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Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
1 marzo 2015
Anno XLVI Nº 886
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Cas. 1460 • Av. Bustamante 180 • Fono: 22229328 • Fax: 26354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS
La partita del Colle:
chi ha vinto e chi ha perso
Renzi trionfatore assoluto, Alfano
schiacciato. Per Berlusconi sconfitta
Dopo una battaglia ci sono sempre i vincitori e i perdenti.
In quella per il Quirinale sulla candidatura di Sergio Mattarella c’è sicuramente un vincitore sopra ogni altro, poi coloro
che hanno perso ma cercano di dissimulare la sconfitta e
infine chi ha perso a mani basse.
Renzi
Il premier è sicuramente il trionfatore. L’ex sindaco di
Firenze non aveva mai giocato una partita politica e istituzionale di tale livello eppure ha dimostrato grandi capacità
tattiche e strategiche. Ha incassato i voti di Forza Italia sulla
legge elettorale, ha lasciato che Alfano e Berlusconi facessero
il loro gioco attorno alle candidature di Amato e Casini ma
alla fine ha serrato i ranghi del Pd, facendo scacco matto
con Mattarella.
Bersani
L’ex segretario del Pd, che nel 2013 era rimasto stritolato
dai 101 che affossarono lui e Prodi, risorge dalle ceneri. Anche
lui può essere inserito nella lista dei vincitori tra i primi posti.
La sinistra Dem. si era opposta al Jobs Act e all’Italicum,
lottando a testa bassa contro il patto del Nazareno. Bersani
si era messo sulla scia della candidatura di Amato, sponsorizzata anche da Berlusconi, spiazzando Renzi. Ma tra i
candidati preferiti c’era anche Mattarella, fin dal 2013: così
Renzi ha sparigliato riportando l’unita nel partito.
Berlusconi
Sicuramente è il perdente massimo. La sua è una sconfitta
eclatante. Aveva creduto nel patto del Nazareno, era convinto
di essere il king maker della politica italiana insieme al
premier, si è fidato di Matteo, rimanendo con un pugno di
Cont. in ultima pagina
Senta, presidente,
tutta questa bellezza
Che sia un Presidente amante del
bello. Del Belpaese.
Che sia un presidente che si commuove per l’opera
di un minore del
’400, o per quella
di uno scalpellino
senza nome su una
delle facciate delle
nostre meravigliose
cattedrali. Uno a
cui tremano i polsi
a pensare che gli è
dato in sorte di rappresentare la terra di Dante, di Petrarca,
di Michelangelo, di Caravaggio, di Monteverdi, di Leopardi,
di Manzoni, di Ungaretti.
E di mille, mille artisti e creatori di bellezza che sono la
faccia e il cuore d’Italia nel mondo. Uno che non si senta
troppo bene, troppo tranquillo, a dover essere chiamato Presidente del posto dove è nato Virgilio, e Galileo, e Leonardo,
e Goldoni, e Tintoretto, e Antonello da Messina...
Insomma, un Presidente per così dire saldo nelle convinCont. in ultima pagina
Le prime parole del presidente Mattarella
per le difficoltà e le speranze degli italiani
"Il pensiero va soprattutto
e anzitutto alle difficoltà
e alle speranze dei nostri
concittadini. È sufficiente
questo".
Sono le prime parole di
Sergio Mattarella da presidente della Repubblica.
Mattarella è stato raggiunto
nella sede della Corte Costituzionale dai presidenti di
Camera e Senato, Laura Boldrini e Valeria Fedeli, per la
comunicazione ufficiale della
notizia della sua elezione.
In precedenza Mattarella
si era limitato a dire un:
"La ringrazio, presidente",
rivolto a Laura Boldrini dopo
che gli aveva comunicato
ufficialmente la sua elezione
a capo dello Stato.
Il neo presidente della
Repubblica, in completo grigio, è apparso visibilmente
emozionato.
Alla quarta votazione ottenuti 665 voti
Il nome di Sergio Mattarella ha raggiunto il quorum
di 505 voti alla quarta votazione per il Quirinale e sfiorato il quorum dei due terzi,
quello che era necessario
nelle prime tre votazioni.
Il nuovo presidente
ha avuto 665 voti, solo nove
Il Giuramento del Presidente
“Io arbitro imparziale, ma i giocatori mi aiutino”
Mattarella giura e spinge la riforma della Carta
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
lascia Montecitorio dopo il
giuramento in Parlamento,
seguito dal presidente del
Consiglio Matteo Renzi e
dal presidente della Camera
Laura Boldrini
«Giuro di essere fedele alla
Repubblica e di osservarne
lealmente la Costituzione».
È la formula del giuramento
che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
ha pronunciato nell’Aula
della Camera.
L’OMAGGIO AI PREDECESSORI
Mattarella ha salutato
i suoi predecessori Carlo
Azeglio Ciampi e Giorgio
Napolitano. Quando ha fatto
il nome dell’ultimo capo dello
Stato, l’intero emiciclo si è
alzato in piedi per tributare
a Napolitano, seduto nel
banco dei relatori al centro
dell’emiciclo, un lungo e
caloroso applauso. «Avverto
pienamente la responsabilità del compito che mi è
stato affidato», sono state le
prime parole pronunciate da
Mattarella. «L’unità rischia
di essere difficile, fragile e
lontana, l’ impegno di tutti è
a superare le difficoltà degli
italiani».
IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO
Un appello all’Unità del
Paese, e la richiesta di impegno da parte di tutti per
aiutare gli italiani a supe-
rare le difficoltà, superando
la logica della deroga costante del processo legislativo,
nell’ottica di una corretta
dialettica parlamentare.
Cont. in ultima pagina
sotto il quorum dei 673.
Oggi il predecessore Giorgio Napolitano lo ha definito
una «figura imparziale» e
subito dopo l'elezione ha
detto: "C'è stato un risultato
superiore alle aspettative",
segno di una "convergenza
molto ampia, ben al di là
delle forze del Pd e dei partiti
che si erano pronunciate su
Mattarella. Oggi c'è un salto
di qualità della politica".
Sergio Mattarella,74 anni,
è il dodicesimo presidente
della Repubblica italiana.
L'applauso di Montecitorio
ha salutato l'elezione, quando il nome del giudice costituzionale ed ex ministro dc,
Ppi, Margherita e dell'Ulivo,
ha superato il quorum dei
505 voti. Ovvero la maggioranza assoluta dei 1009
grandi elettori, sufficiente
per l'elezione alla quarta
votazione. E un applauso
ha accolto il momento della
proclamazione.
127 voti sono andati al
candidato dei 5Stelle Ferdinando Imposimato, 46 a
Vittorio Feltri, 17 a Stefano
Rodotà. Le schede bianche
sono 105.
Dopo la proclamazione
del risultato la presidente
della Camera Laura Boldrini accompagnata dalla
presidente vicario del Senato Valeria Fedeli si sono
recate di persona da Mattarella per comunicargli
l'elezione e concordare la
data del suo giuramento e
del suo discorso di insediamento al Parlamento che
segneranno l'inizio della sua
presidenza.
"Buon lavoro, Presidente
Mattarella! Viva l'Italia".
Così su twitter il premier
Matteo Renzi appena in
aula alla Camera è scattato
l'applauso per l'elezione di
Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, al
50esimo voto.
Il Papa ha inviato un telegramma a Sergio Mattarella, rivolgendogli "deferenti
espressioni augurali per la
sua elezione" e auspicando
che "Ella possa esercitare il
Cont. in ultima pagina
Anche noi abbiamo una Shoah
Sull’onda di tanti ricordi rivissuti
nella Giornata mondiale della Memoria
che si celebra ogni 27 gennaio (data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz)
anche l’Italia ha ricordato le sue varie
“Shoah”, una delle quali, poco conosciuta, ha colpito tragicamente Sant’Anna
di Stazzema.
Sant’Anna è un piccolo paese della
Versilia (400 persone) che in quel periodo costituiva il fronte occidentale
della Linea Gotica e un’intera divisione
di Waffen-SS era dislocata nel tratto
compreso dalla foce del fiume Serchio
(ai confini con la provincia di Pisa) alla
foce del fiume Magra (ai confini con la
provincia di La Spezia).
La popolazione della Versilia, avvisata di un imminente bombardamento
a tappeto, è sfollata in zone apparentemente più sicure. Fu così che anche il
piccolo e nascosto paese di Sant’Anna di
Stazzema, raggiungibile solo attraverso
mulattiere, accolse diverse centinaia di
sfollati. La popolazione, di fatto, quasi
si quadruplicò fino ad arrivare a circa
1500 persone.
Il 5 agosto i tedeschi ordinarono lo
sfollamento del paese; ma l’ordine venne annullato pochi giorni dopo così che
nulla lasciava presagire lo scatenarsi
della furia nazista. E la mattina del 12
agosto 1944, si consumò uno dei più atroci
crimini commessi ai danni delle popolazioni
nel secondo dopoguerra in Italia.
La furia dei nazi-fascisti si abbattè, improvvisa e implacabile, su tutto e su tutti.
Nel giro di poche ore, nei borghi del piccolo
paese centinaia e centinaia di corpi rimasero a terra, senza vita, trucidati, bruciati,
straziati.
“Quel mattino di agosto a Sant’Anna
uccisero i nonni, le madri, uccisero i figli e
i nipoti. Uccisero i paesani ed uccisero gli
sfollati, i tanti saliti, lassù, in cerca di un
rifugio dalla guerra. Uccisero Anna, l’ultima
nata nel paese di appena 20 giorni, uccisero
Evelina, che quel mattino aveva le doglie del
parto, uccisero il prete Innocenzo, che implorava i soldati nazisti perché risparmiassero
la sua gente, uccisero gli otto fratellini Tucci,
con la loro mamma.
560 ne uccisero, vittime innocenti, delle
quali circa 150 erano bambini sotto i 14 anni.
Senza pietà in preda ad una cieca furia omicida. Indifesi, senza responsabilità, senza colpe.
E poi il fuoco, a distruggere i corpi, le case, le
stalle, gli animali, le masserizie. A Sant’Anna,
quel giorno, uccisero l’umanità intera”.
La strage desta ancora oggi sgomento e
desolazione poiché rappresenta una delle pagine più brutali della barbarie nazifascista.
Non dimentichiamolo.
Giuseppe Tomasi
2
Presenza - 1º Marzo 2015
Corrispondenza
La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimostrano interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello
stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche
lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si riserva la
pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittuali.
Botta-risposta
Ciao a tutti,
ma... quali sarebbero
i dati e i riferimenti per
ritenere che ReGiorgio
sia stato un “buono” per
l’Italia?
idem...per l’attuale presidente del consiglio... in
realta’ tra i peggiori di
sempre...
Grazie per il confronto
Fabrizio
Caro Fabrizio,
premetto che sono lontano, ma lontano davvero dal
concetto ideologico-politico
di “Re Giorgio”, quindi le
mie ragioni per cui penso
che sia stato un “buon”
Presidente non si fondano
minimamente su basi di
partito.
E’ stato un “buon” Presidente per l’equilibrio politico ed imparzialità a tutta
prova che ha dimostrato in
momenti difficili della politica ed economia italiana.
Di grande sensibilità di
fronte a situazioni incresciose, esigendo chiarezza
e determinazione di fronte
Sei di Santiago e non ricevi
regolarmente Presenza?
Chiama al Cel. 97849283
Grazie
alle forze demoniache della
mafia e consorelle.
Ha alzato la voce e bacchettato i trasgressori della
Costituzione che siedono sugli scanni di governo e negli
istituti coperti da troppi
segreti di professione.
Nell’incontro che abbiamo avuto, come comunità
italiana, con lui qui in Cile
si è dimostrato attento e
preoccupato.
E’ stato un garante della Costituzione Italiana,
esigendo dal parlamento
e dal senato operare quelle
riforme-modifiche necessarie per uscire dal pantano
che paralizza gli organismi
statali e tagliare i privilegi,
di gusto medioevale, che il
peso storico di una politica
clientelare ha accumulato
nei decenni di democrazia.
Guardi un po’: si è decurtato lo stipendio di Presidente (veda tutti i nostri
politici di oggi, anche i suoi
-se ne ha- quanta difficoltà
manifestano di fronte al
dio-denaro.
Per passare poi a Renzi:
anch’egli non mi dispiace:
SPAZIO APERTO
anzi!
Molti Presidenti del Consiglio hanno tentato di
smuovere dalla paralisi in
cui era (ed è ancora) imbrigliata l’Italia prigioniera di
strutture governative fatte
apposta solo per “magnà”.
Renzi, sarà un chiacchierone, di parola facile e
svelta, sarà quel che sarà,
ma sta trascinando l’Italia
fuori dalle paludi in cui è
immersa. Con forza, con un
pizzico di spregiudicatezza,
se vuole. Poco per volta perchè le incrostazioni viziose
si sono trasformate, nella
nostra cara Patria, in cultura accettata. Intoccabile.
Sta cambiando addirittura il “modus” di trasmettere
i suoi pensieri rifiutando di
sana pianta il politichese.
Quando parla capisci senza
interpreti quello che dice.
Ci voleva pulizia, perbacco. Ha ancora molto
sporco da ripulire, scandali
Papa Francesco ai mafiosi:
convertitevi
"A quanti hanno scelto la
via del male e sono affiliati
a organizzazioni malavitose
rinnovo il pressante invito
alla conversione". Così il
Papa durante l'udienza in
Vaticano alla diocesi di Cassano allo Jonio. "Aprite il
vostro cuore al Signore!", ha
aggiunto il Pontefice, sempre
rivolgendo le sue parole ai
mafiosi.
L’ORA
ITALIANA
Il filo che ci unisce
all’Italia
RADIO SANTIAGO
Dalle 9,00 alle 10,30
La domenica mattina
Sempre in
Radio Santiago CB69 AM
www.radiosantiago.cl
EDITRICE
Parrocchia Italiana
N.S. Pompei Scalabriniana
***
RAPPRESENTANTE LEGALE
Giulio Rubin
***
DIRETTORE
RESPONSABILE
Aldo Costa
***
DIRETTORE
REDAZIONALE
Giuseppe Tommasi
***
COLLABORATORI
Paolo Castellani
Fina Franchini
Gloria Nocchi Frascoli
Consuelo Canessa
***
CORRISPONDENTI
Arica
Verónica Bibiano
Antofag. Rodolfo Sanchez B.
Iquique
Vacante
La Serena Caterina Pezzani
Quillota
E. Schiappacasse
V. Alemana Gilda Rivara
Valparaiso
Concep.
Giancarlo Carro
P. Arenas Américo Diaz B.
***
Contribuzione annua
$ 20.000. Cheque nominativo
a «Presenza»
***
Stampa C. von Plate
Esce il 1º e il 16 di ogni mese
da castigare, malefatte da
scovare....
Quando ho terminato
di leggere “Gomorra” mi
son detto: “Ma come fa
l’Italia rimanere a galla
con questi scandali operati
(molti) alla luce del sole?
Dov’erano i governi ed i loro
rappresentanti? Tutti ciechi
e sordi?
Che rimanga ancora
qualche anno a rottamare.
Perchè da rottamare ha
ancora montagne di marciume e ne avrà ancora per
vari anni.
Ed infine concediamoci
anche la libertà di dissentire ed avere altre opinioni
diverse dagli altri. Non
vogliamo obbligare nessuno
ad abbracciare la nostra
linea e le nostre convinzioni.
Ma, caro “Fabrizio”, mi
piacerebbe conoscere un po’
meglio la sua “identità”.
Se la sente di farlo?
Avenida Ricardo Lyon 322 (Providencia)
Reservas al (56 2) 2484-8484
“Cari fratelli e sorelle di
Cassano – ha detto il Papa
- la bellezza della vostra
terra è un dono di Dio e un
patrimonio da conservare e
tramandare in tutto il suo
splendore alle future generazioni. Pertanto occorre
l’impegno coraggioso di tutti,
ad iniziare dalle Istituzioni,
affinché essa non sia sfregiata in maniera irreparabile
da interessi meschini. Tra le
“bellezze” della vostra terra
vi è la Comunità Emmanuel,
esempio di accoglienza e di
condivisione con i più deboli. Giovani devastati dalla
droga hanno trovato in voi
e nelle vostre strutture il
“buon samaritano” che ha
saputo chinarsi sulle loro
ferite e ha saputo ungerle
con il balsamo della vicinanza e dell’affetto. Quante
famiglie hanno trovato in
voi l’aiuto necessario per
tornare a sperare per la
sorte dei propri figli! La
Chiesa vi è riconoscente per
questo servizio. Mettendovi
al fianco di giovani e adulti
soggiogati dalle dipendenze,
voi avete abbracciato Gesù
sofferente e avete seminato
la speranza”.
“Il nostro tempo – ha proseguito - ha un grande bisogno di speranza! Ai giovani
non può essere impedito
di sperare: i giovani hanno
bisogno di sperare! A quanti vivono l’esperienza del
dolore e della sofferenza
occorre offrire segni concreti
di speranza. Le realtà sociali
e associative, come pure
i singoli che si adoperano
nell’accoglienza e nella condivisione, sono generatori di
speranza".
Informazioni
ACLI
Bustamante 180 - Santiago
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected]
Pagina web: www.patronatoacli.cl
La legge non è una opinione
(Art. 15 n. 3 , Legge n.286, 23 ottobre 2003,“ possono essere presentate liste dei candidati, sottoscritte da un numero
di elettori non inferiori a 100. (per comunitá con 50.000
cittadini)....... e di 200 per quelle composte da un numero di
cittadini superiore a cinquantamila.” )
Non si discute che la democrazia é il miglior sistema per
governare i paesi . La libertá e la uguaglianza dei cittadini
si rispetta rigidamente. Siamo tutti d'accordo!.
