Business ilFRIULI Mensile dell’econoMia - suppl. al n. 18 del settimanale il Friuli direttore Giovanni Bertoli - a cura di Rossano Cattivello - MAGGIO 2014 Edoardo Roncadin Nati con la valigia Alberto De toni Strategico il giuSto equilibrio tra due culture complementari: quella Scientifica e umaniStica bruno telliA una viSione futura del manifatturiero friulano deve guidare gli Strumenti finanziari della regione ermAnno Dell’Agnolo l’eSperienza dei progettiSti friulani maturata nel poSt terremoto va eSportata nei paeSi in via di Sviluppo mADe in itAly - la tutela dell’origine non Serve a nulla Senza qualità del prodotto e controllo della diStribuzione Sommario Inchieste 5 Cura choc per il debito pubblico Sia scientifica sia umanistica Falsi miti e vere opportunità Vince il pensiero 11 Impresa e finanza 17 Sistemi produttivi 24 Industria 26 Costruzioni 36 Agroalimentare 45 Terziario 46 Responsabilità sociale 52 It club 54 Tepori di primavera Un ombrello per 100mila clienti Tre gioielli senza visione Ripresa certificata 20 Il legno nel sangue Valvole amiche dell’ambiente Stappa la creatività Campioni di leggerezza Progetti da esportazione Una perla pronta a brillare Cantieri di storia 31 Tazzine da esportazione Astronomia per tutti Semplifichiamo l’innovaizone La piazza delle idee 40 Lavoro sotto l’albero é giunta l’ora di mettersi al passo Finanza agevolata 56 Tanti aiuti al turismo 46 Diritto Il mercato Usa è più vicino Alpe adria Il futuro per noi è bianco R ubriche 61 Design Diritto del lavoro Fisco Supplemento al numero 19 del 16 maggio 2014 del settimanale Il Friuli direttore Giovanni Bertoli a cura di Rossano Cattivello [email protected] grafica: Vittorio Regattin MAGGIO 2014 59 60 62 Sei un imprenditore o un professionista? Invia suggerimenti, opinioni e commenti all’indirizzo mail [email protected] Faremo sentire la tua voce! DA OGGI DA OGGI DA OGGI PUOI LEGGERE PUOI PUOI LEGGERE LEGGERE IN QUALSIASI IN IN QUALSIASI QUALSIASI LUOGO, LUOGO, LUOGO, GIORNO E ORA GIORNO E GIORNO E ORA ORA Via posta Via posta Via posta Recapitato a casa Recapitato a casa Recapitato a casa On-line sul tuo pc On-line sul tuo pc On-line sul tuo pc REALTÀ AUMENTATA comunicazione interattiva con i lettori a questo numero, D iVision Made, propone ‘Junaio’, una nuova App società per la pubblicità Per la tua pubblicità Euronews Srl piazza I Maggio, 4 33100 Udine tel. 0432 512270 gratuita che sostituisce ‘Layar’. ‘Junaio’ è più stabile e performante, sopratutto per la gestione dei video e dei 3D statici e animati. Non vi resta, quindi, che provare. 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Particolarmente interessante per le Imprese, ad esempio, appare il progetto Welfare to Work, che rientra in un’Azione di Sistema tra Ministero del Lavoro, Regione, Province, INPS e Italia Lavoro. Questo prevede azioni a favore di quei lavoratori individuati da apposita procedura pubblica ultra cinquantenni non percettori di integrazioni al reddito o di ammortizzatori sociali, ai quali viene erogato un sostegno mensile al reddito pari a Euro 450 per una durata massima di 10 mesi. In caso di assunzione o di attivazione di un tirocinio di un lavoratore beneficiario del progetto, l’impresa ha diritto all’erogazione del residuo del sostegno al reddito non ancora goduto dal lavoratore in forma di conguaglio. L’erogazione del residuo del Palazzo Belgrado, sede della Provincia di Udine sostegno al reddito è prevista anche per i soggetti beneficiari che intendano intraprendere un’attività autonoma, come contributo all’avvio di impresa. Welfare to Work si concluderà il 31 dicembre 2014: per ottenere i vantaggi messi a disposizione l’azienda interessata deve aderire all’avviso pubblicato dalla Provincia sul sito web. I Lavori di Pubblica Utilità (LPU) sono invece finalizzati a sostenere l’inserimento lavorativo a tempo determinato di persone disoccupate (ai sensi del DRPrg 227/2006) prive di ammortizzatori sociali. Gli LPU consentono l’impiego temporaneo dei Lavoratori in progetti territoriali con lo svolgimento di attività lavorative caratterizzate dalla straordinarietà, occasionalità e temporaneità e non rientranti nell’ordinaria attività amministrativa della Pubblica Amministrazione. In questo caso le imprese, ivi comprese le cooperative sociali e le cooperative di produzione e lavoro e loro consorzi o raggruppamenti temporanei, e le associazioni riconosciute, possono ricevere dalla Regione Friuli Venezia Giulia un finanziamento pari al 90% delle spese complessive sostenute per l’attuazione di un progetto di Lavoro di Pubblica Utilità. Dal 1 gennaio 2014, inoltre, la Provincia di Udine ha messo in campo i nuovi incentivi all’assunzione, alla stabilizzazione e al lavoro autonomo e imprenditoriale. Prevista a breve anche l’attivazione regionale delle azioni relative al Piano europeo Garanzia Giovani Youth Guarantee, volte a favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Alcuni degli obiettivi di “Garanzia per i Giovani” sono stati già anticipati da misure messe in atto dal governo, tra cui il decreto legge 76/2013 che prevede, tra l’altro incentivi per le imprese che assumono giovani under 30 a tempo indeterminato, il finanziamento di tirocini formativi in azienda e nelle pubbliche amministrazioni, finanziamento di iniziative di autoimpiego e autoimprenditorialità. Sono poi in corso altre iniziative per promuovere l’apprendistato come principale contratto di inserimento nel modo del lavoro. RECAPITI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI UDINE: Orario al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 - Lunedì, martedì, mercoledì dalle 15.00 alle 16.30 previo appuntamento Cluster Friuli Centrale Centro per l’Impiego di Udine Viale Duodo, 3 – 33100 Udine Scopri i servizi per le Imprese dei Centri per l’impiego Tutte le NEWS su: Centralino: 0432 209400 Informazioni ai Cittadini: 0432 209450 Informazioni alle Imprese: 0432 209451 – 0432 209438 Informazioni Mobilità: 0432 209434 Ricerca Personale: 0432 209419 – 0432 209561 Collocamento Mirato Imprese: 0432 209410 Collocamento Mirato Lavoratori: 0432 209414 Sportello Assistenti Familiari: 0432 209575 – 0432 209576 GILS: 0432 209541 – 0432 209542 Fax: 0432 209570 e-mail: [email protected] www.provincia.udine.it/lavoro Centro per l’Impiego di Cividale del Friuli Stretta S. Martino, 4 - 33043 Cividale del Friuli (UD) Sede Centrale: Centralino: 0432 731451 – 0432 701125 Fax: 0432 704672 e-mail: [email protected] Via della Prefettura, 16 - Udine Centralino: 0432 279954 Sportello di Manzano Via Natisone, 36 - 33044 Manzano (UD) [email protected] 4 ilFRIULI BUSINESS Centralino: 0432 740644 Fax: 0432 740644 e-mail: [email protected] Cluster Medio Friuli Cluster Basso Friuli Cluster Alto Friuli Centro per l’Impiego di Codroipo Centro per l’Impiego di Cervignano del Friuli Centro per l’Impiego di Gemona del Friuli Centralino: 0431 388211 – 0431 388201 Fax: 0431 388288 e-mail: [email protected] Centralino: 0432 981033 Fax: 0432 970315 e-mail: [email protected] NUOVA SEDE Via Balilla, 4 - 33033 Codroipo (UD) Centralino: 0432 906252 Fax: 0432 912710 e-mail: [email protected] Centro per l’Impiego di San Daniele del Friuli Via Udine, 2 33038 San Daniele del Friuli (UD) Centralino: 0432 957248 Fax: 0432 942504 e-mail: [email protected] Centro per l’Impiego di Tarcento Viale Matteotti, 33 - 33017 Tarcento (UD) Centralino: 0432 785397 Fax: 0432 784383 e-mail: [email protected] Via Ramazzotti, 16 33052 Cervignano del Friuli (UD) Via Santa Lucia, 25/27 33013 Gemona del Friuli (UD) Centro per l’Impiego di Latisana Via Manzoni, 48 - 33053 Latisana (UD) Centralino: 0431 50264 – 0431 59545 Fax: 0431 512298 e-mail: [email protected] Sportello di Lignano Sabbiadoro Viale Europa, 115 - 33054 Lignano Sabbiadoro (UD) Centralino: 0431 427041 Fax: 0431 427041 e-mail: [email protected] Orario al pubblico: Lunedì e mercoledì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 16.30 Lo sportello di Lignano Sabbiadoro è aperto fino al 30 Settembre. Centro per l’Impiego di Pontebba Via Verdi, 3 33016 Pontebba (UD) Centralino: 0428 91031 Fax: 0428 991933 e-mail: [email protected] Centro per l’Impiego di Tolmezzo Via Matteotti, 19 - 33028 Tolmezzo (UD) Centralino: 0433 2302 Fax: 0433 40589 e-mail: [email protected] MAGGIO 2014 L’OPINIONE Una cura choc: per il debito pubblico di giovanni bertoli I l ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, è stato lapidario: “Non ci saranno misure straordinarie per ridurre il debito pubblico”. Se voleva rassicurare gli italiani a campagna elettorale in corso, ammesso che ci sia riuscito, va bene. Ma è chiaro come il sole che quel debito continua a pesare come un macigno sulle nostre spalle. E che sarebbe indispensabile, dunque, ridurne la mole, a prescindere dagli stringenti obblighi che deriveranno dal Fiscal compact. intendendo una misura straordinaria di ricostruzione e di rinascita che si può riassume nello slogan: “meno patrimonio, meno debito”. i contorni dell’operazione da problema a opportunità Questa è la grande riforma strutturale che serve al Paese, per cambiare il rapporto tra Stato e Mercato, toglierci un peso dalle spalle e farci tornare a correre Partiamo, ancora una volta, dai numeri. Quelli che ci fornisce lo stesso governo di cui Padoan fa parte. Nelle stime dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, il rapporto tra debito e Pil salirà quest’anno al 134,9%. Teniamo conto che, per realizzare questo obiettivo comunque poco lusinghiero, dovremo crescere di uno 0,8%. Un target tutt’altro che scontato. Non ce la facessimo, si sfonderebbe il tetto del 135%. Un bel problema. Ma, a ben vedere, pure una straordinaria opportunità, ammesso che la vogliamo cogliere. Sì, parliamo proprio di opportunità, pensando a un intervento che, partendo dal pa- trimonio pubblico (immenso e spesso improduttivo), generi risorse capaci di ridurre una tantum e in modo significativo lo stock di debito sin qui accumulato e, nello stesso tempo, di fornire “munizioni”, sotto forma di interventi in conto capitale, allo sviluppo. Proprio in questo binomio risiede il concetto di opportunità, perché di questo si tratta, appunto: non un’iniziativa vessatoria che aumenta ulteriormente la pressione fiscale, ma una manovra di politica economica che sarebbe davvero rivoluzionaria. Chiamiamola pure per semplicità, come fanno taluni, “Piano Marshall”, con ciò MAGGIO 2014 Ricetta RivoluzionaRia - Serve una Sorta di Piano MarShall di finanza Pubblica, che valorizzi l’iMMenSo PatriMonio Statale, faccia Scendere l’indebitaMento Sotto il 100% del Pil e SoStenga nuovi inveStiMenti Strategici Le ricette per cercare di stritolare il moloch del debito pubblico italiano sono molte, frutto di studi autorevoli e tecnicamente percorribili. Non è questo il contesto per dare conto delle tecnicalità necessarie. Ci basti sapere che la strada è percorribile. E produrrebbe uno choc positivo e immediato con un’entità pari ad almeno il 20% del Pil. Si ragiona sulla possibilità di conferire a una società ad hoc, da quotare in Borsa, la parte già catalogata e più facilmente trasferibile dl patrimonio pubblico (circa 800 miliardi, secondo il Tesoro). Con il ricavato si potrebbe ridurre il debito, risparmiare sugli interessi e, inoltre, finanziare investimenti strategici capaci di fare da volano all’economia. Non male, insomma. scambio politico Qual è lo scambio politico che va proposto? Semplice: meno rendite sul debito in cambio della partecipazione alla gestione del patrimonio pubblico e di un forte incentivo alla ripresa economica. Questa è la grande riforma strutturale che occorre avviare in Italia, per cambiare il rapporto tra Stato e Mercato, per modificare un modello di crescita fondato sul debito e sulla sottocapitalizzazione delle imprese. Non si tratta, dunque, come è già accaduto, di vendere (o, peggio, svendere) per cercare di far quadrare i conti. La lezione del passato è chiara: cedere senza liberalizzare non funziona. Ma, visto che in quest’altra ricetta non si tratta semplicemente di cedere, ma piuttosto di valorizzare e di utilizzare ingentissime risorse a sostegno dello sviluppo e della “ripartenza”, anche un profano capisce che siamo di fronte a ben altro disegno strategico, non certo ai cosiddetti “saldi di fine stagione”. scenario in divenire E’ chiaro che un simile sforzo richiede una chiara e forte volontà politica. E necessita pure di una marcata stabilità. Non son cose, insomma, che si programmano e si attuano dalla sera alla mattina. Il tempo che gli addetti ai lavori stimano come necessario per dispiegare un simile progetto traguarda lo spazio di un’intera legislatura. E qui, per continuare a essere realisti, si aprono mille interrogativi e una piccola speranza. Si rafforza l’impressione, infatti, che una sorta di spartiacque o di resa dei conti politica verrà subito dopo le elezioni europee, sia a livello Ue, sia in casa nostra. La vera incognita, ancora una volta, è questa. [email protected] ilFRIULI BUSINESS 5 I Nostri Servizi: fotocopie b/n e colori, scansioni, stampa piccoli e grandi formati, invio e ricezione fax, cancelleria, creazione timbri, rilegatura tesi, biglietti da visita, inviti, plastificazioni grandi formati, masterizzazione cd-dvd, volantini, depliant, ecc... Spedizioni Nazionali e Internazionali con Corriere Espresso: valigie, sci, biciclette, vino, generi alimentari, olio, preziosi, opere d’arte, vendita imballaggi e confezionamento pacchi, ecc... Novità Stampa di: etichette, vetrofanie, adesivi, manifesti per affissioni, stampe su tela, pvc, banner, scritte magnetiche, personalizzazione abbigliamento, ecc... Fabio Vendita cartucce per stampanti e fax: originali, compatibili, rigenerate meta management Sia scientifica, sia umanistica Forma mentis - Il gIusto equIlIbrIo deI due tIpI dI cultura, tra loro complementarI, consente dI arrIcchIre le competenze trasversalI e affrontare In manIera pIù effIcace la complessItà di alberto felice de toni In tutte le organizzazioni sono richieste due classi di competenze: quelle professionali e quelle, cosiddette, trasversali. Tra queste ultime rientrano anche le capacità relazionali, ben identificate da Goleman nel suo famoso libro ‘Intelligenza Emotiva’. Le competenze complessive di una persona possono essere visualizzate come l’area di un rettangolo, ottenuta come prodotto della base (competenze trasversali) per l’altezza (competenze professionali). Tra le competenze trasversali troviamo quelle derivanti sia dalla cultura scientifica, sia da quella umanistica. La competenza chiave che si acquisisce con gli studi scientifici è la capacità di ‘modellare’ i fenomeni. La modellazione è una fase chiave sia del metodo induttivo, sia deduttivo. Il modello, però, è un riduttore di complessità, perché il numero delle variabili considerate è limitato (si perde informazione) e perché le relazioni tra variabili sono di natura quantitativa (e non anche qualitativa). La conoscenza non ha una natura: ha una storia. Nelle lande della complessità l’approccio quantitativo è necessario, ma non sufficiente. Vi sono angoli bui, piccole o grandi sfumature, dove i simboli mateMAGGIO 2014 matici non arrivano, dove il narrare acquista e riconquista importanza e dignità. La realtà è troppo complessa per essere condensata in un sistema di equazioni: il complesso va narrato. La competenza chiave che si consegue con gli studi classici, invece, è quella di narrare e argomentare. Dove non arriva il metodo scientifico, non ci resta che un altro metodo per comprendere la complessità del reale: quello della narrazione e della argomentazione. uso della narrazione La narrazione è considerata come un modello paradigmatico di organizzare conoscenza. La narrazione è la via aurea di accesso al mondo, alla sua lettura, alla sua denominazione, alla sua presa di coscienza. La narrazione è costituita da intrecci e simboli. Intrecci di eventi, di casi, di riti, di tempi e di luo- ghi, di attori tra i quali viene a delineare nessi, dipendenze, interconnessioni; con cui, poi, dispone una trama di letture sugli accadimenti e li assoggetta, tutti quanti, a una logica, che pone in sequenza, lega insieme, dispone gerarchie, fissa conseguenze, esercitando sia la logica dell’interpretazione, sia l’ottica del senso. Simboli di ogni tipo, di figure, di situazioni, di eventi, di luoghi. La narrazione passa continuamente dal particolare al generale e lo fa attraverso l’uso dei simboli che servono a riconoscere, a denominare, a fissare immagini nel mentale e nel reale. logica informale La capacità di argomentare è strettamente connessa con l’arte del narrare. Saper argomentare significa ragionare in un contesto probabile e non certo, partendo da premesse accettate, ma non necessariamente vere, rivolgendosi a interlocutori ‘situati’, cioè portatori di credenze, principi, assunti che possono divergere dai propri e da quelli di altri interlocutori. Anche per questo l’argomentazione è definita ‘logica informale’. Argomentare non è solo una procedura razionale per stabilire delle conclusioni in contesti di incertezza, per persuadere razionalmente un uditorio e stabilire un consenso in presenza di posizioni diverse. L’argomentare è il modo stesso con cui agisce la filosofia. La filosofia, infatti, è discussione razionale sui fondamentali. Siano essi principi etici, strutture ontologiche, valori politici o condizioni di pensabilità, la filosofia riflette su tali fondamentali cercando di coglierne le implicazioni e le relazioni. Da Platone in poi, per lungo tempo, l’esercizio del ragionare argomentativo sui fondamentali si chiamerà dialettica. La forma mentis migliore è scientifica e umanistica al tempo stesso, un paradigma aperto di inesauribile capacità ermeneutica e principio di auto-modificabilità, in quanto conduce alla piena consapevolezza dell’inadeguatezza e insufficienza di ogni soggetto di fronte alla complessità del reale. Esprime una interiore e ineludibile esigenza di comprendere prima di esprimersi e di accampare pretese di primogenitura sulla verità. [email protected] ilFRIULI BUSINESS 7 INCHIESTA Made in italy Dopo anni Di battaglie e veti incrociati, anche l’Unione eUropea sta per aDottare Una Discplina Di tUtela, che però non servirà a nUlla alle azienDe friUlane se non sapranno lavorare sUl proprio proDotto e sUlla DistribUzione Falsi miti e vere opportunità C hi pensa che l’adozione di una maggiore tutela in Europa del Made in Italy porterà automaticamente a una crescita dei fatturati aziendali e del Pil nazionale rimarrà presto profondamente deluso. Il traguardo che si inizia a vedere all’orizzonte, in attesa che la Commissione Europea traduca in norma quanto indicato dal Parlamento di Strasburgo, è soltanto uno strumento aggiuntivo rispetto a una strategia di crescita economica, aziendale e territoriale, che si ha o non si ha. Potrà, indubbiamente, difendere meglio i nostri prodotti dalla contraffazione, oppure penalizzare finalmente qualche azienda furbetta che in Italia appone solo il marchio, salvo produrre tutto nei Paesi a basso costo della manodopera. La partita, però, si gioca con altri strumenti. In ballo c’è una torta di consumi enorme, una domanda mondiale che continua a crescere proprio nella fascia medio-alta di mercato, quella in cui, appunto, il Made in Italy da sempre ha ampie capacità di esprimersi. Pensare, però, che quella semplice dicitura possa, automaticamente, generare una fila di buyer alla porta della propria fabbrica è quanto di più illusorio. Presto, quindi, il pescatore friulano avrà soltanto una lenza in più: vada a pescare. il mercato mondiale del lusso tipologia Numero consumatori Spesa totale oggi nel 