Roma - Programmi dei Corsi A.A. 2014/2015

 Roma ‐ Programmi dei Corsi A.A. 2014/2015 I ANNO PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO D.ssa Paola Catarci Scopo del seminario sarà quello di tracciare le posizioni dello sviluppo infantile normale,dal funzionamento rudimentale mentale delle prime settimane di vita fino al funzionamento mentale creativo ed al conseguimento del senso di identità psico‐fisica. Verranno seguite, in parallelo le linee evolutive riguardanti la formazione del Sé, dell’Io e del Super‐Io, la trasformazione dell’oggetto, l’evoluzione dell’angoscia, la maturazione delle spinte pulsionali parziali, le differenti modalità del funzionamento mentale nelle diverse posizioni dello sviluppo, il processo di formazione del simbolo. In continuità, sottolineando al contempo l’elemento di rottura e di crisi che l’ingresso nella pubertà implica, verranno presentati i diversi modelli e le peculiarità del funzionamento mentale adolescente. Schema dei seminari: 1. Storia della prospettiva dello sviluppo in psicoanalisi, teoria del processo di sviluppo ( 1 seminario) 2. I Rapporti oggettuali ( 2° e 3° seminario) a) la reciprocità primaria b)le origini della vita psichica c) il processo di separazione‐individuazione 3. Formazione del Sé ( 4° seminario) 4. Psicosessualità( 4° e 5° seminario) a) Fasi di sviluppo freudiane, complesso edipico 5. Latenza: processi cognitivi, peculiarità affettive. ( 6° seminario) 6. Sviluppo e peculiarità del funzionamento mentale in adolescenza ( 7° e 8° seminario) 7. L’adolescente ed il corpo, differenziazione di genere ( 9° seminario) 8. L’adolescente tra l’agire e lo sperimentare ( 10° seminario) 9. Crisi adolescenziale o break down ( 11° seminario) 10. Conclusioni (12° seminario) Bibliografia S. Freud Tre saggi sulla teoria sessuale O.S. F. vol.4 S.Freud Caso clinico del Piccolo Hans O.S.F. vol.5 Tyson &Tyson “Teorie psicoanalitiche dello sviluppo: una visione integrata” Borla editore 1
D.W.Winnicott “Dalla pediatria alla psicoanalisi” Martinelli editore A Novelletto : L’Adolescente Astrolabio editore A cura di Paola Carbone: Adolescenze Magi editore P.Jeammet Psicopatologia dell’adolescenza Borla editore CONCETTI FONDAMENTALI DELLA PSICOANALISI 1 Dott.ssa Maria Mosca Negli incontri seminariali ci occuperemo dei concetti fondamentali inerenti il primo periodo dello sviluppo della teoria freudiana; i temi fondamentali del primo Freud (prima topica), lʹisteria, il sogno e i saggi della metapsicologia (1915). A partire dagli Studi sullʹisteria (1985‐97) e la centralità del trauma nella teoria della seduzione sessuale da parte degli adulti, si approfondirà il passaggio alla centralità della ʹrealtà psichicaʹ e le costruzioni fantasmatiche; sarà opportuno soffermarsi su questa posizione teorica che permise a Freud di sviluppare nuove idee e la teoria sulla sessualità infantile (1905). Ci occuperemo del concetto dʹinconscio in Freud a partire dalle sue riflessione sogno (1900) e dallʹosservazione dei fenomeni della vita quotidiana (1901). Ogni concetto verrà considerato allʹinterno dello sviluppo della teoria psicoanalitica (la prima topica e solo accenni alla seconda topica), nonché dal punto di vista del metodo, della psicopatologia e della clinica. Come metodo di lavoro si prevede un continuo confronto tra i membri del gruppo sui temi trattati, affiancando del materiale clinico riguardante suddetto periodo. Sara oggetto di studio il caso di Anna O. e il caso di Dora (1905). Bibliografia Freud, S. (1895‐97) Studi sullʹisteria. OSF, 1. Freud, S. (1900) Lʹinterpretazione dei sogni. OSF, 3. Freud, S. (1901) Psicopatologia della vita quotidiana. OSF, 4. Freud, S. (1905) Il caso di Dora. OSF, 4. Freud, S. (1905) Tre saggi sulla teoria sessuale. OSF, 4. Freud, S. (1915‐1917) Introduzione alla psicoanalisi. OSF, 8. PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 1: NEVROSI E DISTURBI FOBICO‐OSSESSIVI Dott. Egidio T. Errico Il seminario di psicopatologia e diagnostica clinica si propone l’obiettivo di trattare la clinica delle nevrosi ovviamente secondo l’ottica psicoanalitica. Si cercherà, dunque, anche in ottemperanza allo spirito delle linee guida, di stimolare nell’allievo quel pensare psicoanalitico che possa consentirgli un inquadramento della psicopatologia e della diagnosi come qualcosa 2
che non può prescindere dalla relazione con il paziente. In altre parole si tratta di considerare non solo ciò che il paziente porta di suo, ma anche come il paziente si propone all’analista e come l’analista dal canto suo “legge” e percepisce il suo paziente, nella contingenza dellʹincontro con quel paziente in particolare. Si approfondirà il discorso delle nevrosi ‐tanto più che rappresentano classicamente quel terreno della psicopatologia umana dal quale Freud poté intuire e sviluppare il procedimento terapeutico e l’intero sistema della psicoanalisi se, come sappiamo, è ormai fin troppo nota l’affermazione che sono state le isteriche a inventare la psicoanalisi‐ non tanto e non solo dalla prospettiva di una nosografia costituita e strutturata intorno a raggruppamenti dei sintomi, ma anche e soprattutto dal versante di una concezione delle nevrosi, e della sofferenza psichica in genere, come espressioni del discorso soggettivo del paziente intorno al proprio desiderio. Desiderio che non trovando possibilità di rappresentazione nella parola, prende la sua forma nel sintomo, in quel sintomo nevrotico che il soggetto produce a sua insaputa, e dunque manifestazione di quella scena psichica altra che è l’inconscio. Nevrosi, sintomo, inconscio saranno dunque le parole chiave del seminario. I primi seminari saranno allora dedicati all’inquadramento storico della psicopatologia psicoanalitica, soprattutto secondo quel modello di approccio, di diagnosi e di trattamento che Freud andava delineando attraverso la cura delle isteriche e che si può comprendere e ricostruire dalla lettura degli “studi sull’isteria”, che rappresenteranno infatti il testo di riferimento basilare per il seminario e il cui carattere rivoluzionario per la concezione clinica dell’epoca sarà tra l’altro opportunamente sottolineato. Si affronterà poi il discorso del funzionamento della mente e il modello psicoanalitico della organizzazione psichica, soffermandosi in particolare sul significato che per la psicoanalisi riveste il sintomo nevrotico in quanto, da una parte espressione di un conflitto tra le diverse istante dell’apparato psichico, dall’altra tentativo di soluzione della insostenibilità del conflitto stesso, non altrimenti elaborabile. Si insisterà quindi sulla lettura del sintomo in quanto tentativo di guarigione, o ancora una sorta di “via di uscita” dal conflitto. Da qui verrà sviluppato il concetto di difesa affrontando lo studio dei meccanismi di difesa coinvolti nella formazione e nel mantenimento delle organizzazioni nevrotiche. Troverà spazio, inoltre, la trattazione dei fenomeni come transfert e regressione; aspetti utili alla comprensione delle nevrosi, e anche ai fini della valutazione e della diagnostica psicoanalitica del paziente nevrotico stesso. Dopo questi inquadramenti di carattere più generale e metodologico si affronteranno sistematicamente le diverse organizzazione nevrotiche: il disturbo isterico, la organizzazione isterica della personalità, i disturbi fobico‐ossessivi. Si toccheranno inoltre le questioni relative alle fobie, agli attacchi di panico e alle depressioni per così dire “nevrotiche” cercando di tracciarne anche le linee di confine, e di sovrapposizione, con i disturbi della cosiddetta area border e le psicosi, senza ovviamente approfondirne la clinica che sarà oggetto di studio negli anni successivi. 3
