616.227 -13.151.347 -19.807.237 -12.938.239 -18.704.608 -12.588.707 4,08% 1,65% -1.102.629 -349.532 30.728 -263.644 7.649 294.372 -111,66% -271.293 5,89% 2,78% 3546,78 % -1.331.762 -866.633 -804.840 -465.129 53,67% -61.793 7,68% -47.013 -23.717 -22.630 -23.296 98,22% -1.087 4,80% 3.008.783 3.089.616 2.894.382 -80.833 -2,62% 195.234 6,75% -32.106.838 -30.809.854 -29.218.754 -1.296.984 4,21% -1.591.100 5,45% -6.139 3.200 5.664 -9.339 -291,84% -2.464 -43,50% 11.249.881 10.051.459 4.412.019 1.198.422 11,92% 5.639.440 127,82% -2.741.473 -3.108.255 -2.039.523 366.782 -11,80% -1.068.732 52,40% 8.508.408 6.943.204 2.372.496 1.565.204 22,54% 4.570.708 192,65% 8.508.408 6.943.204 2.372.496 1.565.204 22,54% 4.570.708 192,65% -808.990 -213.108 Prospetto della Redditività Complessiva (Valori in migliaia di Euro) PROSPETTO DELLA REDDIVITA’ COMPLESSIVA Voci 10 Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20 Attività finanziarie disponibili per la vendita 30 Attività materiali 40 Attività immateriali 50 Copertura di investimenti esteri 60 Copertura di flussi finanziari 70 Differenze di cambio 80 Attività non correnti in via di dismissione 90 Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a 100 patrimonio netto 110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 120 Redditività complessiva (Voce 10+110) 2012 2011 2010 8.508 6.827 2.372 11.524 -6.772 -2.869 -557 116 10.967 19.475 -6.656 171 -2.869 -497 Rendiconto finanziario – metodo indiretto A. ATTIVITA’ OPERATIVA (Valori in Euro) 1. Gestione - risultato d’esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al Fair Value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell’effetto fiscale (+/-) Importo 31/12/2011 12.264.141 6.943.204 31/12/2010 13.947.219 2.372.496 328.715 270.279 1.149.278 -2.841.590 17.159.538 441.711 2.925.607 -6.482.292 7.940.662 890.350 1.761.549 541.766 -358.329 9.490.048 827.470 785.379 31/12/2012 23.481.791 8.508.408 174 - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al Fair Value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche: a vista - debiti verso banche: altri debiti - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al Fair Value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d’azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d’azienda Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO LEGENDA: (+) generata (-) assorbita -3.040.598 -92.059.523 -1.661.927 25.407 -82.684.421 -79.004.953 42.230.294 35.098.910 -6.062.833 75.675.824 -23.645.973 398.623 -120.688.600 -1.168.564 24.467 -37.230.928 35.620.132 24.676 -113.661.451 -4.296.931 114.471.363 104.930.736 -319.123 -69.976.683 - 92.433 24.088 -64.739.539 40.434.583 -4.910.087 -46.592.772 5.899.477 56.102.414 36.328.921 75.733.231 97.522.929 -494.766 32.482.684 23.498.386 27.339.559 -87.353.668 13.419.305 7.098.092 -20.662.021 -1.785.270 6.046.904 -35.642.425 4.577.973 72.950 174.597 179.493 137.989 132.705 176.870 127.435 41.892 2.623 10.554 -3.944.660 -5.662.471 -1.098.780 -3.880.027 -64.633 -5.615.470 -47.001 -1.061.541 -37.239 -3.770.063 -5.482.978 -960.791 -103.284 -159.490 28.893 -437.381 -567.978 -4.052 2.013.648 -713.295 -816.579 2.511.450 -742.600 1.271.048 383.207 RICONCILIAZIONE Importo Voci di bilancio (Valori in Euro) 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010 Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 7.030.584 7.034.636 6.651.429 Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 2.511.450 -4.052 383.207 9.542.034 7.030.584 7.034.636 Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio Prospetto delle variazioni di patrimonio netto (Valori in Euro) Capitale: 25.038.1 97 25.038.1 97 1.528.10 5 a) azioni ordinarie 25.038.1 97 25.038.1 97 1.528.10 5 1.249. 172 1.249. 172 Redditività complessiva esercizio 31.12.2012 Stock options Acconti su Distribuzione dividendi straordinaria Variazione dividendi strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Acquisto azioni proprie Emissione nuove azioni Variazioni dell’esercizio Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze all’ 01.01.2012 Modifica saldi apertura Esistenze al 31.12.2011 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO - ESERCIZIO 2012 Patrimoni o Netto al 31.12.201 2 25.317.13 0 25.317.13 0 175 b) altre azioni Sovrapprezz i di emissione Riserve: 8.212.68 8 160.612. 927 8.212.68 8 115.8 36 115.8 36 95.424 165.563.4 29 161.365. 631 4.970.914 95.424 166.431.9 69 b) altre -868.540 -868.540 5.785.09 1 5.669.25 5 Strumenti di capitale Acconti su dividendi (-) Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto 8.109.404 4.970.914 161.481. 467 115.8 36 364.8 09 160.497. 091 a) di utili Riserve da valutazione 261.525 6.943.20 4 6.943.20 4 195.021. 925 195.021. 925 -868.540 -4.970.914 1.972. 290 1.972. 290 95.424 1.789.63 0 1.613. 981 10.966.593 5.297.338 8.508.408 8.508.408 19.475.001 212.795.7 09 Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprez zi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale Acconti su dividendi () azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto 25.197.68 7 25.197.687 25.197.68 7 25.197.687 8.183.795 8.183.795 158.932.4 60 159.801.0 00 -868.540 986.493 2.372.496 195.672.9 31 (Valori in Euro) 1.213.82 1.373.31 4 4 1.213.82 1.373.31 4 4 25.038.196 8.212.688 5.248 5.248 986.493 2.372.496 1.685.71 -686.782 5 -686.782 - 1.678.45 1.809.05 5.248 7 4 Patrimonio Netto al 31.12.2011 25.038.196 464.633 -435.740 158.932.46 1.685.71 0 5 159.801.00 1.685.71 0 5 -868.540 195.672.93 1 Stock options Redditività complessiva esercizio 31.12.2011 Acquisto azioni proprie Acconti su dividendi Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Emissione nuove azioni Variazioni dell’esercizio Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Esistenze all’ 01.01.2011 Modifica saldi apertura Esistenze al 31.12.2010 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO - ESERCIZIO 2011 160.612.92 7 161.481.46 7 -868.540 6.771.58 4 -5.785.091 6.943.20 4 6.943.204 171.620 195.021.92 3 176 Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprez zi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto 23.628.347 23.628.347 23.628.347 23.628.347 7.739.486 7.739.486 150.508.96 1 151.377.50 1 -868.540 150.508.96 1 151.377.50 1 -868.540 3.855.868 3.855.868 10.012.833 10.012.833 195.745.49 5 195.745.49 5 (Valori in Euro) Patrimonio Netto al 31.12.2010 Stock options Redditività complessiva esercizio 31.12.2010 Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Emissione nuove azioni Variazioni dell’esercizio Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Esistenze all’ 01.01.2010 Modifica saldi apertura Esistenze al 31.12.2009 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO - ESERCIZIO 2010 1.878.53 -309.194 4 1.878.53 -309.194 4 25.197.687 25.197.687 688.407 -244.098 8.418.23 6 8.418.23 6 8.418.23 1.594.59 6 7 1.594.59 7 8.183.795 5.263 158.932.460 5.263 159.801.000 -868.540 5.263 2.566.94 -553.292 1 2.869.37 5 986.493 2.372.49 6 2.372.496 -496.879 195.672.931 20.1.2.2 Principi Contabili Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio d’esercizio 2012, 2011 e 2010. Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali I Bilanci d’esercizio 2012, 2011 e 2010 sono redatti in applicazione dei principi contabili internazionali – International Accounting Standards (IAS) e International Financial Reporting Standards (IFRS) – emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio. L’applicazione degli IFRS è stata effettuata facendo anche riferimento al “quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio” (c.d. robabilit), con particolare riguardo al principio fondamentale che riguarda la prevalenza della sostanza sulla forma, nonché al concetto della rilevanza e significatività dell’informazione. Oltre alle istruzioni contenute nella Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 “Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione” 1° aggiornamento del 18 novembre 2009, si è tenuto conto, sul piano interpretativo, dei documenti sull’applicazione degli IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (O.I.C.). Principi generali di redazione I bilanci sono costituiti dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto e dalla presente nota integrativa; è corredato dalla relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Banca. I conti in bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale. I bilanci di esercizio sono redatti nella prospettiva della continuità aziendale e facendo riferimento ai principi generali di redazione di seguito elencati: competenza economica; continuità aziendale; 177 comprensibilità dell’informazione; significatività dell’informazione (rilevanza); attendibilità dell’informazione (fedeltà della rappresentazione); prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica; neutralità dell’informazione; completezza dell’informazione; prudenza nelle stime per non sovrastimare ricavi/attività o sottostimare costi/passività; comparabilità nel tempo. Nella predisposizione dei bilanci di esercizio sono stati osservati gli schemi e le regole di compilazione di cui alla circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, primo aggiornamento del 18 novembre 2009. Inoltre, sono state fornite le informazioni complementari ritenute opportune a integrare la rappresentazione dei dati di bilancio, ancorché non specificatamente prescritte dalla normativa. Gli schemi di stato patrimoniale e conto economico, il prospetto della redditività complessiva, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e il rendiconto finanziario sono redatti in unità di euro, mentre la nota integrativa, quando non diversamente indicato, è espressa in migliaia di euro. A fini comparativi gli schemi di bilancio e, ove richiesto, le tabelle della nota integrativa riportano anche i dati relativi all’esercizio recedente. Se i conti non sono comparabili, quelli relativi all’esercizio precedente sono stati adattati; la non comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di procedere a questo sono specificamente indicati nella Nota integrativa. Altri aspetti Il bilanci della Banca sono sottoposti alla revisione legale dei conti della società Deloitte & Touche S.p.A. di Milano alla quale è stato conferito l’incarico per gli esercizi 2011/2019 dall’Assemblea. Il bilancio 2010 era stato sottoposto alla revisione legale dei conti della società AGN SERCA di Brescia alla quale era stato conferito l’incarico per il triennio 2008/2010 dall’Assemblea. La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. 1-Attività finanziarie detenute per la negoziazione Criteri di classificazione: si classificano tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione gli strumenti finanziari che sono detenuti con l’intento di generare profitti nel breve termine derivanti dalle variazioni dei prezzi degli stessi. La Banca ha iscritto tra le “attività finanziarie detenute per la negoziazione”, laddove presenti, titoli obbligazionari quotati, titoli di capitale quotati, quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento o SICAV). Rientrano nella presente categoria anche i contratti derivati connessi con la Fair Value Option (definita dal principio contabile IAS 39 §9), gestionalmente collegati con attività e passività valutate al Fair Value, nonché i contratti derivati relativi a coperture gestionali di finanziamenti erogati alla clientela. Sono invece iscritti tra i derivati di copertura, il cui valore è rappresentato alla voce 80 dell’attivo, quelli designati come efficaci strumenti di copertura agli effetti della disciplina dell’hedge accounting. Il derivato è uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche: a) il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, b) del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o altre c) variabili prestabilite; d) non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale inferiore a quello che sarebbe e) richiesto per altri tipi di contratti di cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato; f) è regolato a data futura. 178 Tra i derivati finanziari rientrano i contratti di compravendita a termine di titoli e valute, i contratti derivati con titolo sottostante e quelli senza titolo sottostante collegati a tassi di interesse, a indici o ad altre attività e contratti derivati su valute. La Banca non possiede e non ha operato in derivati creditizi. Criteri di iscrizione: l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento (settlement date) per i titoli di debito, di capitale e le quote di OICR; alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al Fair Value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi ad essa riferiti ed attribuibili allo strumento stesso, che vengono rilevati direttamente nel conto economico. Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al Fair Value con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico. Se il Fair Value di un’attività finanziaria diventa negativo, tale posta è contabilizzata come una passività finanziaria di negoziazione. Il Fair Value è definito dal principio IAS 39 come “il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti”. Il Fair Value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni di mercato (prezzi “bid” o, in assenza, prezzi medi) rilevati alla data di riferimento del bilancio. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali operazioni di mercato, siano prontamente e regolamenti disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, sono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono fondati su dati rilevabili sul mercato. Sono in particolare utilizzati: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati; modelli di determinazione del prezzo di opzioni; valori rilevati in recenti transazioni comparabili ed altre tecniche comunemente utilizzate dagli operatori di mercato. Criteri di cancellazione: le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. I titoli consegnati nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne prevede il riacquisto non vengono stornati dal bilancio. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi sui titoli e relativi proventi assimilati sono iscritte per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi. Alle medesime voci sono iscritti anche i differenziali e i margini maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi ai contratti derivati classificati come attività finanziarie detenute per la negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività o passività finanziarie valutate al Fair Value (cosiddetta Fair Value Option). Gli utili e le perdite realizzati dalla cessione o dal rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del Fair Value del portafoglio di negoziazione sono classificati nel conto economico nel “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, così come l’effetto delle valutazioni al cambio di fine periodo delle attività e passività monetarie in valuta. I profitti e le perdite relativi ai contratti derivati gestionalmente collegati con attività o passività valutate al Fair Value sono invece rilevati nel “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value”. 2-Attività finanziarie detenute per la vendita Criteri di classificazione: sono classificate nella presente voce le attività finanziarie non derivate che non sono classificate tra le “attività detenute per la negoziazione” o “valutate al Fair Value”, tra le attività finanziarie “detenute fino a scadenza” o tra i “crediti e finanziamenti”. Gli investimenti “disponibili per la vendita” sono attività finanziarie che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere vendute per esigenze di liquidità, variazioni nei tassi d’interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi di mercato. Essa accoglie: I titoli di debito quotati; I titoli azionari quotati e non quotati; Le quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento e SICAV); Le partecipazioni azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di controllo congiunto (c.d partecipazioni di minoranza). Criteri di iscrizione: l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di regolamento, se regolate con tempistiche previste dalla prassi di mercato (regular way), altrimenti alla data di sottoscrizione. Nel caso di rilevazione delle attività finanziarie alla data di regolamento, gli utili e le perdite rilevati tra la data di sottoscrizione e quella di regolamento sono imputati a patrimonio netto. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevate al Fair Value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili. L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque 179 solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è pari al Fair Value dell’attività al momento del trasferimento. Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al Fair Value. Gli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi ed il cui Fair Value non può essere determinato in modo attendibile sono mantenuti al costo e svalutati, con imputazione a conto economico, nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore durevoli. Per i criteri di determinazione del Fair Value, si fa riferimento a quanto indicato nelle specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”. Le quote di partecipazione nel capitale di altre imprese, diverse da quelle di controllo e di collegamento, sono state valutate al costo e non al Fair Value, poiché per esse si ritiene possano ricorrere le condizioni previste dal par. AG80 dell’Appendice A allo IAS39. In sede di chiusura di bilancio le attività vengono sottoposte a verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore non temporanea (impairment test). L’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività finanziaria e il valore attuale dei flussi finanziari scontati al tasso di interesse effettivo originario. Se una attività finanziaria disponibile per la vendita subisce una diminuzione di valore, la perdita cumulata non realizzata e precedentemente iscritta nel patrimonio netto, è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata nella voce di conto economico “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento delle attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per l’accertamento di situazioni che comportino una perdita per riduzione durevole di valore e la determinazione del relativo ammontare, la Banca utilizza tutte le informazioni a sua disposizione che si basano su fatti che si sono già verificati e su dati osservabili alla data di valutazione. In relazione ai titoli di debito, le informazioni che si considerano principalmente rilevanti ai fini dell’accertamento di eventuali perdite per riduzione di valore sono le seguenti: esistenza di significative difficoltà finanziarie dell’emittente, testimoniate da inadempimenti o mancati pagamenti di interessi o capitale; probabilità di apertura di procedure concorsuali; scomparsa di un mercato attivo sugli strumenti finanziari; peggioramento delle condizioni economiche che incidono sui flussi finanziari dell’emittente; declassamento del merito di credito dell’emittente, quando accompagnato da altre notizie negative sulla situazione finanziaria di quest’ultimo. Con riferimento ai titoli di capitale, le informazioni che si ritengono rilevanti ai fini dell’evidenziazione di perdite per riduzioni di valore includono la verifica dei cambiamenti intervenuti nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera. Una diminuzione significativa o prolungata del Fair Value di uno strumento rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è considerata evidenza obiettiva di una riduzione durevole di valore. In modo particolare per i titoli di capitale sono definiti i seguenti parametri di tipo quantitativo per identificare se si tratta di perdita durevole: decremento del Fair Value alla data di bilancio superiore al 40% del valore contabile originario; diminuzione del Fair Value al di sotto del valore di iscrizione iniziale per 18 (diciotto) mesi consecutivi. Qualora i motivi della perdita durevole vengano meno a seguito di un evento verificatosi successivamente alla sua rilevazione vengono iscritte riprese di valore imputate al conto economico se si tratta di titoli di debito o al patrimonio netto se si tratta di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata a ogni chiusura di bilancio. Criteri di cancellazione: le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: per le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevati: a conto economico, gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto dell’ammortamento dei costi di transazione sia del differenziale tra il costo e il valore di rimborso; a patrimonio netto in una specifica riserva, al netto dell’imposizione fiscale, i proventi e gli oneri derivanti dalla variazione del relativo Fair Value, sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita durevole di valore. 180 Al momento della dismissione gli effetti derivanti dall’utile o dalla perdita cumulati nella riserva relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita, vengono riversati a conto economico nella voce “utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. 3-Attività Finanziarie detenute sino alla scadenza Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono attività non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, quotati su un mercato attivo (Livello 1), che la Banca ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. La Banca non ha classificato attività finanziarie in tale categoria nei bilanci 2012, 2011 e 2010.. 4-Crediti Criteri di classificazione: i Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”. I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo (Livello 2 e 3), che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili. Essi includono gli impieghi con clientela e con banche, erogati direttamente e che non sono stati classificati all’origine tra le Attività finanziarie valutate al Fair Value. Nella voce sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari e le operazioni di pronti contro termine ed i titoli di debito acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze, qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”. Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il Fair Value dell’attività rilevato al momento del trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa. Criteri di iscrizione: la prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione, sulla base del Fair Value dello strumento finanziario. Esso è pari all’ammontare erogato, comprensivo dei proventi e degli oneri direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Nel caso di titoli di debito, l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento, se regolate con tempistiche previste dalla prassi di mercato (regular way), altrimenti alla data di sottoscrizione. Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni inferiori a quelle di mercato, la rilevazione iniziale è effettuata per un importo pari ai futuri flussi di cassa scontati ad un tasso di mercato. L’eventuale differenza tra la rilevazione iniziale e l’ammontare erogato è rilevata nel conto economico al momento dell’iscrizione iniziale. Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono rilevati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione, diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è diminuito/aumentato anche per la differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interessi, all’ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi ricondotti al credito. L’effetto economico dei costi e dei proventi viene così distribuito lungo la vita residua attesa del credito. Nella determinazione del tasso di rendimento effettivo, si procede alla stima dei flussi di cassa considerando tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario che possono influire sugli importi e sulle scadenze, ma non le future perdite su crediti. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al valore nominale erogato. I proventi e gli oneri agli stessi riferibili sono attribuiti direttamente a conto economico. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. I finanziamenti oggetto di copertura tramite strumenti derivati rappresentati in hedge accounting sono iscritti al costo ammortizzato rettificato della variazione di Fair Value attribuibile al rischio coperto, intervenuta tra la data di decorrenza della copertura e la data di chiusura dell’esercizio. Ad ogni data di bilancio viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza : a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore; b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, estenda d) al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione; e) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria; 181 f) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; g) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo. Dapprima si valuta la necessità di rettificare individualmente le esposizioni deteriorate (crediti non performing), classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata dalla Banca d’Italia, riportata al punto 17 “Altre informazioni”, ed alle disposizioni interne che fissano le regole per il passaggio dei crediti nell’ambito delle seguenti categorie di rischio: Sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili; Esposizioni incagliate: crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo; Esposizioni ristrutturate: crediti per i quali la banca (o un “pool” di banche), a causa del deterioramento delle condizioni economiche del debitore, acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali che diano luogo ad una perdita; Esposizioni scadute: esposizioni verso soggetti non classificati nelle precedenti categorie di rischio che, alla data di chiusura del periodo, presentano crediti scaduti o sconfinanti in via continuativa da oltre 90 (novanta) giorni. I crediti non performing sono di norma oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. Qualora il credito abbia un tasso d’interesse variabile, il tasso di attualizzazione utilizzato al fine di determinare la perdita è pari al tasso di rendimento effettivo corrente determinato in accordo con il contratto. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. La componente della rettifica riconducibile all’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore. Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto, che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve termine non vengono attualizzati. Per talune tipologie di crediti deteriorati, quali partite incagliate e crediti scaduti e sconfinanti, i crediti sono inseriti in gruppi di attività con caratteristiche analoghe, procedendo a una svalutazione analitica determinata con metodologia forfetaria, in base alla stima dei flussi nominali futuri, corretti per le perdite attese, utilizzando i parametri di “probabilità di insolvenza”(LGD) e di “perdita in caso di insolvenza” (PD). I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè di norma i crediti in bonis (ivi inclusi quelli verso controparti residenti in paesi a rischio), sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, che consentono di stimare il valore della perdita in ciascuna categoria di crediti. La stima dei flussi nominali futuri attesi si basa su parametri di “probabilità di insolvenza” ( PD – probabilità of default) e di “perdita in caso di insolvenza” (LGD – loss given default) differenziati per tipologia di garanzia. Sono stati prese in considerazione le seguenti categorie di credito: “Famiglie consumatrici”, “Altri crediti”, “Past-due”, “Partite incagliate”, “Crediti ceduti per cartolarizzazioni” e “Crediti di firma”. A tal fine è stato utilizzato come riferimento il modello valutativo predisposto da ISIDE Spa con riguardo all’arco temporale di cinque anni per le categorie di crediti omogenei – “Famiglie consumatrici” e “Altri crediti”. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può, in ogni caso, superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Tra le riprese di valore sono inoltre ricompresi gli effetti positivi connessi al rientro dell’effetto attualizzazione derivante dalla progressiva riduzione del tempo stimato di recupero del credito svalutato. Ad ogni data di chiusura del bilancio, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data. Criteri di cancellazione: i crediti vengono cancellati dalle attività in bilancio allorché il diritto a ricevere i flussi di cassa è estinto, quando la cessione ha comportato il trasferimento in maniera sostanziale di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi o nel caso in cui il credito è considerato definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate. Qualora invece siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita, registrando una passività a fronte del corrispettivo ricevuto dall’acquirente. Cartolarizzazioni: con riferimento alle operazioni di cartolarizzazione ex Legge n. 130/1999, poste in essere prima della data del 1° gennaio 2004, l’IFRS 1 ha previsto una specifica deroga all’applicazione delle regole sulla 182 cancellazione delle attività finanziarie. In relazione a tali operazioni (operazione effettuata nel 2002 mediante società veicolo denominata Credico Finance 2 S.r.l.), la Banca ha deciso di continuare ad applicare le previgenti regole contabili. Le operazioni di cartolarizzazione ex Legge n. 130/1999, poste in essere dopo la data del 1° gennaio 2004, non danno luogo alla cancellazione dei crediti oggetto del trasferimento. Per esse, anche in presenza del formale trasferimento della titolarità giuridica dei crediti, la Banca mantiene il controllo sui flussi finanziari derivanti dai medesimi e non trasferisce sostanzialmente i rischi e benefici. Pertanto, i crediti ceduti sono iscritti nell’Attivo dello Stato Patrimoniale, con evidenza di un debito nei confronti della società veicolo al Passivo, al netto dei titoli emessi dalla società stessa e riacquistati dalla Banca cedente. Il Conto Economico riflette gli stessi criteri di contabilizzazione. Le operazioni hanno per oggetto crediti performing costituiti da mutui ipotecari concessi a clientela residente in Italia. La Banca si è avvalsa di una Società veicolo appositamente costituita e omologata come previsto dalla Legge citata, denominata Credico Finance 3 S.r.l., per l’operazione di cartolarizzazione effettuata nel 2004 e Credico Finance 4 S.r.l., per quella realizzata nel 2005, nelle quali essa non detiene interessenze. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: gli interessi derivanti da “Crediti verso banche e clientela” sono iscritti tra gli “Interessi attivi e proventi assimilati” del conto economico in base al principio della competenza temporale sulla base del tasso di interesse effettivo. Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a conto economico nella voce 130 “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far insorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio dei crediti. Gli utili e perdite risultanti dalla cessione di crediti sono inscritti alla voce 100 a) del conto economico “Utile (perdite) da cessione o riacquisto di crediti”. 5 – Attività finanziarie valutate al Fair Value Criteri di classificazione: sono classificate nella presente voce quelle attività che sono designate al Fair Value con i risultati valutativi iscritti nel conto economico, sulla base della Fair Value Option prevista dal principio IAS 39 § 9. In particolare, la Fair Value Option è utilizzata quando consente di eliminare o di ridurre significativamente lo sbilancio contabile derivante dalla contabilizzazione non coerente di strumenti finanziari correlati tra loro (natural hedge), ovvero coperti da contratti derivati per i quali l’applicazione dell’hedge accounting risulta complessa e difficoltosa. La Fair Value Option è inoltre impiegata in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che soddisfa determinate condizioni, al fine di non procedere allo scorporo dello stesso dallo strumento ospite, valutando al Fair Value lo strumento finanziario nel suo complesso. Si segnala che la Fair Value Option è stata utilizzata dalla Banca fino al 31 dicembre 2009 per i finanziamenti e le obbligazioni emesse dalla banca, allorquando consentiva di eliminare o ridurre significativamente lo sbilancio contabile derivante dalla contabilizzazione non coerente di strumenti finanziari correlati fra loro (natural hedge) ovvero coperti da contratti derivati. Dal 2010 la Banca ha deciso di non avvalersi più di questa opzione per la valutazione di finanziamenti e di obbligazioni non strutturati di propria emissione, ma di utilizzare l’hedge accounting. Criteri di iscrizione: l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie rappresentate da finanziamenti avviene alla data di erogazione. All’atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie valutate al Fair Value vengono rilevate al Fair Value corrisponde generalmente al corrispettivo pagato o all’ ammontare erogato per l’esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi ad essa riferiti ed attribuibili allo strumento stesso, che vengono rilevati direttamente nel conto economico. Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valorizzate al Fair Value. Per i criteri di determinazione del Fair Value, si fa riferimento a quanto indicato per le attività finanziarie detenute per la negoziazione e nelle specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”. Criteri di cancellazione: le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di conto economico relative agli interessi. Gli utili e le perdite realizzati dalla cessione o dal rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del Fair Value del portafoglio, sono classificati nel “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value” di conto economico. 6 – Operazioni di copertura 183 Criteri di classificazione: a partire dal 2010 la banca ha deciso, con delibera del consiglio di amministrazione del 27 novembre 2009, di valutare tutti i derivati sottoscritti a copertura di finanziamenti e di proprie emissioni obbligazionarie avvalendosi dell’hedge accounting. I finanziamenti e le emissioni obbligazione di anni precedenti, quelle strutturate anche di nuova emissione, continueranno essere classificate e valutate al Fair Value, utilizzando la Fair Value Option (FVO). Nelle operazioni della specie figurano i contratti derivati designati come efficaci strumenti di copertura, a seconda che alla data di riferimento del bilancio presentino un Fair Value positivo o negativo, nonché le relative poste coperte dell’attivo e del passivo. In particolare vi rientrano: i derivati di copertura di emissioni obbligazionarie; i derivati di copertura di finanziamenti erogati alla clientela; Le tipologie di coperture previste dallo IAS 39 sono le seguenti: copertura di Fair Value (Fair Value hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione di Fair Value di una posta di bilancio attribuibile ad un particolare rischio; copertura di flussi finanziari (cash flow hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazione dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste di bilancio. La Banca ha utilizzato solo la prima tipologia di copertura. Criteri di iscrizione: gli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti al Fair Value e sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale 80 “Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale 60 “Derivati di copertura”, a seconda che alla data di riferimento del bilancio presentino un Fair Value positivo o negativo. L’operazione è considerata di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo strumento di copertura e i rischi coperti che rilevi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificare l’efficacia della copertura. Inoltre deve essere testato che la copertura sia efficace nel momento in cui ha inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa. L’attività di verifica dell’efficacia della copertura si articola ad ogni data di reporting in: test prospettici: che giustificano l’applicazione dell’hedge accounting in quanto dimostrano l’attesa efficacia della copertura nei periodi futuri; test retrospettivi: che misurano nel tempo quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta. La copertura si assume altamente efficace quando le variazioni attese ed effettive del Fair Value o dei flussi di cassa dello strumento finanziario di copertura neutralizzano in maniera significativa le variazioni dell’elemento coperto, vale a dire quando il rapporto tra le variazioni di Fair Value dei due strumenti finanziari si mantiene all’interno di un intervallo compreso fra l’80% e il 125%. La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta nei seguenti casi: a) la copertura operata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace; b) il derivato scade, viene venduto, estinto o esercitato; c) l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; d) viene revocata la definizione di copertura. Nei casi (a), (c) e (d) il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione; in caso di cash flow hedge, l’eventuale riserva viene ricondotta a conto economico con il metodo del costo ammortizzato lungo la durata residua dello strumento. Per quanto concerne i test di efficacia, si precisa che viene utilizzato lo specifico servizio fornito dall’ Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca), il quale prevede, con periodicità trimestrale: a) l’effettuazione del test retrospettivo con la metodologia del “Dollar offset method” con variazioni cumulate; il test prospettico con la metodologia “di scenario”, con simulazione di shock istantaneo parallelo di +/- 100 basis point alla curva dei tassi. La Banca ha provveduto altresì a definire la soglia di immaterialità, entro la quale il risultato del test si considera in ogni caso superato, in accordo con i seguenti parametri: saldo netto delle variazioni di Fair Value dello strumento coperto e del derivato di copertura inferiore a 0,50% del valore nozionale dello strumento coperto, comunque inferiore a Euro 20.000,00 per i finanziamenti; strumento coperto con durata residua inferiore a 12 (dodici) mesi. Criteri di valutazione: gli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti e in seguito misurati al Fair Value. Per i criteri di determinazione del Fair Value, si fa riferimento a quanto indicato nelle specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”. Come già accennato per quanto riguarda le operazioni di copertura poste in essere dalla banca anteriormente al 1 gennaio 2010 si continuerà ad avvalersi della FVO, normata dallo IAS 39, mentre per le operazioni poste in essere dal 1 gennaio 2010 si utilizzerà il metodo dell’hedge accounting. La Banca aveva deciso di avvalersi della FVO in quanto questa opzione permetteva di designare una attività o passività 184 finanziaria al Fair Value con effetti a conto economico senza dover far fronte alla complessità delle regole dettate dallo IAS 39 per la contabilizzazione delle operazioni di copertura secondo l’hedge accounting e nel contempo di eliminare o ridurre significativamente le asimmetrie contabili. Tuttavia l’hedge accounting permette una classificazione più precisa degli strumenti derivati di copertura e dei relativi effetti sul conto economico, in quanto i derivati sono classificati alla voce 80 (derivati di copertura) dell’attivo o alla voce 60 (derivati di copertura) del passivo anziché alla voce 20 dell’attivo (attività finanziare detenute per la negoziazione) e 40 del passivo (passività finanziarie di negoziazione), mentre l’effetto a conto economico della valutazione dell’attività coperta e dello strumento di copertura viene iscritto nella apposita voce 90 (risultato netto dell’attività di copertura) anziché alla voce 110 (risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value), inoltre, prevedendo di effettuare ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale i test di efficacia, prospettici e retrospettivi, della copertura per valutarne l’efficacia, rende più trasparente per il lettore di bilancio la gestione dei rischi della banca. Criteri di cancellazione: i derivati di copertura sono cancellati quando il diritto a ricevere i flussi di cassa dell’attività/passività è scaduto, o laddove il derivato venga ceduto, ovvero quanto vengono meno le condizioni per continuare a contabilizzare lo strumento finanziario fra i derivati di copertura. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: Copertura di Fair Value (Fair Value hedge): la variazione di Fair Value dell’elemento coperto, riconducibile al rischio coperto, è registrato nel conto economico, al pari del cambiamento del Fair Value dello strumento derivato; l’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, determina di conseguenza l’effetto economico netto, rilevato nella voce attraverso l’iscrizione nella voce “Risultato netto dell’attività di copertura”. Qualora la relazione di copertura non rispetti più le condizioni previste per l’applicazione dell’ hedge accounting e venga a cessare, la differenza fra il valore di carico dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita, è ammortizzata a conto economico lungo la vita residua dell’elemento coperto sulla base del tasso di rendimento effettivo. Qualora tale differenza sia riferita a strumenti finanziari non fruttiferi di interessi, la stessa viene registrata immediatamente a conto economico. Se l’elemento coperto è venduto o rimborsato, la quota di Fair Value non ancora ammortizzata è riconosciuta immediatamente a conto economico. Copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge): le variazioni di Fair Value del derivato di copertura sono contabilizzate a patrimonio netto tra le riserve da valutazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari, per la quota efficace, e a conto economico per la parte non considerata efficace. Quando i flussi finanziari oggetto di copertura si manifestano e vengono registrati nel conto economico, il relativo profitto o la relativa perdita sullo strumento di copertura vengono trasferiti dal patrimonio netto alla corrispondente voce di conto economico. Quando la relazione di copertura non rispetta più le condizioni previste per l’applicazione dell’hedge accounting, la relazione viene interrotta e tutte le perdite e tutti gli utili rilevati a patrimonio netto sino a tale data rimangono sospesi all’interno di questo e riversati a conto economico alla voce “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, nel momento in cui si verificano i flussi relativi al rischio. 7-Partecipazioni La Banca non detiene partecipazioni di controllo, di collegamento o di controllo congiunto, così come definite e previste dai principi IAS27 e IAS28. 8-Attività Materiali Criteri di classificazione: la voce include principalmente i terreni, gli immobili ad uso funzionale e quelli detenuti a scopo di investimento, gli impianti, i veicoli, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si definiscono “immobili ad uso funzionale” quelli posseduti per essere impiegati nella fornitura di servizi oppure per scopi amministrativi. Rientrano invece tra gli immobili da investimento le proprietà possedute al fine di percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito, o per entrambe le motivazioni. Gli immobili posseduti sono principalmente utilizzati come Filiali ed uffici della Banca. Sono compresi tra le attività materiali i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica dei medesimi permanga in capo alla società locatrice. Tra le attività materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su beni di terzi, purché relative ad attività materiali identificabili e separabili (es. ATM). Qualora i suddetti costi non presentino autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “altre attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità delle migliorie stesse e quello di durata residua della locazione. Al valore delle immobilizzazioni materiali concorrono anche gli acconti versati per l’acquisizione e la ristrutturazione di beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi non ancora oggetto di ammortamento. Se una proprietà include una parte ad uso funzionale e una a scopo di investimento, la classificazione si basa sulla possibilità o meno di alienare tali parti separatamente. Se possono essere vendute separatamente, esse sono contabilizzate, ciascuna al proprio valore, come proprietà ad uso funzionale e proprietà d’investimento. In caso contrario, l’intera proprietà è classificata ad uso funzionale, salvo che la parte utilizzata sia minoritaria. 