INFORMATORE SETTIMANALE Avvisi per la comunità

Notiziario n° 04
Anno XXVII
25 Gennaio 2015
FESTA DELLA SANTA
FAMIGLIA DI GESU’,
MARIA E GIUSEPPE
Vangelo della Domenica
Luca 2, 41-52
Parrocchia
S. Maria Assunta
Piazza Toti, 102
21040 - CISLAGO VA
CONTATTI:
Famiglia anima del mondo
La Buona Novella….
Era in tutto a loro sottomesso
Segreteria Parrocchiale
Tel. 0296380242
[email protected]
Lun.-sab.: 09.00-10.30
Parrocchia: Parroco
Don Maurizio Restelli
Tel 0296380242
(+ segreteria)
Massina
Don Luigi Turconi
Tel. 338-5257785
Oratorio
Don Fabrizio Vismara
Tel. 0296380336
(+ segreteria)
Suore del Cottolengo
Tel. 0296409203
Piccole Apostole
“La Nostra Famiglia”
Tel. 0296382491
SANTE MESSE:
Feriali: ore 8.30 - 18.00
(Massina: Lunedì ore 8,30)
Festive :
ore 7.30 - 9.00 - 10.30 18.00
ore 9.30 alla Massina
ADORAZIONE
SS. SACRAMENTO
Primo giovedì del mese:
ore 21.00
Tutti gli altri giovedì:
dopo la messa delle ore
18.00
Primo venerdì del mese:
Ore 15.00
CONFESSIONI
Sabato: dalle 15.00 alle
18.00. In settimana: vedi
orari in Chiesa
La liturgia ambrosiana offre la possibilità
di celebrare in maniera significativa la
festa della Santa Famiglia, collocandola in
una domenica particolare del tempo dopo
l’Epifania. Ciò permette di sviluppare con
maggiore ampiezza il mistero racchiuso in
questa celebrazione. Ecco perché oggi
leggiamo la pagina del Profeta che ci ricorda che il nostro Dio va indagato, scrutato in profondità e riscoperto di volta in
volta. In questo senso, la famiglia è un
segno di Dio stesso: per questo è un sacramento, perché nella comunità familiare abbiamo un’immagine del volto di Dio
che è come uno sposo innamorato della
sua sposa e il cui amore traboccante genera di continuo e senza misura vita, salvezza, cose belle, nuove possibilità, orizzonti sempre vasti…. Il brano evangelico
di oggi è una comprensione della Pasqua
attraverso le dinamiche della vita ordinaria, degli affetti più cari e delle vicende
liete o faticose dei giorni. Perché è proprio lì che occorre fare Pasqua; è proprio
lì che bisogna incontrare il Signore; è
proprio lì che Lui si rivela come il Dio-con
-noi, ma a modo suo, così che proprio
quando ci pare di averlo perduto (come
avvenne anche nel Sabato Santo!) è in realtà il momento della vita in cui Lui è presente
anche là dove non immagineremmo di trovarlo e cioè anche nel dubbio, nella disperazione, nella paura, nella difficoltà e persino
nel peccato! Le vicende ordinarie, allora,
sono l’autentico ambito nel quale occorre
imparare a stare (proprio come Dio ha voluto fare a Natale, stando lì dove sta l’uomo,
nella storia umana di sempre) per essere
noi stessi e per trovare lì il senso e il fine
della nostra esistenza. Domandiamo per le
nostre famiglie la capacità di stupirsi di
fronte alla grandiosa possibilità custodita nel
loro amore: attraverso la sponsalità e la
fecondità che ne deriva (e che non è appena
quella biologica, anzi!!) esse possono realizzare quotidianamente la Pasqua del Signore. Quella meta che a noi pare sempre ardua e magari impossibile, è in realtà la regola di vita degli sposi credenti: “Amatevi,
come ho fatto io”.
