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FILARMONICA
LAUDAMO
MESSINA
ente morale onlus
94
ª
stagione concertistica 2014-2015
94
ª
stagione concertistica 2014-2015
2014
Ottobre
Novembre
Dicembre
19
26
6
9
16
20
30
4
7
14
Francesco D’Orazio & Giampaolo Nuti “Immagini dal secolo breve”
Salvatore Bonafede “Journey to Donnafugata”
Otherwise Quartet “Bufalino Sound InVerse”
Orchestra da Camera Kandinskij
Ars Trio di Roma “Russian Souvenir”
Daniele Condurso “Chopin & Chopin”
JSB - Come Bach
A. e D. Sollima, F. Adamo “Viaggio nella vocalità cameristica del 900”
Francesco Libetta
Fratelli Mancuso “Come albero scosso da interna bufera”
2015
Gennaio
4
11
18
22
Violetta Egorova “Centenario della morte di Aleksandr Skrjabin”
Mazzarino-Fioravanti-Bagnoli “Songs”
Alessandro Carbonare Trio
Pannonica Jazz Workshop “Strayhorn!”
Febbraio
1
5
8
15
19
1
5
Omnia Sax Quartet e David Brutti “200 anni dalla nascita di Adolphe Sax”
Les Eléments “Labirinti di Luce”
Warhol Piano Quartet
Orchestra Italiana di Arpe
Carmelo Coglitore & Giovanni Caridi “Chiudi gli occhi”
Emanuele Arciuli “American Evocations”
Basilio Timpanaro & Rossella Policardo
“Le Sonate a quattro mani di W.A. Mozart”
GliArchiEnsemble “150° della nascita di Carl Nielsen e Jean Sibelius”
Ferrante Plays Ferrante
Giuseppe Guarrella Niwas Quartet “Urban Lullaby”
Vijay Iyer Trio
Alta Musicae “Dulces et Fortissimae”
Quintetto Classico
Carlo Cattano Orchestra
Antonia e Francesco Comito
Orchestra di Fiati del Corelli - dir. Lorenzo Della Fonte
Omaggio a Billy Strayhorn nel centenario della nascita
Marzo
Aprile
Maggio
8
15
19
22
29
12
19
26
3
ANTIQVA
Orchestra da Camera Kandinskij
JSB - Come Bach
Alta Musicae
CLASSICA
Francesco D’Orazio & Giampaolo Nuti
Ars Trio di Roma
Francesco Libetta
Violetta Egorova
Alessandro Carbonare Trio
Omnia Sax Quartet e David Brutti
Warhol Piano Quartet
Orchestra Italiana di Arpe
Emanuele Arciuli
GliArchiEnsemble
Ferrante Plays Ferrante
Quintetto Classico
Antonia e Francesco Comito
Orchestra di Fiati del Conservatorio Corelli
JAZZ E NUOVI LINGUAGGI
Salvatore Bonafede
Fratelli Mancuso
Mazzarino/Fioravanti/Bagnoli
Vijay Iyer Trio
Carlo Cattano Orchestra
ACCORDIACORDE
Serie di concerti in collaborazione con E.A.R. Teatro di Messina
Otherwise Quartet
Daniele Condurso
Annamaria e Donatella Sollima, con Francesca Adamo
Pannonica Jazz Workshop
Les Elemènts
Carmelo Coglitore e Giovanni Caridi
Basilio Timpanaro e Rossella Policardo
Giuseppe Guarrella Niwas Quartet
94
ª
domenica 19 ottobre 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
classica
FRANCESCO D’ORAZIO
violino
GIAMPAOLO NUTI
pianoforte
“Immagini dal secolo breve”
ARVO PÄRT
Fratres (1982)
ALFRED SCHNITTKE
Sonata n.1 (1963)
ARVO PÄRT
Spiegel im Spiegel (1978)
***
JOHN ADAMS
Road Movies (1995)
LUCIANO BERIO
Sequenza VIII (1976) per violino solo
MAURICE RAVEL
Sonata n. 2 in sol magg. (1927)
Un programma speciale per la inaugurazione
della Stagione Concertistica della Filarmonica
Laudamo quello offerto da Francesco D’Orazio, violinista fra i più prestigiosi.
Insignito nel 2010 del XXIX Premio Abbiati
della Critica Musicale Italiana quale “Miglior
Solista”, è stato, dopo Salvatore Accardo, l’uni-
co violinista italiano a ricevere questo riconoscimento succedendo, peraltro, a soli 14 musicisti fra cui Maurizio Pollini, Arturo Benedetti
Michelangeli, Sviatoslav Richter, Radu Lupu.
Numerosi compositori hanno scritto per lui fra
cui Ivan Fedele, Terry Riley, Michael Nyman,
Marco Betta, Michele dall’Ongaro. Luis De
Pablo gli ha dedicato il suo ultimo brano violinistico “Per Violino”.
D’Orazio si esibirà in duo con Giampaolo Nuti,
versatile pianista con una rilevante discografia,
per Stradivarius, Decca e Brilliant, che comprende alcune integrali e prime incisioni assolute, acclamate dalla critica specializzata.
I due, definiti dal Times “An explosive duo!”,
si esibiranno in un repertorio tratto da alcuni fra
i più importanti compositori del Secolo Breve:
dalla semplice complessità dell’estone Arvo
Pärt, all’eclettismo di John Adams, compositore americano dei nostri giorni, Premio Pulitzer
nel 2002, a una sequenza per violino solo
di Luciano Berio, con il quale D’Orazio ha collaborato personalmente e a lungo eseguendo
anche alcune prime assolute.
94
ª
jazz e nuovi
linguaggi
domenica 26 ottobre 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
SALVATORE BONAFEDE
pianoforte
“Journey to Donnafugata”
Musiche di
Nino Rota, Giuseppe Verdi,
Salvatore Bonafede
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
Viaggio a Donnafugata (andata) (Nino Rota)
Gran Valzer (Giuseppe Verdi)
Reputation And Character (Nino Rota)
Mazurka (Nino Rota)
Polka (Nino Rota)
Controdanza/Taceas, Me Spectes
(Nino Rota/Salvatore Bonafede)
Galop (Nino Rota)
Quadriglia (Nino Rota)
Taceas, Me Spectes (Nino Rota)
Gran Valzer (Giuseppe Verdi)
Angelica (Nino Rota)
Valzer Del Commiato (Nino Rota)
Viaggio a Donnafugata (ritorno) (Nino Rota)
Salvatore Bonafede è stato fra i primissimi
musicisti italiani di jazz a riscuotere negli Stati
Uniti un autentico successo. Dopo essersi
diplomato alla Berklee School of Boston, nel
1989 si trasferisce a New York per alcuni anni
collaborando con i più grandi nomi del jazz:
Joe Lovano, Lew Tabackin, Charlie Haden,
Paul Motian, Marc Johnson, Tim Berne solo
per citarne alcuni, e perfino la leggendaria Vanguard Orchestra.
Inarrivabile didatta, può senz’altro dirsi che
Bonafede ha creato una vera e propria scuola di
pensiero musicale, che unisce elementi di provenienza europea a quelli di matrice afro-americana in maniera mirabile. Fra le fonti di ispirazione non squisitamente jazzistiche, la musica di Nino Rota è sicuramente, per Bonafede,
fra le principali.
Il progetto che presenta per la Filarmonica Laudamo è liberamente tratto dalla musica del film
“Il Gattopardo” di Luchino Visconti, scritta
appunto da Rota. Una prova che è stata pubblicata in un disco per la CAM Records e che ha
ricevuto grandi lodi dalla critica internazionale.
“Il Gattopardo diventa crocevia di strade che
dall’800 portano a oggi, da Tomasi di Lampedusa a Luchino Visconti, da Nino Rota (milanese che sceglie di vivere al sud) a una Sicilia
che da centro del Mediterraneo tende a divenire centro del mondo. Del mio mondo.”
Salvatore Bonafede
Estratto dalle liner notes di
“Journey to Donnafugata”, Cam Records
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ª
giovedì 6 novembre 2014 ore 19
Teatro Vittorio Emanuele «Sala Sinopoli»
OTHERWISE QUARTET
Gino Aquila pianoforte
Carlo Cattano sax soprano, flauti
Alberto Amato, contrabbasso
Tiziana Bellassai, voce recitante,
improvvisazione verbale
“Bufalino Sound InVerse”
Musiche originali di Gino Aquila
Testi di Gesualdo Bufalino
tratti da “L’Amaro Miele”
1.
2.
3.
4.
5.
Prologo - After Midnight
Helpin’ you hear (Lettera di Capodanno)
Leaving Jessica (Serenata a Gessica)
Prologo - Monopàtia (A Media Luz)
P.S.N. Improvvisazioni sul tema
(Eine Kleine Nachtmusik)
6. Le Jeune Fille Nu (Pomeriggio d’un Fauno
Minore)
7. Prologo - Surroundings of Kamarina
(Dintorni di Kamarin
8. Prologo - Walkin’ Thru the Border)
November Afternoon (Pioggia venuta dal
Mare)
Progetto originale fra scrittura musicale, testo
letterario e recitazione. Il pianista e compositore Gino Aquila, in veste di leader e autore
delle musiche, ha scelto alcune poesie tratte da
“L’Amaro miele”, del poeta comisano Gesualdo Bufalino, pubblicato nel 1982, ispirandosi al
accordiacorde
loro significato più intimo e profondo, ma
anche alla loro “musicalità”.
