DoL 2 Febbraio 2014

 Anno 3 ‐ N. 2 Sette, come i doni dello Spirito Santo
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Dialogo on Line
Provincia di Piemonte e Romagna & Francia
Fr. Giovanni M. Catena
Acquerello
Potrebbe sembrare quantomeno inopportuno al giorno d'oggi pensare o, ancor peggio, affermare che i nostri Padri erano sette
perché dovevano rappresentare i sette doni
dello Spirito Santo. Eppure la nostra tradizione lo ha sempre affermato con forza facendo
riferimento all'unitarietà che i doni o carismi
dello Spirito tendono a creare. San Paolo
stesso parlando dei carismi afferma che nonostante la varietà dei medesimi, uno solo è
lo Spirito che li anima (1 Cor. 12,4ss.). E' lo
Spirito Santo che attraverso una varietà incalcolabile di doni, vorrei dire tanti quanti sono gli essere umani, forma un solo corpo e
un solo spirito. Il dono non è lo scopo dell'azione dello Spirito Santo, ma il mezzo attraverso il quale crea l'unità dei fedeli.
Ecco perché non meraviglia questa affermazione quando è riferita ai nostri Padri. Lo
sappiamo tutti, era talmente forte tra di loro il
vincolo della comunione fraterna che non potevano rimanere neppure un'ora uno
lontano dagli altri senza creare un senso di disagio interiore, come quando si spezza una unità faticosamente costruita insieme (LdO. 29).
In questa ottica si comprende bene anche l'affermazione dell'autore della Legenda quando afferma al n. 15: Fondando l'Ordine suo e dei suoi Servi tramite sette
uomini, la Nostra Signora manifestava chiaramente quale fosse la sua volontà̀ : rendere bello il suo Ordine con una effusione particolarmente abbondante dei sette doni dello Spirito Santo. Così agli occhi di tutti ella mostrava che sempre, d'allora in
poi, l'Ordine doveva conservarsi per mezzo di uomini provvisti dei doni dello Spirito
di Dio, e a tutti faceva vedere, con una evidenza assoluta, che grazie ai doni dello
Spirito l'Ordine le sarebbe sempre stato gradito, fino alla settima età̀ . Sono parole
stupende, che manifestano non un progetto umano ma una iniziativa del cielo. Sorprende l'affermazione che la Nostra Signore abbia manifestato una sua volontà in
maniera inequivocabile e cioè che i suoi servi si lasciassero investire, così come a
Pentecoste, da una effusione abbondante dello Spirito Santo. E' sempre Lei che
attira sui suoi servi la Persona divina che procede dalle altre due Persone, espressione dell'amore sussistente di Dio. Nel Cenacolo la Madre ottenne che
gli Apostoli diventassero Chiesa, sul Senario che i nostri sette Santi Padri fossero
fusi in unità e comunione perfetta. La ragione era semplice: le grandi cose che l'Onnipotente aveva operato in Lei (Lc. 1,49), ugualmente le avrebbe operate, generazione dopo generazione, in tutti coloro che avessero seguito le orme dei primi sette
Santi Padri. Maria fu ripiena di Spirito Santo fin dal concepimento, una presenza
soave che la rendeva gradita a Dio e la preparava alla grande missione dì essere
con il Figlio cooperatrice di salvezza. Il medesimo Spirito coprendola della sua ombra la rendeva Madre di Dio e soprattutto ai piedi della Croce, ancora il medesimo
Spirito la univa alla grande Vittima, consumando col fuoco dell'amore divino anche
il suo sacrificio, affidandole la missione di essere ed esercitare una maternità universale a favore di tutta l'umanità bisognosa di misericordia.
Nel numero seguente l'autore della Legenda rincara la dose facendo una affermazione chiara e quanto mai vera: "la Nostra Signora ha voluto chiaramente mostrare che la perfezione futura [dell'Ordine] sarebbe stata nei sette doni dello Spirito
Santo"
La nostra Provincia sta vivendo profonde divisioni createsi all'interno di più di una
comunità. Come i nostri sette Santi Padri forse abbiamo bisogno di accogliere il
suggerimento della Legenda, e cioè aprirci maggiormente all'azione dello Spirito
Santo, perché ci conduca ai valori profondi ed autentici della Vita religiosa e, apportando guarigione ai nostri cuori, ricomponga quell’unità che da troppo tempo è lacerata.
G.L.
