LAB TRIBUNE The World’s Dental Lab Newspaper · Italian Edition Settembre 2014 - anno IV n. 3 www.dental-tribune.com La questione odontotecnica al Convegno ANTLO «L’odontoiatria è anche nostra, non solo affare di qualcuno». Massimo Maculan, presidente dell’ANTLO apre con questa affermazione il Convegno che si è svolto presso la Camera dei Deputati il 6 giugno scorso, dal titolo “La questione odontotecnica”. L’incontro ha rappresentato l’esordio del Centro Studi, che ha come mission un’autonoma analisi del comparto odontoiatrico, fornendo strumenti di riflessione e progettazione per gli odontotecnici e i loro laboratori, affermando di essere parte attiva nei processi di definizione dei modelli di odontoiatria, per governare i cambiamenti con il resto della filiera odontoiatrica, ma non in veste sussidiaria. Oltre a Maculan, al tavolo di presidenza erano presenti i consiglieri per l’odontoiatria del Ministro Lorenzin, Franco Condò e Maurizio Troiani. Interventi di numerosi invitati, di carattere politico, tecnico e sociologico, di fronte alla platea dei dirigenti ANTLO, insieme a giornalisti e ad alcuni partner industriali. Il dibattito continuerà durante il prossimo 31° Congresso Nazionale Tecnico Scientifico ANTLO il 26-27 settembre 2014, a Montesilvano. Per un’ampia recensione dell’evento, si rinvia all’articolo pubblicato sul nostro sito: www.dental-tribune.com. Risoluzione morfologico-estetica di un incisivo laterale Approccio mini-invasivo Do you speak English? Quando non basta rispondere “yes” oppure “ok” NEWS & COMMENTI Profilo dell’odontotecnico A seguito di una vasta inchiesta sull’istruzione e sull’efficacia del sistema scolastico italiano, il quotidiano “La Stampa” dell’11 marzo 2008 pubblicò in prima pagina un titolo a cinque colonne «L’Italia, Paese degli asini». Se si ripetesse oggi l’indagine, dedicandola alla conoscenza delle lingue straniere, e in particolare dell’inglese, il titolo certamente dovrebbe essere ripetuto. Al di là e oltre ogni apparenza e malgrado la sua invadenza (perché il giorno delle elezioni debba diventare l’election day, devo ancora capirlo!), la conoscenza autentica dell’inglese, ossia più possibile vicina all’italiano, è rara e il panorama sconfortante. Mugolii, strafalcioni, italianismi trasformati in anglismi, schiarimenti imbarazzati di voce, gestualità esasperata sono tipici segni dell’ignoranza della lingua. Come pietosi ed esilaranti sono i mugugni di risposta dei politici avvicinati all’uscita di Palazzo Madama da un falso cameraman BBC che chiedeva loro di rilasciare dichiarazioni, in inglese, sulla situazione italiana. Più che mai attuale appare la celebre vignetta di Totò dinanzi al Duomo di Milano, che interpella un vigile stranito dicendo «Noio volevàn savoire l’indiriss», un francese maccheronico misto a milanese che il vigile ovviamente non capisce. Chi scrive ha anche sentito una volta un signore italiano desideroso di sfoggiare il suo francese, chiedere a una commessa un «Pijam de nott», perché voleva comperare un pigiama! > pagina 7 ATTUALITÀ Record di rateizzazioni per gli adempimenti fiscali Vita Suprinity Realizzazione di un abutment implantare customizzato mediante CAD/CAM Risoluzione morfologico-estetica di un incisivo laterale Caso protesico L. Guzman Montesilvano 2014: ANTLO a quota 31! Partecipa all’evento europeo Digital Dentistry Show! Integrazione perfetta con tutti i sistemi Via Monfalcone, 3 20092 Cinisello Balsamo (MI) - ITALY STAND D61-E64 6 8 11 12 EVENTI sum3ddental.com MILANO 16-17-18 OTTOBRE 2014 4 ANTLO Introduzione Le migliori soluzioni CAM 3 TEKNOSCIENZA C. Borromeo, M. Pedrinazzi Il ripristino morfo-funzionale degli elementi dentari compromessi rappresenta da sempre la sfida quotidiana del team approach del clinico e odontotecnico, soprattutto nei casi estetici. Il caso descritto sottolinea la possibilità, attraverso accorgimenti clinici e tecnici, di una risoluzione protesica con un approccio miniinvasivo. > pagina 8 2 Tel. +39 02 87213185 - 02 66014863 Fax +39 02 61293016 [email protected] www.sum3ddental.com 13 2 News & Commenti Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Profi lo dell’odontotecnico FNOMCeO pubblica online il Documento ufficiale GROUP EDITOR - Daniel Zimmermann [[email protected]] +49 341 48 474 107 CLINICAL EDITOR - Magda Wojtkiewicz Lab Tribune pubblica integralmente il Documento ufficiale del profilo dell’odontotecnico e rinvia per i commenti ai siti dei sindacati di categoria. In generale positivi i commenti, ma diverse le sfumature e le interpretazioni. Agli Stati generali dell’odontoiatria c’erano comunque alcuni assenti: gli odontotecnici e L’Associazione nazionale degli odontoiatri (AIO). ONLINE EDITORS - Yvonne Bachmann; Claudia Duschek COPY EDITORS - Sabrina Raaff; Hans Motschmann PUBLISHER/PRESIDENT/CEO - Torsten Oemus CHIEF FINANCIAL OFFICER - Dan Wunderlich BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER - Claudia Salwiczek Stati generali dell’odontoiatria, Roma il 25 luglio 2014 Dopo aver esaminato le risultanze del dibattito attualmente in corso, sia in ambiti istituzionali che politici, sul tema dell’istituzione del profilo professionale dell’odontotecnico, i firmatari del presente documento hanno espresso piena disponibilità a fornire il contributo della professione odontoiatrica per giungere a un obiettivo di riforma dell’attività odontotecnica la cui normativa tuttora risale al R.D. n. 1334 del 1928. Gli Stati generali ritengono auspicabile l’individuazione di nuovi percorsi formativi concernenti l’attività di odontotecnico per consentire l’aggiornamento delle conoscenze in questo delicato settore, alla luce anche dei continui progressi della tecnologia che hanno ampiamente modificato gli ambiti operativi e organizzativi degli odontotecnici. Gli Stati generali evidenziano l’importanza dell’attività di odonto- tecnico quale supporto imprescindibile per il migliore svolgimento della professione odontoiatrica nel rispetto delle diverse competenze, che sono di carattere tecnico e artigianale per gli odontotecnici, e di carattere strettamente sanitario per i legittimi esercenti dell’odontoiatria. In questi ambiti spetta alle autorità istituzionali pervenire all’individuazione di un corretto percorso formativo e didattico che possa rilanciare l’attività di odontotecnico, nell’ambito di un rilancio generale delle attività produttive e artigianali, quale elemento fondamentale per una vera ripresa sociale ed economia del paese. Ufficio centrale odontoiatri • Gianfranco Prada, presidente ANDI nazionale; Massimo Gaggero, vicepresidente ANDI nazionale • Giuseppe Renzo, presidente Commissione per gli iscritti all’albo degli odontoiatri • • • • • • • • • Sandro Sanvenero, segretario Commissione albo odontoiatri Raffaele Iandolo, componente Commissione albo odontoiatri Valerio Brucoli, componente Commissione albo odontoiatri Alessandro Zovi, componente Commissione albo odontoiatri Giuseppe Lo Giudice, coordinatore Commissione riforma delle professioni Roberto Gozzi, coordinatore Commissione sulla formazione e l’aggiornamento in odontoiatria Antonella Polimeni, presidente Collegio dei Docenti in Odontoiatria Enrico Gherlone, presidente eletto del Collegio dei Docenti in Odontoiatria Marco Ferrari, presidente della Conferenza dei presidenti dei corsi di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria ODONTOIATRICA Abrasivi a legante ceramico TIGER EVENT MANAGER - Lars Hoffmann EVENT SERVICES - Esther Wodarski MEDIA SALES MANAGERS - Matthias Diessner (Key Accounts); Melissa Brown (International); Peter Witteczek (Asia Pacific); Maria Kaiser (North America); Weridiana Mageswki (Latin America & Brazil); Hélène Carpentier (Europe) MARKETING & SALE SERVICES Nadine Dehmel; Nicole Andrä ACCOUNTING Karen Hamatschek; Anja Maywald; Manuela Hunger EXECUTIVE PRODUCER - Gernot Meyer INTERNATIONAL EDITORIAL BOARD Dr Nasser Barghi, USA – Ceramics Dr Karl Behr, Germany – Endodontics Dr George Freedman, Canada – Aesthetics Dr Howard Glazer, USA – Cariology Prof Dr I. Krejci, Switzerland – Conservative Dentistry Dr Edward Lynch, Ireland – Restorative Dr Ziv Mazor, Israel – Implantology Prof Dr Georg Meyer, Germany – Restorative Prof Dr Rudolph Slavicek, Austria – Function Dr Marius Steigmann, Germany – Implantology ©2014, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. Dental Tribune makes every effort to report clinical information and manufacturer’s product news accurately, but cannot assume responsibility for the validity of product claims, or for typographical errors. The publishers also do not assume responsibility for product names or claims, or statements made by advertisers. Opinions expressed by authors are their own and may not reflect those of Dental Tribune International. DENTAL TRIBUNE INTERNATIONAL Holbeinstr. 