In tal modo Aquila ha creato “materiale musicale” tale da ospitare al suo interno i versi di
Bufalino per esserne esso stesso esaltato e al
contempo poterne esaltare le sensazioni per l’ascoltatore.
Accanto a lui due fra i musicisti più duttili e
interessanti del panorama contemporaneo: il
sassofonista Carlo Cattano, fiatista dalle molteplici esperienze, che vedremo in programma
anche con la sua orchestra in aprile, e Alberto
Amato contrabbassista del leggendario Trio
Amato. Voce recitante l’attrice-regista Tiziana
Bellassai.
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ª
antiqva
domenica 9 novembre 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
ORCHESTRA
DA CAMERA
KANDINSKIJ
Solisti:
Gerardo Bellarosa, oboe
Francesco Palmisano, violino
Luigi Longini, violino
Deborah Conte, clavicembalo e pianoforte
Direttore: Aldo Lombardo
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto per oboe archi e b.c.
in re minore BWV 1059
Concerto per violino archi e b.c.
in la minore BWV 1041
Concerto per due violini, archi e b. c.
in re minore BWV 1043
***
Air from III Orchestral Suite in D BWV 1068
Concerto per clavicembalo, archi e b.c.
in re minore BWV 1052
Una antologia dei concerti di J. S. Bach che la
Kandinskij esegue da oltre vent’anni e di cui sta
preparando la registrazione per la Naxos di
Klaus Heymann.
Fondata a Palermo nel 1991 dai soci dell’omonima Associazione Artistica Kandinskij, l’orchestra è diretta stabilmente da Aldo Lombardo ed è
attiva principalmente nell’ambito della sua rego-
lare stagione concertistica, il Festival Concerti
di Primaestate, che si svolge dal 1995. Nei vent’anni di attività ha ospitato solisti e direttori
di fama internazionale come Donato Renzetti,
Boris Petruchanskij, Sergej Krylov, Rachel Grimes, Martin Dressler, Elizabeth Smith accanto a
giovani promesse del concertismo siciliano
come Gabriella Costa, Deborah Conte, Lorena
Scarlata e numerosi altri.
I solisti: l’oboista Gerardo Bellarosa, collabora
con le più importanti orchestre italiane (Teatro
S. Carlo di Napoli, Teatro La Fenice di Venezia,
Orchestra Sinfonica della Rai, Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi), Francesco Palmisano,
violinista, vincitore d’audizione presso l’Ente
Concerti “Marialisa de Carolis” la Fondazione
“Orchestra Sinfonica Siciliana” e la Fondazione
Teatro Massimo di Palermo. Quindi la pianista
Deborah Conte, la quale oltre a svolgere una
intensa attività concertistica, ha assunto la direzione artistica dell’attività musicale della Associazione Kandinskij e la direzione didattica della
scuola di musica della stessa Associazione.
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domenica 16 novembre 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
classica
ARS TRIO di ROMA
Laura Pietrocini, pianoforte
Marco Fiorentini, violino
Valeriano Taddeo, violoncello
“Russian Souvenir”
ˇ
PËTR IL’ICˇ CAJKOVSKIJ
Trio in la min. op. 50
«À la mémoire d’un grand artiste»
* * *
DMITRIJ ŠOSTAKOVICˇ
Trio n. 2 in mi min. op. 67
Fin dal suo esordio nel 2001, l’Ars Trio di
Roma si è imposto come una delle giovani formazioni più interessanti del panorama italiano
ed internazionale. Perfezionatosi sotto la guida
del Trio di Trieste presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena (con Diploma d’Onore al
termine del corso), nello stesso anno l’Ars Trio
di Roma consegue anche il 1° Premio assoluto
nel prestigioso Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste”, ultimo ensemble italiano
ad aver conseguito tale riconoscimento.
L’Ars Trio è stato ospite delle più importanti
associazioni concertistiche italiane e straniere:
Amici della Musica di Firenze, Accademia
Filarmonica di Rovereto, Sala Martinu-Palazzo Liechtenstein di Praga, Sala delle Colonne
della Filarmonica di Kiev, Sala Balzo di Montevideo, con diretta radiofonica e televisiva per
la Radio Televisione brasiliana nazionale. Per
Radio3 Rai si è inoltre esibito nella rassegna
de “I Concerti del Quirinale”, trasmessi in
diretta radiofonica nazionale ed europea.
Interprete di un vastissimo repertorio che
spazia dal classico al moderno, per la Filarmonica Laudamo propone il programma dal
titolo “Russian Souvenir” con musiche di
Tchaikovskij e Šostakovic.
ˇ
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ª
accordiacorde
giovedì 20 novembre 2014 ore 19
Teatro Vittorio Emanuele «Sala Sinopoli»
DANIELE CONDURSO
pianoforte
“Chopin & Chopin”
FRYDERYK CHOPIN
Wiosna - Andantino in sol min. op. post. BI 116
Introduzioni e variazioni in mi magg. su un aria
nazionale tedesca in “Der schweizerbub” op. post.
Bourreé n. 1 in sol magg. op. post.
Bourreé n. 2 in la magg. op. post.
Allegretto in la magg./min.
Mazurka in re min. op. post.
Gallop Marquis in la bem. magg. op. post.
Canone all’ottava in fa min. (incompiuto)
Fantasia op. 49 in fa min./la bem. magg.
Mazurek Dabrowskiego in si bem. magg. op. post.
Rondò n. 1 in do min. op. 1
***
Notturno n. 1 in do diesis min. op. 27
Notturno n. 2 in re bem. magg. op. 27
Cantabile in si bem. magg. op. post.
Foglio d’album in mi magg. op. post.
Allegretto in fa diesis magg. op. post.
Valzer in mi bem. magg. op. post.
Valzer melancolique in fa diesis min. op. post.
Valzer in mi mi. op. post.
Scherzo n. 2 in si bem. magg. op. 31
Il progetto che il pianista Daniele Condurso proporrà
per la Filarmonica Laudamo è un unico, suggestivo
“viaggio” nell’ampia e poliedrica parabola creativa di
Fryderyk Franciszek Chopin; dall’elegante e brillante
virtuosismo dell’età giovanile all’afflato cosmico
della piena maturità artistica, sino agli estremi confini
di raffinate miniature di rarissimo ascolto, alcune
delle quali inedite, e riscoperte dallo stesso Condurso,
che a seguito di questa sua ricerca e scoperta ha ricevuto anche il plauso di Vladimir Ashkenazy.
Nato a Messina nel 1971, Condurso si è diplomato
nel 1991 al Conservatorio Statale di Musica “N. Piccinni” di Bari, sotto la guida del M° Roberto Metro,
con il massimo dei voti, la lode e la menzione ad
honorem. Ha seguito corsi e stage con Serge Bichon
e si è perfezionato con Eliodoro Sollima, Pierluigi
Camicia e Vincenzo Balzani, nonché con il pianista
ucraino Leonid Margarius, che lo ha designato quale
migliore pianista della propria Masterclass, poi,
al Corso Internazionale di Alto Perfezionamento
sull’opera pianistica di Chopin con il pianista polacco Adam Harasiewicz e ancora, presso la prestigiosa
Accademia Musicale Chigiana con Maurizio Pollini, e infine con Vovka Ashkenazy, figlio dell’insigne
Vladimir.
Svolge un’intensa attività concertistica in tutta Italia.
94
ª
domenica 30 novembre 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
JSB - COME BACH
Compagnia Lavoro Nero Teatro
Benjamin Chenier, violino barocco
Enrico Dibennardo, clavicembalo
Enrico Sorbello, violoncello
Johanne Maitre, flauti dolci, oboe
Cristiano Nocera, narratore/Bach
Johanne Maitre, direttore musicale
Cristiano Nocera, drammaturgia e regia
una coproduzione LNT/Teatro Coppola - teatro dei Cittadini
JOHANN SEBASTIAN BACH
Prologo: Trio in re min. a violino e oboe BWV 583
Un orfano in Turingia: Sonata III in do magg. BWV
1005 per violino solo
Il quaderno proibito: Sonata III in do magg. BWV
1005 per violino solo
Nord: Passacaglia in re min. BWV Anh. 182 per clavicembalo
Puzza di aringa: Sonata in mi min. BWV 1034 per
flauto e b.c.: Allegro
Una vecchia capra: Sonata in mi min. BWV 1023
per violino e b.c.: Prélude
Accordi strani: Sonata in mi min. BWV 1023 per
violino e b.c.: Adagio ma non tanto
La nipote del fratello di nonno Bach: Praeludium in
la minore BWV 894
antiqva
Splash!: Suite per violoncello in Sol Maggiore BWV
1007: Praeludium
Viaggio in Italia: Concerto in re minore RV 565:
Largo e spiccato (Antonio Vivaldi)
Una coppia di anziani: Sonata per flauto e cembalo
obbligato in La Maggiore BWV 1032: Allegro
Io, te e i nostri quattro mostriciattoli: Trio sonata in
Sol Maggiore BWV 1039
Come Bach: Suite per violoncello solo in do minore
BWV 1011: Sarabande
Morta e sepolta: Suite per violoncello solo in do
minore BWV 1011: Sarabande
Bravo Sebastian, Bravo!: Cantata «Die Himmel
erzählen die Ehre Gottes» BWV 76: Sinfonia
Epilogo
Lo spettacolo JSB Come Bach, rappresenta la vita di
Johann Sebastian Bach con la ricostruzione teatrale
dei suoi primi 35 anni di vita e con una prassi esecutiva della sua musica filologica ed appassionata,
Lavoro Nero Teatro delinea i contorni di un’artista
dal carattere forte e appassionato, un’artista che non
molla mai e che sempre è costretto a combattere.
