Notiziario settimanale n. 524 del 06/03/2015

Notiziario settimanale n. 524 del 06/03/2015
08/03/2015: Giornata internazionale della donna
Editoriale
Giornali, associazioni, comunità religiose, una piattaforma comune
per una nuova umanità (Giovanni Sarubbi)
Guerra e razzismo religioso i problemi da risolvere. La crisi materiale e
spirituale dei giornali e delle associazioni che si impegnano per la giustizia
sociale. L'opportunità costituita dalle scelte di Papa Francesco. Riscoprire le
differenze come ricchezze da condividere. Una spazio e una piattaforma
comune per costruire la nuova società che nascerà dalle macerie di quella
attuale.
(fonte: Il dialogo - Periodico di Monteforte Irpino)
Parlare al nemico (Enrico Peyretti)
Sono nemico della tua violenza, ma voglio essere amico tuo.
Se ti ho fatto dei torti, li voglio riconoscere, parliamone, sono deciso a ripararli
per quanto è possibile.
Evidenza
L’ordine cupo del Califfato (Alessandro Dal Lago)
Stato islamico. Patrick Cockburn, nel suo «L’ascesa dello stato islamico», sfata
il mito sull’arcaismo dell’Isis, insistendo sull’uso sapiente dei social network.
Lo jihadismo sarebbe incomprensibile senza il ruolo trentennale dell’occidente,
da Tangeri alla Cina.
(fonte: Il Manifesto del 21.2.2015)
Approfondimenti
Cultura
In inglese è più fico (Giuseppe Casarrubea)
Annamaria Testa, docente di comunicazione all’Università Bocconi di Milano e
autrice di numerosi libri sul tema, ha avuto un’idea geniale. Forse non ne poteva
più, e avendo deciso che le cose si fanno o si sopportano, inghiottendole come
rospi tutti i santi giorni, finalmente è sbottata e ha scritto una petizione a
Change.org indirizzata nientedimeno che all’Accademia della Crusca, al suo
consiglio direttivo e al suo presidente, Claudio Marazzini.
(fonte: Newsletter di Giuseppe Casarrubea)
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Calendario iniziative
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Economia
I problemi di Atene. E le soluzioni (Domenico Maro Muti)
Lo scontro tra Atene e l’Europa si fa più intenso. Eppure una soluzione ci
sarebbe: sollevare il limite massimo di 15 miliardi di euro attualmente imposto
al debito a breve termine della Grecia.
(fonte: Sbilanciamoci Info)
Immigrazione
Nessun razzismo e nessuna guerra potranno mai sconfiggerci!
(Giovanni Sarubbi)
La speranza non deve mai venir meno. Bisogna cercare sempre la via per
promuovere il bene anche nelle situazioni più difficili.
Sono queste le idee che animano da sempre questo nostro piccolo giornale. E
oggi c'è bisogno di promuovere speranza, coltivarla senza posa, reagire al male
col bene per dare una prospettiva all'umanità perchè non c'è futuro ne speranza
nella guerra e nell'odio razziale.
(fonte: Il dialogo - Periodico di Monteforte Irpino)
Pace
La pace ha bisogno di idee e azioni (Giovanni Sarubbi)
Gli appelli per la pace si moltiplicano. Fra i militanti pacifisti, c'è la diffusa
consapevolezza del pericolo mortale che incombe su tutta l'umanità. Negli Stati
Uniti, le associazioni pacifiste si stanno impegnando in un'opera di pressione sui
deputati e senatori per impedire che il congresso americano dia ad Obama i
poteri di guerra che egli ha richiesto. Poteri di guerra che gli sono necessari per
poter intraprendere l'ennesima guerra in medio-oriente, nell'ambito di quella
“terza guerra mondiale a pezzi” iniziata nel 2001.
(fonte: Il dialogo - Periodico di Monteforte Irpino)
Politica e democrazia
Palestina e Israele
Il populista istituzionale (Marco Revelli)
Bocche Scucite: voci dalla
Palestina occupata. N. 208 del
17/02/2015: talia, rompi il
silenzio. Se vuoi la pace, riconosci
la Palestina (Bocche Scucite - Pax
Christi)
RenzItaly/Come il capo del governo ormai pienamente post-democratico (e
sostanzialmente a-democratico) gestisce il declino italiano e fa passare la cura
da cavallo Ue senza Memorandum. Primo “imprenditore politico” che ha scelto
di trasformare da problema in risorsa il male che consuma alla radice il nostro
sistema democratico.
(fonte: Sbilanciamoci Info)
Notizie dal mondo
Palestina e Israele
GAZA – dietro le quinte della missione italiana di cardiochirurgia
pediatrica (Martina Luisi - PCRF Italia)
Molto è quello che vorremmo raccontare perché molte sono le difficoltà ma
anche le soddisfazioni sia del personale italiano in missione che dei colleghi
palestinesi, le sofferenze dei bambini e le speranze dei loro genitori. E per
questo vi riportiamo almeno qualche dato e alcune immagini dal campo legati a
questa importante iniziativa. E nomi. Nomi di persone reali, che vivono oggi,
che fanno oggi. Perché questo è reale grazie a tutti loro. E' la cooperazione
come la intendiamo noi.
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Ci mancava solo la censura. Mentre
oltre 400 rabbini firmano una lettera
perchè
la
colonizzazione
e
l’occupazione, in particolare la
demolizione di migliaia di case
palestinesi, non può più essere messa a
tacere, a Roma, sotto la pressione
dell’ambasciata israeliana e della
comunità ebraica, viene proibito allo
storico israeliano Ilan Pappè di parlare
di Palestina.
Rompere questo silenzio delle
democrazia è un dovere di ognuno di
noi.
(fonte: Bocche Scucite)
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