Biella abbraccia il Degli infermi 2.0 A pieno regime il nuovo ospedale

12 14 15 67 89 94 A6 A8
48 .Piemonte e Valle d'Aosta
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 1 DICEMBRE 2014
Turchino
TURISMO. SEMPRE PIU’ PROBABILE IL RINVIO DELLA STAGIONE SCIISTICA
Pioggia e caldo in quota
La neve si fa aspettare
I cartelli
bloccano
l’accesso
alla strada
verso la
Valle Stura
per i massi
che
rischiano di
cadere
sulla
provinciale
Qualche fiocco nel Cuneese, in Valle d’Aosta cannoni fermi
ALLUVIONE. RISCHIO DI FRANE FRA OVADA E LIGURIA
MATTEO BORGETTO
CUNEO
Il maltempo è arrivato ma,
beffardo, ha portato soltanto
la pioggia e, soprattutto,
temperature quasi primaverili. La Valle d’Aosta rischia
seriamente di rinviare
l’apertura in grande stile della stagione sciistica, prevista
per il prossimo weekend in
occasione dell’Immacolata.
La domenica è trascorsa con
precipitazioni diffuse in tutta la regione ma, a rendere la
situazione critica, sono soprattutto le temperature:
nella notte tra sabato e ieri le
minime di località come
Courmayeur o La Thuile sono state rispettivamente di 6
e 4 gradi, lontanissime dai
3-5 sottozero indispensabili
per far entrare in funzione i
cannoni per l’innevamento
artificiale. In Bassa Valle il
termometro ha addirittura
sfiorato i quindici gradi.
Gli unici impianti aperti finora sono quelli di Cervinia
(ormai da settimane), Valtournenche e una parte di
Monterosaski.
E se la Valle d’Aosta piange,
il Cuneese non ride. La neve
ieri è tornata a imbiancare le
valli, ma soltanto oltre i
2.100 metri, mentre al di sotto di questa soglia e in pianura, dall’Albese al Saluzzese
verso Torino, è stata la pioggia a farla da padrona. Pochi, tuttavia, disagi alla circolazione. I vigili del fuoco
sono intervenuti nel pomeriggio a Cortemilia, lungo la
provinciale tra il paese a
Bergolo, per rimuovere pietre e detriti caduti da una rete di contenimento usurata
sulla strada. Altro intervento dei pompieri, verso le 13,
in via Trinità a Bene Vagienna dove un pino, a causa del
maltempo, è caduto sul tetto
di una casa: danni alle strutture, nessun ferito. Nevischio su tutti i principali
comprensori sciistici della
Granda. L’unica stazione
aperta è Argentera, in valle
Stura, dove ieri è nevicato
ma soltanto in quota (5 centimetri al valico internazio-
Resta ancora interrotta
l’ex statale del Turchino
La nevicata di ieri al Santuario di San Magno (1761 metri) nel Cuneese
LA VALSESIA SORRIDE
Alagna, due piste aperte
con una settimana di anticipo
Grazie agli oltre due
metri e mezzo di neve caduta al Passo dei Salati, al metro e mezzo alla Bocchetta
delle Pisse e all’ottantina di
centimetri a Pianalunga,
Alagna nel week end appena concluso, nonostante il
maltempo, ha potuto aprire
i propri impianti con una
settimana di anticipo le discese dell’Olen e Mullero.
Le piste da oggi a giovedì
non saranno a disposizione
degli sciatori, per poi tornare fruibili, a quel punto
quotidianamente, a partire
da venerdì in concomitanza
con il ponte dell’Immacola-
1
ta. All’Alpe di Mera di Scopello si attende invece la
conferma per il debutto
della stagione che potrebbe
avvenire sabato, ma molto
dipenderà dalle condizioni
meteo e quindi solo nei
prossimi giorni si avranno
notizie più precise. [M. CU.]
