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a cura di Sergio Toraldo
Venerdì 18 luglio 2014
Ora la Roma di Iturbe è la
favorita numero uno del
campionato ma non deve
cedere Benatia
J
uan Manuel Iturbe era l’oggetto del desiderio della Juventus per espresso desiderio di Antonio Conte e del Milan
per espresso desiderio di Filippo Inzaghi. Il
giovane attaccante nella passata stagione ha
realizzato 8 gol ma soprattutto ha “spaccato”
le partite con le sue ripartenze veloci.
Tra Juventus e Milan ha vinto
la..Roma.
Questo vuol dire che la geografia politica del calcio è cambiata. Non ricordo un giocatore nelle passate stagioni
che Juventus e Milan volevano che alla fine è andato alla Roma.
Solo nella passata stagione è successo, per Strootman, ma quella era stata
una geniale intuizione di Sabatini che
Galliani aveva cercato di soffiargli.
Ora se in un’asta per un forte giocatore la Roma prevale su Juventus e Milan allora vuol dire che la geografia del
potere calcistico è cambiata. Attualmente è la Roma ad avere la rosa più forte
della serie A.
I punti della passata stagione avrebbero garantito negli anni scorso lo scudetto ma la sfortuna di Garcia è stata
quella di incappare in un campionato
mostruoso della Juventus.
Ora però Conte che lascia la Juve è
un segnale di debolezza dei bianconeri, se il tecnico ha lasciato molto ha contribuito proprio l’affare Iturbe voluto
da lui e invece andato alla sua più quotata antagonista.
I giallorossi oggi avrebbero una difesa
con Maicon, Benatia, Castan, Cole con
a centrocampo Pjanic, De Rossi, Strootman, in attacco Totti pronto a lanciare i dardi avvelenati di Gervinho e Iturbe.
Oltre a questo undici di incredibile
potenza calcisticamente distruttiva
Rudy Garcia può inserire elementi come Torosidis, ai Mondiali ha giocato
molto bene, Emanuelson, ex milanista,
Nainggolan, che potrebbe giocare titolare in tutte le squadre di A, il nuovo
acquisto Keita, ex Barca, il turco Ucan,
Paredes, LjaJic e Destro. Il tecnico romanista giocherà tutte le partite contando sul gioco di rimessa. Quello che
ha permesso alla Germania di vincere
il Mondiale.
Questa potenzialmente è una rosa da
“cento punti” in campionato se gli infortuni e la Champions non porteranno
problemi. Fondamentale però resta in
questo contesto la conferma del centrale Benatia. Nella stagione scorsa è stato il migliore della sua squadra e se
davvero il Chelsea dovesse prenderlo
allora in questa granitica squadra di
Garcia si aprirebbe una crepa.
Cedere Benatia è un grande errore,
se la Roma vuole vincere il campionato non deve cedere il difensore perché è
dalla saldezza difensiva che parte l’assalto
allo scudetto.
CALCIO DILETTANTI
D’Aniello, l’allenatore al quale piace vincere ma con il
massimo del fair play
Dopo avere conseguito una storica promozione con il Villalba 1952 il tecnico ora è alla ricerca di una panchina che creda nel suo progetto e nel suo tipo di gioco
Mister Luigi D’Aniello segue dalla panchina l’ASD Villalba
H
a vinto il campionato nell’ultima stagione calcistica guidando il Villalba 1952 e portando il club dei due presidenti Mauro D’Autilia e
Pietro Scrocca in Promozione. Ha messo tanta passione, la sua proverbiale professionalità maturata attraverso anni di milizia in grandi club professionistici ma soprattutto ci ha messo la sua sportività, il suo fair play.
La dimostrazione c’è stata sul finire dell’anno 2013 in una gara di
campionato di Prima Categoria contro l’Affile. Si è giocato al campo
Ocres e con il campionato da poco iniziato il Villalba 1952 è in lotta
con altre squadre per prendere la testa della classifica.
A quindici minuti dalla fine c’è un attacco del Villalba, un giocatore dell’Affile si accascia a terra vittima di crampi e sullo sviluppo dell’azione, il risultato era in quel momento di 1-1, il Villalba va in gol.