La legge regola il sistema elettorale che garantisce la
partecipazione dei cittadini che nel sistema repubblicano
sono i depositari della sovranitá popolare. L’uguaglianza
dei cittadini fronte alla legge e una adeguata informazione
permette al cittadino decidere in forma libera e cosciente.
Per poter garantire l’uguaglianza é assolutamente necessario che le regole siano conosciute e rispettate da tutti, in
primis dai governanti e dalla amministrazione pubblica.
In Italia si parla molto della “par condicio” fra i cittadini.
Cioé che tutti i cittadini hanno uguali doveri-diritti di fornte
alla legge, che non esistono cittadini al disopra della legge.
Quindi quando, anche per buone regioni, non si applica la
legge per concedere un beneficio a un gruppo, a un partito o
a una persona, viene meno la democrazia.
Per dura che sia stata la decisione del CEC che eliminó
la lista n. 3, “Insieme per i nostri diritti” dalle elezioni del
Comites perchè non raggiungeva il numero di sostenitori
stabilito dalla legge (200) non si poteva modificare la legge o
tanto meno non applicarla. Le due liste concorrenti avevano
adempiuto all’esigenza cosí che per legge (art 15 n.3 n. 286) e
per la “par condicio” la decisione non poteva essere altra che
quella presa dal CEC. Tra i voti di maggioranza anche quello
della reppresentante della lista n. 2,“Cuore italiano”.
Il ricorso presentato dalla capo lista Coralis Rodríguez
alla Direzione Generale degli italiani all’ estero del MAE
intendeva, pur riconoscendo il fatto, correggere a suo favore
la decisione emessa dal CEC.
L’ambasciatore in una nota pubblica in Presenza informa che le liste per il rinnovo del Comites sono tre, include
certamente la lista eliminata dal CEC.
Domada di rigore: il ricorso é stato deciso? Se cosí é come
mai l’ ambasciatore non fa neppure un minimo accenno?. Il
CEC e le persone che lo formiamo che sono parte del ricorso, i consiglieri del CGIE che nella materia avevano emesso
a rigor di legge pareri dovevano essere informati e meglio,
notificati. Almeno una lettera, anche se vuol mantenere l’
informazione sotto discreto silenzio.
La comunità doveva conoscere la risoluzione decisoria
emanata dell’ organo proposto dalla legge per resolvere in via
amministrativa i ricorsi. Non ci confondiamo, questa non é
una questione formale ma è una esigenza minima che la legge
impone, dato che abbiamo il diritto di sapere le buone ragioni
che soggiacciono alla decisione contraria alla risoluzione
presa a maggioranza dal CEC. Cosí facendo sembrerebbe
che la decisione sia stata presa per telefono.
É legittimo pensare che essendo la Lista n. 3 di chiaro
stampo politico l’autoritá poteva essere succube dell’influenza
del partito. In Italia gli interessi dei partiti sono al disopra
di quelli dei cittadini. Non é una novitá. Ma in tutto ci vuele
in pizzico di considerazione, anche se i cittadini contono
poco o nulla, le persone che regalano il loro tempo in favore
del bene comune( tre giornate) e che erano parte del ricorso,
non potevano essere non informate di persona. Una esigenza
legale inderogabile in una repubblica democratica e in uno
Stato di diritto, ma pure in una convivenza dove la legge e i
buoni rapporti contano.
Per stimolare la partecipazione cittadina é indispensabile
che la autoritá informi i cittadini. Questo non é solo un obbligo imposto dalla legge, ma anche una raccomandazione
emanata dal proprio Ministero degli Esteri.
Per agire in democrazia l’ informazione ai cittadini é indispensabile. Non ci lamentiamo poi se gli iscritti per accedere
al voto siano, secondo informazione del Consolato, all’ incirca
1.200 persone di un universo di oltre 50.000. Basta con la
disinformazione e con la poca efficienza del Comites che in
10 anni non é stato capace di cambiare o modificare questa
situazione di assenteismo elettorale. Per questo sono convinto
che dobbiamo fare un profondo rinnovamento.
Paolo Castellani
Abbonamento 2015 - Fiducia reciproca
Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
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Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta
o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati.
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TERZA PAGINA
Passatempo e umore
Presenza - 1º Marzo 2015
3
Anniversari
MARSICA, cent’anni fa il “tremuoto”
Il 13 gennaio 1915, poco
prima delle 8 del mattino,
uno spaventoso terremoto
sconvolse l’area della Marsica nell’Abruzzo centrale, in
provincia dell’Aquila.
Avvertito a centinaia di
chilometri di distanza, causò
oltre trentamila morti, con il
crollo della massima parte
degli edifici in circa cinquanta tra comuni e frazioni, il
maggiore dei quali, con un
tributo di 9.238 vittime,
era Avezzano, al cui nome
il sisma viene infatti ancor
oggi associato. Secondo solo
al terremoto/maremoto di
Messina e Reggio Calabria
del 1908 che superò i centomila morti, è uno dei più
gravi terremoti censiti nella
storia d’ogni tempo. All’epoca l’arretrata organizzazione
sociosanitaria, la devastazione della rete viaria, la
mancanza di mezzi per il
trasporto dei feriti e l’imminenza dell’entrata in guerra
dell’Italia che sarebbe avvenuta di lì a pochi mesi (maggio 1915), col richiamo delle
truppe inviate a soccorrere la
popolazione, aumentarono il
numero dei morti; nelle settimane successive al sisma, la
popolazione era stata infatti
provvisoriamente soccorsa
da molti militari inviati
lì, e alloggiata in tende di
fortuna, presso le case abbattute, in quel gelido e nevoso
inverno.
Da ufficiali e comandanti
vengono dunque le prime
testimonianze del terremoto, scritte con linguaggio
militare, in forma di verbale
sulle attività quotidianamente svolte, e non senza
richiami, in stile turgido, al
patriottismo e alla dedizione
all’esercito e alla Corona dei
Legionari, che sono i primi
ad arrivare.
Ne deriva un singolare
contrappunto rispetto alle
tragiche condizioni dei terremotati, quali emergono alla
prima vista. La loro prima
reazione è di ostilità per lo
Stato, che li ha abbandonati
a se stessi per almeno due
giorni da quella tragica alba
del 13.
Alla fine il primo treno
che viene dal Nord Italia e
che ha viaggiato per tutta la
il medico predisponesse gli
strumenti e i materiali per
le medicazioni.
Bastò la notizia che un medico era tra noi per far tacere
notte, fatta tappa sulla costa
a Pescara, riesce ad arrivare
nell’area più terremotata,
dopo che nelle stazioni intermedie dell’entroterra la
folla ha cercato di impedire
la ripartenza del convoglio,
per salirvi.
Così descrive un comandante l’arrivo in una frazione di Avezzano, che gli
appare come «la capitale del
disastro. Giunti sul posto,
constatammo che nessuna
casa si era salvata, che il sindaco e 15 dei 16 consiglieri
comunali erano periti e che
su 1.300 abitanti solo 230
erano sopravvissuti. Nessuna autorità militare o civile
era presente. Facilmente
s’immagina lo stato di esasperazione dei superstiti.
Le prime parole rivolteci furono di protesta e di
rimbrotto, come se nostra
fosse stata la colpa se fino
a quel momento nessun
essere umano aveva potuto
soccorrere quello squallore e
curare le piaghe che il rigore
della stagione e il sudiciume
avevano esasperate.
Pregai un frate di interporre la sua autorità per
esortare quegli infelici a
tacere e ad attendere che
ogni voce, mentre rapidissimamente s’improvvisava
un posto di medicazione e i
feriti si allinearono senza più
un gemito; nessuna gara per
arrivare primi al soccorso,
più d’uno cedette il posto al
vicino, dicendo: “Va’ tu che
stai peggio”.
Si vide la bontà e robustezza del temperamento
abruzzese. Una a una i feriti
protesero le membra dilaniate, ma il chirurgo non riuscì a
strappare un grido: qualche
lacrima fu vista rotolare
sulle guance abbronzate,
qualche spasmo contrarre
il volto, senza che il silenzio
fosse rotto. L’ordine fu sempre ammirabile.
A questa forza d’animo del
popolo fu dovuto se, in quella
sola serata, si poterono curare più di cento persone». Nel
frattempo si attrezzavano
i ricoveri e la popolazione
trovava il primo ristoro, e
riprendendo ad alimentarsi
con una certa regolarità.
Un’urgenza fu data dalla
raccolta e dal seppellimento
dei cadaveri «già in putrefazione - si legge -, alcuni
orribilmente deformati», per
prevenire epidemie.
Il tutto avveniva in un
irreale biancore depositatosi sulle rovine, quali le foto
mostrano: è gennaio ma non
è neve, è malta polverizzata
nel terremoto, sollevatasi in
forma di densa nube e rica-
Mausoleo Italiano
duta in un mortale fall out
sui superstiti, non pochi dei
quali, salvatisi dallo scossa,
morirono poi per soffocamento.
Non vi era infatti
cemento un secolo fa: solo la malta
teneva insieme i
sassi e l’acciottolato
di fiume con cui da
sempre venivano
tirati su muri poco
resistenti alle onde
d’urto. Sicché di
questa nube bianca
che avvolge tutto
parlano, come primo impressionante
fenomeno successivo ai crolli, i resoconti a noi giunti:
a partire dal 1703,
in questa terra la
cui storia è stata
sempre scandita
dai terremoti fino ai nostri
giorni, fino al 6 aprile del
2009, col terremoto della
città dell’Aquila. In questi
anniversari l’Abruzzo sgrana
il suo rosario di pena, ripete
i suoi misteri dolorosi, leva
la sua asciutta disperazione
al cielo. E il dialetto ha da
sempre deformato la parola
terremoto in un’altra simile,
“tremuoto”, forse per trovarvi un’eco del tremore delle
case, delle cose, degli uomini
e delle anime di fronte al nemico di sempre, in periodica
riemersione dalle viscere
della terra.
Questa devastata terra,
la Marsica, deve il suo nome
all’antica popolazione italica
dei Marsi (temuti dai Romani, i quali usavano dire:
«Nec contra Marsos nec sine
Marsis», in guerra mai contro i Marsi come nemici, mai
senza di loro come alleati);
fu sede di quartieramento
di legioni imperiali, per la
vicinanza a Roma.
È la terra attraversata da
san Francesco d’Assisi, poi
patria del cardinale Mazzarino, di Benedetto Croce e
d’Ignazio Silone.
È la terra degli umili, e operosi, fieri e silenziosi, testardi
e indomabili - abruzzesi il cui
nome non si legge sui libri
di storia ma su tante lapidi,
seminterrate e consunte dal
tempo, recanti tutte la data
del 13 gennaio 1915
Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 24708400 - E-Mail: [email protected]
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 24708400 - E-Mail:[email protected]
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/22322618 - Fax: 562/22330973- E-Mail: [email protected]
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it
ICE Agenzia per la promozione all 'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Clemente Fabres 1050 (Prov.) Tel. 23039330 E.mail: [email protected]
COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 22129455
CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 22229328
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 22425012 - 22481503
Club Stadio Italiano
Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 24847000 Central.
Liceo Italia: Nataniel esq. Ñuble. Tel 2707-5836 - 25927558
Scuola Italiana Vittorio Montiglio
Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 25927500
Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia
[email protected] - Te: 22229328 - Fax: 26354127
Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 22055476
Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 26992222 - [email protected]
www.vigilidelfuoco.cl
ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos
Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel- Fax: 26345247
COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247
Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144;
Dr. Augusto Brizzolara
specialista in
Geriatria e
Gerontologia
El Trovador 4280
Of. 1108 -Las Condes
Fono-Fax: 2342 5139
Beeper 737 8087 -Cod 8784
Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752
4
ITALIA E ITALIANI
Presenza - 1º Marzo 2015
Disoccupazione in calo a dicembre, tra i giovani è
ai minimi da un anno. Renzi: “E’ solo l’inizio”
Il tasso di disoccupazione a dicembre
risulta in forte calo, scendendo al 12,9%,
in diminuzione di 0,4 punti percentuali
su novembre. Lo rileva l’Istat nelle stime,
spiegando come si tratti del «primo segnale
di contrazione» dopo «un periodo di crescita
che si è protratto nella seconda metà
dell’anno».
È il valore più basso da settembre. Il
numero totale di disoccupati scende a 3
milioni 322 mila: un calo del 3,2% rispetto al
mese precedente, ovvero di 109 mila unità.
L’istituto di statistiche spiega che si tratta
del ribasso più forte dall’inizio del 2011. Ma
su base annua il livello resta in aumento
del 2,9%, pari a 95 mila persone in più in
cerca di un lavoro.
Gli occupati tornano quindi a salire,
crescendo di 93mila unità in un mese
(+0,4%), riportandosi, dopo due cali
consecutivi, a valori vicini a quelli registrati
a settembre.
L’Istituto rileva un rialzo anche su base
annua, con un aumento di 109 mila occupati
(+0,5%). la notizia ha galvanizzato Matteo
Renzi che ha twittato: «Centomila posti di
lavoro in più in un mese. Bene. Ma siamo
solo all’inizio. Riporteremo l’Italia a crescere
#lavoltabuona».
Centomila posti di lavoro in più in un mese.
Bene. Ma siamo solo all’inizio. Riporteremo
l’Italia a crescere #lavoltabuona - Matteo
Renzi (@matteorenzi) 30 Gennaio 2015
Anche il tasso dei 15-24enni segna una decisa
riduzione, calando al 42%, il valore più basso
da un anno. Solo a novembre era al 43%, la
diminuzione su base mensile è quindi pari a
un punto percentuale.
I tecnici dell’Istat spiegano come «il dato di
dicembre interrompa il calo di occupazione
avvenuto per due mesi, diminuzione che di
conseguenza non si è consolidata.
Così come - sottolineano sempre all’Istat - il
mese di luglio non consolidò l’aumento degli
occuparti avuto ad aprile e maggio». Infatti,
«sia quando cala l’occupazione sia quando
aumenta non basta un’unica occorrenza»
ovvero un solo dato, «ma ne servono tre
consecutive, affinché si possa parlare di
consolidamento».
Bergoglio, cittadino onorario di Torino
Il Consiglio comunale di
Torino ha approvato il conferimento della cittadinanza
onoraria a Papa Francesco.
La richiesta, contenuta in
una mozione firmata dal
consigliere Giuseppe Sbriglio, prende lo spunto dalle
origini piemontesi di Jorge
MarioBergoglio «e dal legame profondo che ha dimostrato di avere con il nostro
territorio».
La decisione del Consiglio
arriva nell’imminenza della
visita del pontefice nel capoluogo piemontese, prevista
per giugno 2015, in occasione
dell’Ostensione della Sindone e del Bicentenario della
nascita di San Giovanni
Bosco. Il provvedimento è
stato approvato con 27 voti
favorevoli e 1 astenuto.
La città si appresta così ad
accogliere il pontefice in un
abbraccio che sarà tanto della comunità cristiana quanto
da parte delle istituzioni che
hanno così voluto tributare
un riconoscimento al pontefice argentino di sangue
piemontese.
Tenga el mejor
punto de vista
P. de Valdivia 3015 F. 22690791
Moneda 708
F. 26649244
San Antonio 325 F. 26325512
SILVANO TAVONATTI A.
[email protected]
Una visita di Bergoglio in Piemonte molti anni fa
Gli statali si ammalano meno, nel 2014
calano del 5% le assenze dal lavoro
È stato un 2014 di cali per
le assenze nella Pubblica
Amministrazione, da gennaio a dicembre il confronto
con l’anno precedente non
lascia dubbi: in tutti i mesi
compare il segno meno. A
diminuire sono sia i forfait
per malattia sia tutti gli
altri tipi, dai permessi per
congedi ai corsi di aggiornamento. Il 2014 si chiude con
un ribasso del 5% dei giorni
presi per motivi di salute, a
cui si aggiunge una flessione del 2,9% per il resto. E,
per la prima volta da tempo,
scendono anche le assenze
per malattia superiori ai dieci
giorni (-1,7%). Le cifre, appena
aggiornate, sono state pubblicate sul sito del ministero
della Pa, che porta avanti il
monitoraggio mensile, avviato
sotto il mandato di Brunetta,
con la guerra ai `fannulloni´,
e ora arrivato alla sua settantottesima uscita.
Certo la rilevazione resta
parziale, riesce a coprire
solo una parte delle amministrazioni pubbliche: a
dicembre del 2014, ultimo
dato disponibile, gli enti che
hanno risposto si fermano
a 4.434, senza tenere conto
della scuola (non compresa).
Comunque, vista la complessità dell’operazione, il
dipartimento della Funzione Pubblica considera in
generale «numerose le amministrazioni rispondenti»,
spiegando che il ministero
può disporre «di una base informativa sufficientemente
dettagliata e aggiornata per
verificare tempestivamente
l’efficacia delle politiche
avviate, gli andamenti del
fenomeno e eventuali modifiche di comportamento».
Insomma l’indagine può
dare un’idea sulle dimensioni dell’assenteismo nella
Pa, tornato di nuovo sotto la
lente del governo dopo il caso
dei vigili di Roma, rimasti a
casa in massa nella notte di
Capodanno. Non a caso nel
disegno di legge per la riforma
della Pa è stato presentato un
emendamento per realizzare
un polo unico della medicina
fiscale, dando all’Inps la piena
competenza sui controlli
Alcol, 9 buone ragioni per
tenere a bada il consumo
Al centro del dibattito c’è l’alcol. In tutto
il mondo il consumo dannoso provoca 2,5
milioni di morti ogni anno e nell’Unione Europea l’alcol è la seconda causa di malattia e
morte prematura.