I seminari, soprattutto quelli dedicati ai diversi quadri clinici delle nevrosi, saranno integrati con continui riferimenti alla clinica psicoanalitica attraverso discussione di casi clinici tratti sia dalla pratica clinica del docente, che da quella degli stessi allievi, nonché dalla letteratura psicoanalitica. Il contributo attivo degli allievi sarà particolarmente sollecitato durante l’intero ciclo dei seminari favorendo spazi di riflessione, confronto e discussione sui temi che saranno di volta in volta affrontati. Bibliografia BERGERET J. (1974) La personalità normale e patologica, Raffaello Cortina, Milano,1984. BOLLAS, C. (2001) Isteria. Cortina, Milano. FREUD, A (1936) “LʹIo e i meccanismi di difesa” in Opere 1922‐1943. Boringhieri Torino. FREUD, S. (1892‐95). Studi sull’isteria. O.S.F., 1. FREUD, S. (1894). Ossessioni e fobie. O.S.F., 2. FREUD, S. (1901). Frammento di un’analisi d’isteria (caso clinico di Dora). O.S.F., 4. FREUD, S. (1909). Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (caso clinico dell’iomo dei topi). O.S.F., 6. FREUD, S. (1923). Nevrosi e psicosi. O.S.F., 9. FREUD, S. (1924). La perdita di realtà nella nevrosi e psicosi.. O.S.F., 10. FREUD, S. (1925). Inibizione.sintomo e angoscia. O.S.F., 10. FREUD, S. (1938). La scissione dell’Io nel processo di difesa. O.S.F., 11. KHAN, M. M. R. (1983) “Isteria e risentimento”, in I Sé nascosti. Boringhieri, Torino 1990. RACALBUTO, A. ALBARELLA C. a cura di (2004) Isteria. Borla, Roma. WILLIAMS, N. Mc (1994) La diagnosi psicoanalitica, Astrolabio, Roma, 1999. ESPERIENZE DI INSERIMENTO NEL CAMPO ISTITUZIONALE D.ssa Franca Gambera Terapeutica istituzionale  Perché la psicosi in istituzione. L’istituzione custode del vuoto;  La costruzione della domanda;  Pensare nelle istituzioni, pensare l’istituzione;  L’istituzione, elemento terzo;  Istituzione/operatore. Il significante e l’oggetto;  Istituzione, comunità. La creatività come via alla riabilitazione. La costruzione della quotidianità. Architettura e salute mentale. La riabilitazione delle cose;  Dalla definizione di uno spazio gruppale ai luoghi di proiezione gruppale;  L’istituzione: Il gruppo come organizzazione; La cultura del gruppo istituzionale; La cultura del gruppo in equilibrio tra fattori istituzionali ed extraistituzionali. Bibliografia L’istituzione in eredità, Nicolle, Kaes. Borla La curva dopo il paradiso, Stoppa. Borla Area traumatica e campo istituzionale, Correale, Borla Cura psichica e comunità terapeutica. Esperienze di supervisione.Corino – Sassolas, Borla Le comunità terapeutiche, a cura di A. Ferruta, G. Foresti, M. Vigorelli, Raffaello Cortina 4
TEORIA DELLA TECNICA 1 D.ssa Silvia Grasso Il programma prevede una riflessione sui temi centrali e distintivi della tecnica psicoterapeutica proposta dalla psicoanalisi. Verranno trattati i seguenti principali argomenti: ‐ il contratto psicoanalitico ‐ il transfert ‐ il controtransfert ‐ l’alleanza terapeutica ‐ il processo psicoanalitico ‐ l’interpretazione e la costruzione ‐ l’insight e l’elaborazione ‐ l’acting out ‐ la reazione terapeutica negativa ‐ l’impasse analitica ‐ le fasi dell’analisi: l’inizio, la conclusione. Ogni argomento verrà discusso ed elaborato a partire da materiale clinico. Bibliografia Horacio Etchegoyen. I fondamenti della tecnica psicoanalitica. Casa Editrice Astrolabio S. Freud. Tecnica della psicoanalisi, Nuovi consigli sulla tecnica, Analisi terminabile e interminabile, Costruzione nellʹanalisi. Ralph R. Greenson. Tecnica e pratica psicoanalitica, Ed. Feltrinelli C. Genovese. Setting e processo psicoanalitico, Cortina 1988 Ulteriori letture di approfondimento potranno essere proposte nel corso dei seminari BABY OBSERVATION D.ssa Giuliana Lisa Milana Il seminario si prefigge di dare agli Allievi lʹopportunità di osservare dal vivo il processo di formazione delle strutture psichiche nel bambino durante il primo anno di vita, lo sviluppo emozionale, affettivo, relazionale e cognitivo. Particolare attenzione viene posta nel familiarizzare lʹAllievo, nella posizione di osservatore della relazione madre‐bambino, con il proprio coinvolgimento emotivo, allo scopo di imparare a riconoscere, fin dallʹinizio della formazione, i movimenti transferali e controtransferali che si verificano nellʹambito di ogni processo terapeutico. Lʹosservazione si svolge settimanalmente nellʹambiente di vita del bambino e si conclude con la presentazione di un elaborato scritto. Bibliografia (verranno indicati dal Docente, durante lo svolgimento dei seminari, alcuni gli articoli da 5
approfondire contenuti nelle indicazioni bibliografiche) E. BICK Ulteriori considerazioni sulla funzione della pelle, Rivista di Psicoanalisi, XXX, 3, a cura di: V. BONAMINIO e B. IACCARINO ʺL’osservazione diretta del bambinoʺ, Boringhieri 1986, Torino. E. GADDINI ʺScrittiʺ, Cortina 1989, Milano M. MILNER ʺIl ruolo dell’illusione nella formazione del simboloʺ. In: La follia rimossa nelle persone sane, Borla 1992, Roma QUADERNI DI PSICOTERAPIA INFANTILE ‐ 4, 18, 33, Borla, Roma. D. W. WINNICOTT ‐ ʺDalla Pediatria alla Psicoanalisi,ʺ Martinelli 1975, Firenze. ‐ ʺGioco e Realtàʺ, Armando 1975, Roma. ‐ ʺSulla Natura Umanaʺ, Cortina 1989, Milano. ‐ LISA MILLER, MARGARET RUSTIN, MICHAEL RUSTIN, JUDY SHUTTWORTH, “Neonati visti da vicino”, Astrolabio, 1993, Roma ‐ A. CICCONE, H. LHOPITAL, “Nascita alla vita psichica”, Borla, 1994, Roma Lettura consigliata: MANUEL PEREZ‐SANCHEZ, Primi passi nello sviluppo emotivo, Borla 1982. Roma. DISCUSSIONE DI ESPERIENZE FORMATIVE (primo e secondo anno di corso) D.ssa Antonietta Valente Il seminario sarà uno spazio in cui avviare il confronto e l’ elaborazione in gruppo delle diverse esperienze formative e si declinerà a seconda delle esigenze del gruppo, delle esperienze avviate da ciascuno in particolare durante il tirocinio e del materiale clinico che l’allievo sceglierà di portare in discussione. L’ obiettivo è comprendere come i percorsi formativi personali, di gruppo e istituzionali facciano tutti parte della formazione dello psicoterapeuta psicoanalitico. Sarà dato molto spazio alle prime esperienze con i pazienti nell’ ambito del tirocinio nell’ istituzione, dal momento che rappresentano le prime e spesso le uniche esperienze cliniche degli allievi. La bibliografia si adatterà ai temi che emergeranno dal materiale discusso in gruppo, e si utilizzeranno testi, parti di essi o articoli di autori per i relativi riferimenti teorici. Nel 2° anno si approfondirà il tema della consultazione in ambito pubblico, generalmente coincidente con l’ esperienza del tirocinio e dell’ eventuale prima presa in carico del paziente. Sono previsti due incontri congiunti degli allievi del 1° e 2° anno, per permettere un maggiore scambio e confronto sull’ esperienza. 6