2020 380 milioni 440 milioni 730 miliardi € 880 miliardi € Fonte: Bcg e Fondazione Altagamma 8 ilFRIULI BUSINESS MAGGIO 2014 INCHIESTA ArmAndo BrAnchini (Fondazione Altagamma) artIcolo 7 Serve l’export management Dopo molti anni al pari di Usa e Giappone IllusorIo credere che l’IndIcazIone dell’orIgIne sIa la panacea per le nostre esportazIonI. cI vuole ben altro: un prodotto dIstIntIvo, un nome rIconoscIbIle, un marketIng che generI vIsIbIlItà L ’obbligo della denominazione d’origine nel mercato Europeo è un risultato storico, ma guai a considerarlo lo strumento per aumentare l’export e conquistare nuovi mercati. Il ‘made in’, infatti, è una garanzia per il consumatore, non per il produttore. Ci vuole ben altro, che Armando Branchini, vicepresidente della Fondazione Altagamma, riassume in ‘export management’, una disciplina, prima di tutto culturale, che in Italia è ancora poco conosciuta e ancora meno applicata. la speranza degli sfigati. La Ferrari viene comprata in tutto il mondo perché è Ferrari, non perché è fatta in Italia. Questa cultura sbagliata ha drammaticamente impoverito le strategie aziendali”. Il termine sembra diventato un mantra: cosa vale la pena oggi di definire Made in Italy? “L’indicazione dell’origine, come è nelle intenzioni della normativa europea che, finalmente, dopo anni è avviata sulla strada dell’adozione, vuole essere una tutela nei confronti del consumatore finale affinché sappia dove avviene la fase produttiva prevalente di un prodotto. Quindi, il Made in Italy non può essere considerato da un produttore locale come lo strumento fondamentale per aumentare le proprie esportazioni e conquistare nuovi mercato extraeuropei. Le leve della competitività sono ben altre”. Qual è, allora, lo scopo della norma europea per la quale anche voi vi siete battuti? “Lo scopo è quello di rendere trasparente la filiera produttiva, con l’indicazione del luogo in cui viene attribuito il maggior valore al prodotto. È un principio che esiste in tutto il mondo, negli Usa da quasi un secolo. In un solo mercato era finora assente, l’Europa appunto, in cui l’interesse di alcuni Paesi a forte valenza mercantile oltre che manifatturiera, come la Germania, lo ha sempre tenuto al bando”. Quindi, non sarà mai la soluzione ai nostri handicap? “In Italia nel corso dei decenni e a causa di nefasti populismi demagogici, proliferati in assenza di una politica industriale, siamo riusciti a introdurre false certezze. Una è che ‘piccolo è bello’: se il bambino col passare degli anni rimane piccolo, è un nano e il nanismo è una patologia. L’altra è che il Made in Italy è la marca di chi non ha una propria marca: è Quali sono, allora, le vere armi da utilizzare? “Esistono tre regole fondamentali. La prima è avere un prodotto distintivo, diverso da quello degli altri; il principio di differenziazione, purtroppo, non appartiene al bagaglio culturale della media degli imprenditori, tant’è che guardando alle produzioni, per esempio, dei distretti vediamo che i modelli si assomigliano tutti e imitano quelli di maggior successo. MAGGIO 2014 D opo lunghi anni di confronti, discussioni, battaglie, veti incrociati, avanzamenti e arretramenti, anche l’Unione Europea si avvia ad adottare una maggiore tutela dei consumatori per quanto riguarda l’origine dei prodotti. La chiave di volta si è avuta a metà dello scorso aprile, quando il Parlamento europeo ha votato la Relazione presentata dall’eurodeputata Christel Schaldemose, di origini danesi, sulla Sicurezza dei prodotti di consumo. All’interno di questo documento, precisamente all’articolo 7, è stato approvato il tanto atteso provvedimento sul ‘made in’, che garantisce ai consumatori europei il diritto di sapere da dove il prodotto proviene, così come avviene negli Stati Uniti e in Giappone. Il testo specifica che vada indicato il nome del Paese, in base al codice doganale, in cui viene realizzato il passaggio produttivo più importante, lasciando comunque la possibilità a chi produce in Europa ci riportare semplicemente un generico ‘made in Eu’. La Relazione impegna ora la Commissione Europea ad affrontare il tema, anche se la sua fedele adozione non è così scontata. A giugno, però, inizierà il semestre di presidenza del Consiglio Europeo da parte proprio dell’Italia, uno dei maggiori sostenitori di una maggiore difesa dell’origine dei prodotti. ilFRIULI BUSINESS 9 INCHIESTA La seconda regola è avere un nome riconoscibile: è il marchio aziendale, infatti, la vera indicazione del valore aggiunto che può attirare il consumatore finale. Per renderlo riconoscibile, però, ed è la terza regola, serve un marketing che crei visibilità. In un mercato globale questa azione richiede sempre maggiori investimenti ed è per questo che è sostenibile da grandi aziende oppure da reti o grappoli di imprese che si mettono assieme, uniscono le rispettive eccellenze, non le rispettive debolezze, con un unico catalogo e marchio”. Sembra di capire che, purtroppo, sono regole poco adottate nel tessuto di Pmi? “Nel nostro Paese è conosciuta da pochi e applicata da molti meno una disciplina oggi fondamentale: l’export management. È ancora troppo diffusa la leggenda metropolitana secondo cui, per avere successo nelle esportazioni, sia sufficiente sviluppare oltrefrontiera il modello adottato nel mercato nazionale, oppure che sia un diritto che qualcun altro, leggi lo Stato, deve garantire. Espor- 10 ilFRIULI BUSINESS tare è molto più difficile che vendere nel proprio Paese e nel mercato globale, con un centinaio di Paesi target, quelli più attrattivi sono anche quelli più competitivi, dove è difficile entrare e difficile rimanere”. Una Pmi, quindi, come può aprire le porte dell’estero? “La cosa più facile è agganciarsi al traino di una nave ammiraglia. È una cosa abbastanza diffusa nel settore dei prodotti e impianti industriali, oppure delle costruzioni, dove le grandi aziende italiane riescono a trascinare all’estero anche le più piccole. Oppure nella moda, in cui un’azienda con prodotti che risultano complementari a un marchio già rinomato deve cercare accordi con esso per ampliarne il catalogo. Quando questo non è possibile, allora, o si rassegna a coltivare bene il mercato domestico europeo, oppure partecipa a reti o grappoli di imprese per fare massa critica, applicare le tre regole prima citate, sviluppando una rete distributiva e commerciale che oggi può solo essere omni-channel”. MAGGIO 2014 INCHIESTA parole chiave la spesa del lusso tra sei anni salirà a 880 miliardi ono 380 milioni i consumatori del S lusso che spendono oggi circa 730 miliardi di euro in lusso personale e espe- rienziale e che diventeranno 440 milioni nel 2020 con una spesa complessiva che raggiungerà gli 880 miliardi. Di questi consumatori, 32 milioni sono ‘core’, che spendono in media 10mila euro all’anno, auto escluse, e rappresentano circa il 40% del mercato totale a valore; i restanti sono consumatori ‘aspirazionali’, che spendono fino a duemila euro all’anno. La crescita sarà prevalentemente guidata dai consumatori core con 10 milioni di nuovi consumatori al 2020 e un mercato accresciuto di 85 miliardi. A trainare la crescita gli Usa, seguiti da Cina, Europa e Medio Oriente. I consumatori aspirazionali, invece, passeranno da 350 milioni nel 2014 a 400 milioni nel 2020 con un mercato a valore che cresce da 470 a 535 miliardi di euro. La crescita sarà fortemente guidata dalla Cina con 15 milioni di nuovi consumatori, rispetto ai 10 milioni di Stati Uniti e 6 milioni in Europa. Quali sono, però, le parole chiave di questa crescita? valori intrinseci - Qualità, esclusività, artigianalità, classicità senza tempo tornano ad avere un peso preponderante, MAGGIO 2014 per circa il 70% dei consumatori. Made in italy - La provenienza dei prodotti diventa un aspetto fondamentale con circa l’80%, soprattutto nei Paesi emergenti. passaparola – Circa due terzi dei consumatori risultano ‘active adovcates’ cioè sono soliti raccomandare, anche attraverso i social network, i propri brand preferiti, soprattutto per la qualità riscontrata nei prodotti e per lo stile. Globe trotter - Circa il 50% del consumo di beni di lusso viene effettuato al di fuori del proprio Paese, con i cittadini di quelli emergenti in pole position. Monomarca - Il punto vendita monomarca e il flagship continuano a ricoprire un ruolo centrale, richiedendo però un nuovo approccio, differente per età e per geografie. Digital physicalization - Il consumatore è ormai immerso nel mondo digitale, che influenza oltre il 50% degli acquisti di prodotti di lusso. L’e-commerce puro pesa a oggi il 7% degli acquisti. ilFRIULI BUSINESS 11 La nostra esperienza a servizio del tuo sorriso I nostri servizi • IGIENE ORALE • PROFILASSI • SBIANCAMENTO • PARODONTOLOGIA • CONSERVATIVA • ENDODONZIA • PROTESI DENTALE fissa e mobile • CHIRURGIA • IMPLANTOLOGIA • IMPLANTOLOGIA COMPUTER ASSISTITA • ORTODONZIA CLASSICA ED ESTETICA OFFERTA SBIANCAME NTO a 149€ Via Del Porto Patriarcale 8 - Palazzolo dello Stella (UD) Tel. 0431 611358 - www.stelladent.com Facebook: Stelladent S.r.l IL PERSONAGGIO Vince il pensiero trasversale Edoardo roncadin - In quella che rImane la destInazIone dI rIferImento deI nostrI prodottI, la GermanIa, le nostre creatIvItà e flessIbIlItà rImanGono le armI vIncentI. per Il frIulano che InseGna aI tedeschI un nuovo modello ImprendItorIale, quello che oGGI conta dI pIù è la proprIetà del mercato D a bambino, suo nonno gli prometteva che, se faceva il bravo, lo avrebbe accompagnato a Pordenone a vedere i signori che mangiavano il gelato. Per togliersi la voglia, a 16 anni ha fatto la valigia e da Fiume Veneto è emigrato in Germania dove, dopo due anni da garzone, avrebbe aperto la gelateria Adria, la prima di una lunga serie. Fatta fortuna, ha voluto tornare a casa e investire in Italia, dove l’impero delle pizze surgelate che nel frattempo aveva costruito gli è stato, poi, ‘scippato’ da speculazioni finanziarie. Edoardo Roncadin, però, è ripartito per la terza volta, creando una realtà dell’alimentare surgelato ancora più grande: oggi è alla guida del gruppo internazionale Bofrost, presente in 12 Paesi con 10mila venditori al servizio di 5 milioni di clienti, per accompagnarlo nello sviluppo europeo. Oggi un giovane emigrante friulano riuscirebbe a ripetere il suo MAGGIO 2014 percorso imprenditoriale? “Penso di sì. Le opportunità sono dappertutto, in ogni Paese. La differenza è un’altra: se hai degli obiettivi e giochi in casa senti sempre la pressione del giudizio degli altri. Se vai all’estero, invece, dove nessuno ti conosce e non devi difendere la faccia o la reputazione della famiglia, e sei per giunta giovane e quindi abbastanza incosciente, allora osi di più e assumi più rischi, ma è questa la base di un’impresa vincente. In più, se lo fai nei Paesi del Nord Europa dove predomina il pensiero ‘lineare’ e sfrutti quello ‘trasversale’ frutto di una cultura caotica come quella italiana, allora hai certamente un’ulteriore marcia in più”. Lei ebbe successo all’estero, ma decise di tornare in Italia: oggi lo rifarebbe? “Non lo so. In Germania mi sono sentito straniero, ospite gradito certo, ma sempre ospite. Quando a 16 anni Con le mie aziende sono ripartito tre volte e ho capito che il maggior patrimonio non erano i risparmi, ma le relazioni personali che avevo creato sono partito mi ero già fissato l’obiettivo di stare all’estero 10 anni, mettere da parte i soldi e tornare all’età giusta per sposarmi e mettere su famiglia. Invece, sono rimasto là 25 anni e ho anche sposato una tedesca. Quando sono tornato ho voluto prendermi due anni sabbatici. Ero ancora giovane e avevo, nel frattempo, capito che il mio patrimonio più importante non erano i risparmi, ma le relazioni personali che avevo creato. Così, mi sono rimesso in gioco qui in Italia portando il marchio Bofrost. Dopo un anno, volevo già chiudere tutto e rifare le va- ligie: per aprire le nostre 50 filiali abbiamo dovuto preparare 50 documentazioni diverse. In Italia esiste una interpretazione burocratica campanilistica, che ha creato nuovi confini quando tutti gli altri sono già da tempo spariti”. Vista la sua esperienza passata in Borsa, che opinione si è fatto dei mercati finanziari? “Sono certamente un’opportunità per raccogliere liquidità finanziaria per i propri investimenti. Io mi sono accorto troppo tardi che chi ti accompagna alla quotazione non è un tuo alleato, ma per lui sei semplicemente una merce da vendere al migliore offerente. Oggi, quindi, lo rifarei, ma con maggiore consapevolezza. Dai mercati finanziari, però, oggi giungono buone notizie per il Friuli. ilFRIULI BUSINESS 13 IL PERSONAGGIO I tedeschi oggi sono molto più preoccupati di noi del futuro: appena sentono parlare di crisi, a casa sostituiscono il burro con la margarina Oggi, quindi, lo rifarei, ma con maggiore consapevolezza. Dai mercati finanziari, però, oggi giungono buone notizie per il Friuli. Molti fondi di investimento tedeschi guardano ad aziende del Nordest da acquisire, non perché siano in svendita, ma perché reputano che qui esistano buone potenzialità, anche grazie alla validità delle risorse umane”. Che aria si respira oggi in Germania? “Non quella che pensiamo: rispetto a noi sono molto più preoccupati del futuro. Già i Romani, comunque, scrivevano dei Germani che ‘sapevano piangere per niente’. Infatti, quando sentono parlare di crisi nel carrello della spesa tolgono il burro e mettono la margarina, che costa meno. Comunque, ci sono aree con il 10% di disoccupazione come la Ruhr e altre, come la Baviera, in cui l’economia è ancora in crescita”. Che opinione hanno i tedeschi del nostro sistema produttivo? “Nella società tedesca c’è una forte divisione in classi: per apprendimento, per censo, per origini etniche. Fin da bambini si seguono percorsi separati, perché prevale il principio di selezione anziMAGGIO 2014 Il Friuli comunque ne verrà fuori: siamo un popolo nato con la valigia, che non aspetta di essere sopraffatto dal destino. Un nostro giovane nel Nord Europa ha incredibili possibilità la grande distribuzione e i nostri produttori sono troppo piccoli per confrontarsi ad armi contrattuali pari”. ché di inclusione. Principio, che non fa parte della nostra cultura e questo è un bene per la società, ma un male per l’economia. Fatta questa premessa, oggi in Germania gli ignoranti ci vedono come parassiti in Europa; a quelli che si intendono di politica facciamo pena; nell’uomo della strada, invece, suscitiamo invidia per il nostro saper godere la vita”. Avete differenziato il business nella viticoltura e nelle energie rinnovabili: necessità o opportunità? “L’acquisto della tenuta Fossamala ha motivi affettivi: era quella che mio nonno ha sempre sognato di comprare. È quindi una sorta di hobby, anche perché non porta utili. L’azienda di impianti fotovoltaici Ekos, invece, è stata un’opportunità per dotare prima di tutto i nostri stabilimenti di fonti energetiche rinnovabili, ampliando poi l’attività anche a terzi”. Che potenzialità ha ancora il food made in Italy all’estero? “È un grande problema. Dentro i confini italiani ogni produttore è nel mirino dei controlli sulle carte, tant’è che non puoi scrivere made in Italy su un prodotto se tutti gli ingredienti, compreso il pepe, non sono nazionali. All’estero, invece, è tutta una sofisticazione dell’italianità. Il peggio è che nessuno, a livello governativo e politico, fa nulla per difendere i nostri prodotti”. La domanda di cibo italiano rimane alta? “Pensi solo nel settore delle pizze surgelate. Ogni anno in Europa si consumano tre miliardi di pezzi, di cui un miliardo nella sola Germania, che però ne produce 1,2 miliardi, quindi anche esportandole in altri Paesi. In Italia ne consumiamo 250 milioni e ne produciamo appena 4-500 milioni. Gli spazi di crescita della produzione made in Italy sono enormi, ma paradossalmente non abbiamo abbastanza ingredienti per sfamare tutta la domanda estera”. Qual è il nostro tallone d’Achille? “Oggi conta di più la proprietà del mercato rispetto alla proprietà della produzione. Purtroppo, il principale canale commerciale è Perché è stato scelto per guidare il gruppo internazionale Bofrost? “Mi è stato chiesto di portare il modello italiano a livello europeo, perché grazie al suo pensiero traversale è più coerente con il mercato attuale. Questo conferma che l’Italia può esportare non solo prodotti, ma anche saper fare”. Come immagina il Friuli tra 5-10 anni? “Penso che economicamente ne verremo comunque fuori da questa fase storica. Siamo un popolo nato con la valigia, che non aspetta di essere sopraffatto dal destino”. Cosa si potrà salvare e cosa vale la pena salvare del sistema produttivo locale? “Nel mercato globale l’unica barriera che può difenderci è quella della qualità: esclusiva, non riproducibile o, comunque, non replicabile con manodopera a minor costo”. In conclusione, ci svela i suoi gusti preferiti di pizza e gelato? “Pizza margherita, ogni tanto con le acciughe. Per il gelato, malaga e amarena”. ilFRIULI BUSINESS 15 Un servizio su misura per aziende e professionisti SMB riserva la massima attenzione alla messa a punto di prodotti assicurativi innovativi e “su misura”, garantendo la stessa attenzione e professionalità alle società multinazionali, alle medie e piccole aziende ed ai professionisti. SMB Scala & Mansutti Broker Via Feletto, 79 - 33100 Udine Tel. 0432.498611 Fax 0432.478333 www.sm-broker.it 125 anni di esperienza nel settore delle assicurazioni imprese & finanza Tepori di primavera I nferiore alle attese, ma in salita, l’inflazione dell’area euro, che ad aprile ha spuntato uno 0,7% annuo; il dato è, però, attribuito al periodo pasquale e necessita, quindi, di conferme. Ferma l’economia statunitense nel primo trimestre, con un Pil che ‘cresce’ dello 0,1% trimestrale annualizzato, attribuito anche dalla Fed al forte maltempo che ha colpito il Paese nei primi mesi del 2014. Ad aprile, però, l’Ism manifatturiero migliora e l’Adp segnala la creazione di nuovi posti di lavoro. minore immissione La Fed prosegue nel tapering e mantiene il proprio passo di riduzione di 10 miliardi di dollari negli acquisti di titoli sul mercato secondario - che ricordiamo a Banca Popolare di Cividale, con la nuova organizzazione, ha costituito al suo interno la Divisione Green Economy, in stretto coordinamento con il Servizio Estero. Vengono così sommate le competenze storiche nel comparto di credito agrario con le specializzazioni sulle energie rinnovabili, patrimonio della incorporata Nord Est Banca. Con tale scelta strategica la banca cividalese intende rafforzare il sostegno al settore agroalimentare del Friuli Venezia Giulia e del Veneto orientale per il tramite di una struttura specia- MAGGIO 2014 inferiore Alle Attese e forse A cAusA delle spese pAsquAli. negli usA, invece, lA fed prosegue nellA riduzione di liquidità i risULTATi in PiAzzA AffAri cHIUSURA 30-12-2013 cHIUSURA 05-05-2014 VAR % Danieli 24,95 26,12 4,69% Danieli risp 16,25 17,28 6,34% eurotech 1,82 2,41 32,49% Generali 17,17 16,86 -1,81% Banca Generali 22,51 22,44 -0,31% 18.967 21.760 14,73% soCieTA’ fTmiB Rubrica realizzata in collaborazione con non significa drenaggio, ma una minore immissione di liquidità - portando il totale degli acquisti mensili a 45 miliardi. Listini azionari in assestamento, rendimenti sui governativi in calo con il GrUPPo BAnCA PoPoLAre Di CiViDALe L InflazIone nell’area euro Ad Aprile in sAlitA, seppur Btp decennale in area 3,05%, spread contro Germania sostanzialmente stabili con il Btp-Bund a 160 bp. Si riporta in area 1,3850 punti il cross euro-dollaro, dopo il dato debole del Pil negli Stati Uniti e nonostan- te il nuovo