“Se vuoi davvero, puoi! Puoi diventare un Cappelmeister, anche se sei l’ottavogenito di un musicista
municipale. Puoi diventare una pietra miliare nella
storia della musica, anche se nel frattempo devi
badare ad una famiglia. Puoi produrre uno spettacolo che coinvolge venti persone anche se vivi in Italia,
oggi, al sud! Noi Come Bach”.
Cristiano Nocera
94
ª
accordiacorde
giovedì 4 dicembre 2014 ore 19
Teatro Vittorio Emanuele «Sala Sinopoli»
FRANCESCA ADAMO
soprano
DONATELLA SOLLIMA
pianoforte
ANNA MARIA SOLLIMA
conversazione
“Viaggio nella vocalità cameristica del novecento”
ERIK SATIE
“Embyions Dessèchès”
2. d’Edriophthalma
CLAUDE DEBUSSY
“Fêtes galantes” I livre
En sourdine-Fantoches-Clair de lune
GABRIEL FAURÈ
Au bord de l’eau, op. 8, n. 1
Notre amour, op. 23, n. 2
***
GEORGE GERSHWIN
Summertime
HECTOR VILLA LOBOS
Amor y perfidia
CARLOS GUASTAVINO
La rosa y el sauce
KURT WEILL
Au fond de la Seine
LUCIANO BERIO
Folk Songs
6. La donna ideale
ELIODORO SOLLIMA
A la jardinara
Un progetto che nasce da Anna Maria e Donatella Sollima, figlie del grande Eliodoro, e
costruito intorno a Francesca Adamo, soprano in
grande ascesa. Un viaggio nella dimensione
cameristica, ambito naturale della voce nei compositori del secolo scorso, da Satie a Faurè, da
Gershwin a Kurt Weill, fino a Berio ed Eliodoro
Sollima. Una formula originale, intima e profondamente emozionante, che però mantiene un
grande rigore filologico. Ma anche descrizione
di un’atmosfera familiare e musicale unica.
“Papà ci ha trasmesso l’amore per la musica
come una dimensione naturale della nostra
vita, senza imposizioni, assecondando con sensibilità e intelligenza le nostre inclinazioni in
modo che ciascuno potesse trovare la propria
strada. Questo piacere di far musica insieme si
è poi tradotto, negli anni Ottanta, nella costituzione del Sollima Ensemble, un complesso
cameristico ad organico variabile, per il quale
papà ha anche composto espressamente delle
musiche. Con la stessa naturalezza abbiamo
trasmesso questo amore ai nostri figli - con
l’augurio che anche loro facciano la stessa
cosa - perché possa continuare a tessersi questa trama di fili che, attraverso la musica, può
rendere ancora più saldo il legame fra le diverse generazioni di una stessa famiglia”.
Anna Maria Sollima
94
ª
domenica 7 dicembre 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
classica
FRANCESCO LIBETTA
pianoforte
R. STRAUSS / W. GIESEKING
Ständchen op. 17 n. 2
CLAUDE DEBUSSY
Images. II série
Cloches à travers les feuilles - Et la lune
descend sur le temple qui fut - Poissons d’or
HECTOR VILLA-LOBOS
Rudepoêma
***
FRANZ LISZT
Années de pèlerinage. I Année:
6. Vallée d’Obermann
LUDWIG VAN BEETHOVEN.
Sonata n. 30 in mi magg. op. 109
Francesco Libetta, pianista, direttore e compositore ha tenuto concerti nelle sale più importanti di tutto il mondo. In Italia: Palazzo del
Quirinale, Sala Verdi, Teatro alla Scala, Teatro
Manzoni, Auditorium della RAI, Teatro Augusteo, a Venezia per la Biennale della Musica. E
all’estero: a Tokyo, Osaka, Hong-Kong, a New
York (Carnegie Hall, Steinway Hall), al Lincoln Center di Miami e in Europa a Londra,
Stoccolma, Oslo, Parigi, in Spagna e Germania.
Sempre apprezzato anche dai critici più esigenti come John Ardoin il quale ha dichiarato che,
della nuova generazione di pianisti, Francesco
Libetta è “il più ispirato e creativo” - ha avuto
modo di collaborare con numerosi esponenti
del mondo musicale e del mondo dello spettacolo: ballerini (Carla Fracci, Sophie Sarrote),
coreografi (Fredy Franzutti), strumentisti (il
Trio d’Archi della Scala; Giovanni Angeleri),
compositori (Francesco d’Avalos, Claudio
Ambrosini); e inoltre Simona Marchini, Michele Mirabella, Maurisa Laurito, Franco Battiato,
che è anche stato il regista di un dvd live di
imminente pubblicazione.
Il suo DVD realizzato a La Roque d’Anthéron
da Bruno Monsaingeon è stato premiato con il
Diapason d’Or, e lo CHOC - Le Monde de la
Musique. I suoi CD e DVD sono pubblicati
dalla V.A.I. (Stati Uniti d’America). Ha fondato e dirige la casa discografica Nireo.
“Un aristocratico poeta della tastiera con il
profilo e il portamento di un principe del Rinascimento”
Matthew Gurewitsch, New York Times
“Il più dotato strumentista della sua generazione”
Aldo Ciccolini
94
ª
jazz e nuovi
linguaggi
domenica 14 dicembre 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
FRATELLI MANCUSO
Enzo Mancuso, voce, chitarra classica,
violino, baglama, ghironda, sipsy
Lorenzo Mancuso, voce, chitarra classica,
armonium, darbouka
Elena Sciamarelli, violoncello
Ketty Teriaca, pianoforte
“Come albero scosso da interna bufera”
Testi e musiche
Enzo e Lorenzo Mancuso
Letture:
Userò il verbo morire solo tre volte
di Ruggero Cappuccio
XII di Eugenio De Signoribus
Credo di Roberta Dapunt
Siamo acqua di Enzo Mancuso
I Fratelli Mancuso sono considerati un vero e
proprio patrimonio musicale Siciliano.
La loro storia musicale parte da Londra, dove
emigrano per lavorare in diverse fabbriche
metalmeccaniche e dove la linfa vitale del
patrimonio tradizionale dei canti del cuore
della Sicilia, a contatto con la vita culturale londinese, ha trovato la sua prima ispirazione
come espressione della lontananza dal paese
d’origine, e poi in Germania, Francia, Spagna,
dove inizia la loro collaborazione con il musicista Joaquin Diaz, e quindi i loro primi lavori
discografici.
Da quel momento la fama e la quantità di
richieste di concerti in tutto il mondo cresce
esponenzialmente. E lo stesso regista americano, premio Oscar, Anthony Minghella richiede
la loro musica nel film “Il Talento di Mr.
Ripley” riservando ai due artisti stessi anche
una parte come attori nel film.
Il concerto per la Laudamo è un’occasione per
conoscere approdi ancora inediti della ricerca
musicale dei Fratelli Mancuso. Una ricerca che
è anche poetica e vocale, un diario intimo unito
ad idea personale di sperimentazione. Un linguaggio che affida al canto e alla memoria, la
bussola per navigare nel mare aperto della contemporaneità.
Il concerto, il cui titolo prende spunto da una
poesia di Eugenio De Signoribus, è impreziosito dal contributo di Ketty Teriaca al pianoforte
e di Elena Sciamarelli al violoncello.
94
ª
domenica 4 gennaio 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
VIOLETTA EGOROVA
pianoforte
“Centenario della morte di
Aleksandr Skrjabin”
ALEKSANDR SKRJABIN
24 Preludi op. 11
Sonata n. 4 in fa diesis magg. op. 30
* * *
ANTONINO PIRRONE
Tre poemetti latini per pianoforte
Dies autem (2011) - Quaerendo et inveniendo
(2012) - Quid nugarum (2012)
Onda di Suoni e Amore
(nuova commissione della Filarmonica Laudamo - prima esecuzione assoluta)
ALEKSANDR SKRJABIN
Sonata-Fantasia n. 2 in sol diesis min. op. 19
Sonata n. 9 in op. 68 «Messa nera»
Pianista russa di fama internazionale, Violetta
Egorova ha ottenuto importanti riconoscimenti
in prestigiosi concorsi internazionali: nel 1990
seconda al G. Viotti a Vercelli (Italia); nel 1992
ha ottenuto il quarto posto al concorso intitolato
a Gina Bachayer a Salt Lake City (USA); nel
1992 ha conquistato il primo posto dell’Alessandro Casagrande a Terni (Italia) e nel 2006 è stata
seconda al Sigismund Thalberg di Napoli (Italia).
classica
La pianista ha collaborato con alcune tra le più
importanti orchestre del mondo: State Academic
Orchestra of Russia, Moscow State Symphonic
Orchestra, Orchestra ”Young Russia”, Utah
Symphony, Orchestra del Festival Pianistico
Internazionale di Bergamo e Brescia, Orchestra
Sinfonica di Perugia, Cairo Symphony Orchestra, Chamber Orchestra Kremlin.
