PiL - Pontificio Ateneo S. Anselmo

Pontificio
Istituto
Liturgico
A. INFORMAZIONI GENERALI
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Il Pontificio Istituto Liturgico
L’Istituto è stato canonicamente eretto dalla Sede Apostolica come Facoltà
di Sacra Liturgia presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo, per promuovere la
scienza liturgica con la ricerca e l’insegnamento. Pertanto è autorizzato a conferire, a nome del Santo Padre, i gradi accademici di Licenza e di Dottorato
(Statuta n. 127).
Lo scopo dell’Istituto Liturgico, perciò, è di:
1. Promuovere gli studi superiori della Liturgia (specialmente dell’eucaristia e degli altri sacramenti, della Liturgia delle Ore e dell’Anno Liturgico),
negli aspetti teologici, storici, spirituali e pastorali (cf. Sacrosanctum Concilium [= SC] 16 e 23);
2. Promuovere il progresso degli studi liturgici mediante la ricerca scientifica dei docenti come degli studenti (cf. SC 23);
3. Preparare, attraverso un costante uso della metodologia scientifica, i
futuri docenti delle discipline liturgiche nelle Università, Facoltà, Seminari e
case religiose (cf. SC 15);
4. Preparare sia periti che possano far parte delle commissioni liturgiche
regionali o diocesane, che animatori in campo liturgico-pastorale, affinché il
popolo di Dio ottenga dalle celebrazioni liturgiche frutti spirituali più abbondanti (cf. SC 44).
B. REQUISITI PER LA PRIMA ISCRIZIONE
1. Per la prima iscrizione ordinaria tutti gli studenti devono presentare in
Segreteria:
a. Certificato che attesti la frequenza di un corso di lingua latina, con
durata minima di 70 ore.
b. Certificato degli studi compiuti presso uno studio teologico con allegato l’attestato del Baccalaureato in Teologia (= ST.B.). La media minima
degli esami compiuti deve essere 8/10 o di valore equivalente.
c. Foto (è sufficiente una sola) formato tessera.
d. Lettera di presentazione da parte dell’Autorità ecclesiastica interessata.
Per gli studenti laici: lettera di presentazione dell’Ordinario della Diocesi di provenienza dello studente.
2. Gli studenti che non sono in possesso del ST.B. rilasciato da una Facoltà Pontificia, devono superare l’esame di ammissione per la prima iscrizione,
secondo le prescrizioni della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Il
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282
“Tesario” delle materie per l’esame è disponibile presso la Segreteria.
3. Tutti gli studenti, per ottenere la prima iscrizione ordinaria devono superare un esame di lingua latina e di lingua greca durante il quale è ammesso
l’uso del dizionario.
4. Gli studenti non italiani devono presentare un certificato che attesti la
frequenza di un corso di lingua italiana (con durata minima di 90 ore) oppure
un attestato in merito firmato da un professore di lingua italiana.
5. Gli studenti non italiani, oltre all’esame verifica della lingua latina, per
la prima iscrizione ordinaria devono superare l’esame di lingua italiana che
attesti la capacità di seguire le future lezioni.
6. Gli studenti dell’Unione Europea (= UE) devono presentare in Segreteria una fotocopia della carta d’identità, mostrando l’originale.
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7. Gli studenti che non provengono dalla UE devono presentare in Segreteria:
a. La fotocopia del Passaporto, che va depositata in Segreteria, mostrando l’originale;
b. Il visto studentesco rilasciato dall’Autorità italiana del paese dello
studente (si ricorda che il visto turistico non è valido). Per ottenerlo
si potrà richiedere alla Segreteria dell’Ateneo un documento di preiscrizione, che verrà convalidato dalla Rappresentanza Apostolica
nel paese dello studente.
Per gli studenti laici il certificato di preiscrizione viene rilasciato se la
richiesta è accompagnata da:
1. Lettera di presentazione dell’Ordinario della Diocesi di provenienza dello studente (non valgono copie o fax);
2. Dichiarazione di responsabilità da parte di un privato o di un ente,
a riguardo del pagamento di vitto, alloggio e spese mediche dello
studente. Tale dichiarazione dovrà avere il nulla osta dell’Ordinario
della Diocesi italiana di appartenenza del privato o dell’Ente che la
redige. Nel caso lo studente presenti una dichiarazione di auto-mantenimento, quest’ultima dovrà essere controfirmata dall’Ordinario
della Diocesi da cui lo studente proviene.
8. I sacerdoti non residenti in un Collegio ecclesiastico devono richiedere
in Segreteria copia dei regolamenti in merito.
9. Gli studenti ospiti devono presentare in Segreteria:
a. Copia del passaporto o della carta d’identità;
b. Una (1) foto formato tessera.
Le iscrizioni si effettuano nell’orario indicato nel Calendario delle attività
accademiche.
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C. REQUISITI PER I GRADI ACCADEMICI
1. Tutti gli studenti devono avere una conoscenza adeguata, oltre che
dell’italiano, del latino e del greco, anche di due fra le seguenti lingue: francese, inglese, spagnolo e tedesco. Gli esami-verifica delle lingue moderne si
svolgeranno nei tempi determinati nell’Ordo.
2. Il corso annuale “Lettura di testi liturgici latini” è obbligatorio per gli
studenti del 1º anno.
3. Per la Licenza tutti gli studenti devono aver superato gli esami dei seguenti corsi/seminari:
a) Tutti i corsi obbligatori;
b) Almeno 4 corsi opzionali;
c) Il Pro Seminario e due altri seminari.
Si richiede anche la tesi di licenza (non meno di 80 pagine e non più di
250).
Per poter sostenere l’esame-colloquio prima della fine dell’anno accademico in corso, si deve consegnare in Segreteria la tesi in triplice copia firmate
dal moderatore entro la data di scadenza (vedi “Calendario delle attività accademiche”) e sottoscrivere il documento di originalità del testo (da firmare
in segreteria al momento della consegna della tesi).
4. Per il Dottorato tutti gli studenti devono:
a. Aver una conoscenza adeguata di tre lingue fra le seguenti: francese,
inglese, spagnolo e tedesco. Gli esami-verifica per le lingue moderne
si svolgeranno nei tempi determinati nell’Ordo;
b. Consegnare in Segreteria 4 esemplari della tesi, firmate dal moderatore (non più breve di 150 pagine e non più lunga di 500);
c. Aver sottoscritto il documento di originalità del testo (da firmare in
segreteria al momento della consegna della tesi);
d. Aver fatto la difesa della tesi;
e. Aver fatto la pubblicazione della tesi.
5. Coloro che hanno ottenuto il grado accademico del Master’s in Liturgia da un’altra facoltà e che non hanno scritto una tesi di ricerca sono tenuti,
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insieme con l’anno integrativo, a fare la tesi di Licenza.
Per ulteriori precisazioni è necessario rivolgersi alla Segreteria.
Nota - Gli studenti che, a dieci anni dalla conclusione del Biennio, desiderino cominciare la tesi di Licenza sono tenuti a frequentare un anno
integrativo secondo il programma stabilito dal Preside. Saranno esenti dal
frequentare l’anno integrativo coloro che avessero insegnato liturgia in seminario o in una casa di studio durante quei dieci anni.
Il tema della tesi, sia di Licenza che di Dottorato, ha validità per cinque
anni dal momento in cui è stato accettato. Per il Dottorato il Preside potrà
prorogare la durata di altri cinque anni. Per la Licenza, invece, la validità di
cinque anni non viene prorogata, salvo permesso speciale del Consiglio del
Preside, udito sia il Moderatore che il candidato.
D. DIPLOMA IN "STUDIIS LITURGICIS"
Oltre ai requisiti per l’ammissione (B, 1-5) gli studenti devono:
a) Frequentare tutti i corsi obbligatori e superarne gli esami;
b) Frequentare 3 corsi a scelta e superarne gli esami;
c) Frequentare il Pro Seminario e altri 2 seminari.
Nota - Questo diploma non è un grado accademico. Gli esami superati,
però, verranno omologati qualora lo studente volesse completare il programma per compiere il curriculum del II grado (corso di Licenza).
E. VALUTAZIONE
PIL
1-5
6.00
7.50
8.50
9.50
10.00
(
- 5.99)
(6.00 - 7.24)
(7.25 - 8.24)
(8.25 - 8.99)
(9.00 - 9.74)
(9.75 -10.00)
non probatus
probatus
bene probatus
cum laude probatus
magna cum laude probatus
summa cum laude probatus
Il voto di 6/10 è sufficiente per superare gli esami. Per accedere al ciclo
della Licenza, si richiede una media minima di 8/10 nel ciclo precedente. Per
accedere al ciclo del Dottorato, si richiede una media minima di 9/10 nel ciclo
precedente.
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ESAMI DI AMMISSIONE 2014-2015
24 SETTEMBRE
Ore 9.00, Aula I: Esame-verifica di latino (scritto).
Ore 16.00, Aula I: Esame-verifica di greco (scritto).
25 SETTEMBRE
Ore 9.00, Aula I: Esame scritto e orale di italiano.
2 Ottobre
Pubblicazione dei risultati degli esami di greco,
di italiano e di latino e dell’elenco degli studenti
ammessi all’iscrizione accademica.
4 Ottobre
Esame di ammissione
per coloro che non sono in possesso
del Baccalaureato in Teologia.
Gli studenti che non avessero superato l’esame di ammissione d’italiano dovranno iscriversi al corso che si tiene nell’anno propedeutico.
ORARIO DELLE LEZIONI
Mattino
08.30-09.15
09.20-10.05
10.15-11.00
11.05-11.50
Pomeriggio
15.30-17.05
17.15-18.50
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A. GENERAL INFORMATION
THE PONTIFICAL LITURGICAL INSTITUTE
The Institute was canonically established by the Apostolic See as a faculty
of Sacred Liturgy of the Pontifical University of St. Anselm in order to promote liturgical science through research and teaching. As such it is empowered to grant, in the name of the Holy Father, the academic degrees of License
(SL.L.) and Doctorate (SL.D.) in liturgy (Statutes 127).
The objectives of the Institute are therefore:
1. To promote the scientific study of the liturgy, especially the Eucharist
and the other sacraments, the Liturgy of the Hours and the liturgical year, under their theological, historical, spiritual and pastoral aspECTS (see «Sacrosanctum Concilium» [= SC ], 16 and 23);
2. To promote the study of liturgy through the scientific research of teachers and the formation of students capable of scientific research (see SC 23);
3. Using appropriate scientific methodology, to prepare future teachers
to become instructors of the liturgical disciplines in faculties, seminaries and
religious houses (see SC 15);
4. To prepare qualified graduates to become members of regional or diocesan liturgical commissions, and to assist parish communities in realizing a
more effective participation in liturgical celebrations (see SC 44).
B. ADMISSION REQUIREMENTS
PIL
1. With the exception of auditors, at the time of registration all students
must present in the Segreteria:
a. Certification of having attended at least 70 hours of a course in Latin;
b. Official transcripts of graduate (and post-graduate if applicable) studies, showing a minimum average of 8/10 or equivalent, along with
certification of having obtained the Bachelor’s Degree in Theology (=
ST.B.);
c. One passport-size photograph;
d. A letter from one’s ecclesiastical superior assigning the student to studies at St. Anselm’s. Lay students need a letter from a priest. Lay students not from the European Union should check the specific details
below, at point 7, b.
2. Students who do not have the ST.B. from a pontifical faculty are required to take the examination in theology as mandated by the Congregation
for Catholic Education. The “Tesario” containing the subject matter is available in the Segreteria.
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3. All students must pass the Latin and Greek examinations (dictionary
permitted).
4. Non-Italian Students must present in the Segreteria certification of at
least 90 class hours of instruction in Italian, or a certificate signed by a qualified instructor in Italian attesting to competence in the language.
5. Non-Italian students must also pass the Italian language examination,
giving evidence of being able to follow class lectures in Italian.
6. Students from the European Union (= EU) must present in the Segreteria a photocopy of the identity card, showing the original.
7. Students from outside the EU must present in the Segreteria:
a. A photocopy of the passport, showing with the original;
b. A student visa issued by an Italian embassy or consulate in one’s own
country. The tourist visa is invalid. When requested by the student
the Segreteria will issue a pre-enrollment document, which must then
be convalidated by the official representative of the Holy See in the
student’s own country.
For lay students a certificate of pre-registration will be issued, if the request is accompanied by:
1. A letter of presentation from the ordinary of the diocese from which
the student comes (copies or fax are not valid);
2. A declaration by a private person or by a juridical person accepting responsibility for the room, board and medical expenses of the
student. Such a declaration must have the nihil obstat of the ordinary of the Italian diocese of such a person. In the case of a student
who presents a statement of self-maintenance (personal financial
responsibility), this must be countersigned by the ordinary of the
diocese from which he comes.
8. Priests not residing in an approved ecclesiastical residence: Please ask
in the Segreteria for the regulations mandated by the Vicariate of Rome.
9. Auditors must present in the Segreteria:
a. A copy of the passport or identity card, showing the original;
b. One passport-size photograph.
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Times for registration are given in the Calendario delle attività accademiche.
C. REQUIREMENTS FOR ACADEMIC DEGREES
1. All students must have an adequate knowledge of Italian, Latin and
Greek, as well as of two of the following three languages: French, English,
Spanish or German. Times for he modern language exams are noted in the
academic Calendar.
2. The license thesis is also required (not less than 80 nor more than 250
pages).
3. For the Degree students must pass the exams of the next courses and
seminars:
a. All compulsory courses;
b. Al least 4 optional courses;
c. The Pro Seminario and other two seminars.
It is also required the degree’s thesis (minimum 80 pages and maximum
250 pages).
To be able to have the esame-colloquio before the end of the academic
year, students must consign the thesis to the Segreteria, in three copies signed
by the moderator, before the deadline given in the Calendario delle attività
accademiche and must sign a document confirming the text’s originality at the
moment of its delivery to the Segreteria.
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4. For the Doctorate students must:
a. Have an adequate understanding of Italian and of three of the following four languages: English, French, German, Spanish. Times
for the modern language examinations are noted in this Ordo;
b. Consign to the Segreteria 4 copies of the dissertation signed by the
moderator (a minimum of 150 pages, a maximum of 500). Sign a
document confirming the thesis’s originality at the moment of its
delivery to the Segreteria;
c. Defend and publish the doctoral dissertation.
d. Those who have the Master’s degree in liturgy from another faculty
and who have not written a research thesis are required, along with
the anno integrativo, to write the license thesis.
Further details concerning all of the above are available in the Segreteria.
Note - Students who after ten years from the completion of the Biennio
wish to begin the license thesis, are required to attend a further year of courses as determined by the Preside. But if they have taught liturgy in a seminary
or house of studies during that period, the above regulation does not apply.
The title of both the doctoral and license thesis is valid for five years from
the time it is accepted. The Preside may grant doctoral candidates a further
five years, but license candidates may receive permission for a further five
years only with the approval of the Council of the Preside. Views of both the
moderator and student will be considered.
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D. REQUIREMENTS
FOR THE DIPLOMA IN LITURGICAL STUDIES
Along with the entrance requirements above (B, 1-5):
-- All the required courses;
-- Three electives;
-- Methodology seminar (Pro Seminario) and two seminars.
Note - This is not an academic degree program. However, the courses will
be recognized as partial fulfillment of the License degree should the student
eventually wish to fulfill the remaining requirements.
E. GRADING SYSTEM
1-5
6.00
7.50
8.50
9.50
10.00
(
- 5.99)
(6.00 - 7.24)
(7.25 - 8.24)
(8.25 - 8.99)
(9.00 - 9.74)
(9.75 -10.00)
non probatus
probatus
bene probatus
cum laude probatus
magna cum laude probatus
summa cum laude probatus
The grade of 6/10 is required and is sufficient to pass the examinations. To
be promoted to the licence cycle a minimum average of 8/10 is required in the
preceding cycle. To be promoted to the doctorate cycle a minimum average of
9/10 is required in the preceding cycle.
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ORARIO DELLE LEZIONI
ENTRANCE EXAMINATIONS 2014-2015
24 SEPTEMBER
9.00, Aula I: Latin (written).
16.00, Aula I: Greek (written).
25 SEPTEMBER
9.00, Aula I: Italian (written and oral).
2 OCTOBER
Publication of the results
of the Latin and Greek examination
and of the list of those eligible to enroll.
4 OCTOBER
Examination for those
who do not have
the STB degree.
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Students who do not pass the Italian admission examination must enroll in
the course offered in the propaedeutic year.
CLASS HOURS
Morning
08.30-09.15
09.20-10.05
10.15-11.00
11.05-11.50
Afternoon
15.30-17.05
17.15-18.50
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Le lezioni si svolgono nelle ore seguenti:
1ª   
2ª   
3ª   
4ª   
5ª   
08.30 - 09.15
09.20 - 10.05
10.15 - 11.00
11.05 - 11.50
11.55 - 12.40
6ª   15.30 - 16.15
16.20 - 17.05
7ª   
8ª   17.15 - 18.00
18.05 - 18.50
9ª   
Le lezioni dei masters in “Architettura e arti per la liturgia” e in
“Musica Liturgica” si svolgono il giovedì a partire dalle ore 15.00.
Nota: Qualora fosse presente una discrepanza tra l’orario presente
sull’Ordo e quello effettivo delle singole Facoltà, si consiglia di controllare la
bacheca presente vicino alla Segreteria Generale o consultare il sito internet.
PIL
292
PIL
PROGRAMMA GENERALE DEGLI STUDI
II CICLO
I CICLO
LA LICENZA
ANNO PROPEDEUTICO
Il programma di studi del pontificio Istituto è organizzato in cinque
tipologie di attività formativa:
1. Insegnamenti obbligatori di base
2. Insegnamenti obbligatori caratterizzanti
3. Insegnamenti obbligatori integrativi
4. Insegnamenti a scelta dello studente (corsi e seminari)
5. Preparazione e difesa della Tesi di Licenza
Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente il fatto che molti studenti arrivano a Roma per gli studi universitari senza possedere gli strumenti
linguistici adeguati a tale lavoro. Dal momento che molti seminari e sistemi
universitari in ogni parte del mondo non danno rilievo allo studio delle lingue,
sia antiche che moderne, lo studente che proviene da una tale esperienza si
sente spesso sperduto nell’ambiente multilingue di Roma e non è pronto ad
affrontare lo studio dei testi liturgici in lingua originale. Come è impossibile
studiare la Bibbia a livello universitario senza conoscere l’ebraico e il greco
antico, allo stesso modo non è possibile studiare la liturgia a questo livello
senza conoscere il latino (per quanto riguarda le tradizioni romana e occidentale) e il greco antico (una delle lingue fondamentali - tra le altre - nell’ambito
delle molteplici tradizioni orientali).
Allo scopo di rispondere a questa pressante esigenza, il Pontificio Istituto
Liturgico ha elaborato un programma speciale per coloro che non hanno mai
studiato il greco e il latino, o la cui conoscenza di queste lingue non è ancora
sufficiente all’utilizzo delle fonti biblico-liturgiche. Un esame di ammissione
(25 settembre 2013) consentirà l’iscrizione dello studente direttamente al programma biennale di licenza, oppure all’anno propedeutico.
Il latino sarà insegnato cinque giorni alla settimana; il greco tre. La lingua
di insegnamento è italiano. Le lezioni durano 90 minuti. Allo stesso tempo, lo
studente deve anche frequentare il Pro Seminario e altri due corsi obbligatori
sulla lettura corrente della costituzione liturgica e sul latino tra il periodo
tardo-antico e alto Medioevo.
Alla fine dell’anno propedeutico, lo studente che ha frequentato e superato
gli esami potrà ricevere un certificato di frequenza con profitto.
Lo studio delle lingue originali ha anche un valore pratico, poiché alcuni
problemi della pratica pastorale hanno origine proprio nel fraintendimento
della editio typica latina.
Il Pontifico Istituto Liturgico è orgoglioso di presentare l’anno propedeutico di studi linguistici come parte del suo servizio alla Chiesa universale.
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1. Insegnamenti obbligatori di base (38 ECTS):
Libri liturgici (3 ECTS)
Critica ed ermeneutica dei documenti liturgici (5 ECTS)
Introduzione alle liturgie occidentali non romane (3 ECTS)
Introduzione alle liturgie orientali (3 ECTS)
Storia della liturgia (3 ECTS)
Bibbia e liturgia (3 ECTS)
Lettura liturgica dei Padri (3 ECTS)
Introduzione alla teologia della liturgia (3 ECTS)
Pastorale liturgica (3 ECTS)
Liturgia e antropologia (3 ECTS)
Teologia dell’inculturazione (3 ECTS)
Spiritualità liturgica (3 ECTS)
2. Insegnamenti obbligatori caratterizzanti (24 ECTS):
Iniziazione cristiana (3 ECTS)
L’Eucaristia (3 ECTS)
Il sacramento della Riconciliazione (3 ECTS)
La malattia e la morte alla luce della Pasqua (3 ECTS)
Il sacramento del matrimonio e la verginità (3 ECTS)
Il sacramento dell’ordine (3 ECTS)
Liturgia delle ore (3 ECTS)
Teologia dell’anno liturgico (3 ECTS)
3. Insegnamenti obbligatori integrativi (17 ECTS):
Liturgia sacramentale in oriente (3 ECTS)
Liturgia delle ore nei riti orientali (3 ECTS)
Teologia delle anafore (3 ECTS)
I sacramentali (3 ECTS)
PIL
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Lettura liturgica di testi latini (5 ECTS)
4. Insegnamenti a scelta dello studente (21 ECTS):
Quattro corsi a scelta (12 ECTS)
Due seminari a scelta (6 ECTS)
Un pro-seminario (3 ECTS)
5. Preparazione e difesa della Tesi di Licenza (20 ECTS)
TOTALE CREDITI 120 ECTS
Nota - Gli studenti che, avendo frequentato e superato gli esami di tutti
i corsi prescritti, desiderino consegnare la tesi di licenza dopo la fine del II
Ciclo, sono tenuti ad iscriversi come studenti fuori corso (vedi l’elenco delle
«Tasse scolastiche»).
III CICLO
IL DOTTORATO
1. Si iscrivono al III Ciclo gli alunni che hanno completato tutti gli esami
e sostenuto l’esame colloquio della tesi di Licenza con voto finale complessivo
dei corsi e della tesina non inferiore a punti 9/10. Lo scopo del III Ciclo è di
fornire al Candidato un programma personalizzato e offrendo l’opportunità di
creare solide basi per affrontare la Tesi di Dottorato.
PIL
2. Il programma prevede al primo semestre un seminario e al secondo
semestre due (2) corsi a scelta, fra quelli offerti nell’anno accademico in
corso che non siano già stati sostenuti e in accordo con il Preside.
3. Per questo motivo il Candidato, dopo aver discusso e scelto con il Moderatore il tema della tesi di Dottorato e l’area dove tale tema si colloca, presenta la Proposta scritta per il III Ciclo al Preside. La Proposta scritta per il
III Ciclo deve contenere tre elementi essenziali:
a. la descrizione del tema della tesi,
b. la configurazione dell’area,
c. la bibliografia per lo studio dell’area (non meno di 15 titoli).
Il Preside con il suo Consiglio, vista la Proposta scritta per il III Ciclo,
nomina la Commissio ad Lauream, composta dal Moderatore, da un Primo
Censore e da un terzo Professore che potrebbe diventare Secondo Censore,
una volta concluso il III Ciclo del Candidato.
295
4. La Commissio ad Lauream, convocata e presieduta dal Preside o da
un suo delegato, se le caratteristiche culturali della Proposta scritta per il III
Ciclo sono giudicate soddisfacenti, la approva e stabilisce i corsi che il Candidato dovrà frequentare con esame finale (il corso di liturgia comparata è
sempre obbligatorio per tutti) e le lingue che dovrà eventualmente imparare.
Il Candidato, perciò, nell’arco dell’anno per il III Ciclo, deve:
a. frequentare il seminario di dottorato (con esame finale),
b. frequentare eventuali altri corsi al PIL o in altre facoltà anche di altre
Università (con esame finale),
c. imparare le eventuali lingue assegnate (con testimonianza di apprendimento),
d. leggere la bibliografia della Proposta,
e. stendere un elaborato scritto, non inferiore alle 50 pp. e non superiore
alle 100 pp., con la supervisione del Moderatore e del Primo Censore.
5. A conclusione dell’anno per il III Ciclo il Candidato deve aver terminato con esito positivo i corsi assegnatigli, dimostrare di conoscere le eventuali
lingue straniere indicategli, aver letto la bibliografia e aver completato l’elaborato scritto.
Entro due mesi dalla consegna dell’elaborato scritto, la Commissio
ad Lauream, convocata dal Moderatore, stabilisce il punto dell’elaborato
quale tema per la Lectio coram. La data della Lectio è stabilita dal Preside
che comunicherà personalmente (o per mezzo di un suo delegato) il punto
dell’elaborato 72 ore prima del giorno della Lectio stessa.
La Lectio va fatta davanti alla Commissio ad Lauream, presieduta
dal Preside o da un eventuale suo delegato, e non dura più di 45’. Segue la
discussione fra i membri della Commissio e il candidato per altri 45’. La
durata complessiva dell’esame è di 90’.
