Mostra ART-NANO - Liceo Scientifico Vittorio Veneto

Liceo Scientifico Statale Vittorio Veneto
9LDde Vincenti 7, Milano
12 Febbraio4
ART-NANO
Il bello delle nanoparticelle
Una iniziativa di
Marina Camatini, Paride Mantecca -Centro di Ricerca POLARIS
Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra,
Università degli Studi Milano - Bicocca
Nadia Santo, Umberto Fascio
Centro Interdipartimentale Microscopia Avanzata (CIMA)
Università degli Studi di Milano
Renato Bacchetta
Dipartimento di Bioscienze
Università degli Studi di Milano
La mos tra di f otografie scientifiche s i pr opone d i r affigurare in modo artistico il mondo della ma teria in
dimensioni nanometriche e delle interazioni che le nanoparticelle possono avere con i sistemi viventi.
Grazie all’utilizzo di tecniche microscopiche molto potenti e raffinate, si possono infatti osservare strutture
piccolissime, nell’ordine dei pochi nanometri, che entrano i n contatto con l e cellule, che vi aggiano al l oro
interno o dentro gli organismi; qualche volta indisturbate, altre volte guidate in modo specifico.
Osservarle è un’esperienza affascinante e può contribuire ad accrescere la nostra conoscenza dei meccanismi
che regolano la materia e la vita, ma anche dei rischi a cui l’uomo e l’ambiente potrebbero esseri esposti a
seguito dell’utilizzo indiscriminato delle nuove nanotecnologie.
Qualche volta ci si può i ncantare di fronte alla bellezza dei mondi submicroscopici che improvvisamente si
rivelano ai nostri occhi
A cura di
Laura Capasso
Maurizio Gualtieri
Si ringrazia: Giangiacomo Schiavi (Corriere della Sera)
Sergio Giusti (Critico fotografico)
Per le fotografie:
Renato Bacchetta, Lorenzo Calabri, Giancarlo Capitani, Giuseppe Chirico, Maddalena Collini,
Laura D’Alfonso, Cristiano Di Benedetto, Umberto Fascio, Leonardo Formaro, Stefano Freddi,
Paride Mantecca, Leonardo Rettighieri, Benedetta Sacchi, Nadia Santo, Laura Sironi, Piero Sozzani
Evento organizzato in collaborazione con
Con la partecipazione di
Romantico crepuscolo a Milano. Il particolare colore arancio è dato
dalle particelle ultrafini in sospensione nell’aria che riflettono la luce
del sole quasi del tutto tramontato
Alien vs nano-predator - Intreccio di fibre polimeriche dei tessuti filtranti
delle mascherine per la protezione da particelle (a sinistra). Nanoparticelle
intrappolate nelle fibre di una mascherina (a destra). Immagini realizzate
mediante microscopio elettronico a scansione (SEM).
Frutti di bosco - Le particelle ultrafini (in nero) sono state "mangiate" dai
macrofagi (in viola e rosa), cellule spazzino deputate alla pulizia degli alveoli
polmonari. Immagini realizzate mediante microscopio ottico
Arte moderna - Nanoparticelle di ferro (in rosso) fagocitate dai
macrofagi alveolari (in verde), circondate dal tessuto connettivo
polmonare (in blu). Immagine realizzata mediante microscopio confocale.
La spirale nera - Nanoparticelle di carbone all’interno dell’intestino di
una larva di anfibio (Xenopus laevis). Immagine realizzata mediante
stereomicroscopio.
Il cavatappi - L’intestino isolato da una larva di anfibio (Xenopus laevis) mantiene la
sua forma tipica a “cavatappi”. Le nanoparticelle di ossido di zinco, ne riempiono
completamente il lume. Immagine realizzata mediante stereomicroscopio.
La mummia - Aggregato di nanoparticelle lungo circa 1,5µm (artificialmente colorato in
arancione) depositato sulla superficie dell’epitelio intestinale di larva di anfibio (Xenopus
laevis). Nella parte centrale dell’immagine i microvilli intestinali visti in senso
longitudinale, sulla sinistra alcune gocce di muco. Immagine realizzata mediante SEM.