29, 04229, Leipzig, Germany Tel.: +49 341 48 474 302 | Fax: +49 341 48 474 173 www.dental-tribune.com | [email protected] Anno IV Numero 3, Settembre 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Gatto Nicolas Montecalvo (in foto), il nostro broker per la zona di Varese e Verbania ci presenta un prodotto versatile ed essenziale per il laboratorio odontotecnico specializza- to nella lavorazione del disilicato di litio, zirconia e ceramica. TIGER, una nuova linea di abrasivi a legante ceramico con compattatura del materiale superiore alla nor- ma, per dar modo all’operatore di utilizzare una pressione operativa decisamente leggera, ottenendo in ogni caso una perfetta rifi nitura con l’unico passaggio. COMITATO SCIENTIFICO Franco Fares Giuseppe Mignani Andrea Puntoni Luigi Scaiola Salvatore Sgrò James Tollardo Antonio Torella CONTRIBUTI M. Boccaletti, C. Borromeo, L. Guzman, T. Lachkar, M.H. Jürgen Lange, M. Pedrinazzi REDAZIONE ITALIANA Tueor Servizi Srl - [email protected] Ha collaborato: Rottermaier - Servizi Letterari (TO) STAMPA RDierichs Druck+Media GmbH Frankfurter Str. 168, 34121 Kassel, Germany COORDINAMENTO DIFFUSIONE EDITORIALE ADDRESSVITT srl PUBBLICITÀ - Tueor Servizi Srl [[email protected]] Grazie anche a questo innovativo metodo di produzione, che permette di rendere lo strumento di lavoro decisamente più robusto, abbiamo come conseguenza una minor produzione di calore che aiuta nell’operatività quotidiana, evitando di dover interrompere il lavoro per far raffreddare il manufatto. TIGER è adatto anche per rifinitura e levigatura dei metalli. Molti dei miei clienti hanno trovato l’utilizzo di questo nuovo prodotto davvero congeniale per i tipi di lavorazione che effettuano quotidianamente, grazie anche alle svariate forme che si adattano egregiamente alla rifi nitura dei particolari più piccoli e alle zone più difficili. Soprattutto con materiali cosiddetti “difficili da lavorare” riesco, proponendo le TIGER, a dare una soluzione rapida, veloce, performante e soprattutto versatile, portando i miei clienti a ottenere risultati sorprendenti. Utilizzate a bassa pressione operativa e al numero di giri indicato, oltre a ottimi risultati, otteniamo anche risparmio economico, perché in termini di durata, TIGER non ha eguali. www.diastar.it [email protected] UFFICIO ABBONAMENTI Tueor Servizi Srl Via Domenico Guidobono, 13 - 10137 Torino Tel.: 011 3110675 - 011 3097363 [email protected] Copia singola: euro 3,00 Iva assolta dall’editore ai sensi dell’art.74 lettera C DPR 633/72 DENTAL TRIBUNE EDIZIONE ITALIANA FA PARTE DEL GRUPPO DENTAL TRIBUNE INTERNATIONAL CHE PUBBLICA IN 25 LINGUE IN OLTRE 90 PAESI È proibito qualunque tipo di utilizzo senza previa autorizzazione dell’Editore, soprattutto per quanto concerne duplicati, traduzioni, microfilm e archiviazione su sistemi elettronici. Le riproduzioni, compresi eventuali estratti, possono essere eseguite soltanto con il consenso dell’Editore. In mancanza di dichiarazione contraria, qualunque articolo sottoposto all’approvazione della Redazione presuppone la tacita conferma alla pubblicazione totale o parziale. La Redazione si riserva la facoltà di apportare modifiche, se necessario. Non si assume responsabilità in merito a libri o manoscritti non citati. Gli articoli non a firma della Redazione rappresentano esclusivamente l’opinione dell’Autore, che può non corrispondere a quella dell’Editore. La Redazione non risponde inoltre degli annunci a carattere pubblicitario o equiparati e non assume responsabilità per quanto riguarda informazioni commerciali inerenti associazioni, aziende e mercati e per le conseguenze derivanti da informazioni erronee. Attualità Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 3 A luglio record di rateizzazioni per gli adempimenti fiscali: 156 mila richieste Nel 2015 piano dei pagamenti dilazionati direttamente nella cartella La rateizzazione si conferma lo strumento più utilizzato dai contribuenti per pagare le cartelle. Nel mese di luglio si è registrato il record di 156 mila richieste, con una media settimanale pari a circa il doppio di quella registrata nei primi 6 mesi dell’anno. Ad oggi sono attive 2,4 milioni di rateazioni per un controvalore di 26,6 miliardi di euro. Più della metà delle riscossioni di Equitalia oggi avviene tramite il pagamento dilazionato. Circa 76,9% delle rateizzazioni in essere riguarda persone fisiche, il restante 23,1% società e partite IVA. Considerando gli importi, il 65,9% è stato concesso a imprese e il 34,1% a persone fisiche. Il 70,8% delle rateizzazioni riguarda debiti fino a 5 mila euro, il 26,2% debiti tra 5 mila e 50 mila euro e il 2,9% oltre 50 mila euro. La Lombardia guida la classifica delle regioni con oltre 384 mila rateizzazioni attive per un importo di 5,5 miliardi di euro, seguita dal Lazio (305 mila per un importo di 3,7 miliardi), dalla Campania (265 mila per un importo di 3,2 miliardi di euro) e dalla Toscana (231 mila per un importo di 1,9 miliardi). Numerosi i commenti comparsi su tutti i giornali, forse un po’ trascurati visto il periodo (18 agosto scorso) tradizionalmente di riposo in Italia per cittadini e imprese. Sul sito lastampa.it/economia, ad esempio, si riportano i commenti Il vademecum sulle rate I contribuenti hanno a disposizione condizioni particolarmente favorevoli per il pagamento a rate delle cartelle. È possibile ottenere un piano di rateizzazione straordinario fino a 120 rate (10 anni) oppure un piano ordinario a 72 rate (6 anni). L’importo minimo di ogni rata è, salvo eccezioni, pari a 100 euro. I piani sono alternativi per cui, in caso di mancata concessione di una dilazione straordinaria, si può chiedere una rateazione ordinaria. Finché i pagamenti sono regolari, il contribuente non è più considerato inadempiente e può ottenere il Durc e il certificato di regolarità fiscale per poter lavorare con le pubbliche amministrazioni. Inoltre, il contribuente che paga a rate è al riparo da eventuali azioni cautelari o esecutive (fermi, ipoteche, pignoramenti). Come ottenere fino a 120 rate In caso di grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilità, i contribuenti possono chiedere di pagare secondo un piano straordinario che può arrivare fino a un massimo di 120 rate (10 anni). I criteri per ottenere un piano straordinario di rateizzazione sono contenuti in un apposito decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, che stabilisce il numero di rate concedibili in base alla disponibilità economica del richiedente. Presentando una domanda motivata, si possono ottenere più di 72 rate quando l’importo della singola rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare. Questo parametro è valido anche per le ditte individuali. Per le altre imprese, invece, la rata deve essere superiore al 10% del valore della produzione mensile e deve essere garantito un indice di liquidità adeguato (compreso tra 0,5 e 1). di Rosario Trefiletti (Federconsumatori) ed Elio Lannutti dell’Adusbef: «Un campanello di allarme per le associazioni dei consumatori». Sottolinea il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi: «Sono la fotografia di un Paese stremato, ben oltre i soli effetti cagionati dalla crisi internazionale e dalla recessione interna: se così tante famiglie e aziende non riescono a onorare le scadenze con il fisco, vuol dire che tutto il sistema non funziona. Dilazionare i pagamenti dei tributi può essere utile, nell’immediato, per dare ossigeno in frangenti assai complicati, come può essere la perdita di un lavoro o una crisi aziendale. Tuttavia, le rate non fanno altro che rimandare l’appuntamento con i versamenti di imposte, denaro che lo Stato, prima o poi, pretende con tanto di interessi. La situazione di fronte alla quale ci troviamo, pertanto, impone una seria riflessione al governo e al Parlamento, in modo che sia avviato quanto prima un piano serio e concreto volto all’abbattimento della pressione tributaria». Proseguono le iniziative di Equitalia per semplificare gli adempimenti fiscali. Nel 2015 cominceranno a essere notificate le cartelle con allegati i piani di rateizzazione precompilati del debito che possono essere concessi in base ai parametri previsti dalla legge. Come ottenere fino a 72 rate Per debiti fino a 50 mila euro è tutto più semplice e veloce: si può ottenere un piano ordinario di rateizzazione compilando un modulo disponibile sul sito internet www.gruppoequitalia.it e presso gli sportelli di Equitalia, e riconsegnarlo a mano oppure spedirlo con raccomandata con ricevuta di ritorno. Per importi oltre 50 mila euro è sufficiente allegare alcuni documenti che dimostrino lo stato di difficoltà economica. È possibile richiedere rate variabili e crescenti, anziché rate costanti, in modo da poter pagare meno all’inizio nella prospettiva di un miglioramento della condizioni economiche. Proroga e decadenza I piani di rateizzazione, ordinari e straordinari, possono essere prorogati una sola volta. In entrambi i casi si può chiedere una proroga ordinaria (in ulteriori 72 rate) oppure, in presenza dei requisiti previsti, una straordinaria (massimo 120 rate). Si decade dal beneficio della rateazione in caso di mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive. Come presentare la domanda La domanda, comprensiva della documentazione necessaria, inclusa copia del documento di riconoscimento, si può presentare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure a mano presso uno degli sportelli dell’agente della riscossione competente per territorio o specificati negli atti inviati da Equitalia. I moduli sono disponibili sul sito www.gruppoequitalia.it, nella sezione “Rateizzare”, e presso tutti gli uffici sul territorio. Fonte: Comunicati stampa Equitalia, 18 agosto 2014 Il contribuente potrà scegliere di saldare in un’unica soluzione oppure aderire al piano di pagamento più adatto alle sue esigenze e alle sue disponibilità economiche. Si tratta di un nuovo passo avanti per migliorare il rapporto con i contribuenti che non dovranno più recarsi allo sportello o simulare il piano di ammortamento dal sito Internet, ma potranno avere a disposizione tutti gli elementi