1 DALLA S. SEDE
CONGREGAZIONE PER GLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA E LE SOCIETA DI VITA APOSTOLICA
Prot. n. S. 48 -112008
BEATISSIMO PADRE
II Priore Generale dell'Ordine dei Servi di Maria, in nome del Capitolo Generale, chiede a Vostra
Santità l'approvazione del decreto costituzionale che stabilisce la frequenza quadriennale della celebrazione dei capitoli provinciali/vicariali e la durata quadriennale del mandato dei priori/vicari provinciali, dei
priori e degli uffici collegati, nonché la possibilità di far entrare in vigore il detto decreto a partire dal
2016 spostando a quell' anno la celebrazione dei capitoli stessi e prorogando di un anno tutti gli uffici
eletti dai rispettivi capitoli celebrati ne12012.
La Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, esaminato il decreto proposto, con il presente Rescritto lo approva e lo conferma, secondo il testo redatto in lingua italiana, di cui è conservata copia nel proprio Archivio.
Nonostante qualsiasi disposizione in contrario.
Citta del Vaticano, 15 gennaio 2014.
Dal Consiglio Provinciale
Dialogo on Line - Gennaio 2014
CONSIGLIO PROVINCIALE CONGIUNTO DELLE PROVINCIA
VEN E PRF
Il Consiglio provinciale si è svolto presso la
comunità di San Carlo al Corso in Milano, martedì 28 gennaio 2014. In prima mattinata sono
giunti a Milano i priori provinciali e i consiglieri
delle due province: Provincia di Piemonte e
Romagna (Gino M. Leonardi, provinciale, Cesare M. Antonelli, socio, Pietro M. Andriotto,
Bruno M. Castricini e Sergio M. Sassatelli,
consiglieri) e Provincia Veneta (Lino M. Pacchin, provinciale, Giuseppe M. Zaupa, socio,
Renzo M. Marcon, Stefano M. Bordignon,
Enrico M. Rossi, consiglieri). La comunità di
San Carlo ha accolto i convenuti con il calore e
lo spirito fraterno che da sempre la contraddistingue.
Il Consiglio provinciale si è svolto i due fasi: la prima dalle 9.30 alle 16.00 in modo congiunto tra i due
Consigli provinciali (naturalmente intervallata da un ottimo pranzo consumato insieme con la comunità);
la seconda parte in modo separato.
Prima fase del consiglio: la preghiera iniziale è stata preparata da fra Renzo Marcon, con riflessioni
di P. Giovanni Vannucci su “la maturità dei tempi”.
Nel saluto iniziale i due priori provinciali hanno indicato lo spirito con cui è stato organizzato questo
consiglio congiunto tra le due province: la volontà di incrementare la collaborazione e il dialogo tra i frati
delle provincie per fare scelte oculate nel presente, con una prospettiva verso il futuro.
Temi trattati:
1. Riflessioni su possibili forme di collaborazione nell’ambito della formazione di giovani frati.
2. Panoramica dei grandi beni immobili sottoutilizzati. Valorizzazione degli edifici nella salvaguardia
delle finalità religiose dell’Ordine. Possibili collaborazioni all’interno dell’infermeria provinciale dell’Istituto
Missioni Santa Maria di Monte Berico per la riabilitazione di frati in difficoltà. Ripensare l’utilizzo dello
stabile annesso alla chiesa di Santa Maria in Via a Roma, con una apertura a una collaborazione inter2 nazionale tra le diverse giurisdizioni dell’Ordine.
3. Possibili collaborazioni in ambiti economici. Si auspica in particolare che i consigli di amministrazione delle rispettive provincie possano incontrarsi per favorire un sostegno reciproco.
4. Si valutano le problematiche legate alla chiusura e apertura di comunità. Le difficoltà nascono soprattutto dalla tensione tra il ridimensionamento inevitabile delle presenze e la resistenza che fanno talvolta i frati (ed anche i laici) ad accettare tale ridimensionamento.
5. Collaborazione tra le numerose riviste pubblicate dalle due province: almeno 12. Si constata che le
riviste attualmente stampate continuano ad avere un loro interesse, tuttavia le comunicazioni digitali
stanno progressivamente incrementando la diffusione in maniera più rapida e meno costosa, a discapito
pertanto delle pubblicazioni cartacee. Si conviene che sarebbe opportuno progettare almeno una collaborazione tra riviste mediante la condivisione di alcuni articoli, specie per i bollettini dei diversi santuari.
