1. Come si pone Inarcassa nei confronti di quei liberi professionisti

1. Come si pone Inarcassa nei
confronti di quei liberi professionisti
iscritti a Inarcassa e che hanno
qualche voucher INPS per poche ore
al giorno e magari solo per pochi
giorni durante l’arco dell’anno?
2. Pensione indiretta
Inarcassa oggi non consente che la
pensione indiretta venga erogata
indipendentemente dall’ iscrizione ad
Inarcassa al momento del decesso.
Perché? E’ possibile riconsiderare questa
norma del Regolamento
Inarcassa non ritiene che il beneficiario
di un “buono-lavoro” (voucher) possa
essere considerato soggetto ad altra
forma di previdenza obbligatoria in
dipendenza di altra attività esercitata,
data anche la definizione del limite
soggettivo annuo (pari a 5.000 euro per
l’anno 2013, e 5.050 per i 2014).
I superstiti dell’associato maturano il
diritto alla pensione indiretta in presenza
dei seguenti requisiti: iscrizione ad
Inarcassa al momento del decesso del
cuius, che deve aver maturato almeno
due anni di anzianità contributiva.
Qualora il decesso dovesse intervenire in
mancanza di iscrizione è la Gestione
Previdenziale obbligatoria alla quale il
professionista era da ultimo iscritto a
dovere liquidare il relativo trattamento.
Si precisa che, qualora sia stata già
maturata l'anzianità assicurativa minima
per la pensione di vecchiaia e l'associato
si cancelli (per chiusura iva,
cancellazione Albo) e successivamente
deceda, resta la garanzia del trattamento
di reversibilità sulla pensione, anche in
assenza di iscrizione alla data del
decesso.
3. Rateizzazione dei contributi
Può confermare che la rateizzazione dei
contributi non comporta lo spostamento
della data di decorrenza del trattamento?
E’ possibile modificare il sito web
affinchè questo sia chiarito meglio?
La decorrenza dei trattamenti
pensionistici è espressamente
disciplinata dal RGP 2012.
La rateizzazione dei contributi comporta
il differimento della decorrenza del
trattamento pensionistico (ma non della
decorrenza), perchè è il pagamento della
contribuzione che fa acquisire l’anzianità
necessaria per la maturazione del diritto.
4. Un ingegnere è iscritto all’Albo ma
ha
una
P.IVA
in
qualità
di
commerciante o artigiano e non ha
mai svolto la libera professione né
alcuna attività ad essa attinente,
non
dovrebbe
presentare
la
dichiarazione
dei
redditi
professionali a Inarcassa, visto che
non hanno alcun reddito da libera
professione;
quanto
sopra
è
confermato,
oppure
Inarcassa
richiede che devono essere dichiarati
anche se a zero? C’è una delibera
Tutti i professionisti iscritti nei rispettivi
Albi Professionali di Ingegneri o Architetti
hanno
l’obbligo
di
comunicare
annualmente ad Inarcassa l’ammontare
del reddito professionale IRPEF ed il
volume d’affari IVA; la comunicazione
deve essere effettuata anche se il
reddito o il volume d’affari è pari a zero.
Sono esonerati dall’invio dei suddetti dati
unicamente i professionisti che operano
con codice di attività che non può
classificare un lavoro autonomo. Non è
necessaria una delibera perchè è
chiara in tal senso?
5. Socio di Società di Ingegneria e
P.IVA individuale
Sono un libero professionista con p.iva e
svolgo la libera professione come tutti i
miei colleghi ingegneri e architetti;
inoltre sono socio di una società di
ingegneria s.r.l. con ruolo di presidente.
Preciso che non percepisco compensi
come Amministratore unico e che la
maggior parte delle fatture, ovvero della
mia attività professionale, non è verso la
società di cui sono socio, ma verso altre
persone private e/o pubbliche. Chiedo
pertanto
se
nella
dichiarazione/comunicazione
annuale
obbligatoria io debba inserire solo il
volume di affari generato dalla mia p.iva
individuale come libero professionista,
senza considerare quello della società?
(puntualizzo che la società s.r.l. è iscritta
ad Inarcassa e paga il suo contributo
integrativo in funzione del volume di
affari). Chiedo inoltre quali sono le
eventuali incombenze/problematiche che
possono presentarsi da un punto di vista
strettamente previdenziale relative alla
mia situazione (p.va individuale e socio
di società di ingegneria)?