per decidere come pagare contestualmente alla notifica della cartella. Fonte: Equitalia, Comunicato del 18 agosto 2014 4 WEB ARTICLE Teknoscienza WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Vita Suprinity: un caso clinico Od. M. Hans Jürgen Lange La ceramica al silicato di litio rinforzata con biossido di zirconio (ZLS) è una nuova vetroceramica ad alte prestazioni con caratteristiche eccellenti quali resistenza e affidabilità elevate, distribuita dalla Vita Zahnfabrik con la denominazione Vita Suprinity in geometria LS-14 (18 x 14 x 12 mm) per i sistemi Cerec e inLab MC XL, nei colori 0M1, A1, A2, A3, A3.5, B2, C2 e D2. I blocchetti sono dispo- nibili in due livelli di traslucenza: T (= Translucent) e HT (= High Translucent). Caso clinico Il paziente, di oltre cinquant’anni, è giunto all’osservazione del dr. Christopher Igiel presso il reparto di odontoiatria maxillo-facciale della facoltà di Medicina di Mainz. Erano presenti – soprattutto sulle superfici palatali e occlusali dei Fig. 1 - Situazione iniziale. Fig. 4 - Progettazione nell’arcata superiore con l’inLab Software V 4.2. Fig. 7 - Corone superiori completamente cristallizzate sul modello. denti superiori – forti fenomeni di abrasione, che hanno comportato un abbassamento dei rapporti occlusali (Fig. 1). Il paziente lamentava sensibilizzazione in corrispondenza delle aree cervicali, dove la dentina era già parzialmente scoperta. Complessivamente la dentatura presentava evidenti macchie marroni di decolorazione. Era auspicato un leggero rialzo del morso per il rispristino della situazione occlusale originaria. Per il paziente era importante sia un miglioramento estetico che una riabilitazione protesica economicamente conveniente. Materiale di elezione È stata progettata una riabilitazione dell’arcata superiore da 15 a 26 e dell’arcata inferiore da 36 a 45 con corone singole in Vita Suprinity. Fig. 2 - Preparazione arcata superiore. Fig. 5 - Progettazione nell’arcata inferiore. Fig. 8 - Corone inferiori completamente cristallizzate sul modello. Fig. 10 - Cut-back delle corone superiori da 13 a 23 per l’individualizzazione con Vita VM 11. Per questo caso Vita Suprinity era il materiale di elezione, perché consente restauri con giochi cromatici naturali con la sola individualizzazione dopo cut-back – e quindi una efficiente alternativa riabilitativa rispetto al rivestimento completo. Il materiale è inoltre autorizzato sia per riabilitazioni nei frontali che nei posteriori. > pagina 5 Fig. 3 - Preparazione arcata inferiore. Fig. 6 - Corone completamente anatomiche fresate in Vita Suprinity. Fig. 9 - Prova in bocca. Fig. 11 - Caratterizzazione con i supercolori Vita Akzent Plus. Teknoscienza Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 < pagina 4 Rispetto alle vetroceramiche tradizionali offre una resistenza maggiore, che costituisce una buona base per il rialzo del morso. Procedimento di realizzazione Fig. 12 - Risultato finale in bocca al paziente. ture. Che non sia necessaria pasta di supporto o simili in fase di cottura comporta, soprattutto in caso di una riabilitazione estesa come questa, un significativo risparmio di materiale e tempo. Last but not least, la nuova vetroceramica convince per le sue caratteristiche estetiche. Con Vita VM 11 è disponibile una ceramica di rivestimento di elevato valore e facile impiego, sviluppata espressamente per Vita Suprinity e che assicura la consueta alta qualità Vita VM. VITA SUPRINITY ® – vetroceramica. Rivoluzionaria. La nuova vetroceramica ad alte prestazioni rinforzata con biossido di zirconio. sicura estremamente resistente abile affid AY6 Li2O 3448 I Le 22 corone sono state realizzate con il sistema Sirona inLab MC XL. In primo luogo si è proceduto alla scansione del modello mascellare della preparazione con la inEos Blue (Figg. 2 e 3). Sono stati quindi eseguiti la configurazione completamente anatomica delle corone con l’inLab-Software V 4.2 utilizzando la progettazione biogenerica (Figg. 4 e 5) e il fresaggio da blocchetti Vita Suprinity, colore A2 e livello di traslucenza T. Non sono stati usati blocchetti ad alta traslucenza per evitare che le decolorazioni presenti sul lato linguale e palatale dei monconi potessero trasparire, compromettendo il quadro complessivo. Il tempo di fresaggio è stato di 10-12 minuti per corona. Le corone allo stato ancora trasparente sono state adattate sul modello (Fig. 6). Si è quindi proceduto alla cottura di cristallizzazione in un forno Vita Vacumat 6000 M e alla prova in bocca per controllare i punti di contatto (Figg. 7-9). Per la cottura sono state seguite le indicazioni del produttore. Come raccomandato, le corone sono state posizionate su perno di platino, non occorrono paste di supporto per la cottura. Abbiamo quindi effettuato un moderato cut-back delle corone frontali da canino a canino (Fig. 10) – ZLS si lavora agevolmente sia allo stato precristallizzato che completamente cristallizzato – e applicato e cotto masse smalto e Transpa Vita VM 11. Abbiamo quindi riprodotto decolorazioni cervicali, scurendo leggermente tutte le corone a partire dalla zona cervicale con i supercolori Vita Akzent Plus (Fig. 11). Allo stato precristallizzato è possibile non solo adattare, ma anche eseguire correzione di forma e di superficie, ad esempio profili, e caratterizzare cromaticamente con la tecnica di pittura. In tal modo è sufficiente una sola cottura. La Figura 12 mostra il risultato in bocca al paziente dopo fissaggio adesivo. SiO2 Esperienze Utilizziamo Vita Suprinity spesso e volentieri, perché è una vetroceramica eccellente con numerosi pregi. Tra i maggiori vantaggi vi è l’elevata caricabilità del materiale, che tra l’altro è significativa per il successo clinico nel lungo periodo. Anche la semplicità d’uso durante la lavorazione è da evidenziare. Considero particolarmente favorevole la stabilità di cottura, con conseguente abolizione di specifici supporti di cottura. Nel nostro laboratorio abbiamo eseguito autonomamente dei test e verificato che Vita Suprinity mantiene effettivamente la stabilità di forma anche dopo numerose cot- 5 VITA SUPRINITY è un materiale della nuova generazione di ed eccezionale affidabilità. La struttura particolarmente vetroceramiche per CAD/CAM. In questo innovativo materiale omogenea assicura semplicità di lavorazione e riproducibi- ad elevate prestazioni, per la prima volta la vetroceramica lità dei risultati. VITA SUPRINITY convince inoltre per l'am- viene rinforzata con biossido di zirconio. Il materiale offre pia gamma di indicazioni. Per ulteriori informazioni consultare: quindi alta resistenza, sicurezza del processo di lavorazione www.vita-suprinity.com facebook.com/vita.zahnfabrik Per informazioni: VITA ITALIA srl, tel. 02 9039261, e-mail [email protected] 6 WEB ARTICLE Teknoscienza WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Realizzazione di un abutment implantare customizzato mediante CAD/CAM Una soluzione specifica per ogni caso clinico T. Lachkar La molteplicità e la sofisticatezza nell’ambito degli elementi protesici in implantologia permettono al professionista di fare la scelta appropriata alle particolarità cliniche di ciascun caso. Se il clinico sceglie un abutment implantare standard, l’odontotecnico dovrà eseguire delle modifiche, il che implica una considerevole perdita di precisione e di tempo. Inoltre, con tali abutment è difficile creare un profilo di emergenza anatomico, in quanto non possono essere modificati, e la base dell’abutment non può essere cambiata. Questa osservazione è ugualmente applicabile all’angolazione, che può anche essere selezionata di default. Un abutment customizzato realizzato mediante CAD/CAM è la soluzione più precisa e semplice per un risultato ottimale. L’abutment viene progettato in modo individuale al fine di assicurare l’omogeneità dello spessore dei materiali e quindi la resistenza globale della protesi. In questo caso, l’odontotecnico ha massima libertà in termini di progettazione al fine di creare un abutment con profilo di emergenza e angolazione ottimali. In questo modo, l’abutment viene progettato e realizzato in modo specifico per ciascun paziente. Il titanio è ormai considerato un materiale di riferimento in implantologia, e questo grazie alle sue caratteristiche biomeccaniche e alla sua biocompatibilità. Oggi, possiamo trarre vantaggio da più di 40 anni di esperienza clinica e di ricerca in implantologia. Gli abutment customizzati possono essere realizzati in titanio, zirconia o materiali ibridi, come la combinazione tra titanio e zirconia, che in alcune circostanze cliniche migliora l’estetica delle aree visibili, pur rispettando i requisiti di biocompatibilità e biomeccanica. Applicazione di un ponte a quattro elementi su tre abutment implantari anatomici Caso clinico Un uomo di 40 anni si è presentato nel nostro studio per un trattamento. Non presentava particolari condizioni mediche né alcuna controindicazione al posizionamento di impianti. Nel 2009, il paziente era stato sottoposto a rialzo di seno (un incremento di volume osseo mascellare e dislocazione della membrana del seno per assicurare il successo implantare grazie all’incremento dell’altezza ossea disponibile) in ospedale, prima del posizionamento di impianti per la sostituzione degli elementi 15-17. Il decorso post-operatorio (dolore, edema ecc.) aveva fatto sì che il paziente fosse assolutamente contrario a un altro intervento di questo tipo sul lato opposto della