Più di una volta ha partecipato al Festival di
Musica Internazionale “Due Mondi di Spoleto,
“Pontino in Musica” a Sermonette, “Sanat Harber” ad Istanbul, “Music of XXth Century” di
Mosca, “Natale al Cremlino” e “Inverno Russo”.
Per la Filarmonica Laudamo presenterà un programma dedicato ad Aleksandr Skrjabin, di cui
ricorre il Centenario della scomparsa.
Inoltre, la pianista eseguirà musiche del compositore siciliano Antonino Pirrone, fra cui una
prima esecuzione assoluta, commissionata dalla
Filarmonica Laudamo.
94
ª
jazz e nuovi
linguaggi
domenica 11 gennaio 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
MAZZARINO
FIORAVANTI
BAGNOLI
Giovanni Mazzarino, pianoforte
Riccardo Fioravanti, contrabbasso
Stefano Bagnoli, batteria
“Songs”
Musiche di:
Cole Porter, George Gershwin, Steve Swallow,
Glenn Miller, J.J. Johnson, Charlie Haden
Giovanni Mazzarino, pianista messinese, da
tempo residente a Piazza Armerina, è sicuramente uno dei musicisti più apprezzati del
panorama jazz italiano, anche come didatta ed
organizzatore. Si è esibito ovunque nel mondo,
ed ha collaborato con tanti nomi importanti
del jazz: Tom Harrell, Fabrizio Bosso, Adam
Nussbaum, Enrico Rava, Steve Swallow, solo
per citarne alcuni.
Le principali riviste specializzate di jazz italiane Musica Jazz e Jazzit, nell’ultimo anno
hanno pubblicato ben tre CD a suo nome.
L’ultimo lavoro Songs, che presenta in concerto per la Filarmonica Laudamo, può dirsi
senz’altro un lavoro di sintesi della musica di
Mazzarino, ma anche di Stefano Bagnoli e
Riccardo Fioravanti - suoi compagni di viaggio
- e delle loro radici e ispirazioni.
Riccardo Fioravanti vanta una straordinaria
quantità e qualità di collaborazioni sia nell’am-
bito del jazz (Bruce Forman, Franco D’Andrea,
Giorgio Gaslini, Paolo Fresu, Lee Konitz,
Toots Thielemans e tanti altri) ma anche in altri
generi, con Ennio Morricone, Mina, Enzo Jannacci, Mia Martini.
Stefano Bagnoli cresce in una famiglia immersa nel jazz sin dal dopoguerra, lo zio e il papà
Carlo e Luigi Bagnoli sono i fondatori di uno
dei primi gruppi di jazz tradizionale in Italia nel
1951, la “Milan College Jazz Society” e sin dal
1978 collabora con i più apprezzzati nomi del
jazz italiano, e con grandi musicisti americani
come Cedar Walton, Clark Terry, Johnny Griffin, Slide Hampton. Oltre 200 le registrazioni
discografiche cui partecipa.
94
ª
domenica 18 gennaio 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
classica
ALESSANDRO
CARBONARE TRIO
Alessandro Carbonare, clarinetto
Elisa Papandrea, violino
Monaldo Braconi, pianoforte
GEORGE GERSHWIN
Porgy and Bess.
(Arr. David Russell Bennett)
Bess You Is My Woman Now
It Ain’t Necessarily So
CHARLES IVES
Largo
BÉLA BARTÓK
Contrasti
Verbunkos - Pihenö - Sebes
* * *
DMITRIJ ŠOSTAKOVIC
Danze
ANTON GIULIO PRIOLO
Threeepenny in the dark (su un tema di Kurt Weill)
REINER KUTTENBERGER
Habdala-Blitspost
Il Trio si riunisce intorno alla figura dell’acclamato Alessandro Carbonare, primo clarinetto
dell’Orchestra di S. Cecilia a Roma, attivo
anche con la New York Philharmonic Orchestra
e i Berliner Philarmoniker oltre che collaboratore storico di Claudio Abbado (con il quale ha
vinto il 49º Record Academy Awards 2013).
Il grande Maestro è stato anche il trait d’union
con la violinista Elisa Papandrea, per anni nei
primi violini dell’Orchestra Mozart. Monaldo
Braconi, invece, è storico collaboratore di Carbonare.
Da sempre attratto non solo dalla musica “classica” Carbonare, si è esibito inoltre con Paquito D’Riveira, Stefano Bollani, Michel Portal,
Louis Sclavis.
Per la Filarmonica Laudamo il trio presenterà
un repertorio appositamente pensato, legato
all’America e all’Europa del Novecento, e alle
reciproche contaminazioni.
Il repertorio e la personalità del trio ha immediatamente raccolto l’attenzione del pubblico
nazionale ed internazionale, portando la formazione ad esibirsi nelle piu prestigiose stagioni
concertistiche italiane e straniere come il Teatro Colon di Buenos Aires e la Sala Rachmaninov del Conservatorio Ciaikovskij di Mosca.
Prossimamente il Trio si esibirà anche a Budapest, Bratislava, Stoccarda, Madrid ed in un
tour giapponese.
94
ª
accordiacorde
giovedì 22 gennaio 2015 ore 19
Teatro Vittorio Emanuele «Sala Sinopoli»
PANNONICA
JAZZ WORKSHOP
Giovanni Randazzo, sax soprano, sax tenore
Antonino Cicero, fagotto
Sergio Silipigni, basso tuba, chitarra
Luciano Troja, pianoforte
Nuccio Perrotta, contrabbasso
Filippo Bonaccorso, batteria
“Strayhorn!”
Omaggio a Billy Strayhorn
nel centenario della nascita
Coordinamento:
Filippo Bonaccorso e Luciano Troja
Arrangiamenti: Luciano Troja
BILLY STRAYHORN (1915-1967)
Lush Life
Isfahan aka Elf (Billy Strayhorn - Duke Ellington)
Daydream (Ellington - Strayhorn - Latouche)
Passion Flower
Johnny Come Lately
Lotus Blossom
Take The A Train
A Flower Is A Lonesome Thing
Chelsea Bridge
The Star - Crossed Lovers/Pretty Girl (Duke
Ellington - Billy Strayhorn)
U.M.M.G. - Upper Manhattan Medical Group
Pianista, compositore, arrangiatore, il nome di Billy
Strayhorn è collegato a quello di Duke Ellington, con
cui collaborò per oltre venticinque anni, inscindibilmente.
Per le sue inconfondibili sonorità, per la connotazione
formale e la modernità delle sue composizioni, egli
oggi è giustamente celebrato come uno dei grandi
compositori americani del ’900.
Il Pannonica Jazz Workshop, con questo tributo in
occasione del centenario della nascita, ha cercato di
indagare nella vena compositiva dello Strayhorn più
indipendente e forse più personale, ispirandosi all’unica vera incisione a suo nome, registrata nella amata
Parigi nel 1961, con il titolo The Peaceful Side Of Billy
Strayhorn (per la Capitol) dove le sue meravigliose
canzoni, evocano chiaramente echi dell’impressionismo francese, e della musica europea in generale.
Il Pannonica Jazz Workshop, coordinato da Filippo
Bonaccorso e Luciano Troja, è nato a Messina intorno
al 2004, con la partecipazione di un gruppo di musicisti al fine di perfezionarsi nella pratica jazz e nell’improvvisazione musicale. Nel lavoro del workshop sono
presenti “regole” e relative “trasgressioni”, tradizione
e innovazione, brani a forte componente “scritta”
come pure ad elevata improvvisazione, ma il vero
leader è il gruppo, che con il proprio suono, con le idee
e gli stimoli che cerca di proporre, fa girare verso
direzioni privilegiate tutta quella che è la materia
dell’ensemble.
“Strayhorn era il mio braccio destro, quello sinistro,
gli occhi che avevo dietro la testa; le mie onde cerebrali viaggiavano nel suo cervello, e le sue nel mio”.
