1 DISTRETTO 2072 ROTARY INTERNATIONAL RON D. BURTON Presidente del Rotary International GIUSEPPE CASTAGNOLI Governatore del Distretto 2072 R.I. ANDREA ZECCHINI Assistente del Governatore ANNO ROTARIANO 2013/2014 ANDREA TREBBI Presidente del Rotary Club Bologna Presidente: arch. Andrea Trebbi Presidente: Vice Presidenti: Presidente uscente (2012/13): Presidente eletto (2014/15): Segretario: Prefetto: arch. Andrea Trebbi ing. Filippo Canetoli dott. Carlo Tagariello dott. Patrizia Farruggia dott. Gabriele Stefanini ing. Mauro Negrini geom. Alberto Venturi Istruttore del Club: prof. Angelo Andrisano Consigliere Tesoriere: dott. Renato Zanotti Consiglieri: avv. Gianvito Califano, prof. Giuseppe Gobbi, prof. Francesco Piazzi, dott. Fabio Raffaelli, prof. Marco Zoli ANNO ROTARIANO LXXXVII, 18/02/2014: NOTIZIARIO UFFICIALE N. 16 DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, RISERVATO AI SOCI www.rotarybologna.it 2 LE RIUNIONI DI FEBBRAIO (MESE DELL’INTESA MONDIALE) 2014 martedì, 25 febbraio 2014, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna RITA FINZI “LA FINANZA DI PROGETTO PER LE OPERE PUBBLICHE A BOLOGNA” pranzo a buffet, familiari e ospiti LE RIUNIONI DI MARZO (MESE DELL’ALFABETIZZAZIONE) 2014 martedì, 04 marzo 2014, ore 20,00, sede di via S. Stefano il socio ANDREA CAVALLI “AMORE E PSICHE: UN MITO SEMPRE ATTUALE” familiari ed ospiti: buffet preparato dal Gruppo 5 delle Consorti dei Soci martedì, 11 marzo 2014, ore 12,45, Circolo della Caccia di Bologna GIOVANNI MULTARI “IL RESTAURO DEL GRATTACIELO PIRELLI A MILANO” pranzo a buffet, familiari e ospiti martedì, 18 marzo 2014, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna DANIELE CORTICELLI “BOLOGNA OGGI: E’ SOLO COLPA DELLA CRISI O ESISTE UN DEFICIT DI MERITO, RESPONSABILITA’ E COMPETENZA?” pranzo a buffet, familiari e ospiti martedì, 25 marzo 2014, ore 19,45, Circolo della Caccia di Bologna GIANCARLO MAROCCHI TRENT’ANNI DI CALCIO pranzo a buffet, familiari e ospiti 3 VISITA ALLA MOSTRA DI JAN VERMEER due gruppi sabato 8 febbraio 2014 e un gruppo martedì 11 febbraio 2014 Soci Andrisano, Arcuri, Barbiera, Camerini, Canetoli, Carroli, Casadei, Cavalli, De Virgiliis, Destro, Faggioli, Finzi, Genovesi, Ghiacci, Magalotti, Malipiero, Manaresi, Minguzzi, Monari Sardè, Montella, Musso, Negrini, Nonni, Orsillo, Ospitali, Pignatti, Raggi, Raffaelli, Re, Santoro, Stupazzini, Tagariello, Trebbi, Tugnoli, Vannini, Venturi, Zoli. Familiari e ospiti Signore: Andrisano, Arcuri, Barbiera, Camerini, Canetoli, Carroli, Casadei, Cavalli, De Virgiliis, Destro, Faggioli, Genovesi, Ghiacci, Malipiero, Manaresi, Monari Sardè, Montella, Negrini, Nonni, Orsillo, Ospitali, Pignatti, Raffaelli, Santoro, Stupazzini, Tagariello, Trebbi, Vannini, Zanotti, Zoli Ospiti: Costanza Andrisan; Chiara Canetol; Jessica Dunlap(Ing. Finzi); Maddalena Montella; Prof.ssa Maria Grazia Mangano e D.ssa Irene Tugnoli (Dott. Tugnoli); Avv. Francesca Folli (Not. Vannini) Rotariani in visita Pierluigi Di Carlo e Signora Laura Bagnoli – Bologna Valle del Savena La visita (c.t.) IL MITO DELLA GOLDEN AGE DA VERMEER A REMBRANDT CAPOLAVORI DAL MAURITSHUIS LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA Fabio Roversi-Monaco, lo sponsor istituzionale Intesa Sanpaolo e Marco Goldin, storico dell’arte e direttore di Linea d’ombra. E con la partecipazione fondamentale, in qualità di main sponsor, del Gruppo Segafredo Zanetti. Nella preparazione di questo evento spicca per la sua assenza il Comune di Bologna, a cui non sembrano interessare eventi che possono portare lustro e indotto economico alla città. La Golden Age Olandese è quel periodo intorno al seicento e settecento nel quale l’Olanda, affrancatasi dal dominio spagnolo, divenne una grande potenza commerciale e militare navale, tale da rivaleggiare con l’Inghilterra. Nel 1602 fu fondata la compagnia olandese delle indie orientali, la prima multinazionale mai creata. Le spezie erano importate in gran quantità e portavano grandi profitti. Nel 1609 fu fondata la Borsa di Amsterdam, un secolo prima della sua omologa inglese. Come nella Firenze del quattrocento Il benessere si distribuì alla maggioranza della popolazione con la nascita di una borghesia ricca, colta e raffinata, che amava l’arte ed in essa investiva il proprio denaro. A questo periodo apparteneva Federico Enrico d’Orange, valente generale e uomo politico che costruì il palazzo Mauritshuis, che significa casa di Maurizio, il nipote cui donò la dimora che poi divenne il famoso museo dell’Aia. E’ proprio il ritratto di Federico Enrico fatto da Gerrit van Honthorst il primo quadro che accoglie il visitatore della mostra. Anche il ritratto di Guglielml V d’Orange si ricollega alla storia del museo, essendo stato proprio quel sovrano a dedicare il palazzo di Maurizio a museo, adibito alla raccolta di collezioni d’arte private. 