Mai più manifestazioni sovrapposte. Coordinamento più efficace con

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Locarno
corriere del Ticino
Giovedì 5 marzo 2015
a2-a13 Progettiamo noi, aspettando Berna
La Commissione dei trasporti e l’Ente regionale chiedono al Governo di anticipare i tempi del collegamento veloce
Elaborare in Ticino la variante di pianura permetterebbe di aprire il cantiere non appena saranno reperiti i fondi
Luca PeLLoni
zxy «Il Locarnese chiede che il Cantone non rimanga inattivo e anticipi i
lavori di progettazione di massima
della Variante 3A, affinché in seguito
il tutto possa essere realizzato in tempi più brevi». È la richiesta che la
Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese (CIT) e l’Ente regionale di sviluppo (ERS) avanzano al
Consiglio di Stato in merito al tanto
atteso, quanto discusso, collegamento A2-A13. «Questo ulteriore passo
avanti garantirà indubbiamente un
miglior posizionamento della strada
del Locarnese nella futura graduatoria per la realizzazione delle nuove
arterie nazionali», si legge dunque
nella lettera inviata a Bellinzona.
La richiesta trae le sue origini dai
tempi lunghi della politica federale,
sia per l’adozione di un sistema di finanziamento delle nuove strade nazionali, sia per le decisioni del Governo elvetico e delle Camere in merito
alle arterie da costruire. «I tempi si
sono allungati a seguito della bocciatura della vignetta autostradale, che
si voleva aumentare da 40 a 100 franchi anche per finanziare interventi
sulle strade nazionali», ricorda al
CdT Paolo Caroni, presidente della
CIT. «Bisogna quindi cercare di recuperare il più possibile il tempo che
stiamo perdendo, cosicché – quando
Berna troverà finalmente i fondi per
finanziare il collegamento veloce, essenziale per il Locarnese – il progetto
sarà pronto al decollo. Gli anni passano velocemente; sulla falsa riga di
quanto fece il Comune di Ascona con
la galleria del Cantonaccio, sembra
dunque più che sensato anticipare la
progettazione».
«L’esemplare lavoro di progettazione
preliminare e la ricerca di consenso,
durato oltre un decennio, si erano
positivamente conclusi con la trasmissione alla Confederazione di tre
possibili tracciati e il sostegno unanime vostro e di tutto il Locarnese alla
Variante 3A», riprende la missiva indirizzata al Consiglio di Stato. Ovvero,
lo ricordiamo, alla «variante pianura», che si sviluppa parzialmente in
parallelo alla linea ferroviaria, presenta il migliore rapporto tra costi (circa
un miliardo) e benefici e può essere
eseguita a tappe.
«L’iter procedurale, che doveva garantire al Locarnese una strada sul
Piano di Magadino adeguata alle esigenze di una regione, che nei mesi
estivi supera i 150 mila abitanti residenti, è oggi a Berna confrontato con i
tempi lunghi della politica federale
alla ricerca di possibili sistemi di finanziamento delle nuove strade nazionali dopo le decisioni avverse al
primo progetto posto in consultazione popolare», ribadiscono CIT ed
ERS. «In questo contesto di continue
e puntualmente disilluse attese, le
esigenze e gli obiettivi del Locarnese
non mutano. Sul Piano di Magadino
un comparto in continuo sviluppo,
circolano giornalmente oltre 43 mila
veicoli e gli ultimi dati indicano che le
vetture in transito sono confrontate
con un traffico di origine-destinazione in crescita (55% del totale). Le
conseguenze sono gli ormai 220 giorni all’anno di congestionamento del
traffico lungo la strada cantonale e
una situazione che peggiorerà ancora. Non solo il Locarnese, ma l’intero
Cantone, non possono economicamente e turisticamente sopportare
senza gravi conseguenze l’attuale insostenibile e inadeguato collegamento stradale».