6. Finita la discussione, la Commissio si ritira, valuta il risultato delle tre
prove (l’elaborato, la lectio e la discussione) ed esprime il giudizio di idoneità
del Candidato alla Tesi di Dottorato. Tale giudizio viene immediatamente comunicato al Candidato dal Preside insieme alla Commissio ad Lauream (che
chiude così il suo compito).
Da questo momento il Candidato può consegnare la Proposta di Tesi
(schema della Tesi, Bibliografia, Metodologia e Scopo della ricerca) al Preside
che, con il suo Consiglio, darà l’eventuale parere favorevole. Moderatore e
Primo censore sono gli stessi che componevano la Commissio ad Lauream.
Alla consegna della Tesi di Dottorato il Preside e il suo consiglio nominano il
PIL
296
secondo Censore (che può essere anche il terzo professore della Commissio).
7. Tutti gli studenti che hanno iniziato il corso di Licenza dall’anno accademico 1999-2000 appartengono al nuovo sistema del III Ciclo.
8. Gli studenti che, avendo frequentato e superato gli esami di tutti i corsi
prescritti, desiderino consegnare la tesi di dottorato dopo la fine del III Ciclo,
sono tenuti ad iscriversi come studenti fuori corso (vedi l’elenco delle «Tasse
scolastiche»).
(English translation follows below)
THIRD CYCLE
FOR THE DOCTORATE
1. Students who have completed the license thesis may enroll in the third
(doctoral) cycle provided that they have achieved a final average of at least
9/10 for second cycle courses as well as for the license thesis. The purpose of
the third cycle is to provide the candidate with a personalized program and
with a solid basis on which to begin the doctoral thesis. The program plans
to offer a Seminary for the first semester and two (2) courses, which can be
chosen among these courses offered during the academic year and not studied
before. These must be also chosen in accordance with the Dean.
PIL
2. The candidate discusses and together with the director chooses the thesis topic and area of research that pertains to the thesis topic, and then presents
to the Preside the Written Proposal for the Third Cycle. The proposal must
contain three essential elements:
a. the description of the thesis topic;
b. the outline of the research area;
c. a bibliography of at least 15 titles referring to the research area.
The Preside with his council reviews the proposal and names the Doctoral
Commission, composed of the moderator, first censor and a third professor,
who may eventually become the second censor at the conclusion of the candidate’s doctoral cycle.
3. The Preside or his delegate convokes and presides over the Doctoral
Commission. If the proposal is judged to be satisfactory, the commission approves it and determines the courses with final examinations which the can-
didate must take. Thus, in the course of the doctoral year, the candidate must:
a. enroll in the seminary of doctorate;
b. if required, enroll in other courses in the Institute or in other faculties
or universities and take the final examinations;
c. demonstrate competence in the required languages;
d. read the bibliography listed in the proposal;
e. under the supervision of the director and first censor write a paper of
not less than 50 nor more than 100 pages.
297
4. By the end of the doctoral year the candidate must have passed the assigned courses, demonstrated competence in the foreign languages assigned,
have read the bibliography and completed the paper.
Within two months from the time of the handing in of the paper the moderator convokes the commission, which determines the point in the paper to
be treated in the Lectio coram. The Preside determines the date of the Lectio
and personally or through a delegate communicates to the candidate, 72 hours
prior to the Lectio, both the date and the point to be treated in the Lectio.
The Lectio is held before the Commissio ad Lauream, presided by the Dean
or his delegate. It lasts 45 minutes maximum. Follow a discussion among the
members of the commission and the candidate, which lasts 45 minutes. The
exam has a duration of 90 minutes in total.
5. When the discussion is over the commission retires to evaluate the paper, the Lectio and the discussion and then forms its conclusion about the
candidate’s suitability for continuing on to the doctorate. The results are immediately given to the candidate by the Preside and the members of the commission. The work of the commission thus comes to an end.
The candidate can immediately present to the Preside the thesis proposal
(outline of the thesis, bibliography, methodology and purpose of the research).
Approval of the proposal lies with the Preside and his council. The director
and first censor of the thesis are the same professors who were on the Doctoral
Commission. Once the thesis is presented, the Preside and his council name
the second censor; who can be the third professor of the commission.
6. All students who began the license programme in the academic year
1999-2000 fall under the new system for the third cycle.
7. Students handing in the doctoral thesis outside the third cycle, are required to enroll as students fuori corso (see the list of «Tasse scolastiche»).
PIL
ANNO
PROPEDEUTICO
301
ANNO PROPEDEUTICO
1º semestre
Pro Seminario
95558 Ricerca scientifica
P. Gunter (responsabile) - P.A. Muroni - O.M. Sarr
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Gli studenti saranno avviati alla ricerca scientifica nello stile
dell’ateneo S.Anselmo.
• Gli studenti affronteranno la ricerca scientifica in dodici unità
didattiche.
Argomenti: Il pro Seminario si presenta come lavoro interdisciplinare in
quanto viene guidato da professori di più materie. Le tappe saranno scandite
da dodici unità didattiche: il lavoro intellettuale; l’uso della biblioteca; la
bibliografia, gli strumenti e le sigle delle varie aree (Scrittura, Storia, Teologia,
Liturgia); l’elaborazione di un lavoro scientifico, (scelta del tema, bibliografia
scientifica); lezioni informatiche; status quaestionis; formulazione del
lavoro, excursus e appendici; citazioni, note e correzioni; i vari tipi di lavoro
scientifico: seminario, articolo, tesi di licenza, tesi di dottorato.
Modalità di svolgimento: Dodici lezioni.
Modalità di verifica: Compiti scritti.
Bibliografia: sarà indicata.
1º e 2º semestre
01023 Lingua greca
G. Orsola
Il corso di Lingua Greca si prefigge di avviare l’allievo alla comprensione
e alla traduzione dei testi guidandolo gradatamente attraverso la fonetica, la
morfologia e la sintassi e le analisi grammaticale, logica e del periodo. Saranno frequenti i riferimenti ai costrutti della lingua latina, le esercitazioni
verteranno sull’analisi e la traduzione di pericopi e di brani tratti dalle Sacre
Scritture e dai testi patristici.
Bibliografia: Grammatica e libro degli esercizi saranno segnalati in classe
PIL
302
01031 Lingua latina
G. Orsola
91002 Il Latino fra Tarda Antichità e Alto Medioevo
M. Conti
Il corso si propone di guidare l’allievo all’apprendimento graduale della Lingua Latina: dalla fonetica alla morfologia ed alla sintassi, dall’analisi
grammaticale a quella logica e del periodo, evidenziando parallelismi e differenze con le lingue: greca, italiana e neolatine, applicandone lo studio ad
autori della latinità classica e cristiana, a pericopi evangeliche ed a testi medievali e liturgici.
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà una conoscenza generale dello sviluppo storico del Latino Cristiano e delle sue principali caratteristiche linguistiche
• Sarà in grado di orientarsi su testi che hanno caratteristiche differenti
dal Latino Classico
Argomenti: Nel corso delle lezioni, verranno analizzati i diversi fenomeni
fonetici, morfologici e sintattici che contraddistinguono alcune delle forme di
Latino tipiche del periodo compreso fra il II e l’VIII secolo: Latino Cristiano,
Latino Ecclesiastico, Latino Volgare. Accanto ad un’introduzione storica e di
carattere sociale sulle cause che hanno determinato i diversi fenomeni linguistici che caratterizzano il Latino Tardo Antico e Alto Medievale e lo separano
dal modello Classico, verranno analizzati brevi testi tratti dalle Sacre Scritture, dai Padri Latini, dalle Iscrizioni e, in special modo per quanto riguarda il
Latino Volgare, da autori sia Cristiani che Pagani.
Modalità di svolgimento: Ciascuna lezione comprende un’introduzione
teorica (storico-sociale sugli sviluppi del Latino Cristiano in epoca Patristica), ed una parte pratica in cui verrà analizzato, con la partecipazione
degli studenti, un brano in lingua latina particolarmente rappresentativo
ai fini del corso.
Modalità di verifica: L’esame finale è orale. Sarà richiesto allo studente di
illustrare due brani analizzati nel corso delle lezioni, e di orientarsi nello
sviluppo storico del Latino Cristiano in epoca patristica.
Bibliografia: R. Giomini - P. Cosi, Capitolium - teoria, Città di Castello
(ed. Dante Alighieri), 2006; R. Giomini - P. Cosi, Capitolium - esercizi I, Città
di Castello (ed. Dante Alighieri), 2006. Dispense, un buon dizionario della
Lingua Latina.
1º semestre
91001 Lettura corrente della Costituzione Liturgica P. Gunter
PIL
303
2º semestre
all'inizio delle lezioni. Dispense, un buon dizionario della Lingua Greca.
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà una conoscenza della SC e dei contenuti del documento.
• Avrà una conoscenza del testo in latino.
Argomenti: Dopo una breve presentazione della genesi della SC, e
l'indicazione delle discussioni e degli schemi conciliari, sulla base degli Acta
Concilii Vaticani II, si farà una lettura della Costituzione, per evidenziare
la nuova visione della natura della liturgica, il nuovo linguaggio e i principi
teologici-pastorali-spirituali del rinnovamento liturgico.
Modalità di svolgimento: Lezioni esegetiche del documento dal professore;
discussione dei principi del documento. Gli studenti devono tradurre dal
testo latino.
Modalità di verifica: esame scritto.
Bibliografia: Testo (latino) della SC; G. Barauna, La sacra Liturgia rinnovata dal Concilio, Torino 1964; F. Antonelli - R. Falsini, Commento alla
Costituzione Liturgica, Roma 1965; Congregazione del Culto Divino, La
Costituzione Liturgica “Sacrosanctum Concilium”, Studi (Bel Subsidia 38),
Roma 1986; X. Rynne, Vatican Council II, reprint, New York 1999; F. Gil
Helin, Constitutio De Sacra Liturgia = Concilii Vaticani II Synopsis..., Città
del Vaticano 2003.
3 ECTS
Bibliografia: J. Schrijnen, I caratteri del Latino Cristiano Antico, Bologna
1981; V. Väänänen, Introduzione al Latino Volgare, Bologna 1974 (ed. originale in Francese: V. Väänänen, Introduction au latin vulgaire, Paris 1967); K.
Sidwell, Reading Medieval Latin, Cambridge 1995.
01098Italiano
Per coloro che non hanno superato l’esame, ci sarà un corso nei pomeriggi
delle prime settimane dell’anno accademico 2014-2015.
Nella sezione Download del nostro sito è possibile trovare il test online
della lingua italiana.
Eventuali corsi a scelta dello studente.
PIL
304
I CICLO
ANNO PROPEDEUTICO
ORARIO DELLE LEZIONI 2014-2015
1° semestre
Ore
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
08.30
10.05
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
10.15
11.50
01023
Greco
01023
Greco
01023
Greco
91001
Gunter
95558
Pro Seminario
2° semestre
PIL
Ore
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
08.30
10.05
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
01031
Latino
10.15
11.50
01023
Greco
01023
Greco
01023
Greco
15.30
17.05
91002
Conti
II Ciclo
LICENZA
LICENZA
307
PROGRAMMA GENERALE DEI CORSI OBBLIGATORI
1º anno - 1º semestre
94001
94002
94010
94021
94015
94016
94017
94018
Lettura liturgica dei Padri.
Bibbia e Liturgia.
Libri liturgici.
Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (I parte).
Introduzione alle liturgie occidentali non romane.
Introduzione alle liturgie orientali.
Storia della liturgia secondo le epoche culturali.
Lettura di testi liturgici latini (I parte).
Pro Seminario
95558 Ricerca scientifica liturgica.
2º anno - 1º semestre
95001 Introduzione alla teologia della liturgia.
95010 La malattia e la morte alla luce della Pasqua.
95026 Il sacramento dell’ordine.
95033 Pastorale liturgica.
95034 Liturgia e antropologia.
95036 Spiritualità liturgica.
Seminario
1º e 2º anno - 2º semestre - anno A
95003
95020
95023
95205
95031
95035
Liturgia sacramentale in Oriente.
L’iniziazione cristiana.
Il sacramento della riconciliazione.
La liturgia delle Ore.
La liturgia delle Ore nei riti orientali.
Teologia dell’inculturazione liturgica.
PIL
308
1º e 2º anno - 2º semestre - anno B
95002
95004
95007
95029
95030
94018
94021
PIL
L’eucaristia.
I sacramentali.
Il sacramento del matrimonio e la verginità.
Teologia dell’anno liturgico.
Teologia delle anafore.
Lettura di testi liturgici latini (II parte - 1° anno).
Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (II parte - 1° anno).
309
LICENZA
CORSI PER L’ANNO accademico 2013-2014
1º semestre - 1º anno
Corsi obbligatori
94001 Lettura liturgica dei Padri
M. Skeb
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente…
• conosce i contesti, pensieri e concetti di testi liturgici scelti nella letteratura patristica greca e latino
• applica le conoscenze acquisite nel corso a testi non trattati per poter
inserirli nella tradizione liturgica ed esamina criticamente l’uso di
riferimenti patristici negli studi e manuali liturgici di oggi.
Argomenti: Il corso inizia allo studio della letteratura patristica in vista
dello studio della liturgia nei primi secoli. Si sceglieranno alcuni testi di tipi
diversi ma sempre di carattere liturgico. I testi saranno spiegati nel contesto
biografico, politico, culturale, teologico-filosofico e liturgico di ogni autore
per evidenziare gli orizzonti ermeneutici da considerare nell’interpretazione
delle fonti liturgiche in epoca patristica.
I. Introduzione
II. Didache
III. Giustino
IV. Ireneo di Lione
V. Tertulliano
VI. Cipriano
VII. Traditio Apostolica
VIII. Conclusione
Modalità di svolgimento: Lezioni frontali presentano i fatti; la lettura guidata dei testi centrali fornisce conoscenze approfondite e competenza metodologica nei riguardi di testi antichi.
Modalità di verifica: Esami orali sulla base di testi che coprono i tre livelli: ripetizione di conoscenze, applicazione di conoscenze, innovazione/
conclusioni.
Bibliografia: W. Geerlings – S. Döpp (edd.), Lexikon der antiken christlichen Literatur, Roma 32002 (trad. ital. e ingl. della 2a ed.); A. Di Berardino,
Nuovo dizionario patristico e di antichità cristiane, 3 voll., Genova 20062010; C. Moreschini – E. Norelli, Storia della letteratura cristiana antica
PIL
310
greca e latina, 2 voll., Brescia 1995-1996; A. Fürst, Die Liturgie der Alten
Kirche: Geschichte und Theologie, Münster 2008; B. Studer, «Liturgia e Padri», in Scientia Liturgica I, ed. A.J. Chupungco, Casale Monferrato 1998,
67-94 (trad. ingl.).
94002 Bibbia e Liturgia
R. De Zan
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• è in grado di conoscere l’origine biblica della Liturgia, cogliendo i
tratti che legano l’identica genesi della due realtà, l’origine della Bibbia è l’origine della Liturgia, di cui la Liturgia ha il primato;
• è in grado di riconoscere nella Liturgia viva le radici bibliche della
struttura stessa dei riti, della Liturgia della Parola, dell’eucologia, dei
riti e dei simboli usati nella liturgia in accordo con la cultura biblica
e la transculturazione della liturgia attuale.
Argomenti: Il corso è scandito in quattro tappe. Nella prima viene presentata la identica radice della Bibbia e della Liturgia. ambedue, infatti, hanno
origine, sia per l’Antico sia per il Nuovo Testamento, nel mistero della Pasqua. Nella seconda, viene illustrata la presenza della Liturgia nella testimonianza biblica vetero e neotestamentaria, mentre nella terza tappa trova
posto l’illustrazione della presenza della Bibbia nella Liturgia della Chiesa
(partendo da Sc 24 e andando oltre il dettato conciliare). L’ultima tappa è dedicata a un capitolo monografico: la presenza dei testi eucologici della chiesa
nascente negli scritti neotestamentari.
Il corso si articola fondamentalmente in quattro parti, a loro volta scandite
da più passaggi:
1. Il continuum Bibbia e Liturgia
§1. La struttura della Pasqua ebraica
§2. La struttura della Pasqua cristiana
§3. Contiguità e isotopie
2. La Liturgia nella Bibbia
§1. Luoghi, tempi, persone
§2. Riti
3. La Bibbia nella Liturgia
§1. Strutture bibliche e Liturgia
§2. Il Lezionario ed eucologia
§3. Riti e simboli
4. L’eucologia nella Chiesa nascente
§1. I criteri per l’identificazione dei testi preredazionali
§2. Un inno prepaolino
Modalità di svolgimento: Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, data
la fragilità e la disomogeneità di preparazione degli studenti. Le lezioni,
pur perseguendo l’adempimento del programma ela finalità del corso, contempleranno ampie parentesi che illustrino quelle tematiche che gli studenti
dovrebbero conoscere, ma che di fatto ignorano in parte o del tutto. Lungo
le lezioni ci si serve dei moderni materiali didattici (supporti informatici di
vario genere) forniti dall’università.
Modalità di verifica: La verifica viene fatta attraverso l’esame a conclusione del corso. L’esame è costituito da una verifica orale che presuppone due
impegni del candidato: la conoscenza della materia del corso e la presentazione di un’opera a scelta tra quelle suggerite dal docente.
311
Bibliografia per la parte fondamentale: W. Brueggemann, Worship in
ancient Israel: an essential guide, Nashville, Tenn. 2005; R. De Zan, «Bible and Liturgy», in Handbook for Liturgical Studies I, ed. A.J. Chupungco,
Collegeville 1997, 331-365 (trad. it., Scientia Liturgica I, Casale Monferrato
1998); P. Grelot, Introduzione al Nuovo Testamento 9. La liturgia nel Nuovo
Testamento, Roma 1992; K.P. Jörns, Liturgie: berceau de l’Écriture, in «La
MaisonDieu» 189(1992) 55-78; J.A. Soggin, Israele in epoca biblica: istituzioni, feste, cerimonie, rituali, Torino 2000.
94010 Libri liturgici
C. Folsom
3 ECTS
Studio dei libri liturgici secondo la loro origine, la loro storia e il loro
sviluppo. Loro utilizzazione come fonti della tradizione liturgica e come strumenti per lavoro interdisciplinare. Le lezioni teoriche saranno affiancate da
esercitazioni pratiche sulle fonti.
Bibliografia: C. Vogel, Introduction aux sources de l’histoire du culte
chrétien au Moyen-Age, Spoleto 1981 (trad. ingl., Medieval Liturgy: An
Introduction to the Sources, Washington 1986); A. Nocent, “I libri liturgici”, in
Anàmnesis 2, Casale Monferrato 1978, 131-183; E. Palazzo, Histoire des livres
liturgiques: le moyen âge, Paris 1993 (trad. ingl., A History of Liturgical Books,
Collegeville 1998); C. Folsom, “Liturgical Books of the Roman Rite”, in A.J.
Chupungco (ed.), Handbook for Liturgical Studies I, Collegeville 1997, 245314 (trad. it., “Libri liturgici del rito romano”, in Scientia Liturgica I, Casale
Monferrato 1998).
PIL
312
PIL
94015 Introduzione alle liturgie occidentali non romane
N. Valli
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• dovrebbe conoscere e collocare storicamente le fonti delle liturgie
occidentali non romane (sacramentari, messali, capitolari lezionari,
evangeliari...);
• saper esprimere i tratti distintivi dal punto divista teologico-liturgico
in particolare delle liturgie ambrosiana e ispanica.
Argomenti: Dopo una presentazione delle questioni fondamentali riguardanti la formazione e lo sviluppo delle liturgie occidentali nei primi secoli
dell’era cristiana, nella prima parte del corso si delineeranno le caratteristiche
principali di alcune di esse (africana, gallicana, celtica, bracarense, aquileiese
e le liturgie di area campana), affrontando poi in modo più analitico lo studio delle liturgie ambrosiana e ispanica, con particolare attenzione all’ordo
missae, all’anno liturgico e all’ufficio divino. L’approfondimento della conoscenza di questi due riti, ancora oggi rilevanti nel contesto latino, avverrà
mediante il commento di testi eucologici significativi. Nell’ultima parte del
corso saranno offerti alcuni elementi di analisi comparata, assumendo come
punto di riferimento il lezionario adottato dalle diverse tradizioni.
Modalità di svolgimento: Il docente durante le lezioni si avvale di schemi
mediante i quali gli studenti possono seguire più agevolmente i contenuti.
La presenza in aula del video facilita l’accesso non solo descrittivo, ma
anche esperienziale alle tradizioni liturgiche ancora vive.
Modalità di verifica: L’esame prevede una prima domanda in merito a
una tradizione liturgica occidentale per la quale lo studente manifesta
la sua preferenza e una seconda domanda relativa al resto del corso, con
particolare attenzione ai riti gallicano, ispanico e ambrosiano.
Bibliografia: A. King, Liturgies of the Primatial Sees, Longmans, Green
and Co, London-New York-Toronto 1957; J. Pinell – G. R amis, “Liturgie
locali antiche”, in Liturgia, edd. D. Sartore – A. M. Triacca – C. Cibien,
Cinisello Balsamo 2001, 1098-1109; G. R amis, “Le famiglie liturgiche in Occidente”, in Scientia liturgica 1, ed. A. Chupungco, Casale Monferrato 1998,
40-46; G. R amis, “Libri liturgici occidentali non romani”, in Scientia liturgica 1, ed. A. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 331-342; M. Smith, «Ante
altaria». Le rites antiques de la messe dominicale en Gaule, en Espagne et en
Italie du Nord, Paris 2007.
94016 Introduzione alle liturgie orientali
M. Nin
3 ECTS
313
Argomenti: 1. Introduzione generale sulle Chiese orientali; 2. Fonti delle
liturgie orientali; 3. Formazione delle liturgie orientali; 4. Famiglie delle anafore; 5. Descrizione delle singole liturgie; 6. Aspetti architettonici delle liturgie
orientali.
Bibliografia: N. Bux, La liturgia degli orientali (Quaderni di O Odigos 12),
Bari 1996; Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, vol. 1: Introduzione alla
liturgia, vol. 2: Liturgia fondamentale, vol. 3: L’eucaristia, ed. A.J. Chupungco,
Casale Monferrato 1998; I.-H. Dalmais, Le Liturgie orientali, Roma 1982; E.
Farrugia (ed.), Dizionario Enciclopedico dell’Oriente Cristiano, Roma 2000;
D. Gelsi, «Liturgie orientali», in D. Sartore - A.M. Triacca (ed.), Nuovo Dizionario di Liturgia, Roma 1984, 983-1007; O. Raquez, «Roma Orientalis».
Approcci al patrimonio delle Chiese d’Oriente, Roma 2000; R. Taft, Oltre
l’Oriente e l’Occidente, Roma 1999; M. Nin, Tempo di Dio, tempo della Chiesa, Milano 2011.
94017 Storia della liturgia secondo le epoche culturali
K. Pecklers
3 ECTS
Argomenti: Visione generale della storia della liturgia dall’epoca del Nuovo Testamento fino al Vaticano II. Con appropriate chiavi di lettura, il corso
analizza in ogni epoca i fattori responsabili dello sviluppo del culto cristiano
e indica le loro conseguenze nelle epoche seguenti. Viene messo in rilievo
l’influsso della cultura sullo sviluppo delle forme liturgiche.
Bibliografia: J. Baldovin, The Urban Character of Christian Worship:
The Origins, Development, and Meaning of Stational Liturgy, Roma 1987;
Handbook for Liturgical Studies, vol. 1, ed. A.J. Chupungco, Collegeville
1997, 95-114, 131-178 (trad. it., Scientia Liturgica, vol. 1, Casale Monferrato
1998, 145-194); E. Cattaneo, Il culto cristiano in Occidente, Roma 1984; M.
Metzger, Histoire de la liturgie. Les grandes étapes, Paris 1994 (trad. it., Storia della liturgia. Le grandi tappe, Cinisello Balsamo 1996); B. Neunheuser,
Storia della liturgia attraverso le epoche culturali, Roma 31999.
94018 Lettura di testi liturgici latini (I parte)
G. Orsola
5 ECTS
Argomenti: Attraverso la lettura e la traduzione di testi liturgici (euco-
PIL
314
logia, innografia, rituali, rubriche) della tradizione romana e occidentale, si
introducono gli studenti ad acquisire le conoscenze di base per una migliore
analisi ed ermeneutica delle fonti liturgiche latine. Il corso - che dura l’intero
anno accademico - presuppone la conoscenza della grammatica e della sintassi latina.
Bibliografia: Dispense di testi scelti. Riferimenti alla sintassi latina dal
libro, R. Giomini - P. Cosi, Parilia - teoria, Città di Castello (Ed. Dante Alighieri), 2010.
94021 Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (I parte)
R. De Zan
PIL
5 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• è in grado di pubblicare una edizione semi-critica di un testo liturgico
inedito, con relativo apparato critico in più registri (fonti liturgiche,
patristiche, bibliche; varianti) e con l’introduzione pertinente che illustri la codicologia, la scrittura, la stemmatica, la storia e le caratteristiche del contenuto del manoscritto edito;
• è in grado di saper analizzare a livello filologico, critico-storico,
critico-letterario e teologico il testo eucologico; inoltre è in grado di
applicare le tecniche di traduzione sia classiche sia moderne; infine,
è in grado di confezionare un nuovo testo eucologico, rispettandone
la struttura e le altre caratteristiche che contraddistinguono il testo
eucologico del rito romano.