SANITÀ. FINITO IL TRASLOCO: ATTIVO ANCHE IL PRONTO SOCCORSO
Biella abbraccia il Degli infermi 2.0
A pieno regime il nuovo ospedale
Si è concluso il maxi trasloco
del nuovo ospedale biellese
«Degli infermi»: tutti i reparti
e i pazienti sono stati trasferiti in soli quattro giorni tra
l’entusiasmo per l’avventura
che sta iniziando e la malinconia per l’abbandono di un luogo a cui tanti medici, infermieri, operatori tecnici e cittadini
legano tanti ricordi di lavoro e
di vita. Da giovedì sera è attivo anche il nuovo Pronto soccorso e venerdì è stato l’ultimo giorno del Day hospital
oncologico nel vecchio nosocomio i cui padiglioni ora sono
vuoti e spenti nel centro della
città. La prima bambina nata
a Ponderano (paese dove ha
Completato il trasloco
sede il nuovo ospedale) si chiama Zoe, un nome greco che vuol
dire «vita». Quasi a significare
la nuova vita della sanità biellese, quella che sta prendendo
forma tra i reparti e i corridoi
del nuovo ospedale, con le ultime cose da sistemare e le piccole magagne dell’ultima ora.
«Abbiamo
completato
un’opera difficile e delicata, ma
con grande soddisfazione - dichiara il direttore generale dell’Asl, Gianfranco Zulian -. Siamo contenti di offrire un luogo
di cura eccezionale: speriamo
che questa struttura trovi accoglienza in tutto il territorio piemontese. Un plauso al personale e a tutti coloro che hanno la-
nale del Maddalena). Identica
situazione a Limone, dove le
temperature piuttosto alte
per la stagione (8 gradi) hanno portato pioggia al colle di
Tenda. Poca neve anche a Castelmagno (oltre il santuario
di San Magno), a Chiappera di
Acceglio in valle Maira, nelle
alte valli Varaita e Po.
Ancora pioggia sul Monregalese. Nel comprensorio del
Mondolè (Artesina e Prato
Nevoso) ai 2000 metri sono
caduti appena dieci centimetri di neve ed i cannoni per l’innevamento artificiale non riescono a lavorare.
Intanto venerdì, al centro
congressi di palazzo Ringhini
a Fossano, l’Atl del Cuneese
presenterà la stagione sciistica che alla Riserva Bianca inizierà sabato 6 dicembre. Fra
le novità, oltre a una biglietteria elettronica di ultima generazione, il biglietto giornaliero
online a 30 euro.
vorato per consentire la riuscita dell’intera operazione».
Fino a venerdì sono comunque garantiti solo i ricoveri e le
visite urgenti, per permettere
ai medici e agli infermieri di
prendere dimestichezza con le
attrezzature e con l’edificio.
Dalla prossima settimana tutto tornerà alla normalità (oggi
riprende anche l’accesso diretto ai centri prelievi di Biella, in
via Caraccio, e di Cossato con
un numero massimo di 250
prelievi di sangue giornalieri
nel primo e di 170 nel secondo).
L’inaugurazione ufficiale sarà
il 19 dicembre in presenza del
presidente della Regione Sergio Chiamparino, dell’assessore alla Sanità Antonino Saitta
e dei politici locali. In Piemonte
non ci saranno altri nuovi
ospedali per i prossimi vent’anni e quello di Biella, costato
190 milioni di euro, ha tecnologie all’avanguardia in diverse
aree, come la Radiologia o la
Medicina Nucleare.
[F. FO.]
Ancora maltempo in provincia di Alessandria.
Ieri è scattata l’allerta due
in Alta Valle Cerrina, ma fino
alla tarda serata non si sono
registrati grandi problemi.
La pioggia, invece, sembra
essere la causa del crollo di
parte di un tetto in un’abitazione nel Novese tra Francavilla e Basaluzzo. E i vigili del
fuoco di Novi sono intervenuti anche per salvare un cavallo rimasto impantanato nel
fango di frazione Montebello
di Basaluzzo.
Sempre i pompieri hanno
«salvato» il conducente di
un’auto intrappolata in un
sottopassaggio ferroviario
di Tortona, sulla strada per
Voghera.
