Soluzioni alle anomalie più frequenti ANOMALIA 1: Problema: al momento della generazione della busta viene visualizzato il messaggio “L’elemento {http://schemi.processotelematico.giustizia.it/sicid/parte/v2}MemoriaReplica è utilizzato ma non dichiarato nella DTD o nello schema”. CAUSA: Il problema riscontrato dipende dal fatto che nell'aggiornamento degli schemi ministeriali inserito nella versione 5.0.0.7 l'atto "Memoria di Replica" non risulta più e sarà eliminato dalla lista nel prossimo aggiornamento, per cui non può essere selezionato. SOLUZIONE: L'atto corretto da utilizzare è uno degli atti già presenti "Comparsa Conclusionale Replica Ex Art.190" oppure "Deposito memorie ex art. 183 c.6 c.p.c. n.2", che corrisponde al namespace "MemoriaReplica183". ANOMALIA 2: Problema: al momento della firma dell’atto visualizzato il messaggio “Certificato non trovato oppure non valido. Impossibile firmare il documento. Signing failed: Win32 error: 87”. L'errore si presenta di solito con il sistema operativo Windows XP. SOLUZIONE 1: In molti casi il problema si può risolvere disinstallando i driver Bit4id successivi alla versione 1.2.15 eseguendo la procedura indicata, ed accertandosi di rimuovere correttamente i file come indicato al punto 2, altrimenti nel sistema rimangono i componenti non compatibili con Windows XP: 1) rimuovere il driver Bit4id presente dal pannello di controllo e riavviare il pc. 2) andare nel percorso “C:\Windows\System32” ed eliminare tutti file con estensione “.dll” che iniziano per “bit4”, effettuando la ricerca dei file “bit4*.dll”. 3) installare il driver scaricabile all’indirizzo http://212.43.96.54/bit4id_ipki_1.2.15.1.zip. SOLUZIONE 2: Installare l'Hotfix presente nella KB968730 di Microsoft (http://support.microsoft.com/kb/968730/it). Se quanto indicato non dovesse essere sufficiente si consiglia di effettuare l'upgrade del sistema operativo almeno a Windows 7. 1 ANOMALIA 3: Problema: al momento della firma dell’atto, invece di della maschera di richiesta PIN, appare una finestra con il testo: "Certificato non trovato oppure non valido" o simile dicitura. CAUSA 1: Il nome e cognome e/o il codice fiscale contenuti nel certificato utilizzato per la firma non corrispondono con quelli inseriti nel software, relativamente all’avvocato che sta firmando l’atto. SOLUZIONE 1: Verificare nella sezione ‘Dati Avvocato’ che i dati inseriti corrispondano esattamente con quelli presenti nel certificato. E’ possibile effettuare tale verifica visualizzando i certificati tramite Internet Explorer come descritto in precedenza in fondo a pag. 2. CAUSA 2: Windows non carica correttamente i certificati nello store di sistema. Per verificare il caricamento dei certificati nello store seguire i seguenti passi: 1. Aprire Internet Explorer e selezionare ‘Strumenti’ – ‘Opzioni Internet’. 2. Selezionare la scheda ‘Contenuto’ e cliccare sul pulsante ‘Certificati’. 3. All’interno della scheda ‘Personale’ dovrebbero risultare i propri certificati. SOLUZIONE 2: 1) Disinstallare la versione delle Bit4Id eventualmente già installata dal Pannello di Controllo - Disinstalla Applicazioni. 2) Riavviare il computer. 