Duke Ellington
94
ª
domenica 1 febbraio 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
OMNIA SAX QUARTET
con DAVID BRUTTI
Alessio Porcello sax soprano
Rosario D. Greco sax contralto
Giuseppe Trimarchi sax tenore
Raffaele Benedetto sax baritono
David Brutti sax soprano
“200° anniversario della nascita di Adolphe Sax”
JOHANN SEBASTIAN BACH
Suite n. 2 in si min. BWV 1067
(trascr. di Jean-Marie Londeix per sax alto e
quartetto di sax)
SALVATORE SCIARRINO
Pagine (1998), per quartetto di sax:
2. Gesualdo da Venosa: Tu m’uccidi o crudele 9. Anonimo sec. XIV: O Virgo splendens - II bis.
Domenico Scarlatti: Sonata in re min. L. 215
IVAN FEDELE
High (1996), per sax alto
* * *
GYÖRGY LIGETI
6 Bagatelle da «Musica Ricercata»
(arr. di Fabio Oehrli per quartetto di sax)
LUCIANO BERIO
Sequenza VII bis (1993)
SALVATORE SCIARRINO
Pagine (1998), per quartetto di sax:
George Gershwin: Who Cares? –
Cole Porter: I’ve Got You Under My Skin
classica
MICHAEL NYMAN
Shaping the Curve (1991)
PHILIP GLASS
Façades (1981)
L’Omnia Sax Quartet si è formato nel 2008 al Conservatorio
“A. Corelli” di Messina in cui i suoi componenti hanno studiato e si sono brillantemente laureati. Ha ottenuto affermazioni e lusinghieri consensi in concorsi nazionali e internazionali di musica da camera oltre a svolgere una intensa attività
concertistica: Radio Vaticana, Festival Florio di Favignana,
Festival “LeAltreNote” a Bormio (SO), Festival Internazionale “Suona Francese” promosso dal Ministero della Cultura
Francese, a Saintes, RAIUNO nella rubrica “Conservatori a
confronto”.
David Brutti è nato a Foligno nel 1979. Ha studiato saxofono
con Jean-Marie Londeix e Marie Bernadette Charrier presso il
Conservatorio di Bordeaux, ottenendo la “Medaille d’Or”, e
musica da camera con Pier Narciso Masi presso l’“Accademia
Pianistica Internazionale di Imola”, ottenendo il diploma
Master. È stato premiato in oltre quindici competizioni internazionali. Ha curato le prime esecuzioni di oltre 30 opere originali e ha collaborato con diversi compositori tra cui Fabio
Cifariello-Ciardi, Terry Riley, Marco Momi, Michael Edlund,
Bernhard Lang, Dimitri Nicolau. Attualmente è docente
aggiunto di saxofono presso il Conservatorio Superior de las
Islas Baleares - Palma de Mallorca. Ha registrato per Radio
France, Radio 3, Rai Trade, Cam Jazz, Artesuono, Materiali
Sonori, Warner Chappell, Parco della Musica Records, Label
Bleu, e dal 2010 è artista Brilliant Classics.
94
ª
accordiacorde
giovedì 5 febbraio 2015 ore 19
Sala Laudamo
LES ELÉMENTS
Natalia Bonello, Piero Cartosio
flauti diritti e traversieri
Gianluca Lastraioli tiorba, chitarra barocca
“Labirinti di Luce”
JACQUES-MARTIN HOTTETERRE
“LE ROMAIN”
Trio-Sonata in sol magg.
Trio-Sonata in la magg.
Passacaglia in si min. a due traversieri
CHARLES HUREL
Suite in sol magg.
HENRY PURCELL
Dioclesian: Chaconne
TARQUINIO MERULA
Ciaccona
Il titolo-ossimoro “labirinti di luce” fa riferimento essenzialmente alle ciaccone e passacaglie, forme musicali del barocco basate su un
basso ostinato: dei labirinti musicali, sui quali il
trio cerca di fare luce.
Les Elements è una formazione fondata e guidata da Piero Cartosio flautista che si è esibito per
importanti festival e rassegne in diversi paesi
europei (Sagra Musicale Umbra, Teatro La Fenice di Venezia, Ateneo Navarro di Pamplona,
Museo de la Ciudad di Madrid, Stichting van
Loon Amsterdam, Teatro Massimo di Palermo).
La formazione comprende anche Natalia Bonello, la quale affianca anche la passione per la
musica contemporanea (Premio Luigi Nono III
edizione e un riconoscimento speciale dalla giuria del premio Lvcvs di Potenza 1999 presieduto da S. Sciarrino e G. Pretto).
Il trio è completato dalla grande esperienza di
Gianluca Lastraioli, musicista che ha partecipato a innumerevoli concerti e festival di musica
antica in Italia, Europa e Nuova Zelanda, collaborando con numerosi ensemble specializzati
nel repertorio medievale, rinascimentale e
barocco quali The Harp Consort, Modo Antiquo,
Pro Cantione Antiqua, The Fitzwilliam String
Quartet, The Freiburger Baroque Orchestra, Il
Rossignolo. Ha al proprio attivo oltre cinquanta
registrazioni discografiche pubblicate da importanti case europee. È attualmente docente di
liuto presso il Conservatorio di Musica V. Bellini di Palermo e presso la Scuola di Musica di
Fiesole.
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ª
domenica 8 febbraio 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
classica
WARHOL
PIANO QUARTET
Filippo Fattorini, violino
Alessio Toro, viola
Michele Marco Rossi, violoncello
Andrea Feroci, pianoforte
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Quartetto in mi bem. magg. KV 493
GIYA KANCHELI
Piano Quartett «In l’Istesso Tempo» (1997)
* * *
GABRIEL FAURÉ
Quartetto n. 2 in sol min. op. 45
La Filarmonica Laudamo, con l’intento di valorizzare le formazioni composte da giovani di
talento e, al contempo di particolare spessore
musicale, ha pensato di riproporre anche quest’anno un ensemble che già ha raccolto grandi
consensi la scorsa stagione.
Il Warhol Piano Quartet si è formato nel 2009
nell’ambito del corso triennale di Musica d’Insieme tenuto da Rocco Filippini presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma. I suoi
componenti hanno studiato nelle più importanti Accademie italiane ed europee e hanno al
loro attivo una brillante carriera solistica e
cameristica.
Ha vinto numerosi concorsi di Musica da
Camera, tra cui il I premio al Concorso Inter-
nazionale “Anemos” di Roma e il I° premio
al Concorso Nazionale di Musica da Camera
“G. Rospigliosi” di Lamporecchio, il Bando
Rec & Play del CIDIM, partecipando al Concorso Nuove Carriere e classificandosi al 2°
posto.
Si è esibito, riscuotendo sempre unanimi consensi di pubblico e di critica, in numerose
manifestazioni internazionali in Italia e all’estero, tra cui il Festival dei Due Mondi di Spoleto nell’edizione del 2010 e del 2011, la Sala
Grande della Prefettura di Fez in Marocco per
la Fondazione Ducci, l’Accademia Chigiana di
Siena, l’Accademia Filarmonica di Bologna, la
“Cité de la Musique” di Parigi, il Teatro Ponchielli di Cremona, I Concerti del Quirinale di
RAI Radio3 trasmesso in diretta su RAI
Radio3, l’AMREF (African Medical and
Research Foundation).
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ª
classica
domenica 15 febbraio 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
ORCHESTRA
ITALIANA DI ARPE
Grazia Bonasia, Lodi Luka, direttori
Stefano Ottomano, marimba, vibrafono
GEORG FRIEDERICH HAENDEL
Salomon. Atto III. Sinfonia: Arrival of
Queen of Sheba
ANDREA FERRANTE
Luminescenti germogli
STEFANO OTTOMANO
Prima di dormire
A due passi da me
* * *
VINCENZO SORRENTINO
Divertimento per arpe
LODI LUKA
Giardini Incantati
GRAZIA BONASIA
Perpor
DEBORAH HENSON-CONANT
Baroque Flamenco
VINCENZO PALERMO
Come l’onde e le sirene
Prima esecuzione assoluta
L’Orchestra Italiana di Arpe è un ensemble
unico al mondo per la sua tipologia. Attualmente è formata da circa 50 arpisti provenienti
da varie regioni italiane. Si è esibita per la
prima volta il 27 Ottobre 2010 nell’Auditorium
“Guarasci” di Cosenza per la serata d’inaugurazione del II Concorso Internazionale d’Arpa
“Marcel Tournier”.
Nello studio di Conversano (BA), ha registrato
il brano “Poker per 50 arpe” del M° Stefano
Ottomano. Altri compositori hanno scritto
appositamente per questa orchestra, fra cui
Filippo Perocco, Andrea Ferrante, Francesco
Perri, Nicola Pisani, Vincenzo Palermo,
Stefano Ottomano, Paolo Coggiola, Vincenzo
Sorrentino, Lodi Luka, Oscar Greco.
Ha partecipato a numerose rassegne e festival,
collaborando con grandi solisti, fra cui Cecilia
Chailly.
94
ª
giovedì 19 febbraio 2015 ore 19
Sala Laudamo
CARMELO COGLITORE
sassofoni
GIOVANNI CARIDI
violoncello
“Chiudi gli occhi”
Musiche tratte dal CD “Chiudi gli occhi”
prodotto in collaborazione con il
Conservatorio “Cilea” di Reggio Calabria
Musiche di
Johann Sebastian Bach,
Georges Bizet, Nicolò Paganini,
e brani originali di Carmelo Coglitore
Carmelo Coglitore al sassofono e Giovanni
Caridi al violoncello si incontrano musicalmente al Conservatorio di Musica F. Cilea.