185 Criteri d’iscrizione: le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto o di costruzione, comprensivo di tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che comportano un incremento dei benefici futuri generati dal bene, sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi. Le spese per riparazioni, manutenzioni o altri interventi per garantire l’ordinario funzionamento dei beni sono invece imputate al conto economico dell’esercizio in cui sono sostenute. Criteri di valutazione: dopo la rilevazione iniziale, le attività materiali, inclusi gli immobili non strumentali, salvo quanto di seguito precisato, sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica; in caso di rettifica delle stime iniziali viene conseguentemente modificata anche la relativa quota di ammortamento. Non sono soggetti ad ammortamento: i terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto considerati a vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, sono considerati beni separabili dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizia di periti indipendenti per i soli immobili detenuti “cielo-terra”; le opere d’arte, la cui la vita utile non può essere stimata ed essendo il relativo valore generalmente destinato ad aumentare nel tempo; gli investimenti immobiliari che sono valutati al costo in conformità al principio contabile IAS 40. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso. Ad ogni chiusura di bilancio, si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero. Quest’ultimo è il maggior valore tra il Fair Value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche sono imputate a conto economico alla voce “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, viene rilevata una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Criteri di cancellazione: le attività materiali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando sono ritirate permanentemente dall’uso e, di conseguenza, non sono attesi benefici economici futuri che derivino dalla loro cessione o dal loro utilizzo. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: l’ammortamento sistematico è contabilizzato al conto economico alla voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”. Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettiva disponibilità all’uso del bene. Per i beni ceduti e/o dismessi nel corso dell’esercizio, l’ammortamento è calcolato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o dismissione. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene; esse sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità. Nella voce di conto economico “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” sono oggetto di rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti materiali. 9-Attività Immateriali Criteri di classificazione: la voce accoglie quelle attività non monetarie prive di consistenza fisica possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito che soddisfano le seguenti caratteristiche: identificabilità; l’azienda ne detiene il controllo; è probabile che i benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività affluiranno all’azienda; il costo dell’attività può essere valutato attendibilmente. In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente è rilevata come costo nell’esercizio in cui è stata sostenuta. Le attività immateriali includono, in particolare : il software applicativo ad utilizzazione pluriennale ; l’avviamento e le altre attività immateriali identificabili e che trovano origine in diritti legali o contrattuali. L’avviamento è rappresentato dalla differenza positiva tra il costo di acquisto ed il Fair Value delle attività e delle passività acquisite nell’ambito di operazione di aggregazione aziendale. Criteri di iscrizione: le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori, sostenuti per predisporre l’utilizzo dell’attività. La valutazione delle attività immateriali costituenti avviamento è stata effettuata in applicazione del principio contabile IAS 36, ossia al maggiore tra il Fair Value al netto dei costi di vendita ed il valore 186 d’uso. Trattandosi, nel caso specifico, di avviamento derivante da aggregazione d’impresa, conformemente a quanto prescritto dal documento OIC n. 2, la verifica dell’eventuale perdita di valore di tale attivo viene effettuata con cadenza annuale, in corrispondenza della data di chiusura dell’esercizio. Ai fini della valutazione del valore d’uso dell’avviamento, il Consiglio di Amministrazione ha conferito incarico per la redazione di una perizia di stima a un Professionista abilitato iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, ha verificato e condiviso le assunzioni poste alla base di tale valutazione e ne ha recepito le risultanze ai fini dell’esposizione in bilancio. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Criteri di valutazione: dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali a vita “definita” sono iscritte al costo, al netto dell’ammontare complessivo degli ammortamenti e delle perdite di valore cumulate. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso, ovvero quando si trova nel luogo e nelle condizioni adatte per poter operare nel modo stabilito e cessa in cui l’attività è eliminata contabilmente. L’ammortamento è effettuato a quote costanti, di modo da riflettere l’utilizzo pluriennale dei beni in base alla vita utile stimata. Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettiva disponibilità del bene. Per le attività cedute e/o dismesse nel corso dell’esercizio, l’ammortamento è calcolato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o dismissione. Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il suo valore recuperabile. Criteri di cancellazione: le attività immateriali sono eliminate dallo stato patrimoniale dal momento della dismissione o quando non siano attesi benefici economici futuri. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: sia gli ammortamenti che eventuali rettifiche/riprese di valore per deterioramento di attività immateriali diversi dagli avviamenti, vengono rilevati a conto economico nella voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”. Le rettifiche di valore degli avviamenti sono iscritte nella voce “Rettifiche di valore dell’avviamento”. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione di un’attività immateriale sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene ed iscritte al conto economico. Nella voce “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”, formano oggetto di rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti . 10 – Attività non correnti in via di dismissione In tale voce sono classificate le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi di attività e le passività associate in via di dismissione, secondo quanto previsto dall’IFRS5. Criteri di classificazione: vengono classificate nelle presente voce le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione quando il valore contabile sarà recuperato principalmente con una operazione di vendita ritenuta altamente probabile, anziché con l’uso continuativo. Ai fini della classificazione nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono risultare immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve termine. Criteri di iscrizione: le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati, al momento dell’iscrizione iniziale, al minore tra il valore contabile ed il Fair Value, al netto dei costi di vendita. Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali: successivamente alla rilevazione iniziale, le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati al minore tra il valore contabile ed il Fair Value al netto dei costi di vendita. I relativi proventi ed oneri (al netto dell’effetto fiscale) sono esposti nel conto economico in voce separata quando sono relativi ad unità operative dismesse. Criteri di cancellazione: le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale al momento della dismissione. 10-Fiscalità corrente e differita Criteri di iscrizione e classificazione: nella voce figurano le attività e passività fiscali (correnti e differite) rilevate in applicazione dello IAS12. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. Le attività fiscali correnti accolgono i crediti d’imposta recuperabili (compresi gli acconti versati); le passività fiscali correnti le imposte correnti non ancora pagate alla data del bilancio. Le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla base del criterio del balance sheet liability method, tenendo conto delle differenze temporanee (deducibili o imponibili) tra il valore contabile di una attività o di una passività e il suo valore riconosciuto ai fini fiscali. L’iscrizione di “attività per imposte anticipate” è effettuata quando il loro recupero è ritenuto probabile. Le “passività per imposte differite” vengono rilevate in tutti i casi in cui è probabile che insorga il relativo debito. Le “attività per imposte anticipate” indicano una futura riduzione dell’imponibile fiscale, a fronte di un’anticipazione della tassazione rispetto alla 187 competenza economico-civilistica, mentre le “passività per imposte differite” indicano un futuro incremento dell’imponibile fiscale, determinando un differimento della tassazione rispetto alla competenza economico-civilistica. Criteri di valutazione: sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della legislazione fiscale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti. Le imposte correnti sono compensate, a livello di singola imposta, dagli acconti versati con il relativo debito di imposta, esponendo lo sbilancio netto tra le “Attività fiscali a) correnti” o tra le “Passività fiscali a) correnti” a seconda del segno. Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali applicabili, in ragion della legge vigente, nell’esercizio in cui l’attività fiscale anticipata sarà realizzata o la passività fiscale differita sarà estinta. Esse sono sistematicamente valutate per tener conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, nella voce “Attività fiscali b) anticipate” e nella voce “Passività fiscali b) differite”; esse non vengono attualizzate. Criteri di rilevazione delle componenti economiche: qualora le attività e le passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresenta dalle imposte sul reddito. Nei casi in cui le imposte anticipate o differite riguardano transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico, quali ad esempio le valutazione degli strumenti finanziari disponibili per la vendita, le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando la specifica riserva. Criteri di cancellazione: le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono cancellate nell’esercizio in cui: la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate; la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale. 11-Fondi per rischi ed oneri Criteri di classificazione: i fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali (legali o implicite) originate da un evento passato, per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempreché possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. A fronte di passività solo potenziali e non probabili non viene rilevato alcun accantonamento, ma viene fornita informativa in nota integrativa, salvo i casi in cui la probabilità di impiegare risorse sia remota oppure il fenomeno non risulti rilevante. Criteri di iscrizione: nella sottovoce “altri fondi” del Passivo dello Stato Patrimoniale figurano i fondi per rischi e oneri costituiti in ossequio a quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate, da ricondurre alle “altre passività”. Criteri di valutazione: l’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente. Quando a seguito del riesame, il sostenimento dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato. Per quanto attiene i fondi relativi ai benefici ai dipendenti si rimanda al successivo punto 17 “Altre Informazioni”. Criteri di cancellazione: se non è più probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all’obbligazione, l’accantonamento deve essere stornato. Un accantonamento deve essere utilizzato unicamente a fronte di quegli oneri per i quali esso è stato iscritto. Criteri di rilevazione delle componenti economiche: l’accantonamento è rilevato a conto economico alla voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”. Nella voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti. Gli accantonamenti netti includono anche i decrementi dei fondi per l’effetto attualizzazione nonché i corrispondenti incrementi dovuti al trascorrere del tempo (maturazione degli interessi impliciti nell’attualizzazione). Qualora gli accantonamenti riguardino oneri per il personale dipendente, quali i premi di anzianità indicati al successivo punto 17 “Altre Informazioni”, la voce di conto economico interessata è la 150. “Spese amministrative a) spese per il personale”. Gli accantonamenti riferibili a rischi ed oneri di natura fiscale sono rilevati tra le “imposte sul reddito”. 12-Debiti e titoli in circolazione Criteri di classificazione: le voci del Passivo dello stato Patrimoniale “ Debiti verso banche”, “Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione” comprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto dell’eventuale ammontare riacquistato, 188 non classificate tra le “passività finanziarie valutate al Fair Value”. Sono inclusi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari. Nella voce “20 Debiti verso clientela” sono ricomprese le passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio, che rappresentano il debito connesso nell’ambito delle operazione di cartolarizzazione che non rispettano i requisiti posti dal principio IAS 39 per la loro integrale cancellazione dal bilancio. Criteri di iscrizione: la prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o dell’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte corrisponde al relativo Fair Value, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi di carattere amministrativo. Il Fair Value delle passività finanziarie, eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di mercato, è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata direttamente a conto economico. Il ricollocamento di titoli propri riacquistati, oggetto di precedente annullamento contabile, è considerato come nuova emissione con iscrizione del nuovo prezzo di collocamento, senza effetti a conto economico. Criteri di valutazione: dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato, e i cui costi e proventi direttamente attribuibili all’operazione sono iscritti a conto economico nelle pertinenti voci. Le passività oggetto di copertura tramite strumenti derivati rappresentati in hedge accounting sono iscritte al costo ammortizzato rettificato della variazione di Fair Value attribuibile al rischio coperto, intervenuta tra la data di decorrenza della copertura e la data di chiusura dell’esercizio. Criteri di cancellazione: le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto, anche temporaneo, di titoli precedentemente emessi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di conto economico relative agli interessi. L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli di propria emissione ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce “Utili/perdite da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. 13-Passività finanziarie di negoziazione Criteri di classificazione: la voce comprende il valore negativo dei contratti derivati a copertura di attività o passività di bilancio, rientranti nell’ambito di applicazione della c.d. “Fair Value Option”, nonché il valore negativo dei contratti derivati relativi a coperture gestionali di finanziamenti erogati a clientela. Criteri di iscrizione: i contratti derivati sono iscritti alla data di sottoscrizione e sono valutati al Fair Value. Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valorizzate al Fair Value. Per i criteri di determinazione del Fair Value, si fa riferimento alle specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”. Criteri di cancellazione: le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le componenti positive o negative di reddito relative ai contratti derivati classificati come passività finanziarie detenute per la negoziazione sono rappresentate dai differenziali e dai margini maturati sino alla data di riferimento del bilancio; esse sono iscritte per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi. Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione del Fair Value e/o dalla cessione degli strumenti derivati sono contabilizzati nel conto economico alla voce “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value” di conto economico. 14-Passività finanziarie valutate al Fair Value Criteri di classificazione: sono classificate nella presente voce le passività finanziarie che si intende valutare al Fair Value (sulla base della Fair Value Option prevista dal principio IAS 39 § 9) con impatto a conto economico quando: la designazione al Fair Value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari; si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato. 189 Alla data di riferimento del presente bilancio sono classificati nella categoria in oggetto i prestiti obbligazionari di propria emissione correlati a contratti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse, nonché i prestiti obbligazionari strutturati di propria emissione, oggetto di copertura in relazione a uno o più derivati in essi incorporati. A fronte di tali passività sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati. Criteri di iscrizione: per i titoli di debito l’iscrizione iniziale avviene alla data di emissione. Le passività vengono rilevate al loro Fair Value, che corrisponde normalmente al corrispettivo incassato senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, imputati a conto economico. Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al Fair Value. Per i criteri di determinazione del Fair Value, si fa riferimento alle specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”. Criteri di cancellazione: le passività finanziarie valutate al Fair Value sono cancellate contabilmente dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di ricollocamento, senza alcun effetto al conto economico. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: il costo per interessi su strumenti di debito è classificato tra gli interessi passivi e oneri assimilati del conto economico. I risultati della valutazioni sono ricondotti nel “Risultato netto delle attività e passività valutate al Fair Value”, così come gli utili o le perdite derivanti dall’estinzione, nonché le componenti reddituali riferite agli strumenti derivati connessi con la Fair Value Option. 15-Operazioni in valuta Criteri di classificazione: tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valuta diversa dall’euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio dell’euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute. Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono suddivise tra poste monetarie (classificate tra le poste correnti) e non monetarie (classificate tra le poste non correnti). Gli elementi monetari consistono nel denaro posseduto e nelle attività e passività da ricevere o pagare, in ammontari di denaro fisso o determinabili. Gli elementi non monetari si caratterizzano per l’assenza di un diritto a ricevere o di un’obbligazione a consegnare un ammontare di denaro fisso o determinabile. Criteri di iscrizione: le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in euro, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Criteri di valutazione: ad ogni chiusura del bilancio, gli elementi originariamente denominati in valuta estera sono valorizzati come segue: le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura del periodo; le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data della operazione; le poste non monetarie valutate al Fair Value sono convertite al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura del periodo. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le differenze di cambio che si generano tra la data dell’operazione e la data del relativo pagamento, su elementi di natura monetaria, sono contabilizzate nel conto economico dell’esercizio in cui sorgono, alla voce “Risultato netto della attività di negoziazione”; alla medesima voce sono iscritte le differenze che derivano dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione alla data di chiusura del bilancio precedente. Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, le differenze cambio relative a tale elemento sono rilevata anch’esse a patrimonio netto. 16-Altre Informazioni Ratei e Risconti: i ratei e i risconti, che riguardano oneri e proventi di competenza dell’esercizio maturati su attività e passività, vengono ricondotti a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono. In assenza di rapporti cui ricondurli, saranno rappresentati tra le “altre attività” o “altre passività”. Contratti di vendita e riacquisto (pronti contro termine): i titoli venduti e soggetti ad accordo di riacquisto sono classificati come strumenti finanziari impegnati, quando l’acquirente ha per contratto o convenzione il diritto a rivendere o a reimpegnare il sottostante; la passività della controparte è inclusa nelle passività verso banche, altri depositi o depositi della clientela. I titoli acquistati in relazione ad un contratto di rivendita sono contabilizzati come finanziamenti o anticipi ad altre banche o a clientela. La differenza tra il prezzo di vendita ed il prezzo d’acquisto è 190 contabilizzato come interesse e registrato per competenza lungo la vita dell’operazione sulla base del tasso effettivo di rendimento. Trattamento di fine rapporto del personale: il T.F.R. è assimilabile ad un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” (post employment benefit) del tipo “Prestazioni Definite” (defined benefit plan) per il quale è previsto, in base allo IAS 19, che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale. Conseguentemente, la valutazione di fine esercizio della posta in esame è effettuata in base al metodo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method). Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche e probabilistiche, nonché in virtù dell’adozione di opportune basi tecniche demografiche. Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale, distribuendo l’onere per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere e non più come onere da liquidare nel caso in cui l’azienda cessi la propria attività alla data di bilancio. La valutazione del T.F.R. del personale dipendente è stata effettuata da un attuario indipendente in conformità alla metodologia sopra indicata. A seguito dell’entrata in vigore della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda, mentre le quote che maturano a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, destinate a forme di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria dell’INPS. Queste ultime sono quindi rilevate a conto economico sulla base dei contributi dovuti in ogni esercizio; la Banca non ha proceduto all’attualizzazione finanziaria dell’obbligazione verso il fondo previdenziale o l’INPS, in ragione della scadenza inferiore a 12 (dodici) mesi. In base allo IAS19, il T.F.R. versato al fondo di Tesoreria INPS, si configura, al pari della quota versata al fondo di previdenza complementare, come un piano a contribuzione definita. Le quote maturate e riversate ai fondi integrativi di previdenza complementare sono contabilizzate alla sottovoce di conto economico 150°), come specificato nella Sezione 9 della Parte C della Nota Integrativa di bilancio Tali quote si configurano come un piano a contribuzione definita, poiché l’obbligazione dell’impresa nei confronti del dipendente cessa con il versamento delle quote maturate. Per tale fattispecie, pertanto, nel passivo della BCC potrà essere stata iscritta solo la quota di debito (tra le “altre passività”) per i versamenti ancora da effettuare all’INPS ovvero ai fondi di previdenza complementare alla data di chiusura del bilancio. Il nuovo IAS 19 prevede che tutti gli utili e perdite attuariali maturati alla data di bilancio siano rilevati immediatamente nel “Conto Economico Complessivo” – OCI. Pertanto, è stata eliminata la possibilità di differimento degli stessi attraverso il metodo del corridoio (non più previsto), così come la loro possibile rilevazione nel conto economico. Di conseguenza, il principio ammette per il riconoscimento degli utili/perdite attuariali esclusivamente il cosiddetto metodo OCI (Other Comprensive Income). La BCC ha optato per l’applicazione anticipata delle modifiche al principio, rispetto alla prevista decorrenza dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2013. Con riferimento alle modifiche introdotte allo IAS 19, si precisa che la Banca ha deliberato di applicare il nuovo principio contabile a partire dal bilancio 2012, passando quindi dalla rilevazione a conto economico degli utili e delle perdite di natura attuariale alla imputazione di tali differenze direttamente a patrimonio netto. Le modifiche introdotte dal nuovo IAS 19 devono essere applicate retroattivamente come richiesto dallo IAS 8 e dalle disposizioni transitorie contenute nello stesso principio, procedendo a riesporre i prospetti contabili relativi al periodo dell’esercizio precedente (T-1) e rilevando i relativi effetti a patrimonio netto, nella voce utili/perdite portati a nuovo. Nella seguente tabella si riportano le voci interessate dal restatement al 31 dicembre 2011 e relativi impatti quantitativi. PATRIMONIO NETTO (Valori in Euro) 130 – Riserve da valutazione 260 – Riserve 200 – Utile d’esercizio SALDO AL 31/12/2011 (5.785.090) EFFETTI IAS 8 SUL 2011 SALDO RETTIFICATO AL 31/12/2011 115.836 (5.669.254) 160.612.927 160.612.927 6.943.204 (115.836) 6.827.368 150 – a) Spese per il personale (19.807.237) (159.774) (19.967.011) 200 – Costi operativi (30.809.854) (159.774) (30.969.628) 250 – Utile (perdite) dell’operatività corrente al lordo delle imposte 10.051.459 (159.774) 9.891.685 260 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (3.108.255) 43.937 (3.064.318) 270 – Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 6.943.204 (115.836) 6.827.368 290 – Utile d’esercizio 6.943.204 (115.836) 6.827.368 6.943.204 (115.836) 6.827.368 115.836 115.836 CONTO ECONOMICO PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA 10 – Utile (Perdita d’esercizio) 90 – Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 110 – Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (6.771.584) (6.771.584) 191 120 – Redditività complessiva 171.620 171.620 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO Riserve: a) di utili – colonna “Modifica saldi di apertura” Riserve da valutazione – colonna “Modifica saldi di apertura” 161.481.467 (115.836) 161.365.631 (5.785.091) 115.836 (5.669.225) Premio di fedeltà: fra gli “altri benefici a lungo termine” descritti dallo IAS 19, rientrano nell’operatività della BCC anche i premi di fedeltà ai dipendenti. Tali benefici devono essere valutati in conformità allo IAS 19. La passività per il premio di fedeltà viene rilevata tra i “fondi rischi e oneri” del passivo. L’accantonamento, come la riattribuzione a conto economico di eventuali eccedenze dello specifico fondo (dovute ad esempio a modifiche di ipotesi attuariali), è imputata a conto economico fra le “spese del personale”. Le obbligazioni nei confronti dei dipendenti sono valutate da un attuario indipendente. Valutazione garanzie rilasciate: gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti. Tali accantonamenti sono rilevati nella voce “Altre passività” in contropartita alla voce di conto economico “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”. Conto economico: i ricavi sono valutati al Fair Value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono riconosciuti quando ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel conto economico. In particolare: i costi ed i ricavi, direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo. I dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione. I ricavi derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione, determinati dalla differenza tra il prezzo della transazione ed il Fair Value dello strumento, vengono riconosciuti al conto economico in sede di rilevazione dell’operazione se il Fair Value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato. Le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate. Gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate. Criteri di determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari: il Fair Value è definito dal principio IAS 39 come “il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti”. Il Fair Value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni di mercato (prezzi “bid” o, in assenza, prezzi medi) rilevate l’ultimo giorno di riferimento dell’esercizio. Nel caso di strumenti finanziari quotati su mercati attivi, la determinazione del Fair Value è basata sulle quotazioni del mercato attivo di riferimento (ossia quello su cui si verifica il maggior volume delle contrattazioni) desumibili anche da provider internazionali e rilevate l’ultimo giorno di riferimento dell’esercizio. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali operazioni di mercato, siano prontamente e regolarmente disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato. Qualora il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati, la quotazione da considerare è quella presente nel mercato più vantaggioso a cui l’impresa ha accesso. Nel caso di strumenti finanziari non quotati il Fair Value è determinato applicando tecniche di valutazione finalizzate alla determinazione del prezzo che lo strumento avrebbe avuto sul mercato alla data di valutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni commerciali. La determinazione del Fair Value è ottenuta attraverso le seguenti tecniche: utilizzo di recenti transazioni di mercato; riferimento al prezzo di strumenti finanziari aventi le medesime caratteristiche di quello oggetto di valutazione; metodi quantitativi (modelli di pricing delle opzioni; tecniche di calcolo del valore attuale – discounted cash flow analysis; modelli di pricing generalmente accettati dal mercato e che sono in grado di fornire stime adeguate dei prezzi praticati in operazioni di mercato). In particolare, per le obbligazioni non quotate si applicano modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi – utilizzando strutture di tassi di interesse che tengono opportunamente in considerazione il settore di attività di appartenenza dell’emittente e della classe di rating, ove disponibile. In presenza di fondi comuni di investimento, non negoziati in mercati attivi, il Fair Value è determinato in ragione del Net Asset Value pubblicato, eventualmente corretto 192 per tenere conto di possibili variazioni di valore intercorrenti fra la data di richiesta di rimborso e la data di rimborso effettiva. I titoli di capitale non scambiati in un mercato attivo, per i quali il Fair Value non sia determinabile in misura attendibile – secondo le metodologie più diffuse (in primo luogo la discounted cash flow analysis) sono valutati al costo, rettificato per tener conto delle eventuali diminuzioni significative di valore. Per le poste finanziarie (attive e passive), diverse dai contratti derivati, titoli e strumenti finanziari in FVO oggetto di copertura, aventi durate residue uguali o inferiori a 18 (diciotto) mesi, il Fair Value si assume ragionevolmente approssimato dal loro valore contabile. Per gli impieghi e la raccolta a vista / a revoca si è assunta una scadenza immediata delle obbligazioni contrattuali e coincidente con la data di bilancio e pertanto il loro Fair Value è approssimato al valore contabile. Analogamente per gli impieghi a breve si è assunto il valore contabile. Per gli impieghi a clientela a medio-lungo termine, il Fair Value è ottenuto attraverso tecniche di valutazione sviluppate internamente, attualizzando i residui flussi contrattuali ai tassi di interesse correnti, opportunamente adeguati per tener conto del merito creditizio dei singoli prenditori (rappresentato dalla probabilità di default e dalla perdita stimata in caso di default). Per le attività deteriorate il valore di bilancio è ritenuto un’approssimazione del Fair Value. Per il debito a medio-lungo termine, rappresentato da titoli e per i quali si è optato per l’applicazione della Fair Value Option, il Fair Value è determinato mediante la valutazione di un “asset swap ipotetico” che replica esattamente i flussi cedolari del titolo da valutare secondo l’approccio cosiddetto del “building block”. Per il debito a medio-lungo termine rappresentato da titoli valutati al costo ammortizzato ed oggetto di copertura per il rischio di tasso, il valore di bilancio è adeguato per effetto della copertura al Fair Value attribuibile al rischio coperto attualizzandone i relativi flussi. Per i contratti derivati negoziati su mercati regolamentati si assume quale Fair Value il prezzo di mercato dell’ultimo giorno di quotazione dell’esercizio. Per i contratti derivati over the counter: si assume quale Fair Value il market value alla data di riferimento determinato secondo le seguenti modalità in relazione alla tipologia di contratto: per i contratti su tassi di interesse: il market value è rappresentato dal cosiddetto “costo di sostituzione”, determinato mediante l’attualizzazione delle differenze, alle date di regolamento previste, fra flussi calcolati ai tassi di contratto e flussi attesi calcolati ai tassi di mercato, oggettivamente determinati, correnti a fine esercizio per pari scadenza residua; per i contratti di opzione su titoli e altri valori: il market value è determinato facendo riferimento a modelli di pricing riconosciuti (p.es.: formula di Black & Scholes); Il Fair Value utilizzato ai fini della valutazione degli strumenti finanziari, sulla base dei criteri sopra descritti, si articola sui seguenti livelli in funzione delle caratteristiche e della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione: Livello 1: quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo: le valutazioni degli strumenti finanzi ari quotati in un mercato attivo effettuate sulla base delle quotazioni rilevabili dallo stesso; Livello 2: input diversi di prezzi quotati di cui al punto precedente che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato: le valutazioni di strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo effettuate in base a tecniche di valutazione che utilizzando in prevalenza dati osservabili sul mercato presentano ridotti margini di discrezionalità (prezzi desunti da transazioni recenti, da infoprovider o ottenuti con modelli valutativi che utilizzano in prevalenza dati di mercato per stimare i principali fattori che condizionano il Fair Value dello strumento finanziario); Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili: le valutazioni degli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo effettuate in base a tecniche di valutazione che utilizzando input significativi non osservabili sul mercato comportano l’adozione di stime ed assunzioni da parte del management (prezzi forniti dalla controparte emittente, desunti da perizie indipendenti, prezzi corrispondenti alla frazione di patrimonio netto detenuta nella società o ottenuti con modelli valutativi che non utilizzano dati di mercato per stimare significativi fattori che condizionano il Fair Value dello strumento finanziario). I suddetti approcci valutativi devono essere applicati in ordine gerarchico. Le tecniche valutative adottate devono massimizzare l’utilizzo di fattori osservabili sul mercato e, di conseguenza, affidarsi il meno possibile a parametri di tipo soggettivo. Nel caso di strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, la collocazione all’interno della gerarchia del Fair Value deve essere definita considerando tra gli input significativi utilizzati per la determinazione del Fair Value quello che assume il livello più basso nella gerarchia. Si rileva altresì come la gerarchia del Fair Value sia stata introdotta nell’IFRS 7 esclusivamente ai fini di informativa e non anche per le valutazioni di bilancio. Queste ultime, quindi, risultano effettuate sulla base di quanto previsto dai contenuti dello IAS 39. Attività deteriorate: si riportano di seguito le definizioni delle attività finanziarie classificate come deteriorate nelle diverse categorie di rischio secondo la definizione prevista nelle vigenti segnalazioni di Vigilanza e alle disposizioni interne, che fissano le regole per il passaggio dei crediti nell’ambito delle seguenti categorie di rischio: sofferenze: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca. Sono inclusi tra le 193 sofferenze anche i crediti acquistati da terzi aventi come debitori soggetti in sofferenza, indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile; partite incagliate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) nei confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Inoltre vi rientrano i crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa (c.d. “incagli oggettivi”); esposizioni ristrutturate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) per le quali una banca (o un pool di banche), a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali (ad esempio, riscadenziamento dei termini, riduzione del debito e/o degli interessi) che diano luogo a una perdita; esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.), diverse da quelle classificate a sofferenza, incaglio o fra le esposizioni ristrutturate, che, alla data di chiusura del periodo, sono scadute o sconfinanti da oltre 90 (novanta) giorni. Sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia riconducibile a profili attinenti al rischio paese. Per le attività deteriorate, il valore di bilancio è ritenuto un’approssimazione del Fair Value. Modalità di determinazione del costo ammortizzato: il costo ammortizzato di una attività o passività finanziaria è il valore a cui è stata misurata alla iscrizione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o diminuito dell’ammortamento complessivo, determinato in applicazione del metodo dell’interesse effettivo, delle differenze tra valore iniziale e quello a scadenza ed al netto di qualsiasi perdita di valore. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale di una attività o passività finanziaria al flusso contrattuale dei pagamenti futuri o ricevuti sino alla scadenza o alla successiva data di rideterminazione del tasso. Per gli strumenti a tasso fisso o a tasso fisso per periodi temporali, i flussi di cassa futuri vengono determinati in base al tasso di interesse noto durante la vita dello strumento. Per le attività o passività finanziarie a tasso variabile, la determinazione dei flussi di cassa futuri è effettuata sulla base dell’ultimo tasso noto. Ad ogni data di revisione del prezzo, si procede al ricalcolo del piano di ammortamento e del tasso di rendimento effettivo su tutta la vita utile dello strumento finanziario, vale a dire sino alla data di scadenza. Il costo ammortizzato è applicato per i crediti, le attività finanziarie detenute sino a scadenza, quelle disponibili per la vendita, per i debiti ed i titoli in circolazione. Le attività e passività finanziarie negoziate a condizioni di mercato sono inizialmente rilevate al loro Fair Value, che normalmente corrisponde all’ammontare pagato od erogato comprensivo dei costi di transazione e delle commissioni direttamente imputabili. Sono considerati costi di transazione i costi ed i proventi marginali interni attribuibili al momento di rilevazione iniziale dello strumento e non recuperabili sulla clientela. Tali componenti accessorie, che devono essere riconducibili alla singola attività o passività, incidono sul rendimento effettivo e rendono il tasso di interesse effettivo diverso dal tasso di interesse contrattuale. Sono esclusi pertanto i costi ed i proventi riferibili indistintamente a più operazioni e le componenti correlate che possono essere oggetto di rilevazione durante la vita dello strumento finanziario. 20.1.2.3 Note esplicative relative alle informazioni finanziarie del triennio 2010 – 2012 Per il commento sull’andamento delle principali voci di carattere patrimoniale, finanziario ed economico si rimanda ai Capitoli IX e X della presente Sezione I. Si riportano di seguito i dettagli delle voci di bilancio degli ultimi tre esercizi: ATTIVITA’ Cassa e disponibilità liquide : composizione (Valori in migliaia di Euro) a) Cassa 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2011/2010 9.542 7.031 7.035 35,7% -0,1% 9.542 7.031 7.035 35,7% -0,1% b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale La sottovoce “Depositi liberi presso Banche Centrali” si riferisce ai rapporti della specie intrattenuti con la Banca d’Italia. L’ammontare non comprende la riserva obbligatoria in quanto inclusa nella voce 60 dell’attivo “Crediti verso banche”. Attività finanziarie detenute per la negoziazione : composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) Voci/Valori A Attività per cassa 1. Titoli di debito Livello 1 2 31/12/2012 Livello Livello 2 3 Livello 1 31/12/2011 Livello Livello 2 3 Livello 1 31/12/2010 Livello Livello 3 2 2 194 1.1 Titoli strutturati 2 2 1.2 Altri titoli di debito 592 776 169 2. Titoli di capitale 958 1.085 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 4.1 Pronti contro termine attivi 4.2 Altri 1.552 1.085 778 169 Totale A B Strumenti derivati 61 2.653 97 2.709 76 3.691 1. Derivati finanziari 61 3 97 1 76 7 1.1 di negoziazione 2.650 2.708 3.684 1.2 connessi con la fair value option 1.3 altri 2. Derivati creditizi 2.1 di negoziazione 2.2 connessi con la fair value option 2.3 altri 61 2.653 97 2.709 76 3.691 Totale B 1.613 3.738 875 2.709 245 3.691 Totale (A+B) Livello 1: quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo: le valutazioni degli strumenti finanzi ari quotati in un mercato attivo effettuate sulla base delle quotazioni rilevabili dallo stesso; Livello 2: input diversi di prezzi quotati di cui al punto precedente che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato: le valutazioni di strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo effettuate in base a tecniche di valutazione che utilizzando in prevalenza dati osservabili sul mercato presentano ridotti margini di discrezionalità (prezzi desunti da transazioni recenti, da infoprovider o ottenuti con modelli valutativi che utilizzano in prevalenza dati di mercato per stimare i principali fattori che condizionano il Fair Value dello strumento finanziario); Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili: le valutazioni degli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo effettuate in base a tecniche di valutazione che utilizzando input significativi non osservabili sul mercato comportano l’adozione di stime ed assunzioni da parte del management (prezzi forniti dalla controparte emittente, desunti da perizie indipendenti, prezzi corrispondenti alla frazione di patrimonio netto detenuta nella società o ottenuti con modelli valutativi che non utilizzano dati di mercato per stimare significativi fattori che condizionano il Fair Value dello strumento finanziario). 0 Alla lettera B voce 1.1 sono rappresentati i contratti relativi alle operazioni a termine in valuta e i contratti derivati relativi alle operazioni in titoli non ancora regolati alla data di chiusura del bilancio. L’importo di cui alla lettera B punto 1.2 si riferisce a contratti derivati positivi negoziati a copertura di prestiti obbligazionari strutturati e/o a tasso fisso emessi dalla Banca o a copertura di finanziamenti a tasso fisso e/o contenenti opzioni implicite del tipo cap/floor. Le poste patrimoniali coperte sono classificate tra le attività/passività finanziarie valutate al fair value. Attività finanziarie valutate al fair value : composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) Voci/Valori Livello 1 31/12/2012 Livello Livello 2 3 Livello 1 31/12/2011 Livello Livello 2 3 Livello 1 31/12/2010 Livello 2 Livello 3 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 217 237 304 217 237 304 217 237 304 4.1 Strutturati 4.2 Altri Totale La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia. Le operazioni in derivati sopra descritte sono state effettuate assumendo, in qualità di controparte, principalmente gli Istituti Centrali di Categoria. Attività finanziarie disponibili per la vendita : composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) Voci/Valori 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito Livello 1 275.697 31/12/2012 Livello Livello 2 3 Livello 1 173.646 31/12/2011 Livello Livello 2 3 Livello 1 150.669 1.500 21.156 7.190 274.197 152.490 143.479 31/12/2010 Livello 2 Livello 3 195 13.533 2. Titoli di capitale 13.533 8.172 2.1 Valutati al fair value 13.533 2.2 Valutati al costo 13.533 207 3. Quote di O.I.C.R. 8.172 187 202 4. Finanziamenti Totale 275.697 207 13.533 173.646 187 13.533 150.669 202 8.172 Il significativo incremento dei titoli di debito iscritti alla voce “attività finanziarie disponibili per la vendita” – , del 2012, pari a 102.051 mila euro rispetto all’esercizio precedente - è da attribuire prevalentemente alla sottoscrizione di Titoli di Stato italiani. Il portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita accoglie: - la quota parte di portafoglio obbligazionario (banking book) non destinata a finalità di negoziazione; - le partecipazioni le cui quote di interessenza detenute non risultano riferibili a partecipazioni di controllo, collegamento o controllo congiunto di cui agli IAS27 e IAS28. Nei titoli di capitale sono ricomprese essenzialmente le partecipazioni detenute in società promosse dal movimento del Credito Cooperativo o strumentali, che non rientrano in tale definizione in base ai principi contabili internazionali. Crediti verso banche : composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) Tipologia operazioni / Valori 31/12/2012 A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria 3. Pronti contro termine 4. Altri B. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Altri finanziamenti: 3.1 Pronti contro termine attivi 3.2 Leasing finanziario 3.3 Altri 4. Titoli di debito 4.1 Titoli strutturati 4.2 Altri titoli di debito Totale (valore di bilancio) 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2011/2010 150.295 40.399 33.724 109 113.652 12.674 35.799 154 149.474 38.434 47.914 193 32,2% 218,8% -5,8% -29,2% -24,0% -67,0% -25,3% -20,2% 109 76.063 37.593 38.470 150.295 154 65.025 36.377 28.648 113.652 193 62.933 37.014 25.919 149.474 -29,2% 17,0% 3,3% 34,3% 32,2% -20,2% 3,3% -1,7% 10,5% -24,0% In considerazione della prevalente durata a breve termine dei crediti verso banche il relativo fair value viene considerato pari al valore di bilancio. I crediti verso banche non sono stati svalutati in quanto ritenuti interamente recuperabili. I depositi vincolati di cui al punto B comprendono la riserva obbligatoria, assolta in via indiretta, pari a 1.000 mila euro, detenuta presso ICCREA Banca. Crediti verso clientela: composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) Tipologia operazioni/Valori 31/12/2012 Bonis 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) 31/12/2011 Deteriorate Bonis 31/12/2010 Deteriorate Bonis Deteriorate 239.342 33.245 280.139 24.630 268.807 26.648 758.341 4.403 78.023 155 762.686 6.848 62.801 117 678.805 6.855 61.751 161 117.894 8.733 10.064 0 150.599 8.619 4.067 0 134.204 8.502 6.048 8.733 1.128.713 1.223.256 121.487 119.611 8.619 1.208.891 1.264.104 91.615 91.615 8.502 1.097.173 1.122.774 94.608 92.663 I crediti verso clientela sono esposti al netto delle rettifiche di valore per svalutazioni. Le attività deteriorate al 31 dicembre 2012 sono costituite da crediti in sofferenza per 54.388 mila euro, da crediti incagliati per 38.248 mila euro, da esposizioni ristrutturate per 11.081 mila euro e da crediti scaduti e/o sconfinanti per 17.771 mila euro, al netto delle rettifiche di valore per 45.270 mila euro. Essi rappresentano il 9,72% dei crediti totali verso la clientela. 196 Le attività deteriorate al 31 dicembre 2011 erano costituite da crediti in sofferenza per 37.531mila euro, da crediti incagliati per 38.264 mila euro e da crediti scaduti e/o sconfinanti per 15.820mila euro. Tali attività rappresentavano il 7,04% dei crediti totali verso la clientela. Le attività deteriorate al 31 dicembre 2010 erano costituite da crediti in sofferenza per 28.099mila euro, da crediti incagliati per 53.039 mila euro e da crediti scaduti e/o sconfinanti per 13.470mila euro, essi rappresentavano il 7,94% dei crediti totali verso la clientela. Nella tabella sono comprese “attività cedute non cancellate”, riferite a mutui ipotecari ceduti nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione che, non presentando i requisiti previsti dallo IAS 39 per la c.d. derecognition, debbono essere mantenute nell’attivo del bilancio, per 14,9mln di euro(pari a 16,8mln nel 2011 ed a 14,7mln nel 2010). Tra i titoli di debito di cui alla sottovoce 8.2 sono iscritte obbligazioni di classe C (titoli Junior), per euro 993 mila(988mila nel 2011 e 984 nel 2010), emesse dalla Società veicolo Credico Finance 2 Srl, sottoscritte dalla Banca nell’ambito della operazione di cartolarizzazione di mutui in bonis, effettuata nel 2003, cancellati dal bilancio e obbligazioni di classe A (titoli Senior), emessi dalla Società Credico Funding 3, con attività sottostanti di terzi, sottoscritte dalla Banca a scopo di investimento per 7.739 mila euro (valorizzati nel 2011 per 7,6mln di euro e nel 2010 per 7,5 mln di euro). Il “Fair value” valuta le esposizioni in base ai tassi applicati alle singole esposizioni e alla durata dei finanziamenti attualizzando in base alla curva di mercato in essere. Derivati di copertura : composizione per portafogli coperti e tipologia di copertura (Valori in migliaia di Euro) Var 2012/2011 Operazioni/Tipo di copertura 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Portafoglio 5. Altre operazioni Totale attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie Var 2012/2011 31/12/2012 Fair value Specifica rischio di tasso 31/12/2011 Fair value Specifica rischio di tasso 31/12/2010 Fair value Specifica rischio di tasso 11.397 7.302 519 56,1% 1306,9% 11.397 7.302 519 56,1% 1306,9% La tabella presenta il valore di bilancio (fair value) positivo dei contratti derivati per le coperture operate attraverso lo strumento dell’“hedge accounting”. Detto strumento è generalmente utilizzato per gestire contabilmente le operazioni di copertura di attività finanziarie. Sono inoltre oggetto di copertura tramite applicazione dell’ “hedge accounting” i titoli di debito emessi dalla Banca per i quali la decisione di effettuare la copertura è stata assunta in un momento successivo all’emissione o per i quali non vi è l’intenzione di mantenere la copertura per tutta la durata contrattuale dell’emissione medesima. Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo (Valori in migliaia di Euro) Attività/Valori A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale A B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 2.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati Totale B 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2012/2011 16.370 1.439 13.406 617 260 648 13.395 839 10.858 643 364 691 13.789 839 11.223 570 518 639 22,2% 71,5% 23,5% -4,0% -28,6% -6,2% -2,9% 0,0% -3,3% 12,8% -29,7% 8,1% 16.370 13.395 13.789 22,2% -2,9% 39 39 39 0,0% 0,0% 39 39 39 0,0% 0,0% 39 39 39 0,0% 0,0% 197 16.409 Totale (A+B) 13.434 13.828 22,1% -2,8% Le attività materiali detenute a scopo di investimento sono valutate con il criterio del costo e ammontano al 31 dicembre 2012 ad euro 39mila e non hanno subito variazioni nel periodo osservato(2010-2012). Si riportano di seguito le variazioni annue delle attività materiali ad uso funzionale. Esercizio 2012 (Valori in migliaia di Euro) Terreni Fabbricati 839 Impianti elettronici Mobili Altre Totale 13.308 4.563 2.166 4.625 25.501 2.450 3.920 1.802 3.934 12.106 A.2 Esistenze iniziali nette 839 10.858 643 364 691 13.395 B. Aumenti: 600 2.913 106 46 215 3.880 B.1 Acquisti 600 2.913 106 44 215 3.878 A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette 2 B.2 Spese per migliorie capitalizzate 2 B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni 365 C. Diminuzioni: 132 C.1 Vendite 150 258 1 41 905 42 365 132 149 217 863 1.439 13.406 617 260 648 16.370 2.816 4.052 1.900 4.122 12.890 1.439 16.222 4.669 2.160 4.770 29.260 C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde Esercizio 2011 (Valori in migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Totale Altre 13.308 4.361 3.575 3.020 25.103 2.085 3.791 3.057 2.381 11.314 11.223 570 518 639 13.789 B. Aumenti: 205 120 264 589 B.1 Acquisti 203 120 140 463 A. Esistenze iniziali lorde 839 Impianti elettronici Mobili A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette 839 198 2 B.2 Spese per migliorie capitalizzate 1 3 123 123 212 983 41 2 212 858 B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni 365 C. Diminuzioni: 132 274 2 C.1 Vendite 365 C.2 Ammortamenti 130 151 C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione 123 C.7 Altre variazioni 839 D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette 839 D.2 Rimanenze finali lorde 123 10.858 643 364 691 13.395 2.450 3.920 1.802 3.934 12.106 13.308 4.563 2.166 4.625 25.501 Esercizio 2010 (Valori in migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Totale Altre 12.808 4.168 3.507 2.805 24.127 1.719 3.677 2.908 2.280 10.584 11.089 491 599 525 13.543 B. Aumenti: 500 193 115 254 1.062 B.1 Acquisti 500 193 110 252 1.055 5 2 7 196 140 816 2 9 11 194 131 805 A. Esistenze iniziali lorde 839 Impianti elettronici Mobili A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette 839 B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni: 366 114 C.1 Vendite C.2 Ammortamenti 366 114 C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a a) patrimonio netto 199 b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette 839 D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde 839 11.223 570 518 639 13.789 2.085 3.791 3.057 2.381 11.314 13.308 4.361 3.575 3.020 25.103 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 Attività/Valori Durata definita 31/12/2011 Durata indefinita Durata definita Durata indefinita 6.157 A.1 Avviamento A.2 Altre attività immateriali A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività Totale 6.157 78 78 61 61 78 61 78 6.157 61 31/12/2010 Durata indefini ta 6.157 37 37 Durata definita 37 6.157 37 6.157 La altre attività immateriali di cui alla voce A2, a durata limitata, sono costituite prevalentemente da software aziendale in licenza d’uso e sono state ammortizzate, pro rata temporis, con il metodo delle quote costanti in ragione della loro vita utile, stimata in 3 anni. Il criterio di valutazione utilizzato è il costo per tutte le classi di attività immateriali. Non sono iscritte attività immateriali generate internamente. L’avviamento iscritto a bilancio deriva da un’operazione di aggregazione aziendale che nell’anno 2005, ha avuto come oggetto l’acquisizione, da parte della Banca, di tre sportelli sulle piazze di Lodi, Montanaso Lombardo e Boffalora d’Adda. Attività per imposte anticipate : composizione (Valori in migliaia di Euro) in contropartita conto economico Descrizione - perdite fiscali - svalutazione crediti - altre : - rettifiche di valore di attività e passività finanziarie valutate value - fondi per rischialefair oneri - costi di natura amministrativa - altre voci Totale 31/12/2012 IRES IRAP 31/12/2011 IRES IRAP 8.677 1.064 173 619 69 35 272 9.741 34 69 31/12/2010 IRES IRAP 5.467 803 191 471 47 39 141 6.270 8 47 4.953 549 37 313 3 233 5.502 37 37 Alla voce Rettifiche di valore su crediti si evidenzia la fiscalità attiva per svalutazioni non dedotte nei precedenti esercizi, in quanto eccedenti il limite previsto dall’art. 106 Tuir. Dette eccedenze risulteranno deducibili nei prossimi esercizi secondo il meccanismo della rateizzazione per quota costante in diciottesimi. (Valori in migliaia di Euro) in contropartita dello stato patrimoniale Descrizione - riserve da valutazione - riserva negativa su attività finanziarie disponibili per la vendita 31/12/2012 IRES IRAP 706 143 706 143 31/12/2011 IRES IRAP 4.013 813 4.013 813 31/12/2010 IRES IRAP 1.172 205 1.172 205 200 - altre : Totale 706 143 4.013 813 1.172 205 (Valori in migliaia di Euro) Passività per imposte differite : composizione in contropartita conto economico Descrizione 31/12/2012 IRES IRAP 31/12/2011 IRES IRAP 1.175 31/12/2010 IRES IRAP - rivalutazione immobili strumentali in F.T.A. ' rettifiche di valore su crediti verso la clientela dedotte extracontabilmente - ammortamenti di attività materiali fiscalmente già riconosciuti - avviamento 1.169 236 237 1.181 207 517 105 399 81 281 49 Totale 1.686 341 1.574 318 1.462 256 Le imposte differite relative agli immobili strumentali sono state calcolate sulla rivalutazione effettuata in fase di FTA (Fisrs Time Adoption) dei principi contabili internazionali. Tale valore è stato contabilizzato, in contropartita, in un’apposita riserva fiscalmente non tassata. L’importo delle imposte differite si riduce annualmente per effetto degli ammortamenti fiscalmente non dedotti. Le imposte differite relative all’avviamento sono state calcolate sul valore degli ammortamenti fiscali effettuati annualmente, al netto delle riduzioni del valore iscritto a bilancio in seguito a impairment. (Valori in migliaia di Euro) in contropartita dello stato patrimoniale Descrizione 31/12/2012 IRES IRAP 31/12/2011 IRES IRAP 31/12/2010 IRES IRAP riserve da valutazione - plusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita - altre 1.471 298 43 9 1.471 298 43 9 Totale 1.471 298 43 9 1.172 205 (Valori in migliaia di Euro) Composizione della fiscalità corrente Passività fiscali correnti (-) Acconti versati Altri crediti d'imposta Ritenute d'imposta subite Saldo voce 80 a) passivo Saldo a credito Credito d'imposta non compensabili : quota capitale Credito d'imposta non compensabili : quota interessi Totale credito d'imposta Saldo totale voce 130 a) attivo 31/12/2012 IRES IRAP -4.505 -2.459 1.871 1.823 211 26 -2.397 -636 1.077 53 1.130 1.130 31/12/2011 IRES IRAP -1.905 -1.823 1.833 1.312 31/12/2010 IRES IRAP -1.864 -1.322 2.176 1.727 35 -31 -511 - 207 12 219 219 347 207 12 219 566 405 405 In merito alla posizione fiscale della Banca, per gli esercizi non ancora prescritti, non è stato ad oggi notificato alcun avviso di accertamento. Nella voce “Crediti di imposta non compensabili : quota capitale” è compreso l’importo riferito a crediti di imposta per i periodo 2007-2011, sorti in virtù del riconoscimento della integrale deduzione a fini Ires dell’Irap sul costo del lavoro, come da previsioni dell’art. 2 comma 1quater DL 201/2011 conv. L. 214/2011 e successivamente integrato dall’art. 4 comma 12 DL 16/2012. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 A. Singole attività A.1 Attività finanziarie A.2 Partecipazioni A.3 Attività materiali A.4 Attività immateriali A.5 Altre attività non correnti Totale A 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 4.672 5.141 -9,1% 4.672 5.141 -9,1% Var 2011/2010 B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 201 B.2 Attività finanziarie valutate al fair value B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza B.5 Crediti verso banche B.6 Crediti verso clientela B.7 Partecipazioni B.8 Attività materiali B.9 Attività immateriali B.10 Altre attività Totale B C. Passività associate a singole attività in via di dismissione C.1 Debiti C.2 Titoli C.3 Altre passività Totale C D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche D.2 Debiti verso clientela D.3 Titoli in circolazione D.4 Passività finanziarie di negoziazione D.5 Passività finanziarie valutate al fair value D.6 Fondi D.7 Altre passività Totale D Le attività non correnti di cui al punto A.3 “Attività materiali” sono costituite da immobili di tipo residenziale rivenienti da recupero crediti per i quali è stato assegnato mandato di vendita ad un’agenzia immobiliare. La variazione in diminuzione della voce rispetto all’esercizio precedente corrisponde alla svalutazione effettuata nell’esercizio sugli immobili. Altre attività (Valori in migliaia di Euro) Ratei attivi Migliorie e spese incrementative su beni di terzi non separabili Altre attività Valori in carico al cassiere Effetti di terzi al protesto Assegni e effetti insoluti Assegni di cc tratti su banche residenti Partite viaggianti tra filiali Crediti cessate esattorie Crediti vs Erario acconti su imposte indirette Rettifiche portafoglio di proprietà Fondo TFR personale investito in polizze INA Crediti d'imposta per anticipi TFR Fatture e competenze da incassare Prelievi bancomat in attesa di regolamento Ammanchi, malversazioni e rapine Partite in attesa di imputazione definitiva Attività relative all'Agenzia Viaggi Attività relative alla cartolarizzazione crediti Crediti relativi a servizi di tesoreria Rimesse assegni pervenuti da banche da addebitare alla clientela Altre partite Totale 31/12/2012 404 389 20.736 3 178 207 4.714 193 47 5.461 80 35 2 497 19 21 873 67 777 5.932 1.409 221 21.529 31/12/2011 380 434 16.840 3 92 282 5.358 206 47 5.835 297 35 10 473 43 77 145 91 800 1.482 1.416 147 17.654 31/12/2010 431 609 11.925 3 62 229 3.398 442 47 4.760 526 35 16 491 23 114 115 171 429 939 103 22 12.965 Var Var 2012/2011 2011/2010 6,3% -11,8% -10,4% -28,7% 23,1% 41,2% 0,0% 0,0% 93,5% 48,4% -26,6% 23,1% -12,0% 57,7% -6,3% -53,4% 0,0% 0,0% -6,4% 22,6% -73,1% -43,5% 0,0% 0,0% -80,0% -37,5% 5,1% -3,7% -55,8% 87,0% -72,7% -32,5% 502,1% 26,1% -26,4% -46,8% -2,9% 86,5% 300,3% 57,8% -0,5% 1274,8% 50,3% 568,2% 21,9% 36,2% Fra le altre attività figura lo sbilancio tra le rettifiche “dare” e le rettifiche “avere” del portafoglio salvo buon fine e al dopo incasso. La voce “Crediti relativi a servizi di tesoreria” riguarda le anticipazioni effettuate a favore dei Comuni gestiti negli ultimi giorni dell’anno da regolare tramite il “Conto accentrato tesoreria unica” presso la Banca d’Italia. Le partite sono state puntualmente regolate all’inizio di gennaio. Nella voce Ratei attivi sono indicati quelli diversi dai ratei che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie. 202 PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO Debiti verso banche: composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 Tipologia operazioni/Valori 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 2.3 Finanziamenti 2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.3.2 Altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti Totale Fair value 31/12/2011 131.420 2.102 1.748 125.478 155.066 106 7.887 145.290 125.478 2.092 131.420 131.420 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2011/2010 -15,2% 1883,0% -77,8% -13,6% 145.290 50.135 13.138 1.644 34.263 34.063 200 -13,6% 209,3% -99,2% 379,7% 324,0% -100,0% 72545,0% 1.783 155.066 155.066 1.090 50.135 50.135 17,3% -15,2% -15,2% 63,6% 209,3% 209,3% In considerazione della prevalente durata a breve termine dei debiti verso banche il relativo fair value è stato assunto pari al valore di bilancio. Tra i debiti verso banche, nella sottovoce 2.3.2”Finanziamenti - Altri”, figurano le operazioni di finanziamento garantite da titoli (“Aste BCE”) ricevute da Iccrea Banca. Debiti verso clientela: composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 Tipologia operazioni/Valori 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Finanziamenti 3.1 Pronti contro termine passivi 3.2 Altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale Fair value 31/12/2011 31/12/2010 541.216 148.256 591.070 673 20.126 20.126 554.431 780 52.050 52.050 13.466 702.938 702.938 15.335 627.204 625.733 20.438 627.699 627.534 Var 2012/2011 Var 2011/2010 -8,4% 6,6% 21929,1% -13,7% -100,0% -61,3% -100,0% -61,3% -12,2% 12,1% 12,3% -25,0% -0,1% -0,3% La sottovoce “altri debiti” risulta così composta da altre passività, diverse dai PCT passivi, a fronte di attività cedute ma non cancellate nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione di crediti. Titoli in circolazione: composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 Tipologia titoli/Valori A. Titoli 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. Altri titoli 2.1 Strutturati 2.2 altri Totale 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2011/2010 604.818 519.284 497.451 16,5% 4,4% 604.818 37.111 519.284 19.465 497.451 3.778 16,5% 90,7% 4,4% 415,2% 37.111 641.929 19.465 538.749 3.778 501.229 90,7% 19,2% 415,2% 7,5% La sottovoce A.2.2 “Titoli - altri titoli - altri”, comprende i certificati di deposito. Poiché tali strumenti sono principalmente a breve termine, il loro valore contabile è una approssimazione ragionevole del fair value. Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) Tipologia operazioni/Valori A. Passività per cassa 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2011/2010 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 203 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri Totale A B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option 1.3 Altri 2. Derivati creditizi 2.1 Di negoziazione 2.2 Connessi con la fair value option 2.3 Altri Totale B Totale (A+B) 70 60 10 111 103 8 86 81 5 -36,9% -41,7% 25,0% 29,1% 27,2% 60,0% 70 70 111 111 86 86 -36,9% -36,9% 29,1% 29,1% Alla lettera B - voce 1.1 sono rappresentati i contratti derivati relativi ad operazioni a termine in valuta contratte dalla Banca con la propria clientela. Detti strumenti finanziari sono volti a realizzare operazioni di negoziazione pareggiata, in ragione della corrispondente copertura in essere con le controparti di sistema. L’importo di cui alla lettera B punto 1.1.2 si riferisce a contratti derivati con valore negativo negoziati a copertura di prestiti obbligazionari strutturati e/o a tasso fisso emessi dalla Banca o a copertura di finanziamenti erogati a tasso fisso e/o contenenti opzioni implicite del tipo cap/floor. Le poste patrimoniali coperte sono classificate tra le passività/ attività finanziarie valutate al fair value. Gli strumenti derivati di cui alla lettera B punto 1.1.2 si riferiscono ai contratti per i quali è stata adottata la fair value option (fino all’esercizio 2009). Essi coprono i rischi inerenti gli strumenti finanziari valutati al fair value derivanti dalle possibili oscillazioni dei tassi di interesse e dalla presenza di componenti opzionali implicite nei titoli strutturati emessi. Passività finanziarie valutate al fair value : composizione merceologica (Valori in migliaia di Euro) Tipologia operazione / Valori 31/12/2012 1. Debiti verso banche 1.1 Strutturati 1.2 Altri 2. Debiti verso clientela 2.1 Strutturati 2.2 Altri 3. Titoli di debito 3.1 Strutturati 3.2 Altri Totale 31/12/2011 31/12/2010 35.198 123.119 35.198 35.198 123.119 123.119 144.692 6.672 138.020 144.692 Var 2012/2011 -71,4% -71,4% -71,4% Var 2011/2010 -14,9% -100,0% -10,8% -14,9% Nella sottovoce 3. “Titoli di debito” figurano i prestiti obbligazionari di propria emissione correlati a contratti derivati di copertura del rischio di tasso d’interesse, valutati in base alla c.d. “fair value opion” di cui allo IAS 39 § 9. L’esercizio della fair value option ha riguardato i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca oggetto di copertura mediante strumenti derivati, sia per quanto attiene alle emissioni strutturate che quelle a tasso fisso. Ciò al fine di evitare asimmetrie contabili che altrimenti si sarebbero verificate per effetto di una rappresentazione eterogenea delle passività coperte e dei relativi contratti derivati di copertura (copertura naturale), per i quali l’applicazione della disciplina dell’hedge accounting risulta complessa e difficoltosa. Si segnala in particolare che la fair value option è stata utilizzata fino al 31 dicembre 2009 per i finanziamenti e le obbligazioni emesse dalla Banca. Dal 2010 la Banca ha deciso di non avvalersi più di questa opzione per la valutazione delle obbligazioni non strutturate, ma di utilizzare l’hedge accounting. La fair value option è inoltre impiegata in presenza di strumenti contenenti derivati impliciti, che soddisfano le condizioni previste dallo IAS 39, in quanto la valutazione dell’intero strumento è meno onerosa rispetto alla separata valutazione dello strumento ospite e del derivato (prestiti obbligazionari strutturati il cui profilo di rendimento è legato al tasso di interesse oppure a una componente equity). Derivati di copertura : composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (Valori in migliaia di Euro) Operazioni/Tipo di copertura 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Portafoglio 31/12/2012 Fair value Specifica rischio di tasso 31/12/2011 Fair value Specifica rischio di tasso 2 1 31/12/2010 Var 2012/2011 Fair value Specifica rischio di tasso Var 2011/2010 100,0% 5. Altre operazioni 204 Totale attività 2 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie 1 9 256 100,0% -100,0% -96,5% 9 256 -100,0% -96,5% Altre Passività Altre passività (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2011/2010 31/12/2012 31/12/2011 420 20 38.079 2.741 565 1.032 399 79 25.065 1.571 542 656 309 86 25.578 1.378 525 91 5,3% -74,7% 51,9% 74,5% 4,2% 57,3% 29,1% -8,1% -2,0% 14,0% 3,2% 620,9% 790 402 484 2.426 713 523 494 707 595 936 10,8% -23,1% -2,0% 0,8% -12,1% -47,2% 209 11.250 140 1.441 230 11.271 55 1.186 221 1.954 113 1.236 -9,1% -0,2% 154,5% 21,5% 4,1% 476,8% -51,3% -4,0% 48 48 1.732 236 2.321 10.202 52 1.960 38.519 52 37 2.809 333 2.247 930 29 1.388 25.543 2.519 36 1.799 285 1.932 9.659 320 1.272 25.973 -7,7% 29,7% -38,3% -29,1% 3,3% 997,0% 79,3% 41,2% 50,8% -97,9% 2,8% 56,1% 16,8% 16,3% -90,4% -90,9% 9,1% -1,7% Debiti a fronte del deterioramento di: crediti di firma Ratei passivi Altre passività Debiti vs erario: ritenute operate alla clientela Debiti vs erario: ritenute operate ai dipendenti Quote sociali e dividendi da distribuire Debiti vs istituti previdenziali: ritenute operate ai dipendenti Oneri del personale Deleghe versamenti unificati da riversare al fisco Debiti relativi a servizi di tesoreria Somme da trasferire al Fondo Nazionale di Previdenza dipendenti Somme a disposizione della clientela Versamenti società costituende Debiti vs fornitori Incassi comm.ed elettronici da accreditare a banche corrispondenti Partite viaggianti tra filiali Somme versate per ritiro/richiamo effetti/assegni Imposta Sostitutiva dpr 601 Imposta di bollo Rettifiche per partite illiquide di portafoglio Somme accantonate per pignoramenti Altre partite passive Totale La voce altre passività accoglie i saldi relativi a partite in corso di lavorazione, somme a disposizione di terzi, nonché altre partite la cui dinamica è ascrivibile unicamente all’operatività ordinaria conseguente al diverso andamento dei flussi in corso di lavorazione alla fine dell’esercizio. Accoglie infine le somme da versare all’erario per conto della clientela e del personale. La voce “rettifiche per partite illiquide di portafoglio” rappresenta lo sbilancio generato dalla eliminazione delle operazioni connesse al portafoglio incassi e dei relativi addebiti/accrediti sui conti banche con valuta successiva alla data di riferimento. La voce “somme a disposizione della clientela” pari a 11,2mln per 2012 è composta principalmente dal flusso di pensioni ricevute dall’Inps a fine anno con valuta gennaio 2013, per 10,5mln, da accreditare alla clientela. Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue (Valori in migliaia di Euro) A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni D. Rimanenze finali 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 4.210 958 958 4.524 129 129 4.859 62 62 202 202 443 361 82 4.210 397 318 79 4.524 4.966 Var 2012/2011 Var 2011/2010 -6,9% -6,9% 642,6% 108,1% 642,6% 108,1% -54,4% -44,0% -100,0% 18,0% 11,6% 13,5% 3,8% -6,9% Fondo rischi specifici 205 Secondo i principi contabili internazionali, e nel rispetto delle indicazioni fornite dallo IASB e dal IFRIC, il fondo trattamento di fine rapporto è stato considerato come un post employment-benefit del tipo defined benefit plan, ovvero a prestazione definita, per il quale è previsto ai fini contabili che il suo valore venga determinato mediante metodologia di tipo attuariale. Fondi per rischi e oneri: composizione (Valori in migliaia di Euro) Voci/Valori 31/12/2012 1 Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.1 controversie legali 2.2 oneri per il personale 2.3 altri 31/12/2011 2.403 9 2.021 373 2.403 Totale 31/12/2010 1.965 227 1.441 297 1.965 Var 2011/2010 Var 2012/2011 981 166 814 1 981 22,3% -96,0% 40,2% 25,6% 22,3% 100,3% 36,7% 77,0% 29600,0% 100,3% Altre passività La voce altre passività accoglie i saldi relativi a partite in corso di lavorazione, somme a disposizione di terzi, nonché altre partite la cui dinamica è ascrivibile unicamente all’operatività ordinaria conseguente al diverso andamento dei flussi in corso di lavorazione alla fine dell’esercizio. Accoglie infine le somme da versare all’erario per conto della clientela e del personale. Altre passività (Valori in migliaia di Euro) Passività fiscali correnti Passività fiscali differite Altre passività Totale altre passività Patrimonio netto (Valori in migliaia di Euro) Capitale Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d’esercizio Totale Patrimonio netto Numero azioni che compongono il capitale sociale Numero soci Riserve (Valori in migliaia di Euro) Riserva legale Sovrapprezzi di emissione Riserva di transizione agli IAS Altre riserve Totale riserve Riserve da valutazione (Valori in migliaia di Euro) Riserve da rivalutazione immobili Riserve da titoli AFS Riserva da utili (perdite) attuariali su benefici definiti Totale riserve da valutazione 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 3.033 3.797 38.519 45.349 542 1.945 25.543 28.030 1.718 25.973 27.691 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 25.317 173.674 5.297 8.508 212.796 25.038 168.826 -5.669 6.827 195.022 980.524 Var 2012/2011 2.491 1.852 12.976 17.319 25.198 167.117 986 2.372 195.673 Var 2012/2011 279 4.848 10.966 1.681 17.774 969.721 975.898 12.946 12.495 11.862 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 163.796 8.110 -869 2.637 173.674 158.825 8.213 -869 2.657 168.826 157.140 8.184 -869 2.662 167.117 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 3.876 1.862 3.876 -9.661 3.876 -2.890 -441 5.297 % Var 459,59% 95,22% 50,80% 61,79% Var 2011/2010 542 227 -430 339 % Var 13,21% -1,66% 1,22% 1,11% 2,87% -193,44% 24,62% 9,11% Var 2011/2010 -160 1.709 -6.655 4.455 -651 -0,63% 1,02% -674,95% 187,82% -0,33% 10.803 1,11% -6.177 -0,63% 451 3,61% 633 5,34% Var 2012/2011 4.971 -103 -20 4.848 Var 2012/2011 11.523 % Var % Var 3,13% -1,25% 0,00% -0,75% 2,87% % Var Var 2011/2010 1.685 29 -5 1.709 Var 2011/2010 % Var % Var 1,07% 0,35% 0,00% -0,19% 1,02% % Var -119,27% -6.771 234,29% -191,56% -6.771 -686,71% -441 -5.785 986 11.082 CONTO ECONOMICO Margine di interesse Interessi attivi e proventi assimilati (Valori in migliaia di Euro) 206 Voci/Forme tecniche Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Altre attività Totale 31/12/2012 1.383 7.319 31/12/2011 1.439 4.108 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2011/2010 3.042 -3,9% -52,7% 1.981 78,2% 107,4% 5.335 48.074 8 2.186 41 3.406 47.299 8 751 2.097 40.948 8 114 56,6% 1,6% 0,0% 191,1% 62,4% 15,5% 0,0% 558,8% 64.346 57.010 48.190 12,9% 18,3% Interessi passivi e oneri assimilati (Valori in migliaia di Euro) Voci/Forme tecniche 31/12/2012 Debiti verso banche centrali Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Altre passività e fondi Derivati di copertura Totale Margine di interesse (Valori in migliaia di Euro) Interessi attivi Interessi passivi Margine di interesse 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2011/2010 -1.277 -8.367 -15.364 -1.022 -4.311 -11.180 -68 -3.464 -8.473 25,0% 1402,9% 37,4% 31,9% -2.421 -3.441 -4.560 -29,6% -24,5% -27.429 -19.954 -16.565 37,5% 20,5% 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 Var 2011/2010 64.346 57.010 48.190 12,9% 18,3% -27.429 -19.954 -15.565 37,5% 28,2% 36.917 37.056 32.625 -0,4% 13,6% Il margine d’interesse da clientela al 31 dicembre 2012 è risultato in calo rispetto all’anno precedente, in particolare: - L’attivo fruttifero è stato influenzato dal calo delle masse e dalla diminuzione dei tassi sugli impieghi in particolare quelli a medio lungo termine trainati dalla discesa dell’euribor. - Al contrario il costo della raccolta ha subito un incremento causato dall’aumento dei volumi e dei tassi di remunerazione sempre più onerosi a causa della forte concorrenza. Di contro è migliorata la gestione dell’attività finanziaria con conseguente contenimento della variazione assoluta del margine d’interesse complessivo rispetto al 2011(- 0,4%). Si registra, nel complesso, un aumento di oltre 7,3 milioni di euro (+12,9%) degli interessi attivi. Il contributo principale alla formazione degli interessi attivi è stato dato dall’attività creditizia con la clientela pari a 48 milioni di euro, dal portafoglio titoli AFS 7,3 milioni e dall’intermediazione con banche per 5,3 milioni di euro. Anche gli interessi passivi evidenziano un incremento di 7,4 milioni di euro (37,5% sull’anno precedente). Commissioni nette Commissioni attive (Valori in migliaia di Euro) a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. Collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. attività di consulenza 8.1. in materia di investimenti 8.2. in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni di portafogli 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 1,31% Var 2011/2010 47 220 225 -10 -32 11,59% -38,46% -11,43% -184 26 60 27,27% 213 222 -13 -6,10% -9 -4,05% 258 755 287 514 322 693 -29 241 -10,10% 46,89% -35 -179 -10,87% -25,83% 689 3 3 622 3 3 669 4 4 67 0 0 10,77% 0,00% 0,00% -47 -1 -1 -7,03% -25,00% -25,00% 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 697 688 641 2.167 16 248 1.942 26 280 2.126 200 Var 2012/2011 9 % Var % Var 7,33% -8,65% 207 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi k) operazioni di prestito titoli Totale Commissioni passive (Valori in migliaia di Euro) 349 338 4.294 432 188 4.123 394 271 3.880 -83 150 171 -19,21% 79,79% 4,15% 38 -83 243 9,64% -30,63% 6,26% 75 128 124 -53 -41,41% 4 3,23% 3.756 1.191 3.620 1.187 3.554 1.095 136 4 3,76% 0,34% 353 92 10,81% 8,40% 12.180 11.688 11.421 492 4,21% 555 4,99% 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 -7 -4 -3 Var 2012/2011 -3 -81 -5 -12 -68 -4 -1 -66 -1 -1 -13 -1 -11 16,05% 20,00% 91,67% -64 -63 -64 -1 1,56% 1 -1,56% -1.099 -3 -1.095 -1 -1.160 -2 -4 -2 0,36% 66,67% 65 1 -5,60% -50,00% -1.190 -1.168 -1.231 -22 1,85% 63 -5,12% 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 12.180 1.190 10.990 11.688 -1.168 10.520 11.421 -1.231 10.190 a) garanzie ricevute b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: 3.1 proprie 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. Collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi f) operazioni di prestito titoli Totale Commissioni nette (Valori in migliaia di Euro) commissioni attive commissioni passive Commissioni nette Var 2012/2011 492 -22 470 % Var 42,86% % Var 4,21% 1,88% 4,47% Var 2011/2010 -1 % Var 33,33% -2 3,03% -3 300,00% 0,00% Var 2011/2010 555 63 618 % Var 4,99% -5,12% 6,24% Le commissioni nette al 31 dicembre 2012 superano i 10,9 milioni di euro risultando in crescita del 4,5% rispetto al 2011. La variazione positiva delle commissioni attive (+4,2%) è stata determinata in particolare dall’incremento delle commissioni relative ai servizi di gestione intermediazione e consulenza ed ai servizi di incasso e pagamento. Dividendi e proventi simili: composizione (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 dividendi Voci/Proventi 31/12/2011 dividendi 31/12/2010 dividendi Var 2012/2011 Var 2011/2010 Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie valutate al fair value Partecipazioni 44 89 17 160 8 119 158,8% -44,4% 112,5% 34,5% Totale 133 177 127 -24,9% 39,4% I dividendi incassati si riferiscono principalmente ai titoli azionari rappresentativi di partecipazioni in società del movimento del credito cooperativo. RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE Esercizio 2012 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione (Valori in migliaia di Euro) 208 Operazioni / Componenti reddituali Plusvalenze (A) 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti 2.3 Altre 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio derivati 4. Strumenti 271 97 174 Utili da negoziazione (B) 607 257 215 Minusvalenze (C) -16 271 607 -16 Risultato netto [(A+B) - (C+D)] -181 -8 -89 681 249 223 158 -84 51 -181 681 -16 135 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti Perdite da negoziazione (D) Esercizio 2011 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione (Valori in migliaia di Euro) Operazioni / Componenti reddituali Plusvalenze (A) 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti 2.3 Altre 3. Attività e passività finanziarie: differenze di Strumenti cambio derivati 4. Utili da negoziazione (B) 215 40 55 Minusvalenze (C) -511 -1 -510 120 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti 215 -511 Perdite da negoziazione (D) -91 Risultato netto [(A+B) - (C+D)] -27 -387 39 -482 -64 56 -91 -387 Esercizio 2010 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione (Valori in migliaia di Euro) Operazioni / Componenti reddituali 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti Plusvalenze (A) Utili da negoziazione (B) 268 64 Minusvalenze (C) -66 Perdite da negoziazione (D) -128 74 64 -66 -128 76 -66 204 Risultato netto [(A+B) - (C+D)] 209 2.3 Altre 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio derivati 4. Strumenti 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti 268 -66 -128 74 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione (Valori in migliaia di Euro) Componenti reddituali/Valori A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari A.5 Attività e passività in valuta Totale proventi dell'attività di copertura (A) 31/12/2012 B. Oneri relativi a: B.1 Derivati di copertura del fair value B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari B.5 Attività e passività in valuta Totale oneri dell'attività di copertura (B) C. 31/12/2011 31/12/2010 Var 2011/2010 3.056 1 196 6.525 1 34 393 -53,2% 1560,3% 212 476,5% -84,0% 3.253 6.560 605 -50,4% 984,3% -186 -6.673 -291 -97,2% 2193,1% -2.794 -550 -2.980 273 Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) Var 2012/2011 -6.673 -113 -100,0% -841 -236 -55,3% -341,6% 693,5% -52,1% Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione (Valori in migliaia di Euro) Voci/Componenti reddituali Attività finanziarie 1. 2. 3. Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla Totalescadenza attività Passività finanziarie 1. 2. 3. Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Totale passività Utili 31/12/2012 Perdite Risultato netto Utili 31/12/2011 Perdite Risultato netto 18 Utili 31/12/2010 Perdite Risultato netto 18 340 -1 338 15.351 15.351 -4.590 -4.590 10.761 10.761 512 512 -39 -39 473 473 466 466 -151 -151 314 314 15.351 -4.590 10.761 530 -39 491 805 -152 652 868 -145 723 367 -47 320 161 -24 137 868 -145 723 367 -47 320 161 -24 137 Esercizio 2012 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione (Valori in migliaia di Euro) Operazioni / Componenti reddituali 1. 1.1 1.2 1.3 1.4 2. Attività finanziarie Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Passività finanziarie Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) 5 5 160 675 -750 Perdite da realizzo (D) Risultato netto [(A+B) - (C+D)] 5 5 85 210 2.1 2.2 2.3 3. Titoli di debito Debiti verso banche Debiti verso clientela Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio 160 675 -750 4. Derivati creditizi e finanziari Totale 726 891 675 -196 -946 85 -558 -558 -28 62 Esercizio 2011 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione (Valori in migliaia di Euro) Operazioni / Componenti reddituali 1. Attività finanziarie Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) 4 Perdite da realizzo (D) -47 Risultato netto [(A+B) (C+D)] -43 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito -47 -43 788 363 -505 646 788 363 -505 646 -873 -237 -611 363 -1.425 -237 -8 4 2.2 Debiti verso banche 2.3 Debiti verso clientela 3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio 4. Derivati creditizi e finanziari Totale 499 1.291 Esercizio 2010 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione (Valori in migliaia di Euro) Operazioni / Componenti reddituali 1. Attività finanziarie Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo (D) Risultato netto [(A+B) - (C+D)] 19 -59 -40 19 -59 -40 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito 608 717 -1.651 -7 -333 608 717 -1.651 -7 -333 2.2 Debiti verso banche 2.3 Debiti verso clientela 3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio 4. Derivati creditizi e finanziari Totale 1.674 2.301 358 -1.316 717 -3.027 -7 -16 RETTIFICHE DI VALORE NETTE (Valori in migliaia di Euro) Esercizio 2012 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Operazioni/ Componenti Rettifiche di valore (1) reddituali Di Specifiche portafoglio Riprese di valore (2) Specifiche 31/12/2012 Di portafoglio 211 Cancellazioni Altre A B A B A. Crediti verso banche - finanziamenti - titoli di debito B. Crediti verso clientela: - finanziamenti -809 -19.731 2.234 1.147 -17.159 -809 -19.731 2.234 1.147 -17.159 -809 -19.731 2.234 1.147 -17.159 - titoli di debito C. Totale Esercizio 2011 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Operazioni/ Componenti Rettifiche di valore (1) reddituali Di Specifiche portafoglio Cancellazioni Altre 31/12/2011 Riprese di valore (2) Specifiche A Di portafoglio B A B A. Crediti verso banche - finanziamenti - titoli di debito B. Crediti verso clientela: - finanziamenti -965 -7.334 -1.517 298 2.540 -6.978 -965 -7.334 -1.517. 