“S. Croce e Carle” promosso dai pazienti

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LA STAMPA
GIOVEDÌ 26 MARZO 2015
.
Cuneo e provincia .41
SANITÀ
“S. Croce e Carle” promosso dai pazienti
Indagine fra i ricoverati: il 99% consiglierebbe ad altri l’ospedale di Cuneo per farsi curare
Convegni
econferenze
aSavigliano
eAlba
1 «Il sintomo»
è il titolo della
conferenza in
programma
sabato dalle 9,30
alle 13 a Palazzo
Taffini di Savigliano. Interverrà Jean Paul
Hiltenbrand,
psichiatra e
psicanalista a
Grenoble, fondatore dell’Ecole
Rhone-Alpes
d’Etudes Freudiennes. L’incontro è organizzato
dall’associazione
Opificina di
Savigliano
1 Per il ciclo
delle conferenze
mediche della
Fondazione
Ferrero al Alba,
stasera alle 21, il
dottor Antonio
Dellavalle, direttore del reparto
di Cardiologia
dell’ospedale
«San Lazzaro» di
Alba, parlerà
della gestione
dell’infarto, dai
suoi segnali
premonitori alla
prevenzione.
Ingresso libero.
Info:
0173/295259.
CAMILLA PALLAVICINO
CUNEO
Asl Cn1
«Abbiamorimesso
icontiinordine»
«S
iamo riusciti a ridurre i costi mantenendo alta la qualità del
servizio ai cittadini; è stato un
lavoro enorme sotto tutti i punti di vista, ma al ’’S. Croce’’ abbiamo dimostrato che la qualità
costa meno della non qualità».
Con queste parole la direttrice
generale Giovanna Baraldi ha
presentato gli ultimi dati dell’indagine di soddisfazione dei
servizi ospedalieri secondo la
prospettiva del cittadino. Il giudizio espresso dai 1127 pazienti
che hanno compilato e riconsegnato il modulo, arriva quest’anno in concomitanza con la
scadenza del mandato triennale della Baraldi, e quei numeri
potrebbero essere anche il «voto» al lavoro svolto.
Giovanna
Baraldi
La direttrice
generale
dell’Azienda
ospedaliera
cuneese
è in carica da
tre anni
A fianco
l’ospedale
«Santa
Croce»
Giudizio lusinghiero
Un giudizio lusinghiero dal momento che per il 91% degli intervistati il servizio offerto è buono, e il 99% consiglierebbe il «S.
Croce» per farsi curare. I pazienti chiedono più silenzio e
meno riscaldamento di notte,
orari di visita più ampi (orari
che dal 27 marzo si amplieranno di un’ora e trenta); chiedono
anche più velocità nelle prenotazioni telefoniche e tempi più
rapidi tra la prenotazione e la
visita, ma il 98% apprezza disponibilità, umanità e professionalità di medici e infermieri
e non lamenta tempi di attesa
per l’assegnazione del letto al
ricovero. Altri suggerimenti riguardano l’organizzazione del
call center, il trasporto fra i due
presidi, e i parcheggi al Carle
(presto ce ne saranno altri 50).
Day Service
Oltre all’indagine sulla soddisfazione dei cittadini, l’azienda
ha anche fornito i dati sull’attività del Day Service per le visite
pre operatorie e del Pronto
Soccorso, dove a luglio verranno attivati 11 posti letto per l’Osservazione Breve Intensiva.
«La media è di 220 passaggi al
giorno – spiega Bruno Tartaglino, responsabile del Dea - di cui
però circa l’83% è di codici verdi, rossi e gialli sono circa il 17%.
Troppe persone si rivolgono al
Pronto soccorso perché non
trovano risposte altrove. Ciò
nonostante i nostri tempi di attesa restano molto bassi».
«San Lazzaro» di Alba
“Emodinamica non chiuderà”
Impegno del direttore regionale
ISOTTA CAROSSO
ALBA
«Non è prevista alcuna chiusura per l’emodinamica dell’ospedale di Alba». Questa
volta lo ha scritto nero su
bianco il direttore della Sanità piemontese, Fulvio Moirano, mettendo così fine alle polemiche che davano il servizio
in chiusura a fine anno.
«Le delibere della Giunta
regionale 1-600 2014 e 1-924
2015 non prevedono alcuna
chiusura di attività; anzi - ribadisce Moirano - il servizio di
emodinamica viene assegnato
all’ospedale di Verduno in sostituzione dell’attività attualmente svolta presso l’ospedale di Savigliano, al momento
dell’apertura del nuovo nosocomio. In sintesi nessun cambiamento è previsto per l’anno 2015-2016 per il quadrante
di Cuneo». La lettera è stata
recapitata al sindaco di Alba,
Maurizio Marello, che nelle
scorse settimane aveva già
Fulvio
Moirano
È il direttore
regionale
della Sanità
A lato,
il S. Lazzaro
chiesto e ricevuto rassicurazioni verbali. «Il direttore generale
si era impegnato a farci avere
anche una risposta scritta»
conferma il primo cittadino albese.
