SINDROMI MIELODISPLASTICHE R. Piazza Piazza R. MDS, Maggio 2014 DEFINIZIONE ED EPIDEMIOLOGIA LE SINDROMI MIELODISPLASTICHE (MDS) SONO UN GRUPPO DI DISORDINI EMATOLOGICI DI TIPO CLONALE CARATTERIZZATI DA EMATOPOIESI INEFFICACE, MIDOLLO OSSEO IPERCELLULARE, DISPLASIA DI UNA O PIU’ LINEE MIELOIDI E CITOPENIA PERIFERICA L’INCIDENZA COMPLESSIVA DELLE MDS E’ PARI A 4.5 CASI SU 100000/ANNO. LE MDS COLPISCONO PIU’ FREQUENTEMENTE GLI UOMINI CHE LE DONNE. SI TRATTA DI UNA PATOLOGIA DELL’ANZIANO, VISTO CHE L’ETA’ MEDIA ALLA DIAGNOSI E’ 70 ANNI. LE MDS POSSONO MANIFESTARSI DE NOVO O POSSONO COMPARIRE A SEGUITO DI TERAPIE CHEMIOTERAPICHE O RADIANTI Piazza R. MDS, Maggio 2014 Piazza R. MDS, Maggio 2014 PATOLOGIA LE MDS SONO CARATTERIZZATE DA UNA MORFOLOGIA DISPLASTICA (ANOMALA) DELLE CELLULE DI ALMENO UNA DELLE LINEE MIELOIDI, SIA A LIVELLO DI MIDOLLO OSSEO, SIA DI SANGUE PERIFERICO LINEA ERITROIDE SPESSO A LIVELLO MIDOLLARE SI RILEVA IPERPLASIA DELLA LINEA ERITROIDE, CHE ASSUME ASPETTI MEGALOBLASTOIDI PUR IN PRESENZA DI LIVELLI DI VITAMINA B12 E FOLATI NORMALI. A LIVELLO DEL SANGUE PERIFERICO TIPICAMENTE SI RISCONTRA ANEMIA MACROCITICA Piazza R. MDS, Maggio 2014 PATOLOGIA GRANULOCITI I GRANULOCITI CIRCOLANTI SI PRESENTANO SPESSO IPO O IPERGRANULATI E POSSONO MANIFESTARE L’ANOMALIA ‘PSEUDO-PELGER-HUET’ Piazza R. MDS, Maggio 2014 PATOLOGIA MEGACARIOCITI E PIASTRINE LE ANOMALIE PIU’ TIPICHE SONO: LA PRESENZA DI MEGACARIOCITI ABNORMEMENTE PICCOLI (MICROMEGACARIOCITI) A LIVELLO MIDOLLARE E DI PIASTRINE GIGANTI E/O IPOGRANULATE NEL SANGUE PERIFERICO Piazza R. MDS, Maggio 2014 CLINICA LO SVILUPPO DI UNA MDS PUO’ ESSERE PRECEDUTO, ANCHE DI ANNI, DA UNA CONDIZIONE DI ANEMIA MACROCITICA NON ACCOMPAGNATA DA CARENZA DI VITAMINA B12 O FOLATI. ESAMI EMOCROMOCITOMETRICI RIPETUTI NEL TEMPO CHE INDICHINO DEFICIT DI UNA O PIU’ LINEE DOVREBBERO INDURRE A CONSIDERARE UNA POSSIBILE DIAGNOSI DI MDS. IL SINTOMO PIU’ TIPICO E’ L’ASTENIA, IN CASO DI DEFICIT DELLA FILIERA ERITROIDE, CHE PUO’ ANCHE PRECIPITARE UNA CONDIZIONE DI SCOMPENSO CARDIACO IN PAZIENTI CON DEFICIT CARDIACO DI BASE. ALTRI SINTOMI COMUNI SONO: PETECCHIE, ECCHIMOSI, EPISTASSI E SANGUINAMENTI GENGIVALI. SONO CAUSATI DA UNA BASSA CONTA PIASTRINICA. E’ BENE TENERE PRESENTE CHE, SE LA MDS COINVOLGE ESCLUSIVAMENTE LA FILIERA MEGACARIOCITICA E LE CARATTERISTICHE DISPLASTICHE NON VENGONO ADEGUATAMENTE RILEVATE, LA MDS PUO’ ESSERE CONFUSA CON UNA TROMBOCITOPENIA AUTOIMMUNE! FEBBRE, TOSSE, INFEZIONI RICORRENTI POSSONO ESSERE PRESENTI SE MDS SI MANIFESTA CON LEUCOPENIA. Piazza R. MDS, Maggio 2014 FATTORI DI RISCHIO CIRCA IL 90% DELLE MDS SI MANIFESTA SENZA ALCUNA