Argomenti: 1. Brevi nozioni di codicologia. 2. I principi della critica testuale: dalla trascrizione del testo alla individuazione delle varianti (errori
e correzioni); dal testimone alle recensioni (stemmatica); regole di ripristino
testuale. 3. L’apparato critico e le edizioni (meccaniche, semi-diplomatiche,
diplomatiche, critiche).
1: La critica testuale (codicologia, paleografia, stemmatica, apparato critico, edizione)
2. Analisi filologica (classica e semasiologica; assi semantici di Bremond,
semiotica di Greiimas)
3. Critica storica e analisi dell’autenticità
4. critica letteraria (fonti, contesto, struttura, stilistica)
5. Genere letterario
6. Storia della tradizione e della redazione del testo
8. Teologia del testo eucologico (dimensioni e fondamento)
9. La Traduzione classica e la dinamico-funzionale
Modalità di svolgimento: Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, data
la fragilità e la disomogeneità di preparazione degli studenti. Le lezioni, pur perseguendo l’adempimento del programma e la finalità del corso,
contempleranno ampie parentesi che illustrino quelle tematiche che gli
studenti dovrebbero conoscere, ma che di fatto ignorano in parte o del
tutto. Lungo le lezioni ci si serve dei moderni materiali didattici (supporti
informatici di vario genere) forniti dall’università.
Modalità di verifica: La verifica viene fatta in due tempi. Alla fine del
primo quadrimestre è proposto un esame scritto per la critica testuale. alla
fine del corso viene fatto l’esame che comporta due impegni per lo studente. Egli presenta e discute con il docente un breve elaborato scritto su un
testo eucologico e, successivamente si sottopone a una verifica orale. La
media proporzionale delle tre prove costiuisce il risultato finale dell’esame.
315
Bibliografia orientativa: G. Bonaccorso, Introduzione allo studio della
Liturgia, Padova 1990; R. De Zan, Criticism and Interpretation of Liturgical
Texts, in A.J. Chupungco (ed.), Handbook for Liturgical Studies, vol. I, Collegeville - Minnesota 1998 (trad. it., Scienza Liturgica I, Casale Monferrato,
1998), 331-365: F. De Lasala Ejercicios de Paleografía latina. Laminas, transcripciones y comentarios, Roma 2000; L. Canfora, Il copista come autore,
Palermo 2002; E. Overgaauw, “Fast or slow, professional or monastic. The
writing speed of some medieval scribes”, in Scriptorium 49(1995) 211-227.
Pro Seminario
95558 Ricerca scientifica
P. Gunter (responsabile) - P.A. Muroni - O.M. Sarr
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Gli studenti saranno avviati alla ricerca scientifica nello stile
dell’ateneo S.Anselmo.
• Gli studenti affronteranno la ricerca scientifica in dodici unità
didattiche.
Argomenti: Il pro Seminario si presenta come lavoro interdisciplinare in
quanto viene guidato da professori di più materie. Le tappe saranno scandite
da dodici unità didattiche: il lavoro intellettuale; l’uso della biblioteca; la
bibliografia, gli strumenti e le sigle delle varie aree (Scrittura, Storia, Teologia,
Liturgia); l’elaborazione di un lavoro scientifico, (scelta del tema, bibliografia
scientifica); lezioni informatiche; status quaestionis; formulazione del
lavoro, excursus e appendici; citazioni, note e correzioni; i vari tipi di lavoro
scientifico: seminario, articolo, tesi di licenza, tesi di dottorato.
PIL
316
Modalità di svolgimento: Dodici lezioni.
Modalità di verifica: Compiti scritti.
Bibliografia: sarà indicata.
1º semestre - 2º anno
Corsi obbligatori
95001 Introduzione alla teologia della liturgia
J.J. Flores
3 ECTS
Il corso sarà articolato in quattro parti: Nella prima si studiano gli antecedenti della teologia della liturgia; nella seconda si riflette sui contributi dei
teorici della teologia liturgica (L. Beauduin, M. Festugière, R. Guardini, O.
Casel, C. Vagaggini e S. Marsili). Il primo capitolo della Sacrosanctum Concilium offre una visione teologica della liturgia e perciò costituisce la terza
parte del corso, mentre nella quarta si valutano le conseguenze che si possono
trarre in rapporto alla teologia e ai teologi attuali. Nella conclusione si studiano le componenti essenziali di un’azione liturgica: la liturgia come azione
cultuale della Chiesa e come attuazione del Mistero di Cristo e le leggi della
Teologia liturgica.
PIL
Bibliografia: S. Marsili, «La liturgia, momento storico della salvezza»,
in Anàmnesis 1, Casale Monferrato 1984, 33-156; Id., «‘Liturgia’ e ‘Teologia
liturgica’», in Liturgia, ed. D. Sartore - A.M. Triacca - C. Cibien, Milano 2001,
1037-1054; 2001-2019; A. Catella, «Teologia della liturgia», in Scientia Liturgica, vol. 2, ed. A.J. Chupungco, Casale Monferrato 1998, 17-45; Liturgia
opus Trinitatis. Epistemologia liturgica. Atti del VI Congresso Internazionale
di liturgia (Studia Anselmiana 133, Analecta Liturgica 24), Roma 2002; J.J.
Flores, Introducción a la teología litúrgica (Biblioteca liturgica 20), Barcelona 2003.
95010 L’unzione degli infermi e i riti dei funerali
M. Tymister
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• conoscerà i passi più importanti dello sviluppo storico dell’unzione
degli infermi e della liturgia dei funerali.
• conoscerà le fonti più importanti per la teologia e la storia della prassi
celebrativa dell’unzione e dei funerali nella Chiesa occidentale.
• saprà da dove partire per approfondire ulteriormente l’argomento
avendo acquistato la conoscenza della bibliografia principale.
• avrà acquistato le basi necessarie per valutare criticamente le possibilità di celebrazione liturgica e la prassi pastorale del sacramento
dell’unzione e dei funerali oggi.
Argomenti: La religione, non solo quella cristiana, si è formata a confronto
con la morte. Come l’uomo è l’unico essere che seppellisce i suoi morti, egli è
anche l’unico che ha coscienza della sua morte, già prima che questa lo colpisca. La religione fornisce l’interpretazione della malattia e della morte (A. Angenendt). Il corso indaga sulle liturgie dell’unzione e dei funerali, per capire
il loro sviluppo storico e la risposta espressa in esse riguardo alle realtà della
malattia e della morte. Al centro del corso sta l’analisi delle fonti liturgiche
medioevali (Ordines, Sacramentari e Pontificali) e dei rituali postconciliari
(Ordo unctionis infirmorum eorumque pastoralis curae del 1972 e Ordo exequiarum del 1969). L’indagine storica vuole dare allo studente la possibilità di
valutare le possibilità celebrative offerte nei libri.
Introduzione
L’unzione dei malati
Teologia biblica della malattia
Antico Testamento
Nuovo Testamento
L’unzione nella Sacra Scrittura
L’unzione dei malati nel Nuovo Testamento
Gc 5,13-20
La tradizione della Chiesa
fino all’epoca carolingia
fino al Vaticano II
Il rito nel PRG
Il PR del sec. XII e il PCR
Il concilio di Trento
Il Rituale Romanum del 1614
Il Concilio Vaticano II (SC 73-75)
Il Rituale del 1972
I lavori preparativi
La costituzione apostolica Sacram unctionem infirmorum
Il contenuto e la teologia del rituale
La liturgia dei funerali
L’uomo di fronte alla morte
Atteggiamenti fondamentali
La morte nella mentalità del medioevo
317
PIL
318
PIL
Tra gioia e lutto
La morte in mezzo alla vita
Cambiamento degli atteggiamenti nella società urbana odierna
Storia e significato della liturgia cristiana dei funerali
Riti pagani e riti cristiani della morte
Il rituale romano del sec. VII (OR XLIX – Ver 1138-1163 – GeV 1607-1695
– Gr 1398-1450)
I rituali romano-gallicani
Il rituale romano del 1614
Il nuovo rituale dei defunti del 1969
I lavori preparativi
Struttura del rituale
Il linguaggio del rito
Segni e simboli
Il linguaggio delle parole
La teologia del rito
Una visione pasquale del transitus
Una visione pre-cristiana dell’aldilà
Il corpo e l’anima
La preghiera per i vivi
Le Messe dei defunti nel Messale di Paolo VI
I criteri della riforma (SC 82; IGMR³ 379-385)
La teologia espressa nell’eucologia
Conclusione
Modalità di svolgimento: 12 lezioni di 90 minuti. Durante le lezioni sarà
presentato la storia dell’unzione e dei funerali e le relative fonti cominciando dai fondamenti biblici fino ai rituali postconciliari. Nel centro delle
lezioni starà la presentazione e l’analisi delle fonti liturgiche. Le lezioni
saranno affiancate non solo con le diapositive per illustrare i contenuti più
importanti ma anche con materiale utile per l’approfondimento e lo studio
privato: schemi, riassunti scritti dei capitoli più importanti e indicazioni
bibliografiche. Questo materiale sarà messo a disposizione dello studente
sul sito internet del corso: http://www.tymister.eu/95010
Modalità di verifica: La prova di accertamento è orale con una durata di
10 minuti. Allo studente sarà chiesto l’interpretazione di un testo tratto
dalle fonti presentate in classe. Partendo dall’interpretazione si cercherà
di entrare in un dialogo aperto sulla materia e/o seguirà una domanda su
un altro capitolo del corso. Lo studente potrà portare all’esame tutto quello
che vuole, anche il proprio testo. Si può rispondere in una delle seguenti
lingue: italiano, latino, inglese, croato, tedesco, francese o spagnolo.
Bibliografia: A. Angenendt, «Sterben, Tod und Jenseits», in Idem, Geschichte der Religiösität im Mittelalter, Darmstadt 32005, 659-716; Ch.
W. Gusmer, «Liturgical Traditions of Christian Illness: Rites of the Sick»,
Worship 46 (1972) 528-543; Ph. Rouillard, «I riti dei funerali», in Anàmnesis 7, Genova-Milano 21992, 193-227; Ph. Rouillard, Histoire des liturgies
chrétiennes de la mort et des funérailles, Paris 1999; I. Scicolone, «Unzione
degli infermi», in Anàmnesis 3/1, Genova-Milano 52005, 205-242.
95026 Il sacramento dell’ordine
V. Viola
319
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente acquisisce:
• conoscenza della teologia liturgica del sacramento dell’Ordine;
• capacità di lettura esegetica delle fonti liturgiche.
Argomenti: Il corso predilige la lettura analitica delle singole fonti liturgiche nelle diverse epoche (presentazione sintetica della fonte; elementi rituali;
analisi dei testi eucologici; conclusioni teologico-liturgiche).
Modalità di svolgimento: Lezione frontale; lettura analitica delle fonti.
Modalità di verifica: Esame orale.
Bibliografia: Aa.Vv. Le liturgie di ordinazione. Atti della XXIV Settembre
di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia. Loreto (AN), 27 agosto –
1 settembre 1995 = BELS 86 (Roma 1996); B. Kleinheyer, Ordinazioni e
ministeri in Aa.Vv. La liturgia della Chiesa. Manuale di scienza liturgica.
Celebrazioni sacramentali – III. Ordine, Matrimonio, Vita religiosa, Esequie,
Benedizioni, Esorcismo vol. 9 (Leumann-Torino 1994) 26 –102; J. Lécuyer,
Le sacrament de l’ordination. Recherche historique et théologique = Théologie historique 65 (Paris 1983); E. Lodi, Infondi lo Spirito degli Apostoli.
Teologia liturgico-ecumenica del ministero ordinato = Caro Salutis Cardo.
Studi, 6 (Padova 1987); A. Santantoni-S. Parenti Gli ordini sacri e i ministeri
in Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo Scientia Liturgica. Manuale di
Liturgia. IV. Sacramenti e sacramentali (Roma 1998) 209 – 266.
95033 Pastorale liturgica
G. Midili
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Deve essere in grado di comprendere quali sono i principi essenziali
della pastorale liturgica, per applicarli alla situazione ecclesiale in cui
andrà a svolgere il suo ministero.
• Avrà acquisito una conoscenza del pensiero dei principali autori che
PIL
320
PIL
scrivono su questo tema e saprà esprimere una valutazione critica del
loro pensiero, in riferimento a una applicazione delle loro intuizioni
nella prassi ecclesiale.
Argomenti: Il corso offre un percorso che si articola in tre fasi. Nella prima
si propone una riflessione sulla teologia pastorale, in prospettiva liturgica. Si
prendono quindi in esame le questioni specifiche: partecipazione, animazione, formazione (specialmente nei seminari e nelle case religiose). Si conclude
con l’analisi di alcuni aspetti particolari, che toccano l’ambito della pastorale
liturgica: l’ufficio liturgico diocesano; i movimenti ecclesiali; gli edifici di culto. Rivolgendosi ad un uditorio internazionale, il corso offre gli strumenti da
applicare alla situazione in cui ciascuno svolgerà il ministero. Sarà favorita,
inoltre, la comunicazione e lo scambio di esperienze pastorali delle aree geografiche di provenienza
Modalità di svolgimento: Il corso viene insegnato con l’aiuto di slides. In
riferimento ai singoli temi trattati viene indicata agli studenti una bibliografia obbligatoria da leggere durante il corso.
Modalità di verifica: Esame orale.
Bibliografia: G. Colombo, «Le ragioni di una sintesi», RL 79 (1992), 3953; L. Della Torre, «Liturgia pastorale e pastorale liturgica nella costituzione
“De Sacra Liturgia”», Rivista Liturgica 1964, 63-75; L. Della Torre, «Pastorale Liturgica», in Liturgia, ed. D. Sartore, A.M. Triacca, C. Cibien, Cinisello
Balsamo 2001, 1450-1471; L. Della Torre, «Prospettive ed esigenze per una
pastorale liturgica», in Una liturgia per l’uomo. La liturgia pastorale e i suoi
compiti, ed. Visentin P. – Terrin A. N. – Ceccolin R., Padova 1986, 83-105; R.
Tagliaferri, «Quale modello di pastorale liturgica emerge dal Concilio. Riflessioni di ermeneutica pastorale», Rivista Liturgica 1992, 25-38.
95034 Liturgia e antropologia
I. Žižić
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• acquisire una buona conoscenza dei temi principali dell’antropologia liturgica, della storia della questione e delle proposte teoriche;
la conoscenza degli autori e della bibliografia rilevanti nel dibattito
antropologico-teologico contemporaneo.
• la capacità di riflettere criticamente e presentare sistematicamente i
temi principali di liturgia fondamentale.
Argomenti: I. Introduzione all’argomento (antropologia e teologia, implicazioni teoriche nella dimensione rituale, pensare l’uomo alla luce del rito);
II. Antecedenti della questione e posizionamento della questione (breve pre-
sentazione delle proposte teoriche di Guardini, Casel, Chenu, Chauvet); III.
Il Concilio Vaticano II e la questione antropologica della liturgia; IV. Figure
della questione: ancillare, fenomenologica, approccio fenomenologico-eremeneutico; V. Trattazione antropologica del simbolo; VI. Trattazione antropologica dell’immagine; VII. Trattazione antropologica del linguaggio; VIII.
L’uomo del culto e culto dell’uomo: rito ritualità ed esperienza religiosa; IX.
Culto cristiano e uomo cristiano; X. Azione liturgica – linguaggi liturgici; XI.
Aperture: Estetica e Poietica liturgica; XII. Riassunto e conclusione del corso.
Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni.
Modalità di verifica: esame orale.
321
Bibliografia: C. Valenziano, Liturgia e antropologia, Bologna 1998; J.
Schermann, Il linguaggio nella liturgia. I segni di un incontro, Assisi 2004;
A.M. Triacca - A. Pistoia (ed.) Liturgie et anthropologie (Conferences SaintSerge, XXXVI semaine d’études liturgiques, Paris 27-30 juin 1989), Roma
1990; S. Maggiani, «Il linguaggio liturgico», in Scientia Liturgica, vol. 2, ed.
A. J. Chupungco, Casale Monferrato 1998; G. Bonaccorso, Il rito e l’altro. La
liturgia come tempo, linguaggio e azione, Città del Vaticano 2001.
95036 Spiritualità liturgica
J. Leachman
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• sarà capace di delineare il percorso storico della Spiritualità liturgica
dal nuovo testamento fino ad oggi.
• sarà capace di analizzare una colletta o prefazio trattato nel corso e di
spiegare lo svolgimento dell’interscambio divino-umano (admirabile
commercium) trovato nell’orazione.
Argomenti: Il corso espliciterà l’aspetto spirituale del vissuto liturgico ecclesiale, approfondendo la comprensione dei partecipanti attraverso un’ermeneutica profonda di alcuni preghiere scelte.
Modalità di svolgimento:
1.La spiritualità ordinaria della chiesa dei primi secoli
2.La spiritualità liturgica dei padri occidentali
3.Devotio moderna e separazione dalla tradizione
4.Riforma: Modello individualistico e psicologico (Teresa d’Avila,
Juan de la Cruz, Inigo).
5.L’Illuminismo, Romanticismo
6.Il ventesimo secolo
7.Preghiera in un mondo che cambia
8.Ritorno alle fonto, Corbon
PIL
322
9.La spiritualità di tre collette dell OICA
10. La spiritualità di un prefazio dell OICA
11. Le fonti di una nuova evangelizzazione
12. Nuove forme e nuovi contributi (Waiijman)
Modalità di verifica:
• Alla fine del corso ciascun studente descrive la storia di un periodo
storico dello sviluppo della Spiritualità liturgica.
• Ciascun studente darà un analisi profonda e completa di una orazione del patrimonio della Chiesa evidenziano e mostrando le varie
caratteristiche e dimensioni della Spiritualità liturgica.
Bibliografia: J. Corbon, Liturgie de source, Paris 1980; L. Artuso, Liturgia e spiritualità, Padova 2002; J. Leachman - D.P. McCarthy, «The Formation of the Ecclesial Person through Baptismal Preparation and the Celebrations in the RCIA: The Collects for the Scrutinies» in, The Liturgical
Subject: Subject, Sujectivity, ed. J.G. Leachman, London 2008, 172-200; D.P.
McCarthy - J.G. Leachman, Transition in the Easter Vigil: Becoming Christians, Farnborough 2014.
1º semestre - 1º e 2º anno
Corsi a scelta
PIL
94103 Paleografia latina (parte I)
M. Stocchi
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• dovrà avere acquisito la capacità di riconoscere le diverse tipologie di
scrittura in uso durante il periodo medievale
• dovrà essere in grado di datare (almeno approssimativamente) ed
eventualmente localizzare un manoscritto.
Argomenti: 1) Cos’è la Paleografia; quali sono le sue origini; la scrittura
latina arcaica; 2) le scritture di età romana; 3) origini e caratteristiche delle
scritture cristiane; 4) la scrittura onciale: caratteristiche e manoscritti guida;
5) la scrittura semionciale: caratteristiche e manoscritti guida; 6) le scritture
insulari: caratteristiche e manoscritti guida; 7) la scrittura visigotica: caratteristiche e manoscritti guida; 8) la scrittura beneventana: caratteristiche e
manoscritti guida; 9) le scritture altomedievali in uso nell’area franca e nell’Italia centro-settentrionale: caratteristiche e manoscritti guida; 10) la scrittura
carolina: caratteristiche e manoscritti guida; 11) la scrittura gotica o textualis:
caratteristiche e manoscritti guida
Modalità di svolgimento: ciascuna lezione si suddividerà in due sezioni:
1) illustrazione e spiegazione di un determinato periodo della storia della
scrittura latina condotta sulla base di materiale informatico (elaborazione
in Powerpoint con immagini e commenti esplicativi); 2) esercizi di riconoscimento, lettura e datazione delle testimonianze manoscritte condotti
sulla base di riproduzioni in facsimile. Il corso prevede la possibilità di
effettuare una visita presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.
Modalità di verifica: esame orale.
323
Bibliografia: G. Battelli, Lezioni di paleografia, Città del Vaticano 1999;
B. Bischoff, Paleografia latina, Padova 1994; G. Cencetti, Lineamenti di storia della scrittura latina, Bologna 1997; P. Cherubini - A. Pratesi, Paleografia latina: l’avventura grafica del mondo occidentale (Littera Antiqua, 16),
Città del Vaticano 2010; A. Petrucci, Breve storia della scrittura latina, Roma
1992.
94141L’Ordo Missae del Vaticano II
M. Barba
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Dovrà avere una chiara idea di come si è svolta la riforma liturgica
conciliare e conoscere i fondamenti teologici alla base della concreta
revisione della liturgia nella fase post-conciliare mediante l’approccio
al “Consilium”, organismo competente per l’attuazione della riforma
stessa.
Argomenti: 1. Analisi delle tappe storiche che hanno caratterizzato la riforma dell’Ordo Missae: fase antepreparatoria, preparatoria e dibattito conciliare.
2. Redazione dell’articolo 50 della Sacrosanctum Concilium. 3. Il Coetus X e
l’avvio dell’applicazione concreta delle disposizioni conciliari concernenti la riforma liturgica del Rito della Messa. 4. Esame degli schemata sull’Ordo Missae
e sull’Institutio Generalis. 5. Valutazione analitica e sintetica dell’evoluzione
dell’Ordo Missae nelle tre editiones typicae del Missale Romanum.
Modalità di svolgimento: Si presenteranno le diverse tematiche sopra elencate con una esposizione che sia densa e stimolante alla ricerca. Il metodo
sarà analitico-sintentico.
Modalità di verifica: Si propone un esame orale sul programma.
Bibliografia: M. Barba, La riforma conciliare dell’Ordo Missae, Roma
2008; Idem, L’Institutio Generalis del Missale Romanum. Analisi storico-redazionale dei riti d’ingresso, di offertorio e di comunione, Città del Vaticano 2005;
A. Bugnini, La riforma liturgica (1948-1975). Nuova edizione riveduta e arric-
PIL
324
chita di note e di supplementi per una lettura analitica, Roma 1997.
94149 Forme e Teologia della Musica Liturgica
J.-A. Piqué
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso gli studenti dovranno:
• individuare da un punto di vista teologico la funzione della musica
nella liturgia e la sua potenzialità simbolico-estetica per esprimere la
trascendenza empatica dell’esperienza di Dio. Deve poter individuare
le forme musicali liturgiche e il loro fondamento teologico liturgico e
pratico.
• acquisire un criterio proprio sul valore del musicale nella liturgia, avvalorare le loro fonti, conoscerne la loro storia, e poter analizzare le
sfide della prassi liturgica e pastorale della musica nella liturgia.
Argomenti: Il corso affronta i percorsi formali della musica nella liturgia
partendo dalle prospettive estetiche, liturgiche e teologiche-sacramentarie. Si
prenderà in esame audio-visuale il canto gregoriano, la polifonia classica, il
repertorio organistico e strumentale, le messe romantiche e le nuove creazioni contemporanee di grandi autori e la musica popolare di differenti culture
e quella monastica. Le analisi delle forme si svolgeranno, tramite audizioni,
evidenziando il pensiero teologico ed il trasfondo dell’esperienza estetica che
scandisce l’Hodie liturgico celebrato.
Modalità di svolgimento: Sessioni presenziali magisteriali, audizioni e
analisi delle fonti: partiture, testi, libri liturgici. Sessioni si pratica della
musica liturgica.
Modalità di verifica: Elaborato finale e esame orale sull’elaborato presentato.
Bibliografia: J-A. Piqué, Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza, Milano 2013. Id., Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental
sobre la sacramentalidad de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar, Sequeri; Victoria, Schönberg, Messiaen), Roma 2006; Pío X, Motu
Proprio «Tra le sollecitudini», 1903, ASS 36 (1903-1904) 329-339; E. Fubini,
Estetica della Musica, Bologna 2003; F. Rainoldi, Sentieri della Musica Sacra, Roma 1996; J. Ratzinger, Introduzione allo spirito della liturgia, Milano
2001; P. Sequeri, Musica e Mistica, Città del Vaticano 2005.
94173 I Sermoni liturgici medievali
A. Simón
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
3 ECTS
• Conoscere la teologia del anno liturgico presente nei sermoni medievali.
• Capire la specificità teologica del mistero cristiano celebrato in ogni
tempo e festa liturgica.
• Discuttere la rilevanza del vocabolario liturgico degli autori cistercensi riguardo la tradizione precedente e l’attualità ecclesiale.
• Comunicazione corretta dei concetti propri dell’anno liturgico secondo l’esegesi, la teologia, la spiritualità e la pastorale presente nei sermoni liturgici.
Argomenti: 1) Il contesto teologico-liturgico del secolo XII e i principali
autori cistercensi; 2) I Sermoni Liturgici degli autori cistercensi: genere letterario, composizione, struttura, fonti; 3) Sermoni per avvento, natale, quaresima,
pasqua, pentecoste e feste; 4) Analisi di una selezione di testi dei Sermoni: il
lessico, la semantica, le fonti, la esegesi, la teologia, la storia della salvezza e
l’esperienza del mistero cristiano celebrato; 5) Le feste della fede e la pastorale
della Chiesa.
Modalità di svolgimento: Lezioni magistrali. Analisi e commenti dei testi.
Riflessioni sul significato attuale degli argomenti.