Allarme rientrato
«Essendo un’attività di emergenza, la notizia di una chiusura
definitiva entro il 31 dicembre
2015 aveva allarmato tutti noi.
E’ fondamentale sapere di po-
ter contare su questo servizio
fino all’entrata in funzione di
Verduno» dicono dal Tavolo
delle Autonomie (che si costituirà ufficialmente oggi alle 17).
Precisa il consigliere di opposizione Carlo Bo: «Non so se la
lettera del dottor Moirano abbia una valenza giuridica,
avremmo preferito vederlo
scritto all’interno di una delibera di Giunta. Ci auguriamo che
sia davvero così».
1 Nella sala conve-
gni dell’università di
Cuneo è stato presentato ieri il bilancio sociale e di mandato dell’Asl Cn1, nei tre anni
della direzione di Gianni Bonelli, il cui mandato scadrà fra poche
settimane. Un mandato che è cominciato nel
pieno della crisi economica della sanità piemontese. «E’ stata la
mia preoccupazione
più grande – dice Bonelli -, perché avevamo
tempi di pagamento di
15 mesi, eravamo quasi al collasso. La soddisfazione è stata di riuscire a chiudere già il
2013 con i conti in regola». Poi c’è stata la
razionalizzazione dei
servizi degli ospedali,
eliminando i doppioni e
creando
percorsi
integrati
di cura
Gianni
del paBonelli
ziente fra
nosocomi e territorio. «Il nostro obiettivo - prosegue Bonelli - è mettere
il paziente al centro di
una rete di servizi adeguati alle sue necessità; è stato così con la
telemedicina, la domiciliarità e gli ambulatori per la cronicità che
apriranno ad aprile a
Saluzzo». Razionalizzare ha significato anche uniformare le convenzioni con i Consorzi, rafforzare le collaborazioni con le associazioni e realizzare sinergie con le associazioni di categoria, come lo ’’sportello in salute’’ per le pratiche
amministrative. [C. P.]
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LA STAMPA
GIOVEDÌ 26 MARZO 2015
Metropoli .55
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ETROPOLI
M
Orbassano, morto il militante 5 Stelle
Dopo una lunga malattia è morto ieri Paolo Basile,
40 anni (in foto), uno dei fondatori del Movimento
5 Stelle di Orbassano e candidato consigliere alle
elezioni amministrative del 2013. I funerali si
svolgeranno venerdì pomeriggio presso il tempio
crematorio di Piscina.
[M. MAS.]
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Diario
Leini
Traffico di anabolizzanti
comprati all’estero via web
Coinvolte palestre, farmacie e anche un medico del servizio pubblico
GIANNI GIACOMINO
Dieci persone sono state indagate dai carabinieri per traffico di anabolizzanti in strutture sportive. All’alba di ieri gli
investigatori hanno anche effettuato 17 perquisizioni in
farmacie, palestre, in uno studio medico e a casa di diversi
body-builder che abitano a
Leinì, Chivasso, Ciriè, Lanzo,
Borgaro e nella zona nord di
Torino.
I militari, coordinati dal pm
della Procura di Ivrea Giuseppe Drammis, hanno sequestrato materiale informatico,
false ricette della mutua, alcuni medicinali e altri elementi
considerati molto importanti.
«Per un’inchiesta che non è
affatto conclusa», spiega Giuseppe Ferrando, capo della
Procura eporediese. Le dieci
persone sono finite nei guai
per aver violato la legge del
2000 che «disciplina la tutela
sanitaria delle attività sportive e la lotta contro il doping»,
falso ideologico e truffa ai
danni del servizio sanitario
nazionale. Alcuni recidivi.
Le indagini
Gli accertamenti sono partiti
qualche mese fa, innescati da
una serie di controlli effettuati dai carabinieri di Leinì, intorno ad una palestra della zona, dove era stato individuato
un massiccio traffico di anabolizzanti. I carabinieri, comandati dal capitano Roberto
Capriolo, avevano sequestrato ad un muratore quasi 4 mila euro in contanti e poi flaconi di Nandrolone, Sustanon
400, Humatrope, 13 fiale di
Uinstroll Stanozolol, uno steroide anabolizzante orale di
origine sintetica. Poi ancora
nove falconi di Testovis, del
testosterone propionato. Sostanze che, normalmente, si
Chieri
Poste, congelata la chiusura
dell’ufficio di Pessione
Lo sportello di Pessione si salva: le Poste hanno congelato il piano dei tagli che prevedeva la soppressione di 40 uffici in tutto il
Piemonte. Per evitare la chiusura
dell’ufficio in via San Domenico
Savio 1, nella frazione alle porte di
Chieri, prevista per il prossimo 13
aprile a causa della scarsità dei
conti correnti, si erano mobilitati Lo sportello di Pessione
in duemila cittadini: tante erano le
firme raccolte in appena un mese tra gli abitanti anche dei
Comuni vicini. Anche l’amministrazione comunale di Chieri si era fatta promotrice della richiesta e aveva incontrato i
dirigenti delle Poste di Piemonte e Valle d’Aosta sottolineando l’utilità di mantenere il servizio per i residenti della
frazione.
