sicurezza alimentare

COMUNICATO STAMPA
ALLERTA DIOSSINA NEL MAIS – ATTIVATO SISTEMA DI TRACCIABILITA’ –
PIENA COLLABORAZIONE DEL SETTORE MANGIMISTICO
Roma, 2 luglio – Con riferimento all’allerta nazionale attivata per la presenza di diossina in una
partita di mais proveniente dall’Ucraina, la lista dei destinatari del mais importato comprende
numerosi operatori: commercianti, mangimisti e allevatori. Assalzoo conferma che il settore
mangimistico, in risposta all’attivazione dell’allerta, ha prontamente fornito alle Autorità
competenti tutta la collaborazione necessaria ad individuare gli allevamenti a cui sono stati forniti
lotti di mangime contenente il mais in oggetto.
L’Associazione conferma che il mais ed i mangimi prodotti con una percentuale di suddetto mais
superiore al 32% (soglia di intervento individuata dal Ministero della Salute) ed ancora in fase di
commercializzazione sono stati posti sotto sequestro in via cautelativa, in attesa degli ulteriori
accertamenti in corso.
Assalzoo comunica che i risultati delle analisi effettuate in autocontrollo dai propri Associati, presso
laboratori accreditati per la determinazione della diossina, hanno dato tutte esito favorevole e sono
sotto il limite legale. Ne consegue che i mangimi composti prodotti e commercializzati dai nostri
associati rispettano i limiti imposti di legge e tutelano la sicurezza alimentare del consumatore.
Inoltre le analisi effettuate, nel 2013 e 2014, nell’ambito del sistema di autocontrollo aziendale a
livello nazionale su partite di mais proveniente dall’Ucraina evidenziano una livello di diossina
compreso tra lo 0,13 e 0,16 ng OMS PCDD/F-TEQ/Kg, ossia molto al di sotto del limite legale di
0,75. Detti risultati sono in linea anche con quelli raccolti a livello europeo dalla task force
“diossina” costituita nel 2011 in seno a FEFAC (Federazione Europea dei Produttori di Alimenti
Composti).
Assalzoo conferma che, per quanto a propria conoscenza, le analisi effettuate sino ad ora sui
prodotti di origine animale hanno dato esito favorevole, ossia risultano sotto i limiti previsti per gli
alimenti ad uso umano. Sulla base di tali risultati le Autorità hanno provveduto allo sblocco di tali
allevamenti.
Assalzoo da tempo richiede a tutela della zootecnia ed in genere del “Sistema Italia” che i controlli
sulle materie prime di importazione vengano effettuati prima della nazionalizzazione e, comunque,
prima della commercializzazione. In questo contesto una demonizzazione a priori dei prodotti di
importazione è una polemica quanto mai fuorviante: va considerato che il sistema agroalimentare
nazionale è costretto ad importare oltre il 52% di materie prime di origine vegetale in quanto la
produzione nazionale non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno interno. In particolare per il mais
nel 2013 è stato importato il 37,5% del nostro fabbisogno. Inutile ricordare che il mais
rappresentava la cultura principe dell’agricoltura italiana per la quale nel 2005 eravamo
autosufficienti, ma che da diversi anni vede un saldo negativo, con una produzione in continuo calo
a causa della diminuzione della riduzione delle rese ad ettaro, della rinuncia all’innovazione, della
riduzione della superficie seminata, della competizione per uso energetico e della qualità igienicosanitaria.
Ufficio Stampa Assalzoo
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06/8541641 – 06/45445698
Assalzoo, l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici, rappresenta l’industria
mangimistica italiana con un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, circa 8.500 addetti, escluso
l’indotto, e una produzione che supera i 14 milioni di tonnellate.