taglio nell’emissione di liquidità nel sistema deciso dalla Fed. Il trend di lungo periodo resta rialzista. I supporti sono in sequenza 1,3815 punti (la media mobile a 50 giorni) e 1,3780 punti, le resistenze sono i massimi più recenti, poco oltre 1,39 punti e in area 1,3970 punti. TAsso ‘Core’ In salita, come si diceva, i prezzi al consumo dell’area euro, che ad aprile si collocano allo 0,7% su base annua, dopo un aumento dello 0,5% a marzo; il tasso ‘core’, che esclude le voci volatili di energia e alimentari, sale all’1 dallo 0,7 per cento. In Italia l’indice nazionale si porta allo 0,6% annuo dallo 0,4% precedente; l’indice calcolato secondo i criteri dell’Unione Europea sale allo 0,6 dallo 0,3 per cento. potenziAti i servizi Al settore Agricoltura green e da esportazione listica trasversale che integri gli interventi su energie rinnovabili, agricoltura e agroalimentare di qualità. Particolare attenzione viene riservata alle imprese agroalimentari di eccellenza, orientate alla promozione, all’export, alla trasformazione e commercializzazione, alle filiere di qualità, all’inserimento nella Gdo e alla ricerca di nuove nicchie di mercato. Nell’ambito dell’energia, la promozione della valorizzazione degli scarti aziendali e dell’abbattimento dei consumi energetici con le più innovative tecnologie rappresentano un altrettanto importante driver di sviluppo. L’utilizzo del solo strumento ‘finanziamento magazzino’, messo a disposizione dalla Regione con la Lr 80, ha permesso, ad esempio, di intervenire per l’affinamento di vini di qualità, stagionatura di prosciutti di San Daniele e formaggio Montasio, consentendo alla banca cividalese di erogare alle imprese il 47% di tutte le pratiche perfezionate in regione nel 2013. A ulteriore supporto del comparto la Divisione Green Economy ha stipulato le convenzioni con Ismea-Sgfa, Sace, Fondo di Rotazione in Agricoltura, Creditagri e altri interlocutori del settore, pubblici e privati, che rendono disponibili alle aziende agricole un ampio numero di interventi di sostegno all’attività caratteristica, al risparmio energetico e all’internazionalizzazione. ilFRIULI BUSINESS 17 imprese & finanza confidi friuli erogate più garanzie migliorata la gestione operativa I l Cda di Confidi Friuli ha approvato un bilancio 2013 con un utile operativo di 575mila euro, al lordo degli accantonamenti a copertura delle perdite. “Un risultato positivo – commenta il presidente michele Bortolussi – in relazione alla situazione economica e agli alti costi sostenuti per il mantenimento dello status di intermediario vigilato da Banca d’Italia, il valore aggiunto del cosiddetto 107”. In questo difficile contesto, oltre al dato della gestione operativa, “incrementato grazie a una oculata attività finanziaria e al volume del flusso commissionale derivante dall’incremento dell’operatività del 26% nell’ultimo biennio”, il Cda sottolinea l’alto indice di solvibilità che continua ad attestarsi ben al di sopra del 25 per cento. I volumi delle garanzie, pari a 981 per michele Bortolussi complessivi 101,2 milioni di euro di affidamenti deliberati, garantiti per poco meno di 43 milioni, hanno fatto registrare un incremento dell’11,1% rispetto all’esercizio 2012. Di rilievo anche l’aumento dei soci: 144 in più, toccando così quota 5.230. L’incremento dei volumi, a fronte di una riduzione degli impieghi da parte del settore bancario “è un segnale in controtendenza che fa dei Confidi una sorta di ammortizzatore sociale in questa fase di estrema difficoltà per le piccole imprese”. 18 ilFRIULI BUSINESS AssicurA Group - La società espressione deL mondo cooperativo neL suo primo anno di attività ha visto quasi raddoppiare La nuova produzione Un ‘ombrello’ a 100mila clienti D agli 81mila d’inizio anno agli oltre 100mila clienti, con più di 157mila polizze. Ha chiuso con soddisfazione il suo primo bilancio Assicura Group, la società espressione del mondo cooperativo, frutto della fusione datata 1° gennaio 2013 delle due realtà friulana e trentina, entrambe con u n ’e s p e rienza ultra trentennale. Costituita con l’obiettivo di fornire ai clienti e soci delle Bcc, di Confcooperative e agli iscritti a Confartigianato soluzioni assicurative e previdenziali, meglio se rispondenti a logiche mutualistiche, oggi conta tra le sedi di Udine e Trento 45 dipendenti distribuiti tra due società operative: una agenziale, diretta da Sandro Gotti, l’altra di brokeraggio, sotto la guida di Marco Angeli. “In un contesto economico e sociale complesso - commenta con soddisfazione, Tiziano Portelli, presidente di Assicura Group e di Assicura Agenzia - in cui è venuta meno la rassicurante sensazione di fiducia in un progresso tiziano portelli continuo e inarrestabile, con la quale ha convissuto la generazione che ci ha preceduto, i cittadini fanno fatica a pensare al proprio futuro. Le Bcc hanno riconosciuto la rilevanza strategica dell’offerta di soluzioni assicurative e previdenziali quale servizio per il territorio e strumento di fidelizzazione del rapporto con la clientela, cui va garantita protezione e sicurezza”. portafoglio a 40 milioni Grazie all’apporto della nuova produzione, pari a complessivi 110 milioni di euro con un incremento dell’88% rispetto all’esercizio precedente, il porta- foglio premi di Assicura Agenzia per l’area protezione è salito a 39,6 milioni; cresciute, in particolare, le polizze incendio abitazione del 23%, quelle Credit Protecion Insurance del 68% e temporanee caso morte del 16%. La massa gestita comprensiva sia dei prodotti di investimento, sia di quelli relativi alla previdenza complementare è arrivata a sfiorare i 590 milioni di euro, in crescita del 12 per cento. “La condivisione con le banche della rilevanza sociale del comparto assicurativo e previdenziale – aggiunge il direttore generale Gotti - è risultato un fattore di successo, cui ha fatto seguito un percorso formativo per dotare la rete delle competenze e professionalità necessarie a garantire un’adeguata assistenza al cliente. Inoltre, è stato creato un catalogo prodotti costruito su misura per il mercato di riferimento ed è stata avviata una semplificazione dei processi amministrativi, con un rilevante investimento informatico e di nuove professionalità”. MAGGIO 2014 imprese & finanza Tre gioielli senza visione Frie - Gli strumenti reGionali di finanza aGevolata possono fare la differenza, ma si deve avere un’idea moderna del manifatturiero, che non può essere basato più sulle lavatrici o le tazze del baGno T re strumenti finanziari eccezionali, senza però una chiara ‘visione’ che li coordini e li renda più efficaci. Il Friuli Venezia Giulia ha un vantaggio competitivo non da poco per quanto riguarda gli strumenti pubblici a sostegno dell’imprenditoria locale: Friulia, Mediocredito Fvg e Frie sono, appunto, tre strumenti finanziari che tutte le altre realtà italiane non hanno e ci invidiano. Secondo il presidente del Fondo di rotazione per le iniziative economiche, Bruno Tellia, la loro efficacia risulta, oggi più che mai, azzoppata. “Per questa regione il manifatturiero ri- 20 ilFRIULI BUSINESS mane vitale – commenta – ma non si può pensare che possa basarsi ancora sulla produzione di lavatrici o tazze del water”. Lei presiede il Comitato di gestione del Frie dal 2011, cosa ha trovato all’inizio? “È uno strumento supercollaudato, che funziona bene, in maniera semplice e con costi contenuti. Non mancano, comunque, alcuni problemi strutturali che in questi anni il Comitato ha dovuto affrontare e gestire. Uno è il fatto che le tre fonti di finanziamento del fondo, in base alle tre diverse leggi che via via lo hanno Bruno Tellia MAGGIO 2014 Il Fondo è collaudato, funziona bene e ha costi contenuti. Serve solo più coordinamento con Mediocredito Fvg e Friulia integrato, non sono tra loro sovrapponibili. Ovvero, la dotazione determinata dalla legge istitutiva del 1955 riservata alle aziende delle province di Trieste e Gorizia non può essere utilizzata per le richieste di finanziamento provenienti dal resto del territorio regionale, che devono trovare riscontro quindi con la dotazione legata solo alle due norme successive. Ci siamo trovati, così, con un canale di finanziamento che si era saturato e con domande che non potevano essere esaudite, mentre dall’altra parte con un canale che risultava sottoutilizzato e quindi con una liquidità inutilizzata”. Altri problemi? “Alcuni progetti industriali energetici, per i quali sono stati chiesto finanziamenti agevolati, richiedevano importi molto alti, assorbendo quindi gran parte della MAGGIO 2014 nostra possibilità annua di erogazione. Lo scoglio è stato superato introducendo nel regolamento il limite che consente di accedere al fondo solo alle aziende che propongono progetti energetici per l’autoconsumo, non per la vendita di energia al mercato”. Superati questi nodi, quali sono stati i risultati? “Nel 2013 siamo tornati a regime e abbiamo chiuso un anno in forte crescita, anche per il fatto di avere risposto alle richieste che si erano accumulate l’anno precedente e che erano rimaste inevase. Abbiamo, così, deliberato finanziamenti per 290 milioni di euro, in crescita del 41%, a favore di 167 interventi”. Il 2014, invece, come è iniziato? “Decisamente sottotono. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sono state presentate domande per un volume inferiore di oltre la metà. La crisi maggiore l’abbiamo riscontrata nel 2010, quando c’è stato un vero blocco nella domanda di finanziamenti; poi abbiamo assistito a una lenta ripresa, fino a giun- gere a un anno eccezionale come il 2013”. Come vanno interpreti questi mesi di bonaccia? “Certamente, si è esaurita la spinta dell’entusiasmo che abbiamo percepito l’anno scorso: chi aveva progetti fermi, anche da anni, è partito. Siamo, ora, tornati a una fase di attesa”. Il Frie cosa può fare contro questa tendenza? “Attendiamo l’adeguamento alla legge regionale 2 del 2012 che ha istituito il Fondo di sviluppo delle Pmi, che verrà gestito dal nostro Comitato, in sostituzione dei fondi di rotazione dell’artigianato e del commercio, attualmente seguiti da Mediocredito Fvg. Sono molte le aspettative per questo nuovo strumento. Infatti, oltre a essere a disposizione per una platea più ampia di imprese, cioè tutti i settori fuorché l’agricoltura che ha un proprio fondo, ha abbassato anche la soglia minima di intervento. In questa maniera, il Frie classico e il Fondo di sviluppo delle Pmi, assieme, potranno dare risposte di credito agevolato a tutte le attuali esigenze”. ilFRIULI BUSINESS 21 imprese & finanza 290 Milioni di finanziamenti erogati nel 2013 Cioè? “La soglia minima del Frie, attualmente di 100mila euro, sale a 500mila, mentre rimane invariata il limite massimo di 20 milioni. Il nuovo fondo, invece, opererà per investimenti da 10mila a due milioni di euro. Vorrei, però, anche sottolineare un aspetto che gli stessi imprenditori conoscono poco: il Frie può finanziare anche investimenti sul patrimonio immateriale, come la dotazione di knowhow o l’acquisto di brevetti, che oggi possono essere più determinanti nel successo aziendale rispetto a un nuovo capannone”. Quando sarà operativo il Fondo di sviluppo delle Pmi? “Siamo in attesa della delibera della giunta regionale, che però è subordinata dalla realizzazione del programma informatico gestionale da parte di Insiel. Poi, per accedere al fondo le Pmi potranno rivolgersi, come già fanno per il Frie, agli sportelli della banche del territorio convenzionate”. In questi anni lei ha avuto la possibilità di valutare le strategie imprenditoriali delle 22 ilFRIULI BUSINESS aziende che hanno chiesto finanziamenti al Frie. Vista anche la sua lunga esperienza da docente di sociologia, che idea si è fatto? “In questi anni di crisi, i rapporti all’interno dell’economia non sono cambiati: non esistono settori antiquati e altri innovativi, ma esistono modelli imprenditoriali antiquati o innovativi. In sostanza, al Frie vediamo la parte sana dell’economia e questa è trasversale ai vari settori. Oggi, per esempio, reggono bene le aziende che esportano, per diversi fattori oltre a quello che la domanda oggi è in altre parti del mondo. Certamente, chi opera con clienti esteri ha maggiore certezza dei pagamenti, rispetto all’Italia in cui si continua a non pagare le fatture o a pagarle con estremo ritardo. L’altro beneficio dal lavorare con l’estero è che il confronto con competitor stranieri, che spesso godono del vantaggio di un minor costo della manodopera, del fisco e dell’energia, ha obbligato le aziende locali a migliorarsi in termini di efficienza”. Dove stiamo sbagliando, allora? “Nell’attività del Frie incontriamo ancora bravi imprenditori con aziende che sono veri gioielli, pur se non stanno sotto i riflettori dei media. C’è, però, anche una parte di imprenditoria che è nata e cresciuta in una fase favorevole dell’economia e che ora non è più adeguata all’evoluzione industriale che c’è stata e di cui tutti dobbiamo tenere conto. La forza del Friuli è ancora il manifatturiero, nonostante la parentesi di alcuni anni in cui ci siamo illusi che si poteva farne a meno. Però, non possiamo ancora pensare che il nostro manifatturiero sia produrre lavatrici o tazze del bagno”. Gli strumenti di finanza agevolata possono aiutare? “Il Friuli Venezia Giulia ha tre gioielli che le altre regioni ci invidiano: Frie, Mediocredito Fvg e Friulia. La loro efficacia, però, è penalizzata dalla mancanza di coordinamento e, più ancora, di una visione dell’economia locale nel lungo periodo. Una mancanza che non è determinata solo dalla classe politica, di cui spesso si lamenta l’inadeguatezza, ma più in generale della classe dirigente in tutti i settori della società friulana, compresa l’imprenditoria e le sue rappresentanze”. MAGGIO 2014 Dalla conoscenza ed esperienza maturata in oltre 10 anni di presenza nel settore edile nasce la Enne Costruzioni s.r.l.s. Dalla conoscenza esperienza maturata in oltre 10 anni di presenza L’impresa giovane ed e dinamica spazia nel campo delle costruzioni e nel settore edilea nasce la Enne Costruzioni s.r.l.s. ristrutturazioni 360° e garantisce l’esecuzione di qualsiasi opera edile Dalla conoscenza ed esperienza maturata in oltre 10 anni di presenza L’impresa giovane e dinamica spazia neldal campo delle costruzioni e a regola d’arte civile che industriale grezzo al “chiavi in mano”. nel settore edilesia Enne Costruzioni s.r.l.s. ristrutturazioni a nasce 360° e la garantisce l’esecuzione di qualsiasi opera edile Nello svolgere le sue attività, sispazia avvale della collaborazione di L’impresa giovane e dinamica nel campo delle costruzioni e a regola d’arte siadicivile che industriale dal grezzo al “chiavi in mano”. personale dotato consolidata esperienza ed affidabilità, ristrutturazioni a 360° e garantisce l’esecuzione di qualsiasi opera edile Nello svolgere le sue attività, si avvale della collaborazione di per lavori di progettazione e per l’esecuzione di opere complementari. a regola d’arte siadicivile che industriale dal grezzo al “chiavi in mano”. personale dotato consolidata esperienza ed affidabilità, L’ impresa opera con attività, qualità, si sicurezzadella e risultato, con tecnici Nello svolgere le sue collaborazione di per lavori di progettazione e peravvale l’esecuzione di opere complementari. qualificati e specializzati garantendo tempestività, correttezza e personale dotato di consolidata esperienza ed affidabilità, L’ impresa opera con qualità, sicurezza e risultato, con tecnici puntualità. I progettazione nostri lavori sono il frutto di un impegno costante al per lavori di e per l’esecuzione di opere complementari. qualificati e specializzati garantendo tempestività, correttezza e miglioramento dello standard qualitativoe di prodotto e di servizio. L’ impresa opera qualità, risultato, con tecnici puntualità. I nostricon lavori sonosicurezza il frutto di un impegno costante al qualificati e specializzati garantendo tempestività, correttezza e miglioramento dello standard qualitativo di prodotto e di servizio. S.op. Via Colugna 26/B - 33010 Pagnacco (Ud) | C. +39 340 7771397 T.puntualità. +39 0432 I571228 | [email protected] | www.ennecostruzioni.it nostri lavori sono il frutto di un impegno costante al miglioramento dello standard qualitativo di prodotto e di servizio. S.op. Via Colugna 26/B - 33010 Pagnacco (Ud) | C. +39 340 7771397 T. +39 0432 571228 | [email protected] | www.ennecostruzioni.it S.op. Via Colugna 26/B - 33010 Pagnacco (Ud) | C. +39 340 7771397 T. +39 0432 571228 | [email protected] | www.ennecostruzioni.it sistemi Produttivi Ripresa certificata Asdi sediA - Nel distretto coNtiNua a crescere la seNsibilità delle azieNde per l’otteNimeNto di marchi greeN, aNche di filiera e iN forma aggregata S i è concluso con successo l’ultimo percorso di certificazione delle imprese del Distretto della Sedia che hanno aderito alla formula aggregata proposta dalla locale Asdi. Si sono conslusi il quarto ciclo Fsc e il secondo ciclo Pefc, marchi che garantiscono al consumatore sull’uso di legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile e consentono la tracciabilità del materiale, requisiti 24 ilFRIULI BUSINESS sempre più diffusi e richiesti in Europa. A oggi la filiera certificata Fsc, con l’attestato conquistato da 10 nuove aziende, conta nel distretto friulano 55 imprese; altre 5 si sono aggiunte alla filiera certificata Pefc, per un totale di 24 aziende. bollino anche per i piccoli Per molte si tratta di una doppia certificazione, una volta retaggio solo delle i rappresentanti delle aziende coinvolte negli ultimi cicli di certificazione grandi aziende e oggi, grazie all’Asdi Sedia, ottenuta anche da chi è meno strutturato, ma vuole raggiungere comunque a nuovi mercati. Da quest’anno, inoltre, la certificazione multisito Iso 9001, terminato il primo triennio, si è evoluta a certificato di gruppo e ha confermato alla filiera 10 aziende della subfornitura. Complessivamente, dunque, sono ben 89 le certificazioni gestite dall’Asdi Sedia. In totale le 3 filiere certificate contano MAGGIO 2014 55 Aziende certificate Fsc 24 Aziende certificate Pefc un fatturato aggregato di 170 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto al 2012, e i dipendenti occupati sempre a livello aggregato sono quasi 1.100, otto unità in più rispetto al 2012. Si tratta di segnali davvero positivi, che MAGGIO 2014 testimoniano l’importanza dei percorsi di innovazione portate avanti dalle aziende del Distretto. “Il territorio reagisce bene alla necessità di dotarsi di una certificazione e seguire le richieste del mercato commenta il vicepresidente dell’Asdi Sedia Alberto Gortani - soprattutto nel Nord Europa esigono che il legno utilizzato abbia una storia e una tracciabilità. L’interesse mostrato dalla imprese del Distretto è di buon auspcio per la crescita del territorio”. esperienza consolidata “Per il Distretto della Sedia - aggiunge il direttore Carlo Piemonte - avere una filiera certificata così ampia rappresenta un valore aggiunto indiscutibile da promuovere sui mercati. Tutto questo è stato possi- carlo piemonte bile grazie alle competenze che l’Asdi ha saputo sviluppare negli anni, in particolare Roberta Antonioli e i nostri collaboratori sono ormai considerati, in tema di certificazioni aggregate, un punto di riferimento per le aziende del Distretto e a livello nazionale”. L’attenzione del cliente nei confronti della qualità certificata è sempre più alta; ottenere, quindi, il certificato di gruppo rafforza il valore e l’immagine delle aziende. Ciò spiega perché il ‘green’ abbia così convinto il Distretto, come attesta l’elevato numero di richieste pervenute