[A. TOR.]
1
Collegno
Bilancio, per Tasi e Tari
aumentano le aliquote
Il bilancio 2015, che sarà votato stasera, vede aumentare
l’aliquota della Tasi, dal 2,5 ad un secco 3 per mille. Anche la
Tari sale di un 3%. Una manovra che, con risparmi e razionalizzazioni, dovrà coprire un taglio di trasferimenti di 2,6 milioni. «Oltre a mantenere invariati i servizi e le tariffe - spiega
il vicesindaco Garruto -, continua il nostro impegno per politiche sociali, educative e del lavoro. Abbiamo investito 500
mila euro, come fondo di solidarietà, per i tributi come Tasi e
Tari, per le famiglie con reddito Isee fino a 16 mila euro». Un
bilancio che ha avuto l’approvazione dei sindacati. «Il nostro
Comune - aggiunge il sindaco Casciano -, è il primo in Piemonte a farlo con una contrattazione sociale».
[P.R.]
1
È un pregiudicato di Nichelino
Body building
I farmaci proibiti erano destinati ad atleti dilettanti e semplici appassionati del culturismo
delle zone di Leini, Chivasso, Ciriè, Borgaro, Lanzo e dell’area nord di Torino
10
indagati
Sono tutti accusati
di doping, falso ideologico
e truffa ai danni
dello Stato
sono essere molto pericolosi, fino alla morte per infarto. E, da
lì, passo dopo passo le indagini
si sono allargate con pedinamenti e intercettazioni ambientali. Gli inquirenti sono riusciti
così a disegnare un quadro
chiaro di quello che avveniva in
due palestre e altrettante farmacie.
Il giro di soldi
inietta chi pratica il body building a certi livelli per essere al
top in vista delle competizioni.
Gli effetti collaterali, però, pos-
Orbassano
Un gruppo di persone, operai e
impiegati per lo più, rivendeva
le sostanze dopanti acquistate
all’estero via internet a dei culturisti. Oppure andavano dal
medico compiacente che, fino
all’ultimo, ha pensato di farla
franca. Il professionista, che
adesso rischia la radiazione dall’albo professionale, prescriveva a dei suoi anziani mutuati,
esenti dal pagamento ticket, sostanze a base di cortisone.
Questi medicinali, però, venivano invece ritirati dai culturisti e assunti per migliorare le
prestazioni. Alcuni dei denunciati avevano trovato il modo
davvero efficace di arrotondare
lo stipendio, arrivando a guadagnare anche 500 euro in appena tre giorni.
Dieci truffe in 3 mesi a Bologna
Arrestato il ladro in trasferta
Si fingeva tecnico del gas, amministratore di condominio e - con
la scusa di controllare i termosifoni - entrava nelle case delle vittime. Dieci volte l’ha fatta franca:
furti su furti. La squadra Mobile
di Bologna ha arrestato Andrea
Cena, 46 anni, nomade sinti che
vive in un accampamento di Nichelino. Le vittime degli episodi Andrea Cena, 46 anni
contestati al ladro hanno tutte tra
i 73 e i 91 anni e sono state prese di mira tra gennaio e marzo
2014. Cena sarebbe riuscito a derubare anche più persone
nello stesso condominio racimolando un bottino di tutto rispetto: 300 mila euro circa tra soldi e gioielli. Era già stato
arrestato a maggio per un tentativo di furto con raggiro.
Appena scarcerato è tornato alle vecchie abitudini. [G.LEG]
1
Nessun
ferito
Pino Torinese
Saitta: “Talassemia,
Il pullman della scuola
il centro non si sposta” finisce contro un palo
MASSIMO MASSENZIO
MASSIMO MASSENZIO
«Il Centro delle Microcitemie
del San Luigi è un’eccellenza».
Dopo l’incontro di ieri mattina
fra l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, e l’Associazione
Talassemici Torino, sono arrivate rassicurazioni sulla permanenza presso l’ospedale orbassanese di una struttura di
riferimento regionale. Rimangono le perplessità sul futuro
di altri reparti e specialità che
rischiano di essere trasferiti
al Mauriziano. Oggi si riunirà
il Comitato per la valorizzazione del San Luigi e non sono
escluse nuove proteste. Per il
momento il direttore del Cen-
Un cedimento dell’asfalto, o,
più probabilmente, una manovra sbagliata dell’autista.
Sono queste le ipotesi al vaglio della polizia municipale
che sta indagando sull’incidente che ieri pomeriggio ha
coinvolto un pullman che trasportava 50 studenti in gita
scolastica da Bari sulla collina
di Pino Torinese.