Rete regolarissima perché l’arbitro non ha interrotto il gioco ma i giocatori ospiti protestano con veemenza.
Mister Luigi D’Aniello, tecnico del Villalba ordina alla sua squadra di prendere un gol per far tacere il clima nervoso dei giocatori
ospiti restituendo il punteggio sulla parità, 2-2. Così è stato fatto. Rimesso in parità il punteggio poi nel finale il Villalba ha vinto 4-2 forte della sua superiorità tecnica e tattica. “ Ricordo bene questo episodio – spiega il tecnico – il nostro attaccante ha segnato ma non si era
accordo che il giocatore dell’Affile si era fermato per crampi.
CALCIO
Allora ho voluto dare un segnale alla mia squadra, gli ho detto di
farli pareggiare per non avere polemiche nel post partita perché tanto poi avremmo vinto lo stesso e alla fine così è stato”. Non sarebbero stati tanti i tecnici che avrebbero permesso questo fair-play quando il risultato e la classifica erano in bilico. Ma D’Aniello è così, ama
vincere sempre sul campo, senza ombre, senza aiuti, con la forza del
gioco e della volontà.
E’ per questo che ha instaurato un accordo di ferro con i giocatori
e questa è stata la chiave che ha permesso al Villalba 1952 di vincere. D’Aniello è stato un calciatore e meglio di lui nessuno sa comprendere il calciatore.
Ora però le strade di Villalba 1952 e D’Aniello si sono divise. Nel
calcio accade spesso che chi vince poi cambia. E’ successo anche a lui:
“Il Villalba per me ha rappresentato una straordinaria avventura nella quale ho avuto tante soddisfazioni. Il rapporto con i giocatori è stato perfetto e questo ricordo lo voglio portare sempre con me.
Ringrazio anche i due presidenti D’Autilia e Scrocca, i dirigenti,
addetti al campo, massaggiatori, tutti quelli che hanno contribuito oltre ad un gruppo fantastico di calciatori ai quali auguro una stagione fantastica”. D’Aniello ora è a disposizione di un club che ha le sue
stesse prospettive di calcio: “Aspetto una chiamata per allenare per-
CALCIO MERCATO
Il vento dell’Est soffia sul Fonte Nuova, arriva Pupvak.
Bertino e Minelli si accordano con il ds Salfa. Pesce e
Aguglia vogliono restare in rossoblu
L
a rivoluzione totale del Fonte Nuova voluta dal nuovo
dirigente Mario Dionisi sta
proseguendo. Della squadra della passata stagione sono rimasti solo in due, il difensore centrale classe 1995 Alessio Pesce
e il laterale Oreste Aguglia classe 1991. Tutti gli altri elementi
della rosa che il nuovo tecnico Giancarlo Oddi avrà a disposizione dal giorno di ritiro saranno nuovi. E il contingente dei nuovi già costituito dall’attaccante Mereu, dal centrocampista Severini, dal centrocampista Bertino sarà presto integrato dal centrocampista anche lui ex Montecelio Minelli e dal giocatore dell’Est Europa Pupvak. Il ds Fausto Salfa è vicinissimo anche ad
un altro colpo, Jacopo Cristofari.
Il Monterotondo Calcio si rinforza ancora, arrivano il bomber
senegalese Ousmane Mbengue Weah ed il difensore centrale Rizzo
D
opo essersi assicurato le prestazioni dei due ex Fonte Nuova Palmerini e Brancati continua la campagna di rafforzamento
portata avanti sul mercato da parte
del Monterotondo Calcio. Altri due
colpi sono stati messi a segno dal ds
Alessandri per alzare la qualità della squadra che sarà guidata dal giovane tecnico Alessandro Fiocchetta.
In attacco è stato acquisito il giovaMister Fiocchetta
ne attaccante classe 1992 senegalese
di origine Ousmane Mbengue Weah e il difensore centrale classe 1985 Rizzo, ex Lecce Primavera. Naturalmente gran parte
della rosa della passata stagione è stata confermata e alcuni
giocatori del vivaio saranno promossi in prima squadra. Tra loro Ciofani, Carnivelli, Scarafile e Tiscione.