In Italia i dipendenti sono circa un milione,
mentre le persone a rischio quasi otto. «Nessun limite di consumo è privo di rischi: per
questo nei messaggi alla popolazione non si
può far riferimento alle proprietà salutistiche delle bevande alcoliche, come ribadito di
recente dalla Corte di Giustizia Europea»,
esordisce Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto
Superiore di Sanità e presidente della Società
italiana di Alcologia. «Birra o vino, superalcolici o cocktail, breezer o
amari sono ugualmente
dannosi. È l’alcol che genera i rischi per la salute e i
danni che risultano crescono proporzionalmente alla
quantità e la frequenza dei
consumi».
Perché è errato dire che
un bicchiere di vino rosso
fa bene alla salute ?
«L’informazione è incompleta. Dieci grammi di
alcol, meno di un bicchiere di qualsiasi bevanda,
possono diminuire negli
anziani il rischio di mortalità per malattie
delle coronarie, insorgenza del diabete e dei
calcoli alla colecisti. Ma è l’Organizzazione
Mondiale della Sanità a dire che nella stessa
quantità si annidano rischi aumentati per almeno 230 patologie e 8-12 forme di cancro».
Quali sono le ripercussioni per la salute
dovute a un eccessivo consumo di bevande
alcoliche?
«Si va da un aumentato rischio di sviluppare malattie del fegato a una più alta probabilità - soprattutto per le donne - di andare
incontro a diversi tipi di tumore: dalla cavità
orale all’esofago, dal colon-retto al pancreas,
dal fegato al seno. Senza escludere le malattie cardiovascolari, alcuni disturbi psichici
e comportamentali e il più alto rischio di
incorrere in incidenti stradali».
Perché alle donne in gravidanza si dice
di non consumare nemmeno un bicchiere
di vino?
«L’etanolo, presente in tutte le bevande
alcoliche, è attratto dai grassi presenti nelle
membrane dei neuroni. Nel feto ciò comporta
un loro scioglimento, cui segue la morte cellulare. Quando la mamma beve, l’alcol passa
la placenta alla stessa concentrazione del
sangue materno. Una donna dovrebbe evitare
gli alcolici anche quando programma di avere
un bambino e durante l’allattamento».
Quali sono le possibili ripercussioni per
la salute del nascituro?
«Lo spettro è ampio e varia in funzione
della quantità, del tempo e della frequenza
di consumo: si va dal rischio di aborto all’insorgenza di difetti congeniti e ritardi nello
sviluppo del neonato. Delicato è soprattutto
il primo trimestre, in cui la donna potrebbe
non sapere di essere incinta».
Fino a quale età un ragazzo non dovrebbe
consumare alcolici?
«Mai prima dei 18 anni, per l’incapacità
fisiologica di metabolizzarli. Ma è dimostrato un pericolo di danno cerebrale fino a 25
anni, che si manifesta con deficit di memoria
e orientamento. Qualunque quantità di alcol
interferisce nello sviluppo e
rimodellamento del cervello
tra i 12 e i 25 anni».
Perché anche il consumo
sporadico, tra i giovani, può
essere deleterio?
«Per la capacità dell’alcol
di entrare nel circolo sanguigno, immodificato e non
metabolizzato dall’enzima:
efficiente solo dopo i 1821 anni. Come detergente
l’’alcol può “sciogliere” i
grassi che danno resistenza
e stabilità alle membrane
cellulari dei neuroni. La
conseguenza è il danno irreversibile, fino alla
morte, delle cellule cerebrali ed epatiche».
È possibile scoprire quando un figlio ha
esagerato con l’alcol?
«ll binge drinking corrisponde all’ “abbuffata” in un’unica circostanza. I giovani
lo praticano per disinibirsi, ma ignorano
che l’alcol diminuisce la percezione dei rischi, già bassa nel corso dell’adolescenza. Il
segreto per i genitori è annusare l’aria nell’ambiente domestico in cui il figlio ritorna.
L’alcol evapora e lascia tracce nell’alito per
diverse ore: basta entrare nella sua stanza
mentre dorme per accorgersi se abbia bevuto
o meno».
Quali sono le responsabilità dei genitori?
«Devono accompagnare i ragazzi verso
scelte sane per la loro salute. La pubblicità
è un’insidia per gli adolescenti: sarebbero
da sanzionare molte di quelle che infrangono, senza alcun intervento da parte degli
organismi preposti, le direttive comunitarie.
Il divieto di vendita e somministrazione
di alcolici ai minori è sostanzialmente disapplicato in Italia. Porre il problema del
rispetto della legalità permetterebbe ai minori di riconoscere ed evitare il rischio anche
quando gli adulti e le istituzioni competenti
risultano assenti. ».
Fca, i ricavi balzano dell’11 per cento Nel 2014 l’utile
sale a 632 milioni. Per Jeep Renegade un anno record
Fca ha chiuso il 2014 con
una forte performance, in
linea con i target. I ricavi sono
cresciuti dell’11% a 96,1 miliardi di euro e l’Ebit, escluse
le componenti atipiche, è salito a 3,7 miliardi di euro.
L’utile netto si è attestato
a 632 milioni di euro: escluse le componenti atipiche il
risultato netto è pari a 955
milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto al 2013.
L’indebitamento netto industriale si è attestato a 7,7
miliardi di euro
beneficiando di
2,3 miliardi di
euro dalle operazioni sul capitale effettuate
nell’ultimo trimestre.
I veicoli consegnati globalmente sono stati
4,6 milioni.
Volumi record
per il marchio
Jeep con oltre un milione
di veicoli venduti a livello
globale.
Cavalieri di Malta, 50 milioni di profughi nel mondo
Cinquanta milioni di profughi in tutto il mondo. Le
leggi internazionali sempre
più calpestate da interventi
militari e violenze sui civili.
E tutto questo mentre nei
Paesi ricchi si diffonde una
cultura dell'indifferenza.
Matthew Festing, il Gran
Maestro dell'Ordine di Malta, l'ente assistenziale cristiano fondato quasi un
millennio fa, non ha usato
toni diplomatici parlando
nei suoi auguri di inizio
anno agli ambasciatori dei
Paesi presso i quali l'Ordine
è accreditato. Parlando nella
sede romana dell'istituzione,
sull'Aventino Festing ha
tracciato un quadro delle attività nel mondo dei
Cavalieri di Malta. Ma ha
anche lanciato un grido di
allarme sulla situazione
internazionale di guerre e
diritti umani.
ITALIA E ITALIANI
Un anno di Renzi. L’uomo nuovo e
la rivoluzione a metà
Il 24 febbraio del duemilaquattordici il
dottor Matteo Renzi si presentò nell’aula
foderata di mogano e velluto rosso del
Senato pronunciando il suo primo discorso
parlamentare: mani in tasca e un lessico
scevro dal politichese, ma talmente pieno
di promesse che l’indomani i quotidiani
affettarono scetticismo.
Morale: un libro dei sogni. Riletto trecentosessantuno giorni dopo, il discorso
col quale Matteo Renzi si è presentato in
Parlamento dimostra
che lì dentro c’era già
scritto quello che poi
sarebbe stato attuato, o
tentato di attuare, quasi
nulla di più o di meno:
gli ottanta euro e il Jobs
Act, giustizia civile ed
edilizia scolastica, debiti
della Pa e superamento
delle Province elettive.
Ma anche impegni che in
quelle ore sembravano
chimere: come l’abolizione del Senato: «Vorrei
essere l’ultimo presidente del Consiglio a chiedere la fiducia a
quest’aula» disse Renzi e quasi nessuno
gli credette. E dunque, 365 giorni dopo è
legittima la domanda: quanto è cambiata
l’Italia in un anno? In cosa?
Rivoluzione nel Palazzo
Il 22 febbraio (fra due giorni ricorre il
primo “compleanno”), Renzi aveva giurato assieme ai suoi ministri: lui era il più
giovane Presidente del Consiglio della
storia, in squadra c’erano 8 donne ministro
(numero record) e l’età media dei ministri
(47 anni) ne faceva l’esecutivo più giovane
della Repubblica. E anche il più inesperto:
ben 11 non avevano mai fatto i ministri.
E ad agosto ha lasciato cadere nel silenzio le due lettere scritte dal capo del
governo libico e da uno dei principali capi
tribù, che gli chiedevano di investire Romano Prodi del ruolo di mediatore tra le
parti. Completando così la rottamazione
di una intera generazione. Ma il Renzi
“rivoluzionario” del Palazzo si è esercitato
soprattutto su tre riforme nel passato quasi impossibili. E lo ha fatto, sperimentando
un metodo senza precedenti: l’utilizzo di
maggioranze ogni volta variabili.
Le riforme “impossibili
Il 12 marzo 2014, appena 18 giorni
dopo il suo insediamento a palazzo Chigi,
il governo riesce a far passare alla Camera la
legge elettorale in prima lettura. Con il voto
favorevole di Forza Italia, prima “prova d’amore” del patto del Nazareno. Ma dopo il corposo
successo elettorale alle Europee di maggio,
Renzi cambia idea: vuole il premio alla lista
e non più alla coalizione (come conveniva a
Berlusconi) e dunque si impegna a convincere il
Cavaliere. Il premier alla fine piega Berlusconi:
il 21 gennaio 2015, ben 10 mesi dopo il primo
passaggio, il nuovo testo ottiene il via libera del
Senato, con i voti decisivi di Forza Italia, che,
con procedura senza
precedenti, “surroga” 29
senatori della maggioranza. Tambureggiante,
data la tradizione nostrana, anche il pressing
di palazzo Chigi per l’
abolizione del bipolarismo perfetto: l’8 agosto
i senatori votano la propria “soppressione” con
numeri bulgari: 183 sì,
4 astenuti e nessun voto
contrario. Sei mesi dopo,
il 14 febbraio 2015, sì anche della Camera in
uno scenario desolante: tutti i partiti di opposizione abbandonano l’aula e nel corso della
notte 40 articoli che riscrivono la Costituzione,
vengono approvati alla presenza dei soli deputati della maggioranza. E il superamento delle
Province? Approvato, nella primavera 2014, col
voto (in quel caso) contrario di Forza Italia
Il Renzi sociale
Anche sul piano sociale, Renzi si è buttato
una volta a “sinistra” e una volta a “destra”.
Nel discorso col quale, un anno fa, si era presentato alle Camere, Renzi aveva già deciso
l’intervento più popolare, gli 80 euro: in aula
parlò di «riduzione a doppia cifra del cuneo
fiscale, attraverso misure serie e irreversibili»
da approvare entro il primo semestre. Effettivamente il 18 aprile il governo vara il decretolegge che premia i lavoratori che guadagnano
fino a 24.000 euro lordi. È un investimento
sul classico insediamento sociale ed elettorale
della sinistra: i lavoratori dipendenti con un
reddito medio-basso. I sindacati confederali
applaudono senza entusiasmo, ma diventano
ostili quando il Parlamento, il 3 dicembre,
licenza il Jobs act, col quale il governo punta
a togliere alle imprese gran parte dell’”ansia”
prodotta da una legislazione e da una giurisprudenza che ha sempre incoraggiato i ricorsi
alla magistratura.
Morto Carmine Schiavone,
ex boss pentito del clan dei Casalesi
È morto nella sua abitazione nel Viterbese Carmine Schiavone, cugino
del capo clan dei Casalesi
Francesco. L’ex boss, collaboratore di giustizia dal
1993, aveva svelato gli
intrecci tra imprenditori
del settore rifiuti, politica e
clan, che aveva consentito
lo smaltimento illegale
di centinaia di tonnellate
di rifiuti anche pericolosi
e tossici tra Casertano e
Napoletano, la cosiddetta
Terra dei Fuochi.
La causa del decesso
sarebbe un infarto. Da alcuni anni era uscito dal
programma di protezione
per i pentiti. Schiavone
aveva iniziato a collaborare
con la giustizia nel 1993. Le
sue deposizioni furono determinanti per il maxiblitz
che portò a 136 arresti di
affiliati al clan, operazione
da cui derivò il processo
«Spartacus».
Anche qui le dichiarazioni di Schiavone furono al centro delle accuse.
Al termine del processo
furono condannati il cu-
gino Francesco
Schiavone detto
Sandokan, Michele Zagaria e
Francesco Bidognetti, ritenuti
la cupola del
clan. Con loro
furono condannate altre 30
persone. Finito
il programma
di protezione,
Schiavone si
era trasferito con la moglie
e i figli nella Tuscia, in una
casa nei paraggi del lago di
Vico, dove è morto.
Il traffico e l’interramento dei rifiuti in provincia
di Caserta era un affare
da 600-700 milioni di lire
al mese, che ha devastato
terre nelle quali, visti i
veleni sotterrati, si poteva
immaginare «che nel giro di
vent’anni morissero tutti»,
disse Schiavone davanti
alla Commissione ecomafie, in una audizione i cui
verbali furono desecretati
nel 2013. La sentenza senza appello pronunciata
dall’ex boss riguardava
tanti centri del Casertano,
«gli abitanti di paesi come
Casapesenna, Casal di
Principe, Castel Volturno
e così via, avranno, forse,
venti anni di vita».
Il suo nome tornò alla
ribalta nel 2008, quando
voci raccolte dalle forze
dell’ordine lo davano come
possibile organizzatore di
un attentato contro Roberto Saviano. Ma sulla
circostanza non emersero
riscontri concreti. Negli
ultimi anni aveva concesso numerose interviste ai
media sul traffico illecito
di rifiuti nella Terra dei
Fuochi
Presenza - 1º Marzo 2015
5
Le staminali restituiscono la vista:
via libera Ue al primo farmaco
Grazie al nuovo farmaco
con le staminali gli scienziati
riescono a rigenerare il tessuto oculare lesionato
Una storia iniziata negli
Anni 80. Sono queste le tempistiche della vera scienza,
quella fatta secondo le regole.
Oggi, dopo anni di sperimentazioni, la Commissione
Ue ha autorizzato il primo
farmaco della storia a base
di cellule staminali. Una
cura capace di ricostruire
le cornee danneggiate ridonando la vista ai malati.
Accade a Modena, terra di
eccellenze dove l’incontro tra
Graziella Pellegrini, Michele
De Luca dell’Università di
Modena e Reggio Emilia e
la lungimiranza della Chiesi
Farmaceutici ha reso possibile questo successo.
Made in Italy, nata in
Usa
Tutto parte dagli Stati
Uniti. Qui De Luca impara
a coltivare cellule staminali
epidermiche per la rigenerazione della pelle nei grandi
ustionati. Tecnica che esporta
in Europa incontrando la
Pellegrini. I due scienziati
si appassionano allo studio
delle staminali della superficie oculare. «Abbiamo
scoperto che le cellule che
consentono la rigenerazione
della cornea risiedono in
una piccola area al confine
tra cornea e congiuntiva
chiamata limbus. Quando
ustioni termiche o chimiche
della superficie oculare danneggiano irreversibilmente
la riserva di staminali la
superficie corneale smette di
rigenerarsi e la congiuntiva
si opacizza rendendo impossibile la visione» spiega la
Pellegrini.
Partendo dall’evidenza
che la cornea è in grado di
rigenerarsi gli scienziati
italiani hanno pensato di
riparare il danno partendo
proprio da queste cellule.
«Basta solamente un millimetro di tessuto oculare
integro per poter ricostruire
in laboratorio l’intera superficie dell’epitelio che ricopre
la cornea» spiega De Luca.
Un lavoro di ingegneria tissutale che prende il nome di
Holoclar, il primo farmaco a
base di staminali. Una cura
prodotta nei laboratori di
Holostem Terapie Avanzate
di Modena, spin off dell’università al Centro “Stefano
Ferrari”.
Come funziona
Il primo passo è la biopsia.
Ovunque si trovi il paziente
le staminali prelevate, grazie
ad un corriere specializzato,
partono e arrivano entro 24
ore a Modena. A questo punto
inizia il processo di sviluppo
che richiede alcune settimane. Quando il paziente è
pronto, il tessuto generato
viene spedito per il trapianto.
«Selezionati con cura i malati che presentano le caratteristiche per essere trattati, nel
caso di lesioni superficiali
il ripristino della visione
avviene in circa l’80% dei
casi» spiega l’esperto. Persone
altrimenti destinate a rimanere
senza vista.
«Prelevando e modificando
con un approccio di terapia
genica le staminali epidermiche siamo riusciti a trattare i
primi due casi. La speranza è
quella di ripetere con successo
quanto ottenuto con gli occhi»
conclude De Luca.
Gli sviluppi
Oggi gli scienziati modenesi
lavorano allo sviluppo di una cura
per la sindrome
dei bambini farfalla, grave malattia caratterizzata
dalla formazione
di ferite continue.
Boom di export per la birra italiana
Volano le esportazioni di birra italiana, con un aumento del
13 per cento sui mercati esteri nel 2014 rispetto all’anno precedente, e più di metà della spedizioni dirette nel Regno Unito,
dove nei pub si diffonde la moda delle produzioni artigianali
nostrane. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti
sulla base dei dati Istat in occasione di “Beer Attraction
International
Craft Breweries
Show”, in corso
a Rimini Fiera.