all’Asdi Sedia nei mesi scorsi per aderire ai cicli di certificazione multisito, appena conclusi. Molte delle aziende che fino a non molto tempo fa erano solamente concorrenti, oggi invece sono in grado di fare progetti in sinergia per affrontare competitor aggressivi e conquistare, grazie al plus di valore conferito dalla certificazione aggregata, nuovi mercati sempre più orientati verso l’economia ecologica e lo sviluppo sostenibile. ilFRIULI BUSINESS 25 Aziende IndustrIa Il legno nel sangue P rima di iniziare a raccontare la storia di Crassevig, azienda friulana conosciuta in tutto il mondo per le sue straordinarie sedie, vale la pena ricordare i viaggi verso la Scandinavia che Luigi Crassevig fece più e più volte alla ricerca di sensazioni e soluzioni nuove per un impiego del legno in chiave moderna. Siamo alla fine degli Anni ’60, periodo in cui l’azienda Crassevig definisce il proprio stile trovando l’unione armonica tra ciò che già si sentiva di essere e ciò che voleva diventare. Così, dal 1969 a oggi, il marchio Crassevig è diventato simbolo della tradizione italiana di alta qualità per ciò che riguarda la progettazione e realizzazione di sedie e tavoli in legno, destinati al contract e agli ambienti domestici. CrassevIg - L’AziendA di SAn Vito AL torre interpretA LA mAteriA primA nAturALe con un’eLegAnzA che conquiStA cLienti dAi nomi ALtiSonAnti in tutto iL mondo più preziose di questi anni: dall’Australia al Giappone, dagli Stati Uniti all’Europa, i musei più rinomati, i ristoranti più alla moda, le biblioteche più avanzate e le sedi di aziende multinazionali hanno scelto la qualità Crassevig: Ericsson, Skype, Chanel, General Electrique, L’Oreal, Pomellato, La Sorbonne, l’Università di Boston, Ebay. Francesco Crassevig si muove con disinvoltura nella propria azienda, evidenziando una conoscenza e una passione di grande intensità. terza generazione less is more La storia di Crassevig è quella del capostipite Alfieri, maestro nella curvatura a vapore del legno, di suo figlio Luigi, personalità dall’inesauribile creatività, e del nipote Francesco, oggi alla guida dell’azienda, dopo la scomparsa prematura del padre, con la stessa intensità e gusto per il bello e funzionale. Francesco è un giovane imprenditore che, a poco più di trent’anni, sta portando il marchio Crassevig tra le architetture e i siti più affermati al mondo. Per comprenderlo basta sfogliare la reference list della recente pubblicazione Spaces, che raccoglie le forniture MAGGIO 2014 Francesco Crassevig “Le nostre sedie e i nostri tavoli – spiega - orbitano da sempre attorno al pianeta del ‘Less is more’, cifra estetica definitiva dell’eleganza. Questo non significa che non ci occu- 1969 9 2 Anno di fondazione Numero di dipendenti Milioni di fatturato piamo di tutti gli aspetti strutturali che una sedia deve garantire, soprattutto quando è rivolta al mercato del contract: mi riferisco a solidità, ergonomia, sicurezza, durata nel tempo, tutti requisiti ai quali dobbiamo saper rispondere con prontezza, competenza e competitività. Lavoriamo da sempre con designer che, indipendentemente dal ‘grado’ di fama di cui godono, si riconoscono nella nostra filosofia che prevede impegno, serietà, responsabilità verso il cliente. Soppesiamo ogni singolo elemento delle nostre creazioni perché vogliamo sempre farne percepire il valore a tutte le latitudini”. Negli anni Crassevig ha lavorato con firme del calibro di Giovanni Offredi, Gigi Sabadin, Enrico Franzolini, Ludovica e Roberto Palomba, Ton Haas, solo per citarne alcuni. Il made in Italy è assolutamente un valore dell’azienda di San Vito al Torre che esporta oltre il 90% delle sue creazioni. “I miei collaboratori e io – conclude il titolare - viaggiamo in tutto il mondo per proporre la nostra idea di sedia prima ancora che i nostri prodotti. A volte, riesco ancora a stupirmi per come il nostro marchio sia così apprezzato in così tanti Paesi; poi penso al percorso di Crassevig e alla terra da cui viene e la sorpresa svanisce. Certo, a volte sarebbe importante sentirsi meno ‘soli’ e mi riferisco alle istituzioni: l’impegno e la volontà per fare squadra ci sono, ma i risultati non sempre raggiungono gli obiettivi desiderati. Forse, è arrivato il tempo di concepire anche forme diverse di sostegno e aggregazione all’estero, più snelle e più vicine alle esigenze delle aziende”. ilFRIULI BUSINESS 27 Aziende IndustrIa refrIgera IndustrIale - L’AziendA di Cordenons puntA A CresCere in tutto iL mondo grAzie ALLA ComponentistiCA per gLi impiAnti di refrigerAzione Che mettono AL bAndo i gAs serrA Valvole amiche dell’ambiente I nnovazione, qualità, personalizzazione: tre caratteristiche distintive che identificano le valvole per la refrigerazione realizzate da Refrigera Industriale. L’azienda di Cordenons è nata nel 2013, acquisendo la sede e il marchio di una precedente attività, sempre del settore. La strategia adottata da subito, però, ha inteso imprimere un’accelerazione su più fronti, sia produttivi, sia 28 ilFRIULI BUSINESS commerciali. Attualmente, sono due le linee di prodotto che propone a un portafoglio di primarie multinazionali del settore: le valvole per la refrigerazione e i componenti in rame per i sistemi di condizionamento dell’aria. Refrigera Industriale può contare su un consolidato know-how nel design e nella produzione di prodotti di elevata qualità e innovazione, che le hanno consentito di acquisire quote di mercato in oltre 40 Paesi esteri, in quattro continenti. L’azienda, inoltre, ha lanciato un programma di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti battezzato ‘Refrigera 4 Environment’, con il quale si sta impegnando nell’offrire un contributo tangibile al sistema di interazione uomo-clima, per favorire la sostenibilità ambientale degli impianti realizzati con i prodotti del proprio marchio, nel pieno rispetto del Protocollo di Kyoto. il territorio aiuta “Abbiamo deciso di puntare sullo sviluppo di prodotti adatti agli impianti che uti- lizzano come gas refrigerante l’anidride carbonica, anziché i Cfc dannosi per l’atmosfera – spiega il Direttore Roberto Sabatino – per farlo sono stati necessari investimenti nella ricerca e nell’innovazione, e proprio qui in Friuli abbiamo potuto trovare un terreno fertile per questo percorso, non soltanto attraverso il supporto degli incentivi regionali, ma anche con enti di certificazione e università dotate di competenze specifiche e di adeguate strutture”. L’azienda, quindi, accanto alle tradizionali linee di prodotto, si arricchisce di tutti i modelli adatti all’utilizzo di anidride carbonica, che richiede pressioni più alte MAGGIO 2014 2013 7 25 Anno di fondazione Fatturato in milioni di euro Numero di dipendenti roberto Sabatino MAGGIO 2014 e, quindi, componenti degli impianti più resistenti, realizzate in acciaio. L’anidride carbonica, valida alternativa agli ancora diffusi ‘gas serra’, è oggi utilizzata marginalmente negli impianti a livello mondiale, con percentuali crescenti, soprattutto nei Paesi occidentali, in cui la sensibilità ambientale è più matura. Ed è proprio per questo che Refrigera Industriale ha intravisto enormi spazi di crescita. Attualmente, il fatturato dell’azienda di Cordenons è stimato attorno ai sette milioni di euro, per due terzi realizzati all’estero, in particolare sul mercato tedesco. L’organico è composto da 25 persone, dotate di elevata professionalità e animate da un eccellente ‘team spirit’. fattori chiave “Il nostro piano industriale è basato su tre fattori chiave – aggiunge Sabatino – innovazione, che rappresenta una leva necessaria per mantenere il vantaggio competitivo in un Paese ad alto costo della manodopera come il nostro; qualità, requisito imprescindibile per confrontarci con grosse multinazionali, in funzione del quale la nostra gamma di prodotti viene sottoposta a test più severi di quelli richiesti dalle normative di riferimento; customer loyalty, perché siamo convinti che il vero asset di un’azienda sia la fedeltà del proprio cliente, per questo siamo in grado di soddisfare ordini di qualsiasi dimensioni con la massima efficienza”. ilFRIULI BUSINESS 29 Aziende IndustrIa Stappa la creatività FarmItaly - L’AziendA di MAniAgo dA oLtre ottAnt’Anni produce cAvAtAppi che AbbinAno innovAzione A design, ideALi per professionisti, per MerchAndising o Anche seMpLiceMente per L’uso doMestico F abbrica articoli reclame Maniago: è questo il significato dell’acronimo Farm, divenuto in seguito Farmitaly per evidenziare la nazionalità di una realtà che da oltre ottant’anni, nella cittadina friulana, crea cavatappi professionali divenuti famosi in tutto il mondo. Il suo percorso ha inizio nel 1932, quando il giovanissimo Ferdinando Cellini fonda la sua coltelleria, seguendo la tradizione artigiana locale; decisiva fu l’idea di produrre da subito cavatappi, grazie anche a un’importante commessa estera che successivamente segnò il destino della Farm. intuizione vincente Cellini, però, scompare a soli 33 anni e l’azienda viene affidata alla gestione del tutore dei tre figli, Mario, Mara e Ferdinando: è grazie alla loro dedizione e passione che Farmitaly si è potuta consolidare. I tre fratelli prenderanno in mano le redini dell’azienda solo più tardi, ma la vera svolta arrivò negli Anni ’50, quando la richiesta di una corposa fornitura di caMAGGIO 2014 1932 10 1 Anno di fondazione Numero di dipendenti Fatturato in milioni di euro vatappi personalizzati destinata al mercato americano creò le condizioni affinché l’azienda si specializzasse nella progettazione e produzione di questi strumenti professionali. Da allora sono seguiti anni di grandi soddisfazioni per Farmitaly, riconosciuta in tutto il mondo come azienda di abilità e tecnica artigianale invidiabili: un’azienda in cui i fratelli lavorano distribuendosi i compiti e conducendo una sapiente gestione. È nel 2001, con la scomparsa di Ferndinando Cellini, che entra in azienda la terza generazione rappresentata da Rossana e Federica: sono le figlie di Mario, che ancora oggi le affianca in azienda, e da subito si dimostrano dotate di grande creatività. Le due sorelle raccolgono la sfida di rinnovare l’azienda di famiglia e l’impresa riesce subito e pure bene. elevati standard di qualità e precisione, perché i nostri cavatappi, oltre a essere oggetti ricercati, sono indispensabili strumenti di lavoro. Sono numerosi i brevetti che ogni cavatappo Farmitaly custodisce in sé, come la Leva variabile X.tend a doppio appoggio, un accorgimento che rende l’estrazione del tappo più veloce e precisa, minimizzando il rischio di pizzicamento. C’è, poi, la spirale differenziata Long Cork che impedisce la rottura del tappo grazie allo speciale filetto che diminuisce l’attrito della spirale e rende l’inserimento più facile. Infine, non possiamo dimenticare il Tagliacapsule Foilkut, il sistema per cui una sede adattabile al collo di qualsiasi bottiglia accoglie quattro piccole lame. Queste sono alcune delle caratteristiche che rendono i cavatappi Farmitaly gli strumenti migliori per il loro utilizzo, sia in ambito professionale, sia domestico. Non è un caso – concludono le sorelle Cellini che i nostri cavatappi siano ancora oggi tra i più imitati”. estetica e bRevetti “Farmitaly – spiegano Rossana e Federica Cellini - produce cavatappi di alta qualità interamente creati in Italia, in cui la storia, la tradizione e la sapienza della coltelleria artigiana di Maniago si fondono con l’innovazione, la ricerca progettuale e l’estetica. Abbiamo sempre puntato su innovazione e tecnica, raggiungendo così Rossana e Federica cellini ilFRIULI BUSINESS 31 aziende industria Campioni di leggerezza Forlite - Grazie al brevetto di un innovativo pannello, la società di udine realizza mobili in kit che distribuisce in e-commerce con il marchio supernatural L a sostenibile leggerezza dell’innovazione: così nascono l’azienda Forlite e i suoi prodotti sotto il marchio Supernatural. Nel 2011 tre manager Luigi Chiarion di Udine, Alessandro Gregorini e Mario Grillo di Pordenone, decidono di fondare la società con sede a Udine, il cui obiettivo è lo sviluppo di una tecnologia innovativa per il mondo del mobile, attraverso l’utilizzo di polipropilene alveolare, un materiale largamente impiegato con successo nel campo alimentare e medicale. “In alcuni anni di studi e ricerche – spie- 32 ilFRIULI BUSINESS ga Chiarion - abbiamo messo a punto il Litex, un esclusivo pannello di Forlite. La leggerezza dei mobili è il risultato di una nuova tecnica di costruzione che utilizza nella loro struttura interna questo materiale. Abbiamo sostituito con pannelli di Litex la pesante materia inerte interna che costituisce circa il 90% del peso di ogni mobile, cioè il truciolare e l’Mdf. L’utilizzo del Litex riduce pertanto drasticamente il numero di alberi che vengono abbattuti usando i materiali convenzionali. La sola cartella esterna dei mobili è in pregiato legno di rovere che proviene da foreste con MAGGIO 2014 taglio selettivo e rigorosamente ripiantumate”. Il polipropilene non rilascia la pericolosa formaldeide; è facilmente smaltibile; essendo un materiale plastico quindi, per sua natura è impermeabile all’acqua; grazie alla struttura alveolare ha le medesime doti di indeformabilità di una struttura in legno tradizionale pur essendo molto più leggera Innovativo, però, non é solo il materiale, ma anche il modello produttivo e commerciale che l’azienda ha adottato. modello produttivo “Forlite, da una parte, quale titolare della tecnologie e dei brevetti si rivolge come azienda di engineering a realtà del mobile offrendo loro la possibilità di impiegare questa tecnologia – continua Chiarion – dall’altra, ha creato un proprio marchio commerciale Supernatural che, attraverso un proprio sito di e-commerce, con cui distribuisce mobili, fabbricati su nostra licenza da aziende friulane terziste. La grande crisi ci ha suggerito, per ora, di abbattere drasticamente i costi distri- MAGGIO 2014 butivi tradizionali, per favorire un approccio diretto al consumatore con prezzo assai competitivo. Gestiamo, infatti, senza alcun dipendente, per ora, la spedizione dei mobili in kit preconfezionati e prodotti dalle aziende partner”. I mobili per la zona living, oltre alle doti intrinseche al materiale, si caratterizzano per un alto contenuto di design e una manifattura artigianale. Inoltre, sono di estrema facilità di montaggio. “I nostri sforzi si sono concentrati in questi primi quattro mesi sul brand Supernatural. Nonostante sia presto per fare un bilancio consolidato, possiamo dirci soddisfatti dell’esordio. Grazie anche alla visibilità già conquistata grazie ad autorevoli riviste del settore, gli ordini dall’Italia cominciano ad arrivare. Il sito e i nostri social network sono molto frequentato, anche dall’estero. Con sorpresa osserviamo che Londra è la prima città da qui arrivano i click. Il prossimo passo è quello di sviluppare nuovi importanti progetti di mobili superleggeri, ma attendiamo di finanziare questi progetti con le vendite dei modelli Supernatural”. ilFRIULI BUSINESS 33 VICINI ALLE IMPRESE NEL MONDO: La nostra missione è essere i «sarti» della internazionalizzazione offrendo una gamma di servizi integrati ed altamente qualificati: dalla pianificazione strategica all’avviamento delle attività, alla gestione dell’operatività quotidiana. INTERNATIONAL ACCOUNTING AND BUSINESS CONSULTANTS Consulenza societaria Contabilità e buste paga Pianificazione legale, fiscale e di governance Budget e reportistica Consulenza legale commerciale e transfer pricing Gestione risorse umane ed expat Udine Milano Verona Tel. 0039 0432 501591 - Fax 0039 0432 228252 www.icpartners.it mail: [email protected] Dalle strutture più ampie e complesse alle piccole e medie imprese, accompagniamo le aziende in ogni progetto di internazionalizzazione, in particolare nei Paesi dell’Europa Centro-Orientale e Balcanica, ma anche in Brasile, Russia, Cina e Stati Uniti. Il nostro network di professionisti, che parlano e pensano come l’imprenditore italiano, garantisce alle imprese consulenze e servizi completi, altamente specializzati e personalizzati GLOBAL MARKETING Strategie di sviluppo del business Analisi di mercato Ricerca partner I nostri uffici Bosnia-Erzegovina / Bulgaria / Federazione Russa / Polonia / Romania / Serbia / Ungheria / Ucraina / Cina / Brasile / Stati Uniti Supporto missioni estere Domiciliazioni commerciali & temporary management Business coaching Le collaborazioni Dubai, Abu Dhabi, Zimbawe, Namibia, Turchia, Egitto, Tunisia, Algeria, Pakistan, Singapore, India e Vietnam, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Moldavia, Austria, Slovenia, Albania, Georgia, Montenegro, Bielorussia e Repubbliche Baltiche SiStema Costruzioni Progettisti da esportazione oiCe - Compatibilità ambientale e SoStenibilità finanziaria della SuCCeSSiva geStione Sono requiSiti oggi impreSCindibili per qualSiaSi tipo di opera pubbliCa. la CapaCità dei profeSSioniSti friulani maturata nell’eSperienza del poSt terremoto deve eSSere propoSta nei paeSi in via di Sviluppo I l progetto è il concepimento, il cantiere è la nascita, poi però una qualsiasi costruzione ha tutta una sua vita che potrà essere funzionale, flessibile e finanziariamente sostenibile soltanto se questa prospettiva è chiara fin dall’inizio. Anche i progettisti e gli stessi soggetti appaltanti, cioè, devono appropriarsi, o per meglio dire riappropriarsi, di modelli più lungimiranti. È quanto raccomanda Ermanno Dell’Agnolo, architetto e rappresentante regionale dell’associazione Oice aderente a Confindustria, che riunisce le società di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica. Appalti pubblici: quali novità e quali ostacoli? “Le gare di progettazione, nel primo trimestre di quest’anno, hanno avuto una leggera crescita rispetto allo stesso periodo del 2013. La media dei ribassi di aggiudicazione, però, è aumentata. La moderata soddisfazione per numero di gare si contrappone, quindi, alla sempre più preoccupante percentuale di ribasso necessaria per le aggiudicazioni. 