CAUSA NOTA. SONO STATI IDENTIFICATI ALCUNI FATTORI DI RISCHIO: - FUMO (TABACCO) - RADIAZIONI IONIZZANTI - MOLECOLE ORGANICHE (BENZENE, TOLUENE, XYLENE, CLORAMFENICOLO) - METALLI PESANTI - ERBICIDI - PESTICIDI - FERTILIZZANTI - PETROLIO E DERIVATI Piazza R. MDS, Maggio 2014 CLASSIFICAZIONE Piazza R. MDS, Maggio 2014 CLASSIFICAZIONE ANEMIA REFRATTARIA (RA) NEI PAZIENTI AFFETTI DA RA LA SERIE BIANCA E QUELLA MEGACARIOCITICA APPAIONO NORMALI A LIVELLO DI MIDOLLO OSSEO. LA SERIE ROSSA MOSTRA INVECE EVIDENZA DI IPERPLASIA MEGALOBLASTOIDE. I SEGNI DI DISPLASIA SONO IN GENERE MINIMI. I BLASTI MIDOLLARI SONO INFERIORI AL 5%. NON SONO PRESENTI BLASTI NEL SANGUE PERIFERICO. A LIVELLO DI SANGUE PERIFERICO SI EVIDENZIA ANEMIA MACROCITICA CON RETICOLOCITOPENIA. LA TRASFORMAZIONE IN LEUCEMIA E’ RARA E LA SOPRAVVIVENZA MEDIANA VARIA DAI 2 AI 5 ANNI. LA RA RAPPRESENTA IL 20-30% DEL TOTALE DELLE MDS. Piazza R. MDS, Maggio 2014 CLASSIFICAZIONE CITOPENIA REFRATTARIA CON DISPLASIA MULTILINEAGE (RCMD) LA CARATTERISTICA FONDAMENTALE DELLA RCMD E’ COSTITUITA DAL FATTO CHE E’ PRESENTE CITOPENIA CHE COINVOLGE DUE O PIU’ FILIERE. INOLTRE I SEGNI DI DISPLASIA COINVOLGONO NON MENO DEL 10% DELLE CELLULE DI ALMENO DUE LINEE. LA PERCENTUALE DI BLASTI E’ ESSENZIALMENTE SOVRAPPONIBILE A QUELLA DI UN SOGGETTO NORMALE. LA RCMD RAPPRESENTA CIRCA IL 24% DEL TOTALE DELLE MDS. LA FREQUENZA DI EVOLUZIONE IN LEUCEMIA ACUTA E’ PARI ALL’11% E LA SOPRAVVIVENZA MEDIANA E’ DI 33 MESI. Piazza R. MDS, Maggio 2014 CLASSIFICAZIONE ANEMIA REFRATTARIA CON SIDEROBLASTI AD ANELLO (RARS) LE CARATTERISTICHE DI BASE DI RARS SONO SIMILI A QUELLE DI RA, TUTTAVIA IN RARS NON MENO DEL 15% DEI PRECURSORI MIDOLLARI DELLA SERIE ERITROIDE E’ RAPPRESENTATO DA SIDEROBLASTI AD ANELLO. SECONDO LA CLASSIFICAZIONE WHO 2008, PER POTER DEFINIRE UNA CELLULA COME ‘SIDEROBLASTO AD ANELLO’, E’ NECESSARIO CHE ABBIA ALMENO 5 GRANULI DI FERRO E CHE QUESTI CIRCONDINO IL NUCLEO PER ALMENO UN TERZO. LA RARS RAPPRESENTA CIRCA IL 10-12% DEL TOTALE DELLE MIELODISPLASIE. LA PROGNOSI E’ IN TUTTO SIMILE A QUELLA DELLA RA. CIRCA L’1-2% DELLE RARS EVOLVE IN LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA. Piazza R. MDS, Maggio 2014 CLASSIFICAZIONE ANEMIA REFRATTARIA CON ECCESSO DI BLASTI (RAEB) NEI PAZIENTI AFFETTI DA RAEB SI EVIDENZIA DISPLASIA CHE NON COINVOLGE PIU’ ESCLUSIVAMENTE LA FILIERA ERITROIDE, MA COMPRENDE ANCHE QUELLA MIELOIDE E MEGACARIOCITICA. NELL’AMBITO DELLA RAEB, SI DISTINGUONO DUE SOTTOTIPI, RAEB-1 E RAEB-2. CONSIDERATE NELL’INSIEME, QUESTE DUE CATEGORIE CONSTITUISCONO CIRCA IL 40% DEL TOTALE DELLE MDS. RAEB-1 E’ CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DI