298 2.540 -6.978 -965 -7.334 -1.517 298 2.540 -6.978 - titoli di debito C. Totale Esercizio 2010 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Operazioni/ Componenti Rettifiche di valore (1) reddituali Di Specifiche portafoglio Cancellazioni Altre 31/12/2010 Riprese di valore (2) Specifiche A Di portafoglio B A B A. Crediti verso banche - finanziamenti - titoli di debito B. Crediti verso clientela: - finanziamenti -272 -12.857 121 1.621 2.226 -9.161 -272 -12.857 121 1.621 2.226 -9.161 -272 -12.857 121 1.621 2.226 -9.161 - titoli di debito C. Totale Le rettifiche/riprese nette per deterioramento dei crediti al 31 dicembre 2012 presentano un saldo negativo di 17,1 milioni di euro, e rilevano un incremento negativo del 138,7% rispetto al precedente esercizio. Il costo del credito (costituito dal rapporto tra rettifiche nette e crediti in bilancio) risulta pari all’ 1,4% mentre nel 2011 era pari allo 0,5%. Spese amministrative (Valori in migliaia di Euro) a) Spese per il personale b) Altre spese amministrative Totale spese amministrative Spese amministrative (Valori in migliaia di Euro) Spese informatiche Spese per beni immobili e mobili Spese per l’acquisto di beni e servizi non professionali Prestazioni professionali Premi assicurativi Spese pubblicitarie Altre spese Imposte indirette e tasse Var 2012/2011 649 213 862 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 20.616 13.151 33.767 19.967 12.938 32.905 18.705 12.589 31.294 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 -2.053 -1.445 -2.032 -1.565 -2.020 -1.443 Var 2012/2011 -21 120 -3.648 -3.526 -3.650 -1.102 -216 -272 -1.423 -2.992 -872 -221 -253 -1.394 -3.076 -639 -296 -302 -1.621 -2.618 % Var 3,25% 1,65% 2,62% Var 2011/2010 1.262 349 1.611 % Var 6,75% 2,77% 5,15% 1,03% -7,67% Var 2011/2010 -12 -122 -122 3,46% 124 -3,40% -230 5 -19 -29 84 26,38% -2,26% 7,51% 2,08% -2,73% -233 75 49 227 -458 36,46% -25,34% -16,23% -14,00% 17,49% % Var % Var 0,59% 8,45% 212 TOTALE -13.151 -12.938 -12.589 -213 1,65% -349 2,77% Il costo del personale - nel quale sono compresi i compensi di amministratori, sindaci e quelli riferiti a contratti di somministrazione e di collaborazione coordinata e continuativa - si è attestato a 20,6 milioni di euro, contro i 20 milioni del periodo precedente (+3,3%): incremento ascrivibile agli investimenti di natura organizzativa sostenute al fine di migliorare gli assetti della banca anche alla luce degli impatti normativi e delle mutate condizioni del contesto economico ed al rinnovo contrattuale del personale dipendente. L’adozione di politiche di contenimento dei costi ci ha permesso di limitare la crescita delle altre spese amministrative all’1,6% rispetto all’esercizio precedente. Al 31/12/2012 tale posta ammonta a 13,1 milioni di euro. Le rettifiche di valore su attività materiali sono aumentate sensibilmente (+53,6%) a seguito della svalutazione degli immobili per recupero crediti. La voce altri oneri/proventi di gestione evidenzia un saldo positivo di 3 milioni di euro segnando un decremento del 2,7 % rispetto all’anno precedente Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri : composizione (Valori in migliaia di Euro) Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi di cui alla sottovoce b) (“altri fondi”) della voce 120 (“fondi per rischi e oneri”) del passivo dello stato patrimoniale. Gli accantonamenti includono anche gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo (maturazione degli interessi impliciti nell’attualizzazione). Esercizio 2012 (Valori in migliaia di Euro) Controversie legali A. Aumenti A.1 Accantonamento dell'esercizio A.2 Variazioni dovute al passare del tempo A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto A.4 Altre variazioni in aumento B.Diminuzioni B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.2 Altre variazioni in diminuzione Accantonamento netto Revocatorie Altre -9 -9 Totale -88 -87 -1 -97 -96 -1 -88 128 31 128 128 119 Esercizio 2011 (Valori in migliaia di Euro) Controversie legali A. Aumenti A.1 Accantonamento dell'esercizio A.2 Variazioni dovute al passare del tempo A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto A.4 Altre variazioni in aumento B.Diminuzioni B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.2 Altre variazioni in diminuzione Accantonamento netto Revocatorie -45 -45 Altre Totale -60 -60 -167 -167 -272 -271 -60 -167 8 -264 8 8 -37 Esercizio 2010 (Valori in migliaia di Euro) Controversie legali A. Aumenti A.1 Accantonamento dell'esercizio A.2 Variazioni dovute al passare del tempo A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto A.4 Altre variazioni in aumento B.Diminuzioni B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.2 Altre variazioni in diminuzione Accantonamento netto Revocatorie Altre Totale 8 8 8 8 8 8 La sottovoce B.2 - Altre variazioni in diminuzione - accoglie il decremento dovuto ad una minore stima del debito futuro relativo a fondi già esistenti Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione (Valori in migliaia di Euro) 213 31/12/2012 Attività/Componente reddituale Attività materiali A.1 Di proprietà - Ad uso funzionale - Per investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario - Ad uso funzionale - Per investimento Totale 31/12/2011 31/12/2010 Var 2011/2010 Var 2012/2011 -1.332 -863 -469 -867 -860 -7 -805 -805 53,6% 0,3% 6600,0% 7,7% 6,8% -1.332 -867 -805 53,6% 7,7% La colonna “ammortamento” evidenzia gli importi degli ammortamenti di competenza dell’esercizio. La voce “A.1 - per investimento” si riferisce alla svalutazione relativa agli immobili allocati alla voce 140 dell’attivo “attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 Attività/Componente reddituale Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall'azienda - Altre A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale Altri proventi ed oneri di gestione (Valori in migliaia di Euro) (Valori in migliaia di Euro) Var 2011/2010 Var 2012/2011 -47 -24 -23 95,8% 4,3% -47 -24 -23 95,8% 4,3% -47 -24 -23 95,8% 4,3% 31/12/2011 31/12/2010 Var 2012/2011 -49 -68 -92 19 -27,94% 24 -26,09% -62 -22 -49 -40 181,82% 27 -55,10% % Var Var 2011/2010 % Var -10 -28 -35 18 -64,29% 7 -20,00% -186 -179 -176 -7 3,91% -3 1,70% -231 -242 -149 11 -4,55% -93 62,42% -146 2.630 470 134 51 14 -106 2.865 299 2.431 228 37,74% -8,20% 57,19% -106 434 71 17,85% 31,14% 55 3 79 55 -40 -235 171 134 -4 11 -7,27% 366,67% -24 -52 -30,38% -94,55% 40 58 -40 -100,00% -18 -31,03% 394 3.009 474 3.091 544 2.894 -80 -82 -16,88% -2,65% -70 197 12,87% 6,81% 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 -6.964 -3.683 -3.186 Var 2012/2011 -3.281 865 16 23 3.492 -134 -2.741 778 -175 -3.064 1.248 -125 -2.040 Imposte correnti Variazione delle imposte correnti precedenti esercizi Variazione delle imposte anticipate Variazione delle imposte differite Imposte di competenza dell’esercizio 20.2 31/12/2010 31/12/2012 Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria Cause passive: transazioni, condanne, sentenze, reclami Oneri per malversazioni e rapine Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non separabili Interventi al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Oneri per operazioni di cartolarizzazione Recupero imposte e tasse Rimborso spese legali per recupero crediti Recuperi spese su servizi di finanziamento Ricavi gestione Agenzia Viaggi Ricavi su operazioni di cartolarizzazione Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria Altri proventi di gestione Totale Imposte 31/12/2011 89,08% Var 2011/2010 -497 849 5306,25% -7 -30,43% 2.714 41 323 348,84% -23,43% -10,54% -470 -50 -1.024 -37,66% 40,00% 50,20% % Var % Var 15,60% Informazioni finanziarie pro-forma 20.2.1 Premessa La Delibera Consob n. 11971/1999, nelle operazioni significative di acquisizione e cessione di partecipazioni, rami d’azienda o cespiti, per le quali prescrive la redazione di un Prospetto Informativo che illustri tali operazioni, richiede che siano forniti, riguardo all’operazione, situazioni patrimoniali e conti economici pro-forma redatti in conformità ai principi in materia e comunque in modo da rappresentare agli investitori gli effetti di tali operazioni sull’andamento economico e sulla situazione patrimoniale della banca emittente, come se esse fossero avvenute nel periodo a cui si riferiscono i dati pro-forma presentati. I dati pro-forma almeno nello stato patrimoniale e nel conto economico della 214 banca emittente relativi all’ultimo esercizio ovvero, se sono trascorsi più di nove mesi dalla chiusura dell’ultimo esercizio, al successivo semestre chiuso, corredati delle note esplicative. La normativa regolamentare richiede la preparazione di dati pro-forma sia per operazioni straordinarie concluse (incorporazione di BCC Creta), che per operazioni straordinarie proposte (Acquisizione degli Sportelli). Di seguito, si riportano le informazioni patrimoniali ed economiche di BCC Centropadana relative alle situazioni al 30 giugno 2013 ed al 31 dicembre 2012 redatte al fine di rappresentare gli effetti delle operazioni di seguito descritte sulla situazione patrimoniale ed economica di BCC Centropadana, come se tali operazioni fossero avvenute nei periodi a cui si riferiscono i dati pro-forma presentati: Fusione per incorporazione della BCC di Creta, con efficacia 1° giugno 2013; Acquisizione degli Sportelli, rappresentati da 6 sportelli di Banca Farnese al netto delle attività e passività non acquisite (“Ramo d’azienda Banca Farnese” o “Sportelli Banca Farnese”) e dallo sportello di Milano della Cassa di Risparmio di Ferrara al netto delle attività non acquisite (“Ramo d’azienda Carife” o “Sportello Carife”), il cui Accordo è stato siglato in data 22 novembre 2013. Tuttavia, va rilevato che, qualora le operazioni in argomento fossero realmente avvenute nei periodi ipotizzati, non necessariamente si sarebbero ottenuti gli stessi risultati qui rappresentati. Le situazioni pro-forma redatte al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 e di seguito illustrate sono state predisposte ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche, nonché della comunicazione Consob n. DEM/1052803 del 5 luglio 2001 in materia di modalità di redazione dei dati pro-forma; le stesse sono state redatte in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e secondo le regole emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 “Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”. 20.2.2 Note metodologiche ed esplicative inerenti la predisposizione dei dati pro-forma Scopo della presentazione dei dati pro-forma Lo scopo della presentazione dei dati pro-forma è quello di fornire le informazioni ritenute significative in merito agli effetti continuativi delle operazioni di Fusione e di Acquisizione degli Sportelli, come se le suddette operazioni fossero avvenute al 30 giugno 2013 ed al 31 dicembre 2012. La Fusione è avvenuta con efficacia 1° giugno 2013, mentre l’operazione di Acquisizione degli Sportelli è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di BCC Centropadana in data 29 ottobre 2013; i termini e le condizioni di detta operazione di Acquisizione degli Sportelli sono disciplinati dagli accordi sottoscritti tra le parti in data 22 novembre 2013. Le informazioni contenute nei dati pro-forma rappresentano il risultato dell’applicazione delle specifiche ipotesi di seguito descritte. Esse non sono da ritenersi rappresentative dei risultati che si sarebbero ottenuti qualora le operazioni considerate nella redazione dei dati pro-forma fossero realmente avvenute negli esercizi presi a riferimento. Inoltre, i dati pro-forma non intendono rappresentare in alcun modo una previsione dell’andamento della situazione patrimoniale ed economica futura di BCC Centropadana. In considerazione delle diverse finalità dei dati pro-forma rispetto a quelli di un normale bilancio e poiché gli effetti sono calcolati in modo diverso con riferimento allo stato patrimoniale ed al conto economico, lo stato patrimoniale ed il conto economico pro-forma vanno esaminati ed interpretati separatamente senza ricercare collegamenti tra i due documenti. Le rettifiche pro-forma sono state calcolate in base alla regola generale secondo la quale le operazioni riferite allo stato patrimoniale si assumono avvenute alla data di riferimento dello stato patrimoniale stesso (30 giugno 2013 e 31 dicembre 2012), mentre con riferimento al conto economico le operazioni si assumono avvenute all’inizio del periodo cui si riferisce (rispettivamente il 1° gennaio 2013 ed il 1° gennaio 2012). In ciascun pro-forma non sono pertanto stati considerati gli effetti delle operazioni effettuate e previste successivamente alla data di riferimento. I dati pro-forma pubblicati nel presente documento e le note esplicative a corredo sono stati assoggettati a verifica da parte della Società di Revisione incaricata della revisione del bilancio di BCC Centropadana che ha emesso le apposite relazioni allegate nel Prospetto. Forma e contenuto dei prospetti pro-forma I dati patrimoniali, economici e finanziari pro-forma inclusi nel presente documento sono stati predisposti in osservanza alla Comunicazione CONSOB n. DEM/1052803 del 5 luglio 2001 e secondo le modalità di redazione previste nel documento tecnico allegato alla stessa. Pertanto i prospetti pro-forma sono stati ricavati apportando ai dati economici, patrimoniali e finanziari consuntivi al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 di BCC Centropadana tutte le rettifiche necessarie per riflettere retroattivamente a tali date gli effetti delle operazioni summenzionate. 215 Le situazioni pro-forma sono state redatte in forma riclassificata procedendo all’accorpamento di alcune voci previste negli schemi di bilancio ufficialmente previsti dalla Banca d’Italia nella circolare n. 262 già citata. Gli schemi sono comunque quelli in uso presso BCC Centropadana per la redazione della situazione semestrale e del bilancio d’esercizio e sono coerenti con quelli di bilancio previsti dalla normativa vigente. 20.2.3 Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013 I prospetti e le informazioni pro-forma al 30 giugno 2013 sono stati predisposti utilizzando: la relazione semestrale al 30 giugno 2013 di BCC Centropadana redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 24 settembre 2013, su cui la società Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso la propria relazione di revisione contabile limitata in data 14 ottobre 2013. Al riguardo si precisa che i dati dello stato patrimoniale al 30 giugno 2013 della Banca Centropadana comprendono le attività e passività di Creta, acquisite a seguito della Fusione, con efficacia a decorrere dal 1° giugno 2013. Al fine di evidenziare gli effetti della Fusione come se la stessa fosse stata conclusa alla data del 1° gennaio 2013 al risultato semestrale di BCC Centropadana sono stati aggiunti (in separata colonna) gli effetti economici di BCC Creta dei primi 5 (cinque) mesi dell’esercizio; la situazione semestrale (patrimoniale ed economica) al 30 giugno 2013 degli Sportelli Banca Farnese. Tale situazione discende dalla relazione semestrale di Banca Farnese al 30 giugno 2013, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza; la situazione semestrale (patrimoniale ed economica) al 30 giugno 2013 relativa allo sportello Carife. Tali dati discendono da evidenze gestionali elaborate dal management di Carife; la colonna “Aggregato al 30/06/2013” costituisce la sommatoria delle situazioni semestrali della Banca e di quelle relative alle attività/passività acquisite. A tale aggregato vanno quindi apportati gli effetti derivanti dalle scritture di rettifica pro-forma; la colonna “Scritture di rettifica pro-forma” include gli effetti della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli, come se le stesse fossero state realizzate nel periodo cui si riferisce il pro-forma stesso. Tutte le situazioni patrimoniali ed economiche sopra indicate ed aggregate sono state redatte in base ai principi contabili internazionali. Le eventuali rettifiche apportate per uniformare i principi contabili utilizzati per la redazione dei prospetti relativi all’Acquisizione degli Sportelli ai principi IAS/IFRS adottati da BCC Centropadana sono state incluse nella colonna “scritture di rettifica pro-forma” ed illustrate nelle note esplicative. I prospetti pro-forma si compongono dello stato patrimoniale pro-forma al 30 giugno 2013 e del conto economico proforma per il periodo dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2013. Principi contabili e criteri di valutazione I principi contabili ed i criteri di valutazione utilizzati sono in linea con quelli utilizzati per la redazione della relazione semestrale di BCC Centropadana al 30 giugno 2013, a cui si rimanda. Si rileva che per quanto riguarda l’Acquisizione degli Sportelli Banca Farnese e Carife, i dati contabili semestrali redatti secondo i principi IAS/IFRS sono stati elaborati e forniti dal management di Carife; non sono stati sottoposti ad approvazione da parte dei rispettivi organi amministrativi e sono stati esaminati dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. nella misura ritenuta necessaria ai fini della redazione del presente documento. La coerenza nella costruzione dei dati con i principi contabili della BCC Centropadana deriva dai flussi informativi forniti dalla Direzione di Carife e dalle attività di due diligence condotte da BCC stessa. Non si può pertanto escludere che, qualora fosse stata acquisita una conoscenza più approfondita dell’operatività, sarebbero potute emergere differenze di principi contabili ad oggi non conosciute. Principali assunzioni alla base della redazione dei prospetti pro-forma al 30 giugno 2013 Per la costruzione dei prospetti pro-forma sono state adottate le seguenti assunzioni di base: con riferimento all’Acquisizione degli Sportelli Banca Farnese, il prezzo di acquisizione è stato determinato pari a complessivi Euro 16.533.503,00, comprensivo di un avviamento contrattualmente definito pari a Euro 12.293.554,00. L’importo dell’avviamento si compone di una quota fissa pari a Euro 2.609.530,00 e di una quota variabile pari a Euro 9.684.024,00, soggetta ad aggiustamento in relazione all’ammontare della raccolta determinato sulla base dei dati risultanti nella “Situazione di Cessione Definitiva” che sarà redatta alla data di efficacia dell’accordo; 216 con riferimento all’Acquisizione degli Sportelli Carife, il prezzo di acquisizione è stato determinato pari a complessivi Euro 6.502.807,00, comprensivo di un avviamento contrattualmente definito pari a Euro 4.811.800,00. L’importo dell’avviamento si compone di una quota fissa pari a Euro 2.609.530,00 e di una quota variabile pari a Euro 2.202.270,00, soggetta ad aggiustamento in relazione all’ammontare della raccolta determinato sulla base dei dati risultanti nella “Situazione di Cessione Definitiva” che sarà redatta alla data di efficacia dell’accordo; la differenza tra l’ammontare delle attività e passività acquisite rappresenta lo “sbilancio di riferimento” pari rispettivamente a Euro 4.239.949,00 per gli sportelli acquisiti da Banca Farnese e Euro 1.691.007,00 per gli sportelli acquisiti da Carife. Il confronto tra il valore dello “sbilancio di riferimento” ed il prezzo di acquisizione è stato allocato in via residuale tra le attività immateriali a vita utile indefinita (avviamento), in quanto sono stati stimati gli effetti della “acquisition method” secondo le prescrizioni contenute nell’IFRS 3. La BCC Centropadana ha identificato, laddove possibile, alla data del pro-forma, il Fair Value delle attività e passività relative agli Sportelli Banca Farnese e Carife. Il conto economico pro-forma al 30 giugno 2013 recepisce, pertanto, anche le componenti economiche che derivano dalla suddetta allocazione del costo dell’Acquisizione degli Sportelli. L’eccedenza del costo dell’Acquisizione degli Sportelli rispetto alla somma algebrica dei Fair Value delle attività e passività relative agli Sportelli Banca Farnese e Carife è stata quindi allocata ad avviamento, senza identificare ulteriori attività immateriali a vita utile definita o indefinita, in quanto le informazioni finora disponibili non consentono di stimare quanta parte allocare a tali attività. Le attività immateriali a vita utile indefinita (che saranno eventualmente identificate in seguito) e l’avviamento emergenti dal processo di allocazione non saranno ammortizzate ma assoggettate periodicamente all’“impairment test”. Nella misura in cui, nell’ambito del successivo completamento del processo di allocazione, verranno identificate anche attività immateriali a vita utile definita, i conti economici futuri della BCC Centropadana comprenderanno le quote di ammortamento annuali delle medesime attività immateriali. Pertanto, il conto economico pro-forma sopra esposto non riflette tali eventuali ammortamenti; l’applicazione dell’IFRS 3 relativamente alla Fusione richiederebbe che la banca incorporata rediga alla data di incorporazione una situazione patrimoniale ed economica che recepisca il Fair Value delle attività e passività acquisite (“acquisition method”). La rilevazione contabile dell’operazione di Fusione utilizzando il metodo dell’acquisto (“acquisition method”) comporterebbe che i plusvalori o minusvalori emergenti dalle attività e passività acquisite andrebbero iscritti in una specifica “riserva da differenze di fusione – IFRS3”. Lo stato patrimoniale pro-forma non riflette tale componente in quanto il processo di stima analitica del Fair Value alla data di Fusione delle attività acquisite e passività assunte della BCC Creta non ha evidenziato differenze significative di valore; le rettifiche pro-forma sono state calcolate in base alla regola generale secondo la quale le operazioni riferite allo stato patrimoniale si assumono avvenute alla data di riferimento dello stato patrimoniale (30 giugno 2013), mentre con riferimento al conto economico le operazioni si assumono avvenute all’inizio del periodo a cui il conto economico si riferisce (1° gennaio 2013). Non sono pertanto stati considerati gli effetti delle operazioni effettuate e previste successivamente al 30 giugno 2013. A tale riguardo si segnala che, in ossequio alle regole di redazione dei pro-forma previste dalla richiamata Comunicazione CONSOB n. DEM/1052803 del 5 luglio 2001, non sono state considerate tutte le operazioni anche se già poste in essere o deliberate da BCC Centropadana nel corso del secondo semestre dell’esercizio 2013; in conseguenza della Fusione, i saldi patrimoniali al 30 giugno 2013 della Banca già includono gli effetti generati nel corso del mese di giugno sugli attivi e passivi di BCC Creta. Al fine di eliminare tali effetti, i saldi patrimoniali al 30 giugno 2013 di BCC Centropadana sarebbero dovuti essere rideterminati. Il processo di ricostruzione dei saldi patrimoniali avrebbe comportato eccessive assunzioni di natura discrezionale; peraltro, va segnalato che la natura degli effetti sui saldi patrimoniali dell’incorporata è da ritenersi non significativa; la rettifica pro-forma relativa alla riduzione delle disponibilità finanziarie per far fronte all’Acquisizione degli Sportelli è stata rilevata alla voce “Crediti verso banche”. Su tali minor disponibilità liquide sono stati determinati i minori interessi attivi, sulla base del tasso medio rilevato sull’interbancario nel periodo di riferimento; sulle rettifiche pro-forma sono riconosciuti, se applicabili, i relativi effetti fiscali, calcolati utilizzando l’aliquota teorica in vigore; le rettifiche pro-forma sono confortate da evidenze oggettive e verificabili; le rettifiche pro-forma hanno prodotto risultati ragionevoli e non fuorvianti; le rettifiche pro-forma sono spiegate nelle note esplicative. 217 La verifica sulla ragionevolezza delle ipotesi di base per la redazione dei dati pro-forma, sulla corretta applicazione della metodologia utilizzata nonché sulla correttezza dei principi contabili adottati per la redazione dei medesimi dati è stata effettuata dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.. Prospetti pro-forma – Stato patrimoniale e conto economico al 30 giugno 2013 Voci dell’attivo (Valori in Euro) 10 50 Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al Fair Value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute alla scadenza 60 Crediti verso banche 70 Crediti verso clientela 80 Derivati di copertura 20 30 40 100 Partecipazioni 110 Attività materiali 120 Attività immateriali 130 140 150 30/06/2013 BCC Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 6.670.607 1.076.182 7.746.789 7.746.789 4.767.042 3.472 4.770.514 4.770.514 199.973 0 199.973 199.973 457.238.024 1.763.324 459.001.348 459.001.348 30/06/2013 Aggregato Rettifiche ProForma (Dare) Rettifiche ProForma (Avere) 30/06/2013 Attivo ProForma Note 0 193.412.467 141.660 193.554.127 1.361.180.317 150.260.328 1.511.440.645 8.447.703 23.036.309 4.880.138 170.517.818 a) 1.516.320.783 c) 8.447.703 8.447.703 24.714.942 24.714.942 0 17.718.452 6.996.490 6.235.020 8.242 6.243.262 13.567.254 19.810.516 Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 17.228.366 17.228.366 4.672.127 4.672.127 Altre attività 21.590.804 3.751.623 25.342.427 25.342.427 2.099.360.902 164.001.320 2.263.362.222 30/06/2013 BCC Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 4.672.127 Totale dell’attivo Voci del passivo e del patrimonio netto (Valori in Euro) 30/06/2013 Aggregato 18.447.392 23.036.309 Rettifiche ProForma (Dare) Rettifiche ProForma (Avere) 2.258.773.305 30/06/2013 Passivo ProForma Note Debiti verso banche 200.869.418 200.869.418 200.869.418 Debiti verso clientela 878.446.698 118.530.795 996.977.493 996.977.493 35.443.970 782.627.656 782.627.656 17.233 17.233 17.233 50 Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al Fair Value 747.183.686 14.110.412 14.110.412 14.110.412 60 Derivati di copertura 80 Passività fiscali 10 20 30 40 100 110 120 Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri Patrimonio Netto Totale del passivo e del patrimonio netto 43.742 43.742 3.539.089 3.539.089 43.742 1.342.038 4.881.127 30.842.353 3.953.438 34.795.791 34.795.791 5.699.509 142.162 5.841.671 5.841.671 3.164.438 3.164.438 5.930.955 221.375.279 5.930.955 2.099.360.902 164.001.320 2.263.362.222 5.930.955 1.342.038 Rettifiche ProForma (Dare) Rettifiche ProForma (Avere) 31/05/2013 BCC Creta 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 30/06/2013 Aggregato d) 3.164.438 215.444.324 30/06/2013 BCC Centropadana b) 17.228.366 215.444.324 e) 2.258.773.305 30/06/2013 Conto Economico Pro-Forma Note 20 Conto economico (Valori in Euro) Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati -16.004.429 -840.577 -1.955.868 -18.800.874 30 Margine di interesse 16.559.883 741.927 567.630 17.869.440 40 Commissioni attive 5.850.527 615.470 1.146.006 7.612.003 50 Commissioni passive -609.713 -80.526 -26.433 -716.672 -716.672 60 Commissioni nette 5.240.814 534.944 1.119.573 6.895.331 6.895.331 70 Dividendi e proventi simili Risultato netto dell’attività di negoziazione 29.557 1.100 130 30.787 30.787 -102.457 2.150 -1.013 -101.320 -101.320 10 80 32.564.312 1.582.504 2.523.498 36.670.314 -262.614 36.407.700 -18.800.874 -262.614 17.606.826 7.612.003 218 a) Risultato netto dell’attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti 90 100 b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti 110 120 130 140 150 170 180 190 200 12.246.562 533.463 314.406 0 12.782.325 12.782.325 314.406 314.406 11.613.618 519.709 2.299 12.135.626 12.135.626 318.538 13.754 1 332.293 332.293 -23.512 0 -23.512 -23.512 33.851.653 1.813.584 1.688.620 37.353.857 -262.614 -11.830.879 -11.794.445 -3.574.661 -3.589.497 -733.636 -888.059 -16.139.176 -42.257 -16.272.001 -42.257 -36.434 14.836 154.423 2.300 1.170.277 37.091.243 -15.011.155 1.170.277 -15.143.981 22.020.774 -1.761.077 954.985 21.214.682 -2.274.472 -1.118.061 -2.449.559 -1.384.652 -23.577.615 -23.577.615 -7.320.539 -1.156.411 -1.064.907 -14.035.758 -14.035.758 290 Utile (Perdita) d’esercizio 260 -99.194 -18.853.584 -11.533.045 270 250 -99.194 Spese amministrative: a) spese per il personale Costi operativi Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 240 0 b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione 160 -99.194 0 132.825 0 -304.871 -9.541.857 -183.692 -537.142 0 -720.834 -429.081 -20.020 -142.164 -591.265 -23.602 -617 -14.888 -39.107 2.256.211 -34.624 280.943 2.502.530 -17.233.748 -2.866.875 -2.325.667 -22.426.290 766 766 1.170.277 321.800 -42.742 132.825 22.080.088 -9.541.857 -399.034 c) -634.007 d) -39.107 -42.742 321.800 1.492.077 4.787.026 -4.627.952 -1.369.916 -1.210.842 -347.613 -2.086.630 985.219 453.031 -648.380 -341.076 2.700.396 -3.642.733 -916.885 -1.859.222 2.700.396 -3.642.733 -916.885 -1.859.222 112.364 2.502.530 -22.147.232 766 -66.378 -877.092 -1.859.222 -688.689 1.604.441 -943.470 Note esplicative ai prospetti semestrali pro-forma Stato patrimoniale pro-forma Le rettifiche pro-forma allo stato patrimoniale aggregato risultante dalla relazione semestrale al 30 giugno 2013 di BCC Centropadana e dai dati relativi alla Fusione e all’Acquisizione degli Sportelli che rappresentano l’effetto degli accadimenti ed assunzioni oggetto di precedente trattazione, vengono riportate in dettaglio nel seguito: a) b) “Voce 60 - Crediti verso banche”: la rettifica in diminuzione si riferisce, così come previsto contrattualmente, al pagamento del prezzo di acquisto complessivo pari a Euro 23.036.309,00 (di cui Euro 16.533.503,00 relativamente a Banca Farnese e Euro 6.502.806,00 relativamente a Carife), ipotizzando che l’operazione sia avvenuta in data 30 giugno 2013; b) “Voce 120 - Attività immateriali – Avviamento”: la rettifica riflette l’eccedenza risultante dal confronto tra il costo d’acquisto degli Sportelli Banca Farnese e Carife e lo “sbilancio patrimoniale rettificato”, dopo aver proceduto all’identificazione e allocazione, alla data del 30 giugno 2013, del Fair Value delle attività acquisite e passività assunte relative agli Sportelli Banca Franese e Carife. Il processo di stima basato sull’“acquisition method” ha portato ad identificare il Fair Value dei crediti verso clientela acquisiti e la relativa passività fiscale differita. Per tutte le altre voci, si ritiene che il valore contabile approssimi il Fair Value; in particolare: - quanto alla voce “attività materiali” il valore attribuito alle stesse e definito in sede di accordo all’art. 4.4 è pari al valore contabile al 30 giugno 2013; - quanto alla voce “Titoli in circolazione”, il Fair Value al 30 giugno 2013 approssima il valore contabile alla stessa data; 219 e) - quanto alle altre voci di attività e passività trasferite, tenuto conto della natura delle stesse, la Banca ritiene che il valore contabile al 30 giugno 2013 rappresenti di fatto il loro Fair Value. Di seguito si riporta pertanto la determinazione dell’importo dell’avviamento (pari a Euro 13.567.254,00): (Valori in Euro) Importi Costo complessivo Sportelli Banca Farnese e Carife 23.036.309 Sbilancio patrimoniale rettificato Banca Farnese + Carife 5.930.955 Eccedenza 17.105.354 Allocazione costo di acquisizione: Fair Value Crediti acquisiti 4.880.138 Effetto fiscale Fair Value crediti acquisiti - 1.342.038 Avviamento residuale 13.567.254 di cui avviamento su sportelli acquisiti Banca Farnese 8.755.454 di cui avviamento su sportello acquisito Carife 4.811.800 Si precisa che è stato possibile applicare quanto previsto dall’“acquisition method” soltanto con riferimento agli sportelli acquisiti da Banca Farnese. Relativamente allo sportello acquisito da Carife, a causa del limitato tempo intercorso tra la data di effettuazione dell’operazione di acquisizione e quella di redazione dei dati pro-forma, non sono ancora disponibili informazioni sufficienti a consentire di completare il processo di stima analitica del Fair Value delle attività acquisite e passività assunte. Pertanto con riferimento allo sportello acquisito da Carife l’intera eccedenza del costo d’acquisto rispetto allo “sbilancio patrimoniale rettificato” è stata allocata ad avviamento. c) “Voce 70 – Crediti verso clientela”: la rettifica si riferisce all’allocazione di parte del costo d’acquisto alla voce “crediti verso clientela” acquisiti al 30 giugno 2013, al fine di esporli al loro Fair Value. Si segnala che sulla base delle informazioni disponibili è stato possibile procedere all’allocazione del Fair Value al solo ammontare dei crediti acquisiti relativi agli sportelli acquisiti da Banca Farnese, mentre per lo sportello acquisito da Carife i crediti sono iscritti al valore contabile; il maggior valore attribuito ai crediti verso la clientela acquisiti da Banca Farnese è qui di seguito dettagliato: (Valori in Euro) Importi al 30/06/2013 Fair Value “Crediti verso clientela” acquisiti – Banca Farnese 118.221.048 Valore contabile “Crediti verso clientela” acquisiti – Banca Farnese 113.340.910 Maggior valore “Crediti verso clientela” acquisiti – Banca Farnese 4.880.138 d) “Voce 80 – Passività fiscali”: la rettifica (pari a Euro 1.342.038,00) riflette l’effetto fiscale (calcolato con aliquota teorica IRES al 27,5%) sull’ammontare del Fair Value allocato alla voce “Crediti verso clientela”, di cui alla nota c). e) “Patrimonio Netto”: la rettifica (pari a Euro 5.930.955,00) riflette l’eliminazione dello “sbilancio patrimoniale” delle attività e passività acquisite dagli Sportelli Banca Farnese e Carife, in contropartita del relativo valore d’acquisto. Conto economico pro-forma Con riferimento al conto economico pro-forma, le operazioni di cui alla precedente trattazione sono state ipotizzate come se fossero state concluse in data 1° gennaio 2013. Le principali variazioni tra i dati effettivi e pro-forma, relativamente agli effetti economici, sono dettagliate nel seguito: 220 a) “Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati”: la rettifica di Euro 262.614,00 riflette i minori interessi attivi del semestre conseguenti all’utilizzo della liquidità disponibile sui c/c per far fronte all’esborso di Euro 23.036.309,00 per l’Acquisizione degli Sportelli. L’utilizzo della liquidità è stata ipotizzata in data 1° gennaio 2013; l’effetto finanziario è stato calcolato applicando all’ammontare dell’esborso il tasso medio realizzato sul mercato interbancario dalla Banca nel semestre di riferimento che risulta pari al 2,28%. b) “Voce 130 a) – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”: la rettifica, pari ad un ammontare netto positivo di Euro 1.128.020,00 comprende: a. un maggior costo per Euro 42.257,00 che riflette le rettifiche di valore da apportare alle categorie dei crediti verso la clientela “in bonis” degli Sportelli Banca Farnese e Carife conseguenti all’applicazione di percentuali di recupero coerenti con quelle adottate dalla Banca. Inoltre tale rettifica comprende altresì l’effetto sulle previsioni di recupero derivante dall’allocazione del Fair Value ai crediti verso clientela acquisiti da Banca Farnese; b. uno storno per Euro 1.170.277,00 relativo alle rettifiche di valore rilevate sulle categorie dei crediti verso la clientela “in bonis”, “scaduti” e “incagliati” di BCC Creta nella situazione al 31 maggio 2013 da ricondurre a rettifica dei saldi patrimoniali al 1° gennaio 2013, conseguenti all’applicazione di percentuali di recupero coerenti con quelle adottate dalla Banca, e che, essendo state calcolate sui saldi di apertura, devono essere imputate all’esercizio 2012 e precedenti. c) “Voce 160 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”: il ricavo per Euro 321.800,00, riflette lo storno di accantonamenti stimati al 1° gennaio 2013 su BCC Creta e che pertanto devono essere imputate al conto economico dell’esercizio precedente. Tali passività potenziali si riferiscono ad alcune posizioni in contenzioso collegate a investimenti finanziari della clientela di BCC Creta per Euro 252 migliaia nonché a costi conseguenti alla rescissione anticipata di due contratti per Euro 70 migliaia. L’effetto economico negativo di tali costi è stato incluso tra le rettifiche pro-forma relative all’esercizio 2012. d) “Voce 170 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”: il maggior costo pari a Euro 42.742,00 riflette i maggiori ammortamenti rilevati nel semestre sull’immobile acquisito con gli sportelli Banca Farnese, al fine di utilizzare percentuali di ammortamento coerenti con quelle applicate dalla BCC Centropadana. e) “Voce 260 - Imposte sul reddito dell’esercizio”: la rettifica riflette l’effetto fiscale, laddove applicabile, sulle rettifiche pro-forma sopra commentate, determinato utilizzando l’aliquota teorica IRES pari al 27,5% ed IRAP pari al 5,57%. 20.2.4 Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012 I prospetti e le informazioni pro-forma al 31 dicembre 2012 sono stati predisposti utilizzando: - il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 di BCC Centropadana, approvato dall’Assemblea dei soci in data 20 aprile 2013, su cui la società Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso la relazione di revisione in data 2 aprile 2013; - il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 di BCC Creta, approvato dall’Assemblea dei soci in data 19 aprile 2013 e assoggettato a revisione legale dei conti da parte del Collegio Sindacale che ha emesso la relazione di revisione in data 3 aprile 2013; - la situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2012 degli Sportelli Banca Farnese, al netto delle attività e passività non acquisite alla stessa data. Tale situazione patrimoniale ed economica discende dal bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 di Banca Farnese, approvato dall’Assemblea degli azionisti in data 22 aprile 2013, su cui la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha emesso la propria relazione di revisione in data 4 aprile 2013; - la situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2012 dello Sportello Carife. Tale situazione discende dal bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 di Carife approvato dall’Assemblea degli azionisti in data 30 aprile 2013, su cui la società Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso la propria relazione di revisione in data 12 aprile 2013. - la colonna “Aggregato al 31/12/2012” costituisce la sommatoria delle situazioni patrimoniali ed economiche della Banca e di quelle relative alle attività/passività acquisite. A tale aggregato vanno quindi apportati gli effetti derivanti dalle scritture di rettifica pro-forma; 221 - la colonna “Scritture di rettifica pro-forma” include gli effetti della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli, come se le stesse fossero state realizzate nel periodo cui si riferisce il pro-forma stesso. Tutte le situazioni patrimoniali ed economiche sopra indicate ed aggregate sono state redatte in base ai principi contabili internazionali. Le eventuali rettifiche apportate per uniformare i principi contabili utilizzati per la redazione dei prospetti relativi all’Acquisizione degli Sportelli ai principi IAS/IFRS adottati da BCC Centropadana sono state incluse nella colonna “scritture di rettifica pro-forma” ed illustrate nelle note esplicative. I prospetti pro-forma si compongono dello stato patrimoniale pro-forma al 31 dicembre 2012 e del conto economico pro-forma per il periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012. Principi contabili e criteri di valutazione I principi contabili ed i criteri di valutazione utilizzati sono in linea con quelli utilizzati per la redazione del bilancio d’esercizio di BCC Centropadana al 31 dicembre 2012, a cui si rimanda. Principali assunzioni alla base della redazione dei prospetti pro-forma al 31 dicembre 2012 Per la costruzione dei prospetti pro-forma sono state adottate le seguenti assunzioni di base: - il prezzo di acquisizione degli Sportelli di Banca Farnese è stato determinato pari a complessivi Euro 16.533.503,00 (art. 4.1 dell’accordo), comprensivo di un avviamento contrattualmente definito pari a Euro 12.293.554,00. L’importo dell’avviamento si compone di una quota fissa pari a Euro 2.609.530,00 e di una quota variabile pari a Euro 9.684.024,00 soggetta ad aggiustamento in relazione all’ammontare della raccolta determinato sulla base dei dati risultanti nella “Situazione di Cessione Definitiva” che sarà redatta alla data di efficacia dell’accordo; - il prezzo di acquisizione dello Sportello Carife è stato determinato pari a complessivi Euro 6.502.807,00 (art. 4.1 dell’accordo), comprensivo di un avviamento contrattualmente definito pari a Euro 4.811.800,00. L’importo dell’avviamento si compone di una quota fissa pari a Euro 2.609.530,00 e di una quota variabile pari a Euro 2.202.270,00, soggetta ad aggiustamento in relazione all’ammontare della raccolta determinato sulla base dei dati risultanti nella “Situazione di Cessione Definitiva” che sarà redatta alla data di efficacia dell’accordo; - la differenza tra l’ammontare delle attività e passività acquisite rappresenta lo “sbilancio di riferimento” pari rispettivamente a Euro 4.239.94,00 per gli sportelli acquisiti da Banca Farnese e Euro 1.691.007,00 per lo sportello acquisito da Carife. Il confronto tra il valore dello “sbilancio di riferimento” ed il prezzo di acquisizione è stato allocato in via residuale tra le attività immateriali a vita utile indefinita (avviamento), in quanto sono stati stimati gli effetti dell’“acquisition method” secondo le prescrizioni contenute nell’IFRS 3. BCC Centropadana ha identificato, laddove possibile, alla data del pro-forma, il Fair Value delle attività e passività acquisite relativamente agli Sportelli Banca Farnese e Carife. Il conto economico pro-forma al 31 dicembre 2012 recepisce, pertanto, anche le componenti economiche che derivano dalla suddetta allocazione del costo dell’acquisizione. L’eccedenza del costo dell’acquisizione rispetto alla somma algebrica dei Fair Value delle attività e passività relative agli Sportelli Banca Farnese e Carife acquisiti è stata quindi allocata ad avviamento, senza identificare ulteriori attività immateriali a vita utile definita o indefinita, in quanto le informazioni finora disponibili non consentono di stimare quanta parte allocare a tali attività. Le attività immateriali a vita utile indefinita (che saranno eventualmente identificate in seguito) e l’avviamento emergenti dal processo di allocazione non saranno ammortizzate ma assoggettate periodicamente all’“impairment test”. Nella misura in cui, nell’ambito del successivo completamento del processo di allocazione, verranno identificate anche attività immateriali a vita utile definita, i conti economici futuri di BCC Centropadana comprenderanno le quote di ammortamento annuali delle medesime attività immateriali. Pertanto, il conto economico pro-forma sopra esposto non riflette tali eventuali ammortamenti; - poiché la determinazione del maggior valore delle attività e passività acquisite e dell’ammontare dell’avviamento è effettuata con riferimento allo “sbilancio di riferimento” alla data di acquisizione e viene riflessa in una situazione patrimoniale pro-forma anteriore all’acquisizione basata su dati storici in cui il valore del suddetto “sbilancio” è diverso, si crea una squadratura pari alla variazione dell’entità delle attività e passività acquisite tra le due date di riferimento. Non potendo allocare questa squadratura a rettifica dell’ammontare dell’avviamento per i motivi che stanno alla base della costruzione dei dati pro-forma, tale differenza, come previsto dai “Principi di redazione dei dati pro-forma” emanati da Consob nel luglio 2001, è stata allocata alla voce “Altre passività”; questa allocazione trova motivazione nel fatto che a fronte di un maggior o minor “sbilancio patrimoniale” relativo alle 222 attività/passività acquisite, quale risulterebbe ad una data precedente a quella di effettivo acquisto, è ragionevole aspettarsi che l’esborso finanziario sarebbe stato corrispondentemente maggiore o minore; - l’applicazione dell’IFRS 3 relativamente alla Fusione richiederebbe che la banca incorporata rediga alla data di incorporazione una situazione patrimoniale ed economica che recepisca il Fair Value delle attività e passività acquisite (“acquisition method”). La rilevazione contabile dell’operazione di fusione per incorporazione utilizzando il metodo dell’acquisto (acquisition method) comporterebbe che i plusvalori o minusvalori emergenti dalle attività e passività acquisite andrebbero iscritti in una specifica “riserva da differenze di fusione – IFRS3”. Lo stato patrimoniale pro-forma non riflette tale componente in quanto il processo di stima analitica del Fair Value alla data di fusione delle attività acquisite e passività assunte di BCC Creta non ha evidenziato differenze significative di valore; - le rettifiche pro-forma sono state calcolate in base alla regola generale secondo la quale le operazioni riferite allo stato patrimoniale si assumono avvenute alla data di riferimento dello stato patrimoniale (31 dicembre 2012), mentre con riferimento al conto economico le operazioni si assumono avvenute all’inizio del periodo a cui il conto economico si riferisce (1° gennaio 2012). Non sono pertanto stati considerati gli effetti delle operazioni effettuate e previste successivamente al 31 dicembre 2012. A tale riguardo si segnala che, in ossequio alle regole di redazione dei pro-forma previste dalla richiamata Comunicazione CONSOB n. DEM/1052803 del 5 luglio 2001, nei dati pro-forma al 31 dicembre 2012 non sono state considerate le operazioni anche se già poste in essere o deliberate dalla BCC Centropadana nel corso dell’esercizio 2013; - la rettifica pro-forma relativa alla riduzione delle disponibilità finanziarie per far fronte all’Acquisizione degli Sportelli è stata rilevata alla voce “Crediti verso banche”. Su tali minor disponibilità liquide sono stati determinati i minori interessi attivi, sulla base del tasso medio rilevato sull’interbancario nel periodo di riferimento; - sulle rettifiche pro-forma sono riconosciuti, se applicabili, i relativi effetti fiscali, calcolati utilizzando l’aliquota teorica in vigore; - le rettifiche pro-forma sono confortate da evidenze oggettive e verificabili; - le rettifiche pro-forma hanno prodotto risultati ragionevoli e non fuorvianti; - le rettifiche pro-forma sono spiegate nelle note esplicative. La verifica sulla ragionevolezza delle ipotesi di base per la redazione dei dati pro-forma, sulla corretta applicazione della metodologia utilizzata nonché sulla correttezza dei principi contabili adottati per la redazione dei medesimi dati è stata effettuata dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.. 