Gruppo di lavoro GESTIONE IMPIANTI DI DEPURAZIONE DICATAM - Università degli Studi di Brescia 50 a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE: INQUINANTI EMERGENTI VERIFICHE DI FUNZIONALITA’ RISPARMIO ENERGETICO Giovedì, 19 giugno 2014 Auditorium Via Dante, 1 Mortara (PV) Coordinatore: Prof. Ing. Carlo COLLIVIGNARELLI Con la collaborazione di: Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Pavia Con il contributo di: RELATORI Ing. Alessandro ABBÀ Assegnista di Ricerca di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Università di PAVIA Ing. Pier Carlo ANGLESE Direttore tecnico Gruppo CAP Holding, Assago (MI) Prof. Giorgio BERTANZA Ordinario di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Università di BRESCIA Ing. Michela BIASIBETTI Assegnista di Ricerca di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Università di BRESCIA Geom. Francesco CALZA Responsabile del settore Ricerca perdite e gestione delle pressioni, Iren Emilia S.p.A., DOT REGGIO EMILIA Ing. Matteo CANATO Assegnista di Ricerca di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Università di BRESCIA Ing. Federico CASTAGNOLA Dottorando di Ricerca di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Università di PAVIA Prof. Carlo CIAPONI Ordinario di Costruzioni Idrauliche, Presidente della Facoltà di Ingegneria, Università di PAVIA Prof. Carlo COLLIVIGNARELLI Ordinario di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Università di BRESCIA Ing. Maria Cristina COLLIVIGNARELLI Ricercatrice di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Università di PAVIA Ing. Barbara Marianna CROTTI Esperto pianificazione Servizio Idrico - ASMare S.r.l. – Gruppo ASMortara S.p.A., Mortara (PV) Ing. Luciano FRANCHINI Direttore del Consiglio di Bacino Veronese, VERONA Ing. Riccardo MONTI Tecnico reti ed impianti - ASMare S.r.l. – Gruppo ASMortara S.p.A., Mortara (PV) Prof. Sergio PAPIRI Associato di Costruzioni idrauliche, Università di PAVIA Ing. Valentino PIRAMIDE Responsabile Impianti Idrici Iren Emilia S.p.A., DOT PARMA Prof. Vincenzo RIGANTI Già Ordinario di Chimica merceologica, Università di PAVIA P.i. Francesco SIRIO Responsabile Funzione Idrico A2A Ciclo Idrico S.p.A., BRESCIA Ing. Sabrina SORLINI Ricercatrice di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Università di BRESCIA Ing. Eros TASSI Libero professionista, MILANO Dott. Enrico VESCHETTI Ricercatore, Istituto Superiore di Sanità, ROMA Ing. Chiara ZIVERI Ingegnere Iren Emilia S.p.A., DOT REGGIO EMILIA MATTINO POMERIGGIO Presiedono: P. C. Anglese , G. Bertanza 8:30 Registrazione dei partecipanti 9:00 Indirizzi di saluto 9:15 Introduzione al Convegno Carlo Collivignarelli Presiedono: C. Ciaponi, L. Franchini 9:30 Inquadramento normativo Vincenzo Riganti 9:50 Inquinanti emergenti: effetti sulla salute e monitoraggio nei sistemi di approvvigionamento idropotabile Enrico Veschetti 14:00 Indagine sul consumo energetico degli impianti di potabilizzazione Sabrina Sorlini, Michela Biasibetti 14:15 CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA E RISPARMIO ENERGETICO: ESPERIENZE DEI GESTORI - Impianti gestiti da A2A Brescia Francesco Sirio - Impianti gestiti da ENIA Parma Valentino Piramide - Impianti gestiti da ENIA Reggio Emilia Chiara Ziveri, Francesco Calza 10:10 VERIFICHE DI FUNZIONALITA’: CASI DI STUDIO CON PROBLEMATICHE QUALITATIVE EMERGENTI - Impianti gestiti da ASMare Mortara (PV) Riccardo Monti - Il caso degli impianti di Cremona Sabrina Sorlini - Il caso degli impianti di Mortara (PV) 15:15 TAVOLA ROTONDA SECONDA PARTE L’impianto di “S. Albino” Maria Cristina Collivignarelli, Alessandro Abbà L’impianto di “Piazza Marsala” Barbara Marianna Crotti L’impianto di “Guallina” Matteo Canato, Federico Castagnola - Il caso dell’impianto di Caprarola (VT) Michela Biasibetti 11:10 PAUSA 11:30 Sistemi di gestione dell’energia Eros Tassi 11:45 Consumi energetici dei sistemi di adduzione e distribuzione Sergio Papiri 12:00 TAVOLA ROTONDA PRIMA PARTE 13:00 PAUSA PRANZO 15:45 VISITA AGLI IMPIANTI DI POTABILIZZAZIONE GESTITI DA ASMortara (PV) PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA DI STUDIO Nel maggio 1998, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia, si è costituito il GRUPPO DI LAVORO sulla GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE, che coinvolge circa duecento tra ricercatori universitari e tecnici gestori di impianti, con l’obiettivo di studiare le tematiche più importanti sulla gestione degli impianti di depurazione, attraverso un’iniziativa avente carattere di continuità. Nel corso degli anni, il Gruppo di lavoro si è occupato di diverse problematiche inerenti la gestione degli impianti di depurazione e potabilizzazione: criteri di monitoraggio, verifiche di funzionalità, smaltimento dei fanghi, gestione delle acque meteoriche, costi e tariffazione, sistemi di distribuzione dell’acqua potabile, riutilizzo delle acque di scarico, certificazione ambientale, emissioni odorigene, ecc. I risultati dei lavori sono stati presentati in numerose Giornate di Studio e sono stati raccolti in volumi pubblicati da vari Editori: Il Sole 24 Ore, CIPA, Aracne, CLUB. Le verifiche di funzionalità hanno rappresentato, storicamente, uno degli aspetti più qualificanti ed innovativi della cultura tecnica dei gestori degli impianti di trattamento delle acque. Contemporaneamente, a questo argomento il mondo della ricerca ha dedicato, ormai da molti anni, particolare attenzione, tradottasi in approfondimenti teorico/pratici che hanno condotto alla messa a punto di metodologie sempre meglio perfezionate. Diverse sono le verifiche di funzionalità, applicabili all’impianto nel suo complesso o alle singole unità di trattamento. Tra queste, di interesse risultano le verifiche atte a valutare la capacità di rimozione di determinati inquinanti e il consumo di energia elettrica associato alle fasi di trattamento e alle reti di distribuzione. Le prestazioni depurative dei sistemi di trattamento risultano di particolare importanza nel caso di impianti che trattano acque caratterizzate da problematiche emergenti (presenza di arsenico, cianobatteri, cianotossine, ecc.). In aggiunta, l’efficientamento energetico rappresenta un aspetto rilevante, se si considera che In Italia il consumo totale nazionale di energia elettrica è pari a circa 300 miliardi di kWh e, di questi, si stima che circa il 2% sia assorbito dal servizio idrico integrato. Il convegno ha l’obiettivo di illustrare le problematiche della potabilizzazione delle acque, con particolare attenzione agli inquinanti emergenti, alle verifiche di funzionalità degli impianti, alle possibilità di risparmio offerte da una oculata gestione. Oltre ad un inquadramento sugli aspetti normativi, tossicologici, tecnologici e gestionali, è prevista la presentazione di diversi casi di studio, riguardanti sia l’applicazione delle verifiche di funzionalità sia l’efficientamento energetico. L’iniziativa vede l’intervento di esperti del settore della potabilizzazione delle acque e, in particolare, si segnala la partecipazione di un rappresentante dell’Istituto Superiore di Sanità. L’iniziativa è rivolta a ricercatori universitari, gestori di