Modalità di verifica: Lo studente può scegliere una tra queste due modalità: a) Esame orale; b) Elaborato scritto (10-15 pp.) su un autore o argomento
del programma. Lo studente deve coprire tre livelli delle competenze acquisite: ripetizione di conoscenze, applicazione di conoscenze, innovazione/conclusioni.
Bibliografia: San Bernardo, Sermons for the Summer Season. Liturgical
Sermons, trad. B. Mayne Kienzle, Kalamazoo, Milano 1991. Isacco della
Stella, I Sermoni, vol.I: Dalla settuagesima alla Pentecoste, Milano 2006.
Vol. II: Mariale, Santorale, Tempo ordinario, Milano 2007. Guerrico de Igny,
La luz de Cristo. Homilías para el Año Litúrgico, Azul - Buenos Aires 1983. B.
Betto, Guerrico d’Igny e i suoi sermoni, Praglia 1988.
94174 The Latin language and Structure of Selected Prefaces of Sundays and
Feasts
3 ECTS
J. Leachman
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• At the end of the course the students will be able to give an accurate ren• dering in standard English of one Latin preface of Sundays and Feasts.
• At the end of the course the students will be able to give an accurate
analysis of the form and structure of one Latin preface.
325
PIL
326
Argomenti: A detailed study and analysis of 12 Latin prefaces of Sundays
and Feasts in Lent and Easter.
Modalità di svolgimento: 6 settimane di lezioni: 4 ore ogni incontro.
Modalità di verifica: At the end of the course each student gives an accurate rendering in standard English of one Latin preface of a Sunday or a Feast
chosen in advance by the professor.
The student gives a detailed analysis and explanation of the preface.
Bibliografia: D.P. Simpson, Cassell’s English Dictionary, New York-Oxford
1968; B.L Gildersleeve-G. Lodge, Gildersleeve’s Latin Grammar, BolchazyCarducci: Wauconda IL, 2003, reprint of 31985.
94179 Simbolo e sacramento. Interpretazione e teorie
I. Žižić
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• acquisire una buona conoscenza dei temi e delle categorie principali
di teologia del simbolo, della storia della questione e delle proposte
teoriche; la conoscenza degli autori e degli studi rilevanti
• la capacità di interpretare criticamente e applicare le teorie proposte.
Argomenti: 1. Introduzione al tema del corso; 2. Le categorie “simbolo” e
“rito” nel pensiero teologico-liturgico del primo Novecento; 3. La problematica
tra impostazione classica e impostazione moderna; 4. Il “ritorno” della celebrazione al discorso teologico; 5. Simbolo e rito nel pensiero di Romano Guardini;
6. Simbolo e rito nel pensiero di Odo Casel; 7. Simbolo nel pensiero di Karl
Rahner; 8. Segni del Mistero – S. Marsilli; 9. Una impostazione (post)moderna
– L. M. Chauvet; 10. Il ruolo del simbolo nella riflessione teologica sul sacramento; 11. Le implicazioni di antropologia e fenomenologia nella ricerca del
simbolo rituale; 12. Simboli sacramentali e fede celebrata.
Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni.
Modalità di verifica: esame orale o scritto
Bibliografia: R. Guardini, Lo Spirito della Liturgia. I santi segni, Brescia
2005; O. Casel, Fede, gnosi e mistero: saggio di teologia del culto cristiano,
Padova 2001; K. Rahner, Sulla teologia del simbolo, in Saggi sui sacramenti e
sull’escatologia, Roma 1965, 51-107; S. Marsili, I segni del mistero di Cristo.
Teologia liturgica dei sacramenti, Roma 1987; A. Bozzolo, La teologia sacramentaria dopo Rahner. Il dibattito e i problemi, Roma 1999.
94180 Introduzione alla liturgia ispano-mozarabica e alla sua spiritualità
3 ECTS
J.-M. Ferrer Grenesche
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• possa conoscere l’origine dei «Liber Ordinum» della tradizione ispana, i suoi contenuti e il suo modo di presentare la ritualità di sacramenti e sacramentali;
• abbia un’idea abbastanza completa del struttura e della spiritualità delle chiese stabilite nella penisola Iberica di questo periodo (ss V-XI).
Argomenti: Lungo il corso si cercherà di offrire un avvicinamento alle fonti liturgiche ispano-mozarabiche e alle testimonianze archeologiche di questo
periodo storico (ss. V-XI) in modo a meglio conoscere, sia il genio della antica
liturgia ispana, sia la sua spiritualità. In quest’anno studieremo i «Liber Ordinum», sia il episcopale che il sacerdotale, equivalenti ai Pontificali e rituali
romani.
1. La Liturgia ispana e suo svolgimento storico
2. Il passo del «Manuale» al «Messale» e i «Ordinum»
3. Fonti dei «Liber Ordinum»
4. Struttura e contenuti del L.O. sacerdotale
5. Struttura e contenuti del L.O. episcopale
6. Analisi di alcuni formulari:
- per l’iniziazione cristiana,
- per l’Ordine sacro,
- per l’anno liturgico,
- per diverse benedizioni e il rapporto con la pietà popolare.
7. Immagine di una Chiesa e del suo modo di vivere e spremere la fede.
Modalità di svolgimento: Lezioni magistrali. Letture guidate. Elaborato.
Colloquio.
Modalità di verifica: Elaborato e colloquio sull’elaborato.
Bibliografia: J. Janini, Liber Ordinum, sacerdotal, Silos 1981; Liber Ordinum, episcopal, Silos 1991; B. Jimenez Duque, Espiritualidad romano-visigoda
y muzárabe, Madrid 1977; J-M. Ferrer, Curso de Liturgia Hispano-Mozárabe,
Toledo 1995; J. Pinell, Liturgia Hispánica, Barcelona 1998.
94182 Pionieri del Movimento Liturgico
P. Gunter
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• The student will have a historical grasp of the challenges that have
327
PIL
328
accompanied gradual liturgical reform.
• The student will know the contexts and achievements of a variety of
the pioneers of liturgical development.
Argomenti: Vari pionieri liturgici verranno presentati attraverso delle loro
opere nei loro contesti storici.
Modalità di svolgimento: Lezioni.
Modalità di verifica: esame orale.
Bibliografia: J.D. Crichton, Lights in the Darkness: Forerunners of the Liturgical Movement, Co Dublin 1996; E. Cattaneo, Il culto cristiano in occidente: note storiche, 2a edizione ristampa, Roma 2003; A. Reid, The Organic
Development of the Liturgy, Farnborough 2004.
95115 Ecclesiologia e Liturgia
C. Militello
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• avrà acquisito una conoscenza d’insieme sul rapporto ecclesiologia liturgia.
• sarà in grado, volendo, di promuovere ricerche mirate dirette ad approfondirne temi e istanze.
Argomenti: Il corso si articola in tre sezioni. La prima, di carattere storico,
offre una ricognizione sulla presenza assenza del tema liturgico nella ricerca
ecclesiologica dal Concilio ad oggi; la seconda offre un saggio ermeneutico
del rapporto ecclesiologia-liturgia; la terza si propone di verificarlo mediante
esemplificazioni, l’ultima delle quali accosta, emblematicamente, la Missa
Chrismatis.
0. Questioni Introduttorie
I. Scienza della Chiesa - Scienza della Liturgia
1.
L’ecclesiologia post-conciliare
1.1. La svolta del Vaticano II
1.2. Sacrosantum Concilium - Lumen Gentium – Gaudium et Spes
1.3. Lo sviluppo post-conciliare
2.
La liturgia nella ecclesiologia post-conciliare
2.0. La provocazione dell’ecclesiologia eucaristica
2.1. L’incidenza del tema liturgico nella ecclesiologia subito dopo il Concilio
2.1.1. Il modello giuridico-istituzionale
2.1.2. L’ecclesiologia di comunione
2.1.2. L’ecclesiologia sacramentale
2.1.3. Altri apporti
2.2. Ecclesiologia e liturgia nella sistematizzazione post-conciliare
2.2.1. Le collane
2.2.2. Alcuni manuali degli anni ‘80
2.2.3. Alcuni manuali degli anni ‘90
2.2.4. Alcuni manuali dopo il 2000
2.3. L’ecclesiologia di comunione come ecclesiologia della Chiesa locale
II. Per una ermeneutica del rapporto Scienza della Chiesa - Scienza
della liturgia
1.
Predicare la Chiesa
1.1. Il nodo ecclesiologico del principio primo
1.2. Una proposta sistematica
1.3. L’ecclesiologia sponsale
1.4. Altre ipotesi incentrate sull’accadimento locale
2.
La liturgia sta in rapporto alla Chiesa. La Chiesa in atto è la celebrazione liturgica
3. Chiesa e liturgia: un’unica e medesima realtà.
III. Un percorso esemplificativo
1. La ricezione liturgica nell’ambito della “struttura” della Chiesa
1.1. Mistero-sacramento
1.2. Popolo di Dio
1.3. Corpo di Cristo
1.4. Sposa di Cristo
2. La ricezione liturgica nell’ambito della “ funzione” della Chiesa
2.1. L’iniziazione cristiana
2.2. Il ministero ordinato
3. L’emblematicità della messa crismale in rapporto alla “struttura” e
alla “ funzione” della Chiesa.
Modalità di svolgimento: lezioni frontali, dialogo in classe, approfondimenti personali.
Modalità di verifica: Breve elaborato scritto su un tema afferente al corso,
liberamente scelto, seguendo la metodologia scientifica in uso nel PIL
Bibliografia: C. Militello, Lo stato della ricerca in ecclesiologia. Per un
dialogo con la scienza liturgica, in Aa.Vv., Liturgia. Itinerari di ricerca, Roma
1997, 321-341; Ead., La Chiesa il corpo crismato, Bologna 2013; N. Mitchell,
“Ecclesiologia liturgica”, in A.J. Chupungco (ed.), Scientia Liturgica. Manuale
di Liturgia, II, Casale Monferrato 1998, 119-134; G. Tangorra, Dall’Assemblea
liturgica alla Chiesa. Una prospettiva teologica e spirituale, Bologna 1998.
329
PIL
330
95144 Diritto liturgico
A. Recchia
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Conoscerà le principali norme liturgiche codiciali e extracodiciali.
• Saprà leggere la normativa vigente e applicarla a semplici casi concreti.
Argomenti: La liturgia come fonte e come applicazione del diritto della
Chiesa. La legge liturgica, la norma liturgica, la consuetudine liturgica. Esame
del can. 2 del Codice di Diritto Canonico e sue implicanze normative. Diritto
liturgico codiciale ed extracodiciale. I praenotanda dei libri liturgici.
Modalità di svolgimento: Lezioni frontali. Presentazione di semplici casi
pratici.
Modalità di verifica: Esame orale.
Bibliografia: A. Donghi (ed.), I praenotanda dei nuovi libri liturgici,
Milano, 1995; L. F. Conti - G. M. Compagnoni (ed.), I praenotanda dei libri
liturgici, Milano, 2009. Altro materiale sarà indicato nel corso delle lezioni.
95178 Liturgia episcopale
P. Marini
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Conoscenza dei libri liturgici concernenti la celebrazione del Vescovo.
• Conoscenza della liturgia episcopale esposta nel nuovo Cæremoniale
Episcoporum.
• Conoscenza della liturgia papale riformata a seguito del Concilio Vaticano II.
Argomenti:
Studio dell’aspetto storico, teologico e pratico celebrativo (Celebrazioni del
Vescovo e Celebrazioni del Romano Pontefice).
I libri liturgici fino al Concilio di Trento: Ordines Romani e libri medioevali
Il Cæremoniale Episcoporum tridentino
Il Cæremoniale Episcoporum del Concilio Vaticano II
La liturgia papale e i suoi nuovi Ordo
Dalle rubriche alla Chiesa in preghiera
Modalità di svolgimento: Consegna agli studenti delle dispense sui libri
liturgici antichi e medioevali. Consegna agli studenti di documentazione e
articoli sull’argomento. Consegna agli studenti del Cerimoniale dei Vescovi
del 1984 in italiano
Modalità di verifica: L’esame è orale. Il Professore prepara una cinquantina
di domande sulla materia studiata e su tali domande interroga lo studente.
331
Bibliografia: A.G. Martimort, Les Ordines, les Ordinaires et les Céremoniaux, Brepols Turnhout – Belgium, 1991; Le Cérémoniale des évêques,
in Notitiæ 21 (1985) 196-206; M. Lessi Ariosto, Il nuovo “Cæremoniale Episcoporum”, in Rivista liturgica 74 (1987) 489-518; P. Marini, Il “Cæremoniale
Episcoporum” e la riforma liturgica del Concilio Vaticano II, in Ephemerides
Liturgicæ 4-5 (1990) 209-233. aa.vv., Sede Apostolica Vacante, storia-legislazione-riti-luoghi e cose, eventi e celebrazioni – aprile 2005, Libreria Editrice Vaticana 2006; aa.vv., Riti per l’Inizio del Ministero Petrino del Vescovo
di Roma, Libreria Editrice Vaticana 2006.
1º semestre - 2º anno
Seminari
94451 Canto Gregoriano: Fonti, Teologia, Forme
J.-A. Piqué
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Aver le nozioni basiche per analizzare le forme musicali gregoriane
da un punto di vista musicale e testuale. Il fondamento teologico della
musica liturgica sarà la base su cui poggerà il seminario.
• Conoscere la storia del Canto Gregoriano; le principali fonti; la semiologia e notazione quadrata; il contesto storico, e le opere musicali ed il
loro significato e pregio liturgico.
• Lo studio della modalità e le forme recitative
Argomenti: Il canto gregoriano, musica propria della liturgia romana, è studiato in questo seminario da un doppio versante di teoria e prassi. Gli incontri
tratteranno nozioni basiche di semiologia, di notazione quadrata e di modalità.
Ci saranno pratiche vocali di carattere tecnico che comprenderanno sia l’aspetto vocale sia l’interpretazione musicale che le nozione basiche di direzione
corale. Tutto l’insieme prenderà come fondamento l’attenzione allo studio dei
testi biblico-liturgici musicati e il fondamento teologico dello stesso canto.
Introduzione (professore)
Il canto gregoriano musica propria della liturgia romana
Fondamenti per lo studio delle forme musicali liturgiche gregoriane: l’ordinario della Messa
Presentazione della bibliografia-discografia-calendario
Accenni metodologici: orientamento per l’elaborazione della ricerca e l’a-
PIL
332
PIL
nalisi
Sedute (studenti)
Ogni studente deve intervenire almeno due volte con il suo tema (20’):
I. Presentazione generale della parte dell’Ordinario scelta
II. Analisi del brano musicale scelto: testo-musica-forma
III. Analisi teologico: Senso-Dinamica-Affecto
IV. Analisi musicale: Parola-Modo-Ritmo
V. Analisi liturgico: Contesto- Funzione-Implicazione
VI. Esecuzione pratica
Commentario. Questioni. Contributi. Interventi.
Consegna Elaborato (10-12 pagine): Gennaio 2015
Conclusione generale (professore)
BIBLIOGRAFIA
DISCOGRAFIA
CALENDARIO SEDUTE
Modalità di svolgimento: Due sessioni magistrali per presentare il tema.
Affidamento del tema da sviluppare per ogni studente. Due esposizioni
pubbliche da ogni partecipante e prove di canto.
Modalità di verifica: Si valuteranno le esposizione pubblica di ogni studente ed il materiale (audiovisivo, power point, schemi, ecc.). Lavoro scritto
finale sul tema scelto dallo studente
Bibliografia: J.C. Asensio, El Canto Gregoriano, Madrid 2003; E. Cardine,
Semiologia Gregoriana, Solesmes 1970; E. Fubini, Estetica della Musica, Bologna 2003; J-A. Piqué, Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza, Milano
2013; Id., Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental sobre
la sacramentalidad de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar,
Sequeri; Victoria, Schönberg, Messiaen), Roma 2006.
94458 Avvento-Natale-Epifania: The cycle of Advent, Christmas and
Epiphany 3 ECTS
P. Gunter
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• The student will be able to identify the characteristics of the feasts of
the time of the Manifestation of the Lord.
• The student will have had the opportunity to study texts to develop an
awareness of the relationship in these feasts established by their history, celebration and theology.
Argomenti: Introductory classes will be given by the professor to outline the
themes to be addressed. Then, each week, two students will present their work
at different stages of their research focussing on a variety of possibilities within
recognised texts of the Roman rite. Group discussion will follow.
Modalità di svolgimento: Development of presentations followed by
group discussion.
Modalità di verifica: Written paper to be submitted.
333
Bibliografia: P. Guéranger, L’année liturgique, 1, Paris 1854, tr. in varie
lingue e ristampe; P. Parsch, Das Jahrs des Heiles Klosterneuburger Liturgiekalendar, 1, Klosterneuberg 1933: tr. inglese, The Church’s Year of Grace,
1, Collegeville MN, 1986: tr. italiano, Le origini dell’anno liturgico, Brescia
1991; M. Augé, Avvento Natale Epifania. Tempo della manifestazione del Signore, Cinisello Balsamo 2002; M. Augé - A. Nocent, L’anno liturgico: storia,
teologia e celebrazione (Anàmnesis 6), Genova-Milano 1988 (ristampa 2002).
94478 Estetica e poietica della Liturgia Verbi nell’Ordo Missae 3 ECTS
S. Maggiani
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Ha una intelligenza della Liturgia Verbi nell’Ordo Missae partendo
dalla interpretazione della prassi rituale;
• acquisisce un metodo per una corretta ermeneutica della ricerca in liturgia alla luce della teologia, storia, scienze umane.
Argomenti: Nella Liturgia Verbi all’interno dell’Ordo Missae Dio parla al
suo popolo per ritus et preces e gli dona un nutrimento spirituale e gli manifesta i misteri della salvezza mentre è presente Cristo stesso, il Verbo del Padre,
I signa sensibilia che qualificano la poietica e l’estetica della Liturgia Verbi
gli conferiscono la specificità cristiana. Il Seminario, oltre ad approfondire la
Liturgia Verbi nelle sue parti, esaminerà come ciò che si fa (poietica) si armonizza con ciò che si dà a vedere (estetica): il proclamare, il cantare, l’esclamare,
fare l’omelia, il professare, il pregare; i ministri, l’ambone, il lezionario, l’evangelario, gesti e atteggiamenti di venerazione della Parola. L’attenzione alla
forma attuale dell’Ordo Missae comporterà una necessaria conoscenza delle
variabili storiche e la ermeneutica delle sequenze riformate.
- Illustrazione del metodo applicato nel Seminario.
- Riferimenti di metodologia.
- Estetica e poietica in liturgia.
- Presentazione da parte degli studenti delle sequenze rituali concernenti
l’estetica e la poietica.
Modalità di svolgimento: Il Seminario si svolge in due tempi:
- Interventi del professore (Tema, Metodologia, Contenuti elaborati)
- Presentazione degli studenti del Tema, dei contenuti dell’elaborato finale.
PIL
334
Modalità di verifica: La valutazione tiene conto dell’apporto del singolo
studente durante il Seminario, e dell’elaborato finale.
Bibliografia: Ordinamento Generale del Messale Romano (IGMR); Premesse al Lezionario (= OLM); Dall’esegesi all’ermeneutica attraverso la celebrazione. Bibbia e Liturgia - I, ed. R. Cecolin, Padova 1991; Scriptura crescit
cum orante. Bibbia e Liturgia - II, ed. A.N. Terrin, Padova 1993; Dove rinasce
la Parola. Bibbia e Liturgia – III, ed. R De Zan, Padova 1993; R. De Zan,
«Bible and Liturgy», in Handbook for Liturgical Studies, ed. A. J. Chupungo,
Collegeville 1997, 331-365 (tr. it. Scientia Liturgica I, Casa1e Monferrato 1998);
i fascicoli di Rivista Liturgica 88/6 (2001); 94/4 (2007); 97/6 (2010); 99/2 (2012).
94473 Antropologia della festa
I. Žižić
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• acquisire una buona conoscenza del campo antropologico-liturgico
sulla festa; la conoscenza della storia della questione e delle teorie della festa; la conoscenza degli autori e della bibliografia relativi al tema;
• la capacità di elaborare e presentare un tema scelto utilizzando correttamente la metodologia; lo sviluppo del confronto critico con i temi e
modelli proposti
Argomenti: Il seminario considera le componenti della festa alla luce
dell’antropologia e fenomenologia culturale. Veranno individuate le problematiche odierne che influenzano la prassi festiva cristiana. Inoltre, saranno
proposte le analisi comparative tra „feste profane“ e „feste religiose“. In particolare, l’attenzione sarà dedicata ai linguaggi della festa, al programma rituale
ed all’ethos festivo come l’insieme dei valori, emozioni, pratiche e credenze
che determinano „lo spirito della festa“. L’intero percorso si svolgerà incentrato
sull’intreccio tra tempo sacro e processo rituale festivo per cogliere il senso
della festa cristiana e la sua matrice eucaristica. 1. Introduzione: conoscenza
delle fonti e degli strumenti; elaborazione delle categorie descrittive nell’analisi
della festa 2. Fenomenologia religiosa, tradizione biblica, tradizione patristica
della festa; 3. Approcci teologici alla festa; 4. Festa e sacro; 5. Festa e rito; 6.
Presentazioni degli elaborati degli studenti; 7. Parte conclusiva: la festa come
tema teologico e antropologico.
Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni, consultazioni.
Modalità di verifica: elaborato scritto.
Bibliografia: S. Maggiani, Festa / Feste, in D. Sartore – A. M. Triacca –
C. Cibien (ed.), Liturgia, Cinisello Balsamo 2001, 803-828; M. Barba (ed.) “O
giorno primo ed ultimo”. Vivere la Domenica tra fede e rito, Roma 2005; A.
Arino – L. M. Lombardi Satriani (ed.), L’utopia di Dionisio. Festa fra tradizione e modernità, Roma 1997; F. Jesi (ed.), La Festa. Antropologia, etnologia,
folklore, Torino 1977; G. Lukken, Rituals in Abundance: Critical Reflection on
the Place, Form and Identity of Christian Ritual in our Culture, Leuven 2005.
335
94474 La celebrazione del battesimo, della cresima e dell’eucaristia: problematiche teologiche e pastorali
3 ECTS
P.A. Muroni
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Introdurre lo studente a problematiche teologiche e pastorali inerenti
la celebrazione del battesimo e della cresima, spesso oggetto di riflessione.
• Suscitare la ricerca di soluzioni, a livello liturgico-pastorale, affinchè
si metta maggiormente in rilievo l’unità dei sacramenti dell’iniziazione cristiana e il loro consequenziale ordine.
Argomenti: Alcune delle tematiche che emergeranno nel corso del seminario: la pertinenza teologica del battesimo dei bambini; l’unità dei sacramenti
dell’iniziazione cristiana; l’ordine nel conferimento del battesimo, della cresima e dell’eucaristia; il ministro della cresima; l’età per la sua amministrazione.
Modalità di svolgimento: Le lezioni prevedono, dopo un’iniziale presentazione e introduzione al seminario da parte del docente, la partecipazione diretta degli studenti nello sviluppo e presentazione in aula di un tema
specifico. Il seminario richiederà un approccio diretto alle fonti teologiche,
liturgiche e magisteriali, con un’attenzione particolare ai libri della riforma
liturgica del Concilio Vaticano II.
Modalità di verifica: Lo studente sarà chiamato a presentare in aula il tema
affidato. Verrà valutata la capacità non solo di esporre il proprio argomento,
ma anche la partecipazione attiva alla discussione in aula nonchè la capacità
di sintesi della tematica presentata in un elaborato finale.
Bibliografia: GY P.M., «La notion Chrétienne d’initiation. Jalons pour
une unquête», La Maison Dieu 132 (1977) 33-54 ; Instructions sur le rituel,
contenant la Théorie & la Pratique des Sacrements & de la Morale, & tous
les Principes & Décisions nécessaires aux Curés, Confesseurs, Prédicateurs,
Chanoines, Bénéficiers, Prêtres, ou Simples Clercs. Par Feu Monseigneur
Louis-Albert Joly de Choin, Évêque de Toulon, 3 voll., Lyon 1778-1780; Pontificale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Pauli PP. VI promulgatum, Ordo Confirmationis, Editio
typica, Typis polyglottis Vaticanis 1973; Rituale Romanum ex decreto Sacro-
PIL
336
sancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Pauli PP. VI
promulgatum, Ordo Baptismi Parvulorum, Editio typica, Typis polyglottis Vaticanis 1969; Rituale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii
Vaticani II instauratum auctoritate Pauli PP. VI promulgatum: Ordo Initiationis Christianae Adultorum, Editio typica, Typis polyglottis Vaticanis 21974;
P.A. Muroni, “Tria sunt sacramenta, quibus per se initiantur, et sanctificantur
fideles, Baptismus, Confirmatio, Eucharistia”. L’ordine nell’amministrazione
dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. La storia e la teologia dal XIV secolo
al 1992 nel rito romano Roma 2010 (2a rist.); P.A. Muroni, «Nell’unico mistero
pasquale l’unica iniziazione cristiana. L’ordine dei sacramenti a partire dalle
fonti bibliche», Euntes docete 44 (2011) 131-164.
94475 La “riforma del Salterio” del 1911
S. Parenti
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• dovrebbe ampliare l’idea di riforma liturgica e percepire la dialettica
fra tradizione, modernismo e modernità che si cela dietro alcuni interventi attuati nella liturgia della Chiesa romano-cattolica nel corso del
XX secolo.