223 Prospetti pro-forma – Stato patrimoniale e conto economico al 31 dicembre 2012 Voci dell’attivo (Valori in Euro) 50 Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al Fair Value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute alla scadenza 60 Crediti verso banche 70 Crediti verso clientela 80 Derivati di copertura 10 20 30 40 100 Partecipazioni 110 Attività materiali 120 Attività immateriali 130 140 Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150 Altre attività Totale dell’attivo Voci del passivo e del patrimonio netto (Valori in Euro) 10 20 30 40 50 60 80 100 110 120 30 40 50 60 70 80 525.892 Rettifiche Pro-Forma (Dare) 31/12/2012 Aggregato Rettifiche Pro-Forma (Avere) 31/12/2012 Attivo ProForma Note 1.073.209 11.141.135 11.141.135 5.350.160 4.439 5.354.599 5.354.599 216.578 0 216.578 216.578 310.492.781 289.436.495 19.788.879 1.267.407 310.492.781 150.294.033 4.687.845 143.992 155.125.870 1.250.199.975 106.023.240 156.574.413 1.512.797.628 11.396.630 735 16.408.471 207.788 7.138.912 6.235.479 2.775 10.878 11.789.167 1.085.874 0 2.034.188 132.089.561 a) 190.781 1.514.641.035 c) 11.397.365 4.672.127 11.397.365 0 0 23.755.171 23.755.171 6.249.132 15.630.568 21.879.700 b) 12.875.041 52.465 12.927.506 d) 4.672.127 21.529.489 1.696.744 3.359.138 26.585.371 1.777.070.638 134.019.772 169.572.388 2.080.662.798 31/12/2012 BCC Centropadana 0 23.036.309 31/12/2012 Sportelli Banca Farnese e Carife 31/12/2012 BCC Creta 31/12/2012 Aggregato 4.672.127 26.585.371 17.717.221 Rettifiche Pro-Forma (Dare) 23.227.090 Rettifiche Pro-Forma (Avere) 2.075.152.929 31/12/2012 Passivo ProForma 131.419.659 1.473.121 132.892.780 132.892.780 Debiti verso clientela 702.937.629 70.068.417 115.955.133 888.961.179 888.961.179 Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al Fair Value 641.928.862 46.226.794 42.592.874 730.748.530 730.748.530 1 70.216 70.216 35.198.385 35.198.385 Derivati di copertura Passività fiscali Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri Patrimonio Netto Conto economico (Valori in Euro) 20 9.542.034 31/12/2012 Sportelli Banca Farnese e Carife 31/12/2012 BCC Creta Debiti verso banche Totale del passivo e del patrimonio netto 10 31/12/2012 BCC Centropadana Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati 70.215 35.198.385 56.642 2.143 54.499 6.829.733 726 1 6.830.460 559.402 7.389.862 e) 38.519.130 4.124.721 3.800.954 46.444.805 1.116.952 47.561.757 f) 4.966.037 767.557 136.637 5.870.231 56.642 5.870.231 2.403.135 55.822 38.881 2.497.838 212.795.710 11.248.115 7.047.907 231.091.732 7.238.688 52.465 223.905.509 1.777.070.638 134.019.772 169.572.388 2.080.662.798 7.238.688 1.728.819 2.075.152.929 31/12/2012 BCC Centropadana 31/12/2012 BCC Creta 31/12/2012 Sportelli Banca Farnese e Carife 31/12/2012 Aggregato 64.346.812 4.660.581 5.878.635 74.886.028 -27.428.657 -1.774.432 -3.368.105 -32.571.194 Margine di interesse 36.918.155 2.886.149 2.510.530 42.314.834 Commissioni attive 12.179.527 1.572.852 2.457.539 16.209.918 Commissioni passive -1.189.934 -189.944 -65.933 -1.445.811 Commissioni nette 10.989.593 1.382.908 2.391.606 14.764.107 132.705 3.408 279 136.392 681.785 16.323 9.437 707.545 Dividendi e proventi simili Risultato netto dell’attività di Note 2.497.838 Rettifiche Pro-Forma (Dare) 674.964 10.164 685.128 Rettifiche Pro-Forma (Avere) 31/12/2012 Conto Economico Pro-Forma 74.211.064 32.581.358 g) Note a) b) 41.629.706 16.209.918 1.445.811 14.764.107 136.392 707.545 224 negoziazione 90 100 Risultato netto dell’attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 273.353 -2.243 0 271.110 11.484.266 578.093 1 12.062.360 a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 110 120 130 a) crediti 140 150 160 170 180 190 200 240 250 260 270 b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria 12.062.360 0 - - 10.761.702 559.315 0 11.321.017 722.564 18.778 1 741.343 0 63.050 4.911.853 70.319.398 685.128 15.323 20.820.609 15.323 20.761.670 d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: 271.110 63.050 60.542.907 4.864.638 11.321.017 741.343 63.050 -17.180.049 -1.410.958 -1.265.429 -19.856.436 979.496 -17.159.538 -1.417.147 -1.220.812 -19.797.497 979.496 69.634.270 0 - 58.939 -20.511 6.189 -44.617 -58.939 43.362.858 3.453.680 3.646.424 50.462.962 Spese amministrative: -33.767.574 -4.537.022 -4.497.066 -42.801.662 a) spese per il personale -20.616.227 -2.541.462 -2.569.790 -25.727.479 -13.151.347 -1.995.560 -1.927.276 -17.074.183 30.728 -11.214 0 19.514 321.800 48.813.661 42.801.662 25.727.479 17.074.183 302.286 -1.331.762 -62.888 -297.936 -1.692.586 85.485 1.778.071 -47.013 -1.484 -21.081 -69.578 3.008.783 336.505 225.024 3.570.312 b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi -32.106.838 Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte -4.276.103 -822.423 2.741.473 174.094 8.508.408 -648.329 15.323 d) e) 69.578 3.570.312 41.381.285 407.285 -4.591.059 -40.974.000 0 -6.139 -944.635 9.482.823 2.071.909 15.323 7.426.237 301.468 2.265.911 4.214 542.976 1.727.148 -643.167 7.216.912 2.076.123 558.299 5.699.089 -6.139 11.249.881 1.664.624 c) 6.139 f) REDDITIVITA’ COMPLESSIVA Voci (Valori in migliaia di Euro) 31/12/2012 BCC Centropadana 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Banca Farnese 31/12/2012 Aggregato Rettifiche ProForma 10 Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte 8.508 -648 -643 7.217 20 Attività finanziarie disponibili per la vendita 11.524 503 9 12.036 12.036 30 Attività materiali 40 Attività immateriali 50 Copertura di investimenti esteri 60 Copertura di flussi finanziari 70 Differenze di cambio 80 Attività non correnti in via di dismissione Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte -557 -72 -22 -651 -651 10.967 431 -13 11.385 11.385 90 100 110 -1.518 31/12/2012 Redditività complessiva ProForma 5.699 225 120 Redditività complessiva (Voce 10+110) 19.475 -217 -656 18.602 -1.518 17.084 Note esplicative al prospetto pro-forma al 31 dicembre 2012 Stato patrimoniale pro-forma Le rettifiche pro-forma allo stato patrimoniale aggregato risultante dal bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 di BCC Centropadana e dai dati relativi alla Fusione e all’Acquisizione degli Sportelli che rappresentano l’effetto degli accadimenti ed assunzioni oggetto di precedente trattazione, vengono riportate in dettaglio nel seguito: a) “Voce 60 - Crediti verso banche”: la rettifica in diminuzione si riferisce, così come previsto contrattualmente, al pagamento del prezzo di acquisto complessivo pari a Euro 23.036.309,00 (di cui Euro 16.533.503 per gli sportelli Banca Farnese e Euro 6.502.806 per lo Sportello Carife), ipotizzando che l’operazione sia avvenuta in data 31 dicembre 2012; b) “Voce 120 - Attività immateriali – Avviamento”: la rettifica riflette l’eccedenza risultante dal confronto tra il costo d’acquisto degli Sportelli Banca Farnese e Carife e lo “sbilancio patrimoniale rettificato”, dopo aver proceduto all’identificazione e allocazione, alla data del 31 dicembre 2012, del Fair Value delle attività acquisite e passività assunte relative agli Sportelli Banca Farnese e Carife acquisiti. Il processo di stima in base all’“acquisition method” ha portato ad identificare il Fair Value dei crediti verso clientela acquisiti e la relativa passività fiscale differita. Per tutte le altre voci, si ritiene che il valore contabile approssimi il Fair Value; in particolare: - quanto alla voce “attività materiali” il valore attribuito alle stesse e definito in sede di accordo all’art. 4.4 è pari al valore contabile; - quanto alla voce “Titoli in circolazione”, il Fair Value al 31 dicembre 2012 approssima il valore contabile alla stessa data; - quanto alle altre voci di attività e passività trasferite, tenuto conto della natura delle stesse, la Banca ritiene che il valore contabile al 31 dicembre 2012 rappresenti di fatto il loro Fair Value. Di seguito si riporta pertanto la determinazione dell’importo dell’avviamento (pari a Euro 15.630.568,00): 226 Importi (Valori in Euro) Costo Sportelli Banca Farnese e Carife 23.036.309 Sbilancio patrimoniale rettificato Banca Farnese + Carife 5.930.955 Eccedenza 17.105.354 Allocazione costo di acquisizione: Fair Value Crediti acquisiti 2.034.188 Effetto fiscale Fair Value crediti acquisiti - 559.402 Avviamento residuale 15.630.568 di cui avviamento su sportelli acquisiti Banca Farnese 10.818.768 di cui avviamento su sportello acquisito Carife 4.811.800 Si precisa che è stato possibile applicare quanto previsto dall’“acquisition method” soltanto con riferimento agli Sportelli Banca Farnese. Relativamente allo sportello Carife, a causa del limitato tempo intercorso tra la data di effettuazione dell’operazione di acquisizione e quella di redazione dei dati Pro-forma non sono ancora disponibili informazioni sufficienti a consentire di completare il processo di stima analitica del Fair Value delle attività acquisite e passività assunte. Pertanto con riferimento allo sportello Carife l’intera eccedenza del costo d’acquisto rispetto allo “sbilancio patrimoniale rettificato” è stata allocata ad avviamento. c) “Voce 70 – Crediti verso clientela”: la rettifica, pari a Euro 1.843.407,00 comprende: i) l’allocazione di parte del costo d’acquisto alla voce “crediti verso clientela” acquisiti al 31 dicembre 2012, al fine di esporli al loro Fair Value. Si segnala che sulla base delle informazioni disponibili è stato possibile procedere all’allocazione del Fair Value al solo ammontare dei crediti acquisiti relativi agli sportelli Banca Farnese, mentre per lo Sportello Carife i crediti sono iscritti al valore contabile; il maggior valore attribuito ai crediti verso la clientela acquisiti da Banca Farnese è qui di seguito dettagliato: (Valori in Euro) Importi al 31/12/2012 Fair Value “Crediti verso clientela” acquisiti – Banca Farnese 123.829.225 Valore contabile “Crediti verso clientela” acquisiti – Banca Farnese 121.795.037 Maggior valore “Crediti verso clientela” acquisiti – Banca Farnese 2.034.188 ii) la rettifica in diminuzione (pari a complessivi Euro 190.781,00) relativa alle rettifiche di valore forfettarie da apportare alle categorie dei crediti verso la clientela “in bonis”, “scaduti” e “incagliati” di BCC Creta sui saldi di apertura, conseguenti all’applicazione di percentuali di recupero coerenti con quelle adottate dalla Banca. d) “Voce 130 b) – Attività fiscali anticipate”: l’incremento pari a Euro 52.465,00 riflette l’effetto fiscale, calcolato applicando le aliquote fiscale teoriche, derivante dalle rettifiche di valore sui crediti (di cui alla nota c) punto ii)). Tenuto conto della natura di tali rettifiche, l’effetto fiscale è stato determinato considerando esclusivamente l’aliquota teorica IRES corrente (pari al 27,5%). e) “Voce 80 – Passività fiscali differite”: la rettifica (pari a Euro 559.402,00) riflette l’effetto fiscale (calcolato con aliquota teorica IRES al 27,5%) sull’ammontare del Fair Value allocato alla voce “Crediti verso clientela”, di cui alla nota c). f) “Voce 100 – Altre Passività”: le maggiori passività pari a Euro 1.116.951 comprendono la variazione dello “sbilancio patrimoniale” dovuto al fatto che i dati pro-forma sono stati costruiti in un periodo anteriore rispetto alla 227 data di acquisizione. Non potendo allocare tale differenza a rettifica del valore dell’avviamento (che residua dopo l’allocazione del Fair Value alle attività e passività acquisite), è stata rilevata tra le “Altre passività”: questa allocazione trova motivazione nel fatto che a fronte di un maggior “sbilancio patrimoniale” delle attività e passività acquisite è ragionevole aspettarsi un maggiore esborso finanziario. g) “Patrimonio Netto”: la rettifica in diminuzione pari a complessivi Euro 7.186.223,00, rappresenta l’effetto combinato di: i) Euro 7.047.907,00 relativo allo “sbilancio patrimoniale” al 31 dicembre 2012 tra attività e passività acquisite degli Sportelli Banca Farnese e Carife. Il maggior valore rispetto allo sbilancio patrimoniale risultante dall’accordo sottoscritto (pari a Euro 5.930.955,00) rappresenta la variazione di tale grandezza tra le due date di riferimento (30 giugno 2013, ossia la data con riferimento alla quale è stato definito lo sbilancio patrimoniale all’ acquisizione e 31 dicembre 2012, ossia la data del pro-forma). Tale maggior valore è stato allocato alla voce “100 – Altre passività”, come indicato alla nota e); ii) Euro 190.781,00 pari alle svalutazioni apportate ai crediti di BCC Creta alla data del 1° gennaio 2012 in base a percentuali di recupero analoghe a quelle utilizzate da BCC Centropadana alla stessa data; iii) Euro 52.465, pari all’effetto fiscale positivo sull’ammontare delle svalutazioni di cui al precedente punto ii). Conto economico pro-forma Con riferimento al conto economico pro-forma, le operazioni di cui alla precedente trattazione sono state ipotizzate come se fossero state concluse in data 1° gennaio 2012. Le principali variazioni tra i dati effettivi e pro-forma, relativamente agli effetti economici, sono dettagliate nel seguito: a) “Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati”: la rettifica di Euro 674.964,00 riflette i minori interessi attivi dell’esercizio conseguenti all’utilizzo della liquidità disponibile sui c/c per far fronte all’esborso di Euro 23.036.309,00 per l’Acquisizione degli Sportelli. L’utilizzo della liquidità è stata ipotizzata in data 1° gennaio 2012; l’effetto finanziario è stato calcolato applicando all’ammontare dell’esborso il tasso medio realizzato sul mercato interbancario dalla Banca nell’esercizio 2012 che risulta pari al 2,93%. b) “Voce 20 – Interessi passivi ed oneri assimilati”: la rettifica di Euro 10.164,00 riflette gli interessi passivi determinati sull’ammontare delle “Altre passività”; l’effetto finanziario è stato calcolato applicando il tasso medio riconosciuto sulla raccolta dalla Banca nell’esercizio 2012 che risulta pari allo 0,91%. c) “Voce 130 a) – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”: la rettifica, pari ad un ammontare netto negativo di Euro 964.173,00 comprende: i) un maggior costo pari a Euro 979.496,00 che riflette le maggiori svalutazioni da apportare ai crediti “in bonis”, “scaduti” e “incagliati” di BCC Creta per tenere conto di percentuali di recupero coerenti con quelli adottati dalla Banca Centropadana nell’esercizio 2012; ii) un ricavo per a Euro 15.323,00 che riflette le rettifiche di valore da apportare alle categorie dei crediti verso la clientela “in bonis” degli Sportelli Banca Farnese e Carife conseguenti all’applicazione di percentuali di recupero coerenti con quelle adottate dalla Banca. Inoltre tale rettifica comprende l’effetto sulle previsioni di recupero derivante dall’allocazione del Fair Value ai crediti verso clientela acquisiti da Banca Farnese. d) “Voce 160 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”: il maggior costo per Euro 321.800,00 riflette le passività potenziali derivanti da alcune posizioni in contenzioso collegate a investimenti finanziari della clientela di BCC Creta per Euro 252 migliaia nonché i costi conseguenti alla rescissione anticipata di due contratti di BCC Creta per Euro 70 migliaia. e) “Voce 170 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”: il maggior costo per Euro 85.485,00 riflette i maggiori ammortamenti rilevati nell’esercizio 2012 sull’immobile acquisito con gli sportelli Banca Farnese, al fine di utilizzare percentuali di ammortamento coerenti con quelle applicate dalla BCC Centropadana. f) “Voce 260 - Imposte sul reddito dell’esercizio”: il ricavo riflette l’effetto fiscale, laddove applicabile, sulle rettifiche pro-forma sopra commentate, determinato utilizzando l’aliquota teorica IRES pari al 27,5% ed IRAP pari al 5,57%. 228 20.2.5 Patrimonio di Vigilanza pro-forma Di seguito si riporta un’analisi del patrimonio netto di vigilanza e dei coefficienti di solvibilità pro-forma della Banca al 30 giugno 2013 ed al 31 dicembre 2012: 30/06/2013 pro-forma Centropadana, Farnese e fil.Milano Carife (Valori in migliaia di Euro) Patrimonio di base (Tier 1) 196.364 Patrimonio Supplementare 8.847 204.852 Patrimonio di Vigilanza Compreso costo dell’avviamento di Banca Farnese e fil.Milano di Carife Patrimonio di Vigilanza Coefficienti di vigilanza pro-forma Tier 1 Capital Ratio Total capital ratio Eccedenza patrimoniale % 31/12/2012 pro-forma Centropadana, Creta,Farnese e fil.Milano Carife 193.652 8.523 202.175 30/06/2013 31/12/2012 12,14% 12,66% 36,81% 12,63% 13,19% 39,35% 20.2.6 Qualità dei crediti Di seguito si riporta il dettaglio dell’esposizione verso la clientela, con indicazione della qualità del credito, ponendo a confronto i dati storici di BCC Centropadana al 30 giugno 2013 con i dati pro-forma al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 con i dati pro-forma della Banca al 31 dicembre 2012. Si precisa che l’importo dei crediti contenuti nelle tabelle seguenti comprendono anche la voce “Attività finanziare valutate al Fair Value” in quanto trattasi di mutui valutati al Fair Value. 30/06/2013 Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife 110.534 10.853 121.387 121.387 b) Incagli 52.268 8.505 60.773 60.773 c) Esposizioni ristrutturate 13.883 13.883 13.883 Crediti lordi clienti (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze d) Esposizioni scadute 42.185 30/06/2013 Totale 4.793 Crediti lordi pro-forma 46.978 - Totale crediti deteriorati 218.870 24.151 243.021 Totale crediti in bonis 1.208.408 135.841 1.344.249 4.880 1.349.129 Totale 1.427.278 159.992 1.587.270 4.880 1.592.150 30/06/2013 Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife a) Sofferenze 44.953 7.596 52.549 52.549 b) Incagli 11.503 779 12.282 12.282 c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute - 46.978 e) Rischio Paese Rettifiche di valore complessive (Valori in migliaia di Euro) - Rettifiche pro-forma 154 - 30/06/2013 Totale 243.021 Rettifiche pro-forma Rettifiche di valore pro-forma 154 154 4.786 4.635 151 4.786 61.245 8.526 69.771 4.653 1206 5.859 -1.128 4.731 65.898 9.732 75.630 -1.128 74.502 30/06/2013 Centropadana 30/06/2013 Sportelli Banca Farnese e Carife Rettifiche pro-forma Crediti netti pro-forma a) Sofferenze 65.581 3.257 68.838 68.838 b) Incagli 40.765 7.726 48.491 48.491 c) Esposizioni ristrutturate 13.729 0 13.729 13.729 d) Esposizioni scadute 37.550 4.642 42.192 42.192 0 0 0 e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale Crediti Netti (Valori in migliaia di Euro) e) Rischio Paese 30/06/2013 Totale 69.771 229 Totale crediti deteriorati 157.625 15.625 173.250 Totale crediti in bonis 1.203.755 134.635 1.338.390 4.880 1.343.270 173.250 Totale 1.361.380 150.260 1.511.640 4.880 1.516.520 Crediti a clienti al 30.06.2013 - Pro-Forma (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze Crediti lordi pro-forma Incidenza % su totale crediti lordi Rettifiche di valore complessive Crediti netti Incidenza % su totale crediti netti 121.387 7,71% 52.549 68.838 4,54% b) Incagli 60.773 3,86% 12.282 48.491 3,20% c) Esposizioni ristrutturate 13.883 0,88% 154 13.729 0,91% d) Esposizioni scadute 46.978 2,98% 4.786 42.192 2,78% 243.021 15,44% 69.771 173.250 11,42% Totale crediti in bonis 1.349.129 85,69% 5.859 1.343.270 88,58% Totale 1.592.150 100,00% 75.630 1.516.520 100,00% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Crediti lordi clienti (Valori in migliaia di Euro) 0 31/12/2012 Centropadana 31/12/2012 Sportelli Banca Farnese e Carife 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Totale Rettifiche proforma Crediti lordi proforma a) Sofferenze 86.063 9.162 10.349 105.574 105.574 b) Incagli 46.815 10.689 3.841 61.345 61.345 c) Esposizioni ristrutturate 11.181 2546 13.727 13.727 d) Esposizioni scadute 19.638 1.412 9.659 30.709 30.709 e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 0 163.697 21.263 26.395 211.355 Totale crediti in bonis 1.131.990 90.059 139.182 1.361.231 1.843 1.363.074 Totale 1.295.687 111.322 165.577 1.572.586 1.843 1.574.429 Rettifiche di valore complessive (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute 31/12/2012 Centropadana 31/12/2012 Sportelli Banca Farnese e Carife 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Totale Totale crediti in bonis Totale Crediti Netti (Valori in migliaia di Euro) Rettifiche proforma Rettifiche di valore pro-forma 31.675 4.241 7.201 43.117 43.117 8.567 509 373 9.449 9.449 75 175 175 2.137 100 1.867 23 247 2.137 0 0 42.209 4.773 7.896 54.878 54.878 3.061 526 1.105 4.692 964 5.656 45.270 5.299 9.001 59.570 964 60.534 e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 211.355 31/12/2012 Centropadana 31/12/2012 Sportelli Banca Farnese e Carife 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Totale Rettifiche proforma Crediti netti proforma a) Sofferenze 54.388 4.921 3.148 62.457 62.457 b) Incagli 38.248 10.180 3.468 51.896 51.896 c) Esposizioni ristrutturate 11.081 0 2471 13.552 13.552 d) Esposizioni scadute 17.771 1.389 9.412 28.572 28.572 e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 121.488 16.490 18.499 156.477 Totale crediti in bonis 1.128.929 89.533 138.077 1.356.539 1843 1.358.382 156.477 Totale 1.250.417 106.023 156.576 1.513.016 1.843 1.514.859 Crediti a clienti al 31.12.2012 - Pro-Forma 230 (Valori in migliaia di Euro) a) Sofferenze Crediti lordi pro-forma Incidenza % su totale crediti lordi Rettifiche di valore complessive Crediti netti Incidenza % su totale crediti netti 105.574 6,71% 43.117 62.457 4,12% b) Incagli 61.345 3,90% 9.449 51.896 3,43% c) Esposizioni ristrutturate 13.727 0,87% 175 13.552 0,89% d) Esposizioni scadute 30.709 1,95% 2.137 28.572 1,89% 211.355 13,42% 54.878 156.477 10,33% e) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 0 Totale crediti in bonis 1.363.074 86,58% 4.692 1.358.382 89,67% Totale 1.574.429 100,00% 59.570 1.514.859 100,00% INDICI DI COPERTURA 31/12/2012 BCC Centropadana 31/12/2012 Creta 31/12/2012 Banca Farnese+ fil.Carife Milano 31/12/2012 Aggregato 31/12/2012 Sistema bancario nazionale Tot. Deteriorati 25,78% 22,45% 29,91% 25,96% 38,90% Sofferenze 36,80% 46,29% 69,58% 40,84% 55,00% Incagli 18,30% 4,76% 9,71% 15,40% 23,20% 2,95% 1,27% 22,40% 2,56% 6,96% 9,40% Ristrutturati 0,89% Scaduti 9,51% 20.2.7 1,63% Relazione della Società di Revisione sui Prospetti Pro-Forma Si riportano qui di seguito le relazioni sui Prospetti Pro-Forma emesse dalla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. in data 18 dicembre 2013. 231 232 233 234 235 20.3 Revisione legale dei conti delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati 20.3.1 Revisione delle informazioni riguardanti il semestre chiuso al 30 giugno 2013 e gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 I bilanci d’esercizio della Banca relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012 e 2011 sono stati assoggettati a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.; il bilancio d’esercizio della Banca relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 è stato assoggettato a revisione legale dei conti da parte della società di revisione AGN Serca Snc. Con riferimento alla relazione semestrale al 30 giugno 2013 della Banca, Deloitte & Touche S.p.A. ha sottoposto a revisione contabile limitata lo stato patrimoniale, il conto economico semestrale e le relative note esplicative al 30 giugno 2013 (di seguito anche i “prospetti contabili”), predisposti dalla Banca e approvati dal Consiglio di Amministrazione per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza sulla base delle indicazioni contenute nella Istruzioni di Vigilanza per le Banche emanate dalla Banca d’Italia. I prospetti contabili sono stati predisposti esclusivamente per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza e in conformità ai criteri di redazione descritti nelle note esplicative Essi pertanto non includono il prospetto della redditività complessiva, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto, il rendiconto finanziario nonché taluni dati comparativi e note esplicative che sarebbero richiesti per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico del semestre della Banca Centropadana Credito Cooperativo S.C. in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l’informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall’Unione Europea. La revisione contabile limitata dei prospetti contabili è stata effettuata secondo i criteri previsti dall’International Standard on Review Engagements 2410 “Review of Interim Financial Information Performed by the Independent Auditor of the Entity”. L’obiettivo della revisione contabile limitata dei prospetti contabili è stato quello di permettere al revisore di esprimere una conclusione se, sulla base del lavoro svolto, si sia venuti a conoscenza di elementi che facciano ritenere che i prospetti contabili, non siano stati redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai criteri di redazione descritti nelle note esplicative. La revisione contabile limitata è consistita principalmente nella raccolta di informazioni sulle poste dei prospetti contabili e sull’omogeneità dei criteri di valutazione, tramite colloqui con la direzione della Banca, e nello svolgimento di analisi di bilancio sui dati contenuti nei prospetti contabili. La revisione contabile limitata ha escluso procedure di revisione quali sondaggi di conformità e verifiche o procedure di validità delle attività e delle passività ed ha comportato un’estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione. Di conseguenza, diversamente da quanto effettuato sul bilancio di fine esercizio, non è stato espresso un giudizio professionale di revisione sui prospetti contabili. Le relazioni della Società di Revisione sopra menzionate sono riportate di seguito. 236 237 238 239 240 241 242 243 244 20.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Prospetto Informativo controllate dai revisori dei conti Oltre a quanto indicato al precedente Paragrafo 20.1 e oltre ai Prospetti Pro-Forma riportati al Paragrafo 20.2, che sono stati oggetto di esame da parte della Società di Revisione con riferimento alla ragionevolezza delle ipotesi di base adottate, alla correttezza della metodologia utilizzata nonché alla correttezza dei criteri di valutazione e dei principi contabili utilizzati, non vi sono nel Prospetto Informativo altre informazioni oggetto di attività di revisione legale dei conti dalla Società di Revisione. 20.3.3 Data delle informazioni finanziarie più recenti Le ultime informazioni finanziarie incluse nel presente Prospetto Informativo e sottoposte a revisione contabile limitata da Deloitte & Touche S.p.A. sono quelle relative alla relazione semestrale al 30 giugno 2013 della Banca. 20.4 Politica dei dividendi Alla Data del Prospetto Informativo non sono state approvate politiche in merito alla distribuzione di dividendi futuri. A norma dell’art. 50 dello Statuto l’utile netto risultante dal bilancio è ripartito come segue: a) una quota non inferiore al settanta per cento alla formazione o all’incremento della riserva legale; b) una quota ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, nella misura e con le modalità previste dalla legge; gli utili eventualmente residui potranno essere: c) destinati alla rivalutazione delle azioni, secondo le previsioni di legge; d) assegnati ad altre riserve o fondi; e) distribuiti ai soci, purché in misura non superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo, rispetto al capitale effettivamente versato: f) attribuiti ai soci a titolo di ristorno, in base alle disposizioni contenute nell’art. 51 dello Statuto. Nella tabella che segue sono indicati i dividendi distribuiti negli anni 2013, 2012 e 2011 a fronte degli utili conseguiti rispettivamente negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. 2012 2011 2010 Numero azioni 980.524 969.721 975.898 Dividendo unitario 0,64 0,52 0,37 Dividendo complessivo 630.444 504.999 365.606 Percentuale sull’utile netto 7,41% 7,27% 15,41% (Valori in Euro) 20.5 Procedimenti giudiziari e arbitrali La Banca è parte in procedimenti giudiziari passivi riconducibili all’ordinario svolgimento della propria attività. Non vi sono alla data del Prospetto Informativo procedimenti giudiziali, arbitrali o amministrativi pendenti o minacciati cui possano conseguire, a giudizio dell’Emittente, ripercussioni rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca. Le tipologie di contenzioso passivo che vedono interessata la Banca, comunque contenute per numero ed importo, riguardano controversie in materia di attività di intermediazione su strumenti finanziari, in materia di revocatoria fallimentare o relative a contestazioni in materia di liquidazione di interessi passivi. Nel corso dell’anno 2012 la Banca ha ricevuto n. 64 reclami riguardanti le operazioni ed i servizi bancari e finanziari, mentre dal 1/01/2013 al 30/06/2013 sono pervenuti n. 15 reclami. I reclami presentati hanno riguardato tipologie diverse di prodotti e servizi e le casistiche più frequenti sono riferibili ai servizi di incasso e pagamento, ai conti correnti, ai depositi a risparmio e alle aperture di credito. 245 Per quanto riguarda invece il comparto finanza, nel corso del 2012 sono state gestite n. 4 pratiche di reclamo, la maggioranza delle quali relativi alla custodia e all’intermediazione mobiliare al di fuori del risparmio gestito. Il contenzioso in essere ed i reclami pervenuti alla Banca sono oggetto di continuo monitoraggio. Ove risulti probabile che la Banca possa essere obbligata a risarcire danni o a restituire somme, si procede allo stanziamento di congrui accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Il fondo per controversie legali al 31 dicembre 2012 ammonta a Euro 9mila ed è relativo a cause passive riferite a servizi di investimento in strumenti finanziari. Il fondo controversie legali al 30 giugno 2013 ammonta a Euro 550mila ed è relativo a cause passive riferite a servizi di investimento in strumenti finanziari per Euro 256mila e a contenzioso su impegni contrattuali relativi alla fornitura di beni e servizi commerciali. La variazione in aumento rispetto al 31 dicembre 2012 è ascrivibile alle cause passive della incorporata BCC Creta. Per informazioni sui fondi rischi e oneri si rinvia ai bilanci d’esercizio della Banca a disposizione del pubblico nei luoghi indicati nella Sezione I, Capitolo XXIV. 20.6 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente Successivamente al 30 giugno 2013, non si sono verificati cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente. 246 21. 21.1 21.1.1 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Capitale sociale Ammontare del capitale sociale emesso Il capitale sociale di BCC Centropadana in quanto società cooperativa, è variabile. Alla data del 30 giugno 2013 il capitale sociale, sottoscritto ed interamente versato, era pari ad Euro 29.956.542 ed era suddiviso in n. 1.160.206 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 25,82 ciascuna. 21.1.2 Azioni non rappresentative del capitale Alla Data del Prospetto Informativo, non sussistono azioni non rappresentative del capitale della Banca. 21.1.3 Azioni proprie Alla Data del Prospetto Informativo, l’Emittente non è titolare di azioni proprie. 21.1.4 Importo delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant La Banca non ha in corso prestiti obbligazionari convertibili, scambiabili o cum warrant. 21.1.5 Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto sul capitale deliberato, ma non emesso o di un impegno all’aumento di capitale Alla Data del Prospetto Informativo non sussistono diritti e/o obblighi di acquisto su capitale deliberato, ma non emesso, della Banca né impegni per aumenti di capitale sociale, né sono state conferite deleghe agli amministratori attributive del potere di deliberare aumenti di capitale. Per informazioni sulla delibera in virtù della quale le Azioni oggetto della presente Offerta saranno emesse si veda la Sezione Seconda, Capitolo IV, Paragrafo 4.6. 21.1.6 Informazioni riguardanti il capitale di eventuali membri del gruppo offerto in opzione o che è stato deciso di offrire condizionatamente o incondizionatamente in opzione, descrizione delle opzioni e indicazione delle persone alle quali si riferiscono Non applicabile all’Emittente in quanto lo stesso non appartiene ad alcun gruppo. 21.1.7 Evoluzione del capitale azionario dell’Emittente negli ultimi tre esercizi Nel corso del triennio 2010-2012 e fino alla Data del Prospetto Informativo non sono intervenute modifiche al capitale sociale della Banca ad eccezione di quanto qui seguito esposto. Alla data del 31 dicembre 2010 il capitale sociale sottoscritto e versato ammontava ad Euro 25.197.687,00 ed era costituito da n.975.898 azioni da nominali Euro 25,82. Alla data del 31 dicembre 2011 il capitale sociale sottoscritto e versato ammontava ad Euro 25.038.196,00 ed era costituito da n.969.721 azioni da nominali Euro 25,82. Alla data del 31 dicembre 2012 il capitale sociale sottoscritto e versato ammontava ad Euro 25.317.130,00 ed era costituito da n.980.524 azioni da nominali Euro 25,82. Alla data del 30 giugno 2013 il capitale sociale sottoscritto e versato ammontava ad Euro 29.956.542,00 ed era costituito da n.1.160.206 azioni da nominali Euro 25,82. L’incremento netto dell’esercizio 2010 è dovuto all’entrata di n. 1.065 soci a fronte di n. 360 soci usciti. La diminuzione del capitale sociale della Banca nell’anno 2011 risente della normale attività di recesso dei soci aventi diritto. In aggiunta si segnala che nello stesso esercizio è stata compiuta la revisione periodica di verifica del possesso dei requisiti per effetto della quale sono stati esclusi n. 47 soci (non più in possesso dei requisiti) per un totale di Euro 116.809,68 di capitale. Per quanto riguarda l’esercizio 2012, l’incremento del capitale è dovuto all’attività di sviluppo nei confronti della clientela (n. 860 nuovi soci a fronte di n. 409 soci usciti). Nel corso del primo semestre del 2013 è continuata l’attività di sviluppo; inoltre, a seguito dell’efficacia della Fusione avvenuta in data 1 giugno 2013 - sono entrati a far parte della compagine sociale i n. 2705 soci di BCC Creta apportando un incremento del capitale sociale di Euro 3.534.827,96. 247 21.2 21.2.1 Atto costitutivo e Statuto Oggetto sociale Ai sensi dell’art. 16 dello Statuto la Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. La Società svolge le proprie attività anche nei confronti di terzi non soci. La Società può emettere obbligazioni e altri strumenti finanziari conformemente alle vigenti disposizioni normative. La Società, con le autorizzazioni di legge, può svolgere l’attività di negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi, a condizione che il committente anticipi il prezzo, in caso di acquisto, o consegni preventivamente i titoli, in caso di vendita. Nell’esercizio dell’attività in cambi e nell’utilizzo di contratti a termine e di altri prodotti derivati, la Società non assumerà posizioni speculative e conterrà la propria posizione netta complessiva in cambi entro i limiti fissati dall’Autorità di Vigilanza. Essa potrà inoltre offrire alla clientela contratti a termine, su titoli e valute, e altri prodotti derivati se realizzano una copertura dei rischi derivanti da altre operazioni. In ogni caso la Società non potrà remunerare gli strumenti finanziari riservati in sottoscrizione ai soci in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi. La Società potrà assumere partecipazioni nei limiti determinati dall’Autorità di Vigilanza. 21.2.2 Disposizioni dello Statuto riguardanti i membri degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza Consiglio di Amministrazione Ai sensi dell’art. 32 dello Statuto, il consiglio di amministrazione è composto da 7 (sette) a 13 (tredici) amministratori eletti dall’Assemblea fra i soci, previa determinazione del loro numero. Non possono essere nominati, e se eletti decadono: a) gli interdetti, gli inabilitati, i falliti, coloro che siano stati condannati ad una pena che importa l’interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi; b) coloro che non siano in possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza determinati ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385; c) i parenti, coniugi o affini con altri amministratori o dipendenti della Società, fino al secondo grado incluso; d) i dipendenti della Società e coloro che lo sono stati, per i 3 (tre) anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro; e) coloro che sono legati alla Società da un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione, i componenti di organi amministrativi o di controllo di altre banche o di società finanziarie o assicurative operanti nella zona di competenza territoriale della Società. Detta causa di ineleggibilità e decadenza non opera nei confronti dei soggetti che si trovano nelle situazioni sovra descritte in società finanziarie di partecipazione, in società finanziarie di sviluppo regionale, in enti anche di natura societaria della categoria, in società partecipate, anche indirettamente, dalla Società, in consorzi o in cooperative di garanzia; f) coloro che ricoprono, o che hanno ricoperto nei 6 (sei) mesi precedenti, la carica di consigliere comunale in Comuni il cui numero di abitanti è superiore a 10.000, di consigliere provinciale o regionale, di assessore o di sindaco in Comuni il cui numero di abitanti è superiore a 3.000, di presidente di provincia o di regione, di componente delle relative giunte, o coloro che ricoprono la carica di membro del Parlamento, nazionale o Europeo, o del Governo italiano, o della Commissione Europea; tali cause di ineleggibilità e decadenza operano con riferimento alle cariche ricoperte in istituzioni il cui ambito territoriale comprenda la zona di competenza della Società; g) coloro che, nei due esercizi precedenti l’adozione dei relativi provvedimenti, hanno svolto funzioni di amministrazione, direzione o controllo nella Società, qualora essa sia stata sottoposta alle procedure di crisi di cui al Titolo IV, art. 70 ss., del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385. Detta causa di ineleggibilità e decadenza ha efficacia per 5 (cinque) anni dall’adozione dei relativi provvedimenti. La non ricorrenza delle cause di ineleggibilità e decadenza di cui alle lettere c), d) e f) del comma precedente costituisce requisito di indipendenza degli amministratori. Ai sensi dell’art. 33 dello Statuto, gli amministratori durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili e scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. 248 Ai sensi dell’art. 34 dello Statuto, se nel corso dell’esercizio vengono a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori, ma non la maggioranza del consiglio, quelli in carica provvedono, con l’approvazione del collegio sindacale, alla loro sostituzione. Gli amministratori nominati ai sensi del comma precedente restano in carica fino alla successiva Assemblea; coloro che sono nominati successivamente dall’Assemblea assumono l’anzianità del mandato degli amministratori che hanno sostituito. Ai sensi dell’art. 35 dello Statuto, il consiglio di amministrazione è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della Società, tranne quelli riservati per legge all’Assemblea dei soci. Oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, sono riservate alla esclusiva competenza del consiglio di amministrazione le decisioni concernenti: a) l’ammissione, l’esclusione e il recesso dei soci; b) le decisioni che incidono sui rapporti mutualistici con i soci; c) la determinazione degli indirizzi generali di gestione e dell’assetto generale dell’organizzazione della Società; d) l’approvazione degli orientamenti strategici, dei piani industriali e finanziari e delle politiche di gestione del rischio; e) la nomina e le attribuzioni del direttore e dei componenti la direzione; f) l’approvazione e le modifiche di regolamenti interni; g) l’istituzione, il trasferimento e la soppressione di succursali e la proposta all’Assemblea della istituzione o soppressione di Sedi Distaccate; h) la costituzione di speciali Comitati con funzioni consultive, istruttorie e proositive, composti di propri membri; i) l’assunzione e la cessione di partecipazioni; j) l’acquisto, la costruzione e l’alienazione di immobili; k) la promozione di azioni giudiziarie ed amministrative di ogni ordine e grado di giurisdizione, fatta eccezione per quelle relative al recupero dei crediti; l) le iniziative per lo sviluppo delle condizioni morali e culturali dei soci nonché per la promozione della cooperazione e per l’educazione al risparmio e alla previdenza; m) la nomina, sentito il collegio sindacale, dei responsabili delle funzioni di controllo sulla gestione dei rischi, di revisione interna e di conformità; n) la costituzione del comitato di controllo sulla responsabilità amministrativa della Società, disciplinato ai sensi del D.Lgs. 231/01, laddove sia stato adottato il relativo modello. E’ inoltre attribuita al consiglio di amministrazione la competenza alle deliberazioni che apportino modificazioni dello statuto di mero adeguamento a disposizioni normative e che siano in conformità allo statuto tipo della categoria riconosciuto dalla Banca d’Italia. Il consiglio di amministrazione, nel rispetto delle disposizioni di legge e di statuto, può delegare proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo, determinando in modo chiaro e analitico i limiti quantitativi e di valore della delega. In materia di erogazione del credito, poteri deliberativi possono essere delegati al Comitato Esecutivo nonché, per importi limitati, al Direttore, al o ai vice direttori, o in mancanza di nomina di questi, a chi lo sostituisce, al comitato crediti centrale, ai responsabili di area e/o settori territoriali, se nominati, ai poli, ove istituiti, al personale direttivo della sede preposto al settore fidi e ai preposti alle succursali e alle Sedi Distaccate, entro limiti di importo graduati. In caso di impossibilità di funzionamento del comitato o di impedimento dei predetti soggetti delegati e di particolare urgenza, il presidente può rivestire compiti di supplenza, fermo restando il potere di proposta del direttore. Fermo restando il rispetto delle forme di legge, non possono essere stipulati contratti di appalto di opere o contratti per prestazioni di servizi o per fornitura di beni di natura continuativa o comunque pluriennale con gli amministratori o con persone ad essi legate dai rapporti specificati nell’art. 32, secondo comma, lettera c), o con società alle quali gli stessi, o le persone di cui all’art. 32, secondo comma, lettera c), partecipano, direttamente o indirettamente, in misura superiore al 25% del capitale sociale o nelle quali rivestano la carica di amministratori, qualora detti contratti comportino un onere complessivo per la Società superiore a Euro 100.000,00 su base annua. Il limite suddetto, in tutte le sue forme, si applica anche rispetto a colui che rivesta la carica di direttore. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano con riferimento ai contratti stipulati con gli enti, anche di natura societaria, della categoria. 249 Il consiglio di amministrazione può conferire a singoli amministratori o a dipendenti della Società poteri per il compimento di determinati atti o categorie di atti. Delle decisioni assunte dai titolari di deleghe dovrà essere data notizia al consiglio di amministrazione nella sua prima riunione. Presidente del consiglio di amministrazione Ai sensi dell’art. 40 dello Statuto, il Presidente del consiglio di amministrazione promuove l’effettivo funzionamento del governo societario, garantendo l’equilibrio di poteri tra gli organi deliberanti della Società, con particolare riferimento ai poteri delegati. Egli presiede l’Assemblea dei soci, convoca e presiede il consiglio di amministrazione e provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all’ordine del giorno vengano fornite ai componenti del consiglio. Al Presidente del consiglio di amministrazione spetta la rappresentanza legale della Società di fronte ai terzi e in giudizio, nonché l’uso della firma sociale. Nell’ambito dei poteri di rappresentanza, il Presidente consente ed autorizza la cancellazione di privilegi, di ipoteche e le surrogazioni e postergazioni, le annotazioni di inefficacia delle trascrizioni e la restituzione di pegni o cauzioni costituenti garanzia sussidiaria di operazioni di credito o di mutui ipotecari stipulati dalla Società quando il credito sia integralmente estinto. In caso di assenza o di impedimento, il Presidente è sostituito nelle sue funzioni dal vice Presidente, e in caso di più vice Presidenti prioritariamente da quello vicario; in caso di assenza o impedimento anche di questi, le funzioni sono svolte dal consigliere designato dal consiglio di amministrazione. Di fronte ai terzi, la firma di chi sostituisce il presidente fa prova dell’assenza o impedimento di quest’ultimo. Comitato Esecutivo Ai sensi dell’art. 41 dello Statuto, è stato costituito il Comitato Esecutivo. Il Comitato Esecutivo è composto da 3 (tre) a 5 (cinque) componenti del consiglio di amministrazione, nominati dallo stesso consiglio. Il Comitato sceglie tra i suoi membri il Presidente ed il Vice Presidente, se questi non sono nominati dal consiglio. Il Direttore ha, di norma, il potere di proposta in seno al comitato. Le riunioni sono convocate con le modalità di cui all’art. 36, secondo comma e sono valide con la presenza della maggioranza dei componenti; le votazioni sono prese a maggioranza dei presenti e con l’espressione di almeno due voti favorevoli. Delle adunanze e delle deliberazioni del Comitato Esecutivo deve essere redatto verbale, in conformità a quanto previsto dall’art. 38. Alle riunioni del comitato assistono i sindaci. Fermo restando quanto previsto dall’ultimo comma dell’art. 35, il Comitato Esecutivo riferisce al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, almeno ogni 6 (sei) mesi, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche. Collegio Sindacale L’Assemblea Ordinaria nomina tre sindaci effettivi, designandone il Presidente e 2 (due) sindaci supplenti. I sindaci restano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della loro carica; l’Assemblea ne fissa il compenso annuale valevole per l’intera durata del loro ufficio, in aggiunta al rimborso delle spese effettivamente sostenute per l’esercizio delle funzioni. Non può essere nominato Presidente, salvo che nel caso di ricambio totale del collegio sindacale, il sindaco effettivo che non abbia svolto per almeno un mandato le funzioni di sindaco effettivo di una banca. I sindaci sono rieleggibili, con i limiti di seguito specificati. Non è nominabile o rieleggibile alla rispettiva carica colui che abbia ricoperto la carica di Presidente del collegio sindacale per 3 (tre) mandati consecutivi o di componente effettivo del collegio sindacale della Società per 3 (tre) andati consecutivi. Agli effetti del computo del numero dei mandati le cariche di Presidente e di componente effettivo del collegio sindacale non si cumulano. In ogni caso non è possibile essere rieletti quando si sono raggiunti sei mandati consecutivi come sindaco effettivo o Presidente del collegio. Non possono essere eletti alla carica di Sindaco e, se eletti, decadono dall’ufficio: a) gli interdetti, gli inabilitati, i falliti, coloro che sono stati condannati ad una pena che importa l’interdizione anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi; 250 b) il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori della società, gli amministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori delle società da questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo; c) coloro che sono legati alla Società o alle società da questa controllate o alle società che la controllano o a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d’opera retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l’indipendenza; d) coloro che non siano in possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza determinati ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 1 settembre 1993, n. 385; e) i parenti, il coniuge, o gli affini fino al quarto grado con dipendenti della Società e l’amministratore o il sindaco in altra banca o società finanziaria operante nella zona di competenza della Società, salvo che si tratti di società finanziarie di partecipazione, di enti anche di natura societaria della categoria, di società partecipate, di consorzi o di cooperative di garanzia. f) coloro che, nei due esercizi precedenti l’adozione dei relativi provvedimenti, hanno svolto funzioni di amministrazione, direzione o controllo nella Società, qualora essa sia stata sottoposta alle procedure di crisi di cui al Titolo IV, art. 70 ss., del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385. Detta causa di ineleggibilità ha efficacia per 5 (cinque) anni dall’adozione dei relativi provvedimenti; g) coloro che abbiano ricoperto la carica di amministratore nel mandato precedente o di direttore nei 3 (tre) anni precedenti. Non possono essere stipulati contratti di appalto di opere o contratti per prestazioni di servizi o per fornitura di beni di natura continuativa o comunque pluriennale con i componenti del collegio sindacale, o con società alle quali gli stessi partecipano, direttamente o indirettamente, in misura superiore al 25% del capitale sociale o nelle quali rivestano la carica di amministratori. Il divieto suddetto si applica anche rispetto al coniuge, nonché ai parenti e agli affini entro il secondo grado dei sindaci. Tale divieto non si applica con riferimento ai contratti stipulati con gli enti, anche di natura societaria, della categoria. I sindaci non possono assumere cariche in organi diversi da quelli di controllo presso altre società del gruppo bancario cui la Banca appartiene, nonché presso società nelle quali la Banca stessa detenga, anche indirettamente, una partecipazione strategica ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza. Se viene a mancare il Presidente del collegio sindacale, le funzioni di Presidente sono assunte dal più anziano di età tra i sindaci effettivi rimasti in carica. Ai sensi dell’art. 43 dello Statuto, il collegio sindacale vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Può chiedere agli Amministratori notizie sull’andamento delle operazioni sociali o su determinati affari e procedere, in qualsiasi momento, ad atti di ispezione e di controllo. Si avvale dei flussi informativi provenienti dalle funzioni e strutture di controllo interne. Il collegio adempie agli obblighi di cui all’art. 52 del D.Lgs. 385/93. Il collegio segnala al consiglio di amministrazione le carenze e le irregolarità riscontrate, richiede l’adozione di idonee misure correttive e ne verifica nel tempo l’efficacia. Il collegio viene sentito in merito alle decisioni riguardanti la nomina dei responsabili delle funzioni di controllo interno e la definizione degli elementi essenziali dell’architettura complessiva del sistema dei controlli. I verbali ed atti del collegio sindacale debbono essere firmati da tutti gli intervenuti. Il collegio sindacale può avvalersi della collaborazione dell’Area Controlli interna e/o della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo e/o Federcasse. Società di Revisione Ai sensi dell’art. 44 dello Statuto, la revisione legale dei conti sulla Società è esercitato da un revisore contabile o da una società di revisione iscritti nel Registro istituito presso il Ministero di Giustizia, nominati dall’Assemblea. Il collegio sindacale valuta l’adeguatezza e la funzionalità dell’assetto contabile, ivi compresi i relativi sistemi informativi, al fine di assicurare una corretta rappresentazione dei fatti aziendali. Al revisore esterno si estendono gli obblighi di cui all’articolo 52 del D.Lgs. 385/93. 