L’autobus è finito fuori
strada in borgata Valle Ceppi
e si è adagiato con il fianco destro contro il palo di sostegno
dell’illuminazione pubblica.
Fortunatamente nessuno dei
passeggeri è rimasto ferito e
L’ospedale San Luigi
REPORTERS
tro regionale per le talassemie,
Antonio Piga, e il presidente
dell’Associazione, Patrizia Renga, hanno incassato una promessa da Saitta: «Appena nominati i nuovi direttori, siamo
disponibili a intervenire con le
modifiche necessarie a valorizzare questa importante realtà».
la scolaresca è stata tratta in
salvo dai residenti e dai vigili
del fuoco.
«Erano spaventati, ma stavano tutti bene», raccontano i
primi soccorritori, che hanno
ospitato gli studenti baresi in
casa fino all’arrivo di un mezzo
sostitutivo. Resta da capire che
cosa ci facesse quel pullman in
uno stretto viottolo di campagna. Con ogni probabilità il conducente si era perso e quando si
è reso conto di aver sbagliato
strada ha tentato di tornare indietro. Una manovra difficile in
strada Tetti Civera, dove a
stento possono passare due auto. In base alle prime ricostruzioni pare che dopo i primi, inu-
I vigili urbani
e i vigili del
fuoco sono
riusciti a
mettere in
salvo tutti gli
occupanti del
mezzo: il
pullman è
stato rimosso
in un secondo
tempo
REPORTERS
tili tentativi le ruote del camion
siano finite nello sterrato e abbiano cominciato a slittare.
Sul bus è calato il silenzio e la
paura ha preso il posto degli
scherzi e delle grida scanzonate. L’ultima accelerata è stata
decisiva. Il mezzo ha cominciato ad inclinarsi lentamente, ma
per fortuna non si è ribaltato e
si è adagiato mollemente contro un traliccio della luce. Gli
studenti hanno tirato un sospi-
ro di sollievo e, guidati dalle maestre, sono scesi dal pullman
mentre arrivava la prima squadra dei vigili del fuoco di Chieri.
Gli abitanti della borgata li hanno invitati a mangiare qualcosa
nelle loro case fino all’arrivo di
un secondo autobus che li ha riportati in albergo a Torino. Per
recuperare il mezzo è stato necessario l’intervento di due autogrù e le operazioni di soccorso si sono concluse dopo le 22.
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LA STAMPA
GIOVEDÌ 26 MARZO 2015
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Cronaca di Torino .43
Dopo tre giorni di carcere ha il divieto di avvicinarsi alla casa della donna
Lo stalker è già libero
a un chilometro dalla vittima
L’ex convivente: “Nessuno avrà più il coraggio di denunciare”
Il camper
FEDERICO GENTA
SEGUE DA PAGINA 39
Ieri mattina, però, era di
nuovo lì. Davanti alla palazzina dove Maria vive insieme
alla madre e i due figli, uno
non ancora maggiorenne. Lo
controllavano a vista i carabinieri: ha chiesto e ottenuto
di poter spostare il suo camper. Quello che, da mesi, usava come postazione di controllo per seguire tutte le
mosse dell’ex convivente.
Dove i militari, durante la
perquisizione successiva all’arresto, hanno trovato un
pistola scacciacani, altre lettere deliranti e regali pronti
per essere consegnati nei
giorni successivi. Adesso il
suo alloggio si trova accanto
al garage di sua proprietà,
quello dove nascondeva una
pistola vera e 40 proiettili. Il
paradosso è che il box si trova sempre alla Falchera, lo
stesso quartiere dove abita
la donna.
Uscito
dal carcere
Angelo
Colucci
ha chiesto
e ottenuto
di poterlo
spostare
accanto
ad un box
di sua
proprietà
Lo stesso
dove i militari
hanno
trovato
una pistola
e 40 proiettili
REPORTERS
Sulla «Stampa»
La vittima è stata convinta a denunciare l’uomo da una donna maresciallo
Lo stalker viveva in camper
sotto casa dell’ex convivente
I carabinieri arrestano un ex imprenditore di 55 anni
il caso
FEDERICO GENTA
«Meglio il silenzio»
Maria, all’ora di cena, non
era ancora rientrata a casa.
Troppi pensieri per la testa.
Tanta rabbia e tanta paura.
«Sono sconcertata - dice Giuro che, a saperlo prima,
non avrei detto niente. Avrei
lasciato perdere, continuando a vivere in questo incubo.
Adesso, invece, ho solo peg-
«S
e ti vedo con un
altro uomo uccido prima te, poi
l’altro e mi tolgo la vita anche io. Non ti lascerò mai. Ti
amerò fino alla morte». Era
questo il tenore delle lettere
d’amore che Angelo Colucci
recapitava all’ex convivente. Telefonate, sms, fogli di
carta pizzicati nella portiera dell’auto sotto casa. Un
incubo andato avanti per
mesi. Da quando, lo scorso
Natale, la loro burrascosa
relazione si era interrotta. E
questa volta, in maniera definitiva.