impianti, esponenti degli Enti di controllo e, in generale, operatori del settore. i PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO Gruppo di lavoro GESTIONE IMPIANTI DI DEPURAZIONE Cattedra di Ingegneria sanitaria-ambientale Dipartimento DICATAM, Università degli Studi di Brescia Nel maggio 1998, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia, si è costituito il GRUPPO DI LAVORO sulla GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE (che, di fatto, ha avuto origine dal 3° Seminario di Studio in Ingegneria Sanitaria-Ambientale “La gestione e l’upgrading degli impianti a fanghi attivi”, Brescia, Facoltà di Ingegneria, 4 e 5 dicembre 1997), coinvolgendo sia ricercatori universitari sia numerosi tecnici gestori di impianti, con l’obiettivo di studiare le tematiche più importanti sulla gestione degli impianti di depurazione, attraverso un’iniziativa avente carattere di continuità. Durante i primi due anni di attività, il Gruppo di lavoro si è occupato di diverse problematiche inerenti la gestione degli impianti di depurazione municipali. La rielaborazione di tutto il materiale raccolto si è concretizzata nella pubblicazione del volume “La gestione degli impianti di depurazione delle acque di scarico”, edito da Il Sole 24 Ore (ottobre 2000). Un’altra importante tematica di cui il Gruppo di lavoro si è occupato è rappresentata dal capitolato d’oneri per la gestione degli impianti di depurazione. Anche in questo caso, il lavoro è approdato ad una proposta che è stata pubblicata, come inserto speciale, sul n. 7 (2001) della rivista “Ambiente & Sicurezza” de Il Sole 24 Ore. L’attività del Gruppo di lavoro, che nel frattempo ha visto l’adesione di numerosi altri tecnici e ricercatori (oggi i partecipanti sono circa 200), si è poi rivolta verso l’approfondimento di numerose altre tematiche di attualità ed interesse. Nel corso del 2002 si è concluso il lavoro (che ha preso avvio nel gennaio 2000) relativo agli impianti di depurazione che ricevono significativi contributi in termini di acque reflue industriali (includendo in questa “categoria” sia gli impianti municipali che trattano liquami con importante componente industriale, sia gli impianti a servizio di consorzi industriali), che ha portato alla pubblicazione del volume “La gestione delle acque industriali”, edito da Il Sole 24 Ore (gennaio 2003). Nel 2003 è invece terminata l’attività del sottogruppo che si è occupato degli impianti di trattamento rifiuti liquidi, concretizzatasi nella pubblicazione del Manuale di Ingegneria sanitaria-ambientale ”La gestione degli impianti di trattamento di rifiuti liquidi”, edito da CIPA nel maggio 2005. Nel settembre 2002 sono stati avviati cinque nuovi sottogruppi, che hanno affrontato i seguenti argomenti: il trattamento e smaltimento dei fanghi di depurazione, conclusosi con la pubblicazione del volume ”L’ottimizzazione del trattamento e smaltimento dei fanghi da depurazione delle acque reflue urbane” (CIPA Editore, giugno 2004); le problematiche concernenti le acque destinate al consumo umano, che ha portato alla stesura del volume ”Acque ad uso umano: dalle acque di rete a quelle confezionate”, edito da CIPA nel dicembre 2005. Il sottogruppo ha successivamente affrontato due ulteriori tematiche: l’influenza dei sistemi di distribuzione sulla qualità delle acque potabili (che ha portato alla pubblicazione del volume “Influenza dei sistemi di distribuzione sulla qualità dell'acqua potabile”, Aracne Editrice, settembre 2007) e la rimozione dell’arsenico dalle acque ad uso umano (che si è concretizzato nella pubblicazione del volume ”L’arsenico nelle acque destinate al consumo ii PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO umano – Esperienze e applicazioni delle tecnologie di rimozione dell’arsenico e aspetti gestionali”, Ed. Flaccovio, febbraio 2011); la gestione delle acque meteoriche di dilavamento, che si è concluso con la redazione dell’omonimo volume (CIPA Editore, novembre 2006); il riutilizzo delle acque di scarico, che ha portato alla pubblicazione delle monografie “Riutilizzo delle acque reflue con destinazione d’uso Industriale” (CIPA Editore, ottobre 2007) e “Riutilizzo delle acque reflue industriali per uso interno” (CIPA Editore, novembre 2009); la certificazione ambientale nell’ambito del ciclo integrato dell’acqua, che si è concretizzato con la stesura del volume “Ecogestione nel servizio idrico integrato: elementi per l'applicazione della norma ISO 14001:04” (Aracne Editrice, gennaio 2007). Nel 2007 sono stati avviati inoltre altri due sottogruppi: il primo si è occupato della gestione dei piccoli impianti di depurazione delle acque reflue urbane ed ha pubblicato la monografia “La gestione dei piccoli impianti di depurazione” (CIPA Editore, maggio 2010), il secondo ha affrontato il problema degli odori negli impianti di depurazione e nelle piattaforme che trattano rifiuti liquidi. Successivamente, nel 2010, hanno preso avvio tre nuovi sottogruppi: il primo si è occupato della verifiche di funzionalità di impianti e infrastrutture del ciclo idrico integrato (che ha portato alla pubblicazione del volume “Impianti di trattamento acque: verifiche di funzionalità e collaudo Manuale operativo”, Hoepli Ed., ottobre 2012), il secondo ha affrontato il tema dell’autorizzazione integrata ambientale degli impianti di trattamento acque (che ha pubblicato il volume “Autorizzazione integrata ambientale – Impianti di trattamento acque e rifiuti liquidi”, CIPA Editore, ottobre 2012), il terzo quello del risparmio energetico nell’ambito del servizio idrico integrato (che ha pubblicato i volumi “Consumi elettrici ed efficienza energetica nel trattamento delle acque reflue”, Maggioli Editore, novembre 2013, e “Il risparmio energetico nei sistemi di approvvigionamento idropotabile: captazione, trattamento e distribuzione”, Maggioli Editore, giugno 2014). Infine, nel luglio 2013 sono stati avviati due nuovi sottogruppi: il primo si occupa della gestione dei processi MBR nel trattamento di reflui urbani e industriali; il secondo riguarda la massimizzazione del recupero di materia ed energia negli impianti di depurazione. Le attività del Gruppo di Lavoro Gestione Impianti di Depurazione sono aperte a chiunque sia interessato, sia che provenga da aziende private, sia che provenga da Enti pubblici, indipendentemente dal campo prevalente di attività (gestione, progettazione, ricerca, controllo ecc.). Per informazioni: Prof. Giorgio Bertanza (030 371.1301) Prof. Mentore Vaccari (030 371.1300) Sito web: http://dicata.ing.unibs.it/sanitaria/GdL/ E-mail: [email protected] - Fax: 030 3711312 iii PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO PUBBLICAZIONI Monografie Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. La gestione degli impianti di depurazione delle acque di scarico. A cura di C. Collivignarelli, V. Riganti, M. Pergetti, Ed. Il Sole 24 Ore, Milano, ottobre 2000 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Proposta di capitolato d’oneri per la gestione degli impianti di depurazione. Inserto in Ambiente & Sicurezza n. 7 (2001), 10 aprile Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. La gestione delle acque di scarico industriali. A