4 Il paesaggio acquista importanza nella pittura olandese del 600; non è più opera di invenzione e fantasia ma viene copiato dal vero; non è ancora la pittura en plein air degli impressionisti perché lo schizzo dal vero viene successivamente elaborato nell’atelier del pittore. A questo filone pittorico appartengono i quadri come la veduta Haarlem di Jacob van Ruisdael, la Porta di Utrecht di Jan van Goyen, il paesaggio boschivo di Meindert Hobbema e gli altri numerosi che sono proposti in una sala della mostra dedicata al paesaggio. Il ricco borghese d’Olanda commissionava spesso ritratti per sé e per i suoi famigliari, per cui anche questo genere pittorico ha avuto sviluppo nel seicento olandese; il ritratto perde però il suo carattere celebrativo, aulico ed esteriore per acquisire un maggiore approfondimento psicologico. Un esempio sono il «Ritratto di Jacob Olycan» ed il «Ritratto di Aletta Hanemans» (1625) di Franz Hals, uno dei ritrattisti più noti proprio per il realismo delle sue opere. Il matrimonio era l’occasione perfetta per farsi fare un ritratto: i coniugi Olycan hanno tratti evidenziati con paziente cura dei dettagli e sono accostati uno accanto all’altro in maniera quasi speculare. I ritratti venivano pagati in base alla loro grandezza ed alla completezza della figura rappresentata: costavano di più quelli a figura intera; i coniugi Olycan erano evidentemente ricchi visto che i tre quarti delle loro figure sono riprodotti. Durante il diciassettesimo secolo ad Amsterdam furono attivi moltissimi ritrattisti di rilievo. Uno di essi portava il nome di Rembrandt van Rijn, che negli anni Trenta ottenne grande notorietà facendo risaltare i tratti individuali, la luce e i colori dei suoi modelli. A Palazzo Fava si ammirano: il “ritratto di Rembrandt con goletta”, “ritratto di uomo con cappello piumato” ed il “ritratto di uomo anziano; il primo è una copia dell’autoritratto del pittore realizzata da Gerrit Dou, il miglior allievo di Rembrandt; il secondo presenta lo sguardo altezzoso, che è rimarcato dalla ricercatezza del vestiario e dal vistoso copricapo in piume di struzzo; il terzo, un signore adagiato stancamente su una sedia con la barba lunga ed il cappello in testa, mostra una grande carica di realismo ed espressività. Altro quadro di Rembrandt del periodo di Leida è “Canto di lode di Simeone”. A Simeone fu profetizzato che non sarebbe morto prima di conoscere il redentore; nella scena il vecchio Simeone identifica il redentore nel bambino in braccio alla madonna. Il piccolo Gesù irradia luce, mentre lo sfondo architettonico è scuro perché il centro della scena è il bambinello. Risente invece dello studio di Caravaggio il quadro “Suonatrice di violino” di Gerrit van Honthorst, che aveva fatto il viaggio culturale in Italia. Gerard Ter Borch, Donna che scrive una lettera e Pieter de Hooch, Uomo che fuma e donna che beve in un cortile sono scene di vita reale colte in un momento e tramandate alla posterità. Jan Steen, Ragazza che mangia ostriche: offre l’ostrica allo spettatore, ma sembra offrire se stessa con il suo sguardo malizioso. Nella donna malata di Jan Steen la giovane donna mostra un “furor uterinus” che si riteneva che solo il matrimonio con attività sessuale poteva guarire. Il medico, anima semplice, non capisce la vera natura del disturbo. La sezione Nature Morte esibisce la tavola imbandita di Willelm Heda; Pieter Claesz è presente con “natura morta con candela accesa”, che appartiene al genere vanitas, formatosi nell’ambiente calvinista dell’università di Leida, dove all’elemento del teschio si associa il moccolo di candela come segno del tempo che scorre e che finisce, per ricordare che si deve morire (memento mori). Di Carel Fabritius è il cardellino che è un Trompe l'Oeil: il quadro doveva essere posizionato in alto con sopra una gabbietta per ingannare l’occhio. Finalmente Vermeer: Della vita di Jan Vermeer non si sa moltissimo; l'artista, in seguito ad una crisi economica che azzerò le possibilità di acquisto delle sue committenze, morì a soli 43 anni lasciando ai figli e alla moglie numerosi debiti. Tuttavia negli anni precedenti Vermeer fu uno dei pittori più amati dai ricchi cittadini di Delft, la sua città natale, e poté certamente condurre una vita agiata dedicandosi sia alla pittura sia all'attività di locandiere e mercante d'arte ereditata dal padre. Diana e le sue ninfe è un quadro della gioventù con un tema mitologico ed i colori influenzati da quelli di Tiziano che Vermeer deve avare visto nei quadri di collezionisti 5 olandesi, non avendo mai effettuato il viaggio in Italia. Infine la ragazza con l’orecchino di perla: Il quadro rientra nella categoria dei tronie, una forma artistica in voga nell’Olanda del Seicento. Sono ritratti che raffigurano il volto di individui convenzionali o di tipi, più che di persone realmente riconoscibili. Venivano usati per decorare le pareti delle abitazioni. Vermeer dipinse il quadro nel 1665 circa. E’ piccolo misura solo 44,5 x 39 centimetri. Alla morte del pittore nel 1676 il quadro si trovava probabilmente ancora nel suo studio. Da quel momento se ne perdono le tracce: ricompare nel 1881 a una vendita all’asta a L’Aia. Il quadro venne acquistato da Arnoldus des Tombe per soli due fiorini. Il