Invito alla riflessione
Sappiamo guardare ogni giorno alla nostra
famiglia nella luce del Vangelo? Quali stili di
vita e atteggiamenti dobbiamo modificare
per incarnare la missione che il Signore ci
affida di essere “anima del mondo”?
La nostra DOMENICA 25 Gennaio
Termina la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani
Festa della Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria.
Ore 10,30 S. Messa per le famiglie: bambini e genitori siederanno insieme.
Ore 15,00 pomeriggio di gioia per piccoli e grandi: intrattenimento di giocoleria e divertimento per tutti.
Festa Liturgica di S. Giulio alla Massina (vedi pag. 3).
Ore 16,30 in Villa Isacchi, in occasione della Giornata della Memoria, il “Coro
CeT” presenta musiche e canti tradizionali di montagna.
I Santi della
Settimana
La settimana pastorale
26 gennaio: lunedì
Ss. Timoteo e Tito vescovi, discepoli e collaboratori di
S. Paolo
27 gennaio: martedì
S. Angela Merici vergine
fondatrice delle Orsoline
(† 1540)
Beato Manfredo Settala
28 gennaio: mercoledì
S. Tommaso d’Aquino
sacerdote e dottore Angelico,
patrono dei teologi († 1274.)
Lunedì 26
Ore 21,00 presso la sala B. L. Monza, Scuola di Evangelizzazione.
Martedì 27
Ore 21,00 in Canonica, riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Mercoledì 28
Giovedì 29
Ore 20,45 a Rovello Porro presso il Teatro dell’oratorio, quarto incontro dell’itinerario del Corso Biblico tenuto da don Matteo Crimella.
Tema della serata: “I Vangeli dell’infanzia nell’arte”.
Venerdì 30
29 gennaio: giovedì
S. Valerio di Treviri
vescovo († III-IV sec.)
Sabato 31
S. Giovanni Bosco, patrono dei giovani e fondatori degli Oratori. (vedi pag. 3)
30 gennaio: venerdì
S. Martina martire
Domenica 01
Ore 10,30 S. Messa in onore di don Bosco. (vedi pag. 3)
31 gennaio: sabato
S. Giovanni Bosco
sacerdote, apostolo della
gioventù († 1888.)
LA COMUNIONE DEI SANTI
INTENZIONE DELLE SANTE MESSE
26
Lunedì
08.30
18.00
Def. Morandi Giuseppe, Ambrogina e figli (Leg.).
Def. Suigo Maria e Santambrogio Giovanni.
27
Martedì
08.30
18.00
Def. Saibeni Angelo e Giuseppina
Def. Fam. Porzio.
28
Mercoledì 08.30
18.00
Def. Saibene Mario, Zaffaroni Bambina, Pigozzi Mario.
Def. Stillitano Antonio e Anime del purgatorio.
29
Giovedì
08.30
18.00
Def. Emilio Girola e famiglia.
Def. Cicero Salvatore
30
Venerdì
08.30
18.00
Per i vivi: secondo le intenzioni dell’offrente
Def. Vassallo Sandro e Angelo, Onati Maria e mons. Giovanni
Sodini.
31
Sabato
08.30 Def. Crispi Elide e Nardi Arduilio
18.00 Def. Tognoni Gian Battista.
01
Domenica
07.30
18.00 Tutte le anime del purgatorio. Def. Basile Filomena.
Def. Ferrario Antonietta e Carnelli Tullio.
Def. Fam. Conti e Delazzari. Def. Rella Angela.
Domenica
alle ore 9.00
la Comunità prega
per i defunti
della settimana
Le Sante Messe, secondo le intenzioni
dell’offerente, si possono prenotare
in Segreteria secondo
l’orario esposto
La parola del Parroco
Carissimi Parrocchiani,
la liturgia ci presenta un modello di vita familiare da imitare: quello
della santa famiglia di Nazareth, Gesù, Giuseppe e Maria. Noi preghiamo e chiediamo al Signore che le nostre famiglie vivano uno stile di
vita veramente cristiano.