Argomenti: Il seminario intende analizzare i criteri e i risultati di una riforma pragmatica della Liturgia delle Ore che, in positivo e in negativo ha
fatto scuola, condizionando le successive riforme, dall’adozione del Salterio secondo la Veritas hebraica (1946) alla Liturgia Horarum del 1970.
Modalità di svolgimento:
Modalità di verifica: Consegna elaborato scritto precedentemente discusso
e corretto in aula.
Bibliografia: sarà indicata durante il seminario.
95591 Organo Liturgico
J.-A. Piqué
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente dovrà:
• Adoperare le competenze per svolgere le funzioni d’organista liturgico.
• Conoscere le particolarità dell’organo come strumento liturgico: accompagnamento, canto gregoriano, improvvisazione, registrazione,
repertorio.
Argomenti: «Nella chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne,
strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere notevole
splendore alle cerimonie della chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio
e alle cose celesti (SC VI, n.120)». Partendo da questo proposito, il seminario
intende rispondere al desiderio espresso da alcuni musicisti liturgici d’imparare l’accompagnamento organistico (armonico) del canto gregoriano, e anche sia
la tecnica dell’organo che della registrazione. Il seminario è dunque offerto a
quelli che avendo già una base musicale vogliono approfondire la conoscenza
dell’organo nel suo uso liturgico e concretamente l’accompagnamento dell canto e del canto gregoriano in speciale.
- L’organo come strumento liturgico (organologia)
- Accompagnamento del canto liturgico (armonia)
- Accompagnamento del canto gregoriano (modalità)
- Tempo e momenti della liturgia riguardo all’organo
- Registrazione, digitazione
- Repertorio
337
Bibliografia: J.-A. Piqué, Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza, Milano 2013; Id., Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental
sobre la sacramentalidad de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar, Sequeri, Victoria, Schönberg, Messiaen), Roma 2006; Benedetto XVI,
La Musica. Un’arte familiare al logos, Città del Vaticano 2009; F. Rainoldi,
Sentieri della musica sacra, Roma 1996.
95594 Il Trisuo pasquale ambrosiano e romano a confronto
N. Valli
3 ECTS
Obiettivo: il seminario si propone di analizzare le celebrazioni del Triduo
pasquale ambrosiano a partire dalla documentazione offerta dalle fonti liturgiche disponibili, farne emergere le pe­culiarità in rapporto alle corrispondenti
modalità romane di rivivere Passione, Morte e Risurrezione del Signore.
Metodo: in ciascuno degli incontri successivi a quello iniziale i par­tecipanti
saranno tenuti a relazionare il loro studio sulle diverse parti delle celebrazioni, tenendo conto dei dati che emergono dalle fonti me­dievali, dai messali a
stampa e dalla fase sperimentale post-conciliare, fino a giungere all’attuale
ordinamento. Il confronto con i testi romani, favorito da una bibliografia di
supporto, li aiuterà a riconoscere gli ele­menti caratterizzanti i riti pasquali nella
tradizione ambrosiana.
Bibliografia: C. Alzati, «Il Triduo pasquale nei nuovi libri liturgici della
Chiesa ambrosiana», Rivista Liturgica 66 (1979) 61-89; C. Alzati, Ambrosianum Mysterium. La Chiesa di Milano e la sua tradizione liturgica (= Archivio
Ambrosiano 81), Ned, Milano 2000; C. Alzati, «Solemnitatum omnium honoranda solemnitas. La Chiesa ambrosiana e il Mistero Pasquale», in Il lezio-
PIL
338
nario della Chiesa ambrosiana. La tradizione liturgica e il rinnovato “ordo
lectionum”, Città del Vaticano – Milano 2009, 319-354; F. Braschi, «Libro II.
Mistero della Pasqua», in Ambrosius 85 (2009/1: Il Lezionario secondo il Rito
della Santa Chiesa di Milano) 161-189: spec. 181-184; P. Borella, Il rito ambrosiano, Brescia 1964.
95598 Il tempo nell’eucologia dei Vespri
O.M. Sarr
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• capacità di ricerca delle fonti.
• applicazione del corso di ermeneutica dei testi liturgici nell’ambito della Liturgia delle Ore.
Argomenti: Presentazione magistrale di introduzione del Seminario. Presentazione della ricerca da parte degli studenti.
Il presente seminario desidera offrire allo studente una maggior conoscenza del valore biblico, teologico e spirituale del concetto di tempo nell’eucologia
della Liturgia Horarum. Questo seminario presuppone il corso di ermeneutica
dei testi liturgici.
Modalità di svolgimento: Corso magistrale e presentazione delle diverse
ricerche.
Modalità di verifica: Elaborato del seminario.
PIL
Bibliografia: F.M. Arocena Solano, Las preces de la Liturgia Horarum.
Una aproximación teológico-litúrgica a los formularios pascuales (Monumenta Studia Instrumenta Liturgica 29), Città del Vaticano 2003; J. Pinell,
«Le orazioni dell’Ufficio divino», Notitiæ 15 (1979) 250-265; 310-340; Idem,
Las oraciones del salterio “per annum” en el nuevo libro de la Liturgia de las
Horas (Bibliotheca “Ephemerides Liturgicæ Subsidia” 2), Roma 1974; Idem,
«L’eucologia», ed. I. Scicolone (Anàmnesis 5), Genova-Milano 1990, 155-196;
F. Morlot, «Le “preces” delle Lodi e dei Vespri», in Liturgia delle Ore. Documenti ufficiali e Studi (Quaderni di Rivista Liturgica 14), Torino 1972, 241-250.
2º semestre - 1º anno
Corsi obbligatori (corsi che continuano dal 1º semestre)
94018 Lettura dei testi liturgici latini (II parte) G. Orsola
5 ECTS
94021 Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (II parte)
R. De Zan
5 ECTS
339
2º semestre - 1º e 2º anno
Corsi obbligatori
95003 Liturgia sacramentaria in Oriente
S. Parenti
3 ECTS
Argomenti: Il corso affronta sotto il profilo storico-liturgico la celebrazione dei mysteria (sacramenti) nelle Chiese dell’Oriente cristiano, in particolare nelle Chiese ortodosse bizantine, attraverso le principali testimonianze
patristiche e le più importanti raccolte eucologiche, dall’alto Medioevo fino
ai nostri giorni. Verranno prese in considerazione anche alcune recenti proposte di riforma dell’Iniziazione cristiana nelle Chiese di Grecia e Russia.
Bibliografia: S. Parenti – E. Velkovska, L’eucologio Barberini gr. 336.
Seconda edizione riveduta con traduzione italiana (Bibliotheca Ephemerides
Liturgicae, Subsidia 80), Roma 2000; Scientia Liturgica / Handbook for Liturgical Studies, vol. IV. Altra bibliografia sarà indicata.
95020 L’iniziazione cristiana
J. J. Flores Arcas
3 ECTS
Argomenti: Basandosi sulla ricerca nelle fonti bibliche, patristiche e liturgiche che descrivono il rito del battesimo-confermazione-eucaristia, il corso intende sottolineare lo sviluppo storico del rito dell’iniziazione cristiana,
analizzando la struttura dell’azione liturgica, e mettendo in luce la teologia
liturgica del grande sacramento dell’iniziazione cristiana. Dopo aver stabilito
una base storica, verranno esaminati i rituali attuali: l’Ordo Baptismi Parvulorum, l’Ordo Initiationis Christianae Adultorum e l’Ordo Confirmationis.
Bibliografia: A. Nocent, I tre sacramenti dell’iniziazione cristiana, in
Anàmnesis 3/1, Casale Monferrato, 1986, 9-131; V. Saxer, Les rites de l’initiation chrétienne du IIe au VI siècle. Esquisse historique et significations
d’après leurs principaux témoins (Centro Italiano di studi sull’alto medioevo
7), Spoleto 1988; P. Tena - D. Borobio, «Sacramentos de iniciación cristiana:
Bautismo y Confirmación», in La Celebración en la Iglesia II, Sacramentos,
Salamanca 1988, 27-180; B. Kleinheyer, «Sakramentliche Feiern I. Die Fe-
PIL
340
iern der Eingliederung in die Kirche», in Gottesdienst der Kirche. Handbuch
der Liturgiewissenschaft VII/1, Regensburg 1989.
95023 Il sacramento della riconciliazione
M. Tymister
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• conoscerà i passi più importanti dello sviluppo storico delle discipline di penitenza e riconciliazione nel cristianesimo.
• saprà distinguere le parti immutabili e le parti mutabili della liturgia
di penitenza e riconciliazione.
• conoscerà le fonti più importanti per la teologia e la prassi celebrativa di penitenza e riconciliazione nella Chiesa occidentale.
• saprà da dove partire per approfondire ulteriormente l’argomento
avendo acquistato la conoscenza della bibliografia principale.
• avrà acquistato:
- la capacità di analizzare in modo autonomo anche altre fonti non
presentate in aula adoperando il metodo presentato.
- le basi necessarie per valutare criticamente le possibilità di celebrazione liturgica e la prassi pastorale del sacramento di riconciliazione oggi.
Argomenti: 1. Temi antropologici e biblici basilari per la riconciliazione.
2. I momenti principali dello sviluppo storico della penitenza-riconciliazione
nella Chiesa occidentale. 3. Analisi di diversi rituali con particolare riferimento al Sacramentario Gelasiano antico, al Pontificale Romano-Germanico
e al Rituale Romano del 1614. 4. Sfondo storico, teologico e pastorale per un
rinnovamento della celebrazione del sacramento: elementi teologico-ecclesiologici da ricuperare. 5. La riforma postconciliare del rito della penitenzariconciliazione. 6. Esame dell’Ordo Paenitentiae del 1973. 7. Valutazione
liturgico-teologica. (Ulteriori informazioni su: http://www.tymister.eu)
Modalità di svolgimento: 12 lezioni di 90 minuti. Durante le lezioni sarà
presentato la storia della penitenza riconciliazione e le relative fonti cominciando dai fondamenti biblici fino al Ordo Paenitentiae del 1973/1974.
Nel centro delle lezioni starà la presentazione e l’analisi delle fonti per cui
è richiesta una buona conoscienza del latino. Le lezioni saranno affiancato con materiale utile per l’approfondimento e lo studio privato: schemi,
riassunti scritti dei capitoli più importanti e indicazioni bibliografiche.
Questo materiale sarà messo a disposizione dello studente sul sito internet
del corso.
Modalità di verifica: La prova di accertamento è orale con una durata di
10 minuti. Allo studente sarà chiesto l’interpretazione di un testo tratto
dalle fonti presentate in classe. Partendo dall’interpretazione si cercherà
di entrare in un dialogo aperto sulla materia e/o seguirà una domanda su
un altro capitolo del corso. Lo studente potrà portare all’esame tutto quello che vuole, anche il proprio testo. Si può rispondere in una delle seguenti lingue: italiano, latino, inglese, tedesco, francese, spagnolo o croato.
341
Bibliografia: M. Busca, Verso un nuovo sistema penitenziale? Studio sulla riforma della riconciliazione dei penitenti (BEL «subsidia» 118), Roma
2002; E. Mazza, «La celebrazione della penitenza nella liturgia bizantina e
in occidente: due concezioni a confronto», EL 115 (2001) 385-440; A. Nocent, «Il Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione», in Anàmnesis
3/1, Genova 1986, 135-203; Ph. Rouillard, Histoire de la pénitence des origines à nos jours, Paris 1996; trad. italiana, Storia della penitenza dalle origini
ai nostri giorni, Brescia 1999; M. Tymister, «… ut ad sacramentum reconciliationis admissum una nobiscum sancto nomini tuo gratias agere mereatur
(GeV 363). Zur Verhältnisbestimmung von Eucharistie und sakramentaler
Buße/Rekonziliation», Ecclesia Orans 24 (2007/2) 173-200; C. Vogel, Il peccatore e la penitenza nella Chiesa antica, Torino 1967; C. Vogel, Il peccatore
e la penitenza nel medioevo, Torino 21988.
95028 Liturgia delle Ore
P. A. Muroni
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà acquisito gli strumenti necessari per un approccio teologico alla
Liturgia delle Ore, che scaturisce da un contatto diretto con le fonti, e
quindi per la trasmissione dei contenuti acquisiti.
• Maggiore conoscenza della preghiera pubblica e comune della Chiesa
in vista di un impegno maggiore per la sua riscoperta e valorizzazione
sia a livello celebrativo che di ricerca scientifica.
Argomenti: Il corso affronterà i seguenti approfondimenti: 1. Introduzione.
Dal tempo dell’uomo al tempo di Dio. Rapporto tra il tempo e la preghiera
cristiana; 2. dalla preghiera rituale giudaica alla preghiera cristiana; 3. le testimonianze degli autori cristiani e delle fonti dei primi secoli; 4. tappe storiche
della formazione ed evoluzione della liturgia delle Ore; 5. analisi delle diverse
serie eucologiche; 6. la riforma del Concilio Vaticano II e la Liturgia Horarum
di Paolo VI; 7. l’Institutio generalis de Liturgia Horarum e il Directorium de
Opere Dei persolvendo del Thesaurus Liturgia Horarum Monasticae; 8. approfondimenti liturgico-teologici, spirituali e pastorali
Modalità di svolgimento: Le lezioni avverranno frontalmente con l’ausilio
di mezzi multimediali
PIL
342
Modalità di verifica: Orale
Bibliografia: R. Taft, La Liturgia delle Ore in Oriente e in Occidente, Roma
2001 (trad. ingl. e franc.); J. Pinell, Liturgia delle Ore (Anàmnesis 5), Genova
1990; S. Campbell, From Breviary to Liturgy of the Hours. The Structural Reform of the Roman Office, Collegeville 1995; C. Braga, La Liturgia delle Ore
al Vaticano II (Subsidia CLV 145), Roma 2008; P.A. Muroni, Il Mistero di Cristo nel tempo e nello spazio. La celebrazione cristiana, Roma 2014, cap. 7, 229262 ; P.A. Muroni, «La Liturgia delle Ore. Prospettive future», Ecclesia orans
26 (2009) 163-188; P.A. Muroni, «La Liturgia delle Ore: Opus Dei - Locus
Dei - Opus ecclesiae», Rivista liturgica 98 (2011) 285-294; O.M. Sarr, In omni
tempore. La Liturgie des Heures et le temps: louange quotidienne et ouverture
vers l’éternité (Studia anselmiana 161– Analecta liturgica 32), Roma 2014.
95031 La Liturgia delle Ore in Oriente
M. Nin
3 ECTS
Il corso intende approfondire nella formazione, lo sviluppo, la struttura e la
teologia delle diverse ufficiature nelle tradizioni liturgiche orientali. Verranno
letti e commentati dei testi scelti delle diverse ufficiature degli anni liturgici.
Bibliografia: Anthologhion di tutto l’anno, 4 voll., Roma 1999-2000; R.
Taft, La Liturgia delle Ore in Oriente e in Occidente, Roma 2001; R. Taft,
Oltre l’Oriente e l’Occidente, Roma 1999.
PIL
95035 Teologia dell’inculturazione liturgica
O. M. Sarr
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente…
• Acquisirà una conoscenza approfondita dei principi fondamentali
dell’Inculturazione liturgica.
• Le loro applicazioni nelle varie Culture e Chiese locali
Argomenti: Il corso desidera affrontare il tema Teologico dell’Inculturazione liturgica. In altri termini, presentare una intelligenza della fede nell’interazione tra la Lex orandi – celebrata nelle diverse Chiese locali – e la Lex
credendi della Chiesa universale.
In altre parole, quale è il fondamento teologico per cui la Chiesa e la sua
Liturgia debbano adattarsi alle culture e alle tradizioni delle diverse Chiese
locali? La risposta a questa domanda esige da parte nostra di intraprendere
una riflessione teologica radicata nel mistero dell’Incarnazione. Perciò il corso proverà di offrire quattro approcci dell’inculturazione:
1. La terminologia: cultura/culture e inculturazione (Primo capitolo)
2. Approccio storico dell’inculturazione: interrogare la storia (Secondo
capitolo)
3. Approccio teologico dell’inculturazione (Terzo capitolo)
4. Approccio pastorale: Principi, metodo e modelli; pietà popolare (capitoli quarto, quinto).
Modalità di svolgimento: Corso magistrale e presentazione sul supporto
elettronico.
Modalità di verifica: Lo studente è pregato di preparare un argomento
trattato o sfiorato durante le lezioni. Lo presenterà in un modo personale
e originale in 7 minuti nel giorno del colloquio. La modalità sarà precisata
in aula.
343
Bibliografia: Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei SaLa Liturgia Romana e l’Inculturazione, Città del Vaticano 1994.
Idem, Direttorio su pietà Popolare e Liturgia, Città del Vaticano 2002. A.J.
Chupungco, Liturgie del futuro. Processo e metodi dell’inculturazione (“Dabar” Saggi teologici 43), Genova 1991. M. Paternoster, Varietates Legitimæ.
Liturgia romana e inculturazione, Città del Vaticano 2004. M. Francis, Liturgy in a Multicultural Community, Collegeville 1991.
cramenti,
2º semestre - 1º e 2º anno
Corsi a scelta
94118 Criteri teologici dell’arte liturgica contemporanea
M. Rupnik
3 ECTS
Argomenti: Analisi spirituale dell’arte moderna e contemporanea.
Aspetti teologici interpellati dall’arte moderna. Confronto con i momenti
salienti della teologia liturgica. Esigenze che emergono nella liturgia dopo il
Vaticano II. Applicazioni allo spazio liturgico oggi.
Bibliografia: M.I. Rupnik, L’arte memoria della comunione, Roma 1994;
A. Schmemann, Liturgy and Tradition, Crestwood NY 1990; “Per una teologia
arte, ossia la teologia come creazione artistica”, in T. Špidlik - M.I. Rupnik,
Parola e immagine, Roma 1995, 67-125.
PIL
344
94121 Liturgia ed Ecumenismo
J. Leachman
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Alla fine del corso i studenti saranno capaci di spiegare l’insegnmento
della Chiesa cattolica sul dovere di capire e interagire positivamente
con altri cristiani sia in contesto accademico sia pastorale.
Bibliografia: A. Adam, Grundriss der Liturgie, Freiburg-im-Breisgau 1985;
Foundations of Liturgy: An Introduction to Its History and Practice, tr. ed. A.F.
Detscher, (A Pueblo Book), Liturgical Press, MN 1992; P. Lyons, “Liturgia
ed Ecumenismo,” in Introduzione alla Liturgia (Scientia Liturgica: Manuale
di Liturgia 1), Casale Monferrato 1998, 95-106; P. Meyendorff, “Liturgia,” in
Dizionario del Movimento Ecumenico, Dehoniae, Bologna 1994, 690- 693; F.P.
Tamburrino, “Ecumenismo,” in Dizionario San Paolo: Liturgia, ed. D. Sartore – A.M. Triacca - C. Cibien, Milano 2001, 618-641; Unitatis Redintegratio
1964-1974: The Impact of the Decree on Ecumenism, ed. G.J. Bekeš, - V. Vajtaš
(Studia Anselmiana 17), Centro Anglicanism and the Western Tradition: Continuity, Change and the Search for Communion, ed. S. Platten, Canterbury
Press, Norwich 2003.
94130 I Salmi: dall’esegesi alla celebrazione
R. De Zan
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• conosce le varie fasi di interpretazione dei Salmi lungo i secoli, imparando a familiarizzarsi con i metodi che soggiacciono alle scelte delle
pericopi (metodo di Ticonio, tipologia, allegoria, theoria, lectio medioevalis, lectio divina, metodo storico critico, metodo narratologico,
metodo strutturalitico semiotico, metodo stilistico-retorico);
• sa operare in modo pratico su una domenica assegnata, applicando alle
pericopi bibliche della Liturgia i metodi insegnati, le tecniche interpretative, ricavandone le tematiche biblico-liturgiche e la relativa teologia.
Argomenti: Il corso si snoderà in tre tappe. Nella prima tappa viene illustrata la storia dell’esegesi dei Salmi, dalla lettura cristologica del N.T. alla
lettura esegetica moderna. Nella seconda tappa viene presentata la lettura
liturgica del passato, servendosi in modo particolare dei tituli psalmorum,
della antifone e delle collette salmiche. La terza tappa consiste nella lettura dei salmi all’interno dell’ermeneutica del Lezionario (per i Sacramenti) e
dell’ermeneutica che nasce dai titoli, dalle sentenze e dalle antifone (per la
Liturgia Horarum)
1. Storia dell’interpretazione dei salmi
§1. Introduzione generale ai Salmi
§2. I salmi e il Nuovo Testamento
§3. L’interpretazione in epoca patristica e medioevale
§4. L’interpretazione da H. Gunkel ad oggi
2. La lettura liturgica dei salmi, tra esegesi e spiritualità
§1. I tituli psalmorum
§2. Le Collette salmiche (raccolte africana, romana, ispaniche)
3. Gli elementi ermeneutici della Liturgia del Vaticano II
§1. I Praenotanda e i Salmi responsoriali
§2. Il rapporto con la prima lettura e gli altri testi
§3. Principi e Norme della Liturgia Horarum
§4. Titolo, sentenza, antifone (e orazioni)
§5. Il contesto celebrativo del Lezionario e della Liturgia Horarum
Modalità di svolgimento: Il corso si svolge attraverso lezioni frontali,
data la fragilità e la disomogeneità di preparazione degli studenti. Le lezioni,
pur perseguendo l’adempimento del programma e la finalità del corso, contempleranno ampie parentesi che illustrino quelle tematiche che gli studenti
dovrebbero conoscere, ma che di fatto ignorano in parte o del tutto. Lungo
le lezioni ci si serve dei moderni materiali didattici (supporti informatici di
vario genere) forniti dall’università.
Modalità di verifica: La verifica comporta due momenti per lo studente.
Egli presenta e discute con il docente un salmo tra quelli assegnati dal docente, presentandone prima la dimensione esegetico-biblica e successivamente
la dimensione liturgica. Il secondo momento lo studente illustrerà un punto
del corso a richiesta del docente.
Bibliografia: J-M. Auwers, “Où va l’exégèse du Psautier?”, Revue théologique de Louvain 32(2001) 374-410; P. Grelot, Il Mistero di Cristo nei Salmi,
Bologna 2000; J.-C. Nesmy (ed.), I Padri commentano il Salterio della Tradizione, Torino 1983; S. Rinaudo, I Salmi. Preghiera di Cristo e della Chiesa,
Torino-Leumann 19995; A. Wénin, Entrare nei Salmi, Bologna 2002.
94151 Aspetti del Rito
S. Maggiani
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• dovrà essere in grado di comprendere come la ritualità umana e quindi
cristiana sia dell’ordine del simbolico e le sue mediazioni permettono
quelle possibilità di maturazione che raggiungono sia la vita pratica del
345
PIL
346
PIL
soggetto delle comunità, sia le loro conseguenze.
• Riguardo alla ritualità cristiana si comprenderà come essa sia primariamente dell’ordine della urghia e quindi della loghia e che la mediazione
della santificazione e della glorificazione si effettua per mezzo della sua
messa in opera.
Argomenti:
1. Presentazione del metodo: la prassi celebrativa come punto di partenza e di arrivo, approfondita alla luce della teologia, della storia, delle
scienze umane.
2. Dall’etimologia alla semantica, dalla definizione alla classificazione
alla interpretazione. Etologia ed ecologia della ritualizzazione.
3. L’assunzione del Rito nell’evento della salvezza sia prima che dopo la
Morte-Resurrezione del Signore Gesù.
4. Costanti e variabili della ritualità cristiana.
5. Il significato della «rituum forma» nel movimento liturgico, in SC, negli Ordines.
Modalità di svolgimento: si privilegiano le lezioni frontali con possibilità di
dialogo interattivo. Oltre all’illustrazione del metodo, si dedica un congruo
tempo alla presentazione della Bibliografia essenziale. All’inizio di ogni lezione si presentano studi complementari o di aggiornamento o novità. Si
consegnano agli studenti Schede di lavoro per la ricerca personale
Modalità di verifica: La verifica è orale, 20 minuti circa. Il candidato presenta brevemente la monografia di base su cui ha studiato. Sceglie e sviluppa
un tema da un Tesario predisposto che copre tutto il Corso per 5 minuti
circa; seguono domande sul corso generale. Si consiglia di preparare uno
Schema per illustrare il tema scelto.
Bibliografia: S. Maggiani, Rito/Riti, in Liturgia, ed. D. Sartore - A.M. Triacca - C. Cibien, Cinisello Balsamo 2001, 1666-1675, bibl. internaz. 1675; G. Bonaccorso, La Liturgia e la fede. La teologia dell’antropologia del rito, Padova
2005; J.-Y. Hameline, Une poétique du rituel, Paris 1997 (trad. it. L’accordo
rituale, Milano 2010); A.N. Terrin, Il rito. Antropologia e fenomenologia della
ritualità, Brescia 1999; A.N. Terrin (ed)., La natura del rito. Tradizione e rinnovamento, Padova 2010.