Coglitore nel 2011 ha tenuto una Masterclass
coinvolgendo la classe di Musica d’insieme
del Maestro Caridi. Da allora nasce la loro
collaborazione rivisitando durante i loro concerti brani di musica classica (Bach, Paganini,
Gounot, Bizet) ed inserendo il linguaggio
dell’improvvisazione. Il duo ha voluto documentare l’esperienza musicale registrando il cd
dal titolo “Chiudi gli Occhi”. L’intesa fra i
due musicisti crea un sodalizio interessante
e stimolante da parte sia dell’esecutore che
dell’ascoltatore.
Carmelo Coglitore è musicista fra i più originali e di talento della nostra isola. Ha avuto
modo di esibirsi in rassegne e festival in
svariati contesti: Grecia, Polonia, Lituania,
accordiacorde
Stati Uniti. Spaziando fra la scrittura e l’improvvisazione, è musicista di grande lirismo,
con una natura da autentico iconoclasta che
rende ogni evento cui partecipa un fatto irripetibile.
Giovanni Caridi, violoncellista dell’Orchestra
del Teatro Cilea di Reggio Calabria vanta una
grande esperienza sia nella musica classica,
che nelle musiche “altre”. Ha partecipato a
numerose rassegne e festival, fra cui il festival
internazionale Ecojazz, il Festival del Cinema
di Pterodattilo, e il festival di musica classica
di Gerace.
94
ª
classica
domenica 1 marzo 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
EMANUELE ARCIULI
pianoforte
“American Evocations”
CARL RUGGLES
Evocations (1940)
ROUND MIDNIGHT VARIATIONS (2001)
(OMAGGIO A THELONIOUS MONK)
Thelonious Monk: ‘Round Midnight (Tema)
John Harbison: Monk’s Trope
Michael Daugherty: Monk in the Kitchen
FREDERIC RZEWSKI
North American Ballads (1979):
4. Winnsboro Cotton Mill Blues
* * *
JOHN CAGE
In a Landscape (1948)
JOHN ADAMS
Phrygian Gates (1977)
Emanuele Arciuli si è imposto come una delle
voci più originali e interessanti della scena concertistica contemporanea. Il suo repertorio spazia
da Bach alla musica dei nostri giorni, di cui - con
speciale riferimento agli Stati Uniti - è considerato uno dei più convinti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei quali ha stabilito un proficuo rapporto di stima e collaborazione.
Il concerto per la Filarmonica Laudamo promette
di essere un vero e proprio evento. Appositamen-
te intitolato American Evocations, prevede l’esecuzione di parte di uno dei progetti contemporanei che ha suscitato grande interesse nella critica
internazionale: il ciclo delle ’Round Midnight
Variations, un gruppo di composizioni espressamente scritte per lo stesso Arciuli nel 2001 da 16
fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Babbitt,
Rzewski, Torke, Daugherty, Bolcom, Harbison,
che si impone come una delle più significative
raccolte pianistiche dei nostri giorni, ed ispirato
al celeberrimo tema ’Round Midnight di Thelonious Monk.
Arciuli ha inciso numerosi cd e dvd, tra i quali
l’integrale pianistica di Berg e Webern e il Concerto per piano e orchestra di Bruno Maderna in
prima mondiale. L’album dedicato a George
Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto una nomination per i Grammy Awards mentre il cd Stradivarius contenente musiche di Adams e Rzewski è
stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006. Di prossima uscita un dvd con
musiche di Ives, Rzewski, Corea e Hersch pubblicato dal Miami Piano Festival e Vai Records.
È titolare della cattedra di pianoforte principale al
Conservatorio di Bari e dal 1998 è professore
ospite al College Conservatory of Music di Cincinnati, UCLA di Los Angeles e in molte altre
università americane. Nel 2011 gli è stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista.
94
ª
giovedì 5 marzo 2015 ore 19
Sala Laudamo
accordiacorde
BASILIO TIMPANARO
ROSSELLA POLICARDO
clavicembalo a quattro mani
“Le Sonate a quattro mani di
W.A. Mozart”
(Sonates pour le Clavecin ou Forte-piano)
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Sonata in re magg. KV 381
Andante con variazioni in sol magg. KV 501
Sonata in do magg. KV 19d
* * *
Fantasia in fa min. KV 608
(«Ein Stück für ein Orgelwerk in einer Uhr»)
Sonata in si bem. magg. KV 358
Le prime edizioni delle sonate di Mozart, comprese quelle per violino e pianoforte, portano spesso
l’indicazione “Sonates pour le Clavecin ou Fortepiano” ed effettivamente la sonorità e le tecniche
esecutive del fortepiano di fine settecento si avvicinano più a quelle del clavicembalo che del
moderno pianoforte. Questo repertorio trova una
perfetta realizzazione sonora nella differenziazione di piani sonori possibile grazie alle due tastiere
del clavicembalo.
Basilio Timpanaro diplomato con lode in pianoforte e in direzione di coro, ha studiato Clavicem-
balo e Organo antico al Conservatorio di Rotterdam sotto la guida di D. Collyer. Vincitore di una
borsa di studio biennale del Governo Olandese, si
è poi perfezionato con Siebe Henstra presso il
Conservatorio di Utrecht, conseguendo il “Diploma Concertistico” di Clavicembalo. Si è anche
laureato in Discipline della Musica, presso l’Università di Bologna.
Ha svolto attività concertistica con diversi gruppi,
tra cui l’Orchestra Barocca Siciliana, Les Elements, lo Studio di musica antica A. Il Verso di
Palermo, l’Ensemble Elyma di Ginevra, partecipando ad alcuni tra i più importanti festivals europei di musica antica. È titolare della cattedra di
Clavicembalo e Tastiere storiche presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo.
Rossella Policardo allieva di Timpanaro, ha subito dimostrato per questo strumento straordinaria
attitudine e talento che l’hanno rapidamente portata a esibirsi in concerto in Italia e all’estero
(Polonia, Francia, Germania), sia da solista che in
gruppo. Nel 2011, al 60° Mozartfestival di Augsburg, ha eseguito da solista concerti per cembalo
e orchestra di Mozart e di W. Fr. Bach, con l’Orchestra Harmonices Mundi. Attualmente fa anche
parte dell’orchestra barocca presso il Centro di
Musica Antica della Pietà dei Turchini di Napoli.
94
ª
classica
domenica 8 marzo 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
GLIARCHIENSEMBLE
Domenico Marco, Salvatore Tuzzolino,
Federico Brigantino, Domenico Pirrone,
Marco Badami, Vincenzo Cecere
violini
Vincenzo Schembri, Giuseppe Brunetto,
Giorgio Gasbarro, Francesco Pusateri
violoncelli
Fabio Quaranta
contrabbasso
CARL NIELSEN
Little Suite op. 1
JEAN SIBELIUS
Impromptu für Streichorchester in si bem. min.
* * *
ˇ
PETR IL’ICˇ CAJKOVSKIJ
Souvenir de Florence op. 70
Una grande occasione per ascoltare le musiche
di due grandi compositori Nordeuropei di cui
ricorre il 150º della Nascita: il danese Carl Niel-
sen e il finlandese Jean Sibelius, da parte de
GliArchiEnsemble, una delle formazioni d’archi più interessanti del panorama concertistico
italiano, che eseguirà anche il celeberrimo Souvenir De Florence di P.T. Tchaikovsky.
La collaborazione con grandi solisti e direttori
(fra i quali Boris Belkin, Günter Neuhold, George Pehlivanian, Hubert Soudant) e l’esperienza
maturata sulle scene musicali di rilevanza
nazionale ed internazionale hanno consentito
all’ensemble, di affinare un repertorio sempre
più ampio e di alto livello. Si sono esibiti in Italia e in Europa, ma anche in Australia (Sala
Grande del Conservatorio di Musica e Verbruggen Hall a Sydney, Wesley Uniting Church a
Canberra) in Cina, al Festival Internazionale di
Musica a Cartagine, ed in Sudamerica.
Nell’aprile 2012 hanno realizzato la loro seconda produzione discografica, grazie alla collaborazione con la Fonè di Giulio Cesare Ricci.
Dalle registrazioni, avvenute al teatro Persio
Flacco di Volterra nasce “Il suono del ’900” un
disco con musiche di Elgar, Warlock e Suk, realizzato anche su supporto in oro 24k a tiratura
limitata e presentato in anteprima al Gala dell’alta fedeltà al Lingotto di Torino. Nel dicembre 2013 hanno celebrato i dieci anni di carriera con una nuova produzione discografica dal
titolo “Suggestioni” con etichetta Stradivarius.