Critical mass - Microvilli intestinali di anfibio (Xenopus laevis) visti in senso
trasversale, in cui sono penetrate le nanoparticelle (punti più scuri). Immagine
realizzata mediante microscopio elettronico a trasmissione (TEM).
L’invisibile che respiriamo – A sinistra cellula dell’epitelio alveolare umano in
coltura. Sono visibili oltre al nucleo (in blu), anche i microfilamenti di actina (in
rosso) e i microtubuli (in verde) che costituiscono il citoscheletro. A destra
nanoparticelle di biossido di titanio (spot bianchi), che viaggiano quasi indisturbate
all'interno delle cellule polmonari, la cui morfologia è cambiata per alterazioni del
citoscheletro. Immagini realizzate mediante microscopio confocale.
Fuochi d’artificio - Cellule endoteliali umane del microcircolo polmonare in
coltura invase da nanoparticelle di biossido di titanio (in bianco) e osservate al
microscopio confocale. Si vedono i nuclei (in blu) e i mitocondri (in rosso).
Sculture contemporanee - Nanoparticelle di ossido di zinco, deposte su silicio, e
aggregate in forme casuali. Nella foto a sinistra sembra di vedere un omino con uno
zainetto, che fuma la pipa, mentre nella foto a destra si può vedere un paesaggio
desertico in cui spicca un cactus saguaro. Immagini realizzate mediante SEM.
Spugne? - Cristalli di idrossiapatite. Il 99% del calcio presente
nell'organismo umano è immagazzinato nel tessuto osseo sotto
forma di idrossiapatite. Immagine realizzata mediante SEM.
Dal dentista - Ossido di titanio sinterizzato. Il processo di sinterizzazione (o
metallurgia delle polveri) consiste nella compattazione e trasformazione di materiali
ridotti in polveri non più frammentabili. Immagine realizzata mediante SEM.
Soffioni - Agglomerati di emulsione di crema solare che riflettono la luce laser per la
presenza di nanoparticelle di biossido di titanio, scelto per la proprietà di bloccare le
radiazioni UV presenti nella radiazione solare. Immagine realizzata mediante
microscopio confocale.
La pastina della sera - Nanoparticelle di diossido di manganese, da sempre
usato nell'industria per "decolorare" il vetro, è per questo motivo noto come
sapone dei vetrai. Immagine realizzata mediante TEM.
Ma che buoni i Pavesini! - Nanoparticelle d'oro a simmetria cilindrica (nanorod)
delle dimensioni di 15x40 nm. Queste nanoparticelle possono essere utilizzate sia in
terapia fototermica sia come mezzo di contrasto per visualizzare percorsi di
molecole entro le cellule. Campioni realizzati mediante TEM.
Grappolo d’uva - Nanoparticelle d'oro di circa 10 nm utilizzate per la
costruzione di nanosensori capaci di rivelare concentrazioni di proteine
dell'ordine di picomoli. Immagine realizzata mediante SEM.
Acciottolato - Già nell'antichità molte pitture rupestri (come nelle grotte di Lascaux) sono
state create con questi tipi di particelle pigmentate. Ancora oggi le nanoparticelle di
ossido di ferro vengono ampiamente utilizzate nelle applicazioni ceramiche, in particolare
nella smaltatura. Immagine realizzata mediante TEM.
Colazione da Tiffany - Micro-oggetti costruiti in materiali ceramici o plastici.
Questi , mediante processi spontanei di aggregazione, assumono forme che ricordano
oggetti di uso comune come bottiglie, tubi, anelli e conchiglie. Immagine ottenuta
mediante SEM.
…e lucean le stelle (Cielo nano-stellato) - Diffrazione elettronica di singolo
cristallo di biotite (a sinistra) e di policristalli di zircone (a destra). La diffrazione
è come l’impronta digitale, permette di identificare i materiali cristallini con
certezza: ogni cristallo ha infatti una propria impronta luminosa. Immagine
ottenuta mediante diffrazione elettronica.
Occhi dall’infinito - Nanoparticelle d'oro di forma sferica con dimensioni di 20 - 40 nm. A
seconda della dimensione e dello stato di aggregazione, le nanoparticelle diffondono luce di
colore differente. Immagine realizzata mediante la tecnica di microscopia dark-field.