6.
Società di Ingegneria (S.I.):
Contributo Integrativo
Sono un libero professionista con p.iva e
svolgo la libera professione come tutti i
miei colleghi ingegneri e architetti;
inoltre sono socio di una società di
ingegneria s.r.l. con ruolo di presidente.
Puntualizzo che la S.I. è nata quando il
4% non era ancora obbligatorio tra
professionisti ovvero tra professionisti e
S.I.. Preciso che la S.I., della quale sono
amministratore
unico,
è
iscritta
previsto dal Regolamento.
Non vi è alcun rapporto diretto tra gli
obblighi della Società di Ingegneria nei
confronti di Inarcassa e gli obblighi dei
soci della stessa.
In
quanto
dotata
di
autonoma
personalità giuridica, la Società di
Ingegneria assume direttamente le
obbligazioni che derivano da tale status
ed i singoli soci non hanno alcun obbligo
aggiuntivo
rispetto
a
quelli
–
dichiarazione annuale dei dati reddituali
e del volume d’affari nonché versamento
dei relativi contributi – che essi già
possiedono nei confronti di Inarcassa
quali eventuali titolari di partita iva
individuale o associativa.
Pertanto,
nella
sua
comunicazione
annuale obbligatoria, l’associato deve
inserire solo il volume d’affari generato
dalla partita iva individuale come libero
professionista, senza considerare quello
della Società, la quale è tenuta ad una
distinta comunicazione.
La sua qualità di socio non incide, in
sostanza,
sulla
sua
posizione
previdenziale di iscritto, in quanto la sua
partecipazione societaria non costituisce
titolo né per l’iscrizione né per la
contribuzione soggettiva alla Cassa.
Il nuovo Regolamento di Previdenza
prevede che il contributo che la S.I.
corrisponde al libero professionista
iscritto (ed utile per il suo montante
contributivo) ad Inarcassa possa essere
dedotto dal contributo integrativo che
deve riversare. Si ricorda che il
contributo integrativo ha sostituito ciò
che in origine era il contributo sulle
opere ed è a carico del Committente:
l'onere delle S.I. è unicamente quello
dell'incasso e del riversamento.
regolarmente ad inarcassa e pertanto
paga il contributo integrativo in funzione
del volume di affari nella misura del 4%
(ovviamente relativo alla quota parte
derivante da attività professionale). Tale
percentuale, ovvero del 4%, viene
addebitata in fattura al committente.
Premesso quanto sopra, la domanda è la
seguente:
* perché le S.I. iscritte regolarmente ad
Inarcassa versano il 4% e a chi va a
finire questo 4% se poi la persona
giuridica, ovvero la S.I., non usufruirà
della pensione?
Il 4% viene utilizzato quale “solidarietà”
intercategoriale, ai fini di finanziare i
diversi
interventi
assistenziali
che
l’Associazione ha implementato negli
ultimi anni pari a circa 100 mln. di Euro
negli ultimi anni.
7. Compensazione dei
crediti/debiti (vedi Decreto
Legge del 10/01/2014)
Per quale motivo Inarcassa non applica
una
legge
dello
Stato?
Il Decreto Legge del 10/01/2014
(pubblicato in G.U. il 21 gennaio 2014)
riguardante: "Applicazione del sistema
dei
versamenti
unitari
e
della
compensazione agli Enti previdenziali, di
cui ai decreti legislativi n. 509/1994 e n.
103/1996, ai sensi dell'articolo 28 del
decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”
prevede
la
possibilità
della
compensazione in sede di versamento
previdenziale.
Quanto
previsto
dalla
leggge
è
facoltativo per le Casse professionali e
non obbligatorio. Il Comitato Nazionale
dei Delegati, chiamato a deliberare
sull’argomento, ha deciso di non
procedere per due motivi fondamentali:
– la possibilità di compensazione
prevista già oggi con altri tributi
– il timore del non riversamento da
parte del Tesoro.
8.
Pensionato
neo
Libero
Professionista
Sono un ingegnere iscritto all'ordine dal
1984 che non ha mai svolto Libera
Professione; dal 01/01/2015 sarò in
pensione da lavoratore dipendente e da
quella data intendo aprire Partita Iva e
iniziare la Libera Professione: quali sono
in questo caso le mie incombenze con
INARCASSA?