II ANNO DISCUSSIONE DI MATERIALE CLINICO IN GRUPPO Dott. Raffaele Caprioli Gli incontri si prefiggono di fornire agli allievi,attraverso materiale della loro esperienza clinica, una riflessione sulla psicoterapia psicoanalitica con particolare riferimento allʹorientamento diagnostico, al metodo di indagine, allʹascolto, al criterio di analizzabilità, al setting, alle difese, al transfert e al controtransfert. Le letture saranno consigliate man mano che procede il lavoro. Si consiglia di leggere per il primo seminario. Nevrosi e psicosi. S. FREUD 1923 DINAMICA DI GRUPPO ISTITUZIONALE D.ssa Mariapia Pagliuso L’obiettivo della formazione è comprendere e approfondire le tematiche relative al funzionamento istituzionale. Partendo da riferimenti teorici, si condivideranno le esperienze dirette portate dagli allievi e maturate nel lavoro d’equipe e/o nella presa in carico di pazienti in psicoterapia all’interno delle istituzioni. Sarà inoltre approfondita la conoscenza delle dinamiche di gruppo con particolare riferimento a quelle istituzionali, il loro effetto sulla efficacia organizzativa e sulla possibilità di cura. Si farà riferimento nei seminari di formazione a W. Bion, a R. Kaes e ad altri autori. Bibliografia di base Vigorelli, M. (2005), “Orientamenti psicodinamici del campo istituzionale”; Laurora, E. “Gruppalità e Istituzione curante” in M.Vigorelli (a cura di) Il lavoro della cura nelle istituzioni. Franco Angeli, Milano Obholzer, A. (1996) “Contributi psicoanalitici sulle problematiche dell’autorità e della leadership” Development Journal, 1996, 17 (6) (Traduzione disponibile in internet) Kernberg, O. (1988), Le relazioni nei gruppi. Ideologia, conflitto e leadership. Trad.it Raffaello Cortina, Milano 1999. Kaes, R., Pinel, J.P., e Altri (1996), Sofferenza e psicopatologia dei legami istituzionali, Trad. it Borla, Roma 1998 (Cap. 1,2,3). Correale A. (1999), Il campo istituzionale, Borla Roma Neri C., Patalano R., Salemme P. (2014) Fare gruppo nelle Istituzioni, Franco Angeli Milano (cap.1, 2, 7) 7
DINAMICA DI GRUPPO ISTITUZIONALE Dott. Giuseppe Riefolo il corso si occuperà in una prima fase di definire il contesto che caratterizza un servizio istituzionale per poi definire le dinamiche intrinseche e potenziali al contesto stesso soprattutto in funzione del progetto di cura, intrinseco al gruppo istituzionale stesso. In seguito si cercherà di affrontare in modo specifico le relazioni che intercorrono fra il gruppo istituzionale e il contesto dellʹutenza attraverso i momenti dellʹaccoglienza, della presa in carico e della cura. Si tenteranno precisazioni e definizioni in margine alle caratteristiche specifiche dei dispositivi terapeutici ‐soprattutto le psicoterapie ‐ allʹinterno della cornice istituzionale. Durante le lezioni si farà uso di materiale didattico utilizzando power‐point e video sul tema delle lezioni. Bibliografia RiefoloG. Gruppo con pazienti psicotici e funzione dell’istituzione. Psicoter. Psicoanal., XI, 2, 2004. 137‐147. RiefoloG. <!‐‐[endif]‐‐>Percorsi: fino a dove, fino a quando? Introduzione a J. Guimon, Terapie brevi di gruppo, Borla, 2004, 9‐22 RiefoloG. Laddove è il paziente. L’analista nella stanza di analisi. Interazioni, 2/2005, 57‐71; P. Boccara e R. De Sanctis, RiefoloG. Lo psicoanalista e le sue istituzioni. Rivista di Psicoanalisi, LI, 1, 2005, 69‐86 A. Gaddin, RiefoloG. Transfert verso il setting e processo analitico. in Ferruta A. (a cura di) I transfert. Cambiamenti nella pratica clinica, Rivista di Psicoanalisi (Monografie) Borla, Roma, 2008, 102‐112, RiefoloG. group? Which service. Coherence Function and Group Psychotherapy with Psychotic Patients in a Public Mental Health Service. Eur.. J. P.,Counseling & Health, Vol., 14, Number 2, 1 June 2012 , pp. 157‐167I P. Boccara e M. Monar, RiefoloG. Dalla «supervisione» alla «consulenza psicoanalitica» attraverso la discussione clinica nei Servizi di Salute Mentale, Psiche on‐line: “Un problema di coscienza”, 2012, 2, pp. 1‐18 RiefoloG. Scenari e cose dei servizi riabilitativi, in: G. Leo, G. Riefolo (a cura di) Psicoanalisi e luoghi della riabilitazione, Frenis‐Zero, Lecce, 2013, pp. 137‐179. RiefoloG. Il vero e il falso. Riflessioni in margine al processo di autenticità. Rivista di Psicoanalisi, LIX, 4:2013, PSICOLOGIA GENERALE Dott. Fabrizio Rocchetto La Psicologia: definizione, evoluzione storica dei concetti. Indirizzi teorici e impostazioni metodologiche. Il modello teorico come modello percettivo. Psicologia psicoanalitica. Critiche alla Psicoanalisi. Cognitivismo e Psicoanalisi. Psicoanalisi e neuroscienze, Nuovi orientamenti della Psicoanalisi. La psicoterapia come strumento di cura. La Psicologia in rapporto al soma e alla psiche. Processi simbolici, rappresentazioni e funzioni mentali superiori. Il Sogno. 8
Emozioni, affetti, relazioni oggettuali e struttura della vita psichica. Interazione madre‐bambino e sviluppo mentale. La relazione transferale e la sua influenza sullo sviluppo mentale. Sofferenza mentale, processi difensivi patologici, modalità di pensiero, disturbi del pensiero. La Creatività. Il Tempo e il Denaro. La Memoria, Memoria e Identità. Bibliografia Ammaniti M., Gallese V., 2014: La nascita della intersoggettività. Raffaello Cortina, Milano; Bollas C., 2007: Il momento freudiano. Franco Angeli, Milano, 2007; Bonaminio V., Fabozzi P. (a cura di), 2002: Quali ricerca per la psicoanalisi? Franco Angeli, Milano; Eagleman David, 2011, In Incognito. Mondadori, Milano, 2012; Edelman G.M.,1992: Sulla materia della mente. Adelphi, Milano, 1993; Elias N.,1984: Saggio sul tempo. Il Mulino, Bologna, 1986; Freud S., 1895: Progetto di una psicologia. OSF 2 Boringhieri, Torino; Green A., 2000: Il tempo in frantumi. Borla, Roma, 2001; Kandel R.E. Psichiatria, 2005: Psicoanalisi e nuova biologia della mente. Cortina, Milano, 2007; Kahneman D., 2012: Pensieri lenti e veloci. Oscar Mondadori, Milano, 2013; Lanius R. A., Vermetten E., Pain C., (a cura di), 2010: Lʹimpatto del trauma infantile sulla salute e sulla malattia. Giovanni Fioriti Editore Roma, 2012; Lemma A, Target M., Fonagy P., 2011: Terapia dinamica breve. Raffaello cortina, Milano 2012; Meltzer D., Harris M., 1983: Un modello psicoanalitico dei processi di apprendimento. Centro scientifico torinese, Torino, 1986; Sandler J e Fonagy P., 1997: Il recupero dei ricordi di abuso. Franco Angeli, 2002 Milano. PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 2: ANSIA E DEPRESSIONE D.ssa Rosa Romano Toscani Il corso prenderà in esame la formulazione teorica di Freud, nel periodo che va dal 1892 al 1925, relativa all’angoscia a partire dalla prima topica per arrivare alla seconda topica, cercando di approfondire i concetti di: formazione dei sintomi – incorporazione – introiezione – identificazione ‐ la costruzione delle prime relazioni oggettuali – complesso d’Edipo –distinzione tra isteria, fobie e ossessioni – meccanismi di difesa. Testi propedeutici alla lettura dei casi clinici: 1892 ‐97 Minute teoriche per Wilhem Fliess (nelle quali per la prima volta appaiono i termini fondanti della teoria psicoanalitica. OSF, V. II° pag.7). 