Se in queste ore smetterà
di piovere, i lavori per rimuovere massi e terreno instabili
che da due settimane minacciano un tratto dell’ex statale
456 del Turchino, tra Ovada e
Rossiglione, cominceranno
oggi o domani. Ma se la pioggia continuerà, l’intervento
dovrà slittare ancora, con buona pace di chi da 15 giorni è costretto ad affrontare la chiusura di una strada fondamentale
per le comunicazioni tra il Basso Piemonte e la Liguria.
Sull’asfalto sono precipitati
pochi massi, il vero pericolo è
in alto: terreno, rocce, vegetazione «appesi» sul versante a
strapiombo sulla carreggiata,
andranno rimossi prima che si
possa riaprire. «I rocciatori sono pronti a intervenire, ma finché pioverà, sarà impossibile»
spiega il geometra della Provincia di Alessandria responsabile del comparto stradale,
Sergio Roso.
Intanto, la protesta della popolazione cresce e c’è chi, ha
anche spostato le transenne,
passando a suo rischio e pericolo. «Ho ricevuto diverse delegazioni di cittadini esasperati, costretti a lunghi tragitti per raggiungere la città da borgate, rimaste al di là del blocco, e dalla
Valle Stura - dice il sindaco di
Ovada, Paolo Lantero -. Spero
si faccia presto».
[D. P.]
Danni
La piena
del torrente
Agogna
il 15
novembre
ha distrutto
centinaia
di metri
di argini
lungo
i fondi
agricoli
UMBERTO
BOCCA
NOVARA. ALLARME DEGLI AGRICOLTORI
“Gli argini lungo i campi
cancellati dalla piena”
Da un lato la battaglia contro
forza dell’acqua, dall’altro la
resistenza contro la burocrazia: a metà novembre nel Novarese l’esondazione dell’Agogna ha cancellato gli argini per centinaia di metri tra
Borgomanero e Granozzo.
Decine e decine i campi allagati, ma per ora nessun intervento di ripristino è stato
programmato. «Il 15 novembre il torrente aveva già superato il primo sbarramento,
stava per superare anche il
secondo, per fortuna ha
smesso di piovere». Manrico
Brustia, imprenditore agricolo e presidente di Cia Novara Vercelli e Vco, conosce bene questa storia: la sua azienda, la tenuta Camiano, si trova in un punto cruciale. I suoi
terreni sono lambiti dall’Agogna, che qualche chilometro
più in su riceve un altro corso
d’acqua, la Mora Strona. Po-
co più a valle c’è il Canale Cavour. Tutt’intorno, basta alzare
lo sguardo e si vede ben altro:
la strada provinciale 299 per la
Valsesia, il viadotto della Tav e
della A4, la ferrovia NovaraVarallo, il campo nomadi, l’area
di Agognate.Se il flusso delle
acque in questo punto non si
riuscisse a contenere, non sono
a rischio solo le sue colture, ma
moltissime infrastrutture.
«Ci sono colleghi che hanno
avuto danni ingenti dopo le ultime piogge - sottolinea - sono
stati completamente erosi gli
argini, questo spesso significa
che non c’è più nemmeno la
strada per raggiungere i campi. La piena ha cancellato anche i piccoli argini che delimitano i fondi. Fortunatamente è
avvenuto quando il raccolto
era finito - aggiunge -, ma le
aziende che pagano le tasse come tutti, non si sentono affatto
tutelate».
[S. M.]
CD
1
LIMONE
BIELLA
La galleria del Tenda aperta
tutti i giorni dalle 6 alle 19
Oggi i funerali di Fioretti
galantuomo del basket
1 Conclusa l’ultima settima-
1 Verrà celebrato questa
na di chiusura anche diurna (dal
martedì al giovedì), da oggi al
20 dicembre nella galleria del
Tenda sono previsti divieti di circolazione tutte le notti, compresi i festivi, dalle 19 alle 6. Una «finestra» di apertura consecutiva
è prevista dalle 6 di venerdì 5 alle
19 di martedì 9 dicembre. La circolazione nella galleria è a senso
unico alternato, regolata da semaforo con attese di 30 minuti.
Intanto proseguono i lavori di
drenaggio funzionali al progetto
di raddoppio.