94
ª
domenica 15 marzo 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
FERRANTE
plays
FERRANTE
Gabriele Maria Ferrante, violoncello
Francesco Bruno, flauto
Alberto Giacchino, violino
Domenico Piccichè, pianoforte
Musiche di Andrea Ferrante
L’idea che la musica possa scorrere al di là del
tempo, oltre le barriere fisiche dello spazio è il
filo, sottile e robusto a un tempo, che lega
suoni e protagonisti del concerto. Gabriele
Maria Ferrante, giovane promessa violoncellistica, interpreta le musiche del padre Andrea apprezzato compositore, i cui lavori sono eseguiti in tutto il mondo - insieme con musicisti
considerati dal compositore «sensibili e attenti
amplificatori della sua voce più intima».
Gabriele Maria Ferrante, figlio di Andrea Ferrante, nato nel 2000, ha iniziato a studiare violoncello con Giovanni Sollima e composizione
con Marco Betta presso il Conservatorio di
Palermo. Ha partecipato a concorsi per giovani solisti conseguendo il primo premio. Ha
suonato con l’Ensemble di violoncelli diretto
da Giovanni Sollima. È dedicatario di composizioni di autori contemporanei eseguite in
prima assoluta.
In questo concerto per la Filarmonica Laudamo, il giovanissimo Gabriele si esibirà insieme
a tre grandi personalità musicali siciliane,
docenti presso i conservatori di Messina,
classica
Palermo e Trapani. Alberto Giacchino: titolare
della cattedra di Musica da Camera al Conservatorio “V. Bellini” di Palermo, Domenico
Piccichè, professore di I fascia di Pianoforte
principale presso il Conservatorio di Musica di
Stato “A. Scontrino” di Trapani e Francesco
Bruno: titolare di cattedra di flauto presso il
Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina.
“Non vi è emozione più intensa, per un compositore, che quella di misurare tempi e osservare spazi che si rimodellano sulle vibrazioni
della propria musica. Poi, quando tempi e
spazi trascendono quelli dell’evento in sé, l’emozione assume la connotazione del sublime.
Sono grato a Alberto, Domenico e Franco, e a
mio figlio Gabriele Maria, che oggi restituiscono in una dimensione trascendente e onirica il
riflesso finito dell’infinito”.
Andrea Ferrante
94
ª
accordiacorde
giovedì 19 marzo 2015 ore 19
Sala Laudamo
GIUSEPPE GUARRELLA
“NIWAS QUARTET”
feat. Mara Marzana
Giuseppe Guarrella, contrabbasso
Marco Caruso, alto sax
Salvo Scucces, vibrafono
Marcello Arrabito, batteria
Mara Marzana, voce
“Urban Lullaby”
Je suis la belle (Giuseppe Guarrella)
Seek Happiness (Giuseppe Guarrella)
James Baldwin to the rescue (William Parker)
Song of hope (William Parker)
Old tears (William Parker)
Urban Lullaby (Giuseppe Guarrella)
Driva Man/Tears for Joahnnesburg
(Max Roach)
No waiting in the sky (Giuseppe Guarrella)
Nuova formazione di Giuseppe Guarrella, contrabbassista presente sulla scena nazionale ed
internazionale da oltre 20 anni con diverse formazioni e gruppi dell’area avant-garde jazz.
Dal 1990 con il December Thirty Jazz Trio, formato dal pianista Giorgio Occhipinti e dal batterista Francesco Branciamore, e dal 1992 nei
gruppi di Stefano Maltese, Giorgio Occhipinti,
e di Branciamore. Guarrella ha suonato anche
con Lee Konitz, Gianni Gebbia, Joelle Leandre, Mario Schiano, Barre Phillips, Evan Parker, Roberto Ottaviano, Paul Rutheford, Michel
Godard, Giancarlo Schiaffini, Vinny Golia esi-
bendosi in alcuni fra i più importanti festival
nazionali e internazionali (fra cui Jazz a Liege,
e il Vancouver Jazz Festival).
Questo progetto che vede sue composizioni, e
brani di William Parker e Max Roach, coinvolge musicisti di grande esperienza concertistica:
Marco Caruso al sax, che si è esibito nelle principali città italiane, in Canada, e al festival
mondiale del saxofono in Slovenia;
Salvo Scucces, al vibrafono, che ha collaborato
con varie formazioni orchestrali e da camera,
tra cui l’orchestra sinfonica, del conservatorio
G.Verdi di Milano, la Staatsorchester RheinischePhilharmonie di Koblen (Germania), l’Ensemble Menotti;
Marcello Arrabito, alla batteria, che abitualmente suona con i migliori nomi della scena
jazz siciliana;
Mara Marzana, alla voce, la cui versatilità e il
bagaglio culturale le permettono di attraversare
interpretazioni stilistiche diverse.
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ª
domenica 22 marzo 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
jazz e nuovi
linguaggi
VIJAY IYER TRIO
Vijay Iyer, pianoforte
Stephen Crump, contrabbasso
Marcus Gilmore, batteria
Musiche di Vijay Iyer
Vijay Iyer è sicuramente il musicista jazz del nuovo
millennio più acclamato dai critici, che in lui hanno
visto l’inventore di un vero e proprio personale linguaggio pianistico.
Il trio che si esibirà per la Filarmonica Laudamo,
formato da Iyer, Stephen Crump con cui collabora
dal 2003, e Marcus Gilmore, dal 2008, è la formazione “storica” di Iyer, che ha raccolto tutti i premi
possibili, con i leggendari album Accelerando e
Historicity (Album dell’Anno per il New York
Times, Los Angeles Times, Chicago Tribune,
Detroit Metro Times, National Public Radio, the
Village Voice Jazz Critics Poll, Downbeat, nominato per il Grammy per il miglior Album Strumentale, e vincitore dell’Echo Award). Vijay Iyer, è stato
eletto più volte “pianista dell’anno” dalla Jazz
Journalists Association, referendum dei più autorevoli critici al mondo. Nel 2012 ha ricevuto da
Downbeat una “quintuple crown” senza precedenti
nella storia della prestigiosa rivista jazz: Musicista
dell’Anno, Pianista dell’Anno, Album dell’Anno,
Compositore dell’Anno, Gruppo dell’Anno. Per la
incisiva chiarezza di pensiero estetico, culturale e
politico e per le implicazioni della sua musica
(Point of Departure). Iyer è considerato “colui che
ha il potenziale di cambiare il linguaggio e la prospettiva del piano jazz per sempre” (Jazzwise).
Quarantaduenne, di origini indiane, ma cresciuto
negli Stati Uniti, Iyer è laureato in fisica. Ha cominciato a suonare il violino a tre anni, ma è principal-
mente un autodidatta. Uno dei suoi mentori è stato
Steve Coleman, e ha collaborato intensamente con
Roscoe Mitchell e George Lewis.
Gli interessi musicali di Iyer sono oceanici, così
come è incredibile la diversità dei progetti musicali
che manovra e sperimenta. Collabora stabilmente
con il poeta hip-hop Mike Ladd, con il quale ha
pubblicato nel 2003 “In What Language?” e soprattutto nel 2012 “Holding It. The Veterans’ Dream
Project”, poema musicale multimediale sul disagio
sociale ed i sogni dei veterani dall’Iraq e Afghanistan. Fino all’ultimo album del 2014 Mutations per
la ECM, suite in 10 movimenti per pianoforte e
quartetto d’archi che si ispira al post-11 settembre.
Iyer è stato appena insignito del prestigioso
“Genius Grant“ della John D. and Catherine
MacArthur Foundation, uno dei più importanti
riconoscimenti americani in assoluto, che riguarda
tutte le categorie della conoscenza, per valorizzare
le straordinarie potenzialità di un artista o di uno
scienziato in funzione del benessere futuro del pianeta.
“Presto! Here is the great new jazz piano trio”
Ben Ratliff, The New York Times
“The best band in jazz”
Pop Matters
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ª
antiqva
domenica 29 marzo 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
ALTA MUSICAE
Massimo Cialfi, tromba da tirarsi,
trombone rinascimentale, cornamusa,
percussioni, coordinamento musicale
Isacco Colombo, ciaramella, flauto da
tamburo, cornamusa
Stefano Vezzani, bombarda, flauto da tamburo
Dulces et Fortissimae
Anonimo inglese inizi sec. XIV
Petrone
Anonimo italiano sec. XIV
O Stella - En Avois
Anonimo italiano sec. XIV
Lamento di Tristano
Zachara da Teramo (c. 1350-c. 1413)
Ciaramella
Anonimo francese sec. XV
Tuba Gallicalis
Guglielmo Ebreo da Pesaro (1420-1484)
Ballo Anello - Ballo Petite Rience
* * *
Anonimo francese secc. XV-XVI / Robert Morton
L’homme armé
Johannes Bedingham
Gentil Madonna (ms. Montecassino, sec. XV)
Anonimo italiano sec. XV
Una vecchia sempiternosa
Anonimo tedesco sec. XVI
Welsher Tanz
Anonimo fiammingo sec. XVI / Antoine Busnoys /
Josquin des Prez
Fortuna disperata
Anonimo italiano sec. XV
Fortuna Disperata
Giorgio Mainerio
Tedescha - Ballo Anglese (ed. A. Gardano,
Venezia 1578)
Anonimo italiano:
La volta (ed. P. Phalese, Anversa 1583)
Giorgio Mainerio
La Parma e Saltarello (ed. A. Gardano, Venezia 1578)
Alta Musicae nasce nel 1998 all’interno della “Schola Cantorum” di Basilea, una fra le accademie musicali più prestigiose e riconosciute a livello internazionale. L’ensemble ha effettuato concerti in Italia e
all’estero, dal “Grün 99” a Weil am Rhein (Germania), a “Musica a Antica a Stabio” (Svizzera), “Musik
am Rhein” di Basilea, Festival di Musica Antica a
Legnano e Cagliari, alle ricostruzioni storiche del
“Calen di Maggio” di Assisi e all’inaugurazione del
Festival di Musica Antica organizzato dal Teatro
Ponchielli di Cremona nel 2003. Ogni membro del
gruppo vanta una lunga carriera concertistica e collaborazioni con alcuni fra i direttori più famosi nell’ambito della musica antica (A. Curtis, J. Savall, M.