1892 ‐ Un caso di guarigione ipnotica.OSF;V. I° pag.122 1894 a ‐ Le neuropsicosi da difesa.OSF, V. II° pag 121 1894 b – Ossessioni e fobie,OSF, V. II° pag.139 1894 c – Legittimità di separare dalla nevrastenia un preciso complesso di sintomi con nevrosi di angoscia.OSF;V. II° pag.153 1896 b – Nuove osservazioni sulle neuropsicosi da difesa.OSF, Vol II° pag 305 1908 – Analisi della fobia di un bambino di 5 anni (Caso clinico del piccolo Hans.), OSF,V.V° 9
Lo studio di questo caso clinico permetterà l’approfondimento della tematica edipica anche attraverso la consultazione dei seguenti lavori. S.Freud(1924).Il tramonto del complesso edipico V.X° pag. 27 . A cura di Antonio Casoni – Il complesso del piccolo Hans ed. EDUP – Roma 2010 Cesare Romano – Psicoterapia e scienze umane n.4 – 2000 Nicola Lalli – Horror vacui o Horror Pleni: La famiglia, una nuova realtà da decifrare ( a cura di Romana Panieri). Judith Fingert Chused – Little Hans “analizzato” nel ventesimo secolo – Journal of American Psychoanalitical Association – 55/3p 767/778. D. Meltzer – Lo sviluppo kleiniano, ‐ Borla. Il caso del piccolo Hans.(Cap. V p.57/65) R. Horacio Htchegoyen – L’analisi del piccolo Hans e la teoria della sessualità ( I.R.P. – 1988 ) M. Amman Gainotti – E. Vulpiani – La sessualità infantile: una problematica controversa. Andrea Vignolo – S. Freud :Analisi della fobia di un bambino di cinque anni (caso clinico del piccolo Hans). Questi ultimi due contributi sono stati reperiti su Internet. A.A: VV. Il caso dei piccoli genitori di Hans – Psicoterapia Analitica a, XVIII – H 2‐ 2011. 1909 – Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (Caso clinico dell’uomo dei topi.) OSF‐V.VI° 1914 – Dalla storia di una nevrosi infantile‐ (Caso clinico dell’uomo dei lupi) OSF,V.VII°. Lo studio del caso clinico sarà supportato dall’approfondimento del lavoro di Nicholas Abraham e Maria Torok – Il Verbario dell’Uomo dei Lupi – Liguori ed. Napoli 1992 1915‐1917 Lutto e Melanconia,OSF. V. VII° Lo studio del lavoro di S. Freud permetterà riflessioni cliniche sulla teoria della costruzione delle prime relazioni oggettuali e sulla teoria del fantasma, attraverso la seguente bibliografia: N. Abraham – M. Torok – La scorza ed il nocciolo – Borla – Roma 1993 1919 ‐ Freud – Il perturbante OSF. V. IX° pag.81 1937 – Freud – Analisi terminabile ed interminabile OSF.V. XI° pag. 499 1938 – Freud – La scissione dell’Io, nel processo di difesa V. XI° pag.555. 1925 – Inibizione – sintomo – angoscia OSF. V, X° I seminari saranno condotti con la partecipazione attiva degli Allievi che porteranno, di volta in volta, secondo un programma stabilito, il materiale teorico. Il Docente contribuirà con la presentazione di casi clinici relativi alle tematiche trattate. Manuali da consultare Jean – Michel Quinodoz – Leggere Freud – Borla 2005 a.c. A.A. Semi – Trattato di Psicoanalisi – J.Amati Mehler –,Fobie – cap.4 pag.153/214 – R. Cortina ed. MI ,1989, V. II° Savo Spacal – La nevrosi ossessiva – pag. 217/253 – ibidem Sandro Panizza – Il piacere di riscoprire Freud – Antigone – Torino 2009 Laplanche – Pontalis.Enciclopedia della psicoanalisi. Laterza. 1990. Bibliografia Agorafobia E, Weiss ( 1966) La formazione psicodinamica della agorafobia. – Riv. Psicoanal. 12 pag 240 D. Meltzer – Esplorazioni sull’autismo. Boringhieri, To, 1977 I. Matte Blanco (1977 )– Realtà psichica e dualità : mondo interno e mondo esterno, Riv. Psicoanal, 23 pag 129. G.C. Soavi – (1978) – Nozione di spazio interno nelle fobie. Riv. Prix 24 pag. 83 E. Gaddini (1953‐ 1985) Scritti – Raffaello Cortina ed Mi, 1989 10
Claustrofobia J. Bleger (1974) ‐ Teemas de Psicologia – Nueva vision. Buenos Aires. M. Morra (1965) – La fantasia del ritorno allo stato fetale. Riv. Psic. 11 ,2 – pag 139 A. Pazzagli. P. Benvenuti (1982), La conquista dell’area dei giuochi nell’agorafobia: una differenza tra psicoanalisi e trattamenti psicoterapeutici. Riv. Psic. 28 ‐2 pag.158. A, Joseph (1988) in Sandler (a cura di ). Proiezione, identificazione, identificazione proiettiva (identificazione proiettiva, aspetti clinici). Winnicot D. W. Sviluppo affettivo e ambiente ,Armando, Roma 1970 Klein M. Scritti (1925 – 1958). Greenson (1959), Fobia, angoscia e depressione. Esplorazioni in psicoanalisi, Boringhieri To 1984. TEORIA DELLA TECNICA 2 D.ssa Anna Sabatini Scalmati Mettendo al lavoro i temi fondanti lʹincontro terapeutico, intendo sollecitare negli studenti un ascolto e una disposizione relazionale atta a riflettere e ad introiettare i temi cardini presenti nel ʹcampoʹ terapeutico: la relazione tranfert/controtransfert, il ricordare, ripetere e rielaborare e le impasse della presa a carico. Verranno trattati – quando è possibile con il supporto di materiale clinico degli stessi studenti ‐ i seguenti argomenti: il contratto psicoanalitico il transfert il controtransfert l’alleanza terapeutica il processo psicoanalitico l’interpretazione e la costruzione l’insight e l’elaborazione l’acting out la reazione terapeutica negativa Bibliografia Antonio Alberto Semi, Tecnica del colloquio, Cortina Editore, 1985 Horacio Etchegoyen. I fondamenti della tecnica psicoanalitica. Casa Editrice Astrolabio,1986 Haydée Faimberg, Ascoltando tre generazioni. Legami narcisistici e identificazioni alienanti, Franco Angeli, 2006 CONCETTI FONDAMENTALI DELLA PSICOANALISI 2 D.ssa Lucia Schiappoli Il seminario intende promuovere una riflessione su alcune delle principali aree della ricerca psicoanalitica muovendo dai concetti e dalle problematiche metodologiche evidenziate nella seconda topica freudiana. Verrà portata lʹattenzione sulle principali implicazioni teorico‐cliniche del passaggio dalla prima alla seconda topica. In particolare si esamineranno il concetto freudiano di inconscio nelle 11