Gli obblighi sono quelli di qualsiasi neoiscritto ad Inarcassa: comunicazione di
iscrivibilità, dichiarazione reddituale
telematica entro il 31/10 dell’anno
successivo, pagamento dei contributi
minimi entro il 30/06 ed il 30/09,
pagamento dell’eventuale conguaglio
entro il 31/12 di ogni anno.
9. Desidero sapere, se possibile, qual è
la ratio che giustifica gli artt. 7 e 8 dello
Statuto per cui un ingegnere che fino ad
oggi è dipendente dello Stato, e quindi
percepisce stipendio e gli viene garantita
assistenza e previdenza ed esercita
anche la libera professione versando ad
INARCASSA il contributo CNPAIA su cui
paga l’IVA, non ha obbligo di iscrizione
ad INARCASSA. Da domani, appena
Alla fine degli anni '80 molti pensionati di
altro
Ente
fecero
ricorso
contro
l'iscrivibilità
ad
Inarcassa,
ma
le
sentenze confermarono l'obbligo di
iscrizione. Peraltro dall'entrata in vigore
della l. 335/95 qualsiasi reddito di lavoro
deve essere assoggettato a prelievo
previdenziale.
La contribuzione ad Inarcassa dà origine
diventa PENSIONATO dello Stato , e ad una pensione aggiuntiva.
percepisce pensione ed ha diritto
all’assistenza , ha l’OBBLIGO di iscrizione
ad INARCASSA. Posto che quello stesso
professionista percepisca una pensione
sufficiente dallo Stato, verosimilmente
non ha bisogno di una pensione
INARCASSA, ma ha diritto a potere
continuare a lavorare. Fra questa norma
e quella della cosiddetta legge Biagi, per
cui un professionista che è iscritto
all’albo professionale, ma non ha partita
IVA, non può svolgere lavori occasionali,
cosa che prima era consentita fino ad un
massimo di € 5000, il professionista è
fuori mercato. INARCASSA perde il
contributo CNPAIA e lo Stato le tasse.
10. Prestazione supplementare
(Art. 25 del Regolamento)
E’ possibile aggiornare il sito web
Inarcassa evidenziando che, in caso di
cessazione dall’iscrizione a Inarcassa si
ha l’aggiornamento del trattamento
pensionistico
automaticamente
al
momento della cancellazione senza
attendere
il
compimento
del
quinquennio?
11. Contributi presso enti diversi.
La mia situazione è la seguente: 20 anni
di contributi come dipendente privato
(INPS + INPDAP) e circa 14 anni di
contributi come libero professionista
(INARCASSA). Chiedo chiarimenti sull’età
pensionabile e sul tipo di pensione.
Nel sito, nella sezione relativa alla
Prestazione supplementare, dopo avere
descritto i beneficiari, la maturazione del
diritto, ed il calcolo, è riportato quanto
segue:
Decorrenza:
“Il trattamento decorre dal 1° giorno del
mese successivo alla maturazione del
diritto (diritto pieno dei cinque anni) o
dal primo giorno del mese successivo
alla cancellazione da Inarcassa (diritto
frazionato).
Nel caso di cancellazione da Inarcassa
antecedente la maturazione del diritto,
l'importo del supplemento è determinato
dal montante di tutti i contributi minimi
e conguaglio regolarmente versati fino
alla data di cancellazione, compreso
anche il conguaglio riferito all'anno di
cancellazione”.
Naturalmente se non è chiaro si può
migliorare.
L'età di pensionamento in Inarcassa è
oggi di 65 anni e 3 mesi elevata fino a
66 anni dal 2017 e poi agganciata alla
aspettativa di vita. Le alternative
possono essere individuate anche in
relazione alla maturazione o meno di un
trattamento
autonomo
da
parte
dell’INPS.
In breve:
-
12.Se un professionista ha lavorato sia
come dipendente inps, sia come gestione
separata
inps,
sia
come
libero
professionista inarcassa, alla fine se
riuscirà ad arrivare alla pensione, come e
cosa deve fare per vedersi riconosciuti
tutti i versamenti, seppur pochi, fatti ai
vari enti previdenziali? E soprattutto
dovrà anche pagare per “riconvertire” i
suddetti versamenti?