cura di F. Avezzù, C. Collivignarelli, V. Riganti, Ed. Il Sole 24 Ore, Milano, gennaio 2003 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. La tariffazione degli scarichi industriali, n. 1 (gennaio) vol. XXXIII (2004) IA - Ingegneria Ambientale, pag. 26-42 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Ottimizzazione del trattamento e smaltimento dei fanghi da depurazione delle acque reflue urbane. A cura di G. Bertanza, R. Bianchi, M. Ragazzi, Volume Collana Ambiente, Ed. Cipa, Milano, giugno 2004 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. La gestione degli impianti di trattamento di rifiuti liquidi. A cura di C. Collivignarelli, F. Avezzù, V. Riganti, Manuale di Ingegneria ambientale, volume 5, Ed. Cipa, Milano, maggio 2005 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Acque ad uso umano: dalle acque di rete a quelle confezionate. A cura di C. Collivignarelli, S. Sorlini, Volume Collana Ambiente, Ed. Cipa, Milano, dicembre 2005 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. La Gestione delle acque meteoriche di dilavamento. A cura di G. Bertanza, S. Papiri, Manuale di Ingegneria ambientale, volume 5, Ed. Cipa, Milano, novembre 2006 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Ecogestione nel servizio idrico integrato: elementi per l'applicazione della norma ISO 14001:04. A cura di R. Canziani, E. Perotto, M. Vaccari, Aracne Editrice, Roma, gennaio 2007 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Influenza dei sistemi di distribuzione sulla qualità dell'acqua potabile. A cura di C. Collivignarelli, S. Sorlini, Aracne Editrice, Roma, settembre 2007 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Riutilizzo delle acque reflue con destinazione d’uso industriale. A cura di F. Avezzù, S. Cavallari, M. Anselmi, Volume Collana Ambiente, Ed. Cipa, Milano, ottobre 2007 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Riutilizzo delle acque reflue industriali per uso interno. A cura di M. Vaccari, M.C. Zanetti, Volume Collana Ambiente, Ed. Cipa, Milano, novembre 2009 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. La gestione dei piccoli impianti di depurazione. A cura di F. Avezzù, L. Falletti, V. Riganti, Manuale di Ingegneria Ambientale, Ed. Cipa, Milano, maggio 2010 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. L’arsenico nelle acque destinate al consumo umano – Esperienze e applicazioni delle tecnologie di rimozione dell’arsenico e aspetti gestionali. A cura di C. Collivignarelli, V. Riganti, S. Sorlini, Ed. Flaccovio, Palermo, febbraio 2011 iv PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Impianti di trattamento acque: verifiche di funzionalità e collaudo - Manuale operativo. A cura di G. Bertanza e C. Collivignarelli, Ed. Hoepli, Milano, ottobre 2012 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Autorizzazione integrata ambientale – Impianti di trattamento acque e rifiuti liquidi. A cura di C. Collivignarelli, V. Riganti, S. Sorlini, Ed. Cipa, Milano, ottobre 2012 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Consumi elettrici ed efficienza energetica nel trattamento delle acque reflue. A cura di M. Campanelli, P. Foladori, M. Vaccari, Ed. Maggioli, Santarcangelo di Romagna (RN), novembre 2013 Gruppo di lavoro “Gestione degli impianti di depurazione”. Il risparmio energetico nei sistemi di approvvigionamento idropotabile: captazione, trattamento e distribuzione. A cura di C. Collivignarelli, S. Sorlini, Ed. Maggioli, Santarcangelo di Romagna (RN), giugno 2014 LE GIORNATE DI STUDIO GdL 3a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE E L’UPGRADING DEGLI IMPIANTI A FANGHI ATTIVI” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 4-5 dicembre 1997 5a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE: aspetti normativi e sicurezza” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 9 aprile 1999 7a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE: monitoraggio, collaudo e verifiche di funzionalità” Facoltà di Scienze MM. FF. NN. - Università dell’Insubria - VARESE, 21 maggio 1999 9a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE: upgrading” Centro Convegni AMGA - GENOVA, 11 giugno 1999 10a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE: gestione, manutenzione e controllo” Università Cattolica del Sacro Cuore - PIACENZA, 28 settembre 1999 11a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE: trattamento di reflui speciali ed aspetti economici” Centro Congressi Terme di Salice - SALICE TERME (PV), 15 ottobre 1999 12a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE: linee guida per conseguire l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del servizio” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 10 dicembre 1999 15a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE: il trattamento degli scarichi industriali negli impianti pubblici: aspetti normativi ed amministrativi” PAESE (TV), 25 maggio 2001 v PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO 17a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “SCARICHI DI ACQUE REFLUE IN AREE SENSIBILI: aspetti normativi ed implicazioni e impiantistiche” Università di Bologna – BOLOGNA, 12 ottobre 2001 18a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “SCARICHI INDUSTRIALI IN FOGNATURA: pretrattamento, collettamento, tariffazione” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia – BRESCIA, 8 febbraio 2002 19a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “IMPIANTI DI DEPURAZIONE DI ACQUE DI SCARICO CON SIGNIFICATIVA COMPONENTE INDUSTRIALE: aspetti impiantistici e gestionali” Centro Convegni AMGA – GENOVA, 4 giugno 2002 20a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “IMPIANTI DI TRATTAMENTO DI RIFIUTI LIQUIDI: problematiche gestionali” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia – BRESCIA, 13 dicembre 2002 22a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE: ottimizzazione del trattamento-smaltimento dei fanghi” Aula del Quattrocento, Università di Pavia – PAVIA, 26 giugno 2003 23a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “La gestione degli impianti di depurazione: IL RIUTILIZZO DELLE ACQUE REFLUE RISPARMIO IDRICO E RIDUZIONE DELL’IMPATTO SULL’AMBIENTE (DM del 12/06/03 n° 185)” Palazzo Cittanova, CREMONA, 20 novembre 2003 24a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia – BRESCIA, 12 dicembre 2003 25a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “ECOGESTIONE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: elementi per una certificazione ambientale” Politecnico di Milano, sede di Como - COMO, 2 aprile 2004 26a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “La gestione degli impianti di depurazione: IL RIUTILIZZO DELLE ACQUE REFLUE ASPETTI IMPIENTISTICI E GESTIONALI” Centro congressi VeronaFiere, VERONA, 16 aprile 2004 27a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale "POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE: aspetti normativi, tecnici e gestionali" Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 11 febbraio 2005 28a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO: un approccio integrato” Università dell’Insubria, Facoltà di Scienze