"Le capacità fiscali standard" (E. Longobardi)

 MAGGIORI RISORSE PER GLI ENTI LOCALI Revisione della spesa, recupero di entrate, ricerca dell’efficienza Venerdì 3 ottobre 2014 Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” – Piazzale Martelli 8, Ancona Università di Bari e Copaff Riferimenti bibliografici  Sviluppo di modelli di valutazione della capacità fiscale standardizzata: il caso dei comuni, Programma operativo “Governance e azioni di sistema” FSE 2007-­‐2013, MEF Dipartimento delle finanze, Studiare Sviluppo, relazione finale, 28 marzo 2014  G. Di Liddo, E. Longobardi, F. Porcelli, Measuring Horizontal Fiscal Imbalances: the case of Italian Municipalities, Quaderni del Dipartimento, Southern Europe Research in Economic Studies, SERIES n. 49, Dipartimento di Scienze economiche e metodi matematici, Università degli Studi di Bari, 2014. 
Attualmente tavolo tecnico DF/IFEL-­‐ANCI/SOSE 2 1.
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Perequazione e capacità fiscali Il quadro normativo La stima delle capacità fiscali Il metodo RTS: a) le imposte immobiliari Il metodo RTS: b) l’addizionale comunale Irpef Il metodo econometrico: i tributi minori Conclusioni 3 Sommario 1.
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Il quadro normativo La stima delle capacità fiscali Il metodo RTS: a) le imposte immobiliari Il metodo RTS: b) l’addizionale comunale Irpef Il metodo econometrico: i tributi minori Conclusioni 4 La perequazione è un elemento fondamentale di ogni sistema di finanza multilivello. Consiste in trasferimenti di risorse finanziarie ai governi sub-­‐centrali per metterli nella condizione di fornire ai propri cittadini livelli simili di servizi pubblici in corrispondenza di simili livelli di tassazione. Le motivazioni della perequazione:  di equità  di efficienza Eguaglianza in termini di benefici fiscali netti 5 Nell’esperienza dei sistemi di finanza multilivello, la perequazione si articola lungo due dimensioni:  la capacità fiscale  i fabbisogni di spesa 6 Capacità fiscale: l’attitudine a generare gettito dalle proprie risorse fiscali. Il criterio presuppone che il governo locale possa fare affidamento certo su basi imponibili assegnategli in via esclusiva oppure condivise con altri livelli di governo ma con una netta distinzione dei rispettivi campi di autonomia. Fabbisogni di spesa: le necessità finanziarie di un ente locale per soddisfare la domanda di servizi pubblici locali in modo efficiente Dipendono dalle caratteristiche territoriali e socio-­‐demografiche della popolazione residente. 7 Sommario 1.
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Perequazione e capacità fiscali La stima delle capacità fiscali Il metodo RTS: a) le imposte immobiliari Il metodo RTS: b) l’addizionale comunale Irpef Il metodo econometrico: i tributi minori Conclusioni 8 La legge 42/2009 tratta in modo simmetrico le spese delle regioni e quelle degli enti locali. Per le regioni si distingue tra • spese l.e.p • altre spese per i comuni e le province: • spese riconducibili alle “funzioni fondamentali” • altre spese 9 per le spese del primo tipo:  metodo dei fabbisogni standard. più precisamente, il trasferimento perequativo dovrà colmare integralmente, per ogni ente, la differenza tra il fabbisogno standard e la capacità fiscale. per il secondo tipo di spese:  metodo della capacità fiscale La capacità fiscale entra in gioco anche nel primo caso. Operazione preliminare necessaria: ripartire le entrate tra le due categorie. Perequazione:  verticale e integrale nel primo caso  orizzontale e parziale nel secondo 10 L’art. 13 del D. Lgs. 23/2011:  non fa riferimento alla capacità fiscale;  il sistema ha natura orizzontale. Sviluppi successivi: intreccio tra processo di applicazione della riforma e provvedimenti di consolidamento della finanza pubblica  Fondo sperimentale di riequilibrio (2011-­‐2012)  Fondo di solidarietà (dal 2013)  dalla “perequazione” alla “compensazione” (degli effetti distributivi delle misure di modifica dell’assetto della finanaza locale) 11 Legge di stabilità per il 2014 modifica il fondo di solidarietà:  eliminato il limite temporale di vigenza del fondo inizialmente fissato al 2014 (l’art. 13 del D. Lgs. 23/2011, istitutivo del fondo perequativo a partire dal 2014, non risulta formalmente abrogato, ma ne vengono però soppresse le forme di finanziamento, le compartecipazioni immobiliari previste dall’art. 2 del 23/2011).  