dipinto che prima veniva chiamato Ragazza con il turbante diventa Ragazza con l’orecchino di perla all’uscita nel 1999 del libro di Tracy Chevalier che costruì su questa immagine una storia inventata, ma suggestiva che ispirò un film realizzato nel 2003 con Scarlett Johansson. Lo sfondo nero fa risaltare il volto luminoso della ragazza. La figura ha una suggestione esotica con il turbante blu; la perla è molto grande. All’epoca si usavano quelle naturali: ma solo i più ricchi potevano acquistarne di queste dimensioni. Quella dipinta forse è una perla finta di vetro: arrivavano da Venezia (Murano) e venivano poi verniciate per attenuarne la lucentezza. La ragazza, posta di fianco rispetto allo spettatore, ha appena voltato la testa e ci guarda; lo sguardo ci segue se ci spostiamo e le rosee labbra sono socchiuse in una intensa e fuggitiva espressione di un attimo consegnata all’eternità. Accanto a questa mostra, la Fondazione Carisbo e Genus Bononiae hanno allestito anche “Attorno a Vermeer”, omaggio tributato da una quindicina di grandi artisti italiani contemporanei, da Guccione a Sarnari, da Olivieri a Verna, che si sono ispirati a Vermeer per la realizzazione delle opere in mostra a palazzo Fava. RIUNIONE CONVIVIALE DI MARTEDI’ 11 FEBBRAIO 2014, AL ‘CIRCOLO DELLA CACCIA’ Presiede: IL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, ARCH. ANDREA TREBBI, Presenze: 58 Soci: 48; percentuale di presenza (incluse le frequenze compensate) 41,73%: Andrisano, Arcuri, Barazzoni, Barbiera, Belvederi, Caletti, Camerini, Canetoli, Carroli, Casadei, Casali, Cavalli, De Sanctis, De Virgiliis, De Vita, Falciasecca, Finzi, Ghiacci, Lodi, Malipiero, Marcheselli, Marescotti, Menarini, Mignani, Minguzzi, Monari Sardè, Montella, Musso, Negrini, Nonni, Orsillo, Ospitali, Pannuti, Pedrelli, Piazzi, Pieragostini, Raggi, Re, Salvioli, Santoro, Spinelli, Stupazzini, Tattara, Trebbi, Vecchietti Massacci, Venturi, Volterra, Zoli. Ospite del Club: il Dott. Matteo Marani, Direttore del Guerin Sportivo, relatore. Ospiti dei Soci, Consorti: Carroli, Casadei, Monari Sardè, Montella, Negrini. Familiari: del Prof. Montella, la D.ssa Maddalena Montella. Rotariani di altri Club in visita: Il Prof. Stefano Arieti e l’Avv. Antonio Cappuccio del Rotary Club Bologna Ovest G. Marconi; Jacopo Romandini del Rotaract Club Bologna. 6 Il Presidente, Comunicazioni: 1 ho appreso oggi da Alessandro Tortelli presidente dell’Associazione Amici di Piazza Grande che martedì 25 febbraio alle ore 14 in Palazzo D'Accursio nella sede dell'Assessore Amelia Frascaroli verrà sottoscritto l'accordo che definisce ufficialmente la localizzazione della 'casa per i senza dimora', iniziativa patrocinata e progettata dal ns. Club, nell’area di via del Lazzaretto 15. Seguirà nei giorni successivi la conferenza stampa. Il nostro amico e Socio Marco Cecchini ha già attivato la campagna di raccolta fondi. 2 Continuo a segnalare ai Soci importanti scadenze per aderire a gite, trasferte ed eventi: 28 febbraio 2014 chiusura delle prenotazioni per la visita a Firenze di lunedì 14 aprile 2014 per la prima tappa del Gemellaggio tra il Rotary Club Bologna e il Rotary Club Firenze; l'adesione occorre per valutare se effettuare la trasferta in pullman o in più automobili, in relazione al fatto che l'Alta Velocità ferroviaria sospende i viaggi serali. 28 febbraio 2014 chiusura delle prenotazioni (con familiari ed ospiti) con versamento di euro 100,00/persona, per la gita del Club in "luoghi meno conosciuti delle Marche" programmata dall’1 maggio al 4 maggio prossimi; l'adesione occorre per le prenotazioni delle camere e dei ristoranti. 28 febbraio 2014 chiusura delle prenotazioni (con familiari ed ospiti) per la partecipazione il 5 giugno 2014 alla celebrazione (con 'service') del 50° anniversario dell'ultimo scudetto vinto dal BFC; dopo tale data anche i Soci del Rotary Club Bologna dovranno corrispondere il costo dell'ingresso pari a euro 100,00/persona fissato per i familiari, gli ospiti e tutti gli altri partecipanti non Soci. L'adesione occorre perché la Società di Organizzazione dell'evento (M&P Editore) a cui il CD ha affidato l'incarico di gestione dovrà attivare a partire dall'1 marzo 2014 l'attività di promozione presso i Club Felsinei e del Distretto e, infine, presso gli Ordini Professionali e le Organizzazioni extra-Rotary. 7 14 marzo 2014 chiusura delle prenotazioni (con familiari ed ospiti) per la gita a Trento di martedì 1 aprile. Per ogni familiare ed ospite il costo della partecipazione è di euro 50,00=. 