A sostenere le
esportazioni è
anche il boom
nella produzione artigianale
Made in italy
con oltre 600 microbirrifici attivi
nel 2014 rispetto
alla trentina censiti dieci anni fa, in netta controtendenza
rispetto alla crisi economica generale.
La produzione di 30 milioni di birra artigianale italiana,
destinati per il 10 per cento all’esportazione, rappresenta
anche una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli
under-35, che sono i più attivi nel settore. Notevole anche
la spinta innovativa, che va dalla certificazione dell’origine
a chilometri zero al legame diretto con le aziende agricole,
fino alla produzione di specialità altamente distintive o a
forme distributive innovative come i brewpub o i mercati
degli agricoltori di Campagna Amica.
Tifosi Feyenoord: gip convalida arresto,
hooligans rimpatriati
Il gip di Roma ha convalidato l'arresto dei 6 tifosi olandesi
del Feyenoord fermati giovedì 19 nella zona di piazza di
Spagna disponendo per tutti il divieto di dimora in Italia.
La decisione è arrivata al termine degli interrogatori di garanzia svolti nel carcere di Regina Coeli. Gli hooligans nelle
prossime ore saranno quindi rimpatriati. Nei loro confronti
resta l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
"Un'amichevole Olanda-Italia da giocare a Rotterdam, un
grande appuntamento di sport e amicizia il cui ricavato servirà a riparare i danni di piazza di Spagna". E' la proposta
lanciata dal sindaco di Roma Ignazio Marino e dall'assessore allo Sport Paolo Masini. "In questi giorni - spiegano
- abbiamo ricevuto migliaia di messaggi di solidarietà e
rammarico da tifosi olandesi ed europei. La maggior parte
degli appassionati sa che il calcio è prima di tutto rispetto e
condivisione. Proponiamo alla FIGC di fare propria questa
idea, confidando che venga accolta positivamente anche dalle
autorità olandesi. Al brutto spettacolo cui abbiamo assistito
in occasione di Roma-Feyenoord - concludono Marino e Masini - dobbiamo rispondere con i valori più sani e costruttivi
dello sport".
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Jabalí Puro
Ciervo
Avestruz
Codornices
Pato Neozelandés
Conejo
Guayu 100% Orgánico
Quesos
6
Presenza - 1º Marzo 2015
Editoriale:
Sono finite le vacanze.... poco a poco bisogna riprendere la routine e prepararsi per quest’anno che sará
come sempre pieno di diverse e divertenti attivitá.
Vi lasciamo con uno speciale dell’interscambio che
é stato fatto nel 2014 y la programmazione culturale
del Primo Semestre che avrá inizio con la famosa
rappresentazione teatrale Otello.
Buona Lettura!
Gigliola Pacciarini G. [email protected]
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Especial Intercambios 2014
(Por Claudia Costoya, Coordinadora DVEI)
Scambio di Classe in Italia
Como en años anteriores, este año los alumnos de II° medio
después de su Viaje de Estudios, tuvieron la oportunidad de
vivir la experiencia de un intercambio en colegios y casas de
familias italianas. Un grupo de 22 alumnos, acompañados de
las profesoras Katy Ferrante y Silvia Perroni, lo realizaron
en el Istituto Tecnico Turistico Cristoforo Colombo, ubicado
en pleno centro de Roma. Y otro grupo, conformado por 14
alumnos acompañados de la profesora Jacqueline Figueroa,
en el Liceo Linguistico di Trento, colegio con el cual hemos
hecho la experiencia en años anteriores.
Los alumnos, junto a sus profesoras acompañantes, pudieron conocer en profundidad el sistema escolar italiano asistiendo a clases y también realizando actividades culturales
y recreativas junto a sus familias y “hermanos” italianos en
las respectivas ciudades y alrededores.
Intercambio de mails entre la madre de un alumno italiano
y profesora a cargo del Scambio en Trento
Da: Francesca Bernabe
A: ROSANNA BOZZO
Data: 17 febbraio 2014
Gentile prof. questa esperienza per noi è davvero bella.
Felipe è un ragazzo molto estroverso, socievole ed educato.
Ci racconta del Cile e ci chiede dell'Italia, è interessato e
curioso, ma sempre gentile e sensibile.
Anche Silvia si trova bene con lui, anche se, quando sono
"tra maschietti" si isolano un po'... ma credo sia normale,
visto che i loro interessi si discostano da quelli delle ragazze
:)
È confortante conoscere già, anche se a distanza, la famiglia in cui starà Silvia.
Lei invidia già la scuola di Felipe: gli Italiani hanno saputo
fare belle cose"!!!
Grazie ancora per la bella opportunità credo che l'organizzazione sia stata molto impegnativa, ma darà buoni frutti...
sia culturali sia sociali.
GRAZIE...
Francesca Bernabè
Programmazione Centro Culturale Scuola,
Primo Semestre 2015
Vi invitiamo a partecipare alle interessanti attivitá che ha organizzato per quest’anno il
Centro Culturale Scuola. Durante il primo semestre, inizieremo la nostra programmazione con
la famosa rappresentazione teatrale Otello della prestigiosa compagnia “Viajeinmóvil”, inoltre
avremo presentazioni di danza, musica ed esposizioni d’arte che siamo sicuri vi piaceranno e
descriviamo di seguito
Vi ricordiamo che tutte le attivita sono gratuite e aperte a tutti.
Per le rappresentazioni che si svolgono nel Teatro Verdi, bisogna prenotare via mail: cultura@
scuola.cl oppure al telefono 225927544
Vi aspettiamo
MARZO
•
Jueves 12 de Marzo, 20:00 horas. Teatro Verdi.
Obra de Teatro: “Otelo”. Compañía Viajeinmóvil. Dirección Jaime Lorca, adaptación del texto
original de William Shakespeare y con las actuaciones de Jaime Lorca y Teresita Iacobelli.
•
Jueves 26 de marzo. 20:00 horas. Teatro Verdi.
Presentación de danza “El Viaje de Perséfone”. Compañía Cassis. Espectáculo dirigido al público
familiar. Inspirado el mito de Perséfone y el viaje que realiza entre el Olimpo y el Hades, narrando
sus aventuras a través de la danza, el teatro y la manipulación de objetos en cámara negra.
ABRIL
•
Jueves 9 de Abril, 19:30 horas. Sala Terracota.
Inauguración muestra de esculturas de la artista y ex alumna Pamela Galleguillos Schiappacasse. Montaje que estará exhibida hasta el 15 de mayo.
MAYO
•
Viernes 15 de mayo 17:00 horas. Teatro Verdi.
Obra de teatro infantil “Leyendas”. Compañía Pezpájaro.
•
Jueves 28 de mayo 19:30 horas. Sala Terracota.
Inauguración exposición de esculturas y grabados “Espacio/ tiempo” del Taller Lineal.
RISPOSTA DELLA Prof. Rosanna BOZZO:
Buona sera Signora Francesca,
Non sa quanto mi fanno piacere le sue belle parole, ho faticato molto a far capire tutti i vantaggi di questa esperienza.
Son sicura che la ricorderanno a vita, così è successo negli
anni precedenti, proprio per questa particolarità.
Io conosco e appartengo a quel mondo ed è così diverso e
bello, che ritenevo utile condividerlo. Le sfaccettature del
mondo sono molteplici e più ne sappiamo, più preparati
saranno per la vita i nostri figli.
Forse non tutti vedono le cose allo stesso modo e per quanto
mi impegni a seguire ogni cosa, sempre c'è la possibilità che
qualcosa sfugga. E' nella normalità delle cose, ho sempre
creduto in queste esperienze; ho visto smussare e correggere
atteggiamenti scontrosi tra i ragazzi ed accettarli dopo una
conoscenza approfondita, proprio perché lo scambio è la
possibilità di crescita vera, nel campo stesso.
Al momento delle problematiche, mette in gioco la tolleranza, imparano a mettersi al posto degli altri, a essere
aperti, altruisti, curiosi e rispettosi.
Tuttavia, la cosa più bella è che la scuola in Cile è nata
con i nostri emigranti, dal nulla, costruendo mattone dopo
mattone e questa è la miglior prova di cosa significhi l'impegno sociale, la condivisione e il rispetto delle proprie radici.
E' un esempio non indifferente al giorno d'oggi, al di là di
quanto bella sia la scuola in sé oggi giorno. I vostri ospiti
sono consapevoli del valore e il sacrificio lungo tanti anni, di
tanti connazionali ignoti, mossi dal bisogno di non perdere la
loro identità. Nonostante appartengano oggi a un ceto sociale
agiato, se lo sono conquistati con sudore e lealtà. Loro diffondono italianità nel mondo e sono orgogliosi di questo.
Dalle sue parole, mi accorgo, che ha colto perfettamente
le cose e ne sono felice per voi, ma soprattutto per Silvia e
i nostri ragazzi.
Mi scuso se mi sono dilungata, ma mi esce fuori dall'anima,
e lei , mi dato l'occasione giusta!
Un grazie grande grande a Voi.
Rosanna Bozzo
El montaje estará exhibido hasta el 10 de julio.
JUNIO
•
Jueves 4 de junio 20:00 horas. Teatro Verdi.
Concierto “Viva Vivaldi”. A cargo de la agrupación Syntagma Musicum (Usach)
JULIO
•
Miércoles 1 de julio 20:00 horas. Teatro Verdi.
Concierto sinfónico tribute Abba y Pink Floyd: “The dark side of the dancing queen”. Presentación de la Camerata y Coro dela Universidad de los Andes, junto a los coros de las universidades
de Santiago, Santo Tomás, Alumni UC, bajo la dirección de Eduardo Browne.
Las fechas pueden sufrir modificaciones las que serán informadas con antelación.
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Presenza - 1º Marzo 2015
7
Cambridge, Inglaterra
Viaje de Idiomas a la ciudad de Cambridge
Por tercer año consecutivo, alumnos de II° medio, luego de su
Viaje de Estudios, tuvieron la posibilidad de estudiar y perfeccionar el inglés en Embassy CES, un Instituto de alto prestigio
en Cambridge.
En esta oportunidad fueron 12 alumnos acompañados por
una apoderada del nivel, la Sra. Claudia de Camino y durante
3 semanas fueron acogidos en casas de familias inglesas, asistiendo a clases de inglés en las mañanas y durante las tardes
y fines de semana realizaron visitas culturales y recreativas a
Londres y a otras ciudades cercanas.
Scambio di Classe alunni di Trento in Chile
Durante dos semanas del
mes de septiembre, llegó una
delegación de alumnos de
intercambio del Liceo Linguistico di Trento. Durante
los 10 días que permanecieron en nuestro país, fueron
acogidos en las casas de
alumnos de III° Medio de la
Scuola y asistieron a clases
regulares junto a sus “hermanos” chilenos. Además,
pudieron visitar el Centro de
Santiago, Viña del Mar y Valparaíso, Isla Negra además
de compartir un rico asado
en Olmué con sus familias
chilenas.
Como caso singular de este viaje, la Sra. Claudia de Camino, gracias a contactos que tenía la familia que la acogió en
Cambridge, tuvo la extraordinaria oportunidad de conocer
personalmente a Stephen Hopkins.
Otros Intercambios
Fase II Intercambio Tessa Rizzoli-Cristobal Dabovich
Este año un alumno de III° Medio, Cristobal Dabovich Arevena, cuya familia había acogido
a la alumna italiana Tessa Rizzoli en su casa durante el año 2013, tuvo la oportunidad de ir
a Italia, y realizar la segunda fase del Intercambio en el Liceo Linguistico di Trento por un
período de 6 semanas, durante el cual asistió a clases regulares y conoció en profundidad
la cultura y el sistema educacional italiano.
Testimonio de Cristobal Dabovich de su Intercambio
en Trento 2014
La experiencia de poder hacer un intercambio es algo que si se tiene la oportunidad
no hay que desaprovecharla. Uno conoce personas increíbles y en menos tiempo del
que se piensa uno mejora de manera considerable el manejo del idioma. A pesar de
eso, la experiencia cultural que se obtiene es lo que hace conocer más las costumbres
diferentes a las nuestras y, a la vez, a ampliar los horizontes que uno tiene. Mi intercambio en Trento consistió principalmente en mejorar el idioma italiano, pero no todo
era estudio. La familia que me recibió era muy acogedora y tranquila, me hacían sentir
como parte de la familia. Por otra parte los alumnos del colegio de Trento son personas
que reciben con los brazos abiertos, tanto en clases como fuera de ellas, rápidamente
se hacen amigos y nunca se está sin hacer nada.
8
COLLETTIVITÁ
Presenza - 1º Marzo 2015
Riunione a Santiago della
Confederazione di Pompieri italiani
Da sinista a destra: Augusto Tassara, Felipe Segovia, Ettore Canevaro, Mario Milesi,
Edgardo Olivarì,Leopoldo Ratto, Carlos Schisano, Manuel Sánchez e Maurizio Repetto.
Il 31 gennaio scorso, al
mezzogiorno, si è riunita
la Confederazione di Compagnie Italiane di Pompieri
del Cile nella caserma della
Undicesima Compagnia
“Pompa Italia” di Santiago
Salvatore Chiarelli
15-3- 1923
30-1-2015
R.i.P.
Te recordamos con cariño y mucho amor, querido
papà, que nos brindaste
apoyo, comprensión y alegría que nos dabas día a
día. Fuiste un gran hombre
de esfuerzo, trabajo y dedicación.
Gracias por todo lo que
nos brindaste: tu enseñanza, tu ejemplo y sabiduría
para seguir nosotras nuestros caminos, tus hijos,
nietos, parientes y amigos.
Que Dios te acoja en su
Santo Reino y que encuentres el descanso eterno de tu
alma.
Te amaremos hasta la
eternidad.
Tus hijas Angela y Elizabeth.
Tus nietos Francesco a
Gianna
con lo scopo di riattivare
la Confederazione dopo un
periodo di recesso di circa
tre anni, dovuto al periodo
post terremoto dell’2010
ed attività interne delle
Compagnie.
Sono stati presenti il Presidente della Confederazione e Direttore della Sesta
Compagnia “Cristoforo Colombo” di Valparaíso signor
Mario Milesi, il Direttore
della Undicesima Compagnia “Pompa Italia” di Santiago signor Leopoldo Ratto, il Direttore della Quarta
Compagnia “Umberto I” di
Talcahuano signor Carlos
Schisano, il Segretario della Confederazione signor
Manuel Sánchez (4ª. di
Talcahuano), il Tesoriere della Confederazione
signor Ettore Canevaro
(4ª. di Iquique), il Volontario Onorario della Quarta
Compagnia “Ausonia” di
Iquique signor Augusto
Tassara, il Tenente Primo
della Seconda Compagnia
“Pompa Italia” di Copiapó
signor Felipe Segovia , l’ex
Direttore della 11ª. Compagnia di Santiago e primo
Presidente della Confederazione signor Arnoldo
Gambi, il Comandante
del Corpo di Pompieri di
Santiago signor Maurizio
Repetto e il Segretario della Undicesima Compagnia
signor Edgardo Olivarì.
Non sono venuti i rappresentanti della Prima
e Seconda Compagnia di
Capitán Pastene.
In una seduta di due ore
con lo scopo di riannodare
le loro attività, sotto l’approvazione unanime dei
presenti si è deciso di contrattare un nuovo avvocato
per ottenere la personalità
giuridica attraverso il Ministero di Giustizia al più
presto possibile, rafforzare
la fratellanza ed amicizia
con il Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco d’Italia e
lo scambio di Volontari tra
le Compagnie que formano
parte della Confederazione,
la creazione di una pagina
web della Confederazione,
le rette annui che devono
versare le Compagnie alla
Confederazione, i rapporti
con l’Ambasciata ed istituzioni della collettività e
rafforzare lo spirito d’italianità in ogni Compagnia
e far conoscere le nostre
attività attraverso il Quindicinale Presenza.
La prossima seduta avrá
luogo alla fine del mese di
marzo.
Finita la riunione, el
Preside della Undicesima
Compagnia di Santiago
ha offerto un pranzo ai
presenti.
Manuel Sánchez A.
Societá Sportiva Italiana de Valparaíso
cumple 98 años
Un miércoles 7 de Febrero
de 1917 en los salones de la
Sesta Compañía de Bomberos, Giovanni Unghiatti Valle, secretario de honor, dio a
conocer la unión de los clubs
Ciclista Italiano de Viña del
Mar y Veloce Ciclista Italiano de Valparaíso, declarando
oficialmente fundada y constituida la "Societá Sportiva
Italiana”.
De esa fecha han transcurrido 98 años, día en
que en el ajetreado barrio
El Almendral comenzaba a
funcionar una de las instituciones deportivas que mayor
número de satisfacciones le
ha entregado a la ciudad de
Valparaíso.
Sus mayores triunfos han
sido en el básquetbol, disciplina que han cultivado
desde su fundación, logrando
gran cantidad de títulos regionales y nacionales, como
lo fueron dos Torneos de
Clubes Campeones de Chile (1971 en Punta Arenas
y 1978 en Santiago), dos
Campeonatos Dimayor (1980
y 1982), más un vicecampeonato del mismo en 1979,
y el vicecampeonato en el
Campeonato Sudamericano
de Clubes Campeones en Arequipa, Perú (1971), siendo la
mejor ubicación de un club
chileno en un campeonato
sudamericano de clubes en
el exterior.
Últimamente, los mejores
logros han sido el bicampeonato de la división adulta en
el campeonato de la Asociación Valparaíso (2013-14), y
el bicampeonato (2013-14)
de la rama femenina Sub-15
en el “Renato Raggio”, campeonato organizado por la
misma institución itálica en
memoria al entrenador más
importante que ha tenido en
su historia.