Lui è un ex imprenditore
di 55 anni, oggi ufficialmente
disoccupato, originario di
Taranto ma domiciliato da
tempo a Torino. Lei è Maria,
40enne che abita nel quartiere Falchera. I due si conoscono nel 2011 e sin dall’ini-
Sotto
sequestro
Dentro
la «casa»
di Angelo
Colucci,
parcheggiata
a pochi metri
dall’alloggio
della vittima,
i carabinieri
hanno
trovato
nuove lettere
di minacce,
peluches
e regali
già pronti per
continuare
a molestare
la donna
D
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elettricista.
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più
dio
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il
av
str
va
altr
no
Martedì la storia di Maria, la donna che dopo mesi
di minacce aveva trovato il
coraggio di denunciare l’ex
1
giorato le cose. Ho reso quell’uomo ancora più cattivo. Ancora più arrabbiato». Nessuna
critica alle forze dell’ordine
che l’hanno convinta a denunciare Colucci. Anche il tono
della voce cambia, quasi commossa.
«Loro sì che si sono preoccupati di me. I carabinieri mi
hanno ascoltata e convinta a
farmi coraggio per risolvere
questa situazione. Mi hanno
scortata al lavoro e lo hanno
preso prima che potesse farmi
del male. Non posso davvero
accettare l’idea che anche la
loro fatica si sia dimostrata totalmente inutile».
L’udienza di convalida
È andata così. Martedì il gip
Alessandra Pfiffner ha convalidato l’arresto di Angelo Colucci. E come misura cautelare ha disposto proprio il divieto di avvicinarsi alla residenza
della donna. «Il mio cliente è
incensurato - spiega l’avvocato Benedetta Donzella - Ha
raccontato di attraversare un
momento di fragilità sentimentale ma di non aver mai
avuto intenzione di fare del
male alla sua ex compagna». E
la pistola? «La deteneva regolarmente in Puglia. Semplicemente si era dimenticato di
segnalarne in questura il trasferimento a Torino».
Per Maria, invece, il rischio
è che tante altre donne, dopo
la sua storia, non avranno più
il coraggio di denunciare.
«Questa legge sullo stalking
non serve a niente. Lui era armato, continua a riempire tutti di bugie, eppure è libero di
fare ciò che vuole. Ha avuto
pure il coraggio di restare qui,
ad appena un chilometro da
casa mia. Lo dovessi incontrare da queste parti, e succederà ne sono sicura, potrà sempre difendersi dicendo che è
stato un caso». Aggiunge:
«Per vederlo tornare in cella
dovrò aspettare una nuova
aggressione. Mi chiedo se sia
giusto condannare una persona a questo sacrificio».
Sciopero nei servizi
Sanità, la rabbia
dei lavoratori
“Paghe da fame”
Esposito: «Le Asl
risparmiano così»
Saitta: «Appalti
da rivedere»
ELISA BARBERIS
ALESSANDRO MONDO
Oggi, e per il resto della settimana, gli addetti alle pulizie incroceranno le braccia al Maria
Vittoria, al San Giovanni Bosco,
all’Amedeo di Savoia e in tutti i
presidi territoriali dell’Asl To2.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil
Trasporti hanno indetto uno
stato d’agitazione a seguito del
mancato accordo con le quattro ditte (Eporlux, La Lucente,
Cooperativa PDP e cooperativa
Barbara B) che subentreranno
nella gestione del servizio.
La protesta
Il nodo, denunciano i sindacati,
è il previsto taglio del monte
ore contrattuale – nei tre ospedali varia tra il 28 e il 44% – a
fronte di un maggior numero di
servizi richiesti. «Come si potranno garantire livelli di pulizia adeguati nei reparti di degenza e uffici?», chiedono gli
operatori, che dal 1° aprile saranno riassorbiti dalle nuove
Aifa
Morgagni
tienelapoltrona
1 Questione di op-
portunità. E’ quella che
secondo Saitta - designatodalMinisteroacapo della task-force nazionale contro i casi di
malasanità - dovrebbe
spingere Sergio Morgagni, ex-direttore dell’assessorato durante la
giunta-Cota, a dimettersi dalla commissione
tecnica dell’Aifa competenteperleautorizzazioni al commercio dei nuovi medicinali e la rimborsabilità da parte delle
Regioni. «Morgagni
continua a rappresentare un Piemonte che non
sapevadiaverlotraisuoi
nominati», polemizza
Saitta su Facebook.
imprese. «Ci avevano garantito il
mantenimento delle stesse condizioni contrattuali, salariali e lavorative – racconta una di loro,
Anche nella Sanità gli appalti al massimo ribasso sono la regola
invece ci troveremo a svolgere
mansioni aggiuntive, molte delle
quali non erano di nostra competenza, in un tempo uguale o addirittura minore. Il tutto, pagate 50
centesimi al metro quadro”.
fino a fine 2013. «La nuova società proponeva di assumerci a patto di firmare come soci, la riduzione della paga oraria è passata
da 8 a 5 euro lordi spiega uno dei
ricorrenti -. Notturni e festivi sono pagati 80 centesimi l’ora».
