Borse in calo, occhi puntati su BoT e agenzie di rating

10/10/2014
Borse in calo, occhi puntati su BoT e agenzie di rating - Il Sole 24 ORE
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10 ottobre 2014
Borse in calo, occhi puntati su BoT e agenzie di
rating
di Maximilian Cellino
Avvio in calo per i mercati azionari europei dopo la discesa di Wall Street ieri sera, in una giornata
condizionata dall'attesa per l’asta BoT e soprattutto per le decisioni delle agenzie Moody’s e Dbrs sul
rating italiano. Nelle prime battute l'indice Ftse Mib registra infatti un ribasso dello 0,9%, muovendosi in
linea con gli altri listini del Vecchio Continente (segui gli indici in diretta). In precedenza anche Tokyo ha
terminato in calo dell’1,15%. Poco mosso lo spread BTp-Bund a 142 punti base, con il rendimento del
decennale italiano al 2,34%. L'euro si mantiene poco sotto gli 1,27 dollari (cambio euro/dollaro e
convertitore di valuta).
Si prepara un finale di settimana piuttosto movimentato per i mercati finanziari, che hanno già
manifestato un certo nervosismo nelle ultime giornate. Se i temi della stagnazione europea e delle mosse
delle banche centrali (Bce, ma soprattutto Fed) continuano a condizionare le scelte, c’è da giurare che
oggi a impensierire gli investitori, quantomeno quelli italiani, sarà il pronunciamento di Moody’s e Dbrs
sul rating sovrano del nostro Paese (che però arriverà a mercati chiusi). A misurare la febbre sul mercato
potrebbe comunque arrivare già in mattinata l’asta dei BoT annuali, che dovrebbe far registrare
rendimenti in rialzo dopo i minimi storici di settembre.
L’Eurozona preoccupa
Ieri le Borse hanno segnato flessioni significative, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti (a differenza
dei titoli di Stato), condizionate dai timori sulla crescita del Vecchio Continente. «Anche la Bce ha
espresso palesemente dubbi sul fatto che le riforme all'interno dell'Eurozona non vengano attuate in
tempi ragionevoli e in maniera da evitare una terza recessione nel giro di pochi anni», spiega Nicola
Esposito di Tendercapital, che sottolinea comunque come Draghi abbia «ribadito la disponibilità a
implementare ogni manovra di natura non convenzionale che sia in grado di combattere la deflazione».
Timori che però non hanno per il momento scalfito la vena dei BTp, i cui rendimenti sul decennale ieri
sono scesi al 2,31% (spread a 141).
Tassi in ripresa per i BoT
Le tensioni pur minime sui titoli di Stato non dovrebbero impedire però una lieve risalita dei tassi di
interesse dei BoT all’asta in programma di questa mattina. Sul piatto ci sono 8 miliardi di titoli a 12 mesi
(un quantitativo superiore a i bond in scadenza), che secondo UniCredit Research potrebbero essere
collocati a un tasso attorno allo 0,30% in lieve rialzo rispetto al minimo storico (0,27%) di settembre.
«L’ultimo board della Bce - spiega infatti Elia Lattuga di UniCredit - ha lasciato un po’ di delusione sul
mercato, dopo che Draghi ha evitato di commentare sulla misura dell’espansione del bilancio
dell’Eurotower, in più le richieste inferiori alle attese da parte delle banche all’operazione Tltro di
settembre hanno messo pressione alla parte a breve della curva dei tassi».
Agenzie sugli scudi
Sul versante macroeconomico saranno di scena i dati sulla produzione industriale in Italia (ore 10), ma
anche in Francia, Gran Bretagna e Portogallo, mentre negli Stati Uniti terranno banco i discorsi di diversi
membri della Fed (fra cui Plosser, Lacker, Fisher e George). Il tutto mentre a Washington proseguono i
meeting annuali di Fmi e Banca mondiale e inizia la riunione dei ministri delle finanze e dei governatori
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-10-09/borse-occhi-puntati-bot-e-agenzie-rating-204449_PRN.shtml
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Borse in calo, occhi puntati su BoT e agenzie di rating - Il Sole 24 ORE
delle banche centrali del G20. Il vero market-mover della giornata (che giungerà però a mercati europei
ormai chiusi) è rappresentato dai pronunciamenti delle agenzie di rating su diversi paesi europei: S&P su
Finlandia e Francia, Fitch sul Portogallo, Dbrs su Olanda e Spagna.
La «minaccia» canadese
Sull’Italia arriveranno i giudizi di Moody’s (probabilmente in tarda serata) e di Dbrs (alle ore 18). I loro
rating (rispettivamente «Baa2» e «A-low») sono importanti, dato che servono alla Bce per determinare le
regole sui collaterali che le banche presentano all’Eurotower per ottenere denaro. Il giudizio dell’agenzia
canadese, in particolare, è il più importante, perché è il migliore fra le quattro ed è quello che tiene al
momento «appeso» il nostro Paese. Un eventuale declassamento al di sotto della soglia «A» potrebbe
significare maggiori trattenute («haircut», in inglese) ai danni delle banche italiane che consegnano BoT,
BTp e simili per ottenere denaro dalla Bce.
10 ottobre 2014
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