3 Dalla prossima riunione il nostro amico Socio e past President Ing. Mario Musso frequenterà il Rotary Club Firenze Fiesole presso il quale ha chiesto e ottenuto il trasferimento; tributiamo a Mario un gesto di profondo ringraziamento per quanto si è prodigato a favore del Rotary Club Bologna e gli auguriamo un brillante futuro nel suo nuovo Club. MATTEO MARANI Conferenza: “ARPAD WEISZ: DAI TRIONFI AD AUSCHWITZ” MATTEO MARANI, profilo: Bologna, 1970, è laureato all’Università di Bologna in Lettere con indirizzo Storico. Ha collaborato con le testate nazionali de Il Messaggero, del Corriere dello Sport - Stadio e de Il Sole 24 ORE, e dal 2004 è consulente del programma televisivo di Rai 2, Quelli che. Partecipa abitualmente a programmi sportivi su Sky Sport, Sky Sport 24, sulla Rai e su Mediaset. Dal 2008 è direttore del Guerin Sportivo. Nel 2007 il suo libro Dallo scudetto ad Auschwitz, dedicato all'allenatore ebreo-ungherese Árpád Weisz, ha vinto il Premio per la letteratura sportiva di Chieti. Ha ricevuto i premi giornalistici Ussi nel 1996, "Piero Dardanello" nel 2005 e "Beppe Viola" nel 2010. Tiene corsi sul linguaggio del giornalismo all'Università di Bologna e allo IULM di Milano. E’ curatore, per incarico della Federcalcio, della Storia della Nazionale Azzurra. Sintesi (m.n.) Matteo Marani, direttore del “Guerin Sportivo”, racconta appassionatamente la vicenda, che pareva sepolta nell’oblio, accaduta al più grande allenatore della storia del Bologna Football Club. Premette come, in occasione del Centenario del BFC, fosse stato colpito dal fatto che di questo allenatore ebreo degli anni ‘30, che nei suoi tre anni di permanenza a Bologna condusse la squadra bolognese alla vittoria di ben 3 dei suoi 7 scudetti, non aveva sentito parlare. Pensa allora di approfondire l’indagine e incuriosito dal fatto che non si trovasse nulla negli archivi del BFC, in Prefettura e negli altri uffici pubblici di prima consultazione, Marani inizia una sua personale ricerca per capire se e come Weisz fosse sopravissuto agli eventi, alle leggi razziali, alle deportazioni degli ebrei, alla guerra. 8 Occorre precisare che Arpad Weisz è stato probabilmente il più grande allenatore del calcio pre-guerra. Nell’annata calcistica 29/30 vince lo scudetto con l’Inter e nel 1935 arriva al Bologna, dove subito, nel campionato 1935/36, conduce il BFC alla conquista del suo 3° scudetto. Bissa il successo nel 1936/37 e contemporaneamente a Parigi vince il Torneo delle Esposizioni - antesignano della successiva Coppa dei Campioni e dell’odierna Champions League - battendo per 4 a 1 il blasonatissimo Chelsea di Londra. Weisz parlava un italiano forbito e fu anche autore, nel 1930, del libro “Il giuoco del Calcio” che vantò la prefazione di Vittorio Pozzo, l’allenatore con cui l’Italia vinse 2 Campionati del Mondo, nel 1934 e nel 1938. Nel 1937 Mussolini lo premia a Roma, ma nell’agosto di quell’anno l’approvazione delle Leggi Razziali gli concedono solo 6 mesi per lasciare l’Italia. Da quel momento si perdono le sue tracce e per provare a capire quello che potesse essergli successo Marani consulta su internet la lista che elenca i periti nel campo di sterminio di Auschwitz, ma senza ottenere esiti perché di Arpad Weisz in Ungheria ve ne sono molti. Marani pensa allora di condurre ricerche presso gli archivi Comunali e scopre che Weisz risiedeva in via Luigi Valeriani 39 con la moglie e due figli, Roberto e Clara, e riesce a intercettare un compagno di scuola e amico d’infanzia del figlio di Arpad, Roberto Weisz. Entra in tal modo in possesso di documenti che quel compagno di Roberto aveva conservato per oltre 70 anni, rileva testimonianze che mostrano la fuga della famiglia attraverso l’Europa e rintraccia una cartolina spedita da Roberto dalla città olandese di Dordrecht nel 1941, da cui risulta che Arpad stava allenando la squadra locale con i consueti ottimi risultati. Marani riesce a contattare l’unico giocatore superstite di quella squadra e si reca ad incontrarlo entrando in possesso di una foto che ritrae Arpad con il Presidente della squadra che di lì a poco sarà costretto a licenziarlo per motivi razziali. Marani scopre anche l’abitazione a Dordrecht dove nel ’42 i nazisti, assieme alla polizia olandese, arresteranno tutta la famiglia saccheggiandone i beni e deportandola in un campo di concentramento prima e di sterminio poi. Arpad Weisz morirà il 31 gennaio 1944. Del grande allenatore-innovatore danubiano non si era mai più saputo niente. Solo con lo sviluppo della ricerca sull’olocausto e soprattutto, relativamente ad Arpad, con il libro di Matteo Marani del 2007, si diffonde la sua drammatica avventura e si arriva nel 2009 a perpetuarne la memoria attraverso la posa di una lapide sotto alla Torre di Maratona dello Stadio di Bologna. Al termine dell’avvincente relazione, seguita con evidente partecipazione ed emozione, vengono poste varie domande dai Soci Zoli, De Vita, Caletti, Volterra, Spinelli, e dall’ospite Arieti. Marani risponde precisando come della moglie di Arpad non si sia trovato nulla in quanto, venendo in Italia, fu obbligata a cambiare nome italianizzandolo. Ricorda inoltre che Arpad venne in Italia come giocatore dell’apprezzata scuola ungherese (era ala sinistra) dopo le Olimpiadi del ’24, acquistato dall’Alessandria o dal Padova, poi nel 1925 dall’Inter dove divenne allenatore in seguito ad un infortunio al ginocchio. Marani ricorda come in quel periodo fossero molti gli allenatori stranieri in Italia e come oggi, viceversa, siano molti quelli italiani all’estero. Alla domanda sul perché Arpad non sia scappato in tempo, Marani risponde che poiché allora l’Inghilterra non ingaggiava gli allenatori stranieri è probabile che Arpad abbia seguito i luoghi dove gli veniva offerto un lavoro illudendosi che lo scivolamento progressivo della morsa razziale non arrivasse a stritolarlo come invece avvenne. 