bocca. Nel corso di un appuntamento nell’ottobre 2011, riuscii a persuadere il paziente ad accettare il trattamento implantare. Suggerii di rimuovere prima di tutto il ponte a tre elementi sui denti 23-25 e di estrarre quindi le radici di 23 e 25, applicare una protesi lo stesso giorno dell’estrazione, per poi proseguire con il posizionamento di tre impianti nella regione 23-25, l’estrazione del dente 26 e l’applicazione di un ponte a quattro elementi come soluzione protesica definitiva. Dato che l’altezza dell’osso disponibile intorno al dente 26 era insufficiente, non avrei posizionato un impianto in quell’area, bensì un’estensione dentale (altrimenti sarebbe stato essenziale un rialzo di seno). Il piano di trattamento venne accettato dal paziente due settimane dopo e i denti 23 e 25 vennero estratti alla fine del mese. La seduta per il posizionamento degli impianti venne fissata per il 10 gennaio 2012: furono posizionati due impianti (NobelReplace RP, Nobel Biocare) con un diametro di 4,3 mm e una lunghezza di 13 mm nei siti 23 e 24, e un impianto (NobelReplace WP) con diametro 5 mm e lunghezza 10 mm nel sito 25. Il dente 26 venne estratto quello stesso giorno, senza posizionamento di un impianto, come già menzionato. Nel maggio 2012, sono state rilevate le impronte a livello dell’impianto (tecnica d’impronta a cucchiaio aperto) e l’occlusione del paziente è stata rilevata mediante silicone e un bite. A causa dei limiti legati all’angolazione degli impianti nelle regioni 24 e 25, ho optato per abutment in titanio. L’angolazione dell’impianto nella re- Fig. 1 - Corona singola su un abutment anatomico in titanio. Figg. 2-3 - Progettazione CAD/CAM degli abutment in laboratorio. Fig. 4 - Immagine CAD/CAM che mostra la struttura secondo gli abutment. Fig. 5 - Rx di controllo degli abutment applicati. Figg. 7-8 - Gli abutment in situ. Notare il lieve pallore della membrana mucosa gengivale che indica un buon adattamento subgengivale. gione 23 permetteva l’inserimento di un abutment in titanio-zirconia per un buon grip gengivale e un miglior risultato estetico. Dieci giorni dopo, sugli impianti sono stati avvitati con un torque di 35 N due abutment in titanio (ANA. T, Laboratoire Dentaire Crown Ceram) e un abutment in titanio-zirconia (ANA. TZ, Laboratoire Dentaire Crown Ceram) e sigillati con composito. È stata eseguita una regolazione dei punti di contatto e dell’occlusione, seguita dalla cementazione di un ponte in ceramica con sottostruttura in zirconia. Tre giorni dopo è stata eseguita una visita di follow-up. Tecnica Per questo caso, è stato possibile utilizzare abutment in materiali differenti in base all’angolazione dell’impianto: titanio per le angolazioni pronunciate e una combinazione di titanio e zirconia per l’angolazione senza limiti particolari. Sarebbe stato possibile utilizzare un abutment in titanio anche per l’impianto nella regione 23, ma ho optato per un abutment in titanio-zirconia per ottenere un miglior risultato estetico nella regione anteriore: luminosità, traslucenza e nessun margine in metallo visibile. Gli elementi protesici customizzati CAD/CAM e gli abutment rispecchiano l’anatomia dentale e permettono un inserimento estremamente preciso di un ponte sugli impianti. Il mantenimento parodontale è quindi più semplice grazie alla facilità di accesso dello spazzolino negli spazi interdentali predeterminati. La semplicità della procedura permette di risparmiare una considerevole quantità di tempo: non sono necessarie modifiche, il ponte viene inserito immediatamente, solitamente l’occlusione risulta ideale ed è possibile ottenere una mag- Fig. 6 - Immagine panoramica e simulazione 3D degli impianti. Figg. 9-10 - Risultato finale. gior precisione. Inoltre, sono necessari solo due appuntamenti: uno per la rilevazione dell’impronta e l’altro per l’applicazione del ponte. Il punto di vista dell’odontotecnico Quando il laboratorio (Laboratoire Dentaire Crown Ceram) ha ricevuto questo caso, ci è stato chiesto di realizzare tre abutment anatomici customizzati con un’interfaccia in titanio per un adattamento individuale e più preciso, rispettando i requisiti di biocompatibilità e biomeccanica, e una parte coronale in zirconia per un miglior risultato estetico. Una volta colato il modello, abbiamo determinato che la considerevole angolazione degli impianti nelle regioni 24 e 25 e la loro posizione poco profonda nel tessuto presentavano difficoltà per quanto riguarda la progettazione di abutment in titanio-zirconia. Il dottor Lachkar ci ha spiegato che in questo caso (ovvero, paziente riluttante a sottoporsi a una chirurgia implantare) era stato obbligato a posizionare gli impianti nell’osso disponibile e non necessariamente nella situazione ideale secondo una pianificazione protesica. In questo caso, l’interfaccia in titanio avrebbe superato considerevolmente la superficie buccale e quindi sarebbe stato necessario ridurla. La superficie adesiva sarebbe stata limitata, il che avrebbe portato a una notevole perdita di resistenza meccanica. Abbiamo quindi deciso di usare un abutment in titanio realizzato da un singolo blocco e progettato in modo specifico per permettere tali sostanziali angolazioni dei denti 24 e 25. Per il dente 23, l’angolazione dell’impianto permetteva un abutment in titanio-zirconia, che è stato preferito a un abutment in titanio, per un miglior risultato estetico. WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 News & Commenti 7 Do you speak English? Quando non basta rispondere “yes” oppure “ok” < pagina 1 Però, l’inglese, forse per un malinteso complesso di inferiorità, pochi ammettono di non saperlo. E alla domanda classica «Do you speak english» tutti rispondono invariabilmente «Yeees». Ma non basta rispondere «sì», annuire con la testa ripetendo «ok», per padroneggiare una lingua che facile non è, checché se ne dica, anche se la grammatica è relativamente semplice. Ma di chi è la colpa di un’ignoranza così dif- fusa? Naturalmente della scuola, di un metodo di insegnamento a pappagallo, con la cosiddetta “total immersion”. Per imparare l’inglese (o altra lingua), si dice, basta mandare a memoria un po’ di frasi fatte (classica “The cat is on the table”), riempire i puntini dei quiz, inserire le crocette, come in una settimana enigmistica, aggiungere una bella (e costosa) “total immersion” in un paese di lingua inglese e voilà, il gioco è fatto: «Yes, I speak English». Il problema riemerge però quando si deve telefonare o quando si affrontano dei dia- Nobel Biocare Symposium Riccione, 23/25 ottobre 2014 %QOKVCVQ5EKGPVKƂEQ Chairman Mauro Merli Enrico Agliardi Giancarlo Barducci 4QDGTVQ$QPƂINKQNK Luca Francetti Luigi Galasso Stefano Gracis Federico Gualini Giuseppe Luongo Domenico Massironi Stefano Panigatti Davide Riva Eugenio Romeo Registratevi su www.simposionobel2014.it loghi approfonditi, un congresso, una conferenza, dove gli “yes”, gli “ok” e le frasi fatte tipo “The cat is on the table” chiaramente non bastano. Ed ecco allora affiorare, tra mugolii, schiarimenti imbarazzati di voce, pause penose e ricerca affannosa di termini che vengono goffamente italianizzati, il divario tra la propria buona cultura professionale e le capacità di espressione in una lingua che, piaccia o no, è sempre più presente, sempre più necessaria e invasiva. Con la triste, amara, conseguenza che chi non la sa, è “out”, candidato a un sottile (ma neanche tanto) complesso di inferiorità. Un po’ come non saper maneggiare un computer o un telefonino d’ultima generazione. La premessa per dire che forse sarebbe giunto il momento di “fill the gap”, ossia riempire la lacuna, colmando il divario tra l’essere (un colto e stimato) professionista e un parlare inglese “ragionato”, che non si basi solo sulla memoria pappagallesca, ma su formule quasi matematiche che spieghino una buona volta perché si dice «I don’t speak English» e non «I not speak English» o simili. Per impadronirsi di un linguaggio che non faccia più sorridere l’interlocutore straniero (anche se, per cortesia, egli non lo darà a vedere) e avviare un dialogo più facile e proficuo, occorrerà quindi abbandonare l’approccio pappagallesco, consapevoli che la mente è fatta più per ragionare che per ritenere. In termini più filosofici occorre passare dall’universale al particolare, e non l’inverso, come si fa ora. Occorre, cioè, partire dalla regola e arrivare alla sua applicazione, e non dalla applicazione alla regola, secondo un processo che solo apparentemente è più facile ed immediato. In realtà, imparare una lingua con questo secondo sistema è come pretendere, ad esempio, che la segretaria di un avvocato metta insieme una memoria difensiva solo perché, sotto dettatura ne ha scritte tante, o che un’assistente alla poltrona curi una carie avendolo visto fare centinaia di volte. Nulla di nuovo sotto il sole, ovviamente, perché è il metodo che si seguiva anni fa, prima di una riforma che di fatto ha contribuito ad aumentare l’ignoranza della lingua e a impoverire tante famiglie, arricchendo nel contempo tante scuole. Per quanto riguarda in particolare i professionisti della sanità (medici e odontoiatri), va da sé che all’apprendimento di base, tradizionale, ragionato, si aggiunga in un secondo momento quello dei termini medico-odontoiatrici corrispondenti. A questo punto e solo a questo punto la permanenza in un Paese di lingua inglese sarà utile per far pratica di quel che si è imparato. Andarci prima per fare la famosa total