tra i criteri di riparto eliminati i due criteri di natura perequativa (costi e fabb. standard e dimensioni), rimangono quelli di natura compensativa (ora anche quello relativo al passaggio IMU ab. princ. /TASI) 12 Il criterio dei fabbisogni standard viene tuttavia reintrodotto collateralmente e limitatamente ad una quota pari al 10% del fondo (nuovo comma 380-­‐quarter della Legge di stabilità 2013 che istituisce il fondo di solidarrietà) “il 10 per cento dell'importo attribuito ai comuni interessati a titolo di Fondo di solidarietà comunale di cui al comma 380-­‐ter è accantonato per essere redistribuito … tra i comuni medesimi sulla base dei fabbisogni standard approvati dalla Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale di cui all'articolo 4 della legge 5 maggio 2009, n. 42, entro il 31 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento”. 13 Art. 14 del D.L 16/2014 in materia di finanza locale (“salva Roma”) (sostituisce il 380-­‐quarter e introduce il 380-­‐quinquies)  10% del fondo di solidarietà è distribuito in base a capacità fiscali e fabbisogni standard  per il 2014 applicazione subordinate all’accordo conferenza Stato-­‐
Città entro 15 marzo 2014  comunque la disposizione è pienamente operativa dal 2015 14 Sommario 1.
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Perequazione e capacità fiscali Il quadro normativo Il metodo RTS: a) le imposte immobiliari Il metodo RTS: b) l’addizionale comunale Irpef Il metodo econometrico: i tributi minori Conclusioni 15 Obiettivo: salvaguardare gli incentivi allo sforzo fiscale nelle sue varie forme  se si fa riferimento al il rendimento dello sforzo fiscale risulta annullato (o ridotto) dalla riduzione dell’ammontare dei trasferimenti perequativi quindi occorre distinguere tra:  capacità fiscale standard  sforzo fiscale 16 Capacità(fiscali(dei(fabbisogni:(metodi(di(stima
Capacità(fiscale
Fabbisogni(di(spesa
Indicatori*macroeconomici*
Popolazione
Sistema*tributario*rappresentativo*************************************Sistema*rappresentativo*della*spesa*********************************
(representative*tax*system,*RTS)
(representative*expenditure*system,*RES)
Metodo*della*capacità*fiscale*stimata*con*regressione* Metodo*del*costo*stimato*con*regressione*
(regressionBbased*fiscal*capacityapproach,*RFCA)
(regressionBbased*cost*approach,*RCA):*
a)*funzione*di*spesa;*
b)*funzione*di*costo
17 Si individuano la struttura normale del tributo (aliquota base, detrazioni standard ecc.) – escludendo le componenti di natura agevolativa – e si applica alla base imponibile effettiva del tributo In questo modo si separa la capacità fiscale standard dallo sforzo fiscale, inteso come esercizio dell’autonomia tributaria in termini di aliquote e detrazioni (vale a dire in termini di aliquota effettiva). Ma ci può essere un secondo tipo di sforzo fiscale … 18 La letteratura ha individuato quattro tipi di distorsioni di un sistema di trasferimenti perequativi basati sul RST: 1) si riduce il costo marginale dei fondi pubblici, perchè I trasferimenti compensano il governo locale della riduzione di base imponibile dovuta all’effetto distorsivo delle imposte (la tassazione locale risulterà più alta del lievvlo ottomale); si indeboliscono gli incentivi del governo locale: 2) a promuovere lo sviluppo; 3) ad adottare misure preventive di shock macroeconomici; 4) ad attuare politiche di contrasto all’evasione 19 Nel contesto italiano importanza dell’ultimo punto. Abbiamo dunque : 1. in termini di gettito, data la base imponibile 2. in termini di base imponibile  riduzione del “tax gap” tax gap = base imponibile potenziale – base imponibile effettiva 20 Due possibilità:  stimare il tax gap e applicare il RTS alla base imponibile effettiva corretta per il tax gap (o per una percentuale del tax gap)  ricorrere al metodo econometrico (
) che per sua natura stima il gettito potenziale Il RFCA è anche consigliabile quando è difficile:  individuare la struttura standard del tributo (per esempio quando il legislatore non fissa le aliquote base);  quantificare la base imponibile. 21 Sommario 1.