MM.FF.NN. – VARESE, 6 maggio 2005 29a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale "INFLUENZA DEI SISTEMI DI DISTRIBUZIONE SULLA QUALITÀ DELL’ACQUA POTABILE" Centro Convegni AMGA –GENOVA, 18 novembre 2005 30a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale "LA GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO NELLE AREE URBANE E INDUSTRIALI" Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 3 febbraio 2006 vi PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO 31a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: potenzialità e limiti” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 12 maggio 2006 32a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “IL RISPARMIO IDRICO IN AZIENDA: aspetti impiantistici e gestionali” Centro Incontri Regione Piemonte – TORINO, 14 luglio 2006 33a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “L’ARSENICO NELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO. Nuove tecnologie di rimozione: esperienze ed applicazione” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 6 luglio 2007 34a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “IL RIUTILIZZO DELLE ACQUE REFLUE URBANE E INDUSTRIALI” Palazzo Cittanova - CREMONA, 29-30 ottobre 2007 35a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEI FANGHI DI DEPURAZIONE: aspetti tecnici, economici e di pianificazione” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 30 novembre 2007 36a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEI PICCOLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE” Piacenza EXPO - PIACENZA, 11 aprile 2008 37a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “10 ANNI DI ATTIVITA' DEL GRUPPO DI LAVORO GESTIONE IMPIANTI DI DEPURAZIONE: prospettive future” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 28 novembre 2008 38a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “L’ARSENICO NELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO: tecnologie di rimozione e aspetti gestionali” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 10 luglio 2009 39a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “L’ARSENICO NELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO: aspetti sanitari, tecnologici e gestionali” Aula Magna del Rettorato - Università della Tuscia - VITERBO, 10 dicembre 2009 40a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “LA GESTIONE DEI PICCOLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE: aspetti gestionali” Fieraverona - VERONA, 28 maggio 2010 41a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale “VERIFICHE INNOVATIVE PER LA FUNZIONALITÀ DEL CICLO IDRICO INTEGRATO E DEL TRATTAMENTO DI RIFIUTI LIQUIDI” Auditorium (Scuole Medie) - MORTARA (PV), 29 settembre 2010 42a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale "GLI ODORI NEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE DI SCARICO E DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI LIQUIDI: aspetti tecnici e normativi" Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 29 ottobre 2010 vii PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO 43a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale: "LE VERIFICHE DI FUNZIONALITÀ COME STRUMENTO PER L'OTTIMIZZAZIONE DI IMPIANTI E INFRASTRUTTURE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO" Palazzo Cittanova - CREMONA, 27 gennaio 2011 44a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale: "GESTIONE DEI FANGHI DI DEPURAZIONE: INTERVENTI E PROSPETTIVE" Dogana Veneta - LAZISE (VR), 9 giugno 2011 45a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale: "RISPARMIO ENERGETICO NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO" Ecomondo 2011, Fiera di Rimini - RIMINI, 11 novembre 2011 46a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale: “AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 2 dicembre 2011 47a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale: “LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DEGLI ODORI NEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO ACQUE E RIFIUTI LIQUIDI” Facoltà di Ingegneria - Università di Brescia - BRESCIA, 12 ottobre 2012 48a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale: “IMPIANTI DI TRATTAMENTO ACQUE: VERIFICHE DI FUNZIONALITÀ E COLLAUDO” Centro Servizi Banco Popolare - VERONA, 14 giugno 2013 49a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale: “RISPARMIO ENERGETICO NEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA” Sala Convegni AMGA - GENOVA, 23 ottobre 2013 50a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale: “POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE: INQUINANTI EMERGENTI, VERIFICHE DI FUNZIONALITA’, RISPARMIO ENERGETICO” Auditorium – MORTARA (PV), 19 giugno 2014 viii INDICE 50a Giornata di Studio di Ingegneria SanitariaAmbientale POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE: INQUINANTI EMERGENTI VERIFICHE DI FUNZIONALITA’ RISPARMIO ENERGETICO MORTARA (PV) 19 giugno 2014 Vincenzo Riganti Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti. Considerazioni normative Enrico Veschetti, Luca Lucentini Inquinanti emergenti: effetti sulla salute e monitoraggio pag. 2 nei sistemi di approvvigionamento idropotabile Verifiche di funzionalità: casi problematiche qualitative emergenti Sabrina Sorlini Maria Cristina Collivignarelli, Alessandro Abbà Barbara Marianna Crotti Matteo Canato, Federico Castagnola di studio pag. 1 con - Il caso degli impianti di Cremona pag. 3 - Il caso degli impianti di Mortara (PV): L’impianto di “S. Albino” pag. 4 L’impianto di “Piazza Marsala” L’impianto di “Guallina” pag. 6 pag. 7 Michela Biasibetti - Il caso dell’impianto di Caprarola (VT) pag. 8 Eros Tassi Sistemi di gestione dell’energia pag. 9 Carlo Ciaponi, Sergio Papiri Consumi energetici distribuzione dei sistemi di adduzione e pag. 10 ix INDICE Sabrina Sorlini, Michela Biasibetti Indagine sul consumo energetico degli impianti di pag. 11 potabilizzazione Consumi di energia elettrica e risparmio energetico: esperienze dei gestori Francesco Sirio - Esempi di upgrading e miglioramento dell’efficienza pag. 12 energetica. Sistemi di approvvigionamento idropotabile: i casi di Brescia. Valentino Piramide - La riduzione dei consumi energetici risultanti pag. 13 dall’upgrading dell’impianto di denitrificazione della Centrale Idrica Marore a servizio dell’acquedotto della Città di Parma Francesco Calza, Federico Ferretti, Chiara Ziveri - L’esperienza di Iren Reggio nella riduzione dei consumi pag. 14 energetici nel settore acquedottistico Riccardo Libero Monti - I consumi energetici dei potabilizzatori gestiti da pag. 15 ASMare s.r.l. – Upgrading impiantistico dell’acquedotto di Cergnago 50a Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico A cura del Gruppo di Lavoro “Gestione impianti di depurazione” x 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti. Considerazioni normative. Vincenzo Riganti Dipartimento di Chimica Università di Pavia, via Taramelli, 12, 27100 Pavia e-mail: [email protected] Riassunto Dopo una sommaria illustrazione della normativa italiana, vengono classificate le diverse tipologie di inquinanti emergenti nelle acque destinate al consumo umano e sono descritti e discussi alcuni casi: dallo ione clorito, all’arsenico, ai contaminanti biologici, ad altri contaminanti. Si ricorda che la recente direttiva 2013/39/EC stabilisce un elenco di controllo di sostanze per le quali è necessario raccogliere dati di monitoraggio a livello di Unione allo scopo di facilitare i futuri esercizi di definizione delle priorità d’intervento ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 2, della direttiva 2000/60/CE e rappresenta un importante progresso necessario per gestire la problematica delle sostanze prioritarie ed emergenti. 