En las bochas, la entidad
ha obtenido excelentes logros, con varios jugadores
de sus filas en competencias
sudamericanas y mundiales,
donde el logro individual
más importante conseguido
por un jugador del club fue
el 2010, cuando Rodolfo Galvez, representando a Chile,
consiguió el vicecampeonato
mundial de bochas (estilo
raffa-volo) en Roma, Italia,
país al que fue acompañado
por Ulises Gnecco, presidente
de la rama de bochas de la
institución itálica.
En estos últimos años,
también se ha destacado
Sabrina Polito, cuarta en los
Juegos Mundiales de Colombia 2013, y quinta en la modalidad “tiro y precisión” en
el Mundial de Francia 2014,
tras lo cual recibió el “Cóndor
de Bronce” a la mejor del
año, por parte del Círculo de
Periodistas Deportivos.
Gilda Rivara
Bei ricordi 1978!
Corso Origini Italia
L’Agenzia ITA (Italian Trade Agency) e il MIB (Scuola
Internazionale di alta formazione manageriale) hanno
promosso un corso di formazione manageriale destinato
ai giovani discendenti italiani
Servizio del Patronato
ACLI
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
con il seguente orario:
da Lunedi a Venerdi
dalla ore: 08:30 alle 14:30
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected]
di seconda e terza generazione
residenti all'estero e in particolare appartenenti a paesi
extra europei denominato
"Origini Italia”.
Il corso è destinato a giovani
in possesso di laurea o diploma, preferibilmente con alcuni
anni di esperienza nel settore
ed interessati ad approfondire
attività imprenditoriali e manageriali al fine di stabilire
nuove relazioni lavorative con
aziende operanti in Italia.
L'obiettivo del corso è quello
di far conoscere ai partecipanti la terra di origine dei loro
avi e di costruire dei rapporti
lavorativi fra l'Italia ed il
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos
*Providencia (Esq. Pedro de Valdivia)
Paese di provenienza.
Le lezioni si terranno in
inglese, ma la conoscenza
elementare della lingua italiana costituirà parametro
preferenziale nella selezione
dei partecipanti.
Il corso avrà una durata
di 20 settimane e si svolgerà
dal 13 luglio al 14 novembre
2015 presso la Scuola Manageriale a Trieste (Palazzo del
Ferdinandeo, Largo Caduti di
Nasirya) e l'Agenzia ITA con
sede a Roma (Via Liszt 24).
Per partecipare alla selezione, occorre presentare una
domanda ed una lettera di accompagnamento che illustri la
motivazione dell'interesse al
corso, insieme anche ad eventuali lettere di referenza.
La documentazione dovrà
essere inviata tramite mail o
fax al MIB School of Management entro il 31 marzo 2015.
La MIB School of Management garantisce ai partecipanti la copertura dei costi di
viaggio, del vitto e dell'alloggio
per tutto il periodo del corso.
Per maggiori informazioni si
prega di consultare la pagina
web http://mib.edu/en/master/
origini-programme/origini
Appena arrivato dall'Italia, per espressa volontà del Prof.
Francesco Borghesi., preside della Scuola Italiana "Vittorio
Montiglio", il Prof. José Blanco J. prese a carico dei corsi di
Lingua Italia per i genitori.
Ecco due foto-ricordo. Vi riconoscete?
COLLETTIVITÁ
Ex embajador Italo Zunino muere
al capotar helicóptero
El accidente ocurrió pasadas las 21:00 horas del
viernes en el sector precordillerano de la comuna de Quilleco, cuando la aeronave se
precipitó a tierra por causas
que se están investigando, falleciendo en el lugar además
el piloto de la aeronave, el mayor en retiro de Carabineros
Luis Alvarado Barrientos; el
conocido personaje del rodeo
en Chile Nicolás Fossatti.
Tres personas murieron,
entre ellos el empresario y
ex embajador Italo Zunino,
y un lesionado al capotar el
helicóptero en que viajaban
en la comuna de Quilleco, en
la provincia del Bío Bío.
Italo Zunino desempeño
funciones como embajador
de Chile en Japón durante el
gobierno de Patricio Aylwin,
además de ser miembro del
directorio de Enacar y actualmente encabezaba el holding
de empresas madereras Comaco Forestal y presidente
del consejo de administración
de Empresa Periodística Bío
Bío Limitada, a cargo del
Diario La Tribuna.
El único sobreviviente del
accidente fue Miguel Zunino
Valenzuela, de 21 años, quien
se lanzó desde el helicóptero
cuando estaba cayendo, resultando con algunas lesiones provocadas por la caída,
siendo trasladado hasta el
hospital de Los Ángeles desde donde fue dado de alta
horas más tarde luego que se
evaluara médicamente.Era
uno de los empresarios más
importantes de la región del
Biobío y uno de los militantes
históricos de la Democracia
Cristiana (DC).
Italo Zunino Muratori, de
73 años, falleció este viernes
luego de que el helicóptero
en el que viajaba capotara
en la zona precordillerana de
Quilleco.
Ofertas
de Trabajo
Estimados, en mi empresa
estamos buscando un Ingeniero Comercio Exterior con
experiencia en exportación,
para Gerencia de empresa
Exportadora y un Ingeniero
Comercial o Agronomo, con
experiencia en evaluación
de proyectos, para cargo de
Ejecutivo de proyectos.
Cualquier dato que tengan,
les pido que me remitan
su curriculum actualizado.
Lorena Ladrón de Guevara
Micheli
Lorena Ladrón de
Guevara
[email protected]]
Nació en la ciudad de Los
Ángeles y cursó sus estudios
en el Liceo Alemán de esa
ciudad. Durante su juventud
se dedicó a la agricultura y
al rubro forestal, dos de sus
pasiones.
En 1972 fue elegido regidor
de Los Ángeles, el equivalente en la época al cargo de
alcalde, siendo ya militante
de la DC y aprovechando su
popularidad en la zona tras
participar en organizaciones
sociales ligadas al rodeo.
Durante los años 80 fundó
la Forestal Comaco y Maderas
San Lorenzo, convirtiéndose
en uno de los primeros exportadores de chips (astillas).
Tras el retorno a la democracia, en 1990, fue nombrado
embajador de Chile en Japón
durante el gobierno de Patricio Aylwin Azócar, cargo
en el que estuvo por casi un
año y medio. A su regreso
al país quedó a cargo de la
Empresa Nacional del Carbón
(Enacar).
En 1997 fue precandidato a
senador y posteriormente sus
apariciones públicas relacionadas a la política fueron disminuyendo hasta participar
solo de algunas actividades
partidistas en su región.
Uno de sus principales
amores fue la crianza de
caballos e, incluso, creó el
criadero Agua de los Campos
y Maquena.
Foto: Reproducción/Ram Chile
Vittorio Robino Rossi
(Q.E.P.D.)
Mi tío Vittorio era un hombre reservado, tímido tal
vez. De esas personas que
parecen distraídas, pero que
observan, y cuando hablan
siempre dicen la palabra
precisa.
Tenía el sello noble de los
Robino-Rossi, la familia que
formaron mis nonnos, Carlo
y Luigia, quienes llegaron
desde Italia muy jóvenes,
pero ya casados, y junto al
pequeño Luigi, el primer
hijo que tuvieron. Y en esta
tierra, en la que se quedaron
para siempre, nacieron sus
otros cinco hijos. Vittorio fue
el tercero o el cuarto, tal vez,
pues no sé bien si nació antes
o después de su gemelo inseparable, Umberto, que partió
inesperadamente, siendo aún
demasiado joven, un 14 de
febrero de 1970. Y Dios quiso
que también un 14 de febrero, pero 45 años más tarde,
despidiéramos a Vittorio,
con las hermosas palabras
de su primogénito, Xavier,
llenas de gratitud hacia su
padre. Claudio, el menor, no
pudo estar presente, pues se
encontraba en Italia, junto
a su esposa y a los cuatro
adorados nietos de mi tío.
Pero, en Roma, todos ellos
asistían a Misa a la misma
hora que aquí, en Santiago,
le dábamos el adiós.
Poco después de la repentina muerte de Adriana y
Germán, dos de sus queridos hermanos, mi tío sufrió
un primer infarto, y desde
entonces ya nunca pudo re-
Confindustria in Cile
Cari Amici !
spero che stiate tutti bene è da un pò che non ci scriviamo.
Vi volevo informare che nel mese di aprile Confindustria
organizzerà una missione in Cile.
Vi invio il link al sito dell'evento dove potete trovare informazioni. Organizzano incontri b2b con aziende cilene quindi
se siete interessati in prima persona o conoscete imprenditori
che possono essere interessati informateli. Per partecipare
direi che bisogna fare riferimento all'ambasciata italiana o
all'ICE. Sul sito ci sono i recapiti.
Vi invio anche una prima bozza del programma che non
è ancora sul sito.
Un caro saluto a tutti
http://colombiaecile2015.ice.it/
cuperarse. Luisa, mi madre,
la única hermana que le
quedaba, estuvo a su lado,
acompañándolo, tal como yo
hubiese querido hacerlo, pero
desde hacía mucho tiempo
yo estaba demasiado lejos.
Y lo que más duele cuando
alguien a quien amamos
parte para siempre, es precisamente el tiempo que no
compartimos, cada “te quiero” y cada “gracias” que no
pronunciamos, el amor que
no dimos.
Mi tío Vittorio era un hombre bueno, paciente, amable.
Y no porque todos los que
mueren lo sean. Él de verdad
lo era. Y bien lo saben todos
quienes lo conocieron. Sus
compañeros de la Scuola
Italiana de Santiago, los
de la Universidad Católica, sus amigos del Stadio
Italiano, los de la Rama de
Básquetbol, donde fue también dirigente, sus colegas de
la ENAP, donde trabajó toda
su vida, María Graciela, su
mujer por más de cincuenta
años, Carmen y Violeta, esas
nanas fieles que, desde que
nacieron sus hijos, siempre
estuvieron a su lado, sus
vecinos y amigos de juventud, con los que mantuvo
una estrecha amistad en el
tiempo.
Y, aunque era un hombre
introvertido y nunca hizo
ostentación de nada, Vittorio
Robino no pasaba desapercibido, pues irradiaba paz con
su presencia.
Su recuerdo vivirá por
siempre en el corazón de cada
uno de nosotros, mientras su
alma, sin duda, ya descansa
junto al Padre eterno.
Wilma Robino
Presenza - 1º Marzo 2015
9
Italia presente en Iquique
Como todos los años,
en esta época veraniega, en Iquique se
realiza la festividad
de las Colonias Extranjeras. Son cuatro
días de actividades,
que comienzan con el
pasacalle por la ciudad
en carros alegóricos.
Aproximadamente
diez países participan
de esta fiesta, que se
concentra en la Plaza
Prat.
Bajo unas decoradas
carpas, se puede degustar la gastronomía de
cada colonia y adquirir
su artesanía. Italia, como
siempre está presente y cada
año, bajo los colores patrios
verde, blanco y rojos, es
atendido por la Asociación
Lucana que ofrece a la Colonia Italiana residente e iquiqueña, los productos típicos
que nos representan, la más
cotizadas pizzas y la fugazza. En otras oportunidades
se han podido degustar las
“cartelatte o pettolas” dulce
muy típico de su comuna
Oppido Lucano.
El carro alegórico de Italia
que evoca la época de Romeo
y Julieta, acompaña a sus
participantes que marchan,
al son de una tarantela,
mientras la candidata a
reina que nos representa
este año, la Srta. Constanza
Sciaraffia, saluda con elegancia al público asistente
presente en las aceras, desde
un balcón florido.
Empresa vicentina
ARISTONCAVI
S.P.A.
en Chile
El estudio jurídico Rozzi
Marin & Partners (http://rozzimarinepartners.com/) ha
sido fundado en Italia, hace
más de quince años, para
ofrecer su asistencia jurídica
con particular atención a las
empresas y a las personas
con intereses en el extranjero.
Particularmente con Chile, el
estudio goza de una experiencia y competencia técnica en
favor de personas y empresas,
con especial dedicación en derecho internacional, comercial
y civil, tratativas y acuerdos
comerciales, joint-ventures, y
relaciones entre empresas italianas y chilenas. Es así como
el estudio ha intervenido en
su condición de asesor legal,
en importantes proyectos de
inversión materializados en
Chile, con una clientela que
es hoy nuestra mejor presentación y mayor prestigio.
Se señala la reciente de
la sociedad ARISTONCAVI
S.P.A., http://www.aristoncavi.com/ sociedad constituida
y vigente en conformidad con
las leyes de la República de
Italia, domiciliada en Brendola, provincia de Vicenza, Italia,
ha constituido la sociedad
que en Chile tiene el nombre
de ARISTONCAVI LATIN
AMERICA LIMITADA.
El objeto social de la misma es la fabricación, procesamiento, transformación,
modificación y tratamiento en
general de cables, alambres y
accesorios eléctricos, de elastómeros, plásticos o similares
y derivados;...
Aldo Rozzi Marin
También se podía adquirir,
ciertos artículos recordatorios como jarros enlozados
con vistas de la bella Italia,
poleras y gorros con logos de
la bandera italiana.
Mientras, en el escenario
del hemiciclo del Teatro
Municipal se presentan una
a una, las diversas colectividades que muestran sus
bailes y música típica.
No puedo finalizar esta
nota sin antes destacar la
labor y el esfuerzo de la
Asociación Lucana Región
Norte de Chile, quien junto
a su Presidente y Socios
colaboradores, los cuales
con una entrega absoluta,
hicieron posible que ITALIA
estuviera presente en este
magno evento.
Luz Savalli
CURSO DE ITALIANO 2015
Las clases del Curso Superior de LENGUA Y CULTURA
ITALIANAS del Prof. José Blanco J. recomenzarán el sábado
07 de marzo de 2015, a las 10.00 horas en la Parrocchia Italiana Nuestra Señora de Pompeya (Av. Bustamante 180).
Se mantendrá el arancel y las modalidades de pago del
año pasado.
El CURSO ELEMENTAL, en cambio, tendrá inicio el
sábado 11 de abril c.a. a las 11.30 horas.
Tante buone cose!
10
Presenza - 1º Marzo 2015
COLLETTIVITÁ
La deputata Renata Bueno in visita alla comunità del
La deputata Renata Bueno, parlamentare italiana
eletta nella circoscrizione
elettorale America Meridionale, è stata invitata a
partecipare alla PRIMA
GIORNATA LATINO-AMERICANA DI COESIONE
SOCIALE, incontro promosso e organizzato il 22 e
23 gennaio dal Senato della
Repubblica del Cile in partnership con il Governo e con
l’appoggio del Programma
di Cooperazione tra l’Europa e l’America Latina per la
promozione della coesione
sociale, EUROsociAL.
Ad aprire l’evento la presidente del Cile, Michelle
Bachelet, e la presidente del
Senato, Isabel Allende. La
riunione tra le delegazioni
cilena, europea e latinoamericana rappresenta
l’inizio di un percorso di
integrazione delle sfide di
coesione sociale dei governi Latino-americani, come
parte di un’agenda regionale condivisa, per mezzo di
iniziative programmatiche
che toccano le sfere della
politica e delle politiche
pubbliche.
Renata Bueno, unica rappresentante italiana, è stata invitata dal programma
Eurosocial per dare il suo
contributo al dibattito al
fine di rafforzare una visione condivisa sulle mete
della coesione sociale e
scambiando punti di vista e
esperienze utili all’obiettivo
della Giornata.
“La mia esperienza tra i
due mondi mi permette di
vivere da vicino due realtà
e poterle confrontare. In
Avviso pagato
Vendo multiproprietà
Cortina d’Ampezzo
(Dolomiti)
Brasile - ha affermato la
parlamentare italiana - esistono due mondi paralleli
e completamente diversi,
tanto da non incontrarsi
mai.
Coloro che hanno accesso
all’educazione e ad assicurazioni sanitarie private vivono una vita molto lontana
dal cittadino che utilizza il
sistema pubblico. In Italia,
il bambino che frequenta
la scuola pubblica, normalmente di ottima qualità,
può avere come compagno
di banco tanto il figlio del
portiere quanto quello del
ministro”.
Per Renata Bueno è anche questa convivenza a
far sì che “la società resti coesa nella differenza”
L’agenda internazionale è
stata un’ottima occasione
per visitare la comunità
italiana in Cile, um viaggio
già inserito tra gli obiettivi
della deputata per il 2015.
Il Cile, uno dei paesi che
fa parte della Circoscrizione America Meridionale
- collegio elettorale della deputata, conta approssimativamente 600 mila cittadini
discendenti di italiani, tra
cui 66 mila già in possesso
di cittadinanza italiana.
Nell’incontro, organizzato
dall’Ambasciatore d’Italia,
Marco Ricci, e dalla Console
Nicoletta Gliubich, presso la
stessa Ambasciata d’Italia,
sono stati riuniti gli esponenenti della collettività
italiana, tra cui i Consoli e
Vice Consoli Onorari, alcuni
provenienti da regioni molto distanti da Santiago.