21.2.3 Diritti, privilegi e restrizioni connessi alle azioni esistenti Tutte le azioni emesse dall’Emittente sono azioni ordinarie, hanno le stesse caratteristiche ed attribuiscono gli stessi diritti di quelle già in circolazione. 251 Le azioni sono nominative ed indivisibili ed attribuiscono ai titolari tutti i diritti ordinariamente previsti dalle norme di legge e di Statuto. E’ consentito il trasferimento nelle forme di legge. A norma di Statuto l’utile netto risultante dal bilancio è ripartito come segue: a) una quota non inferiore al settanta per cento alla formazione o all’incremento della riserva legale; b) una quota ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, nella misura e con le modalità previste dalla legge. Gli utili eventualmente residui potranno essere: a) destinati alla rivalutazione delle azioni, secondo le previsioni di legge; b) assegnati ad altre riserve o fondi; c) distribuiti ai soci, purché in misura non superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato; d) attribuiti ai soci a titolo di eventuale ristorno, in base alle disposizioni contenute nell’art. 51 dello Statuto. La quota di utili eventualmente ancora residua è destinata a fini di beneficenza o mutualità. Ai sensi dell’art. 9 dello Statuto, i soci che sono stati ammessi nella Società ed iscritti nel libro soci, esercitano i diritti sociali e patrimoniali e: a) intervengono in Assemblea ed esercitano il diritto di voto, secondo quanto stabilito dall’art. 25; b) partecipano al dividendo deliberato dall’Assemblea a partire dal mese successivo a quello di acquisto della qualità di socio e nel caso di sottoscrizione di nuove azioni a quello successivo al pagamento delle azioni stesse; c) hanno diritto di usufruire dei servizi e dei vantaggi offerti dalla Banca ai propri soci nei modi e nei limiti fissati dai regolamenti e dalle deliberazioni sociali. I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui divengono esigibili restano devoluti alla Banca ed imputati alla riserva legale. I soci hanno l’obbligo di osservare lo statuto, i regolamenti e le deliberazioni degli organi sociali e di collaborare al buon andamento della Banca, operando in modo significativo, partecipando all’Assemblea e favorendo in ogni modo gli interessi sociali. Per una compiuta descrizione dei diritti connessi alle Azioni si veda la Sezione II, Capitolo IV, Paragrafo 4.5. 21.2.4 Disciplina statutaria della modifica dei diritti dei possessori delle azioni Nello Statuto non esistono disposizioni che prevedano condizioni particolari per la modifica dei diritti degli azionisti diverse da quelle previste dalla legge. 21.2.5 Modalità di convocazione delle assemblee L’Assemblea è Ordinaria e Straordinaria. Spetta all’Assemblea Ordinaria: a) eleggere le cariche sociali; b) approvare il bilancio annuale e la destinazione degli utili; c) stabilire i compensi spettanti agli organi dalla stessa nominati; d) approvare le politiche di remunerazione a favore degli amministratori, di dipendenti o di collaboratori non legati alla Società da rapporti di lavoro subordinato, tenendo conto delle linee di indirizzo formulate dalla Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo cui la Società aderisce; e) deliberare sugli altri oggetti attribuiti dalla legge alla competenza dell’Assemblea; f) deliberare sulla responsabilità degli amministratori e dei sindaci; g) approvare l’eventuale regolamento dei lavori assembleari. Sono riservate all’Assemblea Straordinaria le deliberazioni sulle modificazioni dello statuto e sullo scioglimento della Società, nonché la nomina dei liquidatori e la determinazione dei relativi poteri. L’Assemblea regolarmente costituita rappresenta l’universalità dei soci, e le sue deliberazioni obbligano i soci ancorché non intervenuti o dissenzienti. 252 Convocazione dell’Assemblea. Ai sensi dell’art. 24 dello Statuto, l’Assemblea dei soci è convocata dal consiglio di amministrazione presso la sede della Banca o in altro luogo indicato, purché in territorio italiano, mediante avviso di convocazione contenente l’indicazione degli argomenti da trattare, del luogo, del giorno e dell’ora dell’adunanza, da pubblicare almeno 15 (quindici) giorni prima di quello fissato per l’Assemblea nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. In alternativa alla pubblicazione dell’avviso di convocazione, stabilita nel comma precedente, il consiglio di amministrazione può disporre l’invio ai soci dell’avviso di convocazione con mezzi che ne garantiscano la prova dell’avvenuto ricevimento, almeno 15 (quindici) giorni prima di quello fissato per l’assemblea. Il consiglio di amministrazione può comunque disporre che detto avviso sia affisso in modo visibile nella sede sociale, nelle succursali e nelle Sedi Distaccate della Banca o inviato o recapitato ai soci. L’Assemblea può essere indetta in seconda convocazione con lo stesso avviso, non oltre 30 (trenta) giorni dopo quello fissato per la prima convocazione. Il consiglio di amministrazione deve inoltre convocare l’Assemblea entro 30 (trenta) giorni da quando ne è fatta richiesta dal collegio sindacale o domanda da almeno un decimo dei soci. La domanda deve essere sottoscritta da tutti i soci richiedenti, con firma autenticata con le modalità di cui al terzo comma dell’art. 25 dello Statuto, ed indicare gli argomenti da trattarsi. Diritto di intervento e di rappresentanza in Assemblea. Ai sensi dell’art. 25 dello Statuto, possono intervenire all’Assemblea e hanno diritto di voto i soci iscritti nel libro soci da almeno 90 (novanta) giorni. Ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni a lui intestate. Il socio può farsi rappresentare da altro socio persona fisica che non sia amministratore, sindaco o dipendente della Banca, mediante delega scritta, contenente il nome del rappresentante e nella quale la firma del delegante sia autenticata dal presidente della Banca o da un notaio. La firma dei deleganti potrà altresì essere autenticata da consiglieri o dipendenti della società a ciò espressamente autorizzati dal consiglio di amministrazione. Ogni socio non può ricevere più di una delega in caso di Assemblea Ordinaria e non più di tre deleghe in caso di Assemblea Straordinaria. All’Assemblea può intervenire e prendere la parola, senza diritto di voto, un rappresentante della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo cui la Banca aderisce ed un rappresentante della Federcasse. All’Assemblea potranno anche intervenire e prendere la parola, senza diritto di voto, rappresentanti dei Fondi di Garanzia cui la Banca aderisce, nei casi e secondo le modalità previsti nello statuto dei Fondi medesimi. Presidenza dell’Assemblea. Ai sensi dell’art. 26 dello Statuto, l’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria è presieduta dal Presidente del consiglio di amministrazione e, in caso di sua assenza o impedimento, da chi lo sostituisce, ai sensi dell’art. 40 e, in caso di impedimento anche di questi, da un consigliere a ciò delegato dal consiglio ovvero, in mancanza anche di questi, da persona designata dall’Assemblea medesima. Il Presidente ha pieni poteri per la direzione dell’Assemblea e, in particolare, per l’accertamento della regolarità delle deleghe, del diritto degli intervenuti a partecipare all’Assemblea; per constatare se questa si sia regolarmente costituita ed in un numero valido per deliberare; per dirigere e regolare la discussione nonché per accertare i risultati delle votazioni. Nella conduzione dell’Assemblea il Presidente ha diritto di farsi assistere da persona, anche non socio, designata dal consiglio di amministrazione, in relazione alla materia oggetto della trattazione. L’Assemblea, su proposta del Presidente, nomina fra i soci due o più scrutatori e un segretario, anche non socio, salvo che nel caso delle assemblee straordinarie, o quando il presidente lo reputi opportuno, in cui la funzione di segretario è assunta da un notaio. Costituzione dell’Assemblea Ai sensi dell’art. 27 dello Statuto, l’Assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, è validamente costituita in prima convocazione con l’intervento in proprio e per rappresentanza di almeno un terzo dei soci aventi diritto al voto e, in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei soci intervenuti, se ordinaria, e con l’intervento di almeno un decimo dei soci, se Straordinaria. Maggioranze assembleari Ai sensi dell’art. 28 dello Statuto, l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria, sia in prima che in seconda convocazione, delibera a maggioranza dei voti espressi. La nomina delle cariche sociali avviene a maggioranza relativa; le modalità di candidatura e le modalità di espressione del voto sono disciplinate in un apposito regolamento approvato dall’Assemblea ordinaria su proposta del consiglio di amministrazione. A parità di voti si intende eletto il più anziano di età. 253 Le votazioni in Assemblea hanno luogo in modo palese e normalmente per alzata di mano; per la nomina delle cariche sociali si procede a scrutinio segreto, salvo che l’Assemblea, su proposta del Presidente, deliberi, con la maggioranza dei due terzi dei voti espressi, di procedere con voto palese. 21.2.6 Descrizione di eventuali disposizioni statutarie che potrebbero avere l’effetto di ritardare, rinviare o impedire una modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente Lo Statuto dell’Emittente non contiene disposizioni che potrebbero avere l’effetto di ritardare, rinviare o impedire una modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente. 21.2.7 Descrizione di eventuali disposizioni statutarie che disciplinano la soglia di possesso al di sopra della quale vige l’obbligo di comunicazione al pubblico della quota di azioni posseduta Lo Statuto non contiene disposizioni che disciplinano la soglia di possesso al di sopra della quale vige l’obbligo di comunicazione al pubblico della quota di azioni posseduta. 21.2.8 Condizioni previste dall’atto costitutivo e dallo Statuto per la modifica del capitale, nel caso che tali condizioni siano più restrittive delle condizioni previste per legge Né lo Statuto né l’atto costitutivo dell’Emittente prevedono condizioni più restrittive delle disposizioni di legge in merito alla modifica del capitale sociale. 21.2.9 Ammissione a Socio Ai sensi dell’art. 6 dello Statuto possono essere ammessi a socio le persone fisiche e giuridiche, le società di ogni tipo regolarmente costituite, i consorzi, gli enti e le associazioni, che risiedono o svolgono la loro attività in via continuativa nella zona di competenza territoriale della Banca. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si tiene conto dell’ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unità operative. É fatto obbligo al socio di comunicare ogni variazione che comporti il venir meno dei requisiti di cui ai commi precedenti. I soci diversi dalle persone fisiche devono designare per iscritto la persona fisica, scelta tra gli amministratori, designata a rappresentarli; qualsiasi modificazione a detta designazione è inopponibile alla Banca, finché non sia stata ad essa formalmente comunicata. I rappresentanti legali dei soci e quelli designati ai sensi del comma precedente esercitano tutti i diritti sociali spettanti ai loro rappresentati, ma non sono eleggibili, in tale veste, alle cariche sociali. Ai sensi dell’art. 7 dello Statuto non possono far parte della Banca i soggetti che: a) siano interdetti, inabilitati, falliti; b) non siano in possesso dei requisiti determinati ai sensi del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385; c) siano, a giudizio del consiglio di amministrazione, inadempienti verso la Società o abbiano costretto quest’ultima ad atti giudiziari per l’adempimento di obbligazioni da essi assunte nei suoi confronti. Ai sensi dell’art. 8 dello Statuto, per l’ammissione a socio, l’aspirante socio deve presentare al consiglio di amministrazione una domanda scritta contenente, oltre al numero delle azioni richieste in sottoscrizione o acquistate, le informazioni e dichiarazioni dovute ai sensi dello Statuto o richieste dalla Banca in via generale. Il consiglio di amministrazione decide sulla richiesta di ammissione entro il termine di 90 (novanta) giorni dal suo ricevimento e dispone la comunicazione della deliberazione all’interessato. In caso di accoglimento, unitamente alla comunicazione della delibera, il consiglio provvede immediatamente ad informare l’interessato che dovrà effettuare il versamento integrale dell’importo delle azioni sottoscritte e dell’eventuale sovrapprezzo nel termine perentorio di 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della delibera. Verificato l’avvenuto versamento degli importi dovuti, è disposta l’annotazione della delibera nel libro dei soci, a far tempo dalla quale si acquista la qualità di socio. Nessun socio può possedere Azioni per un valore nominale complessivo eccedente i limiti fissati dalla legge. Gli amministratori nella relazione al bilancio illustrano le ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione di nuovi soci. 21.2.10 Recesso del Socio Il socio ha diritto di recedere dalla Banca oltre che nei casi previsti dalla legge, qualora non abbia concorso alle deliberazioni assembleari riguardanti la fusione con banche di diversa natura ai sensi dell’articolo 36 del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385, nonché nell’ipotesi in cui siano venuti meno i requisiti di cui all’art. 6 dello Statuto. Il recesso non può essere parziale. 254 La relativa dichiarazione deve farsi per iscritto con lettera raccomandata diretta al consiglio di amministrazione che dovrà esaminarla entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento e comunicarne gli esiti al socio. Il scio può altresì richiedere, con le formalità di cui al comma precedente, di recedere dalla Banca, oltre che nel caso in cui il consiglio di amministrazione non abbia autorizzato il trasferimento delle azioni da lui possedute ad altro soggetto non socio, nel caso di dissenso dalle deliberazioni aventi ad oggetto la proroga della durata della Banca. Nei casi di cui al comma precedente, il consiglio di amministrazione, sentito il collegio sindacale e tenuto conto della situazione economica e patrimoniale della Società, deve deliberare entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della relativa richiesta. Il recesso produce effetto dal momento della comunicazione al socio del provvedimento di accoglimento. Con riferimento ai rapporti mutualistici, il recesso ha effetto con la chiusura dell’esercizio in corso, se comunicato 3 (tre) mesi prima, e, in caso contrario, con la chiusura dell’esercizio successivo. Nei casi previsti dal terzo comma il recesso non può essere esercitato, e la relativa richiesta non ha comunque effetto, prima che il socio abbia adempiuto tutte le sue obbligazioni verso la Banca. 21.2.11 Esclusione del Socio Ai sensi dell’art. 14 dello Statuto, il consiglio di amministrazione, previo accertamento delle circostanze che seguono, pronuncia l’esclusione dei soci: - che siano privi dei requisiti di cui all’art. 6, nonché quelli che vengano a trovarsi nelle condizioni di cui all’art. 7 lettera a) e b); - nei cui confronti sia stata pronunciata, in primo grado, sentenza di condanna a seguito dell’esercizio dell’azione di responsabilità nella loro qualità di amministratori, di sindaci o di direttori. Il consiglio di amministrazione, con deliberazione presa a maggioranza dei suoi componenti, può altresì escludere dalla Banca il socio che: a) in relazione a gravi inadempienze, abbia costretto la Banca ad assumere provvedimenti per l’adempimento delle obbligazioni a qualunque titolo contratte con essa; b) sia stato interdetto dall’emissione di assegni bancari; c) abbia mostrato, nonostante specifico richiamo del consiglio di amministrazione, palese e ripetuto disinteresse per l’attività della Banca, omettendo di operare in modo significativo con essa; d) abbia arrecato in qualsiasi modo danno alla Banca. Nei casi diversi da quelli previsti dalla legge l’esclusione del socio è deliberata tenuto conto della situazione economica e patrimoniale della Banca. Il provvedimento di esclusione è comunicato al socio con lettera raccomandata ed è immediatamente esecutivo; il socio può ricorrere, nel termine di 30 (trenta) giorni dalla comunicazione, al collegio dei probiviri. Resta convenzionalmente esclusa la possibilità di sospensione del provvedimento impugnato. Contro l’esclusione il socio può proporre opposizione al Tribunale. 255 22. 22.1 CONTRATTI IMPORTANTI Accordi Quadro. Oltre a quanto descritto nel presente Prospetto Informativo, non vi sono da segnalare contratti importanti, diversi da quelli conclusi nel corso del normale svolgimento dell’attività, nei 2 (due) anni precedenti alla pubblicazione del Prospetto Informativo, ad eccezione (i) dell’accordo quadro sottoscritto il 22 novembre 2013 tra Farnese (società a capitale diffuso) e Carife, in amministrazione straordinaria, da una parte, e BCC Centropadana, dall’altra, avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Banca Farnese costituito da n. 3 (tre) dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno(il “Ramo di Azienda Banca Farnese”) e (ii) dell’accordo quadro sottoscritto in pari data tra Carife e BCC Centropadana avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Carife (il “Ramo di Azienda Carife” insieme con il Ramo di Azienda Farnese, i “Rami di Azienda”) costituito dallo sportello di Carife di Milano (congiuntamente, gli “Accordi Quadro”). Gli Accordi Quadro prevedono altresì che, successivamente all’acquisto dei Rami di Azienda da parte di BCC Centropadana, la cessione degli asset rimanenti di Banca Farnese a Carife e la cancellazione di Banca Farnese dall’Albo delle Banche e la successiva messa in liquidazione di Banca Farnese. Nello spirito e in linea con la normativa applicabile alle banche di credito cooperativo che prevede che l’attività delle stesse debba essere indirizzata prevalentemente a favore dei propri soci e che gli stessi siano soggetti residenti ovvero operanti nel territorio di competenza della banca medesima, gli Accordi Quadro prevedono inoltre che la liquidazione di Banca Farnese sia attuata nei più brevi tempi tecnici possibili al fine di consentire agli azionisti di minoranza di Banca Farnese di aderire, ove lo desiderino, all’Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo. *** Questi i principali termini e condizioni dell’operazione di compravendita dei Rami di Azienda così come disciplinati nei predetti Accordi Quadro. Compravendita del Ramo di Azienda Banca Farnese (A) Prezzo e aggiustamenti Sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 è stato determinato un prezzo provvisorio pari all’importo di Euro 16.533.503,00. Al riguardo, si segnala che non sono state predisposte perizie redatte da soggetti terzi a supporto della valutazione del Ramo di Azienda Banca Farnese. Il prezzo provvisorio è il risultato della somma tra: (i) l’avviamento pari a complessivi Euro 12.293.554,00; e (ii) la differenza tra l’ammontare delle attività trasferite (senza tener conto dell’avviamento) e l’ammontare delle passività trasferite pari a Euro 4.239.949,00 alla data del 30 giugno 2013. L’importo dell’avviamento sopra indicato è composto: (i) da un ammontare fisso e non soggetto ad eventuale aggiustamento (in negativo o in positivo) pari a Euro 2.609.530,00; e (ii) da un ammontare pari ad Euro 9.684.024,00, soggetto invece ad aggiustamento, determinato in base a coefficienti applicati sull’ammontare delle varie tipologie di raccolta diretta e raccolta indiretta in essere alla data del 30 giugno 2013 e in particolare: (a) 8% sull’ammontare della raccolta diretta composta da conti correnti e conto depositi, time deposit e depositi di risparmio; (b) 4% sull’ammontare della raccolta diretta composta da certificati di deposito e obbligazioni ed altre forme tecniche; (c) 1,5% sull’ammontare della raccolta diretta composta da pronti contro termine; (d) 3% applicata sull’ammontare della raccolta indiretta relativa alla “raccolta gestita”; e (e) 1% applicata sull’ammontare della raccolta indiretta relativa alla “raccolta amministrata”. Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda Banca Farnese e, quindi, BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per tale acquisto, dal momento che si è ancora in attesa, al fine di poter considerare avverate tutte le condizioni sospensive di cui agli Accordi Quadro (come meglio infra precisato) e quindi di procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione di Banca d’Italia alla liquidazione volontaria di Banca Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci della Banca delle modifiche statutarie 256 conseguenti al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si segnala che l’Assemblea dei soci della Banca per deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29 marzo 2014. Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, entro e non oltre il 9 maggio 2014 BCC corrisponderà quindi il prezzo provvisorio pari all’importo di Euro 16.533.503,00 a favore di Farnese per l’acquisto Ramo di Azienda Banca Farnese contestualmente alla sottoscrizione del contratto definitivo di cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese (i.e, la data di esecuzione). Il prezzo provvisorio sarà poi soggetto ad aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla raccolta che sarà determinato sulla base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta alla data di efficacia della cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC del Ramo di Azienda Banca Farnese). L’aggiustamento opererà in aumento o in diminuzione al netto di una franchigia assoluta di Euro 407.361,00. Qualora alla data di efficacia lo sbilancio patrimoniale sia superiore o inferiore rispetto all’importo sopra riportato di Euro 4.239.949,00 dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla differenza positiva o negativa, al netto di una franchigia assoluta di Euro 1.072.327,00. Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna garanzia a favore di BCC per l’eventuale restituzione di parte del prezzo provvisorio dalla stessa corrisposti a favore di Farnese nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione. A BCC sarà invece corrisposto da parte di Carife e di Banca Farnese un contributo, per un importo complessivo pari a Euro 250.000,00 (IVA inclusa), sulle spese di migrazione informatica. Entro 60 giorni lavorativi dalla data di efficacia, Banca Farnese predisporrà la situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data di efficacia e ciò ai fini dell’eventuale aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla raccolta e dell’eventuale sbilancio patrimoniale. Entro i successivi 30 giorni lavorativi, BCC verificherà tale situazione patrimoniale e, se del caso, comunicherà le proprie contestazioni in merito. In caso di contestazione, le Parti dovranno, nel termine di 30 giorni lavorativi dalla comunicazione della contestazione, cercare di addivenire a una risoluzione e in mancanza, entro i successivi 10 giorni lavorativi, sottoporre la questione ad un arbitratore che, entro 30 giorni lavorativi dall’accettazione dell’incarico, dovrà comunicare le proprie determinazioni. Entro 5 giorni lavorativi dalla determinazione dell’arbitratore o dal termine per comunicare le proprie contestazioni in assenza delle stesse, la Parte tenuta al pagamento dovrà corrispondere l’eventuale aggiustamento del prezzo provvisorio e in caso di sbilancio patrimoniale dovrà essere trasferito debito o credito interbancario nel rispetto di quanto sopra indicato. Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC in conseguenza della violazione delle dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di Azienda Banca Farnese alla data di efficacia e non esposte nella predetta situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data di efficacia ovvero (iii) derivanti dalla violazione degli impegni previsti nel periodo interinale (dalla data del 22 novembre 2013 alla data di efficacia) ove non oggetto di indennizzo da parte di Carife. (B) Condizioni e tempistica L’esecuzione dell’operazione di compravendita è, come sopra anticipato, subordinata all’avveramento, tra l’altro, delle seguenti condizioni sospensive: (i) autorizzazione di Banca d’Italia alla compravendita del Ramo di Azienda Banca Farnese da parte di BCC e alla liquidazione volontaria di Banca Farnese; (ii) delibera dell'assemblea straordinaria di Banca Farnese a favore della liquidazione di Banca Farnese, nonché dell'operazione di cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese a BCC e degli asset rimanenti di Banca Farnese a Carife; (iii) consenso alla successione di BCC nei contratti di locazione degli sportelli oggetto della compravendita da parte dei proprietari degli immobili; (iv) invio ad opera delle Parti della comunicazione richiesta dall'art. 47 della Legge n. 428/1990 (come modificata dal D.Lgs. n. 18/2001) ed eventualmente dalle disposizioni dei contratti collettivi applicabili in relazione al trasferimento del Ramo di Azienda Banca Farnese nonché il decorso del termine ivi previsto o del maggior termine previsto dai contratti collettivi applicabili ovvero raggiungimento di un accordo con le rappresentanze sindacali e/o associazioni di categoria. Qualora le condizioni della compravendita non si verificassero entro 150 (centocinquanta) giorni dal 22 novembre 2013, le disposizioni di cui all’accordo quadro in esame si intenderanno automaticamente risolte e prive di effetto alcuno tra le Parti, salvo eventuali proroghe scritte tra le Parti. 257 (C) Dichiarazioni e garanzie e obblighi di indennizzo di Carife Sono previste dichiarazioni e garanzie di Carife usuali in questo genere di operazioni (tra le quali, la titolarità in capo a Banca Farnese delle autorizzazioni necessarie per svolgere l’attività condotta dal Ramo di Azienda Banca Farnese, la corretta redazione della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 in applicazione delle metodologie in linea con quelle utilizzate per la redazione delle situazioni semestrali di Banca Farnese dalle quali tale situazione di riferimento è stata estrapolata, la regolarità e correttezza degli adempimenti richiesti dalla normativa fiscale applicabile, l’esistenza dei crediti oggetto di cessione, l’efficacia e la vincolatività dei rapporti giuridici trasferiti) e obblighi di indennizzo di Carife, di durata fino al 31 marzo 2015 soggetti alle seguenti limitazioni quantitative: (i) una de minimis di Euro 5.000,00 per evento; (ii) una franchigia assoluta di Euro 400.000,00 e (iii) un tetto massimo pari al 12,5% del prezzo definitivo di cessione. Si precisa che l’accordo quadro in oggetto non contiene previsioni contrattuali di riacquisto del Ramo di Azienda Banca Farnese da parte di Banca Farnese e/ da parte di Carife. Compravendita del Ramo di Azienda Carife (A) Prezzo e aggiustamenti Sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Carife alla data del 30 giugno 2013 è stato determinato un prezzo provvisorio pari all’importo di Euro 6.502.807,00. Al riguardo, si segnala che non sono state predisposte perizie redatte da soggetti terzi a supporto della valutazione del Ramo di Azienda Carife. Il prezzo provvisorio è il risultato della somma tra: (i) l’avviamento pari a complessivi Euro 4.811.800,00; e (ii) la differenza tra l’ammontare delle attività trasferite (senza tener conto dell’avviamento) e l’ammontare delle passività trasferite pari a Euro 1.691.007,00 alla data del 30 giugno 2013. L’importo dell’avviamento sopra indicato è composto: (i) da un ammontare fisso e non soggetto ad eventuale aggiustamento (in negativo o in positivo) pari a Euro 2.609.530,00; e (ii) da un ammontare pari ad Euro 2.202.207,00, soggetto invece ad aggiustamento, determinato in base a coefficienti applicati sull’ammontare delle varie tipologie di raccolta diretta e raccolta indiretta in essere alla data del 30 giugno 2013 e in particolare: (a) 8% sull’ammontare della raccolta diretta composta da conti correnti e conto depositi, time deposit e depositi di risparmio; (b) 4% sull’ammontare della raccolta diretta composta da certificati di deposito e obbligazioni ed altre forme tecniche; (c) 1,5% sull’ammontare della raccolta diretta composta da pronti contro termine; (d) 3% applicata sull’ammontare della raccolta indiretta relativa alla “raccolta gestita”; e (e) 1% applicata sull’ammontare della raccolta indiretta relativa alla “raccolta amministrata”. Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda e, quindi, BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per tale acquisto, dal momento che si è ancora in attesa, al fine di poter considerare avverate tutte le condizioni sospensive di cui agli Accordi Quadro (come meglio infra precisato) e quindi di procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione di Banca d’Italia alla liquidazione volontaria di Banca Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci della Banca delle modifiche statutarie conseguenti al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si segnala che l’Assemblea dei soci della Banca per deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29 marzo 2014. Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, entro e non oltre il 9 maggio 2014 BCC corrisponderà quindi il prezzo provvisorio pari all’importo di Euro 6.502.807,00 a favore di Carife per l’acquisto del Ramo di Azienda Carife, contestualmente alla sottoscrizione del contratto definitivo di cessione del Ramo di Azienda Carife (i.e, la data di esecuzione). Il prezzo provvisorio sarà poi soggetto ad aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla raccolta che sarà determinato sulla base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta alla data di efficacia della cessione del Ramo di Azienda Carife (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC del Ramo di Azienda Carife). L’aggiustamento opererà in aumento o in diminuzione al netto di una franchigia assoluta di Euro 92.639,00. 258 Qualora alla data di efficacia della cessione lo sbilancio patrimoniale sia superiore o inferiore rispetto all’importo sopra riportato di Euro 1.691.007,00 dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla differenza positiva o negativa, al netto di una franchigia assoluta di Euro 427.673,00. Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna garanzia a favore di BCC per l’eventuale restituzione di parte del prezzo provvisorio dalla stessa corrisposti a favore di Carife nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione. A BCC sarà invece corrisposto da parte di Carife e di Banca Farnese un contributo, per un importo complessivo pari a Euro 250.000,00 (IVA inclusa), sulle spese di migrazione informatica. Entro 60 giorni lavorativi dalla data di efficacia, Carife predisporrà la situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia e ciò ai fini dell’eventuale aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla raccolta e dell’eventuale sbilancio patrimoniale. Entro i successivi 30 giorni lavorativi, BCC verificherà tale situazione patrimoniale e, se del caso, comunicherà le proprie contestazioni in merito. In caso di contestazione, le Parti dovranno, nel termine di 30 giorni lavorativi dalla comunicazione della contestazione, cercare di addivenire a una risoluzione e in mancanza, entro i successivi 10 giorni lavorativi, sottoporre la questione ad un arbitratore che, entro 30 giorni lavorativi dall’accettazione dell’incarico, dovrà comunicare le proprie determinazioni. Entro 5 giorni lavorativi dalla determinazione dell’arbitratore o dal termine per comunicare le proprie contestazioni in assenza delle stesse, la Parte tenuta al pagamento dovrà corrispondere l’eventuale aggiustamento del prezzo provvisorio e in caso di sbilancio patrimoniale dovrà essere trasferito debito o credito interbancario nel rispetto di quanto sopra indicato. Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC in conseguenza della violazione delle dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia e non esposte nella predetta situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia ovvero (iii) derivanti dalla violazione degli impegni previsti nel periodo interinale (dalla data del 22 novembre 2013 alla data di efficacia) ove non oggetto di indennizzo da parte di Carife. (B) Condizioni e tempistica L’esecuzione dell’operazione di compravendita, come sopra anticipato, è subordinata all’avveramento, tra l’altro, delle seguenti condizioni sospensive: (i) autorizzazione di Banca d’Italia alla compravendita del Ramo di Azienda Carife da parte di BCC e alla liquidazione volontaria di Banca Farnese; (ii) delibera dell'assemblea straordinaria di Banca Farnese a favore della liquidazione di Banca Farnese, nonché dell'operazione di cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese a BCC e degli asset rimanenti di Banca Farnese a Carife; (iii) invio ad opera delle Parti della comunicazione richiesta dall'art. 47 della Legge n. 428/1990 (come modificata dal D. Lgs. n. 18/2001) ed eventualmente dalle disposizioni dei contratti collettivi applicabili in relazione al trasferimento del Ramo di Azienda Carife nonché il decorso del termine ivi previsto o del maggior termine previsto dai contratti collettivi applicabili ovvero raggiungimento di un accordo con le rappresentanze sindacali e/o associazioni di categoria. Qualora le condizioni della compravendita non si verificassero entro 150 (centocinquanta) giorni dal 22 novembre 2013, le disposizioni di cui all’accordo quadro in esame si intenderanno automaticamente risolte e prive di effetto alcuno tra le Parti, salvo eventuali proroghe scritte tra le Parti. (C) Dichiarazioni e garanzie e obblighi di indennizzo di Carife Sono previste dichiarazioni e garanzie di Carife usuali in questo genere di operazioni (tra le quali, la titolarità in capo a Carife delle autorizzazioni necessarie per svolgere l’attività condotta dal Ramo di Azienda Carife, la corretta redazione della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Carife alla data del 30 giugno 2013 in applicazione delle metodologie in linea con quelle utilizzate per la redazione delle situazioni semestrali di Carife dalle quali tale situazione di riferimento è stata estrapolata, la regolarità e correttezza degli adempimenti richiesti dalla normativa fiscale applicabile, l’esistenza dei crediti oggetto di cessione, l’efficacia e la vincolatività dei rapporti giuridici trasferiti) e obblighi di indennizzo di Carife, di durata fino al 31 marzo 2015 soggetti alle seguenti limitazioni quantitative: (i) una de minimis di Euro 5.000,00 per evento; (ii) una franchigia assoluta di Euro 100.000,00 e (iii) un tetto massimo pari al 12,5% del prezzo definitivo di cessione. Si precisa che l’accordo quadro in oggetto non contiene previsioni contrattuali di riacquisto del Ramo di Azienda Carife da parte di Carife. *** 259 Con riferimento alle condizioni sospensive per l’esecuzione della compravendita del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di Azienda Carife, si segnala che: (i) in data 16 dicembre 2013 l'assemblea straordinaria di Banca Farnese ha deliberato a favore della liquidazione di Banca Farnese, nonché dell'operazione di cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese a BCC e degli asset rimanenti di Banca Farnese a Carife; (ii) in data 21 febbraio 2013 Banca d’Italia ha autorizzato l’operazione ai sensi e per gli effetti degli artt. 56 e 58 TUB ferma restando la necessaria delibera dell’Assemblea dei soci della Banca per approvare le conseguenti modifiche statutarie; (iii) i proprietari degli immobili hanno espresso il proprio consenso alla successione di BCC nei contratti di locazione degli sportelli oggetto della predetta compravendita; e (iv) le Parti, in data 3 febbraio 2014 hanno provveduto alla comunicazione richiesta dall'art. 47 della Legge n. 428/1990 (come modificata dal D.Lgs. n. 18/2001) e dalle disposizioni dei contratti collettivi applicabili in relazione al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese e in data 28 febbraio 2014 è stato raggiunto un accordo in merito con le rappresentanze sindacali. Tenuto conto che le condizioni sospensive sopra richiamate devono avverarsi entro 150 (centocinquanta) giorni dal 22 novembre 2013 (i.e., 23 aprile 2014) e la data di esecuzione è stabilita, ai sensi degli Accordi Quadro, entro 10 giorni lavorativi dall’avveramento dell’ultima condizione, tale data corrisponderà, al più tardi, al 9 maggio 2014 e la data di efficacia (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese) alle ore 24:00 del 31 maggio 2014, il tutto salvo eventuali proroghe scritte tra le Parti. 22.2 22.2.1 Contratti di outsourcing. Contratto di gestione del Sistema informativo e dei servizi di Rete Trasmissione Dati. In data 18 dicembre 2001, l’Emittente ha sottoscritto un contratto con ISIDE S.p.A., di durata triennale, rinnovabile di 3 (tre) anni in 3 (tre) anni salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 120 (centoventi) giorni rispetto alla scadenza; il contratto ha ad oggetto la gestione in outsourcing del “Sistema Informativo” (inclusa la gestione del Disaster Recovery) e l’acquisizione in licenza d’uso dei relativi software. Prevede inoltre l’impegno del fornitore ad effettuare la costante manutenzione e sviluppo evolutivo del Sistema Informativo e la gestione dei sistemi di back-up. Il corrispettivo annuale per i servizi oggetto di tale contratto era pari a Euro 1.665.000,00 modificato in Euro 1.500.000,00 in seguito a rinegoziazione avvenuta nel corso del 2013. Il contratto comprende anche i servizi di Rete Trasmissione Dati (collegamento tra Outsourcer, Sede e Filiali della Banca). Il corrispettivo annuale per questi servizi è pari a Euro 284.000,00. 22.2.2 Contratto di Servizi di Sistemi di Pagamento. In data 1° giugno 2007, l’Emittente ha sottoscritto un accordo quadro con ICCREA Banca, con durata fino al 31 dicembre dell’anno di sottoscrizione e tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 90 (novanta) giorni rispetto alla scadenza; il contratto ha ad oggetto la gestione dei Servizi di Collocamento, Emissione e Accettazione di Carte di Pagamento. Tale contratto prevede la liquidazione alla banca di provvigioni attive a passive. Nel corso del esercizio 2012 la Banca ha percepito provvigioni attive per euro 524mila e provvigioni passive per euro 267mila, mentre nel 2011 la Banca ha percepito provvigioni attive per euro 544mila e provvigioni passive per euro 241mila. 22.2.3 Contratto di Servizi di Back Office. In data 11 aprile 2006, l’Emittente ha sottoscritto un contratto con SINERGIA Società Consortile a responsabilità limitata, di durata biennale, rinnovabile di 2 (due) anni in 2 (due) anni salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 180 (centottanta) giorni rispetto alla scadenza; il contratto ha ad oggetto la gestione dei servizi di back office; dal 1° gennaio 2013 tale contratto comprende anche il back office finanza in precedenza affidato ad Iside S.p.A. Il costo sostenuto nel 2012 per i servizi esternalizzati è stato pari ad Euro 535.483,00. Si segnala che dal 2013 la Banca ha deciso di internalizzare alcuni servizi di back office facenti parte del contratto sopra citato. 22.2.4 Contratto di Servizi di collegamento allarmi, trasporto e contazione valori, ritiro/consegna corrispondenza, archiviazione documenti cartacei. In data 5 novembre 2012 l’Emittente ha stipulato con ROSSETTI Holding S.r.l.: 260 ▪ un contratto con durata fino al 31 dicembre 2013 e tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 60 (sessanta) giorni rispetto alla scadenza, avente ad oggetto il servizio di collegamento allarmi delle Filiali alla centrale operativa del fornitore; ▪ un contratto con durata fino al 31 dicembre 2013 e tacitamente rinnovato di anno in anno, mediante pattuizione da stipularsi entro e non oltre 1 (un) mese prima della scadenza, avente ad oggetto il trasporto e la contazione di valori; ▪ un contratto con durata fino al 31 dicembre 2013 e tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 60 (sessanta) giorni rispetto alla scadenza, avente ad oggetto il servizio di ritiro/consegna corrispondenza tra Sede e Filiali della Banca nonché l’archiviazione di documenti cartacei. Il corrispettivo annuale per i servizi oggetto di tali contratti è pari complessivamente a Euro 404.000,00. 261 23. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 23.1 Informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi Il Prospetto Informativo non contiene pareri o relazioni di esperti. Ad esclusione dell’incarico per la revisione legale dei conti, la Società di Revisione non ha interessi rilevanti nell’Emittente. 23.2 Attestazione in merito alle informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi Fatta eccezione per tutte le informazioni e dichiarazioni concernenti BCC Creta che provengono esclusivamente da quest’ultima, Le informazioni contenute nel Prospetto Informativo provengono da fonti terze solo ove espressamente indicato. In relazione a tali ultime informazioni la Banca conferma che le medesime sono state riprodotte fedelmente e che, per quanto l’Emittente sappia o sia in grado di accertare sulla base di informazioni pubblicate dai terzi in questione, non sono stati omessi fatti che potrebbero rendere le informazioni riprodotte inesatte o ingannevoli. 262 24. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO I seguenti documenti sono a disposizione del pubblico presso la sede legale della Banca in Piazza IV Novembre n. 11, Guardamiglio (LO), nonché sul sito internet www.centropadana.bcc.it: l’atto costitutivo (disponibile solo presso la sede legale della Banca) e lo statuto sociale dell’Emittente; i bilanci di esercizio dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 (completi con gli allegati di legge e contenenti le relazioni della Società di Revisione); il “Regolamento per le operazioni con parti correlate e soggetti collegati” dell’Emittente; i bilanci di esercizio di BCC Creta per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 (completi con gli allegati di legge e contenenti le relazioni della Società di Revisione). copia del Prospetto Informativo. 