9 SABATO, 15 FEBBRAIO 2014, AULA MAGGIORE UNIVERSITARIA INTERCLUB DEL GRUPPO FELSINEO; CELEBRAZIONE DEL ROTARY DAY CONFERENZA SUL TEMA “START-UP, INNOVAZIONE E IMPRENDITORIALITÀ”. Il Rotary Club Bologna era rappresentato dal Presidente, arch. Andrea Trebbi, dalla pastPresident, dott.ssa Patrizia Farruggia e dal Segretario, ing. Mauro Negrini. Per il Rotaract Bologna erano presenti Alessandra Arcuri e Stefano Marcheselli. Molti studenti ma pochi rotariani, potremmo definire la consistenza della partecipazione al Rotary Day 2013-14, caratterizzato dall’ottima conferenza del Prof. Piero Formica, insignito di un PHF, forbito interprete di conoscenze e di concetti decisamente orientati verso il futuro e, pertanto, quanto mai appropriate/i per una loro divulgazione all’universo giovanile. Hanno portato una testimonianza anche 2 rappresentanti/imprenditori del cosiddetto “startup”, Giovanni Cavallo per “Sgnam” e Paolo Pasquali per “Efesti”. RIUNIONE NON CONVIVIALE DI MARTEDI’ 18 FEBBRAIO 2014, SEDE DI VIA S. STEFANO 43 PRESIEDE: IL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, ARCH. ANDREA TREBBI. Presenze: 67 Soci 51; percentuale di presenza (incluse le frequenze compensate) 41,73%: Arcuri, Barbiera, Belvederi, Bruzzi, Buono, Caletti, Califano, Camerini Canetoli, Casadei, Casali, Cavalli, Destro, Faggioli, Falciasecca, Farruggia, Finzi, Genovesi, Ghiacci, Golinelli, Magalotti, Manaresi, Marcheselli, Marescotti, Menarini, Minguzzi, Nanetti, Negrini, Nonni, Orsillo, Ospitali, Pannuti, Pedrelli, Piazzi, Pieragostini, Pignatti, Pizzoferrato, Raggi, Raffaelli, Salvioli, Santoro, Spinelli, Stefanini, Stupazzini, Tattara, Trebbi, Vecchietti Massacci, Venturi, Volterra, Zanelli, Zanotti. Ospiti del Club: la Dott.ssa Ilaria Giorgetti, Presidente del Quartiere Santo Stefano, l’Avv. Caterina Grechi, il Comm. Giovanni Pelagalli, Presidente del Museo della Comunicazione ‘Mille voci mille suoni’. Ospiti dei Soci: della Dott.ssa Nanetti, l’Avv. Antonella Alberti; del Dott. Ghiacci, la Prof.ssa Romana Romani Menghi; del dott. Pignatti, il figlio Andrea. Consorti: Amato, Barbiera, Casadei, Ghiacci, Golinelli, Ospitali, Pignatti, Salvioli, Santoro, Stupazzini, Vecchietti Massacci. 10 Il Presidente, comunicazioni: 1 Rivolgo un caloroso ringraziamento, anche a nome di tutto il Club, alle Signore Consorti appartenenti al Gruppo 4 che questa sera sono le protagoniste nella preparazione del ns. buffet; sono Laura Amato, Angela Casadei, Paola Ghiacci, Antonella Golinelli, Magda Ospitali, Enza Piazzi, Daniela Salvioli, Giovanna Vecchietti Massacci e la socia Maria Teresa Pedrelli. Il Gruppo 4 delle Consorti dei Soci 2 Alle ore 19,00, ha preceduto l’odierna riunione la terza e ultima conversazione/lezione di Fabio Raffaelli ai ragazzi del Rotaract sull’argomento ‘comunicazione’ a cui hanno partecipato: Beatrice Amato, Alessandra Arcuri, Alessandro Cantelli, Lorenzo Caletta, Victoria Carpani, Stefano Marcheselli, Maria Luce Munari, Aleksandra Raffaelli, Eugenia Sveva Stancari, Nicolò Stefanini, Viola Valeriani, Federico Zanardi. Rivolgo a Fabio un ringraziamento per questa sua iniziativa che ha riscosso molto successo sia in relazione alla partecipazione ‘rotaractiana’ che dei Soci del Club. 11 Il Socio GABRIELE FALCIASECCA Conferenza: GUGLIELMO MARCONI UN BOLOGNESE NATO 140 ANNI FA: CONOSCIAMOLO MEGLIO E VALORIZZIAMONE L’EREDITÀ! GABRIELE FALCIASECCA: profilo Nel 1980 ha vinto il concorso da professore ordinario nel settore dell’elettromagnetismo e da allora imperversa nell’Università di Bologna che lo congederà nel 2015. Come ricercatore si è occupato di molte cose e molto ha pubblicato: nei forni a microonde e nei telefonini c’è qualcosa legato alla sua attività. Dal 1997 è Presidente della Fondazione Marconi e in questa veste ha realizzato il Museo Marconi che consiglia di visitare. Nel suo passato vi sono cariche accademiche e non, e collaborazioni con le industrie nazionali del settore delle telecomunicazioni. E’ noto per avere causato una caduta sugli sci dell’allora Rettore Fabio Roversi Monaco. Sintesi della relazione (g.f.) Guglielmo Marconi è certamente uno dei personaggi più significativi del novecento. E’ una gloria del nostro paese che ci è quasi universalmente riconosciuta. Ma Bologna se ne rende conto? Capisce che una sua valorizzazione porterebbe vantaggi alla città? I bolognesi lo conoscono davvero? Fu bricoleur o scienziato vero? Dare risposta a queste domande è stato lo scopo dell’incontro. La serata è stata aperta da una relazione/provocazione del socio Gabriele Falciasecca che ha introdotto la poliedrica personalità di Guglielmo Marconi descrivendolo come inventore, come scienziato, come imprenditore e come uomo politico. In ognuna di queste vesti