CV ITA RIVA UNIMI - Università degli Studi di Milano

Curriculum vitae M.A. Riva 1 Curriculum vitae
Marco Andrea Riva
Professore Universitario di Seconda Fascia
Settore scientifico: BIO/14 – Farmacologia
Marco Andrea Riva è nato a Monza il’8 Agosto 1959. Ha conseguito la Laurea in Chimica e
Tecnologia Farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Milano nel 1984 e si è specializzato in
Farmacologia presso la stessa Università nel 1987. E’ autore di 149 pubblicazioni scientifiche originali
(peer-review) e 21 capitoli su libro con un H-index di 40. E’ membro di diverse società Scientifiche
Nazionali ed Internazionali ed è responsabile e coordinatore di progetti finanziati da Agenzie Italiane
(Ministero dell’Università, Ministero della Salute), Fondazioni (NARSAD, CARIPLO) e agenzie
Europee (ERANET). Nel 2010 ha ricevuto un Travel award come Lecturer per uno stage presso
l’Università di Shandong a Jinan in Cina. E’ stato invitato come relatore da diverse Università Italiane
e straniere. Ha organizzato ed è stato invitato come speaker durante diversi simposi e sessioni in
congressi nazionali ed internazionali. E’ membro dell’editorial Board di International Journal of
Developmental Neuroscience ed è reviewer per molte riviste nel campo delle neuroscienze e della
farmacologia. E’ anche grant reviewer per organizzazioni nazionali ed internazionali.
Curriculum di carriera
1987-1989 Borsista presso il Center for Molecular and Behavioral Neuroscience, Rutgers the State
University of New Jersey, Newark, New Jersey, U.S.A., 1987-1989
1989-1991 Borsista presso il Department of Anatomy and Cell Biology, Geogetown University,
Washington D.C.
1994-1997 Assistente di ricerca presso il Di.Bi.T., Ospedale San Raffaele, Milano.
1998–2001 Ricercatore Universitario, Facoltà di Farmacia, Dipartimento di Scienze Farmacologiche,
Università degli Studi di Milano.
Dal 2001
Professore Associato di Farmacologia, Facoltà di Farmacia, Dipartimento di Scienze
Farmacologiche, Università degli Studi di Milano.
Dal 2014
Abilitazione Scientifica Nazionale a Professore di prima fascia per il settore concorsuale:
05/G1 Farmacologia, Farmacologia Clinica e Farmacognosia
Dal 2014
Vice Direttore del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università
degli Studi di Milano
Dieci pubblicazioni più significative
1.
Molteni R., Lipska B.K., Weinberger D.R., Racagni G. and Riva M.A. Developmental and stress
related changes of neurotrophic factor gene expression in an animal model of schizophrenia.
Molec. Psychiatry 6:285 - 292, 2001.
2.
Roceri M., Cirulli F., Pessina C., Peretto P., Racagni G. and Riva M.A. Postnatal repeated
maternal deprivation produces age dependent changes of brain-derived neurotrophic factor
expression in selected rat brain regions. Biological Psychiatry 55:708-714, 2004.
3.
Fadda P., Bedogni F., Fresu A., Collu M., Racagni G. Riva M.A. Reduction of corticostriatal
glutamatergic fibers in basic fibroblast growth factor deficient mice is associated with
hyperactivity and enhanced dopaminergic transmission. Biological Psychiatry, 62:235-242,
2007.
4.
Fumagalli F., Molteni R., Racagni G., Riva M.A. Stress during development: impact on
neuroplasticity and relevance to psychopathology. Progress Neurobiology 81:197-217, 2007.
2 Curriculum vitae M.A. Riva 5.
Guidotti G., Calabrese F., Auletta F, Olivier J., Racagni G., Homberg J. and Riva M.A.
Developmental influence of the serotonin transporter on the expression of NPAS4 and
GABAergic markers: modulation by antidepressant treatment. Neuropsychopharmacology,
37:746-58, 2012
6.
Guidotti G., Calabrese F., Anacker C., Racagni G., Pariante C.M. and Riva M.A. Glucocorticoid
receptor and FKBP5 are altered following exposure to chronic stress: modulation by
antidepressant treatment. Neuropsychopharmacology, 38:616–627, 2013.
7.
Anacker C., Cattaneo A., Musaelyan K., Zunszain P.A. Horowitz M., Molteni R., Luoni A.,
Calabrese F., Tansey K., Gennarelli M., Thuret S., Price J., Uher R., Riva M.A., Pariante C.M.
Role for the kinase SGK1 in stress, depression, and glucocorticoid effects on hippocampal
neurogenesis. Proc. Natl. Acad Sci USA,110:8708-13, 2013.
8.
Giovanoli S., Engler H., Engler A., Richetto J. Voget M., Willi R., Winter C., Riva M.A.,
Mortensen P.B., Feldon J., Schedlowski M. and Meyer U. Stress in puberty unmasks latent
neuropathological consequences of prenatal immune activation in mice. Science 339
(6123):1095-1099, 2013.
9.