situazioni cliniche relative alla rimozione e alla scissione e gli sviluppi teorici relativi ai concetti di pulsioni, narcisismo, ideale, identificazione, trauma, ripetizione. In tale contesto si introdurranno anche alcuni concetti di S. Ferenczi, M. Klein e D. W. Winnicott. Nella modalità di lavoro è prevista la discussione dei temi in gruppo e la presentazione a turno di sintetiche elaborazioni. Testi di base: S. Freud, Introduzione al narcisismo (1914) S. Freud, Metapsicologia (1915) S. Freud, Al di là del principio di piacere (1920) S. Freud, L’Io e l’Es (1923) Si daranno ulteriori indicazioni bibliografiche durante il seminario, anche in base alle letture svolte per gli altri insegnamenti. DISCUSSIONE DI ESPERIENZE FORMATIVE (primo e secondo anno di corso) D.ssa Antonietta Valente Il seminario sarà uno spazio in cui avviare il confronto e l’ elaborazione in gruppo delle diverse esperienze formative e si declinerà a seconda delle esigenze del gruppo, delle esperienze avviate da ciascuno in particolare durante il tirocinio e del materiale clinico che l’allievo sceglierà di portare in discussione. L’ obiettivo è comprendere come i percorsi formativi personali, di gruppo e istituzionali facciano tutti parte della formazione dello psicoterapeuta psicoanalitico. Sarà dato molto spazio alle prime esperienze con i pazienti nell’ ambito del tirocinio nell’ istituzione, dal momento che rappresentano le prime e spesso le uniche esperienze cliniche degli allievi. La bibliografia si adatterà ai temi che emergeranno dal materiale discusso in gruppo, e si utilizzeranno testi, parti di essi o articoli di autori per i relativi riferimenti teorici. Nel 2° anno si approfondirà il tema della consultazione in ambito pubblico, generalmente coincidente con l’ esperienza del tirocinio e dell’ eventuale prima presa in carico del paziente. Sono previsti due incontri congiunti degli allievi del 1° e 2° anno, per permettere un maggiore scambio e confronto sull’ esperienza. 12
III ANNO PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 3B: DISTURBI DI PERSONALITA’ Dott.ssa Giuliana Amorfini Nella classificazione dei disturbi di personalità sono compresi i disturbi narcisistici, paranoidi, isterici, schizoidi ed antisociali. Le lezioni riguarderanno anche il concetto stesso di personalità e l’approfondimento dei quadri diagnostici di questo tipo di patologia che spesso si configura come grave, cimentando lo psicoterapeuta a sviluppare qualità relazionali come l’empatia, la capacità di sintonizzazione, la capacità di attesa e di tenuta nei momenti critici del trattamento. Verrà usato come testo base “La diagnosi psicoanalitica” di N. Mc Williams Ed. Cortina, ma verrà integrato con numerose altre letture come “Il limite primigenio dell’esperienza” Ogden; Letture freudiane come”L’introduzione al narcisismo”; letture specifiche come alcuni capitoli di Kohut, tratti da “Narcisismo ed analisi del Sé”;alcuni capitoli di Ferro Riefolo “Isteria e campo della dissociazione” ed altri che verranno segnalati a richiesta degli studenti per integrare il testo . Le lezioni si svolgeranno più o meno secondo lo schema già collaudato nei precedenti anni di corso, con una presentazione da parte della Docente dell’argomento trattato e con la partecipazione degli Allievi per quel che riguarda le situazioni cliniche di volta in volta verranno evocate dall’argomento teorico trattato. DISCUSSIONE DI MATERIALE CLINICO IN GRUPPO Dott.ssa Annamaria Bianucci Gli incontri si prefiggono di fornire agli Allievi, su spunti provenienti dal gruppo, una riflessione sul materiale portato, con particolare riferimento ad: ascolto, trattabilità, setting, metodo di indagine, preoccupazioni, sensi di impotenza e onnipotenza, e su altre difese personali del terapeuta e del paziente. Bibliografia Le letture saranno consigliate man mano che procede il lavoro, in modo da poter individuare le linee teoriche relative ai temi emergenti nel gruppo. PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 3A: PSICOSI E BORDERLINE Dott.ssa Adelina Maugeri Il Seminario si propone lo studio, dal punto di vista teorico, diagnostico e clinico, dell’applicazione della psicoterapia psicoanalitica nei pazienti psicotici e bordeline. 13
Particolare attenzione verrà data allo studio della processualità nella relazione della coppia terapeuta–paziente al lavoro, al transfert e al controtransfert. Sarà approfondito il significato e l’uso del setting, con gli adattamenti della tecnica nell’incontro con il paziente grave. Si analizzeranno: la strutturazione delle dinamiche relative al mondo intrapsichico del paziente, i rapporti con il mondo esterno, il punto di vista sociale e l’approccio psicoanalitico in ambito privato e istituzionale. Si svilupperanno i seguenti temi: - Note sulla teoria della schizofrenia. Sviluppo del pensiero schizofrenico. Attacchi al legame. Criteri differenziali tra personalità psicotica e non psicotica - La posizione contiguo autistica - Paziente e analista, una coppia al lavoro, costruzione e processualità del transfert e controtransfert - L’esperienza di sé e del mondo nel paziente con patologia grave. Alcuni aspetti della fantasia inconscia. Controtransfert e modello teorico. - Il paziente bordeline e l’organizzazione marginale. Il concetto di limite. - L’esperienza nelle istituzioni, riflessioni sul setting e sui fenomeni del transfert e del controtransfert istituzionale. Quale psicoanalisi per le psicosi. Il campo e i suoi organizzatori nelle fasi iniziali delle terapie con pazienti gravi. La metodologia che si propone è quella di un gruppo al lavoro sul tema, con la partecipazione attiva dei partecipanti, attraverso lo studio degli Autori e il contributo mediante presentazione di elaborati di materiale clinico e teorico confrontato e discusso in gruppo. Letture consigliate W. R. Bion (1967) Analisi degli schizofrenici e metodo psicoanalitico, Armando A cura di A. Correale, L. Rinaldi (1997) Quale psicoanalisi per le psicosi? Raffaello Cortina S. Freud (1895) Progetto di una psicologia, Boringhieri vol. II S. Freud (1911) Precisazioni sui due principi dell’accadere psichico, Boringhieri vol. VI S. Freud (1924) La perdita della realtà nella nevrosi e nella psicosi, Boringhieri vol. X G. O. Gabbard (2002) Psichiatria psicodinamica, Cortina E. Gaddini (1989) Scritti, Raffaello Cortina A. Green (1002) Psicoanalisi degli stati limite, Cortina L. Grinberg (1983) Psicoanalisi – Aspetti teorici e clinici, Loescher O. Kernberg (1976) Sindromi marginali e narcisismo patologico, Boringhieri T. H. Ogden (1992) Il limite primigenio dell’esperienza, Astrolabio PDM Task Force (2006) PDM. Manuale diagnostico psicodinamico, Cortina H. A. Rosenfeld (1965) Stati psicotici, Armando H. Searles (1979) Il Controtransfert, Boringhieri H. Searles (1986) Il paziente Bordeline, Boringhieri D. Winnicott (1970) Sviluppo affettivo e ambiente, Armando 14