[MT. B.]
LA STAMPA
LUNEDÌ 1 DICEMBRE 2014
REDAZIONE VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO
TELEFONO 0111 6568111
REDAZIONE CUNEO CORSO NIZZA 11
REDAZIONE ALESSANDRIA PIAZZA LIBERTÀ 15
REDAZIONE NOVARA C.SO DELLA VITTORIA 7
PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A.
CUNEO, CORSO GIOLITTI 21 BIS TELEFONO 0171 609122
FAX 0171 488249
BIELLA, VIA COLOMBO 4 TELEFONO 015 2522926 - 015 8353508
FAX 015 2522940
mattina, alle 10,30 nel Duomo
di Biella, il funerale di Gabriele
Fioretti, general manager di
Pallacanestro Biella, morto l’altro giorno, a soli 39 anni, dopo
una lunga malattia. L’amatissimo dirigente sportivo, nato a
23 25 26 78 9A A5 B7 B9
Casale Monferrato, ma ormai
biellese doc, è stato ricordato
anche ieri, durante il match che
l’Angelico ha giocato contro
Agrigento in casa, da società, tifosi e Federazione e poi in serata,
durante il Rosario, celebrato
sempre in Duomo.
[A. NA.]
PIEMONTE
E VALLE D’AOSTA
il tempo
FULVIO
ROMANO
DA MERCOLEDÌ
PEGGIORAMENTO
E PRIMI FREDDI
l novembre terminato
ieri risulterà alla fine
uno dei più caldi, se
non il più caldo, degli
ultimi cento anni. Supera di ben tre gradi la media climatica del Nord
Ovest: tre gradi in più che gli
permettono di battere il record del novembre 1994.
Temperature alte, nuvole e
pioggia battente (sarà da
primato solo per alcune zone) sono la conseguenza dell’Atlantico e dei suoi fronti
perturbati che hanno valicato senza sosta, durante tutto
il mese, la nostra barriera alpina. Ora l’attesa è per la neve ed i geli invernali, che tuttavia non sembrano ancora
in vista, almeno per questa
settimana. I flussi sciroccali
da Sud cominciano ad essere sostituiti da contributi
più freschi, che abbasseranno via via le colonnine dei
termometri, mentre foschie
e piogge saranno padrone
ancora oggi del Nord Ovest
(con accumuli nel Cuneese
ormai vicini ai 100 mm negli
ultimi sette giorni).
Domani migliora, ma con
nuvole e pochi sprazzi di sole verso metà giornata, che secondo il detto “Santa Bibiana quaranta dì e ’na smana”- indicherebbero per tradizione un inizio d’inverno
non troppo gelido ma piuttosto variabile. Da mercoledì
nuovo peggioramento, con
piovaschi che durano fino a
venerdì sostituiti tra sabato
e domenica da una ripresa di
sereno, con minime ormai in
picchiata fin verso lo zero.
I
[email protected]
SANITÀ. AD ACQUI CINQUEMILA IN UN GIORNO
BARGE
Raccolta di firme come arma
contro i tagli degli ospedali
Deceduto
dopo il vaccino
antinfluenzale
Oggi l’autopsia
Mobilitazione anche a Domodossola, Tortona punta sul ricorso al Tar
GIANLUCA FERRISE
LUCA BILARDO
Proseguono le proteste contro la riorganizzazione della
rete ospedaliera promossa
dalla Regione.