Marconi ha avuto successo ed è stato personalità eminente, ma invariabilmente ha suscitato dispute, discussioni, controversie. La provocazione è andata a buon fine perché molti sono stati gli interventi e le domande da parte degli intervenuti: Salvioli, Belvederi, Caletti, Spinelli, Volterra, Destro, Casadei, Casali. Grazie alle domande, Falciasecca ha potuto chiarire anche altri aspetti intriganti legati a Marconi che hanno toccato il tema della invenzione della radio, del raggio della morte (che si intreccia con la vicenda del RADAR con le sue tristi conseguenze per il nostro paese), della scarsa utilizzazione del brand Marconi da parte della città di Bologna, forse in conseguenza di una immagine dell’inventore ingenerosa. Si è anche parlato del problema della Collezione Pelagalli, in particolare grazie all’intervento della Presidente del Quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti. Il tempo passa e non si vedono passi avanti, anzi. Secondo Falciasecca la soluzione può trovarsi solo all’interno di un progetto unitario di offerta museale legata a Marconi, o meglio ancora, legata all’intero patrimonio di musei scientifici che vi sono a Bologna e dintorni. 12 TRE EVENTI DEL ROTARY CLUB BOLOGNA 1 IL PROGRAMMA DELLA VISITA A TRENTO DEL ROTARY CLUB BOLOGNA, ALLO STABILIMENTO FERRARI SPUMANTE, AL COMPARTO RESIDENZIALE LE ALBERE E AL ‘MUSE’ (MUSEO DELLE SCIENZE), MARTEDI’ 01 APRILE 2014 La visita e’ gratuita per i soci e costa 50 euro ai familiari e agli ospiti. La scadenza per l’adesione e’ fissata per il 14 marzo. Ore 8,15 ritrovo in Largo Lercaro e partenza in pullman per Trento. Ore 11,15 Visita allo stabilimento Ferrari Spumante e aperitivo con bollicine. Ore 13,00 Trasferimento in centro a Trento e pranzo al Ristorante Forsterbrau alle ore 13,30. Ore 15,15 Arrivo al MuSe e al Comparto residenziale Le Albere progettati da Renzo Piano. Ore 15,30 Visita -in due turni successivi- guidata al MuSe e contemporanea visita commentata (dall’arch. Trebbi) all’attiguo Comparto Residenziale ‘Le Albere’. Ore 18,15 ca Partenza per Bologna. Il Museo delle Scienze -già Museo Tridentino di Scienze Naturali- è un museo pubblico di Storia Naturale di Trento. La nuove sede, inaugurata il 27 Luglio 2013, presenta innovative architetture firmate Renzo Piano. L’edificio non ha nulla a che vedere con l’idea polverosa legata ai musei di tradizione perché luminoso, trasparente, aperto, accessibile e per niente dispendioso quanto a consumo d’energia essendo deputato a produrne attraverso un sistema di pannelli solari e pozzi geotermici che scendono a cento metri di profondità. Frutto di 10 anni di lavoro in collaborazione con l’amministrazione della città di Trento, il MuSe si inserisce nel cuore del nuovo eco-quartiere “Le Albere”, progettato sempre da Renzo Piano e sorto dalle ceneri dell’ex-area industriale Michelin. Il MuSe è il Museo del futuro, dove la multimedialità, l’interattività e la tecnologia, sono gli strumenti utilizzati per coinvolgere direttamente il visitatore in un percorso di conoscenza che fa della struttura architettonica stessa un mezzo di apprendimento. Il visitatore potrà capire come la scienza e la tecnologia, se declinate in una prospettiva di sostenibilità, possano contribuire a trovare buone soluzioni per il futuro del Pianeta Terra. Il tutto viene presentato con un linguaggio chiaro e con apparati espositivi e scenografie capaci di trasformare l’entrata in questa realtà in un gradevolissimo e, divertente, viaggio di conoscenza. 2 IL PROGRAMMA DELLA GITA DEL ROTARY CLUB BOLOGNA IN LUOGHI ‘MENO CONOSCIUTI’ DELLE MARCHE, DALL’01 MAGGIO AL 04 MAGGIO 2014 Costo a persona della gita euro 320,00 (non sono incluse le mance alle guide che verranno raccolte ‘in loco’ e all’occorrenza). La scadenza per l’adesione è fissata per il 28 febbraio con versamento di 100 €/persona. Il saldo dovrà essere effettuato entro la data del 15 aprile 2014. GIOVEDI' 01 maggio: Partenza in pullman da Bologna intorno alle ore 12, Arrivo intorno alle ore 16 al “Borgo Belvederi’, a Camerino, Sistemazione nelle Case, Ore 18,30 partenza per Camerino e giro in città, Ore 20,30 cena al Ristorante "Le Arcate". VENERDI’ 02 maggio: Partenza per San Severino e visita alla città, Pranzo al Ristorante “Le Logge” a Urbisaglia (la romana URBS SALVIA), Pomeriggio visita all'Abbazia di Fiastra, Rientro al Borgo, Ore 20,30 cena al Ristorante "La Marca”. 13 SABATO 03 maggio: Partenza per Visso e visita alla città, Pranzo al Ristorante “Guaita Sant'Eutizio”, Pomeriggio visita all'Abbazia e a Preci (museo della chirurgia medievale, laboratorio alchemico), Cena in ristorante da definire. DOMENICA 04 maggio: Partenza per Caldarola e visita al Castello Pallotta, Pranzo al Ristorante "da Lore" sul Lago di Caccamo, Ritorno a Bologna. 