Alla luce di tutto questo, la Commissione dei trasporti e l’Ente regionale
– confermando il loro sostegno –
chiedono infine al Consiglio di Stato
«il massimo impegno per trovare con
l’Ufficio federale delle strade le soluzioni tecnico/istituzionali atte a permettere questo ulteriore deciso avanzamento del progetto. L’assenza di
opposizioni alla variante presentata
all’Autorità federale autorizza politicamente, a parer nostro, a procedere
in tal senso e a non lasciar passare
inutilmente gli anni».
domenica a bosco Gurin
Famiglie fra i paletti
Gara sulle piste da sci
zxy Avete voglia di trascorrere una giornata in famiglia, divertendovi sulle piste da sci? Allora il Famigros Ski Day in
programma domenica sulle nevi di Bosco Gurin è ciò che fa
per voi. Si tratta di una competizione, durante la quale ci si
potrà cimentare in una facile prova di slalom gigante, con
gli sci o con lo snowboard. Le squadre saranno composte
da 3 a 5 membri della stessa famiglia, di cui almeno un
genitore e un figlio di età inferiore ai 14 anni. Iscrizioni
entro domani su www.familycontest.ch.
ascona
Dita, dadi e dati: una mostra per divertirsi con la matematica
zxy Avvicinarsi alla matematica attraverso la dimensione del
gioco e del racconto, con strumenti interattivi e multimediali
che coinvolgono i visitatori e aiutano a trasmettere il messaggio di una disciplina sempre più fruibile e condivisibile, sempre meno materia ostica e per pochi. Lo si può fare grazie alla
mostra «Diamo i numeri!», inaugurata ieri mattina alla Casa
Serodine nell’ambito della rassegna AsconoScienza 2015. La
proposta, che rimarrà aperta al pubblico fino al 26 aprile, è
stata allestita dall’Ideatorio dell’Università della Svizzera ita-
liana, in collaborazione con la Società matematica della Svizzera italiana. L’hanno presentata (nella foto, da sinistra) il direttore dell’Istituto scolastico comunale di Ascona, Giorgio
Gilardi, Janos Cont dell’Ideatorio, la curatrice Antonietta Mira, professore di statistica all’USI, e Fabio Meliciani, pure
dell’Ideatorio. A visitare l’esposizione asconese saranno soprattutto scolaresche, ma anche il pubblico (di ogni età) potrà
scoprire il fascino della matematica il mercoledì, sabato e
(Foto Garbani)
domenica, dalle 14 alle 18.
Corriere del Ticino, 05.03.2015
cultura mai più manifestazioni sovrapposte
Coordinamento più efficace con l’agenda elettronica condivisa da tutte le associazioni del Locarnese
Funzionale
L’agenda elettronica
è semplice da usare
e tagliata su misura
per le associazioni
culturali.
zxy Un’idea in fondo semplice,
quanto però utile, che risponde a
una reale necessità. È l’agenda elettronica condivisa delle associazioni
culturali del Locarnese. Un progetto, nato dal basso e non imposto da
istanze superiori, che è stato presentato ieri a tutti gli interessati
dall’Ente regionale di sviluppo, il
quale se n’è fatto promotore.
«Duplice lo scopo dell’iniziativa»,
ha spiegato alla stampa Lorenzo
Sonognini, direttore della Fondazione Monte Verità che due anni fa
ha sdoganato l’idea dell’agenda
elettronica. «In primis v’è quello
più ovvio. Permettere un miglior
coordinamento, cercando di evitare scomode concomitanze, dei
molti eventi che vengono organizzati durante l’anno sul territorio
Locarnese. Ma la condivisione
dell’agenda, ad esempio, può anche permettere di scoprire che due
o più associazioni stanno preparando un evento sullo stesso tema.
E così possono idealmente nascere
collaborazioni spontanee in modo
da presentare un programma più
articolato e completo».
Insomma, un piccolo grande strumento che, se usato correttamente,
potrà sicuramente portare parecchi benefici. «Una prima agenda
condivisa, basata sull’offerta di Google, era stata presentata alle associazioni culturali circa due anni fa»,
ha invece sottolineato Tiziana Zaninelli, presidente dell’Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese
e Vallemaggia (ERS). «Grande è stato l’interesse dimostrato sin dall’inizio. Col tempo, però, ci siamo accorti che il prodotto Google non era
sufficiente. Allora l’ERS ha incaricato gli esperti, Andrea Minetti e
Patrick Felder, di elaborare una
nuova soluzione». E quella presen-
tata ieri è un’agenda elettronica
condivisa, calibrata perfettamente
alle esigenze degli attori coinvolti.
Rubando le parole a Sonognini, è
sufficientemente articolata per essere completa, ma è altrettanto
semplice per non spaventare il possibile fruitore.
Ogni associazione culturale – e, secondo il censimento effettuato da
Martina Gamboni per l’ERS, nel
Locarnese ce ne sono oltre duecento – potrà dunque iscriversi (su
www.locarnese.ch) e ricevere gratuitamente il proprio nome utente.