E’ cristiana la famiglia che prega: significa ricordarsi sempre che c’è
uno sguardo che ci segue momento per momento. Si tratta della
“mano di Dio” che si posa su di noi e ci fa gustare la sua tenerezza, la
sua misericordia e la sua Provvidenza. E’ cristiana la famiglia che sa ascoltare la Parola di Dio e
cerca di metterla in pratica. La Parola diventa realmente una lampada che illumina le scelte della piccola Chiesa domestica. E’ cristiana la famiglia che vive con fede i sacramenti, in modo particolare la santa Messa nel giorno del Signore. Durante la celebrazione dell’Eucaristia si ripresenta l’Amore di Gesù, che è totale, esclusivo, indissolubile e fecondo: sono le stesse caratteristiche dell’amore coniugale, fondamento della vita familiare. E infine è cristiana la famiglia che
vive la carità, che mette in pratica le opere di misericordia, che si interessa delle necessità dei
fratelli e riconosce nei volti dei sofferenti e dei più poveri, il volto di Gesù. E’ solo così che lo stile di vita della famiglia cristiana custodisce le relazioni e diventa “scuola di umanità”.
Lunedì 26 alle ore 20,45 si terrà la Catechesi del gruppo 18enni. Sempre
Lunedì alle ore 21,00 si terrà in oratorio un incontro organizzativo legato
alla preparazione del Carnevale, a cui sono invitati gli adulti che si rendono
disponibili per l’allestimento delle scenografie.
Martedì 27 alle ore 20,30, i giovani potranno vivere il tempo dell’Adorazione Eucaristica personale nella Cappellina dell’oratorio.
Sabato 31 Gennaio celebriamo la Festa di S. Giovanni Bosco, Patrono dei
giovani e fondatore degli oratori. Alle ore 21,00: testimonianza dei giovani
che hanno partecipato all’esperienza estiva in Calabria; al termine, falò con
cioccolata e vin brulè.
Domenica 1 Febbraio: alle ore 10,30 S. Messa in onore di S. Giovanni Bosco; alle ore 12,30: pranzo comunitario in oratorio. Le iscrizioni si raccolgono al bar entro Mercoledì 28 Gennaio, versando la somma di Euro 8. Nel
pomeriggio: giochi e animazione.
Sant’Agata: Festa delle donne, posticipata a Sabato 07 Febbraio.
Ore 18,00 S. Messa alla quale sono invitate tutte le donne .
Ore 19,30 Cena comunitaria. Iscrizioni entro Martedì 03 Febbraio in Segreteria con il versamento della quota di Euro 20 (compreso vino e acqua).
Festa di S. Giulio alla Massina - Festa della Famiglia.
Ore 09,15 S. Messa Solenne celebrata da don Maurizio. Nell’occasione verranno celebrate anche le ricorrenze significative di anniversari di matrimonio.
Ore 12,30 Pranzo Comunitario presso la sala Beato Luigi Monza per coloro che si sono prenotati. Ore 15,00 Tombolata.
Lunedì 02 Febbraio Giornata Mondiale della Vita Consacrata - Festa della Candelora
Ore 08,30 S. Messa
Ore 21,00 S. Messa con la benedizione delle candele, il Rito della Luce e processione.
N. B. E’ sospesa la S. Messa delle ore 18,00.
Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale del Migrante e
del Rifugiato (18 gennaio 2015)
(Segue dall’Incontro del 18 gennaio 2015)
Il coraggio della fede, della speranza e della carità permette di ridurre le distanze che separano dai drammi umani. Gesù Cristo è sempre in attesa di essere riconosciuto nei migranti e nei rifugiati, nei profughi e
negli esuli, e anche in questo modo ci chiama a condividere le risorse, talvolta a rinunciare a qualcosa del
nostro acquisito benessere. Lo ricordava il Papa Paolo VI, dicendo che «i più favoriti devono rinunciare ad
alcuni dei loro diritti per mettere con maggiore liberalità i loro beni al servizio degli altri»(Lett. ap. Octogesima adveniens, 14 maggio 1971, 23).