Tra i partecipanti: il Vice
Console di La Serena, Franco Dalbosco, il Vice Console
di Copiapó, Paolo Albasini,
il Vice Console di Arica e
Iquique, Enrique Lombardi,
il Console Onorario di Valaparaíso, Franco Dezerega
Pitto, la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura,
Anna Mondavio, il Vice
Presidente della Scuola
Italiana “Vittorio Montiglio” di Santiago, Giuseppe
Tropeano Errigo, il Direttore del quase cinquantenario periodico italiano
“Presenza”, Padre Giuseppe
Tomasi, il Segretario del
Comites e Presidente della
Presentación
empresa italiana
RIP CEMETERY
* Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas
*Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas
Estimados Señores: la
Agencia ICE- Depto para
la promoción de los Intercambios Comerciales de la
Embajada de Italia, tiene
como objetivo fundamental
la promoción del intercambio comercial, industrial y
tecnológica entre Italia y el
resto del mundo.
En este ámbito, tenemos
el agrado de enviar a Uds.
la presentación de RIP CEMETERY una Start Up,
focalizada en crear una comunidad social universal
que forme parte de una red
de soporte para ayudar a
familiares y amigos a honrar
a sus seres queridos.
Agradecemos desde la
difusión de esta nueva plataforma con la cual puede también colaborar a alcanzar su
objetivo de financiamiento.
Giuseppe Manenti
Director
Para consulta:ICE - Agencia Italiana para el Comercio
Exterior
Tel. 0056 2 23039330
www.ice.gov.it ; www.italtrade.com/chile
scuola Dante Alighieri di
Santiago, Nello Gargiullo, il
presidente della Camera di
Commercio Italiana in Cile,
Alberto Cordero di Montezemolo, i presidenti e Vice
Presidenti delle associazioni campani, piemontesi,
pugliesi, emiliano-romagnoli, liguri, Marco Cifelli
di Pompa Italia, Maruzzella
Tavonatti del Patronato
ACLI, Solange Miranda
del Patronato Inas, Editta
Ramelli Bertolotto della
Società Italiana Femminile
Bem Hogar.
La deputata, lusingata
dall’accoglienza, è stata
molto contenta della numerosa partecipazione e dell’opportunità di conoscere
da vicino la collettività che
ha definito “forte e organizzata”.
“Conoscere le esigenze
degli italo discendenti nelle
diverse regioni dell’America
del Sud e le loro aspirazioni
è un aspetto essenziale allo
svolgimento di un buon
mandato”,- ha dichiarato
l’Onorevole, che, durante la
riunione, ha preso nota di
alcuni punti importanti per
la comunità su cui lavorare
anche a livello legislativo.
Vendo mini appartamento in multiproprietà Villaggio
Ploner, Carbonin, con 4 posti letto (matrimoniale + letto
a castello), bagno, angolo cottura, zona soggiorno e posto
macchina coperto.
L’appartamento è completamente arredato, con cucina
attrezzata, televisione, accesso internet e diritto ad usufruire
delle strutture del Villaggio: piscina coperta, solarium, sauna,
bagno turco, idromassaggio, palestra, ski-box, lavanderia,
sale comuni (sala giochi, sala TV con impianto satellitare e
DVD, sala convivio, ecc...) area giochi per bambini, campo
da calcetto, bar e ristorante.
L’appartamento è usufruibile 30 giorni l’anno in 3 decadi
nel periodo “Rosso 3”, ovvero ultimi dieci giorni di marzo
(fantastici per la Pasqua e/o lo sci tranquillo, di fine inverno),
ultimi dieci giorni di luglio (meravigliosi per le passeggiate
nella colorata montagna estiva) ed ultimi dieci giorni di
ottobre (frizzanti per l’intenso paesaggio autunnale).
Molto importante:
1. L’appartamento è totalmente in regola con tutti gli oneri
condominiali ed è esente da debiti. La motivazione della
vendita è a causa di trasferimento all’estero.
2. Il Villaggio Ploner a Carbonin è una struttura elegante
immersa in un parco, con quel sapore di asburgico che
rimanda alle fiabe e piena di comfort, molto ben manutenuta
ed in una splendida posizione: accanto al Monte Cristallo, 5
km da Misurina e dalle tre Cime di Lavaredo, 15 da Dobbiaco
e 15 da Cortina d’Ampezzo.
3. La struttura offre possibilità di scambio con altre
multiproprietà in ogni parte del mondo tramite il circuito RCI
e/o di affitto tramite la reception del Villaggio o privatamente.
Per ulteriori immagini del villaggio: http://www.booking.
com/hotel/it/villaggio-turistico-ploner.it.html
Per ulteriori informazioni contattare: Maria Teresa
Gervasi tel. 972087033 / [email protected]
Rimembranze
Forse non è necessario spiegare che la foto che vediamo risale al 1950, scattata
nell’intorno della spiaggia di Algarrobo...basta vedere le tenute castigate delle nostre
sei ragazze che oggi oltrepassano gli ottanta.
Ma anche loro si divertivano (forse più dei ragazzi di oggi); anche loro sognavano e
forse staranno sentendo la mancanze di qualche fidanzatino; anche i loro ragionamenti
di amiche (quasi) tutte dell’Azione Cattolica toccavano qualche punto scabroso che i
giovani di oggi anticipano agli 11-12 anni. Insomma....erano ragazze della loro epoca.
I loro nomi da sinistra: Vittoria Dagnino, Paola Piccardo, Yolanda Dagnino, Maria
Paratori, Angela Garlaschi ed Elena Foppiano.
Care Lettrici e Cari Lettori,
se avete qualche foto di archivio (di famiglia o di comunità) e ce le inviate con
una breve didascalia, saremo felici di inserirla in questa serie di "rimembranze"
iniziativa dell'Arch. Claudio Massone
STADIO ITALIANO
Presenza - 1º Marzo 2015
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Presenza - 1º Marzo 2015
CAMERA DI COMMERCIO
PAGINA RELIGIOSA
«Quaresima, no all’indifferenza»
Dio “non è indifferente a
noi” e a “quello che ci accade”:
per questo il cristiano deve
dire no alla “globalizzazione
dell’indifferenza”, cioè a
quella “attitudine egoistica, di indifferenza” che “ha
preso oggi una dimensione
mondiale”. È quanto scrive il Papa, nel Messaggio
per la Quaresima, sul tema
“Rinfrancate i vostri cuori”
(Gc 5,8). “Dio non ci chiede
nulla che prima non ci abbia
donato”, scrive Francesco
nel messaggio, diffuso oggi:
“Lui non è indifferente a noi.
Ognuno di noi gli sta a cuore,
ci conosce per nome, ci cura e
ci cerca quando lo lasciamo.
Ciascuno di noi gli interessa;
il suo amore gli impedisce di
essere indifferente a quello
che ci accade”.
“Quando noi stiamo bene e
ci sentiamo comodi - nota il
Papa - certamente ci dimentichiamo degli altri (cosa che
Dio Padre non fa mai), non
ci interessano i loro problemi, le loro sofferenze e le
ingiustizie che subiscono...
allora il nostro cuore cade
nell’indifferenza: mentre io
sto relativamente bene e comodo, mi dimentico di quelli
che non stanno bene”.
Questa “attitudine egoistica, di indifferenza, ha preso
oggi una dimensione mondiale, a tal punto che possiamo parlare di una globalizzazione dell’indifferenza”:
per il Papa, “si tratta di un
disagio che, come cristiani,
dobbiamo affrontare”.
“L’indifferenza verso il
prossimo e verso Dio è una
reale tentazione anche per
noi cristiani”, ammonisce
Francesco, secondo il quale
“abbiamo bisogno di sentire
in ogni Quaresima il grido
dei profeti che alzano la
voce e ci svegliano”. “Dio
non è indifferente al mondo,
ma lo ama fino a dare il suo
Figlio per la salvezza di
ogni uomo”, ricorda il Papa:
“Nell’incarnazione, nella
vita terrena, nella morte e
risurrezione del Figlio di
Dio, si apre definitivamente
la porta tra Dio e uomo, tra
cielo e terra. E la Chiesa è
come la mano che tiene aperta questa porta mediante la
proclamazione della Parola,
la celebrazione dei sacramenti, la testimonianza della fede che si rende efficace
nella carità”.
Tuttavia, è l’analisi del
Santo Padre, “il mondo tende a chiudersi in se stesso
e a chiudere quella porta
attraverso la quale Dio entra
nel mondo e il mondo in Lui.
Così la mano, che è la Chiesa,
non deve mai sorprendersi se
viene respinta, schiacciata e
ferita”. “Il popolo di Dio ha
bisogno di rinnovamento, per
non diventare indifferente
e per non chiudersi in se
stesso”.
“Nessuno possiede solo per
sé, ma quanto ha è per tutti”.
A ribadirlo è il Papa, che nel
Messaggio per la Quaresima
spiega che “poiché siamo
legati in Dio, possiamo fare
qualcosa anche per i lontani,
per coloro che con le nostre
sole forze non potremmo mai
raggiungere, perché con loro
e per loro preghiamo Dio
affinché ci apriamo tutti alla
sua opera di salvezza”. “Se
un membro soffre, tutte le
membra soffrono”: Francesco
sceglie questa immagine,
tratta dalla prima lettera
ai Corinzi, per descrivere
la Chiesa: “La carità di Dio
che rompe quella mortale
chiusura in se stessi che è
l’indifferenza, ci viene offerta
dalla Chiesa con il suo insegnamento e, soprattutto, con
la sua testimonianza”.
Tuttavia, “si può testimoniare solo qualcosa che prima abbiamo sperimentato”,
precisa il Papa, ricordando
che “il cristiano è colui che
permette a Dio di rivestirlo
della sua bontà e misericordia, di rivestirlo di Cristo,
per diventare come Lui, servo di Dio e degli uomini”.
A questo proposito, Francesco cita la liturgia del
Giovedì santo con il rito della
lavanda dei piedi: “Pietro
non voleva che Gesù gli
lavasse i piedi, ma poi ha
capito che Gesù non vuole
essere solo un esempio per
come dobbiamo lavarci i
piedi gli uni gli altri. Questo
servizio può farlo solo chi
prima si è lasciato lavare i
piedi da Cristo. Solo così può
servire l’uomo”.
“La Quaresima è un tempo
il nihil obstat dottrinale al
suo processo di beatificazione
hanno avuto un’accelerazione già con Benedetto XVI»,
affermava nell’estate 2013
l’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, attuale cardinale
13
Benedetto Daswa, primo
martire del Sudafrica
propizio per lasciarci servire
da Cristo e così diventare
come Lui”, scrive il Papa nel
Messaggio, e ciò “avviene
quando ascoltiamo la Parola
di Dio e quando riceviamo i
sacramenti, in particolare
l’Eucaristia. In essa diventiamo ciò che riceviamo: il
corpo di Cristo. In questo
corpo quell’indifferenza che
sembra prendere così spesso
il potere sui nostri cuori, non
trova posto. Poiché chi è di
Cristo appartiene a un solo
corpo e in Lui non si è indifferenti l’uno all’altro”.
Riconosciuto il martirio di Romero
L’arcivescovo salvadoregno
Oscar Arnulfo Romero è stato
assassinato in odium fidei.
I teologi ne riconoscono il
martirio.
Ieri i membri del Congresso che li riunisce presso la
Congregazione delle cause
dei santi hanno espresso il
loro voto unanimemente positivo sul martirio formale e
materiale subìto dall’arcivescovo di San Salvador il 24
marzo 1980. Si tratta di un
passo decisivo per il vescovo
latinoamericano ucciso mentre celebrava l’Eucaristia e
che già il popolo acclama
come santo.
Ora, secondo la prassi canonica, per la beatificazione
non resta che il giudizio del
Congresso dei vescovi e dei
cardinali e infine l’approvazione del Papa, con la conclusione dell’iter che lo porterà
presto alla beatificazione.
Il pronunciamento sul
martirio segna l’apice di una
causa travagliata. Iniziata
nel marzo 1994, dopo la chiusura dell’inchiesta diocesana
l’anno seguente, il suo postulatore l’arcivescovo Vincenzo
Paglia aveva cominciato
l’iter presso la Congregazione
vaticana nel 1997.
Tuttavia la necessità di
studiare e di esaminare a
fondo la condotta e gli scritti
di Romero nel difficile contesto della situazione sociale
e politica salvadoregna del
suo tempo ha determinato un
andamento caratterizzato da
interruzioni e soste, da concessioni e sospensioni, peraltro concluse positivamente.
Nel 2007, in viaggio verso il
Brasile, Benedetto XVI disse
chiaramente che riteneva
Romero degno degli altari.
«Non dubito - disse parlando
con i giornalisti sull’aereo
- che la sua persona meriti
la beatificazione».
«L’arcivescovo Oscar Arnulfo Romero è stato un
grande testimone della fede
e della domanda di giustizia sociale e le verifiche per
Presenza - 1º Marzo 2015
prefetto della Congregazione
per la dottrina della fede.
Parole che arrivavano dopo
la conferma, nell’aprile precedente da parte dello stesso
dicastero, che erano state superate le riserve di carattere
«dottrinale e prudenziale».
«Adesso i postulatori devono
muoversi perché non ci sono
più impedimenti», ha detto
il 18 agosto scorso Papa
Francesco durante il viaggio aereo di ritorno a Roma
dalla Corea. Mentre durante
l’ultima udienza generale, ha
richiamato l’insegnamento
di Romero citando una sua
omelia del 1977 pronunciata
in occasione dell’omicidio di
un prete vittima degli squadroni della morte. L’insegnamento di un buon pastore che
come una madre dà la vita
per i suoi figli.
Un catechista, padre di otto figli, ucciso nel 1990, sarà
il primo beato del Sudafrica. Tra i nuovi decreti della
Congregazione per le cause dei santi firmati dal Papa c’è
anche quello relativo a Tshimangadzo Samuele Benedetto
Daswa, un laico della diocesi di Tzaneen di cui è stato
riconosciuto il martirio e dunque potrà presto salire alla
gloria degli altari. Quella di Benedetto Daswa è la prima
causa di beatificazione avviata dalla Chiesa del Sudafrica
a giungere al suo compimento. Ed è significativo che sia
legata a un tema tuttora molto caldo in tutta l’Africa
come è il rapporto con le credenze tradizionali legate alla
stregoneria.
Nato nel 1946 nel villaggio di Mbahe in una famiglia non
cristiana, Tshimangadzo Daswa chiese il Battesimo a sedici
anni scegliendo il nome di Benedetto. Diplomatosi come
insegnante divenne il direttore della scuola locale; era una
persona molto stimata anche fuori dalla comunità cattolica
per la sua disponibilità verso tutti.
Quando, però, nel gennaio 1990 un temporale fuori stagione
si abbatté sul villaggio con i fulmini che bruciarono i tetti
delle capanne si rifiutò di aderire alla risposta tradizionale:
la caccia al responsabile del maleficio.
«La mia fede cristiana me lo impedisce », disse attribuendo
quei fulmini a un fenomeno naturale. Poche sere dopo, il 2
febbraio 1990, fu ucciso in un agguato proprio per questa
sua presa di posizione ferma. Quando capì che lo stavano
uccidendo si inginocchiò a pregare; anche per questo la
comunità cristiana locale lo ha venerato fin da subito come
un martire.
Eurispes, plebiscito per Papa Francesco
Il giudizio positivo rispetto
al papato di Francesco “è
plebiscitario”, con l’89,6%
degli italiani che concorda
con l’idea che il Papa stia
dando nuovo slancio alla
Chiesa cattolica, sostiene
il rapporto Italia 2015 dell’Eurispes.
Sette italiani su dieci vedono
diminuita la propria fiducia
nelle istituzioni, ma il 90%
si fida di Francesco Effetto
Bergoglio, soprattutto tra i
giovani: consensi raddoppiati, dal 27,1% al 51,1% per i
18-24enni.
Tra i giovani nell’arco di
età 25-34 anni la popolarità
del Papa “arrivato quasi
dalla fine del mondo” sale dal
34,3% al 53,5%.
Sono soprattutto le persone rimaste vedove (77,3%) e
quelle sposate (69,9%) ad attestare - rileva l’Eurispes - il
proprio gradimento; segue la
categoria dei separati/divorziati (63,6) nei confronti della
quale ci sono nuove aperture
da parte della Chiesa.
È la stragrande maggioranza degli italiani a ritenere che il Pontefice stia dando
nuovo slancio alla Chiesa e
che potrà traghettarla nel
Terzo Millennio: l’89,6%
dei consensi rappresenta
un dato in crescita del 2,5%
rispetto all’anno scorso.
Non c’è differenza, rispetto
ai consensi sul Papa, neanche
tra persone di diverse appartenenze politiche e in alcuni
casi i “sì” sfiorano il 100%.
Il 79,2% degli intervistati
ritiene che il Papa rispetto
ai temi etici sia addirittura
più avanti dei fedeli e l’89%
è convinto che lo sia più delle
gerarchi ecclesiastiche.
Questo sentire positivo
cambia solamente alla domanda se, rispetto ai temi
etici, il Papa riuscirà a superare le resistenze delle
gerarchie ecclesiastiche: gli
scettici sono il 44%, mentre
i fiduciosi il 55,6%. Dunque
cresce la popolarità di Francesco.
Il segretario generale della
Cei, il vescovo Nunzio Galantino, se ne compiace ma poi
avverte: «se accettassimo in
toto tutte le parole del Papa,
dovremmo cambiare in toto
anche noi. E invece non mi
pare che ciò accada. Spesso
seguiamo ciò che ci fa più
comodo».
Secondo monsignor Galantino è «bellissimo il riconoscimento» tributato a
Bergoglio dalla statistica
ma «tutti quanti dovremmo
sintonizzarci di più sui reali
bisogni della gente».
La popolarità record per
Papa Francesco, indicata
oggi dall’Eurispes cela «il
rischio che ciascuno prenda
solo la parte che gli piace.