263 25. INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI Alla Data del Prospetto Informativo l’Emittente non controlla in via esclusiva alcuna società e non vi è alcuna società collegata alla Banca e sottoposta ad influenza notevole della stessa. 264 SEZIONE II – NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI 265 1. 1.1 PERSONE RESPONSABILI Responsabili del Prospetto Informativo Si rinvia alla Sezione I, Capitolo I, Paragrafo 1.1. 1.2 Dichiarazione di responsabilità Si rinvia alla Sezione I, Capitolo I, Paragrafo 1.2. 266 2. FATTORI DI RISCHIO Le informazioni relative ai fattori di rischio significativi per gli strumenti finanziari oggetto dell’Offerta sono contenute nella Sezione I, Capitolo IV, cui si rinvia. 267 3. 3.1 INFORMAZIONI FONDAMENTALI Dichiarazione relativa al capitale circolante Alla Data del Prospetto Informativo, la Banca dispone di un capitale circolante sufficiente per fare fronte alle proprie esigenze per i 12 (dodici) mesi successivi, laddove per capitale circolante si intende, ai sensi della “Raccomandazioni ESMA 2011/81”, il mezzo mediante il quale la Banca ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni in scadenza. 3.2 Fondi propri e indebitamento La seguente tabella illustra la composizione della raccolta diretta e dell’interbancario netto della Banca al 31 dicembre 2013. (Valori in migliaia di Euro) Debiti verso clientela - conti correnti - conti deposito - depositi a risparmio liberi - depositi a risparmio vincolati - debiti verso società veicolo - debiti verso cassa depositi e prestiti - altre operazioni (somme a disposizione della clientela) Titoli in circolazione Passività finanziarie valutate al Fair Value Totale raccolta diretta Crediti verso banche Debiti verso banche Interbancario netto (Fonte dati: segnalazioni di vigilanza-base a1 31 dicembre 2013). Al 31 dicembre 2013 955.894 724.815 185.530 26.796 10.001 6.735 800 1.218 740.072 10.984 1.706.951 98.662 133.028 -34.367 La seguente tabella illustra la composizione del patrimonio netto della Banca al 30 giugno 2013: (Valori in migliaia di Euro) Patrimonio netto - capitale sociale -riserva da sovrapprezzi azioni - riserva legale - riserve da valutazione : - su immobili: (di cui da FTA euro 3.129mila) - attuariali - da valutazione titoli AFS - riserva di transizione agli IAS/IFRS - perdita esercizi precedenti da ex BCC Creta incorporata - riserve da utili IAS 8 - riserva da differenze di fusione - riserva per acquisto azioni proprie - altre riserve residuali - utile semestrale a patrimonio (Fonte dati: segnalazioni di vigilanza- 30 giugno 2013). Al 30 giugno 2013 215.061 29.957 8.329 178.111 -907 3.877 -493 -4.291 -792 -608 -136 -3.940 2.400 331 2.316 Si segnala che, dalla data di riferimento del patrimonio netto sopra indicata (i.e., 30 giugno 2013), quindi dalle ultime informazioni finanziarie disponibili della Banca, alla Data del Prospetto Informativo, non si sono verificati cambiamenti di rilievo. Per ulteriori informazioni relative ai fondi propri e all’indebitamento si rinvia alla Sezione I, Capitolo X del Prospetto Informativo. 268 3.3 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’Offerta Si segnala che, nell’ambito dell’Offerta, la Banca assume allo stesso tempo il ruolo di emittente ed offerente delle Azioni e di collocatore delle stesse attraverso la propria rete di Filiali. Sotto tale profilo esiste, pertanto, un potenziale conflitto di interesse. Si precisa, tuttavia, che la Banca ha adottato idonee misure organizzative così da evitare che tale conflitto possa incidere negativamente sugli interessi dei propri clienti e che la Banca informerà i propri clienti, prima di agire per loro conto, dell’esistenza di tale potenziale conflitto di interessi. Fatto salvo quanto precede, per quanto a conoscenza dell’Emittente alla Data del Prospetto Informativo, non vi sono persone fisiche e/o giuridiche che abbiano interessi significativi o che versino in condizioni di conflitto di interessi in riferimento all’Offerta. 3.4 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi Il principale obiettivo perseguito attraverso l’Offerta è di aumentare la capacità patrimoniale della Banca al fine di assicurarsi un’adeguata dotazione di mezzi propri, idonea a supportare le prospettive strategiche della Banca, consentendo il progressivo allineamento della dotazione patrimoniale della Banca alle previsioni di Basilea 3 in merito alla vigilanza prudenziale, la cui entrata a completo regime è stabilita a partire dal 2019. La nuova normativa introdotta da Basilea 3 richiede livelli di capitalizzazione crescenti per le banche tali da raggiungere un livello di Common Equity Ratio del 7%, del Tier 1 Ratio del 8,5% e del Total Capital Ratio del 10,5%. Il rafforzamento patrimoniale è finalizzato, in sostanza, a fornire il necessario supporto finanziario in ordine al perseguimento degli obiettivi aziendali di medio lungo termine ed a fronteggiare adeguatamente il fabbisogno di mezzi propri connesso con l’evoluzione dei requisiti patrimoniali, a fronte dei rischi propri dell’attività svolta assicurando equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire anche in futuro il rispetto dei parametri dettati dalla normativa di vigilanza. Sulla base dei dati pro-forma al 30 giugno 2013 (redatti per simulare gli effetti della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli) è stimato che, in seguito all’esecuzione della Fusione, il Total Capital Ratio passerebbe dal 14,66% (individuale BCC Centropadana) al 12,66% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli) e il Tier 1 Capital Ratio passerebbe dal 14,09% (individuale BCC Centropadana) al 12,14% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli). L’importo netto derivante dall’Offerta sarà utilizzato nel tempo per impieghi economici e finanziari, accrescendo in tal modo l’operatività della Banca, anche a seguito dello sviluppo dell’articolazione territoriale della rete distributiva; nel breve termine, le risorse finanziarie rivenienti dal medesimo saranno impiegate in investimenti in strumenti del mercato monetario a bassa rischiosità. La Banca prevede che il rafforzamento dei canali distributivi e della rete territoriale potrà inoltre consentire il miglioramento dei processi di Filiale nell’ottica dell’efficiente erogazione dei servizi, l’ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi alla clientela nonché il proseguimento della tradizionale attività di sostegno finanziario dell’economia locale, delle piccole e medie imprese e delle famiglie, che rappresenta una delle principali espressioni della capacità della Banca di creare ricchezza e di distribuirla tra gli stakeholders di riferimento del contesto sociale in cui essa opera (clienti, fornitori, azionisti, risorse umane, azienda, autonomie locali), nel rispetto dei principi di creazione di ricchezza per gli azionisti. Per maggiori informazioni sulla rete territoriale e sulle recenti aperture di nuove Filiali, si veda la Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5 e Capitolo VI, Paragrafo 6.1.4. 269 4. 4.1 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE Tipo e classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico e ammessi alla negoziazione Gli strumenti finanziari oggetto della presente Offerta sono azioni ordinarie di BCC Centropadana non quotate in un mercato regolamentato e non scambiate in un sistema multilaterale di negoziazione. Il codice ISIN (International Security Identification Number) assegnato alle Azioni oggetto dell’Offerta è IT 0004940935. 4.2 Legislazione in base alla quale le Azioni saranno emesse Le Azioni saranno emesse in base alla legge italiana. 4.3 Caratteristiche delle Azioni Le Azioni sono nominative ed indivisibili e non sono consentite contestazioni. Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto, le Azioni non possono essere cedute a non soci senza l’autorizzazione del consiglio di amministrazione che esaminerà preventivamente la domanda di ammissione dell’aspirante socio nei termini e con le modalità di cui all’art. 8 dello Statuto. In caso di cessione di Azioni fra soci, le parti contraenti, entro 30 (trenta) giorni dalla cessione, debbono con lettera raccomandata comunicare all’Emittente il trasferimento e chiedere le relative variazioni del libro dei soci. Le Azioni non possono essere sottoposte a pegno o vincoli di qualsiasi natura senza la preventiva autorizzazione del consiglio di amministrazione; è inoltre vietato fare anticipazioni sulle stesse. Le Azioni non sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata presso Monte Titoli. Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto, la Società non emette i titoli azionari e la qualità di socio risulta dall’iscrizione nel libro soci. Il libro soci è tenuto dall’Emittente. 4.4 Valuta di emissione delle Azioni La valuta di emissione delle Azioni è l’Euro. 4.5 Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi alle Azioni e procedura per il loro esercizio Le Azioni dell’Emittente, oggetto dell’Offerta di cui al Prospetto Informativo, hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle azioni ordinarie della Banca già in circolazione alla data di inizio dell’Offerta. Si specifica, inoltre, che le Azioni di nuova emissione hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle Azioni già emesse ed eventualmente detenute dalla Banca in quanto dalla stessa riacquistate e oggetto di vendita. In particolare, i diritti patrimoniali e i diritti amministrativi sorgono dal momento di acquisto della qualità di socio all’esito della procedura di ammissione a socio, secondo quanto previsto dallo Statuto. Conseguentemente, nessuna differenza deriva dal fatto che alcune Azioni siano state emesse in un momento anteriore, giacché, rispetto alla posizione dell’aderente all’Offerta, nulla distingue le Azioni già emesse da quelle da emettersi. Le Azioni non sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata presso Monte Titoli. Le Azioni, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto danno diritto al dividendo deliberato dall’Assemblea a partire dal mese successivo a quello di pagamento delle Azioni sottoscritte. La qualità di socio si acquista con l’annotazione al libro soci che, nell’ambito dell’Offerta sarà disposta dal consiglio di amministrazione nell’ambito delle deliberazioni assunte per l’emissione delle Azioni secondo quanto previsto nel Calendario. L’eventuale distribuzione degli utili e la relativa determinazione del dividendo spettante a ciascuna azione sono deliberate dall’Assemblea dei soci in seduta ordinaria. I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui diventano esigibili restano devoluti alla Società ed imputati alla riserva legale. Per ulteriori informazioni sulla politica dei dividendi si veda la Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.4. Ai sensi dell’art. 25 dello Statuto, ogni socio ha diritto ad un voto, qualunque sia il numero delle Azioni a lui intestate; può intervenire all’Assemblea e ha diritto al voto chi risulta iscritto nel libro dei soci da almeno 90 (novanta) giorni. Per ulteriori informazioni relativamente ai diritti dei soci, si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2. 270 4.6 Delibere, autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali gli strumenti finanziari sono stati o saranno creati e/o emessi In considerazione di quanto previsto per le società a capitale variabile (articolo 2524 cod. civ. commi 1 e 2 e articolo 2528 cod. civ.) ed in conformità alle proprie previsioni statutarie, l’Emittente procederà ad emettere le Azioni oggetto dell’Offerta in virtù di delibere del consiglio di amministrazione chiamato, di volta in volta, a decidere sull’ammissione di nuovi soci e a fissare l’ammontare di nuove Azioni secondo le richieste pervenute dai soggetti richiedenti l’ammissione a socio, ovvero dai soci esistenti che fanno richiesta di aumentare la propria partecipazione. Il consiglio di amministrazione, in data 15 marzo 2013, conferendo delega alla Direzione, ha deliberato di provvedere alla dovuta comunicazione alla Banca d’’Italia, comunicazione richiesta al fine di attuare una campagna di allargamento della base sociale e di aumento della dotazione patrimoniale secondo quanto previsto dalle vigenti Istruzioni di Vigilanza (Titolo III, Capitolo 1, Sezione III, Paragrafo 2) della durata di 12 (dodici) mesi. L’informativa preventiva relativa è stata inviata a Banca d’Italia dall’Emittente in data 22 aprile 2013. Si evidenzia che, secondo quanto previsto dalla normativa di vigilanza, tenuto conto della natura di società cooperativa dell’Emittente e, conseguentemente, del fatto che la campagna di capitalizzazione non comporta alcuna modifica statutaria, non è prevista l’emissione di un provvedimento di accertamento da parte della Banca d’Italia. 4.7 Data prevista per l’emissione degli strumenti finanziari La Durata dell’Offerta è di complessivi di 12 (dodici) mesi e si svolge in Periodi di Offerta Mensile secondo quanto stabilito nel Calendario. Le Azioni oggetto dell’Offerta saranno emesse con delibere del consiglio di amministrazione dell’Emittente, ciascuna relativa a un singolo Periodo di Offerta Mensile, sulla base delle Richieste di Adesione all’Offerta formulate durante il Periodo di Offerta Mensile dal socio che intenda incrementare la partecipazione ovvero dal soggetto che abbia fatto richiesta di ammissione a socio ed a seguito del positivo esito della procedura di ammissione, fermi restando i limiti previsti dalla legge e i Limiti all’Adesione all’Offerta. In particolare, il consiglio di amministrazione alla prima adunanza utile successiva alla chiusura di ciascun Periodo di Offerta Mensile, che si terrà secondo quanto indicato nel Calendario: 1) valuterà le Richieste di Adesione all’Offerta; 2) il consiglio di amministrazione delibererà l’emissione delle Azioni oggetto dell’Offerta e ne fisserà il numero sulla base delle Richieste di Adesione pervenute nel singolo Periodo di Offerta Mensile dal socio che intenda incrementare la partecipazione ovvero dal soggetto che abbia fatto richiesta di ammissione a socio in tal ultimo caso dopo aver deliberato la relativa ammissione; 3) disporrà il conseguente aggiornamento del libro soci; In caso di rigetto della richiesta da parte del consiglio di amministrazione, il richiedente l’ammissione a socio può proporre ricorso al Collegio dei Probiviri, con istanza di revisione da presentarsi, presso la Sede legale della Banca, a pena di decadenza, entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento della comunicazione di rigetto. La trascrizione al libro soci prenderà data dalla delibera del consiglio di amministrazione con la quale sono stati ammessi i nuovi soci e sono state emesse le Azioni. 4.8 Descrizione di eventuali restrizioni alla libera trasferibilità delle Azioni Ai sensi dell’art. 2530, comma 1, cod. civ. e dell’art. 21 dello Statuto, le Azioni non possono essere cedute a non soci senza l’autorizzazione del consiglio di amministrazione. In caso di cessione di Azioni fra soci le parti contraenti entro 30 (trenta) giorni dalla cessione debbono con lettera raccomandata comunicare alla Società il trasferimento e chiedere le relative variazioni del libro dei soci. In caso di cessione di Azioni a non soci, l’acquirente non socio è tenuto a chiedere l’autorizzazione del consiglio di amministrazione che esaminerà preventivamente la domanda di ammissione dell’aspirante socio nei termini e con le modalità di cui all’art. 8 dello Statuto. Successivamente, le parti contraenti, entro 30 (trenta) giorni dalla cessione, debbono con lettera raccomandata comunicare alla Società il trasferimento. Le Azioni non sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata presso Monte Titoli. Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto, la Società non emette i titoli azionari e la qualità di socio risulta dall’iscrizione nel libro dei soci. 271 4.9 Applicabilità delle norme in materia di offerta pubblica di acquisto e/o di offerta di acquisto residuale Non esistono norme che stabiliscano un obbligo di offerta al pubblico di acquisto e/o di offerta di acquisto e di vendita residuali che abbiano ad oggetto le Azioni dell’Emittente, in quanto le Azioni medesime non sono ammesse a quotazione in un mercato regolamentato. 4.10 Precedenti offerte pubbliche di acquisto sulle Azioni Nel corso dell’ultimo esercizio e dell’esercizio in corso, le Azioni non sono state oggetto di alcuna offerta pubblica di acquisto e/o di scambio. 4.11 Regime fiscale Vengono indicate di seguito alcune informazioni di carattere generale relative al regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della cessione di azioni di società per azioni per certe categorie di investitori. Il regime fiscale è quello previsto per i titoli azionari italiani non quotati. I dividendi eventualmente distribuiti e le plusvalenze derivanti dalla cessione di azioni potranno essere gravati da oneri fiscali diversi da quelli in vigore al momento della pubblicazione del presente Prospetto Informativo.Si evidenzia che in data 13 agosto 2011 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 188 il decreto legge n.138 che apporta sostanziali modifiche al trattamento fiscale dei proventi di natura finanziaria, ivi compresi quelli derivanti dal possesso di titoli azionari. Detto decreto, convertito con modificazioni con legge 14 settembre 2011 n. 148 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 216 del 16 settembre 2011, ai commi da 6 a 34 dell’art. 2, uniforma al 20% la misura della ritenuta e dell’imposta sostitutiva sulle c.d. “rendite finanziarie”, di cui all’art. 44 del D.P.R. n.917/86 (redditi di capitale) e all’art.67, comma 1 lett. da c-bis a c-quinques del medesimo decreto (redditi diversi). La nuova aliquota del 20% sostituisce, dal primo gennaio 2012, quella del 27% precedentemente applicabile agli interessi dei depositi e conti correnti bancari, ai proventi dei titoli obbligazionari con scadenza inferiore ai 18 (diciotto) mesi, nonché quella 12,50% generalmente applicabile a tutte le altre tipologie di rendite finanziarie. Il comma 9 dell’art. 2 del Decreto in questione stabilisce che l’aliquota del 20% si applichi agli interessi di cui all’art. 44 del D.P.R. n.917/86, divenuti esigibili e ai redditi diversi realizzati a decorrere dal primo gennaio 2012. Per quanto riguarda i dividendi sulle partecipazioni non qualificate, la ritenuta del 20% si applica a quelli percepiti dal primo gennaio 2012. Per le obbligazioni e i titoli similari, di cui all’art. 2 del D.Lgs. 1° aprile 1996, n.239, la maggiore aliquota del 20% si applica agli interessi, premi ed altri frutti maturati a partire dal primo gennaio 2012. Il regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della cessione di azioni di seguito descritto si basa sulla legislazione vigente alla data di conversione del citato D.L. 13 agosto 2011 n. 138, come venutasi a formare tempo per tempo anche per effetto delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 344/2003 e successive modificazioni ed integrazioni e dalla Legge 244/2007 (Legge Finanziaria per l’anno 2008), oltre che sulla prassi esistente alla Data del Prospetto Informativo. Non possono escludersi futuri provvedimenti aventi ad oggetto ulteriori revisioni delle aliquote delle ritenute e delle imposte sostitutive sui redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria o delle misure delle imposte sostitutive afferenti i medesimi redditi, tali da incidere sul regime fiscale delle azioni dell’Emittente quale descritto nei seguenti paragrafi. Tobin tax In particolare anche in Italia, come in altre nazioni (ad esempio la Francia), viene introdotta una tassazione delle transazioni finanziarie ispirata alla cosiddetta “Tobin Tax”. La disposizione, prevista nella Legge di Stabilità, si applica con decorrenza primo marzo 2013 sulle transazioni in azioni e strumenti finanziari partecipativi, con aliquota dello 0,12% (ridotta allo 0,10% dal 2014) per le azioni negoziate in mercati regolamentati. E’ prevista l’aliquota allo 0,22% (che diventa lo 0,20% nel 2014), invece, per le azioni negoziate nei mercati cosiddetti “non regolamentati” (OTC, “over the counter”). Vi sono inoltre norme specifiche per la negoziazione dei derivati e per le negoziazioni cosiddette ad “alta frequenza”. Non sono ancora state emanate le disposizioni attuative del provvedimento di legge. Quanto segue non intende essere una analisi esaustiva di tutte le conseguenze fiscali dell’acquisto, della detenzione e della cessione delle Azioni e non definisce il regime fiscale proprio delle azioni detenute da una stabile organizzazione o da una base fissa attraverso la quale un beneficiario non residente svolge la propria attività in Italia. Gli investitori sono comunque tenuti a interpellare i loro consulenti di fiducia in merito al regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della cessione delle Azioni. 4.11.1 Regime fiscale delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione delle azioni L’attuale regime si caratterizza per un trattamento fiscale differenziato delle plusvalenze in dipendenza delle seguenti circostanze: partecipazioni qualificate, partecipazioni non qualificate, partecipazioni relative all’attività d’impresa, partecipazioni non relative all’attività d’impresa, partecipazioni cedute da soggetti IRES ovvero IRPEF, partecipazioni detenute da soggetti residenti ovvero non residenti. 272 a) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia e partecipazioni non detenute in regime d’impresa Le plusvalenze, diverse da quelle conseguite nell’esercizio di imprese commerciali, realizzate da persone fisiche fiscalmente residenti in Italia mediante cessione a titolo oneroso di partecipazioni sociali, nonché di titoli o diritti attraverso cui possono essere acquisite le predette partecipazioni, sono soggette ad un diverso regime fiscale a seconda che si tratti di partecipazioni qualificate o non qualificate. Costituisce cessione di partecipazioni qualificate la cessione di azioni, diverse dalle azioni di risparmio, e di ogni altra partecipazione al capitale od al patrimonio delle società di cui all’articolo 5 del TUIR, escluse le associazioni di cui al comma 3, lettera c), e dei soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a), b) e d), del TUIR, nonché la cessione di diritti o titoli attraverso cui possono essere acquisite le predette partecipazioni, qualora le partecipazioni, i diritti o titoli ceduti rappresentino, complessivamente, una percentuale di diritti di voto esercitabili nell’Assemblea Ordinaria superiore al 2 o al 20 per cento ovvero una partecipazione al capitale od al patrimonio superiore al 5 o al 25 per cento, a seconda che si tratti di titoli negoziati in mercati regolamentati o di altre partecipazioni. Per i diritti o titoli attraverso cui possono essere acquisite partecipazioni si tiene conto delle percentuali potenzialmente ricollegabili alle predette partecipazioni. La percentuale di diritti di voto e di partecipazione è determinata tenendo conto di tutte le cessioni effettuate nel corso di 12 (dodici) mesi, ancorché nei confronti di soggetti diversi. a1) Partecipazioni non qualificate Le plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni non qualificate, conseguite al di fuori dell’esercizio di imprese commerciali da persone fisiche residenti, al netto delle eventuali minusvalenze deducibili, costituiscono “redditi diversi” ex articolo 67, lett. c bis, D.P.R. n. 917/1986 e sono soggette ad imposta sostitutiva nella misura del 12,50%, elevata al 20% per i proventi realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2012. L’eventuale eccedenza delle minusvalenze maturate fino al 31 dicembre 2011 rispetto alle plusvalenze può essere computata in diminuzione, fino a concorrenza, delle plusvalenze dello stesso tipo, cioè non riferibili a partecipazioni qualificate, realizzate nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, per una quota pari al 62,50% del loro ammontare. Le minusvalenze realizzate successivamente al 31 dicembre 2011, fermo restando il limite temporale dei 4 (quattro) anni dalla loro formazione, potranno essere portate in deduzione dalle plusvalenze, fino a concorrenza di queste, nella misura del 100%. Il contribuente può optare per tre diverse modalità di tassazione: 1) Tassazione in base alla dichiarazione annuale dei redditi: nella dichiarazione va indicato il reddito globale di periodo costituito dalla somma algebrica delle plusvalenze e delle minusvalenze relative alle singole cessioni effettuate nel periodo d’imposta, nonché degli altri eventuali risultati positivi o negativi derivanti da altre operazioni. L’imposta sostitutiva nella misura del 12,50%, elevata al 20% per i proventi realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2012, è versata entro i termini previsti per il versamento delle imposte sui redditi dovute a saldo in base alla dichiarazione. Le minusvalenze eccedenti, purché esposte in dichiarazione dei redditi, possono essere portate in deduzione, fino a concorrenza delle plusvalenze realizzate nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, nella misura del 62,5% per le minusvalenze maturate fino al 31 dicembre 2011 e del 100% per quelle maturate successivamente. Il criterio della dichiarazione è obbligatorio nel caso di cui al punto a2) e nell’ipotesi in cui il contribuente non opti per uno dei due regimi di cui ai successivi punti (2) e (3). 2) Regime del risparmio amministrato (art. 6, D.Lgs. n. 461/1997): nel caso in cui il contribuente opti per tale regime, l’imposta sostitutiva nella misura del 12,50%, elevata al 20% per i proventi realizzati a decorrere dal 1° gennaio2012, è determinata e versata all’atto della singola cessione dall’intermediario presso il quale le azioni sono depositate in custodia o in amministrazione, su ciascuna plusvalenza realizzata. Le eventuali minusvalenze possono essere compensate nell’ambito del medesimo rapporto computandole in diminuzione, fino a concorrenza, delle plusvalenze realizzate nelle successive operazioni poste in essere nello stesso periodo d’imposta o nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto. Qualora il rapporto di custodia o amministrazione venga meno, le eventuali minusvalenze residue possono essere portate in deduzione, non oltre il quarto periodo d’imposta successivo a quello di realizzo, dalle plusvalenze realizzate nell’ambito di un altro rapporto di risparmio amministrato intestato agli stessi soggetti intestatari del rapporto o deposito di provenienza, o possono essere dedotte in sede di dichiarazione dei redditi. A tal fine gli Intermediari autorizzati rilasciano all’azionista apposita certificazione dalla quale risultino i dati e le informazioni necessarie a consentire la deduzione delle predette minusvalenze. 3) Regime del risparmio gestito (art. 7, D.Lgs. n. 461/1997): presupposto per la scelta di tale regime è il conferimento di un incarico di gestione patrimoniale ad un intermediario autorizzato. In tale regime, al termine di ciascun periodo d’imposta o alla chiusura del rapporto, l’intermediario applica un’imposta sostitutiva del 12,50%, ovvero del 20% a partire dal 1 gennaio 2012, sull’incremento del patrimonio gestito maturato nel periodo, anche se non percepito, al netto dei redditi assoggettati a ritenuta, dei redditi esenti o comunque non soggetti ad imposte e dei redditi che concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente. Nel regime del risparmio gestito, le plusvalenze realizzate mediante cessione di partecipazioni non qualificate concorrono a formare l’incremento del patrimonio gestito maturato in un periodo d’imposta soggetto ad imposta sostitutiva nella misura del 12,50%, ovvero del 20% a decorrere dal 1° gennaio 2012. Il risultato negativo della gestione conseguito in un periodo d’imposta può essere computato in diminuzione del 273 risultato positivo della gestione dei quattro periodi d’imposta successivi per l’intero importo che trova capienza in ciascuno di essi, nella misura del 62,50% per le minusvalenze maturate fino al 31 dicembre 2011 e nella misura del 100% per quelle maturate successivamente. a2) Partecipazioni qualificate Le plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni qualificate, conseguite al di fuori dell’esercizio di imprese commerciali da persone fisiche residenti, al netto delle minusvalenze deducibili relative al medesimo comparto, costituiscono “redditi diversi” ex articolo 67, lett. c), D.P.R. n. 917/1986 e concorrono a formare il reddito imponibile complessivo del percipiente assoggettato a tassazione in base alle aliquote progressive IRPEF. Ai fini della determinazione della base imponibile, l’articolo 68, comma 3, prevede che le plusvalenze - limitatamente al 49,72% del loro ammontare – siano sommate algebricamente alla corrispondente quota delle relative minusvalenze su partecipazioni qualificate, calcolate sempre in misura pari al 49,72%. Se il risultato che ne deriva è positivo, questo concorre alla formazione del reddito imponibile complessivo di periodo del soggetto percipiente. Se le minusvalenze sono superiori alle plusvalenze, l’eccedenza è riportata in deduzione fino a concorrenza del 49,72% dell’ammontare delle plusvalenze nei periodi successivi, ma non oltre il quarto, a condizione che tale eccedenza sia indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale le minusvalenze sono state realizzate. L’unico regime ammesso è quello ordinario della dichiarazione. b) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia e partecipazioni detenute in regime d’impresa., società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5, TUIR. Le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di azioni da persone fisiche nell’esercizio di impresa, società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5, TUIR concorrono, per l’intero ammontare, a formare il reddito d’impresa imponibile, soggetto a tassazione in Italia secondo il regime ordinario. In base a quanto chiarito dall’Amministrazione Finanziaria, gli elementi negativi di reddito realizzati da persone fisiche nell’esercizio di imprese individuali, società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5, TUIR mediante cessione a titolo oneroso di azioni sarebbero integralmente deducibili dal reddito imponibile del soggetto cedente. Tuttavia, qualora risultino soddisfatte le condizioni evidenziate ai punti (I), (II), (III) e (IV) del successivo Paragrafo, le plusvalenze concorrono alla formazione del reddito d’impresa imponibile in misura pari al 49,72%. Detta percentuale di partecipazione del reddito è stata così rideterminata dal DM 2 aprile 2008 – in attuazione dell’articolo 1, comma 38 della Legge Finanziaria 2008. Le minusvalenze realizzate relative a partecipazioni aventi i requisiti di cui ai punti ((I), (II), (III) e (IV) del successivo Paragrafo sono deducibili nella medesima misura del 49,72%, analogamente a quanto previsto per la tassazione delle plusvalenze. c) Società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, enti pubblici e privati che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, di cui all’articolo 73, primo comma, lett. a) e b), D.P.R. 917/1986. Le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso delle azioni dalle società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), TUIR, ovverosia da società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, enti pubblici e privati che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, concorrono a formare il reddito d’impresa imponibile per il loro intero ammontare. Tuttavia, ai sensi dell’art. 87, TUIR, le plusvalenze realizzate relativamente ad azioni emesse da società ed enti indicati nell’articolo 73, TUIR, non concorrono alla formazione del reddito imponibile in quanto esenti nella misura del 95% per cento, se le suddette azioni presentano i seguenti requisiti: I. ininterrotto possesso dal 1° (primo) giorno del 12° (dodicesimo) mese precedente quello dell’avvenuta cessione, considerando cedute per prime le azioni o quote acquisite in data più recente; II. classificazione nella categoria delle immobilizzazioni finanziarie nel primo bilancio chiuso durante il periodo di possesso; III. residenza fiscale della società partecipata in uno Stato o territorio di cui al decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze emanato ai sensi dell’articolo 168-bis, TUIR o, alternativamente, l’avvenuta dimostrazione, a seguito dell’esercizio dell’interpello secondo le modalità di cui al comma 5, lettera b), dell’articolo 167, TUIR, che dalle partecipazioni non sia stato conseguito, sin dall’inizio del periodo di possesso, l’effetto di localizzare i redditi in Stati o territori diversi da quelli individuati nel medesimo decreto di cui all’articolo 168-bis, TUIR; IV. la società partecipata esercita un’impresa commerciale secondo la definizione di cui all’articolo 55, TUIR. 274 I requisiti di cui ai punti (III) e (IV) devono sussistere ininterrottamente, al momento del realizzo delle plusvalenze, almeno dall’inizio del terzo periodo di imposta anteriore al realizzo stesso. Le cessioni delle azioni o quote appartenenti alla categoria delle immobilizzazioni finanziarie e di quelle appartenenti alla categoria dell’attivo circolante vanno considerate separatamente con riferimento a ciascuna categoria. In presenza dei requisiti menzionati, le minusvalenze realizzate dalla cessione di partecipazioni sono indeducibili dal reddito d’impresa. Le minusvalenze e le differenze negative tra i ricavi e i costi relative ad azioni che non possiedono i requisiti per l’esenzione non rilevano fino a concorrenza dell’importo non imponibile dei dividendi, ovvero dei loro acconti, percepiti nei 36 (trentasei) mesi precedenti il loro realizzo/conseguimento. Tale disposizione si applica con riferimento alle azioni acquisite nei 36 (trentasei) mesi precedenti il realizzo/conseguimento, sempre che siano soddisfatte le condizioni di cui ai precedenti punti (III) e (IV), ma non si applica ai soggetti che redigono il bilancio in base ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS. Per alcuni tipi di società ed a certe condizioni, le plusvalenze realizzate mediante cessione di azioni concorrono a formare anche il relativo valore netto della produzione, soggetto ad imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). d) Enti di cui all’art. 73, comma1, lettera c), TUIR, fiscalmente residenti in Italia Le plusvalenze realizzate, al di fuori dell’attività d’impresa, da enti non commerciali residenti in Italia sono assoggettate a tassazione con le stesse regole previste per le plusvalenze realizzate da persone fisiche su partecipazioni detenute non in regime d’impresa. e) Fondi pensione italiani Le plusvalenze realizzate da fondi pensione italiani di cui al D.Lgs. 252/05, mediante cessione a titolo oneroso di azioni, devono essere incluse nel calcolo del risultato annuo di gestione maturato, soggetto ad imposta sostitutiva con aliquota dell’11%. f) O.I.C.V.M. Le plusvalenze realizzate dagli O.I.C.V.M. soggetti alla disciplina di cui all’art. 8, commi da 1 a 4, del D. Lgs. 461/1997 (fondi di investimento e SICAV), mediante cessione a titolo oneroso di azioni, sono soggette a fonte imposta sostitutiva nella misura del 12,50%, elevata al 20% a decorrere dal 1° gennaio 2012, applicabile al momento dell’eventuale distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o liquidazione delle quote. Tale ritenuta opera a titolo d’acconto, ovvero d’imposta, in ragione della natura giuridica del sottoscrittore delle relative quote. g) Fondi comuni di investimento immobiliare Le plusvalenze realizzate da fondi comuni di investimento immobiliare istituiti ai sensi dell’art. 37 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 ovvero dell’art. 14/bis della L. n. 86 del 25 gennaio 1994 non sono soggette ad alcuna imposizione in capo al fondo ma sono soggette a ritenuta alla fonte nella misura del 20%, applicabile al momento dell’eventuale distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o liquidazione delle quote. Tale ritenuta opera a titolo d’acconto, ovvero d’imposta, in ragione della natura giuridica e della percentuale di possesso del sottoscrittore delle relative quote. h) Soggetti fiscalmente non residenti in Italia che detengono la partecipazione per il tramite di una stabile organizzazione nel territorio dello Stato. Relativamente ai soggetti non residenti che detengono la partecipazione attraverso una stabile organizzazione in Italia, tali somme concorrono alla formazione del reddito della stabile organizzazione secondo il regime impositivo previsto delle plusvalenze realizzate da società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), TUIR, fiscalmente residenti in Italia. Qualora la partecipazione non sia connessa ad una stabile organizzazione in Italia del soggetto non residente, si faccia riferimento a quanto esposto ai successivi paragrafi. 275 i) Soggetti fiscalmente non residenti in Italia, privi di stabile organizzazione nel territorio dello Stato Partecipazioni non qualificate Le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni non qualificate da parte di soggetti fiscalmente non residenti e privi di stabile organizzazione in Italia attraverso cui dette partecipazioni siano detenute, sono ordinariamente soggette a tassazione nella misura del 12,50%, ovvero del 20% se realizzate a decorrere dal 1° gennaio 2012. Tuttavia, nel caso in cui tali plusvalenze siano conseguite da soggetti fiscalmente residenti in Stati inclusi nella lista di cui al Decreto Ministeriale emanato ai sensi dell’articolo 168-bis, TUIR (i.e., Stati che consentono all’Amministrazione Finanziaria Italiana un adeguato scambio di informazioni), tali plusvalenze non sono imponibili in Italia. In capo agli azionisti fiscalmente non residenti in Italia cui si applica il regime del risparmio amministrato ovvero che abbiano optato per il regime del risparmio gestito di cui agli articoli 6 e 7 del D. Lgs. 461/1997 il beneficio dell’esenzione è subordinato alla presentazione di un’autocertificazione attestante la non residenza fiscale in Italia. Resta comunque ferma, ove possibile, l’applicazione delle disposizioni previste dalle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni. Partecipazioni qualificate Le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni qualificate realizzate da soggetti fiscalmente non residenti e privi di stabile organizzazione in Italia attraverso cui dette partecipazioni siano detenute, concorrono alla formazione del reddito imponibile secondo le stesse regole previste per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa (49,72% del loro ammontare). Tali plusvalenze sono assoggettate a tassazione unicamente in sede di dichiarazione annuale dei redditi, poiché le stesse non possono essere soggette né al regime del risparmio amministrato né al regime del risparmio gestito. Resta comunque ferma, ove possibile, l’applicazione delle disposizioni previste dalle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni. 4.11.2 Regime fiscale dei dividendi I dividendi attribuiti sulle azioni sono soggetti al trattamento fiscale ordinariamente applicabile ai dividendi corrisposti da società fiscalmente residenti in Italia. Più in particolare, ai sensi degli articoli 27 del D.P.R. n. 600/1973, 44, 47, 59 e 89 del D.P.R. n. 917/1986, come modificati dal D.Lgs n. 344/2003, sono previste le seguenti diverse modalità di tassazione dei dividendi a seconda del soggetto percettore: a) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia a1) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia non esercenti attività d’impresa I dividendi corrisposti a persone fisiche residenti in relazione ad azioni possedute al di fuori dell’esercizio d’impresa e costituenti partecipazioni non qualificate (come di seguito definite), immesse nel sistema di deposito accentrato gestito dalla Monte Titoli (quali le Azioni della Società oggetto della presente Offerta), sono soggetti ad un’imposta sostitutiva, con obbligo di rivalsa, ai sensi dell’articolo. 27 ter D.P.R. n. 600 del 19 settembre 1973 nella misura del 20% per quelli corrisposti a decorrere dal 1° gennaio 2012, senza obbligo da parte degli azionisti di indicare i dividendi incassati nella dichiarazione dei redditi. Detta imposta sostitutiva è applicata a cura dei soggetti residenti presso i quali i titoli sono depositati, aderenti al sistema di deposito accentrato gestito dalla Monte Titoli, nonché dai soggetti depositari non residenti che aderiscono al Sistema Monte Titoli, ovvero a Sistemi esteri di deposito accentrato aderenti al Sistema Monte Titoli. I dividendi percepiti in relazione a partecipazioni non qualificate per le quali la persona fisica abbia optato per il cosiddetto regime del risparmio gestito ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 21 novembre 1997, n. 461 non sono assoggettati al regime sopra descritto ma concorrono a formare il risultato complessivo annuo della gestione su cui viene applicata un’imposta sostitutiva nella misura del 20% per quelli corrisposti dal 1° gennaio 2012. La predetta imposta sostitutiva non è operata nei confronti delle persone fisiche residenti che dichiarino, all’atto della percezione, che gli utili riscossi sono relativi ad una partecipazione qualificata. In tal caso, infatti, i dividendi concorrono parzialmente alla formazione del reddito imponibile complessivo, assoggettato ad imposizione con aliquota marginale, nella misura del 49,72%. Tale percentuale si applica ai dividendi formati con utili prodotti dalla società a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007. Resta ferma l’applicazione della previgente percentuale di concorso alla formazione del reddito, pari al 40%, in caso di distribuzione di utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007. Per partecipazioni sociali qualificate (come definite dall’articolo 67, comma 1, lett. c), del D.P.R. n. 917/1986) devono intendersi quelle aventi ad oggetto partecipazioni, diverse dalle azioni di risparmio, e di ogni altra partecipazione al capitale od al patrimonio delle società di cui all’articolo 5 del DPR n. 917/86, escluse le associazioni di cui al comma 3, lettera c), e dei soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a), b) e d) sempre del DPR 917/86, nonché i diritti o titoli 276 attraverso cui possono essere acquisite le predette partecipazioni, qualora le partecipazioni, i diritti o titoli ceduti rappresentino, complessivamente, una percentuale di diritti di voto esercitabili nell’Assemblea Ordinaria superiore al 2 o al 20 per cento ovvero una partecipazione al capitale od al patrimonio superiore al 5 o al 25 per cento, secondo che si tratti di titoli negoziati in mercati regolamentati o di altre partecipazioni. Per i diritti o titoli attraverso cui possono essere acquisite partecipazioni si tiene conto delle percentuali potenzialmente ricollegabili alle predette partecipazioni. a2) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia esercenti attività d’impresa L’imposta sostitutiva di cui al punto precedente non è operata nei confronti delle persone fisiche residenti che dichiarino, all’atto della percezione, che gli utili riscossi sono relativi all’attività d’impresa da esse esercitata. In tale ipotesi, infatti, i dividendi concorrono parzialmente alla formazione del reddito imponibile complessivo, assoggettato ad imposizione con aliquota marginale, nella misura del 49,72%. Tale percentuale si applica ai dividendi formati con utili prodotti dalla società a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007. Resta ferma l’applicazione della previgente percentuale di concorso alla formazione del reddito, pari al 40%, in caso di distribuzione di utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007. b) Società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5, del D.P.R. n. 917/1986, società ed enti di cui all’articolo 73, primo comma, lettere a) e b), D.P.R. n. 917/1986, fiscalmente residenti in Italia. I dividendi percepiti da società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate (escluse le società semplici) di cui all’articolo 5, D.P.R. n. 917/1986, da società ed enti di cui all’articolo 73, primo comma, lettere a) e b), D.P.R. n. 917/1986, ovverosia da società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, enti pubblici e privati che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, fiscalmente residenti in Italia, non sono soggetti ad alcuna imposta sostitutiva o ritenuta alla fonte. In particolare, i dividendi percepiti da soggetti: b1) IRPEF (es. società in nome collettivo, società in accomandita semplice) concorrono parzialmente alla formazione del reddito imponibile complessivo, assoggettato ad imposizione con aliquota marginale, nella misura del 49,72%. Tale percentuale si applica ai dividendi formati con utili prodotti dalla società a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007. Resta ferma l’applicazione della precedente percentuale di concorso alla formazione del reddito, pari al 40%, in caso di distribuzione di utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007; b2) IRES (es. società per azioni, società in accomandita per azioni) concorrono a formare il reddito imponibile complessivo del percipiente limitatamente al 5% del loro ammontare ovvero per l’intero ammontare se relativo a titoli detenuti per la negoziazione da soggetti che redigono il bilancio in conformità ai principi contabili internazionali Enti di cui all’articolo 73, primo comma, lettera c), D.P.R. n. 917/1986, fiscalmente residenti in Italia. I dividendi percepiti dagli enti di cui all’articolo 73, primo comma, lettera c), D.P.R. n. 917/1986, ovverosia dagli enti pubblici e privati fiscalmente residenti in Italia, diversi dalle società, non aventi ad oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, concorrono alla formazione del reddito complessivo del percipiente limitatamente al 5% del relativo ammontare. d) Soggetti esenti I dividendi percepiti da soggetti residenti esenti dall’imposta sul reddito delle società – IRES – sono soggetti ad un’imposta sostitutiva a titolo di imposta nella misura del 20%. e) Fondi comuni di investimento immobiliare. I dividendi conseguiti da fondi comuni di investimento immobiliare istituiti ai sensi dell’art. 37 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 ovvero dell’art. 14bis della L. n. 86 del 25 gennaio 1994 non sono soggetti ad alcuna imposizione in capo al fondo ma sono soggetto di ritenuta alla fonte nella misura del 20%, applicabile al momento dell’eventuale distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o liquidazione delle quote. Tale ritenuta opera a titolo d’acconto, ovvero d’imposta, in ragione della natura giuridica e della percentuale di possesso del sottoscrittore delle relative quote. f) Fondi pensione I dividendi percepiti da fondi pensione italiani di cui al D. Lgs. n. 252 del 5 dicembre 2005 non sono soggetti a ritenuta alla fonte né ad imposta sostitutiva, ma concorrono alla formazione del risultato complessivo annuo di gestione maturato, soggetto ad imposta sostitutiva con aliquota dell’11%. g) Fondi comuni di investimento mobiliare (O.I.C.V.M.) I dividendi percepiti da organismi italiani di investimento collettivo in valori mobiliari soggetti alla disciplina di cui all’art. 8, commi da 1 a 4, del D. Lgs. 21 novembre 1997 n. 461 (“O.I.C.V.M.”), non sono soggetti a ritenuta alla fonte né ad imposta sostitutiva in capo al fondo. Gli stessi sono soggetti a ritenuta alla fonte nella misura del 20% a decorrere dal 1° gennaio 2012, applicabile al momento dell’eventuale distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o liquidazione delle quote. Tale ritenuta opera a titolo d’acconto, ovvero d’imposta, in ragione della natura giuridica del sottoscrittore delle relative quote. 