Del resto, il carattere multiculturale delle società odierne incoraggia la Chiesa ad assumersi nuovi impegni
di solidarietà, di comunione e di evangelizzazione. I movimenti migratori, infatti, sollecitano ad approfondire e a rafforzare i valori necessari a garantire la convivenza armonica tra persone e culture. A tal fine
non può bastare la semplice tolleranza, che apre la strada al rispetto delle diversità e avvia percorsi di
condivisione tra persone di origini e culture differenti. Qui si innesta la vocazione della Chiesa a superare
le frontiere e a favorire «il passaggio da un atteggiamento di difesa e di paura, di disinteresse o di emarginazione ... ad un atteggiamento che abbia alla base la ‘cultura dell’incontro’, l’unica capace di costruire
un mondo più giusto e fraterno» (Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2014).
I movimenti migratori hanno tuttavia assunto tali dimensioni che solo una sistematica e fattiva collaborazione che coinvolga gli Stati e le Organizzazioni internazionali può essere in grado di regolarli efficacemente e di gestirli. In effetti, le migrazioni interpellano tutti, non solo a causa dell’entità del fenomeno,
ma anche «per le problematiche sociali, economiche, politiche, culturali e religiose che sollevano, per le
sfide drammatiche che pongono alle comunità nazionali e a quella internazionale» (Benedetto XVI, Lett.
Enc. Caritas in veritate, 29 giugno 2009, 62).
Nell’agenda internazionale trovano posto frequenti dibattiti sull’opportunità, sui metodi e sulle normative
per affrontare il fenomeno delle migrazioni. Vi sono organismi e istituzioni, a livello internazionale, nazionale e locale, che mettono il loro lavoro e le loro energie al servizio di quanti cercano con l’emigrazione
una vita migliore. Nonostante i loro generosi e lodevoli sforzi, è necessaria un’azione più incisiva ed efficace, che si avvalga di una rete universale di collaborazione, fondata sulla tutela della dignità e della centralità di ogni persona umana. In tal modo, sarà più incisiva la lotta contro il vergognoso e criminale traffico di esseri umani, contro la violazione dei diritti fondamentali, contro tutte le forme di violenza, di sopraffazione e di riduzione in schiavitù. Lavorare insieme, però, richiede reciprocità e sinergia, con disponibilità e fiducia, ben sapendo che «nessun Paese può affrontare da solo le difficoltà connesse a questo fenomeno, che è così ampio da interessare ormai tutti i Continenti nel duplice movimento di immigrazione e
di emigrazione» (Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2014).
Alla globalizzazione del fenomeno migratorio occorre rispondere con la globalizzazione della carità e della
cooperazione, in modo da umanizzare le condizioni dei migranti. Nel medesimo tempo, occorre intensificare gli sforzi per creare le condizioni atte a garantire una progressiva diminuzione delle ragioni che spingono interi popoli a lasciare la loro terra natale a motivo di guerre e carestie, spesso l’una causa delle altre.
Alla solidarietà verso i migranti ed i rifugiati occorre unire il coraggio e la creatività necessarie a sviluppare a livello mondiale un ordine economico-finanziario più giusto ed equo insieme ad un accresciuto impegno in favore della pace, condizione indispensabile di ogni autentico progresso.
Cari migranti e rifugiati! Voi avete un posto speciale nel cuore della Chiesa, e la aiutate ad allargare le
dimensioni del suo cuore per manifestare la sua maternità verso l’intera famiglia umana. Non perdete la
vostra fiducia e la vostra speranza! Pensiamo alla santa Famiglia esule in Egitto: come nel cuore materno
della Vergine Maria e in quello premuroso di san Giuseppe si è conservata la fiducia che Dio mai abbandona, così in voi non manchi la medesima fiducia nel Signore. Vi affido alla loro protezione e a tutti imparto
di cuore la Benedizione Apostolica.
FRANCISCUS