immersion, è solo lo spunto di una costosa vacanza all’estero. Massimo Boccaletti 8 WEB ARTICLE Teknoscienza WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Risoluzione morfologico-estetica di un incisivo laterale: approccio mini-invasivo Carlo Borromeo*, Massimo Pedrinazzi** *Odontotecnico in Monza e Brianza **Odontoiatra in Milano pagina 1 la presenza del perno in metallo occupi la maggior parte del moncone dentale residuo. Insieme al paziente si valuta la necessità di Il paziente maschio di 45 anni si presenta alla nostra osservazione per un problema estetico a carico dell’incisivo laterale superiore destro (12) eseguito qualche anno prima (Fig. 1). La richiesta del paziente era quella di avere un elemento dentario più simile al controlaterale sia nell’aspetto morfologico-colore (estetico) sia nella componente tissutale a livello del margine gengivale. Il paziente inoltre richiedeva un trattamento veloce e non altamente invasivo. All’E.O. (Fig. 2) si evidenzia un elemento protesico in metal-free del 12 incongruo da un punto di vista estetico e con un processo infiammatorio a livello marginale determinato da una scarsa precisione della corona e il non rispetto dell’ampiezza biologica. L’aspetto radiografico (Fig. 3) evidenzia la presenza di un perno in metallo e una terapia endodontica senza sintomatologia da parte del paziente. Dopo un colloquio con il paziente sulle diverse possibilità terapeutiche, soprattutto legate all’incognita di non sapere che tipo di moncone dentale residuo avremmo potuto trovare dopo la rimozione della corona, si decide in accordo con il paziente di iniziare la terapia cercando di rispettare una tempistica veloce e non altamente invasiva. Iniziata la terapia, alla rimozione della corona metal-free (Fig. 4) si evidenzia come Fig. 1 - Situazione iniziale. Fig. 2 - Dettaglio dell’elemento 12. Fig. 3 - Aspetto radiografico. Fig. 4 - Aspetto del moncone dopo la rimozione della corona metal-free. Fig. 6 - Modelli in articolatore per ceratura. Fig. 7 - Ceratura d’analisi elemento 12. Fig. 8 - Prova della ceratura nel cavo orale. Fig. 9 - Particolare della ceratura. Fig. 10 - Particolare della ceratura. Fig. 11 - Mascherina in silicone palatale della ceratura. Fig. 12 - Mascherina in silicone vestibolare. Fig. 13 - Mascherina in silicone vestibolare (sezione verticale). Fig. 14 - Visione laterale mascherina vestibolare. Fig. 15 - Terapia endodontica. Isolamento del campo con diga di gomma. Fig. 16 - Visione del canale endodontico con microscopio operativo a 16X. < Descrizione caso eseguire una estrusione ortodontica al fine di poter avere un maggior supporto dentale e ripristino dell’ampiezza biologica, come garanzia di stabilità a lungo termine dell’elemento dentario protesico finale. Di fronte al diniego del paziente si decide di applicare tutte le tecniche e gli accorgimenti clinici per cercare di ottenere un risultato estetico accettabile, nel rispetto dell’aspetto clinico-biologico e tecnico. L’utilizzo del microscopio operativo in tutte le fasi cliniche consentirà di tenere sotto controllo ogni minimo dettaglio al fine di risparmiare più possibile tessuto dentale residuo e sfruttare al massimo le tecniche adesive. > pagina 9 Fig. 5 - Aspetto del moncone dopo la rimozione del perno in metallo. Si noti la mancanza di struttura dentale residua. Teknoscienza Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Fig. 17 - Preparazione del canale con strumenti ultrasonici utilizzando microscopio operativo 16X. Fig. 18 - Aspetto del moncone prima della ricostruzione post-endodontica a 16 ingrandimenti. Fig. 19 - Ricostruzione post-endodontica con utilizzo di perno in fibra di vetro. Fig. 20 - Utilizzo della mascherina guida per la preparazione. Visione frontale. Fig. 24 - Preparazione modello di lavoro. Fig. 21 - Utilizzo della mascherina guida per la Fig. 22 - Preparazione del moncone con utilizzo del Fig. 23 - Rifinitura con strumenti ultrasonici e sotto preparazione. Visione laterale. microscopio operativo a 16X. alto ingrandimento 16X. Fig. 25 - Modello di lavoro. Fig. 26 - Prova cappetta struttura. Fig. 27 - Controllo livello di precisione sotto ingrandimento 16X. 9 Fig. 28 - Stratificazione cappetta con l’aiuto della mascherina in silicone. Fig. 32 - Risultato estetico finale. Fig. 29 - Verifica forma con vernice aurea. < pagina 8 Fase operativa Una volta rimosso il perno (Fig. 5) prima di iniziare la fase ricostruttiva del moncone viene rilevata un’impronta al fine di poter eseguire una ceratura diagnostica. Arrivano in laboratorio le impronte in alginato del paziente dopo aver tolto la corona in ceramica e il perno e, contemporaneamente, le foto con la corona ancora nel cavo orale e la prescrizione del clinico con segnalate le criticità del paziente rispetto la sua corona e quello che lui vorrebbe migliorare (forma-colore) (Fig. 6). Dopo aver valutato con il clinico e il paziente le rispettive richieste, procedo ad una ceratura d’analisi con una cera specifica idonea per questo, con la possibilità di poter essere anche provata direttamente in bocca (Fig. 7). A questo punto vengono mandati in studio i modelli con la ceratura dove viene provata direttamente nel cavo orale e si faranno le verifiche del caso; se necessario eseguiamo le modifiche direttamente in studio (Fig. 8). Una volta verificata e accettata la ceratura, i modelli ritornano in laboratorio, dove si ricontrolla che il laterale in cera arrivi integro in tutte le sue parti (Figg. 9, 10). Una volta ri- Fig. 30 - Particolare della corona in ceramica e della ceratura. posizionato il dente sul modello, eseguo delle mascherine in silicone palatale, vestibolare e sezionali, che riprodurranno esattamente la forma e i volumi del dente modellato e serviranno al clinico per il rifacimento del perno radicolare e a me per eseguire perfettamente il dente come è stato fatto e provato, aiutandomi anche nella stratificazione e dare degli spessori idonei alla cappetta in disilicato (Figg. 11-14). Dopo aver isolato il campo con la diga di gomma (Fig. 15) grazie all’utilizzo del microscopio operativo (Fig. 16) viene preparato il canale con utilizzo di strumenti ultrasonici (Fig. 17) per permettere una migliore detersione del canale e aumentare le potenzialità adesive della ricostruzione post-endodontica (Fig. 18). Per la ricostruzione post-endodontica è stata utilizzata una tecnica adesiva utilizzando un perno in fibra di vetro (Fig. 19). L’utilizzo della mascherina guida in silicone, preparata sulla base cera diagnostica, permetterà di eseguire una preparazione del moncone nel rispetto degli spazi ideali-corretti per la ceramica (Figg. 20, 21). Anche in questo caso, l’utilizzo del microscopio operativo durante la preparazione (Fig. 22) e la rifinitura del Fig. 31 - Particolare dell’elemento 12 terminato. moncone eseguita con strumenti ultrasonici (Fig. 23) ci consentirà di risparmiare il più possibile la struttura dentale residua e allo stesso tempo alzare e migliorare il livello di precisione, indispensabile per la buona riuscita del risultato finale. L’impronta di precisione è stata eseguita con la tecnica del doppio filo utilizzando un polietere a doppia viscosità e inviata al laboratorio per la fase tecnica. Successivamente è stato allestito un elemento provvisorio, ribasato in bocca con resina acrilica, dopo aver preparato il perno e passata la fase di condizionamento dei tessuti con un provvisorio eseguito sulle indicazioni della ceratura. Arriva in laboratorio l’impronta definitiva, e dopo averla controllata, pulita e disinfettata, eseguo il modello di lavoro (Figg. 24, 25) su cui viene costruita la cappetta in disilicato. La struttura (cappetta) viene provata in bocca per controllare il livello di precisione. Livello precisione verificato non solo con l’utilizzo di pasta rilevatrice ma anche attraverso una visione diretta con il microscopio a 16X (Figg. 26, 27). Dopo aver provato la cappetta in disilicato nel cavo orale e avuto la conferma della sua precisione da parte del clinico, comincio la stratificazione aiutandomi con le mascherine in silicone (Fig. 28). Alla fine delle stratificazioni e cotture, comincio la fase della rifinitura durante la quale, con l’aiuto di polvere aurea, controllo la forma del dente che sto eseguendo (Fig. 29). Dopo la rifinitura e lucidatura, l’elemento appena eseguito viene consegnato allo studio e viene provato. Se tutto risulta corretto e preciso si procede alla cementazione (Fig. 30, 31). Una volta controllato il risultato estetico-funzionale e soddisfatte le aspettative del paziente, l’elemento protesico metal-free viene cementato con un cemento resinoso di ultima generazione (Fig. 32). Conclusioni La difficoltà di questo caso clinico che ha aperto un ventaglio di opzioni terapeutiche, rappresenta molto spesso l’aspetto più impegnativo nella pratica clinica. L’utilizzo di tecniche mini-invasive, la possibilità di operare ad alto ingrandimento in tutte le fasi cliniche e un team approach affiatato ha consentito la risoluzione del caso, andando incontro alle aspettative del paziente. 