1 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Inquinanti emergenti: effetti sulla salute e monitoraggio nei sistemi di approvvigionamento idropotabile Enrico Veschetti, Luca Lucentini Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria, Viale Regina Elena 299, 00161 Roma, e-mail: [email protected] Riassunto La presenza di contaminanti e/o inquinanti non convenzionali all’interno di acque superficiali e sotterranee da destinare al consumo umano costituisce una problematica di notevole interesse in ambito tecnico-scientifico, in relazione ai possibili effetti avversi che tali composti sarebbero in grado di produrre sulla salute umana. Alcuni di essi sono capaci di interferire con il sistema endocrino mentre altri hanno evidenziato effetti genotossici, neurotossici o allergizzanti. Caratteristica comune di tali sostanze è la loro presenza nelle acque in concentrazioni molto basse, variabili da qualche ng/L a pochi μg/L. Tali inquinanti/contaminanti prendono il nome generico di “composti emergenti”, poiché oggetto di nuovo o rinnovato interesse da parte della comunità scientifica internazionale. La maggior parte di essi non sono stati ancora normati o sono in fase, più o meno avanzata, di valutazione; per alcuni sono stati recentemente adottati limiti più restrittivi di quelli applicati in passato, a seguito dell’evoluzione delle ricerche e degli studi effettuati da diverse organizzazioni, prima fra tutte l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’Unione Europea ha recentemente aggiornato la Direttiva sulle sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque, inserendo nel primo elenco di controllo nuove sostanze, al fine di raccogliere dati sulla loro diffusione ambientale. In generale rientrano nella famiglia dei composti emergenti quelli: di recente scoperta nelle fonti di approvvigionamento (ad es. prodotti per la cura e l’igiene personale, farmaci ad uso umano e veterinario, droghe d’abuso, composti perfluorurati, cromo esavalente); di recente diffusione in seguito a cambiamenti tecnologici non direttamente correlati alle acque (ad es. benzene e metil terz-butil etere introdotti in sostituzione del piombo nelle benzine); specificamente correlati ai materiali in contatto con le acque destinate al consumo umano durante il trattamento (ad es. impurezze metalliche nei disinfettanti, nei coagulanti, etc.; clorito e clorato; nitrosammine) o la distribuzione (ad es. monomeri residui, piombo e nichel rilasciati dai prodotti da costruzione); divenuti critici in seguito al cambiamento della normativa sulle acque (ad es. arsenico e vanadio); derivanti dall’implementazione di nuove tecnologie (ad es. nanomateriali); più o meno correlabili ai cambiamenti climatici (ad es. cianotossine). Completano il quadro i “patogeni emergenti”, ovvero alcune specie microbiologiche verso le quali, in anni recenti, è stata rivolta particolare attenzione in seguito al diffondersi di epidemie idrodiffuse (ad es. Giardia lamblia, Cryptosporidium e Legionella). 2 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Verifiche di funzionalità: casi di studio con problematiche qualitative emergenti Il caso degli impianti di Cremona Sabrina Sorlini Ingegneria, Università degli Studi di Brescia Via Branze 43, 25123 Brescia e-mail: [email protected] Riassunto L’avviamento di un nuovo impianto di potabilizzazione necessita di una serie di verifiche mirate ad accertarne il corretto funzionamento. Tali operazioni costituiscono il collaudo funzionale volto a determinare la conformità dell’impianto realizzato con il progetto approvato, la corretta funzionalità dei diversi processi di trattamento dell’acqua, le caratteristiche dei residui originati dal processo (fanghi, soluzioni rigeneranti, acque di controlavaggio, ecc.) nonché l’idoneità dell’impianto a garantire all’acqua i requisiti di qualità richiesti dalla norma vigente (D. Lgs. 31/01) e il rispetto di tutte le norme che ne regolano il funzionamento e la compatibilità ambientale. Non esiste una procedura definita per il collaudo funzionamento ma piuttosto vi sono diverse verifiche, alcune delle quali standardizzate, che devono essere adeguatamente integrate tra di loro per la verifica della corretta funzionalità dei comparti di trattamento. Questo contributo presenta le principali verifiche utili nelle operazioni di collaudo funzionale di un sistema di potabilizzazione di tipo “tradizionale” basato su trattamenti di tipo fisico e chimico convenzionale (filtrazione granulare, coagulazione/flocculazione/, filtrazione su carbone attivo, ossidazione chimica e disinfezione). 3 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Verifiche di funzionalità: casi di studio con problematiche qualitative emergenti – Il caso degli impianti di Mortara L’impianto di “S. Albino” Maria Cristina Collivignarelli, Alessandro Abbà Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, DICAR, Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Pavia, Via Ferrata 1, 27100 Pavia e-mail: [email protected]; [email protected] Riassunto La potabilizzazione delle acque può essere conseguita attraverso schemi di trattamento diversamente articolati, in funzione delle caratteristiche dell’acqua grezza da trattare. Gli strumenti utili per individuare malfunzionamenti/problematiche degli impianti e, quindi, più nello specifico per controllare la qualità delle acque destinate al consumo umano e delle rese depurative di un impianto sono le verifiche di funzionalità (interventi di tipo gestionale) che prevedono la stesura di idonei piani di monitoraggio e controlli interni, nonché l’effettuazione di specifiche prove sperimentali, direttamente sull’impianto o a scala di laboratorio, a seguito delle quali si può ricorrere a modifiche impiantistico/gestionali che spesso consentono notevoli risparmi nei costi di investimento. L’impianto oggetto di studio, realizzato nel 2001, fornisce acqua, insieme ad altri tre impianti, alla città di Mortara (PV); la fonte di approvvigionamento di acqua grezza per tale impianto è la falda acquifera sotterranea (ad una profondità di circa 200 m). La potabilizzazione di tale acqua viene conseguita, da progetto, attraverso lo schema di trattamento riportato in Figura 1. SERBATOIO PENSILE PRE OSSIDAZIONE FILTRO A SABBIA (BIOFILTRO) OSSIDAZIONE CHIMICA con O3 ADSORBIMENTO SU CARBONE ATTIVO DISINFEZIONE con ClO2 Fig. 1 – Filiera di trattamento di S.Albino – Mortara (PV). Lo studio, eseguito attraverso un idoneo monitoraggio e l’applicazione di opportune prove sperimentali (l’approccio metodologico seguito è riportato in Figura 2), ha evidenziato che: - i