277 h) Soggetti non residenti I dividendi, derivanti da azioni o titoli similari immessi nel sistema di deposito accentrato gestito dalla Monte Titoli, percepiti da soggetti fiscalmente non residenti in Italia e privi di stabile organizzazione nel territorio dello Stato cui la partecipazione sia riferibile, sono ordinariamente soggetti ad una imposta sostitutiva del 20% per i dividendi percepiti a decorrere dal 1° gennaio 2012. I soggetti non residenti, diversi dagli azionisti di risparmio, hanno diritto, a fronte di istanza di rimborso da presentare secondo le condizioni e nei termini di legge unitamente alla certificazione dell’ufficio fiscale dello Stato estero, al rimborso dell’imposta che dimostrino di aver pagato all’estero in via definitiva sugli stessi utili, fino a concorrenza di un quarto della ritenuta subita in Italia per i dividendi percepiti a decorrere dal 1° gennaio 2012. Resta comunque ferma, in alternativa e sempreché venga tempestivamente attivata adeguata procedura, l’applicazione delle aliquote di ritenuta ridotte previste dalle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni, qualora ne ricorrano i presupposti. Tali convenzioni internazionali prevedono generalmente il diritto del socio non residente di chiedere il rimborso dell’eventuale eccedenza della ritenuta applicata in forza della normativa italiana interna rispetto a quella applicabile sulla base dalla convenzione. Tuttavia, l’Amministrazione finanziaria ammette che la società erogante il dividendo applichi direttamente e sotto la propria responsabilità la ritenuta convenzionale, a condizione che il socio non residente produca adeguata documentazione comprovante il soddisfacimento di tutte le condizioni previste dalla convenzione internazionale. L’Amministrazione finanziaria italiana ha concordato con le Amministrazioni finanziarie di alcuni Stati un’apposita modulistica volta a garantire un più efficiente e agevole rimborso o esonero parziale o totale delle ritenute alla fonte applicabili in Italia. 4.11.3 Distribuzione di riserve di cui all’articolo 47, comma 5, del TUIR Le informazioni fornite in questo Paragrafo sintetizzano il regime fiscale applicabile alla distribuzione da parte dell’Emittente – in occasione diversa dal caso di riduzione del capitale esuberante, di recesso, di esclusione, di riscatto o di liquidazione – delle Riserve di Capitale di cui all’articolo 47, comma quinto, del TUIR, ovverosia, tra l’altro, delle riserve od altri fondi costituiti con sovrapprezzi di emissione, con interessi di conguaglio versati dai sottoscrittori, con versamenti fatti dai soci a fondo perduto o in conto capitale e con saldi di rivalutazione monetaria esenti da imposta (di seguito anche “Riserve di Capitale”). a) Persone fisiche non esercenti attività d’impresa fiscalmente residenti in Italia Indipendentemente dalla delibera assembleare, le somme percepite da persone fisiche fiscalmente residenti in Italia non esercenti attività d’impresa a titolo di distribuzione delle riserve di capitali costituiscono utili per i percettori nei limiti e nella misura in cui sussistano, in capo alla società distributrice, utili di esercizio e riserve di utili (fatta salva la quota di essi accantonata in sospensione di imposta) in capo alla società che provvede all’erogazione. Le somme qualificate come utili sono soggette, a seconda che si tratti o meno di partecipazioni non qualificate e/o non relative all’impresa, al medesimo regime sopra riportato. Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto dell’importo eventualmente qualificabile come utile, riducono di pari ammontare il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione. Ne consegue che, in sede di successiva cessione, la plusvalenza imponibile è calcolata per differenza fra il prezzo di vendita e il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione ridotto di un ammontare pari alle somme percepite a titolo di distribuzione delle riserve di capitali (al netto dell’importo eventualmente qualificabile come utile). Secondo l’interpretazione dell’Amministrazione finanziaria le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, per la parte eccedente il costo fiscale della partecipazione costituiscono utili. In relazione alle partecipazioni per cui la persona fisica abbia optato per il regime cosiddetto del “risparmio gestito” di cui all’articolo 7 del D. Lgs. 461/1997, in assenza di qualsiasi chiarimento da parte dell’Amministrazione Finanziaria, seguendo un’interpretazione sistematica delle norme, le somme distribuite a titolo di ripartizione delle Riserve di Capitale dovrebbero concorrere a formare il risultato annuo della gestione maturato relativo al periodo d’imposta in cui è avvenuta la distribuzione. Anche il valore delle partecipazioni alla fine dello stesso periodo d’imposta (o al venire meno del regime del “risparmio gestito” se anteriore) deve essere incluso nel calcolo del risultato annuo della gestione maturato nel periodo d’imposta, da assoggettare ad imposta sostitutiva del 20%. b) Società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5 del TUIR, società di persone, società ed enti di cui all’articolo 73, comma primo, lett. a) e b) del TUIR e persone fisiche esercenti attività d’impresa, fiscalmente residenti in Italia In capo alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, alle società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate (escluse le società semplici) di cui all’articolo 5 del TUIR, alle società ed enti di cui all’articolo 73, comma primo, lett. a) e b), del TUIR, fiscalmente residenti in Italia, le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale costituiscono utili nei limiti e nella misura in cui sussistano utili di esercizio e riserve di utili (fatte salve le quote di essi accantonate in sospensione di imposta) in capo alla società che provvede all’erogazione. Le somme qualificate come utili dovrebbero essere soggette al medesimo regime riportato al punto b) del Paragrafo 4.11.2. Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto dell’importo eventualmente qualificabile 278 come utile, riducono il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione di un pari ammontare. Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, per la parte eventualmente eccedente il costo fiscale della partecipazione, costituiscono plusvalenze e come tali assoggettate al regime evidenziato al punto c) del Paragrafo 4.11.1. c) Fondi pensione italiani In base ad una interpretazione sistematica delle norme, le somme percepite da fondi pensione italiani di cui al D.Lgs. 252/05, a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, dovrebbero concorrere a formare il risultato netto di gestione maturato relativo al periodo d’imposta in cui è avvenuta la distribuzione, soggetto ad un’imposta sostitutiva dell’11%. Anche il valore delle partecipazioni alla fine dello stesso periodo d’imposta deve essere incluso nel calcolo del risultato annuo di gestione. d) O.I.C.V.M. (fondi di investimento, SICAV) Le somme percepite da O.I.C.V.M. soggetti alla disciplina di cui all’art. 8, commi da 1 a 4, del D. Lgs. 461/1997 (fondi di investimento e SICAV), a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, dovrebbero concorrere a formare il risultato netto di gestione maturato relativo al periodo d’imposta in cui è avvenuta la distribuzione, soggetto a ritenuta alla fonte nella misura del 20%, applicabile al momento dell’eventuale distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o liquidazione delle quote. Anche il valore delle partecipazioni alla fine dello stesso periodo d’imposta deve essere incluso nel calcolo del risultato annuo di gestione. Detta ritenuta opera a titolo d’acconto, ovvero d’imposta, in ragione della natura giuridica del sottoscrittore delle relative quote. e) Soggetti fiscalmente non residenti in Italia privi di stabile organizzazione nel territorio dello Stato In capo ai soggetti fiscalmente non residenti in Italia (siano essi persone fisiche o società di capitali), privi di stabile organizzazione in Italia cui la partecipazione sia riferibile, la natura fiscale delle somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale è la medesima di quella evidenziata per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa fiscalmente residenti in Italia. Al pari di quanto evidenziato per le persone fisiche e per le società di capitali fiscalmente residenti in Italia, le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto dell’importo eventualmente qualificabile come utile, riducono in egual misura il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione. f) Soggetti fiscalmente non residenti in Italia dotati di stabile organizzazione nel territorio dello Stato Relativamente ai soggetti non residenti che detengono la partecipazione attraverso una stabile organizzazione in Italia, tali somme concorrono alla formazione del reddito della stabile organizzazione secondo il regime impositivo previsto per le società ed enti di cui all’articolo 73 comma primo, lett. a) e b) del TUIR, fiscalmente residenti in Italia. Qualora la distribuzione di Riserve di Capitale derivi da una partecipazione non connessa ad una stabile organizzazione in Italia del soggetto percettore non residente, si faccia riferimento a quanto esposto sub e). 4.11.3 Tassa sui contratti di borsa Ai sensi dell’articolo 37 del Decreto Legge 31 dicembre 2007 n. 248, convertito nella Legge 28 febbraio 2008 n. 31, la tassa sui contratti di borsa di cui al Regio Decreto 30 dicembre 1923 n. 3278 è stata abrogata. 4.11.4 Imposta sulle successioni e donazioni Il D.L. n. 262 del 3 ottobre 2006, convertito con legge 286 del 27 dicembre 2006, ha ripristinato le imposte di successione e donazione di cui al D.lgs n. 346/1990 nel testo vigente alla data del 24 ottobre 2001, prevedendo, fra l’altro, la tassazione dei trasferimenti per causa di morte, per donazione o per atti ad altro titolo gratuito di azioni e altri titoli. Pertanto, ai sensi del predetto decreto, il trasferimento delle azioni per successione e donazione viene assoggettato a tassazione con le seguenti modalità: - trasferimenti a favore del coniuge o di parenti in linea retta: imposta del 4%, sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, Euro 1 milione; - trasferimenti a favore di fratelli e sorelle: imposta del 6% con una franchigia di Euro 100.000,00; - trasferimenti a favore di altri parenti fino al 4° grado, degli affini in linea retta e degli affini in linea collaterale fino al 3° grado: imposta del 6%, senza franchigia; - trasferimenti a favore di tutti gli altri soggetti: imposta all’8% senza franchigia; - la franchigia è aumentata ad Euro 1,5 milioni per trasferimenti a favore di soggetti portatori di handicap grave. 279 Ai fini della determinazione dell’imponibile soggetto ad imposta di successione o donazione, per le azioni non quotate si deve assumere il valore della frazione di patrimonio della società partecipata risultante dall’ultimo bilancio pubblicato. 280 5. 5.1 5.1.1 CONDIZIONI DELL’OFFERTA Condizioni, statistiche relative all’Offerta, Calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’Offerta Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata L’Offerta non è subordinata ad alcuna condizione. Condizione necessaria per poter aderire all’Offerta è la titolarità di un rapporto di conto corrente aperto presso l’Emittente. 5.1.2 Ammontare totale dell’Offerta L’Offerta ha ad oggetto Azioni ordinarie BCC che hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle azioni della Banca già in circolazione alla data d’inizio dell’Offerta. Non è previsto un ammontare massimo delle Azioni di nuova emissione né un ammontare prefissato di azioni proprie oggetto di vendita. Il consiglio di amministrazione dell’Emittente ha comunque l’obiettivo di collocare almeno Euro 8.000.000,00 di nuovo capitale. Si rinvia alla Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.9. 5.1.3 Periodo di validità dell’Offerta e descrizione delle modalità di sottoscrizione Laddove l’Emittente non si avvalga della facoltà di sospendere o chiudere anticipatamente l’Offerta, la Durata dell’Offerta stessa è di 12 (dodici) mesi e si svolge in Periodi di Offerta Mensile, ciascuno della durata di 1 (un) mese e/o di frazione di mese, come indicato nel seguente Calendario: - Primo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° aprile 2014 al 30 aprile 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 30 aprile 2014 e comunque entro la fine del mese di maggio 2014; - Secondo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° maggio 2014 al 31 maggio 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 maggio 2014 e comunque entro la fine del mese di giugno 2014; - Terzo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° giugno 2014 al 30 giugno 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 30 giugno 2014 e comunque entro la fine del mese di luglio 2014; - Quarto Periodo di Offerta Mensile: dal 1° luglio 2014 al 31 luglio 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 luglio 2014 e comunque entro la fine del mese di agosto 2014; - Quinto Periodo di Offerta Mensile: dal 1° agosto 2014 al 31 agosto 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 agosto 2014 e comunque entro la fine del mese di settembre 2014; - Sesto Periodo di Offerta Mensile: dal 1° settembre 2014 al 30 settembre 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 30 settembre 2014 e comunque entro la fine del mese di ottobre 2014; - Settimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° ottobre 2014 al 31 ottobre 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 ottobre 2014 e comunque entro la fine del mese di novembre 2014; - Ottavo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° novembre 2014 al 30 novembre 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 30 novembre 2014 e comunque entro la fine del mese di dicembre 2014; - Nono Periodo di Offerta Mensile: dal 1° dicembre 2014 al 31 dicembre 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 dicembre 2014 e comunque entro la fine del mese di gennaio 2015; - Decimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° gennaio 2015 al 31 gennaio 2015, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 gennaio 2015 e comunque entro la fine del mese di febbraio 2015; 281 - Undicesimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° febbraio 2015 al 28 febbraio 2015, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 28 febbraio 2015 e comunque entro la fine del mese di marzo 2015; - Dodicesimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° marzo 2015 al 31 marzo 2015, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 marzo 2015 e comunque entro la fine del mese di aprile 2015. L’Offerta terminerà quindi il 31 marzo 2015. Alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione della Banca, al termine di ciascun Periodo di Offerta Mensile, il Consiglio di Amministrazione delibera, unitamente all’emissione delle Azioni, anche sulla richiesta di ammissione a socio da parte degli aderenti all’Offerta. Si segnala che la data di iscrizione a libro soci coincide con la data di pagamento, mentre la consegna delle Azioni agli aderenti all’Offerta avviene nei giorni immediatamente successivi a detta iscrizione (di norma entro 3 (tre) giorni lavorativi). L’Emittente ha la facoltà di sospendere o chiudere anticipatamente l’Offerta. Per ulteriori informazioni si veda il successivo Paragrafo 5.1.4. Il soggetto, persona fisica o persona giuridica, che intenda aderire all’Offerta dovrà compilare e sottoscrivere l’apposita Scheda di Adesione che contiene, fra l’altro: - l’avvertenza che l’aderente può ricevere gratuitamente copia del Prospetto Informativo; - il richiamo alla Sezione I, Capitolo IV “Fattori di rischio” contenuto nel Prospetto Informativo. Il soggetto che, contestualmente alla presentazione della Scheda di Adesione, formula la richiesta di ammissione a socio deve presentare all’Emittente la seguente documentazione: 1) 2) ove si tratti di una persona fisica: - certificato contestuale (residenza, cittadinanza, stato civile, godimento diritti); - fotocopia di un documento di identità valido; - fotocopia del codice fiscale; - una foto formato tessera. ove si tratti di una persona giuridica: - copia dello statuto e dell’atto costitutivo; - certificato camerale; - copia del verbale di delibera assembleare o consiliare di richiesta di ammissione a socio, e adesione all’Offerta di BCC; documenti del legale rappresentante se il legale rappresentante è già socio come persona fisica non è richiesta alcuna documentazione, altrimenti la documentazione richiesta è la seguente: - fotocopia di un documento di identità valido; - fotocopia del codice fiscale; - certificato anagrafico contestuale (residenza, cittadinanza, stato civile, godimento diritti). Il soggetto, già socio dell’Emittente, che intende aderire all’Offerta, unitamente alla Scheda di Adesione, deve presentare all’Emittente la seguente documentazione: 1) ove si tratti di una persona fisica: - 2) fotocopia di un documento di identità valido; ove si tratti di una persona giuridica: - copia del verbale di delibera assembleare o consiliare di Richiesta di Adesione all’Offerta di ulteriori Azioni; - eventuale atto comprovante la sussistenza del relativo potere in capo al richiedente l’Adesione all’Offerta se diverso dal legale rappresentante. 282 La Scheda di Adesione è disponibile presso le Filiali e le Sedi Secondarie dell’Emittente e deve essere consegnata, debitamente sottoscritta, corredata dalla necessaria documentazione, presso le Filiali e le Sedi Distaccate stesse. La Banca pubblicherà il Prospetto Informativo sul proprio sito internet www.centropadana.bcc.it successivamente al deposito presso Consob e alla sua pubblicazione ai sensi di legge. Copia del Prospetto Informativo sarà gratuitamente a disposizione di chiunque ne faccia richiesta presso la sede sociale e presso le Filiali dell’Emittente. 5.1.4 Revoca o sospensione dell’Offerta Qualora, durante uno dei Periodi di Offerta Mensile dovessero verificarsi circostanze quali gravi mutamenti negativi nella situazione politica, finanziaria, economica, normativa, valutaria o di mercato, ovvero eventi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell’Emittente che siano tali da rendere sconsigliabile la prosecuzione dell’Offerta o da renderne opportuna la sospensione ovvero tali da rendere necessaria la modifica di uno o più degli elementi essenziali dell’Offerta, l’Emittente potrà decidere di revocare, sospendere ovvero di chiudere anticipatamente l’Offerta. Qualora l’Offerta, nei termini previsti nel presente Prospetto Informativo venisse revocata, sospesa e/o chiusa anticipatamente, ne verrà data comunicazione al pubblico mediante apposito avviso che sarà pubblicato su almeno un giornale a larga diffusione nella zona di operatività dell’Emittente e contestualmente trasmesso a Consob, almeno 5 (cinque) giorni prima della data prevista per la sospensione o per la chiusura anticipata. Nel caso di revoca, sospensione o chiusura anticipata dell’Offerta, tutte le Richieste di Adesione all’Offerta pervenute entro la data prevista per la sospensione o la chiusura definitiva dell’Offerta, e non ancora valutate dal consiglio di amministrazione, saranno valutate alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione. 5.1.5 Riduzione della sottoscrizione e modalità di rimborso Agli aderenti all’Offerta non è concessa la possibilità di ridurre, ritirare o revocare, salvo i casi di legge, la propria Richiesta di Adesione all’Offerta. Resta comunque inteso che, conformemente a quanto previsto dall’art. 95-bis, comma 2, del TUF, in caso di pubblicazione di un supplemento al Prospetto Informativo, coloro i quali hanno formulato la Richiesta di Adesione, nell’ambito dell’Offerta oggetto del Prospetto Informativo, prima della pubblicazione del predetto supplemento hanno il diritto, esercitabile entro 2 (due) giorni lavorativi da tale pubblicazione ovvero entro il termine indicato nel supplemento stesso di revocare la loro Richiesta di Adesione, purché i fatti nuovi, gli errori o le imprecisioni che abbiano dato luogo alla pubblicazione del supplemento, siano intervenuti prima della chiusura definitiva dell’Offerta o della consegna delle Azioni. In caso di revoca della Richiesta di Adesione a seguito della pubblicazione del supplemento al Prospetto Informativo, il consiglio di amministrazione dell’Emittente, preso atto delle revoche, non emetterà le Azioni oggetto di Richiesta di Adesione revocata, ovvero, se le Azioni sono già state emesse, non procederà all’iscrizione a libro soci del richiedente e quindi all’incasso del prezzo delle relative Azioni e alla consegna delle stesse. Tale somma sarà remunerata al tasso legale. 5.1.6 Ammontare minimo e/o massimo di ogni sottoscrizione Fermo restando che ai sensi dell’art. 34, comma 4, del TUB, nessun socio può comunque detenere Azioni il cui valore nominale complessivo superi Euro 50.000,00 (cinquantamila/00). Nel corso della presente Offerta il lotto minimo di adesione è pari a 100 Azioni ed il lotto massimo di adesione è pari a n. 1900 Azioni. Gli aderenti non soci, dovranno preliminarmente richiedere la sottoscrizione, contestualmente alla richiesta di ammissione a socio, di n. 100 Azioni. Successivamente a tale prima sottoscrizione, essi potranno sottoscrivere ulteriori Azioni nella misura di n. 1800 Azioni. 5.1.7 Ritiro della sottoscrizione L’adesione all’Offerta è irrevocabile, salvo i casi previsti dalla legge. Ai sottoscrittori, pertanto, non è concessa la possibilità di ritirare la sottoscrizione delle Azioni, fatta salva l’ipotesi di revoca prevista dall’art. 95-bis, comma 2, del TUF. Per maggiori informazioni si veda il precedente Paragrafo 5.1.5. 5.1.8 Modalità e termini per il pagamento e la consegna delle Azioni Qualora il richiedente sia in possesso di un conto corrente presso la Banca alla data della Richiesta di Adesione, la somma corrispondente al prezzo delle Azioni che intende sottoscrivere sarà temporaneamente resa indisponibile sul conto corrente del richiedente dall’Emittente. 283 Ove il richiedente non abbia sul conto corrente la liquidità necessaria dovrà versare, all’atto della presentazione della Scheda di Adesione, la somma necessaria nel conto corrente a lui intestato. Qualora invece il richiedente non fosse in possesso di un conto corrente presso la Banca, dovrà aprirlo, scegliendo fra le diverse tipologie di conto corrente, le cui caratteristiche sono riassunte nei fogli informativi disponibili sul sito della Banca. A tal fine si specifica che il costo minimo annuo per il rapporto di conto corrente è pari a Euro 36,00 (anche per i soggetti che al momento della sottoscrizione della Richiesta di Adesione all’Offerta non sono soci). Contestualmente all’apertura del rapporto di conto corrente, il richiedente dovrà versare in detto conto la somma corrispondente al prezzo delle Azioni oggetto della relativa Richiesta di Adesione; tale somma sarà temporaneamente resa indisponibile sul conto corrente. La somma versata verrà addebitata direttamente dall’Emittente sul conto corrente del richiedente con valuta alla data di trascrizione al libro soci della sottoscrizione, ovvero: (i) sarà di nuovo resa disponibile, in tutto o in parte, al richiedente ove questi abbia richiesto un numero di Azioni tale da superare i limiti previsti dalla legge o i Limiti all’Adesione; (ii) sarà di nuovo resa disponibile al richiedente che abbia contestualmente richiesto l’ammissione a socio, in caso di esito negativo della relativa procedura di ammissione. In caso di rigetto della richiesta da parte del consiglio di amministrazione – che verrà comunicata, per iscritto, al richiedente nei giorni immediatamente successivi alla riunione del consiglio di amministrazione che ne ha deliberato tale rigetto -, il conto corrente eventualmente aperto dal richiedente ai fini dell’Adesione all’Offerta verrà chiuso, salvo diversa disposizione del correntista, senza costi o spese per il correntista stesso. La chiusura del conto corrente avverrà quindi nei giorni immediatamente successivi alla riunione del consiglio di amministrazione che ha deliberato il rigetto della Richiesta di Adesione. 5.1.9 Pubblicazione dei risultati dell’Offerta L’Emittente comunicherà i risultati dell’Offerta, relativi ad ogni singolo Periodo di Offerta Mensile, entro i 5 (cinque) giorni lavorativi successivi alla data della corrispondente delibera del consiglio di amministrazione, mediante comunicato stampa pubblicato sul sito internet della Banca www.centropadana.bcc.it. Copia di tale avviso verrà contestualmente trasmessa a Consob. Copia cartacea gratuita sarà consegnata a chiunque ne farà semplice richiesta. Con le medesime modalità e negli stessi termini l’Emittente comunicherà il risultato complessivo dell’Offerta entro i 5 (cinque) giorni lavorativi successivi alla data dell’ultima adunanza utile del consiglio di amministrazione che dovrà tenersi dopo il 31 marzo 2015 e comunque entro la fine del mese di aprile 2015. 5.1.10 Diritto di prelazione e trattamento dei diritti non esercitati Non applicabile alla presente Offerta. 5.2 5.2.1 Piano di ripartizione e di assegnazione Destinatari e mercati dell’Offerta L’Offerta è indirizzata al pubblico indistinto fatte salve le limitazioni previste dallo Statuto. In particolare, ai sensi dell’art. 6 dello Statuto della Banca, possono essere ammessi a socio le persone fisiche e giuridiche, le società di ogni tipo regolarmente costituite, i consorzi, gli enti e le associazioni, che risiedono o svolgono la loro attività in via continuativa nella zona di competenza territoriale della Banca. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si tiene conto dell’ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unità operative. Inoltre, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto non possono far parte della Banca i soggetti che: a) siano interdetti, inabilitati, falliti, interdetti all’emissione di assegni bancari; b) non siano in possesso dei requisiti determinati ai sensi del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385; c) siano, a giudizio del consiglio di amministrazione, inadempienti verso la Società o abbiano costretto quest’ultima ad atti giudiziari per l’adempimento di obbligazioni da essi assunte nei suoi confronti. Condizione necessaria per poter aderire all’Offerta è la titolarità di un rapporto di conto corrente aperto presso l’Emittente. Il mercato dell’Offerta è quello locale dove ha competenza territoriale l’Emittente. A tal fine si rinvia a quanto riportato alla precedente Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.4. 284 5.2.2 Eventuali impegni a sottoscrivere Azioni Nessun soggetto terzo ha assunto a fermo l’emissione, in tutto o in parte, né garantisce il buon esito dell’operazione, né interviene nel Collocamento delle Azioni. L’operazione è curata dalla sola BCC Centropadana, in qualità di emittente e collocatore. Non sono previsti per l’operazione consorzi di Collocamento e non vi sono accordi di lock-up. Non esistono accordi per il riacquisto degli strumenti finanziari oggetto della presente Offerta. Alla Data del Prospetto Informativo, per quanto a conoscenza dell’’Emittente, né gli azionisti, né i membri del consiglio di amministrazione né del collegio sindacale hanno espresso alcuna propria determinazione in ordine all’Adesione all’Offerta. 5.2.3 Modalità e termini di comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato Non sono previste comunicazioni ai sottoscrittori delle Azioni prima dell’assegnazione delle stesse. L’Emittente comunica ai richiedenti l’avvenuta emissione delle Azioni a mezzo lettera. 5.2.4 Over Allotment e Greenshoe Non applicabile alla presente Offerta. 5.3 5.3.1 Fissazione del Prezzo Prezzo al quale saranno offerte le Azioni e spese a carico del sottoscrittore Il prezzo delle Azioni, di cui all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo, che non sono quotate in un mercato regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione o mediante un internalizzatore sistematico e non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo 2528 cod. civ., che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative possa essere maggiorato di un sovrapprezzo determinato dall’Assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del consiglio di amministrazione. Il prezzo di emissione delle Azioni varia in funzione dello status del sottoscrittore all’atto della Richiesta di Adesione a seconda che lo stesso sia o non sia già socio di BCC Centropadana. Il valore nominale delle Azioni è pari a Euro 25,82 per ogni Azione. La differenza di prezzo è costituita dal sovrapprezzo fissato dall’Assemblea in data 25 aprile 1993 in Euro 10,33 (LIT 20.000), da versare in aggiunta al valore nominale di Euro 25,82 per ogni Azione, costituente il lotto minimo, sottoscritta dai nuovi soci. Il lotto minimo fissato per l’adesione all’Offerta è di n. 100 (cento) Azioni. Si specifica che contestualmente alla richiesta di ammissione a socio e, dunque, alla richiesta di sottoscrizione del lotto minimo di n. 100 Azioni, i richiedenti avranno facoltà di formulare, nell’ambito della medesima Scheda di Adesione, ulteriori richieste di sottoscrizione di Azioni che si intendono subordinate al positivo esito della procedura di ammissione a socio ed a seguito della conseguente trascrizione al libro soci. Le sottoscrizioni ulteriori effettuate una volta ottenuta l’ammissione a socio, saranno regolate al valore nominale di Euro 25,82 per ogni Azione senza l’applicazione del sovrapprezzo. Le tabelle riportate nel seguito esemplificano l’importo minimo e massimo sottoscrivibile da chi aderisce all’Offerta. Esempio 1 - esborso minimo e massimo per l’adesione all’Offerta da parte di un non socio. (Valori in Euro) n. azioni Valore nominale unitario 100 25,82 100 25,82 Sovrapprezzo Totale 1° Richiesta di Adesione e ammissione a socio Lotto 10,33 3.615,00 richieste successive Lotto minimo 2.582,00 285 Lotto massimo 1800 46.476,00 25,82 Esborso minimo 3.615,00 Esborso massimo 50.091,00 Esempio 2 - esborso minimo e massimo per l’adesione all’Offerta da parte di un socio. (Valori in Euro) Sovrapprezzo Totale n. azioni Valore nominale unitario 100 25,82 2.582,00 Lotto minimo 100 25,82 2.582,00 Lotto massimo 1800 25,82 46.476,00 1° Richiesta di Adesione e ammissione a socio Lotto richieste successive Esborso minimo 2.582,00 Esborso massimo 49.058,00 Le Azioni emesse dall’Emittente e oggetto della presente Offerta sono caratterizzate da peculiarità tali per cui risulta poco significativo un confronto in termini di multiplo Price/Earnings con i propri competitors - banche costituite in forma di società per azioni e banche popolari. Più precisamente, con riferimento al multiplo Price/Earnings si osserva quanto segue: - il Price, così come definito dalla dottrina finanziaria e dalla prassi degli analisti non risulta applicabile alla fattispecie in parola in quanto nella presente Offerta, ma anche nell’ordinaria attività di ammissione alla qualifica di Socio, le Azioni sono sottoscrivibili al valore nominale, eccezion fatta per i neo Soci i quali, limitatamente alla prima sottoscrizione, sono tenuti a corrispondere una somma a titolo di sovrapprezzo. - con riferimento agli Earnings si evidenziano le limitazioni previste dalla normativa vigente che rendono poco significativa la valenza monetaria degli utili distribuibili da una Banca di Credito Cooperativo e, conseguentemente, la constatazione che l’interesse primario del Socio si sostanzierà nel vantaggio derivante dalla possibilità di utilizzo dei servizi e dei prodotti della Banca. Si forniscono comunque di seguito i moltiplicatori di prezzo, Price/Earnings e Price/Book Value, al 31 dicembre 2012. Con riferimento al multiplo Price/Earnings si evidenzia che, a fronte di un corrispettivo di Euro 36,15 (valore nominale di Euro 25,82 aumentato del sovrapprezzo di Euro 10,33) pagato dal sottoscrittore, l’utile d’esercizio per azione al 31 dicembre 2012 era pari ad Euro 8,68. Conseguentemente, il multiplo Price/Earnings può essere espresso come rapporto tra Euro 36,15/8,68 = 4,16. Con riferimento al multiplo Price/Book Value si evidenzia che, a fronte di un corrispettivo di Euro 36,15 (valore nominale di Euro 25,82 aumentato del sovrapprezzo di Euro 10,33) pagato dal sottoscrittore, il valore del patrimonio netto (compreso l’utile di esercizio) per azione al 31 dicembre 2012 era pari ad Euro 217,02. Conseguentemente, il multiplo Price/Book Value può essere espresso come rapporto tra Euro 36,15/Euro 217,02 = 0,17. La tabella che segue illustra il raffronto tra i rapporti di Price/Earnings e di Price/Book Value dell’Emittente, con riferimento al valore nominale delle Azioni aumentato del sovrapprezzo, con quello di altre banche non quotate selezionate in base al modello di business retail adottato, comparabile con quello dell’Emittente e con alcune banche quotate che operano sullo stesso territorio dell’Emittente. Tali informazioni sono riferite al 31 dicembre 2012 per le banche non quotate comparabili con la Banca (ad eccezione delle informazioni riguardanti Banca Etica che sono riferite al 30 giugno 2013) non essendo stato possibile reperire le medesime informazioni aggiornate al 30 giugno 2013, mentre sono riferite al 30 giugno 2013 per le banche quotate. 286 P/E BANCHE NON QUOTATE P/BV 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012 Emittente 4,16 0,17 BCC di Roma (*) 4,18 0,13 Banca Popolare di Sviluppo (*) N.S. 0,98 (*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it). P/E BANCHE NON QUOTATE P/BV 30 giugno 2013 Emittente Banca Etica (*) 30 giugno 2013 7,77 0,19 24,48 0,87 (*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it). P/E BANCHE QUOTATE P/BV 30 giugno 2013 30 giugno 2013 Emittente 7,77 0,19 Banca Popolare di Milano (*) 4,73 0,28 Banca Popolare di Sondrio (*) 16,29 0,63 5,18 0,18 Banco Popolare (*) (*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it). Si precisa inoltre che nel caso in cui l’Emittente, nel corso dell’Offerta, acquisti azioni proprie a norma di quanto previsto dall’articolo 2529 cod. civ. e dallo Statuto, il titolare dell’Azione, oltre che trovare per suo conto una controparte interessata all’acquisto nei limiti delle previsioni legislative e statutarie, potrà comunicare alla Banca la propria intenzione di cedere le Azioni. La Banca potrà acquistarle in contropartita diretta al valore nominale ai sensi dell’art. 21 dello Statuto. Inoltre, si segnala che l’acquisto da parte della Banca di azioni proprie può essere effettuato nei limiti previsti dalla legge e dell’apposito fondo alimentato con gli accantonamenti deliberati di volta in volta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio dall’Assemblea dei soci, (al riguardo si evidenzia che la Banca, in sede di approvazione dei precedenti bilanci di esercizio, ha destinato al “fondo acquisto azioni” proprie la somma di Euro 2.400.000,00). Si segnala che potrebbe accadere che durante un Periodo di Offerta Mensile, si esaurisca la disponibilità del predetto fondo e quindi che venga raggiunto il numero massimo di azioni proprie detenibili. In tal caso la Banca non potrà acquistare ulteriori azioni proprie sino a quando l’Assemblea dei soci non delibererà i necessari accantonamenti per alimentare il fondo. Per completezza si riporta nella tabella che segue le effettive quantità di Azioni acquistate dalla Banca negli anni 2011, 2012 e 2013. Di norma, il perfezionamento dell’operazione di acquisto di Azioni da parte della Banca si verifica nel medesimo anno di esercizio in cui è stata assunta la relativa delibera di acquisto da parte del consiglio di amministrazione dell’Emittente. Le Azioni proprie sono di regola vendute a soci a fronte di richieste da parte degli stessi di incremento della propria partecipazione nel capitale sociale dell’Emittente. (Valori in Euro) 5.3.2 Anno n. Azioni Capitale 2011 31.659 817.435,38 2012 12.189 314.719,98 2013 15.497 400.132,54 Procedura per la comunicazione del prezzo Il prezzo di Offerta è indicato nel Prospetto Informativo. 5.3.3 Limitazione del diritto di prelazione agli azionisti dell’Emittente Nell’ambito della presente Offerta non sono previste limitazioni ai diritti di opzione e di prelazione. 287 5.3.4 Eventuale differenza tra il prezzo di Offerta delle Azioni e il prezzo delle Azioni pagato nel corso dell’anno precedente o da pagare da parte dei membri del consiglio di amministrazione, dei membri del collegio sindacale, dei principali dirigenti, o persone affiliate I membri degli organi di amministrazione, direzione, vigilanza e gli alti dirigenti o persone strettamente legate agli stessi non hanno acquistato Azioni dell’Emittente ad un prezzo differente da quello fissato per l’acquisto delle Azioni da parte di qualsiasi socio e corrispondente al valore nominale delle Azioni eventualmente maggiorato del sovrapprezzo fissato dall’Assemblea. Non vi sono differenze tra il prezzo di Offerta ed il costo per la sottoscrizione delle Azioni per i membri del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e dell’alta dirigenza della Banca o per persone ad essi affiliate. 5.4 5.4.1 Collocamento e sottoscrizione Indicazione dei responsabili del Collocamento dell’Offerta e dei collocatori Le Azioni oggetto dell’Offerta sono offerte direttamente dall’Emittente, che agirà contestualmente quale emittente e responsabile del Collocamento dell’Offerta. 5.4.2 Organismi incaricati del servizio finanziario e agenti depositari Le Richieste di Adesione all’Offerta dovranno essere effettuate mediante sottoscrizione della Scheda di Adesione disponibile presso tutte le Sedi Distaccate e le Filiali dell’Emittente. L’addetto alla Filiale o alla Sede Distaccata rilascia ricevuta della ricezione della Scheda di Adesione e della documentazione ad essa allegata, la cui data fa fede ai fini dell’imputazione della Richiesta di Adesione in essa contenuta a ciascuno dei Periodi di Offerta Mensile. Ai sensi e per gli effetti degli artt. 30 e 32 del TUF la presente Offerta non verrà svolta fuori sede o a distanza. 5.4.3 Impegni di sottoscrizione e garanzia Per quanto a conoscenza dell’Emittente, né i componenti del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e della Direzione Generale dell’Emittente, né altre persone terze hanno assunto impegni di adesione all’Offerta, o garantito il buon esito dell’operazione. Si specifica in ogni caso che i dipendenti dell’Emittente, salvo quelli già soci prima dell’inizio dell’Offerta, non rientrano fra i destinatari dell’Offerta. 5.4.4 Data in cui è stato o sarà concluso l’accordo di sottoscrizione Non è stato sottoscritto, e non è prevista la sottoscrizione di, alcun accordo di sottoscrizione nell’ambito della presente Offerta. 288 6. 6.1 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE Mercati di quotazione L’Emittente non ha fatto, né allo stato è intenzionato a fare, domanda di ammissione alla negoziazione delle Azioni su alcun mercato regolamentato o non regolamentato. 6.2 Altri mercati in cui le azioni dell’Emittente sono negoziate Le azioni BCC non sono quotate in alcun mercato regolamentato italiano o estero. 6.3 Altre operazioni Non sono previste in prossimità dell’Offerta altre operazioni di sottoscrizione o di Collocamento privato di strumenti finanziari della stessa categoria di quelli oggetto dell’Offerta. 6.4 Intermediari autorizzati nel mercato secondario Alla Data del Prospetto Informativo, per quanto a conoscenza dell’Emittente, non vi sono soggetti che si sono assunti il fermo impegno di agire quali Intermediari autorizzati nelle operazioni sul mercato secondario. 6.5 Stabilizzazione Non è previsto lo svolgimento di alcuna attività di stabilizzazione da parte dell’Emittente o di soggetti dallo stesso incaricati. 289 7. 7.1 POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALL’OFFERTA Informazioni sui soggetti che offrono le Azioni Le Azioni sono offerte direttamente dall’Emittente e, pertanto, per tutte le informazioni riguardanti l’Emittente, si rinvia ai dati e alle informazioni fornite nel Prospetto Informativo. 7.2 Numero e classe degli strumenti finanziari offerti da ciascuno dei possessori degli strumenti finanziari che procedono alla vendita Non applicabile. 7.3 Accordi di lock-up Nell’ambito della presente Offerta non sono previsti accordi di lock-up. 290 8. 8.1 SPESE LEGATE ALL’OFFERTA Proventi netti totali e stima delle spese totali legate all’Offerta L’ammontare complessivo delle Azioni emesse per ciascun Periodo di Offerta Mensile sarà determinato sulla base della sommatoria delle Azioni richieste da ciascun soggetto ammesso a socio o già socio dell’Emittente nel rispetto dei limiti di Legge e dei Limiti all’Offerta. L’ammontare netto ricavato dall’Offerta è calcolato nella misura massima di Euro 7.943.000,00, al netto delle spese legate all’Offerta complessivamente stimate in Euro 57.000,00. 291 9. DILUIZIONE La possibilità che vengano a determinarsi effetti diluitivi sul capitale sociale detenuto da ciascun socio, consistenti nella riduzione della quota di capitale detenuta per effetto dell’ingresso di nuovi soci o, nei limiti previsti dalla legge, della sottoscrizione di ulteriori azioni da parte dei soci esistenti, sono immanenti al tipo sociale dell’Emittente, che, in quanto cooperativa, è una società a capitale variabile. Tale profilo di rischio, sebbene i relativi effetti, stante il principio del voto capitario applicabile alle banche, aventi natura di cooperativa, siano circoscritti ai soli aspetti economici, può tradursi di fatto nel rischio di una momentanea riduzione di redditività delle Azioni determinata dall’eventuale ritardo sui ritorni del nuovo capitale investito, nonché in ragione delle differenze tra prezzo di emissione e valore patrimoniale delle Azioni, nel rischio di una riduzione del valore patrimoniale dell’ammontare complessivo di Azioni risultanti per effetto delle nuove emissioni. Non essendo possibile prevedere l’ammontare di nuovo capitale sociale che risulterà all’esito dell’Offerta, non è possibile fornire alcuna stima circa la portata dei suindicati effetti di riduzione, eventuale, della redditività. 292 10. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Il Prospetto Informativo non contiene informazioni supplementari. Si precisa che alle Azioni e all’Emittente non è stato assegnato alcun rating. 293
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