TEORIA DELLA TECNICA 3 Dott. Maurizio Russo Il corso verrà strutturato in maniera tale che lo studio e l’approfondimento degli aspetti teorici della tecnica psicoanalitica non si incanali in una dogmatizzazione delle modalità tecniche con cui condurre il lavoro analitico, ma, attraverso l’integrazione della teoria e della discussione sulle esperienze cliniche personali del docente e degli allievi, si pone l’obbiettivo di facilitare l’interiorizzazione di un modello interno teorico che valuti la personalizzazione di un strumento tecnico da utilizzare nella pratica clinica. A tale scopo ci si avvarrà dell’ausilio dei seguenti strumenti didattici: Testi: 0gden, T.H. (1990) Il limite primogenio dellʹesperienza. Armando, Roma 1992. Baranger, W. e M. (1990) La situazione psicoanalitica come campo bipersonale. Cortina, Milano. Bergeret, J. (1987) Clinica, teoria e tecnica. Cortina, Milano 1990. Civitarese, G. (2008) Lʹintima stanza. Teoria e tecnica del campo analitico. Borla, Roma. Etchegoyen, O.R. (1990) I fondamenti della tecnica psicoanalitica. Astrolabio – Ubaldini, Roma. Ferro, A. (2006) Tecnica e creatività. Cortina, Milano. Freud, S. (1910) Psicoanalisi selvaggia. OSF 6. Modell, A.H. (1990) Per una teoria del trattamento psicoanalitico. Cortina, Milano 1994 . Racker, H. (1968) Studi sulla tecnica psicoanalitica. Armando, Roma 1970. Searles, H.F. (1986) Il paziente borderline. Bollati Boringhieri, Torino 1989. Slides su Ipad: Preparati di volta in volta dal docente in modo da facilitare una piattaforma didattica che polarizzi l’attenzione, faciliti l’apprendimento e stimoli la discussione gruppale. Relazioni: Brevi relazioni curate dagli allievi secondo le indicazioni del docente, in modo da agevolare la formaione di una memoria storica interna del lavoro svolto. Eventuale Proiezione di materiale video su tablet Verrà utilizzata una breve selezione di sedute psicoterapiche così come rappresentate in alcuni film o serie televisive (ad es. In Treatment) che verranno utilizzate come spunto per una discussione, l’individuazione degli errori tecnici e il suggerimento di una modalità rispondente a un pensare psicoanalitico PSICOTERAPIA PSICOANALITICA: RAPPORTI CON ALTRI MODELLI Dott.ssa Patrizia Velotti I seminari si propongono di individuare i presupposti della teoria della psicopatologia ed i parametri della tecnica d’intervento tra orientamenti psicoterapeutici diversi. Gli incontri si focalizzeranno, nello specifico, sul confronto tra la prospettiva sistemico‐relazionale e l’approccio cognitivista evidenziando, rispetto alla psicoterapia psicoanalitica, le caratteristiche del modello sia sul piano teorico che clinico. 15
La metodologia degli incontri prevede l’individuazione di casi clinici discussi alla luce di specifiche letture mirate ad approfondire gli aspetti teorici. Bibliografia di riferimento Lalla, C. , (1996). Verso una sintesi fra cognitivismo e psicoanalisi. Teoria e tecnica del lavoro psicoterapeuta, Franco Angeli. Boscolo, L. , Bertrando, P., (1996). Terapia sistemica individuale, Raffaello Cortina Editore MODELLI POST FREUDIANI 1 D.ssa Carla Vitale I seminari si propongono di sottolineare il passaggio dal modello strutturale delle pulsioni con il concetto di fissazione e regressione al modello delle relazioni oggettuali che prevedono il processo dalla dipendenza assoluta dall’ambiente verso la conquista di spazi di indipendenza. Il processo maturativo non è più visto alla luce dello sviluppo della sessualità infantile, ma è centrato sulla processualità dell’integrazione dell’Io. La soluzione patologica rispetto le esperienze traumatiche viene costruita nel tempo e secondo le risorse psichiche di cui l’individuo può disporre. Temi e autori:
Pulsione o relazione : una opposizione irriducibile?
Il modello Kleiniano ( Klein, Bion, Kernberg, Ogden ).
La scuola indipendente britannica ( Winnicott, Masud khan, Bollas ).
Il modello francese : concetti generali Bibliografia:
Klein ( 1930) : L’importanza della formazione del simbolo nello sviluppo dell’Io, in Scritti ( 1921‐
1958) Boringhieri
Klein (1935) : contributo alla psicogenesi degli stati maniaco‐depressivi, in Scritti ( 1921‐58) Boringhieri
Klein (1946) : note su alcuni meccanismi schizoidi, in Scritti ( 1921‐58) Boringhieri
Khan Masud : Lo spazio privato del Sé ( 1974) Boringhieri
Grotstein: Scissione e identificazione proiettiva, Astrolabio
Bion (1962): Apprendere dall’esperienza, Armando
Ogden (2009) : I quattro principi del funzionamento mentale di Bion, in Riscoprire la psicoanalisi , CIS Editore
Winnicott ( 1969): L’uso di un oggetto e l’entrare in rapporto attraverso identificazioni, in Gioco e realtà , Borla
Winnicott. La distorsione dell’Io in rapporto al vero e falso Sè, in Sviluppo affettivo e ambiente, Armando
Winnicott( 1951): Oggetti e i fenomeni transazionali, in Dalla pediatria alla psicoanalisi, Martinelli
Winnicott ((1963) La paura del crollo, in Esplorazioni psicoanalitiche, Cortina
Bollas: Una teoria per il vero Sé, in Forze del destino
Green Andre : narcisismo di vita, narcisismo di morte 16
IV ANNO PSICOTERAPIA PSICOANALITICA A SETTING MODIFICATO Dott.ssa Daniela Bolelli 1)Inquadramento storico delle psicoterapie psicoanalitiche 2)La distinzione tra psicoterapie psicoanalitiche e interventi a valenza psicoterapica nei servizi pubblici 3)Il problema della creazione del setting nei servizi pubblici 4)Le differenze tra setting nel pubblico e nel privato 5)La fantasmatica istituzionale 6) Esempi della influenza della fantasmatica istituzionale sulle psicoterapie psicoanalitiche 7) Le psicoterapie psicoanalitiche senza limitazione di durata. Indicazione 8)Le psicoterapie psicoanalitiche di sostegno 9)Lʹindicazione alle psicoterapie psicoanalitiche di sostegno 10)Le psicoterapie psicoanalitiche brevi 11)Lʹindicazione alle psicoterapie psicoanalitiche brevi 12) Cenni sulle psicoterapie di coppia e di gruppo e loro indicazione Bibliografia: Bolelli D. in ʺLe psicoterapie psicoanalitiche nelle istituzioniʺ Franco Angeli 2001 i capitoli 5,6,7,9. Genovese C. in ʺSetting e processo psicoanaliticoʺ Cortina editore 1988 lʹintroduzione e il capitolo 10 Horwitz L. et Al. 1996 in ʺPsicoterapia su misuraʺ Cortina editore 1998 La prefazione di Amadei e il Capitolo 1 Pine F.(1985) in ʺteoria evolutiva e processo clinicoʺ Bollati Boringhieri 1995 i capitoli 11 e 12 Per chi desidera un approfondimento specifico nelle psicoterapie psicoanalitiche brevi e di sostegno intanto suggerirei il mio ʺAndare a tempoʺ Borla 1996 e Rockland L.H. La terapia di sostegno Astrolabio 1994 ʺManuale di psicoterapia psicoanalitica breveʺ M. Di Giannantonio e M.Alessandrini a cura di. Ed. Il pensiero scientifico editore Roma 2012. MODELLI POST FREUDIANI 2 Prof. Nino Dazzi Il programma intende concentrare l’attenzione su sviluppi classici e contemporanei (comunque dell’ultimo trentennio) della riflessione psicoanalitica in ambito statunitense. L’elenco dei testi di riferimento deve intendersi non esaustivo, perché ulteriori indicazioni ed eventuali integrazioni o modifiche di programma potranno essere concordate direttamente con gli Allievi, anche a scopo di approfondimento tematico su particolari problematiche cliniche. Il corso svilupperà i seguenti temi: ‐ Inquadramento storico: dal paradigma pulsionale al paradigma relazionale ‐ La Psicologia del Sé (Kohut) ‐ La prospettiva intersoggettiva ‐ Il contributo dell’Infant Research e della teoria dell’attaccamento alla clinica psicoanalitica (Bowlby, Stern, Beebe e Lachmann, Lichtemberg) 17