Così potrà accedere all’agenda e
immettere tutti gli eventi che intende organizzare. Dopo l’iscrizione
l’accesso non sarà immediato, ma
sarà vagliato da Igor Franchini
dell’ERS in modo da evitare possibili abusi.
Interessante il funzionamento. Nella maschera di immissione dei dati,
semplice e di immediata comprensione, si potrà scegliere il tipo di
evento (musica, teatro, conferenza,
istituzionale, ecc), che sarà poi
identificato con un determinato
colore. Selezionando data e orario,
poi, verranno subito segnalate
eventuali concomitanze d’orario,
di luogo o di genere, con altri appuntamenti. Oltre alla possibilità di
«prenotare» delle date, segnalando
un evento come ancora «non confermato», l’agenda permetterà infine anche di contattare in maniera
semplice e diretta il potenziale organizzatore di una qualsiasi manifestazione, concomitante o meno.
«Testeremo il nuovo sistema per un
anno circa», ha concluso Tiziana
Zaninelli. «Inizialmente l’accesso
sarà riservato agli addetti ai lavori,
ma lo scopo ultimo è quello di rendere l’agenda consultabile anche
Lu.P.
dal pubblico».
Turismo
La viabilità
e il cambio
fanno paura
zxy «Le capisco. Sono preoccupazioni legittime. Se poi si sommano l’una all’altra, potrebbero
davvero creare molte difficoltà
al settore. Ma entrambe necessitano di soluzioni politiche, che
esulano dai nostri compiti. Noi
possiamo comunque farle nostre e sensibilizzare gli amministratori cantonali affinché si mobilitino in maniera decisa». Così
Fabio Bonetti, direttore dell’Organizzazione turistica Lago
Maggiore e Valli (OTLMV), commenta quanto scaturito dall’assemblea svoltasi martedì pomeriggio. Al di là delle questioni di
ordinaria amministrazione, la
riunione è servita agli operatori
del settore – albergatori e ristoratori in particolare – per esprimere appunto le proprie paure,
nel bel mezzo di quella che è ormai diventata una crisi strutturale. In cima alla lista dei timori,
vi sono quelli legati alla mobilità
e alle conseguenze della cancellazione della soglia di cambio
franco-euro. «Quest’ultima – aggiunge Bonetti – rischia di pesare non poco sui costi fissi». Il
che, in soldoni, non permetterà
di tagliare i prezzi per far fronte
alla congiuntura. In tale ambito
chi lavora nel turismo chiede un
intervento deciso da parte
dell’ente pubblico. «Soprattutto
nel Locarnese – aggiunge Bonetti – dove ben il 20 per cento del
PIL è generato dal nostro settore.
Un atout, certo, ma anche un rischio, che potrebbe provocare
una sorta di effetto domino se il
mercato dovesse entrare ulteriormente in crisi».
Il nuovo regime di cambio provoca meno preoccupazioni per
quanto riguarda l’affluenza degli
ospiti nella regione, nonostante
il fatto che i turisti confederati –
che costituiscono circa il 70 per
cento di chi giunge sulle sponde
del Verbano – potrebbero scegliere mete alternative sfruttando proprio i vantaggi offerti
dall’euro. «È un discorso – chiarisce il direttore dell’Organizzazione turistica – che vale quando
si pianificano vacanze di lunga
durata. Noi siamo invece tradizionalmente una destinazione
dove trascorrere fine settimana
lunghi o, comunque, qualche
giorno di ferie da decidere all’ultimo minuto». Inoltre, proprio
per allargare il bacino d’utenza a
livello nazionale e far fronte,
senza troppi contraccolpi, ad
un’eventuale contrazione di
quello attuale, sta entrando nel
vivo la strategia per «catturare»
ospiti provenienti dalla Romandia. «Un serbatoio – aggiunge
Bonetti – che tocca potenzialmente due milioni di persone e
che potrebbe avvicinarsi non
poco al Locarnese – al di là delle
consonanze culturali – grazie ad
AlpTransit».
Il futuro del turismo regionale,
dunque, passa anche dalla mobilità. Ed è proprio legato a tale
tema, come si diceva all’inizio,
un altro dei forti timori espressi
durante l’assemblea dagli operatori del settore. In particolare si
chiede ai politici cantonali di attivarsi affinché venga realizzato
in tempi accettabili il collegamento A2-A13, la cui assenza è
giudicata sempre più penalizzante per il Locarnese. E, guarda
caso, proprio ieri (vedi a sinistra)
si è mobilitata in tal senso anche
la Commissione intercomunale
B.G.L.
dei trasporti.