13.Visto il periodo di crisi, visto il
cambiamento che sta subendo la libera
professione costretta a far fronte a sconti
e a ribassi sempre più elevati verso enti
pubblici e privati, visti i sempre più
frequenti
casi
di
contestazione
dell’operato professionale da parte dei
committenti al fine di non pagare il
professionista
o
per
abbassare
ulteriormente l’onorario già ridotto ai
minimi termini.
Per quanto sopra premesso, chiedo se
sia possibile prevedere una forma di
cassa-integrazione
per
il
libero
professionista
che
intervenga
nel
momento in cui il tecnico non avendo
lavoro non può emettere fatture oppure
nel
caso
in
cui
la
pubblica
Se l'INPS liquida un trattamento
autonomo, a questo può essere
aggiunto un secondo trattamento
di Inarcassa al raggiungimento del
70° anno di età anagrafica;
- Ricongiunzione dei 20 anni di
assicurazione INPS/INPDAP, con il
calcolo della riserva matematica
nel caso in cui si voglia utilizzare il
calcolo
di
ricongiunzione
reddituale. Nel caso di calcolo con
ricongiunzione
contributiva
(di
recente
approvazione
e
con
decorrenza dall'1/1/2015) non è
necessario corrispondere nulla;
- La
Totalizzazione
dei
periodi
assicurativi, con il calcolo del “prorata” da parte dei diversi enti
presso i quali è stato iscritto, con
possibilità di ottenere la pensione
dopo 18 mesi dalla data di
maturazione.
Le
carriere
professionali
molto
frammentate
danno
luogo,
nella
normalità dei casi, alla Totalizzazione dei
periodi assicurativi, secondo quanto
previsto dal DL 42/2006.
In Inarcassa dal 1° gennaio 2015 sarà
possibile ricongiungere senza onere tutti
i
versamenti
previdenziali,
con
esclusione per volontà del legislatore di
quelli versati alla gestione separata INPS
con il calcolo contributivo della pensione
Inarcassa ha nelle sue missioni (art. 3
dello Statuto) forme di assistenza che
includono:
L’indennità di maternità
L’inabilità temporanea;
I sussidi ed i mutui;
I finanziamenti per l’avvio dell’attività
professionale;
La concessione di assegni di studio;
Le coperture sanitarie;
Gli assegni a favore dei figli disabili;
(prossimamente) la LTC;
etc.
Per
prevedere
una
“Inarcassaintegrazione” occorrerebbe reperire i
fondi necessari con una specifica
amministrazione non elargisca denaro
immediatamente e si debba attendere un
periodo di oltre un anno per essere
saldati (un anno quando va bene)?
La formula di questa “Inarcassaintegrazione” potrebbe tenere conto del
fatturato fatto nei tre anni precedenti ed
elargire una sorta di stipendio mensile
ridotto di un 30%. Lo scopo è di
permettere al libero professionista di
pagare spese, tasse e Inarcassa;
partecipare quindi a nuovi bandi pubblici
grazie alla opportunità di un sussidio
temporaneo che permetta di essere
regolari dal punto di vista contributivo.
Ricordo che la regolarità contributiva è
un documento richiesto dalle stesse
pubbliche amministrazioni che non o che
pagano in ritardo i tecnici.
14.Modello per la
richiesta della
Pensione
E’ possibile modificare l’attuale modello
per tener conto dei Colleghi
che
chiedono la Pensione di vecchiaia
unificata
pro rata
ex art. 32.6 del
Regolamento?
15. Diversi iscritti denunciano
la
ricezione di comunicazioni in merito a
problemi, spesso inesistenti, i primi
giorni di Agosto. Tali comunicazioni
sembrano fatte di proposito in questo
periodo per impedire all’iscritto di poter
avere in tempo chiarimenti in merito.
Chiediamo se è possibile posticipare
l’invio di tali comunicazioni ai primi di
Settembre (ovvero sospendere l’invio di
comunicazioni dall’ultima settimana di
Luglio, per ripristinarlo all’inizio di
Settembre).
contribuzione.
