Arte Lunedì 02 Marzo 2015 IVREA - CRISTINA CANCELLARA E ROSSANA CHALLANCIN AL CASTELLO DI SALE Mostra di Cristina cancellara e Rossana Challancin, a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 05/03/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 KIRIL HADZHIEV DA FRANZ PALUDETTO Personale di Kiril Hadzhiev. Sono enigmi visivi e ironici a incuriosire e solleticare lo spettatore, che il più delle volte si avvicina alle opere di Kiril Hadzhiev con la sensazione di dover risolvere un rebus. Sculture in marmo bianco, contraddistinte da un nitore cristallino, accostate o alternate a semplici objets trouvés articolano le argute sciarade che l'artista mette in scena, nell'intento di dare rappresentazione visiva a temi filosofici come a suggestioni letterarie. Ogni opera racchiude in sé, stratificati in vari layers, molteplici riferimenti a libri, a testi di filosofia come a interrogativi superiori che da secoli attendono ancora una risposta. A dispetto del loro aspetto lieve, quasi giocoso, sono la sintesi e la convergenza di alcune riflessioni scaturite dallo studio e dagli interessi del loro artefice, come anche dalla volontà di fare scultura non nel senso tradizionale del termine, seppur utilizzando ancora nella maggior parte delle opere un materiale classico. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 05/03/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 "MANI. SOSTANTIVO FEMMINILE PLURALE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA GINZBURG Nell'ambito degli appuntamenti organizzati per la Giornata della Donna, allestimento della mostra fotografica "Mani. Sostantivo Femminile Plurale", ideata e realizzata dall'autrice del Concorso Lingua Madre Brunella Pernigotti per raccontare le abilità e l'umanità delle mani delle donne. Ad accompagnare l'esposizione, i racconti tratti dalle antologie del Concorso Lingua Madre (Ed. SEB27). fino al 05/03/2015 ore 10:00 Torino Via Lombroso 16 BRUNO BORDOLI ALLA LIBRERIA BELGRAVIA "Alla faccia", pitture su carta di Bruno Bordoli. Catalogo con didascalie poetiche di Gilberto Isella. Orario: dal lunedì al sabato 9,30-13 e 15,30-19,30. Info: 011.3852921 - 347.5977883 [email protected] fino al 06/03/2015 ore 17:30 Torino Via Vicoforte 14/D TORINOSETTE | Arte 1 / 195 Arte "PROGRESSIVA ART EXHIBITION" ALLO SPAZIO COLOMBO ART DESIGN "Progressiva Art Exhibition", a cura di Max Ponte ed Enrica Merlo. In mostra lavori di Angelo Barile, affiancato da undici artisti emergenti, selezionati attraverso un "call for artists": Sabina Kolici (Torino); Daniele Sturiale (Torino); Renata Olivetto (Meledugno-Lecce); Elena Bordina (Torrazza Piemonte); Sabrina Campagna (Salerno); Francesca Marzo (Bergamo); Mercedes Pitzalis (Cagliari); Sandra Martinatto (Torino); Nella Parigi (Moncalieri); Raffaella Pasquali (Torino); Carla Scudieri (Verolengo-Torino). Info: [email protected] - 334.7410978 fino al 06/03/2015 ore 18:30 Torino Via Trofarello 13 IVAN CAZZOLA ALLA BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Ivan Cazzola. NYC", a cura di Giuseppe Savoca. Il ritratto di una delle città più affascinati del mondo che, tra bianchi e neri e luci accecanti, attrae come un magnete chiunque le orbiti attorno. Come nessun altro posto al mondo, New York City rappresenta, con il suo stile unico, la metafora della società contemporanea e il fotografo Ivan Cazzola ne cattura lo spirito attraverso il suo occhio puro, privo di mediazioni, registrandone gli umori contraddittori della "strada", dove splendore e terrore convivono insieme. Negli scatti presentati in questa mostra, rappresentativi di tutta la sua ricerca artistica, è evidente come una certa dualità stilistica ed estetica rappresenti un vero e proprio marchio di fabbrica dell'artista. Sia che si tratti degli iconici ritratti a personaggi, quali: Orlando Bloom, Joan As Police Woman, Dave Timson, Mik Lennard, OK GO, Yohji Yamamoto, XX, These New Puritans, Juliette Lewis, Mark "The Gonz" Gonzales e Charlotte Free, o il lavoro maggiormente documentaristico sulla contro-cultura giovanile, o, ancora, gli scatti per la moda, possiamo ritrovare la stessa visione audace, a volte quasi impertinente, ma allo stesso tempo profonda ed evocativa. Ivan Cazzola ha accumulato nel corso degli anni una grande esperienza, collaborando con magazine (Vogue, Dazed & Confused, i-D) e fashion labels, tra Milano, Londra, Parigi e New York, approdando anche al video come director di alcuni short movies. Con i suoi scatti ha esplorato mondi diversi tra loro, da una realtà vicina e autobiografica, agli scatti di modelle, artisti, rock bands, star del cinema, gangster, borghesi decadenti, il tutto con una costante stilistica attraverso un occhio spesso intimo, a volte insolente, ma sempre iconico e provocativo. Nel 2010 è stato designato dalla rivista Dazed & Confused come uno dei fotografi più interessanti nel panorama internazionale. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A TORINOSETTE | Arte 2 / 195 Arte LAVINIA RACCANELLO ALLA GALLERIA MOITRE "Not a position, but a proposition", personale di Lavinia Raccanello, artista e attivista italiana che vive tra la Scozia e l'Italia. Il suo lavoro si concentra sulla relazione tra gli esseri umani, la società e la giustizia sociale, con una particolare enfasi sul potere della dialettica e della pratica partecipatoria, e il conflitto tra potere statale ed autonomia e responsabilità personale. Suoi lavori sono stati esposti in Italia, Scozia, Irlanda, Spagna, Stati Uniti, Cile ed India. Per questa nuova personale l'artista ha lavorato alla creazione di più di duecento bandiere, corrispondenti agli Stati indipendenti del mondo. Di questi, centonovantatrè sono membri dell'ONU, due sono osservatori permanenti all'ONU ed uno ne è ex membro. Sono inoltre presenti nove Stati che, vantando sovranità territoriale, hanno dichiarato la propria indipendenza ottenendo un limitato o, in alcuni casi, alcun riconoscimento internazionale. Per cucire le bandiere è stata utilizzata stoffa nera che in alcuni casi riporta ricami neri su nero. Nero su nero: queste bandiere rappresentano una dopo l'altra la negazione di tutte le bandiere. Orario: mercoledì-sabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com [email protected] - 340.5172587 - 338.1426301 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 bis TORINOSETTE | Arte 3 / 195 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "SAN SEBASTIANO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra Quattrocento e Seicento", mostra dedicata a San Sebastiano, curata da Vittorio Sgarbi. Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico hanno selezionato circa quaranta capolavori, dal Rinascimento al Seicento inoltrato. Il percorso prende avvio con Andrea della Robbia che modella l'anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigando le membra con la terracotta invetriata. Si prosegue con uno sguardo nella Venezia del Quattrocento, dove Carlo Crivelli interpreta con grande suggestione, tra la laguna e le Marche, la figura di un giovanetto nudo e invaso dalle frecce. Sul suo viso compare la smorfia: è l'uomo del Rinascimento con le sue passioni e le sue aspettative sul mondo e nel futuro. Ludovico Carracci interpreta il secolo della grande Riforma Cattolica mostrandoci un atleta gentile che cita passi di danza e si muove leggiadro nei meandri della fede. Lo splendido paesaggio è la scena suggestiva che ospita la Vergine col Bambino e uno statuario Sebastiano, dipinto da Paris Bordon, che ci guarda e assiste silenzioso al mistico dialogo. Compagno ideale è il solitario e meditabondo San Sebastiano di Tiziano che proviene da una importante collezione privata americana e che giunge in Italia per la seconda volta. Il Seicento si apre con l'accesa armonia dei colori e le audaci forme che in Rubens, che da Anversa giunge in Italia, tra Mantova e Roma, trovano un risvolto leggiadro, suadente e delicato: il Rubens della Galleria Corsini di Roma esce dalla stanza dell'Alcova di Palazzo Corsini alla Lungara per la prima volta dopo tanti anni. Pittura tattile è quella del Seicento che mette in campo gli affetti con un inedito Guercino, di recente scoperto e custodito in una collezione privata americana e con l'altro, compagno ardito, della Galleria Nazionale delle Marche. L'aspetto della devozione è sublimata con Guido Reni che lega il bel Sebastiano a un albero in un'atmosfera calda, serale, intima, pregna di una Bologna in cui i dettami del Concilio di Trento, applicati dal Cardinale Gabriele Paleotti, sono ancora nevralgici e di forte attrazione e rispetto per gli artisti. L'ondata caravaggesca, poi, tocca un inedito culmine con un dipinto eccezionalmente dato in prestito dal Cardinale di Milano, che, appositamente studiato per la mostra, rivela accenti nordici con una straordinaria verità nel volto e nella posa dell'uomo "santo". Gli echi caravaggeschi, poi, mostrano la passione con Ribera e l'ardita partecipazione al martirio con Nicolas Regnier e con l'affascinante Mattias Stomer dei Gerolamini di Napoli; accezioni preziose del caravaggismo internazionale. La narrazione ideale, di coinvolgimento emotivo, trova due capisaldi nel Mattia Preti di Capodimonte e nei Luca Giordano che cavalcano il Seicento e aprono il secolo successivo lasciandosi alla spalle la pittura di verità e la ritualità del vero. La mostra offre un excursus dentro quasi tre secoli, operando affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati letti da artisti diversi, materiali differenti e modellati per capirne cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori. Tre grandi opere si sono aggiunte in un secondo momento e saranno visibili al Castello di Miradolo: il "San Sebastiano curato dagli angeli" di Rubens (dal 30 ottobre), "Il Martirio di San Sebastiano" di Guercino (dal 6 novembre) e Il "San Sebastiano" di Raffaello dall'Accademia Carrara di Bergamo (dal 18 dicembre). Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione anche in orario di chiusura. Orari durante ricorrenze e festività: 1 novembre 10.00-18.30; 8 dicembre 10.00-18.30; 24 dicembre chiuso; 25 dicembre 15.00-18.30; 26 dicembre 10.00-18.30; 31 dicembre e 1 gennaio chiuso; 6 gennaio 10.00-18.30. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65, militari); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] - 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). Sabato 29 novembre servizio navetta che collega il centro di Torino al Castello di Miradolo al costo di 8 euro a persona. Partenza da Torino alle ore 14,00 da piazza Carlo Felice angolo corso Vittorio Emanuele II; ritorno con ritrovo nel parcheggio del Castello di Miradolo alle ore 17,30 e rientro in città per le 18,30. Prenotazione obbligatoria: 0121.502761 fino al 08/03/2015 ore 10:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 4 / 195 Arte "STEMPERANDO" ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE "Stemperando", sesta edizione della Biennale Internazionale di opere d'arte su carta che si realizzerà in tre tappe: Torino, Tirana e Roma. La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino ospiterà la prima tappa della rassegna, nata a Spoleto nel 2003 in concomitanza con il Festival dei due mondi. Successivamente, le opere saranno trasferite a Tirana e la mostra sarà allestita al Museo Storico Nazionale dell'Albania. Infine, come ultima tappa, il gruppo di opere ritornerà in Italia e la mostra sarà composta a Roma, al Museo Villa Vecchia di Villa Doria Pamphili, dove concluderà il suo percorso. In mostra 96 opere su carta di 49 artisti di ogni parte del mondo. Per la sezione internazionale: Alberto Biasi, Alberto Brusa, Paolo Conti, Graham Guerra, Kivanç Gülhan, Ali Herischi, Jiang Shanqing, Susan Leyland, Paolo Marazzi, Carlo Mazzetti, Xavier Medina Campeny, Sophia Michaeledes, Azad Nanakeli, Qui Yu, Ran Xue Mei, Claudio Sacchi, Michele Stanzione, Martin Streitenberger, Andreas Tomblin, Jorrit Tornquist, Lucio Trizzino; per la sezione storica: Georges Braque, Francesco Casorati, Enrico Colombotto Rosso, Samo Koler, Riccardo Licata, Umberto Mastroianni, Franc Oldering, Mario Schifano, Giacomo Soffiantino, Alberto Sughi; per la Nazione ospite, Albania: Albien Alushaj, Helidon Haliti, Ardian Isufi, Pjeter Koleci, Beskida Kraja, Gjon Jon Kraja, Vladimir Llakaj, Fatos Lubonja, Ormira Lulani, Alban Met-hasani, Alkan Nallbani, Andi Nallbani, Admir Pervathi, Parlind Prelashi, Agron Rushiti, Alberto Saka, Helidon Xhixha, Armand. A cura di: Anselmo Villata. Nazione ospite d'Onore: Albania, a cura di Alfred Milot Mirashi. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 "ANDY WARHOL...IN THE CITY" ALL'8 GALLERY "Andy Warhol...in the city". Un'occasione unica per ammirare 40 opere che hanno segnato la storia dell'arte mondiale: dal mito di Marilyn Monroe al fascino di Liz Taylor, dalle storiche bottiglie di Coca Cola alle leggendarie lattine di zuppa Campbell's, l'intuito e l'estro grafico di Andy Warhol sono i protagonisti di questa interessante esposizione. Le opere fanno parte della più ampia mostra intitolata "Andy Warhol... in the city" che nasce da un'iniziativa di Pubbliwork Eventi, in collaborazione con la New Factory Art, ed è già stata esposta nelle gallerie d'arte di diverse città italiane; da gennaio 2015, in pieno spirito Warhol, la mostra è stata allestita, per la prima volta in assoluto in un centro commerciale. Tra le opere esposte l'immancabile Marilyn Monroe, Campbell's e Flowers, si potranno inoltre ammirare le copertine di Interview Magazine, la rivista fondata proprio da Andy Warhol e le cover di dischi dei Rolling Stones e dei Velvet Underground. Le opere rappresentano il percorso artistico ed iconografico creato da Warhol dal 1957 al 1987, fornendo sia un'ampia visione dei suoi soggetti più noti sia delle sue radici europee attraverso quei lavori poco conosciuti ma molto importanti, come gli Space Fruits o il Gold Book, realizzato da Warhol in occasione della sua prima mostra personale presso la Bodley Gallery di New York. I soggetti esposti sono stampe, cover, cartoncini, serigrafie e offset: opere originali multiple di opere uniche. Info: www.8gallery.it fino al 08/03/2015 ore 11:00 Torino Via Nizza 230 TORINOSETTE | Arte 5 / 195 Arte COLLEGNO - "FOTOGRAFIA AL FEMMINILE" NELLA SALA DELLE ARTI "Fotografia al femminile", edizione 2015. Orario: venerdì e sabato 16-19,30; domenica 10-12 e 16-19,30. Durante le aperture del 7 e dell'8 marzo sarà allestita una sala posa all'interno della sala delle Arti per omeggiare di un ritratto in digitale tutte le signore che lo desidereranno. Tra gli eventi collaterali della mostra, martedì 3 marzo alle 21, presso la Sala del Museo della Resistenza e della Pace della Città, sarà ospite la fotoreporter di guerra Andreja Restek che presenterà i suoi ultimi lavori. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Collegno (TO) Via Torino 9 "ARTE AL FEMMINILE" DA ARTE CITTA' AMICA "Arte al femminile", quattro mini personali di Margherita Baldelli, Adriana Cernei, Angela Gastaldi e Carla Perona. Orario: da martedì a sabato 16,00-19,00; chiuso il lunedì e festivi. Info: 011.7717471 - 011.7768845 - www.artecittaamica.it - [email protected] fino al 10/03/2015 ore 18:00 Torino Via Rubiana 15 "I VENERDÌ DELL'ARTE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI "I venerdì dell'arte", mostra di pittura di fine corso del Centrodonna della Circoscrizione 6. fino al 11/03/2015 ore 10:00 Torino Via Leoncavallo 17 "NUOVE RICERCHE 2015" DA MARTINARTE "Nuove Ricerche 2015", collettiva a cura di Paola Barbarossa e Fernando Montà. In mostra lavori di Monica Bruera, Daniele Nessi, Joshua Sottile e Corrado Zecca. Orario: lunedì 15.30-19.30; martedì e mercoledì 10,00-12,30 e 15,30-21,30; giovedì e venerdì 10,00-12.30 e 15.30-19.30. Info: 011.3433756 - 335.360545 - [email protected] fino al 12/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Siracusa 24/A COLLETTIVA FOTOGRAFICA NEL NUOVO SPAZIO28 Spazio 28, nuovo spazio espositivio in corso Vittorio Emanuele II 28, presenta una mostra collettiva di fotografia a cura di Phos. In esposizione opere di autori emergenti e di autori affermati nel panorama della fotografia italiana ed internazionale che negli ultimi anni hanno presentato alcuni dei loro progetti più significativi all'interno dell'attività espositiva di Phos: Sophie Anne Herin, Pietro Bolgna, Renato D'Agostin, Davide De Martis, Stefano Fiorina, Simon Roberts, Vito Vagali. Orario: dal lunedì al venerdì 15:00-19:30. Per informazioni: 335.6661281 - 347.2212059 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Vittorio Emanuele II 28 TORINOSETTE | Arte 6 / 195 Arte PATRIZIA MUSSA ALLO SPAZIO EVENTA "Luci silenti", personale fotografica di Patrizia Mussa, secondo appuntamento espositivo organizzato da ArtPhotò, al fine di promuovere la fotografia d'autore. Gli elementi distintivi del lavoro artistico di Patrizia Mussa sono innegabilmente la ricerca di una luce particolare e la ricerca di una dimensione di un tempo sospeso e irreale che procura in chi guarda l'impressione di un silenzio impalpabile al limite della parola. Le fotografie esposte in mostra fanno parte di due lavori distinti ma entrambi mettono a fuoco di Patrizia Mussa tutta la sua interpretazione d'autore, la sua esperienza di fotografa di architettura e la sua abilità tecnica. La luce è dunque "anima e verità di un luogo" che la fotografa "ascolta" ogni volta che si confronta con soggetti diversi e che amplifica il silenzio originario degli spazi fotografati. In mostra sono esposte le fotografie tratte da "Teatri" e da "Le Temple du Soleil". Orario: martedìvenerdì dalle 15.00 alle 18.00. Info: www.ateliernovantotto.it/artphoto.html [email protected] - 335.7815940 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Via dei Mille 42 NEVERCREW ALLA SQUARE23 ART GALLERY "Frequency Spectrum", mostra di Nevercrew. Dopo Milano e Dublino, dove hanno decorato le nuove sedi europee di Facebook, il duo di street-artists svizzeri Nevercrew arriva a Torino, negli spazi della galleria Square23, con "Frequency spectrum", la loro riflessione su percezione e comunicazione, tra realtà e surrealtà. Pablo Togni e Christian Rebecchi più che "duo" sono "uno". Lavorano insieme dal 1996 uniti dall'interesse comune per la pittura e la street art. Hanno esposto e partecipato a progetti internazionali e festival a Belgrado, Il Cairo, Amburgo, Monaco, Zurigo, Lugano. Il loro lavoro è caratterizzato da alcuni concetti chiave, come il meccanismo, la composizione, la sezione, le parti, la memoria, la scelta, i rapporti, i contrasti, l'esplorazione, la surrealtà. Il tutto viene collegato insieme, fuso in composizioni viventi e che mutano proprio perché vive, evolvendosi nel tempo e nello spazio. Combinare linguaggi diversi è la loro cifra stilistica: catene di montaggio, esseri organici e ingranaggi meccanici, mostri marini, "strutture viventi" si intersecano nei loro lavori proprio come gli stili che utilizzano, tra sintesi grafica e iperrealismo spray. Le loro strutture sono modelli di sistemi viventi, delle visioni d'insieme rese percepibili nella loro totalità e nella loro struttura tramite l'utilizzo della "sezione" che permette di vederle per come sono al loro interno, nel caso di un meccanismo o degli spazi di una casa o della struttura di un essere vivente. Il rapporto tra le parti e con la memoria viene esteso alla realtà intera, al luogo e allo spettatore, lasciando a quest'ultimo la possibilità di completare il meccanismo con la sua personale esperienza, con la sua storia e quindi con le sue molteplici interpretazioni. In "Frequency Spectrum", in particolare, l'attenzione si concentra su percezione e comunicazione, sulla loro differenza ed interazione costante. Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 [email protected] fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via San Massimo 45 TORINOSETTE | Arte 7 / 195 Arte LUCA ROMANO DA RIZOMI Personale di Luca Romano. Romano ha sublimato su carta il suo desiderio più grande rimasto invariato per vent'anni, prendere il pullman n. 67 con la sua borsa da disegno a tracollo. Ha prediletto i pennarelli a punta spessa, ricamando talvolta elementi verbali su campiture fittissime. Cartoncini, planimetrie, fogli strappati da vecchi libri di grammatica, fanno da sfondo al miraggio dell'autonomia ma anche al simbolo della viabilità metropolitana, di una certa cultura civica del mezzo di trasporto pubblico. Il risultato, trame di colore intessute dove talvolta la figura scompare annegata dal tratto pieno e rotondo del gesto pittorico. Lo stesso trattamento è applicato alla serie del "Dettato", in cui l'artista replica ripetutamente l'incipit dei dettati della scuola primaria con una vera calli-grafia perfetta e stereotipata. Questa mostra vuole essere un omaggio ad un artista nascosto, che non si è mai comportato come tale, che abbiamo selezionato tra tanti altri all'interno della preziosa collezione dell'Archivio Storico Singolare e Plurale raccolta e curata da Tea Taramino. Orario: dal mercoledì al sabato 14:00-19:00. Info: 011.4367910 - www.rizomi.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via Sant'Agostino 18/D "JUST ANOTHER" ALLA LUCE GALLERY "Just Another", mostra collettiva comprendente i lavori degli artisti Davide Balliano, Ethan Greenbaum, JPW3, Dustin Pevey e Leif Ritchie. La mostra è nata quasi per "assonanza" intorno ad una canzone di Pete Yorn: Just Another. I dipinti in mostra sembrano contenere quel sound che richiama i nostri momenti più semplici ma anche più intimi, i momenti in cui lo spazio e il tempo sembrano fermarsi. Certe situazioni hanno una particolare atmosfera e si relazionano in modo naturale con la musica. E così Just Another, la colonna sonora di questa mostra s'ispira al trascorrere della vita, ma anche al voltar pagina o semplicemente passare ad un altro show. Ciascuno dei cinque artisti in mostra possiede una sua musicalità che lo accomuna allo spirito di Just Another, richiamando alla riflessione e all'intimismo. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] www.lucegallery.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 "FILIPPO SCROPPO E LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL DOPOGUERRA" ALLA FONDAZIONE AMENDOLA "Filippo Scroppo e le avanguardie artistiche del Dopoguerra": opere 1945-1970 di Scroppo, Gavlano, Crippa, Saroni, Ramella, Gribaudo, Ruggeri, Soffiantino, Gorza, Surbone e Griffa. Orario: lunedì - venerdì ore 10-12.30, 15.30-19.00 sabato, domenica e visite guidate su prenotazione. Info: 011.2482970 - 348.2211208 - [email protected] www.fondazioneamendola.it fino al 15/03/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 8 / 195 Arte SOPHIE CALLE AL CASTELLO DI RIVOLI "MAdRE", personale di Sophie Calle, a cura di Beatrice Merz. Sophie Calle, protagonista indiscussa della scena artistica mondiale, propone un progetto interamente site-specific per le sale auliche al secondo piano della Residenza Sabauda. La mostra si articola sullo sviluppo di due importanti progetti che l'artista ha posto in essere da diversi anni: Rachel, Monique e Voir la mer. Orario: da martedì a venerdì 10.00-17.00; sabato e domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso; 24 e 31 dicembre 10.00-17.00; aperto il lunedì di Pasqua; chiuso 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Ingresso: 6,50 euro; ridotto: 4.50 euro per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati. Gratuito per i minori di 11 anni e per i disabili. Info: 011.9565222 - www.castellodirivoli.org www.castellodirivoli.tv - [email protected]. Prorogata fino al 15 marzo. fino al 15/03/2015 ore 19:00 Rivoli (TO) Castello di Rivoli KATARZYNA WYSOCKA AL POLSKI KOT "Bez Tytulu", personale della pittrice polacca Katarzyna Wysocka. Nata a Lodz nel '83, l'artista ha trascorso l'infanzia nella campagna sud-orientale della Polonia, che ha ispirato il suo percorso artistico. La pittrice racconta: "La natura è la principale fonte d'ispirazione per i miei quadri, dove si intrecciano i paesaggi campagnoli e dove esploro il mondo animale. Nello stesso tempo la natura costituisce per me l'ispirazione per le ricerche astratte. Costanti sfide formali forniscono i fiori e gli oggetti materiali nei quali mi misuro con la forma e il colore". Katarzyna Wysocka, laureatasi presso l'Accademia Albertina di Torino, presenta per la prima volta le sue opere, create nell'arco degli ultimi 15 anni. Info: polskikot @libero.it - 333.5205763 fino al 16/03/2015 ore 19:00 Torino Via Massena 19 LUCIA CAPRIOGLIO AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Nature", personale di Lucia Caprioglio. In mostra 21 tele inedite a tecnica mista, con utilizzo di incisioni, pittura e collage elaborati insieme. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-12,30 e 16-18,30; sabato 10-12,30 fino al 16/03/2015 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 TORINOSETTE | Arte 9 / 195 Arte MARCO DALBOSCO DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Paper religions project 2005 2014", personale di Marco Dalbosco. Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra "Afterimage" presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne "L'Arte guarda avanti" come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo "Paper Religions #Jerusalem" viene presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi. Il lavoro ha preso avvio dalla necessità di indagare le problematiche del conflitto Israeliano-Palestinese, assumendo nella sua evoluzione l'espressione di libertà di ogni singolo individuo, investendo questioni di carattere religioso che finiscono per riferirsi alla possibilità stessa di affermare l'identità individuale. Nel 2008, come evento Parallelo di Manifesta7, nasce "Paper Religion #The Wall", diretto riferimento alla West Bank in Israele. Per questo lavoro Marco Dalbosco ha raggruppato dodici persone che hanno lavorato assieme per una settimana allo scopo di costruire un muro. Realizzato tuttavia con mattoni di carta piegati secondo la tecnica dell'origami, il muro perde i suoi connotati di barriera e di confine. Con questo specifico materiale e con la sua lavorazione, l'artista trascrive la fragilità dell'essere umano e manifesta il potere di costruire, ciascuno con le proprie mani, l'avvenire e la storia. Assumendo la città di Gerusalemme come simbolo di rispetto e convivenza di molteplici credenze religiose, nel 2011 si concretizza Paper Religion #Jerusalem: il mattone che divide, separa, crea un limite, è allo stesso tempo l'elemento base per la costruzione di ogni tipo di edificio religioso. I mattoni vengono disposti a terra formando un tappeto su cui vengono "sospese" le tre chiese monoteiste: una Chiesa Cattolica, una Sinagoga e una Moschea. Anch'esse di carta, condividono con i mattoni la condizione di fragilità. In mostra è presentata per la prima volta l'espressione complessiva di questo lungo e partecipato percorso di ricerca e consapevolezza. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19; sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com fino al 20/03/2015 ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 "FRANCESCO MENNYEY" ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Acqueforti e disegni di Francesco Mennyey. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 fino al 20/03/2015 ore 18:30 Torino Via Zumaglia 13bis TORINOSETTE | Arte 10 / 195 Arte NELLA MARCHESINI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Parole di pittore. Nella Marchesini - tra disegno e scrittura". La mostra è incentrata sul rapporto intenso, tra disegno e scrittura, esistente nella produzione artistica di Nella Marchesini. L'artista, allieva prediletta di Felice Casorati, sente l'arte come un'urgenza vitale da manifestare in ogni modo e su ogni supporto possibile. Nel lavoro della Marchesini, il disegno e la scrittura sono due modalità fondanti in quanto pratiche veloci, sintetiche e accessibili: con una semplice matita Nella ha potuto rappresentare l'universo complesso del suo essere anche nei momenti più difficili della sua vita. Queste due modalità non sono solo facilmente realizzabili, ma possiedono una ricchezza d'espressione eccezionale che l'artista coglie con diverse sfaccettature miscelandone le peculiarità che spesso si determinano vicendevolmente. Il disegno non è solo bozzetto preparatorio per i vari dipinti, ma è un'istantanea del quotidiano, dell'intimità più precaria ed effimera che svela però la parte più autentica dell'emozione e del pensiero. Con il disegno Nella Marchesini riesce a eludere parte della rigida impostazione di matrice casoratiana, dando forma al suo ambiente familiare e alle sue esperienze con un'affascinante proiezione personale che fa emergere la sua sensibilità, articolata e vigorosa. Trasfigurazioni religiose e deformazioni simboliche, presenti sia nei disegni che negli scritti, rivelano molto chiaramente chi è Nella Marchesini: artista, donna e madre. Nel tempo l'artista ha scritto una sorta di Zibaldone sul quale lei annota pensieri, sogni e paure nello stesso modo in cui disegna. Vi è un'interrelazione unica e sorprendente tra scrittura e disegno. Così anche i libri letti dalla Marchesini diventano essi stessi opere d'arte in quanto accolgono disegni e rielaborazioni grafiche inedite. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] - www.operescelte.com fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 11/D MICHAEL BIBERSTEIN DA GIORGIO PERSANO Michael Biberstein, personale. Nato a Solothurn, Svizzera, nel 1948. Nel 1964 si trasferisce negli Stati Uniti. Al Swarthmore College di Philadelphia incontra David Sylvester sotto la cui guida studia Storia dell'Arte. Dopo aver vissuto tra gli Stati Uniti e la Svizzera, nel 1979 si trasferisce in Portogallo, dove trascorrerà la maggior parte dei suoi anni, sino alla morte improvvisa, sopraggiunta nel 2013. Pittore autodidatta, dagli anni '70 le sue opere vengono esposte in tutto il mondo e sono presenti nelle collezioni di arte contemporanea di musei e fondazioni, tra i quali: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Whitney Museum of American Art di New York, il Calouste Gulbenkian Foundation Centre for Contemporary Art di Lisbona, la Serralves Foundation di Oporto, il Museu Colecção Berardo di Lisbona. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 [email protected] - www.giorgiopersano.org fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 85 TORINOSETTE | Arte 11 / 195 Arte BRUNO MARTINAZZI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE Personale di Bruno Martinazzi, scultore e orafo di fama internazionale. Tra le opere presenti nella mostra, curata da Massimo Ghiotti, ci sono sculture di media dimensione che vanno dagli anni '80 agli anni '90; una serie di piccole sculture intitolata "Pagine di pietra" tutte di recente produzione; 12 disegni del 1980 facenti parte degli studi preparatori del libro "I cieli e la terra e tutte le tue creature" (Noire editore 1988) e quattro gioielli. Nato a Torino nel 1923, allievo degli stessi insegnanti di Primo Levi, Martinazzi si laurea in Chimica Pura all'Università di Torino. Durante la guerra partecipa come partigiano combattente alla resistenza, ed è insignito della Croce di Guerra. Frequenta la Libera Accademia d'Arte di Torino e gli Istituti d'Arte di Firenze e Roma. Esordisce come orafo nel 1954, dopo quattro anni spesi come direttore di Tintoria alla fabbrica tessile Magnoni Tedeschi, per poi affermarsi come scultore. È stato inoltre docente all'Accademia Albertina di Belle Arti. Grazie ad artisti come Martinazzi a partire dagli anni Sessanta, il gioiello contemporaneo sia entrato a far parte delle più importanti collezioni museali internazionali; le sue creazioni figurano infatti nelle collezioni, tra gli altri, del Metropolitan di New York e dell'Hermitage di S.Pietroburgo. Orario: martedì-sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 www.fondazionebottarilattes.it fino al 21/03/2015 ore 18:30 Torino Via della Rocca 37 "OPERE IN PERMANENZA" ALLA GALLERIA20 "Opere in permanenza", collettiva comprendente opere di Enzo Briscese, Ermanno Barovero, Nino Aimone, Piero Ferroglia, Alessia Zolfo, Francesco Preverino, Dario Rosolen, Leonardo Pecoraro, Franco Margari, Marco Vigo, Romano Buratti, Domenico Lasala, Discepolo Girardi, Elviro Coni. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 [email protected] - www.galleria20.jimdo.com fino al 21/03/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B GALLIANO GALLO DA CARACOL "Invasioni", personale di Galliano Gallo. "Nelle sue opere pittoriche l'artista Gallo accede ad un mondo incantato, in cui si coglie la scoperta genuina di un "qualcosa" che parte da molto lontano. Lo sguardo innocente dell'infanzia osserva per la prima volta, con gioia e curiosità ciò che gli si offre. I colori vividi colpiscono l'attenzione; le figure vagamente zoomorfe si inseguono in un gioco di danza, unite da un filo conduttore che non si perde mai, anzi le tiene insieme come le perle di una collana. E' un ritorno alle origini, dove forme semplici si realizzano in un liquido creatore, moltiplicandosi per continuare la vita, per trasformarla. Il movimento è continuo, coinvolge tutto; il ritmo serrato e vivace ci invita a partecipare a questo tripudio di colori, ad afferrare, a non indugiare in contorti pensieri, ma a considerare con rinnovata semplicità la purezza dell'inizio, che è lì a portata di mano, pronta per noi" (Francesca Luce Milardi). Orario: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-19.30; venerdì e sabato 10.30-19.39. Info: 393.2164821 - www.caracolarte.it fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 23 TORINOSETTE | Arte 12 / 195 Arte RIVAROLO - CLEMENTINE CARSBERG A CASA TOESCA "Secret de famille - Les angles morts", residenza d'artista di Clementine Carsberg. Al primo piano, fino al 30 novembre, "Alias/self portraits", fotografie di siciliana Carmen Cardillo. Orario: sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00; mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Info: www.areacreativa42.com - [email protected] - 335.1227609 fino al 22/03/2015 ore 18:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 PIER PAOLO CALZOLARI IN VIDEOTECA GAM Prosegue in Videoteca GAM il ciclo di incontri e mostre, a cura di Elena Volpato, dedicato al video in Italia negli anni Sessanta e Settanta. Il primo appuntamento del 2015 vede protagonista Pier Paolo Calzolari che incontra il pubblico della GAM martedì 13 gennaio alle 18.30. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, parlerà del suo interesse per la dimensione temporale e visiva del linguaggio filmico e video, dell'esperienza di lavoro con Gerry Schum e ripercorrerà lo sviluppo del suo ciclo di opere intitolato "Day after Day a Family Life" da cui sono tratti i lavori "Cucù", 1972?73, "Aeroplano", 1972 e "Lettere di Tiziano", 1974, provenienti dall'Archivio della Fondazione Calzolari che la Videoteca GAM è orgogliosa di poter presentare in esposizione nei propri spazi. L'incontro con Pier Paolo Calzolari offre l'occasione di ascoltare uno dei più importanti protagonisti della storia del video d'artista, per la rilevanza delle opere da lui girate in pellicola e video, e per il ruolo che il suo studio bolognese, a Palazzo Bentivoglio, ebbe tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, sia come luogo d'incontro tra esponenti delle avanguardie internazionali, artistiche e teatrali, sia come studio di registrazione di opere filmiche di altri artisti. In mostra in Videoteca GAM fino al 22 marzo quattro opere video realizzate dall'artista tra il 1970 e il 1974: "Senza titolo", da "Identifications" di Gerry Schum, 1970, collezione Videoteca GAM; "Aeroplano" ["Day after Day a Family Life"], 1972, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Cucù - The glass reflects" ["Day after Day a Family Life"], 1972?1973, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Lettere di Tiziano" ["Day after Day a Family Life"], 1974, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari. Orario: martedì - domenica 10.00-18.00 giovedì: 10.00-22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 22/03/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 PRAGELATO - KURT MAIR E VINICIO PERUGIA ALLA TINBER ART GALLERY "Coincidere", incisioni di Kurt Mair e Vinicio Perugia. Orario: sabato 16.00-18.30, domenica 10-12.30 - 15.30-18.00. Info: 0122.78461 - www.tinberartgallery.it fino al 22/03/2015 ore 17:00 Pragelato (TO) Via Albergian 20 TORINOSETTE | Arte 13 / 195 Arte "DAB - DESIGN PER ARTSHOP E BOOKSHOP" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "DAB - Design per Artshop e Bookshop". Esposizione dei prototipi selezionati in occasione della V edizione dell'omonimo concorso nazionale. Il progetto DAB, nato nel 2006, è promosso da GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e realizzato dall'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena. DAB rientra nella Convenzione Progetto DE.MO. - sostegno al nuovo design e alla mobilità, siglata tra GAI e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e Direzione Generale Musei. La Mostra DAB presenta i progetti proposti da 20 designer selezionati dalla Commissione composta da Sandra Tucci, referente del progetto per il MiBACT - ex DG PaBAAC Servizio V; Patrizia Rossello dell'Associazione GAI e Michele Zini, Architetto e Designer dello Studio ZPZ Partners. In mostra i prototipi di: Antonio Abatangelo; Chiara Angioli; il collettivo formato da Margarita Aviles De Carlos, Marco Fogaccia, Shi Jintian, Nicoletta Marangoni e Maria Montes De Oca; Emilio Baria; Ilaria Bartolini; Lucia Biancalana e Eleonora Bompieri; Bottega Krua di Giada Fogliato e Arianna Piazza; Code0039 di Dante Antonucci, Laura Crognale, Stefania Quintili e Alessandro Zuppa; De-sign di Daniela Cavasin e Enrica Zanini; Alessandro Esposito, Federico Fiordigiglio; Alberto Galotta e Federica Lissoni; Gian Piero Giovannini; Massimiliano Marianni; Elena Maurigh; Costanza Palmirani; Lorenzo Passi; Arianna Piazza; Daniele Piazzola; Studio Alchemico di Giulio Bogani e Sofia Crescioli. La commissione ha selezionato progetti che rispondessero positivamente a tre requisiti del concorso: appartenenza allo scenario della cultura del progetto contemporaneo; effettiva compatibilità con i museum shop per caratteristiche dell'oggetto, prezzo, mercato; possibilità di essere prodotti in modalità di autoproduzione o con filiera produttiva non tradizionale. Si è cercato di selezionare anche progetti sviluppati in ambiti di ricerca eterogenea o capaci di proporre nuove tipologie di prodotto, così da avere uno scenario ampio di proposte che desse profondità a una lettura complessiva, in sede di catalogo o di mostra. La Commissione ha assegnato inoltre, ex-aequo il Premio Speciale MiBACT - Patrimonio culturale a Alberto Galotta e Federica Lissoni, premio istituito nel 2011, in occasione della III edizione di DAB, per incentivare la progettazione, da parte dei giovani designer, di oggetti contemporanei, ma liberamente ispirati al vasto patrimonio culturale ed artistico del nostro paese e per questo collocabili negli spazi commerciali di musei e siti archeologici. Il Premio MiBACT consiste nell'assegnazione ai vincitori di fondi per l'autoproduzione degli oggetti e la promozione degli stessi in importanti vetrine nazionali ed internazionali. La mostra, proveniente dal MAXXI di Roma, farà successivamente tappa ad aprile presso l'area del bookshop della Fondazione Fotografia al Foro Boario di Modena, a maggio a Lecce presso il prestigioso Castello di Acaya. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 22/03/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 MAX PAPESCHI DA DAVICO "Je ne regrette rien", personale di Max Papeschi. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 [email protected] - www.davicoarte.it fino al 28/03/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 14 / 195 Arte CARMAGNOLA - "MESSICO CIRCA 2000" A PALAZZO LOMELLINI "Messico Circa 2000", mostra comprendente 94 opere di 81 artisti messicani del nostro tempo, tratta dalla collezione dell'imprenditore messicano Josè Pinto Mazal. La mostra è parte della grande collezione di Josè Pinto Mazal. In essa vi sono raccolte opere che spaziano attorno al terzo millennio (da qui il titolo di Messico Circa 2000) cioè dal 1980 ad oggi, di artisti messicani e stranieri che hanno trovato in Messico il luogo ideale per la loro produzione. Non è una mostra di tendenza, in quanto il collezionista non sceglie le opere secondo una sua particolare propensione artistica, ma quelle che meglio documentano, attraverso l'arte, lo status del Messico oggi e soprattutto di Città del Messico. Vi predomina la pittura, ma vi appaiono anche altri linguaggi come la fotografia, il disegno, la scultura. Le opere sono diversissime tra di loro, seguendo i criteri disparati dei linguaggi artistici contemporanei che dagli inizi del secolo scorso hanno frantumato le regole tradizionali dell'arte. L'arte messicana della contemporaneità si appropria infatti delle tendenze europee imprimendovi però, un marchio che discende ancora dalle antiche culture precolombiane. L'ambiente, il deserto, la dimensione tropicale s'insinua in queste superbe testimonianze visive arricchendole di un'energia incontenibile. E anche la violenza vi traspare - quella che contraddistingue l'attuale realtà messicana condizionata dalla lotta tra il governo e cartelli del narco-trafico, dal femminicidio lungo i confini con gli U.S.A - una violenza filtrata in termini metaforici o allusivi. Molti degli artisti qui presenti hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d'arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all'I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell'estremo Oriente, in Australia. In questa mostra troviamo diversi linguaggi formali , la figuratività, l'astrazione, il realismo e l'informale, l'espressionismo (che ora diviene neo-espressionismo), il surrealismo, il concettuale e l'iperrealismo. In sostanza appare sia la realtà che il sogno, ossia dimensioni "altre" che s'insinuano nel reale. Molto spesso le diverse tendenze si sovrappongono e si fondono, secondo un paradigma messicano che tende al racconto complesso, stratificato, spesso simbolico. Nella mostra sono esposte opere di numerosi artisti di valenza internazionale come Gabriel Orozco, Francis Alys, Julio Galan, Demian Flores, Graciela Iturbide, Monica Castillo, Irma Palacios, Jerman Venegas, Alfonso Mena Pacheco, Barry Wolfryd. Nell'arco del suo sviluppo la mostra, che prevede delle visite guidate, proporrà eventi collaterali integrativi della cultura messicana, con work-shop, performance multimediali, espressioni sonore, che verranno via via comunicati nel dettaglio. L'allestimento è curato da Rodrigo Witker con la collaborazione d Emma Ariza, ed è accompagnato da un volume bilingue (italiano/inglese) edito in occasione della prima edizione. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00. Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com fino al 29/03/2015 ore 18:00 Carmagnola (TO) Piazza Sant'Agostino 17 "CON I MIEI OCCHI" IN GALLERIA SAN FEDERICO "Con i miei occhi", mostra fotografica di Isabella Greggio, allestita nella cornice di Galleria San Federico di Torino in occasione del progetto Sar.to La moda illumina Torino. I luoghi e i volti ritratti raccontano un percorso emozionale e la storia personale di una giovane fotografa che, superando le oggettive difficoltà di una malattia che l'ha colpita agli occhi, continua a girare il mondo e a ritrarlo. Orario: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 15.00 alle 19.00; lunedì chiuso. fino al 31/03/2015 ore 17:30 Torino Galleria San Federico TORINOSETTE | Arte 15 / 195 Arte PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com fino al 02/04/2015 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORINOSETTE | Arte 16 / 195 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 17 / 195 Arte FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 18 / 195 Arte GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 19 / 195 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 20 / 195 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 21 / 195 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 TORINOSETTE | Arte 22 / 195 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D TORINOSETTE | Arte 23 / 195 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 24 / 195 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 25 / 195 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 26 / 195 Arte "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 27 / 195 Arte GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un TORINOSETTE | Arte 28 /al195 confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una Arte IVREA - CRISTINA CANCELLARA E ROSSANA CHALLANCIN AL CASTELLO DI SALE Mostra di Cristina cancellara e Rossana Challancin, a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 05/03/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 KIRIL HADZHIEV DA FRANZ PALUDETTO Personale di Kiril Hadzhiev. Sono enigmi visivi e ironici a incuriosire e solleticare lo spettatore, che il più delle volte si avvicina alle opere di Kiril Hadzhiev con la sensazione di dover risolvere un rebus. Sculture in marmo bianco, contraddistinte da un nitore cristallino, accostate o alternate a semplici objets trouvés articolano le argute sciarade che l'artista mette in scena, nell'intento di dare rappresentazione visiva a temi filosofici come a suggestioni letterarie. Ogni opera racchiude in sé, stratificati in vari layers, molteplici riferimenti a libri, a testi di filosofia come a interrogativi superiori che da secoli attendono ancora una risposta. A dispetto del loro aspetto lieve, quasi giocoso, sono la sintesi e la convergenza di alcune riflessioni scaturite dallo studio e dagli interessi del loro artefice, come anche dalla volontà di fare scultura non nel senso tradizionale del termine, seppur utilizzando ancora nella maggior parte delle opere un materiale classico. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 05/03/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 "MANI. SOSTANTIVO FEMMINILE PLURALE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA GINZBURG Nell'ambito degli appuntamenti organizzati per la Giornata della Donna, allestimento della mostra fotografica "Mani. Sostantivo Femminile Plurale", ideata e realizzata dall'autrice del Concorso Lingua Madre Brunella Pernigotti per raccontare le abilità e l'umanità delle mani delle donne. Ad accompagnare l'esposizione, i racconti tratti dalle antologie del Concorso Lingua Madre (Ed. SEB27). fino al 05/03/2015 ore 10:00 Torino Via Lombroso 16 BRUNO BORDOLI ALLA LIBRERIA BELGRAVIA "Alla faccia", pitture su carta di Bruno Bordoli. Catalogo con didascalie poetiche di Gilberto Isella. Orario: dal lunedì al sabato 9,30-13 e 15,30-19,30. Info: 011.3852921 - 347.5977883 [email protected] fino al 06/03/2015 ore 17:30 Torino Via Vicoforte 14/D TORINOSETTE | Arte 29 / 195 Arte "PROGRESSIVA ART EXHIBITION" ALLO SPAZIO COLOMBO ART DESIGN "Progressiva Art Exhibition", a cura di Max Ponte ed Enrica Merlo. In mostra lavori di Angelo Barile, affiancato da undici artisti emergenti, selezionati attraverso un "call for artists": Sabina Kolici (Torino); Daniele Sturiale (Torino); Renata Olivetto (Meledugno-Lecce); Elena Bordina (Torrazza Piemonte); Sabrina Campagna (Salerno); Francesca Marzo (Bergamo); Mercedes Pitzalis (Cagliari); Sandra Martinatto (Torino); Nella Parigi (Moncalieri); Raffaella Pasquali (Torino); Carla Scudieri (Verolengo-Torino). Info: [email protected] - 334.7410978 fino al 06/03/2015 ore 18:30 Torino Via Trofarello 13 IVAN CAZZOLA ALLA BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Ivan Cazzola. NYC", a cura di Giuseppe Savoca. Il ritratto di una delle città più affascinati del mondo che, tra bianchi e neri e luci accecanti, attrae come un magnete chiunque le orbiti attorno. Come nessun altro posto al mondo, New York City rappresenta, con il suo stile unico, la metafora della società contemporanea e il fotografo Ivan Cazzola ne cattura lo spirito attraverso il suo occhio puro, privo di mediazioni, registrandone gli umori contraddittori della "strada", dove splendore e terrore convivono insieme. Negli scatti presentati in questa mostra, rappresentativi di tutta la sua ricerca artistica, è evidente come una certa dualità stilistica ed estetica rappresenti un vero e proprio marchio di fabbrica dell'artista. Sia che si tratti degli iconici ritratti a personaggi, quali: Orlando Bloom, Joan As Police Woman, Dave Timson, Mik Lennard, OK GO, Yohji Yamamoto, XX, These New Puritans, Juliette Lewis, Mark "The Gonz" Gonzales e Charlotte Free, o il lavoro maggiormente documentaristico sulla contro-cultura giovanile, o, ancora, gli scatti per la moda, possiamo ritrovare la stessa visione audace, a volte quasi impertinente, ma allo stesso tempo profonda ed evocativa. Ivan Cazzola ha accumulato nel corso degli anni una grande esperienza, collaborando con magazine (Vogue, Dazed & Confused, i-D) e fashion labels, tra Milano, Londra, Parigi e New York, approdando anche al video come director di alcuni short movies. Con i suoi scatti ha esplorato mondi diversi tra loro, da una realtà vicina e autobiografica, agli scatti di modelle, artisti, rock bands, star del cinema, gangster, borghesi decadenti, il tutto con una costante stilistica attraverso un occhio spesso intimo, a volte insolente, ma sempre iconico e provocativo. Nel 2010 è stato designato dalla rivista Dazed & Confused come uno dei fotografi più interessanti nel panorama internazionale. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A TORINOSETTE | Arte 30 / 195 Arte LAVINIA RACCANELLO ALLA GALLERIA MOITRE "Not a position, but a proposition", personale di Lavinia Raccanello, artista e attivista italiana che vive tra la Scozia e l'Italia. Il suo lavoro si concentra sulla relazione tra gli esseri umani, la società e la giustizia sociale, con una particolare enfasi sul potere della dialettica e della pratica partecipatoria, e il conflitto tra potere statale ed autonomia e responsabilità personale. Suoi lavori sono stati esposti in Italia, Scozia, Irlanda, Spagna, Stati Uniti, Cile ed India. Per questa nuova personale l'artista ha lavorato alla creazione di più di duecento bandiere, corrispondenti agli Stati indipendenti del mondo. Di questi, centonovantatrè sono membri dell'ONU, due sono osservatori permanenti all'ONU ed uno ne è ex membro. Sono inoltre presenti nove Stati che, vantando sovranità territoriale, hanno dichiarato la propria indipendenza ottenendo un limitato o, in alcuni casi, alcun riconoscimento internazionale. Per cucire le bandiere è stata utilizzata stoffa nera che in alcuni casi riporta ricami neri su nero. Nero su nero: queste bandiere rappresentano una dopo l'altra la negazione di tutte le bandiere. Orario: mercoledì-sabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com [email protected] - 340.5172587 - 338.1426301 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 bis TORINOSETTE | Arte 31 / 195 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "SAN SEBASTIANO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra Quattrocento e Seicento", mostra dedicata a San Sebastiano, curata da Vittorio Sgarbi. Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico hanno selezionato circa quaranta capolavori, dal Rinascimento al Seicento inoltrato. Il percorso prende avvio con Andrea della Robbia che modella l'anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigando le membra con la terracotta invetriata. Si prosegue con uno sguardo nella Venezia del Quattrocento, dove Carlo Crivelli interpreta con grande suggestione, tra la laguna e le Marche, la figura di un giovanetto nudo e invaso dalle frecce. Sul suo viso compare la smorfia: è l'uomo del Rinascimento con le sue passioni e le sue aspettative sul mondo e nel futuro. Ludovico Carracci interpreta il secolo della grande Riforma Cattolica mostrandoci un atleta gentile che cita passi di danza e si muove leggiadro nei meandri della fede. Lo splendido paesaggio è la scena suggestiva che ospita la Vergine col Bambino e uno statuario Sebastiano, dipinto da Paris Bordon, che ci guarda e assiste silenzioso al mistico dialogo. Compagno ideale è il solitario e meditabondo San Sebastiano di Tiziano che proviene da una importante collezione privata americana e che giunge in Italia per la seconda volta. Il Seicento si apre con l'accesa armonia dei colori e le audaci forme che in Rubens, che da Anversa giunge in Italia, tra Mantova e Roma, trovano un risvolto leggiadro, suadente e delicato: il Rubens della Galleria Corsini di Roma esce dalla stanza dell'Alcova di Palazzo Corsini alla Lungara per la prima volta dopo tanti anni. Pittura tattile è quella del Seicento che mette in campo gli affetti con un inedito Guercino, di recente scoperto e custodito in una collezione privata americana e con l'altro, compagno ardito, della Galleria Nazionale delle Marche. L'aspetto della devozione è sublimata con Guido Reni che lega il bel Sebastiano a un albero in un'atmosfera calda, serale, intima, pregna di una Bologna in cui i dettami del Concilio di Trento, applicati dal Cardinale Gabriele Paleotti, sono ancora nevralgici e di forte attrazione e rispetto per gli artisti. L'ondata caravaggesca, poi, tocca un inedito culmine con un dipinto eccezionalmente dato in prestito dal Cardinale di Milano, che, appositamente studiato per la mostra, rivela accenti nordici con una straordinaria verità nel volto e nella posa dell'uomo "santo". Gli echi caravaggeschi, poi, mostrano la passione con Ribera e l'ardita partecipazione al martirio con Nicolas Regnier e con l'affascinante Mattias Stomer dei Gerolamini di Napoli; accezioni preziose del caravaggismo internazionale. La narrazione ideale, di coinvolgimento emotivo, trova due capisaldi nel Mattia Preti di Capodimonte e nei Luca Giordano che cavalcano il Seicento e aprono il secolo successivo lasciandosi alla spalle la pittura di verità e la ritualità del vero. La mostra offre un excursus dentro quasi tre secoli, operando affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati letti da artisti diversi, materiali differenti e modellati per capirne cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori. Tre grandi opere si sono aggiunte in un secondo momento e saranno visibili al Castello di Miradolo: il "San Sebastiano curato dagli angeli" di Rubens (dal 30 ottobre), "Il Martirio di San Sebastiano" di Guercino (dal 6 novembre) e Il "San Sebastiano" di Raffaello dall'Accademia Carrara di Bergamo (dal 18 dicembre). Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione anche in orario di chiusura. Orari durante ricorrenze e festività: 1 novembre 10.00-18.30; 8 dicembre 10.00-18.30; 24 dicembre chiuso; 25 dicembre 15.00-18.30; 26 dicembre 10.00-18.30; 31 dicembre e 1 gennaio chiuso; 6 gennaio 10.00-18.30. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65, militari); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] - 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). Sabato 29 novembre servizio navetta che collega il centro di Torino al Castello di Miradolo al costo di 8 euro a persona. Partenza da Torino alle ore 14,00 da piazza Carlo Felice angolo corso Vittorio Emanuele II; ritorno con ritrovo nel parcheggio del Castello di Miradolo alle ore 17,30 e rientro in città per le 18,30. Prenotazione obbligatoria: 0121.502761 fino al 08/03/2015 ore 10:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 32 / 195 Arte "STEMPERANDO" ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE "Stemperando", sesta edizione della Biennale Internazionale di opere d'arte su carta che si realizzerà in tre tappe: Torino, Tirana e Roma. La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino ospiterà la prima tappa della rassegna, nata a Spoleto nel 2003 in concomitanza con il Festival dei due mondi. Successivamente, le opere saranno trasferite a Tirana e la mostra sarà allestita al Museo Storico Nazionale dell'Albania. Infine, come ultima tappa, il gruppo di opere ritornerà in Italia e la mostra sarà composta a Roma, al Museo Villa Vecchia di Villa Doria Pamphili, dove concluderà il suo percorso. In mostra 96 opere su carta di 49 artisti di ogni parte del mondo. Per la sezione internazionale: Alberto Biasi, Alberto Brusa, Paolo Conti, Graham Guerra, Kivanç Gülhan, Ali Herischi, Jiang Shanqing, Susan Leyland, Paolo Marazzi, Carlo Mazzetti, Xavier Medina Campeny, Sophia Michaeledes, Azad Nanakeli, Qui Yu, Ran Xue Mei, Claudio Sacchi, Michele Stanzione, Martin Streitenberger, Andreas Tomblin, Jorrit Tornquist, Lucio Trizzino; per la sezione storica: Georges Braque, Francesco Casorati, Enrico Colombotto Rosso, Samo Koler, Riccardo Licata, Umberto Mastroianni, Franc Oldering, Mario Schifano, Giacomo Soffiantino, Alberto Sughi; per la Nazione ospite, Albania: Albien Alushaj, Helidon Haliti, Ardian Isufi, Pjeter Koleci, Beskida Kraja, Gjon Jon Kraja, Vladimir Llakaj, Fatos Lubonja, Ormira Lulani, Alban Met-hasani, Alkan Nallbani, Andi Nallbani, Admir Pervathi, Parlind Prelashi, Agron Rushiti, Alberto Saka, Helidon Xhixha, Armand. A cura di: Anselmo Villata. Nazione ospite d'Onore: Albania, a cura di Alfred Milot Mirashi. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 "ANDY WARHOL...IN THE CITY" ALL'8 GALLERY "Andy Warhol...in the city". Un'occasione unica per ammirare 40 opere che hanno segnato la storia dell'arte mondiale: dal mito di Marilyn Monroe al fascino di Liz Taylor, dalle storiche bottiglie di Coca Cola alle leggendarie lattine di zuppa Campbell's, l'intuito e l'estro grafico di Andy Warhol sono i protagonisti di questa interessante esposizione. Le opere fanno parte della più ampia mostra intitolata "Andy Warhol... in the city" che nasce da un'iniziativa di Pubbliwork Eventi, in collaborazione con la New Factory Art, ed è già stata esposta nelle gallerie d'arte di diverse città italiane; da gennaio 2015, in pieno spirito Warhol, la mostra è stata allestita, per la prima volta in assoluto in un centro commerciale. Tra le opere esposte l'immancabile Marilyn Monroe, Campbell's e Flowers, si potranno inoltre ammirare le copertine di Interview Magazine, la rivista fondata proprio da Andy Warhol e le cover di dischi dei Rolling Stones e dei Velvet Underground. Le opere rappresentano il percorso artistico ed iconografico creato da Warhol dal 1957 al 1987, fornendo sia un'ampia visione dei suoi soggetti più noti sia delle sue radici europee attraverso quei lavori poco conosciuti ma molto importanti, come gli Space Fruits o il Gold Book, realizzato da Warhol in occasione della sua prima mostra personale presso la Bodley Gallery di New York. I soggetti esposti sono stampe, cover, cartoncini, serigrafie e offset: opere originali multiple di opere uniche. Info: www.8gallery.it fino al 08/03/2015 ore 11:00 Torino Via Nizza 230 TORINOSETTE | Arte 33 / 195 Arte COLLEGNO - "FOTOGRAFIA AL FEMMINILE" NELLA SALA DELLE ARTI "Fotografia al femminile", edizione 2015. Orario: venerdì e sabato 16-19,30; domenica 10-12 e 16-19,30. Durante le aperture del 7 e dell'8 marzo sarà allestita una sala posa all'interno della sala delle Arti per omeggiare di un ritratto in digitale tutte le signore che lo desidereranno. Tra gli eventi collaterali della mostra, martedì 3 marzo alle 21, presso la Sala del Museo della Resistenza e della Pace della Città, sarà ospite la fotoreporter di guerra Andreja Restek che presenterà i suoi ultimi lavori. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Collegno (TO) Via Torino 9 "ARTE AL FEMMINILE" DA ARTE CITTA' AMICA "Arte al femminile", quattro mini personali di Margherita Baldelli, Adriana Cernei, Angela Gastaldi e Carla Perona. Orario: da martedì a sabato 16,00-19,00; chiuso il lunedì e festivi. Info: 011.7717471 - 011.7768845 - www.artecittaamica.it - [email protected] fino al 10/03/2015 ore 18:00 Torino Via Rubiana 15 "I VENERDÌ DELL'ARTE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI "I venerdì dell'arte", mostra di pittura di fine corso del Centrodonna della Circoscrizione 6. fino al 11/03/2015 ore 10:00 Torino Via Leoncavallo 17 "NUOVE RICERCHE 2015" DA MARTINARTE "Nuove Ricerche 2015", collettiva a cura di Paola Barbarossa e Fernando Montà. In mostra lavori di Monica Bruera, Daniele Nessi, Joshua Sottile e Corrado Zecca. Orario: lunedì 15.30-19.30; martedì e mercoledì 10,00-12,30 e 15,30-21,30; giovedì e venerdì 10,00-12.30 e 15.30-19.30. Info: 011.3433756 - 335.360545 - [email protected] fino al 12/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Siracusa 24/A COLLETTIVA FOTOGRAFICA NEL NUOVO SPAZIO28 Spazio 28, nuovo spazio espositivio in corso Vittorio Emanuele II 28, presenta una mostra collettiva di fotografia a cura di Phos. In esposizione opere di autori emergenti e di autori affermati nel panorama della fotografia italiana ed internazionale che negli ultimi anni hanno presentato alcuni dei loro progetti più significativi all'interno dell'attività espositiva di Phos: Sophie Anne Herin, Pietro Bolgna, Renato D'Agostin, Davide De Martis, Stefano Fiorina, Simon Roberts, Vito Vagali. Orario: dal lunedì al venerdì 15:00-19:30. Per informazioni: 335.6661281 - 347.2212059 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Vittorio Emanuele II 28 TORINOSETTE | Arte 34 / 195 Arte PATRIZIA MUSSA ALLO SPAZIO EVENTA "Luci silenti", personale fotografica di Patrizia Mussa, secondo appuntamento espositivo organizzato da ArtPhotò, al fine di promuovere la fotografia d'autore. Gli elementi distintivi del lavoro artistico di Patrizia Mussa sono innegabilmente la ricerca di una luce particolare e la ricerca di una dimensione di un tempo sospeso e irreale che procura in chi guarda l'impressione di un silenzio impalpabile al limite della parola. Le fotografie esposte in mostra fanno parte di due lavori distinti ma entrambi mettono a fuoco di Patrizia Mussa tutta la sua interpretazione d'autore, la sua esperienza di fotografa di architettura e la sua abilità tecnica. La luce è dunque "anima e verità di un luogo" che la fotografa "ascolta" ogni volta che si confronta con soggetti diversi e che amplifica il silenzio originario degli spazi fotografati. In mostra sono esposte le fotografie tratte da "Teatri" e da "Le Temple du Soleil". Orario: martedìvenerdì dalle 15.00 alle 18.00. Info: www.ateliernovantotto.it/artphoto.html [email protected] - 335.7815940 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Via dei Mille 42 NEVERCREW ALLA SQUARE23 ART GALLERY "Frequency Spectrum", mostra di Nevercrew. Dopo Milano e Dublino, dove hanno decorato le nuove sedi europee di Facebook, il duo di street-artists svizzeri Nevercrew arriva a Torino, negli spazi della galleria Square23, con "Frequency spectrum", la loro riflessione su percezione e comunicazione, tra realtà e surrealtà. Pablo Togni e Christian Rebecchi più che "duo" sono "uno". Lavorano insieme dal 1996 uniti dall'interesse comune per la pittura e la street art. Hanno esposto e partecipato a progetti internazionali e festival a Belgrado, Il Cairo, Amburgo, Monaco, Zurigo, Lugano. Il loro lavoro è caratterizzato da alcuni concetti chiave, come il meccanismo, la composizione, la sezione, le parti, la memoria, la scelta, i rapporti, i contrasti, l'esplorazione, la surrealtà. Il tutto viene collegato insieme, fuso in composizioni viventi e che mutano proprio perché vive, evolvendosi nel tempo e nello spazio. Combinare linguaggi diversi è la loro cifra stilistica: catene di montaggio, esseri organici e ingranaggi meccanici, mostri marini, "strutture viventi" si intersecano nei loro lavori proprio come gli stili che utilizzano, tra sintesi grafica e iperrealismo spray. Le loro strutture sono modelli di sistemi viventi, delle visioni d'insieme rese percepibili nella loro totalità e nella loro struttura tramite l'utilizzo della "sezione" che permette di vederle per come sono al loro interno, nel caso di un meccanismo o degli spazi di una casa o della struttura di un essere vivente. Il rapporto tra le parti e con la memoria viene esteso alla realtà intera, al luogo e allo spettatore, lasciando a quest'ultimo la possibilità di completare il meccanismo con la sua personale esperienza, con la sua storia e quindi con le sue molteplici interpretazioni. In "Frequency Spectrum", in particolare, l'attenzione si concentra su percezione e comunicazione, sulla loro differenza ed interazione costante. Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 [email protected] fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via San Massimo 45 TORINOSETTE | Arte 35 / 195 Arte LUCA ROMANO DA RIZOMI Personale di Luca Romano. Romano ha sublimato su carta il suo desiderio più grande rimasto invariato per vent'anni, prendere il pullman n. 67 con la sua borsa da disegno a tracollo. Ha prediletto i pennarelli a punta spessa, ricamando talvolta elementi verbali su campiture fittissime. Cartoncini, planimetrie, fogli strappati da vecchi libri di grammatica, fanno da sfondo al miraggio dell'autonomia ma anche al simbolo della viabilità metropolitana, di una certa cultura civica del mezzo di trasporto pubblico. Il risultato, trame di colore intessute dove talvolta la figura scompare annegata dal tratto pieno e rotondo del gesto pittorico. Lo stesso trattamento è applicato alla serie del "Dettato", in cui l'artista replica ripetutamente l'incipit dei dettati della scuola primaria con una vera calli-grafia perfetta e stereotipata. Questa mostra vuole essere un omaggio ad un artista nascosto, che non si è mai comportato come tale, che abbiamo selezionato tra tanti altri all'interno della preziosa collezione dell'Archivio Storico Singolare e Plurale raccolta e curata da Tea Taramino. Orario: dal mercoledì al sabato 14:00-19:00. Info: 011.4367910 - www.rizomi.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via Sant'Agostino 18/D "JUST ANOTHER" ALLA LUCE GALLERY "Just Another", mostra collettiva comprendente i lavori degli artisti Davide Balliano, Ethan Greenbaum, JPW3, Dustin Pevey e Leif Ritchie. La mostra è nata quasi per "assonanza" intorno ad una canzone di Pete Yorn: Just Another. I dipinti in mostra sembrano contenere quel sound che richiama i nostri momenti più semplici ma anche più intimi, i momenti in cui lo spazio e il tempo sembrano fermarsi. Certe situazioni hanno una particolare atmosfera e si relazionano in modo naturale con la musica. E così Just Another, la colonna sonora di questa mostra s'ispira al trascorrere della vita, ma anche al voltar pagina o semplicemente passare ad un altro show. Ciascuno dei cinque artisti in mostra possiede una sua musicalità che lo accomuna allo spirito di Just Another, richiamando alla riflessione e all'intimismo. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] www.lucegallery.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 "FILIPPO SCROPPO E LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL DOPOGUERRA" ALLA FONDAZIONE AMENDOLA "Filippo Scroppo e le avanguardie artistiche del Dopoguerra": opere 1945-1970 di Scroppo, Gavlano, Crippa, Saroni, Ramella, Gribaudo, Ruggeri, Soffiantino, Gorza, Surbone e Griffa. Orario: lunedì - venerdì ore 10-12.30, 15.30-19.00 sabato, domenica e visite guidate su prenotazione. Info: 011.2482970 - 348.2211208 - [email protected] www.fondazioneamendola.it fino al 15/03/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 36 / 195 Arte SOPHIE CALLE AL CASTELLO DI RIVOLI "MAdRE", personale di Sophie Calle, a cura di Beatrice Merz. Sophie Calle, protagonista indiscussa della scena artistica mondiale, propone un progetto interamente site-specific per le sale auliche al secondo piano della Residenza Sabauda. La mostra si articola sullo sviluppo di due importanti progetti che l'artista ha posto in essere da diversi anni: Rachel, Monique e Voir la mer. Orario: da martedì a venerdì 10.00-17.00; sabato e domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso; 24 e 31 dicembre 10.00-17.00; aperto il lunedì di Pasqua; chiuso 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Ingresso: 6,50 euro; ridotto: 4.50 euro per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati. Gratuito per i minori di 11 anni e per i disabili. Info: 011.9565222 - www.castellodirivoli.org www.castellodirivoli.tv - [email protected]. Prorogata fino al 15 marzo. fino al 15/03/2015 ore 19:00 Rivoli (TO) Castello di Rivoli KATARZYNA WYSOCKA AL POLSKI KOT "Bez Tytulu", personale della pittrice polacca Katarzyna Wysocka. Nata a Lodz nel '83, l'artista ha trascorso l'infanzia nella campagna sud-orientale della Polonia, che ha ispirato il suo percorso artistico. La pittrice racconta: "La natura è la principale fonte d'ispirazione per i miei quadri, dove si intrecciano i paesaggi campagnoli e dove esploro il mondo animale. Nello stesso tempo la natura costituisce per me l'ispirazione per le ricerche astratte. Costanti sfide formali forniscono i fiori e gli oggetti materiali nei quali mi misuro con la forma e il colore". Katarzyna Wysocka, laureatasi presso l'Accademia Albertina di Torino, presenta per la prima volta le sue opere, create nell'arco degli ultimi 15 anni. Info: polskikot @libero.it - 333.5205763 fino al 16/03/2015 ore 19:00 Torino Via Massena 19 LUCIA CAPRIOGLIO AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Nature", personale di Lucia Caprioglio. In mostra 21 tele inedite a tecnica mista, con utilizzo di incisioni, pittura e collage elaborati insieme. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-12,30 e 16-18,30; sabato 10-12,30 fino al 16/03/2015 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 TORINOSETTE | Arte 37 / 195 Arte MARCO DALBOSCO DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Paper religions project 2005 2014", personale di Marco Dalbosco. Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra "Afterimage" presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne "L'Arte guarda avanti" come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo "Paper Religions #Jerusalem" viene presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi. Il lavoro ha preso avvio dalla necessità di indagare le problematiche del conflitto Israeliano-Palestinese, assumendo nella sua evoluzione l'espressione di libertà di ogni singolo individuo, investendo questioni di carattere religioso che finiscono per riferirsi alla possibilità stessa di affermare l'identità individuale. Nel 2008, come evento Parallelo di Manifesta7, nasce "Paper Religion #The Wall", diretto riferimento alla West Bank in Israele. Per questo lavoro Marco Dalbosco ha raggruppato dodici persone che hanno lavorato assieme per una settimana allo scopo di costruire un muro. Realizzato tuttavia con mattoni di carta piegati secondo la tecnica dell'origami, il muro perde i suoi connotati di barriera e di confine. Con questo specifico materiale e con la sua lavorazione, l'artista trascrive la fragilità dell'essere umano e manifesta il potere di costruire, ciascuno con le proprie mani, l'avvenire e la storia. Assumendo la città di Gerusalemme come simbolo di rispetto e convivenza di molteplici credenze religiose, nel 2011 si concretizza Paper Religion #Jerusalem: il mattone che divide, separa, crea un limite, è allo stesso tempo l'elemento base per la costruzione di ogni tipo di edificio religioso. I mattoni vengono disposti a terra formando un tappeto su cui vengono "sospese" le tre chiese monoteiste: una Chiesa Cattolica, una Sinagoga e una Moschea. Anch'esse di carta, condividono con i mattoni la condizione di fragilità. In mostra è presentata per la prima volta l'espressione complessiva di questo lungo e partecipato percorso di ricerca e consapevolezza. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19; sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com fino al 20/03/2015 ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 "FRANCESCO MENNYEY" ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Acqueforti e disegni di Francesco Mennyey. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 fino al 20/03/2015 ore 18:30 Torino Via Zumaglia 13bis TORINOSETTE | Arte 38 / 195 Arte NELLA MARCHESINI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Parole di pittore. Nella Marchesini - tra disegno e scrittura". La mostra è incentrata sul rapporto intenso, tra disegno e scrittura, esistente nella produzione artistica di Nella Marchesini. L'artista, allieva prediletta di Felice Casorati, sente l'arte come un'urgenza vitale da manifestare in ogni modo e su ogni supporto possibile. Nel lavoro della Marchesini, il disegno e la scrittura sono due modalità fondanti in quanto pratiche veloci, sintetiche e accessibili: con una semplice matita Nella ha potuto rappresentare l'universo complesso del suo essere anche nei momenti più difficili della sua vita. Queste due modalità non sono solo facilmente realizzabili, ma possiedono una ricchezza d'espressione eccezionale che l'artista coglie con diverse sfaccettature miscelandone le peculiarità che spesso si determinano vicendevolmente. Il disegno non è solo bozzetto preparatorio per i vari dipinti, ma è un'istantanea del quotidiano, dell'intimità più precaria ed effimera che svela però la parte più autentica dell'emozione e del pensiero. Con il disegno Nella Marchesini riesce a eludere parte della rigida impostazione di matrice casoratiana, dando forma al suo ambiente familiare e alle sue esperienze con un'affascinante proiezione personale che fa emergere la sua sensibilità, articolata e vigorosa. Trasfigurazioni religiose e deformazioni simboliche, presenti sia nei disegni che negli scritti, rivelano molto chiaramente chi è Nella Marchesini: artista, donna e madre. Nel tempo l'artista ha scritto una sorta di Zibaldone sul quale lei annota pensieri, sogni e paure nello stesso modo in cui disegna. Vi è un'interrelazione unica e sorprendente tra scrittura e disegno. Così anche i libri letti dalla Marchesini diventano essi stessi opere d'arte in quanto accolgono disegni e rielaborazioni grafiche inedite. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] - www.operescelte.com fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 11/D MICHAEL BIBERSTEIN DA GIORGIO PERSANO Michael Biberstein, personale. Nato a Solothurn, Svizzera, nel 1948. Nel 1964 si trasferisce negli Stati Uniti. Al Swarthmore College di Philadelphia incontra David Sylvester sotto la cui guida studia Storia dell'Arte. Dopo aver vissuto tra gli Stati Uniti e la Svizzera, nel 1979 si trasferisce in Portogallo, dove trascorrerà la maggior parte dei suoi anni, sino alla morte improvvisa, sopraggiunta nel 2013. Pittore autodidatta, dagli anni '70 le sue opere vengono esposte in tutto il mondo e sono presenti nelle collezioni di arte contemporanea di musei e fondazioni, tra i quali: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Whitney Museum of American Art di New York, il Calouste Gulbenkian Foundation Centre for Contemporary Art di Lisbona, la Serralves Foundation di Oporto, il Museu Colecção Berardo di Lisbona. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 [email protected] - www.giorgiopersano.org fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 85 TORINOSETTE | Arte 39 / 195 Arte BRUNO MARTINAZZI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE Personale di Bruno Martinazzi, scultore e orafo di fama internazionale. Tra le opere presenti nella mostra, curata da Massimo Ghiotti, ci sono sculture di media dimensione che vanno dagli anni '80 agli anni '90; una serie di piccole sculture intitolata "Pagine di pietra" tutte di recente produzione; 12 disegni del 1980 facenti parte degli studi preparatori del libro "I cieli e la terra e tutte le tue creature" (Noire editore 1988) e quattro gioielli. Nato a Torino nel 1923, allievo degli stessi insegnanti di Primo Levi, Martinazzi si laurea in Chimica Pura all'Università di Torino. Durante la guerra partecipa come partigiano combattente alla resistenza, ed è insignito della Croce di Guerra. Frequenta la Libera Accademia d'Arte di Torino e gli Istituti d'Arte di Firenze e Roma. Esordisce come orafo nel 1954, dopo quattro anni spesi come direttore di Tintoria alla fabbrica tessile Magnoni Tedeschi, per poi affermarsi come scultore. È stato inoltre docente all'Accademia Albertina di Belle Arti. Grazie ad artisti come Martinazzi a partire dagli anni Sessanta, il gioiello contemporaneo sia entrato a far parte delle più importanti collezioni museali internazionali; le sue creazioni figurano infatti nelle collezioni, tra gli altri, del Metropolitan di New York e dell'Hermitage di S.Pietroburgo. Orario: martedì-sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 www.fondazionebottarilattes.it fino al 21/03/2015 ore 18:30 Torino Via della Rocca 37 "OPERE IN PERMANENZA" ALLA GALLERIA20 "Opere in permanenza", collettiva comprendente opere di Enzo Briscese, Ermanno Barovero, Nino Aimone, Piero Ferroglia, Alessia Zolfo, Francesco Preverino, Dario Rosolen, Leonardo Pecoraro, Franco Margari, Marco Vigo, Romano Buratti, Domenico Lasala, Discepolo Girardi, Elviro Coni. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 [email protected] - www.galleria20.jimdo.com fino al 21/03/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B GALLIANO GALLO DA CARACOL "Invasioni", personale di Galliano Gallo. "Nelle sue opere pittoriche l'artista Gallo accede ad un mondo incantato, in cui si coglie la scoperta genuina di un "qualcosa" che parte da molto lontano. Lo sguardo innocente dell'infanzia osserva per la prima volta, con gioia e curiosità ciò che gli si offre. I colori vividi colpiscono l'attenzione; le figure vagamente zoomorfe si inseguono in un gioco di danza, unite da un filo conduttore che non si perde mai, anzi le tiene insieme come le perle di una collana. E' un ritorno alle origini, dove forme semplici si realizzano in un liquido creatore, moltiplicandosi per continuare la vita, per trasformarla. Il movimento è continuo, coinvolge tutto; il ritmo serrato e vivace ci invita a partecipare a questo tripudio di colori, ad afferrare, a non indugiare in contorti pensieri, ma a considerare con rinnovata semplicità la purezza dell'inizio, che è lì a portata di mano, pronta per noi" (Francesca Luce Milardi). Orario: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-19.30; venerdì e sabato 10.30-19.39. Info: 393.2164821 - www.caracolarte.it fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 23 TORINOSETTE | Arte 40 / 195 Arte RIVAROLO - CLEMENTINE CARSBERG A CASA TOESCA "Secret de famille - Les angles morts", residenza d'artista di Clementine Carsberg. Al primo piano, fino al 30 novembre, "Alias/self portraits", fotografie di siciliana Carmen Cardillo. Orario: sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00; mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Info: www.areacreativa42.com - [email protected] - 335.1227609 fino al 22/03/2015 ore 18:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 PIER PAOLO CALZOLARI IN VIDEOTECA GAM Prosegue in Videoteca GAM il ciclo di incontri e mostre, a cura di Elena Volpato, dedicato al video in Italia negli anni Sessanta e Settanta. Il primo appuntamento del 2015 vede protagonista Pier Paolo Calzolari che incontra il pubblico della GAM martedì 13 gennaio alle 18.30. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, parlerà del suo interesse per la dimensione temporale e visiva del linguaggio filmico e video, dell'esperienza di lavoro con Gerry Schum e ripercorrerà lo sviluppo del suo ciclo di opere intitolato "Day after Day a Family Life" da cui sono tratti i lavori "Cucù", 1972?73, "Aeroplano", 1972 e "Lettere di Tiziano", 1974, provenienti dall'Archivio della Fondazione Calzolari che la Videoteca GAM è orgogliosa di poter presentare in esposizione nei propri spazi. L'incontro con Pier Paolo Calzolari offre l'occasione di ascoltare uno dei più importanti protagonisti della storia del video d'artista, per la rilevanza delle opere da lui girate in pellicola e video, e per il ruolo che il suo studio bolognese, a Palazzo Bentivoglio, ebbe tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, sia come luogo d'incontro tra esponenti delle avanguardie internazionali, artistiche e teatrali, sia come studio di registrazione di opere filmiche di altri artisti. In mostra in Videoteca GAM fino al 22 marzo quattro opere video realizzate dall'artista tra il 1970 e il 1974: "Senza titolo", da "Identifications" di Gerry Schum, 1970, collezione Videoteca GAM; "Aeroplano" ["Day after Day a Family Life"], 1972, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Cucù - The glass reflects" ["Day after Day a Family Life"], 1972?1973, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Lettere di Tiziano" ["Day after Day a Family Life"], 1974, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari. Orario: martedì - domenica 10.00-18.00 giovedì: 10.00-22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 22/03/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 PRAGELATO - KURT MAIR E VINICIO PERUGIA ALLA TINBER ART GALLERY "Coincidere", incisioni di Kurt Mair e Vinicio Perugia. Orario: sabato 16.00-18.30, domenica 10-12.30 - 15.30-18.00. Info: 0122.78461 - www.tinberartgallery.it fino al 22/03/2015 ore 17:00 Pragelato (TO) Via Albergian 20 TORINOSETTE | Arte 41 / 195 Arte "DAB - DESIGN PER ARTSHOP E BOOKSHOP" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "DAB - Design per Artshop e Bookshop". Esposizione dei prototipi selezionati in occasione della V edizione dell'omonimo concorso nazionale. Il progetto DAB, nato nel 2006, è promosso da GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e realizzato dall'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena. DAB rientra nella Convenzione Progetto DE.MO. - sostegno al nuovo design e alla mobilità, siglata tra GAI e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e Direzione Generale Musei. La Mostra DAB presenta i progetti proposti da 20 designer selezionati dalla Commissione composta da Sandra Tucci, referente del progetto per il MiBACT - ex DG PaBAAC Servizio V; Patrizia Rossello dell'Associazione GAI e Michele Zini, Architetto e Designer dello Studio ZPZ Partners. In mostra i prototipi di: Antonio Abatangelo; Chiara Angioli; il collettivo formato da Margarita Aviles De Carlos, Marco Fogaccia, Shi Jintian, Nicoletta Marangoni e Maria Montes De Oca; Emilio Baria; Ilaria Bartolini; Lucia Biancalana e Eleonora Bompieri; Bottega Krua di Giada Fogliato e Arianna Piazza; Code0039 di Dante Antonucci, Laura Crognale, Stefania Quintili e Alessandro Zuppa; De-sign di Daniela Cavasin e Enrica Zanini; Alessandro Esposito, Federico Fiordigiglio; Alberto Galotta e Federica Lissoni; Gian Piero Giovannini; Massimiliano Marianni; Elena Maurigh; Costanza Palmirani; Lorenzo Passi; Arianna Piazza; Daniele Piazzola; Studio Alchemico di Giulio Bogani e Sofia Crescioli. La commissione ha selezionato progetti che rispondessero positivamente a tre requisiti del concorso: appartenenza allo scenario della cultura del progetto contemporaneo; effettiva compatibilità con i museum shop per caratteristiche dell'oggetto, prezzo, mercato; possibilità di essere prodotti in modalità di autoproduzione o con filiera produttiva non tradizionale. Si è cercato di selezionare anche progetti sviluppati in ambiti di ricerca eterogenea o capaci di proporre nuove tipologie di prodotto, così da avere uno scenario ampio di proposte che desse profondità a una lettura complessiva, in sede di catalogo o di mostra. La Commissione ha assegnato inoltre, ex-aequo il Premio Speciale MiBACT - Patrimonio culturale a Alberto Galotta e Federica Lissoni, premio istituito nel 2011, in occasione della III edizione di DAB, per incentivare la progettazione, da parte dei giovani designer, di oggetti contemporanei, ma liberamente ispirati al vasto patrimonio culturale ed artistico del nostro paese e per questo collocabili negli spazi commerciali di musei e siti archeologici. Il Premio MiBACT consiste nell'assegnazione ai vincitori di fondi per l'autoproduzione degli oggetti e la promozione degli stessi in importanti vetrine nazionali ed internazionali. La mostra, proveniente dal MAXXI di Roma, farà successivamente tappa ad aprile presso l'area del bookshop della Fondazione Fotografia al Foro Boario di Modena, a maggio a Lecce presso il prestigioso Castello di Acaya. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 22/03/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 MAX PAPESCHI DA DAVICO "Je ne regrette rien", personale di Max Papeschi. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 [email protected] - www.davicoarte.it fino al 28/03/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 42 / 195 Arte CARMAGNOLA - "MESSICO CIRCA 2000" A PALAZZO LOMELLINI "Messico Circa 2000", mostra comprendente 94 opere di 81 artisti messicani del nostro tempo, tratta dalla collezione dell'imprenditore messicano Josè Pinto Mazal. La mostra è parte della grande collezione di Josè Pinto Mazal. In essa vi sono raccolte opere che spaziano attorno al terzo millennio (da qui il titolo di Messico Circa 2000) cioè dal 1980 ad oggi, di artisti messicani e stranieri che hanno trovato in Messico il luogo ideale per la loro produzione. Non è una mostra di tendenza, in quanto il collezionista non sceglie le opere secondo una sua particolare propensione artistica, ma quelle che meglio documentano, attraverso l'arte, lo status del Messico oggi e soprattutto di Città del Messico. Vi predomina la pittura, ma vi appaiono anche altri linguaggi come la fotografia, il disegno, la scultura. Le opere sono diversissime tra di loro, seguendo i criteri disparati dei linguaggi artistici contemporanei che dagli inizi del secolo scorso hanno frantumato le regole tradizionali dell'arte. L'arte messicana della contemporaneità si appropria infatti delle tendenze europee imprimendovi però, un marchio che discende ancora dalle antiche culture precolombiane. L'ambiente, il deserto, la dimensione tropicale s'insinua in queste superbe testimonianze visive arricchendole di un'energia incontenibile. E anche la violenza vi traspare - quella che contraddistingue l'attuale realtà messicana condizionata dalla lotta tra il governo e cartelli del narco-trafico, dal femminicidio lungo i confini con gli U.S.A - una violenza filtrata in termini metaforici o allusivi. Molti degli artisti qui presenti hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d'arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all'I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell'estremo Oriente, in Australia. In questa mostra troviamo diversi linguaggi formali , la figuratività, l'astrazione, il realismo e l'informale, l'espressionismo (che ora diviene neo-espressionismo), il surrealismo, il concettuale e l'iperrealismo. In sostanza appare sia la realtà che il sogno, ossia dimensioni "altre" che s'insinuano nel reale. Molto spesso le diverse tendenze si sovrappongono e si fondono, secondo un paradigma messicano che tende al racconto complesso, stratificato, spesso simbolico. Nella mostra sono esposte opere di numerosi artisti di valenza internazionale come Gabriel Orozco, Francis Alys, Julio Galan, Demian Flores, Graciela Iturbide, Monica Castillo, Irma Palacios, Jerman Venegas, Alfonso Mena Pacheco, Barry Wolfryd. Nell'arco del suo sviluppo la mostra, che prevede delle visite guidate, proporrà eventi collaterali integrativi della cultura messicana, con work-shop, performance multimediali, espressioni sonore, che verranno via via comunicati nel dettaglio. L'allestimento è curato da Rodrigo Witker con la collaborazione d Emma Ariza, ed è accompagnato da un volume bilingue (italiano/inglese) edito in occasione della prima edizione. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00. Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com fino al 29/03/2015 ore 18:00 Carmagnola (TO) Piazza Sant'Agostino 17 "CON I MIEI OCCHI" IN GALLERIA SAN FEDERICO "Con i miei occhi", mostra fotografica di Isabella Greggio, allestita nella cornice di Galleria San Federico di Torino in occasione del progetto Sar.to La moda illumina Torino. I luoghi e i volti ritratti raccontano un percorso emozionale e la storia personale di una giovane fotografa che, superando le oggettive difficoltà di una malattia che l'ha colpita agli occhi, continua a girare il mondo e a ritrarlo. Orario: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 15.00 alle 19.00; lunedì chiuso. fino al 31/03/2015 ore 17:30 Torino Galleria San Federico TORINOSETTE | Arte 43 / 195 Arte PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com fino al 02/04/2015 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORINOSETTE | Arte 44 / 195 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 45 / 195 Arte FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 46 / 195 Arte GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 47 / 195 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 48 / 195 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 49 / 195 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 TORINOSETTE | Arte 50 / 195 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D TORINOSETTE | Arte 51 / 195 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 52 / 195 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 53 / 195 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 54 / 195 Arte "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 55 / 195 Arte GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un TORINOSETTE | Arte 56 /al195 confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una Arte IVREA - CRISTINA CANCELLARA E ROSSANA CHALLANCIN AL CASTELLO DI SALE Mostra di Cristina cancellara e Rossana Challancin, a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 05/03/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 KIRIL HADZHIEV DA FRANZ PALUDETTO Personale di Kiril Hadzhiev. Sono enigmi visivi e ironici a incuriosire e solleticare lo spettatore, che il più delle volte si avvicina alle opere di Kiril Hadzhiev con la sensazione di dover risolvere un rebus. Sculture in marmo bianco, contraddistinte da un nitore cristallino, accostate o alternate a semplici objets trouvés articolano le argute sciarade che l'artista mette in scena, nell'intento di dare rappresentazione visiva a temi filosofici come a suggestioni letterarie. Ogni opera racchiude in sé, stratificati in vari layers, molteplici riferimenti a libri, a testi di filosofia come a interrogativi superiori che da secoli attendono ancora una risposta. A dispetto del loro aspetto lieve, quasi giocoso, sono la sintesi e la convergenza di alcune riflessioni scaturite dallo studio e dagli interessi del loro artefice, come anche dalla volontà di fare scultura non nel senso tradizionale del termine, seppur utilizzando ancora nella maggior parte delle opere un materiale classico. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 05/03/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 "MANI. SOSTANTIVO FEMMINILE PLURALE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA GINZBURG Nell'ambito degli appuntamenti organizzati per la Giornata della Donna, allestimento della mostra fotografica "Mani. Sostantivo Femminile Plurale", ideata e realizzata dall'autrice del Concorso Lingua Madre Brunella Pernigotti per raccontare le abilità e l'umanità delle mani delle donne. Ad accompagnare l'esposizione, i racconti tratti dalle antologie del Concorso Lingua Madre (Ed. SEB27). fino al 05/03/2015 ore 10:00 Torino Via Lombroso 16 BRUNO BORDOLI ALLA LIBRERIA BELGRAVIA "Alla faccia", pitture su carta di Bruno Bordoli. Catalogo con didascalie poetiche di Gilberto Isella. Orario: dal lunedì al sabato 9,30-13 e 15,30-19,30. Info: 011.3852921 - 347.5977883 [email protected] fino al 06/03/2015 ore 17:30 Torino Via Vicoforte 14/D TORINOSETTE | Arte 57 / 195 Arte "PROGRESSIVA ART EXHIBITION" ALLO SPAZIO COLOMBO ART DESIGN "Progressiva Art Exhibition", a cura di Max Ponte ed Enrica Merlo. In mostra lavori di Angelo Barile, affiancato da undici artisti emergenti, selezionati attraverso un "call for artists": Sabina Kolici (Torino); Daniele Sturiale (Torino); Renata Olivetto (Meledugno-Lecce); Elena Bordina (Torrazza Piemonte); Sabrina Campagna (Salerno); Francesca Marzo (Bergamo); Mercedes Pitzalis (Cagliari); Sandra Martinatto (Torino); Nella Parigi (Moncalieri); Raffaella Pasquali (Torino); Carla Scudieri (Verolengo-Torino). Info: [email protected] - 334.7410978 fino al 06/03/2015 ore 18:30 Torino Via Trofarello 13 IVAN CAZZOLA ALLA BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Ivan Cazzola. NYC", a cura di Giuseppe Savoca. Il ritratto di una delle città più affascinati del mondo che, tra bianchi e neri e luci accecanti, attrae come un magnete chiunque le orbiti attorno. Come nessun altro posto al mondo, New York City rappresenta, con il suo stile unico, la metafora della società contemporanea e il fotografo Ivan Cazzola ne cattura lo spirito attraverso il suo occhio puro, privo di mediazioni, registrandone gli umori contraddittori della "strada", dove splendore e terrore convivono insieme. Negli scatti presentati in questa mostra, rappresentativi di tutta la sua ricerca artistica, è evidente come una certa dualità stilistica ed estetica rappresenti un vero e proprio marchio di fabbrica dell'artista. Sia che si tratti degli iconici ritratti a personaggi, quali: Orlando Bloom, Joan As Police Woman, Dave Timson, Mik Lennard, OK GO, Yohji Yamamoto, XX, These New Puritans, Juliette Lewis, Mark "The Gonz" Gonzales e Charlotte Free, o il lavoro maggiormente documentaristico sulla contro-cultura giovanile, o, ancora, gli scatti per la moda, possiamo ritrovare la stessa visione audace, a volte quasi impertinente, ma allo stesso tempo profonda ed evocativa. Ivan Cazzola ha accumulato nel corso degli anni una grande esperienza, collaborando con magazine (Vogue, Dazed & Confused, i-D) e fashion labels, tra Milano, Londra, Parigi e New York, approdando anche al video come director di alcuni short movies. Con i suoi scatti ha esplorato mondi diversi tra loro, da una realtà vicina e autobiografica, agli scatti di modelle, artisti, rock bands, star del cinema, gangster, borghesi decadenti, il tutto con una costante stilistica attraverso un occhio spesso intimo, a volte insolente, ma sempre iconico e provocativo. Nel 2010 è stato designato dalla rivista Dazed & Confused come uno dei fotografi più interessanti nel panorama internazionale. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A TORINOSETTE | Arte 58 / 195 Arte LAVINIA RACCANELLO ALLA GALLERIA MOITRE "Not a position, but a proposition", personale di Lavinia Raccanello, artista e attivista italiana che vive tra la Scozia e l'Italia. Il suo lavoro si concentra sulla relazione tra gli esseri umani, la società e la giustizia sociale, con una particolare enfasi sul potere della dialettica e della pratica partecipatoria, e il conflitto tra potere statale ed autonomia e responsabilità personale. Suoi lavori sono stati esposti in Italia, Scozia, Irlanda, Spagna, Stati Uniti, Cile ed India. Per questa nuova personale l'artista ha lavorato alla creazione di più di duecento bandiere, corrispondenti agli Stati indipendenti del mondo. Di questi, centonovantatrè sono membri dell'ONU, due sono osservatori permanenti all'ONU ed uno ne è ex membro. Sono inoltre presenti nove Stati che, vantando sovranità territoriale, hanno dichiarato la propria indipendenza ottenendo un limitato o, in alcuni casi, alcun riconoscimento internazionale. Per cucire le bandiere è stata utilizzata stoffa nera che in alcuni casi riporta ricami neri su nero. Nero su nero: queste bandiere rappresentano una dopo l'altra la negazione di tutte le bandiere. Orario: mercoledì-sabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com [email protected] - 340.5172587 - 338.1426301 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 bis TORINOSETTE | Arte 59 / 195 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "SAN SEBASTIANO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra Quattrocento e Seicento", mostra dedicata a San Sebastiano, curata da Vittorio Sgarbi. Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico hanno selezionato circa quaranta capolavori, dal Rinascimento al Seicento inoltrato. Il percorso prende avvio con Andrea della Robbia che modella l'anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigando le membra con la terracotta invetriata. Si prosegue con uno sguardo nella Venezia del Quattrocento, dove Carlo Crivelli interpreta con grande suggestione, tra la laguna e le Marche, la figura di un giovanetto nudo e invaso dalle frecce. Sul suo viso compare la smorfia: è l'uomo del Rinascimento con le sue passioni e le sue aspettative sul mondo e nel futuro. Ludovico Carracci interpreta il secolo della grande Riforma Cattolica mostrandoci un atleta gentile che cita passi di danza e si muove leggiadro nei meandri della fede. Lo splendido paesaggio è la scena suggestiva che ospita la Vergine col Bambino e uno statuario Sebastiano, dipinto da Paris Bordon, che ci guarda e assiste silenzioso al mistico dialogo. Compagno ideale è il solitario e meditabondo San Sebastiano di Tiziano che proviene da una importante collezione privata americana e che giunge in Italia per la seconda volta. Il Seicento si apre con l'accesa armonia dei colori e le audaci forme che in Rubens, che da Anversa giunge in Italia, tra Mantova e Roma, trovano un risvolto leggiadro, suadente e delicato: il Rubens della Galleria Corsini di Roma esce dalla stanza dell'Alcova di Palazzo Corsini alla Lungara per la prima volta dopo tanti anni. Pittura tattile è quella del Seicento che mette in campo gli affetti con un inedito Guercino, di recente scoperto e custodito in una collezione privata americana e con l'altro, compagno ardito, della Galleria Nazionale delle Marche. L'aspetto della devozione è sublimata con Guido Reni che lega il bel Sebastiano a un albero in un'atmosfera calda, serale, intima, pregna di una Bologna in cui i dettami del Concilio di Trento, applicati dal Cardinale Gabriele Paleotti, sono ancora nevralgici e di forte attrazione e rispetto per gli artisti. L'ondata caravaggesca, poi, tocca un inedito culmine con un dipinto eccezionalmente dato in prestito dal Cardinale di Milano, che, appositamente studiato per la mostra, rivela accenti nordici con una straordinaria verità nel volto e nella posa dell'uomo "santo". Gli echi caravaggeschi, poi, mostrano la passione con Ribera e l'ardita partecipazione al martirio con Nicolas Regnier e con l'affascinante Mattias Stomer dei Gerolamini di Napoli; accezioni preziose del caravaggismo internazionale. La narrazione ideale, di coinvolgimento emotivo, trova due capisaldi nel Mattia Preti di Capodimonte e nei Luca Giordano che cavalcano il Seicento e aprono il secolo successivo lasciandosi alla spalle la pittura di verità e la ritualità del vero. La mostra offre un excursus dentro quasi tre secoli, operando affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati letti da artisti diversi, materiali differenti e modellati per capirne cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori. Tre grandi opere si sono aggiunte in un secondo momento e saranno visibili al Castello di Miradolo: il "San Sebastiano curato dagli angeli" di Rubens (dal 30 ottobre), "Il Martirio di San Sebastiano" di Guercino (dal 6 novembre) e Il "San Sebastiano" di Raffaello dall'Accademia Carrara di Bergamo (dal 18 dicembre). Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione anche in orario di chiusura. Orari durante ricorrenze e festività: 1 novembre 10.00-18.30; 8 dicembre 10.00-18.30; 24 dicembre chiuso; 25 dicembre 15.00-18.30; 26 dicembre 10.00-18.30; 31 dicembre e 1 gennaio chiuso; 6 gennaio 10.00-18.30. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65, militari); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] - 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). Sabato 29 novembre servizio navetta che collega il centro di Torino al Castello di Miradolo al costo di 8 euro a persona. Partenza da Torino alle ore 14,00 da piazza Carlo Felice angolo corso Vittorio Emanuele II; ritorno con ritrovo nel parcheggio del Castello di Miradolo alle ore 17,30 e rientro in città per le 18,30. Prenotazione obbligatoria: 0121.502761 fino al 08/03/2015 ore 10:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 60 / 195 Arte "STEMPERANDO" ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE "Stemperando", sesta edizione della Biennale Internazionale di opere d'arte su carta che si realizzerà in tre tappe: Torino, Tirana e Roma. La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino ospiterà la prima tappa della rassegna, nata a Spoleto nel 2003 in concomitanza con il Festival dei due mondi. Successivamente, le opere saranno trasferite a Tirana e la mostra sarà allestita al Museo Storico Nazionale dell'Albania. Infine, come ultima tappa, il gruppo di opere ritornerà in Italia e la mostra sarà composta a Roma, al Museo Villa Vecchia di Villa Doria Pamphili, dove concluderà il suo percorso. In mostra 96 opere su carta di 49 artisti di ogni parte del mondo. Per la sezione internazionale: Alberto Biasi, Alberto Brusa, Paolo Conti, Graham Guerra, Kivanç Gülhan, Ali Herischi, Jiang Shanqing, Susan Leyland, Paolo Marazzi, Carlo Mazzetti, Xavier Medina Campeny, Sophia Michaeledes, Azad Nanakeli, Qui Yu, Ran Xue Mei, Claudio Sacchi, Michele Stanzione, Martin Streitenberger, Andreas Tomblin, Jorrit Tornquist, Lucio Trizzino; per la sezione storica: Georges Braque, Francesco Casorati, Enrico Colombotto Rosso, Samo Koler, Riccardo Licata, Umberto Mastroianni, Franc Oldering, Mario Schifano, Giacomo Soffiantino, Alberto Sughi; per la Nazione ospite, Albania: Albien Alushaj, Helidon Haliti, Ardian Isufi, Pjeter Koleci, Beskida Kraja, Gjon Jon Kraja, Vladimir Llakaj, Fatos Lubonja, Ormira Lulani, Alban Met-hasani, Alkan Nallbani, Andi Nallbani, Admir Pervathi, Parlind Prelashi, Agron Rushiti, Alberto Saka, Helidon Xhixha, Armand. A cura di: Anselmo Villata. Nazione ospite d'Onore: Albania, a cura di Alfred Milot Mirashi. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 "ANDY WARHOL...IN THE CITY" ALL'8 GALLERY "Andy Warhol...in the city". Un'occasione unica per ammirare 40 opere che hanno segnato la storia dell'arte mondiale: dal mito di Marilyn Monroe al fascino di Liz Taylor, dalle storiche bottiglie di Coca Cola alle leggendarie lattine di zuppa Campbell's, l'intuito e l'estro grafico di Andy Warhol sono i protagonisti di questa interessante esposizione. Le opere fanno parte della più ampia mostra intitolata "Andy Warhol... in the city" che nasce da un'iniziativa di Pubbliwork Eventi, in collaborazione con la New Factory Art, ed è già stata esposta nelle gallerie d'arte di diverse città italiane; da gennaio 2015, in pieno spirito Warhol, la mostra è stata allestita, per la prima volta in assoluto in un centro commerciale. Tra le opere esposte l'immancabile Marilyn Monroe, Campbell's e Flowers, si potranno inoltre ammirare le copertine di Interview Magazine, la rivista fondata proprio da Andy Warhol e le cover di dischi dei Rolling Stones e dei Velvet Underground. Le opere rappresentano il percorso artistico ed iconografico creato da Warhol dal 1957 al 1987, fornendo sia un'ampia visione dei suoi soggetti più noti sia delle sue radici europee attraverso quei lavori poco conosciuti ma molto importanti, come gli Space Fruits o il Gold Book, realizzato da Warhol in occasione della sua prima mostra personale presso la Bodley Gallery di New York. I soggetti esposti sono stampe, cover, cartoncini, serigrafie e offset: opere originali multiple di opere uniche. Info: www.8gallery.it fino al 08/03/2015 ore 11:00 Torino Via Nizza 230 TORINOSETTE | Arte 61 / 195 Arte COLLEGNO - "FOTOGRAFIA AL FEMMINILE" NELLA SALA DELLE ARTI "Fotografia al femminile", edizione 2015. Orario: venerdì e sabato 16-19,30; domenica 10-12 e 16-19,30. Durante le aperture del 7 e dell'8 marzo sarà allestita una sala posa all'interno della sala delle Arti per omeggiare di un ritratto in digitale tutte le signore che lo desidereranno. Tra gli eventi collaterali della mostra, martedì 3 marzo alle 21, presso la Sala del Museo della Resistenza e della Pace della Città, sarà ospite la fotoreporter di guerra Andreja Restek che presenterà i suoi ultimi lavori. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Collegno (TO) Via Torino 9 "ARTE AL FEMMINILE" DA ARTE CITTA' AMICA "Arte al femminile", quattro mini personali di Margherita Baldelli, Adriana Cernei, Angela Gastaldi e Carla Perona. Orario: da martedì a sabato 16,00-19,00; chiuso il lunedì e festivi. Info: 011.7717471 - 011.7768845 - www.artecittaamica.it - [email protected] fino al 10/03/2015 ore 18:00 Torino Via Rubiana 15 "I VENERDÌ DELL'ARTE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI "I venerdì dell'arte", mostra di pittura di fine corso del Centrodonna della Circoscrizione 6. fino al 11/03/2015 ore 10:00 Torino Via Leoncavallo 17 "NUOVE RICERCHE 2015" DA MARTINARTE "Nuove Ricerche 2015", collettiva a cura di Paola Barbarossa e Fernando Montà. In mostra lavori di Monica Bruera, Daniele Nessi, Joshua Sottile e Corrado Zecca. Orario: lunedì 15.30-19.30; martedì e mercoledì 10,00-12,30 e 15,30-21,30; giovedì e venerdì 10,00-12.30 e 15.30-19.30. Info: 011.3433756 - 335.360545 - [email protected] fino al 12/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Siracusa 24/A COLLETTIVA FOTOGRAFICA NEL NUOVO SPAZIO28 Spazio 28, nuovo spazio espositivio in corso Vittorio Emanuele II 28, presenta una mostra collettiva di fotografia a cura di Phos. In esposizione opere di autori emergenti e di autori affermati nel panorama della fotografia italiana ed internazionale che negli ultimi anni hanno presentato alcuni dei loro progetti più significativi all'interno dell'attività espositiva di Phos: Sophie Anne Herin, Pietro Bolgna, Renato D'Agostin, Davide De Martis, Stefano Fiorina, Simon Roberts, Vito Vagali. Orario: dal lunedì al venerdì 15:00-19:30. Per informazioni: 335.6661281 - 347.2212059 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Vittorio Emanuele II 28 TORINOSETTE | Arte 62 / 195 Arte PATRIZIA MUSSA ALLO SPAZIO EVENTA "Luci silenti", personale fotografica di Patrizia Mussa, secondo appuntamento espositivo organizzato da ArtPhotò, al fine di promuovere la fotografia d'autore. Gli elementi distintivi del lavoro artistico di Patrizia Mussa sono innegabilmente la ricerca di una luce particolare e la ricerca di una dimensione di un tempo sospeso e irreale che procura in chi guarda l'impressione di un silenzio impalpabile al limite della parola. Le fotografie esposte in mostra fanno parte di due lavori distinti ma entrambi mettono a fuoco di Patrizia Mussa tutta la sua interpretazione d'autore, la sua esperienza di fotografa di architettura e la sua abilità tecnica. La luce è dunque "anima e verità di un luogo" che la fotografa "ascolta" ogni volta che si confronta con soggetti diversi e che amplifica il silenzio originario degli spazi fotografati. In mostra sono esposte le fotografie tratte da "Teatri" e da "Le Temple du Soleil". Orario: martedìvenerdì dalle 15.00 alle 18.00. Info: www.ateliernovantotto.it/artphoto.html [email protected] - 335.7815940 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Via dei Mille 42 NEVERCREW ALLA SQUARE23 ART GALLERY "Frequency Spectrum", mostra di Nevercrew. Dopo Milano e Dublino, dove hanno decorato le nuove sedi europee di Facebook, il duo di street-artists svizzeri Nevercrew arriva a Torino, negli spazi della galleria Square23, con "Frequency spectrum", la loro riflessione su percezione e comunicazione, tra realtà e surrealtà. Pablo Togni e Christian Rebecchi più che "duo" sono "uno". Lavorano insieme dal 1996 uniti dall'interesse comune per la pittura e la street art. Hanno esposto e partecipato a progetti internazionali e festival a Belgrado, Il Cairo, Amburgo, Monaco, Zurigo, Lugano. Il loro lavoro è caratterizzato da alcuni concetti chiave, come il meccanismo, la composizione, la sezione, le parti, la memoria, la scelta, i rapporti, i contrasti, l'esplorazione, la surrealtà. Il tutto viene collegato insieme, fuso in composizioni viventi e che mutano proprio perché vive, evolvendosi nel tempo e nello spazio. Combinare linguaggi diversi è la loro cifra stilistica: catene di montaggio, esseri organici e ingranaggi meccanici, mostri marini, "strutture viventi" si intersecano nei loro lavori proprio come gli stili che utilizzano, tra sintesi grafica e iperrealismo spray. Le loro strutture sono modelli di sistemi viventi, delle visioni d'insieme rese percepibili nella loro totalità e nella loro struttura tramite l'utilizzo della "sezione" che permette di vederle per come sono al loro interno, nel caso di un meccanismo o degli spazi di una casa o della struttura di un essere vivente. Il rapporto tra le parti e con la memoria viene esteso alla realtà intera, al luogo e allo spettatore, lasciando a quest'ultimo la possibilità di completare il meccanismo con la sua personale esperienza, con la sua storia e quindi con le sue molteplici interpretazioni. In "Frequency Spectrum", in particolare, l'attenzione si concentra su percezione e comunicazione, sulla loro differenza ed interazione costante. Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 [email protected] fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via San Massimo 45 TORINOSETTE | Arte 63 / 195 Arte LUCA ROMANO DA RIZOMI Personale di Luca Romano. Romano ha sublimato su carta il suo desiderio più grande rimasto invariato per vent'anni, prendere il pullman n. 67 con la sua borsa da disegno a tracollo. Ha prediletto i pennarelli a punta spessa, ricamando talvolta elementi verbali su campiture fittissime. Cartoncini, planimetrie, fogli strappati da vecchi libri di grammatica, fanno da sfondo al miraggio dell'autonomia ma anche al simbolo della viabilità metropolitana, di una certa cultura civica del mezzo di trasporto pubblico. Il risultato, trame di colore intessute dove talvolta la figura scompare annegata dal tratto pieno e rotondo del gesto pittorico. Lo stesso trattamento è applicato alla serie del "Dettato", in cui l'artista replica ripetutamente l'incipit dei dettati della scuola primaria con una vera calli-grafia perfetta e stereotipata. Questa mostra vuole essere un omaggio ad un artista nascosto, che non si è mai comportato come tale, che abbiamo selezionato tra tanti altri all'interno della preziosa collezione dell'Archivio Storico Singolare e Plurale raccolta e curata da Tea Taramino. Orario: dal mercoledì al sabato 14:00-19:00. Info: 011.4367910 - www.rizomi.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via Sant'Agostino 18/D "JUST ANOTHER" ALLA LUCE GALLERY "Just Another", mostra collettiva comprendente i lavori degli artisti Davide Balliano, Ethan Greenbaum, JPW3, Dustin Pevey e Leif Ritchie. La mostra è nata quasi per "assonanza" intorno ad una canzone di Pete Yorn: Just Another. I dipinti in mostra sembrano contenere quel sound che richiama i nostri momenti più semplici ma anche più intimi, i momenti in cui lo spazio e il tempo sembrano fermarsi. Certe situazioni hanno una particolare atmosfera e si relazionano in modo naturale con la musica. E così Just Another, la colonna sonora di questa mostra s'ispira al trascorrere della vita, ma anche al voltar pagina o semplicemente passare ad un altro show. Ciascuno dei cinque artisti in mostra possiede una sua musicalità che lo accomuna allo spirito di Just Another, richiamando alla riflessione e all'intimismo. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] www.lucegallery.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 "FILIPPO SCROPPO E LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL DOPOGUERRA" ALLA FONDAZIONE AMENDOLA "Filippo Scroppo e le avanguardie artistiche del Dopoguerra": opere 1945-1970 di Scroppo, Gavlano, Crippa, Saroni, Ramella, Gribaudo, Ruggeri, Soffiantino, Gorza, Surbone e Griffa. Orario: lunedì - venerdì ore 10-12.30, 15.30-19.00 sabato, domenica e visite guidate su prenotazione. Info: 011.2482970 - 348.2211208 - [email protected] www.fondazioneamendola.it fino al 15/03/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 64 / 195 Arte SOPHIE CALLE AL CASTELLO DI RIVOLI "MAdRE", personale di Sophie Calle, a cura di Beatrice Merz. Sophie Calle, protagonista indiscussa della scena artistica mondiale, propone un progetto interamente site-specific per le sale auliche al secondo piano della Residenza Sabauda. La mostra si articola sullo sviluppo di due importanti progetti che l'artista ha posto in essere da diversi anni: Rachel, Monique e Voir la mer. Orario: da martedì a venerdì 10.00-17.00; sabato e domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso; 24 e 31 dicembre 10.00-17.00; aperto il lunedì di Pasqua; chiuso 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Ingresso: 6,50 euro; ridotto: 4.50 euro per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati. Gratuito per i minori di 11 anni e per i disabili. Info: 011.9565222 - www.castellodirivoli.org www.castellodirivoli.tv - [email protected]. Prorogata fino al 15 marzo. fino al 15/03/2015 ore 19:00 Rivoli (TO) Castello di Rivoli KATARZYNA WYSOCKA AL POLSKI KOT "Bez Tytulu", personale della pittrice polacca Katarzyna Wysocka. Nata a Lodz nel '83, l'artista ha trascorso l'infanzia nella campagna sud-orientale della Polonia, che ha ispirato il suo percorso artistico. La pittrice racconta: "La natura è la principale fonte d'ispirazione per i miei quadri, dove si intrecciano i paesaggi campagnoli e dove esploro il mondo animale. Nello stesso tempo la natura costituisce per me l'ispirazione per le ricerche astratte. Costanti sfide formali forniscono i fiori e gli oggetti materiali nei quali mi misuro con la forma e il colore". Katarzyna Wysocka, laureatasi presso l'Accademia Albertina di Torino, presenta per la prima volta le sue opere, create nell'arco degli ultimi 15 anni. Info: polskikot @libero.it - 333.5205763 fino al 16/03/2015 ore 19:00 Torino Via Massena 19 LUCIA CAPRIOGLIO AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Nature", personale di Lucia Caprioglio. In mostra 21 tele inedite a tecnica mista, con utilizzo di incisioni, pittura e collage elaborati insieme. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-12,30 e 16-18,30; sabato 10-12,30 fino al 16/03/2015 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 TORINOSETTE | Arte 65 / 195 Arte MARCO DALBOSCO DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Paper religions project 2005 2014", personale di Marco Dalbosco. Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra "Afterimage" presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne "L'Arte guarda avanti" come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo "Paper Religions #Jerusalem" viene presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi. Il lavoro ha preso avvio dalla necessità di indagare le problematiche del conflitto Israeliano-Palestinese, assumendo nella sua evoluzione l'espressione di libertà di ogni singolo individuo, investendo questioni di carattere religioso che finiscono per riferirsi alla possibilità stessa di affermare l'identità individuale. Nel 2008, come evento Parallelo di Manifesta7, nasce "Paper Religion #The Wall", diretto riferimento alla West Bank in Israele. Per questo lavoro Marco Dalbosco ha raggruppato dodici persone che hanno lavorato assieme per una settimana allo scopo di costruire un muro. Realizzato tuttavia con mattoni di carta piegati secondo la tecnica dell'origami, il muro perde i suoi connotati di barriera e di confine. Con questo specifico materiale e con la sua lavorazione, l'artista trascrive la fragilità dell'essere umano e manifesta il potere di costruire, ciascuno con le proprie mani, l'avvenire e la storia. Assumendo la città di Gerusalemme come simbolo di rispetto e convivenza di molteplici credenze religiose, nel 2011 si concretizza Paper Religion #Jerusalem: il mattone che divide, separa, crea un limite, è allo stesso tempo l'elemento base per la costruzione di ogni tipo di edificio religioso. I mattoni vengono disposti a terra formando un tappeto su cui vengono "sospese" le tre chiese monoteiste: una Chiesa Cattolica, una Sinagoga e una Moschea. Anch'esse di carta, condividono con i mattoni la condizione di fragilità. In mostra è presentata per la prima volta l'espressione complessiva di questo lungo e partecipato percorso di ricerca e consapevolezza. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19; sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com fino al 20/03/2015 ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 "FRANCESCO MENNYEY" ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Acqueforti e disegni di Francesco Mennyey. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 fino al 20/03/2015 ore 18:30 Torino Via Zumaglia 13bis TORINOSETTE | Arte 66 / 195 Arte NELLA MARCHESINI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Parole di pittore. Nella Marchesini - tra disegno e scrittura". La mostra è incentrata sul rapporto intenso, tra disegno e scrittura, esistente nella produzione artistica di Nella Marchesini. L'artista, allieva prediletta di Felice Casorati, sente l'arte come un'urgenza vitale da manifestare in ogni modo e su ogni supporto possibile. Nel lavoro della Marchesini, il disegno e la scrittura sono due modalità fondanti in quanto pratiche veloci, sintetiche e accessibili: con una semplice matita Nella ha potuto rappresentare l'universo complesso del suo essere anche nei momenti più difficili della sua vita. Queste due modalità non sono solo facilmente realizzabili, ma possiedono una ricchezza d'espressione eccezionale che l'artista coglie con diverse sfaccettature miscelandone le peculiarità che spesso si determinano vicendevolmente. Il disegno non è solo bozzetto preparatorio per i vari dipinti, ma è un'istantanea del quotidiano, dell'intimità più precaria ed effimera che svela però la parte più autentica dell'emozione e del pensiero. Con il disegno Nella Marchesini riesce a eludere parte della rigida impostazione di matrice casoratiana, dando forma al suo ambiente familiare e alle sue esperienze con un'affascinante proiezione personale che fa emergere la sua sensibilità, articolata e vigorosa. Trasfigurazioni religiose e deformazioni simboliche, presenti sia nei disegni che negli scritti, rivelano molto chiaramente chi è Nella Marchesini: artista, donna e madre. Nel tempo l'artista ha scritto una sorta di Zibaldone sul quale lei annota pensieri, sogni e paure nello stesso modo in cui disegna. Vi è un'interrelazione unica e sorprendente tra scrittura e disegno. Così anche i libri letti dalla Marchesini diventano essi stessi opere d'arte in quanto accolgono disegni e rielaborazioni grafiche inedite. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] - www.operescelte.com fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 11/D MICHAEL BIBERSTEIN DA GIORGIO PERSANO Michael Biberstein, personale. Nato a Solothurn, Svizzera, nel 1948. Nel 1964 si trasferisce negli Stati Uniti. Al Swarthmore College di Philadelphia incontra David Sylvester sotto la cui guida studia Storia dell'Arte. Dopo aver vissuto tra gli Stati Uniti e la Svizzera, nel 1979 si trasferisce in Portogallo, dove trascorrerà la maggior parte dei suoi anni, sino alla morte improvvisa, sopraggiunta nel 2013. Pittore autodidatta, dagli anni '70 le sue opere vengono esposte in tutto il mondo e sono presenti nelle collezioni di arte contemporanea di musei e fondazioni, tra i quali: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Whitney Museum of American Art di New York, il Calouste Gulbenkian Foundation Centre for Contemporary Art di Lisbona, la Serralves Foundation di Oporto, il Museu Colecção Berardo di Lisbona. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 [email protected] - www.giorgiopersano.org fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 85 TORINOSETTE | Arte 67 / 195 Arte BRUNO MARTINAZZI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE Personale di Bruno Martinazzi, scultore e orafo di fama internazionale. Tra le opere presenti nella mostra, curata da Massimo Ghiotti, ci sono sculture di media dimensione che vanno dagli anni '80 agli anni '90; una serie di piccole sculture intitolata "Pagine di pietra" tutte di recente produzione; 12 disegni del 1980 facenti parte degli studi preparatori del libro "I cieli e la terra e tutte le tue creature" (Noire editore 1988) e quattro gioielli. Nato a Torino nel 1923, allievo degli stessi insegnanti di Primo Levi, Martinazzi si laurea in Chimica Pura all'Università di Torino. Durante la guerra partecipa come partigiano combattente alla resistenza, ed è insignito della Croce di Guerra. Frequenta la Libera Accademia d'Arte di Torino e gli Istituti d'Arte di Firenze e Roma. Esordisce come orafo nel 1954, dopo quattro anni spesi come direttore di Tintoria alla fabbrica tessile Magnoni Tedeschi, per poi affermarsi come scultore. È stato inoltre docente all'Accademia Albertina di Belle Arti. Grazie ad artisti come Martinazzi a partire dagli anni Sessanta, il gioiello contemporaneo sia entrato a far parte delle più importanti collezioni museali internazionali; le sue creazioni figurano infatti nelle collezioni, tra gli altri, del Metropolitan di New York e dell'Hermitage di S.Pietroburgo. Orario: martedì-sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 www.fondazionebottarilattes.it fino al 21/03/2015 ore 18:30 Torino Via della Rocca 37 "OPERE IN PERMANENZA" ALLA GALLERIA20 "Opere in permanenza", collettiva comprendente opere di Enzo Briscese, Ermanno Barovero, Nino Aimone, Piero Ferroglia, Alessia Zolfo, Francesco Preverino, Dario Rosolen, Leonardo Pecoraro, Franco Margari, Marco Vigo, Romano Buratti, Domenico Lasala, Discepolo Girardi, Elviro Coni. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 [email protected] - www.galleria20.jimdo.com fino al 21/03/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B GALLIANO GALLO DA CARACOL "Invasioni", personale di Galliano Gallo. "Nelle sue opere pittoriche l'artista Gallo accede ad un mondo incantato, in cui si coglie la scoperta genuina di un "qualcosa" che parte da molto lontano. Lo sguardo innocente dell'infanzia osserva per la prima volta, con gioia e curiosità ciò che gli si offre. I colori vividi colpiscono l'attenzione; le figure vagamente zoomorfe si inseguono in un gioco di danza, unite da un filo conduttore che non si perde mai, anzi le tiene insieme come le perle di una collana. E' un ritorno alle origini, dove forme semplici si realizzano in un liquido creatore, moltiplicandosi per continuare la vita, per trasformarla. Il movimento è continuo, coinvolge tutto; il ritmo serrato e vivace ci invita a partecipare a questo tripudio di colori, ad afferrare, a non indugiare in contorti pensieri, ma a considerare con rinnovata semplicità la purezza dell'inizio, che è lì a portata di mano, pronta per noi" (Francesca Luce Milardi). Orario: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-19.30; venerdì e sabato 10.30-19.39. Info: 393.2164821 - www.caracolarte.it fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 23 TORINOSETTE | Arte 68 / 195 Arte RIVAROLO - CLEMENTINE CARSBERG A CASA TOESCA "Secret de famille - Les angles morts", residenza d'artista di Clementine Carsberg. Al primo piano, fino al 30 novembre, "Alias/self portraits", fotografie di siciliana Carmen Cardillo. Orario: sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00; mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Info: www.areacreativa42.com - [email protected] - 335.1227609 fino al 22/03/2015 ore 18:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 PIER PAOLO CALZOLARI IN VIDEOTECA GAM Prosegue in Videoteca GAM il ciclo di incontri e mostre, a cura di Elena Volpato, dedicato al video in Italia negli anni Sessanta e Settanta. Il primo appuntamento del 2015 vede protagonista Pier Paolo Calzolari che incontra il pubblico della GAM martedì 13 gennaio alle 18.30. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, parlerà del suo interesse per la dimensione temporale e visiva del linguaggio filmico e video, dell'esperienza di lavoro con Gerry Schum e ripercorrerà lo sviluppo del suo ciclo di opere intitolato "Day after Day a Family Life" da cui sono tratti i lavori "Cucù", 1972?73, "Aeroplano", 1972 e "Lettere di Tiziano", 1974, provenienti dall'Archivio della Fondazione Calzolari che la Videoteca GAM è orgogliosa di poter presentare in esposizione nei propri spazi. L'incontro con Pier Paolo Calzolari offre l'occasione di ascoltare uno dei più importanti protagonisti della storia del video d'artista, per la rilevanza delle opere da lui girate in pellicola e video, e per il ruolo che il suo studio bolognese, a Palazzo Bentivoglio, ebbe tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, sia come luogo d'incontro tra esponenti delle avanguardie internazionali, artistiche e teatrali, sia come studio di registrazione di opere filmiche di altri artisti. In mostra in Videoteca GAM fino al 22 marzo quattro opere video realizzate dall'artista tra il 1970 e il 1974: "Senza titolo", da "Identifications" di Gerry Schum, 1970, collezione Videoteca GAM; "Aeroplano" ["Day after Day a Family Life"], 1972, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Cucù - The glass reflects" ["Day after Day a Family Life"], 1972?1973, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Lettere di Tiziano" ["Day after Day a Family Life"], 1974, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari. Orario: martedì - domenica 10.00-18.00 giovedì: 10.00-22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 22/03/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 PRAGELATO - KURT MAIR E VINICIO PERUGIA ALLA TINBER ART GALLERY "Coincidere", incisioni di Kurt Mair e Vinicio Perugia. Orario: sabato 16.00-18.30, domenica 10-12.30 - 15.30-18.00. Info: 0122.78461 - www.tinberartgallery.it fino al 22/03/2015 ore 17:00 Pragelato (TO) Via Albergian 20 TORINOSETTE | Arte 69 / 195 Arte "DAB - DESIGN PER ARTSHOP E BOOKSHOP" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "DAB - Design per Artshop e Bookshop". Esposizione dei prototipi selezionati in occasione della V edizione dell'omonimo concorso nazionale. Il progetto DAB, nato nel 2006, è promosso da GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e realizzato dall'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena. DAB rientra nella Convenzione Progetto DE.MO. - sostegno al nuovo design e alla mobilità, siglata tra GAI e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e Direzione Generale Musei. La Mostra DAB presenta i progetti proposti da 20 designer selezionati dalla Commissione composta da Sandra Tucci, referente del progetto per il MiBACT - ex DG PaBAAC Servizio V; Patrizia Rossello dell'Associazione GAI e Michele Zini, Architetto e Designer dello Studio ZPZ Partners. In mostra i prototipi di: Antonio Abatangelo; Chiara Angioli; il collettivo formato da Margarita Aviles De Carlos, Marco Fogaccia, Shi Jintian, Nicoletta Marangoni e Maria Montes De Oca; Emilio Baria; Ilaria Bartolini; Lucia Biancalana e Eleonora Bompieri; Bottega Krua di Giada Fogliato e Arianna Piazza; Code0039 di Dante Antonucci, Laura Crognale, Stefania Quintili e Alessandro Zuppa; De-sign di Daniela Cavasin e Enrica Zanini; Alessandro Esposito, Federico Fiordigiglio; Alberto Galotta e Federica Lissoni; Gian Piero Giovannini; Massimiliano Marianni; Elena Maurigh; Costanza Palmirani; Lorenzo Passi; Arianna Piazza; Daniele Piazzola; Studio Alchemico di Giulio Bogani e Sofia Crescioli. La commissione ha selezionato progetti che rispondessero positivamente a tre requisiti del concorso: appartenenza allo scenario della cultura del progetto contemporaneo; effettiva compatibilità con i museum shop per caratteristiche dell'oggetto, prezzo, mercato; possibilità di essere prodotti in modalità di autoproduzione o con filiera produttiva non tradizionale. Si è cercato di selezionare anche progetti sviluppati in ambiti di ricerca eterogenea o capaci di proporre nuove tipologie di prodotto, così da avere uno scenario ampio di proposte che desse profondità a una lettura complessiva, in sede di catalogo o di mostra. La Commissione ha assegnato inoltre, ex-aequo il Premio Speciale MiBACT - Patrimonio culturale a Alberto Galotta e Federica Lissoni, premio istituito nel 2011, in occasione della III edizione di DAB, per incentivare la progettazione, da parte dei giovani designer, di oggetti contemporanei, ma liberamente ispirati al vasto patrimonio culturale ed artistico del nostro paese e per questo collocabili negli spazi commerciali di musei e siti archeologici. Il Premio MiBACT consiste nell'assegnazione ai vincitori di fondi per l'autoproduzione degli oggetti e la promozione degli stessi in importanti vetrine nazionali ed internazionali. La mostra, proveniente dal MAXXI di Roma, farà successivamente tappa ad aprile presso l'area del bookshop della Fondazione Fotografia al Foro Boario di Modena, a maggio a Lecce presso il prestigioso Castello di Acaya. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 22/03/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 MAX PAPESCHI DA DAVICO "Je ne regrette rien", personale di Max Papeschi. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 [email protected] - www.davicoarte.it fino al 28/03/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 70 / 195 Arte CARMAGNOLA - "MESSICO CIRCA 2000" A PALAZZO LOMELLINI "Messico Circa 2000", mostra comprendente 94 opere di 81 artisti messicani del nostro tempo, tratta dalla collezione dell'imprenditore messicano Josè Pinto Mazal. La mostra è parte della grande collezione di Josè Pinto Mazal. In essa vi sono raccolte opere che spaziano attorno al terzo millennio (da qui il titolo di Messico Circa 2000) cioè dal 1980 ad oggi, di artisti messicani e stranieri che hanno trovato in Messico il luogo ideale per la loro produzione. Non è una mostra di tendenza, in quanto il collezionista non sceglie le opere secondo una sua particolare propensione artistica, ma quelle che meglio documentano, attraverso l'arte, lo status del Messico oggi e soprattutto di Città del Messico. Vi predomina la pittura, ma vi appaiono anche altri linguaggi come la fotografia, il disegno, la scultura. Le opere sono diversissime tra di loro, seguendo i criteri disparati dei linguaggi artistici contemporanei che dagli inizi del secolo scorso hanno frantumato le regole tradizionali dell'arte. L'arte messicana della contemporaneità si appropria infatti delle tendenze europee imprimendovi però, un marchio che discende ancora dalle antiche culture precolombiane. L'ambiente, il deserto, la dimensione tropicale s'insinua in queste superbe testimonianze visive arricchendole di un'energia incontenibile. E anche la violenza vi traspare - quella che contraddistingue l'attuale realtà messicana condizionata dalla lotta tra il governo e cartelli del narco-trafico, dal femminicidio lungo i confini con gli U.S.A - una violenza filtrata in termini metaforici o allusivi. Molti degli artisti qui presenti hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d'arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all'I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell'estremo Oriente, in Australia. In questa mostra troviamo diversi linguaggi formali , la figuratività, l'astrazione, il realismo e l'informale, l'espressionismo (che ora diviene neo-espressionismo), il surrealismo, il concettuale e l'iperrealismo. In sostanza appare sia la realtà che il sogno, ossia dimensioni "altre" che s'insinuano nel reale. Molto spesso le diverse tendenze si sovrappongono e si fondono, secondo un paradigma messicano che tende al racconto complesso, stratificato, spesso simbolico. Nella mostra sono esposte opere di numerosi artisti di valenza internazionale come Gabriel Orozco, Francis Alys, Julio Galan, Demian Flores, Graciela Iturbide, Monica Castillo, Irma Palacios, Jerman Venegas, Alfonso Mena Pacheco, Barry Wolfryd. Nell'arco del suo sviluppo la mostra, che prevede delle visite guidate, proporrà eventi collaterali integrativi della cultura messicana, con work-shop, performance multimediali, espressioni sonore, che verranno via via comunicati nel dettaglio. L'allestimento è curato da Rodrigo Witker con la collaborazione d Emma Ariza, ed è accompagnato da un volume bilingue (italiano/inglese) edito in occasione della prima edizione. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00. Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com fino al 29/03/2015 ore 18:00 Carmagnola (TO) Piazza Sant'Agostino 17 "CON I MIEI OCCHI" IN GALLERIA SAN FEDERICO "Con i miei occhi", mostra fotografica di Isabella Greggio, allestita nella cornice di Galleria San Federico di Torino in occasione del progetto Sar.to La moda illumina Torino. I luoghi e i volti ritratti raccontano un percorso emozionale e la storia personale di una giovane fotografa che, superando le oggettive difficoltà di una malattia che l'ha colpita agli occhi, continua a girare il mondo e a ritrarlo. Orario: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 15.00 alle 19.00; lunedì chiuso. fino al 31/03/2015 ore 17:30 Torino Galleria San Federico TORINOSETTE | Arte 71 / 195 Arte PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com fino al 02/04/2015 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORINOSETTE | Arte 72 / 195 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 73 / 195 Arte FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 TORINOSETTE | Arte 74 / 195 Arte RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 TORINOSETTE | Arte 75 / 195 Arte SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 76 / 195 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 77 / 195 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 78 / 195 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 TORINOSETTE | Arte 79 / 195 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D TORINOSETTE | Arte 80 / 195 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 81 / 195 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 82 / 195 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 83 / 195 Arte "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 84 / 195 Arte GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un TORINOSETTE | Arte 85 /al195 confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una Arte IVREA - CRISTINA CANCELLARA E ROSSANA CHALLANCIN AL CASTELLO DI SALE Mostra di Cristina cancellara e Rossana Challancin, a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] http://arteinfuga.blogspot.it/ ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 KIRIL HADZHIEV DA FRANZ PALUDETTO Personale di Kiril Hadzhiev. Sono enigmi visivi e ironici a incuriosire e solleticare lo spettatore, che il più delle volte si avvicina alle opere di Kiril Hadzhiev con la sensazione di dover risolvere un rebus. Sculture in marmo bianco, contraddistinte da un nitore cristallino, accostate o alternate a semplici objets trouvés articolano le argute sciarade che l'artista mette in scena, nell'intento di dare rappresentazione visiva a temi filosofici come a suggestioni letterarie. Ogni opera racchiude in sé, stratificati in vari layers, molteplici riferimenti a libri, a testi di filosofia come a interrogativi superiori che da secoli attendono ancora una risposta. A dispetto del loro aspetto lieve, quasi giocoso, sono la sintesi e la convergenza di alcune riflessioni scaturite dallo studio e dagli interessi del loro artefice, come anche dalla volontà di fare scultura non nel senso tradizionale del termine, seppur utilizzando ancora nella maggior parte delle opere un materiale classico. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 [email protected] - www.franzpaludetto.com ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 "MANI. SOSTANTIVO FEMMINILE PLURALE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA GINZBURG Nell'ambito degli appuntamenti organizzati per la Giornata della Donna, allestimento della mostra fotografica "Mani. Sostantivo Femminile Plurale", ideata e realizzata dall'autrice del Concorso Lingua Madre Brunella Pernigotti per raccontare le abilità e l'umanità delle mani delle donne. Ad accompagnare l'esposizione, i racconti tratti dalle antologie del Concorso Lingua Madre (Ed. SEB27). ore 10:00 Torino Via Lombroso 16 TORINOSETTE | Arte 86 / 195 Arte "SOUND LECTURES" AL CIRCOLO DEI LETTORI A partire dal mese di marzo, con cadenza mensile, il Circolo dei lettori in collaborazione con il collettivo Superbudda, propone "Sound Lectures", un progetto installativo in tre episodi, realizzato nelle sale di Palazzo Graneri della Roccia, con l'intento di dare una nuova veste (anche sonora) agli ambienti del Circolo, per l'occasione pensati e allestiti come palcoscenico di incontro e contaminazione di differenti forme d'arte. Il progetto si svolge in tre serate, in programma giovedì 5 marzo, martedì 7 aprile e venerdì 8 maggio alle ore 21. Sound Lectures si compone di una serie di interventi nell'ambito delle arti digitali prediligendo il suono come principale forma espressiva. Non un semplice contenitore di opere ed esibizioni ma un flusso continuo inteso come compresenza e sovrapposizione di linguaggi contemporanei: dalla video arte fino alla sperimentazione elettronica. "Sound Lectures" si struttura come territorio creativo autonomo, riducendo la distanza tra pubblico e artista. Gli spazi del Circolo dei lettori si trasformano in uno scenario da percorrere e vivere come un'unica macro installazione. Per ogni appuntamento vengono allestite alcune sale del Circolo in stretta relazione alla natura delle proposte artistiche. In occasione della prima serata, giovedì 5 marzo a partire dalle ore 21, è la video installazione di Superbudda ad accogliere il pubblico nella Galleria, sonorizzata dal set di Sabla (Gang of Ducks). La Sala Grande accoglie invece i live di Miles Cooper Seaton, cantante, compositore e polistrumentista di base a Los Angeles e di Christian Fennesz, musicista e compositore di riferimento per la musica elettronica con influenze che vanno dal glitch al noise. Contemporaneamente, in sala Filosofi, la sonorizzazione è affidata a un Quintetto di pesci rossi, installazione realizzata da Quiet Ensemble. Il programma della prima serata di giovedì 5 marzo: dalle ore 21 a fine serata | Galleria Sabla-Gang of Ducks (ITGE) dj set \ artista visivo e musicista torinese membro dei Gang of Ducks, collettivo italiano con sede a Berlino. La sua musica studia suoni ipnotici e poli-ritmici tra alienanti sonorità house e techno. Dalle ore 21 a fine serata | Sala Filosofi Quiet Ensemble (IT) installation art \ nasce nel 2009 dall'incontro tra Fabio di Salvo e Bernardo Vercelli che sviluppano un interesse che spazia dalla sperimentazione applicata a moderni software ad una visione scenografica che percorre il rapporto tra tecnologia e natura. Ore 22 | Sala Grande Miles Cooper Seaton (USA) live drone set \ cantante, compositore e polistrumentista di base a Los Angeles, membro della Akron Family. Nei suoi progetti il suono rivive come elemento di narrazione, musica che non chiede nulla ma che esiste solo per dare. Ore 23 | Sala Grande Christian Fennesz (A) live set \ musicista e compositore di riferimento per la musica elettronica contemporanea. Strutture stratificate e melodici spazi sonori prendono attraverso influenze che vanno dal glitch al noise, agli eccessi di rumore bianco. ore 21:00 Torino Via Giambattista Bogino 9 BRUNO BORDOLI ALLA LIBRERIA BELGRAVIA "Alla faccia", pitture su carta di Bruno Bordoli. Catalogo con didascalie poetiche di Gilberto Isella. Orario: dal lunedì al sabato 9,30-13 e 15,30-19,30. Info: 011.3852921 - 347.5977883 [email protected] fino al 06/03/2015 ore 17:30 Torino Via Vicoforte 14/D TORINOSETTE | Arte 87 / 195 Arte "PROGRESSIVA ART EXHIBITION" ALLO SPAZIO COLOMBO ART DESIGN "Progressiva Art Exhibition", a cura di Max Ponte ed Enrica Merlo. In mostra lavori di Angelo Barile, affiancato da undici artisti emergenti, selezionati attraverso un "call for artists": Sabina Kolici (Torino); Daniele Sturiale (Torino); Renata Olivetto (Meledugno-Lecce); Elena Bordina (Torrazza Piemonte); Sabrina Campagna (Salerno); Francesca Marzo (Bergamo); Mercedes Pitzalis (Cagliari); Sandra Martinatto (Torino); Nella Parigi (Moncalieri); Raffaella Pasquali (Torino); Carla Scudieri (Verolengo-Torino). Info: [email protected] - 334.7410978 fino al 06/03/2015 ore 18:30 Torino Via Trofarello 13 IVAN CAZZOLA ALLA BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Ivan Cazzola. NYC", a cura di Giuseppe Savoca. Il ritratto di una delle città più affascinati del mondo che, tra bianchi e neri e luci accecanti, attrae come un magnete chiunque le orbiti attorno. Come nessun altro posto al mondo, New York City rappresenta, con il suo stile unico, la metafora della società contemporanea e il fotografo Ivan Cazzola ne cattura lo spirito attraverso il suo occhio puro, privo di mediazioni, registrandone gli umori contraddittori della "strada", dove splendore e terrore convivono insieme. Negli scatti presentati in questa mostra, rappresentativi di tutta la sua ricerca artistica, è evidente come una certa dualità stilistica ed estetica rappresenti un vero e proprio marchio di fabbrica dell'artista. Sia che si tratti degli iconici ritratti a personaggi, quali: Orlando Bloom, Joan As Police Woman, Dave Timson, Mik Lennard, OK GO, Yohji Yamamoto, XX, These New Puritans, Juliette Lewis, Mark "The Gonz" Gonzales e Charlotte Free, o il lavoro maggiormente documentaristico sulla contro-cultura giovanile, o, ancora, gli scatti per la moda, possiamo ritrovare la stessa visione audace, a volte quasi impertinente, ma allo stesso tempo profonda ed evocativa. Ivan Cazzola ha accumulato nel corso degli anni una grande esperienza, collaborando con magazine (Vogue, Dazed & Confused, i-D) e fashion labels, tra Milano, Londra, Parigi e New York, approdando anche al video come director di alcuni short movies. Con i suoi scatti ha esplorato mondi diversi tra loro, da una realtà vicina e autobiografica, agli scatti di modelle, artisti, rock bands, star del cinema, gangster, borghesi decadenti, il tutto con una costante stilistica attraverso un occhio spesso intimo, a volte insolente, ma sempre iconico e provocativo. Nel 2010 è stato designato dalla rivista Dazed & Confused come uno dei fotografi più interessanti nel panorama internazionale. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A TORINOSETTE | Arte 88 / 195 Arte LAVINIA RACCANELLO ALLA GALLERIA MOITRE "Not a position, but a proposition", personale di Lavinia Raccanello, artista e attivista italiana che vive tra la Scozia e l'Italia. Il suo lavoro si concentra sulla relazione tra gli esseri umani, la società e la giustizia sociale, con una particolare enfasi sul potere della dialettica e della pratica partecipatoria, e il conflitto tra potere statale ed autonomia e responsabilità personale. Suoi lavori sono stati esposti in Italia, Scozia, Irlanda, Spagna, Stati Uniti, Cile ed India. Per questa nuova personale l'artista ha lavorato alla creazione di più di duecento bandiere, corrispondenti agli Stati indipendenti del mondo. Di questi, centonovantatrè sono membri dell'ONU, due sono osservatori permanenti all'ONU ed uno ne è ex membro. Sono inoltre presenti nove Stati che, vantando sovranità territoriale, hanno dichiarato la propria indipendenza ottenendo un limitato o, in alcuni casi, alcun riconoscimento internazionale. Per cucire le bandiere è stata utilizzata stoffa nera che in alcuni casi riporta ricami neri su nero. Nero su nero: queste bandiere rappresentano una dopo l'altra la negazione di tutte le bandiere. Orario: mercoledì-sabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com [email protected] - 340.5172587 - 338.1426301 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 bis TORINOSETTE | Arte 89 / 195 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "SAN SEBASTIANO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra Quattrocento e Seicento", mostra dedicata a San Sebastiano, curata da Vittorio Sgarbi. Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico hanno selezionato circa quaranta capolavori, dal Rinascimento al Seicento inoltrato. Il percorso prende avvio con Andrea della Robbia che modella l'anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigando le membra con la terracotta invetriata. Si prosegue con uno sguardo nella Venezia del Quattrocento, dove Carlo Crivelli interpreta con grande suggestione, tra la laguna e le Marche, la figura di un giovanetto nudo e invaso dalle frecce. Sul suo viso compare la smorfia: è l'uomo del Rinascimento con le sue passioni e le sue aspettative sul mondo e nel futuro. Ludovico Carracci interpreta il secolo della grande Riforma Cattolica mostrandoci un atleta gentile che cita passi di danza e si muove leggiadro nei meandri della fede. Lo splendido paesaggio è la scena suggestiva che ospita la Vergine col Bambino e uno statuario Sebastiano, dipinto da Paris Bordon, che ci guarda e assiste silenzioso al mistico dialogo. Compagno ideale è il solitario e meditabondo San Sebastiano di Tiziano che proviene da una importante collezione privata americana e che giunge in Italia per la seconda volta. Il Seicento si apre con l'accesa armonia dei colori e le audaci forme che in Rubens, che da Anversa giunge in Italia, tra Mantova e Roma, trovano un risvolto leggiadro, suadente e delicato: il Rubens della Galleria Corsini di Roma esce dalla stanza dell'Alcova di Palazzo Corsini alla Lungara per la prima volta dopo tanti anni. Pittura tattile è quella del Seicento che mette in campo gli affetti con un inedito Guercino, di recente scoperto e custodito in una collezione privata americana e con l'altro, compagno ardito, della Galleria Nazionale delle Marche. L'aspetto della devozione è sublimata con Guido Reni che lega il bel Sebastiano a un albero in un'atmosfera calda, serale, intima, pregna di una Bologna in cui i dettami del Concilio di Trento, applicati dal Cardinale Gabriele Paleotti, sono ancora nevralgici e di forte attrazione e rispetto per gli artisti. L'ondata caravaggesca, poi, tocca un inedito culmine con un dipinto eccezionalmente dato in prestito dal Cardinale di Milano, che, appositamente studiato per la mostra, rivela accenti nordici con una straordinaria verità nel volto e nella posa dell'uomo "santo". Gli echi caravaggeschi, poi, mostrano la passione con Ribera e l'ardita partecipazione al martirio con Nicolas Regnier e con l'affascinante Mattias Stomer dei Gerolamini di Napoli; accezioni preziose del caravaggismo internazionale. La narrazione ideale, di coinvolgimento emotivo, trova due capisaldi nel Mattia Preti di Capodimonte e nei Luca Giordano che cavalcano il Seicento e aprono il secolo successivo lasciandosi alla spalle la pittura di verità e la ritualità del vero. La mostra offre un excursus dentro quasi tre secoli, operando affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati letti da artisti diversi, materiali differenti e modellati per capirne cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori. Tre grandi opere si sono aggiunte in un secondo momento e saranno visibili al Castello di Miradolo: il "San Sebastiano curato dagli angeli" di Rubens (dal 30 ottobre), "Il Martirio di San Sebastiano" di Guercino (dal 6 novembre) e Il "San Sebastiano" di Raffaello dall'Accademia Carrara di Bergamo (dal 18 dicembre). Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione anche in orario di chiusura. Orari durante ricorrenze e festività: 1 novembre 10.00-18.30; 8 dicembre 10.00-18.30; 24 dicembre chiuso; 25 dicembre 15.00-18.30; 26 dicembre 10.00-18.30; 31 dicembre e 1 gennaio chiuso; 6 gennaio 10.00-18.30. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65, militari); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] - 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). Sabato 29 novembre servizio navetta che collega il centro di Torino al Castello di Miradolo al costo di 8 euro a persona. Partenza da Torino alle ore 14,00 da piazza Carlo Felice angolo corso Vittorio Emanuele II; ritorno con ritrovo nel parcheggio del Castello di Miradolo alle ore 17,30 e rientro in città per le 18,30. Prenotazione obbligatoria: 0121.502761 fino al 08/03/2015 ore 10:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 90 / 195 Arte "STEMPERANDO" ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE "Stemperando", sesta edizione della Biennale Internazionale di opere d'arte su carta che si realizzerà in tre tappe: Torino, Tirana e Roma. La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino ospiterà la prima tappa della rassegna, nata a Spoleto nel 2003 in concomitanza con il Festival dei due mondi. Successivamente, le opere saranno trasferite a Tirana e la mostra sarà allestita al Museo Storico Nazionale dell'Albania. Infine, come ultima tappa, il gruppo di opere ritornerà in Italia e la mostra sarà composta a Roma, al Museo Villa Vecchia di Villa Doria Pamphili, dove concluderà il suo percorso. In mostra 96 opere su carta di 49 artisti di ogni parte del mondo. Per la sezione internazionale: Alberto Biasi, Alberto Brusa, Paolo Conti, Graham Guerra, Kivanç Gülhan, Ali Herischi, Jiang Shanqing, Susan Leyland, Paolo Marazzi, Carlo Mazzetti, Xavier Medina Campeny, Sophia Michaeledes, Azad Nanakeli, Qui Yu, Ran Xue Mei, Claudio Sacchi, Michele Stanzione, Martin Streitenberger, Andreas Tomblin, Jorrit Tornquist, Lucio Trizzino; per la sezione storica: Georges Braque, Francesco Casorati, Enrico Colombotto Rosso, Samo Koler, Riccardo Licata, Umberto Mastroianni, Franc Oldering, Mario Schifano, Giacomo Soffiantino, Alberto Sughi; per la Nazione ospite, Albania: Albien Alushaj, Helidon Haliti, Ardian Isufi, Pjeter Koleci, Beskida Kraja, Gjon Jon Kraja, Vladimir Llakaj, Fatos Lubonja, Ormira Lulani, Alban Met-hasani, Alkan Nallbani, Andi Nallbani, Admir Pervathi, Parlind Prelashi, Agron Rushiti, Alberto Saka, Helidon Xhixha, Armand. A cura di: Anselmo Villata. Nazione ospite d'Onore: Albania, a cura di Alfred Milot Mirashi. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 "ANDY WARHOL...IN THE CITY" ALL'8 GALLERY "Andy Warhol...in the city". Un'occasione unica per ammirare 40 opere che hanno segnato la storia dell'arte mondiale: dal mito di Marilyn Monroe al fascino di Liz Taylor, dalle storiche bottiglie di Coca Cola alle leggendarie lattine di zuppa Campbell's, l'intuito e l'estro grafico di Andy Warhol sono i protagonisti di questa interessante esposizione. Le opere fanno parte della più ampia mostra intitolata "Andy Warhol... in the city" che nasce da un'iniziativa di Pubbliwork Eventi, in collaborazione con la New Factory Art, ed è già stata esposta nelle gallerie d'arte di diverse città italiane; da gennaio 2015, in pieno spirito Warhol, la mostra è stata allestita, per la prima volta in assoluto in un centro commerciale. Tra le opere esposte l'immancabile Marilyn Monroe, Campbell's e Flowers, si potranno inoltre ammirare le copertine di Interview Magazine, la rivista fondata proprio da Andy Warhol e le cover di dischi dei Rolling Stones e dei Velvet Underground. Le opere rappresentano il percorso artistico ed iconografico creato da Warhol dal 1957 al 1987, fornendo sia un'ampia visione dei suoi soggetti più noti sia delle sue radici europee attraverso quei lavori poco conosciuti ma molto importanti, come gli Space Fruits o il Gold Book, realizzato da Warhol in occasione della sua prima mostra personale presso la Bodley Gallery di New York. I soggetti esposti sono stampe, cover, cartoncini, serigrafie e offset: opere originali multiple di opere uniche. Info: www.8gallery.it fino al 08/03/2015 ore 11:00 Torino Via Nizza 230 TORINOSETTE | Arte 91 / 195 Arte COLLEGNO - "FOTOGRAFIA AL FEMMINILE" NELLA SALA DELLE ARTI "Fotografia al femminile", edizione 2015. Orario: venerdì e sabato 16-19,30; domenica 10-12 e 16-19,30. Durante le aperture del 7 e dell'8 marzo sarà allestita una sala posa all'interno della sala delle Arti per omeggiare di un ritratto in digitale tutte le signore che lo desidereranno. Tra gli eventi collaterali della mostra, martedì 3 marzo alle 21, presso la Sala del Museo della Resistenza e della Pace della Città, sarà ospite la fotoreporter di guerra Andreja Restek che presenterà i suoi ultimi lavori. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Collegno (TO) Via Torino 9 "ARTE AL FEMMINILE" DA ARTE CITTA' AMICA "Arte al femminile", quattro mini personali di Margherita Baldelli, Adriana Cernei, Angela Gastaldi e Carla Perona. Orario: da martedì a sabato 16,00-19,00; chiuso il lunedì e festivi. Info: 011.7717471 - 011.7768845 - www.artecittaamica.it - [email protected] fino al 10/03/2015 ore 18:00 Torino Via Rubiana 15 "I VENERDÌ DELL'ARTE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI "I venerdì dell'arte", mostra di pittura di fine corso del Centrodonna della Circoscrizione 6. fino al 11/03/2015 ore 10:00 Torino Via Leoncavallo 17 "NUOVE RICERCHE 2015" DA MARTINARTE "Nuove Ricerche 2015", collettiva a cura di Paola Barbarossa e Fernando Montà. In mostra lavori di Monica Bruera, Daniele Nessi, Joshua Sottile e Corrado Zecca. Orario: lunedì 15.30-19.30; martedì e mercoledì 10,00-12,30 e 15,30-21,30; giovedì e venerdì 10,00-12.30 e 15.30-19.30. Info: 011.3433756 - 335.360545 - [email protected] fino al 12/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Siracusa 24/A COLLETTIVA FOTOGRAFICA NEL NUOVO SPAZIO28 Spazio 28, nuovo spazio espositivio in corso Vittorio Emanuele II 28, presenta una mostra collettiva di fotografia a cura di Phos. In esposizione opere di autori emergenti e di autori affermati nel panorama della fotografia italiana ed internazionale che negli ultimi anni hanno presentato alcuni dei loro progetti più significativi all'interno dell'attività espositiva di Phos: Sophie Anne Herin, Pietro Bolgna, Renato D'Agostin, Davide De Martis, Stefano Fiorina, Simon Roberts, Vito Vagali. Orario: dal lunedì al venerdì 15:00-19:30. Per informazioni: 335.6661281 - 347.2212059 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Vittorio Emanuele II 28 TORINOSETTE | Arte 92 / 195 Arte PATRIZIA MUSSA ALLO SPAZIO EVENTA "Luci silenti", personale fotografica di Patrizia Mussa, secondo appuntamento espositivo organizzato da ArtPhotò, al fine di promuovere la fotografia d'autore. Gli elementi distintivi del lavoro artistico di Patrizia Mussa sono innegabilmente la ricerca di una luce particolare e la ricerca di una dimensione di un tempo sospeso e irreale che procura in chi guarda l'impressione di un silenzio impalpabile al limite della parola. Le fotografie esposte in mostra fanno parte di due lavori distinti ma entrambi mettono a fuoco di Patrizia Mussa tutta la sua interpretazione d'autore, la sua esperienza di fotografa di architettura e la sua abilità tecnica. La luce è dunque "anima e verità di un luogo" che la fotografa "ascolta" ogni volta che si confronta con soggetti diversi e che amplifica il silenzio originario degli spazi fotografati. In mostra sono esposte le fotografie tratte da "Teatri" e da "Le Temple du Soleil". Orario: martedìvenerdì dalle 15.00 alle 18.00. Info: www.ateliernovantotto.it/artphoto.html [email protected] - 335.7815940 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Via dei Mille 42 NEVERCREW ALLA SQUARE23 ART GALLERY "Frequency Spectrum", mostra di Nevercrew. Dopo Milano e Dublino, dove hanno decorato le nuove sedi europee di Facebook, il duo di street-artists svizzeri Nevercrew arriva a Torino, negli spazi della galleria Square23, con "Frequency spectrum", la loro riflessione su percezione e comunicazione, tra realtà e surrealtà. Pablo Togni e Christian Rebecchi più che "duo" sono "uno". Lavorano insieme dal 1996 uniti dall'interesse comune per la pittura e la street art. Hanno esposto e partecipato a progetti internazionali e festival a Belgrado, Il Cairo, Amburgo, Monaco, Zurigo, Lugano. Il loro lavoro è caratterizzato da alcuni concetti chiave, come il meccanismo, la composizione, la sezione, le parti, la memoria, la scelta, i rapporti, i contrasti, l'esplorazione, la surrealtà. Il tutto viene collegato insieme, fuso in composizioni viventi e che mutano proprio perché vive, evolvendosi nel tempo e nello spazio. Combinare linguaggi diversi è la loro cifra stilistica: catene di montaggio, esseri organici e ingranaggi meccanici, mostri marini, "strutture viventi" si intersecano nei loro lavori proprio come gli stili che utilizzano, tra sintesi grafica e iperrealismo spray. Le loro strutture sono modelli di sistemi viventi, delle visioni d'insieme rese percepibili nella loro totalità e nella loro struttura tramite l'utilizzo della "sezione" che permette di vederle per come sono al loro interno, nel caso di un meccanismo o degli spazi di una casa o della struttura di un essere vivente. Il rapporto tra le parti e con la memoria viene esteso alla realtà intera, al luogo e allo spettatore, lasciando a quest'ultimo la possibilità di completare il meccanismo con la sua personale esperienza, con la sua storia e quindi con le sue molteplici interpretazioni. In "Frequency Spectrum", in particolare, l'attenzione si concentra su percezione e comunicazione, sulla loro differenza ed interazione costante. Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 [email protected] fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via San Massimo 45 TORINOSETTE | Arte 93 / 195 Arte LUCA ROMANO DA RIZOMI Personale di Luca Romano. Romano ha sublimato su carta il suo desiderio più grande rimasto invariato per vent'anni, prendere il pullman n. 67 con la sua borsa da disegno a tracollo. Ha prediletto i pennarelli a punta spessa, ricamando talvolta elementi verbali su campiture fittissime. Cartoncini, planimetrie, fogli strappati da vecchi libri di grammatica, fanno da sfondo al miraggio dell'autonomia ma anche al simbolo della viabilità metropolitana, di una certa cultura civica del mezzo di trasporto pubblico. Il risultato, trame di colore intessute dove talvolta la figura scompare annegata dal tratto pieno e rotondo del gesto pittorico. Lo stesso trattamento è applicato alla serie del "Dettato", in cui l'artista replica ripetutamente l'incipit dei dettati della scuola primaria con una vera calli-grafia perfetta e stereotipata. Questa mostra vuole essere un omaggio ad un artista nascosto, che non si è mai comportato come tale, che abbiamo selezionato tra tanti altri all'interno della preziosa collezione dell'Archivio Storico Singolare e Plurale raccolta e curata da Tea Taramino. Orario: dal mercoledì al sabato 14:00-19:00. Info: 011.4367910 - www.rizomi.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via Sant'Agostino 18/D "JUST ANOTHER" ALLA LUCE GALLERY "Just Another", mostra collettiva comprendente i lavori degli artisti Davide Balliano, Ethan Greenbaum, JPW3, Dustin Pevey e Leif Ritchie. La mostra è nata quasi per "assonanza" intorno ad una canzone di Pete Yorn: Just Another. I dipinti in mostra sembrano contenere quel sound che richiama i nostri momenti più semplici ma anche più intimi, i momenti in cui lo spazio e il tempo sembrano fermarsi. Certe situazioni hanno una particolare atmosfera e si relazionano in modo naturale con la musica. E così Just Another, la colonna sonora di questa mostra s'ispira al trascorrere della vita, ma anche al voltar pagina o semplicemente passare ad un altro show. Ciascuno dei cinque artisti in mostra possiede una sua musicalità che lo accomuna allo spirito di Just Another, richiamando alla riflessione e all'intimismo. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] www.lucegallery.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 "FILIPPO SCROPPO E LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL DOPOGUERRA" ALLA FONDAZIONE AMENDOLA "Filippo Scroppo e le avanguardie artistiche del Dopoguerra": opere 1945-1970 di Scroppo, Gavlano, Crippa, Saroni, Ramella, Gribaudo, Ruggeri, Soffiantino, Gorza, Surbone e Griffa. Orario: lunedì - venerdì ore 10-12.30, 15.30-19.00 sabato, domenica e visite guidate su prenotazione. Info: 011.2482970 - 348.2211208 - [email protected] www.fondazioneamendola.it fino al 15/03/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 94 / 195 Arte SOPHIE CALLE AL CASTELLO DI RIVOLI "MAdRE", personale di Sophie Calle, a cura di Beatrice Merz. Sophie Calle, protagonista indiscussa della scena artistica mondiale, propone un progetto interamente site-specific per le sale auliche al secondo piano della Residenza Sabauda. La mostra si articola sullo sviluppo di due importanti progetti che l'artista ha posto in essere da diversi anni: Rachel, Monique e Voir la mer. Orario: da martedì a venerdì 10.00-17.00; sabato e domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso; 24 e 31 dicembre 10.00-17.00; aperto il lunedì di Pasqua; chiuso 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Ingresso: 6,50 euro; ridotto: 4.50 euro per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati. Gratuito per i minori di 11 anni e per i disabili. Info: 011.9565222 - www.castellodirivoli.org www.castellodirivoli.tv - [email protected]. Prorogata fino al 15 marzo. fino al 15/03/2015 ore 19:00 Rivoli (TO) Castello di Rivoli KATARZYNA WYSOCKA AL POLSKI KOT "Bez Tytulu", personale della pittrice polacca Katarzyna Wysocka. Nata a Lodz nel '83, l'artista ha trascorso l'infanzia nella campagna sud-orientale della Polonia, che ha ispirato il suo percorso artistico. La pittrice racconta: "La natura è la principale fonte d'ispirazione per i miei quadri, dove si intrecciano i paesaggi campagnoli e dove esploro il mondo animale. Nello stesso tempo la natura costituisce per me l'ispirazione per le ricerche astratte. Costanti sfide formali forniscono i fiori e gli oggetti materiali nei quali mi misuro con la forma e il colore". Katarzyna Wysocka, laureatasi presso l'Accademia Albertina di Torino, presenta per la prima volta le sue opere, create nell'arco degli ultimi 15 anni. Info: polskikot @libero.it - 333.5205763 fino al 16/03/2015 ore 19:00 Torino Via Massena 19 LUCIA CAPRIOGLIO AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Nature", personale di Lucia Caprioglio. In mostra 21 tele inedite a tecnica mista, con utilizzo di incisioni, pittura e collage elaborati insieme. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-12,30 e 16-18,30; sabato 10-12,30 fino al 16/03/2015 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 TORINOSETTE | Arte 95 / 195 Arte MARCO DALBOSCO DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Paper religions project 2005 2014", personale di Marco Dalbosco. Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra "Afterimage" presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne "L'Arte guarda avanti" come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo "Paper Religions #Jerusalem" viene presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi. Il lavoro ha preso avvio dalla necessità di indagare le problematiche del conflitto Israeliano-Palestinese, assumendo nella sua evoluzione l'espressione di libertà di ogni singolo individuo, investendo questioni di carattere religioso che finiscono per riferirsi alla possibilità stessa di affermare l'identità individuale. Nel 2008, come evento Parallelo di Manifesta7, nasce "Paper Religion #The Wall", diretto riferimento alla West Bank in Israele. Per questo lavoro Marco Dalbosco ha raggruppato dodici persone che hanno lavorato assieme per una settimana allo scopo di costruire un muro. Realizzato tuttavia con mattoni di carta piegati secondo la tecnica dell'origami, il muro perde i suoi connotati di barriera e di confine. Con questo specifico materiale e con la sua lavorazione, l'artista trascrive la fragilità dell'essere umano e manifesta il potere di costruire, ciascuno con le proprie mani, l'avvenire e la storia. Assumendo la città di Gerusalemme come simbolo di rispetto e convivenza di molteplici credenze religiose, nel 2011 si concretizza Paper Religion #Jerusalem: il mattone che divide, separa, crea un limite, è allo stesso tempo l'elemento base per la costruzione di ogni tipo di edificio religioso. I mattoni vengono disposti a terra formando un tappeto su cui vengono "sospese" le tre chiese monoteiste: una Chiesa Cattolica, una Sinagoga e una Moschea. Anch'esse di carta, condividono con i mattoni la condizione di fragilità. In mostra è presentata per la prima volta l'espressione complessiva di questo lungo e partecipato percorso di ricerca e consapevolezza. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19; sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com fino al 20/03/2015 ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 "FRANCESCO MENNYEY" ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Acqueforti e disegni di Francesco Mennyey. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 fino al 20/03/2015 ore 18:30 Torino Via Zumaglia 13bis TORINOSETTE | Arte 96 / 195 Arte NELLA MARCHESINI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Parole di pittore. Nella Marchesini - tra disegno e scrittura". La mostra è incentrata sul rapporto intenso, tra disegno e scrittura, esistente nella produzione artistica di Nella Marchesini. L'artista, allieva prediletta di Felice Casorati, sente l'arte come un'urgenza vitale da manifestare in ogni modo e su ogni supporto possibile. Nel lavoro della Marchesini, il disegno e la scrittura sono due modalità fondanti in quanto pratiche veloci, sintetiche e accessibili: con una semplice matita Nella ha potuto rappresentare l'universo complesso del suo essere anche nei momenti più difficili della sua vita. Queste due modalità non sono solo facilmente realizzabili, ma possiedono una ricchezza d'espressione eccezionale che l'artista coglie con diverse sfaccettature miscelandone le peculiarità che spesso si determinano vicendevolmente. Il disegno non è solo bozzetto preparatorio per i vari dipinti, ma è un'istantanea del quotidiano, dell'intimità più precaria ed effimera che svela però la parte più autentica dell'emozione e del pensiero. Con il disegno Nella Marchesini riesce a eludere parte della rigida impostazione di matrice casoratiana, dando forma al suo ambiente familiare e alle sue esperienze con un'affascinante proiezione personale che fa emergere la sua sensibilità, articolata e vigorosa. Trasfigurazioni religiose e deformazioni simboliche, presenti sia nei disegni che negli scritti, rivelano molto chiaramente chi è Nella Marchesini: artista, donna e madre. Nel tempo l'artista ha scritto una sorta di Zibaldone sul quale lei annota pensieri, sogni e paure nello stesso modo in cui disegna. Vi è un'interrelazione unica e sorprendente tra scrittura e disegno. Così anche i libri letti dalla Marchesini diventano essi stessi opere d'arte in quanto accolgono disegni e rielaborazioni grafiche inedite. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] - www.operescelte.com fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 11/D MICHAEL BIBERSTEIN DA GIORGIO PERSANO Michael Biberstein, personale. Nato a Solothurn, Svizzera, nel 1948. Nel 1964 si trasferisce negli Stati Uniti. Al Swarthmore College di Philadelphia incontra David Sylvester sotto la cui guida studia Storia dell'Arte. Dopo aver vissuto tra gli Stati Uniti e la Svizzera, nel 1979 si trasferisce in Portogallo, dove trascorrerà la maggior parte dei suoi anni, sino alla morte improvvisa, sopraggiunta nel 2013. Pittore autodidatta, dagli anni '70 le sue opere vengono esposte in tutto il mondo e sono presenti nelle collezioni di arte contemporanea di musei e fondazioni, tra i quali: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Whitney Museum of American Art di New York, il Calouste Gulbenkian Foundation Centre for Contemporary Art di Lisbona, la Serralves Foundation di Oporto, il Museu Colecção Berardo di Lisbona. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 [email protected] - www.giorgiopersano.org fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 85 TORINOSETTE | Arte 97 / 195 Arte BRUNO MARTINAZZI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE Personale di Bruno Martinazzi, scultore e orafo di fama internazionale. Tra le opere presenti nella mostra, curata da Massimo Ghiotti, ci sono sculture di media dimensione che vanno dagli anni '80 agli anni '90; una serie di piccole sculture intitolata "Pagine di pietra" tutte di recente produzione; 12 disegni del 1980 facenti parte degli studi preparatori del libro "I cieli e la terra e tutte le tue creature" (Noire editore 1988) e quattro gioielli. Nato a Torino nel 1923, allievo degli stessi insegnanti di Primo Levi, Martinazzi si laurea in Chimica Pura all'Università di Torino. Durante la guerra partecipa come partigiano combattente alla resistenza, ed è insignito della Croce di Guerra. Frequenta la Libera Accademia d'Arte di Torino e gli Istituti d'Arte di Firenze e Roma. Esordisce come orafo nel 1954, dopo quattro anni spesi come direttore di Tintoria alla fabbrica tessile Magnoni Tedeschi, per poi affermarsi come scultore. È stato inoltre docente all'Accademia Albertina di Belle Arti. Grazie ad artisti come Martinazzi a partire dagli anni Sessanta, il gioiello contemporaneo sia entrato a far parte delle più importanti collezioni museali internazionali; le sue creazioni figurano infatti nelle collezioni, tra gli altri, del Metropolitan di New York e dell'Hermitage di S.Pietroburgo. Orario: martedì-sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 www.fondazionebottarilattes.it fino al 21/03/2015 ore 18:30 Torino Via della Rocca 37 "OPERE IN PERMANENZA" ALLA GALLERIA20 "Opere in permanenza", collettiva comprendente opere di Enzo Briscese, Ermanno Barovero, Nino Aimone, Piero Ferroglia, Alessia Zolfo, Francesco Preverino, Dario Rosolen, Leonardo Pecoraro, Franco Margari, Marco Vigo, Romano Buratti, Domenico Lasala, Discepolo Girardi, Elviro Coni. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 [email protected] - www.galleria20.jimdo.com fino al 21/03/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B GALLIANO GALLO DA CARACOL "Invasioni", personale di Galliano Gallo. "Nelle sue opere pittoriche l'artista Gallo accede ad un mondo incantato, in cui si coglie la scoperta genuina di un "qualcosa" che parte da molto lontano. Lo sguardo innocente dell'infanzia osserva per la prima volta, con gioia e curiosità ciò che gli si offre. I colori vividi colpiscono l'attenzione; le figure vagamente zoomorfe si inseguono in un gioco di danza, unite da un filo conduttore che non si perde mai, anzi le tiene insieme come le perle di una collana. E' un ritorno alle origini, dove forme semplici si realizzano in un liquido creatore, moltiplicandosi per continuare la vita, per trasformarla. Il movimento è continuo, coinvolge tutto; il ritmo serrato e vivace ci invita a partecipare a questo tripudio di colori, ad afferrare, a non indugiare in contorti pensieri, ma a considerare con rinnovata semplicità la purezza dell'inizio, che è lì a portata di mano, pronta per noi" (Francesca Luce Milardi). Orario: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-19.30; venerdì e sabato 10.30-19.39. Info: 393.2164821 - www.caracolarte.it fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 23 TORINOSETTE | Arte 98 / 195 Arte RIVAROLO - CLEMENTINE CARSBERG A CASA TOESCA "Secret de famille - Les angles morts", residenza d'artista di Clementine Carsberg. Al primo piano, fino al 30 novembre, "Alias/self portraits", fotografie di siciliana Carmen Cardillo. Orario: sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00; mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Info: www.areacreativa42.com - [email protected] - 335.1227609 fino al 22/03/2015 ore 18:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 PIER PAOLO CALZOLARI IN VIDEOTECA GAM Prosegue in Videoteca GAM il ciclo di incontri e mostre, a cura di Elena Volpato, dedicato al video in Italia negli anni Sessanta e Settanta. Il primo appuntamento del 2015 vede protagonista Pier Paolo Calzolari che incontra il pubblico della GAM martedì 13 gennaio alle 18.30. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, parlerà del suo interesse per la dimensione temporale e visiva del linguaggio filmico e video, dell'esperienza di lavoro con Gerry Schum e ripercorrerà lo sviluppo del suo ciclo di opere intitolato "Day after Day a Family Life" da cui sono tratti i lavori "Cucù", 1972?73, "Aeroplano", 1972 e "Lettere di Tiziano", 1974, provenienti dall'Archivio della Fondazione Calzolari che la Videoteca GAM è orgogliosa di poter presentare in esposizione nei propri spazi. L'incontro con Pier Paolo Calzolari offre l'occasione di ascoltare uno dei più importanti protagonisti della storia del video d'artista, per la rilevanza delle opere da lui girate in pellicola e video, e per il ruolo che il suo studio bolognese, a Palazzo Bentivoglio, ebbe tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, sia come luogo d'incontro tra esponenti delle avanguardie internazionali, artistiche e teatrali, sia come studio di registrazione di opere filmiche di altri artisti. In mostra in Videoteca GAM fino al 22 marzo quattro opere video realizzate dall'artista tra il 1970 e il 1974: "Senza titolo", da "Identifications" di Gerry Schum, 1970, collezione Videoteca GAM; "Aeroplano" ["Day after Day a Family Life"], 1972, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Cucù - The glass reflects" ["Day after Day a Family Life"], 1972?1973, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Lettere di Tiziano" ["Day after Day a Family Life"], 1974, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari. Orario: martedì - domenica 10.00-18.00 giovedì: 10.00-22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 22/03/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 PRAGELATO - KURT MAIR E VINICIO PERUGIA ALLA TINBER ART GALLERY "Coincidere", incisioni di Kurt Mair e Vinicio Perugia. Orario: sabato 16.00-18.30, domenica 10-12.30 - 15.30-18.00. Info: 0122.78461 - www.tinberartgallery.it fino al 22/03/2015 ore 17:00 Pragelato (TO) Via Albergian 20 TORINOSETTE | Arte 99 / 195 Arte "DAB - DESIGN PER ARTSHOP E BOOKSHOP" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "DAB - Design per Artshop e Bookshop". Esposizione dei prototipi selezionati in occasione della V edizione dell'omonimo concorso nazionale. Il progetto DAB, nato nel 2006, è promosso da GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e realizzato dall'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena. DAB rientra nella Convenzione Progetto DE.MO. - sostegno al nuovo design e alla mobilità, siglata tra GAI e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e Direzione Generale Musei. La Mostra DAB presenta i progetti proposti da 20 designer selezionati dalla Commissione composta da Sandra Tucci, referente del progetto per il MiBACT - ex DG PaBAAC Servizio V; Patrizia Rossello dell'Associazione GAI e Michele Zini, Architetto e Designer dello Studio ZPZ Partners. In mostra i prototipi di: Antonio Abatangelo; Chiara Angioli; il collettivo formato da Margarita Aviles De Carlos, Marco Fogaccia, Shi Jintian, Nicoletta Marangoni e Maria Montes De Oca; Emilio Baria; Ilaria Bartolini; Lucia Biancalana e Eleonora Bompieri; Bottega Krua di Giada Fogliato e Arianna Piazza; Code0039 di Dante Antonucci, Laura Crognale, Stefania Quintili e Alessandro Zuppa; De-sign di Daniela Cavasin e Enrica Zanini; Alessandro Esposito, Federico Fiordigiglio; Alberto Galotta e Federica Lissoni; Gian Piero Giovannini; Massimiliano Marianni; Elena Maurigh; Costanza Palmirani; Lorenzo Passi; Arianna Piazza; Daniele Piazzola; Studio Alchemico di Giulio Bogani e Sofia Crescioli. La commissione ha selezionato progetti che rispondessero positivamente a tre requisiti del concorso: appartenenza allo scenario della cultura del progetto contemporaneo; effettiva compatibilità con i museum shop per caratteristiche dell'oggetto, prezzo, mercato; possibilità di essere prodotti in modalità di autoproduzione o con filiera produttiva non tradizionale. Si è cercato di selezionare anche progetti sviluppati in ambiti di ricerca eterogenea o capaci di proporre nuove tipologie di prodotto, così da avere uno scenario ampio di proposte che desse profondità a una lettura complessiva, in sede di catalogo o di mostra. La Commissione ha assegnato inoltre, ex-aequo il Premio Speciale MiBACT - Patrimonio culturale a Alberto Galotta e Federica Lissoni, premio istituito nel 2011, in occasione della III edizione di DAB, per incentivare la progettazione, da parte dei giovani designer, di oggetti contemporanei, ma liberamente ispirati al vasto patrimonio culturale ed artistico del nostro paese e per questo collocabili negli spazi commerciali di musei e siti archeologici. Il Premio MiBACT consiste nell'assegnazione ai vincitori di fondi per l'autoproduzione degli oggetti e la promozione degli stessi in importanti vetrine nazionali ed internazionali. La mostra, proveniente dal MAXXI di Roma, farà successivamente tappa ad aprile presso l'area del bookshop della Fondazione Fotografia al Foro Boario di Modena, a maggio a Lecce presso il prestigioso Castello di Acaya. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 22/03/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 MAX PAPESCHI DA DAVICO "Je ne regrette rien", personale di Max Papeschi. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 [email protected] - www.davicoarte.it fino al 28/03/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 100 / 195 Arte CARMAGNOLA - "MESSICO CIRCA 2000" A PALAZZO LOMELLINI "Messico Circa 2000", mostra comprendente 94 opere di 81 artisti messicani del nostro tempo, tratta dalla collezione dell'imprenditore messicano Josè Pinto Mazal. La mostra è parte della grande collezione di Josè Pinto Mazal. In essa vi sono raccolte opere che spaziano attorno al terzo millennio (da qui il titolo di Messico Circa 2000) cioè dal 1980 ad oggi, di artisti messicani e stranieri che hanno trovato in Messico il luogo ideale per la loro produzione. Non è una mostra di tendenza, in quanto il collezionista non sceglie le opere secondo una sua particolare propensione artistica, ma quelle che meglio documentano, attraverso l'arte, lo status del Messico oggi e soprattutto di Città del Messico. Vi predomina la pittura, ma vi appaiono anche altri linguaggi come la fotografia, il disegno, la scultura. Le opere sono diversissime tra di loro, seguendo i criteri disparati dei linguaggi artistici contemporanei che dagli inizi del secolo scorso hanno frantumato le regole tradizionali dell'arte. L'arte messicana della contemporaneità si appropria infatti delle tendenze europee imprimendovi però, un marchio che discende ancora dalle antiche culture precolombiane. L'ambiente, il deserto, la dimensione tropicale s'insinua in queste superbe testimonianze visive arricchendole di un'energia incontenibile. E anche la violenza vi traspare - quella che contraddistingue l'attuale realtà messicana condizionata dalla lotta tra il governo e cartelli del narco-trafico, dal femminicidio lungo i confini con gli U.S.A - una violenza filtrata in termini metaforici o allusivi. Molti degli artisti qui presenti hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d'arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all'I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell'estremo Oriente, in Australia. In questa mostra troviamo diversi linguaggi formali , la figuratività, l'astrazione, il realismo e l'informale, l'espressionismo (che ora diviene neo-espressionismo), il surrealismo, il concettuale e l'iperrealismo. In sostanza appare sia la realtà che il sogno, ossia dimensioni "altre" che s'insinuano nel reale. Molto spesso le diverse tendenze si sovrappongono e si fondono, secondo un paradigma messicano che tende al racconto complesso, stratificato, spesso simbolico. Nella mostra sono esposte opere di numerosi artisti di valenza internazionale come Gabriel Orozco, Francis Alys, Julio Galan, Demian Flores, Graciela Iturbide, Monica Castillo, Irma Palacios, Jerman Venegas, Alfonso Mena Pacheco, Barry Wolfryd. Nell'arco del suo sviluppo la mostra, che prevede delle visite guidate, proporrà eventi collaterali integrativi della cultura messicana, con work-shop, performance multimediali, espressioni sonore, che verranno via via comunicati nel dettaglio. L'allestimento è curato da Rodrigo Witker con la collaborazione d Emma Ariza, ed è accompagnato da un volume bilingue (italiano/inglese) edito in occasione della prima edizione. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00. Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com fino al 29/03/2015 ore 18:00 Carmagnola (TO) Piazza Sant'Agostino 17 "CON I MIEI OCCHI" IN GALLERIA SAN FEDERICO "Con i miei occhi", mostra fotografica di Isabella Greggio, allestita nella cornice di Galleria San Federico di Torino in occasione del progetto Sar.to La moda illumina Torino. I luoghi e i volti ritratti raccontano un percorso emozionale e la storia personale di una giovane fotografa che, superando le oggettive difficoltà di una malattia che l'ha colpita agli occhi, continua a girare il mondo e a ritrarlo. Orario: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 15.00 alle 19.00; lunedì chiuso. fino al 31/03/2015 ore 17:30 Torino Galleria San Federico TORINOSETTE | Arte 101 / 195 Arte PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com fino al 02/04/2015 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORINOSETTE | Arte 102 / 195 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 103 / 195 Arte FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 TORINOSETTE | Arte 104 / 195 Arte RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 TORINOSETTE | Arte 105 / 195 Arte SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 106 / 195 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 107 / 195 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 108 / 195 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 TORINOSETTE | Arte 109 / 195 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D TORINOSETTE | Arte 110 / 195 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 111 / 195 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 112 / 195 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 113 / 195 Arte "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 114 / 195 Arte GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un TORINOSETTE | Arte confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che115 darà/al195 visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una Arte BRUNO BORDOLI ALLA LIBRERIA BELGRAVIA "Alla faccia", pitture su carta di Bruno Bordoli. Catalogo con didascalie poetiche di Gilberto Isella. Orario: dal lunedì al sabato 9,30-13 e 15,30-19,30. Info: 011.3852921 - 347.5977883 [email protected] ore 17:30 Torino Via Vicoforte 14/D "PROGRESSIVA ART EXHIBITION" ALLO SPAZIO COLOMBO ART DESIGN "Progressiva Art Exhibition", a cura di Max Ponte ed Enrica Merlo. In mostra lavori di Angelo Barile, affiancato da undici artisti emergenti, selezionati attraverso un "call for artists": Sabina Kolici (Torino); Daniele Sturiale (Torino); Renata Olivetto (Meledugno-Lecce); Elena Bordina (Torrazza Piemonte); Sabrina Campagna (Salerno); Francesca Marzo (Bergamo); Mercedes Pitzalis (Cagliari); Sandra Martinatto (Torino); Nella Parigi (Moncalieri); Raffaella Pasquali (Torino); Carla Scudieri (Verolengo-Torino). Info: [email protected] - 334.7410978 ore 18:30 Torino Via Trofarello 13 IVAN CAZZOLA ALLA BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Ivan Cazzola. NYC", a cura di Giuseppe Savoca. Il ritratto di una delle città più affascinati del mondo che, tra bianchi e neri e luci accecanti, attrae come un magnete chiunque le orbiti attorno. Come nessun altro posto al mondo, New York City rappresenta, con il suo stile unico, la metafora della società contemporanea e il fotografo Ivan Cazzola ne cattura lo spirito attraverso il suo occhio puro, privo di mediazioni, registrandone gli umori contraddittori della "strada", dove splendore e terrore convivono insieme. Negli scatti presentati in questa mostra, rappresentativi di tutta la sua ricerca artistica, è evidente come una certa dualità stilistica ed estetica rappresenti un vero e proprio marchio di fabbrica dell'artista. Sia che si tratti degli iconici ritratti a personaggi, quali: Orlando Bloom, Joan As Police Woman, Dave Timson, Mik Lennard, OK GO, Yohji Yamamoto, XX, These New Puritans, Juliette Lewis, Mark "The Gonz" Gonzales e Charlotte Free, o il lavoro maggiormente documentaristico sulla contro-cultura giovanile, o, ancora, gli scatti per la moda, possiamo ritrovare la stessa visione audace, a volte quasi impertinente, ma allo stesso tempo profonda ed evocativa. Ivan Cazzola ha accumulato nel corso degli anni una grande esperienza, collaborando con magazine (Vogue, Dazed & Confused, i-D) e fashion labels, tra Milano, Londra, Parigi e New York, approdando anche al video come director di alcuni short movies. Con i suoi scatti ha esplorato mondi diversi tra loro, da una realtà vicina e autobiografica, agli scatti di modelle, artisti, rock bands, star del cinema, gangster, borghesi decadenti, il tutto con una costante stilistica attraverso un occhio spesso intimo, a volte insolente, ma sempre iconico e provocativo. Nel 2010 è stato designato dalla rivista Dazed & Confused come uno dei fotografi più interessanti nel panorama internazionale. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A TORINOSETTE | Arte 116 / 195 Arte LAVINIA RACCANELLO ALLA GALLERIA MOITRE "Not a position, but a proposition", personale di Lavinia Raccanello, artista e attivista italiana che vive tra la Scozia e l'Italia. Il suo lavoro si concentra sulla relazione tra gli esseri umani, la società e la giustizia sociale, con una particolare enfasi sul potere della dialettica e della pratica partecipatoria, e il conflitto tra potere statale ed autonomia e responsabilità personale. Suoi lavori sono stati esposti in Italia, Scozia, Irlanda, Spagna, Stati Uniti, Cile ed India. Per questa nuova personale l'artista ha lavorato alla creazione di più di duecento bandiere, corrispondenti agli Stati indipendenti del mondo. Di questi, centonovantatrè sono membri dell'ONU, due sono osservatori permanenti all'ONU ed uno ne è ex membro. Sono inoltre presenti nove Stati che, vantando sovranità territoriale, hanno dichiarato la propria indipendenza ottenendo un limitato o, in alcuni casi, alcun riconoscimento internazionale. Per cucire le bandiere è stata utilizzata stoffa nera che in alcuni casi riporta ricami neri su nero. Nero su nero: queste bandiere rappresentano una dopo l'altra la negazione di tutte le bandiere. Orario: mercoledì-sabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com [email protected] - 340.5172587 - 338.1426301 fino al 07/03/2015 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 bis TORINOSETTE | Arte 117 / 195 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "SAN SEBASTIANO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra Quattrocento e Seicento", mostra dedicata a San Sebastiano, curata da Vittorio Sgarbi. Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico hanno selezionato circa quaranta capolavori, dal Rinascimento al Seicento inoltrato. Il percorso prende avvio con Andrea della Robbia che modella l'anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigando le membra con la terracotta invetriata. Si prosegue con uno sguardo nella Venezia del Quattrocento, dove Carlo Crivelli interpreta con grande suggestione, tra la laguna e le Marche, la figura di un giovanetto nudo e invaso dalle frecce. Sul suo viso compare la smorfia: è l'uomo del Rinascimento con le sue passioni e le sue aspettative sul mondo e nel futuro. Ludovico Carracci interpreta il secolo della grande Riforma Cattolica mostrandoci un atleta gentile che cita passi di danza e si muove leggiadro nei meandri della fede. Lo splendido paesaggio è la scena suggestiva che ospita la Vergine col Bambino e uno statuario Sebastiano, dipinto da Paris Bordon, che ci guarda e assiste silenzioso al mistico dialogo. Compagno ideale è il solitario e meditabondo San Sebastiano di Tiziano che proviene da una importante collezione privata americana e che giunge in Italia per la seconda volta. Il Seicento si apre con l'accesa armonia dei colori e le audaci forme che in Rubens, che da Anversa giunge in Italia, tra Mantova e Roma, trovano un risvolto leggiadro, suadente e delicato: il Rubens della Galleria Corsini di Roma esce dalla stanza dell'Alcova di Palazzo Corsini alla Lungara per la prima volta dopo tanti anni. Pittura tattile è quella del Seicento che mette in campo gli affetti con un inedito Guercino, di recente scoperto e custodito in una collezione privata americana e con l'altro, compagno ardito, della Galleria Nazionale delle Marche. L'aspetto della devozione è sublimata con Guido Reni che lega il bel Sebastiano a un albero in un'atmosfera calda, serale, intima, pregna di una Bologna in cui i dettami del Concilio di Trento, applicati dal Cardinale Gabriele Paleotti, sono ancora nevralgici e di forte attrazione e rispetto per gli artisti. L'ondata caravaggesca, poi, tocca un inedito culmine con un dipinto eccezionalmente dato in prestito dal Cardinale di Milano, che, appositamente studiato per la mostra, rivela accenti nordici con una straordinaria verità nel volto e nella posa dell'uomo "santo". Gli echi caravaggeschi, poi, mostrano la passione con Ribera e l'ardita partecipazione al martirio con Nicolas Regnier e con l'affascinante Mattias Stomer dei Gerolamini di Napoli; accezioni preziose del caravaggismo internazionale. La narrazione ideale, di coinvolgimento emotivo, trova due capisaldi nel Mattia Preti di Capodimonte e nei Luca Giordano che cavalcano il Seicento e aprono il secolo successivo lasciandosi alla spalle la pittura di verità e la ritualità del vero. La mostra offre un excursus dentro quasi tre secoli, operando affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati letti da artisti diversi, materiali differenti e modellati per capirne cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori. Tre grandi opere si sono aggiunte in un secondo momento e saranno visibili al Castello di Miradolo: il "San Sebastiano curato dagli angeli" di Rubens (dal 30 ottobre), "Il Martirio di San Sebastiano" di Guercino (dal 6 novembre) e Il "San Sebastiano" di Raffaello dall'Accademia Carrara di Bergamo (dal 18 dicembre). Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione anche in orario di chiusura. Orari durante ricorrenze e festività: 1 novembre 10.00-18.30; 8 dicembre 10.00-18.30; 24 dicembre chiuso; 25 dicembre 15.00-18.30; 26 dicembre 10.00-18.30; 31 dicembre e 1 gennaio chiuso; 6 gennaio 10.00-18.30. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65, militari); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] - 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). Sabato 29 novembre servizio navetta che collega il centro di Torino al Castello di Miradolo al costo di 8 euro a persona. Partenza da Torino alle ore 14,00 da piazza Carlo Felice angolo corso Vittorio Emanuele II; ritorno con ritrovo nel parcheggio del Castello di Miradolo alle ore 17,30 e rientro in città per le 18,30. Prenotazione obbligatoria: 0121.502761 fino al 08/03/2015 ore 10:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 118 / 195 Arte "STEMPERANDO" ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE "Stemperando", sesta edizione della Biennale Internazionale di opere d'arte su carta che si realizzerà in tre tappe: Torino, Tirana e Roma. La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino ospiterà la prima tappa della rassegna, nata a Spoleto nel 2003 in concomitanza con il Festival dei due mondi. Successivamente, le opere saranno trasferite a Tirana e la mostra sarà allestita al Museo Storico Nazionale dell'Albania. Infine, come ultima tappa, il gruppo di opere ritornerà in Italia e la mostra sarà composta a Roma, al Museo Villa Vecchia di Villa Doria Pamphili, dove concluderà il suo percorso. In mostra 96 opere su carta di 49 artisti di ogni parte del mondo. Per la sezione internazionale: Alberto Biasi, Alberto Brusa, Paolo Conti, Graham Guerra, Kivanç Gülhan, Ali Herischi, Jiang Shanqing, Susan Leyland, Paolo Marazzi, Carlo Mazzetti, Xavier Medina Campeny, Sophia Michaeledes, Azad Nanakeli, Qui Yu, Ran Xue Mei, Claudio Sacchi, Michele Stanzione, Martin Streitenberger, Andreas Tomblin, Jorrit Tornquist, Lucio Trizzino; per la sezione storica: Georges Braque, Francesco Casorati, Enrico Colombotto Rosso, Samo Koler, Riccardo Licata, Umberto Mastroianni, Franc Oldering, Mario Schifano, Giacomo Soffiantino, Alberto Sughi; per la Nazione ospite, Albania: Albien Alushaj, Helidon Haliti, Ardian Isufi, Pjeter Koleci, Beskida Kraja, Gjon Jon Kraja, Vladimir Llakaj, Fatos Lubonja, Ormira Lulani, Alban Met-hasani, Alkan Nallbani, Andi Nallbani, Admir Pervathi, Parlind Prelashi, Agron Rushiti, Alberto Saka, Helidon Xhixha, Armand. A cura di: Anselmo Villata. Nazione ospite d'Onore: Albania, a cura di Alfred Milot Mirashi. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 "ANDY WARHOL...IN THE CITY" ALL'8 GALLERY "Andy Warhol...in the city". Un'occasione unica per ammirare 40 opere che hanno segnato la storia dell'arte mondiale: dal mito di Marilyn Monroe al fascino di Liz Taylor, dalle storiche bottiglie di Coca Cola alle leggendarie lattine di zuppa Campbell's, l'intuito e l'estro grafico di Andy Warhol sono i protagonisti di questa interessante esposizione. Le opere fanno parte della più ampia mostra intitolata "Andy Warhol... in the city" che nasce da un'iniziativa di Pubbliwork Eventi, in collaborazione con la New Factory Art, ed è già stata esposta nelle gallerie d'arte di diverse città italiane; da gennaio 2015, in pieno spirito Warhol, la mostra è stata allestita, per la prima volta in assoluto in un centro commerciale. Tra le opere esposte l'immancabile Marilyn Monroe, Campbell's e Flowers, si potranno inoltre ammirare le copertine di Interview Magazine, la rivista fondata proprio da Andy Warhol e le cover di dischi dei Rolling Stones e dei Velvet Underground. Le opere rappresentano il percorso artistico ed iconografico creato da Warhol dal 1957 al 1987, fornendo sia un'ampia visione dei suoi soggetti più noti sia delle sue radici europee attraverso quei lavori poco conosciuti ma molto importanti, come gli Space Fruits o il Gold Book, realizzato da Warhol in occasione della sua prima mostra personale presso la Bodley Gallery di New York. I soggetti esposti sono stampe, cover, cartoncini, serigrafie e offset: opere originali multiple di opere uniche. Info: www.8gallery.it fino al 08/03/2015 ore 11:00 Torino Via Nizza 230 TORINOSETTE | Arte 119 / 195 Arte COLLEGNO - "FOTOGRAFIA AL FEMMINILE" NELLA SALA DELLE ARTI "Fotografia al femminile", edizione 2015. Orario: venerdì e sabato 16-19,30; domenica 10-12 e 16-19,30. Durante le aperture del 7 e dell'8 marzo sarà allestita una sala posa all'interno della sala delle Arti per omeggiare di un ritratto in digitale tutte le signore che lo desidereranno. Tra gli eventi collaterali della mostra, martedì 3 marzo alle 21, presso la Sala del Museo della Resistenza e della Pace della Città, sarà ospite la fotoreporter di guerra Andreja Restek che presenterà i suoi ultimi lavori. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Collegno (TO) Via Torino 9 "ARTE AL FEMMINILE" DA ARTE CITTA' AMICA "Arte al femminile", quattro mini personali di Margherita Baldelli, Adriana Cernei, Angela Gastaldi e Carla Perona. Orario: da martedì a sabato 16,00-19,00; chiuso il lunedì e festivi. Info: 011.7717471 - 011.7768845 - www.artecittaamica.it - [email protected] fino al 10/03/2015 ore 18:00 Torino Via Rubiana 15 "I VENERDÌ DELL'ARTE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI "I venerdì dell'arte", mostra di pittura di fine corso del Centrodonna della Circoscrizione 6. fino al 11/03/2015 ore 10:00 Torino Via Leoncavallo 17 "NUOVE RICERCHE 2015" DA MARTINARTE "Nuove Ricerche 2015", collettiva a cura di Paola Barbarossa e Fernando Montà. In mostra lavori di Monica Bruera, Daniele Nessi, Joshua Sottile e Corrado Zecca. Orario: lunedì 15.30-19.30; martedì e mercoledì 10,00-12,30 e 15,30-21,30; giovedì e venerdì 10,00-12.30 e 15.30-19.30. Info: 011.3433756 - 335.360545 - [email protected] fino al 12/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Siracusa 24/A COLLETTIVA FOTOGRAFICA NEL NUOVO SPAZIO28 Spazio 28, nuovo spazio espositivio in corso Vittorio Emanuele II 28, presenta una mostra collettiva di fotografia a cura di Phos. In esposizione opere di autori emergenti e di autori affermati nel panorama della fotografia italiana ed internazionale che negli ultimi anni hanno presentato alcuni dei loro progetti più significativi all'interno dell'attività espositiva di Phos: Sophie Anne Herin, Pietro Bolgna, Renato D'Agostin, Davide De Martis, Stefano Fiorina, Simon Roberts, Vito Vagali. Orario: dal lunedì al venerdì 15:00-19:30. Per informazioni: 335.6661281 - 347.2212059 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Vittorio Emanuele II 28 TORINOSETTE | Arte 120 / 195 Arte PATRIZIA MUSSA ALLO SPAZIO EVENTA "Luci silenti", personale fotografica di Patrizia Mussa, secondo appuntamento espositivo organizzato da ArtPhotò, al fine di promuovere la fotografia d'autore. Gli elementi distintivi del lavoro artistico di Patrizia Mussa sono innegabilmente la ricerca di una luce particolare e la ricerca di una dimensione di un tempo sospeso e irreale che procura in chi guarda l'impressione di un silenzio impalpabile al limite della parola. Le fotografie esposte in mostra fanno parte di due lavori distinti ma entrambi mettono a fuoco di Patrizia Mussa tutta la sua interpretazione d'autore, la sua esperienza di fotografa di architettura e la sua abilità tecnica. La luce è dunque "anima e verità di un luogo" che la fotografa "ascolta" ogni volta che si confronta con soggetti diversi e che amplifica il silenzio originario degli spazi fotografati. In mostra sono esposte le fotografie tratte da "Teatri" e da "Le Temple du Soleil". Orario: martedìvenerdì dalle 15.00 alle 18.00. Info: www.ateliernovantotto.it/artphoto.html [email protected] - 335.7815940 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Via dei Mille 42 NEVERCREW ALLA SQUARE23 ART GALLERY "Frequency Spectrum", mostra di Nevercrew. Dopo Milano e Dublino, dove hanno decorato le nuove sedi europee di Facebook, il duo di street-artists svizzeri Nevercrew arriva a Torino, negli spazi della galleria Square23, con "Frequency spectrum", la loro riflessione su percezione e comunicazione, tra realtà e surrealtà. Pablo Togni e Christian Rebecchi più che "duo" sono "uno". Lavorano insieme dal 1996 uniti dall'interesse comune per la pittura e la street art. Hanno esposto e partecipato a progetti internazionali e festival a Belgrado, Il Cairo, Amburgo, Monaco, Zurigo, Lugano. Il loro lavoro è caratterizzato da alcuni concetti chiave, come il meccanismo, la composizione, la sezione, le parti, la memoria, la scelta, i rapporti, i contrasti, l'esplorazione, la surrealtà. Il tutto viene collegato insieme, fuso in composizioni viventi e che mutano proprio perché vive, evolvendosi nel tempo e nello spazio. Combinare linguaggi diversi è la loro cifra stilistica: catene di montaggio, esseri organici e ingranaggi meccanici, mostri marini, "strutture viventi" si intersecano nei loro lavori proprio come gli stili che utilizzano, tra sintesi grafica e iperrealismo spray. Le loro strutture sono modelli di sistemi viventi, delle visioni d'insieme rese percepibili nella loro totalità e nella loro struttura tramite l'utilizzo della "sezione" che permette di vederle per come sono al loro interno, nel caso di un meccanismo o degli spazi di una casa o della struttura di un essere vivente. Il rapporto tra le parti e con la memoria viene esteso alla realtà intera, al luogo e allo spettatore, lasciando a quest'ultimo la possibilità di completare il meccanismo con la sua personale esperienza, con la sua storia e quindi con le sue molteplici interpretazioni. In "Frequency Spectrum", in particolare, l'attenzione si concentra su percezione e comunicazione, sulla loro differenza ed interazione costante. Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 [email protected] fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via San Massimo 45 TORINOSETTE | Arte 121 / 195 Arte LUCA ROMANO DA RIZOMI Personale di Luca Romano. Romano ha sublimato su carta il suo desiderio più grande rimasto invariato per vent'anni, prendere il pullman n. 67 con la sua borsa da disegno a tracollo. Ha prediletto i pennarelli a punta spessa, ricamando talvolta elementi verbali su campiture fittissime. Cartoncini, planimetrie, fogli strappati da vecchi libri di grammatica, fanno da sfondo al miraggio dell'autonomia ma anche al simbolo della viabilità metropolitana, di una certa cultura civica del mezzo di trasporto pubblico. Il risultato, trame di colore intessute dove talvolta la figura scompare annegata dal tratto pieno e rotondo del gesto pittorico. Lo stesso trattamento è applicato alla serie del "Dettato", in cui l'artista replica ripetutamente l'incipit dei dettati della scuola primaria con una vera calli-grafia perfetta e stereotipata. Questa mostra vuole essere un omaggio ad un artista nascosto, che non si è mai comportato come tale, che abbiamo selezionato tra tanti altri all'interno della preziosa collezione dell'Archivio Storico Singolare e Plurale raccolta e curata da Tea Taramino. Orario: dal mercoledì al sabato 14:00-19:00. Info: 011.4367910 - www.rizomi.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via Sant'Agostino 18/D "JUST ANOTHER" ALLA LUCE GALLERY "Just Another", mostra collettiva comprendente i lavori degli artisti Davide Balliano, Ethan Greenbaum, JPW3, Dustin Pevey e Leif Ritchie. La mostra è nata quasi per "assonanza" intorno ad una canzone di Pete Yorn: Just Another. I dipinti in mostra sembrano contenere quel sound che richiama i nostri momenti più semplici ma anche più intimi, i momenti in cui lo spazio e il tempo sembrano fermarsi. Certe situazioni hanno una particolare atmosfera e si relazionano in modo naturale con la musica. E così Just Another, la colonna sonora di questa mostra s'ispira al trascorrere della vita, ma anche al voltar pagina o semplicemente passare ad un altro show. Ciascuno dei cinque artisti in mostra possiede una sua musicalità che lo accomuna allo spirito di Just Another, richiamando alla riflessione e all'intimismo. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] www.lucegallery.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 "FILIPPO SCROPPO E LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL DOPOGUERRA" ALLA FONDAZIONE AMENDOLA "Filippo Scroppo e le avanguardie artistiche del Dopoguerra": opere 1945-1970 di Scroppo, Gavlano, Crippa, Saroni, Ramella, Gribaudo, Ruggeri, Soffiantino, Gorza, Surbone e Griffa. Orario: lunedì - venerdì ore 10-12.30, 15.30-19.00 sabato, domenica e visite guidate su prenotazione. Info: 011.2482970 - 348.2211208 - [email protected] www.fondazioneamendola.it fino al 15/03/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 122 / 195 Arte SOPHIE CALLE AL CASTELLO DI RIVOLI "MAdRE", personale di Sophie Calle, a cura di Beatrice Merz. Sophie Calle, protagonista indiscussa della scena artistica mondiale, propone un progetto interamente site-specific per le sale auliche al secondo piano della Residenza Sabauda. La mostra si articola sullo sviluppo di due importanti progetti che l'artista ha posto in essere da diversi anni: Rachel, Monique e Voir la mer. Orario: da martedì a venerdì 10.00-17.00; sabato e domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso; 24 e 31 dicembre 10.00-17.00; aperto il lunedì di Pasqua; chiuso 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Ingresso: 6,50 euro; ridotto: 4.50 euro per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati. Gratuito per i minori di 11 anni e per i disabili. Info: 011.9565222 - www.castellodirivoli.org www.castellodirivoli.tv - [email protected]. Prorogata fino al 15 marzo. fino al 15/03/2015 ore 19:00 Rivoli (TO) Castello di Rivoli KATARZYNA WYSOCKA AL POLSKI KOT "Bez Tytulu", personale della pittrice polacca Katarzyna Wysocka. Nata a Lodz nel '83, l'artista ha trascorso l'infanzia nella campagna sud-orientale della Polonia, che ha ispirato il suo percorso artistico. La pittrice racconta: "La natura è la principale fonte d'ispirazione per i miei quadri, dove si intrecciano i paesaggi campagnoli e dove esploro il mondo animale. Nello stesso tempo la natura costituisce per me l'ispirazione per le ricerche astratte. Costanti sfide formali forniscono i fiori e gli oggetti materiali nei quali mi misuro con la forma e il colore". Katarzyna Wysocka, laureatasi presso l'Accademia Albertina di Torino, presenta per la prima volta le sue opere, create nell'arco degli ultimi 15 anni. Info: polskikot @libero.it - 333.5205763 fino al 16/03/2015 ore 19:00 Torino Via Massena 19 LUCIA CAPRIOGLIO AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Nature", personale di Lucia Caprioglio. In mostra 21 tele inedite a tecnica mista, con utilizzo di incisioni, pittura e collage elaborati insieme. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-12,30 e 16-18,30; sabato 10-12,30 fino al 16/03/2015 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 TORINOSETTE | Arte 123 / 195 Arte MARCO DALBOSCO DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Paper religions project 2005 2014", personale di Marco Dalbosco. Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra "Afterimage" presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne "L'Arte guarda avanti" come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo "Paper Religions #Jerusalem" viene presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi. Il lavoro ha preso avvio dalla necessità di indagare le problematiche del conflitto Israeliano-Palestinese, assumendo nella sua evoluzione l'espressione di libertà di ogni singolo individuo, investendo questioni di carattere religioso che finiscono per riferirsi alla possibilità stessa di affermare l'identità individuale. Nel 2008, come evento Parallelo di Manifesta7, nasce "Paper Religion #The Wall", diretto riferimento alla West Bank in Israele. Per questo lavoro Marco Dalbosco ha raggruppato dodici persone che hanno lavorato assieme per una settimana allo scopo di costruire un muro. Realizzato tuttavia con mattoni di carta piegati secondo la tecnica dell'origami, il muro perde i suoi connotati di barriera e di confine. Con questo specifico materiale e con la sua lavorazione, l'artista trascrive la fragilità dell'essere umano e manifesta il potere di costruire, ciascuno con le proprie mani, l'avvenire e la storia. Assumendo la città di Gerusalemme come simbolo di rispetto e convivenza di molteplici credenze religiose, nel 2011 si concretizza Paper Religion #Jerusalem: il mattone che divide, separa, crea un limite, è allo stesso tempo l'elemento base per la costruzione di ogni tipo di edificio religioso. I mattoni vengono disposti a terra formando un tappeto su cui vengono "sospese" le tre chiese monoteiste: una Chiesa Cattolica, una Sinagoga e una Moschea. Anch'esse di carta, condividono con i mattoni la condizione di fragilità. In mostra è presentata per la prima volta l'espressione complessiva di questo lungo e partecipato percorso di ricerca e consapevolezza. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19; sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com fino al 20/03/2015 ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 "FRANCESCO MENNYEY" ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Acqueforti e disegni di Francesco Mennyey. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 fino al 20/03/2015 ore 18:30 Torino Via Zumaglia 13bis TORINOSETTE | Arte 124 / 195 Arte NELLA MARCHESINI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Parole di pittore. Nella Marchesini - tra disegno e scrittura". La mostra è incentrata sul rapporto intenso, tra disegno e scrittura, esistente nella produzione artistica di Nella Marchesini. L'artista, allieva prediletta di Felice Casorati, sente l'arte come un'urgenza vitale da manifestare in ogni modo e su ogni supporto possibile. Nel lavoro della Marchesini, il disegno e la scrittura sono due modalità fondanti in quanto pratiche veloci, sintetiche e accessibili: con una semplice matita Nella ha potuto rappresentare l'universo complesso del suo essere anche nei momenti più difficili della sua vita. Queste due modalità non sono solo facilmente realizzabili, ma possiedono una ricchezza d'espressione eccezionale che l'artista coglie con diverse sfaccettature miscelandone le peculiarità che spesso si determinano vicendevolmente. Il disegno non è solo bozzetto preparatorio per i vari dipinti, ma è un'istantanea del quotidiano, dell'intimità più precaria ed effimera che svela però la parte più autentica dell'emozione e del pensiero. Con il disegno Nella Marchesini riesce a eludere parte della rigida impostazione di matrice casoratiana, dando forma al suo ambiente familiare e alle sue esperienze con un'affascinante proiezione personale che fa emergere la sua sensibilità, articolata e vigorosa. Trasfigurazioni religiose e deformazioni simboliche, presenti sia nei disegni che negli scritti, rivelano molto chiaramente chi è Nella Marchesini: artista, donna e madre. Nel tempo l'artista ha scritto una sorta di Zibaldone sul quale lei annota pensieri, sogni e paure nello stesso modo in cui disegna. Vi è un'interrelazione unica e sorprendente tra scrittura e disegno. Così anche i libri letti dalla Marchesini diventano essi stessi opere d'arte in quanto accolgono disegni e rielaborazioni grafiche inedite. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] - www.operescelte.com fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 11/D MICHAEL BIBERSTEIN DA GIORGIO PERSANO Michael Biberstein, personale. Nato a Solothurn, Svizzera, nel 1948. Nel 1964 si trasferisce negli Stati Uniti. Al Swarthmore College di Philadelphia incontra David Sylvester sotto la cui guida studia Storia dell'Arte. Dopo aver vissuto tra gli Stati Uniti e la Svizzera, nel 1979 si trasferisce in Portogallo, dove trascorrerà la maggior parte dei suoi anni, sino alla morte improvvisa, sopraggiunta nel 2013. Pittore autodidatta, dagli anni '70 le sue opere vengono esposte in tutto il mondo e sono presenti nelle collezioni di arte contemporanea di musei e fondazioni, tra i quali: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Whitney Museum of American Art di New York, il Calouste Gulbenkian Foundation Centre for Contemporary Art di Lisbona, la Serralves Foundation di Oporto, il Museu Colecção Berardo di Lisbona. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 [email protected] - www.giorgiopersano.org fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 85 TORINOSETTE | Arte 125 / 195 Arte BRUNO MARTINAZZI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE Personale di Bruno Martinazzi, scultore e orafo di fama internazionale. Tra le opere presenti nella mostra, curata da Massimo Ghiotti, ci sono sculture di media dimensione che vanno dagli anni '80 agli anni '90; una serie di piccole sculture intitolata "Pagine di pietra" tutte di recente produzione; 12 disegni del 1980 facenti parte degli studi preparatori del libro "I cieli e la terra e tutte le tue creature" (Noire editore 1988) e quattro gioielli. Nato a Torino nel 1923, allievo degli stessi insegnanti di Primo Levi, Martinazzi si laurea in Chimica Pura all'Università di Torino. Durante la guerra partecipa come partigiano combattente alla resistenza, ed è insignito della Croce di Guerra. Frequenta la Libera Accademia d'Arte di Torino e gli Istituti d'Arte di Firenze e Roma. Esordisce come orafo nel 1954, dopo quattro anni spesi come direttore di Tintoria alla fabbrica tessile Magnoni Tedeschi, per poi affermarsi come scultore. È stato inoltre docente all'Accademia Albertina di Belle Arti. Grazie ad artisti come Martinazzi a partire dagli anni Sessanta, il gioiello contemporaneo sia entrato a far parte delle più importanti collezioni museali internazionali; le sue creazioni figurano infatti nelle collezioni, tra gli altri, del Metropolitan di New York e dell'Hermitage di S.Pietroburgo. Orario: martedì-sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 www.fondazionebottarilattes.it fino al 21/03/2015 ore 18:30 Torino Via della Rocca 37 "OPERE IN PERMANENZA" ALLA GALLERIA20 "Opere in permanenza", collettiva comprendente opere di Enzo Briscese, Ermanno Barovero, Nino Aimone, Piero Ferroglia, Alessia Zolfo, Francesco Preverino, Dario Rosolen, Leonardo Pecoraro, Franco Margari, Marco Vigo, Romano Buratti, Domenico Lasala, Discepolo Girardi, Elviro Coni. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 [email protected] - www.galleria20.jimdo.com fino al 21/03/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B GALLIANO GALLO DA CARACOL "Invasioni", personale di Galliano Gallo. "Nelle sue opere pittoriche l'artista Gallo accede ad un mondo incantato, in cui si coglie la scoperta genuina di un "qualcosa" che parte da molto lontano. Lo sguardo innocente dell'infanzia osserva per la prima volta, con gioia e curiosità ciò che gli si offre. I colori vividi colpiscono l'attenzione; le figure vagamente zoomorfe si inseguono in un gioco di danza, unite da un filo conduttore che non si perde mai, anzi le tiene insieme come le perle di una collana. E' un ritorno alle origini, dove forme semplici si realizzano in un liquido creatore, moltiplicandosi per continuare la vita, per trasformarla. Il movimento è continuo, coinvolge tutto; il ritmo serrato e vivace ci invita a partecipare a questo tripudio di colori, ad afferrare, a non indugiare in contorti pensieri, ma a considerare con rinnovata semplicità la purezza dell'inizio, che è lì a portata di mano, pronta per noi" (Francesca Luce Milardi). Orario: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-19.30; venerdì e sabato 10.30-19.39. Info: 393.2164821 - www.caracolarte.it fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 23 TORINOSETTE | Arte 126 / 195 Arte RIVAROLO - CLEMENTINE CARSBERG A CASA TOESCA "Secret de famille - Les angles morts", residenza d'artista di Clementine Carsberg. Al primo piano, fino al 30 novembre, "Alias/self portraits", fotografie di siciliana Carmen Cardillo. Orario: sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00; mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Info: www.areacreativa42.com - [email protected] - 335.1227609 fino al 22/03/2015 ore 18:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 PIER PAOLO CALZOLARI IN VIDEOTECA GAM Prosegue in Videoteca GAM il ciclo di incontri e mostre, a cura di Elena Volpato, dedicato al video in Italia negli anni Sessanta e Settanta. Il primo appuntamento del 2015 vede protagonista Pier Paolo Calzolari che incontra il pubblico della GAM martedì 13 gennaio alle 18.30. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, parlerà del suo interesse per la dimensione temporale e visiva del linguaggio filmico e video, dell'esperienza di lavoro con Gerry Schum e ripercorrerà lo sviluppo del suo ciclo di opere intitolato "Day after Day a Family Life" da cui sono tratti i lavori "Cucù", 1972?73, "Aeroplano", 1972 e "Lettere di Tiziano", 1974, provenienti dall'Archivio della Fondazione Calzolari che la Videoteca GAM è orgogliosa di poter presentare in esposizione nei propri spazi. L'incontro con Pier Paolo Calzolari offre l'occasione di ascoltare uno dei più importanti protagonisti della storia del video d'artista, per la rilevanza delle opere da lui girate in pellicola e video, e per il ruolo che il suo studio bolognese, a Palazzo Bentivoglio, ebbe tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, sia come luogo d'incontro tra esponenti delle avanguardie internazionali, artistiche e teatrali, sia come studio di registrazione di opere filmiche di altri artisti. In mostra in Videoteca GAM fino al 22 marzo quattro opere video realizzate dall'artista tra il 1970 e il 1974: "Senza titolo", da "Identifications" di Gerry Schum, 1970, collezione Videoteca GAM; "Aeroplano" ["Day after Day a Family Life"], 1972, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Cucù - The glass reflects" ["Day after Day a Family Life"], 1972?1973, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Lettere di Tiziano" ["Day after Day a Family Life"], 1974, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari. Orario: martedì - domenica 10.00-18.00 giovedì: 10.00-22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 22/03/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 PRAGELATO - KURT MAIR E VINICIO PERUGIA ALLA TINBER ART GALLERY "Coincidere", incisioni di Kurt Mair e Vinicio Perugia. Orario: sabato 16.00-18.30, domenica 10-12.30 - 15.30-18.00. Info: 0122.78461 - www.tinberartgallery.it fino al 22/03/2015 ore 17:00 Pragelato (TO) Via Albergian 20 TORINOSETTE | Arte 127 / 195 Arte "DAB - DESIGN PER ARTSHOP E BOOKSHOP" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "DAB - Design per Artshop e Bookshop". Esposizione dei prototipi selezionati in occasione della V edizione dell'omonimo concorso nazionale. Il progetto DAB, nato nel 2006, è promosso da GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e realizzato dall'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena. DAB rientra nella Convenzione Progetto DE.MO. - sostegno al nuovo design e alla mobilità, siglata tra GAI e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e Direzione Generale Musei. La Mostra DAB presenta i progetti proposti da 20 designer selezionati dalla Commissione composta da Sandra Tucci, referente del progetto per il MiBACT - ex DG PaBAAC Servizio V; Patrizia Rossello dell'Associazione GAI e Michele Zini, Architetto e Designer dello Studio ZPZ Partners. In mostra i prototipi di: Antonio Abatangelo; Chiara Angioli; il collettivo formato da Margarita Aviles De Carlos, Marco Fogaccia, Shi Jintian, Nicoletta Marangoni e Maria Montes De Oca; Emilio Baria; Ilaria Bartolini; Lucia Biancalana e Eleonora Bompieri; Bottega Krua di Giada Fogliato e Arianna Piazza; Code0039 di Dante Antonucci, Laura Crognale, Stefania Quintili e Alessandro Zuppa; De-sign di Daniela Cavasin e Enrica Zanini; Alessandro Esposito, Federico Fiordigiglio; Alberto Galotta e Federica Lissoni; Gian Piero Giovannini; Massimiliano Marianni; Elena Maurigh; Costanza Palmirani; Lorenzo Passi; Arianna Piazza; Daniele Piazzola; Studio Alchemico di Giulio Bogani e Sofia Crescioli. La commissione ha selezionato progetti che rispondessero positivamente a tre requisiti del concorso: appartenenza allo scenario della cultura del progetto contemporaneo; effettiva compatibilità con i museum shop per caratteristiche dell'oggetto, prezzo, mercato; possibilità di essere prodotti in modalità di autoproduzione o con filiera produttiva non tradizionale. Si è cercato di selezionare anche progetti sviluppati in ambiti di ricerca eterogenea o capaci di proporre nuove tipologie di prodotto, così da avere uno scenario ampio di proposte che desse profondità a una lettura complessiva, in sede di catalogo o di mostra. La Commissione ha assegnato inoltre, ex-aequo il Premio Speciale MiBACT - Patrimonio culturale a Alberto Galotta e Federica Lissoni, premio istituito nel 2011, in occasione della III edizione di DAB, per incentivare la progettazione, da parte dei giovani designer, di oggetti contemporanei, ma liberamente ispirati al vasto patrimonio culturale ed artistico del nostro paese e per questo collocabili negli spazi commerciali di musei e siti archeologici. Il Premio MiBACT consiste nell'assegnazione ai vincitori di fondi per l'autoproduzione degli oggetti e la promozione degli stessi in importanti vetrine nazionali ed internazionali. La mostra, proveniente dal MAXXI di Roma, farà successivamente tappa ad aprile presso l'area del bookshop della Fondazione Fotografia al Foro Boario di Modena, a maggio a Lecce presso il prestigioso Castello di Acaya. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 22/03/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 MAX PAPESCHI DA DAVICO "Je ne regrette rien", personale di Max Papeschi. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 [email protected] - www.davicoarte.it fino al 28/03/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 128 / 195 Arte CARMAGNOLA - "MESSICO CIRCA 2000" A PALAZZO LOMELLINI "Messico Circa 2000", mostra comprendente 94 opere di 81 artisti messicani del nostro tempo, tratta dalla collezione dell'imprenditore messicano Josè Pinto Mazal. La mostra è parte della grande collezione di Josè Pinto Mazal. In essa vi sono raccolte opere che spaziano attorno al terzo millennio (da qui il titolo di Messico Circa 2000) cioè dal 1980 ad oggi, di artisti messicani e stranieri che hanno trovato in Messico il luogo ideale per la loro produzione. Non è una mostra di tendenza, in quanto il collezionista non sceglie le opere secondo una sua particolare propensione artistica, ma quelle che meglio documentano, attraverso l'arte, lo status del Messico oggi e soprattutto di Città del Messico. Vi predomina la pittura, ma vi appaiono anche altri linguaggi come la fotografia, il disegno, la scultura. Le opere sono diversissime tra di loro, seguendo i criteri disparati dei linguaggi artistici contemporanei che dagli inizi del secolo scorso hanno frantumato le regole tradizionali dell'arte. L'arte messicana della contemporaneità si appropria infatti delle tendenze europee imprimendovi però, un marchio che discende ancora dalle antiche culture precolombiane. L'ambiente, il deserto, la dimensione tropicale s'insinua in queste superbe testimonianze visive arricchendole di un'energia incontenibile. E anche la violenza vi traspare - quella che contraddistingue l'attuale realtà messicana condizionata dalla lotta tra il governo e cartelli del narco-trafico, dal femminicidio lungo i confini con gli U.S.A - una violenza filtrata in termini metaforici o allusivi. Molti degli artisti qui presenti hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d'arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all'I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell'estremo Oriente, in Australia. In questa mostra troviamo diversi linguaggi formali , la figuratività, l'astrazione, il realismo e l'informale, l'espressionismo (che ora diviene neo-espressionismo), il surrealismo, il concettuale e l'iperrealismo. In sostanza appare sia la realtà che il sogno, ossia dimensioni "altre" che s'insinuano nel reale. Molto spesso le diverse tendenze si sovrappongono e si fondono, secondo un paradigma messicano che tende al racconto complesso, stratificato, spesso simbolico. Nella mostra sono esposte opere di numerosi artisti di valenza internazionale come Gabriel Orozco, Francis Alys, Julio Galan, Demian Flores, Graciela Iturbide, Monica Castillo, Irma Palacios, Jerman Venegas, Alfonso Mena Pacheco, Barry Wolfryd. Nell'arco del suo sviluppo la mostra, che prevede delle visite guidate, proporrà eventi collaterali integrativi della cultura messicana, con work-shop, performance multimediali, espressioni sonore, che verranno via via comunicati nel dettaglio. L'allestimento è curato da Rodrigo Witker con la collaborazione d Emma Ariza, ed è accompagnato da un volume bilingue (italiano/inglese) edito in occasione della prima edizione. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00. Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com fino al 29/03/2015 ore 18:00 Carmagnola (TO) Piazza Sant'Agostino 17 "CON I MIEI OCCHI" IN GALLERIA SAN FEDERICO "Con i miei occhi", mostra fotografica di Isabella Greggio, allestita nella cornice di Galleria San Federico di Torino in occasione del progetto Sar.to La moda illumina Torino. I luoghi e i volti ritratti raccontano un percorso emozionale e la storia personale di una giovane fotografa che, superando le oggettive difficoltà di una malattia che l'ha colpita agli occhi, continua a girare il mondo e a ritrarlo. Orario: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 15.00 alle 19.00; lunedì chiuso. fino al 31/03/2015 ore 17:30 Torino Galleria San Federico TORINOSETTE | Arte 129 / 195 Arte PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com fino al 02/04/2015 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORINOSETTE | Arte 130 / 195 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 131 / 195 Arte FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 TORINOSETTE | Arte 132 / 195 Arte RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 TORINOSETTE | Arte 133 / 195 Arte SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 134 / 195 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 135 / 195 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 136 / 195 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 TORINOSETTE | Arte 137 / 195 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D TORINOSETTE | Arte 138 / 195 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 139 / 195 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 140 / 195 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 141 / 195 Arte "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 142 / 195 Arte GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un TORINOSETTE | Arte confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che143 darà/al195 visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una Arte IVAN CAZZOLA ALLA BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Ivan Cazzola. NYC", a cura di Giuseppe Savoca. Il ritratto di una delle città più affascinati del mondo che, tra bianchi e neri e luci accecanti, attrae come un magnete chiunque le orbiti attorno. Come nessun altro posto al mondo, New York City rappresenta, con il suo stile unico, la metafora della società contemporanea e il fotografo Ivan Cazzola ne cattura lo spirito attraverso il suo occhio puro, privo di mediazioni, registrandone gli umori contraddittori della "strada", dove splendore e terrore convivono insieme. Negli scatti presentati in questa mostra, rappresentativi di tutta la sua ricerca artistica, è evidente come una certa dualità stilistica ed estetica rappresenti un vero e proprio marchio di fabbrica dell'artista. Sia che si tratti degli iconici ritratti a personaggi, quali: Orlando Bloom, Joan As Police Woman, Dave Timson, Mik Lennard, OK GO, Yohji Yamamoto, XX, These New Puritans, Juliette Lewis, Mark "The Gonz" Gonzales e Charlotte Free, o il lavoro maggiormente documentaristico sulla contro-cultura giovanile, o, ancora, gli scatti per la moda, possiamo ritrovare la stessa visione audace, a volte quasi impertinente, ma allo stesso tempo profonda ed evocativa. Ivan Cazzola ha accumulato nel corso degli anni una grande esperienza, collaborando con magazine (Vogue, Dazed & Confused, i-D) e fashion labels, tra Milano, Londra, Parigi e New York, approdando anche al video come director di alcuni short movies. Con i suoi scatti ha esplorato mondi diversi tra loro, da una realtà vicina e autobiografica, agli scatti di modelle, artisti, rock bands, star del cinema, gangster, borghesi decadenti, il tutto con una costante stilistica attraverso un occhio spesso intimo, a volte insolente, ma sempre iconico e provocativo. Nel 2010 è stato designato dalla rivista Dazed & Confused come uno dei fotografi più interessanti nel panorama internazionale. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A LAVINIA RACCANELLO ALLA GALLERIA MOITRE "Not a position, but a proposition", personale di Lavinia Raccanello, artista e attivista italiana che vive tra la Scozia e l'Italia. Il suo lavoro si concentra sulla relazione tra gli esseri umani, la società e la giustizia sociale, con una particolare enfasi sul potere della dialettica e della pratica partecipatoria, e il conflitto tra potere statale ed autonomia e responsabilità personale. Suoi lavori sono stati esposti in Italia, Scozia, Irlanda, Spagna, Stati Uniti, Cile ed India. Per questa nuova personale l'artista ha lavorato alla creazione di più di duecento bandiere, corrispondenti agli Stati indipendenti del mondo. Di questi, centonovantatrè sono membri dell'ONU, due sono osservatori permanenti all'ONU ed uno ne è ex membro. Sono inoltre presenti nove Stati che, vantando sovranità territoriale, hanno dichiarato la propria indipendenza ottenendo un limitato o, in alcuni casi, alcun riconoscimento internazionale. Per cucire le bandiere è stata utilizzata stoffa nera che in alcuni casi riporta ricami neri su nero. Nero su nero: queste bandiere rappresentano una dopo l'altra la negazione di tutte le bandiere. Orario: mercoledì-sabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com [email protected] - 340.5172587 - 338.1426301 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 bis TORINOSETTE | Arte 144 / 195 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "SAN SEBASTIANO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra Quattrocento e Seicento", mostra dedicata a San Sebastiano, curata da Vittorio Sgarbi. Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico hanno selezionato circa quaranta capolavori, dal Rinascimento al Seicento inoltrato. Il percorso prende avvio con Andrea della Robbia che modella l'anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigando le membra con la terracotta invetriata. Si prosegue con uno sguardo nella Venezia del Quattrocento, dove Carlo Crivelli interpreta con grande suggestione, tra la laguna e le Marche, la figura di un giovanetto nudo e invaso dalle frecce. Sul suo viso compare la smorfia: è l'uomo del Rinascimento con le sue passioni e le sue aspettative sul mondo e nel futuro. Ludovico Carracci interpreta il secolo della grande Riforma Cattolica mostrandoci un atleta gentile che cita passi di danza e si muove leggiadro nei meandri della fede. Lo splendido paesaggio è la scena suggestiva che ospita la Vergine col Bambino e uno statuario Sebastiano, dipinto da Paris Bordon, che ci guarda e assiste silenzioso al mistico dialogo. Compagno ideale è il solitario e meditabondo San Sebastiano di Tiziano che proviene da una importante collezione privata americana e che giunge in Italia per la seconda volta. Il Seicento si apre con l'accesa armonia dei colori e le audaci forme che in Rubens, che da Anversa giunge in Italia, tra Mantova e Roma, trovano un risvolto leggiadro, suadente e delicato: il Rubens della Galleria Corsini di Roma esce dalla stanza dell'Alcova di Palazzo Corsini alla Lungara per la prima volta dopo tanti anni. Pittura tattile è quella del Seicento che mette in campo gli affetti con un inedito Guercino, di recente scoperto e custodito in una collezione privata americana e con l'altro, compagno ardito, della Galleria Nazionale delle Marche. L'aspetto della devozione è sublimata con Guido Reni che lega il bel Sebastiano a un albero in un'atmosfera calda, serale, intima, pregna di una Bologna in cui i dettami del Concilio di Trento, applicati dal Cardinale Gabriele Paleotti, sono ancora nevralgici e di forte attrazione e rispetto per gli artisti. L'ondata caravaggesca, poi, tocca un inedito culmine con un dipinto eccezionalmente dato in prestito dal Cardinale di Milano, che, appositamente studiato per la mostra, rivela accenti nordici con una straordinaria verità nel volto e nella posa dell'uomo "santo". Gli echi caravaggeschi, poi, mostrano la passione con Ribera e l'ardita partecipazione al martirio con Nicolas Regnier e con l'affascinante Mattias Stomer dei Gerolamini di Napoli; accezioni preziose del caravaggismo internazionale. La narrazione ideale, di coinvolgimento emotivo, trova due capisaldi nel Mattia Preti di Capodimonte e nei Luca Giordano che cavalcano il Seicento e aprono il secolo successivo lasciandosi alla spalle la pittura di verità e la ritualità del vero. La mostra offre un excursus dentro quasi tre secoli, operando affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati letti da artisti diversi, materiali differenti e modellati per capirne cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori. Tre grandi opere si sono aggiunte in un secondo momento e saranno visibili al Castello di Miradolo: il "San Sebastiano curato dagli angeli" di Rubens (dal 30 ottobre), "Il Martirio di San Sebastiano" di Guercino (dal 6 novembre) e Il "San Sebastiano" di Raffaello dall'Accademia Carrara di Bergamo (dal 18 dicembre). Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione anche in orario di chiusura. Orari durante ricorrenze e festività: 1 novembre 10.00-18.30; 8 dicembre 10.00-18.30; 24 dicembre chiuso; 25 dicembre 15.00-18.30; 26 dicembre 10.00-18.30; 31 dicembre e 1 gennaio chiuso; 6 gennaio 10.00-18.30. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65, militari); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] - 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). Sabato 29 novembre servizio navetta che collega il centro di Torino al Castello di Miradolo al costo di 8 euro a persona. Partenza da Torino alle ore 14,00 da piazza Carlo Felice angolo corso Vittorio Emanuele II; ritorno con ritrovo nel parcheggio del Castello di Miradolo alle ore 17,30 e rientro in città per le 18,30. Prenotazione obbligatoria: 0121.502761 fino al 08/03/2015 ore 10:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 145 / 195 Arte "STEMPERANDO" ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE "Stemperando", sesta edizione della Biennale Internazionale di opere d'arte su carta che si realizzerà in tre tappe: Torino, Tirana e Roma. La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino ospiterà la prima tappa della rassegna, nata a Spoleto nel 2003 in concomitanza con il Festival dei due mondi. Successivamente, le opere saranno trasferite a Tirana e la mostra sarà allestita al Museo Storico Nazionale dell'Albania. Infine, come ultima tappa, il gruppo di opere ritornerà in Italia e la mostra sarà composta a Roma, al Museo Villa Vecchia di Villa Doria Pamphili, dove concluderà il suo percorso. In mostra 96 opere su carta di 49 artisti di ogni parte del mondo. Per la sezione internazionale: Alberto Biasi, Alberto Brusa, Paolo Conti, Graham Guerra, Kivanç Gülhan, Ali Herischi, Jiang Shanqing, Susan Leyland, Paolo Marazzi, Carlo Mazzetti, Xavier Medina Campeny, Sophia Michaeledes, Azad Nanakeli, Qui Yu, Ran Xue Mei, Claudio Sacchi, Michele Stanzione, Martin Streitenberger, Andreas Tomblin, Jorrit Tornquist, Lucio Trizzino; per la sezione storica: Georges Braque, Francesco Casorati, Enrico Colombotto Rosso, Samo Koler, Riccardo Licata, Umberto Mastroianni, Franc Oldering, Mario Schifano, Giacomo Soffiantino, Alberto Sughi; per la Nazione ospite, Albania: Albien Alushaj, Helidon Haliti, Ardian Isufi, Pjeter Koleci, Beskida Kraja, Gjon Jon Kraja, Vladimir Llakaj, Fatos Lubonja, Ormira Lulani, Alban Met-hasani, Alkan Nallbani, Andi Nallbani, Admir Pervathi, Parlind Prelashi, Agron Rushiti, Alberto Saka, Helidon Xhixha, Armand. A cura di: Anselmo Villata. Nazione ospite d'Onore: Albania, a cura di Alfred Milot Mirashi. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 "ANDY WARHOL...IN THE CITY" ALL'8 GALLERY "Andy Warhol...in the city". Un'occasione unica per ammirare 40 opere che hanno segnato la storia dell'arte mondiale: dal mito di Marilyn Monroe al fascino di Liz Taylor, dalle storiche bottiglie di Coca Cola alle leggendarie lattine di zuppa Campbell's, l'intuito e l'estro grafico di Andy Warhol sono i protagonisti di questa interessante esposizione. Le opere fanno parte della più ampia mostra intitolata "Andy Warhol... in the city" che nasce da un'iniziativa di Pubbliwork Eventi, in collaborazione con la New Factory Art, ed è già stata esposta nelle gallerie d'arte di diverse città italiane; da gennaio 2015, in pieno spirito Warhol, la mostra è stata allestita, per la prima volta in assoluto in un centro commerciale. Tra le opere esposte l'immancabile Marilyn Monroe, Campbell's e Flowers, si potranno inoltre ammirare le copertine di Interview Magazine, la rivista fondata proprio da Andy Warhol e le cover di dischi dei Rolling Stones e dei Velvet Underground. Le opere rappresentano il percorso artistico ed iconografico creato da Warhol dal 1957 al 1987, fornendo sia un'ampia visione dei suoi soggetti più noti sia delle sue radici europee attraverso quei lavori poco conosciuti ma molto importanti, come gli Space Fruits o il Gold Book, realizzato da Warhol in occasione della sua prima mostra personale presso la Bodley Gallery di New York. I soggetti esposti sono stampe, cover, cartoncini, serigrafie e offset: opere originali multiple di opere uniche. Info: www.8gallery.it fino al 08/03/2015 ore 11:00 Torino Via Nizza 230 TORINOSETTE | Arte 146 / 195 Arte COLLEGNO - "FOTOGRAFIA AL FEMMINILE" NELLA SALA DELLE ARTI "Fotografia al femminile", edizione 2015. Orario: venerdì e sabato 16-19,30; domenica 10-12 e 16-19,30. Durante le aperture del 7 e dell'8 marzo sarà allestita una sala posa all'interno della sala delle Arti per omeggiare di un ritratto in digitale tutte le signore che lo desidereranno. Tra gli eventi collaterali della mostra, martedì 3 marzo alle 21, presso la Sala del Museo della Resistenza e della Pace della Città, sarà ospite la fotoreporter di guerra Andreja Restek che presenterà i suoi ultimi lavori. fino al 08/03/2015 ore 18:00 Collegno (TO) Via Torino 9 "ARTE AL FEMMINILE" DA ARTE CITTA' AMICA "Arte al femminile", quattro mini personali di Margherita Baldelli, Adriana Cernei, Angela Gastaldi e Carla Perona. Orario: da martedì a sabato 16,00-19,00; chiuso il lunedì e festivi. Info: 011.7717471 - 011.7768845 - www.artecittaamica.it - [email protected] fino al 10/03/2015 ore 18:00 Torino Via Rubiana 15 "I VENERDÌ DELL'ARTE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI "I venerdì dell'arte", mostra di pittura di fine corso del Centrodonna della Circoscrizione 6. fino al 11/03/2015 ore 10:00 Torino Via Leoncavallo 17 "NUOVE RICERCHE 2015" DA MARTINARTE "Nuove Ricerche 2015", collettiva a cura di Paola Barbarossa e Fernando Montà. In mostra lavori di Monica Bruera, Daniele Nessi, Joshua Sottile e Corrado Zecca. Orario: lunedì 15.30-19.30; martedì e mercoledì 10,00-12,30 e 15,30-21,30; giovedì e venerdì 10,00-12.30 e 15.30-19.30. Info: 011.3433756 - 335.360545 - [email protected] fino al 12/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Siracusa 24/A COLLETTIVA FOTOGRAFICA NEL NUOVO SPAZIO28 Spazio 28, nuovo spazio espositivio in corso Vittorio Emanuele II 28, presenta una mostra collettiva di fotografia a cura di Phos. In esposizione opere di autori emergenti e di autori affermati nel panorama della fotografia italiana ed internazionale che negli ultimi anni hanno presentato alcuni dei loro progetti più significativi all'interno dell'attività espositiva di Phos: Sophie Anne Herin, Pietro Bolgna, Renato D'Agostin, Davide De Martis, Stefano Fiorina, Simon Roberts, Vito Vagali. Orario: dal lunedì al venerdì 15:00-19:30. Per informazioni: 335.6661281 - 347.2212059 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Vittorio Emanuele II 28 TORINOSETTE | Arte 147 / 195 Arte PATRIZIA MUSSA ALLO SPAZIO EVENTA "Luci silenti", personale fotografica di Patrizia Mussa, secondo appuntamento espositivo organizzato da ArtPhotò, al fine di promuovere la fotografia d'autore. Gli elementi distintivi del lavoro artistico di Patrizia Mussa sono innegabilmente la ricerca di una luce particolare e la ricerca di una dimensione di un tempo sospeso e irreale che procura in chi guarda l'impressione di un silenzio impalpabile al limite della parola. Le fotografie esposte in mostra fanno parte di due lavori distinti ma entrambi mettono a fuoco di Patrizia Mussa tutta la sua interpretazione d'autore, la sua esperienza di fotografa di architettura e la sua abilità tecnica. La luce è dunque "anima e verità di un luogo" che la fotografa "ascolta" ogni volta che si confronta con soggetti diversi e che amplifica il silenzio originario degli spazi fotografati. In mostra sono esposte le fotografie tratte da "Teatri" e da "Le Temple du Soleil". Orario: martedìvenerdì dalle 15.00 alle 18.00. Info: www.ateliernovantotto.it/artphoto.html [email protected] - 335.7815940 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Via dei Mille 42 NEVERCREW ALLA SQUARE23 ART GALLERY "Frequency Spectrum", mostra di Nevercrew. Dopo Milano e Dublino, dove hanno decorato le nuove sedi europee di Facebook, il duo di street-artists svizzeri Nevercrew arriva a Torino, negli spazi della galleria Square23, con "Frequency spectrum", la loro riflessione su percezione e comunicazione, tra realtà e surrealtà. Pablo Togni e Christian Rebecchi più che "duo" sono "uno". Lavorano insieme dal 1996 uniti dall'interesse comune per la pittura e la street art. Hanno esposto e partecipato a progetti internazionali e festival a Belgrado, Il Cairo, Amburgo, Monaco, Zurigo, Lugano. Il loro lavoro è caratterizzato da alcuni concetti chiave, come il meccanismo, la composizione, la sezione, le parti, la memoria, la scelta, i rapporti, i contrasti, l'esplorazione, la surrealtà. Il tutto viene collegato insieme, fuso in composizioni viventi e che mutano proprio perché vive, evolvendosi nel tempo e nello spazio. Combinare linguaggi diversi è la loro cifra stilistica: catene di montaggio, esseri organici e ingranaggi meccanici, mostri marini, "strutture viventi" si intersecano nei loro lavori proprio come gli stili che utilizzano, tra sintesi grafica e iperrealismo spray. Le loro strutture sono modelli di sistemi viventi, delle visioni d'insieme rese percepibili nella loro totalità e nella loro struttura tramite l'utilizzo della "sezione" che permette di vederle per come sono al loro interno, nel caso di un meccanismo o degli spazi di una casa o della struttura di un essere vivente. Il rapporto tra le parti e con la memoria viene esteso alla realtà intera, al luogo e allo spettatore, lasciando a quest'ultimo la possibilità di completare il meccanismo con la sua personale esperienza, con la sua storia e quindi con le sue molteplici interpretazioni. In "Frequency Spectrum", in particolare, l'attenzione si concentra su percezione e comunicazione, sulla loro differenza ed interazione costante. Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 [email protected] fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via San Massimo 45 TORINOSETTE | Arte 148 / 195 Arte LUCA ROMANO DA RIZOMI Personale di Luca Romano. Romano ha sublimato su carta il suo desiderio più grande rimasto invariato per vent'anni, prendere il pullman n. 67 con la sua borsa da disegno a tracollo. Ha prediletto i pennarelli a punta spessa, ricamando talvolta elementi verbali su campiture fittissime. Cartoncini, planimetrie, fogli strappati da vecchi libri di grammatica, fanno da sfondo al miraggio dell'autonomia ma anche al simbolo della viabilità metropolitana, di una certa cultura civica del mezzo di trasporto pubblico. Il risultato, trame di colore intessute dove talvolta la figura scompare annegata dal tratto pieno e rotondo del gesto pittorico. Lo stesso trattamento è applicato alla serie del "Dettato", in cui l'artista replica ripetutamente l'incipit dei dettati della scuola primaria con una vera calli-grafia perfetta e stereotipata. Questa mostra vuole essere un omaggio ad un artista nascosto, che non si è mai comportato come tale, che abbiamo selezionato tra tanti altri all'interno della preziosa collezione dell'Archivio Storico Singolare e Plurale raccolta e curata da Tea Taramino. Orario: dal mercoledì al sabato 14:00-19:00. Info: 011.4367910 - www.rizomi.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via Sant'Agostino 18/D "JUST ANOTHER" ALLA LUCE GALLERY "Just Another", mostra collettiva comprendente i lavori degli artisti Davide Balliano, Ethan Greenbaum, JPW3, Dustin Pevey e Leif Ritchie. La mostra è nata quasi per "assonanza" intorno ad una canzone di Pete Yorn: Just Another. I dipinti in mostra sembrano contenere quel sound che richiama i nostri momenti più semplici ma anche più intimi, i momenti in cui lo spazio e il tempo sembrano fermarsi. Certe situazioni hanno una particolare atmosfera e si relazionano in modo naturale con la musica. E così Just Another, la colonna sonora di questa mostra s'ispira al trascorrere della vita, ma anche al voltar pagina o semplicemente passare ad un altro show. Ciascuno dei cinque artisti in mostra possiede una sua musicalità che lo accomuna allo spirito di Just Another, richiamando alla riflessione e all'intimismo. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] www.lucegallery.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 "FILIPPO SCROPPO E LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL DOPOGUERRA" ALLA FONDAZIONE AMENDOLA "Filippo Scroppo e le avanguardie artistiche del Dopoguerra": opere 1945-1970 di Scroppo, Gavlano, Crippa, Saroni, Ramella, Gribaudo, Ruggeri, Soffiantino, Gorza, Surbone e Griffa. Orario: lunedì - venerdì ore 10-12.30, 15.30-19.00 sabato, domenica e visite guidate su prenotazione. Info: 011.2482970 - 348.2211208 - [email protected] www.fondazioneamendola.it fino al 15/03/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 149 / 195 Arte SOPHIE CALLE AL CASTELLO DI RIVOLI "MAdRE", personale di Sophie Calle, a cura di Beatrice Merz. Sophie Calle, protagonista indiscussa della scena artistica mondiale, propone un progetto interamente site-specific per le sale auliche al secondo piano della Residenza Sabauda. La mostra si articola sullo sviluppo di due importanti progetti che l'artista ha posto in essere da diversi anni: Rachel, Monique e Voir la mer. Orario: da martedì a venerdì 10.00-17.00; sabato e domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso; 24 e 31 dicembre 10.00-17.00; aperto il lunedì di Pasqua; chiuso 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Ingresso: 6,50 euro; ridotto: 4.50 euro per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati. Gratuito per i minori di 11 anni e per i disabili. Info: 011.9565222 - www.castellodirivoli.org www.castellodirivoli.tv - [email protected]. Prorogata fino al 15 marzo. fino al 15/03/2015 ore 19:00 Rivoli (TO) Castello di Rivoli KATARZYNA WYSOCKA AL POLSKI KOT "Bez Tytulu", personale della pittrice polacca Katarzyna Wysocka. Nata a Lodz nel '83, l'artista ha trascorso l'infanzia nella campagna sud-orientale della Polonia, che ha ispirato il suo percorso artistico. La pittrice racconta: "La natura è la principale fonte d'ispirazione per i miei quadri, dove si intrecciano i paesaggi campagnoli e dove esploro il mondo animale. Nello stesso tempo la natura costituisce per me l'ispirazione per le ricerche astratte. Costanti sfide formali forniscono i fiori e gli oggetti materiali nei quali mi misuro con la forma e il colore". Katarzyna Wysocka, laureatasi presso l'Accademia Albertina di Torino, presenta per la prima volta le sue opere, create nell'arco degli ultimi 15 anni. Info: polskikot @libero.it - 333.5205763 fino al 16/03/2015 ore 19:00 Torino Via Massena 19 LUCIA CAPRIOGLIO AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Nature", personale di Lucia Caprioglio. In mostra 21 tele inedite a tecnica mista, con utilizzo di incisioni, pittura e collage elaborati insieme. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-12,30 e 16-18,30; sabato 10-12,30 fino al 16/03/2015 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 TORINOSETTE | Arte 150 / 195 Arte MARCO DALBOSCO DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Paper religions project 2005 2014", personale di Marco Dalbosco. Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra "Afterimage" presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne "L'Arte guarda avanti" come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo "Paper Religions #Jerusalem" viene presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi. Il lavoro ha preso avvio dalla necessità di indagare le problematiche del conflitto Israeliano-Palestinese, assumendo nella sua evoluzione l'espressione di libertà di ogni singolo individuo, investendo questioni di carattere religioso che finiscono per riferirsi alla possibilità stessa di affermare l'identità individuale. Nel 2008, come evento Parallelo di Manifesta7, nasce "Paper Religion #The Wall", diretto riferimento alla West Bank in Israele. Per questo lavoro Marco Dalbosco ha raggruppato dodici persone che hanno lavorato assieme per una settimana allo scopo di costruire un muro. Realizzato tuttavia con mattoni di carta piegati secondo la tecnica dell'origami, il muro perde i suoi connotati di barriera e di confine. Con questo specifico materiale e con la sua lavorazione, l'artista trascrive la fragilità dell'essere umano e manifesta il potere di costruire, ciascuno con le proprie mani, l'avvenire e la storia. Assumendo la città di Gerusalemme come simbolo di rispetto e convivenza di molteplici credenze religiose, nel 2011 si concretizza Paper Religion #Jerusalem: il mattone che divide, separa, crea un limite, è allo stesso tempo l'elemento base per la costruzione di ogni tipo di edificio religioso. I mattoni vengono disposti a terra formando un tappeto su cui vengono "sospese" le tre chiese monoteiste: una Chiesa Cattolica, una Sinagoga e una Moschea. Anch'esse di carta, condividono con i mattoni la condizione di fragilità. In mostra è presentata per la prima volta l'espressione complessiva di questo lungo e partecipato percorso di ricerca e consapevolezza. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19; sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com fino al 20/03/2015 ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 "FRANCESCO MENNYEY" ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Acqueforti e disegni di Francesco Mennyey. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 fino al 20/03/2015 ore 18:30 Torino Via Zumaglia 13bis TORINOSETTE | Arte 151 / 195 Arte NELLA MARCHESINI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Parole di pittore. Nella Marchesini - tra disegno e scrittura". La mostra è incentrata sul rapporto intenso, tra disegno e scrittura, esistente nella produzione artistica di Nella Marchesini. L'artista, allieva prediletta di Felice Casorati, sente l'arte come un'urgenza vitale da manifestare in ogni modo e su ogni supporto possibile. Nel lavoro della Marchesini, il disegno e la scrittura sono due modalità fondanti in quanto pratiche veloci, sintetiche e accessibili: con una semplice matita Nella ha potuto rappresentare l'universo complesso del suo essere anche nei momenti più difficili della sua vita. Queste due modalità non sono solo facilmente realizzabili, ma possiedono una ricchezza d'espressione eccezionale che l'artista coglie con diverse sfaccettature miscelandone le peculiarità che spesso si determinano vicendevolmente. Il disegno non è solo bozzetto preparatorio per i vari dipinti, ma è un'istantanea del quotidiano, dell'intimità più precaria ed effimera che svela però la parte più autentica dell'emozione e del pensiero. Con il disegno Nella Marchesini riesce a eludere parte della rigida impostazione di matrice casoratiana, dando forma al suo ambiente familiare e alle sue esperienze con un'affascinante proiezione personale che fa emergere la sua sensibilità, articolata e vigorosa. Trasfigurazioni religiose e deformazioni simboliche, presenti sia nei disegni che negli scritti, rivelano molto chiaramente chi è Nella Marchesini: artista, donna e madre. Nel tempo l'artista ha scritto una sorta di Zibaldone sul quale lei annota pensieri, sogni e paure nello stesso modo in cui disegna. Vi è un'interrelazione unica e sorprendente tra scrittura e disegno. Così anche i libri letti dalla Marchesini diventano essi stessi opere d'arte in quanto accolgono disegni e rielaborazioni grafiche inedite. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] - www.operescelte.com fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 11/D MICHAEL BIBERSTEIN DA GIORGIO PERSANO Michael Biberstein, personale. Nato a Solothurn, Svizzera, nel 1948. Nel 1964 si trasferisce negli Stati Uniti. Al Swarthmore College di Philadelphia incontra David Sylvester sotto la cui guida studia Storia dell'Arte. Dopo aver vissuto tra gli Stati Uniti e la Svizzera, nel 1979 si trasferisce in Portogallo, dove trascorrerà la maggior parte dei suoi anni, sino alla morte improvvisa, sopraggiunta nel 2013. Pittore autodidatta, dagli anni '70 le sue opere vengono esposte in tutto il mondo e sono presenti nelle collezioni di arte contemporanea di musei e fondazioni, tra i quali: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Whitney Museum of American Art di New York, il Calouste Gulbenkian Foundation Centre for Contemporary Art di Lisbona, la Serralves Foundation di Oporto, il Museu Colecção Berardo di Lisbona. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 [email protected] - www.giorgiopersano.org fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 85 TORINOSETTE | Arte 152 / 195 Arte BRUNO MARTINAZZI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE Personale di Bruno Martinazzi, scultore e orafo di fama internazionale. Tra le opere presenti nella mostra, curata da Massimo Ghiotti, ci sono sculture di media dimensione che vanno dagli anni '80 agli anni '90; una serie di piccole sculture intitolata "Pagine di pietra" tutte di recente produzione; 12 disegni del 1980 facenti parte degli studi preparatori del libro "I cieli e la terra e tutte le tue creature" (Noire editore 1988) e quattro gioielli. Nato a Torino nel 1923, allievo degli stessi insegnanti di Primo Levi, Martinazzi si laurea in Chimica Pura all'Università di Torino. Durante la guerra partecipa come partigiano combattente alla resistenza, ed è insignito della Croce di Guerra. Frequenta la Libera Accademia d'Arte di Torino e gli Istituti d'Arte di Firenze e Roma. Esordisce come orafo nel 1954, dopo quattro anni spesi come direttore di Tintoria alla fabbrica tessile Magnoni Tedeschi, per poi affermarsi come scultore. È stato inoltre docente all'Accademia Albertina di Belle Arti. Grazie ad artisti come Martinazzi a partire dagli anni Sessanta, il gioiello contemporaneo sia entrato a far parte delle più importanti collezioni museali internazionali; le sue creazioni figurano infatti nelle collezioni, tra gli altri, del Metropolitan di New York e dell'Hermitage di S.Pietroburgo. Orario: martedì-sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 www.fondazionebottarilattes.it fino al 21/03/2015 ore 18:30 Torino Via della Rocca 37 "OPERE IN PERMANENZA" ALLA GALLERIA20 "Opere in permanenza", collettiva comprendente opere di Enzo Briscese, Ermanno Barovero, Nino Aimone, Piero Ferroglia, Alessia Zolfo, Francesco Preverino, Dario Rosolen, Leonardo Pecoraro, Franco Margari, Marco Vigo, Romano Buratti, Domenico Lasala, Discepolo Girardi, Elviro Coni. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 [email protected] - www.galleria20.jimdo.com fino al 21/03/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B GALLIANO GALLO DA CARACOL "Invasioni", personale di Galliano Gallo. "Nelle sue opere pittoriche l'artista Gallo accede ad un mondo incantato, in cui si coglie la scoperta genuina di un "qualcosa" che parte da molto lontano. Lo sguardo innocente dell'infanzia osserva per la prima volta, con gioia e curiosità ciò che gli si offre. I colori vividi colpiscono l'attenzione; le figure vagamente zoomorfe si inseguono in un gioco di danza, unite da un filo conduttore che non si perde mai, anzi le tiene insieme come le perle di una collana. E' un ritorno alle origini, dove forme semplici si realizzano in un liquido creatore, moltiplicandosi per continuare la vita, per trasformarla. Il movimento è continuo, coinvolge tutto; il ritmo serrato e vivace ci invita a partecipare a questo tripudio di colori, ad afferrare, a non indugiare in contorti pensieri, ma a considerare con rinnovata semplicità la purezza dell'inizio, che è lì a portata di mano, pronta per noi" (Francesca Luce Milardi). Orario: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-19.30; venerdì e sabato 10.30-19.39. Info: 393.2164821 - www.caracolarte.it fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 23 TORINOSETTE | Arte 153 / 195 Arte RIVAROLO - CLEMENTINE CARSBERG A CASA TOESCA "Secret de famille - Les angles morts", residenza d'artista di Clementine Carsberg. Al primo piano, fino al 30 novembre, "Alias/self portraits", fotografie di siciliana Carmen Cardillo. Orario: sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00; mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Info: www.areacreativa42.com - [email protected] - 335.1227609 fino al 22/03/2015 ore 18:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 PIER PAOLO CALZOLARI IN VIDEOTECA GAM Prosegue in Videoteca GAM il ciclo di incontri e mostre, a cura di Elena Volpato, dedicato al video in Italia negli anni Sessanta e Settanta. Il primo appuntamento del 2015 vede protagonista Pier Paolo Calzolari che incontra il pubblico della GAM martedì 13 gennaio alle 18.30. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, parlerà del suo interesse per la dimensione temporale e visiva del linguaggio filmico e video, dell'esperienza di lavoro con Gerry Schum e ripercorrerà lo sviluppo del suo ciclo di opere intitolato "Day after Day a Family Life" da cui sono tratti i lavori "Cucù", 1972?73, "Aeroplano", 1972 e "Lettere di Tiziano", 1974, provenienti dall'Archivio della Fondazione Calzolari che la Videoteca GAM è orgogliosa di poter presentare in esposizione nei propri spazi. L'incontro con Pier Paolo Calzolari offre l'occasione di ascoltare uno dei più importanti protagonisti della storia del video d'artista, per la rilevanza delle opere da lui girate in pellicola e video, e per il ruolo che il suo studio bolognese, a Palazzo Bentivoglio, ebbe tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, sia come luogo d'incontro tra esponenti delle avanguardie internazionali, artistiche e teatrali, sia come studio di registrazione di opere filmiche di altri artisti. In mostra in Videoteca GAM fino al 22 marzo quattro opere video realizzate dall'artista tra il 1970 e il 1974: "Senza titolo", da "Identifications" di Gerry Schum, 1970, collezione Videoteca GAM; "Aeroplano" ["Day after Day a Family Life"], 1972, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Cucù - The glass reflects" ["Day after Day a Family Life"], 1972?1973, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Lettere di Tiziano" ["Day after Day a Family Life"], 1974, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari. Orario: martedì - domenica 10.00-18.00 giovedì: 10.00-22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 22/03/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 PRAGELATO - KURT MAIR E VINICIO PERUGIA ALLA TINBER ART GALLERY "Coincidere", incisioni di Kurt Mair e Vinicio Perugia. Orario: sabato 16.00-18.30, domenica 10-12.30 - 15.30-18.00. Info: 0122.78461 - www.tinberartgallery.it fino al 22/03/2015 ore 17:00 Pragelato (TO) Via Albergian 20 TORINOSETTE | Arte 154 / 195 Arte "DAB - DESIGN PER ARTSHOP E BOOKSHOP" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "DAB - Design per Artshop e Bookshop". Esposizione dei prototipi selezionati in occasione della V edizione dell'omonimo concorso nazionale. Il progetto DAB, nato nel 2006, è promosso da GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e realizzato dall'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena. DAB rientra nella Convenzione Progetto DE.MO. - sostegno al nuovo design e alla mobilità, siglata tra GAI e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e Direzione Generale Musei. La Mostra DAB presenta i progetti proposti da 20 designer selezionati dalla Commissione composta da Sandra Tucci, referente del progetto per il MiBACT - ex DG PaBAAC Servizio V; Patrizia Rossello dell'Associazione GAI e Michele Zini, Architetto e Designer dello Studio ZPZ Partners. In mostra i prototipi di: Antonio Abatangelo; Chiara Angioli; il collettivo formato da Margarita Aviles De Carlos, Marco Fogaccia, Shi Jintian, Nicoletta Marangoni e Maria Montes De Oca; Emilio Baria; Ilaria Bartolini; Lucia Biancalana e Eleonora Bompieri; Bottega Krua di Giada Fogliato e Arianna Piazza; Code0039 di Dante Antonucci, Laura Crognale, Stefania Quintili e Alessandro Zuppa; De-sign di Daniela Cavasin e Enrica Zanini; Alessandro Esposito, Federico Fiordigiglio; Alberto Galotta e Federica Lissoni; Gian Piero Giovannini; Massimiliano Marianni; Elena Maurigh; Costanza Palmirani; Lorenzo Passi; Arianna Piazza; Daniele Piazzola; Studio Alchemico di Giulio Bogani e Sofia Crescioli. La commissione ha selezionato progetti che rispondessero positivamente a tre requisiti del concorso: appartenenza allo scenario della cultura del progetto contemporaneo; effettiva compatibilità con i museum shop per caratteristiche dell'oggetto, prezzo, mercato; possibilità di essere prodotti in modalità di autoproduzione o con filiera produttiva non tradizionale. Si è cercato di selezionare anche progetti sviluppati in ambiti di ricerca eterogenea o capaci di proporre nuove tipologie di prodotto, così da avere uno scenario ampio di proposte che desse profondità a una lettura complessiva, in sede di catalogo o di mostra. La Commissione ha assegnato inoltre, ex-aequo il Premio Speciale MiBACT - Patrimonio culturale a Alberto Galotta e Federica Lissoni, premio istituito nel 2011, in occasione della III edizione di DAB, per incentivare la progettazione, da parte dei giovani designer, di oggetti contemporanei, ma liberamente ispirati al vasto patrimonio culturale ed artistico del nostro paese e per questo collocabili negli spazi commerciali di musei e siti archeologici. Il Premio MiBACT consiste nell'assegnazione ai vincitori di fondi per l'autoproduzione degli oggetti e la promozione degli stessi in importanti vetrine nazionali ed internazionali. La mostra, proveniente dal MAXXI di Roma, farà successivamente tappa ad aprile presso l'area del bookshop della Fondazione Fotografia al Foro Boario di Modena, a maggio a Lecce presso il prestigioso Castello di Acaya. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 22/03/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 MAX PAPESCHI DA DAVICO "Je ne regrette rien", personale di Max Papeschi. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 [email protected] - www.davicoarte.it fino al 28/03/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 155 / 195 Arte CARMAGNOLA - "MESSICO CIRCA 2000" A PALAZZO LOMELLINI "Messico Circa 2000", mostra comprendente 94 opere di 81 artisti messicani del nostro tempo, tratta dalla collezione dell'imprenditore messicano Josè Pinto Mazal. La mostra è parte della grande collezione di Josè Pinto Mazal. In essa vi sono raccolte opere che spaziano attorno al terzo millennio (da qui il titolo di Messico Circa 2000) cioè dal 1980 ad oggi, di artisti messicani e stranieri che hanno trovato in Messico il luogo ideale per la loro produzione. Non è una mostra di tendenza, in quanto il collezionista non sceglie le opere secondo una sua particolare propensione artistica, ma quelle che meglio documentano, attraverso l'arte, lo status del Messico oggi e soprattutto di Città del Messico. Vi predomina la pittura, ma vi appaiono anche altri linguaggi come la fotografia, il disegno, la scultura. Le opere sono diversissime tra di loro, seguendo i criteri disparati dei linguaggi artistici contemporanei che dagli inizi del secolo scorso hanno frantumato le regole tradizionali dell'arte. L'arte messicana della contemporaneità si appropria infatti delle tendenze europee imprimendovi però, un marchio che discende ancora dalle antiche culture precolombiane. L'ambiente, il deserto, la dimensione tropicale s'insinua in queste superbe testimonianze visive arricchendole di un'energia incontenibile. E anche la violenza vi traspare - quella che contraddistingue l'attuale realtà messicana condizionata dalla lotta tra il governo e cartelli del narco-trafico, dal femminicidio lungo i confini con gli U.S.A - una violenza filtrata in termini metaforici o allusivi. Molti degli artisti qui presenti hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d'arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all'I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell'estremo Oriente, in Australia. In questa mostra troviamo diversi linguaggi formali , la figuratività, l'astrazione, il realismo e l'informale, l'espressionismo (che ora diviene neo-espressionismo), il surrealismo, il concettuale e l'iperrealismo. In sostanza appare sia la realtà che il sogno, ossia dimensioni "altre" che s'insinuano nel reale. Molto spesso le diverse tendenze si sovrappongono e si fondono, secondo un paradigma messicano che tende al racconto complesso, stratificato, spesso simbolico. Nella mostra sono esposte opere di numerosi artisti di valenza internazionale come Gabriel Orozco, Francis Alys, Julio Galan, Demian Flores, Graciela Iturbide, Monica Castillo, Irma Palacios, Jerman Venegas, Alfonso Mena Pacheco, Barry Wolfryd. Nell'arco del suo sviluppo la mostra, che prevede delle visite guidate, proporrà eventi collaterali integrativi della cultura messicana, con work-shop, performance multimediali, espressioni sonore, che verranno via via comunicati nel dettaglio. L'allestimento è curato da Rodrigo Witker con la collaborazione d Emma Ariza, ed è accompagnato da un volume bilingue (italiano/inglese) edito in occasione della prima edizione. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00. Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com fino al 29/03/2015 ore 18:00 Carmagnola (TO) Piazza Sant'Agostino 17 "CON I MIEI OCCHI" IN GALLERIA SAN FEDERICO "Con i miei occhi", mostra fotografica di Isabella Greggio, allestita nella cornice di Galleria San Federico di Torino in occasione del progetto Sar.to La moda illumina Torino. I luoghi e i volti ritratti raccontano un percorso emozionale e la storia personale di una giovane fotografa che, superando le oggettive difficoltà di una malattia che l'ha colpita agli occhi, continua a girare il mondo e a ritrarlo. Orario: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 15.00 alle 19.00; lunedì chiuso. fino al 31/03/2015 ore 17:30 Torino Galleria San Federico TORINOSETTE | Arte 156 / 195 Arte PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com fino al 02/04/2015 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORINOSETTE | Arte 157 / 195 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 158 / 195 Arte FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 TORINOSETTE | Arte 159 / 195 Arte RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 TORINOSETTE | Arte 160 / 195 Arte SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 161 / 195 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 162 / 195 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 163 / 195 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 TORINOSETTE | Arte 164 / 195 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D TORINOSETTE | Arte 165 / 195 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 166 / 195 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 167 / 195 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 168 / 195 Arte "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 169 / 195 Arte GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un TORINOSETTE | Arte confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che170 darà/al195 visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "SAN SEBASTIANO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra Quattrocento e Seicento", mostra dedicata a San Sebastiano, curata da Vittorio Sgarbi. Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico hanno selezionato circa quaranta capolavori, dal Rinascimento al Seicento inoltrato. Il percorso prende avvio con Andrea della Robbia che modella l'anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, levigando le membra con la terracotta invetriata. Si prosegue con uno sguardo nella Venezia del Quattrocento, dove Carlo Crivelli interpreta con grande suggestione, tra la laguna e le Marche, la figura di un giovanetto nudo e invaso dalle frecce. Sul suo viso compare la smorfia: è l'uomo del Rinascimento con le sue passioni e le sue aspettative sul mondo e nel futuro. Ludovico Carracci interpreta il secolo della grande Riforma Cattolica mostrandoci un atleta gentile che cita passi di danza e si muove leggiadro nei meandri della fede. Lo splendido paesaggio è la scena suggestiva che ospita la Vergine col Bambino e uno statuario Sebastiano, dipinto da Paris Bordon, che ci guarda e assiste silenzioso al mistico dialogo. Compagno ideale è il solitario e meditabondo San Sebastiano di Tiziano che proviene da una importante collezione privata americana e che giunge in Italia per la seconda volta. Il Seicento si apre con l'accesa armonia dei colori e le audaci forme che in Rubens, che da Anversa giunge in Italia, tra Mantova e Roma, trovano un risvolto leggiadro, suadente e delicato: il Rubens della Galleria Corsini di Roma esce dalla stanza dell'Alcova di Palazzo Corsini alla Lungara per la prima volta dopo tanti anni. Pittura tattile è quella del Seicento che mette in campo gli affetti con un inedito Guercino, di recente scoperto e custodito in una collezione privata americana e con l'altro, compagno ardito, della Galleria Nazionale delle Marche. L'aspetto della devozione è sublimata con Guido Reni che lega il bel Sebastiano a un albero in un'atmosfera calda, serale, intima, pregna di una Bologna in cui i dettami del Concilio di Trento, applicati dal Cardinale Gabriele Paleotti, sono ancora nevralgici e di forte attrazione e rispetto per gli artisti. L'ondata caravaggesca, poi, tocca un inedito culmine con un dipinto eccezionalmente dato in prestito dal Cardinale di Milano, che, appositamente studiato per la mostra, rivela accenti nordici con una straordinaria verità nel volto e nella posa dell'uomo "santo". Gli echi caravaggeschi, poi, mostrano la passione con Ribera e l'ardita partecipazione al martirio con Nicolas Regnier e con l'affascinante Mattias Stomer dei Gerolamini di Napoli; accezioni preziose del caravaggismo internazionale. La narrazione ideale, di coinvolgimento emotivo, trova due capisaldi nel Mattia Preti di Capodimonte e nei Luca Giordano che cavalcano il Seicento e aprono il secolo successivo lasciandosi alla spalle la pittura di verità e la ritualità del vero. La mostra offre un excursus dentro quasi tre secoli, operando affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati letti da artisti diversi, materiali differenti e modellati per capirne cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori. Tre grandi opere si sono aggiunte in un secondo momento e saranno visibili al Castello di Miradolo: il "San Sebastiano curato dagli angeli" di Rubens (dal 30 ottobre), "Il Martirio di San Sebastiano" di Guercino (dal 6 novembre) e Il "San Sebastiano" di Raffaello dall'Accademia Carrara di Bergamo (dal 18 dicembre). Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione anche in orario di chiusura. Orari durante ricorrenze e festività: 1 novembre 10.00-18.30; 8 dicembre 10.00-18.30; 24 dicembre chiuso; 25 dicembre 15.00-18.30; 26 dicembre 10.00-18.30; 31 dicembre e 1 gennaio chiuso; 6 gennaio 10.00-18.30. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65, militari); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] - 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). Sabato 29 novembre servizio navetta che collega il centro di Torino al Castello di Miradolo al costo di 8 euro a persona. Partenza da Torino alle ore 14,00 da piazza Carlo Felice angolo corso Vittorio Emanuele II; ritorno con ritrovo nel parcheggio del Castello di Miradolo alle ore 17,30 e rientro in città per le 18,30. Prenotazione obbligatoria: 0121.502761 ore 10:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 171 / 195 Arte "STEMPERANDO" ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE "Stemperando", sesta edizione della Biennale Internazionale di opere d'arte su carta che si realizzerà in tre tappe: Torino, Tirana e Roma. La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino ospiterà la prima tappa della rassegna, nata a Spoleto nel 2003 in concomitanza con il Festival dei due mondi. Successivamente, le opere saranno trasferite a Tirana e la mostra sarà allestita al Museo Storico Nazionale dell'Albania. Infine, come ultima tappa, il gruppo di opere ritornerà in Italia e la mostra sarà composta a Roma, al Museo Villa Vecchia di Villa Doria Pamphili, dove concluderà il suo percorso. In mostra 96 opere su carta di 49 artisti di ogni parte del mondo. Per la sezione internazionale: Alberto Biasi, Alberto Brusa, Paolo Conti, Graham Guerra, Kivanç Gülhan, Ali Herischi, Jiang Shanqing, Susan Leyland, Paolo Marazzi, Carlo Mazzetti, Xavier Medina Campeny, Sophia Michaeledes, Azad Nanakeli, Qui Yu, Ran Xue Mei, Claudio Sacchi, Michele Stanzione, Martin Streitenberger, Andreas Tomblin, Jorrit Tornquist, Lucio Trizzino; per la sezione storica: Georges Braque, Francesco Casorati, Enrico Colombotto Rosso, Samo Koler, Riccardo Licata, Umberto Mastroianni, Franc Oldering, Mario Schifano, Giacomo Soffiantino, Alberto Sughi; per la Nazione ospite, Albania: Albien Alushaj, Helidon Haliti, Ardian Isufi, Pjeter Koleci, Beskida Kraja, Gjon Jon Kraja, Vladimir Llakaj, Fatos Lubonja, Ormira Lulani, Alban Met-hasani, Alkan Nallbani, Andi Nallbani, Admir Pervathi, Parlind Prelashi, Agron Rushiti, Alberto Saka, Helidon Xhixha, Armand. A cura di: Anselmo Villata. Nazione ospite d'Onore: Albania, a cura di Alfred Milot Mirashi. ore 18:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 "ANDY WARHOL...IN THE CITY" ALL'8 GALLERY "Andy Warhol...in the city". Un'occasione unica per ammirare 40 opere che hanno segnato la storia dell'arte mondiale: dal mito di Marilyn Monroe al fascino di Liz Taylor, dalle storiche bottiglie di Coca Cola alle leggendarie lattine di zuppa Campbell's, l'intuito e l'estro grafico di Andy Warhol sono i protagonisti di questa interessante esposizione. Le opere fanno parte della più ampia mostra intitolata "Andy Warhol... in the city" che nasce da un'iniziativa di Pubbliwork Eventi, in collaborazione con la New Factory Art, ed è già stata esposta nelle gallerie d'arte di diverse città italiane; da gennaio 2015, in pieno spirito Warhol, la mostra è stata allestita, per la prima volta in assoluto in un centro commerciale. Tra le opere esposte l'immancabile Marilyn Monroe, Campbell's e Flowers, si potranno inoltre ammirare le copertine di Interview Magazine, la rivista fondata proprio da Andy Warhol e le cover di dischi dei Rolling Stones e dei Velvet Underground. Le opere rappresentano il percorso artistico ed iconografico creato da Warhol dal 1957 al 1987, fornendo sia un'ampia visione dei suoi soggetti più noti sia delle sue radici europee attraverso quei lavori poco conosciuti ma molto importanti, come gli Space Fruits o il Gold Book, realizzato da Warhol in occasione della sua prima mostra personale presso la Bodley Gallery di New York. I soggetti esposti sono stampe, cover, cartoncini, serigrafie e offset: opere originali multiple di opere uniche. Info: www.8gallery.it ore 11:00 Torino Via Nizza 230 COLLEGNO - "FOTOGRAFIA AL FEMMINILE" NELLA SALA DELLE ARTI "Fotografia al femminile", edizione 2015. Orario: venerdì e sabato 16-19,30; domenica 10-12 e 16-19,30. Durante le aperture del 7 e dell'8 marzo sarà allestita una sala posa all'interno della sala delle Arti per omeggiare di un ritratto in digitale tutte le signore che lo desidereranno. Tra gli eventi collaterali della mostra, martedì 3 marzo alle 21, presso la Sala del Museo della Resistenza e della Pace della Città, sarà ospite la fotoreporter di guerra Andreja Restek che presenterà i suoi ultimi lavori. ore 18:00 Collegno (TO) Via Torino 9 TORINOSETTE | Arte 172 / 195 Arte "ARTE AL FEMMINILE" DA ARTE CITTA' AMICA "Arte al femminile", quattro mini personali di Margherita Baldelli, Adriana Cernei, Angela Gastaldi e Carla Perona. Orario: da martedì a sabato 16,00-19,00; chiuso il lunedì e festivi. Info: 011.7717471 - 011.7768845 - www.artecittaamica.it - [email protected] fino al 10/03/2015 ore 18:00 Torino Via Rubiana 15 "I VENERDÌ DELL'ARTE" ALLA BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI "I venerdì dell'arte", mostra di pittura di fine corso del Centrodonna della Circoscrizione 6. fino al 11/03/2015 ore 10:00 Torino Via Leoncavallo 17 "NUOVE RICERCHE 2015" DA MARTINARTE "Nuove Ricerche 2015", collettiva a cura di Paola Barbarossa e Fernando Montà. In mostra lavori di Monica Bruera, Daniele Nessi, Joshua Sottile e Corrado Zecca. Orario: lunedì 15.30-19.30; martedì e mercoledì 10,00-12,30 e 15,30-21,30; giovedì e venerdì 10,00-12.30 e 15.30-19.30. Info: 011.3433756 - 335.360545 - [email protected] fino al 12/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Siracusa 24/A COLLETTIVA FOTOGRAFICA NEL NUOVO SPAZIO28 Spazio 28, nuovo spazio espositivio in corso Vittorio Emanuele II 28, presenta una mostra collettiva di fotografia a cura di Phos. In esposizione opere di autori emergenti e di autori affermati nel panorama della fotografia italiana ed internazionale che negli ultimi anni hanno presentato alcuni dei loro progetti più significativi all'interno dell'attività espositiva di Phos: Sophie Anne Herin, Pietro Bolgna, Renato D'Agostin, Davide De Martis, Stefano Fiorina, Simon Roberts, Vito Vagali. Orario: dal lunedì al venerdì 15:00-19:30. Per informazioni: 335.6661281 - 347.2212059 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Corso Vittorio Emanuele II 28 PATRIZIA MUSSA ALLO SPAZIO EVENTA "Luci silenti", personale fotografica di Patrizia Mussa, secondo appuntamento espositivo organizzato da ArtPhotò, al fine di promuovere la fotografia d'autore. Gli elementi distintivi del lavoro artistico di Patrizia Mussa sono innegabilmente la ricerca di una luce particolare e la ricerca di una dimensione di un tempo sospeso e irreale che procura in chi guarda l'impressione di un silenzio impalpabile al limite della parola. Le fotografie esposte in mostra fanno parte di due lavori distinti ma entrambi mettono a fuoco di Patrizia Mussa tutta la sua interpretazione d'autore, la sua esperienza di fotografa di architettura e la sua abilità tecnica. La luce è dunque "anima e verità di un luogo" che la fotografa "ascolta" ogni volta che si confronta con soggetti diversi e che amplifica il silenzio originario degli spazi fotografati. In mostra sono esposte le fotografie tratte da "Teatri" e da "Le Temple du Soleil". Orario: martedìvenerdì dalle 15.00 alle 18.00. Info: www.ateliernovantotto.it/artphoto.html [email protected] - 335.7815940 fino al 13/03/2015 ore 18:30 Torino Via dei Mille 42 TORINOSETTE | Arte 173 / 195 Arte NEVERCREW ALLA SQUARE23 ART GALLERY "Frequency Spectrum", mostra di Nevercrew. Dopo Milano e Dublino, dove hanno decorato le nuove sedi europee di Facebook, il duo di street-artists svizzeri Nevercrew arriva a Torino, negli spazi della galleria Square23, con "Frequency spectrum", la loro riflessione su percezione e comunicazione, tra realtà e surrealtà. Pablo Togni e Christian Rebecchi più che "duo" sono "uno". Lavorano insieme dal 1996 uniti dall'interesse comune per la pittura e la street art. Hanno esposto e partecipato a progetti internazionali e festival a Belgrado, Il Cairo, Amburgo, Monaco, Zurigo, Lugano. Il loro lavoro è caratterizzato da alcuni concetti chiave, come il meccanismo, la composizione, la sezione, le parti, la memoria, la scelta, i rapporti, i contrasti, l'esplorazione, la surrealtà. Il tutto viene collegato insieme, fuso in composizioni viventi e che mutano proprio perché vive, evolvendosi nel tempo e nello spazio. Combinare linguaggi diversi è la loro cifra stilistica: catene di montaggio, esseri organici e ingranaggi meccanici, mostri marini, "strutture viventi" si intersecano nei loro lavori proprio come gli stili che utilizzano, tra sintesi grafica e iperrealismo spray. Le loro strutture sono modelli di sistemi viventi, delle visioni d'insieme rese percepibili nella loro totalità e nella loro struttura tramite l'utilizzo della "sezione" che permette di vederle per come sono al loro interno, nel caso di un meccanismo o degli spazi di una casa o della struttura di un essere vivente. Il rapporto tra le parti e con la memoria viene esteso alla realtà intera, al luogo e allo spettatore, lasciando a quest'ultimo la possibilità di completare il meccanismo con la sua personale esperienza, con la sua storia e quindi con le sue molteplici interpretazioni. In "Frequency Spectrum", in particolare, l'attenzione si concentra su percezione e comunicazione, sulla loro differenza ed interazione costante. Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 [email protected] fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via San Massimo 45 LUCA ROMANO DA RIZOMI Personale di Luca Romano. Romano ha sublimato su carta il suo desiderio più grande rimasto invariato per vent'anni, prendere il pullman n. 67 con la sua borsa da disegno a tracollo. Ha prediletto i pennarelli a punta spessa, ricamando talvolta elementi verbali su campiture fittissime. Cartoncini, planimetrie, fogli strappati da vecchi libri di grammatica, fanno da sfondo al miraggio dell'autonomia ma anche al simbolo della viabilità metropolitana, di una certa cultura civica del mezzo di trasporto pubblico. Il risultato, trame di colore intessute dove talvolta la figura scompare annegata dal tratto pieno e rotondo del gesto pittorico. Lo stesso trattamento è applicato alla serie del "Dettato", in cui l'artista replica ripetutamente l'incipit dei dettati della scuola primaria con una vera calli-grafia perfetta e stereotipata. Questa mostra vuole essere un omaggio ad un artista nascosto, che non si è mai comportato come tale, che abbiamo selezionato tra tanti altri all'interno della preziosa collezione dell'Archivio Storico Singolare e Plurale raccolta e curata da Tea Taramino. Orario: dal mercoledì al sabato 14:00-19:00. Info: 011.4367910 - www.rizomi.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Via Sant'Agostino 18/D TORINOSETTE | Arte 174 / 195 Arte "JUST ANOTHER" ALLA LUCE GALLERY "Just Another", mostra collettiva comprendente i lavori degli artisti Davide Balliano, Ethan Greenbaum, JPW3, Dustin Pevey e Leif Ritchie. La mostra è nata quasi per "assonanza" intorno ad una canzone di Pete Yorn: Just Another. I dipinti in mostra sembrano contenere quel sound che richiama i nostri momenti più semplici ma anche più intimi, i momenti in cui lo spazio e il tempo sembrano fermarsi. Certe situazioni hanno una particolare atmosfera e si relazionano in modo naturale con la musica. E così Just Another, la colonna sonora di questa mostra s'ispira al trascorrere della vita, ma anche al voltar pagina o semplicemente passare ad un altro show. Ciascuno dei cinque artisti in mostra possiede una sua musicalità che lo accomuna allo spirito di Just Another, richiamando alla riflessione e all'intimismo. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] www.lucegallery.com fino al 14/03/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 "FILIPPO SCROPPO E LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL DOPOGUERRA" ALLA FONDAZIONE AMENDOLA "Filippo Scroppo e le avanguardie artistiche del Dopoguerra": opere 1945-1970 di Scroppo, Gavlano, Crippa, Saroni, Ramella, Gribaudo, Ruggeri, Soffiantino, Gorza, Surbone e Griffa. Orario: lunedì - venerdì ore 10-12.30, 15.30-19.00 sabato, domenica e visite guidate su prenotazione. Info: 011.2482970 - 348.2211208 - [email protected] www.fondazioneamendola.it fino al 15/03/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 SOPHIE CALLE AL CASTELLO DI RIVOLI "MAdRE", personale di Sophie Calle, a cura di Beatrice Merz. Sophie Calle, protagonista indiscussa della scena artistica mondiale, propone un progetto interamente site-specific per le sale auliche al secondo piano della Residenza Sabauda. La mostra si articola sullo sviluppo di due importanti progetti che l'artista ha posto in essere da diversi anni: Rachel, Monique e Voir la mer. Orario: da martedì a venerdì 10.00-17.00; sabato e domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso; 24 e 31 dicembre 10.00-17.00; aperto il lunedì di Pasqua; chiuso 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Ingresso: 6,50 euro; ridotto: 4.50 euro per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati. Gratuito per i minori di 11 anni e per i disabili. Info: 011.9565222 - www.castellodirivoli.org www.castellodirivoli.tv - [email protected]. Prorogata fino al 15 marzo. fino al 15/03/2015 ore 19:00 Rivoli (TO) Castello di Rivoli TORINOSETTE | Arte 175 / 195 Arte KATARZYNA WYSOCKA AL POLSKI KOT "Bez Tytulu", personale della pittrice polacca Katarzyna Wysocka. Nata a Lodz nel '83, l'artista ha trascorso l'infanzia nella campagna sud-orientale della Polonia, che ha ispirato il suo percorso artistico. La pittrice racconta: "La natura è la principale fonte d'ispirazione per i miei quadri, dove si intrecciano i paesaggi campagnoli e dove esploro il mondo animale. Nello stesso tempo la natura costituisce per me l'ispirazione per le ricerche astratte. Costanti sfide formali forniscono i fiori e gli oggetti materiali nei quali mi misuro con la forma e il colore". Katarzyna Wysocka, laureatasi presso l'Accademia Albertina di Torino, presenta per la prima volta le sue opere, create nell'arco degli ultimi 15 anni. Info: polskikot @libero.it - 333.5205763 fino al 16/03/2015 ore 19:00 Torino Via Massena 19 LUCIA CAPRIOGLIO AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Nature", personale di Lucia Caprioglio. In mostra 21 tele inedite a tecnica mista, con utilizzo di incisioni, pittura e collage elaborati insieme. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-12,30 e 16-18,30; sabato 10-12,30 fino al 16/03/2015 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 MARCO DALBOSCO DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Paper religions project 2005 2014", personale di Marco Dalbosco. Esposto recentemente nel corso di prestigiosi appuntamenti quali la mostra "Afterimage" presso la Galleria Civica/Mart di Trento e ne "L'Arte guarda avanti" come opera finalista del Premio Terna6, il progetto complessivo "Paper Religions #Jerusalem" viene presentato per la prima volta da Paolo Tonin dalle sue origini nel 2005 ad oggi. Il lavoro ha preso avvio dalla necessità di indagare le problematiche del conflitto Israeliano-Palestinese, assumendo nella sua evoluzione l'espressione di libertà di ogni singolo individuo, investendo questioni di carattere religioso che finiscono per riferirsi alla possibilità stessa di affermare l'identità individuale. Nel 2008, come evento Parallelo di Manifesta7, nasce "Paper Religion #The Wall", diretto riferimento alla West Bank in Israele. Per questo lavoro Marco Dalbosco ha raggruppato dodici persone che hanno lavorato assieme per una settimana allo scopo di costruire un muro. Realizzato tuttavia con mattoni di carta piegati secondo la tecnica dell'origami, il muro perde i suoi connotati di barriera e di confine. Con questo specifico materiale e con la sua lavorazione, l'artista trascrive la fragilità dell'essere umano e manifesta il potere di costruire, ciascuno con le proprie mani, l'avvenire e la storia. Assumendo la città di Gerusalemme come simbolo di rispetto e convivenza di molteplici credenze religiose, nel 2011 si concretizza Paper Religion #Jerusalem: il mattone che divide, separa, crea un limite, è allo stesso tempo l'elemento base per la costruzione di ogni tipo di edificio religioso. I mattoni vengono disposti a terra formando un tappeto su cui vengono "sospese" le tre chiese monoteiste: una Chiesa Cattolica, una Sinagoga e una Moschea. Anch'esse di carta, condividono con i mattoni la condizione di fragilità. In mostra è presentata per la prima volta l'espressione complessiva di questo lungo e partecipato percorso di ricerca e consapevolezza. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19; sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com fino al 20/03/2015 ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 TORINOSETTE | Arte 176 / 195 Arte "FRANCESCO MENNYEY" ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Acqueforti e disegni di Francesco Mennyey. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 fino al 20/03/2015 ore 18:30 Torino Via Zumaglia 13bis NELLA MARCHESINI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Parole di pittore. Nella Marchesini - tra disegno e scrittura". La mostra è incentrata sul rapporto intenso, tra disegno e scrittura, esistente nella produzione artistica di Nella Marchesini. L'artista, allieva prediletta di Felice Casorati, sente l'arte come un'urgenza vitale da manifestare in ogni modo e su ogni supporto possibile. Nel lavoro della Marchesini, il disegno e la scrittura sono due modalità fondanti in quanto pratiche veloci, sintetiche e accessibili: con una semplice matita Nella ha potuto rappresentare l'universo complesso del suo essere anche nei momenti più difficili della sua vita. Queste due modalità non sono solo facilmente realizzabili, ma possiedono una ricchezza d'espressione eccezionale che l'artista coglie con diverse sfaccettature miscelandone le peculiarità che spesso si determinano vicendevolmente. Il disegno non è solo bozzetto preparatorio per i vari dipinti, ma è un'istantanea del quotidiano, dell'intimità più precaria ed effimera che svela però la parte più autentica dell'emozione e del pensiero. Con il disegno Nella Marchesini riesce a eludere parte della rigida impostazione di matrice casoratiana, dando forma al suo ambiente familiare e alle sue esperienze con un'affascinante proiezione personale che fa emergere la sua sensibilità, articolata e vigorosa. Trasfigurazioni religiose e deformazioni simboliche, presenti sia nei disegni che negli scritti, rivelano molto chiaramente chi è Nella Marchesini: artista, donna e madre. Nel tempo l'artista ha scritto una sorta di Zibaldone sul quale lei annota pensieri, sogni e paure nello stesso modo in cui disegna. Vi è un'interrelazione unica e sorprendente tra scrittura e disegno. Così anche i libri letti dalla Marchesini diventano essi stessi opere d'arte in quanto accolgono disegni e rielaborazioni grafiche inedite. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] - www.operescelte.com fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 11/D MICHAEL BIBERSTEIN DA GIORGIO PERSANO Michael Biberstein, personale. Nato a Solothurn, Svizzera, nel 1948. Nel 1964 si trasferisce negli Stati Uniti. Al Swarthmore College di Philadelphia incontra David Sylvester sotto la cui guida studia Storia dell'Arte. Dopo aver vissuto tra gli Stati Uniti e la Svizzera, nel 1979 si trasferisce in Portogallo, dove trascorrerà la maggior parte dei suoi anni, sino alla morte improvvisa, sopraggiunta nel 2013. Pittore autodidatta, dagli anni '70 le sue opere vengono esposte in tutto il mondo e sono presenti nelle collezioni di arte contemporanea di musei e fondazioni, tra i quali: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Whitney Museum of American Art di New York, il Calouste Gulbenkian Foundation Centre for Contemporary Art di Lisbona, la Serralves Foundation di Oporto, il Museu Colecção Berardo di Lisbona. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 [email protected] - www.giorgiopersano.org fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 85 TORINOSETTE | Arte 177 / 195 Arte BRUNO MARTINAZZI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE Personale di Bruno Martinazzi, scultore e orafo di fama internazionale. Tra le opere presenti nella mostra, curata da Massimo Ghiotti, ci sono sculture di media dimensione che vanno dagli anni '80 agli anni '90; una serie di piccole sculture intitolata "Pagine di pietra" tutte di recente produzione; 12 disegni del 1980 facenti parte degli studi preparatori del libro "I cieli e la terra e tutte le tue creature" (Noire editore 1988) e quattro gioielli. Nato a Torino nel 1923, allievo degli stessi insegnanti di Primo Levi, Martinazzi si laurea in Chimica Pura all'Università di Torino. Durante la guerra partecipa come partigiano combattente alla resistenza, ed è insignito della Croce di Guerra. Frequenta la Libera Accademia d'Arte di Torino e gli Istituti d'Arte di Firenze e Roma. Esordisce come orafo nel 1954, dopo quattro anni spesi come direttore di Tintoria alla fabbrica tessile Magnoni Tedeschi, per poi affermarsi come scultore. È stato inoltre docente all'Accademia Albertina di Belle Arti. Grazie ad artisti come Martinazzi a partire dagli anni Sessanta, il gioiello contemporaneo sia entrato a far parte delle più importanti collezioni museali internazionali; le sue creazioni figurano infatti nelle collezioni, tra gli altri, del Metropolitan di New York e dell'Hermitage di S.Pietroburgo. Orario: martedì-sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 www.fondazionebottarilattes.it fino al 21/03/2015 ore 18:30 Torino Via della Rocca 37 "OPERE IN PERMANENZA" ALLA GALLERIA20 "Opere in permanenza", collettiva comprendente opere di Enzo Briscese, Ermanno Barovero, Nino Aimone, Piero Ferroglia, Alessia Zolfo, Francesco Preverino, Dario Rosolen, Leonardo Pecoraro, Franco Margari, Marco Vigo, Romano Buratti, Domenico Lasala, Discepolo Girardi, Elviro Coni. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 [email protected] - www.galleria20.jimdo.com fino al 21/03/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B GALLIANO GALLO DA CARACOL "Invasioni", personale di Galliano Gallo. "Nelle sue opere pittoriche l'artista Gallo accede ad un mondo incantato, in cui si coglie la scoperta genuina di un "qualcosa" che parte da molto lontano. Lo sguardo innocente dell'infanzia osserva per la prima volta, con gioia e curiosità ciò che gli si offre. I colori vividi colpiscono l'attenzione; le figure vagamente zoomorfe si inseguono in un gioco di danza, unite da un filo conduttore che non si perde mai, anzi le tiene insieme come le perle di una collana. E' un ritorno alle origini, dove forme semplici si realizzano in un liquido creatore, moltiplicandosi per continuare la vita, per trasformarla. Il movimento è continuo, coinvolge tutto; il ritmo serrato e vivace ci invita a partecipare a questo tripudio di colori, ad afferrare, a non indugiare in contorti pensieri, ma a considerare con rinnovata semplicità la purezza dell'inizio, che è lì a portata di mano, pronta per noi" (Francesca Luce Milardi). Orario: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-19.30; venerdì e sabato 10.30-19.39. Info: 393.2164821 - www.caracolarte.it fino al 21/03/2015 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 23 TORINOSETTE | Arte 178 / 195 Arte RIVAROLO - CLEMENTINE CARSBERG A CASA TOESCA "Secret de famille - Les angles morts", residenza d'artista di Clementine Carsberg. Al primo piano, fino al 30 novembre, "Alias/self portraits", fotografie di siciliana Carmen Cardillo. Orario: sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00; mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Info: www.areacreativa42.com - [email protected] - 335.1227609 fino al 22/03/2015 ore 18:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 PIER PAOLO CALZOLARI IN VIDEOTECA GAM Prosegue in Videoteca GAM il ciclo di incontri e mostre, a cura di Elena Volpato, dedicato al video in Italia negli anni Sessanta e Settanta. Il primo appuntamento del 2015 vede protagonista Pier Paolo Calzolari che incontra il pubblico della GAM martedì 13 gennaio alle 18.30. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, parlerà del suo interesse per la dimensione temporale e visiva del linguaggio filmico e video, dell'esperienza di lavoro con Gerry Schum e ripercorrerà lo sviluppo del suo ciclo di opere intitolato "Day after Day a Family Life" da cui sono tratti i lavori "Cucù", 1972?73, "Aeroplano", 1972 e "Lettere di Tiziano", 1974, provenienti dall'Archivio della Fondazione Calzolari che la Videoteca GAM è orgogliosa di poter presentare in esposizione nei propri spazi. L'incontro con Pier Paolo Calzolari offre l'occasione di ascoltare uno dei più importanti protagonisti della storia del video d'artista, per la rilevanza delle opere da lui girate in pellicola e video, e per il ruolo che il suo studio bolognese, a Palazzo Bentivoglio, ebbe tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, sia come luogo d'incontro tra esponenti delle avanguardie internazionali, artistiche e teatrali, sia come studio di registrazione di opere filmiche di altri artisti. In mostra in Videoteca GAM fino al 22 marzo quattro opere video realizzate dall'artista tra il 1970 e il 1974: "Senza titolo", da "Identifications" di Gerry Schum, 1970, collezione Videoteca GAM; "Aeroplano" ["Day after Day a Family Life"], 1972, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Cucù - The glass reflects" ["Day after Day a Family Life"], 1972?1973, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari; "Lettere di Tiziano" ["Day after Day a Family Life"], 1974, Courtesy Archivio Fondazione Calzolari. Orario: martedì - domenica 10.00-18.00 giovedì: 10.00-22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 22/03/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 PRAGELATO - KURT MAIR E VINICIO PERUGIA ALLA TINBER ART GALLERY "Coincidere", incisioni di Kurt Mair e Vinicio Perugia. Orario: sabato 16.00-18.30, domenica 10-12.30 - 15.30-18.00. Info: 0122.78461 - www.tinberartgallery.it fino al 22/03/2015 ore 17:00 Pragelato (TO) Via Albergian 20 TORINOSETTE | Arte 179 / 195 Arte "DAB - DESIGN PER ARTSHOP E BOOKSHOP" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "DAB - Design per Artshop e Bookshop". Esposizione dei prototipi selezionati in occasione della V edizione dell'omonimo concorso nazionale. Il progetto DAB, nato nel 2006, è promosso da GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e realizzato dall'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena. DAB rientra nella Convenzione Progetto DE.MO. - sostegno al nuovo design e alla mobilità, siglata tra GAI e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e Direzione Generale Musei. La Mostra DAB presenta i progetti proposti da 20 designer selezionati dalla Commissione composta da Sandra Tucci, referente del progetto per il MiBACT - ex DG PaBAAC Servizio V; Patrizia Rossello dell'Associazione GAI e Michele Zini, Architetto e Designer dello Studio ZPZ Partners. In mostra i prototipi di: Antonio Abatangelo; Chiara Angioli; il collettivo formato da Margarita Aviles De Carlos, Marco Fogaccia, Shi Jintian, Nicoletta Marangoni e Maria Montes De Oca; Emilio Baria; Ilaria Bartolini; Lucia Biancalana e Eleonora Bompieri; Bottega Krua di Giada Fogliato e Arianna Piazza; Code0039 di Dante Antonucci, Laura Crognale, Stefania Quintili e Alessandro Zuppa; De-sign di Daniela Cavasin e Enrica Zanini; Alessandro Esposito, Federico Fiordigiglio; Alberto Galotta e Federica Lissoni; Gian Piero Giovannini; Massimiliano Marianni; Elena Maurigh; Costanza Palmirani; Lorenzo Passi; Arianna Piazza; Daniele Piazzola; Studio Alchemico di Giulio Bogani e Sofia Crescioli. La commissione ha selezionato progetti che rispondessero positivamente a tre requisiti del concorso: appartenenza allo scenario della cultura del progetto contemporaneo; effettiva compatibilità con i museum shop per caratteristiche dell'oggetto, prezzo, mercato; possibilità di essere prodotti in modalità di autoproduzione o con filiera produttiva non tradizionale. Si è cercato di selezionare anche progetti sviluppati in ambiti di ricerca eterogenea o capaci di proporre nuove tipologie di prodotto, così da avere uno scenario ampio di proposte che desse profondità a una lettura complessiva, in sede di catalogo o di mostra. La Commissione ha assegnato inoltre, ex-aequo il Premio Speciale MiBACT - Patrimonio culturale a Alberto Galotta e Federica Lissoni, premio istituito nel 2011, in occasione della III edizione di DAB, per incentivare la progettazione, da parte dei giovani designer, di oggetti contemporanei, ma liberamente ispirati al vasto patrimonio culturale ed artistico del nostro paese e per questo collocabili negli spazi commerciali di musei e siti archeologici. Il Premio MiBACT consiste nell'assegnazione ai vincitori di fondi per l'autoproduzione degli oggetti e la promozione degli stessi in importanti vetrine nazionali ed internazionali. La mostra, proveniente dal MAXXI di Roma, farà successivamente tappa ad aprile presso l'area del bookshop della Fondazione Fotografia al Foro Boario di Modena, a maggio a Lecce presso il prestigioso Castello di Acaya. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 22/03/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 MAX PAPESCHI DA DAVICO "Je ne regrette rien", personale di Max Papeschi. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 [email protected] - www.davicoarte.it fino al 28/03/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 180 / 195 Arte CARMAGNOLA - "MESSICO CIRCA 2000" A PALAZZO LOMELLINI "Messico Circa 2000", mostra comprendente 94 opere di 81 artisti messicani del nostro tempo, tratta dalla collezione dell'imprenditore messicano Josè Pinto Mazal. La mostra è parte della grande collezione di Josè Pinto Mazal. In essa vi sono raccolte opere che spaziano attorno al terzo millennio (da qui il titolo di Messico Circa 2000) cioè dal 1980 ad oggi, di artisti messicani e stranieri che hanno trovato in Messico il luogo ideale per la loro produzione. Non è una mostra di tendenza, in quanto il collezionista non sceglie le opere secondo una sua particolare propensione artistica, ma quelle che meglio documentano, attraverso l'arte, lo status del Messico oggi e soprattutto di Città del Messico. Vi predomina la pittura, ma vi appaiono anche altri linguaggi come la fotografia, il disegno, la scultura. Le opere sono diversissime tra di loro, seguendo i criteri disparati dei linguaggi artistici contemporanei che dagli inizi del secolo scorso hanno frantumato le regole tradizionali dell'arte. L'arte messicana della contemporaneità si appropria infatti delle tendenze europee imprimendovi però, un marchio che discende ancora dalle antiche culture precolombiane. L'ambiente, il deserto, la dimensione tropicale s'insinua in queste superbe testimonianze visive arricchendole di un'energia incontenibile. E anche la violenza vi traspare - quella che contraddistingue l'attuale realtà messicana condizionata dalla lotta tra il governo e cartelli del narco-trafico, dal femminicidio lungo i confini con gli U.S.A - una violenza filtrata in termini metaforici o allusivi. Molti degli artisti qui presenti hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d'arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all'I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell'estremo Oriente, in Australia. In questa mostra troviamo diversi linguaggi formali , la figuratività, l'astrazione, il realismo e l'informale, l'espressionismo (che ora diviene neo-espressionismo), il surrealismo, il concettuale e l'iperrealismo. In sostanza appare sia la realtà che il sogno, ossia dimensioni "altre" che s'insinuano nel reale. Molto spesso le diverse tendenze si sovrappongono e si fondono, secondo un paradigma messicano che tende al racconto complesso, stratificato, spesso simbolico. Nella mostra sono esposte opere di numerosi artisti di valenza internazionale come Gabriel Orozco, Francis Alys, Julio Galan, Demian Flores, Graciela Iturbide, Monica Castillo, Irma Palacios, Jerman Venegas, Alfonso Mena Pacheco, Barry Wolfryd. Nell'arco del suo sviluppo la mostra, che prevede delle visite guidate, proporrà eventi collaterali integrativi della cultura messicana, con work-shop, performance multimediali, espressioni sonore, che verranno via via comunicati nel dettaglio. L'allestimento è curato da Rodrigo Witker con la collaborazione d Emma Ariza, ed è accompagnato da un volume bilingue (italiano/inglese) edito in occasione della prima edizione. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00. Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com fino al 29/03/2015 ore 18:00 Carmagnola (TO) Piazza Sant'Agostino 17 "CON I MIEI OCCHI" IN GALLERIA SAN FEDERICO "Con i miei occhi", mostra fotografica di Isabella Greggio, allestita nella cornice di Galleria San Federico di Torino in occasione del progetto Sar.to La moda illumina Torino. I luoghi e i volti ritratti raccontano un percorso emozionale e la storia personale di una giovane fotografa che, superando le oggettive difficoltà di una malattia che l'ha colpita agli occhi, continua a girare il mondo e a ritrarlo. Orario: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 15.00 alle 19.00; lunedì chiuso. fino al 31/03/2015 ore 17:30 Torino Galleria San Federico TORINOSETTE | Arte 181 / 195 Arte PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com fino al 02/04/2015 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORINOSETTE | Arte 182 / 195 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 183 / 195 Arte FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 TORINOSETTE | Arte 184 / 195 Arte RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 TORINOSETTE | Arte 185 / 195 Arte SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 186 / 195 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 187 / 195 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 188 / 195 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 TORINOSETTE | Arte 189 / 195 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D TORINOSETTE | Arte 190 / 195 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 191 / 195 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 192 / 195 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 193 / 195 Arte "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 194 / 195 Arte GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un TORINOSETTE | Arte confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che195 darà/al195 visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
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