36 ilFRIULI BUSINESS È opportuno, comunque, aspettare i primi provvedimenti attuativi del Documento di economia e finanza (Def)) sia sotto il profilo della spending review, sia per la riforma della pubblica amministrazione. C’è, poi, da valutare, con grande cautela e ponderazione, il ruolo dell’Autorità di Vigilanza (Avcp), aspettando le indicazioni delle direttive dell’Unione Europea e le specificità dei diversi settori coinvolti dalla stessa autorità. Ci troviamo, quindi, in un momento molto delicato”. Qual è, invece, l’andamento dei bandi? “Guardando l’analisi sull’andamento delle gare pubbliche in Friuli Venezia Giulia, si può notare in maniera molto vistosa, di come negli ultimi 5 anni si sia passati da un importo complessivo di 26,5 milioni di euro a uno di 8,3 milioni, con una diminuzione percentuale del 69 per cento. Osservando il rapporto Oice sugli appalti, si può constatare, inoltre, la variazione delle tipologie di spesa e di contratti. La sintesi che possiamo trarre, sia per il mondo pubblico, sia privato, è di pro- Ermanno Dell’Agnolo, socio dello studio Set di Pordenone, dal marzo scorso è rappresentante dell’Oice per il Friuli Venezia Giulia cedere attraverso la stesura di meta-progetti compatibili con l’ambiente e completi di piano economico e finanziario, che dimostrino la sostenibilità dei progetti stessi, per poi programmarne l’attuazione con lotti funzionali e propedeutici al funzionamento complessivo. Ecco l’indicazione della strada da percorrere”. Come deve cambiare, quindi, il modo di progettare? “L’elaborazione dovrà tener conto prioritariamente del fattore ambiente, programmando opere che lo rispettino e lo valorizzino. Il secondo fattore importante è quello energetico e, quindi, nel bilancio delle scelte delle opere e delle loro tipologie deve essere prioritaria la programmazione di opere che, non solo considerano l’energia utilizzata nella costruzione, ma anche il risparmio energetico nella loro gestione e manutenzione. Riassumendo: serve un piano economico e finanziario, sia generale, sia specifico opera per opera, che contempli in maniera reale tutte le analisi e le condizioni. Le forme di appalto, poi, devono consentire l’aggiudicazione valorizzando la meritocrazia, l’organizzazione MAGGIO 2014 bandI pubblIcI per servIzI dI IngegnerIa e mIstI In Fvg tIpologIa e completezza aziendale o degli studi, il possesso della Certificazione di qualità e, per quanto riguarda l’importo economico di aggiudicazione, far propendere alla metodologia con il criterio di aggiudicazione che vede escludere le forme di offerte anomale”. Il limite di guardare molto alla realizzazione, ma poco alla sua successiva gestione, è ancora diffuso e può essere un boomerang per le amministrazioni pubbliche? “I piani economico e finanziario delle opere devono tener conto del bilancio complessivo dell’opera, dalla sua costruzione alla sua gestione. Come in tutti i ‘progetti’, l’analisi dettagliata e approfondita delle condizioni pre MAGGIO 2014 2009 2010 2011 2012 2013 Ingegneria e architettura 199 223 158 237 164 Appalto integrato 16 21 9 17 17 Project financing 2 0 3 0 0 Concessione di costruzione e gestione 2 7 13 7 7 Fonte: Oice Fvg e post determina in maniera sostanziale i progetti stessi. Nel caso di specie, è palese che la gestione dell’opera costruita, se ben programmata dopo l’attenta analisi in fase progettuale, consente la risposta tecnico-funzionale, di manutenzione, di valorizzazione nel tempo, di riconversione, di flessibilità e di sicurezza necessari per non creare debiti futuri, ma per dare risposte e ausili alle successive generazioni”. Il Friuli può esportare anche servizi di ingegneria? “L’importante esperienza professionale, sviluppata e consolidata nei settori dell’architettura e dell’Ingegneria nel Friuli del post terremoto, non solo può, ma anzi dovrebbe essere esportata in tutto il mondo. Alla risposta di ‘come’ deve essere esportata, si deve subito evidenziare che il metodo è quello della ‘proposta’. Infatti, alla considerazione che i popoli dei Paesi non sviluppati, nei prossimi 30 anni, raggiungeranno valori di aumento demografico elevatissimi e considerato che i tristi e mor- tificanti fenomeni migratori, che peraltro mettono in crisi lo Stato italiano, rappresentano una percentuale ridottissima della popolazione degli Stati non sviluppati, è necessario che chi ha l’intellettualità e la capacità di progettare, in senso lato, la programmazione e l’attuazione dello sviluppo di un territorio, debba metterla a disposizione inizialmente degli imprenditori che hanno struttura e potenzialità economica e internazionalizzino le loro aziende, non delocalizzando. ilFRIULI BUSINESS 37 SiStema Costruzioni bandi pubblici per di ingegneria e architettura in fvg numero Per esempio, la società di cui faccio parte, la Servizi Edilizia Territorio (Set) di Pordenone, nel suo programma di marketing all’estero finalizzato a una penetrazione commerciale in alcuni Paesi dell’Africa, ha esaminato e verificato la fattibilità di sviluppo di progetti, nello specifico, nell’area nord del Mozambico dove, a seguito di importanti scoperte di gas e petrolio, le multinazionali Eni e Anadarko hanno avviato un programma di investimento molto importante. L’area presa in considerazione è, a oggi, molto carente dal punto di vista infrastrutturale, logistico ed edilizio. La ricchezza di materie prime recentemente individuate la farà diventare in breve tempo luogo di notevole sviluppo. Set intende, pertanto, sviluppare progetti che riguarderanno sia la pianificazione del territorio, sia l’edificazione di costruzioni civili, infrastrutturali, industriali, partendo dalle basilari opere di urbanizzazione all’edifiMAGGIO 2014 2009 2010 2011 2012 2013 Fino a 40mila 95 135 112 157 115 Da 40mila a 100mila 60 51 29 54 35 Da 100mila a 200mila 19 20 9 15 7 Oltre 200mila 25 17 8 11 7 2009 2010 2011 2012 2013 Fino a 40mila 1.384.273 2.121.180 1.609.370 2.386.211 1.525.085 Da 40mila a 100mila 4.135.126 3.311.720 1.823.227 3.744.121 2.384.388 Da 100mila a 200mila 2.683.599 3.170.567 1.208.767 2.314.732 917.192 Oltre 200mila 18.361.203 14.627.148 7.298.433 4.217.660 3.530.068 valore Fonte: Oice Fvg cazione di grandi strutture di tipo residenziale, per business e per turismo, e conseguenti opere accessorie quali strutture sportive, ricreative, scolastiche, ospedaliere. Sarà importante costituire gruppi di lavoro interdisciplinari, composti non solo da progettisti e costruttori, ma anche da finanziatori, da ‘gestori’, da manutentori capaci di costruire e far vivere intere città”. come devono, però, adeguarsi gli studi e le società locali? “Gli studi e le società di ingegneria, per fare questo salto, devono aggregarsi in organizzazioni tipo Oice e, attraverso questa, parteci- pare a forum con gli imprenditori e assieme a questi alle missioni negli Stati non sviluppati aderendo a contatti B2B. Nel contempo, devono aprirsi a tecnici dei vari Stati per formarli e, poi, per farli divenire loro dipendenti e collaboratori in quelle stesse realtà dove si intende operare”. come è cambiato il ‘mestiere’ del progettista? “Non è cambiato, ma si è evoluto. Alle regole scritte della scienza e della tecnica, di cui le nostre strutture di formazione sono molto capaci e valide, dobbiamo far seguire quell’attività di ‘apprendistato’ dove i tecnici intrisi di teoria devono conoscere il mondo delle regole non scritte, oltre alla comprensione del ‘contratto’ con i materiali e con le persone. In sostanza, il consiglio che do ai giovani professionisti è quello di fare, con molta cenere sul capo, gli anni di apprendistato necessari per conoscere le regole non scritte da comprendere nel progetto e nell’operare, nel rispettare l’ambiente, nell’utilizzare i materiali adeguati in armonia con l’ambiente e per conoscere l’arte di far eseguire le proprie scelte progettuali ad altre persone, che hanno una loro intelligenza, una loro cultura e una loro professionalità”. ilFRIULI BUSINESS 39 sistemA coStruzioni È indubbiamente il più grosso investimento turistico realizzato in regione nell’ultimo decennio. Dopo un lungo percorso, dall’ideazione al cantiere, e un costo finale di 245 milioni di euro, a giugno sarà, così, inaugurato ufficialmente il complesso di Portopiccolo nella baia di Sistiana. È un’iniziativa che guarda al segmento alto di mercato, quello che visto il riscontro commerciale non sta soffrendo la crisi, come analizza Massimo Suppancig, l’amministratore delegato della società. Il crono-programma del progetto è stato rispettato? “Sono particolarmente soddisfatto delle tempistiche che stiamo tenendo 40 ilFRIULI BUSINESS Una perla pronta a brillare SiStiana PortoPiccolo - A giugno inAugurAzione del complesso turistico di lusso, che puntA A unA clientelA nAzionAle ed esterA e l’apertura di Sistiana Portopiccolo è ormai alle porte. Lo scorso 12 aprile, puntuale come da programma, l’acqua ha fatto ufficialmente il suo ingresso in darsena. A fine giugno si terrà l’inaugurazione ufficiale con l’ingresso dei residenti, l’apertura della marina da 120 posti barca, del beach club e l’avvio di un’ampia scelta fra ristoranti, bar, botteghe tipiche, boutique e servizi. Inol- 245 Milioni di euro di investimento tre, a partire da quest’estate verranno progressivamente inaugurate tutte le altre attività per concludere nella prossima primavera con l’apertura dell’hotel 5 stelle lusso e della Spa che si preannuncia come la più grande d’Italia. 9.000 metri quadrati interni e 6.000 di parco esterno accoglieranno una Medical Spa, trattamenti anti-aging e la più importante e moderna Thalasso-Spa del sud Europa. L’obiettivo di Sistiana Portopiccolo è proporre tanto ai proprietari di casa quanto a tutti i suoi visitatori un’offerta completa e innovativa da vivere 365 giorni l’anno”. Quante sono le abitazioni al momento collo- MAGGIO 2014 cate sul mercato e che tipologia di clientela ha acquistato? “Sistiana Portopiccolo dispone di 460 unità abitative che presentano un preliminare di vendita pari al 70 per cento. La provenienza dei clienti è soprattutto italiana, ma il restante 30% vogliamo presto promuoverlo a mercati come Austria, Germania, Regno Unito e Russia”. Quando ci sarà l’inaugurazione e l’apertura dei servizi agli esterni? “A fine giugno 2014 si terrà l’inaugurazione ufficiale di Sistiana Portopiccolo. Il taglio del nastro prevederà l’apertura della marina e del beach club come tutto l’avvio di ristoranti, bar, servizi e boutique. Contemporaneamente ver- MAGGIO 2014 rà, inoltre, aperto un centro escursioni che, con un ricco programma di gite naturalistiche e visite enogastronomiche, promuoverà le bellezze del nostro territorio a tutti i suoi visitatori”. Quali sono le caratteristiche dell’hotel? “Nel cuore di Sistiana Portopiccolo apriremo il primo hotel 5 stelle lusso del Friuli Venezia Giulia. Dallo stile squisitamente triestino, l’albergo disporrà di camere superior, junior suite, suite e di una villa indipendente da 300 metri quadrati oltre a una Spa e uno stabilimento balneare riservato esclusivamente ai suoi ospiti. L’hotel sarà gestito centralmente da noi; è in corso, inoltre, un processo di affiliazione a un brand internazionale che racchiude al suo interno noti alberghi extra lusso di gestione privata”. Rispetto alle intenzioni iniziali, la crisi economica che ripercussioni ha avuto su questo progetto? “L’inizio dell’investimento risale a oltre vent’anni fa, ma oggi come ieri l’idea di realizzare un progetto di qualità ed eccellenza non ha mai abbandonato gli investitori e tutti coloro che vi hanno lavorato. Anzi, crediamo fermamente che Sistiana Portopiccolo grazie a questo approccio possa rappresentare un’occasione di rilancio economico e di sviluppo turistico per l’intera area, nonché un esempio di successo e orgoglio per tutta la nostra regione”. ilFRIULI BUSINESS 41 www.domustile.it La Domustile è un’azienda produttrice di mobili giovane e dinamica. Realizziamo mobili classici con finiture importanti come la foglia oro, foglia argento oppure laccati in qualsiasi colore La nostra specialità sono i mobili bombati che abbiamo rivisto e ridisegnato, riuscendo a coniugare l’eleganza antica e la tecnologia moderna. Nello show room di Premariacco potete toccare con mano tutti i nostri mobili, dalla camera al bagno ed il soggiorno. Lo show room è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 18,00 previo appuntamento Domustile Design sas | Via Pacifico Valussi, 3 | 33040 Premariacco Tel. 0432 754177 | Cell. 366 2830240 Stefano 42 ilFRIULI BUSINESS MAGGIO 2014 Aziende Costruzioni Cantieri di storia Gruppo de eCCher - GrAzie All’Acquisizione dellA veneziAnA sAcAim, lA reAltà friulAnA diventA leAder neGli interventi di recupero e restAuro di pAlAzzi e chiese. con tAnto di premi I l salvataggio e l’acquisizione da parte del gruppo friulano de Eccher della storica azienda Sacaim di Venezia sta già portando ottimi frutti. Infatti, l’intervento di restauro da essa realizzato della Basilica Palladiana, simbolo e cuore socio-culturale della città di Vicenza, è stato proclamato tra i vincitori dell’edizione 2014 del Premio dell’Unione Europea ‘Europa Nostra’ per la conservazione del patrimonio culturale. Sacaim, fondata a Venezia nel 1920 e oggi con sede a Marghera, è protagonista riconosciuta nel settore del restauro conservativo e artistico. La sua opera in questo settore ha trovato espressione in importanti edifici-simbolo della stessa città di Venezia, come il Gran Teatro ‘La Fenice’, Palazzo Grassi, l’Università Ca’ Foscari, il Campanile di San Marco, Palazzo Pauly, il Teatro Malibran, il Seminario Patriarcale, Palazzo Contarini del Bovolo, il Convento dei Crociferi, le Gallerie dell’Accademia, Palazzo Giustinian. Questa non l’ha messa, però, a riparo dalla crisi economica, portandola all’amministrazione straordinaria. Pur vantando un portafoglio ordini di oltre 650 milioni di euro, l’azienda era entrata in sofferenza finanziaria a causa del ritardo nei pagamenti. A fine marzo 2013, così, l’intervento del gruppo friulano. europa nostra La validità dell’operazione sembra confermata dal prestigioso riconoscimento appena ricevuto. I ventisette progetti vincitori, selezionati tra quasi 200 progetti candidati provenienti da trenta Paesi, hanno ricevuto tale prestigioso riconoscimento per i risultati raggiunti in quattro ambiti: conservazione, ricerca, contributi MAGGIO 2014 esemplari, nonché istruzione, formazione e sensibilizzazione. “I risultati di quest’anno – ha spiegato Plácido Domingo, famosissimo tenore e presidente di Europa Nostra - dimostrano che, anche in circostanze economiche difficili, i progetti nel campo del patrimonio culturale possono mobilitare persone d’ingegno e passione e attirare un sostegno da fonti pubbliche e private. Grazie alle loro competenze, al loro impegno e alla loro generosità, diversi siti storici hanno riacquistato il loro l’antico e originale splendore. Mi auguro che il nostro partenariato con la Commissione europea continui a rafforzarsi e abbia un impatto sempre più grande, dando ancor maggiore diffusione all’eccellenza europea nel settore del patrimonio culturale”. Oltre a celebrare l’eccellenza dei lavori per la tutela del patrimonio culturale, il premio dell’Ue intende anche promuovere competenze e standard elevati nel campo della conservazione. lusso sul canal grande Nel febbraio scorso le due società del gruppo Rizzani de Eccher e Sacaim si sono aggiudicate il restauro del Fondaco dei Tedeschi, uno dei più antichi e imponenti palazzi veneziani, affacciato sul Canal Grande accanto al Ponte di Rialto. Attualmente di proprietà del gruppo Benetton, grazie all’intervento di restauro e recupero funzionale progettato da Rem Koolhaas, il Fondaco dei Tedeschi ritroverà la sua originaria destinazione di spazio commerciale, ospitando negozi della catena del lusso Louis Vuitton Moet Hennessy (Lvmh). Il palazzo, risalente al 1228, fu infatti il centro degli scambi commerciali veneziani, poi dogana in epoca napoleonica e sede delle Poste nel ‘900. L’acquisizione è la positiva conclusione di una complessa procedura di gara, che ha visto le società del gruppo de Eccher selezionate tra molte per competenza, affidabilità e pregio tecnico dell’offerta. L’appalto, del valore di 22 milioni di euro, comprende la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’intervento in un arco temporale di circa un anno e mezzo. Sacaim ha chiuso il 2013, anno indubbiamente di ‘transizione’, con un fatturato di 43 milioni di euro e un numero di dipendenti pari a 130. ilFRIULI BUSINESS 43 TI PIACEREBBE SOSTITUIRE IL TUO SOFTWARE GESTIONALE CON UNA SOLUZIONE INTEGRATA PIU’ PERFORMANTE E MENO COSTOSA? Maggior efficienza e maggior controllo della tua azienda investendo meno di quanto tu possa immaginare! SSA Informatica con meno di 4 euro* al giorno per postazione ti fara’ avere SAP®Business One per iniziare subito a semplificare le attivita’ della tua impresa e sviluppare il business. 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L’azienda di Tavagnacco ha chiuso il bilancio 2013 con un fatturato di 5,6 milioni di euro, in crescita dell’11% rispetto al 2012. Si tratta di un ottimo risultato determinato anche dall’apertura verso nuovi mercati esteri, quali Canada, Emirati Arabi, Russia e Malesia che ha portato a un aumento complessivo dell’export pari al 22 per cento. export verso la metà del fatturato “Il bilancio positivo di quest’anno commenta la presidente Chiara De Nipoti - è frutto della risposta più che favorevole che abbiamo riscontrato sul mercato italiano, dove abbiamo superato i mille clienti tra grossisti e operatori del settore MAGGIO 2014 Horeca, ma anche sul mercato estero, che determina oggi il 45% del nostro fatturato e che ci ha spinto in questi mesi ad aprire in Canada la prima filiale Oro Caffè. Per l’anno in corso ci siamo prefissati diversi obiettivi nell’ottica di migliorare questi ottimi risultati, puntando sull’altissima qualità che contraddistingue il nostro prodotto e su un servizio accurato e tempestivo di assistenza che tutti i nostri clienti apprezzano e che da 25 anni fanno di noi un partner sicuro e affidabile”. Il marchio nasce nel 1972, grazie allo spirito imprenditoriale di Chiara e Stefano Toppano, diventando nel 1987 un’azienda specializzata nella selezione, tostatura e miscelatura di caffè. Oggi è gustato in oltre mille locali in Italia ed è già presente in 30 Paesi all’estero. Per il 2014, Oro Caffè, che proprio quest’anno è entrata a far parte del Consorzio Torrefattori Delle Tre Venezie, ha in serbo molte novità. Da maggio, l’azienda Foto Sara Corsini aziende agrOalimentare 1987 5,6 Anno di fondazione Milioni di fatturato chiara de nipoti friulana ufficializzerà l’introduzione nelle sue miscele del pregiato caffè tailandese Doi Chaang, una varietà di Arabica tra le migliori al mondo frutto dell’avanzato progetto equosolidale Beyond Fair Trade, di cui la torrefazione friulana è prima in Italia nell’importazione. locali in franching e scuola L’azienda friulana, poi, sarà artefice dell’inaugurazione di molteplici ‘AdOro Caffè’, la prima catena di locali in franchising a marchio Oro Caffè, e aprirà al pubblico ‘La Scuola Oro Caffè’, una tra le più importanti realtà del territorio a offrire una formazione completa, professionale e qualificata riguardo la cultura di questa bevanda. “Oltre cinque anni fa – aggiunge De Nipoti - grazie al nostro stimato coffee trainer Giovanni Roitero, abbiamo istituito ‘La Scuola Oro Caffè’ per istruire tutti i nostri partner su cultura e segreti del caffè: dalla raccolta, selezione, tostatura e miscelatura del chicco fino alle modalità e tecniche di estrazione del caffè in tazzina. Procedure spesso poco curate nei dettagli, ma di fondamentale importanza per la preparazione di un buon caffè. Da oggi, vista la grande richiesta, abbiamo deciso di aprire le porte della scuola a tutti gli appassionati del caffè, non solo agli addetti del settore”. ilFRIULI BUSINESS 45 Aziende Terziario Astronomia per tutti Primalucelab - LA stArt-up di pordenone debuttA con un rAdio teLescopio per AmAtori, dAL bAsso costo e instALLAbiLe Anche neL giArdino di cAsA O ra guardare il cielo ‘oltre il visibile’ e dal proprio giardino è possibile ed è alla portata di tutti. PrimaluceLab, startup con sede al Polo Tecnologico di Pordenone, ha infatti presentato il primo nato tra i suoi prodotti: Spider230. Si tratta di uno strumento che per tecnologia, dimensioni e costi rappresenta già una rivoluzione nel settore dell’astronomia amatoriale e un esempio di come il progresso e la ricerca possano avvicinare un pubblico sempre maggiore a conoscenze prima riservate solo a scienziati e professionisti. Muovendosi con questa visione, PrimaLuceLab si rivolge primariamente agli astrofili e amatori, alle università, ai musei scientifici, per soddisfare le tante esigenze tecnologiche e didattiche per coloro che nel mondo studiano lo spazio per passione e professione”. professionali. Risultati che, opportunamente interpretati e tradotti dal computer tramite un software proprietario di PrimaLuceLab, si trasformano in immagini. La più recente registrata da Spider230 è la radio mappa di una nebulosa nella costellazione di Cassiopea. “Continuando a innovare - spiega Filippo Bradaschia, uno