94153 Maria nel mistero di Cristo celebrato nella Chiesa
C. Maggioni
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Il corso intente offrire gli strumenti e indicare il campo di indagine
in vista di imparare e acquisire, da parte dello studente, un metodo di
lettura di testi del magistero come delle fonti liturgiche che permetta di
cogliere le coordinate teologico-liturgiche intorno al binomio Maria e
liturgia, e le sue implicazioni a livello celebrativo e spirituale.
• Conoscere i dati salienti dello sviluppo teologico-liturgico circa la memoria di Maria nella celebrazione dei misteri di Cristo, dal Concilio
Vaticano II ad oggi.
Argomenti: L’accostamento al tema “Maria e liturgia” viene affrontato da
punto di vista teologico-liturgico e celebrativo, prendendo in esame i testi del
Concilio Vaticano II, del successivo Magistero Pontificio sull’argomento e i libri
liturgici rinnovati della liturgia romana.
L’introduzione ha lo scopo di inquadrare l’ambito e il vocabolario circa la
memoria di Maria nel memoriale dei misteri di Cristo celebrati dalla Chiesa.
La chiave per comprendere il posto di Maria nella celebrazione dei misteri
di Cristo è offerta da Sacrosanctum Concilium n. 103, rilevante per cogliere il
motivo, le implicazioni e i risvolti della venerazione liturgica riservata a Maria.
A seguire, è l’apporto del capitolo VIII della Lumen gentium ad indicare le
coordinate (fonti, valori, criteri, rischi, attenzioni pastorali) entro cui si esprime
il culto attribuito a Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa.
Una autorevole riflessione sul culto per Maria, alla luce dei principi evidenziati dal Vaticano II e attuati nel riformare i libri liturgici, è stata offerta
da Paolo VI nella Marialis cultus: viene presa in esame la sua prima parte, che
costituisce una magistrale esposizione del nostro tema.
Sono quindi passati in rassegna, per la liturgia romana, le fonti rappresentative della venerazione liturgica di Maria, ossia i libri rinnovati a seguito del
Vaticano II, evidenziando i dati salienti relativi al nostro tema: Calendario romano generale; Missale Romanum; Liturgia Horarum; altri Ordines; Collectio
Missarum de beata Maria Virgine, compresi i Praenotanda, per quanto concerne l’ambito teologico-liturgico e celebrativo.
A complemento, vengono quindi presentati esempi e modelli concreti di approccio ad alcuni formulari liturgici (testi biblici ed eucologici) in vista di cogliere l’esegesi orante della memoria di Maria da parte della Chiesa in preghiera.
Infine, si pone attenzione ad alcune esigenze e tratti salienti dell’omiletica
mariana.
Modalità di svolgimento: lezioni magistrali; proposta di letture e approfondimenti per singole parti del corso.
Modalità di verifica: esame orale su una traccia tematica orientativa
Bibliografia: J. Castellano Cervera, Beata Vergine Maria, in Liturgia, a
cura di D. Sartore – A.M. Triacca – C. Cibien, Dizionari San Paolo, Cinisello
Balsamo 2001, 201-235; A.M. Triacca, «Esemplarità della presenza di Maria
347
PIL
348
SS. nella celebrazione del mistero di Cristo», in Ephemerides Liturgicae 102
(1988) 406-435; C. Maggioni, Il rapporto della Chiesa con Maria: culto e forme
di devozione nel cap. VIII della “Lumen gentium”, in E. Toniolo (ed.), Maria nel
Concilio, Roma 2005, 133-152; C. Maggioni, Liturgia, in Mariologia, a cura di
S. De Fiores – V. Ferrari Schiefer - S.M. Perrella, Dizionari San Paolo, Cinisello
Balsamo 2009, 726-737; C. Maggioni, Benedetto il frutto del tuo grembo. Due
millenni di pietà mariana, Casale Monferrato 2000 (con bibliografia).
94166 Il soggetto celebrante B. Cescon
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Porre a contatto lo studente con la modernità nelle sue conquiste ma
anche nella sua pretesa di essere autosufficiente, confondendo la laicità
con il laicismo, il pluralismo culturale con il relativismo. Celebrare
postula una riflessione e un dialogo con la seconda modernità, che
investe anche la “periferia” del mondo.
• Mostrare come la liturgia può rispondere alle sfide della modernità
proprio attraverso l’azione cultuale, in particolare i sacramenti. Pur
nelle difficoltà del dibattito filosofico-antropologico attuale è possibile
avviare un tentativo di armonia e di scambio di dee in modo che la
liturgia diventi vetrina in cui si manifesta l’epifania di Cristo.
Argomenti: Il corso, confrontandosi con diversi pensatori e correnti di
pensiero del tempo presente, si articola in: 1. il soggetto celebrante nel postmoderno e nel deutero-moderno; 2. la liturgia quale luogo etico; 3. la ritualità
nelle nuove religioni; 4. la parola sacrificio travisata nel linguaggio comune; 5.
democrazia o partecipazione nell’assemblea liturgica; 6. liturgia e tecnologia:
dal microfono sull’altare ai social neetwork: i rischi della società liquida.
Modalità di svolgimento: Una lezione non solo frontale ma anche dialogata. Soprattutto illustrata attraverso un percorso puntellato dalle slide.
In fondo si cercherà di rendere plastiche le analisi, così da tradurle in schemi
e parole chiavi. I concetti vengo rappresentati graficamente e per immagini.
Modalità di verifica: Un esame orale, dopo aver simulato le domande e
risposte durante le lezioni.
Bibliografia: B. Cescon, La liturgia nel postmoderno. Presentazione di J.J.
Flores Arcas, Città del Vaticano 2012; C. Dotolo, Un cristianesimo possibile. Tra postmodernità e ricerca religiosa, Brescia 2007; F. Trolese, (ed), La
liturgia nel XX secolo: un bilancio, Padova 2006; B. Cescon – P. Marini, Io
sono un Papa amabile. Giovanni Paolo II, Cinisello Balsamo (Mi) 2011 (esiste
l’edizione in lingua spagnola, per la San Paolo di Madrid); J. Casanova, Oltre
la secolarizzazione. Le religioni alla conquista della sfera pubblica, Bologna
2000 (di questo testo c’è l’edizione inglese); Berger, G. Davie, E. Fokas, America religiosa, Europa laica? Perché il secolarismo europeo è un’eccezione,
Bologna 2010 (di questo testo c’è l’edizione inglese); D. Mucci, I cattolici nella
temperie del relativismo, Milano 2005.
349
94170 The Latin language and Structure of Selected Orations of Sundays
and Feasts
3 ECTS
J. Leachman
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• At the end of the course the students will be able to give an accurate
rendering in standard English of a selection of Latin orations of Sundays and Feasts.
Argomenti: A detailed study and analysis of 12 Latin orations of Sundays
and Feasts in Ordinary Time.
Modalità di verifica: At the end of the course each student gives an accurate
rendering in standard English of one Latin oration of a Sundays or a Feast
chosen in advance by the professor. The student gives a detailed analysis and
explanation of the oration.
Bibliografia: D.P. Simpson, Cassell’s English Dictionary, New York-Oxford
1968; B.L Gildersleeve-G. Lodge, Gildersleeve’s Latin Grammar, BolchazyCarducci: Wauconda IL, 2003, reprint of 31985.
94183 Prosper Guéranger: Servant of the Sacred Liturgy
P. Gunter
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• The student will have a grasp of the historical significance of Prosper
Guéranger in the Liturgical Movement of the nineteenth century and
of his subsequent influence.
• The students will know key concepts and themes as presented in his
works.
Argomenti: From the historical context of Guéranger in nineteenth century
France, themes drawn from his writings will underpin a study of the meaning
of liturgy for Guéranger in order to appreciate his understanding of the dogmatic and pastoral dimensions of the Sacred Liturgy.
Modalità di svolgimento: lezioni frontali.
Modalità di verifica: esame orale.
PIL
350
Bibliografia: P. Guéranger, Institutions Liturgiques, 3 vol, Le Mans-Paris
1840-1851; P. Guéranger, L’année liturgique, 15 vol, Le Mans-Paris 18411866; P. Guéranger, L’Eglise ou la societé de la louange divine, Angers 1875;
C. Johnson, Prosper Guéranger (1805-1875): A Liturgical Theologian, Analecta Liturgica 9, Roma 1984.
94184 Commenti ai salmi dei Padri della Chiesa del IV sec.
I. Fossas
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Deve conoscere gli autori più importanti e il loro contributo. Deve
saper identificare i temi fondamentali che emergono dei testi, a livello esegetico, dogmatico, liturgico e spirituale
• Deve essere in grado di conoscere ed usare gli strumenti metodologici più caratteristici nello studio di questi testi patristici.
Argomenti:
O. Introduzione
Memoria di P. Basil Studer
Oggetto di studio: i Commenti al Salmi dei Padri della Chiesa del IV s.
Un interessante campo di esegesi patristica
Diversi indirizzi di studio
La questione del cristocentrismo e del teocentrismo
Una spiritualità ecclesiale
L’uso liturgico e ascetico dei salmi
1. Approccio metodologico
Come studiare l’esegesi patristica dei Salmi
L’autore: biografia e contesto storico
Testo critico
Tecnica esegetica
L’importanza del prologo o del commento al Ps 1
I tipoi del prologo
Fonti e influssi
2. Basilio di Cesarea Omelia sul salmo 1
3. Ambroggio di Milano Explanatio Psalmi I
4. Atanasio di Alessandria Epistola a Marcellino
5. Conclusioni: Lettura unitaria della Scrittura AT-NT;
Influsso determinante della Cristologia;
Alcuni principi fondamentali dello studio dei testi; Auctor per auctorem;
Cognitio-Explanatio verborum / Cognitio-Explanatio rerum; Delectare et
prodesse; I temi principali del Salterio a partire del suo uso liturgico
Modalità di svolgimento: Lezioni magisteriali e commentario dei testi
insieme agli studenti.
Modalità di verifica: Ogni studente dovrà elaborare un breve schema di
studio di un testo patristico che corrisponda all’argomento del corso: un
prologo al commento del Salterio, commento al Salmo 1. Questo schema
verrà discusso col professore.
351
Bibliografia: J. Quasten, Patrologia, Casale Monferrato, 1973; G. BosioE. Dal Covolo-M. Maritano, Introduzione ai Padri della Chiesa. Secolo III
e IV, Torino 1993; A. Di Berardino, B. Studer, Storia della Teologia, Casale
Monferrato, 1993-1995; B. Studer, Argomentazione patristica, in Dizionario
di Patristica e di Antichità Cristiane (=DPAC), Casale Monferrato, 19831988; Gribomont, Salmi (libro dei) in Dizionario di Patristica e di Antichità
Cristiane (=DPAC), Casale Monferrato, 1983-1988; M.J. Rondeau, Les commentaires patristiques du psautier, [Orientalia Christiana Analecta 219/220),
Roma 1982-1985. Per ogni autore si darà una bibliografia più dettagliata.
94185 Lettura ed ermeneutica di manoscritti liturgici
J. P. Rubio Sadia
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Conoscerà i concetti fondamentali di codicologia e paleografia al
fine di applicarli nella lettura e analisi delle fonti manoscritte della
liturgia romana (Messa e Ufficio divino).
• Sarà capace di identificare la struttura delle differenti sezioni che si
trovano all’interno dei manoscritti liturgici.
• Sarà in grado di interpretare le particolarità di un codex liturgico per
ubicarlo nel corrispondente contesto storico, culturale e teologico.
• Potrà descrivere e catalogare con precisione tecnica le principali tipologie di manoscritti liturgici.
• Utilizzerà in modo efficace gli strumenti basici di ricerca: cataloghi
di manoscritti liturgici, bibliografia, siti web.
Argomenti:
I. Parte teorica
1. Introduzione codicologica: il copista e il suo materiale scrittorio, l’organizzazione del volume, la preparazione della pagina, la scrittura, la decorazione, il contenuto, ecc.
2. Principali tipologie di manoscritti liturgici e la loro evoluzione nel tempo.
3. Particolarità regionali.
4. Organizzazione delle sezioni e terminologia. Abbreviature.
PIL
352
II. Parte pratica
1. Lettura di un sacramentario.
2. Lettura di un messale.
3. Lettura di un breviario.
4. Lettura di un graduale.
5. Lettura di un antifonario.
Modalità di svolgimento: Le spiegazioni del professore presentano i concetti fondamentali e il protocollo da seguire nella descrizione e catalogazione dei manoscritti liturgici. Seguirà la lettura guidata di alcuni testi.
Modalità di verifica: Lo studente può scegliere tra le seguenti modalità:
1) Descrizione basica del foglio di un manoscritto appartenente ad una
delle diverse tipologie liturgiche studiate.
2) Elaborato scritto nel quale si porta a termine il confronto di una sezione
di un libro liturgico in varie fonti.
Bibliografia: P. Géhin, (dir.), Lire le manuscrit médiéval, Paris 2007; A.
Petrucci, La descrizione del manoscritto. Storia, problemi, modelli, Roma
2001; A. Hughes, Medieval Manuscripts for Mass and Office. A Guide to
their Organization and Terminology, Toronto [ecc.] 1982; B. Bischoff, Paleografia latina. Antichità e Medioevo, Padova 21992; Cappelli, A., Dizionario
di abbreviature latine ed italiane, Milano 61990; C. Vogel, Medieval Liturgy:
An Introduction to the Sources, translated and revised by W.G. Storey-N.K.
Rasmussen, Washington 1986; E. Palazzo, Histoire des livres liturgiques: Le
Moyen Âge, Paris 1993.
2
PIL
94186 Via Pulchritudinis - Immagine e culto cristiano nelle origini
3 ECTS
R. Monteiro da Silva
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Sarà in grado di contemplare le immagini cristiane antiche e capire
qualcosa di quello che era il suo contenuto teologico e liturgico originale, i suoi principi estetici e il linguaggio simbolico adoperato, che
era lo stesso dei Padri della Chiesa e di coloro che hanno composto i
testi liturgici.
• Con la conoscenza dei metodi e i percorsi fatti dagli artisti e architetti
del primo millennio, potrà valutare progetti contemporanei di arte e
architettura sacra, orientare liturgicamente la costruzione di nuove
chiese e i suoi programmi iconografici.
Argomenti: Il corso comincia con la tecnica scientifica dell’iconologia, con
gli studi di Grabar, per la comprensione del vocabolario e del metodo nel guardare un monumento o obietto antico in rapporto alla sua funzione: il carattere
di oggettività e d’intelligibilità dell’arte cristiana antica. Un secondo passo è
la comprensione del cambio fondamentale del mondo romano nel secolo III e
come le nuove concezioni ed esperienze del sacro preparino il terreno per lo
svolgimento dell’arte cristiana. In un terzo passo cercheremo di capire come i
cristiani che vivevano nel mondo romano hanno saputo utilizzare il linguaggio religioso corrente per tradurre il Mistero intraducibile di Cristo, come le
immagini seguono i testi liturgici e le catechesi, così come anche aiutano nella
mistagogia. Finalmente, come esempio, studieremo l’immagine di Cristo nei
primi secoli.
Modalità di svolgimento: Le lezioni saranno frontali e sempre accompagnate con proiezioni di diapositive, e anche esercizi visuali per capire i
metodi antichi. Ci saranno compiti con testi dei Padri o liturgici da leggere
a casa e fare la relazione con delle immagini scelte.
Modalità di verifica: I compiti a casa e in aula avranno una parte della
nota finale, e l’altra sarà con un esame orale.
Bibliografia: T. Burckhardt, Principes et méthodes de l’art sacré, Derain, Lyon 1958 (tr. it. L’arte sacra in Oriente e in Occidente. L’estetica del
sacro); G. Champeaux-S. Sterckx, Le monde des symboles, Zodiaque 1972
(tr. it. I simboli del Medio Evo; tr. sp. Introducción a los simbolos); A. Grabar, Martyrium. Recherches sur le culte des reliques et l’art chrétien antique, Paris 1946, 2 voll; A. Grabar, Le vie della creazione nell’iconografia
cristiana, Milano 1983; M.G. Muzj, Visione e presenza. Iconografia e teofania nel pensiero di André Grabar, Milano 1995.
94187 Multi sunt poenintentiae fructus
J. Fehérváry
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà una visione articolata della disciplina penitenziale della Chiesa
latina antica.
• Riuscirà ad interpretare i dati della penitenza antica e monastica secondo criteri contemporanei ai testi esaminati, svilupperà la capacità
di evitare la trappola dell’anacronismo sacramentale e la capacità di
considerare la teologia scaramentaria nella sua storicità, in quanto
un processo vivo.
Argomenti:
1. Fonti della penitenza antica
2. Fonti del monachesimo antico
353
PIL
354
3. Diverse modalità di penitenza nella Chiesa antica
- 3.1 Penitenza canonica
- 3.2 Penitenza quotidiana
4. Penitenza Monastica
- 4.1 Vita monastica – vita di penitenza
- 4.2 Scomunica e riammissione come forma di penitenza nei monasteri
5. Penitenza monastica ed ecclesiale: considerazioni su un interdependenza e la sua consequenza sulla teologia del sacramento di penitenza.
Modalità di svolgimento: lezione frontale e partecipata, lettura preparativa delle fonti.
Modalità di verifica: esame orale o elaborato scritto (5 pagine).
Bibliografia: P. De Clerck, « Pénitence seconde et conversion quotidienne
aux IIIe-IVe siècles », in Studia Patristica 20, éd. E.A. Livingstone, Leuven,
1989, 352–374; Ph. Rouillard, Histoire de la pénitence des origines jusqu’à
nos jours, Paris, 1996; C. Vogel, Le pécheur et la pénitence dans l’Eglise
ancienne (Chrétiens de tous les temps 15), Paris, 1982;C. Vogel, Le pécheur
et la pénitence au Moyen-Age (Chrétiens de tous les temps 30), Paris, 1982; J.
Fehervary, Multi sunt poenitentiae fructus, Roma, 2009.
94203 Paleografia latina (parte II)
M. Stocchi
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• dovrà essere in grado di leggere correttamente un testo manoscritto
• dovrà conoscere e saper applicare i principi fondamentali seguiti nelle
moderne edizioni diplomatiche di testi manoscritti.
Argomenti: Durante le lezioni saranno presi in esame di volta in volta diversi specimina di manoscritti latini, risalenti ad epoche differenti (V-XIV
sec.) e contenenti varie tipologie testuali (soprattutto, libri liturgici e scritturali).
Modalità di svolgimento: Il corso consisterà in: 1) esercitazioni di lettura
condotte su riproduzioni fotografiche delle diverse testimonianze manoscritte prese in esame; 2) successiva prova di trascrizione delle medesime;
3) analisi delle norme seguite nelle più autorevoli edizioni dei manoscritti
presi in esame.
Il corso prevede la possibilità di effettuare una visita presso la Biblioteca
Apostolica Vaticana.
Modalità di verifica: valutazione degli elaborati scritti, consistenti nella
trascrizione e nel commento paleografico della testimonianza manoscritta
sottoposta al candidato.
Bibliografia: P. Cammarosano, L’edizione dei documenti medievali. Una
guida pratica, Trieste 2011; P. Cherubini − A. Pratesi (a cura di), Paleografia
latina: Tavole, Città del Vaticano 2004 (Littera Antiqua, 10); F. Masai, Principes et conventions de l’édition diplomatique, in “Scriptorium”, IV, 2 (1950),
pp. 177-193; G. Tognetti, Criteri per la trascrizione di testi medievali latini
e italiani, Roma 1982 (Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, 51).
95009 Anafore occidentali romane
J. Driscoll
355
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Lo studente sarà in grado di identificare ogni parte ed ogni elemento
delle Preghiere eucaristiche del Messale Romano.
• Potrà identificare la struttura globale di ciascuna delle Preghiere
eucaristiche e la loro particolarità.
• Potrà sviluppare con parole proprie la teologia dell’Eucaristia in base
alle diverse Preces.
• Può sviluppare con parole proprie la teologia dell’eucaristia in base
alle diverse preghiere.
Argomenti: Il corso si propone di analizzare in modo dettagliato le quatto
principali Preghiere eucaristiche del Messale Romano attraverso lo studio
della struttura, del linguaggio, dei gesti e quindi della teologia che si esprime
in esse.
1.OGMR 79: Gli otto elementi della Preghiera eucaristica
2.La struttura di un prefazio e i nuovi prefazi del Messale Romano
3. Il Canone Romano
4. Preghiera eucaristica II
5. Preghiera eucaristica III
6. Preghiera eucaristica IV
Modalità di svolgimento: Le lezioni in classe introducono ciascun argomento, per poi passare all’analisi di tutti gli elementi di ciascuna parte
delle quattro Preghiere eucaristiche.
Modalità di verifica: L’esame orale (10 minuti) in cui lo studente deve
rispondere alle questioni che riguardano le diverse parti delle Preghiere e
il loro significato.
Bibliografia: E. Mazza, Le odierne Preghiere Eucaristiche. Struttura, Teologia, Fonti, vol. 1, Bologna 19912; Congregation for Divine Worship, The
Prefaces of the Roman Missal: A Source Compendium with Concordance and
Indices, ed. C. Johnson - A. Ward, Tipografia Poliglotta Vaticana, Roma 1989.
PIL
356
95113 La storia del Messale Romano
C. Folsom
3 ECTS
Il corso esaminerà le diverse tipologie del libro del celebrante secondo le
epoche storiche: Libellus (sec. V-VII), Sacramentarium (sec. VII- XIII), Missale Plenarium (sec. XIII- XX) e di nuovo Sacramentarium (MR 1970)
Bibliografia: Sarà indicata all’inizio del corso.
2º semestre - 1º e 2º anno
Seminari
94428 Liturgical Catechesis
P. Gunter
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• The student will have a grasp of the hermeneutic of Liturgical Catechesis in the litrugical sources of the Church
• The student will have an appreciation of the importance of liturgical
catechesis in the life of the Church today.
Argomenti: After initial introductory classes by the professor, the student
will have the opportunity to select from a variety of liturgical and catechetical sources from which to prepare their presentations.
Modalità di svolgimento: Development of presentations followed by
group discussion.
Modalità di verifica: Oral presentations and written work.
Bibliografia: Congregation For The Clergy, General Directory for Catechesis, Vatican City 1997; PP Francis, Encyclical Letter, Lumen Fidei, 2013;
PP Francis, Apostolic Exhortation, Evangelii Gaudium, 2013.
94472 Introduzione alla liturgia G. Midili
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Avrà acquisito la capacità di elaborare e sperimentare principi metodologici, in vista della preparazione di un progetto di insegnamento
della liturgia e della sacramentaria nelle facoltà teologiche e negli altri
istituti.
• Conoscerà manuali nelle varie lingue e strumenti bibliografici di approfondimento, che gli saranno di aiuto nella preparazione dei corsi
che sarà chiamato a insegnare.
• Avrà sperimentato l’insegnamento cattedratico attraverso una simulazione in aula.
Argomenti: a cura del docente:
- individuazione di principi metodologici per l’insegnamento della liturgia,
sulla base dell’istruzione In ecclesiasticam futurorum;
- esposizione dei possibili temi o piste di approfondimento (per esempio
elaborazione di un progetto di corso sull’introduzione alla liturgia; oppure, lezioni monografiche, per esempio: La costituzione Liturgica; La Liturgia tridentina; la liturgia nel Nuovo Testamento).
a cura dello studente:
- sceglierà un tema tra quelli proposti dal docente o ne concorderà uno con
il docente. Preparerà uno schema di lezione, individuando i punti forza e i punti
critici, le aree di interesse, gli aspetti fondamentali e i corollari;
- esporrà in aula simulando la lezione cattedratica su un tema concordato
con il docente;
- stilerà un elaborato finale (di circa 10-15 pagine), esponendo un tema di un
eventuale corso o il progetto generale di un eventuale corso. Oppure scriverà
una recensione di uno dei manuali di liturgia attualmente in uso, evidenziandone i punti di forza e le carenze.
Modalità di svolgimento: il seminario, dopo l’esposizione di alcuni principi da parte del docente, proseguirà con l’approfondimento da parte degli
studenti e l’esposizione in aula del risultato della ricerca. Si proporrà allo
studente di simulare una lezione cattedratica su un tema, per aiutarlo a individuare i limiti e le risorse.
Modalità di verifica: La verifica sarà eseguita attraverso l’esposizione in
aula e l’elaborazione di un testo scritto che sarà consegnato nell’ultima sessione.
Bibliografia: Congregazione per l’educazione cattolica, Istruzione sulla
formazione liturgica nei seminari, Roma 1979; M. Augé, «Il metodo di insegnamento dei grandi maestri del PIL: una testimonianza», Ecclesia Orans 29
(2012), 83-93; Costituzione Liturgica «Sacrosanctum Concilium». Studi, ed.
Congregazione per il culto divino, Roma 1986, 451-488
94476 Le Apologie dell’Ordo Missae
M. Tymister
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
3 ECTS
357
PIL
358
PIL
• a livello metodologico
- avrà approfondito la metodologia imparata nel pro-seminario.
- avrà consolidato le sue competenze nello sviluppo di uno schema di
elaborato scientifico
• e nella stesura delle note a piè di pagina e dell’elenco bibliografico.
- avrà consolidato le sue esperienze nel preparare in modo autonomo
un argomento scelto.
- avrà fatto ulteriori esperienze nel proporre e discutere un argomento
in classe.
- avrà approfondito il metodo insegnato nel PIL per l’analisi di testi
eucologici.