Se dovessimo ascoltare
tutto quello che ci dice Papa
Francesco dovremmo cambiare ma io non vedo in giro
tutta questa conversione.
Mi dispiace anche che tutte
le altre istituzioni in Italia
non siano oggi un punto di
riferimento».
Inoltre tra i cittadini
emerge una rassegnazione pressoché generalizzata
nei confronti della politica
unita alla percezione che
il cambio alla presidenza
della Repubblica non porterà alcun mutamento rispetto all’andamento della
situazione italiana (43,4%).
Parallelamente, secondo il
Rapporto, il presidente della
Repubblica uscente raccoglie
un buon grado di consenso
(45,3%), anche se in molti
vedono nelle sue dimissioni
un elemento positivo per
il Paese che avrebbe così
l’opportunità di ‘svecchiarsi’
(35,6%).
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14
Presenza - 1º Marzo 2015
SPORT
La Roma stecca, la Juve vola a +9
Juve-Atalanta 2-1
La lavata di capo è servita.
Nello strano anticipo di venerdì sera la Juventus non
commette lo stesso errore
di Cesena: va sotto anche
stavolta con l’Atalanta, ma
poi rimonta e vince, dimostrando di aver imparato
la lezione romagnola. Per lo
meno dal punto di vista del
risultato, perché comunque
la vittoria arriva con un po’
di fiatone (lo stesso Allegri
confermerà la stanchezza
della squadra, che in questo
periodo ha lavorato molto
sul piano fisico) e non senza
qualche paura. Gol di Llorente e Pirlo.
Verona-Roma 1-1
I giallorossi avanti con
Totti vengono ripresi da
Jankovic. Traversa di Ljajic
in chiusura di primo tempo,
ma nella ripresa è Torosidis
a salvare i giallorossi È il
pareggio che, di fatto, mette
virtualmente fine alla corsa
scudetto. Nonostante una
buona partenza, la Roma si
arena anche a Verona, non
riesce a dare un calcio alla
crisi e - complici le solite
paure - scivola a -9 dalla
Juventus. Per il Verona, che
veniva da 4 sconfitte nelle
ultime 5 gare, un pari invece
prezioso, che gli permette di
tenere a distanza la zona da
allarme rosso e di ricaricare
pile ed entusiasmo.
Milan-Cesena 2-0
Il paziente Milan dà leggeri segni di ripresa, per eventuale guarigione completa
ripassare fra una settimana
a Verona, in casa del Chievo.
Dalla seduta psicanalitica
di gruppo con il Cesena, il
Diavolo in crisi di identità
esce con un 2-0 forse poco
esaltante, ma che restituisce fiducia ed autostima ai
rossoneri e al suo allenatore.
Sul lettino del dottor Cesena
- mai vittorioso in 12 gare in
A a San Siro - si accomodano
a turno Bonaventura, Pazzini e naturalmente Pippo
Inzaghi. Qualche capello
bianco in più, ma soprattutto
tre punti d’oro che ridanno
ossigeno al suo Milan, salito
a 33 punti in classifica.
Niente Parma-Udinese
Parma-Udinese non si gioca: le situazione finanziaria
del club emiliano precipita,
mancano le condizioni di sicurezza e si è deciso il rinvio
della partita, valida per la
24ª giornata di serie A. Non
sarà inflitta la sconfitta a
tavolino agli emiliani, ma
ancora manca la data in cui
si disputerà la partita. Il
Parma, in attesa che vengano sbloccati i fondi necessari
a Manenti e alla società per
pagare gli arretrati, non ha
tecnicamente la liquidità necessaria neppure per aprire
il Tardini secondo le norme
vigenti.
Empoli-Chievo 3-0
Più cuore, più qualità, più
tutto. E’ l’Empoli in edizione
straordinaria, ragazzi. Asfalta il Chievo, mai così arrendevole, e avvicina la salvezza
con i gol pesanti di Rugani e
Maccarone (doppietta), rapaci in area di rigore quando
conta esserlo. Finisce così
lo spareggio salvezza tra le
provinciali in carriera del
campionato. Con un verdetto indiscutibile: i toscani
si prendono con merito la
scena e spingono più in là la
loro serie utile (2 vittorie e 2
pareggi nelle ultime 4 gare),
i gialloblù interrompono la
miniserie di 2 vittorie di fila
PASTELERIA Y CONFITERIA
CALIFORNIA
Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles
- Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails
COCKTAIL A DOMICILIO
Irarrázaval 1570 Fono 22042382
con Parma e Sampdoria e
si mostrano inadeguati al
cospetto di un avversario
così brillante.
Lazio-Palermo 2-1
Iachini punito da un gol
fantastico dell’azzurro: rosaneri avanti con Dybala, poi
ripresi da Mauri. Pioli sale
a -2 dal Napoli 3°. I siciliani
chiudono in 10 per il rosso
a Barreto Una prodezza di
Candreva fissa al 33’ della
ripresa la rimonta vincente
della Lazio sul Palermo.
Secondo successo di fila
della squadra di Pioli che
risale al quarto posto in
attesa del posticipo della
Fiorentina. Si arrende il
Palermo dopo una gara gagliarda all’inseguimento di
un risultato all’Olimpico per
poter sognare prospettive
europee.
Fiorentina-Torino 1-1
Le scorie dell’Europa League lasciano il segno sulle
idee e nelle gambe dei protagonisti.
Fiorentina e Toro non si
fanno male anche se i viola
le occasioni per vincere le
hanno avute e sciupate. Prima un rigore generoso calciato da Babacar malamente,
bravo Padelli, poi nel finale,
quando lo 0-0 non sembrava
schiodarsi, Salah trova l’imbucata vincente.
La gioia dei padroni di
casa dura solo due minuti,
contropiede del Toro con
Molinaro, palla in mezzo per
Maxi Lopez, svarione in difesa e gol di Vives a rimorchio
per un pari alla fine giusto.
Granata che allungano
la striscia positiva a undici
risultati ma che non riescono mai a vincere dopo un
appuntamento di Coppa,
Fiorentina che porta a sette
i risultati utili ma si morde
le mani.
Napoli-Sassuolo 2-0
Ci pensano Duvan Zapata
e Marek Hamsik. Grazie a
un gol del colombiano, in
campo per Higuain squalificato, e a una perla del
capitano, il Napoli batte 2-0
il Sassuolo e si avvicina al
secondo posto: la Roma ora
è lontana solo tre punti, e
lunedì c'è lo scontro diretto
tra giallorossi e Juventus.
Gli uomini di Benitez fanno
fatica nel primo tempo: un
paio di occasioni per Hamsik
e chance anche per Berardi.
Nella ripresa ci provano
Zapata (colpo di testa da
posizione impossibile che
sfiora il palo opposto) e Berardi (tiro dal limite di poco
a lato), poi il colombiano
trova la stoccata vincente al
16': penetrazione centrale e
rasoterra preciso all'altezza
del dischetto del rigore, Consigli è battuto.
Dopo il raddoppio di Hamsik al 25', tocco a giro bellissimo su assist di Zapata,
Mertens - appena entrato - si
fa espellere per un fallaccio
su Missiroli. Magnanelli ci
prova da fuori al 32', ma
Andujar si supera con un
miracolo e salva la porta di
Benitez.
A 3' dalla fine Callejon
sfiora il 3-0, con un diagonale che finisce fuori di
pochissimo.
Cagliari-Inter 1-2
Partita dai due volti: i
nerazzurri vanno sul 2-0,
poi subiscono l’autorete del
portiere e soffrono sino alla
fine, ma portano a casa i 3
punti
Tre vittorie di fila in campionato mancavano dal 2012.
L’Inter le centra con Mancini, grazie ai guizzi di Kovacic
e Icardi in capo a un match
dominato nel primo tempo,
sbloccato a inizio ripresa,
gestito malissimo per venti
minuti, chiuso (all’apparenza) da una magia di Icardi
e portato a casa malgrado
l’autogol di uno sfortunato
Carrizo, comunque tra i
migliori per come ha retto
la baracca durante la solita
bambola dei compagni.
CLASSIFICA
Juventus
57
Roma
48
Napoli
45
Lazio
40
Fiorentina
39
Inter
35
Genoa
35
Sampdoria 35
Milan
33
Torino
33
Palermo
33
Sassuolo
29
Udinese
28
Empoli
27
Verona
25
Chievo
24
Atalanta
23
Cagliari
20
Cesena
16
Parma(-1)
10
Sampdoria e Genoa una
partita in meno
Serie B
Brescia 1-2 Perugia
Carpi 0-0 Entella
Cittadella 0-1 Bologna
Frosinone 3-2 Pro Vercelli
Spezia 3-2 Modena
Ternana 0-2 Latina
Trapani 0-0 Varese
Vicenza 1-0 Crotone
Bari 2-0 Lanciano
Livorno 0-1 Avellino
Pescara 1-0 Catania
CLASSIFICA
Carpi
Bologna(-1)
Avellino
Livorno
Vicenza
Frosinone
Spezia
Lanciano
Perugia
Ternana
Pescara
Bari
Pro Vercelli
Trapani
Modena
Latina
Cittadella
Virtus Entella
Brescia
Catania
Varese(-3)
Crotone
52
47
45
43
43
41
39
37
36
35
33
33
33
33
30
30
30
30
29
28
28
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Calcio non piangere.
Lippi ci fa coraggio
Un Mondiale, quello del 2006, conquistato nel pieno della
tormenta Calciopoli, quando tutto e tutti avrebbero scommesso su altri scenari, certo meno luccicanti.
Cinque scudetti, una Champions League e una manciata
di altri titoli alla guida della Juventus, al termine di un
percorso colmo di riconoscimenti.
Poi, la Cina. La rivoluzione toscana applicata alla periferia
del pallone mondiale. Anche qui, altro giro, altri trionfi: al
timone del Guangzhou Evergrande tre titoli nazionali negli
ultimi tre anni e una Champions League asiatica.
Come si dice, di tutto, di più. Per Marcello Lippi, tecnico
tricolore tra i più celebrati all’estero, 67 anni da compiere il
12 aprile, è da poco iniziata una nuova vita.
Al tramonto dell’ennesimo successo professionale, il tecnico
di Viareggio ha infatti deciso di fare un passo indietro per
immaginarne due avanti. Oggi è ancora in Cina, domani
chissà. La svolta è arrivata lo scorso novembre, quando
ha scelto di mettere da parte il mestiere di allenatore del
Guangzhou per dedicarsi a quello di direttore tecnico: cosa
è cambiato nel suo quotidiano?
«Ho iniziato il nuovo incarico soltanto da pochi giorni, è
presto per capire se mi manca in qualche modo quanto facevo
prima. In ogni caso, volevo cambiare. È una scelta che nasce
da ragioni personali: facevo troppa fatica a stare lontano
da casa per cinque
mesi l’anno. E se
avessi continuato a
fare l’allenatore, le
cose non sarebbero
potute cambiare».
Fabio Cannavaro ha
preso il suo posto in
panchina. Pensa che
questa esperienza in
Cina sia “ allenante”
per un tecnico che
ha bisogno di fare
esperienza?
«È allenante tutto
per chi ha bisogno
di fare esperienza,
anche guidare gli
Allievi. Figuriamoci poi una squadra
in un campionato
come quello cinese
e nella Champions
asiatica».
Lippi, lei è tra i tecnici italiani più vincenti di sempre
del calcio italiano. Cosa la spinge a rimanere ancora a due
passi dal campo?
«Lasciare il calcio non è una cosa semplice, anche se ne
hai fatto parte per tanti anni. Un po’ ci sono le resistenze
e l’affetto delle persone che lavorano con te, un po’ c’è l’abitudine: finché si può, si va avanti. Magari cambiando ruolo
come ho fatto io, ma si va avanti».
Cosa l’ha più colpita della Cina? Crede che sia un Paese
che possa insegnarci qualcosa?
«La Cina ci può insegnare tantissimo. A cominciare per
esempio dalla disponibilità a fare lavori umili. Da noi pare
che nessuno li voglia più fare, mentre in Cina è un problema
che non esiste, ci sono moltissime persone che li svolgono.
Mi creda, è un Paese straordinario».
Lei dice da tempo che molti giocatori cinesi potrebbero
trovare spazio nel massimo campionato di casa nostra. È
migliorato il livello della Super League cinese, oppure si è
drasticamente abbassato quello della Serie A?
«Ne sono certo, è migliorato il livello del campionato cinese,
grazie soprattutto ai tanti allenatori di tutto il mondo che
hanno deciso di lavorare in Cina. E poi ci sono numerosi
giocatori stranieri di tutto rispetto che hanno rappresentato
un modello di riferimento per i calciatori nazionali. Certamente, manca ancora la cultura del lavoro, la scaltrezza, e
il mestiere per costruire un settore giovanile che possa dare
nuova linfa alle squadre di vertice. Tuttavia, confermo: ci
sono molti giocatori cinesi che potrebbero trovare spazio in
diverse squadre europee».
Eppure, Gilardino e Diamanti sono tornati in Italia dopo
pochissimi mesi in Cina. Scelta tecnica o di prospettiva?
«La loro partenza è frutto della strategia della nuova
proprietà del Guangzhou. È entrato nella società al 50%
Alibaba (ndr, gigante cinese dell’e-commerce) e la proprietà
ha deciso di cambiare i giocatori stranieri. La ragione sta
tutta qui».
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SPORT
Grande Italia, Gros vince ad Adelboden
In Svizzera l’azzurro sale sul podio più importante nello slolom
L’Italia dello slalom s’è
Tennis
desta, la neve di Adelboden
ha tirato fuori il meglio della
Errani-Vinci
squadra azzurra e Stefano
Gross vola sul gradino più
trionfo ad
alto del podio.
Vittoria, trionfo in una
Auckland
gara importante come quella
di Adelboden, slalom vero e
difficile.
Immenso Stefano, è davanti a Fritz Dopfer e al re
Marcel Hirscher, ieri “solo”
terzo.
Per l’Italia è un risultato
importantissimo, un acuto
significativo, il primo della
stagione, perché finalmente
la squadra di slalom raccoglie i risultati che merita. E
per Gross è un premio, un
riconoscimento al duro lavoro e alla frustrazione che ha
provato ad inizio stagione,
rovinata dal mal di schiena:
«Ho lavorato davvero molto
per raggiungere questo risultato, sono felice.
Quando va tutto bene è
fantastico. Un grande merito va alla squadra e ai miei
allenatori».
E’ il primo acuto tra i pali
stretti, e mentre l’inno di
Mameli risuona nel parterre
svizzero, Gross guarda incredulo, davanti gli passano
tutti i momenti difficili, la
rabbia per quel maledetto
quarto posto ai Giochi di
Sochi e il problema alla
schiena, uno slalom tra le
difficoltà compensato dalla
gioia di oggi.
Con Gross festeggia anche
Giuliano Razzoli, quarto e
Luca Matteotti è campione del
mondo di snowboardcross
. L’alpino di
Sarre, 26 anni
quest’anno, ha
dominato la rassegna iridata di
Kreischberg, in
Austria, prendendo il comando della finale
(a quattro invece dei soliti sei
perché la pista
è piccola) sin
dall’inizio. Ha
preceduto il canadese Kevin Hill e lo statunitense Nick
Baumgartner.
Matteotti aveva vinto a mani basse anche la semifinale.
Su una pista stretta e con neve molto dura Matteotti ha fatto
valere la sua sufrata leggera, agile e reattiva.
Oggi ha vinto il più forte. Per Matteotti è la vittoria più
importante della carriera: mai aveva vinto una medaglia né
ai Mondiali né alle Olimpiadi. Sino ad ora vanta tre podi e
una vittoria in Coppa del Mondo.
Ecco la nuova Ferrari
SF15-T, “monoposto sexy”
La Ferrari SF15-T è la 66ª monoposto nella storia del
Cavallino Rampante. Ha motore 1600 cc turbo più un
sistema ibrido per il recupero dell’energia che erogano oltre
800 cavalli e debutterà in pista il 1° febbraio a Jerez de la
Frontera. Il primo a guidarla sarà Vettel, il 4 volte campione
del mondo che quest’anno prende il posto di Fernando
Alonso, passato alla McLaren-Honda. Nel nome i riferimenti
al Turbo (con la T finale) e alla scuderia Ferrari, con la S.
Novità principali sotto il cofano
La SF15-T ha fiancate più strette nella parte posteriore,
anche se non estreme come la McLaren. Il muso è frutto
dell’adeguamento alle nuove regole e si è persa la gobba
che lo caratterizzava l’anno scorso, mentre le bocche delle
fiancate appaiono strette e alte. Esteriormente appare
un’evoluzione più che una rivoluzione, come testimonia
anche il mantenimento sella sospensione pull-rod anteriore,
che l’anno scorso aveva dato problemi di guidabilità in
particolare a Raikkonen.
Le novità principali sono sotto il cofano: gli ingegneri
hanno lavorato sull’efficienza e sull’integrazione tra motore
tradizionale, turbo (che ora è più grande) e parte elettrica
per guadagnare cavalli e avvicinare la Mercedes.
autore di una grande seconda manche, una prova che
ha restituito al circo bianco
il campione delle Olimpiadi
di Vancouver.
Peccato per Patrick Thaler,
secondo nella prima manche
e caduto nella seconda, un errore dovuto alla troppa pressione. Crisi nera anche per
Dopfer che non è mai riuscito
a centrare un successo.
Inizia alla grande il 2015
di Sara Errani e Roberta
Vinci, che hanno trionfato
nel torneo di doppio al Wta
di Auckland (cemento, montepremi 250mila dollari).