3) Scaricare ed installare i driver appropriati secondo quanto descritto di seguito. PER SMART CARD/CHIAVETTA CON CHIP INCARD: - Per il sistema operativo Windows XP è necessario scaricare i driver dal link http://212.43.96.54/bit4id_ipki_1.2.15.1.zip - Per Windows Vista, Windows 7 e 8 è necessario scaricare i driver dal link http://212.43.96.54/bit4id_ipki_1.2.16.1.zip PER SMART CARD/CHIAVETTA CON CHIP OBERTHUR: - Scaricare i driver dal link http://212.43.96.54/bit4id_opki_1.2.15.0.zip Successivamente cliccare con il ‘tasto destro del mouse’ sul file e cliccare su ‘Estrai tutto’ o ‘Estrai qui’ ed eseguire il file per l’installazione. N.B.: Consentire il download se richiesto e sempre se richiesto cliccare su "Salva e non su "Apri". Se viene richiesto un percorso di salvataggio salvare il file sul Desktop. Nei sistemi operativi più recenti il file sarà salvato automaticamente nella cartella "Download". 2 In caso si tratti di una Pen Drive Memory è sempre meglio installare i driver contenuti nella chiavetta stessa come descritto al seguente link: http://www.dcssrl.it/accedo/base/win/inst_02_penmemory_03c.php 4) Riavviare il computer. 5) Verificare successivamente il corretto caricamento dei certificati nello store di sistema tramite Internet Explorer come descritto in precedenza in fondo a pag. 2. ANOMALIA 4: In fase di generazione della busta viene visualizzato il messaggio “Dai controlli di validità dell'Atto risulta che la busta generata potrebbe non essere accettata. Continuare ugualmente con la generazione della busta?”: SOLUZIONE: Alla fine della procedura di generazione della busta è stata implementata nell'applicazione una procedura di controllo che viene effettuata attraverso le apposite librerie distribuite dal Ministero della Giustizia. Questo controllo permette di sapere preventivamente se la busta potrà essere accettata o meno dai controlli automatici dei servizi di Cancelleria, fatto salvo l'eventuale disallineamento temporaneo dei controlli effettuati dall'applicazione con quelli effettuati dai servizi ministeriali. In caso di errore nei controlli si può interrompere la generazione della busta e visualizzare il log risultante dai controlli. Volendo è anche possibile continuare, ma è consigliato interrompere la procedura di invio per l’interpretazione del testo del log. Accertarsi in questo caso di non aver deselezionato i documenti da firmare obbligatoriamente nella finestra degli allegati e controllare di non aver inserito caratteri speciali nel nome e/o nel percorso degli allegati, in particolare nel caso in cui nel log sia presente la dicitura: “È previsto il byte 2 della sequenza UTF-8 a 2 byte”, interrompere la procedura e controllare che nel nome dei file allegati non siano presenti caratteri speciali quali: ° & , / 3 ANOMALIA 5: Al momento dell’inserimento del pdf dell’atto appare il messaggio di errore "Il componente ActiveX non può creare l'oggetto (Codice: 429)”: SOLUZIONE: Se il sistema è a 32 bit occorre procedere come segue: Start -> esegui -> regsvr32 C:\Windows\system32\msxml4.dll Start -> esegui -> regsvr32 C:\Windows\system32\msxml6.dll Se è a 64 bit: Start -> esegui -> regsvr32 C:\Windows\SysWOW64\msxml4.dll Start -> esegui -> regsvr32 C:\Windows\SysWOW64\msxml6.dll ANOMALIA 6: Nella sezione “Estremi atto”, il campo “Tribunale” ed il pulsante “Cerca” non vengono visualizzati correttamente e risultano spostati in alto: SOLUZIONE: Impostare al valore standard di Windows (100% - 96 DPI) le impostazioni dello schermo. Su Windows XP: Pannello di controllo → Schermo → Impostazioni → Avanzate → Generale Su Windows Vista, Windows 7 e 8: Pannello di controllo → Aspetto e personalizzazione → Schermo. 