• a livello contenutistico
- avrà conosciuto la storia e la problematica specifica delle apologie.
- avrà conosciuto la discussione e il modo di procedere riguardanti le
apologie nella riforma liturgica postconciliare.
- avrà conosciuto la bibliografia fondamentale riguardante le apologie.
- avrà conosciuto senso e contenuto delle apologie nei diversi Messali
fino al MR 1970-2008.
- saprà discutere il fenomeno delle apologie sullo sfondo delle riforma
liturgica postconciliare.
Argomenti:
0. Introduzione al proposito e al metodo del seminario. Distribuzione dei
temi.
1. Introduzione: Il termine apologia, il carattere apotropaico di una preghiera
2. La provenienza e la storia delle apologie prima del MR 1570
2.1. L’Ordo Missae del sacramentario di Amiens
2.2. La Missa Illyrica
2.3. Le apologie del Messale della Curia Romana
3. Le apologie nel MR 1570
3.1. Le preghiere “ai piedi dell’altare” e le apologie durante la liturgia della
parola
3.2. Le apologie durante l’offertorio
3.3. Le apologie durante i riti di comunione
4. La riforma liturgica postconciliare
4.1. Principi fondamentali per la riforma dell’Ordo Missae
4.2. Le preghiere in silenzio e le apologie nel MR 1970-2008
4.2.1. Le apologie prima e dopo l’annuncio del vangelo
4.2.2. Le preghiere in silenzio durante la preparazione dei doni
4.2.3. Le preghiere in silenzio e le preghiere apotropaiche nei riti di comunione
5. Conclusione: I principi della riforma postconciliare dell’Ordo Missae e
l’esistenza di preghiere private del sacerdote.
Modalità di svolgimento: Il seminario è impostato come una serie di paragrafi di una monografia. Ogni studente svolgerà uno di questi paragrafi.
Questa impostazione vuole dare un esempio di come si elabora un grande
tema nelle sue diverse parti. Nelle sedute del seminario ci sarà sempre uno
studente che espone il suo argomento, avendo distribuito prima di cominciare ai presenti lo schema della sua relazione e la bibliografia. Alla relazione
che avrà una durata di 60 minuti circa segue una discussione tra i partecipanti sotto la guida del relatore. Con l’aiuto del professore si cercherà di
migliorare la bibliografia e lo schema che sarà lo schema generale dell’elaborato finale. Le sedute saranno affiancato dalla stesura di un verbale di cui è
responsabile uno studente a turno e che sarà distribuito a tutti i partecipanti.
Materiale aggiuntivo utile per l’approfondimento, la discussione e lo studio
privato (schemi, riassunti e indicazioni bibliografiche) sarà messo a disposizione sul sito internet del seminario.
Modalità di verifica: La prova di accertamento è orale e scritta e si svolge
in tre parti.
1. Una relazione in classe che tratta l’argomento scelto di una durata di 45
minuti. (20%)
2. Stesura di un verbale (in italiano) che è da consegnare all’inizio della
seduta che segue quella che è stata verbalizzata. (5%)
3. Stesura di un elaborato scritto di 15-20 pagine di testo sull’argomento della propria relazione. Questo elaborato è da consegnare prima della fine del
semestre (fino al 29 maggio) e dovrà essere composto di frontespizio, indice,
elenco delle sigle e delle abbreviazioni, corpo del testo con le note, conclusione finale e bibliografia di tutte le opere usate e consultate. E’ richiesta
una coerenza assoluta nella metodologia. L’elaborato deve essere rilegato in
modo appropriato e può essere scritto in una delle seguenti lingue: italiano,
latino, inglese, tedesco, francese, spagnolo o croato. (75%)
Bibliografia: F. Cabrol, «Apologies (en liturgie)», in DACL 1, ed. F. CabrolH. Leclercq, Paris 1907, 2591-2601; E. Lodi, «Les prières privées du prêtre dans
le déroulement de la messe romaine», in L’Eucharistie : célébrations, rites,
piétés. Conférences Saint-Serge. 41ème semaine d’études liturgiques. Paris, 28
Juin – 1 Juillet 1994, Roma 1995, 235-257; A. Nocent, «Les apologies dans la
célébration eucharistique», in Liturgie et rémission des péchés. Conférences
Saint-Serge. 20ème semaine d’études liturgiques. Paris, 2-5 juillet 1973, Roma
1975, 178-196.
359
PIL
360
94477 L’ecclesiologia conciliare da Sacrosanctum Concilium a Lumen Gentium
3 ECTS
C. Militello
Obiettivi: Al termine del seminario lo studente:
• avrà accostato le fonti del Vaticano II;
• si sarà prodotto in una personale ricerca sulle fonti stesse
Argomenti: Gli studiosi concordano sulla portata ecclesiologica di Sacrosanctum Concilium, talora affermandone uno spessore qualitativo superiore
a quello della stessa Lumen Gentium. Il seminario si ripropone di verificare
questa tesi, impegnando gli studenti nella comprensione critica del percorso
conciliare, soprattutto avvalendosi degli Acta Synodalia.
Modalità di svolgimento: 6 ore frontali d’introduzione - 18 ore di presentazione e discussione critica sui testi oggetto della ricerca personale
dello studente.
Modalità di verifica: Elaborato scritto redatto secondo le regole metodologiche del PIL.
Notitiae 22 (1986) 948-950; Notificazione su alcuni aspetti dei Calendari e dei
testi liturgici propri (20 settembre 1997), in Notitiae 33 (1997) 284-297; Notificazione “De dedicatione aut benedictione Ecclesiae in honorem alicuius Beati
(29 novembre 1998), in Notitiae 34 (1998) 664; Notificazione “De titulo Ecclesiae” (10 febbraio 1999), in Notitiae 35 (1999) 158-159; Notificazione “De cultu
Beatorum” (21 maggio 1999), in Notitiae 35 (1999) 444-446; Notificazione su
alcuni aspetti dei lezionari ecclesiastici propri della Liturgia Horarum (27 giugno 2002), in Notitiae 38 (2002) 555-568; M. Barba, I Propri diocesani: quali
spazi per le tradizioni delle Chiese locali?, in Liturgia 34 (2000) 507-526. Idem,
I Propri liturgici e l’Istruzione «Liturgiam authenticam», in Ephemerides Liturgicae 115 (2001) 338-342; Idem, I Propri liturgici: una nuova Notificazione,
in Liturgia 36 (2002) 568-577.
361
Bibliografia: La bibliografia sarà data a inizio del seminario
95586 I propri diocesani e delle famiglie religiose
M. Barba
PIL
3 ECTS
Obiettivi: Al termine del corso lo studente:
• Dovrà essere competente nella conoscenza della normativa relativa
all’argomento e ad avere dimestichezza nel trattare tali questioni.
Argomenti: 1. Introduzione al tema. 2. I propri liturgici: quale spazio per le
tradizioni locali? 3. Presentazione della normativa vigente. 4. Analisi di alcuni
progetti di proprio diocesano e di famiglia religiosa.
Modalità di svolgimento: Si presenteranno le diverse tematiche sopra elencate con una esposizione che sia densa e stimolante alla ricerca. Il metodo
sarà analitico-sintentico.
Modalità di verifica: Si propone una presentazione orale dei singoli studenti agli altri componenti del seminario. Alla fine del corso ognuno presenterà
un elaborato scientifico.
Bibliografia: Sacra Congregazione per il Culto Divino, Istruzione “Calendaria particularia” (24 giugno 1970), in AAS 62 (1970) 651-663; “De Patronis constituendis” (19 marzo 1973), in AAS 65 (1973) 276-279; Norme circa
le celebrazioni liturgiche proprie delle diocesi italiane unificate con Decreto
della Congregazione per i Vescovi del 30 settembre 1986 (25 ottobre 1986), in
PIL
362
363
II CICLO - Licenza
ORARIO DELLE LEZIONI 2014-2015
Ore
20 ottobre
21 ottobre
22 ottobre
23 ottobre
24 ottobre
08.30- 10.05
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94016 Nin
2° 95033 Midili
1° 94016 - Nin
1° 94002
De Zan
10.15-11.50
1° 94001 Skeb
2° 95010
Tymister
1° 94001 Skeb
2° 95036
Leachman
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
2° 95036
Leachman
94182 Gunter
94149 Piqué *
94103 Stocchi
94180 Ferrer
95144 Recchia
1° semestre
7 ottobre
8 ottobre
9 ottobre
10 ottobre
15.30-17.05
94141 Barba
94174
Leachman
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94016 Nin
2° 95033 Midili
1° 94016 Nin
1° 94002
De Zan
17.15-18.50
95115 Militello
94173 Simón
94174
Leachman
2° 95010
Tymister
1° 94001 Skeb
2° 95036
Leachman
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
2° 95036
Leachman
15.30-17.05
94174
Leachman
94182 Gunter
94149 Piqué *
94103 Stocchi
17.15-18.50
94174
Leachman
Ore
6 ottobre
08.30- 10.05
10.15-11.50
94180 Ferrer
95144 Recchia
94149 Piqué *
94149 - Piqué *: corso offerto al Master universitario di II livello in Musica Liturgica
PIL
Ore
08.30- 10.05
10.15-11.50
13 ottobre
14 ottobre
15 ottobre
16 ottobre
17 ottobre
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94016 Nin
2° 95033 Midili
1° 94016 - Nin
1° 94002
De Zan
2° 95010
Tymister
1° 94001 Skeb
2° 95036
Leachman
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
2° 95036
Leachman
1° 94001 Skeb
15.30-17.05
94141 Barba
94174
Leachman
17.15-18.50
95115 Militello
94173 Simón
94174
Leachman
94182 Gunter
94149 Piqué *
94103 Stocchi
94149 Piqué *
94149 - Piqué *: corso offerto al Master universitario di II livello in Musica Liturgica
94180 Ferrer
95144 Recchia
94149 Piqué *
94149 - Piqué *: corso offerto al Master universitario di II livello in Musica Liturgica
Ore
27 ottobre
28 ottobre
29 ottobre
30 ottobre
31 ottobre
08.30- 10.05
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94016 Nin
2° 95033 Midili
1° 94016 - Nin
1° 94002
De Zan
10.15-11.50
1° 94001 Skeb
2° 95010
Tymister
1° 94001 Skeb
2° 95036
Leachman
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
2° 95036
Leachman
15.30-17.05
94141 Barba
94174
Leachman
94182 Gunter
94149 Piqué *
94103 Stocchi
94180 Ferrer
95144 Recchia
17.15-18.50
95115 Militello
94173 Simón
94174
Leachman
94149 Piqué *
P
94149 - Piqué *: corso offerto al Master universitario di II livello in Musica Liturgica
Ore
3 novembre
4 novembre
5 novembre
6 novembre
7 novembre
08.30- 10.05
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94016 Nin
2° 95033 Midili
1° 94016 - Nin
1° 94002
De Zan
10.15-11.50
1° 94001 Skeb
2° 95010
Tymister
1° 94001 Skeb
2° 95036
Leachman
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
2° 95036
Leachman
15.30-17.05
94141 Barba
94174
Leachman
94182 Gunter
94149 Piqué *
94103 Stocchi
94180 Ferrer
95144 Recchia
17.15-18.50
95115 Militello
94173 Simón
94174
Leachman
94149 Piqué *
94149 - Piqué *: corso offerto al Master universitario di II livello in Musica Liturgica
364
365
Ore
10 novembre
08.30- 10.05
10.15-11.50
15.30-17.05
17.15-18.50
11 novembre**
12 novembre
13 novembre
14 novembre
Ore
1 dicembre
2 dicembre
3 dicembre
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
1° 94016 Nin
2° 95033 Midili
1° 94016 - Nin
1° 94002
De Zan
08.30- 10.05
1° 94015 Valli
2° 95033 Midili
1° 94001 Skeb
2° 95036
Leachman
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94001 Skeb
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
2° 95036
Leachman
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
10.15-11.50
2° 95034 Zizic
94182 Gunter
94149 Piqué *
94103 Stocchi
94180 Ferrer
95144 Recchia
1° 94015 Valli
2° 95010
Tymister
15.30-17.05
94141 Barba
17.15-18.50
95115 Militello
94173 Simón
Ore
8 dicembre
94141 Barba
95115 Militello
94173 Simón
94149 Piqué *
4 dicembre
5 dicembre
1° 94002
De Zan
2° 95034 Zizic
1° 94018 Orsola
94182 Gunter
SIMPOSIO SC
PIL CAL APL
CLV
9 dicembre
10 dicembre
11 dicembre
1° 94015 Valli
2° 95033 Midili
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
94180 Ferrer
95144 Recchia
94149 - Piqué *: corso offerto al Master universitario di II livello in Musica Liturgica
** 11 novembre - Dedicazione della Chiesa di S. Anselmo
Ore
17 novembre
18 novembre
19 novembre
08.30- 10.05
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94015 Valli
2° 95033 Midili
10.15-11.50
1° 94001 Skeb
2° 95034 Zizic
1° 94015 Valli
2° 95010
Tymister
15.30-17.05
94141 Barba
17.15-18.50
95115 Militello
94173 Simón
94182 Gunter
20 novembre
21 novembre
1° 94002
De Zan
2° 95034 Zizic
08.30- 10.05
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
10.15-11.50
1° 94015 Valli
2° 95010
Tymister
94103 Stocchi
94179 Zizic
95178 Marini
94180 Ferrer
95144 Recchia
15.30-17.05
08.30- 10.05
10.15-11.50
24 novembre
25 novembre
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
2° 95034 Zizic
1° 94015 Valli
2° 95010
Tymister
15.30-17.05
94141 Barba
17.15-18.50
95115 Militello
94173 Simón
26 novembre
27 novembre
1° 94015 Valli
2° 95033 Midili
1° 94018 Orsola
94182 Gunter
94103 Stocchi
94179 Zizic
95178 Marini
94179 Zizic
95178 Marini
Ore
15 dicembre
16 dicembre
17 dicembre *
08.30- 10.05
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94015 Valli
2° 95033 Midili
10.15-11.50
2° 95034 Zizic
1° 94015 Valli
2° 95010
Tymister
15.30-17.05
94141 Barba
17.15-18.50
95115 Militello
94173 Simón
28 novembre
1° 94002
De Zan
2° 95034 Zizic
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
94180 Ferrer
95144 Recchia
1° 94002
De Zan
2° 95034 Zizic
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
94103 Stocchi
94179 Zizic
95178 Marini
94180 Ferrer
95144 Recchia
94179 Zizic
95178 Marini
17.15-18.50
94179 Zizic
95178 Marini
PIL
Ore
94182 Gunter
12 dicembre
* 18 dicembre Ateneo Vespri (18.15)
94182 Gunter
18 dicembre
19 dicembre
1° 94002
De Zan
2° 95034 Zizic
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
94103 Stocchi
94179 Zizic
95178 Marini
94180 Ferrer
95144 Recchia
94179 Zizic
95178 Marini
P
366
Ore
5 gennaio
6 gennaio
7 gennaio
8 gennaio
10.15-11.50
15.30-17.05
94182 Gunter
ORARIO DELLE LEZIONI 2014-2015
1° 94002
De Zan
2° 95034 Zizic
1° 94015 Valli
2° 95033 Midili
08.30- 10.05
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
94103 Stocchi
94179 Zizic
95178 Marini
94180 Ferrer
95144 Recchia
367
II CICLO - Licenza
9 gennaio
2° semestre
94179 Zizic
95178 Marini
17.15-18.50
Ore
12 gennaio
13 gennaio
14 gennaio
08.30- 10.05
1° 94010 Folsom
2° 95026 Viola
1° 94017
Pecklers
2° 95001 Flores
1° 94015 Valli
2° 95033 Midili
10.15-11.50
2° 95034 Zizic
1° 94015 Valli
2° 95010
Tymister
15.30-17.05
94141 Barba
17.15-18.50
95115 Militello
94173 Simón
94182 Gunter
15 gennaio
16 gennaio
1° 94002
De Zan
2° 95034 Zizic
Ore
16 febbraio
17 febbraio
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
1° 94018 Orsola
1° 94021 De Zan
95558 Pro.Sem.
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
94103 Stocchi
94179 Zizic
95178 Marini
94180 Ferrer
95144 Recchia
15.30-17.05
94121
Leachman
94151
Maggiani
94170
Leachman
95009
Driscoll
17.15-18.50
94121
Leachman
94185 Rubio
94170
Leachman
94185 Rubio
Ore
23 febbraio
24 febbraio
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
15.30-17.05
94121
Leachman
94151
Maggiani
17.15-18.50
94121
Leachman
94185 Rubio
94179 Zizic
95178 Marini
PIL
18 febbraio
95028
Muroni
19 febbraio
20 febbraio
QUARTIER
94203 Stocchi
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
26 febbraio
27 febbraio
95035
Sarr
94130
De Zan
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
94170
Leachman
95009
Driscoll
95113 Folsom
94183 Gunter
94203 Stocchi
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
94170
Leachman
94185 Rubio
94185 Rubio
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
LE CENERI
25 febbraio
P
368
369
Ore
2 marzo
3 marzo
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
15.30-17.05
94121
Leachman
94151
Maggiani
5 marzo
6 marzo
Ore
23 marzo
24 marzo
95035
Sarr
94130
De Zan
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
94170
Leachman
95009
Driscoll
95113 Folsom
94183 Gunter
94203 Stocchi
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
15.30-17.05
94151
Maggiani
94170
Leachman
94185 Rubio
17.15-18.50
17.15-18.50
94121
Leachman
94185 Rubio
94185 Rubio
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
Ore
9 marzo
10 marzo
11 marzo
12 marzo
13 marzo
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
95035
Sarr
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
95028
Muroni
15.30-17.05
94121
Leachman
94151
Maggiani
94170
Leachman
95009
Driscoll
95113 Folsom
94183 Gunter
17.15-18.50
94121
Leachman
94185 Rubio
94170
Leachman
94185 Rubio
94185 Rubio
Ore
16 marzo
17 marzo
18 marzo
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
15.30-17.05
94121
Leachman
94151
Maggiani
94170
Leachman
95009
Driscoll
17.15-18.50
94121
Leachman
94170
Leachman
PIL
4 marzo
25 marzo
26 marzo
27 marzo
95035
Sarr
94130
De Zan
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95009
Driscoll
95113 Folsom
94183 Gunter
94203 Stocchi
94118 Rupnik
94153
Maggioni
94184
Fossas
94184
Fossas
94184
Fossas
94118 Rupnik
94153
Maggioni
Ore
13 aprile
14 aprile
15 aprile
16 aprile
17 aprile
94130
De Zan
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
95035
Sarr
94130
De Zan
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
94203 Stocchi
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
15.30-17.05
94151
Maggiani
95009
Driscoll
95113 Folsom
94183 Gunter
94203 Stocchi
94118 Rupnik
17.15-18.50
94184
Fossas
94184
Fossas
94184
Fossas
94118 Rupnik
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
19 marzo
20 marzo
Ore
20 aprile
95035
Sarr
94130
De Zan
08.30- 10.05
95031
Nin
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
10.15-11.50
95003
Parenti
95113 Folsom
94183 Gunter
94203 Stocchi
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
15.30-17.05
94166 Cescon
94186 Monteiro
94153
Maggioni
17.15-18.50
PIL
23 aprile
24 aprile
95035
Sarr
94130
De Zan
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
94151
Maggiani
95113 Folsom
94184 Fossas
94183 Gunter
94203 Stocchi
94118 Rupnik
94184
Fossas
94184
Fossas
94118 Rupnik
* 21 aprile - Festa di S. Anselmo
21 aprile *
22 aprile
370
371
Ore
27 aprile
28 aprile
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
15.30-17.05
94151
Maggiani
17.15-18.50
94187
Fehérváry
29 aprile
30 aprile
1 maggio*
Ore
18 maggio
19 maggio
95035
Sarr
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
95009
Driscoll
95113 Folsom
94183 Gunter
94203 Stocchi
94118 Rupnik
15.30-17.05
94151
Maggiani
95009
Driscoll
94187
Fehérváry
94187
Fehérváry
94118 Rupnik
17.15-18.50
6 maggio
7 maggio
20 maggio
21 maggio
22 maggio
95035
Sarr
94130
De Zan
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95113 Folsom
94183 Gunter
94203 Stocchi
94118 Rupnik
94118 Rupnik
* 1 maggio - Festa del lavoro
Ore
4 maggio
5 maggio
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
15.30-17.05
94151
Maggiani
94187
Fehérváry
95009
Driscoll
17.15-18.50
94187
Fehérváry
94187
Fehérváry
8 maggio
X CONGRESSO
INTERNAZIONALE
DI LITURGIA
Ore
25 maggio
26 maggio
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
15.30-17.05
94151
Maggiani
95009
Driscoll
17.15-18.50
PIL
27 maggio
28 maggio
29 maggio
95035
Sarr
94130
De Zan
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95113 Folsom
94183 Gunter
94203 Stocchi
94118 Rupnik
94118 Rupnik
94118 Rupnik
94118 Rupnik
P
Ore
11 maggio
12 maggio
08.30- 10.05
95031
Nin
95020
Flores
10.15-11.50
95003
Parenti
95023
Tymister
15.30-17.05
94151
Maggiani
17.15-18.50
94187
Fehérváry
13 maggio
14 maggio
15 maggio
95035
Sarr
94130
De Zan
95028
Muroni
1° 94018
Orsola
1° 94021
De Zan
95009
Driscoll
95113 Folsom
94183 Gunter
94203 Stocchi
94118 Rupnik
94187
Fehérváry
94187
Fehérváry
94118 Rupnik
III Ciclo
dottorato
DOTTORATO
375
CORSI PER L’ANNO accademico 2014-2015
1º semestre
96003 “Factum audivimus, mysterium requiremus”. Teologia liturgico-sa3 ECTS
cramentaria
J. J. Flores Arcas
Il concetto di sacramentalità si evolve lungo i secoli seguendo i vari sviluppi delle culture. Il corso intende dare la documentazione relativa alla natura della sacramentalità con la ricchezza propria delle varie epoche, dal punto
di vista sia della teologia sia della spiritualità. I punti da sviluppare durante le
lezioni saranno i seguenti: Come comprendere la sacramentalità e il vocabolario liturgico del Nuovo Testamento. La sacramentalità della Liturgia nelle
Omelie pasquali. La Liturgia nelle catechesi mistagogiche dei Padri della fine
del quarto secolo. Le definizioni di ‘sacramento’ nel medioevo. Da Isidoro di
Siviglia a Berengario. La trattazione ‘generale’ sui sacramenti in tre autori
della prima Scolastica: Ivo di Chartres, Ugo di S. Vittore e Pietro Lombardo.
Tommaso d’Aquino. Una voce dell’Oriente: Nicola Cabasilas. I grandi concili
e il magistero della Chiesa romana: Lateranense IV, Lione, Firenze, Costanza,
Trento, Vaticano II, catechismo della Chiesa cattolica. La voce dei teologi
contemporanei: O. Casel, Rahner, Schillebeekx, Chauvet, Theissen, etc.
Bibliografia: Per ritus et preces, Sacramentalità della liturgia. Atti del
VIII Congresso Internazionale di liturgia (Roma, Pontificio Istituto Liturgico,
16-18 Maggio 2007), ed. P. A, Muroni, Roma 2010.
2° semestre
Due corsi a scelta in accordo con il Preside.
PIL
Architettura
e arti per la
liturgia
Patrocinato dal Consiglio Nazionale Architetti
Architettura e Arti per la Liturgia
379
master universitario
Il Master in “Architettura e arti per la liturgia” non si propone di insegnare
“come si fa” una chiesa, ma pone l’attenzione a comprendere il “cos’è” una
chiesa, ovvero come si struttura simbolicamente e funzionalmente un edificio
cultuale. Si tratta di un “cos’è” esplicitato da una costituzione ecclesiologica.
Diversamente dal “come si fa”, il “cos’è” non può cadere nella libertà progettuale e, tanto meno, nella libertà liturgica.
Il Pontificio Istituto Liturgico si pone l’obiettivo di fornire ai progettisti
una puntuale qualificazione in ambito liturgico, al servizio del quale l’architettura e le arti pongono la loro strumentazione, e non viceversa; in tal senso,
quel “per” contenuto nel titolo diventa quanto mai emblematico.
1. Strutturazione didattica
Il Master di “Architettura e arti per la liturgia” è biennale.
Le due annualità sono alternativamente riferite all’ambito architettonico e
all’ambito artistico, e non sono propedeutiche.
Ogni annualità ha in programma 8 moduli, ciascuno dei quali è composto
da 3 lezioni, per un totale di 96 ore accademiche.
Dette lezioni si svolgono al giovedì, con orario 15.00 – 18.00 (corrispondente a 4 ore accademiche), nella sede del Pontificio Ateneo S. Anselmo.
2. Iscrizioni
Al Master di “Architettura e arti per la Liturgia” possono iscriversi:
- diplomati (laurea breve), laureandi e laureati in Architettura;
- diplomati (laurea breve), laureandi e laureati in Ingegneria, purché ad
indirizzo architettonico;
- diplomati in Accademia di Belle Arti;
- laureati presso altre facoltà o Scuole attinenti, ma solo previa valutazione e autorizzazione del Responsabile del Master;
- religiosi che ricoprono, o intendono ricoprire, incarichi istituzionali di
consulenza e committenza per la progettazione di chiese.