Le Cichis hanno impiegato
54 minuti per superare in
finale la coppia formata dalla
giapponese Shuko Ayoama e
dalla ceca Renata Voracova.
Un match senza storia chiuso 6-2 6-1. Per le due azzurre,
al comando del ranking di
specialità, si tratta del 22°
titolo vinto insieme in carriera tra cui ben 5 trofei dello
Slam. Per le due azzurre era
la 34ª finale in carriera.
Rossi, “Ho ancora più
voglia di vincere”
Presenza - 1º Marzo 2015
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Tennis, Australian Open:
trionfo Fognini-Bolelli!
Lo sport italiano marca il 31 gennaio 2015: una data che
sarà ricordata nell'albo delle cose belle, bellissime, da ricordare. Simone Bolelli e Fabio Fognini riportano l'Italia in
trionfo in un torneo del Grande Slam conquistando il torneo
di doppio a Melbourne, aggiudicandosi, primi italiani nella
storia, il doppio degli Australian Open.
Il bolognese e il ligure hanno superato alla grande l'ultimo ostacolo con un 6-4 6-4 sui francesi Nicolas Mahut
e Pierre-Hugues Herbert in un match senza storia, con gli
azzurri che hanno strappato il break decisivo nei due set al
momento giusto.
Uno doppio tutto azzurro in uno Slam non si vedeva dal
1959, quando a vincere furono Nicola Pietrangeli e Orlando
Sirola, che 56 anni fa vinsero il Roland Garros battendo in
finale gli australiani Roy Emerson e Neale Fraser (6-3 6-2
14-12). L'ultimo italiano a trionfare in un Slam fu 38 anni
e mezzo fa Adriano Panatta, che nel giugno del 1976 vinse
il Roland Garros battendo in finale l'americano Harold
Solomon.
Ghiaccio, Europei di figura:
Cappellini-Lanotte, è una danza d’argento!
Il 16 febbraio Valentino
Rossi compirà 36 anni, venti
dei quali passati nel motomondiale. Una carriera invidiabile che conta risultati da
leggenda vivente dello sport
della moto, con nove mondiali vinti in tutte le classi, 108
vittorie e 196 podi. Davanti
a Rossi, per numero di titoli
vinti, quindici, c’è solo Giacomo Agostini, uno stimolo
in più per il campione di
Tavullia che non ha perso
un filo di grinta rispetto al
primo giorno.
«Oggi ancora più voglia
di vincere. È tanto tempo
che corro, e rimarrò finché
potrò essere al top», ha detto
un Rossi dagli occhi brillanti a fianco della nuova
Yamaha M1, presentata oggi
a Madrid, con la quale vuole
essere protagonista nella
prossima stagione insieme
con il compagno di squadra,
Jorge Lorenzo.
«Il mio obiettivo è quello
di lottare nei primi tre. Per
pensare di vincere il mondiale dovrei fare un ulteriore
step di miglioramento, per
essere sempre al livello di
Marquez e Lorenzo in tutta
la stagione», ha spiegato
ancora il Dottore.
Nel suo mirino c’è un uomo
solo: Marc Marquez. Il pilota
che ha dominato le ultime
due stagioni della MotoGP
non è sottovalutato nel quartier generale della Movistar
(colosso spagnolo delle tlc)
dove si è svolta la presentazione del Team Yamaha
per il 2015. I due piloti della
casa dei tre
diapason dovranno unire
le forze se vorranno battere
Marquez, il suo compagno
Pedrosa e la Honda. «Io e
Lorenzo siamo rivali in pista ma abbiamo il comune
impegno di far migliorare la
moto per essere sempre più
competitivi e efficaci», ha
detto Rossi, che l’anno scorso ha visto Marquez salire
dieci volte di fila sul podio.
E' d'argento la danza di Anna Cappellini-Luca Lanotte.
La coppia lombarda, per la terza stagione consecutiva, è sul
podio continentale. La conferma del titolo non arriva, ma
c'è da festeggiare lo stesso. Bronzo a Zagabria 2013, oro a
Budapest 2014, argento a Stoccolma 2015. Senza ovviamente
dimenticare il fatto che i due sono campioni del mondo in
carica, è un filotto da grandi: nessuno, in chiave italiana,
nella specialità, ha vinto un numero superiore di medaglie
nella storia della rassegna.
Per la danza tricolore, otto exploit in quindici anni, è intanto
la conferma di una scuola tecnica più che all'avanguardia. Ed
è doveroso ricordare che dietro a ognuno di questi successi
c'è un'unica allenatrice: lo sport azzurro, alla signora Paola
Mezzadri, dovrebbe fare un monumento.
16
Presenza - 1º Marzo 2015
La partita del
Colle
mosche in mano. In più si
trova Forza Italia spaccata
ancora più di prima, con
Fitto sulle barricate con le
fauci aperte e i fedelissimi
che non credono più alle sue
capacità politiche. Verdini,
l’ambasciatore, poi ne esce
disintegrato.
Alfano
Anche il ministro dell’Interno è rimasto schiacciato
da Renzi. Gli ha contestato il metodo di una scelta
non condivisa, era rimasto
impigliato a Berlusconi su
una posizione imbarazzante (scheda bianca) per il
responsabile del Viminale,
Ncd è esploso, ma alla fine
Alfano è riuscito a rientrare
grazie a un assist di Renzi.
Ora il siciliano Alfano può
dire che Mattarella è il primo
presidente della Repubblica
dela sua Regione.
Casini
Sconfitto due volte. Era il
candidato di Berlusconi e
Alfano, ma Renzi non lo ha
mai preso in considerazione.
Aveva suggerito di votare
scheda bianca per Mattarella, ma anche lui ha dovuto
cambiare idea. Sconfitto
anche rispetto alla storia dei
cattolici ex Dc: Casini andò a
destra, Mattarella nel Ppi.
Vendola
Può essere segnalato tra i
quasi vincitori. Non voleva
al Quirinale il candidato
del patto del Nazareno e si è
inserito nel ricompattamento
a sinistra del Pd. Ma stride
una personalità di sinistra
costretta ad esultare per l’elezione di un democristiano.
Salvini-Meloni
Nè vincitori né sconfitti.
Avevano contestato le manovre di Berlusconi, avevano
messo in pista un candidato
di disturbo e di bandiera
(Vittorio Feltri) e sono rimasti a guardare lo spettacolo,
potendo dire ora a Berlusconi
«te lo avevamo detto di non
fidarti di Renzi».
Grillo
Sconfitto su tutta la linea.
Ha fatto fare le quirinarie on
line vinte dall’ex magistrato
Imposimato, non è stato
capace di mettere una zeppa
nell’ingranaggio di Renzi,
lanciando Prodi, ha pensato
di inserirsi all’ultimo minuto
sul nome di Mattarella per
mettere in difficoltà il Pd, ma
il suo gioco è rimasto ancora
una volta a zero punti.
La prime parole
del Presidente
suo alto compito specialmente al servizio dell'unità".
Lo spoglio.
È iniziato alle 12.20 alla
Camera dei Deputati lo spoglio delle schede dopo la
quarta votazione per l'elezione del Presidente della
Repubblica. Il quorum necessario era fissato a 505,
la maggioranza assoluta dei
partecipanti al voto.
Le indicazioni di voto. Sì
a Mattarella anche da Area
Popolare.
È questa la decisione presa
stamani dai grandi elettori
di Ncd e Udc che hanno
votato per alzata di mano
un documento. Un solo voto
contrario ci sarebbe stato,
secondo quanto si apprende,
quello di Barbara Saltamartini. Saltamartini ha votato
scheda bianca nel quarto
voto per l'elezione del Capo
dello Stato, in dissenso con il
sì di Area Popolare a Sergio
Mattarella.
E si è dimessa da portavoce di Ncd. Si sarebbero
astenuti anche Gabriele
Albertini, Antonio Azzolini,
Carlo Giovanardi e il vice ministro Enrico Costa. "Abbiamo fatto prevalere il valore
della persona sull'errore di
metodo". Così il leader dell'Ncd e ministro dell'Interno
Angelino Alfano. Il senatore
Maurizio Sacconi si sarebbe
dimesso da capogruppo a
Palazzo Madama di Area
popolare in dissenso con la
scelta del suo partito di far
convergere i voti su Sergio
Mattarella.
Tra i parlamentari ex M5s
prevale l'orientamento a
votare anche oggi Stefano
Rodotà. Sono infatti in 17
a confermare la loro preferenza per l'accademico. In 6
invece hanno deciso di votare
per Sergio Mattarella. È
quanto si legge in una nota
del gruppo misto del Senato
Forza Italia voterà scheda
bianca. L'indicazione è arrivata tramite sms dai gruppi
ai grandi elettori azzurri.
Il giuramento
del Presidente
Assicura che avrà un «ruolo
da arbitro imparziale», con la
richiesta di aiuto, da parte di
tutti i giocatori, di un aiuto
concreto. Nel discorso di
insediamento del neo Presidente, uno dei primi punti è
dedicato alla disoccupazione,
in particolare quella giovanile e nel Mezzogiorno.
Sottolinea l’urgenza di
riforme istituzionali ed economiche, per dare risposte efficienti alla comunità,
definendo indispensabile
il consolidamento finanziario, accanto alla crescita
da alimentare a livello europeo, con un’Unione che
va considerata «frontiera
di speranza» e rilanciata.
Dal Presidente Mattarella
l’impegno a confermare il
patto Costituzionale, ma
soprattutto a rimuovere
quegli ostacoli che «limitano
le libertà e l’uguaglianza»,
evitando che la crisi mini il
patto sociale.
Nelle parole di Mattarella
il riconoscimento di priorità
assoluta alla lotta contro la
corruzione e la mafia, con
l’omaggio a Falcone e Borsellino, ma anche di tutte le
guerre e del terrorismo internazionale, da contrastare
conducendo una lotta ferma,
con il ringraziamento per il
lavoro delle Forze Armate.
Nella condanna di ogni violenza, il ricordo di Stefano
Taché, bimbo di due anni
rimasto ucciso nell’attacco
terroristico alla Sinagoga di
Roma, nell’ottobre del 1982.
Poi l’assicurazione che ogni
sforzo sarà fatto per riportare in Italia i Marò Latorre
e Girone, ma anche padre
Paolo Dall’Oglio, Giovanni
Lo Porto e Ignazio Scaravilli,
rapiti in territori di conflitto.
Con l’auspicio che quello italiano «un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro
e solidale. Un popolo che si
senta davvero comunità e
che cammini con una nuova
speranza verso un futuro di
serenità e di pace».
FINALI
Senta, Presidente...
zioni, che sappia il peso e il
valore delle nostre Istituzioni, eppure sgomento, sopraffatto, uno che portando con
sé addosso questa bellezza
drammatica e meravigliosa
senta un tremare dentro, un
accento che non permette
alle parole di essere mai
vuota retorica.
Un Presidente che si senta
un po’ mancare la terra sotto
i piedi (e non però il cielo sulla testa) sapendo di essere il
punto espressivo di una terra
che ha dato i natali a San
Francesco, a San Tommaso,
a Santa Caterina, a don
Bosco... e a tanti campioni
del bene, della bellezza del
bene. E non solo del passato
ma anche nel presente.
Questa è la terra dove è
nata l’Università. Una terra
il cui nome fin dalla antichità
risuonava come luogo magico. Perché l’Italia è un posto
segnato da questo destino.
Chi dice Italia nel mondo,
dice gusto. E, mi raccomando Signor Presidente, non
solo gusto per la pasta o il
salame piccante o per un
buon rosso. Certo, anche per
questi frutti di duro lavoro
e di perizia. Non è un caso
che da una storia segnata
dalla bellezza sono nate le
grandi imprese nel campo
della moda e del design o un
modo di intendere la cucina
sposata alla fantasia. Ma
appunto, in Italia uomini da
tutto il mondo vengono da
sempre per riscoprire che la
vita non consiste solo in quel
che mangi, ma soprattutto in
quel che ammiri.
I cercatori di bellezza e
di infinito hanno sempre
sentito l’Italia come patria.
Patria per viandanti, esuli,
e cercatori del bello che fa
lo spirito più forte e quindi
il corpo più pronto. Un posto
che è anche una dimensione
dell’anima umana. E che è
la dimensione– quella che
ci rende ammiratori del
bello – che funziona potentemente come invito a creare
condizioni migliori di vita
per tutti. Per questo tenere
i ragazzi in brutte scuole è
un incentivo al disimpegno,
e alla malora. Non a caso la
parola "belvedere" è passata
dalla nostra in tutte le lingue a definire la vista di un
panorama che rinfranca. E
il lessico delle arti è spesso
italiano. Noi siamo stati e
possiamo ancora essere la
patria del Belvedere.
Io spero che al nuovo Presidente tremino le vene ai
polsi vedendo la meraviglia
e notando lo scempio o l’incuria di questa che è la vera
identità italiana, al di là
delle sempre approssimative situazioni politiche che
cercano di governare questa
genìa un po’ anarchica e
particolare.
Del resto, la bellezza d’Italia si deve storicamente a un
fenomeno di "gara" effettuata tra luoghi, città, comuni,
signorie, zone, per far valere
il proprio talento e la propria forza nella bellezza di
opere, monumenti, creazioni
dell’ingegno capaci di movimentare, commuovere e
ferire il cuore e la mente di
tutti. Firenze, Urbino, Venezia, Ferrara, Mantova, Lecce,
Palermo, e via via per paesi
minuscoli, scrigni di grandi
tesori, fino a lei, Roma, la
città di ogni contraddizione
è di ogni bellezza. Noi siamo
questo nel mondo e questo è
quel che il mondo ci chiede.
Festividad
Religiosa del Cristo
Sumergido
El sábado 31 de enero y
el domingo 01 de febrero,
se realizó en la comuna de
Quintero,Regiòn de Valparaìso, la XI Festividad Religiosa del Cristo Sumergido
contando con la participaciòn de numeroso pùblico
y autoridades, la Orquesta
Insignia de la Primera Zona
Naval de Valparaíso, nueve
Agrupaciones de Bailes Religiosos de diversas ciudades
de la Regiòn, entre ellas la
Cofradìa del Colegio Don
Orione de Quintero y fuegos
artificiales en la noche del
sàbado.
El Dìa domingo al término
de la Eucaristía el alcalde de
la ciudad depositò la última
petición en el buzòn que durante el mes de enero recibiò
los mensajes de los fieles,
para ser depositado a los pies
del Cristo Sumergido.
El buzòn fue llevado en
procesión hasta el muelle,
acompañado por los Grupos
de Bailes para luego embarcarse y navegar hasta el
punto exacto donde está sumergida la figura de Jesús.
Una vez en la superficie,
los buzos que depositaron el
buzón en las profundidades
del mar de Quintero, adornaron con flores la boya, indicando el lugar desde donde
el Cristo protege a marineros, pescadores, navegantes,
bañistas, veraneantes que
visitan la comuna, dándole
cada año un sentido religioso, artístico y cultural.
El Cristo Sumergido de
Quinteros fue instalado a 12
metros de profundidad en el
año 2004 tomando la idea del
"Cristo degli Abissi" que desde 1954 se encuentra frente
a San Fruttuoso di Camogli
en la regiòn de Liguria.
Gilda Rivara Bardi
Tennis, finali a Rio:
Errani in trionfo.
Fognini cede a
Ferrer
Sara batte la Schmiedlova 7-6 6-1 e conquista il
torneo numero 8 in carriera:
l'ultimo era stato ad Acapulco due anni fa.
Il ligure battuto dallo
spagnolo manca il quarto
titolo
È la 17ª finale in carriera
ed è da ricordare, contro
ogni scaramanzia: sulla
caldissima terra di Rio de
Janeiro (200.000 euro donne, 1.000.000 euro uomini),
Sara Errani conferma il
ruolo di favorita (è testa di
serie numero uno) e ottiene
l'8° trionfo in carriera battendo l'emergente slovacca
Anna Schmiedlova, 20 anni,
7-6 6-1.
Non riesce purtroppo l'en
plein con Fabio Fognini che,
dopo l'impresa in semifinale
con Rafa Nadal, cede in
finale ad un altro spagnolo,
David Ferrer 6-2 6-3.
Mondiali ciclismo su pista,
Viviani è argento e bronzo
Non sa bene se essere contento o arrabbiato. Elia Viviani,
26enne ciclista veronese di Isola della Scala, torna a casa
con due medaglie dai Mondiali su pista di Saint-Quentinen-Yvelines, in Francia. Ieri aveva conquistato il bronzo
nell’Omnium, specialità olimpica che comprende sei diverse
prove: giro lanciato, inseguimento individuale, corsa a punti,
corsa a eliminazione, scratch e chilometro da fermo.
Oggi ha fatto anche meglio in coppia con Liam Bertazzo,
perdendo l’oro per un punto soltanto nell’Americana, una
gara a punti a coppie nella quale i due corridori di una stessa
squadra si alternano in corsa dandosi il cambio “all’americana”, cioè afferrandosi la mano, e disputano una serie di
sprint lungo un numero prestabilito di giri. I due azzurri
hanno ceduto di misura solo ai padroni di casa Coquard
e Kneisky, ma hanno portato di nuovo l’Italia sul podio in
un Mondiale su pista, specialità che il nostro ciclismo ha
colpevolmente trascurato negli ultimi decenni e che sta faticosamente cercando di rilanciare di recente, anche grazie al
nuovo responsabile tecnico Davide Cassani.
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Corinto 085
Lomas de Lo Aguirre
Pudahuel Santiago