dei soci fondatori osservazione anche di giorno Spider230, nato anche dalla collaborazione con RadioAstroLab, azienda italiana leader nella realizzazione di ricevitori per radioastronomia, è un radio telescopio che non risente dei limiti della più diffusa tecnologia ottica, che ha la possibilità di scrutare gli astri solo di notte e subendo il noto problema dell’inquinamento luminoso. La sua antenna riceve onde radio in arrivo dallo spazio anche di giorno e cattura frequenze fino a oggi irraggiungibili da altre strumentazioni amatoriali disponibili nel mercato. Spider230 è in grado di restituire risultati di qualità, utili anche per scopi 46 ilFRIULI BUSINESS della società - sarà possibile portare questa scienza affascinante alla portata di un pubblico più ampio. Il segreto è rendere di facile utilizzo tecnologie complesse e trasformare le formule matematiche in forme tangibili come l’astrofotografia. Naturalmente a costi accessibili. e-commerce e consegna rapida I radiotelescopi esistenti sono oggi grandi strutture, costano anche diversi milioni di euro e sono normalmente collocati presso strutture di ricerca. PrimaLuceLab riesce a offrire un sistema evoluto, che costa meno di un’auto utilitaria, acquistabile anche online dal suo sito e consegnabile ovunque in 7 giorni dalla conferma dell’ordine. I primi esemplari sono già stati venduti in Europa e in Sud America. Il modello, inoltre, è modulabile, anche nel prezzo, perché compatibile con le più diffuse montature dei telescopi ottici. “Nell’immediato futuro di PrimaLuceLab - aggiunge Bradaschia - c’è un prodotto più evoluto, semiprofessionale, in grado di catturare onde radio anche attraverso le nuvole e in condizioni di maltempo. Potremmo definirlo un radiotelescopio near-professional, sia per prestazioni che per investimento. Ci apriamo così a nuovi campi di applicazione come lo studio dell’emissione a 21cm, cioè la ‘firma’ dell’idrogeno neutro nel gas interstellare, e la ricerca di intelligenza extra-terrestre, grazie anche a una suite di programmi informatici che stiamo progettando”. MAGGIO 2014 coltiviamo coltiviamo coltiviamo tue IDEE IDEE le tue le tue IDEE PUBBLICITÀ PUBBLICITÀ CATALOGHI CATALOGHI RIVISTE PUBBLICITÀ RIVISTE CATALOGHI RIVISTE via Julia, 27 33030 Basaldella (UD) tel. +39 0432 561302 via Julia, 27 33030 Basaldella (UD) tel. +39 0432 561302 BROCHURE E LIBRI BROCHURE E LIBRI VOLANTINI VOLANTINI PIEGHEVOLI BROCHURE E LIBRI PIEGHEVOLI VOLANTINI PIEGHEVOLI [email protected] www.tipografica.it fax 0432 561750 [email protected] www.tipografica.it fax 0432 561750 COORDINATI COORDINATI CALENDARI CALENDARI MANIFESTI COORDINATI MANIFESTI CALENDARI MANIFESTI Aziende Terziario Semplifichiamo l’innovazione FirsT - LA stArt-up di pordenone AccompAgnA Le Aziende neLLA progettAzione e coLLAudo di sistemi informAtici di controLLo per prodotti eLettrici, eLettromeccAnici e domestici F irst è una spin-off costituita nel settembre 2010 da parte di un gruppo di imprenditori già attivi, tramite la società Irs, nel settore della realizzazione di sistemi elettronici e informatici per l’effettuazione di test, misure e collaudi per il mercato industriale. L’azienda, con sede nel polo tecnologico di Pordenone e guidata da Giulio Bondani, Osvaldo Toscano e Alberto Osgualdo, è in grado di sviluppare soluzioni software di tipo innovativo, per il supporto allo sviluppo di nuovi prodotti per le aziende che operano nel mercato dei componenti e prodotti elettrici, elettromeccanici, domestici. soluzioni e rapidità La scelta di orientarsi verso questo mercato prende spunto da una serie di considerazioni di carattere tecnologico e commerciale: i settori di riferimento per le soluzioni che First intende proporre si caratterizzano per la produzione di beni che inglobano dispositivi elettronici e 2010 Anno di fondazione informatici di controllo. Le fasi di definizione della funzionalità, progettazione, sviluppo e collaudo dei prodotti diventano, quindi, fortemente legate alle funzionalità software installate nei loro controlli elettronici, e pertanto le metodologie di sviluppo devono convivere con questa complessità. Di conseguenza, è sempre più avvertita la necessità di dotarsi di sistemi di progettazione e collaudo maggiormente innovativi, adatti Contract & Finiture Pitture civili e industriali Decorazioni Isolamenti a cappotto e acustici Sistemi in cartongesso e metallici Manutenzione stabili e piattaforme aree H. 22 e 36 mt. 48 ilFRIULI BUSINESS MAGGIO 2014 Puntiamo, in particolare, a rivolgere la nostra attività alle piccole e medie imprese, che spesso non hanno strutture e risorse per sviluppare percorsi di innovazione. Noi, quindi, possiamo mettere loro a disposizione la tecnologia appannaggio dei grandi gruppi industriali”. First, quindi, si rivolge ad aziende di tutte le dimensioni e con com competenze tecnologiche di tipo diverso, indicando loro le soluzioni all’avanguar all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, e si propone come riferimento per l’utilizzo di tecniche di modellazione, prototipazione, sviluppo funzionalità, test e valida validazione innovativi. osvaldo non fornitori, ma partner toscano a fronteggiare sia questa aumentata complessità, sia l’accelerazione dello sviluppo dei nuovi prodotti. Il mercato costringe le aziende, oggi più che mai, alla produzione di prodotti innovativi, di qualità e di costo ragionevole, in tempi sempre più rapidi. “Siamo una realtà nata per seguire il gruppo Electrolux – commenta Toscano – ma stiamo cercando di guardare oltre. La proposta include diversi livelli di assistenza che vanno dalla fornitura di servizi, all’individuazione del problema del cliente, all’elaborazione delle possibili soluzioni, all’adattamento di queste PubblicitˆToniuttiFestadelProsciutto.pdf C M Y CM MY 1 ultime alle specifiche esigenze aziendali, fino alle fasi di sviluppo ed evoluzione dei sistemi. Molte di queste fasi sono sviluppate assieme al cliente, al fine di creare una partnership tecnologica duratura anziché un mero rapporto con un fornitore. Alcuni esempi di questo approccio sono lo sviluppo di piattaforme software per il test rapido del firmware, per le verifiche delle condizioni di guasto (Failure Test), per la prototipazione rapida (Rcp) e per la gestione dei dati di prova (Data Mining). Un sistema di test rapido del firmware, così, è in grado di provare automaticamente nell’arco di una notte, la funzionalità completa ed eventuali guasti di una centralina di controllo di un elettrodomestico (stufa a pellet, caldaia, condizionatore d’aria, bilancia elettronica). Lo stesso test svolto con metodi convenzionali richiederebbe diversi giorni di esecuzione. “Innovazione e semplicità per l’utente – conclude Toscano - l’obiettivo di First è realizzare sistemi altamente innovativi, ma estremamente semplici da utilizzare per l’utente finale”. 31/05/12 18.48 . . I E M E E . D T I S E SI RM FO CY CMY K TONIUTTI INFISSI srl San Daniele Del Friuli Udine - Italia Via San Martino, 15 MAGGIO 2014 www.toniutti.it [email protected] Tel: 0432.955597 Fax: 0432.940937 ilFRIULI BUSINESS 49 Aziende Terziario Friuli innovazione - Al PArco tecnologico sono già cinque i gruPPi osPitAti nell’oPen sPAce di techno seed e il consorzio PensA Ad AmPliAre l’AreA dell’incubAtore È già al completo l’area di lavoro open-space che Friuli Innovazione ha allestito nel parco tecnologico ‘Danieli’, alle porte di Udine, per dare uno spazio attrezzato a chi ha un’idea di impresa e sta valutando se costituire la propria start-up con il supporto dell’incubatore Techno Seed. “Essere un incubatore certificato con una esperienza quasi decennale – spiega il direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio - significa fornire una vasta gamma di servizi professionali e di strumenti a supporto della creazione di impresa, non solo a valle della costituzione di una startup, ma soprattutto a monte, andando a stimolare e cercare buone idee, selezionarle, farle crescere e supportarle a diventare impresa se idea e team sono potenzialmente vincenti”. Sul territorio regionale la vivacità, in questo senso, sembra non mancare, almeno guardando i primi numeri del 2014, con l’inserimento in Techno Seed di una decina di gruppi imprenditoriali, formati mediamente da due o tre persone, spesso giovani e con un livello di istruzione postlaurea. La piazza delle idee costruzione di competenza specifiche del ‘fare impresa’. Una trentina, invece, le idee di business presentate a Techno Seed attraverso il form online che serve a raccogliere, durante tutto l’anno, le candidature degli startupper, per valutare in prima battuta il potenziale dell’idea e il team. percorso di ingresso Anche il progetto Re-Seed, finanziato dalla Regione con il contributo del Fondo Sociale Europeo, ha avuto un buon esito, con la selezione di quasi cinquanta ricercatori che hanno presentato un’idea di business e si apprestano a ricevere una formazione personalizzata dedicata alla 50 ilFRIULI BUSINESS “Il soggetto dell’idea di business può essere di qualsiasi natura, purché innovativo – chiarisce Elisa Micelli, responsabile di Techno Seed -. Si spazia dall’Ict applicato a ogni ambito, sempre molto presente, a campi completamente diversi, dal food alla moda. Non ci sono preclusioni e se le idee sono buone e c’è bisogno di altro spazio, il Parco di Udine è in grado di metterlo a disposizione”. In questi mesi le postazioni dell’openspace, nato per permettere agli aspiranti imprenditori di avere un posto dove lavorare a un costo simbolico, pari a un caffè al giorno, sono state occupate da cinque gruppi in pre-incubazione. Di questi uno, TLPrivateCollection, è nel settore moda e ha a che fare con il recupero di tradizioni artigianali e antichi saperi del territorio per produrre capi di abbigliamento unici da proporre ai propri clienti. dal web alla moda 10Tales è, invece, il nome scelto da tre ragazzi che puntano a fare marketing territoriale grazie a una strategia che si basa sullo storytelling; mentre HolidayMatch, anche qui gli aspiranti startupper sono in tre, punta all’incontro via web di domanda e offerta di posti letto in tutta Italia mischiando il modello dei classici portali turistici con un approccio innovativo. Dal dormire al mangiare il passo è breve: Toque Noir è un nome raffinato per un’idea semplice e brillate che riguarda un nuovo modo per approvvigionarsi di prelibatezze casalinghe. Sempre al web è dedicata anche la quinta idea, di tre universitari di Udine, che stanno lavorando a un progetto di business, il Professional Themes and Extensions, che propone nuovi prodotti integrabili con le famose piattaforme per la creazione di siti Joomla e Wordpress. MAGGIO 2014 r e s p on s a b i l i t à s o c i a l e Pavia di udine Bonus BeBè da Parte delle imPrese Lavoro sotto l’albero lavori di cura e pulizia del locale, preparazione dei prodotti da vendere e vendita dei prodotti al pubblico. La Provincia ha finanziato l’iniziativa con 100 mila euro su un totale dell’investimento di 25mila, ponendo rigidi paletti sull’effettivo vantaggio per le persone disabili. Luca Modolo e Francesca Vit D opo l’abolizione del bonus bebè da parte della Regione nell’ultima finanziaria, è il privato a rilanciare puntando sulla natalità come premessa necessaria per lo sviluppo socio-economico del Friuli. Grazie ai 31 soci di un’associazione locale di imprenditori, la ‘Pavia di Udine impresa’, e al contributo della Banca di credito cooperativo di Manzano, ai nuovi nati nel 2014 residenti a Pavia di ProPosta dolce e salata Il municipio I Udine viene regalato un libretto bancario con 150 euro assieme a un alberello di ulivo. Il 2014 sarà un anno pilota per questa iniziativa, ma non si esclude che essa possa proseguire anche nel 2015. f.barcherini@ mgmtgorizia.com mprenditoria giovanile e occupazione per disabili si sono incrociati all’ombra del Baobab. È questo nome della cooperativa sociale che a dicembre ha aperto nel centro di Pordenone una creperia-yogurteria in franchising con il marchio Dessart, grazie al sostegno finanziario dell’amministrazione provinciale. L’idea è stata di Luca Modolo e Francesca Vit, rispettivamente presidente e vice presidente della coop, che ha permesso di creare tre posti di lavoro. Dopo un periodo di formazione i disabili sono oggi impiegati nei istituto di Premariacco BaoBaB coop incontro virtuoso tra imprEnditoria giovanilE E occupazionE pEr disabili Fra le ghiottonerie proposte, oltre agli estratti di frutta fresca, preparati al momento, la ‘frozen crêpe’, le crêpes sia dolci, sia salate, yogurt e yogurt gelato in gran quantità, il tutto guarnito con prodotti di qualità e frutta fresca. Novità di questa primavera, inedita sul territorio provinciale, fanno sapere i giovani imprenditori, è l’opportunità di prepararsi la coppa gelato e guarnirla da sé: insomma il gelato ‘self and service’ che, certamente, non deluderà le aspettative, di quanti fanno tappa quotidianamente, specie in pausa pranzo, nei locali di corso Garibaldi. Un’occasione anche per aiutare chi è meno fortunato visto che, fra i progetti della cooperativa Baobab, c’è anche l’attività di sostegno alla Comunità alloggio ‘Casa Tangram’, struttura di accoglienza per ragazzi maggiorenni in difficoltà. Efficacia dEllE risorsE utilizzatE la scuola presenta il suo bilancio L ’istituto scolastico comprensivo di Premariacco, in collaborazione con quelli di Gonars e di Latisana, ha presentato un incontro dedicato alla rendicontazione sociale nelle scuole per discutere del tema di come la scuola stessa possa comunicare e costruire fiducia nel territorio garantendo e dimostrando l’efficace uso delle risorse, per motivare anche 52 ilFRIULI BUSINESS la richiesta di collaborazione e supporti esterni. L’impostazione dell’incontro ha cercato di rispondere a tali domande proponendo un modello sostenibile di accountability. Hanno partecipato all’incontro il dirigente scolastico Maddalena Venzo, Angelo Paletta, docente di controllo di gestione alla Facoltà di economia dell’Università di Bologna, Fabrizio Macchia, advisor in rendicontazione sociale e componente del gruppo di lavoro del Gbs, e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame. [email protected] MAGGIO 2014 it club Digital DiviDe - La scarsa informatizzazione può derivare sia daLLa mancanza di infrastrutture di connessione, sia daLL’anaLfabetismo di persone e aziende. iL piano ‘Go on fvG’ può dare una mano è giunta l’ora di mettersi al passo di cristiano di paolo Quando si parla di digital divide ci si riferisce al fatto che molti soggetti non possono godere appieno delle risorse messe a disposizione dall’informatica e dai servizi a essa collegati. Questo può accadere perché il livello di alfabetizzazione informatica del soggetto non gli consente un pieno accesso alle risorse, per problemi economici, ma anche per problemi infrastrutturali come la disponibilità di mezzi o di connessioni sufficientemente potenti e affidabili. I soggetti colpiti dal digital divide possono essere singoli, tipicamente appartenenti a determinate classi svantaggiate, come ad esempio gli anziani, ma anche le imprese, che soffrono della scarsa possibilità o dell’alto costo della connettività a internet o della scarsa inclinazione o disponibilità a investire in strumenti informatici. Spesso le associazioni di categoria concordano con i principali vendor dei listini speciali con condizioni migliorative anche per piccoli volumi di acquisto contributi pubblici Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le iniziative, sia rivolte a soggetti singoli, sia nei confronti delle imprese, per tentare di ridurre il digital divide. Per le imprese, in particolare, è utile tenere sott’occhio il sito della nostra Regione: con una certa frequenza vengono pubblicati bandi che prevedono contributi a vario titolo per iniziative che facilitino e contribuiscano alla diffusione degli strumenti informatici nelle Pmi. Solitamente si tratta di adozione di software o dello sviluppo di piattaforme web rivolte al commercio elettronico o allo scambio di dati tra aziende clienti e fornitori. Per quanto riguarda l’adozione dei MAGGIO 2014 software in azienda, spesso le associazioni di categoria concordano con i principali vendor dei listini speciali, cui gli associati possono fare riferimento, spuntando condizioni migliorative cui, normalmente, si potrebbe accedere solo con notevoli volumi in acquisto. regione in prima fila Un’iniziativa interessante, che vede la nostra regione come capofila nazionale, vedrà la luce questo mese: si tratta del progetto ‘Go on Italia’. Questo progetto si ispira a un’analoga iniziativa da tempo attiva nel Regno Unito e si prefigge di aumentare le competenze informatiche di persone e aziende attraverso varie attività, cercando di coinvolgere tutti i soggetti interessati a contribuire. Come detto, il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione ad aderire, dando vita al progetto ‘Go on FVG’ che ha visto, come primo atto, ben 100 eventi contemporanei nella giornata del 5 maggio. iniziative diffuse sul territorio In questa data sono stati programmati convegni, corsi, dimostrazioni, masterclass e quant’altro per dare il via all’iniziativa e coinvolgere quanti più soggetti possibili nel progetto. A questa giornata di avvio seguiranno varie iniziative mirate, grazie ad associazioni no profit e con il contributo delle aziende di informatica che vorranno partecipare al progetto. Maggiori informazioni sul progetto e sulle iniziative a esso collegate si possono trovare sul sito www. go-on-italia.it. [email protected] ilFRIULI BUSINESS 53 f i n an z a a g e vo l ata Rubrica realizzata in collaborazione con bandi in corso più Lavoro per i disabiLi L a Provincia di Pordenone ha pubblicato un bando a favore delle imprese con sede legale od operativa sul suo territorio, per la concessione di contributi finalizzati a incentivare l’occupazione delle persone disabili che presentino particolari difficoltà di inserimento o mantenimento del posto di lavoro. Scadenza il 31 dicembre 2014. www.provincia.pordenone.it/lavoro nuova sabatini per investire L o strumento è rivolto alle Pmi, operanti in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, che realizzano investimenti, anche mediante operazioni di leasing finanziario, in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature (nuovi di fabbrica e a uso produttivo), oppure investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. www.sviluppoeconomico. gov.it contributi cameraLi L a Camera di commercio di Gorizia ha pubblicato un bando per la concessione di contributi finalizzati a sostenere l’avvio di nuove iniziative, riattivazioni, interventi di riconversione e ristrutturazione, programmi di ammodernamento e ampliamento di imprese esistenti. L’importo minimo della spesa è pari a 75mila euro, se microimprese 20mila, e il bando scade il 31 dicembre 2014. Per maggiori informazioni [email protected] 56 ilFRIULI BUSINESS Tanti aiuti al turismo Programmi euroPei - Sono numeroSe le occaSioni per le impreSe del Settore di beneficiare di finanziamenti, dalle Strutture alla promozione L e opportunità di finanziamento europeo relative al settore turistico sono legate, in prima istanza, all’ambito dei Regolamenti per i Fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020 (Esif). Il settore turistico non è direttamente menzionato tra gli obiettivi tematici, ma rientra tra le possibilità di finanziamento nella misura in cui contribuisce agli obiettivi del pacchetto di Regolamenti. Di particolare rilevanza sono i progetti che riguardano: il sostegno all’innovazione di prodotti e servizi in regioni periferiche e svantaggiate fortemente