Chiunque altro si trovi in posizione diversa potrà comunque iscriversi in
qualità di “uditore”.
È possibile iscriversi:
- alle due annualità del biennio, anche non consecutivamente;
- a una sola annualità;
- ad uno o più singoli moduli.
Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria Generale dell’Ateneo a partire
PIL
380
dal 15 settembre 2014, presentando la seguente documentazione:
a) apposita scheda d’iscrizione, debitamente compilata in ogni sua parte,
pena la sua invalidazione;
b) una foto formato tessera;
c) fotocopia di un documento di riconoscimento con validità in corso;
d) copia autenticata del titolo di studio.
e) ricevuta del bonifico relativo alla quota – iscrizione. Non sono ammesse forme di pagamento diverse dal bonifico bancario, i cui estremi
saranno forniti direttamente dalla segreteria.
Per l’iscrizione al secondo anno del biennio è richiesta la sola scheda, di cui
al punto a), oltre al bonifico di cui al punto e).
Non è previsto alcun limite minimo e massimo di iscrizioni, né un termine
ultimo. Pertanto, è possibile iscriversi anche a Corso già avviato.
Il Master ha i seguenti costi:
ogni annualità (8 moduli)
1.250,00 euro
un singolo modulo
167,00 euro
Iscritti alle Facoltà dell’Ateneo
774,00 euro
il rilascio del Diploma
253,00 euro
Il pagamento delle tasse accademiche avviene unicamente tramite bonifico bancario, sul c/c bancario dell’Ateneo intestato a:
PIL
Pontificio Ateneo S. Anselmo
BANCA PROSSIMA - Gruppo Intesa Sanpaolo
ABI: 03359 - CAB: 01600
Conto 1000/60160
IT37 S033 5901 6001 0000 0060 160
Swift /BIC : BCITITMX
Causale: indicare nome, cognome, titolo del Master e numero di matricola.
3. Ritiro
In caso di ritiro dal Master, è obbligatorio darne comunicazione tramite
dichiarazione scritta e firmata, da inoltrare via e-mail o personalmente alla
Segreteria Generale, la quale dispone le seguenti modalità di rimborso.
Coloro che hanno versato una rata:
- l’intera somma decurtata de
- prima rata, versata all’atto dell’iscrizione, dalla quale viene decurtata la
somma corrispondente alle lezioni.
4. Borse di Studio
Per ciascuna annualità, il Pontificio Ateneo S. Anselmo assegna n. 3 (tre)
Borse di Studio ad altrettanti iscritti al Master in “Architettura e arti per la
liturgia”.
La domanda va inoltrata alla Segreteria Generale contestualmente all’iscrizione, utilizzando l’apposito modulo di richiesta al quale allegare la seguente documentazione:
• l’ultima Dichiarazione dei Redditi, al fine di valutare la necessità economica;
• certificato di residenza, al fine di valutare la distanza geografica dalla
sede dell’Ateneo, ovvero i viaggi da sostenere;
• fotocopia di documento d’identità valido, al fine di considerare l’età;
• certificato con voto di Laurea (o Diploma – Laurea breve), al fine di
valutare i meriti di studio;
• autocertificazione con cui si attesta di non avere in corso altre Borse
di Studio.
Detta documentazione concorre alla formazione di una graduatoria che
assegna punteggi in base a reddito, residenza (distanza da Roma), età e meriti
di studio. In base alla graduatoria, le tre Borse di Studio saranno assegnate
con la seguente ripartizione:
a) tassa d’iscrizione ridotta del 50% per il primo classificato, ovvero pagamento della sola prima rata;
b) tassa d’iscrizione ridotta di un terzo per i classificati al secondo e terzo posto in graduatoria, ovvero pagamento della quota già prevista per gli
“iscritti alle Facoltà dell’Ateneo”, di cui al punto 2.
A seguito dei successivi accertamenti da parte del Pontificio Ateneo S.
Anselmo, saranno esclusi dalla graduatoria coloro che:
- presentano documentazione incompleta;
- presentano documentazione non veritiera;
- sono già iscritti a una delle Facoltà del Pontificio Ateneo S. Anselmo,
per cui usufruiscono già della riduzione di cui al punto 4.b
L’assegnatario che dovesse eventualmente ritirarsi dal Master, o sarà
escluso, verrà sostituito dal quarto nominativo in graduatoria. Il quinto e il
sesto in graduatoria sostituiranno gli eventuali altri due ritiri, o esclusioni.
5. Frequenza
La frequenza delle lezioni è obbligatoria.
Sono ammesse assenze per un massimo di 16 ore accademiche in ciascuna
delle due annualità.
Nel caso tale limite dovesse essere superato, le ore in eccedenza devono essere recuperate nell’anno accademico successivo al biennio frequentato.
381
PIL
382
Tale recupero va concordato con il Responsabile del Master e non comporta
alcuna iscrizione supplementare.
In ciascuna lezione è obbligatorio firmare il foglio delle presenze sia
all’entrata che all’uscita, avendo cura di indicare nelle apposite colonne i rispettivi orari, soprattutto nel caso di entrata in ritardo o di uscita anticipata. In
mancanza di una delle due firme, la presenza sarà annullata, di conseguenza
saranno conteggiate 4 ore di assenza.
6. Titoli
Il Pontificio Istituto Liturgico rilascia agli iscritti uno dei seguenti titoli:
1. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli;
2. Attestato di frequenza per ogni annualità;
3. Diploma del Master universitario di II livello in Studiis de Architectura Artibusque ad Liturgiam spectantibus.
7. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli
L’iscritto a un singolo modulo consegue il relativo attestato di frequenza
solo se non c’è stata alcuna ora d’assenza.
L’iscritto a più singoli moduli consegue il relativo attestato di frequenza
solo se non ha superato il numero complessivo di ore d’assenza già concordato
con il responsabile del Master. In ogni caso, non è possibile superare 4 ore
d’assenza per ogni modulo.
PIL
8. Attestato di frequenza per un’intera annualità
Al termine di ciascun anno accademico, l’iscritto al biennio o alla singola
annualità consegue il relativo attestato di frequenza solo se le ore di assenza
non hanno superato il limite massimo di 16, ad eccezione di eventuali giustificazioni concesse dal responsabile del Master, e solo in presenza di cause
straordinarie.
Tutti coloro che avranno superato detto limite, e mancano di giustificazione, avranno l’attestato di frequenza “sospeso”, in attesa del necessario recupero di cui al punto 5.
9. Diploma di Master universitario ii livello
Al conseguimento del Diploma non sono ammessi gli “uditori”. Di conseguenza, essi possono conseguire dal PIL solo l’attestato di frequenza, di cui
ai punti 7 e 8.
Tutti gli altri iscritti che intendono conseguire il Diploma, di cui al punto
6.3, devono rispondere alle seguenti condizioni:
1. essere in possesso di entrambi gli attestati di frequenza del biennio,
ovvero dell’annualità “Architettura” e dell’annualità “Arte”. Non sono
ammessi due attestati di frequenza entrambi relativi ad “Architettura”
o ad “Arte”.
2. aver superato una prova scritta per ciascuno dei 16 moduli in programma;
3. presentare e discutere con esito positivo un elaborato di tesi finale.
383
10. Prova scritta
La prova scritta, di cui al punto 9.2, non è un esame, ma ha carattere di
verifica e consiste in una relazione che sintetizzi gli argomenti trattati durante
le lezioni del modulo in oggetto.
Tale relazione va redatta liberamente al di fuori della sede e degli orari di
lezione, ovvero come “attività esterna di ricerca”, e deve rispondere alle indicazioni per le quali si rimanda alle “Norme di Tesi”.
Una volta completata, la relazione va consegnata al responsabile del Master, il quale provvederà a valutarla attraverso una scheda contenente le osservazioni di merito e di demerito, ovvero delle migliorie da apportare, nonché
uno dei voti – giudizi adottati dal Pontificio Ateneo S. Anselmo.
Potranno essere ripetute sia le relazioni valutate “non probatus” (insufficienti), sia quelle di cui si desidera migliorare il voto - giudizio.
Chi, dopo aver consegnato e superato i 16 elaborati, dovesse trovarsi nelle
condizioni di rinunciare alla Tesi finale, e quindi al conseguimento del Diploma, può comunque richiedere l’Attestato di Frequenza con i voti - giudizi delle
prove scritte superate. Da questa opzione sono comunque esclusi gli “uditori”.
11. Tesi finale
Si accede alla tesi finale seguendo le indicazioni illustrate nel regolamento
“Norme per la Tesi”. In particolare, si inoltra domanda scritta da presentare in
Segreteria Generale, corredata dalla seguente documentazione:
• apposita scheda di “Richiesta Tesi”, firmata dal Preside del PIL, dal Moderatore e dal responsabile del Master che attesta la posizione regolare in
merito alle assenze e alle 16 relazioni (di cui al punto 8.2);
• i due attestati di frequenza (di cui al punto 9.1);
• tre copie cartacee dell’elaborato di tesi, firmate dal Moderatore;
• una copia dell’elaborato di Tesi in versione .pdf, da consegnare alla
Segreteria del Preside.
L’elaborato finale segue il medesimo iter di una qualsiasi altra tesi universitaria, sia nella preparazione che nello svolgimento, e va discussa davanti ad
una commissione che si riunisce appositamente, ovvero senza alcun calendario prestabilito.
Al termine della seduta di tesi, la stessa commissione attribuisce un voto
- giudizio finale che avrà come base la media dei voti - giudizi ottenuti nelle
PIL
384
PIL
16 relazioni.
In caso di esito negativo, la tesi dovrà essere ripetuta.
In caso di esito positivo, il voto - giudizio finale non compare sul diploma,
ma viene certificato in un apposito documento da ritirare in Segreteria Generale, o ricevere a mezzo posta, nei giorni successivi al conseguimento.
Architettura e Arti per la Liturgia 2014-2015
97201 Aniconismo e iconismo biblico
Prof. Mons. Renato De Zan
09 – 16 – 23 ottobre 2014
12. Crediti formativi
Gli iscritti aventi posizione regolare, rispetto ai suddetti dieci punti, conseguono ECTS (European Credit Transfer System), cioè crediti formativi, secondo la seguente tabella:
- 3 ECTS per ciascun modulo;
- 1 ECTS per il seminario, o simposio, o convegno, inserito nel programma di ciascuna annualità;
- 20 ECTS per la Tesi finale.
Pertanto, il conseguimento del diploma comporta l’assegnazione di 70
ECTS.
97216 Introduzione alla liturgia
Prof. Pietro Angelo Muroni
06 – 13 – 20 novembre 2014
13. Riconoscimenti
Ogni diplomato del Master universitario di II livello in Studiis de Architectura Artibusque ad Liturgiam spectantibus sarà:
1. segnalato alla diocesi di appartenenza, tramite lettera ufficiale del
Pontificio Ateneo S. Anselmo a firma del Rettore Magnifico e del
Preside del PIL.
2. iscritto ad un apposito albo professionale che il Pontificio Ateneo S.
Anselmo provvederà ad inoltrare ai competenti uffici della C.E.I.
3. iscritto al Premio S. Anselmo, che annualmente assegna un importo
con cui coprire le spese per la pubblicazione della migliore Tesi tra
tutte quelle discusse nel precedente anno solare nel Pontificio Ateneo
S. Anselmo.
97203 Programma iconografico
Prof. Silvano Maggiani OSM
12 – 19 – 26 febbraio 2015
Al Premio di cui al punto 13.3 sono ammessi solo i diplomati del Master
che superano l’esame di tesi finale con il voto-giudizio “Summa cum Laude”.
14. Informazioni
Per ogni ulteriore informazione sul Master in “Architettura e Arti per la
Liturgia”, rivolgersi a:
Arch. Gabriele Orlando
e-mail: [email protected]
cell: 334.321.7131 (ore 15.30 – 20.00).
385
97209 Spazio, liturgia e musica
Prof. Jordi-A. Piqué i Collado OSB
04 (Simposio) – 11 – 18 dicembre 2014
97212 Arte monastica
Prof. Eduardo López-Tello García OSB
15 – 22 – 29 gennaio 2015
97202 Storia, arte e liturgia
Prof. Mariano Apa
12 – 19 – 26 marzo 2015
97217
Conferenza Segno e simbolo
Prof. P. Iacobone
16 aprile 2015
S.Em. Card. Gianfranco Ravasi
23 aprile 2015
S.E.R. Mons. Carlos Azevedo
30 aprile 2015
6-7-8 maggio 2015
X Congresso Internazionale di Liturgia
97214
Conferenza Concilio Vaticano II e Arte
Prof. Mons. Giuseppe Russo
14 maggio 2015
S.E.R. Mons. Piero Marini
21 maggio 2015
Prof. Mons. Giuseppe Russo
28 maggio 2015
PIL
MUSICA
liturgiCA
Patrocinato dal
In collaborazione con
Pontificio
Istituto
di Musica
Sacra
Musica liturgica
389
master universitario di II livello
Il Master universitario di II livello ha come obiettivo la formazione di musicisti professionisti, di curatori della musica liturgica e di studenti di musica,
mirando alla qualificazione in ambito liturgico e riguardo all’arte musicale
(storico-musicologico-analitico-teologica).
Uno studio approfondito della specifica competenza dei musicisti (cantori, strumentisti, direttori di coro, organisti, cerimonieri, programmatori di
concerti, studiosi della musicologia, docenti di arte) volto a comprendere e
analizzare il “ministero liturgico” della musica con una conoscenza che permetta di eseguire professionalmente, con competenza e dignità i tesori della
musica sacra.
1. Strutturazione didattica
Il Master in “Musica Liturgica” è strutturato in un biennio, le cui due annualità non sono propedeutiche. Ciascuna di esse si compone di sette (7) moduli, più due conferenze, per un totale di 84 ore accademiche distribuite in 27
giorni di lezioni.
Le lezioni si svolgono di giovedì, con orario 15.00 – 18.00 (corrispondente
a 4 ore accademiche), nella sede del Pontificio Ateneo S. Anselmo.
2. Iscrizioni
Possono iscriversi:
- Diplomati/laureati in musica
- Organisti, Maestri di cappella, direttori, strumentisti, coristi
- Diplomati in storia, musicologia, arte
- Laureati in Sacra Liturgia
- Laureati in Musica Sacra
- Responsabili delle sezioni di musica sacra delle diocesi
- Docenti di musica
- Curatori di musica
- Chiunque altro si trovi in posizione diversa potrà comunque iscriversi
in qualità di “uditore”.
È possibile iscriversi:
- alle due annualità del biennio, anche non consecutivamente;
- a una sola annualità;
- ad uno o più singoli moduli.
Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria Generale dell’Ateneo a partire
dal 15 settembre 2014, presentando la seguente documentazione:
PIL
390
a) apposita scheda d’iscrizione, debitamente compilata in ogni sua parte,
pena la sua invalidazione;
b) una foto formato tessera;
c) fotocopia di un documento di riconoscimento con validità in corso;
d) copia autenticata del titolo di studio;
e) ricevuta del bonifico relativo alla quota – iscrizione.
Non sono ammesse forme di pagamento diverse dal bonifico bancario, i cui
estremi saranno forniti direttamente dalla segreteria.
Per l’iscrizione al secondo anno del biennio è richiesta la sola scheda, di cui
al punto a), oltre al bonifico di cui al punto e).
Non è previsto alcun limite minimo e massimo di iscrizioni, né un termine
ultimo. Pertanto, è possibile iscriversi anche a Corso già avviato.
Il master ha i seguenti costi:
ogni annualità (8 moduli)
PIL
1.250,00 euro
un singolo modulo
167,00 euro
Iscritti alle Facoltà dell’Ateneo
774,00 euro
il rilascio del Diploma
253,00 euro
Il pagamento delle tasse accademiche avviene unicamente tramite bonifico bancario, sul c/c bancario dell’Ateneo intestato a:
Pontificio Ateneo S. Anselmo
BANCA PROSSIMA - Gruppo Intesa Sanpaolo
ABI: 03359 - CAB: 01600
Conto 1000/60160
IT37 S033 5901 6001 0000 0060 160
Swift /BIC : BCITITMX
Causale: indicare nome, cognome, titolo del master e numero di matricola.
3. Borse di Studio
Per l’anno accademico in corso sono previste le assegnazioni di borse di
studio, ciascuna, destinate all’incentivazione e alla razionalizzazione della frequenza universitaria degli studenti del master, capaci e meritevoli.
Le borse saranno conferite sulla base del merito e della necessità, a studenti
e studentesse che ritireranno i documenti per la richiesta dettagliata presso
l’Ufficio del Rettorato.
4. Frequenza
La frequenza delle lezioni è obbligatoria.
Sono ammesse assenze per un massimo di 16 ore accademiche in ciascuna
delle due annualità.
Nel caso tale limite dovesse essere superato, le ore in eccedenza devono essere recuperate nell’anno accademico successivo al biennio frequentato.
Tale recupero va concordato con il Preside del PIL e non comporta alcuna
iscrizione supplementare.
In ciascuna lezione è obbligatorio firmare il foglio delle presenze sia
all’entrata che all’uscita, avendo cura di indicare nelle apposite colonne i rispettivi orari, soprattutto nel caso di entrata in ritardo o di uscita anticipata. In
mancanza di una delle due firme, la presenza sarà annullata, di conseguenza
saranno conteggiate 4 ore di assenza.
391
5. Titoli
Il Pontificio Istituto Liturgico rilascia agli iscritti uno dei seguenti titoli:
1. Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli;
2. Attestato di frequenza per ogni annualità;
3. Diploma del Master universitario di II livello in Studiis de Musica ad
Liturgiam spectante titolo di musica liturgica.
6 Attestato di frequenza per uno o più singoli moduli
L’iscritto a un singolo modulo consegue il relativo attestato di frequenza
solo se non c’è stata alcuna ora d’assenza.
L’iscritto a più singoli moduli consegue il relativo attestato di frequenza
solo se non ha superato il numero complessivo di ore d’assenza già concordato
con il Preside del PIL. In ogni caso, non è possibile superare 4 ore d’assenza
per ogni modulo.
7. Attestato di frequenza per un’intera annualità
Al termine di ciascun anno accademico, l’iscritto al biennio o alla singola
annualità consegue il relativo attestato di frequenza solo se le ore di assenza
non hanno superato il limite massimo di 16, ad eccezione di eventuali giustificazioni concesse dal Preside del PIL, e solo in presenza di cause straordinarie.
Tutti coloro che avranno superato detto limite, e mancano di giustificazione, avranno l’attestato di frequenza “sospeso”, in attesa del necessario recupero di cui al punto 4.
8. Diploma di master universitario ii livello
Al conseguimento del Diploma non sono ammessi gli “uditori”. Di conseguenza, essi possono conseguire dal PIL solo l’attestato di frequenza, di cui
PIL
392
ai punti 5 e 6.
Tutti gli altri iscritti che intendono conseguire il Diploma, di cui al punto
6.3, devono rispondere alle seguenti condizioni:
1. essere in possesso di entrambi gli attestati di frequenza del biennio;
2. aver superato una prova scritta per ciascuno dei 14 moduli in programma;
3. presentare e discutere con esito positivo un elaborato di tesi finale.
9. Prova scritta
La prova scritta, di cui al punto 8.2, non è un esame, ma ha carattere di
verifica e consiste in una relazione che sintetizzi gli argomenti trattati durante
le lezioni del modulo in oggetto.
Tale relazione va redatta liberamente al di fuori della sede e degli orari di
lezione, ovvero come “attività esterna di ricerca”, e deve rispondere alle indicazioni per le quali si rimanda alle “Norme di Tesi”.
Una volta completata, la relazione va consegnata al Preside del PIL, il quale provvederà a valutarla attraverso una scheda contenente le osservazioni di
merito e di demerito, ovvero delle migliorie da apportare, nonché uno dei voti
– giudizi adottati dal Pontificio Ateneo S. Anselmo.
Potranno essere ripetute sia le relazioni valutate “non probatus” (insufficienti), sia quelle di cui si desidera migliorare il voto - giudizio.
Chi, dopo aver consegnato e superato i 16 elaborati, dovesse trovarsi nelle
condizioni di rinunciare alla tesi finale, e quindi al conseguimento del diploma, può comunque richiedere l’attestato di frequenza con i voti – giudizi delle
prove scritte superate. Da questa opzione sono comunque esclusi gli “uditori”.
PIL
10. Tesi finale
Si accede alla tesi finale seguendo le indicazioni illustrate nel regolamento
“Norme per la Tesi”. In particolare, si inoltra domanda scritta da presentare in
Segreteria Generale, corredata dalla seguente documentazione:
• apposito modulo di “Richiesta Tesi”, firmata dal moderatore;
• i due attestati di frequenza (di cui al punto 8.1);
• tre copie cartacee dell’elaborato di tesi, firmate dal moderatore;
• una copia dell’elaborato di tesi in versione .pdf, da consegnare alla
Segreteria del Preside.
L’elaborato finale segue il medesimo iter di una qualsiasi altra tesi universitaria, sia nella preparazione che nello svolgimento, e va discussa davanti ad
una commissione che si riunisce appositamente, ovvero senza alcun calendario prestabilito.
Al termine della seduta di tesi, la stessa commissione attribuisce un voto
- giudizio finale che avrà come base la media dei voti - giudizi ottenuti nelle
16 relazioni.
In caso di esito negativo, la tesi dovrà essere ripetuta.
In caso di esito positivo, il voto - giudizio finale non compare sul diploma,
ma viene certificato in un apposito documento da ritirare in Segreteria Generale, o ricevere a mezzo posta, nei giorni successivi al conseguimento.
393
11. Crediti formativi
Gli iscritti aventi posizione regolare, rispetto ai suddetti dieci punti, conseguono ECTS (European Credit Transfer System), cioè crediti formativi, secondo la seguente tabella:
- 3 ECTS per ciascun modulo;
- 1 ECTS per il seminario, o simposio, o convegno, inserito nel programma di ciascuna annualità;
- 20 ECTS per la Tesi finale.
Pertanto, il conseguimento del diploma comporta l’assegnazione di 70
ECTS.
12. Riconoscimenti
Ogni diplomato del master universitario di II livello in Studiis de Musica
ad Liturgiam spectante sarà:
1. segnalato alla diocesi di appartenenza, tramite lettera ufficiale del
Pontificio Ateneo S. Anselmo a firma del Rettore Magnifico e del
Preside del PIL.
2. iscritto al Premio S. Anselmo, che annualmente assegna un importo
con cui coprire le spese per la pubblicazione della migliore tesi tra
tutte quelle discusse nel precedente anno solare nel Pontificio Ateneo
S. Anselmo.
Al Premio di cui al punto 12.2 sono ammessi solo i diplomati del Master
che superano l’esame di tesi finale con il voto-giudizio “Summa cum Laude”.
13. Informazioni
Per ogni ulteriore informazione sul Master in “Musica Liturgica”, rivolgersi a:
Pontificio Istituto Liturgico
Piazza dei Cavalieri di Malta, 5 00153 Roma
T. +39 06 57 91410 / F. +39 06 57 91409 - E. [email protected]
PIL
394
MUSICA LiturgiCa 2014-2015
94149 Forme e Teologia della Musica Liturgica
M° Jordi-Agustí Piqué i Collado OSB
9 - 16 - 23 - 30 ottobre - 6 - 13 novembre 2014
97401 Musicologia applicata II
M° Gennaro Becchimanzi OFMConv
27 novembre - 11 - 18 dicembre 2014
4 dicembre 2014 - Giornata di studio - Sacrosanctum Concilium
97402 Organo e improvvisazione II
M° Osvaldo Guidotti
15 - 22 - 29 gennaio 2015
97403 Analisi e interpretazione del Canto Gregoriano
M° Juan Pablo Rubio OSB
19 - 26 febbraio - 5 marzo 2015
97404 Direzione corale
M° Fabio Avolio
12 - 19 - 26 marzo 2015
PIL
97409 Conferenze B-I
S. Ecc. Rev.ma Mons. Piero Marini
16 aprile 2015
Prof. Mons. Giuseppe Russo
23 aprile 2015
Prof. Paul Gunter OSB
30 aprile 2015
6-7-8 maggio 2015 - X Congresso Internazionale di Liturgia
97410
Conferenze B-II
S. Ecc. Rev.ma Mons. Carlos Azevedo
14 maggio 2015
Prof. Mons. Massimo Palombella
21 maggio 2015
Prof. Mons. Marco Frisina
28 maggio 2015
pubblicazioni
PUBBLICAZIONI
Pontificio Istituto Liturgico
RERUM ECCLESIASTICARUM DOCUMENTA (RED)
1. Series Maior: Fontes (14 volumi)
2. Series Minor: Subsidia Studiorum (8 volumi)
ANALECTA LITURGICA (Studia Anselmiana)
Collana di Studi liturgici (30 volumi)
ANÀMNESIS
Manuale di Liturgia (7 volumi)
ECCLESIA ORANS
Trimestrale di scienza liturgica
SCIENTIA LITURGICA
Introduzione alla liturgia
Liturgia fondamentale
L’eucaristia
Sacramenti e sacramentali
Tempo e spazio liturgico
HANDBOOK FOR LITURGICAL STUDIES
Introduction to the Liturgy
Fundamental Liturgy
The Eucharist
Sacraments and Sacramentals
Liturgical Time and Space
TESI DI LAUREA E DI LICENZA 1962-1998