16. Ci risulta che i verbali delle
assemblee dei delegati non siano
pubblici. Non ritiene sia un diritto degli
iscritti conoscere, tra l’altro, cosa hanno
votato i delegati che hanno eletto?
Le adunanze del CND sono disciplinate
da uno specifico Regolamento. Lo stesso
dispone la trasmissione dei verbali delle
adunanze medesime esclusivamente ai
Delegati ed ai Revisori dei Conti (art.9
comma 6) e limita la partecipazione alle
adunanze medesime ai Delegati, ai
membri del Collegio dei Revisori dei
Conti ed ai dipendenti di Inarcassa
ovvero a terzi soggetti espressamente
autorizzati dal Presidente di Inarcassa
(art.2 commi 1 e 2).
Oggi tuttavia è difficile prevederla.
E’ possibile modificare il modello, ma, in
presenza dei requisiti previsti dall'art.
32, comma 6 del RGP, Inarcassa eroga
d'ufficio il trattamento in forma pro-rata
anche se non specificato nella richiesta
del professionista.
Le comunicazioni inviate recentemente e
riguardanti l’aggiornamento contributivo
delle posizioni sono state organizzate in
7 lotti, a partire dal 22/4/2014 e fino al
4/7/2014. Ne consegue che eventuali
comunicazioni dei “primi giorni di
agosto” possono aver riguardato altre
attività, di natura ordinaria, che non
hanno mai suscitato particolari problemi.
Tuttavia si accoglie il suggerimento.
Qualora il CND, sul punto, nelle sue
competenze
vorrà
disporre
diversamente, ci si atterrà, come
sempre, alle regole approvate.
17. Anche le delibere del Consiglio di
Amministrazione sono segrete. Perché?
Le
delibere
del
Consiglio
di
Amministrazione non sono “segrete”, e
come previsto anche dagli altri Enti di
previdenza privata e privatizzati, le
delibere
del
Consiglio
di
Amministrazione, al pari degli altri
documenti
in
possesso
dell'Associazione, sono rese accessibili
agli iscritti e a chiunque abbia interesse,
secondo le modalità stabilite dal
Regolamento di accesso ai documenti.
Peraltro, da molto tempo, del contenuto
delle delibere a carattere generale e che
possono interessare una pluralità di
associati è data notizia tramite la rivista
di Inarcassa e sul sito web.
18. Nell’ultima assemblea dei delegati
del 9 e 10 us risulta siano state votate
alcune modifiche tra cui un massimo di
tre mandati per i membri del CdA e
inoltre, a partire dall’approvazione dei
Ministeri competenti, non sarà eleggibile
in CdA chi non abbia già fatto almeno un
mandato (come Delegato). Questo quindi
escluderebbe la possibilità di essere
eletti in CdA da subito per i nuovi
Delegati. E’ vero?
Nell'ambito della complessiva modifica
degli articoli dello Statuto relativi agli
Organi di Inarcassa è stata votata la
modifica citata.
19. In qualità di azionista, Inarcassa
esprime dei rappresentanti nei consigli
di amministrazione di diverse società. Il
presidente di Inarcassa ad esempio siede
nel consiglio di Amministrazione di Enel
Green Power ed è Presidente di Enel Rete
Gas. Il direttore generale di Inarcassa è
consigliere
del
Fondo
F2i.
Il
vicepresidente di Inarcassa è presidente
di Arpinge. E’ possibile conoscere quali
sono i compensi spettanti per queste
cariche e se tali compensi vengono
incassati da Inarcassa o dalle soggetti
che ricoprono la carica stessa?
Inarcassa in qualità di azionista può
esprimere (ed ha espresso) propri
rappresentanti solo in F2i e Arpinge. Nel
primo caso è stato nominato il Direttore
Generale e nel secondo caso il Vice
Presidente Arch. Giuseppe Santoro che
riversa l'emolumento a Inarcassa.
Ciò allo scopo di assicurare che i rilevanti
compiti attribuiti dallo Statuto al
Consiglio di Amministrazione, quali, tra
gli altri, la predisposizione dei bilanci e
l'amministrazione del patrimonio, siano
svolti da soggetti che abbiano acquisto,
attraverso lo svolgimento di almeno un
mandato come Delegato, una adeguata
conoscenza
della
struttura
e
del
funzionamento dell'Associazione.