Le pulizie
In sede di trattativa non si è ancora giunti a un accordo con le
imprese di pulizia. «Abbiamo rispettato le norme europee sulla
libera concorrenza, le ditte hanno dimostrato di poter vincere la
gara d’appalto e ora sarà compito loro riorganizzare il servizio
nel migliore dei modi», spiega
Angelo Pescarmona, direttore
amministrativo To2. -.
Portineria e vigilanza
Malumori anche su un altro fronte, il servizio del portierato al San
Giovanni Bosco e al Maria Vittoria, con riferimento all’avvicendamento tra ditte: proprio oggi si
discuterà davanti al giudice il ricorso presentato da 23 lavoratori
che hanno lavorato in portineria
Nuove regole
«Le Asl risparmiano non tagliando sugli sprechi ma sulla paga
oraria», commenta il senatore
Pd Stefano Esposito. Ieri, in qualità di relatore del Codice degli
appalti, ha chiesto di abolire
quelli al massimo ribasso per i
servizi ad alta intensità di manodopera: «In attesa dell’entrata in
vigore del nuovo Codice, prevista nel 2016, chiedo all’assessore
Saitta di intervenire per frenare
questa deriva». Compito che
l’assessore intende demandare
ai prossimi direttori generali delle Asl attraverso atti di indirizzo
per rendere più vincolati i capitolati: «L’obiettivo è mantenere
la qualità del servizio senza
sfruttare il personale».
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LA STAMPA
GIOVEDÌ 26 MARZO 2015
In breve
A VOGOGNA INCONTRO CON I CITTADINI IN VISTA DEI LAVORI AL LETTO DEL TOCE
Primi passi di una bonifica
attesa da quasi vent’anni
Pieve Vergonte, parte il cantiere per il trattamento delle acque
Ex Enichem
FILIPPO RUBERTÀ
PIEVE VERGONTE
Dureranno
dieci anni
i lavori
per
la bonifica
della zona
inquinata
di Pieve
Vergonte
Al via l’operazione numero
due dell’attività di bonifica
del sito ex Enichem di Pieve
Vergonte. Dopo l’avvio del
cantiere per il trattamento
delle acque di falda - costo 16
milioni di euro - è scattato il
programma che dovrà portare alla realizzazione dell’arginatura lungo la sponda sinistra del fiume Toce nel Comune di Vogogna e su quella
destra nel Comune di Pieve
Vergonte dove è previsto anche lo spostamento del torrente Marmazza. Nel primo
caso si tratta di due chilometri di opere, dal confine con
Pallanzeno fino alla confluenza col rio Chiesa, costo previsto 10 milioni di euro.
E’ per questo che il sindaco
Enrico Borghi insieme ai responsabili della Syndial
(l’azienda del gruppo Enichem che conduce l’intervento) ha incontrato i proprietari delle terre coinvolte
e la cittadinanza. «Una riunione - spiega il primo cittadino di Vogogna - per mettere tutti al corrente di quelli
che saranno i lavori nei prossimi mesi ma anche le difficoltà che dovremo superare.
Per realizzare le opere senza
coinvolgere la viabilità ordinaria, andranno fatti anche
collegamenti alternativi tra il
fiume e la strada provinciale
per far circolare i camion.
Non dimentichiamo che per
l’intera bonifica verranno investiti 150 milioni di euro e
avremo i cantieri aperti per
una decina di anni. E’ naturale che i disagi ci saranno anche se cercheremo di ridurli
al minimo. In compenso
avremo ricadute positive sul
nostro territorio».
Per l’arginatura sulla
sponda vogognese i lavori dovrebbero partire il prossimo
anno: «Credo - spiega Borghi
- che nel corso del 2015 verranno realizzati i progetti
esecutivi e si partiranno i
cantieri nel 2016». Molto più
complicati gli interventi nel
Comune di Pieve Vergonte
Poste e sindaci
Si lavora
per un piano
condiviso
Villadossola
Studente morto
Oggi il funerale
1 Sarà
celebrato oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa
di Cristo Risorto a Villadossola il funerale di Cristiano
Conti, il ragazzo di 18 anni
morto nella notte tra lunedì
16 e martedì 17 nella sua abitazione nella zona del Peep
per cause ancora al vaglio
della magistratura.
[F. ZA.]
