Domande di verifica del Capitolo 5 Dom. 5.1 Fornisci

G. Costa, P. Gubitta, D. Pittino, Organizzazione aziendale 3/ed
Copyright © 2014 – McGraw-Hill Education (Italy) S.r.l.
Domande di verifica del Capitolo 5
Dom. 5.1
Vedi pag. 118. Insieme di attori risorse e attività che concorrono ad una performance
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obiettivo generale.
Dom. 5.2 Quali sono le conseguenze che derivano dalla collocazione di un
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Vedi pag. 118-119, l
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organizzativa .
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Dom. 5.3 mm
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approfondimento su un argomento del corso di Organizzazione Aziendale.
Come pensate di dividere il lavoro tra i componenti del gruppo? Quali
meccanismi di coordinamento pensate di usare?
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persone e applica le modalità di coordinamento coerenti con la divisione del lavoro
realizzata, scegliendo uno o più meccanismi tra quelli descritti a pagina 126.
Dom. 5.4
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La standardizzaz
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anche la gamma di possibili comportamenti da tenere rispetto ai problemi.
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mp rtamenti possibili diminuisce la
possibilità di definire procedure ripetitive e standard. Esempio: le attività
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possono essere standardizzate per input. Le attività di assistenza ai clienti di
un negozio di apparecchiature elettroniche e multimedia, invece, sono molto
meno standardizzabili. 5.5 Cerca sul web almeno tre esempi di organigrammi
di imprese che presentano una specializzazione per input degli organi di
primo livello e tre esempi di imprese che presentano una specializzazione per
output.
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Dom. 5.5
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Osserva i compiti svolti dagli addetti agli scaffali, dagli addetti alle casse, dai responsabili
del banco informazioni, etc.
Dom. 5.6
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questa organizzazione fa parte ll
dello staff di supporto.
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, esempi di staff di supporto sono
rappresentati dalla segreteria studenti, mentre esempi di staff della
tecnostruttura possono essere gli organi amministrativi che si occupano di
valutazione interna della didattica e della ricerca.
Dom. 5.7 Sfoglia le pagine economiche di un quotidiano e individua almeno un articolo o
un passaggio in cui si menziona una caratteristica del vertice strategico di
’
Ad esempio, tutte le notizie riguardanti i rapporti tra la proprietà e il management di
’ ienda quotata, riguardano in genere il vertice strategico e i relativi obiettivi
Dom. 5.8 Q l
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numero di livelli gerarchici?
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pag. 137).
Dom. 5.9 Quanti tipi di interdipendenza sequenziale conosci? Porta qualche esempio.
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Dom. 5.10
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ll . Esiste un solo tipo di interdipendenza sequenziale
che però può manifestarsi in molte attività diverse, che riguardano sia il
trasferimento di input materiali che di input informativi e cognitivi.
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il mutuo adattamento per coor
tra loro interdipendenti in modo generico?
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Il mutuo adattamento è il meccanismo che soddisfa il fabbisogno di coordinamento che si
presenta a fronte di relazioni di interaz
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influenza direttamente quella di tutti gli altri e viceversa (vedi pag. 126). Se
due o più attività sono tra loro interdipendenti in modo generico, per
definizione non hanno relazioni di scambio o condivisione dirette. Il mutuo
adattamento, pertanto, non è efficiente in questo contesto.
Dom. 5.11 Per coordinare le azioni di medici e assistenti in sala operatoria, quale
meccanismo di coordinamento adotteresti?
Il mutuo adattamento, perché le relazioni tra questi attori sono prevalentemente
interdipendenti in modo reciproco (vedi pag. 126).
Dom. 5.12 l R p
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m Q l h il compito di definire le procedure
l’ pplicazione e aggiornarle perio
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Questa figura rientra nella tecnostruttura, perché il lavoro che svolge contribuisce ad
organizzare il flusso produttivo e a rendere più efficiente lo svolgimento delle
attività operative (vedi pag. 139).
Dom. 5.13 A cosa servono i sistemi operativi?
I sistemi operativi hanno lo scopo di indurre gli attori organizzativi ad adottare
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standardizzazione dei processi e dei comportamenti (vedi pag. 142).
Dom. 5.14
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una nuova soluzione per recuperare efficienza. Come
procederesti nel tuo lavoro?
Per soddisfare nel modo più efficiente possibile il fabbisogno di coordinamento, è
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organizzative e minimizzare quelle tra le unità organizzative. Il primo
passaggio da compiere, quin ,
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state organizzare seguendo le indicazioni suggerite a pag. 128. Per progettare
un efficiente coordinamento tra unità poi, è necessario considerare le
dinamiche ambientali esterne e le interdipendenze residue tra le unità.
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Dom. 5.15 Al
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non si traduce sempre in aumenti di produttività, perché queste soluzioni
tecnologiche non sono accompagnate da coerenti interventi nella struttura e
nei sistemi operativi. Su quali variabili e su quali leve dovrebbero agire questi
interventi?
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e organizzativa idonea a consentire che il sistema dispieghi le sue potenzialità
di integrazione (pagg. 144-145).