20. È possibile consultare gli incarichi
professionali dati da Inarcassa o dagli
organismi ad essa collegati quali ad
esempio ARPINGE? Se si dove?
Inarcassa ha un albo fornitori, peraltro,
pubblicato con G.U. quinta serie speciale
del l'8/10/2010 al quale ha attinto fino
allo scorso anno. Gli incarichi sono stati
assegnati in relazione a dati di gara
pubblicati sul sito. Gli aventi diritto
possono ai sensi del Regolamento di
accesso ai documenti prenderne visione
inoltrando formale richiesta.
La Arpinge S.p.A. è una società non
soggetta al “coordinamento e controllo”
di Inarcassa. Essa ha come soci paritetici
tre Casse di previdenza. Le informazioni
che la riguardano devono, pertanto,
essere acquisite presso la stessa.
21. I delegati possono assumere
incarichi professionali da Inarcassa, o c’è
incompatibilità?
22. Ci può dire quali sono i compensi
annui del Presidente, del Vicepresidente,
del Direttore Generale e dei dirigenti di
Inarcassa?
Questi
compensi
sono
aumentati o diminuiti negli ultimi anni?
Per ovvie ragioni di opportunità non
vengono conferiti incarichi professionali
ai Delegati.
A decorrere dal 2005 l'emolumento
annuo del Presidente è stato fissato dal
CND in €.150.000 e quello del
Vicepresidente in €.105.000; da tale
data non vi sono state variazioni.
I compensi dei Dirigenti non sono
pubblici, visto che questi non sono
inquadrati nell'ambito del contratto del
pubblico impiego.
23. Lei sta completando il suo terzo
mandato come Presidente. Pensa ad un
quarto?
24.Proposta di modifica dell’ Art. 10 del
Regolamento
Antefatto .
Un Collega dimentica di inviare
entro il 31/10/2012 la
dichiarazione dei redditi relativa al
2011.
INARCASSA recepisce la
dichiarazione del Collega da
Agenzia delle Entrate il
25/10/2013 e chiede la
No
Per le dichiarazioni omesse, viene
individuata la scadenza di pagamento a
180 giorni strumentale per il calcolo
degli interessi ed anche per dare la
possibilità di potere porre quesiti,
chiarimenti, etc, fermo restando il M.AV.
inizialmente emesso.
Alle
poche
richieste
di
ricalcolo
(pagamenti effettuati prima dei 180
giorni) sono sempre stati ricalcolati e
restituiti
gli
interessi
pagati
in
maggiorazione del 2% per 18 mesi
(dall’ 1/1/2013 al 30/6/2014).
E’ stato trasmesso al Collega un
conteggio di sanzioni,
maggiorazione e interessi privo di
dettagli esplicativi.
Al fine di evitare che INARCASSA
conteggi un numero di mesi che non
appare giustificato, si chiede di
aggiungere all’ attuale testo del comma
10.1 quanto segue, o similare:
“Il numero di mesi che determina l'
ammontare complessivo della maggiorazione,
viene conteggiato dall'1/1 dell' anno
successivo a quello della scadenza per la
presentazione della dichiarazione omessa, al
31/12 dell' anno entro il quale INARCASSA
acquisisce, dalla Agenzia delle Entrate, i dati
della dichiarazione dei redditi dell'
interessato.”
Al fine di avere una maggiore chiarezza
espositiva, si chiede di aggiungere il
seguente
comma,
o
similari:
“L' ammontare di sanzioni, maggiorazioni e
interessi devono essere trasmessi agli
interessati con tutti i relativi conteggi
esplicativi”.
eccedenza.
I prospetti di calcolo sono già esaustivi in
quanto
forniscono:
a)
l’anno
di
riferimento dell’irregolarità, b) l’importo
del contributo sul quale è stata calcolata
la sanzione, c) la scadenza iniziale del
contributo o – come in questo caso – la
decorrenza degli interessi, d) i giorni di
ritardo, e) l’importo della sanzione, f)
l’importo degli interessi, g) il totale.
Nei casi di richiesta di maggiori dettagli,
basta inviare una mail a Inarcassa
Risponde. Comunque si valuteranno i
suggerimenti nella prossima revisione
dei modelli di comunicazione.
Eventuali modifiche al Regolamento sono
di competenza del Comitato Nazionale
dei Delegati.