6. L’animazione vocazionale ha già visto nel passato forme di collaborazione tra le due province, collaborazione che continua, che deve essere mantenuta viva e possibilmente incrementata.
7. Favorire la conoscenza dei frati delle diverse province organizzando delle assemblee interprovinciali, favorendo l’incontro dei rispettivi consigli e segretariati.
Dialogo on Line
VISITA CANONICA AL VICARIATO FILIPPINO
Dal 3 al 18 Febbraio 2013, il Priore provinciale,
fr. Gino M. Leonardi, accompagnato dal Socio
provinciale, fr. Cesare M. Antonelli, hanno effettuato la visita canonica al Vicariato S. Pellegrino, nelle Filippine. È stata una visita fraterna
ma nello stesso tempo improntata su una seria
verifica della situazione attuale del Vicariato.
Dal punto di vista numerico questa è la situazione: frati professi solenni 33 di cui 26 Sacerdoti e 3 fratelli non presbiteri; frati professi temporanei 8; novizi 2; prenovizi 37 (di cui due
sono vietnamiti). Il totale dei frati e candidati del
Vicariato al 21/02/2014 ammonta a 80 persone.
I frati essendo ancora giovani godono in maggioranza buona salute, ma iniziano anche i problemi propri di chi si avvicina alla terza età. Fr.
Luigi M. Ilari, pur aiutato da una badante, sta
relativamente bene, ha un buon spirito e non gli
manca l'appetito.
Con la chiusura della comunità di Libjo, Surigao, tutti i frati sono concentrati nell'area di Muntinlupa,
Metro Manila, ad eccezione dei frati assegnati al convento di Lucban, sede del Noviziato. Il Vicario, fr.
Benito M. Isip è in trattativa con il Vescovo di Antipolo, Mons. Gabriel Villaruz Reyes, per avere una
parrocchia nella sua diocesi. Tuttavia i frati con spirito di fraterna collaborazione stanno aiutando diverse
giurisdizioni del nostro Ordine per periodi limitati, tra cui anche la nostra Provincia.
Abbiamo colloquiato con tutti i frati professi solenni, e, in gruppi, con i frati di voti temporanei, novizi e
prenovizi. Sono emerse molte problematiche importanti a livello personale e comunitario, definibili in luci
ed ombre.
Il lavoro che maggiormente impegna le energie del Vicariato rimane sempre quello della Formazione,
per la quale si avverte la necessità di preparare nuove leve e studiare nuove strategie tenendo conto del
cambiamento di rotta avvenuto con la decisione di accogliere candidati con il diploma dell’ High School
anziché del College. A questo proposito è stato istituito a Tunasan il College Filosofico "Marianum",
aperto ad altre Congregazioni, che dipende direttamente dal Vicariato, e non più dal convento di Tunasan. Si è parlato poi dell'importanza delle specializzazioni, che tengano presente non solo le attese degli
studenti ma anche delle necessità del Vicariato. Attualmente le specializzazioni in corso riguardano il
diritto civile, il diritto canonico, la teologia morale, la Mariologia, l'informatica, dogmatica, ecc.. Con questo gruppo di frati specializzati il Vicariato vorrebbe costituire un centro culturale per animare non solo i
giovani in formazione ma anche proporre alla Chiesa locale un qualificato programma di aggiornamento,
improntato sul nostro carisma.
Si è discusso a lungo anche sulla necessità di distinguere e meglio specificare i ruoli e le competenze
dei frati che lavorano nella parrocchia di S. Pellegrino e quelli che dovrebbero impegnarsi in una attività
pastorale più propriamente di santuario, questa ultima dipendente dal Vicariato.
Non sono poi mancate le preoccupate riflessioni di tipo economico, specialmente in riferimento al
mantenimento degli studenti e alla manutenzione degli stabili che con il passare degli anni hanno bisogno di revisione. E' poi emersa la necessità di un investimento sostanzioso che consenta una entrata
3 economica tale da garantire una migliore autonomia economica, come la costruzione di una scuola, o
altri progetti possibili.
I visitatori hanno poi incontrato singolarmente le varie espressioni della Famiglia servitana, condividendo con loro amicizia, parola e cibo.
Per completare la visita canonica i visitatori incontreranno a fine mese anche i frati della comunità di
Forlì.