Richetto J., Calabrese F., Riva M.A. and Meyer U. Prenatal Immune Activation Induces
Maturation-Dependent Alterations in the Prefrontal GABAergic Transcriptome. Schizophrenia
Bull. 40:351-361, 2014.
10. Homberg J.R., Molteni R., Calabrese F. and Riva M.A. The serotonin-BDNF duo: developmental
implications for the vulnerability to psychopathology. Neuroscience & Biobehavioral Reviews,
43:35-47, 2014.
Principali interessi di ricerca
Il lavoro sperimentale si colloca nell’ambito della Neuropsicofarmacologia. In questo ambito le ricerche
svolte sono primariamente focalizzate nelle seguenti aree:
1.
Sviluppo e caratterizzazione di modelli animali di patologie psichiatriche legati al neurosviluppo
In questi esperimenti sono studiati gli effetti prodotti da eventi avversi che hanno luogo soprattutto
durante la vita prenatale e nelle prime fasi della vita postnatale e le possibili implicazioni per l’eziologia
delle patologie psichiatriche. In particolare vengono analizzati gli effetti prodotti da diversi tipi di stress,
dall’esposizione ad infezioni o dall’esposizione a sostanze d’abuso. Accanto alla caratterizzazione
comportamentale, vengono condotte dettagliate analisi molecolari con lo scopo di identificare i sistemi
la cui espressione e funzionalità è alterata dagli eventi precoci e che possono pertanto rappresentare
un potenziale bersaglio di intervento farmacologico.
2.
Analisi degli effetti molecolari e funzionali dello stress
Dato che lo stress rappresenta un importante fattore di vulnerabilità nelle patologie psichiatriche, gli
esperimenti condotti nel laboratorio mirano a caratterizzare le modificazioni indotte da stress acuto e
cronico ed identificare quei sistemi responsabili degli effetti avversi dello stress che potrebbero
rappresentare un bersaglio dell’intervento farmacologico. Inoltre attraverso l’impiego di animali con
alterazioni genetiche a carico di diversi sistemi di suscettibilità per le malattie psichiatriche si intende
valutare la combinazione tra vulnerabilità genetica ed ambientale nel modificare la funzionalità
cerebrale attraverso la modulazione della plasticità sinaptica.
3.
Caratterizzazione dei meccanismi di plasticità cellulare regolati da farmaci psicotropi (antipsicotici
ed antidepressivi)
Questi studi hanno lo scopo di valutare quale sia l’impatto dei farmaci antipsicotici ed antidepressivi
nella regolazione di proteine, quali i fattori neurotrofici, importanti nei meccanismi di plasticità cellulare
in specifiche aree del sistema nervoso centrale. Tali meccanismi potrebbero contribuire a normalizzare
l’alterata funzionalità ed attività cerebrale che caratterizza le patologie psichiatriche. Accanto allo
studio di fattori neurotrofici, come la neurotrofina BDNF, vengono analizzati elementi e sistemi che
partecipano alla regolazione di tali proteine, quali fattori di trascrizione, e anche elementi che sono a
valle delle modificazioni neuroplastiche.
Curriculum vitae M.A. Riva 4.
3 Studio del ruolo dell’infiammazione nei disturbi dell’umore
Numerose evidenze sperimentali, sia cliniche che precliniche, suggeriscono che la componente
infiammatoria potrebbe avere un ruolo rilevante per lo sviluppo di depressione. I nostri studi mirano a
comprendere meglio tale interazione attraverso un duplice approccio: da un lato valutare alterazioni di
meccanismi immuno/infiammatori in modelli animali di depressione e dall’altro stabilire l’impatto
esercitato dal trattamento con farmaci antidepressivi sulla componente infiammatoria.
5.
Caratterizzazione dei meccanismi epigenetici che contribuiscono alle disfunzioni a lungo termine
nelle patologie psichiatriche
Un nuovo aspetto che è emerso in modo rilevante in psichiatria e nelle neuroscienze è rappresentato
dall’epigenetica, che può spiegare alcuni dei meccanismi alterati in condizione patologica o in seguito
a trattamenti farmacologici. Pertanto il mio laboratorio ha intrapreso una serie di studi al fine di stabilire
quali siano le modificazioni epigenetiche associate alle esperienze avverse nelle prime fasi della vita.
L’approccio è duplice: da un lato si focalizza su geni specifici (come ad esempio la neurotrofina BDNF)
al fine di stabilire una potenziale relazione con le modifiche trascrizionali osservate in diversi modelli
sperimentali, ma dall’altro impiega un approccio whole genome al fine di identificare nuovi geni e
pathways che siano significativamente alterati come conseguenza di esperienze avverse nelle prime
fasi della vita. Tali studi vengono condotti nei modelli sperimentali (esposizione a stress o infezioni
nelle prime fasi della vita) ed i risultati di tali analisi sono poi combinati con analoghi studi condotti su
cellule del sangue ottenute da soggetti esposti ad traumi durante le prime fasi della vita al fine di
identificare profili genetici di possibile rilevanza per le psicopatologie.