3 L’EVENTO DEL 05 GIUGNO 2014: IL ROTARY CLUB BOLOGNA CELEBRA IL 50° ANNIVERSARIO DEL 7° E ULTIMO CAMPIONATO VINTO DAL BOLOGNA FC L’evento sostituisce una conviviale per i Soci del Rotary Club Bologna, e per i Soci dei Club Felsinei che hanno aderito all’iniziativa (Rotary Club Bologna Est, Rotary Club Bologna Nord, Rotary Club Bologna Valle dell’Idice, Rotary Club Bologna Valle del Samoggia e Rotary Club Bologna Valle del Savena). Per favorire la diffusione e la promozione dell’evento da parte dell’Organizzatore, a partire dall’1 marzo 2014 ogni Socio dei predetti Club che non abbia già prenotato la propria presenza dovrà assoggettarsi al costo di ingresso definito in euro 100,00/persona. Pertanto è importante aderire entro la data del 28 febbraio 2014. PROGRAMMA (HOTEL SAVOIA REGENCY) h. 18.00-19.30 ingresso invitati con accredito, aperitivo in piscina dalle 18.00-20.00 h. 20.00 apertura e presentazione (Rotary Club Bologna) h. 20.15 Sabrina Orlandi e Italo Cucci, proiezione DVD 1961-1964 h. 21.00 Cena con intrattenimento di Giorgio Comaschi h. 22,30 Estrazione premi, Consegna targhe ai calciatori, Service Rotary Club Bologna h. 23.00-23.30 conclusione e omaggi ai presenti PROMOZIONE DONO AI CALCIATORI n. 8 Targhe celebrative PREMI ASTA n. 8 maglie originali 1963-64 n. 8 palloni autografati dai calciatori 1963-64 n. 8 libretti “50 anni nei distinti” autografati dai calciatori 1963-64 OMAGGI A TUTTI GLI INTERVENUTI n. 600 spille e n. 30 portachiavi con logo celebrativo Rotary Bologna/BFC in pochette rossoblù e libretto “50 anni nei distinti”. Il logo dell’evento del 5 giugno 2014 (andrea trebbi architetto studio) 14 IL PROGETTO-CONSORTI Il numero di marzo 2013 di The Rotarian ha dedicato la copertina ai libri, titolo: “Le gioie che derivano dalla lettura” [The Joys of Reading]. L’articolo all’interno “Living by the book”, “Vivendo secondo il libro”, firmato da un certo Joe Queenan, osserva che l’americano medio legge appena quattro libri l’anno, e lo trova più che sufficiente. Un gran peccato, detto da Queenan che ne legge 200 all’anno. In Italia? I dati Istat dicono che nel 2012 il 46 % delle persone aveva letto almeno 1 libro nei 12 mesi precedenti, e di questi lettori solo il 14,5% ne aveva letti più di 12, mentre il 46% ne aveva letti al massimo tre. Dato più significativo, una famiglia su dieci (10,2%) non possiede nemmeno un libro in casa. Quando penso a chi ha perso la casa nel terremoto mi immagino che l’ultima cosa a essere ripristinata sia la libreria. Per questo come progetto ho pensato a un’azione che aiuti a far trovare o ritrovare ai giovani il gusto di leggere, a partire dalle letture “classiche” che in qualche modo hanno intrigato tutti nell’adolescenza: i romanzi. L’idea ha preso dei contorni precisi grazie alla collaborazione del Nucleo di supporto emergenza sisma, attivato presso la Sovrintendenza scolastica regionale, e del FORAGS (Forum regionale delle associazioni dei genitori nella scuola), con i quali abbiamo individuato 5 scuole medie delle zone del terremoto, distribuite su tutte e quattro le province colpite, scelte fra quelle che hanno ricevuto meno aiuti nel dopo sisma. In ognuna di queste scuole il Dirigente scolastico individuerà un docente e una II classe a cui verranno consegnati gli E-book, in primavera o anche a fine anno con la consegna di utilizzarlo durante l’estate. Al termine dell’utilizzo i dispositivi resteranno in dotazione alla biblioteca della scuola. Il progetto non è chiuso ai soli E-book ma aperto anche a scuole che necessitino di altri oggetti che siano alla nostra portata. In questo senso abbiamo già messo in cantiere un piccolo service per la scuola media di San Felice sul Panaro, tuttora alloggiata in container provvisori, che con ammirevole spontaneità ha richiesto un certo numero di strumenti musicali necessari a un progetto didattico mirato. Ho ritenuto possibile accontentarli fin da novembre, potendo contare sulla collaborazione della Casa Musicale Del Rio, di Reggio Emilia, che ci concede tutto il tempo necessario per arrivare a raccogliere i fondi. Ma la dimensione dell’iniziativa dipende da quanto riusciremo a raccogliere. Per questo confido nell’energia e la disponibilità delle consorti del nostro distretto, che si sono dimostrate pronte a collaborare a questa iniziativa. I dati del conto corrente aperto a questo scopo dal Distretto sono i seguenti: Progetto E-Book – Scuole zona terremoto c/c presso BANCA SELLA Succursale 10 – via Farini 11, Bologna IT83G0321102400052828498553 Ringrazio fin d’ora tutti i consorti che daranno una mano in questa piccola iniziativa, che credo corrisponda ai canoni del Rotary per i service e al cuore di ognuno di noi per i giovani, e in particolare per quelli delle nostre zone colpite. Alessandra Castagnoli PROGRAMMA DELLE RIUNIONI DEI CLUB FELSINEI Rotary Club Bologna Ovest G. Marconi lunedì, 24 febbraio, ore 20,15, Nonno Rossi, familiari ed ospiti, Flavia Bazzocchi, ex borsista della Rotary Foundation. “Barcellona ritrovata”. giovedì, 06 marzo, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti. Interclub con Bologna Est. Arch. Alfiero Moretti. “La ricostruzione dopo il sisma del maggio 2012 in Emilia: per una storia diversa”. lunedì, 10 marzo, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti. Relatore Dott. Giancarlo Cervino. “L’evoluzione delle normative OCSE volte al contrasto dell’elusione e dell’evasione transfrontaliera”. giovedì, 20 marzo, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti. Interclub con Bologna Est. Il Dott. Roberto Gervaso presenterà il suo ultimo libro. “Lo stivale zoppo”. 