Dopo la decisione di Poste
Italiane di congelare il piano
di ridimensionamento degli
uffici postali, è partita la fase
di discussione e di condivisone delle scelte con le comunità locali piemontesi. Questo
lo scopo dell’incontro che si è
svolto ieri a Torino tra i vertici del Nord Ovest dell’azienda e una delegazione di amministratori guidati dal vice
presidente della Regione, Aldo Reschigna. A rappresentare il Vco il presidente della
Provincia Stefano Costa, il
consigliere delegato Silvia
Tipaldi e il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini. Poste
italiane aveva posto l’accento
sulla necessità di chiudere
anche gli uffici di Pella e Carciano (Stresa) e ridimensionare l’orario d’apertura in altre piccole realtà . Dopo l’incontro Reschigna ha invitato
le province a formare «un tavolo di confronto, sotto il coordinamento della Regione,
per ridiscutere il piano in
modo da giungere a una soluzione che non penalizzi le zone già disagiate».
L’invito è stato subito raccolto dal presidente della
Provincia, Costa, che nel pomeriggio ha riunito i sindaci
interessati e ha concordato
la formazione del tavolo tecnico. «Nell’incontro di Torino
- spiega Costa - si sono evidenziate le difficoltà di coniugare la difficile realtà montana con le scelte organizzative
dell’azienda che prevede una
forte informatizzazione e digitalizzazione». Giudizio positivo arriva anche dal sindaco di Verbania Marchionini:
«L’azienda vuole informatizzare, ma la nostra idea propende per il postino polivalente e l’istituzione di centri
multi servizi in montagna».
Beura Cardezza
Cambia il vice sindaco
Sarà Angelo Rossi
1 Cambia il vice sindaco di
Beura Cardezza. Il primo cittadino Davide Carigi ha infatti accolto le dimissioni di
Giuseppe Saele, ufficialmente presentate per motivi di
salute. Il suo posto in giunta
viene preso da Angelo Rossi;
Saele resta comunque in
Consiglio comunale.
[F. ZA.]
Scritti di don Bertamini
presentati al Galletti
1 Verrà presentato questa
dove accanto all’arginatura ci
sarà lo spostamento del Marmazza nel suo alveo naturale.
Il torrente «da spostare»
Opere di alta ingegneria per le
quali c’è un impegno di spesa
di 26 milioni di euro. E più
complicati sono anche gli accordi tra le parti per quanto riguarda la conduzione dei lavori. «Abbiamo già avviato gli in-
contri - dice il sindaco Maria
Grazia Medali - con aziende e
associazioni per trovare le soluzioni che possano conciliare
le esigenze di Syndial con quelle delle degli agricoltori. Spero
che i lavori inizino in autunno
quando la stagione delle colture sarà finita». Il passaggio
successivo sarà poi quello dell’inertizzazione della terra inquinata (separazione dei me-
talli pesanti con processi
d’avanguardia) e il suo accumulo formerà una collinetta simile a quella realizzata a Villadossola con i fanghi di carburo.
«Il piano di bonifica - sottolinea Borghi - verrà condotto col
monitoraggio continuo di una
cabina di regia capace di intervenire su qualunque problema
senza dover passare dal ministero dell’Ambiente».
sera alle 17, al teatro Galletti,
«Scritti sull’Ossola», il libro
edito da Grossi Editore che
raccoglie alcuni interventi
inediti di don Tullio Bertamini. L’opera è stata voluta dal
Lions Club di Domodossola
per festeggiare il 50° di fondazione. La presentazione
del libro dà pure il via al convegno sulla figura del sacerdote rosminiano. Interverranno, introdotti da Antonio
Pagani presidente Lions, don
Vito Nardin, Enrico Rizzi,
Maria Teresa Mazzilli Savini
e Carlo Carena.
[F. RU.]
Antrona
Coda del processo «Motel Vogogna»
Inaulaparlailfunzionariodibancaimputatopertruffa
1 Truffa aggravata per il conseguimento
di erogazione pubblica: le indagini che portarono alla condanna dei titolari della Motel Vogogna srl, vedono coinvolti anche Ermanno Moroni (responsabile nel 2002 della direzione credito di quella che era la Banca popolare di Intra) e Renato Callegari, responsabile dei crediti ordinari. Quest’ultimo (difeso dall’avvocato Antonio Perazzi)
ieri in aula si è avvalso della facoltà di non
sottoporsi all’esame del pm Bianca Maria
Baj Macario. Moroni (difeso dall’avvocato
Giuseppe Russo) ha risposto alle domande
e ha ribadito come la pratica di concessione
del mutuo ai fratelli Antonella e Franco
Biondo (con i quali ha dichiarato di non
avere mai avuto contatti diretti) fosse passata tra le sue mani, come altre decine, per-
ché ne valutasse solo il rischio, come previsto dalle sue mansioni. «Non sapevo - ha dichiarato Moroni - che vi fosse la richiesta di
un contributo ministeriale, ne venni a conoscenza solo anni dopo con gli atti della
procura. Essendo il mutuo a favore di una
start-up, senza la capacità di un sufficiente
rimborso ipotecario, chiesi garanzie aggiuntive». Grazie all’erogazione del mutuo
di 6,5 milioni, coperto per 4,5 milioni (e qui
sta il punto su cui batte l’accusa) di obbligazioni emesse dallo stesso istituto di credito,
i titolari della Motel Vogogna srl diedero il
via a un investimento che - gonfiato nella
rendicontazione con false fatturazioni - fu
alla base della richiesta e ottenimento di un
contributo dal ministero 1,4 milioni (già restituiti). Il 7 maggio prossima udienza. [C.P.]
