•• 16 CAMPIONATO GIORNALISMO GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO ‘G. ZIGNANI’ CASTIGLIONE DI RAVENNA Scuole superiori: una scelta difficile Dopo una giornata all’Orientinfiera: «Adesso abbiamo le idee chiare» RECENSIONE Il libro di Zusak visto da noi RECENSITO positivamente da giornali e autori tra i più famosi, ‘Storia di una ladra di libri’ scritto dall’autore australiano Markus Zusak è un romanzo bellissimo, ambientato durante la seconda guerra mondiale. Io ho avuto modo di leggerlo e penso che questo libro sia molto istruttivo, perché mostra precisamente il modo in cui si viveva in Germania in quel tempo, i pensieri e le impressioni dei bambini davanti a quella enorme tragedia. Non è però solo una storia drammatica, ma anzi è ricca di fatti divertenti. Insomma è un romanzo molto emozionante. La narratrice è la morte, che non è cattiva ma simpatica. Racconta le vicende di Liesel, una ragazzina orfana tedesca che vive una serie di eventi tragici ma anche momenti felici. La sua vita è piena di sentimenti contrastanti. La ragazzina si trasforma sin da subito in ‘una ladra di libri’ e, nonostante non sapesse leggere bene, riesce a leggere da sola il suo primo libro rubato, o meglio trovato durante il funerale di suo fratello. Sarà grazie a quel libro che riuscirà a stabilire un ultimo legame con il suo fratellino morto. Altri personaggi aiuteranno Liesel a sopravvivere alle tremende esperienze della Germania nazista. A chiunque ami leggere consiglio questo romanzo, mentre i meno affezionati alla lettura possono comunque apprezzare il film. Gaia Parenti Classe 3ª D Scuola media Zignani Professore Savino Ventura ‘ORIENTINFIERA’ è il nome di un’iniziativa dedicata agli alunni degli istituti Romolo Gessi di San Pietro in Vincoli, Vittorino da Feltre di San Pietro in Campiano e Zignani di Castiglione di Ravenna, grazie alla quale i ragazzi di terza media possono partecipare ad una vera e propria fiera dell’orientamento, con tanto di stand e banchetti informativi di molti istituti superiori delle province di Ravenna, Forlì e Cesena, gadget e curiosità. Un’attività utile e indispensabile per aiutare i poveri, disperati alunni alle prese con una delle decisioni più importanti e drammatiche della loro vita: la scelta della scuola superiore. L’obiettivo è quello di permettere ai ragazzi di incontrare prof e alunni delle scuole superiori, raccogliere informazioni e farsi un’idea di quello che li aspetta. Anche quest’anno, più precisamente la mattina del 13 dicembre, l’Orientinfiera è stata preparata nella scuola media di San Pietro in Campiano, una scuola molto grande, con ampi spazi adatti ad ospitare le decine di stand e perché ‘obbligata’ da una professoressa. Ho deciso che la mia scelta riguarderà solo le due scuole tra cui, mentre scrivo, sono ancora indecisa. Per fortuna! Perché la scelta è davvero complicata. Io ho trovato l’Orientinfiera un’iniziativa molto utile e valida e mi auguro che possa continuare INIZIATIVA L’Orientinfiera si è tenuto lo scorso 13 dicembre a San Pietro in Campiano FUTURO Dopo le scuole medie, tante strade da poter percorrere banchetti. Nonostante le numerose scuole presenti e il gran numero di alunni interessati, l’iniziativa è stata strutturata ed organizzata davvero bene. Noi studenti delle quattro terze della Zignani di Castiglione, siamo arrivati a San Pietro in Campiano alle 9 e abbiamo potuto girare liberamente tra stand e ban- chetti per più di un’ora. Eravamo un centinaio e c’erano anche alcuni genitori. IO SONO andata ai vari stand insieme a mio padre, e la cosa è stata utile perché non mi ha fatto perdere tempo; mi sono informata su alcune scuole che mi interessavano e che mi incuriosivano e su altre nei prossimi anni. A me è servita, insieme a tutte le altre attività indispensabili all’orientamento – come i test di autovalutazione, lo sportello d’ascolto, gli open day, le discussioni e le riflessioni a casa e in classe – a rendermi meno confusa e preoccupata nella scelta della scuola superiore. Giulia Romboli Classe 3ª D Scuola media Zignani, Insegnante Savino Ventura NOT IN MY NAME DOPO GLI ATTACCHI CHE HANNO COLPITO IL CUORE DELLA FRANCIA Il terrorismo attraverso gli occhi di un giovane musulmano COME è noto ormai a tutti, il 7 gennaio 2015 a Parigi, alcuni terroristi hanno assaltato la sede di un giornale e un supermercato ebraico, uccidendo diciassette innocenti prima di morire loro stessi. Questo è solo l’ultimo dei tanti attacchi terroristici da parte di feroci criminali che si dichiarano musulmani e cercano di giustificare le loro azioni con l’Islam e con la difesa degli islamici nel mondo. E invece, più che difendere l’Islam lo disonorano, mettono in cattiva luce tutti quelli che credono nell’Islam e, per colpa di questi pazzi, i primi a rimetterci sono proprio i musulmani. IO TEMO, infatti, che una delle conseguenze di questo osceno attentato terroristico sarà che tutti i musulmani saranno visti come criminali, assassini e fanatici, favorendo così i pregiudizi tra le persone e la paura nei confronti degli altri, cioè il razzismo. Tutto questo lo scrive un ragazzo di carnagione bianca che, se non fosse per il no- me, si potrebbe perfettamente scambiare per un ragazzo italiano e magari cristiano. E invece sono albanese. E sono musulmano proprio come tanti altri amici e compagni di scuola. Alcuni di noi sono nati in Italia, altri in paesi europei, africani, asiatici. Siamo musulmani ma questo non vuol dire che nascondiamo granate o AK-47 in giardino. PER QUESTO motivo, per sconfiggere i pregiudizi, credo che sia importante utilizzare le parole con attenzione, non generalizzare ma fare una netta distinzione tra il termine musulmano e terrorista. I terroristi non sono tutti musulmani e i musulmani non sono tutti terroristi. Le stragi compiute a Parigi non sono state fatte in nome dell’Islam e degli islamici, not in my name. Drini Bejtaga Classe 3ª D Scuola media Zignani, Castiglione di Ravenna Insegnante Savino Ventura
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