10 L’Intervista Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Premio internazionale Rhein83 Nel 2014 la Rhein83 ha organizzato la prima edizione del “Premio internazionale Rhein83”. Le sistematiche Rhein sono conosciute ed utilizzate in oltre 90 paesi. Nel desiderio di dare ulteriore visibilità ai numerosi odontotecnici che usano le sistematiche Rhein è stata organizzata la I edizione internazionale. La giuria ha ritenuto meritevole di particolare attenzione quello proposto da Leonardo Guzman, odontotecnico spagnolo, che da alcuni anni conosce e utilizza i prodotti Rhein83. Leonardo e la moglie, anche lei odontotecnico, sono stati invitati in Italia in occasione di “Amici di Brugg 2014”. La Redazione di Lab Tribune ha intervistato il sig. Guzman. Sig. Guzman a maggio, in occasione di “Amici di Brugg”, lei è stato proclamato il vincitore della I edizione del “Premio internazionale Rhein83”. Da quanti anni conosce e usa le sistematiche Rhein? Ho conosciuto la sistematiche Rhein due anni fa sfogliando cataloghi e depliant pubblicitari che ho visto negli uffici di un distributore di Barcellona. Mi servivano degli attacchi e ho voluto provare quelli della Rhein. Prima di usare le sistematiche Rhein cosa usava? Prima di usare i prodotti Rhein generalmente usavamo i prodotti Bredent e, prima di Bredent, i Locator. Ma dato che non ci offrivano nuove possibilità oltre ad impianti e sovrastrutture, abbiamo scelto la Rhein per il maggior ventaglio prodotti di cui dispone. Inoltre la Rhein83 in Spagna è molto presente con corsi di formazione che altre aziende non fanno e ritengo fondamentale il corretto utilizzo delle sistematiche e solo il continuo aggiornamento ti può dare tutto ciò. È normale avere dubbi dopo un corso e quando impari delle tecniche nuove. La Rhein mi dà la possibilità di chiamare degli odontotecnici specializzati che mi chiariscono qualsiasi dubbio. Secondo lei ci sono differenze nel modo di lavorare degli odontotecnici italiani e spagnoli e se sì quali? No. Ritengo che le tecniche usate siano uguali e così anche i prodotti. In spagna la figura dell’odontotecnico è riconosciuta? No perché la scuola spagnola di protesi è relativamente nuova rispetto a quella degli altri paesi. Non ha più di 20-30 anni. Prima ognuno si formava in un laboratorio come apprendista. In Italia avete molti anni di vantaggio. L’odontotecnico si è dovuto guadagnare un posto nell’odontoiatria. Adesso vedo che la nuova generazione di dentisti vuole vicino a sé un buon odontotecnico, perché ha capito che è fondamentale per evitare insuccessi. In Spagna che importanza ha il CAD/CAM ed in generale il digitale? Sempre di più, perché significa poter produrre di più. Se io devo prendere una persona per lavorare di sera ed un’altra per fondere… Ho una macchina che lascio lavorare di sera e la mattina trovo tutto fatto, io posso produrre di più. Il modo di produrre di più non è tenere più personale ma poter ripetere bene le cose e controllarle, questo lo dà il CAD/CAM. VIENI A TROVARCI AL PADIGLIONE 3 STAND D109-E112 PER TE IN REGALO LA CHIAVETTA USB RHEIN’83 L’odontotecnico teme il CAD/CAM? Molto. Più anni hai e più paura hai del CAD/CAM. Io vedo che i nuovi odontotecnici invece sono nati con il CAD/CAM e non saprebbero farne a meno. Cosa pensa del futuro del lavoro dell’odontotecnico in Spagna? L’evoluzione naturale di un odontotecnico è verso un disegnatore industriale seduto davanti allo schermo di un pc, quello che anticamente si faceva in cera, lo disegna. Il CAD/CAM crescerà abbastanza nei prossimi 20 anni. L’odontotecnico dovrà dominare il laboratorio manualmente ma anche il CAD/CAM per poter disegnare le protesi. Ci sono cose che prima dovevi verificare manualmente in bocca al paziente e adesso c’è una macchina che misura direttamente e ti dice se ci sono errori, velocizzandoti il lavoro. Come si vede tra 10 o 20 anni? Via E.Zago 10/abc 40128 Bologna (Italy) Tel. +39 051244510 ZZZUKHLQFRPPDUNHWLQJ#UKHLQLW Spero uguale. So che il mio lavoro evolverà molto perché se guardo indietro a quello che facevo 20 anni fa tutto è cambiato anche se non sembra. Anche se sarà una rivoluzione nel modo però la sostanza del lavoro non cambierà. Continuerò a fare protesi ma non so in che modo. Lab Tribune Teknoscienza 11 Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Caso protesico Leonardo Guzman Caso Elastic Seeger superiore e inferiore Il dentista presenta all’odontotecnico il caso nel seguente modo. Paziente di 58 anni con costituzione atletica e con la necessità di un sistema che offra una ritenzione affidabile, forte. Il paziente mostra impianti divergenti e con differenti altezze. L’odontotecnico offre la soluzione delle barre Elastic Seeger per correggere la divergenza e le altezze differenti negli impianti e per la passività che offre questo sistema della Rhein83. Inoltre si nota poca dimensione verticale. Il medico condivide il piano di trattamento protesico proposto. Procedimento Dopo la preparazione dei modelli e il posizionamento in articolatore con le basi d’articolazione si fanno due protesi in cera e si invia alla clinica la prova dei denti per vedere la grandezza, la proporzione e lo spazio tra i bordi alveolari per poter realizzare le barre. Si fa una chiave in silicone di questa prova per distribuire gli spazi della barra, le ritenzioni e la sovrastruttura. Dopo si modella la barra, seguendo la perpendicolare del piano masticatorio per avere una migliore inserzione nella protesi e si distribuiscono i dispositivi d’ancoraggio (attacchi OT Equator) per poi modellare la sovrastruttura. Una volta fusa, ripassata e pulita la barra si realizza una prova in clinica per assicurarsi che tutto sia corretto. Il penultimo passaggio consiste in una prova dei denti con il montaggio sopra la sovrastruttura in clinica. Alla fine si carica la protesi e si termina. Fig. 1 - Si avvitano gli OT Equator negli impianti del modello. Questi Equator sono stati scelti preceden- Fig. 2 - Successivamente posizioniamo i cilindri calcinabili per il Seeger e su questi collochiamo le Fig. 3 - La modellatura della barra sarà in funzione dello spazio che avremo con la protesi futura, temente in funzione della profondità degli viti di chiusura, avendo così i modelli già pronti per questo spazio ci viene dato con la mascherina impianti, lasciandoli sempre sopra la gengiva. iniziare a modellare la barra. previamente realizzata in silicone. Figg. 4, 5 - Modelliamo e prepariamo la barra per avere una migliore inserzione ed un miglior adattamento della sovrastruttura. In seguito posizioniamo gli Equator calcinabili (OT Equator profile) sulla barra verificando che non interferiscano minimamente con il posizionamento dei denti in resina. Fig. 6 - Fissiamo i perni di colata alla barra e fondiamo. Fig. 10 - Barra in posizione per la prova (si usano gli anelli rossi da laboratorio). Figg. 7, 8 - Una volta fuse e lucidate, le barre vengono provate in bocca al paziente. Fig. 9 - Gli Equator vengono avvitati in bocca. Fig. 11 - Verifica radiologica della passività di entrambe le barre. Fig. 12 - Modellazione della sovrastruttura direttamente sul modello master. Figg. 13, 14 - Protesi provata e finita in resina. Fig. 15 - Esploso dei componenti prima della Fig. 16 - L’odontoiatra in attesa della barra fusa ha Figg. 17, 18 - Posizionamento barra, inserimento a scatto dell’anello Seeger bianco passivante e fissaggio consegna all’odontoiatra. usato gli Equator per la ritenzione del provvisorio. con la vite di chiusura. Fig. 19 - Prova dello spazio tra barra e gengiva per una corretta igiene. Fig. 20 - Barre avvitate in bocca. Fig. 21 - Protesi inserite sulle barre e prova dell’occlusione centrica ed eccentrica. Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Montesilvano 2014: ANTLO a quota 31! Si terrà il 26 e 27 settembre presso il Palacongressi d’Abruzzo a Montesilvano (Pescara) il 31° Congresso Nazionale Tecnico Scientifico ANTLO, il più importante appuntamento culturale fra i tanti congressi ed eventi organizzati da ANTLO nel corso dell’anno. Ne parliamo con Massimo Maculan, presidente nazionale ANTLO e Gabriele Barbarossa, segretario nazionale ANTLO. Presidente Maculan, a fine mese si terrà il vostro Congresso nazionale con alcune importanti novità oltre a un programma di tutto rispetto. Con il 31° Congresso nazionale abbiamo voluto compiere un deciso salto di qualità rispetto alle passate edizioni, anche recenti, sia nell’offerta formativa sia nelle modalità di erogazione, inserendo anche un importante spazio di riflessione politico-sindacale, per non parlare di quanto prevediamo di fare per la “convivialità”. Parliamo intanto del programma culturale. Abbiamo intanto riconfermato le tre sessioni in cui si articola il Congresso: protesi, ortodonzia e “sessione palcoscenico”, dedicata ai nuovi relatori. Senza nulla togliere alle passate edizioni, quest’anno contiamo sulla presenza di relatori che rappresentano oggettivamente quanto di meglio può offrire oggi la cultura odontotecnica: veri e propri mostri sacri. Grandi nomi e grandi temi come si può facilmente dedurre scorrendo il programma Anno 33, n. 3 il nuov o Luglio 2014 Poste Italiane S.p.A – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, NO/Torino - Contiene inserti pubblicitari 3 2014 laboratorio odontotecnico G. Gallelli, S. Streva Tecnologia CAD a confronto con quella tradizionale, fase dopo fase, tempi, difficoltà e costi. Se conviene, quando e a chi I. Bortolini La relazione centrica: croce e delizia dei nostri manufatti protesici G. Rossi Zirconia in laboratorio: un concetto in evoluzione F. Guacchione La Toronto fatta… con il cervello Il Nuovo Laboratorio Odontotecnico In uscita a luglio il terzo numero! www.antlo.it sin dal corso precongressuale del mattino di venerdì 26 settembre. È quindi giusto rivolgere un doveroso ringraziamento alla nostra Segreteria culturale per il programma