BLASTI COMPRESI TRA IL 5 ED IL 9% NEL MIDOLLO E MENO DEL 5% NEL SANGUE PERIFERICO. CIRCA IL 25% DELLE RAEB-1 PROGREDISCE VERSO UNA LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA. LA SOPRAVVIVENZA MEDIANA E’ PARI A 18 MESI. RAEB-2 E’ CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DI UNA PERCENTUALE DI BLASTI MIDOLLARI COMPRESA TRA IL 10 ED IL 19%. CIRCA IL 33% DEI PAZIENTI AFFETTI DA RAEB-2 PROGREDISCE AD AML. LA SOPRAVVIVENZA MEDIANA E’ PARI A 10 MESI. Piazza R. MDS, Maggio 2014 CLASSIFICAZIONE MDS ASSOCIATA AD ANOMALIA ISOLATA 5qQUESTO SOTTOTIPO DI MDS, CONOSCIUTO ANCHE COME SINDROME DEL 5q-, E’ CARATTERIZZATO DALLA PRESENZA DI UNA DELEZIONE DI PARTE DEL BRACCIO LUNGO DEL CROMOSOMA 5 QUALE ESCLUSIVA LESIONE CITOGENETICA. I BLASTI SONO INFERIORI AL 5% SIA NEL MIDOLLO CHE A LIVELLO DI SANGUE PERIFERICO. LA SINDROME DEL 5q- E’ CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DI ANEMIA MACROCITICA CON MACROCITI OVALI, GLOBULI BIANCHI NORMALI O LIEVEMENTE RIDOTTI E CONTA PIASTRINICA NORMALE O ELEVATA. L’ELEMENTO PIU’ CARATTERISTICO E’ LA PRESENZA DI MEGACARIOCITI CARATTERIZZATI DA NUCLEI PICCOLI, CIRCOLARI O OVALI E NON-LOBULATI. Cazzola M. Haematologica 2008;93:967-972 LA MDS E’ ASSOCIATA A SOPRAVVIVENZA ELEVATA E BASSO RISCHIO DI EVOLUZIONE LEUCEMICA. L’ACCUMULO DI ULTERIORI ANOMALIE CARIOTIPICHE E’ RARO. Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI ANOMALIE CITOGENETICHE: DELEZIONE 5qDELEZIONI 5q-: LE DELEZIONI DEL 5q SONO INVARIABILMENTE DI TIPO ETEROZIGOTE; NON SONO MAI STATE IDENTIFICATE ANOMALIE SOMATICHE NELL’ALLELE NON DELETE, IL CHE SUGGERISCE COME LE ANOMALIE DEL 5q- SIANO DIPENDENTI DA UN MECCANISMO DI APLOINSUFFICIENZA. L’ANALISI DEL LOCUS 5q- HA CONSENTITO DI IDENTIFICARE DUE REGIONI COMUNEMENTE DELETE: UNA DISTALE IN 5q33.1, ASSOCIATA AL FENOTIPO CLINICO DELLA SINDROME 5q- (BASSO RISCHIO DI PROGRESSIONE, BUONA PROGNOSI); UNA PROSSIMALE, LOCALIZZATA IN 5q31, FREQUENTE IN MDS SECONDARIE A CHEMIOTERAPIA E CARATTERIZZATA DA MAGGIORE AGGRESSIVITA’ E PEGGIORE PROGNOSI. Piazza R. MDS, Maggio 2014 LA REGIONE PROSSIMALE, IN 5q31, CONTIENE DIVERSI GENI CANDIDATI, IN PARTICOLARE CTNNA1 (alfa-Catenina). CTNNA1 E’ DOWNREGOLATA IN 5q-. IL SILENZIAMENTO EPIGENETICO DEL RIMANENTE ALLELE E’ ASSOCIATO A TRASFORMAZIONE IN FORMA ACUTA. LA REGIONE DISTALE CONTIENE RPS14, CHE CODIFICA PER LA SUBUNITA’ RIBOSOMIALE S40. MUTAZIONI CONGENITE IN GENI CODIFICANTI PROTEINE ROBOSOMIALI POSSONO CAUSARE L’ANEMIA DI BLACKFAN-DIAMOND, IL CHE SUGGERISCE UN POTENZIALE RUOLO DI QUESTO GENE NELLA SINDROME 5q-. Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI ANOMALIE CITOGENETICHE: MONOSOMIA 7 / DELEZIONI 7q- CONTRARIAMENTE ALLA SINDROME DEL 5q-, LA PRESENZA DI MONOSOMIA 7 E LA PRESENZA DI DELEZIONI SUL BRACCIO LUNGO DEL CROMOSOMA 7 SONO ASSOCIATE A PROGNOSI SEVERA. LA MONOSOMIA HA UN EFFETTO PEGGIORATIVO RISPETTO ALLA DELEZIONE 7q-. CIRCA IL 10% DEI PAZIENTI AFFETTI DA MDS HA UN’ANOMALIA DEL 7, O SINGOLA O QUALE PARTE DI UN CARIOTIPO COMPLESSO. QUESTA FREQUENZA RAGGIUNGE IL 50% NEI PAZIENTI PRECEDENTEMENTE TRATTATI CON AGENTI ALCHILANTI. TRA I GENI COINVOLTI NELLA DELEZIONE VI E’ EZH2, RESPONSABILE DELLA METILAZIONE DELLA LISINA ISTONICA IN POSIZIONE 27 E PERTANTO DI SILENZIAMENTO GENICO. Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI ANOMALIE CITOGENETICHE: IMPATTO PROGNOSTICO Adès L et al. Lancet, March 21, 2014; http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(13)61901-7 Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI Bejar R et al. JCO 2011;29:504-515 Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI MUTAZIONI GENICHE: TET2 TET2 E’, INSIEME AD SF3B1, IL GENE PIU’ FREQUENTEMENTE MUTATO IN MDS. MUTAZIONI DI TET2 SONO PRESENTI IN CIRCA IL 20% DEI PAZIENTI MDS OLTRE CHE IN PATOLOGIE MIELOPROLIFERATIVE, LEUCEMIA MIELOMONOCITICA CRONICA ED AML SECONDARIE. TET2 CODIFICA UNA DIOSSIGENASI IN GRADO DI CONVERTIRE LA 5METILCITOSINA IN 5-IDROSSIMETILCITOSINA, ALTERANDO PERTANTO IL PATTERN EPIGENETICO. Piazza R. MDS, Maggio 2014 MUTAZIONI GENICHE: SF3B1 CON LO SCOPO DI IDENTIFICARE LE LESIONI SOMATICHE RESPONSABILI DELL’INSORGENZA DI RARS, GLI AUTORI HANNO EFFETTUATO ANALISI DI SEQUENZIAMENTO ESONICO IN UN TOTALE DI 9 CASI. IN 6/9 CASI GLI AUTORI HANNO RILEVATO LA PRESENZA DI MUTAZIONI A CARICO DEL GENE SF3B1, UN GENE COINVOLTO NELLO SPLICING DELL’RNA Papaemmanuil E. et al. N Engl J Med 2011; 365:1384-1395 MUTAZIONI DI SF3B1 SONO STATE POI RILEVATE, NELL’AMBITO DELLO STESSO LAVORO, ANCHE IN ALTRE PATOLOGIE, IN PARTICOLARE MDS, MA CON UNA FREQUENZA INFERIORE RISPETTO ALLA RARS. Piazza R. MDS, Maggio 2014 UN’ANALISI STATISTICA DI EVENT-FREE SURVIVAL IN PAZIENTI MDS CARATTERIZZATI DA PRESENZA O ASSENZA DI UNA MUTAZIONE SOMATICA IN SF3B1 HA DIMOSTRATO COME LA PRESENZA DELLA MUTAZIONE RAPPRESENTI UN FATTORE PROGNOSTICO POSITIVO. CAVEAT: L’ANALISI E’ STATA FATTA SULL’INTERA POPOLAZIONE MDS, NON SU RARS. Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI MUTAZIONI GENICHE: ASXL1 MUTAZIONI IN ASXL1 SONO STATE DESCRITTE IN CIRCA IL 10% DELLE MDS. ASXL1 CODIFICA PER UN MEMBRO DELLA FAMIGLIA POLYCOMB DI CHROMATIN-BINDIN PROTEINS ED E’ COINVOLTO NEL SILENZIAMENTO EPIGENETICO DELL’ESPRESSIONE GENICA. AGISCE ATTRAVERSO L’ASSOCIAZIONE CON IL POLYCOMB REPRESSIVE COMPLEX 2 (PRC2), COMPOSTO DA EZH2, EED E SUZ12, RESPONSABILE DELLA TRIMETILAZIONE DELLA LISINA H27 DELL’ISTONE H3. ASXL1 FORNISCE LA SPECIFICITA’ DI RICONOSCIMENTO DEL SITO DI TARGET. Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI MUTAZIONI GENICHE: RUNX1 MUTAZIONI PUNTIFORMI DI RUNX1 SONO STATE IDENTIFICATE IN NUMEROSE PATOLOGIE, TRA CUI MDS, LEUCEMIE MIELOIDI ACUTE, LEUCEMIA MIELOMONOCITICA CRONICA E, PIU’ RARAMENTE, IN PATOLOGIE MIELOPROLIFERATIVE. IN MDS MUTAZIONI DI RUNX1 SONO PRESENTI NEL 7-15% DEI PAZIENTI, CON MAGGIORE FREQUENZA IN MDS ORIGINATESI A SEGUITO DI PRECEDENTI TRATTAMENTE CON AGENTI CHEMIOTERAPICI. LE MUTAZIONI DI RUNX1 CONFERISCONO UNA PROGNOSI SEVERA. RUNX1 CONTIENTE UN DOMINIO PROSSIMALE RUNT, RESPONSABILE DEL BINDING AL DNA, ED UN DOMINIO DISTALE DI TRANSATTIVAZIONE, RESPONSABILE DELL’INTERAZIONE PROTEINA-PROTEINA E QUINDI DEL RECLUTAMENTO DI COFATTORI. Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI MUTAZIONI GENICHE: IDH1 E IDH2 IDH1 ED IDH2 SONO ENZIMI RESPONSABILI DELLA CONVERSIONE DELL’ISOCITRATO IN ALFACHETOGLUTARATO. SONO LOCALIZZATI A LIVELLO DEL CITOPLASMA E DEL MITOCONDRIO, RISPETTIVAMENTE. LE MUTAZIONI IDENTIFICATE SONO TIPICAMENTE DI TIPO MISSENSE ED ETEROZIGOTI. LE MUTAZIONI DI IDH1 ED IDH2 SONO RESPONSABILI DI UN’ALTERAZIONE DELL’ATTIVITA’ ENZIMATICA DELLA CORRISPONDENTE PROTEINA CHE CAUSA UN NOTEVOLE INCREMENTO NEI LIVELLI INTRACELLULARI DI 2IDROSSIGLUTARATO (2HG). 2HG A SUA VOLTA INIBISCE L’ATTIVITA’ ENZIMATICA DI TET2, CAUSANDO, IN ULTIMA ANALISI, IPERMETILAZIONE DEL DNA GENOMICO. MECCANISMI MOLECOLARI MUTAZIONI GENICHE: IDH1 E IDH2 Piazza R. MDS, Maggio 2014 MECCANISMI MOLECOLARI MUTAZIONI GENICHE: RAS MUTAZIONI NEI GENI DELLA FAMIGLIA RAS SONO FREQUENTI IN MDS. NRAS E’ MUTATO NEL 10-15% DEI PAZIENTI MDS E KRAS NELL’12%. TALI MUTAZIONI IN GENERE CONFERISCONO UNA PROGNOSI SEVERA, CON UN ELEVATO RISCHIO DI PROGRESSIONE AD AML. MECCANISMI MOLECOLARI MUTAZIONI GENICHE: CBL CBL E’ UN’UBIQUITINA LIGASI ASSOCIATA A TIROSIN-CHINASI (TK) IN GRADO DI REGOLARE NEGATIVAMENTE IL SIGNALING DI TALI ENZIMI INDUCENDONE LA DEGRADAZIONE. CBL RISULTA COMUNEMENTE MUTATO NELLA LEUCEMIA MIELOMONOCITICA CRONICA (15%) MA ANCHE IN MDS, SEBBENE PIU’ RARAMENTE (5%). LE MUTAZIONI DI CBL RISULTANO IN UN AUMENTO NEI LIVELLI DI TK. LE MUTAZIONI DI CBL SONO IN GENERE DOMINANTI NEGATIVE E SPESSO BIALLELICHE, IL CHE SUGGERISCE CHE CBL SIA UN ONCOSOPPRESSORE E CHE LA PERDITA COMPLETA DELLA SUA ATTIVITA’ DIA UN VANTAGGIO ALLE CELLULE TUMORALI. MECCANISMI MOLECOLARI Adès L et al. Lancet, March 21, 