15 Rotary Club Bologna Est giovedì, 27 febbraio, ore 20,15, Nonno Rossi, familiari ed ospiti. Prof. Giovanni Saguatti. “Cura e prevenzione nelle malattie del seno: un problema clinico, organizzativo ed etico di grande attualità”. giovedì, 06 marzo, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti. Interclub con Bologna Ovest G.M. Arch. Alfiero Moretti. “La ricostruzione dopo il sisma del maggio 2012 in Emilia: per una storia diversa”. giovedì, 13 marzo, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti. Prof. Matteo Cerri. “A mente fredda: le prospettive dell’ibernazione umana”. giovedì, 20 marzo, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti. Interclub con Bologna Ovest G.Marconi. Il Dott. Roberto Gervaso presenterà il suo ultimo libro. giovedì, 27 marzo, ore 20,15, Nonno Rossi, fam/ospiti. Prof.ssa Laura Pasquini. “I Portici di Bologna nella Storia e nell’Arte”. Rotary Club Bologna Nord mercoledì, 26 febbraio, ore 18,30, Palazzo Fava. Visita guidata. “La Ragazza con l’orecchino di perla”. Seguirà buffet al Bar Zanarini. mercoledì, 5 marzo, ore 20,00, Sede, Via S. Stefano 43, fam/ospiti. Prof. Nicola Rizzo. “Il Service sulla Borsa di Studio a Jovana Krsmanovic’”. sabato, 15 marzo, in mattinata, fam. ed ospiti. Visita guidata dall’archeologa prof.ssa Luisa Mazzeo Saracino al Museo della Civiltà Villanoviana ed al Museo della Preistoria.Pranzo: Trattoria La Croara mercoledì, 19 marzo, ore 19,30, Sede, Via S. Stefano 43, fam/ospiti Dott. Armando Duccio Campagnoli. “ Bologna Fiere: una piattaforma per Bologna, città internazionale, dell’innovazione, della cultura e dell’educazione”. mercoledì, 26 marzo, ore 20,15, NH de la Gare, familiari. Visita del Governatore Dott. G.Castagnoli Rotary Club Bologna Sud martedì, 25 febbraio, ore 20,15, Nonno Rossi, familiari ed ospiti Dott. Mario Fuzzi. “Intelligence e Conflitti Militari. La seconda guerra mondiale: miti sfatati e nuove verità” martedì 4 marzo, ore 20.15 Nonno Rossi, con familiari ed ospiti. Relatore: Dott.ssa Filomena Latronico “La metacognizione un metodo per lo sviluppo della creatività e della efficacia cognitiva”. martedì 11 marzo, ore 20.15 Nonno Rossi, fam. ed ospiti. Relatore: Dott. Alberto Bassi. L'evoluzione del rapporto tra Fisco e contribuente nell'ultimo decennio: dal condono alla voluntary disclosure” Rotary Club Bologna Valle dell’ Idice martedì, 25 febbraio, ore 20,00, Savoia Regency, familiari ed ospiti. Interclub con Panathlon BO, Passaggio consegne da Lucio Montone a Alberto Bortolotti. Festa di carnevale. sabato, o1 marzo, ore 10, Istituto San Domenico di Budrio. Consegna strumentazione progetto di Service del Club, con sovvenzione Distrettuale, alla Casa residenza per anziani. giovedi’, 13 marzo, ore 20,00, Rist. Giardino, fam ed ospiti. Interclub con Bologna valle del Savena. Prof. Franco Faranda. “Riscoperta della Madonna di San Luca”, in seguito alla pulitura e restauro della sacra immagine, punto di riferimento della devozione cittadina. giovedi’, 20 marzo, ore 20,00, Rist. Giardino, fam ed ospiti. Gen. Antonio De Vita (Rotary Club Bologna). “Patria e Patriottismo”. giovedi’, 27 marzo, ore 20,00, Rist. Giardino, fam ed ospiti. Angela Forlani. “Perle e Diamanti”. Rotary Club Bologna Valle del Savena lunedì, 24 febbraio, ore 20,15, Hotel Savoia, familiari ed ospiti Dott. Mario Mairano. “La gestione del personale in Ferrari”. giovedi’, 13 marzo, ore 20,00, Rist. Giardino, fam ed ospiti. Interclub con Bologna Valle dell’Idice. Prof. Franco Faranda. “Riscoperta della Madonna di San Luca”, in seguito alla pulitura e restauro della sacra immagine, punto di riferimento della devozione cittadina. Rotary Club Bologna Carducci martedì, 25 febbraio, ore 20,15, Hotel Savoia. Relazione del Socio Onorario Paola Landini. Rotary Club Bologna Valle del Samoggia mercoledì, 26 febbraio, ore 20,15, Nonno Rossi, Interclub con Round Table, fam ed ospiti Valentina Marchesini e Viero Negri. “Quali scenari per il futuro di due giovani imprenditori...realtà e prospettive”. Rotary Club Bologna Galvani lunedì, 24 febbraio, ore 20,15, Hotel Savoia, familiari ed ospiti. “Carnevale 2014: una serata tutta a sorpresa!”. Rotaract Club Bologna venerdì, 28 febbraio, ore 20,45, sede di via S. Stefano, 43. Elezioni cariche sociali. 16 PROGRAMMA DELLE RIUNIONI DISTRETTUALI 30 Marzo-6 Aprile 2014, XXXII RYLA “Credere, Fare, Vivere”, Distretto 2071 e 2072, Anno 2013-2014, Isola d’Elba. Aprile-Maggio 2014, Forum Rotary Rotaract Distretti 2071 e 2072, Imola. 13-15 Giugno 2014, Primo Congresso Distretto 2072, Anno 2013-2014, Bologna Rotary Club Bologna, 40125 Bologna, via Santo Stefano 43 Tel. 051/234747, Fax 051/224218, Cell.348 2783149 email:[email protected]; web: www.rotarybologna.it
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