4 ANOMALIA 7: Nella redazione di un atto successivo cliccando il tasto “Seleziona Atto” appare il seguente errore: Successivamente l’applicazione si chiude. SOLUZIONE: L’errore dipende dal fatto che non risultano compilati con EasyPCT atti di iscrizione a ruolo precedenti da poter selezionare per effettuare la successiva importazione dei dati delle parti. La selezione dell’atto precedente non è comunque indispensabile, ma è solo una funzione utile per evitare di reinserire i dati delle parti nell’atto successivo che si sta redigendo. I dati di una parte, se risultano già inseriti in un altro atto, possono comunque essere facilmente richiamati in fase di inserimento dell’anagrafica con il tasto di ricerca posto accanto al cognome/ragione sociale, spuntando successivamente nella maschera visualizzata la voce ‘Cerca negli Atti’, per visualizzare le anagrafiche già caricate in EasyPCT. 5 Procedura di reinstallazione completa EasyPCT. Si possono riscontrare dei problemi in fase di generazione della busta sui sistemi operativi Windows Vista, Windows 7 e 8, derivanti dal fatto che EasyPCT risulti installato nella cartella ‘Programmi‘. Eseguire in questo caso la procedura di reinstallazione di EasyPCT descritta di seguito, utilizzando il setup completo dell’ultima versione presente all’indirizzo http://www.easypct.it/download.asp?src=easypct2014. Sui sistemi operativi Windows Vista, Windows 7 e 8 il software EasyPCT va installato fuori dalla cartella Programmi nel percorso "C:\EasyPCT_PDF" e "C:\EasyPCT_PDF_SIECIC". Eseguire con attenzione quanto descritto nel punto 3 per la rimozione del precedente percorso di installazione. Assicurarsi di avere il setup per l'installazione completa di EasyPCT e poi procedere nel seguente modo: 1) Disinstallare il programma EasyPCT_PDF dall’apposita sezione del Pannello Di Controllo; 2) Rinominare le cartelle ‘C:\Programmi\EasyPCT_PDF’ e "C:\Programmi\EasyPCT_PDF_SIECIC" rispettivamente in "C:\Programmi\EasyPCT_PDF_old" e "C:\Programmi\EasyPCT_PDF_SIECIC_old"; 3) Salvare il file http://212.43.96.54/EliminaChiaviEasyPCT.zip sul desktop, decomprimerlo ed eseguire ‘EliminaChiaviEasyPCT.reg’ con un doppio click (sui sistemi operativi Windows Vista, Windows 7 e 8 eseguirlo come amministratore, opzione selezionabile con il tasto destro del mouse sul file ‘EliminaChiaviEasyPCT.reg’), questo serve a rimuovere vecchie impostazioni del programma; 4) Eseguire il setup completo di EasyPCT impostando come percorso di installazione quello proposto (‘C:\EasyPCT_PDF’). Dopo questa procedura occorrerà reinserire i dati avvocato e gli atti eventualmente inseriti in precedenza. 6 Configurazione per l’invio dell’atto tramite PEC. Per il corretto utilizzo del software, dopo l’inserimento dell’anagrafica nella sezione “Dati Avvocato”, è necessario eseguire le istruzioni per la configurazione dell'invio tramite PEC: 1) Aprendo EasyPCT, nella sezione “Dati Avvocato/i”, cliccare sul rigo riportante il nome e cognome dell’avvocato che deve effettuare l’invio dell’atto, e successivamente cliccare sul tasto “Opzioni Deposito”: 7 2) Nella maschera che appare dopo aver cliccato il tasto “Opzioni Deposito”, è necessario selezionare “Deposito diretto tramite PEC”, impostare i parametri richiesti relativi alla propria PEC e successivamente cliccare su “Salva e chiudi”: N.B.: Per gli indirizzi con dominio Aruba riportare i dati indicati nell’esempio, relativo alla configurazione della pec di Aruba, altrimenti bisogna inserire i dati comunicati dal proprio fornitore di PEC. Normalmente non è necessario impostare i dati relativi al server proxy per effettuare l’invio della mail pec, ma in caso di necessità rivolgersi all'amministratore di rete dello studio. E’ necessario ripetere l’operazione descritta per ciascun avvocato che deve effettuare l’invio degli atti tramite il software, inserendo e configurando per ognuno il proprio indirizzo di PEC. 8
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