principali inquinanti critici sono risultati: NH4+ (0,6 mg/L); Mn (71 μg/L); As (12 μg/L); - la nitrificazione biologica avviene nel comparto di filtrazione su carboni attivi e non, come previsto da progetto, nei filtri a sabbia (biofiltri); risulta inoltre necessario il ripristino del materiale di riempimento dei filtri a sabbia. Allo scopo di rimuovere contestualmente l’arsenico e l’ammoniaca (per via biologica), si è prevista l’introduzione di una biofiltrazione su supporto misto quarzite/pirolusite; - l’ozono è risultato non sostenibile economicamente per la rimozione del manganese; 4 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico - l’unità di filtrazione su carboni attivi (che nel passato ha avuto la funzione di reattore biologico incontrollato, anche a causa della presenza, a monte, di una fase di ossidazione con ozono) è stata sostituita con una filtrazione mista quarzite/GAC in qualità di affinamento. FASE PRELIMINARE: Definizione stato di fatto FASE 1: Monitoraggio routinario FASE 2: Monitoraggio intensivo FASE 3A: Verifiche di funzionalità funzionalità FASE 3B: Prove sperimentali OTTIMIZZAZIONE Fig. 2 – Approccio metodologico utilizzato nel corso della sperimentazione. 5 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Verifiche di funzionalità: casi di studio con problematiche qualitative emergenti – Il caso degli impianti di Mortara L’impianto di “Piazza Marsala” Barbara Marianna Crotti ASMare srl – ASMia srl Via Tiziano Vecellio 540 , 27036 Mortara (PV) e-mail: [email protected] Riassunto Le verifiche qui brevemente descritte riportano l’esperienza condotta presso l’impianto di potabilizzazione di Piazza Marsala, sito nella città di Mortara (PV), e gestito da ASMare srl. Per valutare la funzionalità dell’impianto di Piazza Marsala è stato applicato un approccio di verifica sviluppato in fasi progressive. Durante la prima fase si è focalizzata l’attenzione sul recupero dei dati gestionali e di monitoraggio “routinario” degli ultimi sette anni (dal 2005 al 2012) al fine di ricostruire lo stato di fatto dell’impianto (configurazione impiantistica, dati geometrici, dati operativi, dosaggio dei reagenti, ecc.) ed identificare le criticità presenti sia nell’acqua grezza sia in quella trattata. I principali inquinanti critici sono risultati: NH4+ (0,8 mg/L); Mn (93 μg/L); As (12 μg/L). In seguito è stato condotto un monitoraggio intensivo in modo da indagare sulla funzionalità di ogni singolo comparto della filiera. Sono state inoltre condotte delle verifiche sperimentali di funzionalità al fine di valutare possibili soluzioni delle problematiche emerse. In particolare per la rimozione dell’arsenico si è optato per la precipitazione chimica. A tale scopo, è stato previsto uno snellimento della filiera prevendendo dapprima lo spegnimento di alcune fasi di trattamento non tecnicamente ed economicamente sostenibili (ozonizzazione ed adsorbimento su carbone attivo) ed in seguito l’immissione di un coagulante e la messa in servizio di uno stadio di affinamento (filtrazione bistrato quarzite/carbone attivo) per garantire la rimozione dei precipitati (arseniati), contestualmente è stato registrato un miglioramento della qualità dell’acqua erogata. Infine sono state caratterizzate le acque derivanti dai controlavaggi degli stadi filtranti presenti nella filiera di trattamento e sono state confrontate con i limiti per il riutilizzo agricolo (Tabella 1) e per uso idropotabile. L’interpretazione di questi risultati ha permesso di individuare le criticità e valutare le tecnologie sostenibili nell’ottica di riutilizzare l’acqua di controlavaggio per gli scopi previsti. Parametro SST COD Fosforo tot. Ammoniaca Fe Mn As Unità di misura [mg/L] [mg/L] [mg/L] [mg/L] [mg/L] [mg/L] [mg/L] Limite D.Lgs. 185/03 10 100 2 2 2 0,2 0,02 Controlavaggio filtri biologici-campione medio 26 28 0,73 0,43 0,13 0,07 0,03 Controlavaggio filtri carbone attivo-campione medio 178 49 11 0,13 9,9 0,13 0,66 Tab. 1 – Caratterizzazione delle acque di controlavaggio (tal quali – campione medio) e confronto con i limiti per il riutilizzo agricolo. 6 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Verifiche di funzionalità: casi di studio con problematiche qualitative emergenti – Il caso degli impianti di Mortara L’impianto di “Guallina” Matteo Canato1, Federico Castagnola2 1 Dipartimento Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica, Università degli Studi di Brescia, Via Branze 43, 25123 Brescia e-mail: [email protected] 2 Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, DICAr, Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Pavia, Via Ferrata 1, 27100 Pavia Riassunto Le verifiche di funzionalità rappresentano un utile strumento per il gestore al fine di indirizzare le scelte gestionali e gli interventi di upgrading delle filiere di trattamento. Nel presente studio è riportata l’esperienza maturata su un impianto di potabilizzazione di piccole dimensioni sito nella frazione Guallina di Mortara (PV). L’impianto tratta acqua proveniente da una falda acquifera sotterranea e la potabilizzazione è conseguita, secondo progetto, tramite lo schema di processo riportato in Figura 1. Fig. 1 – Filiera di trattamento della Guallina – Mortara (PV). L’impianto è stato quindi sottoposto ad un monitoraggio routinario, intensivo e verifiche di funzionalità ad hoc dalle quali è emerso che: - i filtri biologici, pur garantendo la qualità dell’acqua in rete, presentano prestazioni variabili; - il materiale di riempimento dei due filtri biologici è differente sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi; - sebbene vi sia l’ossidazione dell’arsenico da parte della pirolusite, le rese di rimozione risultano limitate. Al fine di garantire una minor concentrazione di arsenico in uscita dall’impianto, è stata avviata una sperimentazione a scala pilota, partita nell’ottobre 2013 e tuttora in corso, per valutare l’efficacia del processo di adsorbimento su GFH (Granular Ferric Hydroxide) e valutare l’eventuale rigenerazione. Dai risultati preliminari si è visto che il GFH permette elevate rese di rimozione dell’arsenico (sia in forma trivalente che pentavalente). In Figura 2 è riportata la filiera di processo ipotizzata. Fig. 2 – Filiera di trattamento ipotizzata. 