realizzato. siamo di estendere l’offerta ad altri prodotti, utilizzando il nostro sito per l’eventuale ordinazione e distribuzione. Previsioni sul livello di partecipazione? E per quanto riguarda le modalità di erogazione cui accennava? Nonostante la presenza di tanti “mostri sacri” dell’odontotecnica italiana, i veri attori e protagonisti saranno gli stessi partecipanti, che potranno completamente interagire con i relatori, annullando così ogni oggettiva separazione fra platea e palcoscenico. Ciò al fine di conseguire due obiettivi convergenti: il massimo livello di fruizione dell’offerta formativa – e quindi di ricaduta concreta nella pratica routinaria di laboratorio – e il massimo livello di interesse e attenzione. Il tutto attraverso una completa interazione con i relatori. Non a caso abbiamo scelto come filo conduttore per l’attività culturale ANTLO, e non solo per il Congresso di Montesilvano, la frase di W.B. Yeats: «Istruire non significa un secchio da riempire, ma un fuoco da accendere». Con lo spazio culturale e la partecipazione del dottor Condò si continua idealmente il percorso avviato con il Convegno del Centro Studi. Intendiamo – come promesso – far approdare “ la questione odontotecnica” in tante nostre manifestazioni culturali sia per informare direttamente il maggior numero di odontotecnici sulle vicende più strettamente politico-sindacali, sia per farli partecipare attivamente al confronto e alla riflessione. Anche per lo spazio politico-sindacale è infatti prevista l’interazione fra relatori e partecipanti. ANTLO ha la grande opportunità di veder partecipare ai propri eventi culturali un numero davvero cospicuo di odontotecni- Gabriele Barbarossa e Massimo Maculan ci e quindi, oltre ad aggiornare sul “come si fa un bel dente”, perché non approfittare per illustrare e far partecipare sul “come difendere e tutelare questo dente ben fatto”? Anche in questo si caratterizza il salto di qualità che intendiamo compiere come ANTLO, non solo nell’offerta formativa, ma anche nella rappresentanza generale della categoria che sempre più deve essere parte attiva delle proprie scelte. Segretario Barbarossa, cosa ci dice sul versante della convivialità? I Congressi ANTLO da sempre sono anche sinonimo di amicizia e convivialità. Ne hanno dato testimonianza recentemente in alcuni media associativi anche grandi nostri dirigenti che hanno fatto la storia dell’Associazione. Quest’anno prevediamo per l’appuntamento conviviale del venerdì sera non la solita cena, ma una vera e propria festa sulla spiaggia, mentre altre sorprese attenderanno i partecipanti sia al termine del Congresso sia durante, con la messa a disposizione, a costi davvero contenuti, di primi prodotti a “marchio ANTLO” come T-shirt, camici da lavoro, agendine griffate, ecc. Il tutto per rinsaldare e consolidare il già alto senso e orgoglio d’appartenenza. Sperimenteremo così lo “spazio gadget” e se avremo un buon riscontro pen- Il nostro obiettivo è confermare i numeri dello scorso anno, ma soprattutto acquisire un grande livello di soddisfazione per l’offerta formativa e di gradimento per lo sforzo organizzativo compiuto. I primi dati a disposizione indicano che siamo sulla buona strada. La macchina organizzativa sta già girando a pieni regimi sia a livello nazionale che regionale. Sono stati approntati pacchetti a costi davvero contenuti per andare incontro a esigenze che nel momento attuale di crisi assumono in molti casi aspetti certamente non secondari. È stata avviata una campagna promozionale che ha visto, oltre ai tradizionali strumenti e alle consuete modalità, la partecipazione attiva di alcuni dei relatori che – come si suol dire e, nella fattispecie, non a caso – ci hanno messo la faccia. Alcuni dirigenti in questi giorni si stanno anche impegnando sui social network attingendo a piene mani a forme inconsuete di “autoironia” per promuovere il nostro Congresso. Dobbiamo infatti sempre tenere i piedi ben saldi per terra anche in momenti di grande sviluppo dell’Associazione. D’altra parte, un grande comico come Alberto Sordi soleva dire che “ bisogna essere molto seri per far sorridere” e noi di ANTLO vogliamo essere sempre seri, puntuali e competenti, ma con il sorriso sul volto e ben sapendo che nessuno è l’ombelico del mondo. D’altra parte il sorriso e l’autoironia altro non sono che elementi caratterizzanti lo stato di gran salute dell’Associazione, della voglia di impegnarsi, del senso e dell’orgoglio d’appartenenza. ANTLO odontotecnici italiani Eventi 13 Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Partecipa all’evento europeo Digital Dentistry Show! International Expodental - Milano, 16-18 ottobre 2014 Le opportunità per i visitatori Il Digital Dentistry Show (DDS) si svolgerà per la prima volta in Europa, in un’area dedicata dell’Expodental di Milano, avendo come focus l’(in)formazione sulle ultime novità nell’ambito dell’odontoiatria digitale. L’area, collocata in posizione centrale, riconoscibile per la sua disposizione come nella locandina pubblicitaria a fianco, verrà allestita come un grande palcoscenico/sala meeting a vista con 150 posti a sedere, una saletta workshop riservata per altri 30, un’area coffee-break e relax, circondata dagli stand delle aziende che presentano prodotti e novità relative al settore dentale digitale, quali Cad/Cam, software, Cone Bean, le apparecchiature per impronte digitali e tantissime altre novità, anche di prodotti più tradizionali con applicazioni digitali. Efficace scambio di informazioni I visitatori avranno la possibilità di accostarsi alla tecnologia digitale del dentale attraverso conferenze e corsi workshop e la presentazione di prodotti. Gli espositori sono collocati intorno a una sala conferenze/auditorium centrale, per fornire un’informazione più completa sui loro prodotti e incontrare inoltre i loro potenziali clienti in un ambiente dedicato esclusivamente all’odontoiatria digitale, valorizzando le proprie opportunità di vendita attraverso strumenti educativi e di marketing personalizzati. Focus sulla formazione Lezioni e seminari dal vivo, workshop interattivi e presentazione di prodotti saranno tenuti da esperti aziendali e opinion leader in inglese e italiano. Formazione continua (continuing education) I partecipanti avranno l’opportunità, registrandosi, di ottenere i crediti ADA, che anche per gli italiani valgono il 50% ai fini ECM. Le lezioni preregistrate, così come lezioni dal vivo registrate durante lo show, saranno archiviate sul sito DDS, dove saranno disponibili gratuitamente. DDS Handbook Il DDS Europa 2014 Handbook farà ai partecipanti un resoconto aggiornato e dettagliato delle notizie dei prodotti, dei case report e del programma degli eventi, assumendo di fatto la funzione di una guida completa di aziende e prodotti. Caffè con gli esperti (“Coffee with the expert”) I “Caffè con gli esperti” offrono l’opportunità di incontrarsi con opinion leader ed esperti del settore, per un proficuo dialogo in un’atmosfera rilassata. Concetto innovativo L’offerta DDS, di facile apprendimento, mirata alla formazione, è fatta su misura per le esigenze dei professionisti che desiderino accostarsi alle tecnologie digitali e per coloro che già abbiano dimestichezza con quelle più avanzate dell’ambito dentale. Target I corsi, in programma giovedì 16 ottobre (tra le 10 e le 18), venerdì 17 ottobre (tra le 9 e le 18) e sabato 18 ottobre (dalle 9 alle 14), sono rivolti, a seconda degli argomenti, a odontoiatri, odontotecnici e igienisti dentali. Preregistrazione Si consiglia la preregistrazione sul sito: www.digitaldentistryshow.com Per gli utenti italiani rivolgersi, in alternativa, a: [email protected] Tel.: 011 31 10 675 14 Notizie dalle Aziende Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 IV Sirona Users Meeting 13 e 14 novembre al Palazzo della Gran Guardia di Verona “Le regole della moderna odontoiatria interpretate in chiave digital” è il tema scelto per la IV edizione dell’evento che riunisce gli utilizzatori italiani delle tecnologie Sirona. Un tema che rappresenta senza dubbio una sfida: quella di coniugare i principi e le metodologie che costituiscono lo stato dell’arte della moderna odontoiatria con i nuovi paradigmi che scaturiscono dall’adozione delle tecnologie digitali. Proprio per rispondere a questa sfida, il programma di quest’anno, articolato in due giornate, intende rappresentare un punto di svolta nel mondo odontoiatrico: per la prima volta, infatti, i professionisti che hanno contribuito a redigere le regole delle moderne riabilitazioni odontostomatologiche saranno affiancati dall’équipe dei Trainer di Sirona Digital Academy con l’obiettivo di rileggere i casi clinici semplici e complessi attraverso gli strumenti della digital dentistry. In quest’ottica, il IV Sirona Users Meeting vedrà avvicendarsi sul palco una “staffetta” di professionisti che, con ruoli diversi, si passeranno tra loro il testimone per assicurare continuità fra le due modalità di interpretazione della pratica quotidiana. Insieme, avranno l’ambizione di raggiungere quel traguardo rappresentato dal mantenimento degli standard qualitativi più elevati e dalla semplificazione delle procedure. La tesi che si intende dimostrare è che le tecnologie basate sul digitale non cancellano le regole, anzi: l’adozione della digital dentistry nella pratica quotidiana, affiancata a quelle stesse regole, offre vantaggi in termini di semplificazione e standardizzazione delle