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Perequazione e capacità fiscali Il quadro normativo La stima delle capacità fiscali Il metodo RTS: b) l’addizionale comunale Irpef Il metodo econometrico: i tributi minori Conclusioni 22 IMU/TASI Base imponibile effettiva o potenziale? Base imponibile effettiva: RTS applicabile (è stabilta l’aliquota base, la base imponibile è ben definita) Base imponibile potenziale: due possibilità:  partire dalle risultanze catastali;  stima econometrica. 23 La scelta è stata quella del RTS da integrare con stima del tax gap in base ai dati catastali  il tax gap sarebbe introdotto progressivamente (iniziando con il 5%) RTS: si è fatto ricorso al metodo usato dal DF e condiviso con l’ANCI e l’Ifel, per calcolare il gettito standard dell’IMU ai fini della distribuzione del f. s. r. 2012; 24 applicazione di tipo particolare del RTS:  in genere struttura standard del tributo (aliquote, detrazioni, deduzioni ecc.) è applicata alla base imponibile effettiva per determinare il gettito standard;  nel caso dell’IMU 2012 si è invece applicato il sistema a partire dal gettito effettivo, rilevato dai versamenti, e distinguendo la componente standard da quella riconducibile allo sforzo fiscale;  operazione possibile perché la normativa aveva previsto che il versamento di acconto dell’imposta fosse calcolato in base all’aliquota standard e che il versamento dell’IMU riservata all’erario fosse distinto da quella dei comuni. La stima è stata poi proiettata agli anni successivi, tenendo conto delle variazioni della normativa 25 Sommario 1.
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Perequazione e capacità fiscali Il quadro normativo La stima delle capacità fiscali Il metodo RTS: a) le imposte immobiliari 6. Il metodo econometrico: i tributi minori 7. Conclusioni 26 Opzioni: sforzo fiscale a rigore l’addizionale andrebbe attribuita per intero a sforzo fiscale, in quanto non è prevista un’aliquota standard, ma solo l’intervallo [0-­‐0,8%] base imponibile effettiva stabilendo l’aliquota: centrale, o media, o mediana; base imponibile potenziale non esistono stime attendibili dell’evasione a livello comunale  si deve lavorare ad una stima econometrica, ma al momento la soluzione è stata considerata prematura 27  si è scelto base imponibile effettiva (nota dalle dichiarazioni) standardizzando all’aliquota centrale dell’intervallo, lo 0,4%.  tale scelta penalizza i comuni che al momento non applicano l’addizionale Irpef o applicano un’aliquota inferiore al 0,4%  sarebbe comunque opportuno che l’aliquota standard fosse fissata per legge allo 0,4% (non si eviterebbe la penalizzazione dei comuni che applicano un’aliquota inferiore, ma si offrirebbe un più solido fondamento normativo al calcolo della capacità fiscale standard). 28 Sommario 1.
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Perequazione e capacità fiscali Il quadro normativo La stima delle capacità fiscali Il metodo RTS: a) le imposte immobiliari Il metodo RTS: b) l’addizionale comunale Irpef Conclusioni 29 Impossibile applicare RTS la tassa/tariffa per il servizio rifiuti (Tarsu-­‐Tia, poi Tares, ora Tari) c.f. fatta pari al fabbisogno standard alle altre entrate tributarie e tariffarie è stato applicato il RFCA: 30  il modello adottato ricalca quello utilizzato per la stima dei fabbisogni standard (nel rapporto di marzo si è stimata econometricamente tutta la c.f. con buoni risultati)  si è usata la banca dati sulla finanza comunale costruite nell’ambito del progetto 31 32 Sommario 1.
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Perequazione e capacità fiscali Il quadro normativo La stima delle capacità fiscali Il metodo RTS: a) le imposte immobiliari Il metodo RTS: b) l’addizionale comunale Irpef Il metodo econometrico: i tributi minori 33 Importanza della stima delle c.f. per le politiche dei singoli comuni  creare una piattaforma tipo Open Civitas (per ogni gruppo di entrate: c.f., sforzo fiscale, tax gap) Necessità di mettere a punto il sistema perequativo (anche in connessione alla riforma del patto di stabilità interno) 34 Grazie!
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