7 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Verifiche di funzionalità: casi di studio con problematiche qualitative emergenti. Il caso dell’impianto di Caprarola (VT) Michela Biasibetti Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica, Università degli Studi di Brescia, Via Branze 43, 25123 Brescia e-mail: [email protected] Riassunto L’impianto di potabilizzazione di Caprarola (VT), a servizio di una popolazione di circa 5.600 abitanti, preleva acqua dal Lago di Vico. L’acqua grezza, principalmente contaminata da cianobatteri, cianotossine e arsenico, viene sollevata ad un serbatoio ed inviata all’impianto di trattamento dove prosegue per gravità. La filiera di trattamento è la seguente: filtrazione su sabbia, adsorbimento su carbone attivo granulare (GAC), filtrazione su ossido ferrico granulare (GFO) e disinfezione con ipoclorito di sodio. Al fine di ottimizzare l’efficienza di rimozione dei cianobatteri e delle cianotossine e valutare la possibilità di effettuare un upgrading impiantistico e/o gestionale, sono state eseguite alcune verifiche di funzionalità alla scala di laboratorio e alla scala reale. In particolare, è stata effettuata la verifica di funzionalità della fase di chiariflocculazione: questa fase, non presente nella filiera di trattamento attuale dell’impianto, è stata simulata alla scala di laboratorio al fine di valutare un possibile upgrading dell’impianto per ottimizzare l’efficienza di rimozione dei cianobatteri presenti nell’acqua da trattare; la verifica è stata condotta mediante prove di Jar Test, che hanno l’obiettivo di determinare il dosaggio ottimale dei reagenti coagulanti e le condizioni operative ottimali del processo di trattamento. Inoltre, sono state effettuate le verifiche di funzionalità delle fasi di filtrazione granulare e adsorbimento su GAC: queste verifiche consentono di determinare la durata dei cicli di filtrazione e sono finalizzate all’ottimizzazione dei controlavaggi dei filtri a sabbia e dei filtri GAC presenti nella filiera di trattamento dell’impianto. 8 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Sistemi di Gestione dell’Energia Eros Tassi Libero professionista iscritto all’Ordine Ingegneri Monza e Brianza, V.le Repubblica 33 20835 Muggiò (MB) email [email protected] Riassunto L’intervento prende spunto dai contributi apportati nella stesura del testo “Il risparmio energetico nei sistemi di approvvigionamento idropotabile: captazione, trattamento e distribuzione”, preparato nell’ambito deilavori del sottogruppo risparmio energetico nel servizio idrico integrato. In particolare ci si riferisce al Capitolo 5: “La gestione sistematica dell’energia nel servizio idrico integrato”, per il quale si è diramato ad alcuni gestori del settore un questionario, volto a stabilire il livello di penetrazione del concetto di gestione sistematica. Lo sfruttamento delle opportunità tecnologiche richiede programmi di gestione, organizzazione degli interventi, monitoraggio continuo e motivazione del personale e può essere colto al meglio solo possedendo processi e sistemi atti a stabilire e perseguire gli obiettivi più adatti alla propria attività. Qualunque organizzazione può creare un proprio Sistema di Gestione dell’Energia; la norma ISO UNI EN 50001 in questo senso fornisce indicazioni, pur rispettanndo le caratteristiche che contraddistinguono una data organizzazione. La conformità alla norma consente anche alcune agevolazioni nel regime dei Titoli di Efficienza Energetica; in Italia i siti certificati ISO 50001 sono circa 230, contro ad esempio gli oltre 3000 riscontrabili in Germania (febbraio 2014). Il primo passo verso una gestione sistematica dell’energetica è l’esecuzione di un audit energetico, con relativa diagnosi e pianificazione che consideri sinergie, priorità tra le possibilità di intervento emerse e gli altri vincoli connessi all’attività. Anche per i requisiti di un audit e di una diagnosi esistono norme che possono dare un aiuto suggerendo requisiti efficaci. 9 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Consumi energetici dei sistemi di adduzione e distribuzione Carlo Ciaponi e Sergio Papiri Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Università degli Studi di Pavia, Via Ferrata,1, 27100 Pavia e-mail: [email protected] - [email protected] Riassunto I consumi energetici legati alla gestione dei sistemi acquedottistici, fognari e di depurazione rappresentano un’aliquota molto significativa dei costi di gestione di tali sistemi. Chiara Ziveri et al. (2013) riportano che la spesa per il consumo complessivo di energia elettrica nel servizio idrico integrato di Reggio Emilia nell’anno 2012 ha rappresentato il 37% dei costi operativi diretti di gestione e che il consumo è risultato suddiviso al 50% tra il settore acquedottistico e il settore fognatura e depurazione. Sirio F. (2013) riporta che i consumi complessivi di energia elettrica di A2A Ciclo Idrico sono per il 65% connessi con il settore funzionale acquedotto e per il restante 35% con i settori funzionali fognatura e depurazione. L’impiego di energia in un sistema acquedottistico varia in funzione di fattori oggettivi strettamente legati alle caratteristiche del territorio da servire e alla fonte di approvvigionamento, ma anche in funzione di scelte effettuate in fase di progettazione ed esercizio. Un consistente risparmio energetico è conseguibile mediante scelte progettuali e gestionali oculate. Tali scelte consistono essenzialmente in un adeguamento strutturale delle reti che consenta una riduzione delle pressioni nei nodi di alimentazione e in tutta la rete, nella riduzione delle perdite idriche, in una politica informativa e tariffaria che porti ad una riduzione dei consumi idrici, nell’impiego di inverter negli impianti di pompaggio in rete, nell’impiego di apparecchiature elettromeccaniche ad elevata efficienza energetica, nell’impiego di elettropompe ad alto rendimento idraulico. È possibile stabilire una graduatoria di efficacia degli interventi in funzione dei comparti del ciclo idrico nei quali l’intervento genera risparmio energetico. L’intervento più efficace, in quanto consente di ridurre i consumi in tutti i comparti del ciclo idrico, dall’approvvigionamento della risorsa fino al trattamento delle acque reflue, è rappresentato dal contenimento dei consumi. A seguire abbiamo gli interventi di riduzione delle perdite idriche, che hanno effetto su tutti i comparti del sistema acquedottistico (approvvigionamento, potabilizzazione, distribuzione). 10 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Indagine sul consumo energetico negli impianti di potabilizzazione Sabrina Sorlini, Michela Biasibetti Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica, Università degli Studi di Brescia, Via Branze 43, 25123 Brescia e-mail: [email protected] Riassunto Vengono presentati i risultati di un’indagine condotta presso dieci enti gestori riguardante i consumi di energia elettrica all’interno di 108 sistemi di approvvigionamento idropotabile. Nell’indagine è stato possibile raccogliere i dati di consumo complessivo di energia elettrica riferito all’intero sistema di approvvigionamento (comprensivo di adduzione, trattamento e distribuzione). I risultati hanno evidenziato una richiesta di energia maggiore negli impianti che trattano acque sotterranee rispetto a quelli per acque superficiali. Inoltre, il consumo complessivo di EE non risulta influenzato dal livello di complessità dell’impianto. Le fasi di sollevamento hanno una evidente influenza sul consumo complessivo di EE. Infine, come prevedibile, all’aumentare della potenzialità dell’impianto (sia in termini di volume d’acqua emunta, sia in termini di popolazione civile servita), il consumo specifico di energia per metro cubo di acqua emunta risulta pressoché costante. A valle dell’indagine, vengono presentati alcuni casi di studio relativi ad impianti di potabilizzazione oggetto di un monitoraggio specifico sui consumi. I dati mostrano che il consumo di energia elettrica nella fase di trattamento è variabile tra il 5 e il 25% del consumo complessivo (comprensivo di adduzione, trattamento e distribuzione) e che la condizione di minore consumo (5% del consumo totale) si verifica nel caso di un impianto con semplice filtrazione su sabbia mentre il maggiore consumo (25% del consumo totale) si verifica in un impianto che applica il trattamento ad osmosi inversa. Infine, rispetto al consumo di energia elettrica associato ai soli trattamenti, le fasi più energivore risultano l’ossidazione ad aria/ozono e la filtrazione su sabbia, oltre ovviamente al caso dell’osmosi inversa. 