dipendenti sul turismo; lo sviluppo del turismo in nicchie di mercato emergenti quali il turismo della salute, quello culturale e ambientale, il turismo gastronomico, sportivo; la diversificazione economica per superare la dipendenza dal turismo stagionale. Particolare attenzione verrà data a iniziative di raggruppamento e di cooperazione regionale e trans-nazionale. bandi specifici o trasversaLi Le opportunità di sostegno finanziario legate al turismo si possono ritrovare anche nei finanziamenti regionali del Fondo europeo di sviluppo regionale e attraverso lo Strumento di cooperazione territoriale, nel nuovo programma Life+ e nel Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), che riguardano principalmente le infrastrutture, e nel Fondo europeo per la pesca (Fep) che finanzia tutti i progetti riguardanti pesca-turismo e turismo gastronomico. Ci sono anche possibilità trasversali di finanziare il settore turistico attravero Erasmus+, Creative Europe e Horizon 2020 attraverso la call ‘Reflective societies: cultural heritage and european identities’. Infine, Cosme metterà a disposizione un programma dedicato al turismo (Tourism) che dovrebbe prevedere 4 inviti a presentare proposte, 6 bandi di gara d’appalto e contratti quadro, 2 sovvenzioni ad hoc. Infine, la Commissione europea si è impegnata a pubblicare in tempi brevi una guida alle opportunità di finanziamento per il settore turistico. [email protected] programma cosme Titolo Tipo di finanziamento Budget Pubblicazione Diversifying the EU tourism offer and products – Sustainable transnational tourism products” Invito a presentare proposte 1 milione di euro Cofinanziamento 75% Maggio 2014 Increasing tourism flows in low/medium seasons Invito a presentare proposte 1,650 milioni di euro Cofinanziamento 75% Giugno 2014 European Destination of Excellence – Selection 2014, tema turismo e gastronomia locale Invito a presentare proposte 750 mila euro Cofinanziamento 75% Aprile 2014 Synergies between tourism, high-end and creative industries Invito a presentare proposte 400 mila euro Cofinanziamento 75% Aprile 2014 Promotion of European and transnational tourism products with special emphasis on cultural and industrial products Azione preparatoria 1 milione di euro Cofinanziamento 75% Aprile 2014 Tourism accessibility for all Azione preparatoria 600 mila euro Cofinanziamento 75% Giugno 2014 MAGGIO 2014 diritto internazionale Accordo TTip La riduzioni dei dazi e, soprattutto, L’omoLogazione degLi standard di prodotto consentirà un’uLteriore possibiLità di crescita per iL made in itaLy Il mercato Usa è più vicino di alessia sialino Da circa 10 mesi Ue e Stati Uniti stanno negoziando un accordo, chiamato Tra n s a t l a nt i c Trade and Investment Partnership (Ttip), che nell’agenda ha messo al primo posto la riduzione delle barriere tariffarie, cioè tutte le normative che ostacolano il commercio fra le parti. I temi sul tavolo sono molto e pare che i negoziatori vogliano inserire nel testo del Trattato un capitolo dedicato alle Pmi, cosa che costituisce una novità assoluta in materia di accordi commerciali europei. Risulta che per il Made in Italy gli stati Uniti siano già il primo mercato di sbocco extra Ue, ma la presenza di dazi e barriere non tariffarie pone ancora un forte limite a un’ulteriore espansione. partita strategica Gli obiettivi, ambiziosi, sono: abbattimento dei dazi, MAGGIO 2014 omologazione delle normative, riconoscimento degli standard sanitari, ampliamento delle indicazioni geografiche e apertura all’accesso agli appalti. Interessa evidenziare che, con ambizione, l’Italia sta partecipando a tale workshop stante che ogni obiettivo la vede direttamente coinvolta. La volontà di arrivare a una omologazione delle normative in materia di standard tecnici rappresenta un qui juris interessante per gli operatori che, spesso, sono costretti a creare due famiglie di prodotti per poter vendere in entrambi i mercati. Il diverso approccio metodologico far le parti determina la difficoltà di raggiungere un’accordo, ma sia che si proceda a una regolamentazione settore per settore, come indica la Ue, sia che si individui un metodo unico di standard comune, come vogliono gli americani, sicuramente ci sarà vantaggio competitivo per tutti. Visto che negli Usa le indicazioni geografiche non esistono, i regolatori trovano arduo individuare una soluzione sul Il protezionismo americano si ridimensiona a tutto vantaggio delle nostre Pmi punto, ma pare che gli italiani, maestri di Doc e Dop, cerchino di far comprendere che ‘italian sounding’ costituisce, in verità, una violazione alla libera concorrenza e soprattutto alla genuinità del prodotto. Infatti, non serve utilizzare il nome di luoghi o simboli che evocano l’Italia per dar certezza della provenienza dell’origine. apertura degli appalti Ciò che mi ha, però, maggiormente colpita è la volontà di superare la barriere della partecipazione agli appalti americani, ora riservata solo per il 30% agli stranieri. Normative locali e statali, infatti, evocano un protezionismo d’altri tempi che ormai si rivela anacronistico agli occhi europei, ma che costituisce una sorta di salvaguardia del ‘buy american’: tale clausola impone che i componenti dei materiali usati per costruire, ad esempio, debbano essere americani. Pertanto, allo stato attuale esistono due mercati degli appalti: uno riservato alle aziende americane e uno aperto alla concorrenza internazionale. È, quindi, possibile partecipare a entrambe solo se si dispone di una filiale negli Usa, dovendo altrimenti esserne esclusi per non esser in grado di rispettare la clausola buy american, che evidentemente costituisce anche norma penalizzante dal punto di visto commerciale, perché non permette di selezionare i materiali più convenienti e, quindi, tenere i prezzi concorrenziali. È una sorta di monopolio americano che gli europei vogliono dismettere al fine di evitare i famosi cartelli che penalizzano l’economia mondiale. Per rendere consapevoli di tutti questi potenziali cambiamenti e quindi coinvolgere direttamente le Pmi, l’Ice ha avviato un Piano Usa. Si tratta di un road show in diverse città italiane, organizzato in accordo con le associazioni di categoria dei principali asset del nostro export: gli eventi, già iniziati per il settore moda a Milano, stanno proseguendo nelle città sui diversi settori merceologici con un piano di formazione tecnica e omogenea e una specifica dedicata a incontri individuali con esperti di questioni doganali, di marketing. La partecipazione a questi lavori costituisce una bella sfida per gli amanti del commercio internazionale e della normativa comparata. [email protected] ilFRIULI BUSINESS 57 Il Manzanese Manzano: Distretto della sedia e non solo Servizi a 360 gradi U n territorio che non smette di stupire, quello di Manzano, che lascia intravedere all’ombra del monumento della grande sedia, tante piccole e medie realtà che ormai puntano quasi solo sui servizi alle aziende. E così, dopo anni di corsa alla produzione, ormai interrotta per la congiuntura storica-economica, in molti si sono fermati un attimo a riflettere, cercando di abbracciare con lo sguardo tutto ciò che era stato lasciato un po’ in secondo piano dalla mentalità: “Prima facciamo e poi pensiamo”. Pertanto, assistenza logistica alle industrie, supporto ai privati e incentivi alla formazione dei giovani e alla riqualificazione imprenditoriale hanno guadagnato una fetta sempre maggiore di locali manzanesi. E finalmente anche un po’ più di attenzione al turismo, quello di nicchia e che si radica nella tradizione del mangiare e del bere “bene”, a km zero, vicino alla contra il Collio, si imbattono anche in natura o meglio “immerso nella natu- affascinanti scorci di vigneti e splendide ra”. Tante cantine si sono così evolu- ville storiche, testimonianze di una certe in punti ristoro e degustazione di ta ricchezza del passato e dell’attenziovini, affiancando ad un buon calice di ne moderna al recupero e al ripristino vino, l’opportunità di assaggiare qual- dei tesori della storia. Basta spostarsi che altro prodotto locale, rimandando di pochissimi chilometri dal centro di all’azienda, magari limitrofa, che appun- Manzano e attraversare Oleis, o la loto produce e vende salumi o frutti della calità Case (Cjase), o ancora Manziterra. nello e Poggiobello, per incontrare CaTorna quindi al centro quello slogan co- sali, Palazzi di famiglie di Conti o Ville niato tempo fa proprio dalla Banca di circondate da meravigliosi parchi. E a Manzano “Wine & Chair” che riassume pochissima distanza, infine, l’Abbazia l’essenza di questo territorio e continua di Rosazzo, fondata dai monaci agostiad attrarre visitatori per la suaIN peculianiani che coi loro insegnamenti A seppero UN ANNO FESTA CHE DEDICHIAMO VOI rità. dare una prima svolta all’economia della Ma per fortuna i curiosi avventori che zona, rimasta paludosa e incolta dopo decidono di solcare il Natisone e ad- le numerose invasioni di popoli barbari dentrarsi laddove la piana udinese in- prima dell’anno 1000 d.C. BANCA MANZANO COMPIE 60 ANNI! BANCA MANZANO COMPIE 60 ANNI! Contessa Romano Marina Villa Romano di Manzano della Contessa Marina Romano Villa dei Conti Romano 10 Locations per matrimoni ed eventi UN ANNO IN FESTA CHE DEDICHIAMO A VOI Via S. Tommaso, 8 - Località Case di Manzano (UD) Tel. 0432 750108 - Cell. 338 4286876 www.bancamanzano.it BCC Manzano, da 60 anni la banca del territorio Organizzati quattro eventi per celebrare l’importante traguardo S essant’anni e non dimostrarli. La Banca di Credito Cooperativo di Manzano raggiunge l’importante traguardo proprio quest’anno, presentandosi sempre più dinamica, giovane e rivolta al futuro. Ecco perché vuole regalare una serie di eventi alla gente del Friuli, puntando tutto sulle eccellenze del proprio territorio di riferimento. Quattro appuntamenti focalizzati su enogastronomia, artigianato, design e sport, distribuiti nell’arco di tutto il 2014. Il primo di questi eventi celebrativi ha già avuto luogo: si tratta del FRICOntest, concorso tra i ristoranti del Fvg per stabilire il “re” del frico. Un’iniziativa che ha riscosso un ottimo successo, con la partecipazione di 64 ristoratori provenienti da ogni angolo della regione. Il vincitore, la frasca “Da Moraccion” di Castions di Strada, è stato decretato da una giuria presieduta dal trionfatore di MasterChef Usa 2013 Luca Manfè. Banca Manzano pensa anche ai giovani. Per questo è in fase di svolgimento WOOD DOC, il concorso rivolto ai ragazzi dell’Isis Malignani di San Giovanni al Natisone, chiamati a ideare e realizzare un elemento di design in legno da impiegare nel campo vitivinicolo. I progetti saranno presentati nel corso dell’assemblea dei soci di fine maggio. Riempito lo stomaco e messa in moto la mente, BCC Manzano dà spazio anche alla pratica sportiva per festeggiare i suoi primi 60 anni (era il 1954 quando veniva fondata l’allora Cassa Rurale ed Artigiana di Manzano). Domenica 29 giugno è in programma la BCCcletta, pedalata non competitiva riservata alle famiglie lungo il percorso che si snoda nel suo territorio. Un’occasione per fare un po’ di movimento all’aria aperta e anche per andare alla scoperta di molte aree locali in cui la banca è presente con proprie filiali. Grande chiusura il 4 ottobre, con “60, che Sballo”, serata danzante con musica anni ’60 riservata a tutti i soci e i clienti della banca. Un evento conviviale attraverso il quale Banca Manzano ringrazierà tutte quelle persone che in questi decenni hanno contribuito a renderla un istituto solido, radicato e sempre attento alle necessità di famiglie, associazioni e imprese. Intervista al Vice Presidente ASDI SEDIA: Alberto Gortani Si leggono importati segnali di ripresa del comparto della Sedia. Conferma questa sensazione? Sì, il Salone del Mobile ha dato un segnale in questa direzione. Il Distretto a Milano ha attratto molti stranieri e visitatori interessanti; le aziende sono tornate soddisfatte, con nuovi progetti e parecchi contatti. Anche i risultati di bilancio sono stabili o in crescita, insomma il momento peggiore è passato e le imprese stanno iniziando il percorso di risalita, magari faticoso ma positivo, con opportunità che a Milano si sono ben intraviste. Per noi il Salone è un momento topico dell’anno, in cui si percepisce l’andamento del mercato. Il Distretto della Sedia, tra certificazioni multisito, internazionalizzazione e Green, sta diventando un esempio a livello nazionale quale importante caso di progetti di aggregazione. Il numero importante di aziende certificate FSC PEFC per il prodotto legno, ma anche per la qualità ISO 9001, è il sintomo della capacità delle aziende di lavorare e crescere assieme. Come Asdi gestiamo ben 91 certificati in forma aggregata, e recentemente abbiamo ottenuto altri 15 certificati tra FSC e PEFC, marchi che garantiscono al consumatore l’uso di legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile e consentono la tracciabilità del materiale, requisiti sempre più diffusi e richiesti in Europa. L’obiettivo è di avere un Distretto completamente “green”. L’internazionalizzazione è una delle principali attività dell’Asdi Sedia. Quali sono le iniziative di maggior successo? Il maggiore lustro l’ha data l’operazione in Sudafrica, mercato difficile e lontano da raggiungere. É stata la prova dell’impegno e della volontà del Distretto di collaborare; anche le aziende strutturate hanno bisogno di unirsi per raggiungere obiettivi che avrebbero altrimenti costi troppo elevati. Insieme, è innegabile, si fa meglio. Cosa avete in programma a breve? Stiamo lavorando su diversi fronti: siamo in partenza per l’Arabia con un gruppo di aziende e stiamo pianificando una missione a giugno in Marocco, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio. In via di sviluppo un importante progetto con un gruppo di imprese della subfornitura per valorizzare le loro capacità produttive. Inoltre portiamo avanti attività sul territorio nazionale e regionale rendendo protagoniste le nostre aziende per farle conoscere anche al tessuto economico locale. Le aziende stanno aderendo con entusiasmo al configuratore 3D dei prodotti. Di che tipo di strumento si tratta? È uno strumento che sta diventando sempre più rilevante, il canale informatico oggi non rigurada solo l’operatore ma anhce il cliente finale, che può visluazzare l’oggetto da comprare così come lo vuole. Il Configuratore 3D dedicato alla sedia è online sul sito “Italian Chair District”, il marchio internazionale con cui l’Asdi Sedia presenta il Distretto al mondo. Permette di visualizzare il modello di una seduta personalizzandolo con diverse finiture, tessuti o pelli: basta un semplice cilck e la sedia appare in una nuova veste. Si possono aggiungere o togliere braccioli, inserire eventuali ruote, rivestirla con un altro tessuto, ruotarla di 360°, guardarla dall’alto o dal basso, e salvare un’immagine del modello personalizzato. Quali sono i punti di forza dell’ASDI? E’ una struttura giovane e dinamica, che ha avuto la capacità di aggregare le aziende e di dialogare con le istituzioni. E’ inoltre l’unico strumento della zona per riuscire a continuare ad emergere. C’è bisogno di una regia, perché le imprese da sole difficilmente hanno voglia e coraggio di fare operazione assieme. L’Asdi fa da stimolo con credibilità, trasmettendo competenza ed entusiasmo. alpe adria Nuovo Limite aL CoNtaNte Dallo scorso 1° aprile è in vigore in Slo Slovenia la nuova norma norme relative alla prevenzione del riciclaggio di denaro, per cui il limite per i pagamenti in contanti per beni venduti o servizi forniti è ora di 5.000 euro contro i precedenti 15mila. Fuga CoNtiNua oLtre CoNFiNe Il futuro per noi è bianco Latteria SoLigo - Continua la CresCita della viCina Cooperativa trevigiana, Che sCommette sui formaggi di qualità, tra i quali il montasio dop, Che però risulta anCora frenato da una promozione vittima di Campanilismi Venezia Giulia, Latteria di Soligo ha molti motivi per guardare al futuro con sguardo positivo. Infatti, il trend del fatturato è in costante crescita: 65 milioni di euro nel 2013 contro i 62,6 milioni del 2012, con una quota sempre più importante riferibile al fatturato estero, pari a 1,2 milioni, e un avanzamento anche nei mercati nazionali. Un risultato ottenuto anche grazie ad importanti accordi con la Gdo che rappresenta il canale di vendita per il 46% del fatturato, seguito dall’Horeca con il 19 per cento. L’assemblea dei soci ha così approvato un utile netto di 13.430 euro contro i 10.189 dell’esercizio precedente”. Secondo gli ultimi dati forniti da Aba Invest, nel corso del primo trimestre 2014 si starebbe confermando la tendenza che porta sempre più imprese italiane a spostarsi in Austria. In particolare, secondo l’agenzia statale per gli investimenti, le richieste da parte degli imprenditori italiani che stanno valutando seriamente di trasferirsi oltre confine si aggirerebbero tra le 60 e le 70 al mese. Premio CoNtro i Corrotti Il governo della Slovacchia ha introdotto una legge per la protezione degli informatori che denunciano episodi di corruzione, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo autunno. La corruzione è percepita come un fenomeno relativamente diffuso sia nella sfera pubblica, sia in quella privata. Chi fornirà informazioni volte a contrastarla potrà ottenere una ricompensa fino a 17.600 euro, un importo 50 volte superiore al salario minimo. La cifra sarà tuttavia pagata solo in seguito alla decisione del Ministero della Giustizia. La legge prevede la protezione dell’informatore sul luogo di lavoro, presumendo che chi parla possa essere, ad esempio, un impiegato collega di chi viene corrotto. 