I 5 mila di Acqui
Sono state raccolte, ieri, in
una sola mattina 5 mila firme
ad Acqui nel «sign day» contro il declassamento dell’ospedale. L’obiettivo è di arrivare a
15 mila. In base al Piano regionale di riorganizzazione della
rete ospedaliera, l’ospedale
Monsignor Giovanni Galliano
passerà da «cardine» a «di zona», perdendo il Dipartimento emergenza accettazione
che diventerà un Pronto soccorso semplice. Saranno annullate anche le specialità che
afferiscono al Dea, tra le quali
il reparto di cardiologia. «Siamo molto soddisfatti, abbiamo raccolto le firme grazie a
tanti cittadini che sono scesi
in campo e anche con la collaborazione delle forze politiche, dei commercianti e della
associazioni. È una battaglia
senza colori politici: oggi è in
discussione la salvaguardia
della salute, bene tutelato
dalla Costituzione» ha detto il
sindaco di Acqui Enrico Bertero. La raccolta firme prosegue fino all’ 8 dicembre, l’ l’obbiettivo finale è raggiungerne
15 mila. A questo, si aggiungeranno il ricorso al Tar (altrettanto farà Tortona, dove pure
La raccolta firme pro ospedale ad Acqui: un’iniziativa «trasversale»
Proporrò alla giunta
soluzioni diverse
per la riduzione
della spesa
l’ospedale perderà il Dea) e
probabilmente anche uno alla
Corte costituzionale.
Intanto all’interno del Pd si
registrano le prime prese di
posizioni politiche, come quella consigliere regionale Walter
Ottria: «Faccio parte del gruppo del Pd, ma proprio per questo è mio dovere proporre alla
giunta soluzioni diverse che, in
modo migliore, raggiungano il
risultato del contenimento dei
costi e di taglio degli sprechi».
Mobilitazione nell’ Ossola
Walter Ottria
Consigliere regionale
del Partito democratico
Anche nel Verbano Cusio Ossola resta ancora alta la «tensione» sul tema della sanità, dopo
che la Regione ha deciso di
chiudere uno dei due Dea presenti in provincia, ma rinviando la scelta di chi sacrificare tra
Verbania e Domodossola alla fine del 2015. Una decisione che
ha spaccato un territorio già
profondamente diviso.
L’ultima iniziativa in ordine
di tempo è la raccolta di firme
promossa dal Pd di Domodossola in difesa dell’ospedale cittadino. Una scelta che arriva a
pochi giorni dopo la strigliata
della segretaria provinciale
del partito che lamentava il
prevalere di piccoli interessi
locali. «Contestavamo Cota
quando voleva chiudere reparti, facciamo lo stesso ora anche
se la Regione è governata dal
nostro partito - dice il segretario del circolo di Domodossola
Alessandro Chiello - all’unità
del partito preferisco difendere il mio territorio. Specie se il
Pd provinciale va dietro a quello che succede a Verbania». Intanto in questi giorni i consigli
comunali dell’Ossola stanno
approvando un documento in
cui, oltre a ribadire la richiesta
di salvare il Dea di Domodossola, vengono chieste anche le
dimissioni dell’assessore regionale Antonio Saitta.
Biella
Finito il maxi trasloco
del nuovo ospedale hi-tech
Francesca Fossati A PAGINA 48
«I vaccini antinfluenzali non
provocano crisi cardiache: sono assolutamente propenso a
pensare che sia una coincidenza». Così il dottor Vittorio
De Micheli, epidemiologo di
riferimento della Regione, sul
decesso dell’agricoltore cuneese Bruno Cottura, 68 anni, di
Barge, morto il giorno dopo
un vaccino antinfluenzale.
Si tratta dell’Agrippal, prodotto dalla Novartis, diverso
da quello ritirato per le altre
morti sospette. Cottura soffriva da tempo di gravi problemi
cardiocircolatori e veniva trattato con farmaci anti-iperten-
L’uomo (68 anni)
soffriva da tempo
di gravi problemi
cardiocircolatori
sivi. Da un primo esame dell’équipe del «118», sarebbe deceduto per un’aritmia cardiaca. Il caso è, tuttavia, stato segnalato in via prudenziale all’Asl, quindi alla Procura di Cuneo che ha aperto le indagini. I
carabinieri Nas hanno acquisito la documentazione.
La salma è stata trasferita
a Saluzzo, dove oggi sarà eseguita l’autopsia su richiesta
del dipartimento di Medicina
legale. A Barge, il medico di
base che aveva in cura Cottura e ha somministrato il vaccino, è Giovanni Aloia: «L’Agrippal è stato applicato ad altre
decine di persone, senza alcun
problema. A mio avviso, non
esiste correlazione tra il decesso e la vaccinazione». [MT. B.]