procedure. Il tutto, ovviamente, a vantaggio della predicibilità dei risultati finali in termini di estetica, funzione e soddisfazione del paziente. Entrando nello specifico del programma, il giovedì pomeriggio sarà dedicato alla sessione di diagnostica odontostomatologica e decisione clinica, presieduta dal dottor Tiziano Testori. Grazie all’intervento della dottoressa Francesca Manfrini, presidente dell’Accademia Italiana di Conservativa, si approfondirà l’approccio conservativo alla formulazione del piano di trattamento nei casi complessi. Nella parte dedicata alle tecnologie digitali, l’attenzione si concentrerà sull’utilizzo della terza dimensione per la visione diretta della situazione clinica. Il venerdì mattina, i professori Roberto Scotti e Francesco Simionato guideranno la sessione dedicata a protocolli clinici e metodologie in protesi e implantoprotesi. Il dottor Leonello Biscaro, presidente dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica e il dottor Stefano Gracis, past president della stessa Accademia, coinvolgeranno i partecipanti nella formulazione del piano di cura nelle riabilitazioni semplici e complesse. Da un punto di vista “digital”, i trainer di Sirona Digital Academy illustreranno i nuovi metodi, le nuove funzioni software e i materiali innovativi che offrono al clinico una maggiore predicibilità ed efficienza. Il venerdì pomeriggio, con presidente il dottor Roberto Spreafico, si terrà la sessione di riabilitazione conservativa mininvasiva odontostomatologica. Il dottor Sandro Pradella, dell’Accademia Italiana di Conservativa, illustrerà le linee guida sulle preparazioni conservative, i metodi di build-up e cementazione adesiva nella restaurativa mininvasiva. Anche in questo ambito, verrà poi testimoniato come l’adozione delle tecnologie digitali porti a una rivoluzione nelle potenzialità mininvasive estetiche e nell’utilizzo di materiali di ultima generazione. La sessione per odontotecnici vedrà il professor Francesco Simionato parlare del supporto della scienza dei materiali alle metodologie digitali in odontotecnica, mentre i trainer di Sirona Digital Academy proporranno la soluzione di casi protesici complessi grazie ai nuovi strumenti digitali e introdurranno il nuovo software inLab 4.3. La sessione per igienisti dentali sarà caratterizzata da un corso sull’utilizzo avanzato di strumenti digitali per la lettura 3D del cavo orale a cura della professoressa Gianna Nardi e della dottoressa Laura Antonia Marino e la presentazione della spettrometria come innovativo strumento di indagine nell’igiene orale a cura della professoressa Gianna Nardi. Per condividere anche un clima di convivialità, i partecipanti al IV Sirona Users Meeting avranno la possibilità di unirsi all’esclusiva e originale atmosfera del Dinner Party che si terrà il giovedì sera presso il museo Nicolis di Verona. R HEIN83 Attacchi a sfera filettati intercambiabili con guaina da incollare OT CAP normo-micro e OT Equator Seguendo il continuo sviluppo nella ricerca dei materiali e della sistematica CAD/CAM, i laboratori di Ricerca & Sviluppo diretti da Gianni Storni, partendo dagli attacchi OT CAP e OT Equator, hanno sviluppato la nuova linea di attacchi filettati intercambiabili. Sono state quindi sviluppate le sfere OT CAP normo e micro e OT Equator con filettatura di 2 mm per barre fresate al CAD/CAM già filettate dal centro fresaggio. Se invece il sistema CAD/CAM ha prodotto la barra senza la filettatura ma con i fori da 2,2 mm, la Rhein83 fornisce la guaina filettata da incollare e gli attacchi OT CAP normo e micro e OT Equator con filettatura da 1,6 mm. Nel primo caso l’attacco scelto si avwww.rhein83.com viterà direttamente nella barra. Nel secondo caso si incollerà la guaina filettata nel foro già presente nella barra e quindi si avviterà l’attacco scelto nella guaina. Per avere maggiori informazioni, conoscere tutte le soluzioni ed il protocollo di utilizzo è possibile parlare con uno specialista chiamando il numero verde 800901172 oppure scrivendo a [email protected]. Eventi 15 Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 XXXIII Congresso internazionale AIOP: la rivoluzione continua! iscrizione, per clinici, odontotecnici e personale ausiliario. Per ogni dettaglio sul programma e per iscriversi alla newsletter si può visita- re il sito www.aiop.com, dove sarà possibile anche iscriversi a quota agevolata al corso precongressuale fino al 5 novembre. ACC A D E M I A I TAL I A N A D I O D O NTO I AT R I A P ROTE S ICA Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna XXXIII CONGRESSO INTERNAZIONALE LA PROTESI ED IL VOLTO: NON SOLO ESTETICA Giovedì 20 Novembre CORSO DI AGGIORNAMENTO PRECONGRESSUALE PIANO DI TRATTAMENTO INTERDISCIPLINARE: STRATEGIE BASATE SULL’EVIDENZA SCIENTIFICA PER IL SUCCESSO Dott. Marcelo Calamita, Dott. Christian Coachman Sabato 22 Novembre dalle ore 09.00 alle ore 13.30 Sessione Comune INTEGRARE LA RIABILITAZIONE PROTESICA NEL VOLTO Odt. Udo Plaster, Prof. Wael Att, Odt. Giuseppe Romeo, Dott. Francesco Mintrone, Odt. Shigeo Kataoka Venerdì 21 Novembre 21-22 Novembre EXTREME CAD-CAM LA PROTESI ED IL VOLTO: NON SOLO ESTETICA CEMENTAZIONE IN PROTESI: PROCEDURE E NUOVE SOLUZIONI TERAPEUTICHE Dott.ssa Petra Guess, Dott. Davide Cortellini, Odt. Angelo Canale XXXIII CONGRESSO INTERNAZIONALE dalle ore 09.00 alle ore 13.00 Sessione Clinica Dott. G. William Arnett, Dott. Renato Cocconi, 1SPG.JSDP3BÿBJOJ%PUU&[JP$PTUB%PUU1JFSP7FOF[JB 0EU4IJHFP,BUBPLB0EU"OESFBT,VO[ Dalle ore 14.30 alle ore 18.15 Sessione Comune AIOP FORUM - L’ESTETICA INCONTRA LA FUNZIONE: GESTIONE DELLA DIMENSIONE VERTICALE E DELLA GUIDA ANTERIORE %PUU1BPMP7JHPMP%PUUTTB$PTUBO[B.JDBSFMMJ Odt. Roberto Canalis, Dott. Mauro Broseghini, Odt. Cristiano Broseghini, Dott. Stefano Gracis, 0EU-VDB7BJMBUJ Dott. Ugo Torquati Gritti, Odt. Armando Buongiovanni Sabato 22 Novembre AG EM T Sessione Odontotecnica %PUU"OESFB4BWJ%PUU.BSDP7BMFOUJ CORSO DI PROTESI TOTALE MAN Venerdì 21 Novembre EN L’Accademia italiana di Odontoiatria protesica corona un anno denso di successi scientifici e mediatici con un Congresso dal tema assolutamente inedito: “La protesi ed il volto: non solo estetica”. Trattare i pazienti in modo globale, visualizzare i trattamenti protesici nel contesto dell’intero viso, conciliando l’attenzione al dettaglio e la qualità tecnica all’estetica dei tessuti periorali… non solo si può, ma potenzia ed esalta il risultato dell’intera terapia. Chi meglio di AIOP poteva affermare che non si può parlare di estetica del terzo inferiore del viso se non vengono ottimizzati il supporto dei tessuti, la dimensione verticale, una funzione corretta e armonica? Chi, se non i protesisti e gli odontotecnici “made in AIOP”, possono dialogare con gli specialisti in medicina e chirurgia estetica per spiegare ai pazienti che se il sistema non viene trattato nel suo complesso, i risultati “apparenti” rischiano di non essere durevoli? AIOP può farlo, e lo farà a Bologna dal 20 al 22 novembre, organizzando nell’ambito di un Congresso tradizionalmente ai vertici scientifici internazionali, anche un evento dedicato alla stampa, con esperti di medicina estetica, giornalisti, opinionisti e rappresentanti dei consumatori. L’Accademia e i suoi soci, grazie al progetto AIOP&Media stanno diventando un punto di riferimento per i pazienti e per gli organi di comunicazione, che si rivolgono ai soci AIOP come referenti privilegiati per avere informazioni attendibili e qualità delle prestazioni, cliniche e odontotecniche. La medicina estetica è il settore emergente del terzo millennio, ed esiste il rischio che esigenze di tipo “commerciale” abbassino il livello delle terapie, screditando l’intera categoria dei medici e degli odontoiatri che se ne occupano: l’AIOP intende, con questo Congresso, estendere il livello qualitativo, che ha fatto conoscere nel mondo l’Accademia e i suoi membri, alle terapie estetiche del volto, sia dal punto di vista progettuale sia da quello operativo. Sin dal corso precongressuale (l’attesissima coppia Marcelo CalamitaChristian Coachman), l’attenzione sarà puntata sulla visualizzazione del risultato e sulla pianificazione terapeutica nei casi esteticamente a rischio, e l’argomento verrà sviscerato nelle relazioni congressuali, dove non mancheranno le ormai tradizionali sessioni dedicate alla protesi totale, all’odontoiatria digitale, al management e ai giovani. Insomma, un evento contenitore che ne racchiude molti, con una sola COME RENDERE EFFICACE L’ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE DELLO STUDIO ODONTOIATRICO Prof. Paolo Di Marco, Prof. Daniele Rimini BANDO MARIO MARTIGNONI PER IL MIGLIOR POSTER SCIENTIFICO BANDO ROBERTO POLCAN PER IL MIGLIOR CONTRIBUTO ODONTOTECNICO Tavola Rotonda %PUU(JBOGSBODP%J'FCP0EU3PCFSUP#POmHMJPMJ IL CASO CLINICO AIOP Dott. Gianni Persichetti, Odt. Stefano Mariotti www.aiop.com SIRONA.IT PER VOI IL SISTEMA DI FRESAGGIO ULTRA-RAPIDO TOTALMENTE APERTO! À T I V O N IVA S U L E SC APERTO A TUTTI I FILE STL PRODUZIONE IN MENO DI 10 MINUTI* MOLAGGIO E FRESAGGIO * tempo medio riferito ad un elemento singolo. Grazie ad inLab MCXL Open, potrete progettare con il vostro software CAD senza cambiare le abitudini e passare al fresaggio dei file STL in tutta semplicità e libertà. Rapido ed economico, permette di utilizzare un’ampia gamma di materiali fresabili in ambiente umido, per la realizzazione dei vostri manufatti protesici. 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