60 ilFRIULI BUSINESS S e il futuro del sistema caseario friulano rimane incerto, c’è chi a poca distanza ha già individuato la propria strada. È la Latteria Soligo, in provincia di Treviso. Il 10% della latte lavorato quotidianamente nei sui quattro stabilimenti proviene da stalle friulane, come spiega il presidente Lorenzo Brugnera. Come si è chiuso il 2013 per Latteria Soligo? “Il bilancio del 130° anno si è chiuso con un fatturato in crescita di 2,4 milioni di euro, confermando la cooperativa come una delle realtà lattiero casearie più importanti e più solide del Nordest. Nonostante il calo dei consumi alimentari, da una parte, e la difficile situazione della zootecnia da latte con una significativa riduzione delle stalle in Veneto e Friuli Lorenzo Brugnera, è presidente della società cooperativa Latteria Soligo In aumento il fatturato nel mercato nazionale e anche estero Quanto latte è conferito da allevatori del Friuli? “Nel 2013 gli stabilimenti di Latteria Soligo hanno confezionato e trasformato in formaggi 716mila ettolitri di latte prodotto in Veneto e Friuli Venezia Giulia: in particolare dagli allevamenti friulani arriva circa il 10% della nostra produzione giornaliera. A dimostrazione dell’importante rapporto con la base sociale, rappresentata soprattutto dai propri allevatori, il prezzo medio per il latte conferito nel 2013 ha raggiunto il picco massimo dell’ultimo decennio, con un prezzo medio di 0,473 euro al litro contro i 0,3946 euro al litro del 2004. È un dato che resta più alto del prezzo medio pagato in Lombardia, pari a 0,449 euro al litro”. Come immaginate si evolverà il settore lattierocaseario locale nei prossimi anni? “È indubbio che la situazione generale della produzione del latte in Italia MAGGIO 2014 Friuli europa Programmi oPerativi dei fondi Ue tesoro da 381 milioni di Fabio cattaruzzi nel corso del 2013 sia stata caratterizzata dall’influenza dell’evoluzione del mercato continentale. Lo sviluppo dell’export europeo verso il resto del Mondo, Cina in primis, ha ridotto le disponibilità di latte per l’industria casearia italiana. Ne è conseguito l’aumento dei prezzi sulla piazza nazionale. La prossima fine del mercato delle quote latte, quale strumento per la regolazione e il sostegno della produzione lattiera, determinerà un nuovo scenario dove sarà il mercato a regolare la produzione. Si sa per certo che le zootecnie da latte del Nord Europa sono già pronte per aumentare la produzione e soddisfare le richieste provenienti dai nuovi Paesi dell’altra parte del Mondo e, inoltre, si sta potenziando la capacità produttiva del latte in polvere per far fronte agli aumenti di produzione. Di fronte a questi scenari, il nostro latte, origine dei nostri grandi formaggi, dovrà sempre più assumere il connotato del prodotto d’eccellenza: dovrà essere un latte migliore degli altri, solo così si potrà sperare di dare dignità al nostro produttore con una adeguata remunerazione. Anche per questo, Latteria Soligo è la prima azienda del comparto ad aver ottenuto il Marchio Qualità Verificata (Qv), per latte crudo e latte alimentare, una certificazione che accerta la qualità dell’intera filiera produttiva”. Come valutate il riscontro commerciale che oggi ha il montasio dop? “Trasformare il latte in ‘prodotti perfetti’ è la mission di Latteria Soligo fin dal suo statuto fondante e proprio la gamma di formaggi freschi e stagionati si conferma il traino nel fatturato MAGGIO 2014 aziendale sfondando per la prima volta in sei anni la soglia dei 30 milioni di euro. Merito della qualità, non a caso proprio nel 2013 Latteria Soligo è stato il marchio più premiato a Caseus Veneti il concorso regionale dedicato ai formaggi. Oltre ai propri marchi storici, Latteria Soligo ha da sempre scelto di puntare sui grandi marchi Dop, fortemente legati al territorio: Casatella Trevigiana, ma anche Asiago, Montasio e Mozzarella Stg. In particolare, la denominazione Montasio Dop può ben rappresentare un biglietto da visita importante per l’area dell’intero Nordest. D’altra parte, però, il brand Montasio necessita di un’intensificazione delle attività di valorizzazione e comunicazione, così come già avvenuto per altre grandi Dop come Asiago, Grana Padano e Casatella Trevigiana. Montasio Dop è un’eccellenza che potrà affermarsi sia sui mercati interni, sia stranieri, solo se si riuscirà a fare squadra e a superare i campanilismi nella sua promozione”. la vostra coop è aperta ad acquisizioni e alleanze? “La strategia di aggregazione è proseguita fino a qualche anno fa portando la rete produttiva di Latteria Soligo a strutturarsi in 4 stabilimenti nel Veneto. L’agroalimentare del Nordest rappresenta una eccellenza del Made in Italy e per confrontarci sui mercati globali il singolo produttore ha oggi poche speranze. Per guardare realisticamente ai mercati internazionali, quindi, è necessario avere dimensioni aziendali adeguate ed essere sempre aperti a logiche di collaborazione e partnership”. Lo scorso 22 aprile l’Italia ha presentato alla Commissione Europea l’Accordo di partenariato nazionale per il periodo di programmazione 2014-2020. Tale atto, fondamentale in quanto determina quali sono gli ambiti in cui lo stato membro ha deciso di impegnare le risorse garantite dall’Unione per i prossimi sette anni, verrà analizzato dalla Commissione e sarà oggetto delle conseguenti osservazioni. L’Accordo è, in realtà, la sintesi delle attività di programmazione che ha coinvolto a ogni livello, amministrazione centrale, Regioni, enti locali, imprese e cittadini, ciascuno secondo un proprio ruolo e attraverso una serie di strumenti dedicati, dalla consultazione pubblica, ai tavoli di partenariato, fino alla vera e propria adozione di atti ufficiali. Rappresenta, pertanto, la prospettiva di crescita economica e sociale di uno Stato membro, in coerenza con gli obiettivi fissati dal Quadro strategico comune (Qsc) a livello europeo per i Fondi strutturali comunitari. Dopo le osservazioni della Commissione Europea, quindi, sarà il momento di predisporre, in via definitiva La sede della Regione a Udine ed entro il 22 luglio prossimo, i Programmi operativi (Po) da parte dei competenti enti sub statali, per l’Italia i Ministeri e le Regioni, al fine di stabilire nel dettaglio tempi, modi e finalità per realizzare, area per area, quanto indicato nell’Accordo. I numeri messi in campo dall’Accordo sono impressionanti: l’intero quadro prevede risorse assegnabili per un totale di oltre 42 miliardi di euro, questo tra programmi nazionali e regionali a valere su quattro diversi Fondi (Fesr, Fse, Feasr e Yei). La nostra Regione, sulla base di quanto indicato nell’Accordo, dovrà gestire oltre 381 milioni di euro allocati strategicamente su tre Programmi operativi, sulle direttive date dall’innovazione e sviluppo (Fesr), dalla coesione economica e sociale (Fse) e dallo sviluppo rurale (Feasr). Come anche indicato alla Commissione, gli importi e le quantificazioni definitive potrebbero subire variazioni dovute alla contemporanea implementazione e definizione dei Programmi operativi, ma il dato non dovrebbe subire sostanziali modifiche. [email protected] ilFRIULI BUSINESS 61 design Una carica di novità Salone del Mobile - L’evento di MiLano ha conferMato La sua iMportanza neLLo scenario MondiaLe e perMesso aLLe aziende di presentare ModeLLi e Linee di Fabio di bartolomei * Archiviato il Salone del Mobile 2014 di Milano, indubbiamente uno dei maggiori eventi mondiali del settore. È stata un’edizione dai numeri confortevoli in termini di risultati, grazie a un aumento complessivo dei visitatori del 13%, con circa due terzi di visitatori provenienti dall’estero. Aziende mediamente soddisfatte per il business: sembra, TO N CO S % 0 2 - quindi, essere iniziata un’inversione di tendenza positiva in termini di ripresa. biglietti da visita A parte le importanti considerazioni sul business, il Salone è, come sempre, una vetrina nella quale le aziende hanno esposto le proprie novità, e ce ne sono state veramente moltissime e interessanti. Partiamo da Kartell che si è presentata in una veste Precious, con oggetti in materiali plastici metallizzati oro, argento e rame inseriti all’interno di teke in uno stand tutto dorato. Moroso: numerosi i prodotti presentati con materiali diversi, come metallo, legno, imbottiti; tra essi la poltroncina Diatom di Ross Lovegrove, poltroncina impilabile in alluminio, che deriva la sua forma dal frustolo di una diatomea, primordiale organismo unicellulare dallo scheletro di silicio diffuso in tutti gli ambienti acquatici. La produzione adotta una tecnologia sviluppata nel settore automotive, in cui una lamie- dal 20 Aprile al 5 Luglio su tutte le nostre unità escluso il periodo dal 6 al 21 Giugno Villaggio Ducale Residence Brenta Villaggio Michelangelo Corso del Sole, 130 - I-30020 Bibione (Ve) Tel./Fax (0039) 0431 447167 E-mail: [email protected] - Web site: www.azzurrabibione.com 62 ilFRIULI BUSINESS Leggi tutto su MAGGIO 2014 ra in alluminio presso-formato assicura la massima leggerezza e resistenza. Kristalia ha presentato 1085 Chair di Bartoli Design, interessante sedia con struttura metallica, gambe in legno e rivestimento realizzato con un semplice ‘foglio’ di cuoio. Di Magis, tra i vari nuovi prodotti presentati, ho trovato particolarmente interessante Piña di Jaime Hayón, una famiglia di poltroncine e complementi con struttura metallica costituita da un intreccio di fili d’acciaio verniciati in vari colori sui quali poggiano NAUTICA Dal 1 Marzo 2014 NUOVA APERTURA ampi cuscini imbottiti per sedile e schienale. Fiam Italia ha presentato Ceralacca un ‘coffee table’ in vetro disegnato da Roberto Giacomucci. anche la mia firma Per quanto mi riguarda, quest’anno ho progettato una ventina di nuovi prodotti presentati al salone tra i quali Outline prodotta da Oliver B, tavolini in metallo con piano imbutito a mano e con un disegno tornito e verniciato in vari particolari colori iridescenti; Brigitte, sedia com- pletamente imbottita, gambe comprese e rivestita in pelle o ecopelle per Livi’t by Fiam Italia; Sound poltroncina imbottita realizzata in un’unica stampata di poliuretano morbido con gambe in legno e rivestimento in pelle e tessuto per Novas Design. Le novità, però, non sono finite qui: basti pensare che gli espositori, provenienti dall’Italia e dall’estero, sono stati ben 1.400, distribuiti su 152.300 metri quadrati suddivisi in 24 padiglioni; quindi anche quest’anno un numero di oggetti presentati grandissimo. *Industrial & Interior Designer Former Design Professor at the Architecture Faculty of Udine and Trieste University, Academy ‘Cignaroli’ of Verona www.dibartolomei.com Professionalità da 50 anni Via riva Canal de San Piero, 3 - Marano Lagunare (UD) Tel. e Fax 0431.67212 - Cell. 339.8612333 www.nauticapopesso.it - [email protected] Store nautico Ricambi, accessori, strumentazione elettronica, antivegetative Officina nautica Rimessaggio imbarcazioni Vendita e installazione motori marini Per ulteriori informazioni venite a trovarci in concessionaria MAGGIO 2014 ilFRIULI BUSINESS 63 l av o r o Good news in busta paga di alberto giorgiutti, daniele cattunar e Stefano di barbara * Il testo definitivo del Decreto Renzi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 aprile, conferma le anticipazioni del premier su modalità ed entità della misura, prevedendo la riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e alcune categorie di lavoratori assimilati attraverso il riconoscimento del cosiddetto bonus degli 80 euro mensili. La misura consiste nel riconoscimento di un credito per l’anno 2014 in favore dei percettori di reddito di lavoro dipendente e di alcune tipologie di reddito assimilato a quello di lavoro dipendente (Cocopro, stagisti, amministratori). Il premier Matteo Renzi ha dichiarato che il credito sarà strutturale, ma la norma non ne fa cenno. L’importo va riconosciuto, automaticamente, in busta paga direttamente dal datore di lavoro all’avverarsi di determinate condizioni. La prima è che questi soggetti abbiano un’imposta lorda calcolata su tali redditi (lavoro dipendente e assimilato), superiore alla sola detrazione di lavoro dipendente e che quindi tale imposta, così calcolata, sia positiva. Sostanzialmente, sono esclusi coloro che hanno un reddito fino a 8.145 euro, limite in cui il primo scaglione di imposta del 23% viene azzerato per effetto dell’applicazione delle detrazioni da lavoro dipendente e/o assimilato (evidenziamo che le notizie di stampa parlano impropriamente di euro 8.000 come limite). La seconda è che il reddito complessivo non superi i 26mila euro. Con tempestiva, ma non esaustiva circolare dell’Agenzia delle Entrate, è stato chiarito che il reddito complessivo utilizzato ai fini dell’attribuzione del bonus è al netto della prima casa di abitazione. Il bonus è pari a 80 euro, ma solo perché la prima erogazione avverrà con le paghe di maggio. La tecnica legislativa utilizzata prevede, infatti, 53,33 euro al mese. L’importo, così, è pari a 640 euro annui, che vanno poi suddivisi su 12 mesi, per chi ha un reddito da 8.001 a 24mila euro. Hanno previsto una riproporzione per chi ha un reddito annuo tra i 24.001 e i 26mila per evitare che anche in questa fascia per colpa di un euro spettassero o meno 640! meccanismo migliorabile Peccato che nel team dei tecnici non ci fosse qualcuno per inserire un meccanismo proporzionale analogo per i redditi attorno fino agli 8.145 o per inserire un’indicazione “fino a 640 euro nel limite delle imposte dovute tenendo conto delle detrazioni da lavoro”. Anche se la formulazione adottata solleva dubbi, la prima erogazione dovrà avvenire con le paghe di competenza maggio. Nel settore privato, quindi, la prima avverrà entro i primi di giugno e l’ultima entro i primi di gennaio 2015. Il reddito da valutare è quello prodotto nel 2014 e, quindi, i datori dovranno lavorare su un presunto. Un lavoratore che, per esempio, è assunto NETTO DECRETO RENZI (€ 80,00 X 8) €8.145,00 €8.145,00 NO €8.145,00 €8.146,00 €8.145,84 SI €8.785,84 €3.000,00 €19.404,00 SI € 20.044,00 €18.751,75 SI €19.391,75 €3.000,00 €20.083,00 SI ** (euro 320,00) €20.403,00 €25.000,00 €19.441,01 SI ** (euro 320,00) € 19.761,01 €26.001,00 €26.140,85 NO €26.140,85 €48.000,00 €32.787,00 NO €32.787,00 IMPONIBILE FISCALE €24.000,00 DI CUI PREMIO PRODUTTIVITA’ DETAX* Decreto renzi - Finalmente è chiaro il provvedimento del governo che Farà avere in tasca, ai lavoratori con una certa Fascia di reddito, 53,33 euro in più al mese €24.000,00 €25.000,00 * Premio Detassato Incremento Produttività MAGGIO 2014 ** Attenzione calcolo proporzionale NETTO CON DECRETO RENZI da gennaio 2014 e cessa al 30 giugno avrà diritto a percepire 320 euro di bonus in sede di conguaglio di fine rapporto e non i soli mesi, quindi, di maggio e giugno. Il datore recupererà il credito anticipato al dipendente, portandolo in deduzione prima dalle ritenute fiscali del mese, e poi, in caso di incapienza di queste ultime, dall’ammontare dei contributi previdenziali obbligatori. La norma è stata molto ben studiata in base a concetti semplici di economia, in quanto rimette in circolazione ‘soldi in busta paga’ nelle fasce di lavoratori che difficilmente riescono a risparmiarli, pertanto verrà generato un aumento dei consumi. Una delle parti meno riuscite della normativa deriva dal fatto che il datore di lavoro è obbligato a riconoscere il bonus, ma qualora il lavoratore avesse altri redditi personali (rendite, affitti, altri lavori) sarà soggetto a restituzione parziale o totale in sede di 730 tra un anno. di nuovo premiata la produttività La circolare ha anticipato, come detto, l’uscita del decreto relativo alla detassazione dei premi corrisposti ai lavoratori per l’incremento della produttività aziendale, con il quale, anche se con notevole ritardo, è stato dato il via libera allo strumento anche per il 2014: la franchigia di reddito è rimasta a 40mila di reddito, ma l’importo annuo detassabile è stato portato da 2.500 e 3.000 euro. Di fatto, i team aziendali di datori di lavoro e dipendenti che si impegnano a diventare più produttivi e di qualità saranno quelli che resteranno sul mercato e potranno percepire un netto superiore (entro i 2640.000 euro). Di certo le famiglie monoreddito con moglie o marito che percepisce 48mila euro lordi annui arrivano a un netto di 32.787 contro 40.088 di entrambi che lavorano. Allo stesso modo meglio fare i patti generazionali in cui il padre rinuncia a una parte dello stipendio a fronte della assunzione del figlio che verrà formato on the job dal padre. *Studio Giorgiutti Alberto & Associati ilFRIULI BUSINESS 65 F I S C O Ventata di ottimismo di karen garofalo Il governo Renzi ha varato il Def, acronimo di Documento di economia e finanza, contenente, fra l’altro, benefici fiscali a favore di taluni lavoratori dipendenti e imprese per oltre 11 miliardi di euro l’anno. Il Def è un documento utile per quanto riguarda l’economia e la finanza del Paese, poiché in esso è obbligatorio indicare le coperture a eventuali spese o le tasse di nuova introduzione al fine di costituire un punto d’incontro tra la politica economica nazionale e l’Unione Europea. La misura più importan- 66 ilFRIULI BUSINESS te è, senz’altro, quella che riguarda il taglio dell’Irpef sulle buste paga di 10 milioni di contribuenti che, avranno un aumento dello stipendio a decorrere dal mese di maggio prossimo. L’aumento previsto è di 80 euro al mese per i lavoratori con reddito compreso tra 16 e 24mila euro, mentre per i lavoratori con reddito compreso tra 8 e 16 mila euro l’aumento sulla busta paga sarà di 50 euro. Per mancanza di fondi nella manovra economica del 2014 sono stati esclusi i contribuenti incapienti, cioè quelli che posseggono un reddito fino a 8 mila euro annui, i quali rientrano nella cosiddetta ‘no tax area’, e i contribuenti con partite Iva Taglio di irpef e irap Il Def segna un’InversIone DI tenDenza e genera fIDucIa con redditi bassi. Altro importantissimo provvedimento riguarda il taglio del 10% dell’Irap per le imprese, la cui aliquota principale scenderà dal 3,9 al 3,5 per cento. tipo di copertura I soldi necessari per tali provvedimenti non arriveranno da nuove tasse, ma saranno reperiti dai tagli agli acquisti di beni e servizi, dalla tassazione alle banche, dalla sforbiciata sugli incentivi alle imprese, dalla riduzione degli stipendi ai manager pubblici, dai tagli di spese superflue alla Difesa, dalla vendita delle sfarzose auto blu e da altri risparmi sulla spesa pubblica da con- cordare con il commissario Cottarelli. Soddisfatto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che nella conferenza stampa ha dichiarato che con il varo del provvedimento sul bonus Irpef sono stati smentiti i ‘gufi’ e continuerà ad andare avanti come un treno per far approvare in tempi rapidi tutti gli altri provvedimenti necessari per far uscire dalla palude il nostro Paese. Anche il presidente di Confcommercio Sangalli ha detto che il governo Renzi, con l’annuncio delle riforme, ha dato una vera scossa al clima di fiducia. Per la prima volta da tre anni gli ottimisti superano i pessimisti e nella gente c’è tanta voglia di ripartire. [email protected] MAGGIO 2014 InRail S.p.A. www.inrail.it - [email protected] Sedi operative Via della Rosta, 8 I -33100 Udine Tel. +39 0432 511476 - Fax +39 0432 203149 Kolodvorska pot 8 5000 Nova Gorica - SLOVENIA Tel. +386 (0) 82059380 - Fax +39 +386 (0) 53021090 LA SOCIETÀ IN SINTESI InRail è un’Impresa Ferroviaria privata operativa dal 2009 e in grado di effettuare trasporti per tutti i tipi di merci nel nord Italia e, in partnership con altre società del settore, su tutto il territorio nazionale. La Società si posiziona tra le prime 10 Imprese Ferroviarie italiane ed è specializzata nel trasporto di materie prime, rottami ferrosi, prodotti siderurgici finiti, legname e prodotti alimentari come olio e granaglie. Con circa 100 treni a settimana trazionati, InRail è oggi un punto di riferimento nell’offerta di servizi ferroviari per l’industria siderurgica, cartaria, chimica, manifatturiera, nonché per porti, interporti e piattaforme logistiche. TRAFFICI IN ITALIA E VERSO L’ESTERO InRail è attiva nei traffici tra Italia e l’estero (in particolare, Austria e Slovenia), effettua regolarmente i propri servizi merci su numerose tratte, tra cui si ricordano Udine-Tarvisio, Osoppo-Tarvisio, San Giorgio di Nogaro-Tarvisio, Villa Opicina-Osoppo, Villa Opicina-Udine, Nova Gorica-Udine, oltre che Tarvisio-Cavatigozzi (Cremona) e Tarvisio-San Pietro in Gù (Vicenza) ed è in grado di connettere i maggiori centri ferroviari e logistici di tutto il nord Italia. COLLABORAZIONI CON ALTRE IMPRESE FERROVIARIE Oltre che con Trenitalia, InRail collabora attivamente con Rail Cargo Austria, le Ferrovie Slovene- SZ, Deutsche Bahn, Nord Cargo, SBB Cargo, LTE e Adria Transport, intrattiene rapporti commerciali e operativi con il partner italiano Ferrovie Udine Cividale e partecipa all’Impresa Ferroviaria attiva nel nord ovest FuoriMuro. PERSONALE QUALIFICATO Con sede legale e amministrativa a Genova e sedi operative a Udine e Nova Gorica, InRail si avvale oggi di un organico di oltre 70 dipendenti tra Istruttori Accreditati per la formazione del Personale, agenti esperti per le attività di verifica tecnica, di condotta e di formazione treno, nonché una sala operativa multilingua incaricata di organizzare e presidiare il traffico che si interfaccia costantemente con le reti ferroviarie italiane ed estere, i clienti, i fornitori e le altre Imprese Ferroviarie.
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