VCO .47
VERBANIA
Domodossola
Popolazione coinvolta
.
Impianti di Cheggio
Si scia nel weekend
1 Saranno
aperti nel fine
settimana gli impianti di risalita di Cheggio, ad Antrona. Tempo permettendo, la
struttura dovrebbe essere a
disposizione degli amanti
dello sci anche nel weekend
di Pasqua.
[F. ZA.]
La protesta di Cossogno
Martedì il tema Poste è arrivato anche in Consiglio a
Cossogno, dove si è discussa
la possibilità che vengano ridotti gli orari degli uffici in
paese. «La posta più vicina
sarebbe Trobaso a 5 km, oltre i 3 km fissati come limite
per la chiusura - dice il sindaco Doriano Camossi -. Inoltre
l’ufficio di Cossogno serve il
90% della popolazione e non
deve chiudere».
[F. RU.]
Verbania
«Imprese e sociale»
Stasera incontro a Intra
1 «La
responsabilità sociale dell’impresa», è questo
il tema che verrà affrontato
questa sera dal corso di formazione etico politica del
Centro Natale Menotti. L’appuntamento è alle 21 alla Società operaia in via De Bonis
36 a Intra.
[F. RU.]
CAUSA DI UNA DONNA OSSOLANA
LA SENTENZA A VERBANIA
Maxi risarcimento dall’Asl
per le “cure non adeguate”
Ricettazione, falegname
condannato a dieci mesi
CRISTINA PASTORE
DOMODOSSOLA
Un mese e mezzo di degenza
in rianimazione, prima a Domodossola poi al Cto di Torino, da dove venne dimessa
dopo altri 76 giorni di ricovero in chirurgia. All’ospedale
torinese, nel corso del 2008,
Flora Dina Morelli di Domodossola dovette ricorrere
inoltre numerose altre volte
per visite e sedute mediche
(in particolare di ricostruzione plastica) per rimuovere il tessuto cicatriziale che
si era formato quale conseguenza di cure post-chirurgiche inadeguate, che le erano state somministratele all’ospedale San Biagio. Come
emerso dal dibattimento processuale - in primo grado a
Verbania la vicenda si era
chiusa in ottobre con l’assoluzione dei medici chirurghi che
avevano operato la donna per
un volvolo intestinale ma la
condanna dell’Asl Vco a un risarcimento di 325 mila euro la donna, oggi 63 anni, non era
stata trattata con sufficiente
copertura antibiotica.
Rimborso di 325 mila euro
Una carenza nel protocollo di
cura che le era stato applicato,
dopo un intervento di rimozione di un’ostruzione all’intestino eseguito in day surgery, all’origine di una sepsi che la ridusse in fin di vita. Per ripren-
La donna era stata operata all’ospedale di Domodossola
dersi le furono necessarie sei
settimane di ricovero in rianimazione e il trasferimento alla
struttura ospedaliera torinese. Riscontrando negligenza
nella presa in carico della paziente, difesa dall’avvocato
Stefano Gallarato del foro di
Torino e a cui è stata riconosciuta un’invalidità permanen-
te del 40%, il giudice Maria
Cristina Persico aveva condannato l’Asl Vco al pagamento dei danni quantificati nella
cifra di 325 mila euro. Sentenza a cui l’azienda sanitaria si è
opposta con un ricorso alla
corte di Appello di Torino, che
ora però è stato respinto e dichiarato inammissibile.
Condannato dal giudice Luigi Montefusco - con rito abbreviato e attenuanti generiche - a dieci mesi e venti giorni, 400 euro di multa e pagamento delle spese processuali. Francesco Ficara, titolare
di una falegnameria a Vogogna, non seppe giustificare la
provenienza di ingenti quantitativi di merci estranee alla
sua attività artigianale che
vennero rinvenuti all’interno
della sua ditta con un sopralluogo effettuato dai carabinieri nell’aprile del 2010.
L’attività di verifica da
parte degli uomini dell’Arma era stata effettuata in
esecuzione al coinvolgimento dell’artigiano di Vogogna
in un procedimento fallimentare che si era aperto presso il
tribunale di Milano. Da qui il
rinvio a giudizio con l’imputazione di ricettazione. Il pm
Anna Maria Rossi aveva chiesto una condanna a due anni e
tre mesi.
Il legale di Ficara, l’avvocato Mauro Sgotto del foro di
Torino, nell’udienza di ieri al
tribunale di Verbania ha risposto con l’istanza di derubricazione del reato ad appropriazione indebita o truffa:
non accolta dal giudice, evidentemente, di fronte all’incapacità di produrre documentazione che attestasse la lecita
provenienza dei numerosi articoli sequestrati.
[C.P.]