Testi Kernberg O., Sindromi marginali e narcisismo patologico, Boringhieri Kohut H., Le due analisi del signor Z, Astrolabio Kohut H., Narcisismo e analisi del Sé, Boringhieri Merton Gill M., Psicoanalisi in transizione, Cortina Merton Gill M., Teoria e tecnica dell’analisi del transfert, Astrolabio Mitchell S., Autonomia ed influenza in psicoanalisi, Boringhieri Mitchell S., Orientamenti relazionali in psicoanalisi, Boringhieri Ogden Th., Soggetti d’analisi, Masson Stern D., Il momento presente, Cortina Stolorow R. e altri, I contesti dell’essere, Boringhieri Stolorow R. e altri, La prospettiva intersoggettiva, Borla TEORIA DELLA TECNICA 4 Dott. Paolo Fabozzi L’insegnamento di “Teoria della tecnica 4” avrà come linee guida quelle indicate nel “Piano di studi” dell’Istituto di Formazione. In particolare i seguenti punti: come favorire le libere associazioni e l’attenzione fluttuante; le questioni del silenzio e dell’agire, il “qui e ora”, la tecnica dell’interpretazione dei sogni, la ricostruzione del processo, la fase conclusiva del trattamento. Verrà dato particolare risalto al ruolo delle interpretazioni di transfert, e verranno inoltre riprese e approfondite le questioni inerenti all’ascolto analitico, alle dinamiche transfert‐controtransfert, e al ruolo e significato del setting nella relazione analitica. Bibliografia generale: R.H. Etchegoyen, (1986), I fondamenti della tecnica psicoanalitica, Astrolabio, 1990. Bibliografia di approfondimento: Balint M. (1968), La regressione, Cortina, Milano, 1983. Bion W. (1976), “Evidenze”, in Seminari clinici (1987), pp. 230‐237. Bollas C. (1987), L’ombra dell’oggetto, Borla, Roma, 1989. Bollas C. (1994), “Il controtransfert come lavoro e lavorare con il controtransfert”. Bollas C. (2009), Il mondo dell’oggetto evocativo, Astrolabio, Roma, 2009. Britton R., Steiner J. (1994), “Interpretation: selected fact or overvalued idea?”, Int. J. of Psycho‐Anal., 75, pp. 1069‐1078. Faimberg H. (1996), “‘Listening to listening’”, Int. J. of Psycho‐Anal., 77, pp. 667‐678. Goretti G. (1997), “Strategie discorsive e identificazione proiettiva nella tragedia di Otello”. Grinberg L. (1997), “Is the transference feared by the psychoanalyst?”, Int. J. of Psychoan., 1‐14. Laplanche J. (1991), “L’interpretazione tra determinismo ed ermeneutica. Una nuova posizione della questione, in Il primato dell’altro in psicoanalisi, cit., pp. 487‐520. Loewald H. (1986), “Transference and countertransference”, J. of Amer. Psychoan. Ass., 275‐287. Modell A. (1990), Per una teoria del trattamento psicoanalitico, Cortina, Milano, 1994. Nissim Momigliano L. (1984), “‘…Due persone che parlano in una stanza’. Una ricerca sul dialogo analitico”, Rivista di psicoanalisi, 30, pp. 1‐17. Nissim Momigliano L. (1974), “Come si originano le interpretazioni nello psicoanalista”, Rivista di psicoanalisi, 20, pp. 144‐165. Racker H. (1968), Studi sulla tecnica psicanalitica, Armando, 1970. 18
Riesenberg R. M. (1986), “Interpretation: the past in the present”, Int. Rev. of Psycho‐Anal., 13, pp. 433‐443. Riolo F. (2002), “La trasformazione psicoanalitica”, Rivista di psicoanalisi, 48, pp. 821‐834. Steiner J. (1993), Psychic Retreats, Routledge, London. METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOANALITICA Dott. Francesco Gazzillo Il corso intende fornire alcune conoscenze di base sulla storia, i metodi, gli strumenti e i risultati della ricerca empirica in psicoanalisi. I seminari si concentreranno inoltre sulla storia della ricerca in psicoanalisi, contestualizzandola all’interno della storia delle teorie e delle istituzioni psicoanalitiche e della ricerca in psicoterapia. Verranno illustrati i principali risultati della ricerca empirica sulle psicoterapie in generale e della ricerca empirica sulla terapie psicoanalitiche in modo particolare; ci si focalizzerà quindi sui risultati delle principali ricerche su processo e outcome delle terapie psicoanalitiche. Saranno quindi descritti alcuni degli strumenti empirici che permettono di valutare con categorie dinamiche gli outcome e i processi delle psicoterapie e alcune delle loro applicazioni su ricerche single case o su gruppi di pazienti. In particolare, verranno descritte la Shedler‐Westen Assessment Procedure‐200 (SWAP‐200; Westen, Shedler, Lingiardi, 2003) e le Analytic Process Scales (APS; Waldron et al., 2004a, b). Infine, saranno discussi le possibilità, i limiti e gli sviluppi attuali della ricerca in psicoanalisi, coinvolgendo in modo diretto gli Allievi nella valutazione di alcuni trascritti di analisi di Merton Gill. Bibliografia Gazzillo, F., Lingiardi, V., Genova, F. (2012), “L’efficacia delle psicoanalisi alla luce della ricerca empirica”. In Cuniberti, P., Caparrotta, L. (2012), Psicoanalisi in trincea. Franco Angeli, Roma, pp. 307‐
342. Dazzi, Lingiardi, Colli, La ricerca in psicoterapia, Raffaello Cortina, Milano, 2006. Lingiardi, V., Gazzillo, F., Genova, F. (2012), “L’efficacia delle psicoterapie dinamiche: lo stato dell’arte della ricerca empirica”. In Cuniberti, P., Caparrotta, L. (2012), Psicoanalisi in trincea. Franco Angeli, Roma, pp. 263‐305. Lingiardi, V., Gazzillo, Waldron, S. (2010), An Empirically Supported Psychoanalysis: the Case of Giovanna. Psychoanalytic Psychology, 27, 2, pp.190‐218. M. Vigorelli, Laboratorio didattico per la ricerca in psicoterapia, Libreria Raffaello Cortina, Milano, 2009. DISCUSSIONE DI MATERIALE CLINICO IN GRUPPO METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOANALITICA D.ssa Paola Serafini Il corso si propone come esperienza di confronto sul piano clinico, in relazione ai concetti cardine della psicoterapia psicoanalitica e, allo stesso tempo, come occasione per apprendere a scrivere, presentare e discutere i casi clinici. Il metodo dellʹinsegnamento considera il gruppo classe come un gruppo di lavoro, sia nella presentazione a turno del materiale clinico, sia nella discussione e nella riflessione comune. 19