11 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico Esempi di upgrading e miglioramento dell’efficienza energetica. Sistemi di approvvigionamento idropotabile: i casi di Brescia. Francesco Sirio A2A Ciclo Idrico S.p.A., via Lamarmora 230 – 25125 Brescia e-mail: [email protected] Riassunto Per il conseguimento di risparmi economici A2A Ciclo Idrico, da tempo, ha messo in atto numerosi interventi per ottenere recuperi di energia, attuando sia sostanziali modifiche ai processi, sia installando apparecchiature che concorrono a garantire le migliori performance all’impianto. Questa presentazione riassume le risultanze del risparmio energetico, conseguite con due tipologie d’interventi di upgrading effettuati sugli impianti di captazione e ripompaggio dell’acqua per uso idropotabile. Le due tipologie d’interventi riguardano: l’installazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza in un impianto di captazione e pompaggio dell’acqua in rete; la sostituzione di un’elettropompa con motore ad alta efficienza IE3 presso una stazione di ripompaggio installata sulla rete di distribuzione. Si è proceduto con prove in campo, effettuate con “step test”sulle portate di funzionamento degli impianti, rilevando gli assorbimenti elettrici ante e post gli interventi; correlando i risultati delle prove alle ore di funzionamento annuo degli impianti, è stato possibile calcolare il relativo costo energetico e confrontarlo con il costo energetico ante prova. Le prove sono state eseguite applicando la procedura analitica prevista dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico. I risultati conseguiti hanno evidenziato il rientro nel breve periodo dell’investimento, ottenendo per il periodo di vita dell’impianto sensibili riduzioni dei costi energetici. 12 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico La riduzione dei consumi energetici risultanti dall’upgrading dell’impianto di denitrificazione della Centrale Idrica Marore a servizio dell’acquedotto della Città di Parma Valentino Piramide Funzione Impianti Idrici di Iren Emilia S.p.A. DOT Parma, Gruppo Iren Strada Santa Margherita 6/A, 43121 Parma [email protected] Riassunto L’impianto di denitrificazione della Centrale Idrica Marore è entrato in funzione nel 1996 quando, in seguito all’incremento della concentrazione dei nitrati nell’acqua emunta dal campo pozzi di Marore, si è reso necessario il trattamento per il rispetto del limite di 50 mg/l dell’acqua destinata agli usi idroprotabili; il trattamento è ad osmosi inversa e risulta una sezione impiantistica strategica del complesso sito idrico Centrale Idrica Marore con il quale viene alimentata la rete idrica dell’area Sud della città di Parma, una porzione significativa dell’acquedotto del Comune di Montechiarugolo e, in caso di emergenza, la rete Centro-Nord dell’acquedotto di Parma. L’impianto di denitrificazione è costituito da n. 2 linee poste in parallelo denominate Linea A e Linea B, ciascuna in grado di trattare una portata nominale di 110 m3/h di acqua grezza con un recupero nominale del 60%, ovvero di produrre 66 mc/h di acqua permeata e 44 m3/h di acqua concentrata. A partire dall’anno 2010 e fino all’agosto 2012, grazie all’implementazione delle innovazioni rese disponibili dallo sviluppo tecnologico nel settore del trattamento ad osmosi inversa, sono stati realizzati importanti interventi di manutenzione straordinaria finalizzati al mantenimento degli obiettivi di produzione nominale dello stesso impianto e alla riduzione del consumo sia di energia elettrica che di reagenti chimici. 13 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico L’esperienza di Iren Reggio nella riduzione dei consumi energetici nel settore acquedottistico Francesco Calza, Federico Ferretti, Chiara Ziveri Iren Emilia S.p.a. – Gruppo Iren Via Nubi di Magellano, 30 - 42123 Reggio Emilia e-mail: [email protected] Riassunto In questo contributo vengono presentate le misure che Iren Reggio adotta da oltre dieci anni per il contenimento sistematico dei consumi energetici nel settore acquedottistico. Il risparmio energetico rappresenta, infatti, uno degli obiettivi fondamentali nella gestione del servizio idrico integrato, poiché costituisce una delle voci di maggior impatto nei costi operativi, senza trascurare gli effetti ambientali in termini di diminuzione delle emissioni di gas serra. Il progressivo contenimento dei consumi elettrici in ambito acquedottistico che Iren Reggio è riuscita ad ottenere è stato reso possibile grazie al rinnovo di numerosi pompaggi con macchine più efficienti e ad alto rendimento, alle modifiche impiantistiche sul piping all’interno delle centrali e sulle reti, alla grande attenzione rivolta alla ricerca delle perdite idriche ed alla gestione delle pressioni di rete. Le molteplici e continue attività messe in atto ed i risultati raggiunti in termini di risparmio energetico hanno permesso inoltre il conseguimento di Titoli di Efficienza Energetica già a partire dall’anno 2005 fino ad oggi. Tra i diversi progetti implementati verrà presentato il caso dell’ottimizzazione energetica dell’acquedotto di Quattro Castella. 14 50^ Giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Potabilizzazione delle acque: inquinanti emergenti, verifiche di funzionalità, risparmio energetico I consumi energetici dei potabilizzatori gestiti da ASMare s.r.l. – Upgrading impiantistico dell’acquedotto di Cergnago Riccardo Libero Monti ASMare S.r.l. controllata del Gruppo ASMortara S.p.A. Via Tiaziano Vecellio 540, 27036 – Mortara e-mail : [email protected] Riassunto Lo studio effettuato riguarda l’upgrading impiantistico e gestionale dell’acquedotto di Cergango, uno dei nove impianti di potabilizzazione gestiti da ASMare S.r.l. Si evidenzia come, a seguito dell’elevato consumo energetico specifico rilevato negli anni, nel 2011 sia stato necessario intervenire strutturalmente sull’acquedotto di Cergnago per ottimizzarne il funzionamento. Viene decritta la precedente filiera di captazione/trattamento e distribuzione mettendo in luce le inefficienze e le criticità che sono state successivamente oggetto di correzione. Tale studio si propone di illustrare come, a parità di qualità del servizio erogato al cittadino, sia stato possibile semplificare enormemente l’intero processo di approvvigionamento idropotabile, consentendo di raggiungere contestualmente diversi obiettivi: significativa riduzione del consumo elettrico specifico; risparmio della risorsa idrica; riduzione della potenza impegnata; riduzione della pressione di esercizio (minimizzazione perdite e manutenzione); semplificazione impiantistica. 15
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