2014; http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(13)61901-7 SISTEMI DI SCORING PROGNOSTICO ESISTONO DIVERSI SISTEMI DI SCORING PER LE MDS, TRA CUI: IPSS, IPSS-R E WHO PROGNOSTIC SCORING SYSTEM (WPSS) IL PIU’ USATO OGGI E’ IPSS-R, BASATO SULLA VALUTAZIONE DI: 1) 2) 3) 4) 5) PERCENTUALE DI BLASTI CITOGENETICA EMOGLOBINA NEUTROFILI PIASTRINE FATTORI PEGGIORATIVI SONO: ELEVATA PERCENTUALE DI BLASTI, CITOGENETICA COMPLESSA, ELEVATO NUMERO DI LINEE COINVOLTE DALLA MALATTIA, BASSI LIVELLI DI EMOGLOBINA, BASSO NUMERO DI NEUTROFILI E DI PIASTRINE Piazza R. MDS, Maggio 2014 SISTEMI DI SCORING PROGNOSTICO IPSS-R Adès L et al. Lancet, March 21, 2014; http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(13)61901-7 TRATTAMENTO IL TRATTAMENTO PRINCIPALE NELL’AMBITO DELLE MDS E’ STATO, TRADIZIONALMENTE, ESCLUSIVAMENTE BASATO SU TERAPIA DI SUPPORTO, IN PARTICOLARE PER I PAZIENTI CON CITOPENIA SINTOMATICA E/O AD ELEVATO RISCHIO DI INFEZIONI O SANGUINAMENTI. LE TRASFUSIONI SONO IN GENERE RISERVATE AL TRATTAMENTO DI SANGUINAMENTI ACUTI O DI ANEMIE CARATTERIZZATE DA ASTENIA IMPORTANTE. IN MOLTI CENTRI VENGONO EFFETTUATE TRASFUSIONI PIASTRINICHE SE I LIVELLI DI PIASTRINE SI RIDUCONO A MENO DI 10000/mm3. Piazza R. MDS, Maggio 2014 TRATTAMENTO LENALIDOMIDE LA LENALIDOMIDE E’ STATA APPROVATA NEGLI STATI UNITI PER IL TRATTAMENTO DI MDS A BASSO RISCHIO CARATTERIZZATE DALL’ANOMALIA 5q- E CHE RICHIEDANO TRASFUSIONI. IN QUESTO SETTING DI PAZIENTI LA LENALIDOMIDE CAUSA INDIPENDENZA DA TRASFUSIONI NEL 67% DEI PAZIENTI. L’USO DELLA LENALIDOMIDE E’ LIMITATO DA ALCUNI EFFETTI COLLATERALI, IN PARTICOLARE NEUTROPENIA E PIASTRINOPENIA. AGENTI DEMETILANTI 5-AZACITIDINA E DECITABINA SONO INIBITORI DELLE DNA METILTRANSFERASI. ENTRAMBI I FARMACI RICHIEDONO TRATTAMENTI PROLUNGATI PER MOSTRARE EFFETTI CLINICAMENTE SIGNIFICATIVI. LE RISPOSTE PIU’ IMPORTANTI SONO STATE RILEVATE IN TRIALS EFFETTUATI CON PAZIENTI AD ALTO RISCHIO. Piazza R. MDS, Maggio 2014 TRATTAMENTO CHEMIOTERAPIA DI INDUZIONE TIPO ‘AML’ SCHEMA DIRETTAMENTE IMPORTATO DAL TRATTAMENTO DI INDUZIONE UTILIZZATO NELLE AML. E’ POSSIBILE UTILIZZARLO NELLE MDS AD ALTO RISCHIO, IN PARTICOLARE QUELLE CARATTIRIZZATE DA UN ECCESSO DI BLASTI TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO ALLOGENICO IL TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO ALLOGENICO E’ L’UNICO TRATTAMENTO POTENZIALMENTE CURATIVO. IL SUO USO E’ TUTTAVIA LIMITATO DALLA ELEVATA TOSSICITA’, CHE NE LIMITA L’APPLICABILITA’ AI SOLI PAZIENTI GIOVANI. VISTO CHE LE MDS SONO MALATTIE PRESSOCCHE’ ESCLUSIVE DELL’ETA’ AVANZATA Piazza R. MDS, Maggio 2014
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