Per la bibliografia si rimanda ai testi già in uso negli anni precedenti, e di volta in volta verranno indicati altri contributi specifici in relazione ai temi che dovessero emergere. PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA 4A: PSICOSOMATOSI E PERVERSIONI Prof. Luigi Scoppola Parola chiave: Inconscio strutturale, attività presimbolica della mente, sofferenze del Sé, perversioni e rapporto con l’oggetto, il problema nente‐corpo e le psicosomatosi, clinica delle perversioni e delle psicosomatosi. Obbiettivi Lo studio dell’ attività presimbolica della mente (Gaddini) è ritenuto indispensabile per l’approfondimento delle conoscenze sulla psicopatologia del Sé e delle relazioni intrasoggettive e intersoggettive presenti nella struttura delle perversioni e delle psicosomatosi. L’approfondimento teorico e clinico di questo ampio campo della psicopatologia, così largamente presente nella psicopatologia attuale, è una tappa obbligata della formazione psicoanalitica dell’Allievo. Nel corso dello svolgimento dei seminari si farà riferimento al modello dell’inconscio strutturale di Freud rivisitato da Matte Blanco e alle recenti acquisizioni in tema di neuroscienze. Letture di riferimento: G.M.Edelmann:Darwinismo neurale, Einaudi,1995. G.I.Fogel, W.A.Myers: Perversioni e quasi‐perversioni nella pratica clinica,Il Pensiero Scientifico, Roma, 1994. S,Freud: OSF, Boringhieri E.Gaddini: Scritti, Raffaello Cortina,1989. I.Matte Blanco: Pensare, sentire, essere, Einaudi,1995.(parte prima) L’inconscio come insiemi infiniti, Einaudi,1980 (parte sesta) A.H.Modell:Per una teoria del trattamento psicoanalitico,Raffaello Cortina,1994 (4° cap.) L.Scoppola: L’esperienza di essere sé, 2005, Franco Angeli,(parte 5°) La parola non trovata , 2011 , Franco Angeli. Metodologia Gli incontri avranno il carattere di lavoro di gruppo con riferimento alle letture consigliate ed al materiale clinico prodotto dagli Allievi e dal Docente. Con ciascun Allievo verranno concordate le letture che saranno discusse con modalità gruppoanalitiche(gruppo di formazione) nei singoli seminari, anche sulla base di una relazione scritta presentata a turno dai singoli partecipanti. Si ritiene indispensabile che la materia di ciascuno seminario venga approfondita da tutti gli Allievi prima dell’incontro seminariale. Programma applicativo dei seminari 1° Considerazioni sul termine “inconscio”(Bria, Matte Blanco) Tre saggi sulla teoria sessuale (Freud) 2° Il nucleo inconscio della perversione (A.M.Cooper): Il termine perversione ( R.J.Stoller): 3° Osservazioni psicoanalitiche su un caso di paranoia (S.Freud): 20
Manifestazioni derivate dalle perversioni (J.A.Arlow): 4° Il feticismo (S.Freud): Le relazioni oggettuali sadomasochistiche (S.Bach): 5° Un bambino viene picchiato (S.Freud): Aggressività e amore nel rapporto di coppia (O.F.Kernberg) 6° Perversioni e deviazioni nellʹatteggiamento psicoanalitico: effetti sulla teoria e sulla pratica (J.Mc Dougall) 7 Darwinismo neurale neuroscienze (G.E. Edelmann ed al.) ° La ruminazione nellʹinfanzia (E.Gaddini) La richiesta psicosomatica (Scoppola) 8° Sullʹimitazione (E.Gaddini): La teoria freudiana del trattamento psicoanalitico , Ripetizione e trascrizione (A.H.Modell) Un caso clinico di isteria (Scoppola) 9° Formazione del padre e scena primaria (E.Gaddini) Clinica dei fenomeni psicosomatici (Scoppola) 10° La attività presismbolica della mente (E.Gaddini) Il problema mente‐corpo (Scoppola) 11° la frustrazione come fattore di crescita normale e patologica (E.R.Gaddini) Ia lacunarità e la bi‐logica di Matte Blanco(L.Scoppola) 12° Metapsicologia delle psicosomatosi (L.Scoppola) Luigi Scoppola, Medico e Libero Docente in Gerontologia dell’Università La Sapienza di Roma, Psichiatra e già Primario di Medicina Psicosomatica e Psicologia Medica e già Docente di Psicosomatica Psicoanalitica presso la Scuola di Specializzazione in Psichiaatria Università di Perugia, Cattolica di Roma, di Tor Vergata, è Membro ordinario con funzione di training della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica. Autore di: Il somatico e lo psichico,(1990),Teda Editore L’esperienza di essere sé (2005) Franco Angeli, Il problema mente‐cervello (2010) Enciclopedia Treccani, III Millennio, vol.5, La parola non trovata, mente, corpo e istituzione, (2011), Franco Angeli. PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA 4B: DIPENDENZE E COMPORTAMENTI COMPULSIVI D.ssa Silvia Sommaruga Il corso prevede un doppio registro teorico e clinico in relazione alla diagnostica e al trattamento dei comportamenti compulsivi. I seminari riguarderanno le patologie caratterizzate da comportamenti compulsivi: disturbi del comportamento alimentare, tossicodipendenze, dipendenze patologiche, agiti e condotte adolescenziali nel paziente adulto. Obiettivo del corso è approdare a una capacità di riconoscimento di questi disturbi nelle loro peculiarità e soprattutto accedere alla possibilità di cogliere i livelli di funzionamento della mente coinvolti, le difese implicate, le modalità di comunicazione e le qualità della relazione che si vivono nel rapporto con questi pazienti. 21
Particolare attenzione sarà posta perciò agli elementi della tecnica nella psicoterapia di questi casi sia in fase diagnostica che nel prosieguo di una possibilità terapeutica, dalla presa in carico, al contratto, alla terapia avanzata. Si utilizzeranno flash clinici presi di volta in volta da materiale presentato dagli Allievi e al termine del corso sarà richiesto a ciascuno un elaborato che includa i temi teorico‐ clinici trattati. Bibliografia Bellini Oreste, Scarnecchia Mariagrazia Il lavoro della cura con la paziente anoressica. Il metodo integrato F. Angeli, Milano, 2002. Gatti Bianca, L’anoressia mentale, in (Semi A.A. a cura),Trattato di Psicoanalisi Vol. II, Cortina, MI,1989. Scarnecchia Mariagrazia, Oltre le colonne d’Ercole: psicoterapia psicoanalitica della tossicodipendenza, F. Angeli, MI,1999. Segal Hanna, Alcune note sulla formazione del simbolo,trad. It. In Casi clinici, Il pensiero scientifico, Roma, 1980. Massimo Recalcati, L’ultima cena: anoressia e bulimia, Bruno Mondadori, MI, 1997. Massimo Recalcati, (a cura di) Il corpo ostaggio: teoria e clinica dell’anoressia‐bulimia. Borla, Roma, 1998. Massimo Recalcati, Clinica del vuoto, Franco Angeli, Milano, 2002. Francesco Montecchi, Anoressia mentale della adolescenza. Modelli teorici, diagnostici e terapeutici, Franco Angeli, Milano, 1998. Vincenzo Caretti e Daniela La Barbera, Le dipendenze patologiche. Clinica e psicopatologia, Cortina, Milano, 2005. Philippe Jeammet, Anoressia e bulimia. I paradossi dell’adolescenza interpretati da un grande psichiatra francese, Franco Angeli, Milano 2004. Jean Bergeret, Michel Fain e Marc Bandelier, Lo psicoanalista in ascolto del tossicomane, Borla, 1999. Jean Bergeret, Clinica, teoria e tecnica. Gli interrogativi dello psicoanalista, Raffaello Cortina Editore, 1995. Alain De Mijolla, Psiconalisi , Borla, Roma 1998. Glen. O. Gabbard, Psichiatria psicodinamica, Cortina. Bernard Brusset, Psicopatologia della’anoressia mentale, Ed. Borla. M. Recalcati, L’uomo senza inconscio. Ed. Cortina Raffaello PS: tale bibliografia è indicativa dei testi che utilizzeremo durante il corso estrapolando da molti di essi solo alcuni articoli di particolare interesse. Riguardo a qualche libro forse non più reperibile sarà data l’opportunità di fotocopiarne le parti necessarie per lo svolgimento del corso. 22