GENOVA
Il 25 gennaio 2014 è giunto in Italia fr. Leo M. Bulanan, frate del Vicariato filippino, per inserirsi nella
comunità di Genova e dar manforte nel servizio pastorale della Parrocchia di S. Maria dei Servi. Attualmente è alle prese con la lingua italiana, e si sta inserendo molto bene nella nuova realtà parrocchiale.
A lui desidero dare un cordiale benvenuto e al Vicariato filippino il ringraziamento più sincero.
VISITA CANONICA ALLE COMUNITÀ FRANCESI
Dal 10 al 15 Marzo 2014 fr. Gino M. Leonardi, e fr. Lino Pacchin, effettueranno la visita canonica
ai due conventi di St. Ortaire e Orbec. La presenza di fr. Lino, oltre ad essere un segno concreto di collaborazione tra le due Provincie italiane, è anche rivolta ad incontrare i tre frati togolesi presenti nella
comunità di St. Ortaire.
I NOSTRI FRATI MALATI
“Caro fr. Gino ti voglio aggiornare sulla salute di fr. Onorato Lovera.
Lunedì notte è caduto in bagno della sua stanza e, battendo la testa, ha perso molto sangue.
Portato al pronto soccorso dell’ospedale di Verona gli hanno dato 22 punti di sutura. Contemporaneamente hanno riscontrato che ha delle aritmie al cuore, per cui mercoledì gli hanno applicato un pace maker. Dopo tre giorni di osservazione in ospedale, ieri lo hanno dimesso e riportato con l’autoambulanza in convento della Scala a Verona.
I frati hanno preso un brutto spavento, hanno temuto anche il peggio (principio di Alzheimer, invecchiamento avanzato, ecc.) per cui forse occorreva un ricovero in struttura protetta. Invece i medici hanno assicurato che il problema dovrebbe esser completamente superato.
Di fr. Alberto Lappi sai com’è la situazione: perdita progressiva della coscienza e dell’autocontrollo.
E’ comunque seguito giorno e notte dal personale dell’infermeria. Lui è un buon frate e partecipa a tutti
gli atti comuni: mensa, preghiera, celebrazione della messa, ecc.
Saluti e a risentirci. Lino”
Dalla Famiglia dei Servi
LUTTO OSSM A TORINO
Il 7 febbraio alle 7,30 nel Convento di S. Pellegrino di Torino è deceduto il sig. Umberto Fantozzi,
membro dell’Ordine Secolare e, da sempre, sagrestano e factotum dei nostri conventi piemontesi. Tutti
lo conoscevano come presenza preziosa e solerte. Il Sig. Fantozzi era molto grave da alcune settimane
e fr. Stefano Pullini l'aveva riportato a casa dall’ospedale, per poterlo accudire meglio, infatti era con
lui quando è morto. La presenza di Stefano, Alfonso e Bruno, ma soprattutto le cure amorose di Pina
(la cuoca-caporeparto, come la chiama Stefano) hanno fatto sì che Fantozzi vivesse felice e sereno,
l'ultimo periodo della sua vita.
Dialogo on Line
XXIX MARCIA NOTTURNA DA VENEZIA A MESTRE
L’Unione della Famiglia Servitana in Italia (UNIFASI)
in collaborazione con la Provincia di Lombardia e Veneto
e i Servi e Serve di Maria di Venezia e Mestre hanno organizzato la 29° marcia notturna della Famiglia dei Servi
che partendo alle ore 17,30 da Mestre (parrocchia SS.
Gervasio e Protasio a Carpenedo, Via San Donà, 2/A)
raggiungerà a Venezia il convento OSM di S. Elena. La
scelta del luogo è stata dettata da desiderio di commemorare il 700° anniversario dell’arrivo dei Servi di Maria a
Venezia. La marcia che si snoderà nella notte tra Sabato
10 e Domenica 11 Maggio 2014 ha per tema: La Bellezza
ci salva. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi a Fr. Antonio M. Santini ([email protected]), Sr. Magdalena
([email protected]), Rosanna Marchionni ([email protected]). Si prega di dare comunicazione del
numero dei partecipanti entro il 31 marzo 2014.
4 L’angolo del buon umore
Alcuni
teologi
stanno parlando con
poca carità di un
loro confratello dalle
idee molto avanzate
ma indubbiamente
geniale e capace.
C’è parecchia invidia, santa e meno santa, nei loro giudizi.
Alla fine il più onesto fra loro fa:
- L'altra sera mi sono portato a casa
l'ultimo suo libro; ebbene, l'ho smesso al
primo capitolo, per paura che mi piacessero anche gli altri...