Mencoboni, G. Acciai, D. Fasolis, S. Balestracci, G.
Garrido, A.L. King, F.M. Bressan, K. Junghanel),
una costante attività di incisione discografica e radiofonica e la collaborazione con il gruppo di ricerca e
ricostruzione di danza antica “Il Contrappasso
Nuovo” di Firenze, coordinato dalla ricercatrice,
coreografa e ballerina Beatrice Cristini.
94
ª
domenica 12 aprile 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
QUINTETTO CLASSICO
Giuseppe Fabio Lisanti, violino
Gabriella Anastasi, violino
Rosanna Pianotti, viola
Maurizio Salemi, violoncello
Alessandro Monteleone, chitarra
LUIGI BOCCHERINI
Quintetto n. 4 in re magg. G 448 «Fandango»
CARMINE DANIELE LISANTI
Quintetto n. 1 (2001)
GIUSEPPE MAFALI
Nubia (2001)
* * *
BRUNO BATTISTI D’AMARIO
Quintetto n. 1 (1995)
MARIO CASTELNUOVO-TEDESCO
Quintetto op. 143
Il “Quintetto Classico”, formato da affermati
musicisti messinesi che collaborano con l’Orchestra da Camera Ars Musica e con l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina,
nasce dalla affascinante idea di affiancare la
chitarra alla più classica delle formazioni
cameristiche degli strumenti ad arco.
Dal debutto, avvenuto nel 1996, si è esibito per
le più importanti associazioni concertistiche
siciliane suscitando sempre notevole interesse
ed apprezzamento di pubblico e di critica.
classica
La particolarità della formazione ha ispirato
diversi compositori a sperimentare le capacità
timbrico-espressive esaltando i chiaroscuri dei
cinque strumenti
Nell’Aprile del ’98, in prima assoluta, la formazione ha inciso “Dune”, composizione che
l’indimenticabile contrabbassista Pippo Mafali,
ha elaborato appositamente per il gruppo.
Successivamente altre composizioni sono state
scritte per il “Quintetto Classico” ed eseguite in
prima assoluta come il Quintetto n. 1 del compositore messinese Carmine Daniele Lisanti e il
Quintetto “Nubia” scritto dallo stesso Mafali
esclusivamente per i componenti del gruppo,
entrambe in programma nel concerto per la
Filarmonica Laudamo.
94
ª
jazz e nuovi
linguaggi
domenica 19 aprile 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
CARLO CATTANO
ORCHESTRA
Carlo Cattano, sax soprano, sax baritono,
flauti, direzione
Marco Caruso, sax contralto, sax soprano
Giovanni Cutello, sax contralto
Fabio Tiralongo, sax tenore
Andrea Iurianello, sax baritono
Ivan Cammarata, tromba, flicorno
Maurizio Agosta, tromba, flicorno
Matteo Cutello, tromba, flicorno
Giuseppe Consiglio, trombone
Sebastiano Bell’Arte, corno francese e
flicorno
Luca Pattavina, chitarre, mandolino ed
elettronica
Filippo Dipietro, contrabbasso e
basso elettrico
Alessandro Borgia, batteria, marimba,
percussioni
Antonio Moncada, batteria, timpani,
percussioni
Musiche di Carlo Cattano, Duke Ellington
La semplice ma geniale idea del sassofonista
Carlo Cattano è quella di aver costituito un’orchestra jazz stabile formata da musicisti di tutte
le generazioni, tutti provenienti dalla Sicilia
Orientale.
L’orchestra è formata da giovanissimi come i
gemellini Giovanni e Matteo Cutello, di soli 14
anni, da giovani come Giuseppe Consiglio,
Fabio Tiralongo, Andrea Iurianello, Alessandro
Borgia, Luca Pattavina, Marco Caruso. e da
veterani come Antonio Moncada, Ivan Cammarata, Seby Bell’Arte, Filippo Dipietro, Maurizio Agosta e lo stesso Carlo Cattano.
L’orchestra si propone come un vero e proprio
laboratorio dove poter sviluppare la ricerca e le
idee musicali, mettendo in evidenza le proprie
influenze, senza alcun timore.
Un siffatto unico ensemble ha avuto la possibilità di essere realizzato anche perché Cattano,
oltre ad essere un grande musicista e arrangiatore, è senz’altro anche uno dei migliori didatti
jazz che la Sicilia abbia mai avuto. Fra i suoi
allievi il celebre Francesco Cafiso.
94
ª
domenica 26 aprile 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
ANTONIA E
FRANCESCO COMITO
pianoforte
JOHANN SEBASTIAN BACH
Aria sulla quarta corda, dalla Suite n. 3
in re magg. BWV 1068
(trascr. per pianoforte a 4 mani)
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Sonata quasi una fantasia in do diesis min. op.
27 n 2 «Al chiaro di luna»
(Francesco Comito)
GIUSEPPE TARTINI / MASSARIA
Sonata in sol min. «Il trillo del diavolo»
(Francesco Comito)
* * *
JOHANN SEBASTIAN BACH
Toccata in do min. BWV 565
(Antonia Comito)
ROBERT SCHUMANN
Sonata n 2 in sol min. op. 22
(Antonia Comito)
FRANZ LISZT
Rapsodia ungherese n. 2 in do diesis min.
(trascr. per pianoforte a 4 mani)
Fratelli, gemelli, pianisti: classe 1990.
Antonia e Francesco Comito sono l’esempio di
come due giovani uniti dalla comune passione
per la musica, con un innato talento ma anche
classica
una grande disciplina, possano eccellere nel
proprio campo, e, al contempo, rinforzare il
legame fraterno.
Antonia e Francesco intraprendono lo studio
del pianoforte già all’età di tre anni entrambi
seguiti dal M° Roberto Giordano, conseguono
il diploma presso il Conservatorio di Reggio
Calabria “F. Cilea” con il massimo dei voti, la
lode della Commissione e la menzione d’onore.
Le spiccate qualità musicali di entrambi li portano giovanissimi ad esibirsi sia come solisti
che in formazione cameristica.
Hanno tenuto concerti per la stagione “Liszt
and Friends” di Roma, nella Sagrestia del Borromini della Chiesa di Santa Agnese in Agone
in piazza Navona. Concerti recenti tenuti sia
come solisti che in duo anche al prestigioso
Ravello festival e ai Concerti del Tempietto a
Roma, li stanno proiettando come una delle
giovani realtà pianistiche più promettenti.
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ª
classica
domenica 3 maggio 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
ORCHESTRA DI FIATI
DEL CONSERVATORIO
CORELLI
LORENZO DELLA FONTE
direttore
programma da definire
L’Orchestra di Fiati del Conservatorio Corelli,
formata da numerosi elementi la cui assoluta
professionalità ha da tempo conquistato un
posto di diritto nelle stagioni dell’ente, è guidata da Lorenzo Della Fonte, considerato ormai
un’autorità indiscussa nel mondo fiatistico
internazionale anche come compositore, trascrittore, ricercatore e didatta. Nato a Sondrio
nel 1960, oltre ad aver conseguito tre diplomi
di Conservatorio (clarinetto, strumentazione
per banda e musica jazz), Della Fonte ha studiato direzione d’orchestra in Italia e all’estero
con Jo Conjaerts, Henk van Lijnschooten,
Robert Reynolds, Gianluigi Gelmetti, Eugene
Corporon, Jan Cober, Andreas Spörri. È vincitore del Primo Premio dell’edizione 2000 del
Concorso Internazionale per Direttori d’Orchestra “Prix Credit Suisse” di Grenchen (Svizzera), organizzato nel corso della “Internationale
Musikwoche Grenchen” (fondata dal violinista
Yehudi Menuhin nel 1958 e da lui stesso curata fino al 1999, anno della sua morte). È il direttore di banda italiano più richiesto all’estero
grazie ad una intensa e proficua attività come
direttore ospite, iniziata già nel 1992, con pre-
stigiose orchestre di fiati in Giappone, Germania, Canada, Svizzera, Olanda, Spagna, Belgio,
Portogallo, Irlanda, Lettonia, USA, Argentina,
Brasile, Taiwan, oltre a numerose altre bande in
Italia.
in collaborazione con
Impaginazione e stampa Tipografia Samperi - Messina